EdWood Vs Rey Uchiha

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xXEdWoodXx
view post Posted on 19/4/2012, 21:20






Nome Utenti: xXEdWoodXx VS dad99
Nome Pg: Edwood VS Rey Uchiha
Grado: Studente VS Genin
Energie: Bianca VS Gialla
Tipo: 1 Vs 1
Post: 1 post di presentazione; 5 post di combattimento; 1 post di Conclusione.


Schede: Edwood | Rey Uchiha



Luogo: Foresta Tra Konoha e Kiri
Zona: 100 metri quadrati. Nella zona è presente un lago, 3 rocce di media grandezza e un masso in mezzo alla foresta.
Ora: 10:45 AM
Temperatura: 23°
Stagione: Primavera
Clima: Lieve Pioggia (Non disturba la vista).
Condizioni di vittoria: No post entro 3 giorni, esaurimento chakra, impossibilità di continuare, resa dell'avversario.
Limitazioni: No morte, no ferite permanenti.

Primo post all'avversario.


Edwood si troverà, all'arrivo dell'avversario sul campo di battaglia, girato di spalla. Con occhi socchiusi, pensieroso.





Edited by xXEdWoodXx - 27/4/2012, 22:41
 
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dad99
view post Posted on 20/4/2012, 13:04




posso partecipare?
 
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xXEdWoodXx
view post Posted on 20/4/2012, 15:59




Certo la sfida è aperta a tutti :D .
Rivedi il mio primo post, ho messo più informazioni per il tuo elaborato. Aspetto con ansia il tuo post =).


Scadenza 25 Aprile (post dad99) .
 
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dad99
view post Posted on 20/4/2012, 20:29




ok, che vinca il migliore! penso di riuscire a postare un po' prima del 25 comunque.
 
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dad99
view post Posted on 24/4/2012, 20:27






CITAZIONE
narrato
pensato
parlato

Era mattina a Konoha ma,stranamente,il cielo non era limpido come al solito, era infatti coperto da grosse nuvole che coprivano il sole e facevano sembrare il villaggio più grigio. Io ero ancora aletto, immerso nel mondo dei sogni. Stavo rivivendo il momento in cui ero stato promosso all’ accademia, rivedevo i volti dei compagni e del sensei: Kiba, un chuunin della foglia; Exo, l’ incapace che era stato bocciato ed infine, la persona che tanto odiavo: Saambo Hozuki.
Ad un certo punto un forte rumore mi svegliò, spalancai gli occhi turbato da quel brusco risveglio e le prime parole che mi vennero in mente furono:

Che cazzo è stato?!

Mi alzai quindi dal letto ed afferrai la katana che si trovava ai piedi dello stesso, poi stando attento a fare il meno rumore possibile mi avviai verso l’ altra stanza. Camminando per il corridoio, grazie ai miei sensi più sviluppati del normale [abilità sensi sviluppati, udito], riuscii a cogliere dei lievi rumori provenienti dalla stanza che si trovava poco più avanti. Con la spada in mano, quindi, mi avvicinai ed, accendendo la luce, balzai nella stanza che fino a poco prima era immersa nel buio più totale. Subito individuai la fonte del rumore avvertito poco prima: un vaso era caduto ed ora era in pezzi sul pavimento. Accanto al soprammobile si trovava il colpevole, un gatto dal pelo color marroncino striato di nero che ora stava giocando con in cocci di quello che era stato uno dei miei vasi più preziosi.

Gatto di merda.

Un secondo dopo aver avvistato l’ animale gli ero già addosso, mi bastò un semplice fendente per ferire a morte quello che prima era stato un gatto. La carcassa della bestia che aveva commesso lo sbaglio di entrare in casa mia ora giaceva per terra , sanguinante. Il gatto aveva una profonda ferita nel fianco e sotto di lui si stava piano piano allargando una pozza di liquido vermiglio. Osservai la spada, anch’ essa era macchiata di sangue. Mi avvicinai all’ animale e, quando gli fui vicino, notai che era il gatto della vecchia che abitava nella piccola casetta in parte alla mia, avrebbe dovuto comprare un’ altro gatto. Presi l’ animale per la coda e lo lanciai fuori dalla finestra, nel giardino della vicina.
Sistemato il gatto mi diressi in cucina, pensavo di prepararmi la colazione, ma, dopo il brusco risveglio me ne era passata la voglia, quindi preferì saltare il pasto. Andai quindi in bagno e mi sciacquai la faccia. Finito di lavarmi ritornai in camera da letto e, con un panno bianco, pulii la spada che si era sporcata con il sangue della bestia uccisa in precedenza. Quando fui soddisfatto della spada la posai sul letto ed indossai i miei soliti vestiti. Finito di vestirmi spalancai le ante dell’ enorme armadio che si trovava di fronte la mio letto ed estrassi le mie armi.
Pochi minuti dopo ero già fuori casa, dato che quella mattina non avevo noiose commissioni da fare decisi che avrei fatto un passeggiata nella foresta. Arrivato all’ inizio degli alberi spiccai un salto andando a posarmi su di un ramo, avrei proseguito l’ escursione saltando.
Continuai così per circa un’ ora quando vidi una radura, subito mi fermai e lentamente vi entrai. Era abbastanza grande, circa 100 metri quadrati, al centro c’ era un lago di modeste dimensioni. Qua e là era sparso qualche masso, alcuni grandi ed altri piccoli. Pioveva.
Dopo qualche secondo notai un persona, non sapevo se fosse un ninja; era girato di spalle, sembrava pensieroso. Lo osservai per un momento, aveva i capelli arancioni. Sembrava non essersi accorto della mia presenza, quindi feci un mezzo passo in avanti e poi esclamai:

Hey tu! Chi cacchio sei?! Se non vuoi sfidarmi vattene, io sono in cerca di ninja!

Appena finito di parlare mi misi in posizione di guardia e con la mano destra impugnai una delle due katane che portavo legate alla schiena. Ero concentrato, se avesse provato a colpirmi non mi sarei lasciato cogliere di sorpresa.

CITAZIONE
status:
nome: rey
cognome. uchiha
grado: genin
energia: gialla
chakra: 100/100
stato fisico: illeso
stato mentale: pronto al combattimento
bonus: //
malus://
slot1://
slot2: //
slot tecnica: //

armi svelate://

</td></td>

</table>


scusate per il post corto, il prossimo sarà più lungo
 
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xXEdWoodXx
view post Posted on 27/4/2012, 21:18




Il viso asciutto, le lacrime agli occhi ormai cristallizzate. Mi sono appena svegliato da una lunga notte, passata tra rimpianti e incubi. Il suono della parole è ancora vivo nella mia testa e anche se si trattava solo di un sogno, di una visione del mio subconscio, non riesco a distaccarmi dal pensiero che in fondo, quando dormiamo, diventiamo realmente ci che siamo dentro di noi. Viviamo ciò che vogliamo vivere senza limiti, senza nessun limite. Se stiamo male, stiamo male al massimo. La nostalgia, la malinconia ci prendono e ci distruggono. Se siamo felici, siamo felici al massimo. Ma è strano vedere cose che in realtà non vorremo vedere mai. La fatica del giorno prima, lavorando presso un carpentiere per pagarmi alcune cose che dovevo pagare già da molto tempo, si fa sentire. Nonostante abbia dormite, nonostante sia stato dodici ore ficcato dentro le coperte, questa noia e questa fatica non vogliono andarsene. Vorrei veramente uscire fuori e fare tutto quello che ho sempre aspirato a fare, ma non ci riesco. Sono come intrappolato dentro me stesso, mi sono chiuso in una gabbia al buio , o mi hanno chiuso ? Questa domanda mi scervella. Perché avrei dovuto fare una cosa del genere? Perché mi sarei dovuto chiudere dentro una gabbia e poi buttare la chiave? Che senso ha tutto questo, vivere tutti i giorni, se poi non siamo felici con noi stessi.
Rimando i pensieri da dove sono venuti, oggi ho deciso che voglio farmi un allenamento fuori Kiri.
Una buona sessione di flessione e poi molta corsa. La stanchezza fisica distruggerà i miei pensieri, che ritornerò solo quando sarò sul letto, annoiato, senza rendermi conto che il tempo mi sta consumando. Che la sabbia nella clessidra scende, e scende in continuo.
La giornata si presentava anonima. A Kiri non c'era ne molto caldo ne molto freddo. Intrapresi il sentiero che porta verso Konoha, vicino a quei pressi conosco un posto in cui andavo sempre ad allenarmi un paio di anni fa quando mio padre morì. Lo facevo solo per il mio fisico, non avevo in testa di diventare un ninja, ma non volevo essere deboli. Pesce forte mangia pesce debole. Io non volevo mangiare nessuno, d'altro canto non volevo essere divorato da nessuno. La vegetazioni, pian piano che si cammina, diventa sempre più verde, a seconda della zona in cui ti trovi, puoi vedere gli alberi cambiare forma e gli insetti cambiare colore. E' spettacolare la natura come si trasforma. Prendiamo ad esempio un bruco. Un bruco diventa una farfalla tramite la metamorfosi. C'è più filosofia in un bruco che in molti umani.
Il tempo incominciava un po' ad inscurirsi, fino a che le prima gocce di pioggia toccarono il mio viso. Lentamente, vicino a me, mille gocce di pioggia usavano da tamburo foglie, piante e alberi. Un suono meraviglioso, mi rilassa sempre stare sotto la pioggia e pensare.
Dopo qualche decina di metri, finalmente il lago in cui sono diretto si vede. Questo posto è una specie di tempio per me. Qui ho nutrito i sentimenti peggiori e quelli migliori. Chissà per quale motivo, io ricordo meglio quelli peggiori. Lungo la superficie di questa enorme pozzanghera d'acqua, la pioggia sembra danzare. Gli insetti intorno che volavano, cercavano riparo ovunque: in mezzo alle foglie , sotto un albero, vicino ad un masso.
La pioggia inizia a diminuire quando, assorto nei miei pensieri, un uomo si presenta sul luogo.
Ha i capelli biondi, la carnagione molto chiara. Il suo corpo è ben equipaggiato a prima vista, due katana sulla schiena formano una x. Il tizio, senza rivelare il suo nome, senza chiedere il mio, inizia stranamente a parlarmi, in un modo veramente da idioti. Cercava un ninja, disse, e poi sfoderò una katana. Io non ho una katana, non mi sembra di portare una spada con me. Gli esseri umani sono davvero fastidiosi.

“Anche io sono un ninja. Tu invece mi sembri un animale da come ti sei presentato. ”

Sicuramente la reazione del mio avversario non sarebbe stata della più controllate e rosee, perciò presi un kunai dalla mia tasca, per essere pronto a tutte le eventualità.

“Il mio nome è Edwood.”


Status


Grado: studente
Energia: bianca
Chakra: 50/50
Stato fisico: illeso
Stato mentale: Irritato

Bonus:
Malus:
Slot1:

Equipaggiamento:
3x Kunai
3x Shuriken
1x Accendino
 
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dad99
view post Posted on 1/5/2012, 10:16











CITAZIONE
narrato
pensato
parlato

Mi trovavo in una radura nel bel mezzo della foresta tra Kiri e Konoha. Pioveva, le minuscole goccioline cadevano delicatamente sulla superficie del lago producendo un fastidioso ticchettio. Mi ero da poco accorto che lì con me c’ era un’ altra persona e gli avevo urlato che io cercavo un ninja e se lui non lo era gli conveniva scappare; poi avevo estratto una delle due katane e mi ero preparato per l’ imminente combattimento. Pochi attimi dopo lo sconosciuto, che sembrava totalmente assorto nei suoi pensieri, si era voltato e mi aveva definito un’ animale.

Come mi hai chiamato?! Hai proprio voglia di farti uccidere…vero?!

Po dopo il presunto ninja si era voltato guardandomi per la prima volta e poi aveva dichiarato di chiamarsi Edwood.

Che nome di merda…se riesco ad ucciderlo farò contente molte persone. Dopotutto mi è sembrato solo un debole ninja che se ne va in giro da solo senza badare ai pericoli che può incontrare per la strada…lo sconfiggerò velocemente, non ho tempo da perdere.

Era tanto che non affrontavo una sfida ed in me si era risvegliata la voglia di combattere, che era molto forte. Dovetti lottare qualche secondo contro l’ impulso di scagliarmi contro l’ avversario, infatti quello era uno dei miei più grandi difetti: l’ impulsività.

Devo controllarmi, prima di attaccare il nemico devo studiarlo ed elaborare una strategia d’ attacco valida.
L’ avversario non sembra molto forte, a guardarlo così non sembra possedere armi pericolose o di grosse dimensioni; su questo sono nettamente in vantaggio.

Lo osservai: aveva i capelli arancioni, li portava abbastanza corti. Aveva gli occhi azzurri. Da quello che potevo vedere sembrava aver circa 18 anni, era poco più grande di me.

Anche se è nato prima di me non avrò problemi ad ucciderlo, non sembra un ninja esperto, probabilmente è il primo vero combattimento che affronta.

Osservandolo più attentamente però notai un particolare che mi fece capire di essere un netto vantaggio: l’ avversario non indossava il coprifronte di nessun villaggio, questo significava che era solo uno studente. Non potei quindi resistere alla tentazione di chiedergli se le mie supposizioni erano vere:

sei…solo uno studente? Che idiota, uno studente che si aggira da solo per il bosco, ti farò scappara dalla mammina! Hahahahahah!

La mia risata riecheggio nella foresta fino a diventare un flebile suono, poi mi misi in guardia, pronto per il combattimento.

La strategia che avevo pensato di attuare era questa: prima di tutto avrei infilzato la katana a terra,poi avrei estratto quattro shuriken dalla sacca che tenevo legata alla gamba, successivamente ne avrei lanciati due a sinistra dello studente e due a destra. Nel secondo successivo al lancio delle quattro armi sarei scattato in avanti,estraendo anche l’ altra katana e recuperando quella lasciata a terra, poi, quando gli fossi stato abbastanza vicino, avrei provato a colpirgli la spalla destra con un fendente, mentre con l’ altra katana avrei tentato di ferire la sua spalla sinistra. Subito dopo aver sferrato il primi due colpi avrei lasciato cadere le due katane ed avrei provato a colpirlo alla gamba con un colpo di mano, poco prima dell’ impatto avrei però concentrato una piccola quantità di chakra nel polso ed avrei fatto scattare la lama interna che si sarebbe conficcata nella coscia avversaria. Infine avrei cercato di colpirlo con un pugno diretto allo stomaco. Ero sicuro della riuscita della mia offensiva, infatti, bloccandogli le vie di scampo a destra ed a sinistra con gli shuriken,ero sicuro che il colpo sarebbe andato a segno. Se l’ offensiva si fosse rivelata valida vrei tentato di allontanarmi con un balzo in modo da prepararmi al prossimo attacco oppure a difendermi dal colpo dell’ avversario.

CITAZIONE
Status:
nome: rey
cognome: uchiha
energia: gialla
grado: genin
chakra:95/100
consumi: estrarre la lama ( bassissimo )
slot 1: lancio 2 shuriken, 1° fendente, 2° fendente
slot 2: lancio 2 shuriken, colpo con la lama estraibile, pugno
slot tecnica: //
bonus: //
malus: //

</td></td>

</table>

 
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xXEdWoodXx
view post Posted on 1/5/2012, 16:14




L'insensata voglia di combattere. L'impulso di uccidere, uscire vittorioso da una battaglia. L'adrenalina che sale in corpo quando la tua vita è messa in pericolo.
Durante la mia esistenza mi sono chiesto molte volte il perché un uomo dovrebbe ricorrere frequentemente alla violenza per preservare i suoi diritti naturali, primi tra questi quello della vita. In natura tutti sono delle prede e tutti dei cacciatori. Forse solo gli erbivori crescono senza far male a nessuno, ma se la catena alimentare è struttura in questo modo, che pesce piccolo mangia pesce grosso, un motivo di fondo deve esserci. Negli umani, dove la catena alimentare è stata spezzata dall'intelligenza, noi ricorriamo alla catena d'odio e potere. Un uomo uccide un altro uomo solo per il potere, questo genera odio, l'odio genera altro odio, fino a che, penso, non ci si disintegreremo a vicenda. Una citazione famosa, che avevo letto una volta in un libro, diceva che l'uomo è l'unico topo che costruisce una trappola per topi. Si riferiva alla guerra e alle armi. In effetti con la nostra intelligenza e la diplomazia non avrebbe senso ricorrere agli omicidi, ma non si possono placare i nostri istinti più primordiali. Insomma, dalla reazione chimica che l'uomo ha innescata dentro di se, unendo fra di loro aspetti alcune volte contraddittori come l'etica agli istinti, è venuto un prodotto che si può ritenere disumano: la società. Ciò che prima ci distingueva da un animale è in realtà la maschera che portiamo tutti. Chi fa l'artigiano, chi fa il carpentiere, chi rischi la vita per gli altri, ma in realtà ciò che siamo è solo animali. Animali degenerati.

La pioggia, che riveste tutta l'area intorno a me, sembra una sequenza infinita di piccoli tratti scritti con l'inchiostro blu lungo un foglio e animati. I lampi nel cielo colorano il paesaggio con il loro giallo incandescente, quasi bianco. L'immensa potenza della natura è intorno a noi.
Il posto in cui i miei ricordi e i miei pensieri meglio vengono a galla, dove posso trovare la pace dei sensi, è stato profanato da un altro individuo.
Dietro di me molti alberi mi proteggono le spalle, ad una distanza di tre metri, massimo quattro, si trova il lago, che ancora combatte con la pioggia. Alla mia sinistra un'altra parte di foresta prende vita e di fronte a me il mio avversario distava di di qualche metro, non inferiore ai sei.

Mi ha scrutato per qualche secondo, dopo mi domanda, con un aria sollevata, se fossi uno studente.
Non rispondo. Il kunai che ho sulla mano destra sicuramente non basterà per contrastarlo pienamente, sopratutto con quelle armi che si ritrova.
L'ambiente si anima con una fragorosa risata da parte del mio avversario. Penso sia sicuro che non lo attaccherò visto il mio grado e, in conclusione, anche delle mie abilità. Poi il corpo dello sconosciuto assume la posizione di guardi, sta per iniziare il combattimento. Il realtà non ero venuto proprio per questo, il combattimento non era nel programma della giornata, la vita è piena di imprevisti, più o meno fastidiosi.
La calma che regna nel mio cuore è la conferma che, ormai, di cuore non c'è ne più. Si inizia.

Il ninja conficca nel terreno davanti a se la sua katana e immediatamente partano da ambi i lati due shuriken, per un totale di quattro. Facendo forza sulla mia gamba sinistra mi sposta di qualche metro sulla destra e devio la traiettoria dei due shuriken, gli altri due si conficcano lungo il tronco.
Ancora l'offensiva del mio avversario non è terminata e non mi lascia molto spazio per fermarmi.
Immediatamente afferra la seconda katana dietro la sua spada e parte alla carica verso di me.
Mi sono appena spostato, il piede che regge il peso del corpo è il destro. Un'altra spinta con questa gamba e mi ritrovo al punto di partenza, schivando il fendente sinistro tramite il movimento e quello destro accompagnano la lama tagliente con quella del mio kunai all'insù, sfiorandomi l'orecchio, grazie all'energia del corpo in seguito al spinta del mio corpo verso quella direzione. Poi l'offensiva dello shinobi nemico si sposta sul corpo al corpo. Lascia cadere le katane per terra e tenta di colpirmi con il palmo della sua mano la mia coscia. Un piccolo balzo all'indietro e riesco a schivare il colpo, ma qualcosa è andato storto. Una lama, nascosta all'interno del braccio, è riuscita a procurarmi una leggera ferita sulla gamba. L'attacco termina con un pugno con la mano libera (sinistra) alla bocca della stomaco, che schivo appena in tempo ruotando il corpo sul piede sinistro. Inoltre cerco di afferrare il suo polso con la mano sinistra, in modo che con uno strattone accompagni il corpo contro il mio kunai che ho ancora nella mano destra, sfruttando anche la sua forza verso quella direzione, visto l'intenzione di darmi un pugno.
In caso di riuscita del mio contrattacco o meno, avrei cercato, se possibile, di raggiungere con un balzo la posizione della katane, in modo da negarne l'uso al mio avversario.

Status


Grado: studente
Energia: bianca
Chakra: 50/50
Stato fisico: Ferita Lieve Coscia/Orecchio Sinistro
Stato mentale: Irritato e Combattivo

Bonus:
Malus:
Slot1: 1° Attacco diretto con Kunai.

Equipaggiamento:
3x Kunai (1 in Mano)
3x Shuriken
1x Accendino
 
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dad99
view post Posted on 4/5/2012, 12:47






CITAZIONE
narrato
pensato
parlato

Cazzo, la strategia non ha funzionato! Quel bastardo sembra essere abbastanza forte nonostante il grado!

Ero incazzato, il mio attacco, che avevo preparato bene prima di attuare,era stato vano. Era composto da una veloce serie di attacchi corpo a corpo, ovviamente era solo l’ inizio, ma non mi sarei mai aspettato che uno studente sarebbe riuscito a difendersi uscendone solo con pochi danno e pure a contrattaccare.

Non riesco a capire come abbia fatto, eppure gli attacchi erano piuttosto veloci…me la pagherà, nessuno può permettersi di umiliarmi così; io sono un Uchiha, un membro della casata più forte della foglia; non mi farò di certo sconfiggere da uno sporco kiriano! Inoltre Edwood fa parte della nazione del mio ex compagno di accademia, Saambo Hozuki, e questo non fa altro che accrescere il mio odio verso di lui. Anzi, forse il fatto che fa parte del suo stesso paese, mi potrebbe aiutare: infatti quando lo sconfiggerò gli lascerò un messaggio da riferire a Saambo, il prossimo sarà lui.

L’ attacco si era svolto in maniera molto veloce: prima di tutto avevo posato a terra la katana che avevo estratto ed avevo preso quattro shuriken dalla sacca porta-oggetti, due li avevo lanciati a destra dell’ avversario e due a sinistra. Appena le quattro armi si erano staccate dalle mie mani avevo afferrato le mie due katane e mi ero avventato contro l’ avversario. Sfortunatamente però, Edwood, era riuscito a schivare il primo ed a parare il secondo riportando solo un piccolo taglietto sull’ orecchio sinistro.
La mia offensiva non era però ancora finita, infatti avevo subito mollato le due spade ed avevo tentato di colpire la coscia del mio avversario con la lama che tenevo celata nel polso, l’ attacco era finito bene. Successivamente avevo provato a sferrargli un pugno indirizzato verso lo stomaco, ma l’ offensiva era fallita ed Edwood era riuscito ad afferrarmi il polso tirandomi a se impugnando un kunai, era riuscito a contrattaccare ed ora dovevo pensare in fretta ad una difesa.

Cosa cazzo faccio adesso?! Sono nella merda, è impossibile creare una difesa solida, quindi l’ ultima cosa che mi rimane è cercare di limitare al minimo i danni.

Edwood mi tirava a se ed io non potevo evitare la collisione con il suo kunai in nessun modo perché a causa del pugno precedentemente tirato ora ero spinto verso di lui. Non potendo allontanarmi da lui decisi di riutilizzare la lama che tenevo celata nel braccio destro e la frapposi tra me ed il kunai con lo scopo di difendermi dalla lama. Sfortunatamente la lama celata scivolò su quella del kunai che quindi mi provocò un modesto taglio sul braccio destro, il sangue iniziò ad uscire sporcandomi il braccio. Pensavo che la sua azione fosse terminata, ma mi sbagliavo: dopo avermi inflitto il danno al braccio, Edwood, mi mollò e provò ad avvicinarsi alle mie due katane. Non potevo permettere che le mie due armi entrassero in suo possesso quindi afferrai tre kunai dalla sacca porta oggetti e li scagliai verso di lui. Poi, pensando che l’ avversario avrebbe parato i kunai perdendo tempo, corsi verso le katane, recuperandole.Recuperate le armi mi sarei scagliato verso l’ avversario, con entrambe le katane impugnate, durante la corsa, inoltre, avrei utilizzato la tecnica conosciuta come Lame di Chakra e concentrando un modesta quantità di chakra in entrambe le armi avrebbero allungato quindi la loro lama del 20%; poi avrei sferrato i miei 4 fendenti. Il primo, portato con la spada di destra sarebbe stato mirato a ferire la spalla sinistra dell’ avversario; il secondo invece avrebbe avuto come scopo quello di ferire il braccio destro e sarebbe stata utilizzata la spada sinistra. Gli ultimi due, invece, sarebbero serviti a danneggiare le gambe avversarie limitandone così i movimenti.
Contavo sull’ effetto sorpresa esercitato dalla tecnica utilizzata, infatti le lame di chakra sarebbero state invisibili ai ninja che non possedevano il byakugan.
Se tutti i colpi fossero andati a segno correttamente avrei tentato di allontanarmi dal mio avversario spiccando un balzo.

CITAZIONE
Status:
nome: rey
cognome: uchiha
energia: gialla
grado: genin
chakra:70/100
consumi: estrarre la lama ( bassissimo )+ lame di chakra
slot 1: lancio 3 kunai, 1° fendente, 2° fendente
slot 2: ,3° fendente, 4° fendente
slot tecnica: lame di chakra
Il Ninja, attraverso questo particolare utilizzo del chakra, è in grado di estendere le lame delle proprie armi. All'inizio l'estensione è minima, anche se si tratta di un allungamento del 20% circa si potrà applicare a qualunque arma in possesso dotata di lama. Pagando un consumo maggiore di chakra però si potrà estenderla fino al 35% in più, in modo da ottenere risultati perfino maggiori. A causa delle sue proprietà la lama risulta essere invisibile ad occhio nudo (però risulta essere percepibile dai possessori dell'abilità "Percepire il chakra" e visibile dai possessori del Byakugan) anche se avrà un mantenimento per ogni turno di utilizzo escluso il primo pari ad un Basso. L'effetto sorpresa è ovviamente componente fondamentale dell'utilizzo di questo taijutsu. Per richiamare la lama al 20% basterà spendere un medio, invece per arrivare al 35% si dovrà pagare Alto.

bonus: //
malus: //
armi utilizzate: 4 shuriken, 3 kunai

</td></td>

</table>
 
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xXEdWoodXx
view post Posted on 8/5/2012, 20:45




Intenzioni

Se non si possono avere le migliori intenzioni, bisogna avere le peggiori intenzioni. Questo lo so bene, le vie di mezzo nella mia vita non erano mai state presenti. Le persone o vivevano al massimo o morivano. Tutto era un vivere agli estremi. Io stesso, dopo ogni evento critico della mia esistenza, mi trasformavo, diventavo un'altra persona, all'interno di me stesso qualcosa, oppure qualcuno, prendeva posto. Quante volte ho cambiato identità, quante volte ho cambiato vita. Tutte le volte la morte è venuta a prendermi, dovunque andavo. Passo una vita a cercare di scappare dalla morte ma lei mi frega sempre. Il sogno di ogni uomo, essere immortale. Non lo nego, è anche il mio, solo che questo richiede un certo sacrificio. Non si possono creare legami affettivi, in effetti non si può creare niente. Forse desideriamo l'immortalità, ma stiamo benissimo così, mortali e fragili, sempre in bilico su un rasoio, tra la vita e la morte. Se ci si pensa bene, quale uomo immortale si spingerebbe a tanto quanto uno mortale? C'è anche da dire che nessun uomo mortale vorrebbe morire veramente.

La pioggia ancora insisteva sul quel pezzo di terra. Si crearono qualche pozzanghera, sopratutto alla base delle grosse rocce e sotto gli alberi. Non sono molto grosse, ma potrebbe tornarmi utili per qualche tecnica di ripiego contro il mio avversario.
La terra bagnata sprigionava l'odore dell'erba. Intanto, l'aria, si colorava di rosso, un odore ferrico, lievissimo, si mischiava con l'atmosfera. Il mio kunai era riuscito ad infrangere la difesa del mio avversario, con l'attacco di prima si era esposta abbastanza ed ero riuscito a ferirlo modestamente ad un braccio. Grazie ai suoi riflessi, è riuscito a deviare il colpo sul braccio, lasciando il suo corpo superiore illeso. Il sangue scendeva lungo l'arto leso e macchiò la mia mano.
Immediatamente, finita la mia offensiva, mi portai con un balzo dall'altra parte del mio avversario, dove si trovavano le sue katane. Quest'ultimo, per difendere il suo arsenale, lancia tre kunai verso la mia posizione. Per deviarli in tempo, appena ho l'appoggio con entrambi i piedi mi spingo all'indietro. L'attacco era mirato a farmi cedere la posizione, non tanto a colpirmi.
Col balzo, arrivo nei pressi del masso, vicino al lago. Intorno ad esso si sono formate delle grosse pozzanghere d'acqua, molto probabilmente perché il terreno è scavato dal vento e dalle intemperie in modo disuguale grazie alla presenza di queste rocce. La situazione, anche se avevo perso l'occasione di prendere il possesso delle katane, si volgeva ancora a mio favore. Il mio avversario è ferito ad un braccio, questo comporto un rallentamento dell'arto e una diminuzione della forza di cui devo tenere conto. Inoltre, la lama che gli esce dal braccio, visto l'ultima difesa, non dovrebbe essere azionata da nessun meccanismo. Sicuramente è innestata nel suo braccio ed è il suo stesso chakra a poterla attivare, da queste conclusione posso dedurre che l'attacco di prima ha potuto ancor di più indebolire il braccio.

Il mio avversario si apprestava a ritornare in possesso della sue due lame e io dovevo pensare rapidamente ad una difesa efficacie. Arrivando sul terreno con i piedi ben saldi, sposto il peso del corpo sulla destra, do uno slancio con le gambe per spostarmi verso il masso r coprire la visuale del mio avversario. Faccio scivolare, nel contempo, un kunai dal mio braccio e nel minor tempo che mi è consentito eseguo la tecnica della moltiplicazione acquatica del corpo. Dalla pozzanghera ai piedi del grande sasso prende vita una copia del medesimo. Poteva tornarmi utile durante il combattimento. Mi sposto rapidamente sulla destra per capire il mio avversario che tipo di attacco ha deciso questa volta da adoperare. E' in corso verso di me, sta provando di nuovo con il corpo al corpo. Alza il braccio destro, quello leso, per sferrare il primo attacco, diretto sulla mia spalla sinistra. Sta effettuando la stessa tecnica di prima, ma ho un vantaggio: due braccia intere.
Sfodero un kunai brandendolo con la mano sinistra. Anticipo di qualche metro l'azione del mio avversario, in modo che appena quest'ultimo avrebbe alzato il suo arto per sferrare il colpo, io mi sarei avvicinato rapidamente in modo da non farmi colpire, inoltre con la mano avrei afferrato il polso destro del mio avversario, spingendo con forza in modo da chiudere il braccio su se stesso. In questo se la lama fosse ancora utilizzabile, non potrebbe farne uso visto che si conficcherebbe la lama nel collo. Sul lato sinistro avrei fronteggiato il suo attacco con il mio kunai. Visto la diminuzione dello spazio utilizzabile dal mio avversario, il colpo avrebbe peccato di potenza e poteva essere contenuto dalla sola lama del kunai. La mia offensiva, poi, sarebbe incominciata con una ginocchiata alle costole, così avrei protetto anche la parte inferiore del mio corpo da un suo possibile attacco con le gambe.
Lo copia, invece, esce alla scoperto dalla roccia, arrivando alla sinistra del combattimento, sferrando il kunai, che avevo lasciato dietro il masso, sul braccio sinistro del mio avversario.
La copia sarebbe stata poco visibile visto l'attenzione del mio opponente su di me, oltretutto entra in azione contemporaneamente a me.


CITAZIONE

~Status

Grado: studente
Energia: bianca
Consumi: 15 CK
Chakra: 35/50 (-15 Moltiplicazione Acquatica)
Stato fisico: Ferita Lieve Coscia/Orecchio Sinistro
Stato mentale: Irritato e Combattivo

Bonus:
Malus:
Slot Azioni: 1° Sferra Kunai (Copia), Ginocchiata
Slot Tecniche:Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: 3 (veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona, almeno dieci litri entro dieci metri. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
[Massimo copie: Studenti 2, Genin 3, Chunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)


Equipaggiamento:
3x Kunai (1 in Mano & 1 alla Copia)
3x Shuriken
1x Accendino

 
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