Fujio Senjuu vs Alphonse "Al" Elric

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Giso
view post Posted on 8/4/2012, 14:36




CITAZIONE

Nomi Utenti
Giso vs ~Daniele

Nomi PG
Fujio Senjuu vs Alphonse "Al" Elric

Dati PG
Genin Rossa [@] vs Genin Verde [@]

Info Scontro
Lo scontro ha luogo in una radura al limitare della Foresta della Foglia, nel Paese del Fuoco. Lo spiazzo misura circa 25 metri di diametro ed è attraversato da un piccolo fiume che passa poco distante dal centro della radura. Lo scontro avviene circa alle ore 11 del mattino e c'è una temperatura di circa 18 gradi.

Dati Tecnici Scontro
xNo morte & No ferite permanenti
xI post di Presentazione, V/VI post di Combattimento, I post di Conclusione
xSi perde per esaurimento chakra, resa e impossibilità a continuare lo scontro.
xNon c'è limite di tempo per i post, solo la cortesia dell'avvisare eventuali lunghi periodi di non postaggio.



Ed ora ecco il mio rientro sulle scene, spero più duraturo dei precedenti e più fruttuoso. Ho proposto uno scontro a Daniele perché è il primo che ho beccato in giro e, vista la mia scortesia, non mi sono neanche congratulato con lui per la sua promozione. Aggiungo solo che utilizzo il mio vecchio PG perché Daniele, in qualità di staffer, mi ha detto che è possibile. Ora mi metto a fare il post iniziale e che vinca il migliore.



Edited by Giso - 11/4/2012, 23:42
 
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Giso
view post Posted on 8/4/2012, 16:39




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Narrato
Parlato


POST di Presentazione



Una soffice brezza accarezzava il volto del Senjuu mentre questi camminava con aria distratta nella Foresta della Foglia. Sì arrestò e la mano andò lentamente a toccare la corteccia dell'albero vicino; sentire la vita che pulsava lì dentro e pensare che, come dicevano le leggende, tutta quell'immensa foresta era stata creata dal Primo Hokage. Suo antenato fra l'altro. Ma la cosa assumeva quei contorni straordinari poiché il giovane Senjuu, come il suo illustre antenato, era in grado di utilizzare il Mokuton e perciò era in grado di comprendere l'immensità dell'opera del passato Hokage. Si toccò il coprifronte passando un dito sopra le quattro linee che simboleggiavano universalmente Kirigakure, nel Paese dell'Acqua, la sua casa. Non Konoha, con la sua gloria e il suo meschino retaggio, ma Kiri, ombrosa, tranquilla, pacata e fredda. La giusta accoglienza per un profugo. La giusta casa per lui.
Sospirò per poi continuare ad incamminanrsi verso casa; già, perché da casa mancava da parecchio tempo, nella sua eterna ricerca di sé stesso e delle sue origini si era allontanato da Kiri senza dirlo a nessuno se non al Mitsukage. Aveva passato un anno lontano dal villaggio togliendosi il coprifronte di Kiri e vivendo alla giornata, in continua ricerca di un segno che gli rivelasse qualcosa. Il segno non c'era stato, così, dopo molto attendere e tergiversare, aveva deciso di far ritorno a Kiri per riprendere in mano la vita che lì aveva lasciato. Non sarebbe stato facile, troppe faccende lasciate irrisolte, troppe persone che avranno dimenticato il suo volto e il suo nome credendolo morto. Troppi cambiamenti da affrontare. Ma li avrebbe affrontati. Osservando l'altra faccia della medaglia però, non si poteva di certo affermare che il suo viaggio, per quanto inconcludente per gli obiettivi preffissati, non era stato affatto un'inutile perdita di tempo. Il viaggio era servito per migliorare la conoscenza di sé stesso e di conseguenza la sua abilità come shinobi. In particolar modo il Mokuton era stato perfezionato, arrivando ad un grado di controllo mai visti prima. E anche la sua abilità con il Kuro Ude era andata migliorarsi. Ora si trattava solo di mettere in pratica tali miglioramenti.
Il suo camminare lo portò in una radura più o meno circolare dove scorreva un bel corso d'acqua e il buon Senjuu, assetato per la marcia, ci si fiondò per abbeverarsi. Lo shinobi era vestito con una maglia nera aderente e dei pantaloni anch'essi neri ma meno aderenti della maglietta che arrivavano fino alle calzature. Sopra alla maglia e ai pantaloni portava un leggero kimono bianco con dei motivi azzurri. Il kimono copriva completamente solo la parte sinistra del corpo, mentre quella destra, in particolare dalla spalla in giù e dalla coscia in giù, era scoperta poiché l'abito era tirato sulla cintura e non intralciava minimamente i movimenti del Senjuu. Le due sacche per le armi e l'equipaggiamento erano fissate ai soliti posti e l'aspetto del ninja era completato dal coprifronte posizionato, come suggerisce il nome, sopra la fronte e dalla sua arma, il Kuro Ude, avvolta in un panno bianco e legata dietro la schiena.
Finì di bere e si sciacquò il viso passandoci sopra la mano destra e chiudendo gli occhi al godere di quella sensazione di freschezza. Trovava piacevole anche accarezzarsi l'ispida barbetta, che non si poteva definire barba in tutto e per tutto, che cresceva sul suo viso e così fece anche questa volta, soffermandosi, come ormai ogni volta, sulla cicatrice che si era fatto circa tre mesi fa nel Paese dei Fulmini. Si trattava di una cicatrice piccola, seppur recepibile al tatto, localizzata appena sotto dello zigomo sinistro, ricordo di un padre arrabbiato e disonorato. Un ricordo che faceva sempre sorridere il giovane Senjuu. Una notte indimenticabile, un capanno in un villaggio del Paese del Fulmine, lungo il suo vagabondare. Un risveglio un po' traumatico, specie perché a svegliarlo era stato un omaccione con una falce da contadino in mano che era rosso di rabbia e di vergogna e che non vedeva l'ora di strappare le budella al povero ninja. Ovviamente non c'era scontro fra il Senjuu e un qualsiasi contadino e il primo riuscì a svignarsela con un paio di Bushin e con la forza delle proprie gambe. La cicatrice se la beccò a causa della sorpresa iniziale, e gli sarebbe costata l'occhio se solo fosse stato meno svelto di riflessi. Sorridente al sol ricordo dell'accaduto si sdraiò accanto al fiume ascoltando il lento e placido scorrere dell'acqua. Così rilassante.


CITAZIONE
Commento FinePost:
Tornare a ruolare è di una piacevolezza unica. E scrivere ancora sulle imprese di Fujio lo è ancor di più. So che non è un post molto corposo ma mi piace così com'è, essenziale, e spero che mi piaceranno anche i futuri di questo scontro. Beh, non c'è molto altro da dire. A te la palla.

 
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~Daniele
view post Posted on 9/4/2012, 23:15




Narrato
Pensato
Parlato
Altri PG


Il Dio del Sole sembrava aver benedetto il Villaggio della Foglia.
Come un' esplosione di luce, la stella sembrava aver inondato le strade del frenetico borgo della propria energia, illuminandone anche i vicoli più bui e dimessi. I raggi, come un caldo abbraccio, sembravano aver avvolto Konoha concedendo un dolce tepore alle membra dei suoi abitanti. Una figura alta spiccava sulla cima di una delle torri della Foglia: i capelli dorati splendevano alla luce del sole, la giacca rossa agitata dal vento, il completo scuro, tipico del suo modo di vestire.
Alphonse Elric era in piedi sul punto più alto del Villaggio, crogiolandosi in quella giornata così favorevole: le chiome degli alberi danzavano accompagnati dalla sinfonia del vento, che, attraversando le fronde fogliose, donava loro la vita.
Quello spettacolo lo intrigava e affascinava quanto il primo giorno in cui assistette a tale visione, il giorno in cui aveva conseguito il Diploma all'Accademia Ninja, ottenendo come segno di tale successo il proprio coprifonte.
Al afferrò la fascia dalla propria tasca, tenendola nelle sue mani: un tempo la sua immagine poteva riflettersi in quel metallo lucido e completamente liscio, se non per un esile tratto curvilineo atto a riprodurre una foglia stilizzata, simbolo del Konohagakure; adesso la lega si presentava opaca e incrostata di polvere in alcuni punti. Vergognandosi della sua incuria e della sua trasandatezza nell'aver trascurato una parte così importante della sua vita, cercò di pulire la superficie ed una volta soddisfatto del risultato, legò sulla sua fronte il cimelio, vanto del suo essere Ninja.
Con naturalezza si lasciò cadere in avanti, godendo dell'aria che sferzava il suo viso, data la crescente velocità con cui la gravità lo chiamava a sé. Fece un'elegante capriola, e, puntando i piedi contro la parete color ocra lungo la quale stava cadendo, spiccò un balzo in avanti, verso una graziosa tettoia color rosso. Atterrato sulla solida pietra, ancora una volta caricò le proprie gambe per spiccare un altro balzo. In questa maniera il Genin traversò l'intero Villaggio, fino a giungere alla porta Est dello stesso.
Le grandi fauci verdi erano spalancate, consentendo a mercanti e cittadini di varcarlo, di condividere le proprie merci e le proprie esperienze. Lo stesso shinobi decise di inoltrarsi all'interno della foresta, concedendosi un giorno di riposo dai duri e severi allenamenti cui si stava sottoponendo al fine di affinare le proprie abilità.
Al seguì il sentiero che piegava verso Nord-Est, perdendosi in quel paradiso vegetale che si narrava essere stato creato e curato dal mitico fondatore del Villaggio, il Primo Hokage.
L'energia vitale che pulsava di pianta in pianta, di albero in albero, Al riusciva a percepirla: il sopito spirito di Alchimista si stava lentamente destando, condividendo con il ninja il proprio sapere, le proprie peculiarità.

Uno è tutto e tutto è uno..

Questo si ritrovava a pensare lo scienziato, toccando la corteccia di un nodoso tronco, quasi cercando di carpire la storia di quest'ultimo attraverso l'esperienza tattile. Percepiva un collegamento, fra lui e quell'essere, ed era consapevole dell'esistenza di una connessione intima e segreta fra ogni vivente.
Questo spiega ed insegna l'arte dell'Alchimia, una verità profonda, spesso ignorata e trascurata dall'uomo, impegnato e distratto dalle proprie futili occupazioni.
Il Genin passò oltre, immerso nei propri sentieri, calpestando quel sentiero che lo stava allontanando sempre di più dalle mura del Villaggio ed accompagnandolo nella realtà esterna, selvaggia e inesplorata.
In breve tempo notò come la vegetazione si faceva dapprima meno imponente e poi successivamente più rada, fino a ridursi ad un rigoglioso prato, intervallato qua e là da qualche solitario albero, isolato dai propri simili.
La radura aveva modeste dimensioni, forse una di trentina metri di diametro, forse meno. Al di là di quelle dimensioni, la flora si faceva nuovamente rigogliosa. Lo spiazzo, inoltre, era attraversato da un corso d'acqua di modesta entità, quasi come una cicatrice. Al si avvicinò al fiume, trovando piacevole l'idea di poter rinfrescarsi e abbeverarsi, in modo da continuare la sua escursione con rinnovate energie. Avvicinandosi però al liquido cristallino, non poté non notare la figura di un ragazzo coricato lunga la riva del fiume. Il ragazzo non sembrava assopito, probabilmente stava semplicemente rilassandosi cullato dal suono della corrente marina. Ad una più attenta analisi, Al notò come il coprifronte indossato dallo straniero fosse diverso da quello della Foglia, ma che avesse impresso quattro linea oblique, rappresentazione sintetica ed astratta della nebbia, e per analogia, del Kirigakure

Cosa ci fa uno straniero nel Paese del Fuoco?

Avvicinandosi ulteriormente al Kiriano, mantenendo comunque una distanza minima di sicurezza in caso si dovesse dimostrare ostile, e con un tono di voce sufficientemente deciso e vagamente minaccioso disse

Tu, ninja di Kiri, identificati! Motiva la tua presenza nel Paese del Fuoco oppure sarò costretto a divenire violento..

Impostata una posizione di guardia, Al concentrò del chakra negli occhi, rilasciando quell'energia sinistra ed impetuosa denominata Sharingan. Se fosse iniziato uno scontro, l'Alchimista avrebbe dovuto, in una fase iniziale, raccogliere il numero maggiore di informazioni per determinare la forza dell'avversario, in modo da valutare se il nemico fosse alla portata dell'Alchimista o meno.

CITAZIONE
Slot Azione: 1° // ; 2°: //
Slot Tecnica: 1°: Attivazione Sharingan 2°: //
Consumi: [Attivazione Sharingan (-10)]

Recuperi: //
Chakra: 190/200 Energia Verde

Stato Fisico: Ottimo
Stato Psicologico: Concentrato
Equipaggiamento:

# 8 Kunai
# Cartabomba x 2
# 1 Tanto
# 2 Fumogeni
# 4 Flash
# 1 Tonico Azzurro
# 2 Filo di Nylon


Armi utilizzate: //

 
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Giso
view post Posted on 10/4/2012, 01:54




CITAZIONE

Narrato
Parlato


I POST di Combattimento


Piacevole ozio. Il dolce, sublime, per non dire divino, far niente. Ecco, era questo lo stato d'animo in cui si trovava il buon Senjuu, in pace con sé stesso e con la Natura, madre severa e gentile allo stesso tempo. Sentì dei passi avvicinarsi ma non diede loro troppo peso; pensò, forse ingenuamente, ad un qualcuno venuto lì per il suo stesso motivo. La pace. Eppure, sorte cieca e infame, che si diverte con le passioni dei pover'uomini, volle che la pace era l'ultimo dei motivi del nuovo arrivato. Anzi, si può affermare con certezza che era l'antitesi dello scopo che muoveva il nuovo arrivato. Così, quando i passi dell'intruso si fermarono, furono solo parole ostili quelle che le orecchie dello shinobi di Kiri sentirono. Il Senjuu aprì gli occhi, che nel mentre del suo pensare si erano chiusi, e fu invaso da una tiepida luce di mattina, ancora con quella punta di freschezza memore della notte passata. Mise a fuoco l'ambiente prima di alzarsi per fronteggiare chi lo disturbava. Lo adocchiò al volo, ed era chiaro che si trattava di un ninja di Konoha, dato il suo coprifronte dal caratteristico obbrobrio raffigurato sopra. L'altro shinobi si era messo in guardia e Fujio potè osservarlo con cura ed analizzarlo. Pareva suo coetaneo, forse di un anno più piccolo dato il volto imberbe, ma in quanto a stazza lo superava di qualche centimetro. Capelli biondi scuri e occhi dorati. No. Alla prima occhiata gli era parso che gli occhi del seccatore fossero chiari, ma ora, analizzandolo con più attenzione, scoprì un particolare di non poca rilevanza. Quell'occhio rosso, come se fosse iniettato letteralmente di sangue, con quei punti neri. Aveva già visto quegli occhi, sì. In quella missione con quello shinobi di Konoha di cui in quel momento non ricordava il nome, ma che era certo che il clan di appartenenza fosse l'Uchiha. Su questo non ci pioveva; aveva visto anche lo Sharingan all'opera e ne era rimasto impressionato. Che dunque anche quel biondino fosse un Uchiha? Era più che plausibile dato il suo Doujutsu.

Quanto siete formali voi ninja di Konoha.



Piccolo scherno iniziale per rompere un po' il ghiaccio. Dall'atteggiamento dell'altro ninja intuiva che questi era in cerca di uno scontro e di certo lui non si sarebbe tirato indietro. Un certo galletto se ne sarebbe tornato a casa con la cresta abbassata.

Ah, ahimè. Questo coprifronte mi crea sempre dei problemi con voi boriosi shinobi della Foglia. Mi son sempre chiesto se la colpa è sua o è vostra.



Nel dirlo si stiracchiò visibilmente e con sufficiente teatralità inarcando la schiena e tendendo le mani una verso l'alto e l'altra verso il basso, tenendo però sempre d'occhio quello che già si poteva definire il suo avversario. Il tipo di Konoha non fece nulla e così il Senjuu potè attuare il suo piano. Con la mano destra, quella che durante l'atto di stiracchiarsi era andata verso il basso e ora stava all'altezza della cintura, andò a prendere una bomba flash dalla sacca posta sulla cintura dietro la schiena. Dato che il movimento era così fluidamente miscelato allo stiracchiarsi e la sacca posta in un punto cieco rispetto all'avversario che per questi era praticamente impossibile notare che Fujio aveva preso qualcosa dalla sacca. Non solo; infatti, sempre nello stesso movimento, la mano sinistra, che era andata verso l'alto, andò a togliere il coprifronte dalla sua solita posizione e dopo, con grande naturalezza, mise il coprifronte nella mano destra coprendo con questo il flash che aveva già in mano. Per chiunque, Sharingan o meno, sarebbe stato assai arduo scoprire che dietro ai movimenti naturali del Senjuu c'era un secondo fine oltre alla mera e semplice teatralità. Aveva poi calcolato il movimento in tutti i suoi dettagli per non far scoprire il suo piccolo gioco di prestigio. La mano destra, per tenere il flash, non era stretta a pugno, come di consueto si fa quando si tengono oggetti di piccole dimensioni, ma teneva il flash semplicemente nel palmo flettendo leggermente il pollice all'interno e tenendo la bomba luminosa nell'incavo formatosi. Per questo le dita erano tutte inutilizzate e ciò conferiva alla mano un aspetto di normalità e non faceva sospettare minimamente che tenesse qualsivoglia oggetto. Al contempo il gesto eclatante di togliersi il coprifronte sviava lo sguardo sulla mano sinistra facendo così che il gesto della destra fosse ancor più ignorato. Tutta l'azione non durò che un paio di secondi.

Me lo sono levato. Sei contento?



Si chinò per poggiare il coprifronte a terra con il flash sempre nascosto e lanciò uno sguardo ammiccante al ninja di Konoha che lo stava sempre osservando sulla difensiva. L'erba del terreno era sufficientemente alta per coprire il flash anche senza coprifronte e Fujio analizzò al volo l'ambiente. I due sfidanti si trovavano a circa due metri e mezzo l'uno dall'altro e parallelamente a loro scorreva il fiumiciattolo, circa a cinquanta centimetri dai loro piedi. Fujio aveva il fiume sulla sinistra e specularmente l'altro lo aveva sulla destra e il fiume misurava più o meno tre metri da sponda a sponda.

Bè, io vado.



Si alzò prendendo il coprifronte e lasciando tuttavia il flash celato nell'erba alta, si fissò il coprifronte al solito posto e con un cenno di saluto amichevole si voltò dando le spalle al suo sfidante. Non gli diede tempo di dire o fare nulla, poiché subito attivò il flash mentre lui chiudeva gli occhi per l'istante necessario a non accecarsi. Lo stratagemma di dare le spalle alla bomba luminosa e di chiudere gli occhi sarebbe bastato, mentre il suo avversario sarebbe stato accecato e stordito; in più, cosa più importante, il suo Sharingan non sarebbe servito a nulla.
Riaprì gli occhi in un istante e caricò l'altro ninja bruciando lo spazio che li separava in una sola potente falcata senza domandarsi o prestar attenzione se il suo trucco avesse funzionato del tutto o solo in parte o per niente. Arrivato sufficientemente vicino avrebbe tirato una ginocchiata con la gamba destra all'altezza dei reni, un colpo portato con l'ausilio della corsa e perciò molto potente. Di seguito avrebbe tentato di colpire l'avversario con il taglio del palmo della mano sinistra all'altezza della parte destra del collo e nel mentre avrebbe abbassato la gamba destra. Infine avrebbe tirato un potente pugno, nel quale avrebbe infuso tutta la sua forza facendo perno sulla gamba appena abbassata, diretto alla guancia e allo zigomo sinistro del suo avversario. Se quest'ultimo colpo avesse avuto pieno effetto allora il ninja di Konoha sarebbe stato sbalzato nel fiume a causa della direzione del pugno ricevuto. Nel complesso era un attacco molto elementare e neanche troppo distruttivo, ma, connesso all'azione di stordimento del flash, sarebbe stato un primo colpo al morale e alla sicurezza dell'avversario. In seguito al suo attacco si sarebbe rimesso in posizione di guardia facendo un passo all'indietro, in attesa della risposta del suo sfidante.


CITAZIONE
CITAZIONE
Commento FinePost:
Si comincia leggerini, per quanto la grande magheggiata del flash non so come farai ad evitarla e di conseguenza la combo. A te la palla e scusa se ho postato così presto : )

Stato Fisico: Illeso
Stato Mentale: Concentrato
Chakra: 300/300

 
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~Daniele
view post Posted on 13/4/2012, 20:53




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Pensato
Parlato
Altri PG


La vita è così strana, indecifrabile.
Per quanto si possa tentare di determinare l'avvenire, pianificando la propria esistenza in una serie di tappe necessarie per la propria crescita, il Destino è in grado di rovesciare il nostro cammino improvvisamente, senza batter ciglio, senza guardare in faccia nessuno. Un incontro. E' necessaria una singola persona per attuare tale processo, tale cambiamento.
Al si stava godendo la propria escursione all'interno della Foresta della Foglia, luogo di incantevole fascino e bellezza, evocatrice di un senso di serena beatitudine nello spirito di Alphonse. Spesso aveva pensato di trasferire la propria residenza nel fitto della vegetazione, isolandosi dal mondo frenetico derivante dall'ambiente urbano, come una sorta di eremita, che vive la propria esistenza secondo regole differenti, dettate dalla Natura stessa e non dalla società, dall'uomo.
Ma questo desiderio di pace, di atarassia, cozzava con l'indole, l'eredità tramandatagli dai propri avi: dal padre aveva acquisito il suo spirito guerriero di shinobi; dalla madre l'interesse per la scienza, l'amore del sapere e l'Alchimia.
I raggi solari filtravano fra le fronde fogliose degli imponenti alberi, creando giochi di luce suggestivi sul terriccio marroncino tendente all'arancio, creando un fascio di luci colorate molto simile all'effetto di un caleidoscopio, giocattolo piuttosto comune fra i bambini, ma il cui utilizzo desta un perpetuo senso di stupore e meraviglia.
Accompagnato da tale spettacolo, il Genin proseguì il proprio cammino, notando, nel tempo, come l'ambiente mutasse, sostituendo all'imponenza delle sequoie la freschezza della radura.
In questo luogo idilliaco le speranze e la volontà di Al erano andate in frantumi, cozzando contro la ferrea decisione del Destino: un ragazzo della sua stessa età era sdraiato affianco ad un modesto torrente, con gli occhi chiusi, la mente proiettata chissà in quale dimensione. Se fosse stato un abitante del Paese del Fuoco, o semplicemente un civile, anche straniero, in visita nelle verdi terre limitrofe a Konoha, rinomate per la loro bellezza in tutto il mondo, non avrebbe suscitato alcun tipo di interesse nell'Alchimista, il quale si sarebbe spinto probabilmente oltre, per qualche altro chilometro, prima di tornare sui propri passi, in modo da tornare al proprio Villaggio. Ma lo straniero era un ninja del Kirigakure, le cui intenzioni dovevano essere verificante dal Konohaniano, poiché questa era la regola imposta alle forze militari.
Il Kiriano appariva svogliato, infastidito dall'eccessivo attaccamento al regolamento da parte dell'altro, non esitando a comunicarglielo con tono profondamente sarcastico. Dopo il piccolo discorso si stiracchiò in maniera molto vistosa, ignorando completamente la sua presenza, non considerando, dunque, il Foglioso, come una possibile minaccia

Mi sta prendendo per il culo?

Con disinvoltura lo straniero si tolse il coprifronte, fonte della discordia fra i due, con la mano sinistra, e dopo averlo messo nella mano destra lo poggio a terra, ultimando la drammatica scena volta ad umiliare l'eccessiva sicurezza di Alphonse.
Dopo un istante lo riprese, gli scoccò un'occhiata e, accennando ad un saluto, si voltò, congedandosi.

Si è tolto il coprifronte, l'ha poggiato terra ed in pratica l'ha ripreso subito.. che cosa pensa di fare?
Merda nell'erba!


La consapevolezza del pericolo giunse con la stessa velocità con cui la luce inondò i suoi occhi, ferendoli ed accecandoli, rendendo quel canale sensoriale momentaneamente inutilizzabile. Alla sensazione di fastidio oculare seguì dolore, proveniente dalla zona lombare all'altezza dei reni. A causa del colpo, dall'esperienza tattile sembrava essere una ginocchiata, Al perse l'equilibrio, cercando di rimanere in piedi, muovendo dei passetti verso sinistra: il moto venne interrotto da un colpo portato con il taglio della mano sinistra contro la parte destra del suo collo, e per concludere, con un poderoso gancio destro, colpì lo zigomo sinistro, scagliando il Genin verso il fiume. Durante il volo, la vista del soldato, ancora incerta e confusa, gli permise di osservare come la traiettoria parabolica che stava seguendo l'avrebbe inevitabilmente condotto in acqua; concentrò, dunque, il chakra adesivo nella zona che avrebbe impattato col liquido, col risultato di rotolare rovinosamente sul liquido, giungendo sulla sponda opposta a quella dell'avversario.

Che stronzo..

Al si trovava a terra, in posizione prona, rivolto verso il fiume e il nemico. Decise di ripagare il nemico della sua stessa moneta, dando luogo ad uno spettacolo di veritiera finzione, volendo apparire come uno debole, prossimo alla sconfitta. La priorità era riottenere completamente il dono della vista, in modo da riottenere tutti i vantaggi derivanti dallo Sharingan; inoltre in questo modo avrebbe colto di sorpresa il Kiriano al momento dell'attacco, la cui strategia era in corso d'opera.

Una flash eh? Che modo indegno di combattere, tipico della feccia di Kiri..

Provocare il nemico, intrattenere una sorta di dialogo con lui, un contatto era un ottimo, se non l'unico, modo per rubare secondi preziosi al fine di alleviare tale disturbo, anche se era conscio che ci sarebbe voluto ulteriore tempo affinché la vista tornasse efficiente come di consueto, ma attendere fino a quel momento avrebbe comportato subire una nuova offensiva dal nemico, e Al non poteva permettersi di approntare una difesa salda in quelle condizioni.

Ma io non ho solo la vista..

Si ritrovò a pensare lo shinobi, ritenendo che quell'affermazione sarebbe considerata eretica dagli Uchiha, di cui faceva parte, almeno per metà. L'Udito dello shinobi era più sviluppato rispetto al normale, costituendosi come valido supporto per la vista indebolita. L'attacco avrebbe dovuto essere rapido, in modo da sfruttare la situazione di incertezza creatasi grazie alla sceneggiata messa in atto dal Foglioso. Il terriccio davanti al suo viso era umido a causa delle infiltrazioni dell'acqua, rendendo possibile tracciarvici sopra linee e segni. Alzò lo sguardo, cercando di localizzare la figura dell'altro ragazzo: nonostante l'immagine non fosse pienamente definita, la distanza fra i due era di circa 3,5/4 metri, non di più.
Fece finta di alzarsi, portando le mani, inizialmente lungo il corpo, all'altezza delle proprie spalle, tentando di sollevare il proprio busto, fingendo di fallire. Con le mani portate insospettabilmente in posizione avanzata, avrebbe disegnato un cerchio nel terriccio, con inscritto un quadrato, celato dall'erba rigogliosa: disegni geometricamente perfetti, ma completamente inutili ed insensati in una situazione simile, ma non per uno come lui.
Avrebbe poi imposto le mani sulla rappresentazione: un lampo di luce gialla sarebbe scaturito dalla formula alchemica, seguita dalla nascita due braccia di pietra volte a colpire il corpo del nemico. In base alla velocità delle due appendici e la distanza fra il punto di partenza e l'arrivo, il movimento sarebbe durato una manciata di secondi. Terminata la trasmutazione, avrebbe concentrato il chakra nelle gambe, e sollevandosi celermente, avrebbe corso sui costrutti in pietra in modo da dirigersi verso il nemico, tanto avesse schivato il colpo quanto lo avesse accusato, con l'intento di attaccare il nemico con un elegante Taijustu, Konoha Shoryuken, il cui punto nevralgico era costituito dal primo montante, che avrebbe caricato verso l'addome, sperando, data la maggiore estensione della superficie rispetto al mento, di avere più possibilità di colpirlo dando inizio alla combo. Se fosse andata a buon fine o meno, Al avrebbe frapposto una distanza di circa quattro metri fra lui e l'altra figura.

CITAZIONE
Slot Azione: 1° // ; 2°: //
Slot Tecnica: 1°: Trasmutazione della terra 2°: Konoha Shoryuken
Consumi: [Trasmutazione della terra (-30) ; Konoha Shoryuken (-20); Chakra Adesivo (-5); Concentrazione chakra (-5)]

Recuperi: //
Chakra: 130/200 Energia Verde

Stato Fisico: Buono [Ferita Leggera su zona lombare sx; Ferita Medio-leggera zigomo sx, Ferita leggera collo dx]
Stato Psicologico: Concentrato
Equipaggiamento:

# 8 Kunai
# 2 Cartabomba
# 1 Tanto
# 2 Fumogeni
# 4 Flash
# 1 Tonico Azzurro
# 2 Filo di Nylon

Abilità: Controllo del Chakra: Base (Velocità); Udito Sviluppato - Base

Armi utilizzate: //

Ecco il mio post, spero sia tutto chiaro, se non fosse mandami tutti gli MP che vuoi! penso di essermi inflitto ferità di entità "corretta" in base agli attacchi portati dal tuo PG, e dal regolamento ferite, ma se pensi siano improprie in quanto troppo lievi (o troppo gravi) dimmelo pure!
Per quanto riguarda la cosa finale dei 4m la distanza deriva semplicemente dalla traiettoria del salto: se dovessi schivare io salterei in avanti, distanziandomi da te, se ti dovessi colpire, dopo il calcio a martello, la mia discesa è necessariamente più spostata rispetto la tua, in quanto risento ancora della componente dellla velocità lineare dovuta al primo salto

Editate le ferite secondo gl iaccordi presi con Giso



Edited by ~Daniele - 16/4/2012, 22:19
 
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Giso
view post Posted on 14/4/2012, 23:06




CITAZIONE

Narrato
Parlato


II POST di Combattimento



Quel primo approccio sembrava essere andato a buon fine, i tre colpi erano andati a segno e il nemico, come preventivato, era stato sbalzato al di là del corso d'acqua. Il Senjuu si era aspettato che il suo avversario fosse stato di nuovo in piedi dopo poco. E invece non fu così. Lo shinobi di Konoha pareva aver accusato anche fin troppo il colpo e non riusciva ad alzarsi nonostante i tentativi. Strano, perché Fujio conosceva perfettamente quanto erano forti quei colpi e sicuramente non avrebbero atterrato un ninja suo coetaneo. Che in realtà, durante la sua assenza dal Paese dell'Acqua, fosse diventato più forte di quel che immaginava? No. Quest'evenienza era da escludersi, il sottovalutarsi era pericoloso tanto e quanto il sopravvalutarsi, e lui non commetteva di questi errori grossolani; almeno non quando si autovalutava. Ora, di certo non poteva sostenere di conoscere il proprio corpo alla perfezione, anzi, proprio per conoscersi meglio aveva intrapreso questo lungo viaggio. Ma da qui a sostenere che con tre colpi, tutt'altro che mirati a terminare lo scontro, aveva già atterrato e battuto il suo avversario ce ne voleva.

Ma fammi il piacere. A me sembra solamente che tu sia quello con il sedere per terra.


Sempre con quel tono leggero e canzonatorio che lo contraddistingueva rispose a tono all'altro ninja. In cuor suo non potè non chiedersi se davvero il suo modus operandi non fosse al di là del corretto. Eppur questo concetto di corretto e scorretto era così relativo che un altro avversario gli avrebbe potuto rispondere complimentandosi per la sua astuzia. Eppure l'accusa di poca nobiltà lo colpì più nel profondo di quanto voleva ammettere, facendolo riflettere su quanto in passato aveva fatto e quanto invece era ancora da farsi in futuro. Ma le sue elocubrazioni ebbero una brusca interruzione in quanto il suo avversario, che come sospettava il Senjuu era tutt'altro che finito, fece una qualche strana tecnica, senza l'utilizzo di alcun sigillo. La cosa incuriosì non poco Fujio, anche perché non sembrava la solita prassi con la quale viene eseguito un jutsu. Si ripromise di indagare a scontro finito. Ma non era questo il momento, affatto; perché, subito dopo il lampo giallo che aveva avvisato il Genin di Kiri di un imminente pericolo, due braccia di terra o argilla uscirono dal punto dove era uscito anche il lampo giallo di prima e si diressero verso il Senjuu. Questi se le vide arrivare incontro ed abbozzò un sorriso, ovviamente la sua reazione sarebbe stata ben diversa se quell'attacco avesse costituito per lui un reale pericolo. Infatti l'attacco del suo avversario era abbastanza lento e il ninja della nebbia ebbe tutto il tempo di elaborare una buona difesa per evitare danni di sorta. Quando le braccia erano quasi arrivate a destinazione Fujio fece un salto indietro per schivarle, così facendo queste andarono a schiantarsi nel terreno. Scelse di schivare all'ultimo perché non era sicuro le braccia potessero cambiare direzione e voleva evitare di essere sorpreso in aria da un improvviso cambio di direzione. Schivò istintivamente saltando all'indietro, ma ad un'analisi più fredda del movimento sarebbe stato meglio schivare di lato. Infatti quei due/tre metri di distanza dalla posizione precedente, guadagnati per schivare l'attacco, lo distanziavano anche dall'acqua, sua alleata naturale e necessaria per i suoi jutsu Suiton. Ma non era il tempo per rammaricarsi di quanto si sarebbe potuto fare, perché l'avversario caricava spedito in direzione dello shinobi del Paese dell'Acqua. Questi si mise in guardia nell'attendere l'attacco dell'altro che in quel momento stava percorrendo il camminamento creato dalla precedente tecnica. Il Senjuu lo stava attendendo per fronteggiarlo nel Taijutsu, ma il suo avversario lo sorprese aumentando esponenzialmente la sua velocità e riuscendo a passare oltre la guardia del ninja di Kiri. Anche dopo lo scontro Fujio non trovò pace per la sua disattenzione in quel momento; quell'errore gli sarebbe potuto costar caro. Il pugno lo colpì in pieno addome scaraventandolo in aria e per un momento non ci fu che il dolore. Ma fu solo un momento, perché poi si accorse delle intenzioni dell'avversario e riuscì a frapporre l'avambraccio destro al calcio dello shinobi di Konoha. Riuscì a limitare il danno, ma venne comunque scagliato a terra con sufficiente brutalità.
Si ritrovò a una manciata di metri dal suo avversario riverso sulla schiena e non diede cenno di alzarsi. Il fatto di esser stato colpito da un avversario che, dopo i primi colpi, aveva ritenuto essergli inferiore gli doleva molto più delle zone del corpo che erano stato contuse. Con gli occhi aperti che osservavano il cielo si morse il labbro per il disappunto e quindi, senza mostrar troppo le parti del corpo doloranti, si alzò con sufficiente atletismo. C'erano quattro metri abbondanti tra i due ninja e Fujio sospirò un attimo prima di aprir bocca.

Complimenti ninja di Konoha. Devo dire che ti avevo sottovalutato. Ma ora è il momento di mettere la parola fine allo scontro.


Detto questo prese con molta calma un kunai e una cartabomba dalla sacca e arrotolò la seconda sul manico del primo. Quindi, e questa decisione gli costò parecchio dal punto di vista dell'amor proprio, attivò in un attimo la propria abilità innata, il Mokuton. Come se ciò non bastasse si portò la mano destra verso il suo bastone, il Kuro Ude. Lo prese dal suo rudimentale fodero, mostrandolo al nemico in tutta la sua semplice bellezza, e, con il bastone in mezzo, congiunse le mani per formare il sigillo del serpente. La preparazione era fatta, ora non restava che l'attacco: corse verso il suo avversario con il kunai nella mano sinistra e il bastone nella destra. Arrivato a circa tre metri e mezzo di distanza dal suo avversario lanciò il kunai con la cartabomba all'altezza del rene sinistro dell'altro ninja. Fujio avrebbe fatto esplodere la cartabomba al primo impatto, sia che esso fosse stato con l'avversario sia che fosse stato con il terreno, in caso di schivata. Il ninja di Kiri non avrebbe interrotto la sua corsa e, dopo che ovviamente la cartabomba fosse esplosa, Fujio, arrivato a sufficiente distanza, avrebbe caricato un potente colpo con il suo bastone parallelo al terreno e all'altezza del collo dell'avversario. Il colpo sarebbe stato portato con entrambe le mani, per imprimere velocità e potenza, da destra verso sinistra, in modo da colpire la parte sinistra del collo avversario. Immediatamente dopo aver vibrato il colpo con l'arma, quasi fosse parte di un unico movimento, avrebbe tirato un calcio con la gamba sinistra. Il colpo sarebbe stato portato con la pianta del piede e sarebbe stato diretto verso il basso addome dell'avversario; non solo: Fujio avrebbe utilizzato la sua abilità innata per indurire la parte centrale della pianta del piede creando in un istante un duro strato di legno spesso due centimetri e che avrebbe ricoperto circa quaranta centimetri quadrati. Quindi, e anche in questo caso quest'ultimo colpo sarebbe stato legato al precedente da un movimento unico, avrebbe tirato un altro calcio, stavolta col tallone destro. Quest'ultimo colpo sarebbe stato portato dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra; sarebbe andato a colpire la parte destra del collo dello shinobi di Konoha. Anche in questo caso sarebbe andato a rivestire la zona del tallone e del tendine d'achille, indurendola con uno strato di legno spesso cinque millimetri. In più avrebbe creato da sotto il tallone un prolungamento di legno di venti centimetri e spesso tre centimetri che avrebbe avuto il compito di arpionare l'avversario per scagliarlo lontano, in seguito alla tallonata, quasi cinque metri, sia che il colpo fosse stato parato sia se invece fosse andato a segno.

Ammira il Mokuzai no Kiken na Saru.


CITAZIONE
CITAZIONE
Commento FinePost:
Alors: ho modificato riscrivendo praticamente il post, dalla difesa all'attacco. Per quanto riguarda l'attacco mi sembra abbastanza lineare nella sua composizione e di facile compresione, ma per ogni dubbio o domanda sono a disposizione, come al solito. Per le ferite che mi sono messo ho calcolato che dei due colpi della tecnica il calcio fosse il più potente e quindi, anche se parato, ha prodotto un danno pari al pugno. Poi dimmi te, perché francamente non ho idea di come regolarmi su queste ferite e se pensi che ho esagerato, in uno come nell'altro senso, dimmelo che modifico.

Per l'utilizzo del Mokuton ti invito a leggerne la descrizione nella mia scheda, se sei un maledettissimo malfidato, ma se pensi che sia irregolare dimmelo perché mai prima d'ora, e mai nessuno prima di me, ha utilizzato quest'innata in combattimento e quindi è possibile che ci siano in parte dei frantendimenti. E' grazie all'attivazione del Mokuton che mi ritrovo con più chakra.

Ultima nota: per quanto riguarda il bastone sappi che è più veloce e potente perché ho l'abilità di maestria, in più è bello tosto perché è un arma personale tra l'altro potenziato con la tecnica apposita.
A te la palla.

Stato Fisico: Buono. [Ferita Medio-Leggera all'addome; Ferita Medio-Leggera all'avambraccio dx]
Stato Mentale: Determinato, più concentrato di prima e più consapevole delle abilità dell'avversario.
Chakra: 370/390 [(+90) Caratteristica Innata; (10) Attivazione Innata; (10) Mokuton: Juunan Sei]
Equipaggiamento Rimanente:
# Kunai x7
# Makibishi [pacchetto da 10] x2
# Flash x3
# Carta Bomba x3
# Filo di Nylon [10 m]
# Tonico Azzurro x3
# Tonico Arancio x2
# Bomba Gelo x8
# Respiratore
# Veleno - Shinyuu
# Antidoto - Shinyuu
# Veleno - Yami
# Antidoto - Yami

Jutsu Usati:
Attivazione Innata liv. II
Mokuton: Juunan Sei

.:Livello II:. (Minimo Chuunin - Energia Rossa)
Il portatore ha una capacità nel manipolare il legno pari a quella di un praticante medio, che gli permette di creare delle copie di sé di legno e di compiere molto più rapidamente la Kawarimi no Jutsu. Impastando il chakra nel proprio corpo il ninja può creare cellule di legno dai propri tessuti, staccandoli dal corpo e controllandoli col chakra. La manipolazione del legno può coinvolgere i 4 arti. Si possono creare fino a 4 Unità di Legno senza costi aggiuntivi, in caso di ulteriori necessità si potranno creare altre 2 Unità al costo di Bassissimo per una. Si possono creare oggetti delle dimensioni di due unità. Le manipolazioni, separate dal corpo durano 6 Ore. E' possibile potenziare la resistenza dei fusti di un 5% consumando un bassissimo.
Costo di Mantenimento: Bassissimo

Mokuton: Juunan Sei
Posizioni magiche: Serpente
Villaggio: Personale
Descrizione: Questo Jutsu creato da Fujio gli permette di sfruttare al massimo delle sue potenzialità il Kuro Ude. Infatti la tecnica utilizza il Mokuton e quindi, una volta attivata, sfrutta l'innata del giovane per fornire due diversi effetti al bastone. Il primo consiste nel far aumentare a dismisura la durezza del legno fino a raggiungere la resistenza di una Tensa Zangetsu; quest'effetto dura finché lo shinobi mantiene in contatto con le mani con il legno. L'altro effetto è quello che permette al Senjuu di cambiare momentaneamente [fino al Turno seguente] la forma del bastone utilizzando il proprio chakra facendo così allungare il bastone, o fargli spuntare un appendice sul fusto o su altre appendici che mutano temporaneamente la forma dell'arma. Le appendici avranno la stessa consistenza del legno originale del bastone e si creeranno alla velocità dell'energia dell'utilizzatore. Le appendici non potranno mai cambiare la natura Contundente dell'arma
Tipo: Ninjutsu
Consumo: Basso per l'Attivazione, Bassissimo per ogni 20 cm di Appendice [Ogni Appendice ha un costo a parte]



Edited by Giso - 16/4/2012, 18:17
 
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¬Kob
view post Posted on 15/4/2012, 22:37




Allora...
Paparino è venuto ad interrompervi per fare qualche chiarimento. Premetto che siente entrambi dei player straordinari, quindi non è semplicissimo fare l'arbitro per i vostri incontri. Spero di poterlo fare al meglio, senza creare ulteriori casini.

Da quel che mi è parso di capire il problema principale riguarda la difesa ed il contrattacco utilizzato da Fujio Senju durante il suo ultimo turno, ed effettivamente, da quel che ho letto, ci sono delle cose da precisare.
Per iniziare c'è da dire che quasi tutte le azioni descritte da Giso nel suo post sono, per così dire, scorrette. All'interno di questo gdr si è discusso numerose volte di azioni come queste, di contrattacchi che lasciano pochi spazi e da offensive che impediscono all'avversario di attaccare nonostante ciò che viene descritto nel suo post. Tecnicamente non ci sarebbe nulla di sbagliato, non c'è nessuna regola che lo vieta, ma oltre che sollevare polemiche non è molto corretto nei confronti dell'avversario. Anche se in questo caso può sembrare lecito il contrattacco, il semplice fatto che ti porta a non descrivere la tua difesa al suo attacco implica che, in seguito alle tue azioni, cancelli completamente ciò che lui ha scritto nel suo elaborato.

Nelle azioni descritte da Giso appare chiaro e corretto l'utilizzo delle tempistiche, almeno in parte. Essendo Fujio un pg dotato di energia Rossa non avrebbe problemi a schivare e a spostarsi come descritto, anche calcolando la differenza di velocità con la tecnica e l'avversario, ma il problema che sorge riguarda quel che accade nel contrattacco. In seguito alla tua difesa e al tuo spostamento, anche le azioni avversarie potrebbero benissimo cambiare, e data la descrizione stilata degli avvenimenti, descritta con tanta cura, l'attacco di Giso risulterebbe quasi inutile. Come mi è stato fatto notare, se il Kiriano si sposta, il percorso che esegue l'avversario sarà diverso, e quindi sia l'utilizzo delle bombe gelo, che della falce acquatica verrebbe vanificato (questo poiché è stato specificato che la falce era diretta più o meno a metà del camminatoio ghiacciato, senza contare che, date le differenze di velocità, anche se Al avesse percorso quello stesso tratto, la lama d'acqua avrebbe anticipato l'arrivo dello shinobi sulla lastra di ghiaccio).
A questo punto il problema principale rimane la descrizione assente della difesa da Parte del pg di Giso, dovuta appunto all'utilizzo, in questo caso superfluo, di un contrattacco che io definirei spinoso.

In conclusione mi pare d'obbligo dire che, a rigor di logica, Daniele possa descrivere il successo della sua tecnica nel prossimo post.
Naturalmente non sta a me decidere se, nel caso volesse, permettere a Giso di modificare il suo post per rielaborare le azioni del suo pg.
Spero di essere stato d'aiuto, ma nel caso in cui non fosse così vi pregherei di aprire un topic in supporto, in maniera tale da poterne discutere con più libertà. Vi invito a fare lo stesso qualora aveste delle obiezioni da presentare.

Alla prossima puntata !

 
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~Daniele
view post Posted on 17/4/2012, 14:36




Narrato
Pensato
Parlato
Altri PG


La sorte è volubile, infima, sadica.
Prima permette ad un individuo di mandarti con il culo per terra, e pochi istanti dopo, quasi in nome di una macabra ironia, di un perverso senso dell'umorismo, lo costringe alla stessa forma di umiliazione, sradicando in lui quella sensazione di superiorità: se il circolo vizioso si fosse perpetuato nella stessa maniera, senza subire variazioni o cambiamenti, il prossimo a subire un torto sarebbe stato proprio il Foglioso.
Il contrattacco architettato da Alphonse, la sapiente trappola teorizzata e concretizzata pragmaticamente aveva dato i suoi frutti: nel giro di attimi, secondi, il tempo da parte di una goccia di rugiada, assopita su una foglia, a precipitare al suolo poiché chiamata a sé dalla gravità, il Genin aveva distratto il Kiriano con un'abile trasmutazione della costa rocciosa, ricombinando le varie particelle di materie affinché costituissero due appendici, due braccia e che si muovessero contro il nemico, tentando di ferirlo. Ma questo, naturalmente, non era che un diversivo, il velo di Maya che celava la reale offensiva, il reale pericolo per l'avversario. Correndo su quei camminamenti ad una velocità superiore alla norma, grazie all'ausilio del chakra, fonte energetica primaria di ogni organismo vivente, aveva raggiungo il suo avversario, sfoderando un paio di colpi precisi e potenti che avevano danneggiato, non gravemente, la sua salute, riportando la partita in parità. Entrambi gli shinobi avevano segnato un punto e come, in campo sportivo, una squadra, dopo aver ricevuto un affronto simile, si prepara a impostare un gioco più aggressivo, al fine di conseguire il successo, i due si sarebbero affrontati con maggiore foga e violenza, al fine di decretare il vincitore, il maschio alpha. E' forse un comportamento arcaico, bestiale, riscontrabile in branchi di animali aggressivi come lupi, in cui è necessario eleggere come capo l'esemplare più forte, in grado di guidare gli altri esemplari nella caccia o sedare, anche con l'uccisione, elementi sovversivi ed irrispettosi delle regole da lui imposte. Ma tale era il sistema che vigeva fra gli shinobi, una struttura a livello sia nazionale che internazionale volto a favorire la competizione, amichevole o meno. Poiché è proprio il confronto bellico fra individui che, se non conduce alla morte, fortifica e consente il perfezionamento delle proprie abilità in maniera sensibilmente più efficace rispetto ad un normale allenamento.
I due avversari si fronteggiavano, ad una distanza di quattro metri all'incirca. Il Kiriano sembra aver subito colpo al proprio ego, tant'è che, dopo essersi complimentato con Alphonse, ammettendo di averlo sottovalutato, dichiarò la sua intenzione di terminare lo scontro, sottolineando ancora una volta la propria superiorità, prevedendo, dunque, di uscire vincitore dalla piccola schermaglia.

Tsk, dici di avermi sottovalutato, ma sembri talmente sicuro di riuscire a sconfiggermi... sarà esilarante vederti mangiare la mia polvere.. Ad ogni modo non mi hai ancora detto il tuo nome, né mi hai giustificato la tua presenza qui..

Altrettante parole arroganti vennero pronunciate dal Foglioso, che, tuttavia, oltre a voler impartire una lezione al Kiriano, era felice di poter confrontarsi con uno shinobi del suo calibro, era da molto tempo che non affrontava un combattimento arduo quanto quello corrente: il suo sangue Uchiha ribolliva, i suoi muscoli fremevano, il suo animo era in fiamme.
Eppure, a tale istinto si contrapponevano le proprie capacità di analisi, che, in combattimento, gli permettevano di comprendere tutte le dinamiche dello stesso, consentendogli, almeno in linea teoria, di ideare strategie d'attacco efficaci e vincenti.

La mia vista sembra essere tornata normale, d'ora in avanti avrò la possibilità di usare lo Sharingan in combattimento... Ad ogni modo, nonostante l'attacco sia andato a buon fine, i danni che ha riportato sono minori di quanto mi aspettavo.. sono stato avventato, ho speso una quantità grandissima di chakra, non potrò combattere a lungo, con questo ritmo, dovrò limitare il suo utilizzo solamente con la certezza di colpire il nemico.

Nonostante i danni subiti dalla prima offensiva, Al godeva ancora di ottima salute, i suoi muscoli potevano ancora sopportare ingenti sollecitazioni prima di mostrare i primi segni di indolenzimento. L'energia che aveva immesso negli arti inferiori al fine di aumentare la propria velocità stava, progressivamente, scemando, impedendo al ragazzo di muoversi con la precedente rapidità. Concentrare altro chakra risultava impensabile, lo sforzo e lo stress cui i muscoli sarebbero stati sottoposti avrebbero potuto causare degli strappi negli stessi.

Lui è più veloce di me e, da quanto ho potuto sperimentare, anche più forte fisicamente. Devo pensare ad uno stratagemma per eliminare tale differenza, o potrei realmente uscire sconfitto dal combattimento

Anche il Kiriano sembrava essere assorto nei suoi pensieri, volti ad ideare una strategia: con molta calma estrasse un kunai ed una nota esplosiva, che avvolse intorno al coltello. Successivamente prese il bastone che portava con sé e, dopo aver composto un sigillo, diede inizio all'offensiva: corse verso l'avversario e, dopo un paio di passi, scagliò il kunai all'altezza dei reni del Konohaniano, il quale, istintivamente, balzò indietro, allontanandosi di cinque metri dal punto di origine, in modo da evitare completamente l'esplosione che si sarebbe generata. Ma l'offensiva non si sarebbe conclusa così semplicemente, difatti il Kiriano si avvicinò repentinamente alla sua nuova locazione, menando un fendente con il proprio bastone al fine di ferire, o addirittura rompere, dal lato sinistro, il collo del Foglioso che, grazie alla sua prontezza di riflessi, incrementata esponenzialmente dallo Sharingan, lo schivò abbassandosi semplicemente. Anche il precedente movimento, tuttavia, non era altro che preludio di un altro pericolo: un rapido calcio, caricato con la gamba sinistra, pronto ad impattare contro il suo petto. Ancora una volta il Genin si appellò ai suoi riflessi, al fine di evitare il micidiale colpo, ma questi non bastarono: Al avrebbe afferrato l'arto del nemico ma a causa dell'estrema rapidità e dell'esigua distanza, la sua presa avrebbe consentito solamente un parziale attutimento e la deviazione di tale affondo che avrebbe leso l'articolazione della spalla sinistra. Una fitta di dolore annebbiò per una frazione di secondo la mente dello shinobi, l'impatto era stato più duro del previsto, come se a colpirlo fosse stato un oggetto solido, e non semplicemente un piede. Lo sguardo indagatore cadde dunque sull'arto del nemico: la pianta del piede era coperto da una sorta di spessore ligneo che sembrava essere solidale alla cute dell'avversario, non essendoci, almeno apparentemente, alcun segno che provasse l'artificialità del fenomeno.

Che diavolo di tecnica sarà?

Ma quello non era il momento adatto per interrogarsi a tal proposito, per mostrare ammirazione ed interesse per quella che sembrava essere una tecnica speciale. Tentando di ancorare a sé la sua gamba grazie alla sua ferrea presa, avrebbe cercato e trovato sulla sua spalla destra la sua fedele lama, il Tanto, uno spadino dall'esigua lunghezza ma dall'elevata potenzialità offensiva. Con un gesto fluido avrebbe estratto l'arma e avrebbe proseguito il movimento in modo da trafiggere l'arto bloccato. Non era un medico, ad ogni modo la ferita non avrebbe dovuto costituire in alcun modo un danno permanente, se adeguatamente curato e trattato, ma avrebbe lasciato al Kiriano in dono solamente delle cicatrici.
Dopodiché avrebbe saltato ancorandosi saldamente alla lama, in modo da compiere una traiettoria semicircolare, tentando di calciare, con entrambe le piante dei piedi, lo zigomo sinistro del nemico. Se il colpo fosse andato a segno, il Kiriano sarebbe stato sbalzato verso sinistra e, per reazione, il Konohaniano avrebbe impegnato la direzione opposta, sfruttando tale fenomeno meccanico per estrarre la spada dalla carne del nemico, rientrandone pienamente in possesso.
Avrebbe concluso l'offensiva riportandosi in posizione eretta frapponendo, in questo modo, una distanza di 6 metri fra i due guerrieri.

CITAZIONE
Slot Azione: 1°: Colpo col Tanto; Calcio allo zigomo 2°:
Slot Tecnica: 1°: // 2°: //
Consumi: [Sharingan (-5)]

Recuperi: //
Chakra: 125/200 Energia Verde

Stato Fisico: Buono [Ferita Leggera su zona lombare sx; Ferita Medio-leggera zigomo sx, Ferita leggera collo dx; Ferita Medio-leggera spalla sx]
Stato Psicologico: Concentrato
Equipaggiamento:

# 8 Kunai
# 2 Cartabomba
# 1 Tanto
# 2 Fumogeni
# 4 Flash
# 1 Tonico Azzurro
# 2 Filo di Nylon

Abilità: Udito Sviluppato - Base

Armi utilizzate: Tanto

Per quanto riguarda il post, so già che il contrattacco porterà ad u naltro rallentamento ,se serve apri un post in supporto. Ad ogni modo penso sia abbastanza credibile come azione, tu mi dai un calcio, una delle opzioni che ho per difendermi è, oltre a parare ed schivare, è anche bloccare l'arto, guadagnando un certo vantaggio su di te. Per essere credibile mi sono anche aggiunto una Medio-Leggera, solamente perchè colpito dal legno, che necessariamente mi provoca un danno maggiore della semplice carne. Per quanto riguarda il colpo con la mia spada, se dovessi colpirti, accordiamoci sulla ferita, ad ogni modo non costituisce, a mio avviso, una ferita permanente, quindi vietata dal regolamento del combattimento. Non so se si capisce come ti calcio la faccia, se serve cercherò di spiegarlo in maniera più esaustiva. A te!

 
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Giso
view post Posted on 19/4/2012, 00:41




CITAZIONE

Narrato
Parlato


III POST di Combattimento



Fino al secondo colpo era andato tutto come previsto, o quasi. Il kunai era stato schivato ed era detonato, questo era stato ampiamente previsto; era stato rivestito da una cartabomba solo per scrupolo, casomai il suo avversario fosse stato tanto sprovveduto da deviarlo o da evitarlo all'ultimo. Ma così non fu. Lo shinobi della foglia ebbe sufficienti riflessi per evitare il colpo con il bastone, e Fujio gliene diede merito, era un colpo bello potente e se lo avesse centrato avrebbe inflitto un serio danno al ragazzo di Konoha. Però, come plausibile che fosse, aveva schivato abbassandosi e quindi era impossibile che schivasse i successivi colpi. E così fu: il calcio lo prese in pieno sulla spalla, ma c'era qualcosa che non andava. Già, perché al momento di completare la sequenza di colpi Fujio si ritrovò il piede sinistro bloccato. Molto astutamente il suo avversario aveva incassato il colpo bloccando però il piede e la caviglia con entrambe le mani. Fujio, istintivamente, provò a liberarlo, ma la stretta, specialmente quella della mano sinistra sulla caviglia, era troppo forte. Ma non ebbe il tempo di liberarsi perché la sua attenzione fu catturata dalla mano destra che correva all'impugnatura di una lama che sporgeva da dietro la parte destra della schiena. Il ninja di Konoha fu repentino, ma anche il Senjuu lo sarebbe stato: il Kuro Ude sarebbe corso in un attimo ad intercettare il braccio nemico poco più giù del polso. Il bastone si trovava a sinistra rispetto al Senjuu, reduce dell'attacco schivato dal suo avversario, perciò sarebbe bastato inclinarlo e spostarlo di qualche centimetro per bloccare il colpo dell'avversario. E così avrebbe fatto lo shinobi di Kiri, frapponendo il suo bastone, avrebbe evitato così un colpo molto problematico che sarebbe potuto costargli la sconfitta e soprattutto un sacco di guai con le autorità del Paese del Fuoco. Ma non sarebbe riuscito ad evitare tutti i danni: infatti riuscì a bloccare il colpo all'ultimo deviandolo solamente e così si sarebbe rimediato una ferita, che per quanto fosse di striscio, sarebbe stata bella dolorosa. Come se il gelo gli fosse entrato letteralmente nella gamba sinistra; quel dannato ragazzo di Konoha voleva pugnalarlo alla gamba, ma non sarebbe stato quello il momento per perdersi nella rabbia o a contemplare una vendetta sufficientemente appagante nei confronti dell'avversario. Appena toccato il polso dell'avversario con il bastone Fujio avrebbe fatto partire dall'arma un appendice di legno che in un attimo avrebbe circondato e immobilizzato il polso dell'altro ninja. La creazione dell'appendice sarebbe stata quasi istantanea e, dato il movimento che il braccio dell'altro shinobi stava facendo, sarebbe stato impossibile, o quasi, evitare la presa. Ma la sua controffensiva non si sarebbe limitata a questo, infatti, contemporaneamente alla parata portata con il bastone, dalla gamba sinistra e dal terreno sarebbero partite tre punte di legno che sarebbero andate a perforare il corpo dell'altro ragazzo. Una punta sarebbe partita dalla caviglia e sarebbe andata a perforare la mano sinistra, proprio quella che stava bloccando la gamba del Senjuu. Visto che la mano stava artigliando proprio la caviglia, che è il punto in cui è più facile bloccare la gamba, la punta sarebbe quasi con ogni probabilità penetrata nella carne, data la stretta vicinanza e l'intenzione dello shinobi della foglia di tenere ben stretta la gamba nella sua mano. La punta di legno sarebbe stata spessa due centimetri circa e, una volta trafitta la mano, le due parti che si sarebbero trovate fuori dalla carne del nemico si sarebbero allargate formando delle teste piatte larghe cinque centimetri l'una, rendendo così impossibile l'estrazione senza danneggiare la mano. Un'altra punta, la più grande di tutte, sarebbe fuoriuscita dalla pianta del piede sinistro e avrebbe mirato a penetrare nella spalla sinistra dell'avversario. Questa avrebbe misurato quattro centimetri di spessore e, similmente all'altra punta, anche questa si sarebbe allargata andando a formare le due teste piatte alle due estremità, fuori dalla carne, che avrebbero misurato circa otto centimetri di larghezza l'una. Anche in questo caso la grande vicinanza con la spalla sarebbe stata determinante nella riuscita dell'offensiva. L'ultima punta sarebbe invece fuoriuscita da terreno, e anche in questo caso si sarebbe comportata come le altre due punte, e sarebbe andata a perforare il piede sinistro dell'avversario. Quindi, poiché si sarebbero create anche in questo caso le due teste piatte, la punta non avrebbe ancorato il ninja nemico al terreno. In questo caso la punta avrebbe avuto le stesse dimensioni di quella che avrebbe colpito la mano sinistra. Dopo essersi creato, il legno si sarebbe staccato dal corpo di Fujio e dal terreno, rimanendo così nella carne dell'altro ragazzo. Alla fine della creazione di queste punte, e se tutto fosse andato a buon fine e ci sarebbero state altissime probabilità che ciò accadesse vista la velocità e l'imprevedibilità della mossa, unite, tra l'altro, ad una vicinanza millimetrica con il bersaglio, il ninja di Konoha si sarebbe ritrovato il corpo danneggiato da questi tre oggetti di legno che sarebbero passati attraverso la sua carne e sarebbero assomigliati a chiodi con due teste piatte, una per lato, e perciò quasi impossibili da rimuovere. Tutta l'operazione non sarebbe durata nemmeno un secondo visto che le tre punte si sarebbero create in contemporanea, in un battito di ciglia. Immediatamente dopo aver creato questi tre "chiodi a due teste", Fujio avrebbe cercato di divincolare la gamba sinistra con un potente strattone, e visto che il corpo, specialmente la mano sinistra che lo bloccava, sarebbe stato martoriato dalle ferite inferte dal legno, non sarebbe stato per nulla difficile liberare il piede. Simultaneamente avrebbe portato un potente colpo con l'estremità destra del bastone verso il volto dell'avversario, che sarebbe stato completamente sguarnito. Il colpo sarebbe stato possibile perché il Senjuu impugnava il bastone a metà della sua lunghezza, con entrambi le mani, e perciò, mentre l'estremità sinistra sarebbe stata impegnata a parare la pugnalata di Tanto dell'avversario, la destra avrebbe portato l'attacco. Dato che Fujio si trovava in posizione più elevata rispetto all'avversario, il bastone sarebbe piovuto dall'alto rendendo quasi impossibile la schivata, data la vicinanza e la velocità. Mentre il Kuro Ude sarebbe calato sul volto dell'avversario, Fujio avrebbe speso del chakra per allungarlo e creare delle appendici che avrebbero afferrato il collo dell'altro ninja. Quindi, una volta che all'estremità sinistra fosse bloccato il braccio destro del ninja di Konoha e che all'estremità destra fosse bloccato il collo, il ninja della nebbia avrebbe fatto leva sul bastone cercando di scaraventare lontano l'avversario che sarebbe stato molto debilitato. Quindi, saltando all'indietro si sarebbe allontanato di circa cinque metri mettendosi in guardia. Se tutto fosse andato come previsto, il ninja di Konoha si sarebbe ritrovato in forte svantaggio dati i danni subiti. In più la ferita alla mano gli avrebbe precluso la maggior parte dei Ninjutsu e dei Genjutsu, visto che non avrebbe quasi potuto comporre i sigilli. Il Senjuu si sarebbe avviato verso la vittoria.

CITAZIONE
CITAZIONE
Commento FinePost:
Allora. Il post non è un granché, lo ammetto. Stavo accumulando un po' di ritardo e ho preferito finirlo stanotte per darti modo di leggerlo domani. L'attacco è un po' astruso, ma spero che sia comprensibile, anche nelle sue tempistiche, che sono molto veloci. Per la parata del tuo colpo, abbiamo avuto la nostra discussione in merito ma, nonostante tutto, penso di essere nel giusto. Ho cercato di descrivere più minuziosamente possibile i singoli attacchi per renderli comprensibili, ma come al solito, se hai bisogno di ulteriori delucidazioni non hai che da chiederle.
A te la palla.

Stato Fisico: Ancora Buono. [Ferita Medio-Leggera all'addome; Ferita Medio-Leggera all'avambraccio dx; Ferita Media al polpaccio sx]
Stato Mentale: Freddo, indifferente ai danni che possa provocare all'avversario. Concentrato.
Chakra: 350/390 [(5) Mantenimento Innata; (5) Creazione Appendice dal Bastone; (5x2) Creazione Appendici dal Bastone]
Equipaggiamento Rimanente:
# Kuro Ude
# Kunai x7
# Makibishi [pacchetto da 10] x2
# Flash x3
# Carta Bomba x3
# Filo di Nylon [10 m]
# Tonico Azzurro x3
# Tonico Arancio x2
# Bomba Gelo x8
# Respiratore
# Veleno - Shinyuu
# Antidoto - Shinyuu
# Veleno - Yami
# Antidoto - Yami

Jutsu Usati: //



Edited by Giso - 19/4/2012, 22:12
 
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~Daniele
view post Posted on 25/4/2012, 15:50




Narrato
Pensato
Parlato
Altri PG


La profezia si era inesorabilmente avverata, concretizzandosi nell'arena di combattimento attraverso una serie di complicati azioni e movimenti, volti ad offendere e ferire il Foglioso.
Velocità, intelligenza e potenza, queste erano le caratteristiche del suo nemico, e proprio tali abilità stavano mettendo alle strette Alphonse che, nonostante attaccasse il proprio nemico con valorosamente, ricorrendo a tutta la propria astuzia e alla propria forza, non riusciva a fare breccia nella sua difesa, che sembrava essere solida come un muro, come un fortificazione. Certamente alcuni dei suoi attacchi erano riusciti ad infliggere dei danni, ma questi risultavano lievi ed inconsistenti, leggere scalfitture nella dura e compatta roccia che sembrava costituire le membra dello straniero.
Alphonse aveva dunque pensato di colpire più duramente il nemico bloccando un suo attacco, incassando dunque volontariamente un calcio portato contro la pianta del piede contro la sua spalla sinistra: l'urto non fu molto doloroso, questo perché lo stesso aveva impiegato entrambe le braccia nel tentativo di ridurre la velocità dell'affondo. Sfruttando la situazione di confusione e la reazione di possibile stupore da parte del Kiriano, Al tentò di estrarre il Tanto, saldamente fissato alla sua spalla destra, al fine di penetrare la carne del polpaccio che saldamente stringeva nelle proprie mani, in modo da eliminare la disparità di velocità che differenziava i due ninja. Un piano ben congegnato, se non fosse stato per la prontezza di spirito e per i grandi riflessi del nemico, che deviò la lama utilizzando il proprio bastone: la spada venne scalzata dalla traiettoria originaria, andando ad incidere l'epidermide, causando un taglio non molto profondo sulla sua gamba.
Un attacco fallimentare, si ritrovò a pensare il Genin, prima che la contromossa dell'altro lo cogliesse in fallo, debilitandolo a tal punto da riconsiderare fortemente il pensiero precedente, arrivando a considerarlo una Waterloo, una Caporetto per il Konohaniano, prossimo alla sconfitta. Dal bastone si era sviluppato una sorta di laccio ligneo che ancorò il polso dell'Alchimista, vincolando la libertà di movimento di quell'arto. Contemporaneamente il Genin avvertì un dolore lancinante pervadere le sue membra, originatosi nella mano sinistra, nella spalla sinistra, all'altezza del deltoide, e nel piede sinistro.
La sofferenza causata dalle tre lesioni annebbiò i sensi dello shinobi, il quale percepì pericolosamente il rischio di svenire, sancendo, dunque, la sua sconfitta: la razionalità e la calma, caratteristiche proprie del giovane, sembravano averlo abbandonato, rendendolo una volgare bestia in preda ai dolori più acuti ed insopportabili.
Tentò di valutare l'entità dei danni subiti: all'altezza delle componenti anatomiche citate poteva scorgere come una sorta di scheggia lignea che aveva trapassato da parte a parte l'ammasso cellulare, sostituendo, dunque, parte del tessuto epidermico. I frammenti lignei, inoltre, sembravano essere stati modificati dal creatore stesso, rendendo le estremità piatte e più larghe, in modo da ostacolare la possibilità di estrarle senza infliggersi ulteriore danno. I chiodi che avevano leso la mano ed il piede presentavano sostanzialmente le stesse dimensioni, non si poteva dire altrettanto di quello all'altezza del deltoide, più grande e fonte di un dolore sensibilmente maggiore. Eppure non era ancora finita, il Kiriano sembrava reclamare la sua pelle: il bastone si mosse secondo una traiettoria discendente, intento a colpire lo zigomo sinistro con la parte destra della sua arma, la sinistra, invece, era vincolata al braccio destro di Alphonse. L'eccessiva vicinanza, la lunghezza del bastone e la resistenza che l'arto opponeva ad ogni suo movimento, tutte queste cause compromisero l'attacco, che risultò scoordinato e scomposto, tant'è che gli fu facile evitarlo, facendo forza con l'arto destro, in modo da frenare il colpo, ed abbassando il busto. Ma anche da questa estremità si sviluppò un'appendice lignea che avvolse il collo del malcapitato e, grazie ai due punti di contatto, facendo forza sul bastone, il nemico scagliò il Foglioso a circa due metri di distanza: la caduta ebbe come effetto l'acuirsi della sensazione di dolore che pervadeva il suo corpo, manifestandosi attraverso leggeri spasmi nelle zone più gravemente ferite, accompagnati da flebili gemiti.

Sono al limite..

Al non si era mai trovato così prossimo alla morte come in quel momento. Alzò a fatica la testa, constatando sia la distanza fra i due combattenti, approssimabile a circa sette metri, sia la gravità delle proprie ferite. Tentò di issarsi sulle proprie gambe, accompagnando lo sforzo con l'ausilio delle braccia: queste tremavano a causa del peso di cui si stavano facendo carico, le gambe non sembravano in grado di sopportare tale sollecitazione. Furono necessari un paio di tentativi prima di riuscire a guadagnare una posizione eretta, seppur incerta: Al barcollò vistosamente, avanzando di qualche passo prima di potersi saldamente arrestare in condizioni di equilibrio. La sua mano sinistra era trafitta da un corpo estraneo, di natura vegetale, che limitava i movimenti di quest'ultima, quasi immobilizzando le dita.

Con questa mi sarà molto problematico comporre sigilli per il Ninjustu, e sicuramente risulterà inutile nel Taijustu..Non sono mai stato portato per il Genjustu.. Non posso attaccarlo..

Un senso di frustrazione lo pervase, la consapevolezza di essere prossimo alla sconfitta lo amareggiava, lo rattristiva, poiché sintomo di debolezza e di incapacità. Il Genin tentò di muovere lentamente il braccio sinistro, cercando di familiarizzare con i limitati movimenti eseguibili a causa del chiodo ligneo conficcato nel deltoide: con la mano destra il giovane toccò il corpo estraneo, intento a studiarne le caratteristiche per riuscire ad estrarlo, tuttavia il contatto con le dita e la leggera pressione esercitata scatenarono in lui una sensazione di dolore e, soprattutto, di nausea talmente violenta da indurlo a vomitare.
Piegato sulle proprie gambe, il ragazzo rigettò il contenuto del proprio stomaco, riversando il liquido davanti ai propri piedi; ansimando e tossendo, Alphonse si tranquillizzò, interrompendo il processo e, pulendosi il volto con la manica della giacca, si sollevò, fronteggiando nuovamente il Kiriano.

Se ricevo un'altra ferita, in queste condizioni, sono spacciato, d'altra parte, la mia capacità offensiva è alquanto limitata, avendo perso il libero uso del braccio sinistro. Devo concludere lo scontro adesso..

Avrebbe portato le mani dietro il proprio bacino, impugnando una flash con la mano sinistra, con la destra avrebbe afferrato una cartabomba, tenendo la superficie solcata da simboli contro il palmo, mantenendo entrambi i congegni dietro il proprio corpo in modo da occultarli alla vista del nemico. Concentrando il chakra, si sarebbe esibito in un Taijustu rapidissimo, l'Alzata della Foglia: la tecnica avrebbe aumentato a tal punto la sua velocità da sparire per un attimo, per ricomparirgli sotto. Avrebbe portato un calcio ascendente con il piede destro in modo da colpire il mento avversario: durante l'azione avrebbe mantenuto la mano destra dietro la propria schiena, nella posizione tipica dello stile delle arti marziali della Foglia, il braccio sinistro, invece, sarebbe stato direzionato verso l'alto, in modo che l'esplosione di luce ferisse gli occhi dell'avversario; Al, invece, avrebbe chiuso gli occhi nella frazione di secondo in cui le sostanze chimiche, reagendo fra loro, avessero detonato, proteggendosi, dunque, dal suo stesso attrezzo ninja. Scagliato in aria, Al sarebbe saltato in modo da posizionarsi alle spalle del nemico che, stordito dal flash e dal colpo precedente, avrebbe dovuto essere stordito, confuso, ed incapace di reagire.
A questo punto avrebbe caricato il colpo con la mano destra, sui chi era adagiata la nota esplosiva: il colpo portato con il palmo aperto avrebbe colpito la schiena del Kiriano, consentendo l'adesione del foglietto alle vesti nemiche senza che questi potesse sospettare l'insidia, essendo il gesto occultato dal Palmo Distruttivo.
Se anche quest'ultimo attacco avesse avuto successo, le probabilità erano moltissime, data l'esigua distanza, il corpo dell'avversario sarebbe stato sbalzato secondo la direzione dettata dal braccio destro del Foglioso, il quale, calcolando la traiettoria del moto dell'altro, avrebbe estratto due Kunai, e glieli avrebbe scagliati contro.
Alphonse avrebbe poi tentato di atterrare scaricando gran parte del proprio peso sul piede destro, in modo da sforzare il sinistro, quello ferito, nel minor modo possibile, al fine di non arrecarsi ulteriore danno. La distanza fra i due shinobi, grazie all'azione del Palmo, avrebbe ammontato circa sette, otto metri, una distanza più che sufficiente per potersi difendere adeguatamente dalla controffensiva nemica. Per quanto riguarda la cartabomba, Al non l'avrebbe attivata immediatamente, non voleva uccidere il nemico poiché, probabilmente, l'esplosione dell'ordigno a tale distanza non poteva portare ad un esito differente, tuttavia lo shinobi si sarebbe riservato il diritto di sfruttarla come arma di rivalsa, come elemento in grado di condurlo alla vittoria, usufruendone o per scopi difensivi o nel caso il nemico la localizzasse e tentasse di rimuoverlo.

CITAZIONE
Slot Azione: 1°: Flash e Lancio 2 kunai; 2°:
Slot Tecnica: 1°: Alzata della Foglia 2°: Palmo Distruttivo
Consumi: [Sharingan (-5); Alzata della Foglia (-15); Palmo Distruttivo(-20)]

Recuperi: //
Chakra: 85/200 Energia Verde

Stato Fisico: Scarso [Ferita Leggera su zona lombare sx; Ferita Medio-leggera zigomo sx, Ferita leggera collo dx; Ferita Leggera spalla sx: Ferita Medio-Leggera mano sx, Ferita Medio-Leggera piede sx, Ferita Media deltoide sx]
Stato Psicologico: Sfinito, Frustrato
Equipaggiamento:

# 6 Kunai
# 1 Cartabomba
# 1 Tanto
# 2 Fumogeni
# 3 Flash
# 1 Tonico Azzurro
# 2 Filo di Nylon

Abilità: Udito Sviluppato - Base

Armi utilizzate: Kunai, Flash, cartabomba

Per quanto riguarda il post, mi scuso per il ritardo nel postare, ma ho avuto molto da fare e, soprattutto, era venuta a mancare la vena poetica, che mi impediva di scrivere tanto nel poco tempo disponibile. Per lo stesso motivo, non credo il post sia di grandi qualità, spero l'attacco ti sia chiaro, comunque chiedimi qualche delucidazione.
A te!

 
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Giso
view post Posted on 29/4/2012, 17:50




CITAZIONE

Narrato
Parlato


IV POST di Combattimento



Il Senjuu aveva lo scontro in mano, perché con il suo ultimo attacco aveva danneggiato seriamente il suo avversario e questi non pareva essere in grado di continuare per molto. Dal canto suo però, anche il ragazzo di Konoha aveva inflitto i suoi bei danni al Genin di Kiri, quel brutto taglio sul polpaccio sinistro pulsava dolorosamente, e andava curato in qualche modo, anche in maniera grossolana. Sempre meglio di nulla. Fujio lanciò uno sguardo all'altro ragazzo per vedere se aveva intenzione di attaccarlo o se aveva tempo per fare quello che voleva fare. L'altro shinobi pareva a malapena in grado di reggersi in piedi e aveva tutt'altro che intenzione di attaccare in quel momento. Così il Senjuu, avendo a disposizione un po' di tempo, si strappò un pezzo di manica del kimono per andarselo a legare stretto intorno alla ferità. Sicuramente questo non sarebbe bastato, ma almeno gli avrebbe concesso di continuare lo scontro senza provare troppo dolore e, soprattutto, senza perdere troppo sangue. La sua fasciatura già cominciava a colorarsi di una tonalità di rosso, per il momento, appena accennata. Doveva finire alla svelta lo scontro, specialmente perché si trovava ancora nel Paese del Fuoco e non avrebbe ricevuto aiuti lì.
Il suo avversario sembrava esser messo peggio di lui; stava vomitando per il dolore e per il disagio e sembrava a corto di idee per il da farsi. Ma non fu propriamente così, infatti, una volta ristabilitosi un po', il ninja di Konoha armeggiò un attimo con le mani dietro la schiena. Con ogni probabilità stava prendendo qualche arma per il suo prossimo attacco, e il Senjuu si mise preventivamente in guardia. Ma non fu sufficiente: perché il ninja di Konoha partì all'attacco, quasi come se non sentisse il dolore delle ferite; e anzi, sfruttando una velocità sorprendente, tanto che Fujio non riuscì a capacitarsene, si portò in un istante sotto allo shinobi di Kiri e gli sferrò un calcio verso il mento. Fujio non potè in alcun modo evitarlo, magari se avesse pensato che il suo avversario era ancora in grado di fare attacchi di tale velocità forse ci sarebbe riuscito, ma non era sicuro neanche di questo. Il colpo, che in tutta franchezza non era un granché per potenza, lo sbalzò in aria di circa tre metri. Sicuramente se gli arti sinistri del suo avversario non fossero stati danneggiati il colpo sarebbe stato più potente e veloce, ma visti i danni considerevoli, Fujio ricevette un colpo più debole. Ci fu un attimo di stordimento dovuto al calcio, nel quale gli parve che un forte luce brillasse, ma ciò non lo danneggiò. Infatti il flash risultò inutile, visto che dopo il calcio gli occhi del Senjuu erano stati chiusi per il colpo. Non solo; infatti, trovandosi in posizione orizzontale rispetto al terreno, la fonte di luce non era nel suo campo visivo e perciò non lo andò a disturbare. Ci fu un attimo in cui non capì nulla, fu solamente un istante, ma servì al suo avversario per portarsi dietro di lui e caricare un micidiale colpo con il palmo della mano destra. Anche in questo caso il ninja di Kiri non ebbe il tempo di schivarlo, ma potè limitare i danni, perché, mentre il suo avversario gli si avvicinava e caricava il colpo, Fujio si girò in aria e, senza più dare le spalle all'avversario, frappose il braccio sinistro all'attacco con il palmo. In più, come ormai consueto nelle sue difese, creò uno strato di legno nel punto colpito, per attutire il colpo. Lo strato di legno misurò un centrimetro di spessore e ricoprì il polso sinistro, ovvero il punto che fu colpito. Il dolore fu atroce, il Senjuu non aveva idea come il suo avversario trovasse tutte quelle energie, sarebbe dovuto stare al limite per quanto riguarda il chakra e la resistenza fisica, eppure riusciva a colpirlo con tale violenza. Il polso probabilmente era andato, anche se non completamente rotto, poco ci mancava; certamente sarebbe stato inutilizzabile per il resto del combattimento. Motivo in più per terminarlo alla svelta. Ma non bastavano i due colpi inferti, perché Fujio, immediatamente dopo l'impatto, notò qualcosa di svolazzante sul suo polso. Con allarme si rese conto che era una cartabomba, quel dannato Konohano non ci stava a prenderle senza ridargliele! Ma Fujio agì rapido e, visto che la cartabomba era attaccata al legno e non al corpo o ai vestiti, lui stacco la lamina di legno dal corpo e, mentre questi volava lontano, lo strato di legno e con la cartabomba si fermò a metà strada fra dove si trovava l'avversario del Senjuu e dove si sarebbe ritrovato Fujio di lì a poco. Fu una fortuna che la nota esplosiva non avesse aderito perfettamente, visto che sul polso doveva essere incollata con più cura, altrimenti il Senjuu non si sarebbe potuto accorgere della presenza della temuta arma. Ma anche in questo caso era tutt'altro che finita, perché il ninja della Foglia aveva lanciato due kunai. Era un lancio preciso, merito di quello Sharingan dannato, e anche in questo caso era impossibile da evitare completamente. Riuscì a deviare uno dei due kunai con il bastone, che aveva tenuto saldamente nella mano destra, ma l'altro lo colpì di striscio alla spalla sinistra, solo perché era riuscito a muoversi all'ultimo. Tutto sommato la ferità alla spalla era inesistente se paragonata a quella al polso. Atterrò quindi in maniera scomposta, cercando di non far toccare al polso dolorante il terreno. Si ritrovò supino sul terreno per un momento solo con il proprio dolore: al polso si era aggiunta anche la ferità al polpaccio sinistro che, toccando il terreno, gli aveva fatto parecchio male. Si rialzò a fatica, gettando uno sguardo d'odio al proprio avversario, se si fossero trovati nel Paese dell'Acqua lo avrebbe ucciso con immenso piacere. Sputò un grumo di sangue dalla bocca e la lingua andò a tastare le due arcate per vedere se qualche dente era saltato; fortunatamente no. Si trovava a poco meno di sette metri dall'avversario, ma in mezzo a loro c'era la cartabomba ancora inesplosa che poteva essere uno scomodo ostacolo da superare. Sospirò, stanco ormai dello scontro e ferito nell'amor proprio per essersi fatto conciare così male da un misero ninja della Foglia. Controllò il polso sinistro, non sembrava completamente rotto, sicuramente andava steccato e doveva stare a riposo. Entrambe le cose non potevano accadere in quel momento. Come magra consolazione però, s'intascò i due kunai lanciati dal suo avversario, che si trovavano lì vicino. Bottino di guerra si disse. Si decise quindi ad attuare il suo attacco, ma prima, per evitare rischi di sorta, si spostò lateralmente, girando intorno all'avversario. Alla fine di questo movimento fra Fujio e la cartabomba si trovava il ninja di Konoha, così che la nota esplosiva sarebbe risultata inutile, almeno in quel frangente. Ora li distanziavano circa sei metri scarsi e a cinque metri dietro Fujio si trovava il corso d'acqua. Il Senjuu riflettè sull'abilità del suo avversario nel portarlo lontano dal corso d'acqua, e così dalla possibiltà di effettuare jutsu Suiton. Ammirevole l'azione del Konohano.

Ti devo fare i miei complimenti shinobi di Konoha. Sei un buon ninja e io ti avevo sottovalutato. Ma ormai è finita, mi toccherà sconfiggerti per continuare per la mia strada.


Detto questo congiunse le mani a formare un unico sigillo, quello del Serpente, per attuare la propria tecnica. Ringraziò la Sorte per il fatto che servisse solo un sigillo, tra l'altro anche basilare, per effettuare quella tecnica, perché il dolore al polso era insopportabile. Avrebbe attivato così il suo jutsu e, in una frazione di secondo, dal terreno intorno ai piedi del suo avversario, sarebbero spuntati cinque fusti di legno spessi dieci centrimetri l'uno. Quattro fusti sarebbero spuntati intorno al ninja di Konoha, a poca distanza dai piedi e uno per lato, e lo avrebbero immobilizzato. I fusti si sarebbero avvolti a spirale intorno al corpo dell'avversario e sarebbero stati lunghi circa due metri e mezzo, in modo tale che avrebbero fatto più di due giri intorno al suo corpo. Per questi sarebbe stato impossibile, o quasi, evitare di essere bloccato, perché i fusti sarebbero stati rapidissimi e soprattutto imprevedibili; nonostante lo Sharingan migliorasse i riflessi del ninja di Konoha, questi non avrebbe dovuro possedere la velocità necessaria ad evitarli, tanto più che era gravemente ferito. Il quinto fusto, più piccolo rispetto agli altri, avrebbe misurato cinque centimetri di spessore e sarebbe stato creato immediatamente dopo gli altri. Infatti la funzione di questo quinto fusto sarebbe stata quella di andare a colpire il ninja di Konoha all'addome; per questo sarebbe spuntano dal terreno, a circa cinquanta centimetri di distanza dai piedi dell'avversario, e si sarebbe allungato fino a colpire la zona interessata. Quindi, non appena il nemico fosse stato immobilizzato, il quinto fusto lo avrebbe colpito, provocando abbastanza danni. Ma l'offensiva del Senjuu non si sarebbe arrestata qui, infatti, non appena la tecnica si fosse conclusa immobilizzando l'altro ninja, Fujio sarebbe corso al massimo della velocità con il bastone impugnato nella mano destra. Arrivato in prossimità dell'avversario avrebbe portato un potente colpo con il bastone, utilizzando però solo la mano destra. Il colpo sarebbe stato diretto verso la parte destra del collo dello shinobi di Konoha e, se fosse andato a segno, avrebbe decretato, con ogni probabilità, la fine dello scontro, visto che un colpo così, in quella parte del corpo, avrebbe probabilmente fatto perdere i sensi all'avversario.

CITAZIONE
CITAZIONE
Commento FinePOST:
Alors. Per la difesa mi pare di esser stato corretto, e anche nell'infliggermi le ferite, ma se hai dei dubbi o la pensi in modo corretto non hai che da contattarmi, ma questo già lo sai. Per il mio attacco mi pare semplicissimo e lineare, ti immobilizzo e poi ti attacco. Ho solo un appunto da farti: secondo me le ferite che ti sei inflitto (quelle derivate dai tre "cosi" di legno), sono troppo lievi. Secondo me sono tutte e tre delle "Medio-Alte" (il fatto che uno degli spuntoni sia più grande è, sempre secondo me, di secondaria rilevanza).
Questo è tutto: a te!

Stato Fisico: Non molto buono. [Ferita Medio-Leggera all'addome; Ferita Medio-Leggera all'avambraccio dx; Ferita Media al polpaccio sx; Ferita Lieve al mento; Ferita Media al polso sx; Ferita Leggera alla spalla sx]
Stato Mentale: Stanco dello scontro, deciso a farla finita.
Chakra: 320/390 [(5) Mantenimento Innata; (25) Mokuton no Jutsu]
Equipaggiamento Rimanente:
# Kuro Ude
# Kunai x9
# Makibishi [pacchetto da 10] x2
# Flash x3
# Carta Bomba x3
# Filo di Nylon [10 m]
# Tonico Azzurro x3
# Tonico Arancio x2
# Bomba Gelo x8
# Respiratore
# Veleno - Shinyuu
# Antidoto - Shinyuu
# Veleno - Yami
# Antidoto - Yami

Jutsu Usati: Mokuton no Jutsu
Mokuton No Jutsu (Arte del Legno)
Villaggio: //
Posizioni magiche: Serpente
Grazie a questa tecnica avanzata allo shinobi è permesso creare fusti di legno dal terreno, per poi controllarli e muoverli entro una certa distanza da sè con la sua abilità. I fusti avranno Velocità pari a quella del portatore ma Forza e Resistenza di un Ninja di Energia Inferiore al Portatore, ma non potranno mai staccarsi dal terreno, altrimenti l'effetto termina e questi torneranno a essere inanimati, decomponendosi nel corso del turno in cui essi si staccano. Il consumo di Chakra per la creazione è variabile, così come i costi di mantenimento, poiché dipendono dalla grandezza del fusto. Il numero massimo di fusti creabili e controllabili è definito dal grado d’esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
[Livello 4 / Consumo attivazione: Medio-Alto – Consumo mantenimento ogni Turno: Basso per fusto]
[Mokuton I: Valori massimi: Altezza 5m – Spessore 5cm – Distanza 10m - Quantità 2]
[Mokuton II: Valori massimi: Altezza 7m – Spessore 10cm – Distanza 20m - Quantità 5]
[Mokuton III: Valori massimi: Altezza 10m – Spessore 20cm – Distanza 30m - Quantità 7]
[Mokuton IV: Valori massimi: Altezza 15m – Spessore 50cm – Distanza 40m - Quantità 10]

 
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~Daniele
view post Posted on 30/5/2012, 21:56




sono imperdonabile lo so, ma sono impegnatissimo, studio solamente in questi giorni. Tanto per non aver postato, quanto da accordi presi illo tempore, mi arrendo, dunque Giso vince per resa ufficialmente, ma soprattutto per aver sopraffatto il mio PG.
In questo modo ti saranno dati i compensi che meriti, il mio post arriverà e concluderemo questa Ruolata, la maiuscola non è un caso, poichè il combattimento è stato realmente interessante.
Scusami ancora
 
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Giso
view post Posted on 31/5/2012, 15:01




Per un momento ho avuto un mancamento pensando che avessi postato xD
Non preoccuparti per il post, immagino tu possa essere super impegnato, pure per questo non ti ho inviato ulteriori Mp per sollecitarti.
Posta quando hai tempo ^^

Per lo Staff, visto che questo combattimento è concluso e preferirei che rimanesse congelato fino a che Daniele non posta la conclusione, posso affrontarne altri nel mentre vero?
 
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¬Kob
view post Posted on 24/1/2013, 21:05




Eccoci Qui!

Innanzitutto scusate se ci ho messo molto, ma ero un po' fuori allenamento con la lettura dei post e ci ho messo un po'.
Lo scontro è stato buono per entrambi, avete dimostrato di saper elaborare strategie decenti senza essere irreali, ed avete soprattutto reso le vostre azioni difensive adatte allo scontro, subendo ferite di varia entità e non facendo i superman.
Mi pare superfluo, dato il tempo trascorso dalla fine del combattimento, dare delle valutazioni più specifiche, in quanto potrebbero essere fuorvianti con ciò che potreste aver sviluppato in seguito, fino ad adesso.

Il vincitore è Giso, come si evince dai post, e merita 75 Punti Exp. e 200 Ryo

Un punto di merito va inoltre a Dani, che pur essendo un energia inferiore ha saputo tener testa al suo avversario, meritando 45 Punti Exp. e 130 Ryo.

Se voleste delle valutazioni più precise, o non trovaste corretto il compenso ricevuto vi pregherei di contattarmi via Mp, per poter affrontare la situazione insieme.
Passo e Chiudo

 
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13 replies since 8/4/2012, 14:36   307 views
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