Apprendimento Innata: Controllo della Sabbia, Sensei: Deidara

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Lugymi Nikagara
view post Posted on 11/4/2008, 20:41




CITAZIONE

.:CONTROLLO DELLE SABBIA:.

Villaggio: Suna
Clan: //

Attivazione: Ci si concentra sulla sabbia presente nelle immediate vicinanze, ottenendone il controllo per muoverla a proprio piacimento. (Consumo di Chakra: Basso).
[attivare il controllo della sabbia conta come una tecnica base]

Caratteristiche dei Portatori: Riserva di Chakra Aumentata.

Abilità comune a tutti i livelli: Un ninja dotato del controllo della sabbia, attraverso la possessione parziale o totale del demone della sabbia, aumenta la propria riserva di chakra ed è inoltre capace di padroneggiare delle tecniche annoverate tra le più potenti in assoluto. E' inoltre possibile ricavare sabbia dal sottosuolo a seconda del livello.
La sabbia ha la stessa velocità del suo controllore (non è possibile spendere ulteriore chakra per aumentare questa velocità).

Nota: La sabbia va guidata con le mani fino al livello demoniaco e lo Scudo di Sabbia si porta automaticamente a difesa solo al livello 4 perciò la maggior parte delle azioni compiute con la sabbia verranno considerate tecniche avanzate, e non potranno essere abbinate con i normali jutsu.
La Sabbia và mossa con almeno una mano fino al livello demoniaco, per muoverla va utilizzato ogni volta la quantità di chakra richiesta, che varia a seconda del livello dell'innata. Utlizzando entrambe le mani, è possibile muovere conteporaneamente due masse di sabbia. La consistenza della sabbia è diversa dalla normale sabbia, essendo intrisa del chakra del suo controllore, risultando quindi più compatta.
La distanza raggiungibile controllando la sabbia varia a seconda del livello dell'innata (La sabbia che viene allontanata deve comunque "essere parte" di sabbia nelle immediate vicinanze del controllore, che immetterà chakra in essa). Oltre quella distanza, il controllore non riesce a far fluire correttamente il chakra nella sabbia, perdendo il controllo su di essa, che torna ad essere comunissima sabbia nel giro di un turno.
E' possibile utilizzare la sabbia per "raccogliere" oggetti sul terreno di medie dimensioni (non sarà possibile, ad esempio, recuperare una tagliateste).
La sabbia puo offrire protezione dagli attacchi con armi da lancio piccole (aghi e spiedi), per una protezione maggiore sarà necessario l'utilizzo della tecnica avanzata "Scudo di sabbia".


CITAZIONE

.:Livello 1 (Minimo Genin - Energia Verde):.

Al ninja che attiva questa innata è permesso di muovere la sabbia presente nell’area. Solo muoverla per cambiare la sua posizione conta come una tecnica base, mentre disporla a difesa o farle fare altre cose particolari conta come tecnica avanzata. Il controllo della stessa e la lieve possessione da parte del demone della sabbia attivano una serie di particolari vantaggi, che sono elencati di seguito.
-La riserva massima di chakra aumenta leggermente (un consumo Basso in più)
-Il ninja ha la possibilità di utilizzare varie tecniche diverse con la sabbia.
-Il portatore può muovere la sabbia fino a un raggio di 20m di distanza da lui, ed innalzarla fino a 2 metri.
-Il portatore può ricavare sabbia dal terreno, a seconda del tipo di suolo, pagando una quantità di chakra pari a quello necessaro per muoverla:
[Ottenere sabbia in questo modo conta come tecnica base]
[Terreno erboso: 2mq per turno]
[Terra battuta: 1mq per turno]
Consumo di Chakra per Turno: Bassissimo
Consumo di chakra per muovere la sabbia: Basso x mq

Tecniche accessibili al controllo della Sabbia di livello 1:

Scudo di Sabbia (Suna no Tate - Shield of Sand)

image

Tipo: Ninjutsu
Richiede: Controllo della Sabbia liv 1
Descrizione: L'utilizzatore si concentra sulla sabbia nella sua giara o nelle immediate vicinanze, creando uno scudo di sabbia di medie dimensioni, che può plasmare a proprio piacimento, molto resistende e difficile da penetrare. Non è possibile creare lo scudo da più direzioni contemporaneamente. L'utilizzatore deve muoverele mani per spostare la sabbia nella direzone desiderata, che andrà a formare lo scudo.
(Livello: 5 / Consumo: Basso)
[Fino al livello 3 si deve controllare consciamente e il suo utilizzo conta come tecnica. A livello 4 lo Scudo agisce autonomamente]

Bara del Deserto (Sabaku Kyuu - Desert Graveyard)

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Tipo: Ninjutsu
Richiede: Controllo della Sabbia liv 1
Descrizione: L'utilizzatore crea due grossolane mani di sabbia che mosse dalle sue braccia circondano l'avversario per poi ciuderlo completamente in un bozzolo di sabbia, fatta eccezione per il volto. La sabbia impedisce ogni movimento allla vittima, ma costa 1 basso ad ogni turno per mantenere attiva la tecnica, durante il quale l'utlizzatore dovrà mantenere almeno una mano chiusa a pugno per mantenere la sabbia in quello stato. Ad ogni turno la presa si farà sempre più forte e stretta attorno alla vittima.
(Livello: 4 / Consumo: Medio)



CITAZIONE

Narrato
* Parlato *
/ Pensato /
° Parlato altri °
[ Scheda ]


.:: Verità ::.

Minashi tornò al villaggio consapevole di aver fallito una grande occasione. Gli esami Chuunin rappresentavano per lui un traguardo importantissimo da raggiungere. Nel castello, dopo aver superato la prima trappola, un forte dolore raggiunse il suo cervello portandolo quasi alla follia. Si accasciò in ginocchio tenendosi la testa con entrambe le mani. Il team di Suna dovette abbandonare la competizione, visto che in quelle condizioni non avrebbe potuto guidare la squadra. fu accompagnato a Suna dalla squadra medica Anbu. Al suo risveglio in ospedale, dopo tre giorni di incoscienza, non rincordava assolutamente nulla di ciò che fosse accaduto. Riaprì debolmente gli occhi come per ribellarsi a quell'improvvisa situazione. Inclinò la sua testa verso la finestra osservando i raggi del sole che delicatamente fluivano all'interno della sua stanza. Mille domande navigavano nella sua mente come vascelli in preda alle onde; blandi ricordi confusi si affacciavano sporadicamente dalla sua memoria. Dopo alcuni istanti riuscì a sedersi sul letto, un senso di vertigine pervase il suo corpo, ma non lo scoraggiò. Si alzò in piedi e si diresse verso il tavolo che aveva di fronte. C'era un foglio recante il suo nome e lo lesse. Il contenuto riguardava un particolare allenamento per risvegliare una capacità nascosta.
CITAZIONE
Minashi, hai avuto un'evidente manifestazione del demone che si trova all'interno del tuo corpo. Ti spiegherò non appena ci vedremo, dovrai allenarti per risvegliare le tue capacità latenti. Quando ti riprenderai vieni in accademia, ti aspetterò lì.

Sensei Deidara.

/ Demone? Ma cosa sta succedendo qui? Mi ritrovo prima in ospedale e poi questa comunicazione. Ora che ricordo ero all'esame di selezione Chuunin con gli altri due ragazzi. Avevamo superato la pioggia di armi, ma poi il vuoto regna sovrano nella mia mente. Deve essere successo qualcosa di grave. Maledizione questo vuol dire che non sono riuscito a condurre la mia squadra al successo. /

Si tolse la tunica bianca ed indossò i suoi vestiti che con cura erano stati riposti nell'armadio di fronte. Uscì dalla camera ed andò dritto alla reception. Firmò il modulo per essere dimesso e riprese tutte le sue armi che erano state lasciate all'interno di un deposito custodito. Prese il coprifronte di Suna e lo legò dietro la sua testa. La voglia di capire cosa fosse in realtà successo lo portò a non preoccuparsi minimamente delle sue condizioni di salute. Due medici tentarono di fermarlo per continuare gli esami di accertamento, ma il Genin sapeva benissimo che l'autore di quel biglietto aveva già capito cosa avesse il ragazzo. Non c'era altro tempo da perdere, si avvolse nel suo mantello rosso ed abbandonò la struttura ospedaliera.
Il classico caldo rovente del villaggio di Suna avvolgeva strade ed abitazioni, il sole alto in cielo non lasciava respiro bruciando ogni cosa con i suoi torridi raggi.


/ Voglio capire al più presto questa situazione. Ho una sensazione brutta. Speriamo che questo Deidara sappia davvero cosa mia sia successo durante l'esame. Potrei avvisare intanto Mahil. No, non ho tempo, non posso aspettare ancora. La curiosità è troppa. Spero soltanto non sia qualcosa che possa interferire con la mia carriera da shinobi. Mi dirigerò subito all'accademia e chiederò di questo signore. /

Passo dopo passo avanzava verso una verità che avrebbe sconvolto non di poco la sua vita. Un pensiero si faceva strada nella sua mente. Durante il periodo dell'accademia aveva studiato sul manuale ninja la storia del demone del villaggio della sabbia, Shukaku. Era un vecchio spirito del deserto portatore di sangue e di distruzione. Non ne sapeva molto, purtroppo non esistevano libri con descrizioni più dettagliate. Il sensei Deidara nel suo foglietto aveva parlato proprio di un demone nascosto all'interno del suo corpo, se si fosse trattato del biju dalle sembianze di un tasso sarebbe andato incontro a parecchie difficoltà. Contro ogni logica uno strano senso di eccitazione stava pervadendo il suo corpo. L'idea di possedere uno spirito demoniaco stava risvegliando il suo vecchio animo assetato di morte. Aveva soppresso i suoi istinti omicidi da quando era diventato un ninja di Suna, ma quella situazione lo stava decisamente riportando alle sue origini. Preda dei suoi pensieri non si accorse di essere giunto di fornte l'ingresso dell'accademia. Erano mesi che non la vedeva, in fin dei conti la sua storia di Genin era cominicata proprio da lì.

/ Come cambiano le cose, ero uno stupido studente alle prime armi. Ero ignaro di tutto il potere che possedeva il mio corpo. Ora lo risveglierò raggiungendo tutti i miei obiettivi. Se si trattasse davvero di Shukaku la mia forza subirà una drastica evoluzione. Finalmento potrò ottenere le informazioni che mi permetteranno di ritrovare i miei genitori. Sono ad una svolta della mia vita. /

Entrò con la consapevolezza di stare per raggiungere un grande potere. Da quando si era risvegliato un crescendo di emozioni gli avevano conferito la sicurezza che da lì a poco avrebbe ricevuto un grande dono. Come un regalo del destino. La sua avidità oscurò completamente il suo animo, non si preoccupò minimamente delle conseguenze che avrebbe subito covando un demone all'interno del suo corpo. Non appena raggiunse la reception guardò l'addetto ghignando continuamente, forse non si rendeva conto nemmeno lui dell'espressione del suo volto. L'uomo impietrì al suo sguardo.

* Sono Minashi delle Sabbie Nere, vorrei parlare con Deidara. Mi sta cercando e non vorrei farlo aspettare, mi capisce vero buon uomo? Nessuno deve perdere il proprio autocontrollo altrimenti potrebbero accadere cose molto spiacevoli, non crede? *

Il tono della sua voce mise in grande soggezione l'uomo che rigido come un pezzo di ferro si allontanò lentamente dalla sua postazione per avvertire Deidara dell'arrivo di quello strano ragazzo. I pochi minuti che trascorsero fino al ritorno dell'addetto sembrarono un'eternità. Minashi non si era mosso di un millimetro da dove era, seguì con il suo sguardo fisso quella figura che intimorita stava per comunicargli qualcosa.

° Il sensei Deidara è impegnato con un corso accademico, ma ha detto di aspettarlo qui perchè si sarebbe liberato in pochi minuti. La prego di perdonarmi per l'attesa. Non ci vorrà che qualche istante. Non dipende da me, è che... °

Minashi con un cenno della mano lo interruppe improvvisamente, non aveva intenzione di ascoltare le sue stupide scuse. Lo freddò con il suo sguardo e si spostò di qualche metro. Rimase immobile proprio di fronte la porta da dove Deidara sarebbe uscito, l'attesa non faceva altro che accrescere la sua sete di sapere. Voleva ottenere un nuovo potere e subito. La notizia del demone lo aveva cambiato completamente.




Edited by Lugymi Nikagara - 1/7/2008, 10:45
 
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» Kyubi ~
view post Posted on 7/7/2008, 11:56




CITAZIONE


~ Parlato
¬ Narrato
« Pensato
£ Parlato esterni


CITAZIONE

† Il ragazzo Shukaku
Ω Prologo

¬ Era mattina al villaggio di Sunagakure no Sato. Su quella distesa di tetti baciati dal sole si poteva notare uno shinobi dall'aria circospetta che seduto sulla ringhiera del suo balcone che con noncuranza stava guardando la vita monotona dei suoi compaesani. Egli non era altro che Deidara un ragazzo dai capelli biondi come il sole e dagli occhi azzurri come il cielo. Un Jonin di Suna , molto abile nel manipolare l'argilla esplosiva. Non si sapeva molto sul suo conto quando venne a suna per la prima volta, ma si diede molto da fare per farsi accettare da tutti. Ormai stufo di guardare quei puntini mouversi per le strade, il sunese rientrò con calma nella stanza che a prima vista si poteva definire un po' spartana, non aveva niente di diverso rispetto alle altre abitazioni, uno solo armadio, uno solo letto, un piccolo mobile è una sola finestra, il stretto neccessario per la sopravvivenza. Ancora vestito da notte decise che era il momento giusto per darsi una svegliata, così facendo andò verso l'armadio di mogano che era vicino al suo letto e sedendosi perterra tirò con la mano sinistra il cassetto ai piedi di esso. Con movimenti lenti e decisi ne sfilò un completo nero. Indossata completamente la sua uniforme uscì dalla stanza per andare alla ricerca del suo armamentario che aveva abbandonato la sera prima nel salotto. Consapevole di dover andare in accademia per tenere un corso il povero ragazzo sbuffò d'impazienza, sempre a lui toccava prendersi qui inutili corsi per addestrare giovani promesse o inutili teste di legno. Proprio oggi che un'altro shinobi era appena tornato al villaggio dopo essere stato rimandato dagli esami chunin. In lui era stata riscontrata una cosa che aveva dell'incredibile, in quel giovane regnava il demone Shukaku il potente assassino della sabbia. La leggenda l'aveva letta da qualche parte ma al Jonin non era mai capitato di poter vedere con i propri occhi questo straordinario fenomeno. Fu solo un caso quando venne avvistao da un collega chunin pochi giorni prima. Era proprio una giornata di sole quando quella ragazza lo informò di quel fatto. Fu come un fulmine a ciel sereno, incapace di trattenersi aveva scritto una lettara a quel ragazzo..Minashi che ancora si trovava in ospedale per curarsi. Ed ora quel giorno era finalmente arrivato, e in quel salotto con i kunai in mano Dediara sorrideva, un sorriso quasi diabolico, poteva forgiare quel ragazzo come voleva e un giorno farlo diventare il più forte di Suna, anche se l'allenamento a cui il jonin lo sottoporra è diverso da come il ragazzo poteva immaginarselo, quasi creudele a dir il vero. Ma ora per prima cosa il dovere l'accademia lo stava aspettando, così preso tutto l'equipaggiamneto uscì dalla sua abitazione. Un penetrante luce arrivò a toccargli il viso, era proprio una bella giornata, continuando ad avere quel leggero ghigno incavato nelle labbra inizò a camminare verso l'accademia. Con passi felpati si faceva strada tra la gente, molti di questi ricambiavano lo sguardo salutandolo calorosamente altri invece restavano colpiti e allo stesso tempo impauriti da quell'andatura da condottiero che portava ogni volta. La veste nera sventolava dietro la schiena del ragazzo, la sabbia iniziava a salire alta nel cielo e lui si face sempre più vicino all'accademia ninja pronto per fare il suo dovere di Jonin di Sunagakure. Ed eccola li finalmente, un grande edificio sovrastava gli altri attorno, un campo di allenamento già pieno di aspiranti ninja si trovava proprio sul retro di essa. Salutando i colleghi oltre alle ringhiere entrò nella sala d'ingresso, sempre con la stessa andatura si avvicinò alla portineria. Un uomo dalla faccia stanca e appassita gli ricambiò lo sguardo e prima che potesse prendere parola Deidara venne zittito dal dito del portinaio che subito andò a cercare qualcosa su un grande libro che aveva davanti a se. E proprio quando il sunese stava per rinizare a parlare il tipo lo interruppe ancora.


£ Deidara sama. Oggi ha la classe S 12, si trova nell'altra ala, dovrà recarsi al secondo piano, aula 313. Buonafortuna e cerchi di non essere troppo duro con quei ragazzi.

¬ Con aria decisamente contrariata, tanto da perdere quel ghigno Deidara parve quasi sconcertato da come quel tipo gli aveva rivolto la parola, come si permetteva di dare consigli a lui, un jonin della sabbia. Stava quasi per farlo saltare in aria quando desistì, era meglio non rovinare tutto. Un attacco a un compaesano poteva costare molto caro e riempire scartoffie non era il suo passatempo preferito così prendendo il foglio con il numero della classe si avvicinò all'uomo e incorciando il suo sguardo parlò così piano che solo loro due potessero sentire.

~ Caro portinaio.. Non spetta a lei deicere il metro di giudizio che userò con i miei alunni, se saranno meritevoli avranno quelle placche di metallo che a ogni modo rapresentano suna, ma se invece si presenterà il contrario farò come mi è stato detto quando venni qui per la prima volta. Io al suo posto me ne starei zitto coro nonnino, non vorrai privare tuo nipote dell'affetto che merita giusto? Quindi riga dritto e vola basso che se no ti mando a fondo, si a fondo come un sasso. Spero che sia chiaro, comunque più avanti verrà un ragazzo digli di aspettarmi qui.

¬ Dando un leggero schiaffo al vecchio riformò il suo ghigno e andò alla volta della classe. La mattinata era lunga e la voglia di stare dietro a dei mocciosi era nulla, era praticamente un lavoro da babysitter. L'esito era scontato, passavano le ore, e ad ogni secondo dalla bocca del sensei veniva fuori un'unica parola "Bocciato" e così andò avanti per tutto il giorno, fino a quando un suo collega entrò di soppiatto nella classe interrompendo il discorso del Jonin sulla scarsa qualità della classe che ormai era decimata, restavano solo due studenti che si erano meriti qul titolo. Facendo un cenno d'intesa con il compagno d'armi salutò i nuovi genin che sembravano a dir poco felici che il sensei se en andasse. Però il pensierò di quei due venne lasciato da parte, ora dopo tanto poteva vedere colui che aveva ricevuto il demone Shukaku. Percorse tutta l'ala di corsa e giunto alla porta di servizio entrò nuovamente nel salone d'ingresso e lo vide lì in piedi che lo stava attendendo, il sorriso scomparve, ora era venuto il momento di fare sul serio. Spostando la tunica da un lato si avvicinò al ragazzo dall'aria tenebrosa, doveva essere lui, lo sguardo che aveva non poteva mentire. Non volendo sguardi indiscreti invitò con un cenno il ragazzo ad uscire dall'accademia. Passata la porta scorrevole dando sempre le spalle al ragazzo iniziò a parlare con voce rocca e bassa.

~Minashi..O per meglio dire Minashi della Sabbie Nere era da tempo che desideravo incontrarti. Da quando mi è stato riferito quello che è successo ho deciso di assumermi il tuo addestramento per controllare il demone e il potere che ne racchiude cioè quello di controllare la sabbia. Ora il mio allenamento è un po' rude. Ma sei pronto a uccidere per risvegliare questo potere? Dimmi Minashi vuoi fare questo per ottenere la forza per raggiungere il successo? Questa è la tua occasione ragazzo, io Deidara Jonin di Suna posso aiutarti.

¬ Finito il discorso il Jonin finalmente si voltò verso il giovane sunere, il jonin lo guardò dall'alto dei suoi centimetri. Cosa avrebbe detto in risposta Minashi, era pronto a questo o voleva ancora vagare nell'oscurità più totale senza una via d'uscita, il tempo incontrollabile che risedeva nella clessidra si faceva incalzante. Era a un passo dall'avere una risposta, un'aiuto concreto..

« Forza Minashi


CITAZIONE
Allora molto bene il primo post Lugymi nessuna annotazione, se continui così non ci sarà motivo che io ti chieda un limite di righe da raggiungere. Il tempo per postare è a scelta, decidi tu. Non ho altro da dire sul tuo post.
Ps. Scusa il ritardo ò_ò



Edited by » Kyubi ~ - 10/7/2008, 09:57
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 10/7/2008, 21:29




CITAZIONE

Narrato
* Parlato *
/ Pensato /


.:: Impact ::.

Un turbine di riflessioni sul senso della vita e di come essa possa sorprendere gli esseri viventi aveva colpito in pieno quel giovane genin. Minashi ne aveva passate tante durante la sua esistenza, ma ciò che gli stava accadendo in quel preciso momento le superava tutte. Ricordava con chiarezza i giorni di allenamento con Mahil con il quale credeva di aver raggiunto la consapevolezza della sua forza. Non fu così, un tenebroso potere si celava all'interno del suo corpo, quel ragazzo in eterno credito con la vita stava per saldare il suo conto tutto in una volta. Aveva imparato a conoscere le persone, a provare affetto e a saper percepire un sentimento come l'amicizia, ma dall'incidente sembrava totalmente cambiato. Nei suoi occhi era presente una strana luce. Possedeva lo sguardo di un assetato privo d'acqua nel bel mezzo del deserto. Sentiva il suo sangue pulsare nelle arterie e fremeva per consocere colui che lo avrebbe aiutato a risvegliare il suo potere. Istante dopo istante stavano mutando anche i suoi pensieri che divenivano sempre più tetri, come se fossero stati preda di un vortice di sentimenti oscuri. In piedi da diversi minuti non faceva altro che scrutare la porta, non si mosse di un millimetro, quella calma apparente lo rendeva ancora più spaventoso. L'unica azione che riusciva a compiere era mordersi il labbro inferiore fino a farlo sanguinare, quell'attesa lo stava logorando nell'animo.

/ Forza Deidara appari di fronte a me. Non ho tempo da perdere, voglio conoscere il mio potere e soprattuto sapere ciò che tu sai riguardo ad esso. Sento dentro di me un oscuro mostro che tenta di uscire e che stento riesco a controllare. Voglio uccidere, in questo momento è l'unico desiderio che vorrei esaudire. Non temo cosa potrebbe accadermi, non mi è mai importato nulla. Voglio ricevere dalla vita ciò che mi ha tolto e se non me lo darà, me lo riprenderò con la forza. /

Entrò quasi correndo, come se non vedesse l'ora di incontrare il ragazzo. Sul suo viso scoparve il sorriso prima di fare un cenno a Minashi per invitarlo a parlare in un luogo più riservato. Anche lui era biondo ed indossava una tunica completamente nera, del tutto simile a quel ragazzo. In effetti i due si somigliavano molto facendo apparire il tutto come uno strano scherzo del destino. Si avviarono fuori dall'accademia, il sensei camminava avanti e l'allievo subito dietro. Non dissero una parola prima di attraversare la porta scorrevole. Mentre usciva Minashi rivolse un ultimo sguardo tenebroso verso l'addetto della segreteria che abbassò subito gli occhi intimorito dall'incontro precedente. Dopo qualche passo il jounin cominciò a parlare, era arrivato il momento di chiarire lo scopo di quell'incontro.

CITAZIONE

~Minashi..O per meglio dire Minashi della Sabbie Nere era da tempo che desideravo incontrarti. Da quando mi è stato riferito quello che è successo ho deciso di assumermi il tuo addestramento per controllare il demone e il potere che ne racchiude cioè quello di controllare la sabbia. Ora il mio allenamento è un po' rude. Ma sei pronto a uccidere per risvegliare questo potere? Dimmi Minashi vuoi fare questo per ottenere la forza per raggiungere il successo? Questa è la tua occasione ragazzo, io Deidara Jonin di Suna posso aiutarti.


La parola demone uscì fuori dalla bocca del sensei come un kunai scagliato a velocità supersonica. Trafisse la mente del ragazzo facendolo tornare immediatamente alla realtà. Aveva confermato tutto, dentro di sé possedeva la creatura della mitologia. Da quel momento in poi avrebbe dovuto scegliere se coltivare al suo interno un mostro oppure far finta di niente. Era un interrogativo che non poteve che avere una sola risposta: Minashi avrebbe dato tutto pur di ottenere maggior potere, anche se avesse dovuto sacrificare tutta la sua esistenza. Deglutì più volte prima di rispondere al suo sensei, la domanda che gli aveva posto era chiara e secca. Tergiversare avrebbe significato rifiutare quel dono che per molti altri era considerato solo una maledizione.

* Sensei Deidara, da quando ho letto il suo messaggio non ho fatto altro che pensare a questo incontro. Sento dentro di me un forte potere che vuole uscire. Le chiedo di aiutarmi a realizzare questo allenamento per imparare a controllare i suoi effetti. Non temo nè addestramenti rudi e nè di uccidere qualcuno, se questo possa servire alla mia causa. Devo diventare più forte e ci riuscirò ad ogni costo. Quando vogliamo iniziare io sono pronto. Vorrei solamente sapere so possiede qualche informazione in più su Shukaku. *


Fissava la schiena di quel jounin che non vedeva l'ora di aiutarlo nel suo intento. Cominciò a chiedersi dove avrebbe svolto il suo allenamento e contro chi avesse dovuto combattere. Per realizzare il suo sogno avrebbe dovuto togliere la vita a qualche malcapitato, ma a quel punto il gioco valeva la candela. Deidara aveva parlato di successo, esattamente ciò che voleva raggiungere quel giovane genin. Per la prima volta balenò nel suo pensiero l'idea di poter diventare un giorno il Kazekage, a quel punto avrebbe avuto tutte le informazioni che gli servivano. La sua ambizione stava sconfinando, addirittura credeva che con quel potere sarebbe diventato il ninja più forte di Suna. Ripensò velocemente al discorso del sensei che aveva parlato di controllo sulla sabbia, ora che ci rifletteva si stava ricordando ciò che aveva letto sui poteri derivanti dalla possessione del demone tasso; lui e l'elemento principale del deserto sarebbero diventati una cosa sola.

/ Avere il controllo sulla sabbia significa controllare il Villaggio di Suna, non oso immaginare cosa sarò in grado di fare potendo manipolare questo elemento. Finalmente sarò riconosciuto da tutti e ogni shinobi rispetterà il mio potere e temerà ciò che io covo al mio interno. Spero solamente che questo Deidara sia in grado di risvegliare realmente le mie capacità latenti. Dopo l'insuccesse degli esami chuunin non posso permettermi un altro fallimento. /

In lui era tornata l'impazienza iniziale. Voleva sentir dire al suo istruttore quando avrebbero cominciato con l'esercitazione. Voleva rifarsi immediatamente della delusione all'interno del castello, sito dell'esame di selezione dei chuunin. Avrebbe voluto far voltare, con la forza del pensiero, Deidara, non era in grado di aspettare un singolo minuto in più. Ebbe la stessa sensazione durante il primo giorno in accademia quando gli studenti, all'interno dell'aula, attendevano l'arrivo di Tetsu Urokawa. Inoltre, non appena fosse stato in grado di utilizzare il potere del demone, sarebbe andato da Mahil per renderlo partecipe dei suoi progressi; lo avrebbe lasciato sicuramente a bocca aperta.
Per la prima volta, da quando era a Suna, sentì soffocare. Dall'interno del suo mantello nero sbottonò il bottone principale posto vicino il collo e fece un bel respiro. Una goccia di sudore percorse tutta la fronte e scese fino allo zigomo destro, non era decisamente un bel segno.





 
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» Kyubi ~
view post Posted on 10/7/2008, 21:42




CITAZIONE


~ Parlato
¬ Narrato
« Pensato
£ Parlato esterni


CITAZIONE

† Il potere del demone
Ω Capitolo I

¬ Deidara ancora di spalle stava aspettando una risposta dal genin. Forse in quel discorso introduttivo era riuscito a incuriosire Misashi. Dopotutto quel povero ragazzo aveva il diritto di sapere cosa celava all’interno del suo corpo. Così mentre attendeva una risposta dal giovane, il jonin decise finalmente di voltarsi per guardarlo negli occhi. Erano quasi alla stessa altezza, forse si elevava un po’ di più il sensei. E ora che guardava il giovane notò che oltre alla stessa altezza avevano entrambi lo stesso colore dei capelli, un biondo solare li accumunava . Fu in quel momento, mentre il sunese lo squadrava che il ragazzo prese parola per la prima volta. Il discorso che fece era tutto racchiuso nell’ottica del potere nascosto che celava all’interno di se. Alla fine i due volevano la stessa cosa: il primo voleva un’arma da poter usare contro gli altri paesi, invece il secondo lo si vedeva chiaramente. Misashi era bramoso di potere, il suo sguardo non mentiva. Deidara per un momento vide il ragazzo sognare ad occhi aperti. Però era meglio frenare gli entusiasmi, perché l’allenamento per controllare la sabbia era complicato, bisogna avere una grande forza d’animo per riuscire a muovere quei piccoli granellini che giacevano a terra. Praticamente ora il genin della sabbia era nelle mani del jonin, era giunto il momento di plasmare questo potere per Suna. Però ci fu una parte nel discorso che trovò un po’ in difficoltà il biondo di Suna. Il piccolo shinobi voleva sapere qualche informazione in più sullo Shukaku. Cosa molto difficile visto che questo segreto reggeva tutto il paese del Vento. Ma il sensei guardando gli occhi del suo allievo non riuscì a rifiutare quella domanda. Assumendo una faccia pensierosa Deidara cominciò a cercare nella sua mente dove avesse già letto in passato qualcosa sul demone della sabbia, ma era una cosa difficile da trovare in qualsiasi biblioteca, forse in qualche registro del consiglio di Suna si poteva ricavare qualche informazione utile, o perlomeno notevolmente più dettagliata. Facendo un cenno al suo pupillo iniziò a camminare per le vie del villaggio. Molta gente al loro passaggio li guardavano con aria intimorita, forse la notizia dello Shukaku era riuscita a trapelare fino alle fondamenta del popolo. Quel silenzio che era calato sulla via non era per niente piacevole, così cercando nuovamente lo sguardo di Misashi gli fece un sorriso di incoraggiamento. Ormai il sole si era fatto alto nel cielo e dopo parecchi minuti si ritrovarono davanti al palazzo del consiglio di Sunagakure. La struttura era di un colore verde scuro e sulla parte frontale dell’edificio vi era rappresentato il simbolo del Vento. I cancelli di marmo che si paravano davanti a loro erano aperti forse si stava tenendo un meeting fra i più grandi esponenti del paese. Guardando il genin gli fece un cenno di rimanere in silenzio per tutto il tempo trascorso nel palazzo. Dopo un secondo di incertezza il Jonin iniziò a salire la piccola scalinata che separava il cancello dalle porte principali. Uno dopo l’altro arrivarono in cima trovandosi di fronte le porte di bronzo. Deglutendo un po’ di saliva Deidara spinse in avanti l’imponente portone ed entrò nell’immenso atrio. Lì dentro non vi era nessuna portineria , c’era una doppia scalinata e alla base di essa un cartello pieno di indicazioni, più sicuro di se stesso il ninja di Suna si avvicinò e appoggiando il dito iniziò a scorrere tutte le informazioni che c’erano scritte fino a quando trovò quello che gli interessava. Proprio lì alla quinto paragrafo c’era scritto: Biblioteca centrale terzo piano dell’ala B primo corridoio a destra. Leggermente rincuorato dall’aver trovato subito quello che cercava iniziò a seguire il percorso indicatoli dal cartello poco prima. Così dall’atrio iniziò ad andare verso l’ala B. Per tutti i corridoi si vedevano persone illustri che appartenevano al consiglio di Suna e del paese del Vento, molti di questi salutarono lo shinobi con cenni o strette di mano formali e ognuno di loro subito dopo chiesero del ragazzo che restava alle spalle del jonin. Quest’ultimo glissò parecchio sulle vera identità di Misashi dicendo solo che era un suo allievo. Finalmente dopo parecchie interruzioni tutti e due arrivarono al terzo piano dell’ala B e girando a destra si trovarono di fronte ad una porta custodita da due guardie con vicino una targhetta che recitava: Biblioteca centrale di Sunagakure no Sato. Subito le guardie si misero sull’attenti facendo passare il ninja con sempre al seguito il suo alunno. Varcata la porta il biondo ragazzo si ritrovò ad alzare lo sguardo su tutti i scaffali alti almeno tre metri che lo sovrastavano. Un silenzio pieno d’eccitazione si stava facendo strada tra i due ragazzi. Non aveva ancora parlato con il suo allievo ma ancora una volta si ritrovò a fare un rapido cenno verso di lui indicando il reparto proibito alla loro sinistra. Li il sunese aveva letto per la prima volta la leggenda del demone Shukaku, facendo strada al genin lo portò nel piccolo vicolo che raccoglieva tutti gli ordini per le missioni. Giunti nel piccolo corridoio trovarono il fantomatico libro lì, posato su un triclinio di legno. Avvicinandosi alla copertina, con un leggero soffio mandò via un po’ di polvere poi con un fiammifero lasciato lì sul piedistallo il Jonin accese la candela. Eccolo finalmente il libro della storia dello Shukaku e la storia che lo accomuna. Con un leggero sforzo lo aprì portando via altra polvere che si era adagiata lì vicino. Dopo aver letto un paio di righe lo shinobi di Sunagakure si voltò verso il suo ragazzo e cercò il suo sguardo per un secondo, poi con voce rocca lesse ad alta voce quello che c’era scritto affettivamente sul demone del paese del Vento.

~ Shukaku ad Una Coda o per meglio dire Ichibi no Shukaku. La forma di questo demone ricorda molto quella di un tasso, non si hanno informazione sui precedenti possessori di questo demone, ma si ritiene che siano deceduti senza lasciare traccia. Come gli altri demoni, rabbia innata e sete di sangue influenzano il suo comportamento. È solito uccidere chiunque si trovi a portata di tiro. Grazie a questo potere l'uomo oppure la donna che lo ospita è in grado di muovere a proprio piacimento la sabbia. Però devo dire a chiunque abbia questo dentro di se patirà una terribile insonnia, e non potrà mai più dormire tranquillo, perchè appena il possessore avrà chiuso gli occhi il demone non farà altro che divorare la sua anima. Questi sono i primi sintomi Misashi, visto che non sembra passato molto tempo da quando hai riscontrato questo possiamo volgere la situazione a tuo vantaggio. Questo è tutto quello che sappiamo, ora vieni è il momento di apprendere il controllo della sabbia.

¬ Apoggiando per un secondo la propria mano sulla spalla del ragazzo gli occhi del jonin per la prima volta esprimevano tristezza e rammarico, ma quel povero ragazzo aveva finalmente aveva scoperto la verità. Ma Deidara era consapevole che il giovane genin di Suna aveva una volontà forte e niente al mondo l’avrebbe ostacolato. Senza aggiungere altro lo shinobi uscì dalla stanza e facendo un saluto veloce alle guardie iniziò a scendere i gradini di marmo bianco. Dopo pochi minuti finalmente il ninja dai capelli dorati spalancò le grandi porte di bronzo e si ritrovò alla luce del sole, bello come non mai. Facendo a ritroso anche gli ultimi gradini uscì dal perimetro del consiglio. Ora erano giunti al vero allenamento, basta discorsi inutili su poteri ancora inutilizzabili, bisognava sbrigarsi a risvegliare il potere di Misashi. Così senza indugiare oltre il giovane attivò la sua innata, e con orgoglio guardò i palmi delle sue mani. Proprio su quei palmi si erano formate due bocche, e le loro lingue si stavano muovendo senza contegno. Voltandosi verso il suo alunno, il sensei creò la sua creatura prefeira, Come un fulmine a ciel sereno proprio davanti al Jonin si materializzò una grande aquila d’argilla. Con un leggero balzo saltò sulla bestia che era manovrata con molta destrezza, proprio come se fosse viva, e dopo aver fatto salire anche il suo allievo spiccarono il volo tra gli occhi increduli dei passanti. In pochi secondi il villaggio di Sunagakure sembrò solo una grande concavità in una montagna, e lì in mezzo alle strade colme di puntini gli abitanti guardavano in alto. Senza perdere tempo sia Deidara che Misashi vennero portati dal volatile aldilà delle mura, quasi sulla sommità del terreno il jonin fece fermare il suo volatile e appena fu sceso anche il genin lo lasciò li inerme. Cercando un posto più spazioso il ragazzo si spostò di qualche passo verso destra, fu dopo pochi minuti che si fermò e voltandosi verso il sunese gli parlò nuovamente

~ Bene Misashi kun per ora questo sarà il nostro luogo d'allenamento. Come vedi siamo circondati da sabbia, proprio quella che tu ora dovrai cercare di controllare. Risveglia quella determinazione che ho letto prima nei tuoi occhi. So che c'è la puoi fare, l'allenamento è duro e visto che sei ancora un novellino alle prime armi prova a concentrare il chakra nelle mani e nei piedi e poi prova a spostare i granellini che hai sotto i tuoi piedi. Questo è solo il primo esercizio base appena riuscirai a spostare una considerevole quantità di sabbia proveremo ad utilizzarla in qualche tecnica particolare. Ora vai ragazzo mostrami che non ho sbagliato a puntare su di te.

¬ Impartito anche l'ultimo ordine il biondo Deidara si mise seduto su una duna lì vicino e aspettò l'inizio dell'allenamento. A quello stadio il potere di controllare la sabbia è praticamente nullo ma l'intuito del jonin non aveva mai sbagliato, quel Misashi non l'avrebbe deluso, di questo ne era convinto pienamente. Ora bisognava solo attendere i primi segnali, poi l'avrebbe aiutato a migliorare l'utilizzo della sabbia come arma per uccidere.


CITAZIONE
Dediara:[x]
Energia:Viola
Chakra:650/650 ---> 615/650
Stato mentale:
Tranquillo
Stato fisico:
Illeso
Armi ed equipaggiamento:
Shuriken [x10]
Kunai [x10]
Carta Bomba [x5]
Consumi:
{5}.:Attivazione innata:.
{30}.:Grande Aquila d'Argilla:.

CITAZIONE

Allora Lugymi in questo ultimo posto ho trovato solo qualche errore di punteggiatura ma niente di preoccupante. Come lunghezza dal punto di vista di righe va bene continua così. Ora come vedrai qui in fondo ho messo la mia scheda e il mio status attuale, questo sta a significare che più avanti ci sarà del movimento, prima tra di noi e poi con un terzo :tfr26vk4rm2.png:
Per ora attieniti a quello che ti chiedo poi vedremo come delineare il proseguo dell'allenamento. Buon post :660b7zk.gif:
Ps. Se non riesci a vedere la scheda dimmelo che te la mando via mp :caffe.gif:



Edited by » Kyubi ~ - 17/7/2008, 21:57
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 13/7/2008, 09:40




CITAZIONE

Narrato
* Parlato *
/ Pensato /


.:: First Chapter::.

Il sensei non aprì bocca. Si limitò ad assumere un'espressione pensierosa. Aveva deciso di esaudire la richiesta del ragazzo. Da quel silenzio il giovane genin comprese che anche il suo maestro non possedeva molte informazioni sul demone della sabbia. Improvvisamente fece un cenno con la mano ed invitò Minashi a seguirlo. Uscirono fuori dall'accademia ed attraversarono buona parte del villaggio. Il ragazzo seguiva Deidara senza fiatare, notò che più di una persona si voltò a fissarlo, sentì addirittura pronunciare il suo nome. Evidentemente qualche notizia era trapelata dall'ospedale e la voce che un possessore di Shukaku era al villaggio, stava circolando velocemente. Altre due persone si zittirono letteralmente al passare dei due ninja, qull'ennesimo gesto innervosì parecchio il genin, che strinse i pugni quasi a ferirsi le mani. Deidara capì immediatamente il suo stato d'animo e gli rivolse un sorriso che lo incoraggiò ad andare avanti senza farsi troppi problemi. La sensazione che fosse lui a causare quel silenzio tombale stava diventando quasi una certezza, la gente lo osservava con un'espressione spaventata. Però, in fin dei conti, provava piacere ad incutere quel timore. Percepiva una certa forma di rispetto da quella situazione e per lui era già una grande conquista, si convinse che fosse il primo vantaggio di quella possessione. Per qualche secondo, una strana idea gli passò per la mente, l'istinto di compiere una strage in quella via lo portò quasi a sguainare la sua wakizashi avvelenata.

/ Temetemi insulse creature, sono tornato a Suna per prendere possesso del villaggio e ci riuscirò, siatene certi. Non appena controllerò i miei poteri sarò incontrastabile e a coloro che mi disprezzeranno regalerò la morte. Non osate guardarmi così, non capirete mai la mia indole. Quando diventerò Kazekage assicurerò al villaggio la giusta protezione e tirerò su un esercito inarrestabile. /

Quel ragazzo dagli occhi castani stava letteralmente entrando in un'altra dimensione. Sparlava del suo futuro, credeva già di poter essere un Kage, il ninja più forte di tutto il villaggio. Sognava ad occhi aperti, ma avrebbe fatto meglio a tornare alla realtà. Se voleva imparare a controllare i suoi poteri doveva pensare al suo allenamento, senza altre turbe mentali che lo avrebbero distolto solamente dal suo vero obiettivo. Alla fine della via, dopo parecchi minuti di cammino, arrivarono di fronte i grandi cancelli di marmo del Palazzo del Consiglio di Sunagakure. Dal movimento interno, molto probabilmente, era in corso una conferenza molto importante, magari avrebbe incontrato qualche pezzo grosso della regione del vento. Minashi socchiuse le labbra per parlare, ma il sensei lo zittì subito con un gesto molto eloquente, da quel momento in poi non avrebbe più potuto aprire bocca. Proseguirono salendo delle scale fino ad arrivare ad un maestoso portone in bronzo, si trattava dell'ingresso principale. Minashi si limitò a seguire Deidara che dopo essere entrato si diresse, senza esitare, verso un cartello contenente delle indicazioni. Trovò subito l'informazione che stava cercando e sempre senza dire nulla si diresse verso il luogo indicato. Attraversarono parecchi corridoi incontrando vari personaggi illustri che chiesero informazioni su quello strano ragazzo che seguiva Deidara. Il sensei fu vago, non volle assolutamente svelare l'identità del suo pupillo.

/ E' inutile che fanno finta di non conoscermi, lo leggo nei loro occhi, sanno benissimo il mio segreto e stanno lì, come pupazzi, a guardarmi. Mi temono, e fanno bene. Non mi controlleranno mai, metterò il potere al servizio solo di me stesso. Se Suna avrà bisogno di un'arma potrà affidarsi a me, ma solo alle mie condizioni. Detterò legge e mi farò rispettare. /

Arrivarono al terzo piano dell'ala B e dopo pochi passi raggiunsero la biblioteca centrale di Sunagakure no Sato. Deidara, dopo aver messo sull'attenti due guardie, entrò in quel paradiso di storia del Villaggio della Sabbia. Sovrastati da tanti scaffali si ritrovarono, con eccitazione, a cercare l'area giusta. Il sensei fece l'ennesimo segno al suo allievo per indicargli la zona proibita. Entrarono in un piccolo corridoio molto angusto, lì a pochi passi, si ergeva un triclinio di legno. Su di esso riposava, adagiato, un libro impolverato. La verità su Minashi era custodita su quei fogli. Deidara aprì il libro con molto rispetto soffiando via la polvere che si era adagiata su di esso con il tempo. Guardò il suo allievo e quando le sue labbra si aprirono, nella mente del genin apparì un mondo nuovo. Stava per scoprire la realtà, gioie e dolori, potere e sottomissione, tutto in un'unica parola: Shukaku.

CITAZIONE

~ Shukaku ad Una Coda o per meglio dire Ichibi no Shukaku. La forma di questo demone ricorda molto quella di un tasso, non si hanno informazione sui precedenti possessori di questo demone, ma si ritiene che siano deceduti senza lasciare traccia. Come gli altri demoni, rabbia innata e sete di sangue influenzano il suo comportamento. È solito uccidere chiunque si trovi a portata di tiro. Grazie a questo potere l'uomo oppure la donna che lo ospita è in grado di muovere a proprio piacimento la sabbia. Però devo dire a chiunque abbia questo dentro di se patirà una terribile insonnia, e non potrà mai più dormire tranquillo, perchè appena il possessore avrà chiuso gli occhi il demone non farà altro che divorare la sua anima. Questi sono i primi sintomi Misashi, visto che non sembra passato molto tempo da quando hai riscontrato questo possiamo volgere la situazione a tuo vantaggio. Questo è tutto quello che sappiamo, ora vieni è il momento di apprendere il controllo della sabbia.


Lesse tutto d'un fiato, senza pause o inutili commenti. Il contenuto era chiaro, maledettamente esplicito. Non si sapeva nè chi fossero stati i precedenti possessori e nè chi avesse introdotto quella mostruosa creatura all'interno del corpo di Minashi. La sete di sangue era la parola chiave presente in quella spiegazione, l'istinto di uccidere si stava espandendo, come un fiume in piena, nell'animo del giovane. Fu turbato da una frase che Deidara lesse con la stessa tonalità, ma che avrebbe condannato il ragazzo ad una vita di sofferenza. Il possessore dello Shukaku non poteva dormire, altrimenti rischiava di essere totalmente posseduto e logorato nell'animo dal demone. Ma non era quello il momento per piangersi addosso, così invitò il ragazzo a non abbattersi, ma ad impegnarsi per apprendere l'arte del controllo della sabbia che lo avrebbe reso unico nel suo genere. Il sensei appoggiò la mano sulla spalle del ragazzo per trasmettergli fiducia, ma Minashi era già immerso completamente nei suoi pensieri.

/ Ecco cosa comporta possedere il demone tasso. Non m'importa nulla, anche se non dormirò mai più, non mi farò distruggere dallo Shukaku. Sarò io che controllerò lui e ne sfrutterò i suoi poteri. E per quanto riguarda la voglia di uccidere non sarà un problema mio, ma di coloro che si metteranno sulla mia strada. Non voglio più perdere tempo qui. /

Senza indugiare oltre tornarono indietro fino ad uscire completamente dal palazzo. Da come procedeva, Deidara, stava dando l'impressione di essersi scocciato di tutti quei discorsi, evidentemente aveva voglia di mettere alla prova quel ragazzo. Con grande stupore, Minashi, vide apparire due bocche sul palmo delle mani del maestro. Sicuramente doveva trattarsi di un potere innato. Non impiegò molto a creare davanti a sé un'aquila composta di argilla che prese vita proprio sotto gli occhi del ragazzo. Salirono sulla creatura che, senza indugiare, spiccò il volo. Deidara ne guidava con estrema maestria i movimenti. Dopo pochi minuti erano già oltre le mura del villaggio. Il genin rimase aggrappato alla tunica del jounin tutto il tempo, evidentemente non apprezzava molto volare. Atterrarono sopra uno spiazzo e dopo essere scesi dall'aquila percorsero qualche metro in direzione di un luogo più esteso. Tutta l'area circostante era ricoperta di sabbia, non avrebbe potuto scegliere un sito migliore per l'allenamento. Fu lì che Deidara spiegò al suo allievo cosa avrebbe dovuto fare.

CITAZIONE

~ Bene Misashi kun per ora questo sarà il nostro luogo d'allenamento. Come vedi siamo circondati da sabbia, proprio quella che tu ora dovrai cercare di controllare. Risveglia quella determinazione che ho letto prima nei tuoi occhi. So che c'è la puoi fare, l'allenamento è duro e visto che sei ancora un novellino alle prime armi prova a concentrare il chakra nelle mani e nei piedi e poi prova a spostare i granellini che hai sotto i tuoi piedi. Questo è solo il primo esercizio base appena riuscirai a spostare una considerevole quantità di sabbia proveremo ad utilizzarla in qualche tecnica particolare. Ora vai ragazzo mostrami che non ho sbagliato a puntare su di te.


Come quando sostenne l'allenamento con Mahil si ritrovò a dover eseguire le istruzioni di un ninja dalle grandi qualità. Questa volta, però, nessuno gli avrebbe mostrato come avrebbe dovuto fare, l'unico che potesse controllare la sabbia era lui. Cercò di trasmettere chakra, dai piedi e dalle mani, alla sabbia circostante. Concentrò il flusso in un piccolo quadrato di terra spostandone una minima quantità come se una leggera folata di vento fosse passata proprio di lì. Sentiva lo sguardo del sensei vegliare sui suoi tentativi, ma non ci fece molto caso. Tentò nuovamente di spostare la sabbia sotto di lui alzandola di qualche centimetro. Non andava assolutamente bene, ne spostava quantità piccole creando strati non uniformi. La rabbia cominciò a far fluire più velocemente il sangue nel suo corpo. Fece una strana smorfia e riversò una quantità maggiore di chakra nel terreno, una colonna sabbiosa si alzò di fronte a lui, con le mani la spostò in avanti, ma dopo aver percorso qualche centimentro ricadde miseramente a terra.

* Sensei è difficile, non riesco ad imprimere la giusta forza allo strato sabbioso. Mi dia qualche consiglio in più, la prego. E' complicato equilibrare la giusta quantità di chakra, non è come utilizzare le tecniche doton, tipo la zanna rocciosa, in cui devo solamente ergere lance di roccia, qui devo controllare di precisione minuscoli granelli. E' completamente diverso. *

Ascoltò attentamente la risposta di Deidara. Finalmente comprese come poteva riuscire nel suo intento. Per l'ennesima volta accumulò del chakra nelle mani e nei piedi, ma questa volta in quantità molto maggiori. Compose un arco immaginario con le mani, come se avesse voluto raccogliere qualcosa; uno strato enorme di sabbia si alzò in cielo ricoprendolo compeltamente. Aveva esagerato, con tutta quell'energia immessa nel terreno non aveva fatto altro che creare un grande polverone. Capì che doveva dosare meglio il flusso energetico. Nei tentativi successivi migliorò l'uniformità della colonna sabbiosa e dopo un po' riusciva addirittura a fargli compiere dei minimi spostamenti. Sentiva di essere sulla strada giusta, qualche altro tentativo e sarebbe riuscito a controllare per piccoli tratti la sabbia.

/ Merda quanto è difficile. Non appena perdo il controllo del mio chakra la sabbia cade a terra. Devo continuamente pensare di mantenerla compatta, se manco di concentrazioe per qualche secondo perdo totalmente il controllo su di essa. E' simile all'allenamento per camminare sull'acqua, ma molto più complicato. Forza devo riuscirci, non posso mollare proprio ora. /

Guardò Deidara come per dirgli che quella sarebbe stata la volta buona. Dai tentativi precedenti aveva capito più o meno quale fosse la quantità ideale di chakra da impiegare per lo spostamento. Accumulò la sua energia interiore nei punti critici, mani e piedi e la rilasciò con cautela. Una piccola piramide stilizzata di sabbia si era compattata tra le mani del ragazzo. Mantendendo la concentrazione spostò la massa polverosa avanti a sè fino a qualche centimetro, poi rivolgendo lo sguardo verso il Jounin rilasciò più chakra portando la piramide fino a due metri di distanza. A quel punto i granelli ritornarono a terra. Si asciugò il sudore dalla fronte attendendo il verdetto del suo maestro.
 
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» Kyubi ~
view post Posted on 13/7/2008, 20:20




CITAZIONE


~ Parlato
¬ Narrato
« Pensato
£ Parlato esterni


CITAZIONE

† Sabbia e argilla a confronto
Ω Capitolo II

¬ Il sole era già alto sul paese del vento. Era una bella mattinata e un leggero venticello stava passando nei dintorni di Sunagakure alzando una discreta quantità di sabbia. Nessuno poteva sospettare che in quella zona sabbiosa si stava sostenendo un’ allenamento. Ma proprio lì tra dune scavate dal tempo c’erano due giovani ragazzi. Essi erano: Deidara Jonin del villaggio di Suna e con lui c’era Minashi, un promettente genin che lo shinobi aveva deciso di addestrare. Però quello non era un allenamento come un altro, infatti il brillante ninja stava cercando di insegnare al suo allievo un abilità innata, unica nel suo genere. Il controllo della sabbia, un potere tale che poteva far paura a chiunque. Ma forse non era solo per quel potere che tutti giù al villaggio erano spaventati, la spiegazione era un’altra. Ormai per le strade cittadine si era venuto a scoprire che il demone Shukaku aveva fatto nuovamente la sua apparizione e nel giro di pochissime ore il nome di Minashi era sulla bocca di tutti, certi proclamavano che era l’inizio della prosperità di Suna invece altri non erano tanto convinti, per vicoli oscuri la gente mormorava, e certamente non erano belle parole quelle all’indirizzo del piccolo genin. Parole come mostro,discordia erano all’ordine del giorno. Quel povero ninja aveva un destino davanti a se colmo di tristezza. Magari fossero solo quelli i problemi che accerchiavano il ragazzo, ma aimè non è proprio così. Nel palazzo del consiglio infatti il Jonin lesse per filo e per segno tutte le informazioni relative allo Shukaku allo shinobi. Quest’ultimo non proferì parola per tutto il tempo, nemmeno di fronte alla maestosa creatura d’argilla creata dal suo sensei, che stupito per la prima volta nella sua vita ne rimase deluso da quella poca considerazione. Il peso da portare con se era pesante, troppo per un ragazzo di soli quindici anni, ma il senpai Deidara si dimostrò subito caritatevole e disponibile con il ragazzo decidendolo di allenare per migliorarsi ancora e ancora ed era sicuro che la delusione per l’esser stato bocciato all’esame chinin avrebbe contribuito alla sua rinascita. Ed lì, proprio nel paese dove la sabbia regna sovrana che il Jonin lo stava osservando con le braccia incrociate al petto. Lo sguardo del maestro indugiava ogni secondo sul viso dell’allievo. Aveva dato istruzioni semplici e il suo pupillo per adesso non le stava seguendo proprio alla lettera. La sabbia non voleva sapere di muoversi, fu però lì in quell’occasione che imbronciato più che mai il genin ribollente di rabbia concentro una tale quantità di chakra nella sabbia che questa si alzò troppo velocemente causando un gran polverone. Non andava ancora bene, niente da fare i progressi per quanto minimi ci fossero non rispecchiavano ancora il volere del ninja di Suna. Ma in quell’occasione dopo tanto tempo di mutismo assoluto Minashi parlò per la prima volta. La sua voce per quanto fosse colma di rabbia fu orecchiabile e il suo rammarico per l’insuccesso era tale che il Jonin non potè restare lì senza fare nulla. Stava per dire un’ altra spiegazione su come fare quando, la risposta il ragazzo se la diede da solo. Era proprio così, dove concentrarsi meglio sul flusso di chakra emesso dal corpo cercando di renderlo più fluido e continuo possibile. Così il jonin non fece altro che sorridere di rimando al suo giovane allievo mentre riprovava l’esercizio ancora una volta. E dopo aver fallito ancora una volta, finalmente al terzo tentativo riuscì a spostare la sabbia di qualche metro. Dediara non aveva parole per quel successo ottenuto, fece un piccolo applauso all’indirizzo del genin. Il primo passo per l’apprendimento dell’innata era compiuto, lo shinobi della sabbia aveva visto giusto, quel Minashi era una vera promessa per la sabbia, in poche ora era riuscito a spostare la sabbia di ben due metri, un risultato che aveva lasciato senza parole il ninja. Dopo questi passi da gigante fatti dal suo pupillo, era giunto il momento di migliorare questa abilità così facendo Dediara guardò l’allievo da sotto la frangia, il tempo di far usare la sabbia per attaccare e difendersi era prossimo, bisognava solo mettere il ragazzo in pericolo di vita per far si che quest’ultimo la usi per i suoi comodi. Un fruscio di vento, la sabbia spostata in un secondo, quel secondo interminabile, poi il Jonin parlò...

~ Bene Minashi ora voglio vederti usare quella sabbia per attaccare e per difenderti. Ora con te non ci andrò pesante perché siamo su due livelli troppo differenti, userò soltanto attacchi di forza media che potresti facilmente sopportare. In questo combattimento voglio che usi contemporaneamente la sabbia e altre tecniche a tua disposizione. Questo ti servirà per migliorare la gittata della sabbia, i due metri non sono niente a confronto, voglio che arrivi al massimo delle tue capacità. Bene iniziamo con la difesa..

¬ Finito il discorso il ninja sunese si spostò all’indietro con un poderoso salto, la distanza che separava i due era di circa sei metri. Ricordandosi poi di aver ancora l'aquila il jonin si affrettò a farla detonare, era meglio non avere ostacoli durante la sfida, il botto fu potente e per pochi secondi dal cielo iniziò a piovere sabbia. Il combattimento stava per entrare nel vivo, e prima che potesse azzardare un attacco, il biondo shinobi lanciò verso il suo studente un Passero D'Argilla. La distanza dell’uccello venne percorsa abbastanza velocemente e a distanza di tre metri il sunese lo fece detonare. Il rumore fu assordante ma la potenza dell'esplosione non fu nemmeno paragonabile a quella precedente. Chissà se il genin di suna era riuscito a schivare l'attacco. Il fumo era ancora alto e del ragazzo non si vedeva nemmeno un capello.

« Minashi, mostrati.



CITAZIONE

Passeri D'Argilla
image
Tipo: HiJutsu
Richiede: Manipolazione dell'Argilla Esplosiva livello I
Descrizione: La Tecnica consiste nel creare/plasmare piccoli passerotti d’argilla,essi una volta creati eseguiranno gli ordini del proprio padrone. Questi uccelli anche se fatti di argilla conservano le loro caratteristiche naturali, quindi essi hanno la capacità di volare utilizzando le correnti d’aria proprio come fanno i veri passeri. La direzione di questi esseri però e quasi sempre legata al vento. La potenza dell’esplosione è in grado di causare un danno medio.
Un Passero è in grado di percorrere quaranta metri in un turno, un passero può rimanere intatto per tre turni dopo che è stato rilasciato, può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il possessore dell’innata che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
Ogni Passero consuma 5 unità d'argilla.
(Livello: 4 / Consumo: MedioBasso per ogni Passero - Bassissimo per riattivare)
[Massimo Passeri Generabili: Livello I 2, Livello II 3, Livello III 4, Livello IV 5]

CITAZIONE
Dediara:[x]
Energia:Viola
Chakra:650/650 ---> 590/650
Stato mentale:
Tranquillo
Stato fisico:
Illeso
Armi ed equipaggiamento:
Shuriken [x10]
Kunai [x10]
Carta Bomba [x5]
Consumi:
{5}.:Attivazione innata:.
{30}.:Grande Aquila d'Argilla:.
{10}.:Mantenimento innata:.
{15}.:Creato passero d'argilla:.

CITAZIONE

Bene ecco il post completo. Devo dire molto bene Lugymi. Ci sono i soliti errori di punteggiatura ma niente di estremamente grave.
Ora metti pure il tuo status del tuo pg alla fine del tuo prossimo post. E in scheda puoi aggingere l'innata. :caffe.gif:
Buon post caro *^*



Edited by » Kyubi ~ - 17/7/2008, 22:00
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 17/7/2008, 11:48




CITAZIONE

Narrato
* Parlato *
/ Pensato /


.:: La Mano ::.

La forza di volontà, quel potere che spesso riesce a colmare il gap che intercorre tra i geni ed i ninja normali, in quel momento, non sarebbe servita a molto. Minashi era alle prese con un'abilità innata, una caratteristica particolare presente nel suo spirito fin da quando era un bambino. Qualcuno aveva sigillato all'interno del suo piccolo ed indifeso corpicino un demone leggendario, che lo avrebbe privato di molte cose durante la sua vita, ma che in cambio, gli avrebbe donato un potere miracoloso. Si trattava di risvegliare Shukaku e di sfruttarlo a dovere. Non bastava l'impegno o la costanza, era necessario solamente riuscire a porre una certa forma di controllo su quella creatura demoniaca. Deidara, uno de jounin più promettenti del villaggio, lo stava aiutando a raggiungere il suo obiettivo. Il ragazzo, dopo alcuni tentativi, era riuscito finalmente a spostare una buona quantità di sabbia, per ben due metri. Non era solo che all'inizio ed il sensei glielo disse subito. Non voleva assolutamente far adagiare sugli allori il suo allievo. Dopo quel piccolo successo Minashi guadagnò un sorriso da parte del suo maestro, quella forma di incoraggiamento gli diede nuova linfa vitale che gli permise di non risentire minimamente della fatica accumulata.

CITAZIONE

~ Bene Minashi ora voglio vederti usare quella sabbia per attaccare e per difenderti. Ora con te non ci andrò pesante perché siamo su due livelli troppo differenti, userò soltanto attacchi di forza media che potresti facilmente sopportare. In questo combattimento voglio che usi contemporaneamente la sabbia e altre tecniche a tua disposizione. Questo ti servirà per migliorare la gittata della sabbia, i due metri non sono niente a confronto, voglio che arrivi al massimo delle tue capacità. Bene iniziamo con la difesa..


Il momento cruciale giunse in maniera vorticosa, Deidara decise che era arrivato il momento di mettere a dura prova quel ragazzo. Lo avrebbe attaccato, senza nessun problema. Il giovane genin si sarebbe dovuto difendere, con i mezzi a propria disposizione, dagli attacchi di un jounin molto più forte di lui. Quello scontro gli avrebbe permesso di migliorare il controllo della sabbia. Il ragazzo rimase impassibile a quella notizia, non si scompose nemmeno dopo l'applauso del suo sensei. Era abituato a tenere le proprie emozioni all'interno del suo animo. L'unica azione che si concesse fu quella di osservare minuziosamente le mani del suo maestro, infatti anche se non l'aveva dato ancora a vedere, era rimasto molto colpito da quella caratteristica. Riflettè sul fatto che, molto probabilmente, anche Deidara era considerato un'arma per Suna, forse era per quello che si stava prendendo molto a cuore l'addestramento di Minashi.

* Sensei, sono pronto. Mi attacchi pure, non ho paura nè di lei nè del suo potere innato. Perchè di questo si tratta, vero? Quelle bocche sulle mani, anche lei è considerato una potenziale arma per Suna? Me lo dica, è per questo che tiene così tanto al mio addestramento, non è vero? L'ho letto chiaramente nei suoi occhi, dal primo momento che ci siamo conosciuti. *

No n fece nemmeno in tempo a terminare il suo discorso che il jounin si spostò all’indietro con un poderoso salto, la distanza che separava i due era di circa sei metri. Pochi istanti dopo, l'aquila, che li aveva trasportati fin lì, esplose crando un frastuono gigante. Il genin si coprì istintivamente il viso, questa volta fece un'espressione davvero incredula. Il suo maestro era in grado di far saltare in aria le sue crature. Non osò nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se avesse indirizzato il volatile verso di lui. Fumo e residui di sabbia aveva completamente ricoperto l'aere circostante. Da quel pensiero passarono pochi secondi che dalla mano di Deidara spiccò il volo un passero di argilla. Minashi, a causa del fumo, non lo vide subito e quando si accorse del primo attacco, era già troppo tardi. Doveva inventarsi qualcosa, l'uccello stava avanzando pericolosamente verso di lui. Immediatamente pensò alla gabbia di roccia, ma non avrebbe avuto il tempo materiale per crearla, così, a quasi tre metri di distanza, si decise ad utilizzare la sabbia. Con un gesto istintivo della mano si coprì il volto. Fu la sua salvezza, il passero esplose, ma uno strato di sabbia si era già alzato perpendicolarmente al suolo. In poche parole, uno scudo protettivo si era frapposto fra lui e l'animale detonato.

/ Scudo di Sabbia (Suna no Tate - Shield of Sand) /


Quell'azione istintiva l'aveva preservato dal subire un danno importante. Contrariamente alle parole dei maestro, se l'esplosione l'avesse colpito in pieno, l'avrebbe sicuramente ferito gravemente, visto che il passero volava in direzione del suo viso. La sua abilità nel controllare la sabbia non era ancora ad un buon livello, così si era creata qualche falla nella sua difesa che gli procurò alcune abrasioni leggere sulla spalla sinistra e sul petto. In tutta quella confusione, tra il polverone di sabbia che si era alzato in aria ed il frastuono per la detonazione realizzò di dover sfruttare immediatamente quel momento. Di fronte a lui non c'era il solito ninja alle prime armi, ma un vero esperto dell'arte del combattimento. Se voleva avere almeno l'occasione di metterlo in difficoltà doveva cogliere l'attimo. Si era allenato con Mahil nelle grotte di Kreton a combattere senza l'ausilio della vista. Avrebbe sfruttato quella peculiarità per prendere alla sprovvista il suo avversario.

CITAZIONE
Combattere alla Cieca - Base: Permette, tramite il chakra, di sopperire alla vista con uno degli altri sensi, permettendo al ninja di combattere anche se accecato.

Sei metri lo separavano da quell'uomo, si era difeso senza spostarsi di un solo millimetro, quel potere era enorme, lo stava capendo sempre di più. Si sentiva invincibile ed in grado perfino di sconfiggere un jounin. La sua superbia lo avrebbe portato a farsi male, perchè, in realtà, il divario tra i due era troppo elevato. Aveva diverse tecniche ed armi a disposizione, ma volle tentare la strada più ardua. Dopo essersi difeso con l'aiuto della sabbia pensò di attaccare Deidara con l'ausilio della stessa.

/ Devo trovare un diversivo, poi proverò a colpirlo indurendo la sabbia con il mio chakra. E' pur sempre un jounin, le sue caratteristiche di velocità ed agilità non sono lontanamento paragonabili alle mie. Tramite questa tattica lo coglierò di sorpresa, ne sono sicuro. Sensei, preparati, il mio attacco sta per abbattersi, inesorabile, su di te. /

Prese dalla sua sacca porta oggetti tre kunai e tre shuriken. Teneva i primi nella mano destra e gli altri nella mano sinistra. Scagliò inizialmente le tre stelle metalliche con una traiettoria a rientrare che dall'esterno si chiudeva verso l'interno e che molto probabilmente avrebbero colpito il maestro al fianco sinistro. Dopo due secondi lanciò i tre kunai frontalmente. Viaggiavano in aria paralleli e disposti in un'immaginaria fila verticale. Il primo era diretto al volto, il secondo al collo ed il terzo al petto. Tutte le sue armi erano avvelenate, se fosse stato ferito avrebbe subito le conseguenze dello Scorpio Velenis. Subito dopo riversò una buona quantità di chakra nel terreno sollevando, di circa un metro e mezzo, una colonna di sabbia. In quel momento realizzò che qualcosa era cambiato. La massa sabbiosa aveva la forma di una grande mano che era in grado di guidare a suo piacimento, non aspettò oltre e la indirizzò verso Deidara.

/ Bara del Deserto (Sabaku Kyuu - Desert Graveyard) /


L'arto procedeva velocemente, coprì in pochi secondi i sei metri di distanza che intercorrevano tra i due ninja. Minashi con la mano aperta tentò di afferrare il braccio destro del suo sensei che in quel momento sarebbe dovuto essere paralizzato dal veleno. Una volta bloccato con quella tecnica, sarebbe stato semplice colpirlo. Gli occhi di Minashi erano iniettati di sangue, non vedeva l'ora di gustare la prelibata vittoria.

CITAZIONE

Nome: Minashi delle Sabbie Nere [@]
Grado: Genin
Energia: Verde
Chakra: 170
Status fisico: Leggera abrasione sulla spalla sinistra e sul petto.
Status mentale: Sicuro di se stesso.
Consumi:
200 + 10 = 210 ( Bonus Attivazione Innata )
210 - 10 = 200 ( Costo Attivazione Innata )
200 - 10 = 190 ( Scudo di Sabbia )
190 - 20 = 170 ( Bara del Deserto )
Slot:
Lancio di tre shuriken ( 1° Lancio di Armi )
Lancio di tre kunai ( 2° Lancio di Armi )
Scudo di Sabbia ( 1° Tecnica )
Funerale del Deserto ( 2° Tecnica )
Bonus: //
Malus: //
Armi Svelate:
Wakizashi ( 1 ) Avvelenata
Armi Utilizzate:
Shuriken ( 3 ) Avvelenati
Kunai ( 3 ) Avvelenati
Note: Ho ipotizzato di aver attivato l'innata, pagandone il relativo costo, nel post precedente.
Edit: Si, ho editato il nome della tecnica sbagliata in questo Quote.



Edited by Lugymi Nikagara - 17/7/2008, 13:07
 
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» Kyubi ~
view post Posted on 17/7/2008, 11:57




CITAZIONE


~ Parlato
¬ Narrato
« Pensato
£ Parlato esterni


CITAZIONE

† Una difesa quasi assoluta
Ω Capitolo III

¬ Un gran polverone si stava addensando nella zona dove il passero d’argilla era esploso. Forse il genin era morto nell’esplosione, allora questo voleva dire che il suo potere non era altro che un bluff. Il jonin di sunagakure fece un passo in avanti cercando di scorgere qualche segnale da parte del suo allievo. E nel bel mezzo della nube sabbiosa, Dediara notò un’ ombra, elevarsi dietro la pioggia di granelli. Poco dopo il suo sguardo si spalancò per l’ammirazione e lo stupore, il genin aveva imparato a giostrare bene la sua innata. Un muro di sabbia si stava ergendo davanti allo shinobi. Finalmente aveva imparato a controllare il suo potere, questo fece sorridere il biondo ragazzo anche se aguzzando la vista nel muro di sabbia si potava vedere qualche mini falla, dopotutto era appena all’inizio dell’allenamento e qualche errore da parte del pupillo ci si poteva aspettare. Ma comunque tutto le lacune che il giovane aveva dimostrato pocanzi erano state colmate quasi del tutto. Attraverso i buchi creatosi nel muro il ninja sunese vide il suo novellino ergesi davanti a lui. Delle lievi bruciature si potevano notare sul suo corpo, era proprio di quello che Minashi doveva preoccuparsi, un’ attacco più potente e il combattimento avrebbe avuto un finale anticipato. Doveva lavorare ancora molto per riuscire a tappare quelle crepe nella parte difensiva. In questo momento la si poteva considerare una difesa “quasi” assoluta. Ormai il sole stava battendo sui due, era passato parecchio tempo da quando sia Dediara che il suo ragazzo erano scesi dall’aquila e ora sulla faccia del primo si potevano scorgere delle piccole goccioline di sudore scendere fino al mento. Il jonin stava aspettando una qualsiasi risposta all’attacco precedente, ma ancora silenzio. Poi senza preavviso il genin lanciò delle armi verso il suo maestro, forse con troppa disinvoltura, pensava forse di poter ferire uno shinobi di tale livello? Sembrava più una azione diversiva, ma nonostante tutto il il biondo prese dalla sua tasca porta armi le uniche armi che si era portato dietro, diversi shuriken e una manciata di kunai. Fu un lampo, mentre le armi bianche stavano facendo la parabola, il sunese prese tre di quelle stelle lucenti e le lanciò verso quelle del nemico, un rumore metallico risuonò nell’aria e tutte le sei armi lucenti caddero affondando nella sabbia del deserto. Un attacco da novellini, niente di più poteva ritenersi pericolo solo perché c’era del fluido attaccato alle lame, ma per uno che aveva due gradi in più sulle spalle non era un problema evitarle. Così mentre vide altre armi, questa volta dei kunai avvicinarsi non potè far a meno di sorridere leggermente, difesa semplice e concisa, dalla mano destra prese tre kunai e li lanciò con un leggero fervore verso quelli di Minashi interrompendone la corsa. Appena anche l’ultimo kunai affondò nel terreno tornò a guardare il suo avversario, egli si era già portato all’attacco spostando la sua sabbia verso Deidara cercando di chiuderlo nella sua morsa, proprio come se fosse una bara del deserto. Il tempo per pensare a una strategia era molto limitato, per prima cosa però doveva riuscire a sfuggire a quella prigione certa. Gli ci vollero pochi sigilli per riuscire a scappare da quella situazione difficile, un puff ed ecco che nella morsa nella sabbia al posto del ninja biondo si presentò un ciocco di legno. La kawarimi no Justu o per meglio dire la tecnica della sostituzione, mossa di grande efficacia per poter scappare da pericoli come quelli. Così mentre egli stava ancora stringendo con la bara di sabbia il povero tronco, il jonin grazie alla tecnica si teletrasportò alle sue spalle, alla distanza di soli tre metri, una distanza che non poteva lasciare molto scampo al genin, ma come si era proposto prima lo shinobi non avrebbe usato nessun attacco che potesse causare ferite gravi al povero Minashi così utilizzò una tecnica che l’avrebbe solo reso incapace al movimento. Per essere più sicuri prima di utilizzare codesta tecnica il jonin creò un altro rapace , molto simile a quello che poco tempo prima aveva utilizzato. Con la mano prese l’argilla che aveva in tasca e dopo pochi secondi riuscì a generare un uccello, solo che questo assomigliava molto di più a un gufo, senza attendere oltre ci salì sopra e spiccò il volo, portandosi a un’altezza di sette metri rispetto al controllore della sabbia. E fu lì, proprio in quel momento che decise di utilizzare la sua terza tecnica. La sorgente dorata della palude, di colpo sotto il ninja della sabbia si creò una vasta palude che investì un’area considerevole del deserto. Come avrebbe fatto Minashi a cavarsela questa volta? Dall'alto Deidara osservava la scena imperterrito, e mentre la sua tecnica stava facendo effetto si rivolse al suo allievo..


~ Minashi kun! Credo che ora sia abbastanza, non potrai scappare difronte alla mia tecnica. Chiedi aiuto e ti salverò, rifiuta e avrai una morte certa. Ora decidi, misura bene le parole che userai, io non perdono gente che non sa stare al proprio posto. Muoviti e fai la tua scelta, vivere con questo potere o morire da miserabile. Decidi!



¬ Un battito di ciglia, un battito d'ali, gli occhi che indugiarono permanentemente sul ragazzo di suna. Una leggera discesa porto Deidara a non meno di due metri dal possessore del demone Shukaku.



CITAZIONE

Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
Descrizione: Tecnica che permette un movimento accellerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un animale (animale che non dev'essere un essere richiamato o un compagno ninja, insomma, un animale che non sia in grado di controllare il chakra), con il quale si deve creare un tramite attraverso un sottilissimo filo di chakra invisibile (anche allo Sharingan e al Byakugan), oppure il classico ciocco di legno. Essendo un movimento accellerato e non un teletrasporto, non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita per le proprie dimensioni corporee. Inoltre le correnti di chakra disturbano il processo di "sostituzione", quindi non è possibile apparire a distanza inferiore ai 3 metri da un essere vivente. Inoltre la distanza massima percorribile è pari a 20 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5, Consumo di Chakra: Basso)

CITAZIONE

Gufo d'Argilla
Tipo: HiJutsu
Richiede: Manipolazione dell'Argilla Esplosiva livello III
Descrizione: Tecnica che dà vita ad un grande gufo d’argilla, esso una volta creato eseguirà gli ordini del proprio padrone. Questo uccello anche se fatto d’argilla conserva le proprie caratteristiche naturali, quindi esso ha la capacità di volare. Data la sua grandezza il possessore dell’innata può cavalcarlo. E’ possibile far detonare la stessa tramite un consumo mediobasso aggiuntivo. Il gufo inoltre possiede una coda prensile con la quale è in grado di catturare ed imprigionare all’interno una persona. L'esplosione è in grado di causare danni gravi.
Un Gufo è in grado di percorrere trenta metri in un turno, un gufo può rimanere intatto per tre turni dopo che perde il contatto con il possessore dell’innata, può continuare a mantenere la sua forma se viene nuovamente a contatto con il suo creatore che dovrà spendere una quantità di chakra per riattivarlo.
Ogni Gufo consuma 25 unità d'argilla.
(Livello 3 / Consumo: Alto - Mediobasso per detonare – Basso per riattivare)
[Massimo di Gufi Generabili: 1]


CITAZIONE

Sorgente Dorata della Palude (Doton: Yomi Numa - Underworld Swamp)
Tipo: Ninjutsu
Villaggio: N/A
Tecnica che "richiama" una grossa palude sotto l'avversario facendolo sprofondare.
(Livello: 1 / Consumo: Alto)

CITAZIONE
Dediara:[x]
Energia:Viola
Chakra:650/650 ---> 510/650
Stato mentale:
Tranquillo
Stato fisico:
Illeso
Armi ed equipaggiamento:
Shuriken [x10]--->[x7]
Kunai [x10]---> [x7]
Carta Bomba [x5]
Consumi:
{5}.:Attivazione innata:.
{30}.:Grande Aquila d'Argilla:.
{10}.:Mantenimento innata:.
{15}.:Creato passero d'argilla:.
{10}.:Mantenimento innata:.
{10}.:Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu:.
{30}.:Gufo d'Argilla:.
{30}.:Sorgente Dorata della Palude (Doton: Yomi Numa - Underworld Swamp):.




Edited by » Kyubi ~ - 17/7/2008, 22:02
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 19/7/2008, 00:35




CITAZIONE

Narrato
* Parlato *
/ Pensato /


.:: Via col Vento ::.

La vita era fatta di circostanze, fortuite o volute da una Mente superiore, questo non lo poteva sapere nessuno. Minashi rivisse un momento passato e grazie ad esso fu salvo. Combattere contro un jounin non era affatto semplice e per di più era anche molto pericoloso. Un errore poteva costargli la vita, per questo non erano ammesse distrazioni. Durante l'addestramento con Mahil, dove si era conquistato definitivamente il titolo di genin, aveva imparato a combattere con chi era più forte di lui. Bisognava sfruttare tutto, dalle debolezze del nemico, all'ambiente circostante, tutto poteva risultare utile e fondamentale. Minashi era sicuro di aver stretto all'interno della sua presa il sensei. Stringeva con il pugno come se volesse in qualche modo dimostrargli la sua forza. Era totalmente avvolto dalla sabbia, tranne il volto, che era rimasto scoperto. Si avvicinò alla sua preda, ma scoprì ben presto che all'interno vi era solo un mezzo tronco di legno. Non era possibile, Deidara si era sostituito a quell'oggetto senza che Minashi se ne accorgesse minimamente.

/ Maledetto, ha evitato la mia tecnica con un niente, è proprio degno del nome che porta. Ha anche creato di nuovo un animale esplosivo. Devo allontanarmi da qui, altrimenti mi farà fuori. Non scherza per niente questo tipo. Devo capire anche come attaccarlo, sembra non avere punti deboli. Gli restituirò almeno un colpo, dovessi terminare il mio chakra. /

Il rumore di un battito d'ali lo fece voltare e l'immagine che vide, fu limpida come il cielo terso sopra di loro. Il jounin stava fluttuando nell'aria, a circa sette metri da terra, a cavallo di una delle sue creature di argilla, dalle sembianze di un gufo. Non poteva attendere oltre, da un momento all'altro avrebbe sicuramente scagliato il suo attacco. Nell'istante in cui Minashi compose il sigillo della pecora una nuvola di fumo misto a polvere avvolse le sue gambe. Scattò in avanti allontanandosi dalla portata del sensei. Percorse alcuni metri ad una velocità incredibile, quasi non toccava il terreno. Concentrò gli sforzi sulla parte destra in modo tale che riuscisse a deviare verso sinistra con efficacia. Ulteriore polvere si alzò da terra. Terminato il tratto fece lo stesso caricando chakra sulla parte sinistra per percorrere gli ultimi metri verso destra. Aveva deciso di procedere in quel modo per evitare di essere considerato un bersaglio facile.

/ Tecnica del Passo veloce /


Dopo aver percorso circa sette metri sentì qualcosa di strano sotto i suoi piedi. La sabbia si stava trasformando in palude. Il pensiero volò immediatamente verso la prova a cui lo sottpose Mahil nelle paludi di Menma, dove aveva appreso la stessa tecnica che stava utilizzando in quel momento. Non avrebbe retto ancora per molto, quel terreno fangoso avrebbe presto ingoiato tutto ciò che si fosse appoggiato sopra di esso. Quel jounin ci stava andando pesante, era una tecnica letale. Se non avesse utilizzato il passo veloce per spostarsi sarebbe già stato inghiottito dalla palude. Ma il pericolo non era ancora terminato, infatti si trovava ancora nel raggio d'azione dello stagno fangoso. Capì che la sua ultima speranza risiedeva nella conformazione del terreno. Il sudore grondava dalla sua fronte, il combattimento era molto intenso. Il giovane genin sapeva di rischiare molto, ma non aveva nessuna intenzione di darla vinta al suo sensei.


CITAZIONE

~ Minashi kun! Credo che ora sia abbastanza, non potrai scappare difronte alla mia tecnica. Chiedi aiuto e ti salverò, rifiuta e avrai una morte certa. Ora decidi, misura bene le parole che userai, io non perdono gente che non sa stare al proprio posto. Muoviti e fai la tua scelta, vivere con questo potere o morire da miserabile. Decidi!


/ Sei un bastardo Deidara, mi stai mettendo alle strette, ma non ho nessuna intenzione di dartela vinta. Ti dimostrerò di cosa sono veramente capace. Me lo sono promesso, devo restituirti almeno un colpo. Sto migliorando a vista d'occhio nel controllo della sabbia, è arrivata l'ora di stringerti in una bella morsa, poi vedremo se continuerai a fare lo spaccone. /

Rilasciò più chakra per virare immediatamente sulla sua sinistra gettandosi, così, su di uno strato roccioso. Le stesse stavano sprofonando all'interno della gola paludosa, ma con minore velocità, così riuscì a saltare da una all'altra portandosi dopo qualche secondo fuori dalla gittata delle tecnica. Da quel punto vide Deidara abbassarsi a circa due metri da terra, mentre i due, in quel momento, erano distanti circa quindici. Osservava il suo profilo, non desiderava altro che colpirlo. Non poteva attaccarlo da lì e non poteva neanche avvicinarsi frontalmente, a causa della presenza della palude. Prese dalla sua sacca porta oggetti un kunai ed un flash e li legò insieme. Iniziò a correre circumnavigando la palude, fino a raggiungere, in linea d'aria, i dieci metri di distanza dal jounin. Scagliò con violenza il kunai indirizzandolo al suo petto e a circa due metri dall'obiettivo fece esplodere il flash con il chakra. Un enorme bagliore comparve proprio davanti al ninja nemico. Sarebbe stato improbabile sfuggire al suo raggio d'azione, quasi certamente era rimasto acciecato. Senza attendere oltre riversò una considerevole quantità di chakra nel terreno.

/ Bara del Deserto (Sabaku Kyuu - Desert Graveyard) /


Due grossolane mani fecero la loro comparsa sulla scena. Minashi le guidava entrambe con grande maestria. Rivolse i palmi verso il jounin indirizzando le due masse sabbiose verso di lui. Procedevano spedite con la stessa velocità che possedeva il genin. Sembravano le mani di Shukaku, quella scena avrebbe messo i brividi a chiunque. Quando utilizzava quella tecnica il ragazzo assumeva un'espressione sanguinaria, non sperava altro che poter intrappolare il suo maestro. La brama di potere aveva completamente offuscato la sua ragione. Le mani avevano percorso dieci metri e si erano alzate di due, stava proprio migliorando a vista d'occhio. Quando Minashi chiuse i pugni, esse si abbracciarono creando una specie di bara. Molto probabilmente Deidara era al suo interno.



SPOILER (click to view)

Tecnica del Passo veloce

Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Suna
Posizione Magiche: 1 (molto veloce)
Descrizione: Il ninja acquisisce la capacità di avvolgere a piacere il proprio corpo con delle folate di vento concentrate, per un tempo brevissimo. In questo modo acquisisce velocità e leggerezza, potendo quindi muoversi ad una velocità incredibile (Il doppio consentito dalle sue caratteristiche di velocità.) per una singola azione di movimento. Attivando la tecnica si può usare questa accelerazione solo per muoversi in nessun caso per attaccare. Inoltre il movimento del Ninja, se effettuato su un terreno dove esista polvere o sabbia viene accompagnato da una nuvola di tale sostanza, che ne maschererà in parte le intenzioni di spostamento. Questo spostamento tuttavia aumenta leggermente il rumore prodotto dal movimento del ninja a causa del vento che lo ricopre. Utilizzando questa tecnica inoltre si sarà in grado di percorrere il doppio con un consumo medio, o il triplo con un consumo alto della distanza concessa per uno slot di azione.
(Livello: 3 / Consumo: Medio o Alto)



CITAZIONE

Chakra: 120
Status fisico: Leggera abrasione sulla spalla sinistra e sul petto.
Status mentale: Sicuro di se stesso.
Consumi:
200 + 10 = 210 ( Bonus Attivazione Innata )
210 - 10 = 200 ( Costo Attivazione Innata )
200 - 10 = 190 ( Scudo di Sabbia )
190 - 20 = 170 ( Bara del Deserto )
170 - 30 = 140 ( Tecnica del Passo Veloce )
140 - 20 = 120 ( Bara del Deserto )
Slot:
Lancio di un Kunai legato alla sfera flash ( 1° Lancio di Armi )
Tecnica del passo veloce ( 1° Tecnica )
Bara del Deserto ( 2° Tecnica )
Bonus: //
Malus: //
Armi Svelate:
Wakizashi ( 1 ) Avvelenata
Armi Utilizzate:
Shuriken ( 3 ) Avvelenati
Kunai ( 4 ) Avvelenati
Sfera Flash ( 1 )
Note: Ho utilizzato la versione più dispendiosa del passo veloce. Per intnderci quella che consuma Alto.
Edit: //

 
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» Kyubi ~
view post Posted on 19/7/2008, 21:45




CITAZIONE


~ Parlato
¬ Narrato
« Pensato
£ Parlato esterni


CITAZIONE

† L'artista delle esplosioni.
Ω Capitolo IV

¬ Solo sguardi, le parole avevano lasciato il campo di battaglia già da un pezzo. Ora era il momento di passare solo ai fatti. Le chiacchiere stavano a zero. Il Jonin continuava a guardare il suo allievo dal suo volatile. Quale mossa avrebbe usato per scappare alla tecnica della sorgente dorata della palude? No! Era impensabile che il piccolo genin potesse scampare a una tecnica di tale potenza. Un sorriso venne a crearsi sulla faccia del ragazzo, prontamente nascosto dietro il colletto della tunica. Ma l’espressione di pura gioia finì per scomparire dal viso dello shinobi, la causa di tutto questo era colpa del suo giovane. Infatti questo stava usando una di suna che Deidara non aveva previsto. Il jutsu in questione era chiamata con il nome del passo veloce. Questa mossa comprendeva in un movimento accelerato del corpo che lo rendeva leggero e gli consentiva di spostare velocemente. Grazie a questo riuscì a evitare la palude che si stava formando sotto i suoi piedi. Alzata una grossa quantità di sabbia ormai fu completamente fuori dal raggio d’azione della tecnica. L’espressione del biondo si era fatto fredda, si era sentito preso in giro da quel genin, ma nonostante tutto si era dimostrato in gamba nell’evitare quel ninjutsu, però quello era solo l’inizio del combattimento, avrebbe capito finalmente perché il jonin di sunagakure veniva chiamata l’artista delle esplosioni. Aveva ancora diversi assi nella manica e non solo come tecniche d’argilla ma anche come arti ninja diverse dalla sua innata. Uno battito d’ali e aveva già formulata una tecnica d’attacco. Solo che nello stesso momento che aveva realizzato quella strategia il piccolo Minashi era passato al contrattacco, dalla distanza di dieci metri lanciò verso lo shinobi un kunai con dietro di se attaccato una bomba flash. Era una buona tecnica, cercare di rendere il nemico cieco per poterlo attaccare era una delle mosse più gettonate di quei tempi andati, ma non era abbastanza per far fuori un ninja del livello di Deidara. Così nello momento in cui mancavano due metri la bomba esplose generando un forte bagliore che racchiuse una determinata aria dove il sunese risiedeva in quel momento, sembrava finito ma il ragazzo aveva già architettato una contrattacco con un lancio di un kunai che andò a bloccare la corsa del suo gemello. Visto che non vedeva dovette basarsi tutto sull’udito il primo rumore che udì fu quello del kunai che andò a sbattere contro quello del suo avversario. Però non poteva finire lì, sembrava tutto troppo semplice, infatti, aprendo le orecchie sentì qualcosa provenire dal terreno e che alzandosi dalla sabbia raggiunse la postazione attuale dello shinobi. Il bagliore stava iniziando a calare e un’ombra si stava calando sopra il jonin. Due enormi pareti di sabbia si stavano avvicinando sempre di più al ninja. Sembrava proprio una da dove era impossibile scappare ma non per uno come lui, il bombarolo della sabbia. E per dimostrare il tutto saltò via dal suo gufo mentre lo faceva detonare verso la metà di quelle mani di sabbia. L’esplosione fu violentissima, del calibro dell’aquila e anche lì come prima ci fu un’intensa pioggia di sabbia che occupò una vasta zona del deserto. Il fumo stava salendo alto nel cielo e come un a saetta il biondo uscì dalla coltre di nube. Aveva la parte inferiore della tunica bruciata, ma nonostante tutto era illeso, ora era il momento di passare al contrattacco. Con la sua argilla creò una sua copia identica d’argilla, un pop e i due si guardarono sorridendosi di rimando. Quella era la prima parte del suo attacco, detto fatto ora era il momento di passare alla seconda fare, in un secondo passò alla parte B del piano d’attacco. Mettendo le mani a formare una croce usò la tecnica moltiplicazione del corpo. Ora al fianco sinistro dell’originale nello stesso modo di prima si creò un’altra copia. Ora alla sua sinistra aveva il suo kage bunshin e a destra aveva la copia d’argilla. Pronti e via, tutti e tre iniziarono a correre verso lo shinobi arrivati a sei metri di distanza l’originale Deidare si fermò facendo avanzare gli altri due che mantenevano la distanza di due metri l’uno dall’atro. A quel punto raggiunti a tre metri dal nemico il kage bushin grazie al suo chakra utilizzò la tecnica del soffio di vento, mirando alle gambe del sunese, e un secondo dopo il jonin fece esplodere il suo clone d’argilla coinvolgendo tutta l’area dove stava prima il piccolo Minashi. Un'altra strategia vincente, come se la sarebbe cavata ora il genin della sabbia? Ma un dubbio stava assalendo il ninja, se il combattimento avrebbe tirato ancora tanto, il ragazzo sarebbe morto di certo, così facendo un passo verso l'area colma ancora di nubi parlò:


~ Finiamo qui Minashi



CITAZIONE

Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Una
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni simili in tutto e per tutto al ninja che li ha creati. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza scompaiono creando una piccola nuvoletta di fumo. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti a quelle del creatore. Inoltre possono fare tecniche, utilizzando il proprio chakra. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi, muovere gli arti e saltare. Se toccati la loro consistenza è fisica.
Costo, resistenza e chakra posseduto dalle copie seguono questo schema:
[Chunin: consumo Medio per copia, distrutte con qualsiasi danno, chakra posseduto Basso / Jonin: consumo Medio-Alto per copia, distrutte con una ferita leggera, chakra posseduto Medio-Basso / Sp Jonin: consumo Elevato per copia, distrutte con una ferita media, chakra posseduto Medio-Alto]
Solitamente le copie possiedono solamente il 20% delle armi base dell’originale, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 3 / Consumo: Variabile)

CITAZIONE

Clone D'Argilla Esplosivo
Tipo: HiJutsu
Richiede: Manipolazione dell'Argilla Esplosiva livello II
Descrizione: Si crea con l'utilizzo dell'argilla dei cloni identici all'utilizzatore. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza scompaiono lasciando una quantità d’argilla pari al loro volume corporeo. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti a quelle del creatore, ma non possono essere equipaggiati con qualsivoglia tipo d’arma. I Cloni possono detonare con un consumo aggiuntivo MedioBasso. L'esplosione è in grado di causare danni mediogravi.
Ogni Clone consuma 10 unità d'argilla.
(Livello:3 / Consumo: Medio per copia, distrutte con una ferita leggera)
[Massimo Cloni Generabili: Livello II 2, Livello III 3 Livello IV 4]

CITAZIONE

Soffio del vento
Villaggio: Sabbia
Posizioni magiche: 5
Descrizione:Dopo aver accumulato una grandissima quantità di chakra nei palmi delle mani il ninja riesce ad emettere la massa di energia, larga massimo 50 cm, sottoforma di un'unico getto di vento che raggiunge i 20 m di estensione. Il vento creato può assumere una traiettoria solo lineare. Da genin tale limite viene superato, consentendo al ninja di effettuare una (a genin) o due(a chunin) curve alla massa di vento. Se colpisce in pieno risulta capace di causare un danno Medio. Dal grado di genin la tecnica può essere potenziata facendo viaggiare nel vento un massimo di 4 kunai, i quali seguiranno la traiettoria del vento. Spostare la massa di vento costa un Bassissimo, richiede un corrispettivo movimento di mani, diminuisce la potenza di 10 a curva e può essere al massimo di 90°. Ogni kunai è come se venisse lanciato con un potenziamento in forza pari a Basso.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)

CITAZIONE
Dediara:[x]
Energia:Viola
Chakra:650/650 ---> 410/650
Stato mentale:
Tranquillo
Stato fisico:
Illeso
Armi ed equipaggiamento:
Shuriken [x10]--->[x7]
Kunai [x10]---> [x7]
Carta Bomba [x5]
Consumi:
{5}.:Attivazione innata:.
{30}.:Grande Aquila d'Argilla:.
{10}.:Mantenimento innata:.
{15}.:Creato passero d'argilla:.
{10}.:Mantenimento innata:.
{10}.:Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu:.
{30}.:Gufo d'Argilla:.
{30}.:Sorgente Dorata della Palude (Doton: Yomi Numa - Underworld Swamp):.
{10}.:Mantenimento innata:.
{15}.:Detonazione gufo d'argilla:.
{20}.:Creato clone d'argilla:.
{15}.:Detonazione copia:.
{40}.:Kage bushin:.

CITAZIONE
[.:Kage bushin:. Chakra posseduto 25-20 Soffio di vento= 5]

CITAZIONE
Visto che stai per iniziare la quest ti concedo una parte dei ryo che ti avrei dato per l'allenamento. Tieni questi 120 pezzi e organizzati per la missione. Mi aspetto una cosa fiQa mi raccomando eh è_é



Edited by » Kyubi ~ - 21/7/2008, 20:46
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 27/7/2008, 21:27




CITAZIONE

Narrato
* Parlato *
/ Pensato /


.:: Disparità::.

Il loro livello di combattimento era su due piani totalmente differenti. Deidare era troppo superiore a quel giovane genin. Non solo vinceva in forza e velocità, ma anche a livello di justu e chakra apparteneva a tutt'altro mondo. Minashi era convinto di averlo imbrigliato con quell'attacco, ma il jounin se l'era cavata con semplicità. Riaprì gli occhi, dopo averli chiusi per evitare di essere acciecato, nel momento in cui sentì una fortissima esplosione. Il sensei si era nuovamente dilettato a far esplodere una delle sue creature, infatti il gufo di argilla che stava cavalcando era scomparso lasciando il posto ad una pioggia di sabbia derivante dalle mani distrutte, che aveva creato Minashi. Il rumore assordante, misto allo spostamento d'aria fecero indietreggiare il genin di qualche passo. Rimaneva allibito ad ogni esplosione, quel sensei era davvero impressionante. Dalla coltre di fumo sbucò il jounin che creò una copia identica a lui. Era d'argilla, infatti aveva utilizzato le sue mani per plasmarla a sua immagine e somiglianza. Allo stesso modo compose un sigilllo, unendo le dita a croce e creò un'altra copia vicino a sé, questa volta si trattava di un kage bunshin. Minashi vedeva tre Deidara, subito capì che quei cloni avrebbero avuto due obiettivi diversi.

/ Merda, se mi attacca con entrambi sono spacciato. E poi di nuovo quell'argilla maledetta, spero solo che non la faccia detonare. Sarei spacciato in quel caso. Ora mi ritrovo a combattere contro tre jounin. Come farò a cavarmela? Questa situazione è diventata davvero troppo sfavorevole per un genin come me. Ora, però, devo difendermi. /

Cominciarono a correre verso Minashi, tre Deidara, con lo sguardo impassibile e decisi a far saltare il genin possessore dello Shukaku. Improvvisamente l'originale si fermò mandando avanti le due copie. Esse erano distanti l'una dall'altra circa due metri. Il kage bunshin impastò il chakra e compose cinque sigilli, era una tecnica che conosceva molto bene il giovane ragazzo, dopo pochi attimi gli scagliò contro il soffio del vento. Il genin non potè far altro che ergere davanti a lui un muro di sabbia. Il getto ventoso lo colpì in pieno e pochi istanti dopo esplose anche la copia di argilla. Lo scudo che aveva innalzato era ancora lì, in piedi, ed attutì pienamente il duro colpo. Con un semplice gesto della mano aveva eretto un muro eccezionale. I poteri derivanti dallo Shukaku erano strabilianti, in pochi istanti si creava una difesa perfetta, per non dire assoluta. Quella lastra sabbiosa riuscì a bloccare solo l'impeto materiale, non l'onda d'urto dell' esplosione che stordì il ragazzo, il quale si sedette a terra esausto.

/ Scudo di Sabbia (Suna no Tate - Shield of Sand) /

CITAZIONE

~ Finiamo qui Minashi


Quelle parole giunsero come una salvezza divina. Minashi era a terra, completamente sporco di sabbia. Nonostante tutto quel casino aveva mantenuto un certo contegno, tenendo sempre legato a sé il mantello nero. Era appena scampato alle esplosioni causate dal suo maestro, ma non mostrava il minimo risentimento. Sapeva che lo stava aiutando e quel frastuono, forse, l'aveva riportato alla realtà. Senza rendersene nemmeno conto era riuscito a creare una difesa perfetta, era scampato a due attacchi utilizzando un unico justu, solo con l'ausilio della sabbia. A differenza della prima volta non si erano create nè aperture e nè crepe di alcun genere, solo un grande muro sabbioso misto a chakra, duro e resistente. Dopo aver combattuto al massimo delle sue possibilità, si era reso conto di non poter sperare minimamente di vincere, così con un leggero sorriso comunicò la sua resa a Deidara.

* C'è troppa differenza tra me e lei, maestro. Mi sono lasciato prendere la mano, ma ho capito che non ho speranze contro le sue creature d'argilla. Credo di aver imparato la lezione e soprattutto penso di esser miglioranto nel controllo della sabbia, lei cosa dice? Mi scuso anche per la sua tunica bruciata, gliela ricomprerò io, adesso, se per lei va bene, possiamo continuare con l'allenamento. *

Non aveva più energie, ma il suo primo pensiero fu quello di continuare. Era il Minashi di sempre, il ragazzo che di fronte le difficoltà non mollava mai. Aveva dimezzato la sua riserva di chakra eppure era lì, di fronte il suo maestro, quasi ad implorarlo di continuare. Forse stava cominciando a controllare l'impeto che gli provocava la possessione, oppure era ancora troppo leggero dal destabilizzarlo per lungo tempo. Il risultato era incredibile, il genin mostrava una tenacia invidiabile, se avesse continuato per quella strada avrebbe presto sfruttato completamente il demone tasso.
Sembrava passato un secolo da quando aveva letto all'ospedale la comunicazione di Deidara, mentre erano trascorse solamente poche ore. Si era talmente impegnato in quell'allenamento che non si era nemmeno accorto del trascorrere delle ore.

/ Cosa avrà in mente ora, speriamo non voglia continuare a torturarmi con le sue tecniche, non se se riuscirei a difendermi ancora per molto. Certo che deve essere proprio forte, devo diventare in fretta come lui se voglio ambire al titolo di Kazekage. Lui è un'arma di questo villaggio, ma io non finirò così, il villaggio sarà sotto il mio controllo. Adesso posso solo sfruttare la sua esperienza. /



CITAZIONE
Chakra: 110/200
Status mentale: Calmo.
Bonus: -
Malus: -
Status fisico: Leggera abrasione sulla spalla sinistra e sul petto.
Consumi:
CITAZIONE
200 + 10 = 210 { Bonus Attivazione Innata }
210 - 10 = 200 { Costo Attivazione Innata }
200 - 10 = 190 { Scudo di Sabbia }
190 - 20 = 170 { Bara del Deserto }
170 - 30 = 140 { Tecnica del Passo Veloce }
140 - 20 = 120 { Bara del Deserto }
120 - 10 = 110 { Scudo di Sabbia }

Slot:
CITAZIONE
Scudo di Sabbia { Tecnica }

Armi Svelate:
CITAZIONE
Wakizashi { x1 } Avvelenata

Armi Utilizzate:
CITAZIONE
Shuriken { x3 } Avvelenati
Kunai { x4 } Avvelenati
Sfera Flash { x1 }

Equipaggiamento Svelato: -
Note: -
Edit: -

 
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» Kyubi ~
view post Posted on 28/7/2008, 19:35




CITAZIONE


~ Parlato
¬ Narrato
« Pensato
£ Parlato esterni


CITAZIONE

† L'ultima arma della sabbia
Ω Capitolo V

¬ Niente di più facile. Poche parole dette molto chiaramente dal genin di Suna conclusero l'incontro. La stanchezza regnava sovrana in quella parte del deserto. Sia Deidare che Minashi avevano compiuto una parte dell'addestramento. Il sole con i suoi raggi incessanti stavano facendo sudare i due ragazzi che stremati dallo sforzo ora si erano lasciati a un respiro più regolare. Il giovane genin si era dimostrato molto esperto nel contrastare attacchi, sopratutto quelli portati dall'argilla. Ma oltre alla bravura anche un po' di fortuna aveva aiutato il sunese. Ora erano giunti all'ultima fase di quel pseudo corso per imparare a controllare la sabbia. Sempre silenzioso il biondo Deidara prese a camminare su e giù per le dune di sabbia cercano delle parole semplice da usare. Perchè il discorso su come creare la sabbia dal terreno era piuttosto complesso e molto difficile da spiegare. Gli ci vollero quasi dieci minuti per riorganizzare le idee per il suo discorso, ma alla fine, girandosi verso il suo allievo lo guardò intensamente. Era stanco e si vedeva chiaramente qualche cenno di cedimento, lo sguardo del suo pupillo non poteva mentirgli, mai come questa volta il jonin aveva avuto a che fare con quello sguardo, fiero nonostante la stanchezza, sempre acceso come una fiamma infinita. Per tutto il combattimento aveva avuto sempre quello sguardo, non l'aveva mai abbassato, nemmeno di fronte ad una morte quasi certa. Dentro quello sguardo, dentro quel cuore, forse il piccolo Minashi non lo sapeva, o forse se ne stava rendendo conto solo adesso in quel posto sperduto fuori suna, ma in lui regnava un potere speciale, assopito da tanti anni ed ora stava per uscire con forza e lui, era lì dove stava per avere l'inizio di tutto. Un leggero sorriso si increspò sulla bocca del conterraneo, un segnale d'affetto per quel ragazzo che tanto aveva desiderato di incontrare, e che ora poteva plasmare facendolo diventare uno dei più forti du Sunagakure, anzi non il più forte di Suna ma di tutto il mondo ninja. Era veramente un peccato per lui aver lasciato gli esami chunin così presto, quel male era stato l'inizio della sua rovina durante la prima prova, ma ora si stava tramutando in qualcosa di straordinario, la sabbia del deserto nemica per tutti, sarà amica solo per lui. Anche nelle profondità del terreno fino a raggiungere il cielo più vasto, si tutti sapranno chi è Minashi delle Sabbie Nere, e non solo anche chi l'avrà aiutato godrà di questo potere, si il potere dello Shukaku. Una luce brillò negli occhi di Deidara, il quale rendendosi conto del troppo silenzio iniziò a parlare con la sua solita voce calma, pacata con un leggero strato di ironia.

~ Minashi. Ho visto molte buone cose in questo mini combattimento. Devo dire che mi ritengo soddisfatto della prova effettuata da te fino a questo punto. Voglio precisare che non sei stato impeccabile in certi frangenti, la fortuna ti ha aiutato la metà delle volte e io non volevo calcare la mano, non montarti la testa solo perchè ora sei ancora vivo e vegeto, sono stato fin troppo buono con te. Volevo vedere fino a che punto avevi il controllo del demone. Sono rimasto deluso dal constatare che non hai fatto molti progressi sino questa ultima fase. Veramente dispiaciuto per questo risultato, mi aspettavo che non ti arrendessi così facilmente, all'inizio ti stavo anche considerando un genio. Capisco come ti sentirai ora, offeso e stizzito. Ho detto di volerla finire qua solo perchè non eri all'altezza di poter reggere ancora due colpi. Comunque chiudiamo il discorso qui, ora ascolta attentamente le mie parole. E' giunto il momento che io ti spieghi l'ultimo potere della sabbia, sappi che questo potere richiederà un grande sforzo fisico dovrai dare prova di aver la forza per andare avanti, sto parlando di creare la sabbia dal terreno. Per fare tutti ciò dovrai muovere la tua sabbia nel terreno spaccando dei minerali fino a farli diventare sottile polverina poi tramite il chakra dovrai farli assimilare dalla tua sabbia. Questa operazione è molto complicata e come ho detto prima richiederà uno sforzo incredibile da parte tua. Come vedrai ora siamo circondati solo da sabbia, qui in giro non ci sono rocce da rompere, quindi dovremo spostarci da un'altra parte, non preoccuparti ho già in mente dove andare. Ci dirigeremo verso est al confine con il paese del Fuoco dove inizia la natura, abbandoneremo questo clima caldo per raggiungere una postazione più mite. Lì inizierai la tua ultima fase dell' addestramento, che la fortuna possa salvare la tua anima da lui. Ora andiamo prima che faccia troppo tardi, questa sera ho una riunione al villaggio.

¬ Era la prima volta da quando gli aveva parlato dello Shukaku nella sede del consiglio che il biondo ninja di Sunagakure no Sato non aveva parlato così tanto. In un certo senso si era anche sfogato sul ignaro genin, per quanto interessante sia allenare quel ragazzo una piccola parte di entusiasmo se ne era andata con il passare del tempo. Ora non restava solo quell'ostacolo prima di finire l'allenamento per il controllo della sabbia. Egli ce la farà a migliorare ancora la sua abilità innata? Un mistero che solo i minerali possono raccontare. In un fruscio partì verso est, gli alberi del paese del fuoco si intravedevano in lontananza, distavano quasi 500 metri, un buona distanza li separava. Il jonin non attese la risposta del suo allievo, ne si voltò a guardare se egli lo stava seguendo, colui che controllava la sabbia doveva scegliere il suo futuro. Ora correva e correva, le gambe ogni tanto affondavano leggermente nella sabbia, il sole ormai alto da tanto iniziava a scendere verso l'orizzonte. Avevano poco tempo per finire l'addestramento, ma Deidara sapeva che il tutto sarebbe durato ancora poco. Quel che sembrava un genio poteva, anzi, doveva farcela prima di intraprendere una strada diversa da quella del suo maestro. Pensava e pensava al futuro di quel ragazzo che non si accorse di nulla per tanto tempo. Il buio iniziava a far da padrone in quelle lande deserte e i due stavano per raggiungere la loro meta. L'aria calda piano piano stava diventando meno condensata ed divenne più facile respirare. Avevano finalmente raggiunto il paese del fuoco, patria dove albergano potentissimi ninja di Konoha. Fermo da poco tempo lo shinobi iniziò a scrutare il terreno, essi era molto erboso e le rocce spuntavano come dei nascituri qua e la nel raggio di mezzo metro tra di loro. Gli ci vollero pochi minuti per trovare una zona vasta di rocce. La zona presa di mira si trovava poco distante da lui e presentava molti minerali che potevano servire alla loro causa. Senza indugi si girò verso il suo studente, lo sguardo cadde per un momento sulla bocca, cercando di capirne il respiro. Tutto sembrava normale così ancora una volta prese parola, sperando che i suoi discorsi si concludessero lì, una volta per tutte.


~ Eccoci arrivati! Questo come già detto pocanzi sarà il tuo luogo d'apprendimento. Devi fare esattamente come ho detto poco fa. Non farmi ripetere le cose cento volte o te ne pentirai, ci siamo capiti? Dietro alle mie spalle come potrai vedere c'è una piccola zona rocciosa, vedi cosa riesci a fare, prova a frantumarle con la tua sabbia e poi assemblale formando un'unica cosa. Questa volta non ho un consiglio da darti o per la verità non voglio dartelo, devi imparare a credere nelle tue forze, solo così diventerai più forte, forza e coraggio, non abbiamo tutto il giorno per questo allenamento. Se sbaglierai sappi che te la farò pagare, ora inizia!


¬ Forse aveva utilizzato parole troppo dure, ma il genin doveva capire che non poteva avere sempre la vita facile, e proprio da lì in quel piccolo angolo di paradiso nascosto dai raggi del sole iniziava quella che poteva considerarsi la sua nuova vita. Una nuova era, e a capo di tutto Minashi il possesso dello Shukaku, i giovani d’oggi sono a volte delle sorprendenti teste calde pronte per essere plasmate. Un leggero sbuffo e il ninja si lasciò cadere tra le radici di un albero aspettando che il suo ragazzo iniziasse ad imparare l’ultima arma della sabbia. Solo una cosa era certa nella mente del jonin, lui, non avrebbe aperto più le labbra per parlare se non solo per complimentarsi. Ora era il momento di vedere il futuro. Colmo di parole e pieno di vuoti silenzi, solo al sunese spettava questa drastica decisone! Che la fortuna assista quel ragazzo dai capelli biondi.


« Vediamo ora!




Edited by » Kyubi ~ - 15/8/2008, 19:59
 
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