Corso misto Kr-14

« Older   Newer »
  Share  
Shadow alkemist
view post Posted on 1/11/2011, 16:44 by: Shadow alkemist




CITAZIONE
Coro misto Kr-14

Sensei: ????, proveniente da Konoha
non fate troppo caso alla scheda, è piena di errori perchè la feci appena nacque il gdr di Nsr, nel mentre poi abbiamo modificato tantissime cose ^^

- Keita Mikawa, proveniente da Kiri

Alunni: -Kinoris Hyuga, proveniente da Konoha
- Heidar Koga, proveniente da Kiri

Paese in cui si svolgerà il corso accademico: Nagi, isola del Pease del thè. L'accademia si svolgerà
HR4M5

Tempo necessario per raggiungere l'isola: Da Konoha 3 giorni; da Kiri 2 giorni.
Note aggiuntive: Il luogo d'appuntamento è un grosso casolare, situato sulla costa nord dell'isola; sia sul lato est che sul lato ovest, prima di incontrare le altre insenature sul mare, potrete osservare l'ostacolo naturale fornito da una piccola zona boschiva. Non c'è alcuna città nelle vicinanze.

CITAZIONE
Eccoci qui ragazzi, questo è il corso che dovremo svolgere insieme. Il modulo che leggete sopra, è la lettera che verrà spedita ai domicili dei vostri pg, che precedentemente avevano fatto domanda per entrare all’accademia del proprio villaggio. E’ bene farvi capire, a livello di trama del gdr, che non è affatto usuale una pratica del genere: un’accademia mista è vista con sospetto da molti nel mondo ninja. Tra l’altro leggerete dei punti interrogativi nel primo Sensei, sebbene io vi abbia linkato la scheda, questo perché Shikamaru Nara è un Anbu di Konoha e la sua identità è segreta, porta sempre una maschera e non viene comunicato il suo nome vero. Queste 2 nozioni vi verranno chiarite meglio col mio post On Gdr.
Passiamo alle spiegazioni di base: Con i termini On Gdr e Off Gdr si intendono due cose molto diverse. Il primo rappresenta il post vero e proprio, quello che un qualsiasi player inserisce, dove appunto si muove il proprio personaggio. Off Gdr si usa per riferirsi a dei dati esterni, o ad esempio ad un sensei che dà indicazioni in post dove non muove il proprio pg, ma fornisce solo istruzioni (ad esempio ciò che state leggendo è un post Off gdr, avrete post del genere per le correzioni dei vostri post.). Per ora avrete il corso con un Sensei (l’altro è un png mosso un po’ da me, un po’ da voi, soprattutto dal ragazzo di Kiri) On Gdr, vedremo se più avanti potrò slegarvi dai miei post e potrete lavorare solo sulla base di indicazioni Off, prive quindi di una descrizione come quella presente in ogni singolo post On gdr.

Cos’è il Gdr? E’ un Gioco di Ruolo e pertanto va vissuto per divertirsi. Il divertimento però deve essere accompagnato da una certa abilità come giocatori, sia per avanzare di grado nel gdr, sia soprattutto per creare più spettacolo nei vostri post. E’ infatti fondamentale utilizzare un buon italiano, proprio per la natura narrativa di questo gioco di ruolo. Le descrizioni del paesaggio, delle armi, del proprio e degli altri pg (personaggi), delle emozioni, sono alla base del gioco. Fare un post approssimativo è altamente sconsigliato, sia per quel che riguarda il fine transitorio della promozione a Genin, sia per la giocabilità stessa del GDR. Non pretendo poesie, romanzi epici o roba simile, purchè si dia uno giusto spazio alle descrizioni fondamentali: l’importante è essere chiari, scorrevoli alla lettura e corretti a livello grammaticale. Errori gravi sono: sbagliare l’uso dell’accento per la lettera e (quindi confondere il verbo con la congiunzione), utilizzare in maniera errata le lettere a/o e il relativo uso dell’h (quindi confondere tra verbo e preposizione/ verbo e disgiunzione), mancare gli accenti alle parole che lo richiedono (che siano esse sostantivi,aggettivi o forme verbali), e l’utilizzo di costrutti come “a me mi” o “ma però”, sbagliare l’uso dei congiuntivi e dei condizionali. Tutte queste mostruosità sono assolutamente vietate, a meno che non vogliate farmi arrabbiare o svenire.
Ah dimenticavo altri 2 errori gravi da evitare: non si può usare il gergo degli sms, quindi niente “k” o abbreviazioni, né potete utilizzare faccine o emoticon varie: come dicevo poc’anzi questo è un gdr narrativo e pertanto è bello leggere dei post scritti bene.
C’è tutta una schiera di errori di secondo grado (non per questo dovete sbizzarrirvi), che indicherò nelle correzioni dei vostri post, man mano che li incontro; per ora mi limito a citarvene alcuni: punteggiatura scorretta, uso errato dei tempi verbali (questo è comunque grave), aggettivi a casaccio, ripetizioni (in italiano è sempre importante usare sinonimi o costrutti che vi permettano di evitare il riutilizzo continuo di una stessa parola. Ci sono casi in cui non esistono molte espressioni da poter utilizzare, là ovviamente non vi verrà segnalato nulla. Ogni 8/10 righi circa è possibile ripetere il termine, la lettura non sarà così appesantita dagli stessi termini. Comunque come avrete capito è bene avere un vocabolario vario.) e così via.

Nel Gdr è fondamentale mantenere il realismo: non bisogna ritenersi superman ed evitare ogni colpo, ma essere per l’appunto il più realisti possibile. Ad esempio ora siete degli studenti, difficilmente avrete delle grosse capacità di analisi nel combattimento, né sarete abili con le armi o i vostri attacchi molto forti, né tantomeno avrete delle buone caratteristiche fisiche. Uno studente non potrà mai, ad esempio, fare un balzo di 5m, cosa che un Jonin o tutt’al più un Chunin può fare. Nel gdr è importante non imbrogliare cercando di essere indistruttibili, altrimenti costringerete i gdr staff ad intervenire (nel caso un combattimento si blocchi per polemiche tra i due avversari) o a fine duello/accademia ecc. avrete delle forti penalizzazioni in termini di esperienza e ryo (oltre a perdere l’incontro, se deciso Off gdr, ossia dei gdr staff.). Man mano che andremo avanti con i post vi suggerirò un numero minimo di errori (On gdr, non di scrittura) che dovrete compiere, così entrerete senza problemi nella mentalità adeguata.

E’ anche importante chiarire una cosa, che spero abbiate già letto nei regolamenti: è vietato fare post autoconclusivi. Cos’è un post autoconclusivo? Ecco un esempio:
CITAZIONE
Naruto, dopo aver impastato il chakra, evocò una copia di se stesso,la quale si diresse contro Sasuke (l’ipotetico vostro avversario), colpendolo dritto in faccia con un forte e veloce calcio

Questo è uno degli errori più gravi che si possono commettere. Il gdr è strutturato a turni e perciò è importante dare all’avversario la possibilità di difendersi, né si possono descrivere nei propri post delle ipotetiche azioni del compagno/avversario che questi non ha ancora mai scritto. Ecco perché nel GDR è fondamentale utilizzare il periodo ipotetico. Esempio corretto:
CITAZIONE
Naruto, dopo aver impastato il chakra, evocò una copia di se stesso, che si sarebbe subito diretta contro Sasuke, per poi saltare a un metro di distanza e provare a sferrargli un calcio in piena faccia.

L’avversario, in base al realismo di cui vi ho già parlato, dovrà decidere se e come incassare od evitare il colpo. E’ inoltre scorretto (e vietato) sfruttare un attacco ipotetico in questo modo:
CITAZIONE
Naruto, dopo aver impastato il chakra, evocò una copia di se stesso, che si sarebbe subito diretta contro Sasuke, per poi saltare a un metro di distanza e provare a sferrargli un calcio in piena faccia; se Sasuke si fosse spostato con il busto verso destra, la copia avrebbe sicuramente modificato la traiettoria del calcio per colpirlo da destra verso sinistra; se invece Sasuke si fosse semplicemente abbassato, avrebbe calciato l’avversario utilizzato un colpo ascendente sfruttando così la potenza del tallone

Ciò non vuol dire che è scorretto fare strategie a lungo termine, o dichiarare di lanciare shuriken (esempio) in varie direzioni per prevenire alcune ipotesi di movimento avversario, ma è chiaramente errato lanciare un’offensiva e prevedere che questa si modifichi in base alla difesa che attuerà l’avversario, si finirebbe nell’errore di essere autoconclusivi e dare a colpo certo l’avversario.

Vi prego inoltre di inserire nel vostro primo post (sia in quest’accademia, sia in qualsiasi altra ruolata col vostro pg) una legenda tipo questa:
CITAZIONE
narrato
parlato
pensato
parlato Keita Mikawa

E’ quella che troverete in cima al mio post, voi potrete utilizzare la combinazione che più preferite, anche usare dei box in html per i vostri post, o aggiungere altri personaggi esterni (familiari, amici, altri ninja e via dicendo) e segnalarli nella legenda qualora siate intenzionati a far loro pronunciare delle parole in discorso diretto.

Mi dispiace essermi dilungato molto, ma mi sembrava giusto darvi il maggior numero possibile di informazioni. =)

Di seguito trovate il mio primo post, il cosiddetto post di presentazione. A fine post scriverò in spoiler ciò che desidero da voi. Sicuramente ho mancato delle indicazioni per farvi capire tutti i meccanismi del gdr, ma verranno fuori naturalmente. Se tutto il corso Off gdr si concentrasse in questo post, che senso avrebbe fare l’accademia? ;p

Bè buona accademia e buon divertimento. Non fatevi scoraggiare da eventuali errori o da una ipotetica bocciatura, sono tutte esperienze che serviranno a farvi crescere come giocatori (sono leggermente severo ù_ù) e nell’utilizzo dell’italiano (così al prossimo compito in classe di italiano prendere pure un bel 9).

CITAZIONE
narrato
parlato
pensato
parlato Keita Mikawa

Chapter one: What's the goal?

Nel cielo limpido e soleggiato di una tipica giornata estiva nel paese del Fuoco, si vide sfrecciare a gran velocità un volatile non ben identificato: un falco pellegrino tanto rapido da non farsi riconoscere dalla maggior parte dei ninja meno esperti che affollavano le strade del confusionario villaggio di Konoha e tutti si chiedevano ove mai fosse diretto quel piccolo missile con le ali. C’era chi ipotizzava fosse un messo speciale proveniente da una cittadina vicina sotto attacco, chi invece ipotizzava una richiesta d’aiuto da parte di un altro dei grandi villaggi ninja e chi paventava addirittura l’annuncio di massima allerta per l’avvicinarsi di pericolose truppe nemiche. In realtà nessuna di quelle teorie aveva fondamento: quello strabiliante sparviero bruno era il tramite fra il palazzo del Kage ed uno dei 3 grandi capitani Anbu del villaggio: Shikamaru Nara. Molti cittadini nel mondo dei ninja avevano sentito tessere le lodi del formidabile Oinin (termine che indica i ninja membri della squadra assassina) della Foglia, colui che non mostrava mai il proprio volto né tantomeno faceva trapelare apertamente la sua identità; un figura così importante godeva di grande tutela e le sue stesse fattezze erano mistero, fonte di continue voci e leggende strampalate. Nemmeno i membri del clan del ragazzo sapevano che Shikamaru, conosciuto all’interno della famiglia come semplice jonin, fosse il famigerato Capo della Squadra Assassina, egli infatti aveva fatto di tutto per non rendere nota la promozione ricevuta più di un paio di anni fa. Di norma nel Villaggio si festeggia pubblicamente l’avanzamento di grado di uno shinobi od una kunoichi, soprattutto quando questi entri a far parte della squadra Anbu; questa pubblicità infatti è necessaria anche per mettere in allerta i nemici militari-politici interni ed esterni. In ogni caso una delle regole degli Special Jonin è quella di portare, in ogni missione ufficiale, una maschera dalle fattezze animali o dai disegni tribali proprio per occultare la propria identità: dopo la promozione, è bene che gli abitanti del Konohakagure no Sato dimentichino le fattezze di chi occulta a quel modo il volto. Una pratica antica, condivisa negli usi, sebbene con delle piccole varianti, anche dagli altri grandi paesi ninja.
Ecco perché, quando dovevano essere inviate delle direttive che richiedevano la presenza di Shikamaru in qualità di Anbu, veniva spedito quel celere messaggero: in prossimità della finestra del piano superiore della casa del Nara, il falco aprì gli artigli con cui stringeva il piccolo rotolo contenente i documenti segreti e lo lasciò cadere all’interno dell’abilitazione, senza quindi interrompere il proprio volo.
Il giovane uomo, svegliatosi da poco nonostante la tarda ora, non si sorprese più di tanto quando si vide piombare in camera quel piccolo pezzo di carta arrotolata; con fare svogliato si alzò dal bordo del letto, dove si era momentaneamente seduto per infilarsi dei vestiti, e lo raccolse.
Di recente non erano state rilevate minacce per la salvaguardia di Konoha, pertanto iniziò a leggere la missiva con molto scetticismo. A quanto pare gli veniva chiesto di presidiare in qualità di sensei un corso accademico con uno studente di Konoha, appartenente al nobile clan Hyuuga, ed un ragazzo di Kiri! Il sopracciglio destro del ninja si arcuò verso l’alto: perché la potente Konoha aveva bisogno di spedire un proprio insegnante ed una giovane leva ad allenarsi in territorio neutro, la pacifica isola di Niga, per condurre un corso di comune accordo con il Villaggio della Nebbia?
Il Capitano aveva saputo che questa pratica, atta a stipulare dei trattati di reciproco rispetto ed amicizia tra due o più paesi, stava prendendo sempre più piede per preservare un equilibrio che alle alte sfere sembrava sempre più sul punto di rompersi, ma mai avrebbe creduto che la Foglia potesse aderire ad un patto bilaterale con Kiri, villaggio famoso per i suoi misteri e l’aggressività della precedente conduzione politica. Proseguendo con la lettura apprese che l’accordo era stato proposto in maniera ufficiale, saltando la parte concordataria, dal Paese dell’Acqua, mettendo così alle strette l’intero Paese del Fuoco che non aveva potuto fare nient’altro che accettare. Questa politica di pace forzata e lievemente aggressiva, aveva insospettito non poco l’amministrazione del Konohakagure No Sato che aveva visto in Shikamaru l’unico in grado di poter gestire una situazione simile, paventando la preparazione di qualche trappola escogitata dal Consiglio di Kiri. Il Nara, si leggeva nella missiva, era l’unico abbastanza forte ed intelligente da poter sbaragliare da solo mezzo villaggio, nel caso di aggressione, e di comprendere i potenziali intrighi internazionali che si presumeva stessero intessendo. Chiaramente, non essendo quello di Sensei uno dei compiti ufficiali dello Special Jonin, non potevano imporre in alcun modo al ragazzo di eseguire questa missione, si rimettevano al suo buon senso.
Con uno scatto d’ira lanciò il rotolo per terra e prima di farlo atterrare, lo trapassò con un kunai che aveva rapidamente estratto con la mano destra dalla sacca porta oggetti, indossata assieme ai pantaloni. Si trovava a subire l’ennesimo sgarro burocratico della Foglia, ne aveva abbastanza di occuparsi di stronzate del genere. Aveva accettato il ruolo di Capitano della Squadra Assassina per svolgere sì le missioni più delicate rischiando la propria vita, ma non per curare dei semplici affari diplomatici che qualsiasi altro chunin o jonin avrebbe potuto svolgere tranquillamente. Shikamaru sapeva benissimo che la Nebbia non avrebbe mai mosso un attacco in un’occasione così formale, rischiando di far precipitare il mondo in una nuova Guerra Mondiale dei ninja, senza l’adeguata preparazione; dagli ultimi rapporti infatti risultava che nessuna delle 5 Grandi Nazioni fosse pronta a schierare un esercito in grado di sopraffare un altro Paese senza subire troppe perdite, piuttosto era la Foglia, nel suo desiderio di ostentare sicurezza sul campo internazionale, a inviare come studente un membro di uno dei clan più rispettabili del villaggio, già in passato preda di attentati volti a carpire il segreto della loro abilità innata, il Byakugan. Certo, lo studente designato non avrebbe mai potuto possedere quell’arte oculare così raffinata, ma nulla vietava al sensei inviato da Kiri, o perché no anche all’altro ignaro studente, di prelevare anche una semplice ciocca di capelli per cercare di carpire dal Dna la possibile propensione a sviluppare quell’Arte Oculare. Possibile che al Palazzo del Kage fossero tutti così stupidi? Ovviamente quasi nessuno nel villaggio aveva l’acuto intelletto del Nara, tratto tipico di quel clan, ma chi si occupava di politica da tanti anni poteva mai essere così incauto? Che Konoha mirasse a sollevare uno scandalo ed un regolamento di conti per motivi ignoti all’Oinin? La cosa che faceva innervosire più di ogni altra il giovane, era che in questi sporchi giochi di potere venivano coinvolti dei ragazzini che non c’entravano proprio nulla.
I funzionari della Foglia conoscevano, almeno un minimo, il carattere dello Special Jonin, sapevano che più che sul “suo buon senso” avrebbero potuto far leva sul suo senso di giustizia: l’avevano incastrato moralmente.
Calmatosi in fretta, prese un foglio dalla scrivania e ci incise sopra il luogo e l’orario dell’appuntamento, che si sarebbe avuto due giorni dopo, con lo studente di Konoha: la porta orientale del villaggio, alle 8 del mattino. Accettava così il compito informalmente impostogli. Passarono pochi minuti e il falco, pronto a cogliere una qualsiasi risposta, planò all’altezza della finestra dove era già passato qualche minuto prima e con i possenti artigli strappò dalla mano protesa fuori il foglietto debitamente arrotolato.
Dopo che fu arrivata la missiva al Palazzo, subito gli addetti inviarono la conferma al governo di Kiri, che aveva già allertato preventivamente il giovane Mikawa: questi diede appuntamento al ragazzo Koga alla porta sud tre giorni dopo, sfruttando così la differenza di tempo necessario a coprire la distanza fra la Nebbia ed il luogo designato. A entrambi gli studenti fu spedita una missiva, in risposta alla loro recente richiesta di partecipare ad un corso accademico che permettesse loro di apprendere le nozioni base del mondo ninja e raggiungere il grado genin, con indicato il nome del sensei del Paese dell’Acqua e degli enigmatici punti interrogativi per quello proveniente dal Paese del Fuoco, la destinazione finale e gli appuntamenti per la partenza: entrambi sarebbero stati scortati dai rispettivi insegnanti. Il viaggio, soprattutto per i Konohani si sarebbe diviso in 2 parti: il primo giorno sarebbe trascorso correndo verso la costa sudorientale dei territori sotto l’amministrazione della Foglia, attraversando così immense pianure o foreste, la sera del primo giorno i due sarebbero giunti sulla costa e di lì avrebbero dovuto provvedere a prelevare un’imbarcazione. Per i Kiriani era tutto più semplice, bastava prendere una barca di poche pretese per giungere in capo a due giorni all’isola di Nagi…
Due giorni dopo, in quella stessa stanza, l’Oinin si vestiva della consueta armatura a placche metalliche, di un semplice colore marrone scuro, tipica degli Special Jonin; dall’armadio prelevò tutte le sacche porta oggetti, pronto ad utilizzare l’armamento in caso di emergenza: per un ninja assassino le armi sono fondamentali, il pericolo di una fuga di informazioni è sempre dietro l’angolo. Sistemò i suoi capelli bruni, come era abituato a fare, con un codino rivolto verso l’alto ed infine sistemò a protezione del volto la maschera dalle fattezze feline: il momento era giunto. Serafico, imponente, letale: del corpo a stento si intravedevano i muscoli pronti ed il tatuaggio celeste poco sopra il tricipite sinistro. Come per ogni missione che richiedeva la sua presenza in qualità di Anbu, egli si premurò prima di creare una copia di se stesso, con la tecnica del Kage-Bushin no Jutsu, da lasciare nell’appartamento; il vero Shikamaru aprì la finestra e con un balzo incredibile si proiettò fuori, nella città ancora preda del sonno. La copia, come da programma, richiuse immediatamente gli infissi: nessun’osservatore esterno si sarebbe mai accorto, data la rapidità dell’azione congiunta, che da quella casa fosse uscito qualcuno; la copia esaurito il fugace compito si dissolse nel nulla.
Il Nara con leggiadria saltava da un tetto all’altro, senza produrre alcun suono e ad una velocità eccezionale, non a caso in pochi minuti raggiunse la porta Est poco prima delle 8: in base all’orario d’arrivo dell’allievo avrebbe gettato già i primi giudizi. Una volta giunto il ragazzo ed essersi semplicemente presentato come “il tuo Sensei”, si rivolse alla guardiola dove i due chunin preposti controllarono i documenti ufficiali dell’Oinin e diedero ai due il consenso di attraversare i confini della città: il mandato d’uscita ora era ufficiale, per il piccolo sarebbe iniziata una nuova e potenzialmente rischiosa avventura.
Superato il diktat, il maestro si sarebbe rivolto allo Hyuuga, illustrandogli con poche parole il percorso: Andremo sulla costa sud-orientale, passando prima per una fitta foresta, inizialmente correremo, successivamente, al mio segnale, dovrai iniziare a saltare da corteccia a corteccia (attento,non ho detto di ramo in ramo, dunque dovrai solo utilizzare la base degli alberi come punto di appoggio e muoverti così a zigzag, a questo livello non puoi salire sugli alberi così facilmente). Fintanto che non saremo arrivati alla costa, considera questi movimenti un allenamento per il tuo fisico e preparati all’idea che prima che cali la notte, dovremo raggiungere l’approdo a sud del Villaggio.
Pronunziati questi ordini con aria grave, resa ancora più severa dalla voce bassa semibaritonale dell’Oinin, il Sensei sarebbe avanzato per primo, indicando così la strada al giovane alunno, che avrebbe dovuto reggere il passo che via via gli imponeva l’insegnante.
L’intera giornata sarebbe stata trascorsa nel silenzio, a meno che l’apprendista shinobi non avesse di tanto in tanto rotto quel sacro equilibrio con delle domande; nei piani dello Special Jonin non era prevista una pausa pranzo ed avrebbe opposto un calmo rifiuto ogni richiesta al riguardo, anche la più pietosa. (questa è una cosa che leggi dal mio post, ma che non puoi sapere, quindi nel tuo puoi tranquillamente chiedermelo, ma scriverai di avere una risposta negativa in quanto ho già escluso ogni possibilità di accontentarti)
Con la luna già alta in cielo, avrebbero superato l’ultima valle e si sarebbero trovati di fronte uno spettacolo emozionante: il candido riflesso lunare accendeva di mille diverse sfumature quella immensa pozza nera, la spiaggia veniva illuminata anche dalla fioca luce delle miriadi di stelle perfettamente visibili nella volta celeste sgombra da nubi: un clima perfetto per ammirare le costellazioni e per intraprendere un viaggio marittimo. Il Sensei comunicò al ragazzo d’esser fortunato ad aver trovato delle condizioni simili… Entrambi si sarebbero diretti verso il molo più vicino, dove, con sorpresa dello stesso shinobi, incontrarono un uomo di mezza età ad accoglierli: Konoha l’aveva assoldato per traghettarli con una piccola imbarcazione, una volta che il corso fosse terminato egli li avrebbe riaccompagnati a casa: solo allora avrebbe richiesto un modesto pagamento ai due ninja.
Il gruppo, ora di tre elementi, sarebbe salpato dopo poco ed una volta in mare aperto il sensei avrebbe consigliato all’alunno di riposare, tanto in quella fase non avrebbe potuto fare granchè; il Nara invece avrebbe vigilato, per evitare un attacco a sorpresa dal barcaiolo: si immerse così, dopo molte ore di veglia, in un sonno leggerissimo, pronto a scattare al minimo segnale di pericolo…
Poche ore dopo,all’alba, anche Keita Mikawa in un’insolita giornata di sole, si preparò indossando una semplice maglia blu scura,dei pantaloni lunghi neri ed i consueti sandali dello stesso colore. Alla cinta portava due piccole sacche porta-oggetti: l’una di forma rettangolare contenente kunai e cartabombe, le armi d’assalto, e nell’altra, di forma rotonda, occultò dei fumogeni e dei tonici speciali. Anche al Mikawa la storia del corso misto non convinceva particolarmente e più di ogni altra cosa lo insospettiva l’identità segreta del suo collega. Ecco perché era psicologicamente pronto al peggio, non si sarebbe certo tirato indietro nemmeno contro un avversario più forte di lui. Aveva l’onere di formare i nuovi shinobi della Nebbia e doveva dare il massimo, con la speranza che questa nuova generazione, un giorno, avrebbero riportato in alto il nome del Kirikagure No Sato. Alle 8 si fece trovare pronto ad attendere il suo studente, con aria seriosa e le braccia conserte. Non appena questi fosse arrivato, egli si sarebbe premurato di presentarsi:
Keita Mikawa, da adesso il tuo sensei. Le mie parole sono ordini e a Kiri conviene sempre obbedire agli ordini di un superiore…, accompagnò quest’ultima minaccia con un ghigno. Avrebbe poi spiegato al ragazzo il percorso per raggiungere Nagi: si sarebbero imbarcati al molo sud, distante meno di 3 km dalla Porta della città ove si trovavano, ed avrebbero remato a turno su una piccola imbarcazione. Il Sensei fu il primo ad iniziare la regata, che avrebbe seguito un percorso praticamente rettilineo, mentre lo studente avrebbe preso il cambio ogni 2 ore: per un abitante del Paese dell’Acqua era importante prendere confidenza con il loro elemento naturale ed in più un po’ di esercizio alle braccia non avrebbe di certo fatto male. Il Mikawa desiderava veder eccellere il suo alunno, soprattutto per lo stupido desiderio di primeggiare nei confronti della Foglia. Solo a metà giornata i due avrebbero preso una breve pausa per rifocillarsi, con degli Onigiri che il maestro s’era premurato di portare, per poi proseguire a tappe forzate fino a notte fonda: con la luna alta il ragazzino avrebbe avuto il permesso di andare a dormire, mentre il chunin dai capelli neri avrebbe proseguito senza soste a remare…
Il viaggio del terzetto della Foglia fu tranquillo, il barcaiolo dimostrò pienamente di meritare fiducia e dai suoi racconti il Nara comprese come quell’essere fosse docile e non messo lì per tendere una qualche trappola: se bisognava evidenziarne un problema, quello era sicuramente il vizio di bere troppo scotch.
Grazie all’abilità di quest’uomo, riuscirono, il terzo giorno di viaggio, ad approdare sulla costa nord-occidentale dell’isola: salutarono il loro benefattore, che avrebbe soggiornato nella città al centro di quel paese fino a che non gli fosse giunto un qualche messaggio da loro.
Gli abitanti di Konoha avrebbero ripreso a correre, lungo una strada pianeggiante e lastricata, per raggiungere il luogo di incontro, distante pochi chilometri: a metà giornata, all’incirca alle 15.00, abbandonarono la via principale e si addentrarono in un boschetto, ultimo limite da superare per raggiungere la meta finale…
Poco prima anche i Kiriani sarebbero approdati sulle sponde nord dell’isola ed anche loro si sarebbero spinti a velocità sostenuta verso l’obbiettivo: si imbatterono in una piccola radura ed attraversatola spuntarono su un largo spiazzo erboso dove era presente, proprio al centro dell’area, un casolare bianco e marrone in condizioni non molto felici. Superato il retro dell’edificio, si imbatterono nei due ragazzi della Foglia: i quattro si incontrarono davanti il grosso casolare proprio nello stesso istante. Chissà che quella coordinazione non sarebbe stata solo il primo di uno dei tanti possibili punti di incontro fra i due gruppi…
Subito procedettero alle presentazioni, prima avrebbero parlato gli studenti, poi si sarebbero stretti la mano i due docenti:
Keita Mikawa, piacere di conoscerla esordì il Kiriano, sicuramente più intraprendente, benché fortemente scosso dalla presenza di un Anbu.
Quest’ultimo con freddezza allungò la propria mano e pronunciò delle parole chiare, a cui non era ammessa obbiezione:
Non le posso rivelare la mia identità, spero che la cosa non le crei problemi. Mi chiami semplicemente Collega. I ragazzi mi chiameranno Sensei. Piacere.
Quello strano gruppo s’era finalmente riunito, il corso su cui ballavano gli intrighi politici dei due villaggi stava finalmente per iniziare…

Allora spero che vi sia tutto chiaro, anche dalle spiegazioni nel post. Questo è il vostro primo post di presentazione, avete il compito di descrivere un po’ di tutto: il fisico del vostro personaggio, le emozioni (fondamentale proprio quest’aspetto), i due sensei, il paesaggio che muterà man mano. Descrizione accompagnata dall’introspezione psicologica. Come avrete notato, quando ho dovuto descrivere delle parti in cui c’eravate voi, ho dovuto usare quasi sempre delle formule ipotetiche, proprio per non precludervi, con l’autoconclusività, discorsi,azioni o descrizioni. Come vede ho lasciato molto spazio alla vostra fantasia per descrivere i percorsi, che sono tra l’altro opposti e perciò non rischiate di contraddirvi. Ricordate che, dato che non potrò rispondere personalmente alle vostre domande (nel prossimo post non posso mandare indietro la timeline raggiunta alla conclusione di questo mio post) cercate di crearle voi le risposte (o le non risposte) stando attenti a rispettare il carattere dei due insegnanti, che potrete evincere dagli spunti che vi ho lasciato, seppur sintetici. Mi aspetto un buon lavoro. La lunghezza non è importante, non dovete pareggiare il mio post, però vi invito a fare molta attenzione a questo primo post, che deve superare i 15 righi (dopo non vi darò alcuna limitazione, la presentazione però per me è fondamentale per iniziare a descrivere i vostri personaggi, sia per voi, sia per me in un secondo momento). Se preferite vi darò una scadenza temporale per i post volta per volta, per ora non ve la metto. Per qualsiasi dubbio potete scrivere anche qui o contattarmi via mp.
Buon lavoro, spero vi divertirete =)


Edited by Shadow alkemist - 6/2/2012, 18:24
 
Top
14 replies since 1/11/2011, 16:44   933 views
  Share