| Lugymi Nikagara |
| | CITAZIONE Oggetto: Richiesta Energia Verde
Obiettivo: Descrivere un allenamento di Minashi della durata di sette giorni.
Tipologia: Post Singolo, valutazione finale di un GDR Staff.
Ambientazione: Diversi luoghi caratteristici della Regione del Vento e non solo.
CITAZIONE Narrato
Parlato Minashi
§ Pensato Minashi §
Parlato Mahil
[ Scheda ]
..::: L'allenamento Speciale :::..
CITAZIONE La verità è un concetto poco definito nella mente dell’uomo. E’ filtrata da sentimenti, emozioni e stati d’animo. La ricerca di essa impegna ognuno di noi per quel poco tempo che ci è concesso di vivere. Qualcuno riesce a trovarla, altri no e altri ancora s’illudono che sia facile scovarla. Noi ci rivedremo un giorno e voglio che tu mi creda, perché quel giorno ti dimostrerò che la verità esiste.
..::: L’incontro :::.. Le strade erano gremite. Le urla dei venditori che incitavano ad acquistare i loro prodotti risuonavano per tutto il villaggio della Sabbia. Il giorno del mercato rendeva tutto più allegro e frizzante, l’atmosfera acquisiva leggerezza ed era un piacere passeggiare tra le bancarelle. Il sole salutava l’evento con i suoi caldi raggi. Il cielo terso e candido faceva da cornice a quella che si poteva presentare come una giornata ideale per rilassarsi. Minashi strinse il suo coprifronte dietro la testa e lucidò la placca con impresso il simbolo di Suna. Da qualche giorno era diventato un genin del villaggio, in poche parole un vero shinobi. Ogni mattina controllava scrupolosamente la posta, fremeva in attesa di ricevere una missione dal Kazekage, le classiche di livello D che usualmente venivano assegnate ai neo diplomati dell’accademia. I giorni passavano nella monotonia dei suoi allenamenti nell’oasi dove era solito andare. Quella mattina allestì uno zaino con tutta l’attrezzatura ninja e con delle provviste in scatola. Decise di intraprendere nuovamente un viaggio alla ricerca dei suoi genitori. L’apatia di quel periodo lo stava deteriorando e il continuo attendere che qualcuno si degnasse di convocarlo per una missione lo spazientiva ancora di più. Si avvicinò all’ingresso e prese dal porta armi il suo ultimo acquisto, una Wakizashi. Era una spada con una lama lunga circa 60 cm. Il suo profilo curvava man mano che si avvicinava verso la punta. Il ragazzo la custodiva in un fodero, che grazie alle sue minute dimensioni lo teneva legato alla vita con un laccetto di cuoio. La scelse rispetto la Katana in quanto più maneggevole anche se meno resistente e con un raggio d'azione più piccolo. Ma per il suo stile di combattimento era l’ideale, l’avrebbe utilizzata sia nel corpo a corpo e sia per deviare armi di piccola taglia. Indossò i suoi guanti bianchi insieme al mantello rosso ed uscì da casa con l’intenzione di lasciare il villaggio. Voleva recarsi nella zona est del paese del vento, per visitare i siti in cui non era ancora stato. Qualche informazione in più sui suoi genitori sarebbe saltata fuori sicuramente. Il caos di quel giorno lo fece tornare immediatamente alla realtà. In un primo momento non si ricordò del mercato poi, quando vide la schiera di bancarelle davanti a sé, capì subito.
§ Sicuramente troverò qualcosa di utile qui, in fin dei conti non perderò molto tempo. Rimanderò la partenza solamente di qualche minuto. Vorrei comperare qualche oggetto utile per il mio viaggio. E' l'unico svago che mi diverte; il mercato di Suna è il più caratteristico di tutto il paese del Vento. §
Il suo sguardo si perdeva tra la molteplicità d’oggetti in esposizione. Non cercava nulla in particolare; era solamente attratto dalla fantasia degli artigiani locali. Si fermò davanti un banchetto di articoli in legno lavorati a mano. In prima fila, proprio davanti i suoi occhi, c’era una piccola scultura raffigurante una famiglia. Il padre e la madre che tenevano in braccio il loro figlio; un’immagine che colpì nel profondo del cuore Minashi. Da quando viveva a Suna era molto cambiato. Il suo carattere era migliorato e la sua mente non partoriva più orribili pensieri come quello di uccidere per non essere ucciso. Dopo essersi ripreso dal suo pensiero malinconico riprese il cammino arrivando nei pressi della locanda principale del villaggio. Un uomo si avvicinò al ragazzo fissandolo. Era alto più o meno come lui. Portava una lunga tunica nera e sulle spalle uno zaino con un grande rotolo legato in cima. I suoi capelli erano lunghi e neri, almeno in parte. Infatti ogni tanto spuntava qualche striatura bianca. Probabilmente non superava i quaranta anni di età.
Hey, tu. Ragazzo dal mantello rosso, vieni qui perfavore, ho bisogno di parlare con te di una questione molto importante. Sei Minashi vero? So che ti sei da poco diplomato all'accademia e volevo proporti un allenamento interessante con lo scopo di accrescere le tue capacità. Allora, sei intreressato?
Il giovane lo guardò con fare sospettoso. I tipi così impertinenti lo infastidivano parecchio. Mise una mano sopra l'impugnatura della spada sguainandola quel tanto che bastava per produrre il suono caratteristico della lama che si affaccia dal proprio fodero. Volle dare dimostrazione della sua fermezza con un tono decisamente autoritario a dimostrazione del suo status di ninja. Da lì a poco avrebbe capito con chi stava parlando.
Si, sono io. Sappi che non voglio nè essere infastidito e nè che persone si rivolgano direttamente alla mia persona con fare presuntuoso. Veniamo al punto, chi sei tu e soprattutto cosa vuoi da Minashi delle Sabbie Nere? Ti avverto che non ho nessuna intenzione di perdere del tempo con te.
L'uomo avvertì immediatamente l'estrema altezzosità del ragazzo, una risposta del genere, con la persona sbagliata, avrebbe creato immediatamente i presupposti per uno scontro all'ultimo sangue. Nel mondo ninja si moriva per molto poco e quel ragazzo sfidava la sorte con le sue parole. Fortunatamente davanti a lui non c'era una persona di quel tipo.
Stupido ragazzo, sono Mahil. Sono uno special jounin ed ero uno membro della squadra Anbu assassina di Suna. Mi sono informato presso l'accademia del villaggio sul tuo conto. Mi hanno riferito che sei un giovane promettente e che ti sei diplomato in tempi minori rispetto la media. Ho deciso di allenarti perchè a breve dovrai svolgere delle missioni molto difficili. Adesso non perdere tempo con le tue stupide chiacchiere.
Il ragazzo lo ascoltò attentamente. Quando capì chi aveva di fronte si pentì amaramente delle parole che aveva utilizzato in precedenza. Non capiva però perchè avessero scelto proprio lui. In fin dei conti era vero che si era diplomato in tempi molto ridotti, ma con lui c'era anche quel Zoro, un altro giovane molto promettente. Mai si sarebbe aspettato che quello strano tipo fosse così importante e volesse allenarlo.
Perchè proprio io? Tra tutti i genin di Suna mi sembra strano che abbiano scelto proprio me. E poi non mi è arrivata nessuna comunicazione da parte dell'accademia, di solito inviano delle lettere molto dettagliate dove danno tutte le indicazioni del caso. Non voglio essere preso in giro per nessun motivo, odio gli scherzi.
Mahil lo guardò sorridendo. L'altezzosità di prima si era trasformata in men che non si dica in timore e reverenza per quel personaggio importante. Il comportamente sbruffone aveva lasciato il posto a mille domande create dall'immensa curiosità del ragazzo. L'opportunità che si era creata avrebbe fatto gola a qualsiasi ninja del villaggio e fortunatamente era capitata a Minashi.
Figliolo, i tempi dell'accademia sono finiti. Ora sei un genin, un vero ninja. Impara a gestire le situazioni e soprattutto le emozioni. Da questo momento il tuo cammino sarà pieno zeppo di difficoltà, ogni errore ti potrà essere fatale. Forza, ora andiamo, intraprenderemo un viaggio dove potenzieremo le tue tecniche, le tue abilità ed il tuo stile di combattimento.
Il giovane sempre più sorpreso non potè far altro che seguirlo. Ripose completamente la Wakizashi nel fodero e incominciò a camminare dietro il suo nuovo sensei. Una specie di forza psicologica lo obbligò a fidarsi, l'idea di migliorarsi lo allettava molto e l'occasione gli era caduta dal cielo come una mela matura. Tra mille dubbi e perplessità si abbandonò a quella situazione come non aveva mai fatto prima.
Almeno si può sapere quanto durerà questo viaggio? Soprattutto dove siamo diretti? Non può dirmi andiamo senza descrivere minimamente in cosa consisterà il mio allenamento. Sensei mi spieghi qualcosa. Non posso rinunciare a ciò che stavo facendo solamente per una mezza proposta.
Il Sensei non rispose. Uscirono dalle porte di Suna poco dopo, precisamente dal portone posto a Nord del villaggio. Il chuunin di guardia salutò con rispetto il nuovo maestro del ragazzo, il quale ricambio semplicemente con un cenno della mano. Dopo alcuni minuti erano fuori dalla città. Quella strana avventura lo avrebbe portato a visitare luoghi meravigliosi e caratterisitici. Ambienti ideali per i suoi esercizi.
§ Questo Mahil deve essere davvero un pezzo grosso del villaggio. La guardia quando lo ha visto non ha detto nulla, anzi lo ha salutato con timore. Sono proprio curioso di vedere cosa potrà insegnarmi. Spero solo non sia stato un errore seguirlo così senza sapere nè chi sia veramente questo strano tizio e nè a quali allenamenti sarò sottoposto. §
..::: I Monti del Vento :::.. Trascorsero tutta la mattina a camminare. Attraversarono in silenzio una buona parte di deserto e si ritrovarono ai piedi di una piccola catena montuosa. Per tutto il viaggio non si erano rivolti la parola. Il genin aveva solo immaginato gli allenamenti che avrebbe dovuto sostenere. Una sorta di ansia lo aveva colto improvvisamente. Aveva trascorso tutta la vita ad inseguire misteri e anche in quell'occasione stava camminando verso il buio e l'ignoto. Stringeva le cinghie del suo zaino ed attendeva ansioso che l'uomo dicesse qualcosa.
Molto bene, ora ci riposeremo un attimo e poi inizieremo con il primo allenamento. Dovrai concentrarti al massimo ed attingere completamente alle tue riserve di chakra. Questo percorso non sarà uno scherzo, credimi. Se farai tutto quello che ti dirò ne uscirai molto più forte, te lo assicuro. Non prendere gli esercizi sottogamba perchè potresti farti molto male, ti ho avvertito.
Minashi s'irrigidì a quelle parole. In poche parole non aveva svelato nulla sul contenuto del suo esercizio. Questo lo preoccupava ancora di più. L'avvertimento che si sarebbe potuto far male non prometteva nulla di buono. Alla fine era un ninja in piena regola, sicuramente avrebbe affrontato qualsiasi situazione nel migliore dei modi. Si fece coraggio con questi pensieri ed affrontò l'argomento.
Sensei, io sono pronto. Ma non abbiamo fatto altro che camminare. Senza una parola. Non mi ha detto nulla nè di lei nè di questo misterioso addestramento. Vorrei sapere di cosa si tratta, per capire a quali rischi e sforzi dovrò sottopormi. Mi sono appena diplomato all'accademia e devo ancora impare molto cose, mi faccia solo capire le sue intenzioni, la prego.
L'uomo quasi indispettito per l'esitazione del giovane gli strinse il braccio con decisione. La sua presa non era forte o dolorosa, però trasmetteva forza e determinazione. Volle fargli capire ancor prima di parlare che la via per migliorarsi doveva esere sgombra da qualsiasi forma di incertezza. Uno shinobi non poteva essere considerato tale se indietreggiava di fronte le prove della vita, questo Mahil lo sapeva bene, aveva affrontato tante difficoltà durante la sua carriera.
Minashi, non temere. Ti farò diventare un vero shinobi degno di indossar quel coprifornte. L'accademia è nulla in confronto alle cose che imparerai in questi giorni. Ti insegnerò a combattere e a districarti dalle situazioni più difficili dandoti gli strumenti necessari. Miglioreremo ogni caratteristica del tuo essere ninja.
Il maestro prese dal suo zaino due piccoli vasetti e ne diede uno al ragazzo. Voleva tranquillizzarlo facendogli capire che voleva solamento il suo bene. Nessuno si era mai dedicato con così tanta cura a lui, quel senso di preoccupazione nei suoi confronti lo metteva molto a suo agio e fece scomparire del tutto l'agitazione iniziale. In qualche modo ora si fidava e non vedeva l'ora di cominciare.
Tieni. Mangialo è un integratore energetico. Ti restituirà le forze che hai perso durante il viaggio. E' un composto di erbe e frutta, tutti ingredienti naturali. Il sapore non è male, credimi. Ne ho mangiati a tonnellate durante le missioni a cui ho partecipato. Avrai bisogno di molte energie perchè giorno per giorno le consumerai tutte.
Il genin accettò volentieri e così mangiarono entrambi la loro porzione scambiandosi di tanto in tanto qualche occhiata. In effetti il sapore non era cattivo era un misto tra il dolce della frutta ed il salato delle erbe. Il tempo di mettere a terra il vasetto e Mahil si alzò in piedi. Finalmente era arrivato il momento di iniziare l'addestramento. Il maestro fissò negli occhi il giovane facendogli capire che da quel momento si faceva sul serio.
Questo è il luogo adatto per cominciare con la prima prova. Lascia a me tutte le tue armi, ti darò io volta per volta quelle che ti serviranno. Riponile insieme alla tua Wakizashi nello zaino. Ora dimmi una cosa: conosci la tecnica del soffio del vento? E' uno justu caratteristico del nostro villaggio, dovrebbero conoscerlo tutti i ninja di Suna.
Minashi sentendo quella domanda si rilassò, il suo volto si fece più disteso visto che si trattava di una delle tecniche che conosceva meglio. Ricordava molto bene quando sconfisse il suo vecchio maestro uitilizzando proprio quel ninjustu. Buona parte dei suoi allenamenti erano stati dedicati a quella tecnica che faceva della forza dirompente del vento la sua essenza.
Si Sensei, la conosco molto bene. E' una delle prime che ho imparato ancor prima di frequantre l'accademia. Consiste nel richiamare una buona quantità di chakra nelle proprie mani ed espellerlo frontalmente tutto insieme, con un forte getto simile ad una scarica ventosa. Cosa vuole che faccia di preciso, la eseguo ora?
Ascoltò con cura la sua spiegazione, comprese che quel ragazzo conosceva bene quella tecnica. Quel ninjustu così potente poteva essere ancora migliorato, ma questo Minashi ancora doveva scoprirlo. L'obiettivo di Mahil era proprio quello, voleva rendere padrone il giovane genin di quel ninjustu. Indicò qualcosa con l'indice della mano destra.
Perfetto, mi risparmierò la fatica di insegnartela. Voglio proprio che tu la Esegua ora. Il tuo bersaglio è a otto metri di distanza. Segui il mio indice, vedi quello spuntone di roccia? Distruggilo. Devi centrarlo in pieno con lla tecnica altrimenti non riuscirai neanche a scalfirlo. Impara a concentrare i tuoi pensieri verso un unico punto, così ti sarà più semplice colpire l'avversario.
L'obiettivo era un masso composto interamente da residui sgretolabili. Con la forza impressa dalla tecnica non sarebbe stato un problema ridurlo in mille pezzi. Il ragazzo convinto di non voler fallire si concentrò giungendo le sue mani. Uno dietro l'altro compose i cinque sigilli richiesti per eseguire il ninjustu: Serpente, Scimmia, Cane, Cinghiale, Gallo.
Soffio del Vento CITAZIONE Villaggio: Sabbia Posizioni magiche: 5 Descrizione: Dopo aver accumulato una grandissima quantità di chakra nei palmi delle mani il ninja riesce ad emettere la massa di energia, larga massimo 50 cm, sottoforma di un'unico getto di vento che raggiunge i 20 m di estensione. Il vento creato può assumere una traiettoria solo lineare. Da genin tale limite viene superato, consentendo al ninja di effettuare una (a genin) o due (a chunin) curve alla massa di vento. Se colpisce in pieno risulta capace di causare un danno Medio. Dal grado di genin la tecnica può essere potenziata facendo viaggiare nel vento un massimo di 4 kunai, i quali seguiranno la traiettoria del vento. Spostare la massa di vento costa un Bassissimo, richiede un corrispettivo movimento di mani, diminuisce la potenza di 10 a curva e può essere al massimo di 90°. Ogni kunai è come se venisse lanciato con un potenziamento in forza pari a Basso. Tipo: Ninjutsu (Livello: 4 / Consumo: Medio) Il getto di vento, percorse alcuni metri seguendo virtualmente una traiettoria lineare e centrò, con tutta la sua potenza lo spuntone di roccia sgretolandolo. Minashi, orgoglioso della sua prestazione, spostò leggermente il suo coprifronte in alto e ghignò fiero per la riuscita della sua tecnica. Al prim otentativo era riuscito a colpire in pieno il suo obiettivo. Era sicuro di aver fatto una buona impressione al suo maestro.
Questa è semplicemente la versione base, è inutile che ti agiti così tanto. Qualsiasi studente sarebbe in grado di eseguirla. Devo ammettere però che sei abbastanza padrone della tecnica. Ora componi i sigilli, prendi questi quattro kunai ed indirizzali insieme ala Soffio del Vento. L'obiettivo è quello di sfruttare la corrente per far sfrecciare delle armi da lancio. E' importante che non si perdano per strada.
Così esisteva una variante di quella tecnica tanto cara al genin. Il ragazzo era così entusiasta che si mise subito all'opera. Si concentrò, compose i sigilli ed afferrò i quattro kunai. Dispose frontalmente il palmo di entrambe le mani e fece partire L'onda di vento mista a chakra tentando di inserire al suo interno le armi. Tre di esse caddero miseramente a terra, ma l'ultimo si integrò perfettamente al flusso e si conficco prepotentemente contro la parete rocciosa.
Come inizio non c'è male ragazzo. Spero tu abbia capito la vera potenzialità di questa tecnica. Non solo arrecherai all'avversario un danno per l'onda d'urto, ma in più si ritroverà a fronteggiare anche quattro kunai potenziati dal getto di vento. Non fermarti al primo tentativo, avanti riprova. Sono sicuro che con un po' di esercizio riuscirai ad eseguirla alal perfezione.
Minashi rimase sbaloridto, non credeva assolutamente che potesse riprodurre una tecnica del genere. Si concentrò nuovamente, piegò leggermente le gambe e ricompose i sigilli. Prese due Kunai nella mano destra e due nella sinistra. Portò avanti le braccia e fece partire un nuovo getto contenente tre Kunai. Di cui due arrivarono a conficcarsi nella parete, uno cadde subito a terra e l'ultimo a metà strada.
Sensei, è complicato farne viaggiare quattro. Non riesco a lanciarli contemporaneamente. Il flusso di vento è molto forte alla sua radice. Quando tento di inserirli alla base vengono spazzati via dalla corrente stessa. Richiede un'abilità non indifferente, non credo di riuscirci con così poco tempo a disposizione.
Mahil capì che quel giovane genin aveva bisogno di essere incoraggiato. In fin dei conti l'aveva preso nel bel mezzo della mattina e portato in un posto sperduto per allenarlo. Si avvicinò poggiando la sua mano sopra la spalla destra del ragazzo, voleva trasmettergli fiducia e la tranquillità necessaria per riuscire dove molti altri avrebbere fallito.
Devi concentrarti di più, sincronismo: questa è la parola chiave. rilascia il chakra contemporaneamente dai palmi delle due mani e vedrai che le armi non cadranno a terra. Devi equilibrare l'energia in un unico getto, solo così le armi partiranno con la stessa velocità e potenza. E' una variante molto complessa, per questo devi concentrarti ed avere fiducia nelle tue capacità.
Il ragazzo cominciava ad essere stanco, tutte quelle prove eseguite una dietro l'altra. Il genin però non era un tipo arrendevole, aveva subito allenamenti ben più duri ed in condizioni anche più sfavorevoli. Strinse i denti e per l'ennesima volta ricompose i sigilli. Utilizzò la stessa tattica precedente, afferrò i quattro kunai distribuiti equamente tra le due mani. Eseguì il ninjustu con un perfetto sincronismo, infatti le armi furono trasportate perfettamente dalla corrente d'aria. Viaggiavano veloci con una traiettoria perfettamente lineare. Tutti si piantarono nella roccia, finalmente, dopo tanta fatica, c'era riuscito.
Non c'è male, sono soddisfatto dei tuoi progressi. Questa volta sei riuscito a non farne cadere nemmeno uno. Possedevano tutti una giusta potenza ed una buona velocità. Ora hai quasi terminato il chakra, per oggi basta così. Non possiamo rischiare che collassi. Riprenderemo domani quando avrai recuperato le energie necessarie. Ora pensiamo a mettere qualcosa sotto i denti.
Quell'uomo era davvero uno shinobi straordinario, riusciva ad imporsi con una facilità estrema. Il suo modo di fare era totalmente diverso da quello del precedente maestro. Finalmente Minashi apprezzava il suo sensei e si sentiva pronto a tutto. La sera scese dolcemente sul deserto. Si erano accampati ai piedi del monte e davanti ad un bel fuoco mangiavano beatamente. La temperatura scese velocemente, tutto l'ambiente subì una forte escursione termica di parecchi gradi. Minashi si strinse nel suo mantello rosso per riscaldarsi un poco mentre rifletteva.
§ Il mondo dei ninja è davvero strano. Questa mattina stavo per partire per un viaggio solitario e adesso mi ritrovo ad allenarmi con lui. Il mio obiettivo è diventare sempre più forte, non posso permettermi di perdere questa occasione. Sfrutterò ogni singolo attimo per apprendere da questo grande ninja. Utilizzerò i suoi insegnamenti per la mia causa. Se il destino ha voluto questo non sarò certo io a ribellarmi. §
Il ragazzo avrebbe voluto chiedergli tante cose, aveva di fronte a sé quel signore così silenzioso, ma così deciso a farlo migliorare. Non aveva mosso un dito in quel giorno, ma si percepiva in lui una forza immensa. Ogni suo gesto sprigionava sicurezza e forza. Sperava presto di vederlo all'opera così da poter imparare ancora di più dalle sue azioni. Quanti giovani shinobi avrebbero desiderato di avere come maestro uno special jounin. Questo, Minashi, lo aveva ben chiaro in mente.
Maestro ha detto che ha fatto parte delle squadre speciali Anbu di Suna, come mai ora non lo è più? Immagino che abbia affrontato tante missioni, anche a me piacerebbe iniziarne qualcuna, ma sembra che la situazione sia tranquilla in questa regione. Ogni giorno spero in un incarico anche di livello D, ma rimango sempre deluso. Evidentemente i nostri Daymo non hanno particolari necessità in questo periodo.
La domanda fu a brucia pelo. Mahil, in effetti, era ancora molto giovane. Sembrava assurdo che già si fosse ritirato. Le squadre speciali avevano tra le loro fila i migliori shinobi del villaggio e lui, sicuramente, era uno di loro. Affrontavano missioni di altissimo livello e non potevano permettersi mai di fallire. Erano agli ordini diretti del Kazekage che li impiegava per risolvere le questioni critiche per il bene della comunità.
Devi avere pazienza, sei appena diventato genin. Non puoi pretendere di ricevere subito incarichi da parte dell'alto consiglio. Pensa ad allenarti e vedrai che presto verrai impiegato in varie missioni. Per quanto riguarda il mio passato, non c'è bisogno di parlarne ora. Posso dirti che facevo parte della squadra inseguitrice e per anni ho servito il villaggio con onore. Adesso non sono più membro, per vari motivi che non ho voglia di raccontare. Adesso, però, andiamo a dormire che è tardi.
Chiuse il discorso in quel modo. Aveva detto poco o nulla riguardo il suo passato. Quello era il suo carattere: riservato e di poche parole. La curiosità del giovane ninja aumentò esponenzialmente dopo quell'affermazione, ma non potè fare altre domande visto come aveva terminato la questione il suo sensei. Non gli sembrò opportuno insistere per non rovinare il rapporto che si stava creando. Quando la mattina seguente aprì gli occhi, Mahil era già in piedi. Il sole stava ancora sorgendo. Il deserto in quelle ore era particolarmente affascinante. I colori caldi come il giallo, il rosso, l'arancione si mescolavano in un insieme di sfumature uniche.
Buongiorno Minashi, sei pronto per completare la tecnica? Oggi imparerai l'ultima evoluzione. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Con questo allenamento chiuderemo il discorso sul Soffio del Vento. Voglio vederti utilizzarla al pieno delle sue potenzialità. Prima mangeremo qualcosa e poi ci recheremo sulla vetta. Sarà una dura scalata che ci permetterà di allenarci anche sul lato della resistenza fisica.
Minashi stava ancora stropicciandosi gli occhi quando di fronte si ritrovò una bella porzione di latte con del pane integrale. Per la prima volta dopo tanto tempo qualcuno gli aveva preparato la colazione. Provò uno strano sentimento di felicità nel suo cuore, non potè far altro che dire un semplice grazie. Quella situazione dimostrava come la vita ti potesse sorprendere all'improvviso.
Si Maestro, procediamo. Sono pronto ad affrontare qualsiasi prova. Mi sento in forma, la dormita mi ha rigenerato. Sono troppo curioso di vedere in cosa consiste la nuova variante. Esattamente su quale cima ci alleneremo? Immagino sarà complesso scalare queste montagne per chi non è abituato a farlo.
Il sensei gli fece segno di seguirlo. Quel ragazzo in poco tempo si stava dimostrando troppo loquace per i suoi gusti. I due si arrampicarono sulla montagna del vento sino ad arrivare ad una distesa di roccia. Mahi agilmente utilizzò il chakra per arrivare in cima in pochissimo tempo, mentre Minashi dovette dar fondo a tutte le sue risosre fisiche per scalare quella ripida parete rocciosa. Quando finalmente giunse a destinazione aveva tutto il viso sporco, non aveva mai sforzato il suo corpo così tanto. La zona dove si sarebbe allenato era ampia circa 50-60 metri quadri. Il terreno era completamente ricoperto di roccia e ad intervalli costanti, forti folate di vento, mettevano a repentaglio l'equilibrio del ragazzo.
Ce ne hai messo di tempo per salire, sei proprio un novello alle prime armi, non te l'hanno ancora insegnato ad utilizzare il chakra per far aderire i piedi alle pareti? Comunque non importa, questo aspetto lo vedremo un altro giorno. Ricordati che anche oggi utilizzerai tutto il tuo chakra. Sei un genin da troppo poco tempo per permetterti una riserva elevata. Quindi dosalo bene.
Prese dall'attrezzatura i classici quattro kunai e li diede al ragazzo, solamente il giorno prima aveva imparato a lanciarli nel soffio del vento. Sicuramente avrebbe dovuto ampliare l'esercizio con qualche altro movimento per renderlo più imprevedibile. Quella tecnica era composta da diversi blocchi che potevano essere appresi in diverse occasioni e che rendevano quel justu unico nel suo genere. Quando lo imparò la prima volta gli sembrava già così potente, non avrebbe mai immaginato di poterlo migliorare così tanto.
Minashi, come ti ho detto ieri, la tecnica è utile nel momento in cui riesci a prendere alla sprovvista il tuo avversario. Con una traiettoria lineare è impossibile riuscirci. Una volta lanciata la tecnica con all'interno i quattro kunai dovrai essere in grado di cambiare la sua direzione arrivando fino ad un angolo di 90°. La difficolta risiede nel mantenere uniforme il tutto, lo spostamento non deve causare un forte depotenziamento del flusso.
Che tecnica grandiosa, se fosse riuscito a deviarne all'ultimo momento la traiettoria avrebbe quasi di certo colpito l'avversario che non si sarebbe aspettato mai un cambio così repentino. Per riuscire ad eseguire quell'evoluzione avrebbe dovuto controllare il flusso e spostarlo a suo piacimento con entrambe le mani. Di nuovo, la coordinazione, avrebbe svolto un ruolo fondamentale.
§ Sono parallelo alla parete rocciosa. Eseguirò ila tecncia con la massima concentrazione e proverò a colpirla cambiando la sua direzione, come mi ha chiesto il maestro. Deviarla di 90° al primo tentativo non sarà una passeggiata, ma ci proverò lo stesso. Con entrmbe le mani sposterò il getto cercando di non far cadere i kunai al suo interno. §
Compose i cinque sigilli ed eseguì il ninjustu. Il classico getto di vento misto a chakra partì lineare. Questa volta i quattro Kunai perfettamente integrati nel flusso viaggiavano spediti e senza la minima esitazione. Ad un certo punto il ragazzo spostò le mani verso destra, con un movimento lento ed uniforme. Il flusso cambiò direzione di circa 25°, ma un kunai cadde a terra. Non era riuscito a mantenerlo all'interno del soffio ventoso.
Caspita è difficilissimo controllare l'intero flusso. Sono riuscito a deviare il getto di vento, ma non tutte le armi al suo interno. Spostare interamente questa onda energetica è troppo complesso. Maestro mi dia qualche consiglio, solo lei può indicarmi il metodo più esatto. Ho provato a mantenere il justu compatto ed uniforme, ma le armi non hanno seguito a dovere il cambio di traiettoria.
Il sensei fece qualche passo in avanti, diede una pacca sulla spalla al giovane. Sembrava quasi che lo conoscesse da parecchio tempo. Capiva bene le difficoltà che stava provando in quel momento, ma era convinto che ce la potesse fare. Puntava su quel giovane genin e voleva che anche lui avesse più fiducia nelle sue capacità. Lo vedeva impegnarsi duramente, ma si scoraggiava troppo spesso, un vero shinobi doveva avere la determinazione sempre dalla sua parte.
Non devi assolutamente perdere la concentrazione mentre esegui la tecnica. Quando hai deviato la traiettoria non ti sei preoccupato di mantenere compatto il flusso e per questo hai perso per strada un kunai. Abbi più fiducia in te stesso, non puoi scoraggiarti sempre alla minima difficoltà, forza riprova. Io sarò qui vicino per indicarti gli errori che commetterai ogni volta.
Il genin si sentiva incitato. La voglia di dimostrare qualcosa di buono al sensei lo caricò. Compose i sigilli, in maniera leggermente più veloce della precedente. Stava migliorando anche sotto quell'aspetto fondamentale. Dal palmo delle sue mani partì veloce la solita scarica ventosa. Dopo qualche secondo spostò le mani verso destra con decisione. Riuscì a compiere una devizione di circa 90°. I quattro kunai furono deviati insieme alla corrente e si conficcarono contro la parete rocciosa. Sembrarono tutti possedere la stessa forza e velocità.
Lo sapevo che ci saresti riuscito, ci siamo, la tecnica è quasi riuscita alla perfezione. Adesso arriva la prova finale in cui mi dimostrerai di averla appresa. Prova a colpirlo se ci riesci, ma attenzione non si tratta del solito binshin a cui siete abituati voi bambini dell'accademia. Il tuo obiettivo sarà solamente lui, indirizza il Soffio del Vento verso la mia copia.
Mahil giunse le mani in una posizione simile ad una croce, quello era l'unico sigillo richiesto per quella tecnica di livello superiore. Le copie, create con quel ninjustu, non solo mantenevano la rigorosa somiglianza in tutti i particolari del loro creatore, ma in più possedevano la consistenza fisica ed una propria riserva di chakra. Un kage bunshin apparve vicino Mahil e, non appena lo special jounin fece segno con la mano, partì correndo allontanandosi dal ragazzo.
Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu CITAZIONE Tipo: Ninjustu Villaggio: Tutti Posizioni Magiche: Una Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni simili in tutto e per tutto al ninja che li ha creati. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza scompaiono creando una piccola nuvoletta di fumo. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti a quelle del creatore. Inoltre possono fare tecniche, utilizzando il proprio chakra. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi, muovere gli arti e saltare. Se toccati la loro consistenza è fisica. Costo, resistenza e chakra posseduto dalle copie seguono questo schema: [Chunin: consumo Medio per copia, distrutte con qualsiasi danno, chakra posseduto Basso / Jonin: consumo Medio-Alto per copia, distrutte con una ferita leggera, chakra posseduto Medio-Basso / Sp Jonin: consumo Elevato per copia, distrutte con una ferita media, chakra posseduto Medio-Alto] Solitamente le copie possiedono solamente il 20% delle armi base dell’originale, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica). (Livello: 3 / Consumo: Variabile) Il giovane non disse una parola, fissò l'obiettivo e compose i sigilli a sua volta. Dopo qualche secondo il clone si trovò alle spalle il flusso ventoso con i quattro kunai pronti a colpirlo. Si tuffò sulla sinistra. Il Genin spostò le mani nella stessa direzione, ma fu troppo lento così il kage bunshin riuscì a scamparla. Trovò una nuova difficoltà, delle forti folate infuivano sulla tecnica. "I monti del vento" non era semplicemente un appellativo privo di fondamento; le stesse scariche che mettevano a repentaglio il suo equilibrio destabilizzavano anche il ninjustu.
Sensei, ma è troppo veloce. In fin dei conti è una sua copia che mantiene le caratterisitiche fisiche dell'originale. Non riuscirò mai a colpirlo. E poi c'è questo forte vento che mi impedisce di eseguire correttamente la tecnica. Questa volta non mi demoralizzerò, elaborerò un senjustu adatto alla situazione. Inoltre, calcolerò il disturbo del vento mentre eseguirò la tecnica.
Regola fondamentale per ogni shinboi era quella di valutare attentamente l'ambiente circostante per sfruttarne i benefici e per ridurne i malus con una tattica appropriata. Minashi lo capì subito, così cominciò a studiare in ogni minimo dettaglio il luogo dove si trovava per rendere difficile l'esistenza del clone di Mahil. I suoi occhi osservavano tutto ciò che lo circondavano con estrema attenzione, finalmente aveva acquisito la giusta determinazione.
Devi farti furbo ragazzo mio. Non sta usando nessua tecnica, dovrebbe essere un gioco da ragazzi riuscirlo a colpire. Cosa credi che le situazioni siano sempre come le vorresti tu? Escogita qualche diversivo e vedrai che riuscirai a mettere in difficoltà persino una mia copia. Hai tante possibilità da sfruttare, rifletti bene sul posto in cui ci troviamo, non dovrebbe essere così complicato. Non deludermi Minashi.
Il genin, ascoltando le parole del suo sensei, ebbe un'idea. La copia si trovava quasi sull'orlo del precipizio. E' vero che doveva sconfiggerla con la nuova tecnica, ma non gli era stato vietato di usare ulteriori strategie. Prese delle armi dalla sacca del maestro e cominciò a correre verso il clone, lanciò tre shuriken sulla sinistra, con una traiettoria semi circolare che tendeva a rientrare verso l'obiettivo. Subito dopo compose i sigilli ed eseguì la tecnica del soffio del vento. Il clone si sposto immediatamente versò destra per evitare il lancio di armi. Così facendo si ritrovò il getto ventoso proprio davanti, dovette eseguire un bel balzo per no nessere colpito. A quel punto il giovane deviò la traiettoria di 90° esatti verso l'alto. Il flusso cambiò subito la direzione, era a favore di vento così dovette ridurre la potenza del colpo. I quattro kunai potenziati, insieme alla scarica del justu colpirono il kage bunshin che svanì in una nuvoletta di fumo.
§ Ci sono riuscito. Devo ammettere che è stata proprio una grande idea. Bastava sfruttare al meglio le caratteristiche di questo sito. Non scorderò mai questa importante lezione. In futuro questa strategia potrebbe salvarmi la vita. Prima di ogni combattimento memorizzerò tutti i particolare dell'ambiente circostante. Chissà cosa starà pensando il maestro. Spero solo sia fiero di ciò che ho fatto. §
La soddisfazione per aver svolto alla perfezione le direttive del suo maestro riempì il cuore del giovane di gioia. Era molto stanco, ma fiero del suo impegno e dell'abilità dimostrata. Per tanti anni aveva dovuto farsi coraggio da solo, nessuno si era mai preso la briga di incoraggiarlo durante un allenamento. Adesso aveva un motivo in più per riuscire nella professione del ninja, quello di dare la giusta soddisfazione al suo sensei.
Va bene, ora possiamo andare. Ma ricordati che il mio clone ha utilizzato un quarto delle sue capacità. Volevo accertarmi se riuscivi ad inventarti qualcosa di diverso. Da quello che avrai capito oltre dover conoscere alla perfezone il ninjustu dovrai sempre tenere conto delle condizioni ambientali. E' una lezione importantissima che non dovrai mai scordare. Spero che la porterai sempre con te.
Ripresero la marcia dopo aver raccolto le loro cose. Il giovane si sentiva a pezzi, la sua riserva di chakra era completamente terminata. Fu un'impresa titanica scendere da quella montagna, ma alla base era già pronta una gustosa cena. L'allenamento a cui l'aveva sottoposto rafforzò il suo fisico e potenziò la sua arte magica. Un programma più completo di quello non esisteva. Edited by Lugymi Nikagara - 6/7/2008, 17:59
| | |
| |
|