Il Deserto Nero, Allenamento per Energia Verde

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Lugymi Nikagara
view post Posted on 28/3/2008, 23:44




CITAZIONE
Oggetto: Richiesta Energia Verde

Obiettivo: Descrivere un allenamento di Minashi della durata di sette giorni.

Tipologia: Post Singolo, valutazione finale di un GDR Staff.

Ambientazione: Diversi luoghi caratteristici della Regione del Vento e non solo.

CITAZIONE

Narrato

Parlato Minashi

§ Pensato Minashi §

Parlato Mahil

[ Scheda ]



..::: L'allenamento Speciale :::..


CITAZIONE
La verità è un concetto poco definito nella mente dell’uomo. E’ filtrata da sentimenti, emozioni e stati d’animo. La ricerca di essa impegna ognuno di noi per quel poco tempo che ci è concesso di vivere. Qualcuno riesce a trovarla, altri no e altri ancora s’illudono che sia facile scovarla.
Noi ci rivedremo un giorno e voglio che tu mi creda, perché quel giorno ti dimostrerò che la verità esiste.

..::: L’incontro :::..


Le strade erano gremite. Le urla dei venditori che incitavano ad acquistare i loro prodotti risuonavano per tutto il villaggio della Sabbia. Il giorno del mercato rendeva tutto più allegro e frizzante, l’atmosfera acquisiva leggerezza ed era un piacere passeggiare tra le bancarelle.
Il sole salutava l’evento con i suoi caldi raggi. Il cielo terso e candido faceva da cornice a quella che si poteva presentare come una giornata ideale per rilassarsi.
Minashi strinse il suo coprifronte dietro la testa e lucidò la placca con impresso il simbolo di Suna. Da qualche giorno era diventato un genin del villaggio, in poche parole un vero shinobi. Ogni mattina controllava scrupolosamente la posta, fremeva in attesa di ricevere una missione dal Kazekage, le classiche di livello D che usualmente venivano assegnate ai neo diplomati dell’accademia. I giorni passavano nella monotonia dei suoi allenamenti nell’oasi dove era solito andare.
Quella mattina allestì uno zaino con tutta l’attrezzatura ninja e con delle provviste in scatola. Decise di intraprendere nuovamente un viaggio alla ricerca dei suoi genitori. L’apatia di quel periodo lo stava deteriorando e il continuo attendere che qualcuno si degnasse di convocarlo per una missione lo spazientiva ancora di più.
Si avvicinò all’ingresso e prese dal porta armi il suo ultimo acquisto, una Wakizashi. Era una spada con una lama lunga circa 60 cm. Il suo profilo curvava man mano che si avvicinava verso la punta.
Il ragazzo la custodiva in un fodero, che grazie alle sue minute dimensioni lo teneva legato alla vita con un laccetto di cuoio. La scelse rispetto la Katana in quanto più maneggevole anche se meno resistente e con un raggio d'azione più piccolo. Ma per il suo stile di combattimento era l’ideale, l’avrebbe utilizzata sia nel corpo a corpo e sia per deviare armi di piccola taglia.
Indossò i suoi guanti bianchi insieme al mantello rosso ed uscì da casa con l’intenzione di lasciare il villaggio. Voleva recarsi nella zona est del paese del vento, per visitare i siti in cui non era ancora stato. Qualche informazione in più sui suoi genitori sarebbe saltata fuori sicuramente.
Il caos di quel giorno lo fece tornare immediatamente alla realtà. In un primo momento non si ricordò del mercato poi, quando vide la schiera di bancarelle davanti a sé, capì subito.


§ Sicuramente troverò qualcosa di utile qui, in fin dei conti non perderò molto tempo. Rimanderò la partenza solamente di qualche minuto. Vorrei comperare qualche oggetto utile per il mio viaggio. E' l'unico svago che mi diverte; il mercato di Suna è il più caratteristico di tutto il paese del Vento. §

Il suo sguardo si perdeva tra la molteplicità d’oggetti in esposizione. Non cercava nulla in particolare; era solamente attratto dalla fantasia degli artigiani locali. Si fermò davanti un banchetto di articoli in legno lavorati a mano. In prima fila, proprio davanti i suoi occhi, c’era una piccola scultura raffigurante una famiglia. Il padre e la madre che tenevano in braccio il loro figlio; un’immagine che colpì nel profondo del cuore Minashi.
Da quando viveva a Suna era molto cambiato. Il suo carattere era migliorato e la sua mente non partoriva più orribili pensieri come quello di uccidere per non essere ucciso.
Dopo essersi ripreso dal suo pensiero malinconico riprese il cammino arrivando nei pressi della locanda principale del villaggio. Un uomo si avvicinò al ragazzo fissandolo. Era alto più o meno come lui. Portava una lunga tunica nera e sulle spalle uno zaino con un grande rotolo legato in cima. I suoi capelli erano lunghi e neri, almeno in parte. Infatti ogni tanto spuntava qualche striatura bianca. Probabilmente non superava i quaranta anni di età.


Hey, tu. Ragazzo dal mantello rosso, vieni qui perfavore, ho bisogno di parlare con te di una questione molto importante. Sei Minashi vero? So che ti sei da poco diplomato all'accademia e volevo proporti un allenamento interessante con lo scopo di accrescere le tue capacità. Allora, sei intreressato?

Il giovane lo guardò con fare sospettoso. I tipi così impertinenti lo infastidivano parecchio. Mise una mano sopra l'impugnatura della spada sguainandola quel tanto che bastava per produrre il suono caratteristico della lama che si affaccia dal proprio fodero. Volle dare dimostrazione della sua fermezza con un tono decisamente autoritario a dimostrazione del suo status di ninja. Da lì a poco avrebbe capito con chi stava parlando.

Si, sono io. Sappi che non voglio nè essere infastidito e nè che persone si rivolgano direttamente alla mia persona con fare presuntuoso. Veniamo al punto, chi sei tu e soprattutto cosa vuoi da Minashi delle Sabbie Nere? Ti avverto che non ho nessuna intenzione di perdere del tempo con te.

L'uomo avvertì immediatamente l'estrema altezzosità del ragazzo, una risposta del genere, con la persona sbagliata, avrebbe creato immediatamente i presupposti per uno scontro all'ultimo sangue. Nel mondo ninja si moriva per molto poco e quel ragazzo sfidava la sorte con le sue parole. Fortunatamente davanti a lui non c'era una persona di quel tipo.

Stupido ragazzo, sono Mahil. Sono uno special jounin ed ero uno membro della squadra Anbu assassina di Suna. Mi sono informato presso l'accademia del villaggio sul tuo conto. Mi hanno riferito che sei un giovane promettente e che ti sei diplomato in tempi minori rispetto la media. Ho deciso di allenarti perchè a breve dovrai svolgere delle missioni molto difficili. Adesso non perdere tempo con le tue stupide chiacchiere.

Il ragazzo lo ascoltò attentamente. Quando capì chi aveva di fronte si pentì amaramente delle parole che aveva utilizzato in precedenza. Non capiva però perchè avessero scelto proprio lui. In fin dei conti era vero che si era diplomato in tempi molto ridotti, ma con lui c'era anche quel Zoro, un altro giovane molto promettente. Mai si sarebbe aspettato che quello strano tipo fosse così importante e volesse allenarlo.

Perchè proprio io? Tra tutti i genin di Suna mi sembra strano che abbiano scelto proprio me. E poi non mi è arrivata nessuna comunicazione da parte dell'accademia, di solito inviano delle lettere molto dettagliate dove danno tutte le indicazioni del caso. Non voglio essere preso in giro per nessun motivo, odio gli scherzi.

Mahil lo guardò sorridendo. L'altezzosità di prima si era trasformata in men che non si dica in timore e reverenza per quel personaggio importante. Il comportamente sbruffone aveva lasciato il posto a mille domande create dall'immensa curiosità del ragazzo. L'opportunità che si era creata avrebbe fatto gola a qualsiasi ninja del villaggio e fortunatamente era capitata a Minashi.

Figliolo, i tempi dell'accademia sono finiti. Ora sei un genin, un vero ninja. Impara a gestire le situazioni e soprattutto le emozioni. Da questo momento il tuo cammino sarà pieno zeppo di difficoltà, ogni errore ti potrà essere fatale. Forza, ora andiamo, intraprenderemo un viaggio dove potenzieremo le tue tecniche, le tue abilità ed il tuo stile di combattimento.

Il giovane sempre più sorpreso non potè far altro che seguirlo. Ripose completamente la Wakizashi nel fodero e incominciò a camminare dietro il suo nuovo sensei. Una specie di forza psicologica lo obbligò a fidarsi, l'idea di migliorarsi lo allettava molto e l'occasione gli era caduta dal cielo come una mela matura. Tra mille dubbi e perplessità si abbandonò a quella situazione come non aveva mai fatto prima.

Almeno si può sapere quanto durerà questo viaggio? Soprattutto dove siamo diretti? Non può dirmi andiamo senza descrivere minimamente in cosa consisterà il mio allenamento. Sensei mi spieghi qualcosa. Non posso rinunciare a ciò che stavo facendo solamente per una mezza proposta.

Il Sensei non rispose. Uscirono dalle porte di Suna poco dopo, precisamente dal portone posto a Nord del villaggio. Il chuunin di guardia salutò con rispetto il nuovo maestro del ragazzo, il quale ricambio semplicemente con un cenno della mano. Dopo alcuni minuti erano fuori dalla città. Quella strana avventura lo avrebbe portato a visitare luoghi meravigliosi e caratterisitici. Ambienti ideali per i suoi esercizi.

§ Questo Mahil deve essere davvero un pezzo grosso del villaggio. La guardia quando lo ha visto non ha detto nulla, anzi lo ha salutato con timore. Sono proprio curioso di vedere cosa potrà insegnarmi. Spero solo non sia stato un errore seguirlo così senza sapere nè chi sia veramente questo strano tizio e nè a quali allenamenti sarò sottoposto. §

..::: I Monti del Vento :::..


Trascorsero tutta la mattina a camminare. Attraversarono in silenzio una buona parte di deserto e si ritrovarono ai piedi di una piccola catena montuosa. Per tutto il viaggio non si erano rivolti la parola. Il genin aveva solo immaginato gli allenamenti che avrebbe dovuto sostenere. Una sorta di ansia lo aveva colto improvvisamente. Aveva trascorso tutta la vita ad inseguire misteri e anche in quell'occasione stava camminando verso il buio e l'ignoto. Stringeva le cinghie del suo zaino ed attendeva ansioso che l'uomo dicesse qualcosa.

Molto bene, ora ci riposeremo un attimo e poi inizieremo con il primo allenamento. Dovrai concentrarti al massimo ed attingere completamente alle tue riserve di chakra. Questo percorso non sarà uno scherzo, credimi. Se farai tutto quello che ti dirò ne uscirai molto più forte, te lo assicuro. Non prendere gli esercizi sottogamba perchè potresti farti molto male, ti ho avvertito.

Minashi s'irrigidì a quelle parole. In poche parole non aveva svelato nulla sul contenuto del suo esercizio. Questo lo preoccupava ancora di più. L'avvertimento che si sarebbe potuto far male non prometteva nulla di buono. Alla fine era un ninja in piena regola, sicuramente avrebbe affrontato qualsiasi situazione nel migliore dei modi. Si fece coraggio con questi pensieri ed affrontò l'argomento.

Sensei, io sono pronto. Ma non abbiamo fatto altro che camminare. Senza una parola. Non mi ha detto nulla nè di lei nè di questo misterioso addestramento. Vorrei sapere di cosa si tratta, per capire a quali rischi e sforzi dovrò sottopormi. Mi sono appena diplomato all'accademia e devo ancora impare molto cose, mi faccia solo capire le sue intenzioni, la prego.

L'uomo quasi indispettito per l'esitazione del giovane gli strinse il braccio con decisione. La sua presa non era forte o dolorosa, però trasmetteva forza e determinazione. Volle fargli capire ancor prima di parlare che la via per migliorarsi doveva esere sgombra da qualsiasi forma di incertezza. Uno shinobi non poteva essere considerato tale se indietreggiava di fronte le prove della vita, questo Mahil lo sapeva bene, aveva affrontato tante difficoltà durante la sua carriera.

Minashi, non temere. Ti farò diventare un vero shinobi degno di indossar quel coprifornte. L'accademia è nulla in confronto alle cose che imparerai in questi giorni. Ti insegnerò a combattere e a districarti dalle situazioni più difficili dandoti gli strumenti necessari. Miglioreremo ogni caratteristica del tuo essere ninja.

Il maestro prese dal suo zaino due piccoli vasetti e ne diede uno al ragazzo. Voleva tranquillizzarlo facendogli capire che voleva solamento il suo bene. Nessuno si era mai dedicato con così tanta cura a lui, quel senso di preoccupazione nei suoi confronti lo metteva molto a suo agio e fece scomparire del tutto l'agitazione iniziale. In qualche modo ora si fidava e non vedeva l'ora di cominciare.

Tieni. Mangialo è un integratore energetico. Ti restituirà le forze che hai perso durante il viaggio. E' un composto di erbe e frutta, tutti ingredienti naturali. Il sapore non è male, credimi. Ne ho mangiati a tonnellate durante le missioni a cui ho partecipato. Avrai bisogno di molte energie perchè giorno per giorno le consumerai tutte.

Il genin accettò volentieri e così mangiarono entrambi la loro porzione scambiandosi di tanto in tanto qualche occhiata. In effetti il sapore non era cattivo era un misto tra il dolce della frutta ed il salato delle erbe. Il tempo di mettere a terra il vasetto e Mahil si alzò in piedi. Finalmente era arrivato il momento di iniziare l'addestramento. Il maestro fissò negli occhi il giovane facendogli capire che da quel momento si faceva sul serio.

Questo è il luogo adatto per cominciare con la prima prova. Lascia a me tutte le tue armi, ti darò io volta per volta quelle che ti serviranno. Riponile insieme alla tua Wakizashi nello zaino. Ora dimmi una cosa: conosci la tecnica del soffio del vento? E' uno justu caratteristico del nostro villaggio, dovrebbero conoscerlo tutti i ninja di Suna.

Minashi sentendo quella domanda si rilassò, il suo volto si fece più disteso visto che si trattava di una delle tecniche che conosceva meglio. Ricordava molto bene quando sconfisse il suo vecchio maestro uitilizzando proprio quel ninjustu. Buona parte dei suoi allenamenti erano stati dedicati a quella tecnica che faceva della forza dirompente del vento la sua essenza.

Si Sensei, la conosco molto bene. E' una delle prime che ho imparato ancor prima di frequantre l'accademia. Consiste nel richiamare una buona quantità di chakra nelle proprie mani ed espellerlo frontalmente tutto insieme, con un forte getto simile ad una scarica ventosa. Cosa vuole che faccia di preciso, la eseguo ora?

Ascoltò con cura la sua spiegazione, comprese che quel ragazzo conosceva bene quella tecnica. Quel ninjustu così potente poteva essere ancora migliorato, ma questo Minashi ancora doveva scoprirlo. L'obiettivo di Mahil era proprio quello, voleva rendere padrone il giovane genin di quel ninjustu. Indicò qualcosa con l'indice della mano destra.

Perfetto, mi risparmierò la fatica di insegnartela. Voglio proprio che tu la Esegua ora. Il tuo bersaglio è a otto metri di distanza. Segui il mio indice, vedi quello spuntone di roccia? Distruggilo. Devi centrarlo in pieno con lla tecnica altrimenti non riuscirai neanche a scalfirlo. Impara a concentrare i tuoi pensieri verso un unico punto, così ti sarà più semplice colpire l'avversario.

L'obiettivo era un masso composto interamente da residui sgretolabili. Con la forza impressa dalla tecnica non sarebbe stato un problema ridurlo in mille pezzi. Il ragazzo convinto di non voler fallire si concentrò giungendo le sue mani. Uno dietro l'altro compose i cinque sigilli richiesti per eseguire il ninjustu: Serpente, Scimmia, Cane, Cinghiale, Gallo.

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Soffio del Vento

CITAZIONE

Villaggio: Sabbia
Posizioni magiche: 5
Descrizione: Dopo aver accumulato una grandissima quantità di chakra nei palmi delle mani il ninja riesce ad emettere la massa di energia, larga massimo 50 cm, sottoforma di un'unico getto di vento che raggiunge i 20 m di estensione. Il vento creato può assumere una traiettoria solo lineare. Da genin tale limite viene superato, consentendo al ninja di effettuare una (a genin) o due (a chunin) curve alla massa di vento. Se colpisce in pieno risulta capace di causare un danno Medio. Dal grado di genin la tecnica può essere potenziata facendo viaggiare nel vento un massimo di 4 kunai, i quali seguiranno la traiettoria del vento. Spostare la massa di vento costa un Bassissimo, richiede un corrispettivo movimento di mani, diminuisce la potenza di 10 a curva e può essere al massimo di 90°. Ogni kunai è come se venisse lanciato con un potenziamento in forza pari a Basso.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)


Il getto di vento, percorse alcuni metri seguendo virtualmente una traiettoria lineare e centrò, con tutta la sua potenza lo spuntone di roccia sgretolandolo. Minashi, orgoglioso della sua prestazione, spostò leggermente il suo coprifronte in alto e ghignò fiero per la riuscita della sua tecnica. Al prim otentativo era riuscito a colpire in pieno il suo obiettivo. Era sicuro di aver fatto una buona impressione al suo maestro.

Questa è semplicemente la versione base, è inutile che ti agiti così tanto. Qualsiasi studente sarebbe in grado di eseguirla. Devo ammettere però che sei abbastanza padrone della tecnica. Ora componi i sigilli, prendi questi quattro kunai ed indirizzali insieme ala Soffio del Vento. L'obiettivo è quello di sfruttare la corrente per far sfrecciare delle armi da lancio. E' importante che non si perdano per strada.

Così esisteva una variante di quella tecnica tanto cara al genin. Il ragazzo era così entusiasta che si mise subito all'opera. Si concentrò, compose i sigilli ed afferrò i quattro kunai. Dispose frontalmente il palmo di entrambe le mani e fece partire L'onda di vento mista a chakra tentando di inserire al suo interno le armi. Tre di esse caddero miseramente a terra, ma l'ultimo si integrò perfettamente al flusso e si conficco prepotentemente contro la parete rocciosa.

Come inizio non c'è male ragazzo. Spero tu abbia capito la vera potenzialità di questa tecnica. Non solo arrecherai all'avversario un danno per l'onda d'urto, ma in più si ritroverà a fronteggiare anche quattro kunai potenziati dal getto di vento. Non fermarti al primo tentativo, avanti riprova. Sono sicuro che con un po' di esercizio riuscirai ad eseguirla alal perfezione.

Minashi rimase sbaloridto, non credeva assolutamente che potesse riprodurre una tecnica del genere. Si concentrò nuovamente, piegò leggermente le gambe e ricompose i sigilli. Prese due Kunai nella mano destra e due nella sinistra. Portò avanti le braccia e fece partire un nuovo getto contenente tre Kunai. Di cui due arrivarono a conficcarsi nella parete, uno cadde subito a terra e l'ultimo a metà strada.

Sensei, è complicato farne viaggiare quattro. Non riesco a lanciarli contemporaneamente. Il flusso di vento è molto forte alla sua radice. Quando tento di inserirli alla base vengono spazzati via dalla corrente stessa. Richiede un'abilità non indifferente, non credo di riuscirci con così poco tempo a disposizione.

Mahil capì che quel giovane genin aveva bisogno di essere incoraggiato. In fin dei conti l'aveva preso nel bel mezzo della mattina e portato in un posto sperduto per allenarlo. Si avvicinò poggiando la sua mano sopra la spalla destra del ragazzo, voleva trasmettergli fiducia e la tranquillità necessaria per riuscire dove molti altri avrebbere fallito.

Devi concentrarti di più, sincronismo: questa è la parola chiave. rilascia il chakra contemporaneamente dai palmi delle due mani e vedrai che le armi non cadranno a terra. Devi equilibrare l'energia in un unico getto, solo così le armi partiranno con la stessa velocità e potenza. E' una variante molto complessa, per questo devi concentrarti ed avere fiducia nelle tue capacità.

Il ragazzo cominciava ad essere stanco, tutte quelle prove eseguite una dietro l'altra. Il genin però non era un tipo arrendevole, aveva subito allenamenti ben più duri ed in condizioni anche più sfavorevoli. Strinse i denti e per l'ennesima volta ricompose i sigilli. Utilizzò la stessa tattica precedente, afferrò i quattro kunai distribuiti equamente tra le due mani. Eseguì il ninjustu con un perfetto sincronismo, infatti le armi furono trasportate perfettamente dalla corrente d'aria. Viaggiavano veloci con una traiettoria perfettamente lineare. Tutti si piantarono nella roccia, finalmente, dopo tanta fatica, c'era riuscito.

Non c'è male, sono soddisfatto dei tuoi progressi. Questa volta sei riuscito a non farne cadere nemmeno uno. Possedevano tutti una giusta potenza ed una buona velocità. Ora hai quasi terminato il chakra, per oggi basta così. Non possiamo rischiare che collassi. Riprenderemo domani quando avrai recuperato le energie necessarie. Ora pensiamo a mettere qualcosa sotto i denti.

Quell'uomo era davvero uno shinobi straordinario, riusciva ad imporsi con una facilità estrema. Il suo modo di fare era totalmente diverso da quello del precedente maestro. Finalmente Minashi apprezzava il suo sensei e si sentiva pronto a tutto. La sera scese dolcemente sul deserto. Si erano accampati ai piedi del monte e davanti ad un bel fuoco mangiavano beatamente. La temperatura scese velocemente, tutto l'ambiente subì una forte escursione termica di parecchi gradi. Minashi si strinse nel suo mantello rosso per riscaldarsi un poco mentre rifletteva.

§ Il mondo dei ninja è davvero strano. Questa mattina stavo per partire per un viaggio solitario e adesso mi ritrovo ad allenarmi con lui. Il mio obiettivo è diventare sempre più forte, non posso permettermi di perdere questa occasione. Sfrutterò ogni singolo attimo per apprendere da questo grande ninja. Utilizzerò i suoi insegnamenti per la mia causa. Se il destino ha voluto questo non sarò certo io a ribellarmi. §

Il ragazzo avrebbe voluto chiedergli tante cose, aveva di fronte a sé quel signore così silenzioso, ma così deciso a farlo migliorare. Non aveva mosso un dito in quel giorno, ma si percepiva in lui una forza immensa. Ogni suo gesto sprigionava sicurezza e forza. Sperava presto di vederlo all'opera così da poter imparare ancora di più dalle sue azioni. Quanti giovani shinobi avrebbero desiderato di avere come maestro uno special jounin. Questo, Minashi, lo aveva ben chiaro in mente.

Maestro ha detto che ha fatto parte delle squadre speciali Anbu di Suna, come mai ora non lo è più? Immagino che abbia affrontato tante missioni, anche a me piacerebbe iniziarne qualcuna, ma sembra che la situazione sia tranquilla in questa regione. Ogni giorno spero in un incarico anche di livello D, ma rimango sempre deluso. Evidentemente i nostri Daymo non hanno particolari necessità in questo periodo.

La domanda fu a brucia pelo. Mahil, in effetti, era ancora molto giovane. Sembrava assurdo che già si fosse ritirato. Le squadre speciali avevano tra le loro fila i migliori shinobi del villaggio e lui, sicuramente, era uno di loro. Affrontavano missioni di altissimo livello e non potevano permettersi mai di fallire. Erano agli ordini diretti del Kazekage che li impiegava per risolvere le questioni critiche per il bene della comunità.

Devi avere pazienza, sei appena diventato genin. Non puoi pretendere di ricevere subito incarichi da parte dell'alto consiglio. Pensa ad allenarti e vedrai che presto verrai impiegato in varie missioni. Per quanto riguarda il mio passato, non c'è bisogno di parlarne ora. Posso dirti che facevo parte della squadra inseguitrice e per anni ho servito il villaggio con onore. Adesso non sono più membro, per vari motivi che non ho voglia di raccontare. Adesso, però, andiamo a dormire che è tardi.

Chiuse il discorso in quel modo. Aveva detto poco o nulla riguardo il suo passato. Quello era il suo carattere: riservato e di poche parole. La curiosità del giovane ninja aumentò esponenzialmente dopo quell'affermazione, ma non potè fare altre domande visto come aveva terminato la questione il suo sensei. Non gli sembrò opportuno insistere per non rovinare il rapporto che si stava creando.
Quando la mattina seguente aprì gli occhi, Mahil era già in piedi. Il sole stava ancora sorgendo. Il deserto in quelle ore era particolarmente affascinante. I colori caldi come il giallo, il rosso, l'arancione si mescolavano in un insieme di sfumature uniche.


Buongiorno Minashi, sei pronto per completare la tecnica? Oggi imparerai l'ultima evoluzione. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Con questo allenamento chiuderemo il discorso sul Soffio del Vento. Voglio vederti utilizzarla al pieno delle sue potenzialità. Prima mangeremo qualcosa e poi ci recheremo sulla vetta. Sarà una dura scalata che ci permetterà di allenarci anche sul lato della resistenza fisica.

Minashi stava ancora stropicciandosi gli occhi quando di fronte si ritrovò una bella porzione di latte con del pane integrale. Per la prima volta dopo tanto tempo qualcuno gli aveva preparato la colazione. Provò uno strano sentimento di felicità nel suo cuore, non potè far altro che dire un semplice grazie. Quella situazione dimostrava come la vita ti potesse sorprendere all'improvviso.

Si Maestro, procediamo. Sono pronto ad affrontare qualsiasi prova. Mi sento in forma, la dormita mi ha rigenerato. Sono troppo curioso di vedere in cosa consiste la nuova variante. Esattamente su quale cima ci alleneremo? Immagino sarà complesso scalare queste montagne per chi non è abituato a farlo.

Il sensei gli fece segno di seguirlo. Quel ragazzo in poco tempo si stava dimostrando troppo loquace per i suoi gusti. I due si arrampicarono sulla montagna del vento sino ad arrivare ad una distesa di roccia. Mahi agilmente utilizzò il chakra per arrivare in cima in pochissimo tempo, mentre Minashi dovette dar fondo a tutte le sue risosre fisiche per scalare quella ripida parete rocciosa. Quando finalmente giunse a destinazione aveva tutto il viso sporco, non aveva mai sforzato il suo corpo così tanto. La zona dove si sarebbe allenato era ampia circa 50-60 metri quadri. Il terreno era completamente ricoperto di roccia e ad intervalli costanti, forti folate di vento, mettevano a repentaglio l'equilibrio del ragazzo.

Ce ne hai messo di tempo per salire, sei proprio un novello alle prime armi, non te l'hanno ancora insegnato ad utilizzare il chakra per far aderire i piedi alle pareti? Comunque non importa, questo aspetto lo vedremo un altro giorno. Ricordati che anche oggi utilizzerai tutto il tuo chakra. Sei un genin da troppo poco tempo per permetterti una riserva elevata. Quindi dosalo bene.

Prese dall'attrezzatura i classici quattro kunai e li diede al ragazzo, solamente il giorno prima aveva imparato a lanciarli nel soffio del vento. Sicuramente avrebbe dovuto ampliare l'esercizio con qualche altro movimento per renderlo più imprevedibile. Quella tecnica era composta da diversi blocchi che potevano essere appresi in diverse occasioni e che rendevano quel justu unico nel suo genere. Quando lo imparò la prima volta gli sembrava già così potente, non avrebbe mai immaginato di poterlo migliorare così tanto.

Minashi, come ti ho detto ieri, la tecnica è utile nel momento in cui riesci a prendere alla sprovvista il tuo avversario. Con una traiettoria lineare è impossibile riuscirci. Una volta lanciata la tecnica con all'interno i quattro kunai dovrai essere in grado di cambiare la sua direzione arrivando fino ad un angolo di 90°. La difficolta risiede nel mantenere uniforme il tutto, lo spostamento non deve causare un forte depotenziamento del flusso.

Che tecnica grandiosa, se fosse riuscito a deviarne all'ultimo momento la traiettoria avrebbe quasi di certo colpito l'avversario che non si sarebbe aspettato mai un cambio così repentino. Per riuscire ad eseguire quell'evoluzione avrebbe dovuto controllare il flusso e spostarlo a suo piacimento con entrambe le mani. Di nuovo, la coordinazione, avrebbe svolto un ruolo fondamentale.

§ Sono parallelo alla parete rocciosa. Eseguirò ila tecncia con la massima concentrazione e proverò a colpirla cambiando la sua direzione, come mi ha chiesto il maestro. Deviarla di 90° al primo tentativo non sarà una passeggiata, ma ci proverò lo stesso. Con entrmbe le mani sposterò il getto cercando di non far cadere i kunai al suo interno. §

Compose i cinque sigilli ed eseguì il ninjustu. Il classico getto di vento misto a chakra partì lineare. Questa volta i quattro Kunai perfettamente integrati nel flusso viaggiavano spediti e senza la minima esitazione. Ad un certo punto il ragazzo spostò le mani verso destra, con un movimento lento ed uniforme. Il flusso cambiò direzione di circa 25°, ma un kunai cadde a terra. Non era riuscito a mantenerlo all'interno del soffio ventoso.

Caspita è difficilissimo controllare l'intero flusso. Sono riuscito a deviare il getto di vento, ma non tutte le armi al suo interno. Spostare interamente questa onda energetica è troppo complesso. Maestro mi dia qualche consiglio, solo lei può indicarmi il metodo più esatto. Ho provato a mantenere il justu compatto ed uniforme, ma le armi non hanno seguito a dovere il cambio di traiettoria.

Il sensei fece qualche passo in avanti, diede una pacca sulla spalla al giovane. Sembrava quasi che lo conoscesse da parecchio tempo. Capiva bene le difficoltà che stava provando in quel momento, ma era convinto che ce la potesse fare. Puntava su quel giovane genin e voleva che anche lui avesse più fiducia nelle sue capacità. Lo vedeva impegnarsi duramente, ma si scoraggiava troppo spesso, un vero shinobi doveva avere la determinazione sempre dalla sua parte.

Non devi assolutamente perdere la concentrazione mentre esegui la tecnica. Quando hai deviato la traiettoria non ti sei preoccupato di mantenere compatto il flusso e per questo hai perso per strada un kunai. Abbi più fiducia in te stesso, non puoi scoraggiarti sempre alla minima difficoltà, forza riprova. Io sarò qui vicino per indicarti gli errori che commetterai ogni volta.

Il genin si sentiva incitato. La voglia di dimostrare qualcosa di buono al sensei lo caricò. Compose i sigilli, in maniera leggermente più veloce della precedente. Stava migliorando anche sotto quell'aspetto fondamentale.
Dal palmo delle sue mani partì veloce la solita scarica ventosa. Dopo qualche secondo spostò le mani verso destra con decisione. Riuscì a compiere una devizione di circa 90°. I quattro kunai furono deviati insieme alla corrente e si conficcarono contro la parete rocciosa. Sembrarono tutti possedere la stessa forza e velocità.


Lo sapevo che ci saresti riuscito, ci siamo, la tecnica è quasi riuscita alla perfezione. Adesso arriva la prova finale in cui mi dimostrerai di averla appresa. Prova a colpirlo se ci riesci, ma attenzione non si tratta del solito binshin a cui siete abituati voi bambini dell'accademia. Il tuo obiettivo sarà solamente lui, indirizza il Soffio del Vento verso la mia copia.

Mahil giunse le mani in una posizione simile ad una croce, quello era l'unico sigillo richiesto per quella tecnica di livello superiore. Le copie, create con quel ninjustu, non solo mantenevano la rigorosa somiglianza in tutti i particolari del loro creatore, ma in più possedevano la consistenza fisica ed una propria riserva di chakra. Un kage bunshin apparve vicino Mahil e, non appena lo special jounin fece segno con la mano, partì correndo allontanandosi dal ragazzo.

Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu

CITAZIONE

Tipo: Ninjustu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Una
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni simili in tutto e per tutto al ninja che li ha creati. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza scompaiono creando una piccola nuvoletta di fumo. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti a quelle del creatore. Inoltre possono fare tecniche, utilizzando il proprio chakra. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi, muovere gli arti e saltare. Se toccati la loro consistenza è fisica.
Costo, resistenza e chakra posseduto dalle copie seguono questo schema:
[Chunin: consumo Medio per copia, distrutte con qualsiasi danno, chakra posseduto Basso / Jonin: consumo Medio-Alto per copia, distrutte con una ferita leggera, chakra posseduto Medio-Basso / Sp Jonin: consumo Elevato per copia, distrutte con una ferita media, chakra posseduto Medio-Alto]
Solitamente le copie possiedono solamente il 20% delle armi base dell’originale, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
(Livello: 3 / Consumo: Variabile)


Il giovane non disse una parola, fissò l'obiettivo e compose i sigilli a sua volta. Dopo qualche secondo il clone si trovò alle spalle il flusso ventoso con i quattro kunai pronti a colpirlo. Si tuffò sulla sinistra. Il Genin spostò le mani nella stessa direzione, ma fu troppo lento così il kage bunshin riuscì a scamparla. Trovò una nuova difficoltà, delle forti folate infuivano sulla tecnica. "I monti del vento" non era semplicemente un appellativo privo di fondamento; le stesse scariche che mettevano a repentaglio il suo equilibrio destabilizzavano anche il ninjustu.

Sensei, ma è troppo veloce. In fin dei conti è una sua copia che mantiene le caratterisitiche fisiche dell'originale. Non riuscirò mai a colpirlo. E poi c'è questo forte vento che mi impedisce di eseguire correttamente la tecnica. Questa volta non mi demoralizzerò, elaborerò un senjustu adatto alla situazione. Inoltre, calcolerò il disturbo del vento mentre eseguirò la tecnica.

Regola fondamentale per ogni shinboi era quella di valutare attentamente l'ambiente circostante per sfruttarne i benefici e per ridurne i malus con una tattica appropriata. Minashi lo capì subito, così cominciò a studiare in ogni minimo dettaglio il luogo dove si trovava per rendere difficile l'esistenza del clone di Mahil. I suoi occhi osservavano tutto ciò che lo circondavano con estrema attenzione, finalmente aveva acquisito la giusta determinazione.

Devi farti furbo ragazzo mio. Non sta usando nessua tecnica, dovrebbe essere un gioco da ragazzi riuscirlo a colpire. Cosa credi che le situazioni siano sempre come le vorresti tu? Escogita qualche diversivo e vedrai che riuscirai a mettere in difficoltà persino una mia copia. Hai tante possibilità da sfruttare, rifletti bene sul posto in cui ci troviamo, non dovrebbe essere così complicato. Non deludermi Minashi.

Il genin, ascoltando le parole del suo sensei, ebbe un'idea. La copia si trovava quasi sull'orlo del precipizio. E' vero che doveva sconfiggerla con la nuova tecnica, ma non gli era stato vietato di usare ulteriori strategie.
Prese delle armi dalla sacca del maestro e cominciò a correre verso il clone, lanciò tre shuriken sulla sinistra, con una traiettoria semi circolare che tendeva a rientrare verso l'obiettivo. Subito dopo compose i sigilli ed eseguì la tecnica del soffio del vento. Il clone si sposto immediatamente versò destra per evitare il lancio di armi. Così facendo si ritrovò il getto ventoso proprio davanti, dovette eseguire un bel balzo per no nessere colpito. A quel punto il giovane deviò la traiettoria di 90° esatti verso l'alto. Il flusso cambiò subito la direzione, era a favore di vento così dovette ridurre la potenza del colpo. I quattro kunai potenziati, insieme alla scarica del justu colpirono il kage bunshin che svanì in una nuvoletta di fumo.


§ Ci sono riuscito. Devo ammettere che è stata proprio una grande idea. Bastava sfruttare al meglio le caratteristiche di questo sito. Non scorderò mai questa importante lezione. In futuro questa strategia potrebbe salvarmi la vita. Prima di ogni combattimento memorizzerò tutti i particolare dell'ambiente circostante. Chissà cosa starà pensando il maestro. Spero solo sia fiero di ciò che ho fatto. §

La soddisfazione per aver svolto alla perfezione le direttive del suo maestro riempì il cuore del giovane di gioia. Era molto stanco, ma fiero del suo impegno e dell'abilità dimostrata. Per tanti anni aveva dovuto farsi coraggio da solo, nessuno si era mai preso la briga di incoraggiarlo durante un allenamento. Adesso aveva un motivo in più per riuscire nella professione del ninja, quello di dare la giusta soddisfazione al suo sensei.

Va bene, ora possiamo andare. Ma ricordati che il mio clone ha utilizzato un quarto delle sue capacità. Volevo accertarmi se riuscivi ad inventarti qualcosa di diverso. Da quello che avrai capito oltre dover conoscere alla perfezone il ninjustu dovrai sempre tenere conto delle condizioni ambientali. E' una lezione importantissima che non dovrai mai scordare. Spero che la porterai sempre con te.

Ripresero la marcia dopo aver raccolto le loro cose. Il giovane si sentiva a pezzi, la sua riserva di chakra era completamente terminata. Fu un'impresa titanica scendere da quella montagna, ma alla base era già pronta una gustosa cena. L'allenamento a cui l'aveva sottoposto rafforzò il suo fisico e potenziò la sua arte magica. Un programma più completo di quello non esisteva.


Edited by Lugymi Nikagara - 6/7/2008, 17:59
 
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Shadow alkemist
view post Posted on 31/3/2008, 17:59




Per adesso inizio già a convalidartela
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 4/7/2008, 16:02




..::: Vola via :::..


Il giorno successivo Minashi si svegliò turbato da un rumore improvviso, il suo sensei stava affilando le sue armi proprio vicino il ragazzo. Indispettito da tanto frastuono si voltò dall'altra parte per riprendere da dove era stato interrotto. La stanchezza per le fatiche del giorno prima si erano appena riassorbite e non aveva assolutamente intenzione di terminare in quel momento il suo riposo. Chiuse nuovamente gli occhi senza tener conto delle intenzioni del suo sensei.

Vuoi ancora perdere tempo? Non ti rendi conto che è tardissimo? Hai dormito come un ghiro pivello, ieri ti sei proprio distrutto. Forza che le paludi di Menma ci aspettano. Oggi imparerai una tecnica molto efficace, ma difficile da apprendere, quindi dobbiamo sbrigarci. Mangia ciò che ti ho preparato e vestiti, altrimenti ti lascio qui nel bel mezzo del deserto.

Un'altra piccola traversata impegnò i due ninja che camminavano paralleli immersi ognuno nei propri pensieri. Il giovane genin fissava il terreno desideroso di imparare la nuova tecnica. Era entusiasta di poter accrescere il suo potere. Nonostante fosse uno shinobi alle prime armi sentiva che dopo quel periodo di allenamento sarebbe diventato molto più forte. Dentro il suo corpo bruciava un grande sentimento, era un misto tra la disperazione di non riuscire a trovare i suoi genitori e la volontà di fare chiarezza sul suo passato. Dopo un paio d'ore di cammino vide davanti a sé uno spettacolo che raramente si presentava nel deserto di Suna.
Una distesa di alberi rigogliosi, ma dall'aspetto tetro, di un verde spento. La vegetazione era talmente fitta che non si riusciva a scrutare l'interno. Il ragazzo chiese subito spiegazioni al suo maestro il quale era impegnato a sistemare l'attrezzatura.


Dobbiamo attraversare questa palude. Per fare ciò non dovremo toccare terra, visto che Menma non risparmia coloro che provano a camminare sopra di essa. E' molto peggio delle sabbie mobili, credimi. Per superarla dovrai imparare una tecnica molto complessa. Come è successo ieri, in mattinata ti allenerai ad eseguirla e nel pomeriggio valuteremo i risultati. Il nome del justu è la tecnica del passo veloce. Osservala bene.

Mahil compose un unico sigillo, quello della pecora e fu avvolto da una nuvola di polvere. Il ragazzo non capì bene cosa stesse succedendo, dopo pochi istanti il suo maestro era già dalla parte opposta, non si era assolutamente accorto del suo spostamento. Il giovane ninja sperò che fosse quella la tecnica che avrebbe dovuto imparare. Era semplicemente grandiosa. Non aveva mai visto nulla del genere. Un justu di quel tipo poteva rendere imprevedibile ogni tattica. Con il semplice utilizzo del chakra si poteva raddoppiare la propria velocità.

Tecnica del Passo veloce

CITAZIONE


Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Suna
Posizione Magiche: 1 (molto veloce)
Descrizione: Il ninja acquisisce la capacità di avvolgere a piacere il proprio corpo con delle folate di vento concentrate, per un tempo brevissimo. In questo modo acquisisce velocità e leggerezza, potendo quindi muoversi ad una velocità incredibile (Il doppio consentito dalle sue caratteristiche di velocità.) per una singola azione di movimento. Attivando la tecnica si può usare questa accelerazione solo per muoversi in nessun caso per attaccare. Inoltre il movimento del Ninja, se effettuato su un terreno dove esista polvere o sabbia viene accompagnato da una nuvola di tale sostanza, che ne maschererà in parte le intenzioni di spostamento. Questo spostamento tuttavia aumenta leggermente il rumore prodotto dal movimento del ninja a causa del vento che lo ricopre. Utilizzando questa tecnica inoltre si sarà in grado di percorrere il doppio con un consumo medio, o il triplo con un consumo alto della distanza concessa per uno slot di azione.
(Livello: 3 / Consumo: Medio o Alto)


Il sensei osservò compiaciuto il suo allievo che era rimasto lì, fermo e completamente meravigliato. Era una tecnica davvero unica e poteva essere utilizzata in molto contesti. L'unica cosa certa era che avrebbe dovuto esercitarsi parecchio per poterla padroneggiare ed il tempo stringeva. Il programma di addestramento prevedeva molte cose e per completarlo non avrebbero potuto dedicare troppo tempo ad una singola fase.

Il concetto è questo: fai fuoriuscire il chakra dal tuo corpo come se fosse una folata di vento. Essa ti avvolgerà le gambe e ti darà la forza necessaria per raddoppiare la tua velocità. Questo esercizio richiede una grande concentrazione, dovrai rilasciare il chakra al momento giusto mantendendo l'equilibrio. Avanti comincia pure.

Il ragazzo strinse il suo coprifronte e si preparò mentalmente ad eseguire quel complicato justu. Mise i piedi paralleli, portò le mani davanti al viso e giunse i palmi come se stesse per pregare. Eseguì il sigillo della pecora e fece fuoriuscire il chakra dal suo corpo per darsi la spinta necessaria. L'unico risultato fu quello di cadere all'indietro. Quel goffo tentativo lo riportò alla realtà e gli fece ricordare di essere solo un genin alle prime armi e non un esperto shinobi. Nonostante il fallimento non si disperò, sapeva bene che quella tecnica lo avrebbe fatto penare parecchio. Riprese l'equilibrio e senza che il maestro gli dicesse nulla riprovò il justu. L'energia gli donava spinte intermittenti che non gli permettevano di eseguire traiettorie uniformi. Mahil si avvicinò al ragazzo per dargli qualche altro consiglio.

Dona più leggerezza alla tua spinta. Crea una piccola nuvola di chakra e salici sopra. Cavalcala come se fosse un'onda. Il tuo spostamento deve essere leggiadro ed allo stesso tempo impetuoso. Non rilasciare il chakra necessario tutto in una volta. Vedrai che andrà meglio. Il trucco sta nel saper guidare il flusso energetico, lo devi rendere il tuo mezzo di trasporto.

Supportato dalle parole del suo maestro il ragazzo fece altri quattro tentativi migliorandosi sempre di più. Cominciava ad assumere un'andatura equilibrata e graziosa, ma la velocità non era ancora molto elevata. L'affanno cominciò presto a farsi sentire, era arrivato il momento di pranzare. Il sensei fece cenno al suo allievo di interrompere l'allenamento e di recarsi vicino a lui. Aveva già preparato alcune scatolette con del cibo preconfezionato. Lo stesso Minashi tirò fuori dal suo zaino della carne in scatola. Mangiarono con gusto il tutto intervallando i bocconi con qualche scambio di battute.

Sensei è davvero complicato questo Justu, però capisco la sua grande utilità. Dovrò impegnarmi ancora molto per perfezionarlo, ce la metterò tutta. Attraverseremo questa palude entro il tramonto, glielo prometto. Devo solo capire come dosare bene l chakra sotto i piedi. E' questa la mia più grande difficoltà. Volevo anche dirle che sono felice di essere allenato da lei.

Quel ragazzo così scontroso e solitario molto probabilmente aveva visto in Mahil una figura paterna. Finalmente qualcuno che si stava occupando di lui. Le sue brutte esperienze passate lo avevano forgiato e reso sicuramente più forte, ma il bisogno di avere qualcuno dalla sua parte era insito nel suo animo.

Perchè vuoi diventare forte ragazzo? Cosa ti spinge a migliorarti ogni giorno di più? Mi sei sembrato molto determinato, sembra quasi che tu abbia fretta di diventare grande. La vita del ninja è dura, dovrai sacrificare molte cose se vorrai continuare per questa strada. Perderai amici in battaglia e subirai un costante stress fisico e psicologico.

Suonò strana quella domanda, Minashi aveva sempre creduto che i suoi sforzi fossero nella norma. Sentirsi dire da un special jounin che si stava impegnando molto lo fece riflettere. Aveva viaggiato in lungo e in largo sfidando le avversità della vita solo per ritrovare i suoi genitori, non si era minimamente dedicato alla sua adolescenza, non si era goduto nulla della sua vita. In quel momento il mondo gli stava sembrando davvero ingiusto.

Il mio unico grande scopo è quello di ritrovare i miei genitori e di capire cos'è realmente successo anni addietro. Troverò il responsabile e mi vendicherò, questo è ciò che voglio, ma per raggiungere il mio fine devo diventare forte, molto forte. Aspiro ad essere un'importante autorità per il villaggio, così avrò accesso alle informazioni che mi servono.

Vivere per la vendetta era una maledizione che legava il destino di molti shinobi. Mahil ascoltava il suo allievo con la consapevolezza di colui che aveva vissuto gli stessi sentimenti. Dopo una pausa di riflessione il sensei si alzò invitando il giovane genin a continuare l'esercizio. Minashi riprese immediatamente la sua postazione, adesso aveva recuperato le energie e poteva dedicare tutto se stesso all'allenamento. Concentrò il suo chakra per rilasciarlo nel momento più propizio. Un piccolo vortice avvolse le sue gambe creando una nuvola di polvere. Avanzò in linea retta per alcuni metri ad una velocità incredibile, stava raggiungendo gli standard della tecnica. Si fermò per valutare lo sguardo del sensei che approvò con un gesto della mano. Erano pronti per superare la palude Menma.
Dopo un primo tratto fitto di vegetazione una grande distesa completamente brulla con qualche presenza sporadica di arbusti secchi si ergeva di fornte i due shinobi. La palude era famosa in tutta Suna per la caratteristica di risucchiare tutto ciò che si posasse sopra di essa. La forza con la quale trascinava le cose al suo interno era mostruosa, bastava rimanere sopra la sua superficie per qualche secondo e si era preda della sua morsa.


Adesso non si scherza più, dovrai eseguire tre volte la stessa tecnica per poter uscire illeso da questa situazione. Dopo aver percorso il primo tratto in modo rettilineo, dovrai deviare la traiettoria verso sinistra ed infine verso destra. Questo per evitare le zone collinari più pericolose. Io andrò per primo e tu mi seguirai subito dopo.

Il genin annuì con fermezza e seguì con lo sguardo lo special jounin che scomparva in un attimo dalla sua vista. Anche per quel giorno era arrivato il momento di dimostrare cosa valesse. La tensione si poteva tagliare con un coltello, adesso era in gioco anche la sua vita. Un errore gli sarebbe costato la vita. Si concentrò e compose l'unico sigillo previsto dalla tecnica.

image

Come già era successo in precedenza fu avvolto da un piccolo turbine ventoso. Partì scattando e percorrendo alcuni metri ad una velocità incredibile, quasi non toccava il terreno. Non appena gli effetti del justu stavano per terminare si concentrò nuovamente e rilasciò ancora del chakra per eseguire nuovamente la stessa tecnica. Questa volta concentrò gli sforzi sulla parte destra in modo tale che riuscisse a deviare verso sinistra con efficacia. Ulteriore polvere si alzò da terra. Terminato il tratto fece lo stesso caricando chakra sulla parte sinistra per percorrere gli ultimi metri verso destra. Quando arrivò vicino il sensei non aveva più energia, era ancora più distrutto del giorno precedente.

..::: Il Test :::..


Dormirono in un piccolo villaggio quasi ai confini con la regione del fuoco. Da quando avevano lasciato Suna erano trascorsi tre giorni e con la quarta mattina dedicata agli spostamenti raggiunsero la foresta di Hore che delimitava il confine fra il paese del fuoco e del vento. La stanchezza fisica accumulata nei giorni precedenti cominciò a farsi sentire nel fisico di Minashi, si allenava senza sosta e quando poteva riposarsi subiva invece ore ed ore di traversate per raggiungere i luoghi prestabiliti per il suo allenamento. Penetrarono qualche metro all'interno del bosco fino a quando Mahil si fermò poggiando una mano sul tronco di un albero gigantesco. Era il caratteristico Arboreus Konohame, un arbusto caratteristico della regione in cui si trovavano.

Bene Minashi, riposati cinque minuti, ora continueremo con il tuo esame. Oggi imparerai a controllare perfettamente il tuo chakra. E' condizione minima per un ninja del tuo livello. Questa giornata si articolerà in due prove con difficoltà crescente. Dopo questo esercizio saprai governare e dosare alla perfezione la tua energia interiore.

Il ragazzo stanco dal lungo viaggiò si sedette a terra, posò lo zaino con l'attrezzatura ed incrociò le sue gambe. Alzò lo sguardo verso il suo maestro con un'aria strana, gli sembrava di aver sentito parlare di un esame. Ma lui lo aveva appena concluso all'accademia, quindi perplesso chiese delucidazioni all'uomo che gli stava di fronte.

Maestro non capisco. Credevo che questo fosse un allenamento per potenziare le mie caratteristiche e non un esame per testare le mie abilità. L'accademia l'ho già terminata da qualche giorno. Al nostro primo incontro non si era parlato di un esame da dover affrontare.

Mahil sapeva benissimo che quel momento sarebbe arrivato prima o poi. Fece un ghigno beffardo e poi si girò dall'altra parte dando le spalle al giovane genin. Stava per rivelargli il vero scopo di quell'incontro ed era sicuro che quella notizia non avrebbe fatto piacere a Minashi. Era il suo primo incarico come esaminatore esterno dell'accademia di Suna. Dopo aver terminato la sua carriera nella squadra Anbu, lo special jounin si era dedicato all'insegnamento. Il suo obiettivo era quello di creare una forte squadra ninja all'altezza delle aspettative.

Minashi, ti spiego brevemente qual è la situazione. Credo che sia sembrato strano anche a te essere stato promosso a genin dopo aver compiuto un semplice test scritto di teoria. Il tuo insegnante all'accademia ti ha dato il coprifronte dopo aver assistito per caso al tuo combattimento contro Gaara Riverwind all'oasi dove sei solito allenarti. Per questo la commissione accademica ha ritenuto di doverti sottoporre ad un ulteriore test, della durata di una settimana e strutturato come un'esercitazione esterna. Non solo valuterò a fondo le tue capacità, ma avrai l'opportunità di imparare, come hai già visto, nuove tecniche di combattimento. Lo scopo dell'accademia è quello di affiancare ninja molto esperti come me a genin neodiplomati per ottenere shinobi al di sopra della media degli altri villaggi.

Il ragazzo fu scosso da quella notizia, gli sembrava di essere stato preso in giro durante i giorni precedenti, lui che si era impegnato al massimo delle sue capacità si sentiva tradito da quel maestro che, senza dirglielo, lo stava sottoponendo ad un esame. Stava ripercorrendo con la mente i suoi avvenimenti passati, evidentemente non era proprio destino, sulla sua strada sarebbero comparsi solamente bastardi, privi di qualsiasi tipo di sentimento.

Ti vedo scosso ragazzo, ma non devi prendertela, non ti stai comportando male. E' ovvio che se non dimostrassi le qualità adatte dovrei rispedirti in accademia, ma sono sicuro che ce la farai. Lascia che ti spieghi il programma di questo addestramento. I primi tre giorni sono serviti per capire come riuscivi ad utilizzare il chakra fuuton per migliorare una tecnica che già conoscevi e per impararne una completamente nuova, ovviamente darò il mio responso solamente alla fine di questi giorni. Mentre oggi, come ti ho già accennato, imparerai a controllare perfettamente il tuo chakra. Come ben sai quando utilizzi una tecnica è fondamentale saper ottimizzare la quantità di energia interiore da utilizzare, l'esercizio che stai per eseguire servirà proprio a questo.

Senza aggiungere una parola, cominciò a camminare sulla parete dell'albero con l'ausilio del chakra. Passo dopo passo arrivò fino alla sua cima rimanendo aggrappato ad un ramo a testa in giù. Sembrava un esercizio impossibile da eseguire, da un momento all'altro avrebbe dovuto imparare ad utilizzare in modo perfetto la sua energia interiore.
Minashi non rispose al maestro, ma si concentrò per eseguire l'esercizio, non poteva tornare al suo villaggio privato del suo coprifronte, sarebbe stata la fine della sua carriera ninja. Mahil gli lanciò un kunai vicino i suoi piedi intimandolo di segnare i suoi progressi incidendo un segno sul tronco ogni volta che fosse salito più in alto rispetto il tentativo precedente. Con la rabbia di chi volesse ribellarsi ad una grande ingiustizia inziò a concentrarsi per accumulare chakra. Aveva dedotto che la destinazione dove doveva dirigere l'attenzione fosse la pianta dei piedi che gli avrebbe permesso di aderire perfettamente alla superficie dell'arbusto. Unì i palmi delle mani richiamando una discreta quantità di energia, poi guardo l'albero e corse verso di esso. Riuscì a compiere qualche passo, ma poi fu lanciato via a qualche metro di distanza, evidentemente stava utilizzando troppo chakra per quell'esercizio. Poco prima di essere allontanato era riuscito ad incidere una linea orizzontale che testava il punto fino a dove era riuscito a salire. Il secondo tentativo fu migliore del primo, ma arrivato a due passi in più della volta precedente perse aderenza. Questa volta, la quantità di chakra utilizzata, era troppo poca.


§ Merda, devo equilibrare alla perfezione il rilascio di energia interiore. Una volte ne ho utilizzata troppo e sono stato scaraventato lontano, mentre ora ne ho accumulato poca e per questo ho perso aderenza. Devo capire qual è la quantità giusta per mantenere i piedi perfettamente incollati al tronco. §

Lo special jounin guardava soddisfatto la scena. Il suo allievo spinto dalla pressione dell'esame stava migliorando a vista d'occhio. Tentativo dopo tantativo e tacca dopo tacca procedeva sempre più vero la vetta. Ogni volta che cadeva si rialzava prontamente, la voglia di dimostrare di essere un vero shinobi lo portava a non arrendersi mai. Quando il sole era ormai alto in cielo ed i suoi raggi colpivano quasi perpendicolarmente la superficie terrestre, il sensei torno sul luogo con un pesce arrostito al punto giusto infilzato in un bastoncino. Del giovane allievo non v'era traccia, intorno a lui solo silenzio ed un leggero venticello. Con gli occhi seguì ad uno ad uno i segni che erano stati lasciati dal genin ad ogni tentativo, quando poi, alzando totalmento lo sguardo, lo vide appeso a testa in giù dal ramo più alto.

Sensei è stata dura, ma ce l'ho fatta. Ho capito lo scopo di questo allenamento e sfrutterò l'esame per diventare ancora più forte. Dimostrarò a tutti di cosa sono capace. Il maestro Tetsu Urokawa non si è sbagliato su di me, convincerò del contrario coloro che credono che sia stato un privilegiato.

Mahil gli sorrise come non aveva fatto mai e lo invitò a scendere. Quando lo ebbe di fronte gli diede il meritato pasto. Il ragazzo stanco da quella prova mangiò tutto e velocemente, aveva consumato tante energie. Aveva il viso ed il resto del corpo sporchi di terra. Era il risultato di giorni e giorni di allenamento. Il sensei lo invitò a seguirlo perchè la foresta di Hore riservava ancora un'altra sorpresa. Dopo qualche minuto uscirono fuori dalla fitta vegetazione, davanti a loro si presentò uno spettacolo bellissimo. Un enorme lago di un azzurro intenso era lì fermo come se volesse dar loro il benvenuto. Minashi non disse una parola e corse a tuffarsi per riprendere un po' di energie. Mise tutti i suoi indumenti ad asciugare al sole e dal suo zaino prese dei pantalonici bianchi ed una maglietta a maniche corte rossa. Quando tornò verso il sensei capì che quel posto non sarebbe stato solo un luogo scelto per il suo ristoro. Mahil lentamente, passo dopo passo cominciò a camminare sull'acqua come se fosse sulla terra ferma. La disinviltura con cui procedeva era conseguenza della sua grande abilità nel controllo del chakra.

Minashi questa mattina sei riuscito a scalare un albero, questo pomeriggio camminerai sull'acqua. La tecnica è la medesima, con l'unica differenza che una superficie instabile come questa richiede un controllo maggiore. Rimarrò qui fermo ad aspettarti. Tu procedi lentamente e attendo a non sprofondare come un pivello.

Il sensei era posto a qualche metro dalla riva con le braccia conserte in attesa che il genin iniziasse l'esercizio. Minashi si avvicinò all'acqua completamente scalzo, unì le mani come aveva fatto in precedenza per richiamare il chakra e pose il piede destro sulla fredda superficie. Non appena fece forza immerse completamente la gamba in profondità. Capì subito che doveva approcciare l'esercizio in maniera differente.

§ Camminare sull'acqua necessità sicuramente di maggiore chakra rispetto una superficie solida. Come prima, però, devo stare attento a non richiamarne troppo, altrimenti finirò col perdere l'equilibrio. Mantenere la giusta quantità sotto i piedi, è quello l'obiettivo. Non devo perdere la concentrazione altrimenti mi farò un bel bagno. §

Terminato il suo ragionamento riprese ad esercitarsi dandosi la spinta necessaria per tenersi in posizione eretta sulla superficie del lago. Camminava piano e studiava passo dopo passo la quantità giusta di chakra da rilasciare. Si aiutava con le braccia per non perdere l'equilibrio, ma dopo qualche passo la concentrazione venne meno e finì per sprofondare. Quando riemerse si spostò i capelli che completamente bagnati gli coprivano la visuale. Aveva ancora tutto il pomeriggio per esercitarsi, non poteva arrendesi ora. I tentativi successivi lo portarono a coprire sempre maggiori distanze, fino a quando camminando con più sicurezza arrivò vicino il suo sensei.

Bravo ragazzo, questo esercizio è molto complicato e tu l'hai eseguito in poco tempo. Come avrai notato è questione di concentrazione, ma soprattutto di bravura nel gestire il proprio chakra. Quando combatterai non avrai il tempo di pensare su cosa stai camminando, quindi dovrai avere a disposizione sempre la giusta quantità di energia per affrontare qualsiasi situazione.

Minashi aveva capito perfettamente lo scopo di quell'esercizio ed era molto più tranquillo ora che sapeva di potersi fidare del suo maestro. Giorno dopo giorno sentiva di diventare più forte e più consapevole del suo potenziale. Bastò un'occhiata tra i due per capire la prossima mossa, entrambi composero il sigillo della pecora e sfrecciarono insieme verso la riva utilizzando la tecnica del passo veloce. Una grande scia di acqua di alzò ai loro lati. Un altro giorno era terminato.


Edited by Lugymi Nikagara - 7/7/2008, 12:24
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 4/7/2008, 17:05




..:: Senza Luce ::..


Dopo aver dormito sulle rive del lago il risveglio del quinto giorno fu il più traumatico di tutti. Un dolore fitto alla base del collo fece alzare Minashi con un'espressione tesa e cupa. Come le altre mattine Mahil era già in piedi da un pezzo ed aveva preparato la colazione. Una ciotola in legno piena di frutta fu il pasto necessario ad intraprendere quella mattina iniziata così male. Dopo essersi lavato sulla riva del lago fece cenno al suo sensei che potevano dirigersi verso il luogo prescelto per l'allenamento odierno. Camminarono per tutta la mattina rientrando nella regione del vento, si mossero verso nord e raggiunsero il villaggio di Futorei, una cittadina di pochi abitanti quasi tutti scultori molto abili. Lavoravano una speciale roccia preziosa, raccolta nelle caverne di Kreton. I due ninja dopo il lungo viaggio giunsero finalmente a destinazione. Passeggiavano tra le vie arroccate del paese ammirando le fantastiche sculture che gli artisti esponevano di fronte i propri negozi.

Sensei, questa cittadina è stupenda, ma non credo che siamo venuti qui per ammirare le opere d'arte. Abbiamo camminato tanto, qual è il nostro obiettivo? Sono troppo curioso di sapere cosa imparerò oggi, una nuova tecnica? La prego mi dia almeno un indizio, non mi tenga sulle spine.

Mahil non rispose alle domande del ragazzo, come sempre del resto. Volle contraddire la supposizione del giovane genin, così si avvicinò ad una bancarella ed acquistò un particolare kunai intagliato a mano con delle rifiniture caratteristiche davvero ben realizzate. Pagò il rivenditore e regalò l'oggetto al ragazzo che rimase senza parole. Nessuno gli aveva mai fatto un dono prima di quel momento.

Minashi quando imparerai ad avere pazienza? Apprezza l'arte con tutti i suoi derivati. Prendi questo kunai e conservalo ricordandoti sempre di tutto l'impegno che stai mettendo per raggiungere i tuoi obiettivi. Ora possiamo recarci nel posto dove ti spiegherò la prova. Sarà un esercizio molto complesso e pericoloso, quindi inizia a concentrarti.

Il ragazzo prese l'oggetto e lo ripose con cura nel suo zaino, ringraziò il maestro e lo seguì in silenzio fuori dalle porte del villaggio. Dopo pochi minuti si ritrovarono di fronte le grotte di Kreton. Si cibarono di alcune radici trovate durante quel percorso, anche quello faceva parte dell'allenamento. Sopravvivere in condizioni sfavorevoli e mangiare ciò che la natura offriva in quel momento. Si fermarono vicino l'ingresso da dove fuoriusciva una strana nebbia. Minashi si avvicinò curioso, ma il sensei lo fermò con la mano.

Ragazzo, ho letto a fondo la tua scheda conservata negli archivi del palazzo del Kazekage ed ho visto che hai sviluppato l'abilità di combattere alla cieca utilizzando altri sensi per sopperire alla mancanza della vista. E' un grande vantaggio che potrai sfruttare in molte occasioni, che magari creerai tu stesso, in cui il tuo avversario sarà impossibilitato a combattere mentre tu no. Oggi ti allenerai utilizzando solo udito ed olfatto visto che attraverserai queste caverne completamente immerse della foschia dovuta alla forte umidità interna.

CITAZIONE
Combattere alla Cieca - Base: Permette, tramite il chakra, di sopperire alla vista con uno degli altri sensi, permettendo al ninja di combattere anche se accecato.

Il giovane genin non sembrò particolarmente turbato, attraversare una caverna con scarsa visibilità non gli sembrava un allenamento così difficile. Bisognava solamente stare attenti a non perdere l'orientamento. Possibile che il suo maestro avesse previsto un allenamento così semplice, non era il tipo. Dopo qualche istante la sua paura fu subito confermata.

All'interno dovrai stare attento a due creature che tenteranno di attaccarti. Il primo è la Garyzia, un felino di medie dimensioni molto aggressivo. Cercherà sicuramente di azzannarti alla gola, quindi presta molta attenzione. Solitamente attaccano in branchi da tre. Si spostano silenziosamente, quindi dovrei riconoscere la loro posizione mediante l'olfatto. Emanano un forte odore acre. La seconda tipologia di creatura che dovrei affrontare è la Makirya un grande pipistrello che con i suoi artigli può causare parecchi danni. Li potrai individuare dal rumore che producono sbattendo le ali. Anch'essi attaccano in stormi di tre o quattro esemplari. E' tutto ci vediamo a prova conclusa. Vedi di uscirne vivo. Ah dimenticavo prendi pure la tua wakizashi, ti sarà utile.

Non attese nemmeno che il ragazzo disse qualcosa, scomparve lasciando al suo posto una nuvoletta di fumo. Minashi era pronto per affrontare quella dura prova. Varcò la soglia della caverna sicuro di potercela fare. Memorizzò le indicazioni del sensei ripetendole nella sua mente. L'interno della grotta era completamente invisibile. La foschia rendeva difficile scorgere persino le proprie mani. Semplicemente sapeva di dover procedere sempre dritto, prima o poi l'uscita sarebbe arrivata. Dopo qualche passo sentì in lontananza un rumore familiare. Ricordò le parole del suo sensei, un battito d'ali fragoroso segnalava che le prime creature si stavano avvicinando. Si concentrò sul suo udito, dopo qualche secondo sfoderò la sua wakizashi tenendola frontalmente. Con un colpo secco, sferrando un fendente in diagonale da destra verso sinistra, riuscì a farne fuori due ma un terzo sbucò all'improvviso ferendogli il braccio destro con i suoi artigli.

§ Cazzo, non mi sono concentrato abbastanza, sono ancora un dilettante con questa abilità. Non ho percepito al meglio i suoni nell'etere. Tornerà nuovamente per attaccarmi, questa volta troverà una bella sorpresa. Sarebbe il colmo essere sconfitto da un pipistrello. Anche se ci è andato pesante con i suoi maledetti artigli. §

Sentì nuovamente il battito d'ali che segnalva la vicinanza della creatura volante. Abbassò la lama verso sinistra e al momento giusto tagliò l'aria con un colpo secco. Questa volta invertì la diagonale da sinistra verso destra. Il corpo senza vita del pipistrello cadde al suolo provocando un piccolo tonfo. Proseguì impugnando la piccola spada, la sua mente era impegnata a percepire ogni minima cosa. Con la mano destra sentiva di tanto in tanto la vicininanza con la parete rocciosa. Voleva essere sicuro di procedere lungo la via giusta. Si irrigidì nel momento in cui le sue narici percepirono un forte odore acre provenire a qualche metro di distanza. Molto probabilmente erano in due. Sapeva che anche loro si sarebbero basate sull'odore di Minashi per attaccarlo. Utilizzare una banale bunshin no justu sarebbe stato inutile, visto che essendo solo costrutti di chakra non posseggono nè consistenza fisica e nè un odore proprio. Rimase fermo aspettando l'attacco, probabilmente fu quello l'errore che gli costò una caduta dopo l'offensiva di uno dei due felini. Si rialzò immediatamente, ma doveva escogiatere qualcosa. Ripose la lama nel fodero. Riconobbe gli spostamenti dei due felini dal variare dell'intensità di quell'odore. Concentrò il chakra nella sua spalla destra ed attese che le due creature attaccassero. Lo fecero qualche istante dopo, ma si ritrovarono un muro che le caricò con risultati devastanti. Furono spazzate a metri di distanza con molte ossa rotte. Riuscì in quella tecnica grazie al buon contollo di chakra che aveva avuto, risultato del duro allenamento dei giorni precedenti. Aveva utilizzato l'energia interiore per contrarre ogni muscolo del suo corpo rendendolo molto resistente.

Carica (Tokken - Tackle Charge)

CITAZIONE

Tipo: Taijutsu
Villaggio: N/A
Descrizione: Il ninja contrae ogni muscolo del corpo ottenendo una resistenza ai colpi e una potenza di impatto incredibile. In questa posizione tuttavia il ninja non è in grado di fare più che una semplice ma devastante carica portata con una spalla. Data l'enorme energia sprigionata questo colpo è tuttavia quasi impossibile da ostacolare o contrattaccare fisicamente e riesce anche ad abbattere grosse strutture (alberi, case, etc..) o avversari di forza e stazza di molto maggiori.
(Livello: 5 / Consumo: Medio)
[solo da energia verde in su]


Proseguì rimanendo sempre molto concentrato, non voleva essere sorpreso nuovamente da qualche attacco improvviso. Poco dopo si ritrovò a dover affrontare una situazione critica. Davanti a sé percepiva ben cinque presenze. Tre felini e tre pipistrelli pronti ad attaccarlo. Non aspettò la loro offensiva, ma estrasse la lama e corse contro i nemici. Attenti ai loro spostamenti eseguì fendenti precisi e mirati alle creature. Con la prima offensiva riuscì ad abbatterne la metà, ma i restanti tentarono immediatamente di ferirlo. Minashi rimase con gli occhi chiusi, facendo ricorso solamente ai suoi sensi per individuare la loro posizione. Si spostò camminando sulla parete rocciosa fino ad arrivare sul soffitto, a quel punto fu facile sorprendere le tre creature restanti. Eseguì un taglio netto facendo fuori i due pipistrelli rimasti, poi atterrò eseguendo un calcio a martello che colpì in pieno la testa del felino. Uscì dalla caverna qualche istante dopo molto provato dal combattimento. Mahil era lì ad attenderlo. Il ragazzo si teneva stretto il braccio destro dolorante. Quando si avvicinò al sensei egli gli esaminò la ferita, non era molto profonda, ma necessitava di cure immediate.

Tecnica delle Mani Curative (Chiyute no Jutsu - Healing Hands Technique)

CITAZIONE

Tipo: Ninjutsu Medica
Villaggio: N/A
Descrizione: Convogliando il Chakra nella mano si crea un'aura di energia capace di curare le ferite. Il consumo di Chakra dipende dalla gravità della ferita e l'abilità del ninja medico, ma se il danno è elevato, come un organo interno disintegrato, la Tecnica non ha alcuna utilità.
(Livello Genin / Consumo: Variabile)
[Ferita Leggera: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio-Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Alto - 4 turni per guarirsi ]
(Livello Chunin / Consumo: Variabile)
[Ferita Leggera: Consumo Medio - 1 turno per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio-Alto - 2 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Elevato - 4 Turni per guarirsi ]
(Livello Jonin / Consumo: Variabile)
[Ferita Leggera: Consumo Medio-Basso - 1 turno per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Medio-Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Alto - 4 Turni per guarirsi ]
(Livello Sp Jonin / Consumo: Variabile)
[Ferita Leggera: Consumo Basso - guarigione istantaneo / Ferita Media: Consumo Medio-Basso - 1 turno per guarirsi / Ferita grave: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Medio-Alto - 3 Turni per guarirsi ]
[Richiede l'Abilità Conoscenze Mediche]
[Minimo Genin - Energia Verde]


Una sorta di chakra color verde avvolse le mani del maestro che applicò sulla ferita del ragazzo. Il lembi della pelle si rimarginarono pian piano come se fossero stati attratti da una forza misteriosa. Ci vollero alcuni minuti per terminare l'intervento, ma il risultato fu spettacolare, non rimanse il più piccolo segno. Lo special jounin diede nuovamente prova di essere un ninja dalle mille risorse. Nonostante avesse fatto parte della squadra Anbu assassina conosceva un ninjustu medico. Minashi lo ringraziò guardandolo con ammirazione. Il sole stava tramontando dietro di loro, un'altra giornata di allenamento stava volgendo al termine.

..:: Il Deserto Nero ::..


Il giorno seguente attraversarono i monti della Planka arrivando fino ai confini a nord della regione del vento. Il giovane genin seguiva, come sempre, in silenzio il suo maestro. Rifletteva sulle prove che aveva dovuto svolgere in quei giorni, si sentiva più forte e sicuro delle sue capacità. Percepiva il potere crescere dentro di sé, se avesse continuato su quella strada molto presto sarebbe diventato un grande combattente. Arrivarono su una piana rocciosa completamente ricoperta di ciottoli neri come la pece. Camminare su quella superficie risultava molto fastiodioso. Mahil poggiò l'attrezzatura a terra, probabilmente era venuto il momento di spiegare il nuovo esericizio.

Minashi ascoltami bene. Il tuo esame entra in una fase cruciale, oggi imparerai ad utilizzare due tecniche doton. Con esse compirai un grande salto di qualità, quindi voglio che ti concentri. Sarà più complesso delle altre volte, ma il risultato sarà strabiliante. Voglio che le esegui alla perfezione, altrimenti verrai rispedito all'accademia e dovrai riconsegnarmi il tuo coprifronte. La prima tecnica che imparerai è la zanna rocciosa, un justu offensivo dalle grandi potenzialità. Osservami bene.

Come sempre fu il sensei a mostrare all'allievo la corretta esecuzione della tecnica. Guardò avanti a sé per vedere se ci fosse un obiettivo da poter colpire e la decisione ricadde su un albero secco posto a dodici metri da Mahil. Compose cinque sigilli: Drago, Cavallo, Ratto, Lepre, Cinghiale. Una volta terminato poggiò le mani a terra causando un forte rumore di roccia sgretolata. Dopo qualche secondo una lancia di circa un metro e mezzo fece la sua comparsa squarciando in due il tronco dell'albero.

Zanna Rocciosa

CITAZIONE

Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: Drago, Cavallo, Ratto, Lepre, Cinghiale
Descrizione: Dopo aver composto i sigilli della tecnica, l'utilizzatore deve poggiare entrambe le mani al suolo, su un terreno adatto alla creazione del proprio attacco elementale (roccia, terra o sabbia). Cosi facendo creerà una corrente di chakra solida che indirizzerà verso l'avversario. Una volta che la corrente avrà raggiunto il bersaglio, viaggiando alla massima velocità concessa al ninja, agirà sul terreno per generare un sorprendente attacco. Chi utilizza questa tecnica deve rimanere fermo (con almeno una mano sul terreno) per portarla a compimento, ma la corrente di chakra inseguirà il nemico in qualsiasi direzione, fino ad un massimo di dodici metri dall'utilizzatore. L'attacco di cui sopra si concretizzerà nell'emissione di uno spuntone elementale molto solido (ma composto da roccia, terra o sabbia) di lunghezza variabile, in grado di infliggere una ferita medio-grave a qualsiasi bersaglio raggiunto, il cui livello però sia assimilabile a quello dell'utilizzatore. Ovviamente al momento dell'emissione, l'arma elementale fa rumore. Normalmente la "lancia" è lunga un metro e mezzo. Un ulteriore consumo Basso aumenta di un metro la sua estensione. Il diametro invece è sempre di venti centimetri.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Medio o Medio-Alto)


Il giovane genin rimase a bocca aperta come sempre, non si capacitava di quante tecniche conoscesse il suo maestro. Dopo avergli insegnato un justu elementale di tipo vento adesso avrebbe imparato uno di elemento terra. Non sarebbe stato facile, l'aveva capito nell'osservare la dimostrazione del suo sensei, ma si sarebbe impegnato al massimo, non voleva deludere il maestro e neanche tornare all'accademia. Si avvicinò a Mahil per ricevere ulteriori spiegazioni, avrebbe memorizzato ogni parola per poter eseguire quel ninjustu fantastico.

Devi far fluire una buona quantità di chakra all'interno del terreno e mischiarlo con i residui di roccia e minerali che incontrerai strada facendo. Questo composto poi lo indirizzerai verso il tuo avversario. Quando sarai sicuro di colpirlo lascierai fuoriuscire dal terreno uno spuntone di roccia alto come quello che ho appena creato. Inizia subito con l'esercizio, avrai bisogno di molti tentativi prima di eseguire la tecnica con successo.

Il ragazzo non si spaventò alle parole di Mahil, così preparò immediatamente per eseguire l'esercizio. Ripassò mentalmente le istruzione che gli aveva dato il suo sensei ed iniziò a comporre i cinque sigilli richiesti. Appoggiò le mani a terra e tentò di far fluire il chakra all'interno, ma qualche centimetro dopo fuoriuscì totalmente, come in piccolo geyser di color azzurro chiaro. Sarebbe dovuto andare più in profondità se avesse voluto creare un impasto di roccia e chakra. Al secondo tentativo fece uscire dalla terra alcuni pezzi di roccia, sparandoli come proiettili. Ancora non riusciva a trovare il giusto equilibrio per compattare efficacemente il tutto. Le goccie di sudore scendevano sul suo viso, era stanco, ma determinato. Tentativo dopo tentativo riusciva ad infiltrarsi sempre di più all'interno del sottosuolo facendo nascere dal terreno spuntoni sempre più alti e resistenti.

§ Devo donare più chakra in modo tale da poter creare una corrente abbastanza forte da trascinare più detriti e capace di arrivare ad una maggiore distanza. Così facendo potrò insieguire il mio avversario ovunque esso si sposti. Al prossimo tantativo infonderò molto più chakra anche se lo esaurirò compltamente. Non ti deluderò sensei, stia a guardare. §

Attingendo a tutte le forze che gli erano rimaste eseguì per l'ennesima volta i sigilli. Richiamo una grande quantità di chakra e violentemente appoggiando entrambi i palmi della mani a terra scaricò il suo impeto. Il flusso dopo aver percorso più di un metro in profondita si diresse frontalmente verso un secondo albero anch'esso secco. Fu distrutto da uno spuntone di roccia alto due metri e mezzo.Era riuscito addirittura a creare una lancia rocciosa più grande di quella del suo maestro. Ora però gli era rimasto poco chakra a disposizione, così si accasciò a terra per riprendere un po' di fiato. Mahil si avvicinò al ragazzo congratulandosi con lui, era riuscitò ad eseguire la tecnica efficacemente dopo vari tentativi. Lo aiutò ad alzarsi e gli diede da magiare. Il giorno prima aveva comprato nel villaggio di Futorei delle focacce ripiene di formaggio e carne. Il ragazzo accettò di buon grado il dono e boccone dopo boccone divorò tutto. Si riposò quel tanto che gli bastò per recuperare un po' di chakra, ma non bastò, infatti per l'allenamento successivo gliene sarebbe servito molto di più.

Sei stato in gamba ragazzo, ma adesso passiamo al prossimo esercizio. Dovrai manipolare sempre della terra mista a roccia per creare una barriera difensiva che potrai utilizzare anche per attaccare il nemico ed intrappolarlo. Dovresti trovare meno difficoltà visto che hai appena imparato a modellare la roccia, quindi osservami e intanto prendi questo tonico per recuperare il chakra.

Compose quattro sigilli, in modo lento sempre per dare possibilità a Minashi di memorizzare tutte le posizioni. Come nel justu precedente poggiò le mani a terra. Quel gesto provoco il solito rumore di roccia sgretolata. In pochi istanti una parete di pietra cominciò a coprire il genin non lasciandogli scampo. Il ragazzo si ritrovò completamente intrappolato in una specie di gabbia. L'interno era buio e le parti erano solidissime. All'esterno sentiva il sensei parlare.

Gabbia di Roccia

CITAZIONE

Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: 4
Descrizione: Il ninja che utilizza questa tecnica, dopo aver effettuato le posizioni magiche, poggerà a terra una mano e dovrà rimanere in questa posizione per tutta la durata della tecnica. Cosi facendo, innanzi a se a una distanza massima di 1 metro, alzerà un muro di terra mista a minerali duri, accompagnato dal rumore duro dell'emersione delle roccie, che si chiuderà a sfera (max 3 m di raggio) attorno al ninja avversario o all'utilizzatore stesso. La gabbia è molto resistente sia ai ninjutsu che ai taijutsu, per distruggerla in un unico colpo sarà necessario utilizzare tecniche con un costo pari ad Alto. La gabbia di roccia ha un costo di mantenimento pari a Basso per turno escluso il primo, inoltre dal secondo turno in poi l’utilizzatore di tale tecnica sarà in grado di manipolare ulteriormente la conformazione della gabbia restringendola (max 1/3 a turno) oppure creando al suo interno delle “lance” di roccia con un ulteriore costo di chakra pari a Medio-Basso per lancia. L’utilizzatore può rilasciare in ogni momento la tecnica disgregando così la gabbia.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio, Costo di Mantenimento Basso, ulteriore Medio-Basso per altri effetti)


Mangiò il tonico e sentì subito le energie fluire nuovamente all'interno del suo corpo. tentò di scalfire quella gabbia che si era creata intorno a lui in pochi secondi, ma con esito negativo. Dopo alcuni istanti una lancia composta sempre di roccia si creò dalla parete superiore conficcandosi nel terreno, il ragazzo riuscì ad evitarla grazie alla sua abilità di combattere alla cieca, infatti il rumore gli fece localizzare il pericolo. Quando Mahil cominciò a parlare rilasciò la tecnica sgretolando completamente la gabbia che aveva lui stesso creato qualche minuto prima.

Come vedi non solo dovrai essere in grado di creare questa gabbia rocciosa, ma anche di manipolarla per restringerla o per creare spuntoni di roccia al suo interno in grado di ferire il tuo avversario. Allo stesso modo potrai difenderti da molti attacchi ponendo questo barriera fra te e l'avversario. Capisci bene la sua grande versatilità in combattimento, sono sicuro che la utilizzarai spesso. Ora fammi vedere di cosa sei capace.

Minashi si mise subito all'opera, non fece caso alla stanchezza accumulata, era solamente avido di poter imparare il maggior numero di tecniche possibili. Aveva capito il funzionamento della zanna rocciosa non sarebbe stato complicato adattare quell'esperienza per eseguire la nuova tecnica. Compose passo passo le stesse posizioni magiche che aveva visto fare al suo sensei, raccolse il chakra necessario e poggiò le mani a terra. Sputò una piccola parete rocciosa che a circa cinquanta centimetri di altezza si sgretolò. Fece altri due tentativi con lo stesso esito disastroso, evidentemente non riusciva a donare abbastanza spinta alla massa rocciosa. La concentrazione cominciò a venire meno a causa della stanchezza. Quell'allenamento stava prendendo una brutta piega. Mahil percepì subito che qualcosa stava andando storto, per la prima volta in quei giorni prese per la maglia il ragazzo e lo sollevò da terra.

Forse non ci siamo capiti ragazzo, io ti rispedisco dritto dritto in accademia. Ti vanti di essere diventato un genin, ma non sembra che ne sia degno, sai? Ora ti attaccherò con una mia tecnica e se non riuscirai a difenderti verrai ferito a morte, vediamo se rischiando la vita ti torna la voglia di impegnarti.

Mollò la presa facendo indietreggiare il genin di qualche metro, poi allargò le braccia e cominciò ad accumulare in aria una sorta di pulviscolo color nero. Man mano che altri granelli si aggregavano cominciavano a formarsi delle sfere della grandezza di una biglia. Era un'abilità innata del villaggio di Suna e Mahil ne portava i geni nel suo sangue. Il ragazzo capì immediatamente la gravità della situazione ed incominciò a preoccuparsi. Doveva raccogliere tutte le sue energie per concentrarsi ed eseguire alla perfezione quella tecnica.

Cascata della Sabbia di Ferro

CITAZIONE

Tipo: Hijutsu
Richiede: Controllo della Sabbia Magnetica liv 1
Descrizione: Tramite questa tecnica viene sparpagliata in aria un buon quantitativo di sabbia nera che viene quindi compattato a formare delle masse informi ed indurite delle dimensioni di una biglia. Viene quindi fatto cadere mirando all'avversario in modo da fargli subire una sorta di bombardamento. La sabbia nera è intrisa de chakra ell'utilizzatore che rende le sfere molto resistenti. E' tuttavia imbossibile spostare tali sfere durante la caduta.
(Livello: 4 / Consumo: Medio)


Eseguì velocemente quattro sigilli poi con tutta la deterimanazione che aveva appoggiò entrmbe le mani a terra. Prepotentemente dal suolo uscì fuori una barriera rocciosa che lo ricoprì velocemente. Nello stesso istante il sensei lasciò cadere a terra le varie sfere di metallo che aveva creato in aria facendole impattare sulla costruzione rocciosa. Al suo interno il giovane sentiva uno ad uno i colpi scaturiti dall'infrangersi delle biglie sulla gabbia. Come una pioggia metallica la tecnica si abbattè con forza facendo volare via detriti di roccia. L'aveva scampata per un pelo.

§ Questa volta ci è mancato davvero poco. Quel maestro è un folle, avrebbe potuto uccidermi con quella tecnica. Comunque è fortissimo, possiede anche un'abilità innata di questo calibro. E poi facendomi spaventare mettendo a rischio la mia incolumità mi ha permesso di riacquisire la giusta concentrazione. Speriamo che sia soddisfato e che non scateni altri justu ora che rialscerò la tecnica. §

Quando il costrutto di roccia si disgregò vide la mano del suo sensei distesa, per stringere la sua. Mahil raggiunse il suo obiettivo e vedere Minashi completamente distrutto e sporco di terra gli fece capire che quella giornata aveva dato i frutti sperati.



Edited by Lugymi Nikagara - 7/7/2008, 13:52
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 5/7/2008, 16:13




..::: La Prova Finale :::..


Il tempo era letteralmente volato durante quella settimana. Il motivo non risiedeva nella grande intensità degli allenamenti che aveva svolto, ma nella piacevole compagnia di cui aveva goduto. Ammirava molto il suo nuovo sensei ed aveva imparato a conoscerlo ed apprezzarlo. Anche se in fin dei conti era solo un esaminatore mandato dall'accademia, si era dimostrato un grande maestro, bravo al punto di insegnargli nuove tecniche in pochi giorni. Si sentiva migliorato moltissimo sia sotto l'aspetto tecnico che psicologico. Il suo carattere era venuto fuori come una rosa quando sboccia, le situazioni estreme che aveva dovuto affrontare avevano messo a nudo i suoi limiti. La comprensione della sua forza gli donò quella sicurezza che pochi shinobi riuscivano ad ottenere a quel livello. Aveva sconfitto le sue paure e le sue incertezze. Il suo profilo era più completo, si sentiva davvero pronto ad affrontare ed eseguire con successo missioni per il suo villaggio. Però, prima di questo, ad attenderlo, c'era un difficile ostacolo che avrebbe dovuto superare ad ogni costo: l'ultima prova. I due ninja, per la prima volta, si erano svegliati insieme. Minashi silenzioso preparava la sua attrezzatura ninja mentre il sole stava sorgendo sul deserto nero. I riflessi dei raggi su quel terreno dal colore cupo lo rendevano simile ad un grande specchio. Fecero colazione insieme mangiando le ultime provviste rimaste, poi Mahil guardò attentamente il ragazzo fino a quando anch'egli non fece lo stesso.

Minashi mangia tutto, avrai bisogno di molte più energie oggi. E' vietato fallire, con questa prova mi dimostrarai di aver appreso tutte le nozioni derivanti dagli allenamenti di questi giorni. Decreterò finalmente se sei degno di essere un genin di Suna. Sono contento del lavoro che abbiamo svolto insieme, ma oggi sarò un giudice imparziale che baserà la sua valutazione solamente su quello che effettivamente riscontrerò. La prova che dovrai affrontare oggi è un combattimento. Seguimi ti porterò nel posto dove la svolgerai.

La resa dei conti era arrivata. Il giovane seguiva il suo maestro con lo sguardo rivolto al cielo. Pensava a quanto sarebbe stato bello poter continuare ad allenarsi con lui. Adesso però doveva concentrarsi, non poteva fallire quella prova, altrimenti sarebbe dovuto tornare in accademia. Ripensò a tutte le cose nuove che aveva imparato e a come avrebbe potuto applicarle in un combattimento. L'avversario in teoria doveva essere al suo livello, ma non ne era sicuro. Dopo qualche minuto arrivarono ad un'arena naturale ricavata nella roccia nera. Quello spiazzo circolare presentava dei grandi spuntoni di roccia al suo interno. Era grande circa cento metri quadri ed era totalmente delimitato da alte pareti composte sempre dello stesso tipo di materiale. Si fermarono al centro di essa, Mahil diede al suo allievo dieci shuriken, dieci kunai, la sua Wakizashi, una bomba fumogena ed una flash. Poi chiese al ragazzo di dargli il suo coprifronte. Minashi lo slacciò da dietro la testa e lasciò che il suo sensei lo prendesse. Si guardava attorno in cerca del suo avversario, ma non vide nessuno.

E' inutile che ti guardi intorno, il tuo avversario sarò io. Anzi per l'esattezza la mia copia. Te la sei già vista con lui una volta, ma oggi combatterà al pieno delle sue forze. Il tuo obiettivo sarà quello di recuperare il coprifronte; se ci riuscirai sarai un genin a tutti gli effetti, altrimenti dovrai tornare all'accademia. Sii deciso e combatti utilizzando tutte le risorse, altrimenti non ce la farai contro di lui. Forza apriamo le danze. Kage Bunshin no Justu.

Il giovane ninja indietreggiò di qualche metro, ora davanti aveva due Mahil. Il clone portava legato in vita il coprifronte del ragazzo. Mentre l'originale fece segno di iniziare il combattimento si posizionò sopra una roccia alta circa cinque metri per osservare bene la sfida. Minashi ebbe qualche secondo di indecisione, così fu sorpreso dal clone che inizò ad attaccarlo con il taijustu. Parò due pugni al volto con l'avambraccio destro, ma l'impeto della copia era troppo elevato così lo scagliò, facendolo rotolare, a qualche metro di distanza. Si rialzò da terra convinto di dover tentare qualcosa di diverso se non voleva fallire quell'esame.

Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu

CITAZIONE

Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)


Apparvero tre copie perfettamente identiche a Minashi che si posizionarono di fronte al ninja. Tutti, compreso l'originale impugnavano un kunai nella mano destra. La tattica prevedeva di tentare di accerchiare il clone di Mahil per poi sferrare un attacco a sorpresa. I primi due cloni corsero lateralmente percorrendo una traiettoria da sinistra verso destra, mentre il ragazzo e l'ultima copia attaccarono frontalmente. L'avversario avrebbe dovuto difendersi da tutti e quattro non potendo capire quale fosse il genin originale. Era Il kage bunshin di uno special jounin e non sarebbe mai caduto in una trappola da studentelli, così passò subito al contrattacco. Aveva bisogno di un'arma che gli permettesse di coprire un ampio raggio, la scelta non tardò ad arrivare.

Bastone del Soccorso

CITAZIONE

Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Sabbia
Posizioni Magiche: 4 (medio)
Descrizione: Tecnica elaborata da un antico possessore di Shukaku, consente al Ninja di condensare una certa quantità di materiale sgretolabile in robusto bastone di circa 120 centrimetri. Il bastone, normalmente, ha una resistenza tale da eguagliare armi con attacco simili a Wakizashi. Da Genin in su la sua capacità di contrastare le suddette armi aumenta. Usato come arma è un normale bastone. L'arma dura due turni, e può essere tenuta insieme con un ulteriore consumo bassissimo per ogni turno addizionale.
(Livello: 5 - Consumo di Chakra: Basso)


iOsservò attentamente la situazone, compose ad una velocità mostruosa i quattro sigilli facendo comparire nella sue mano destra un bastone lungo più di un metro e molto resistente; infatti era composto da residui sgretolabili di roccia che aveva raccolto dal terreno circostante. Con un movimento rotatorio fece scomparire le due copie illusorie di Minashi che provenivano dai lati, poi balzò in aria colpendo in testa l'ultimo clone posizionato vicino il ragazzo. A quel punto il genin non potè far altro che estrarre la sua lama per contrastare l'offensiva dell'avversario. L'impatto fu violento e la forza con cui spingeva l'arma verso il giovane era impressionante. Capì che non poteva reggere il confronto, così tentò una spazzata da destra verso sinistra per far perdere l'equilibrio alla copia di Mahil. La tattica non ebbe successo in quanto il clone balzò all'indietro evitando l'offensiva, portandosi nuovamente in posizione di difesa.

§ Merda, se continuo così non riuscirò mai a recuperare il mio coprifronte. E' forte, molto più di me. E' veloce, agile e potente. Non so cosa inventarmi, ma qualcosa dovrò pur fare se voglio ottenere la promozione. Pensa Minashi, pensa. Dovrà pur avere un punto debole, devo solo scoprirlo. Mi impegnerò, sono sicuro di potercela fare. A costo di terminare il mio chakra riuscirò a colpirlo, lo giuro su me stesso. §

Dopo quel pensiero fece bel respiro, voleva tramutare la tensione in forza, sapeva benissimo cosa doveva fare in quel momento. Prese dalla sua sacca porta oggetti una sfera flash, cominciò a correre contro il suo avversario brandendo sempre il kunai con la mano destra e tenendo non visibile la sinistra, in modo naturale senza che l'avversario potesse accorgersene. A pochi passi dal suo sfidante deviò improvvisamente verso destra lanciando la sfera, dal basso verso l'altro con una traiettoria morbida; infatti tramite questa accortezza non avrebbe dato modo all'avversario di voltarsi per reagire d'istinto ad un oggetto scagliato contro con forza. Ovviamente Minashi conosceva benissimo l'effetto dell'arma così tenne gli occhi chiusi riponendo il kunai nella custodia.

Flash

CITAZIONE

Descrizione: Sono sfere che vengono fatte esplodere illuminando intensamente la zona intorno. Una di esse è stata utilizzata da Shikamaru contro Tayuya, per allungare la propria ombra. Un ninja nel raggio di 20 metri che abbia nel campo visivo una di queste sfere esplodere sarà accecato per un turno.


La sfera esplose, un enorme bagliore comparve proprio davanti al ninja nemico. Sarebbe stato improbabile sfuggire al suo raggio d'azione, quasi certamente era rimasto acciecato. La sua strategia non finì lì, senza perdere ulteriore tempo compose i sigilli: Drago, Cavallo, Ratto, Lepre, Cinghiale.
Poggiò le mani a terra a grazie la sua abilità di combattere senza l'ausilio della vista indirizzò una lancia di roccia facendola spuntare proprio sotto il clone. Era fatta, aveva trovato la combinazione giusta per far fuori quel kage bunshin. Riaprì felice gli occhi per gustarsi la scena. La tecnica era andata a buon fine, ma lo spuntone di roccia non aveva colpito il clone che, possedendo anche lui la stessa abilità di Minashi, era riuscito all'ultimo momento ad evitare lo justu spostandosi alla sua sinistra con un balzo felino.

Non era male la strategia ragazzo. Ma anch'io posseggo la tua stessa abilità, molto più sviluppata ovviamente. Ecco perchè il mio kage bunsin è riuscito ad evitare la tua tecnica grazie all'udito. non dimenticare che è molto più veloce di te, però adesso faresti meglio a difenderti. Non esiterà ad attaccarti, quindi non perdere la concentrazione o rischierai di farti molto male.

L'avversario giunse le mani per richiamare il chakra, pur non sapendo che tipo di tecnica stesse per usare il giovane genin compose quattro sigilli e poggiò nuovamente le mani a terra. Il clone nel frattempo aveva le mani avvolte nel chakra ed aveva preso due kunai per scagliarli contro l'avversario.

Scia di vento

CITAZIONE

Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Sabbia
Posizioni magiche: 2
Descrizione:Tecnica basilare dei ninja della Sabbia. Dopo aver composto i seal necessari, le dita delle mani verranno avvolte dal chakra. Non appena verranno impugnate armi da lancio, queste verranno avvolte dallo stesso chakra. Non appena il dardo verrà lancito, il chakra creerà quell'effetto simile ad una scia che da il nome alla tecnica. Le armi a distanza arrecheranno così un danno aggiuntivo pari a Leggero, che diviene Lieve se il dardo sfiora l'avversario. Il lancio del primo dardo costa Basso, tutti i successivi Bassissimo. L'unico limite di questa tecnica è imposto dagli slot azione dell'utilizzatore.
A livello genin la tecnica riesce a "forare" masse di chackra, come la palla di fuoco, perdendo però l'effetto addizionale della tecnica. Ogni altro uso di chackra fa cessare la tecnica
(Livello: 5 / Consumo: Basso + Bassissimo per ogni altro dardo)


Nel momento in cui le due armi furono scagliate verso il giovane egli avendo già entrambe le mani a terra sollevò una parete coposta di roccia. Non chiuse a sfera la gabbia, ma interruppe il justu visto che lo aveva già protetto dai kunai potenziati. Da dietro di essa elaborò un senjustu molto complesso, era arrivato il momento di dimostrare quello che veramente valeva. Lanciò il fumogeno verso il clone creando una fitta coltre di fumo che si espanse per dieci metri.

Fumogeni

CITAZIONE

Descrizione: I fumogeni sono dei piccoli esplosivi dalla forma sferica e dalle dimensioni piuttosto ridotte(circa 2-3cm di circonferenza). La loro funzione è basta sull'elusione e nel rendere impossibile al nemico la vista. Essi infatti,una volta laciati a terra,rpovocano una minscola esplosione da cui si propaga un denso fumo nero che rende "ciechi" gli shinobi presenti nella zona ove il fumogeno è stato gettato. Solo grazie a particolari abilità o innate si può distinguere mediamente qualcosa oltre la cappa di fumo. Alla massima estensione si può formare un alone di fumo fino a ben 10 metri cubici. Esso non si diraderà,escludendo varie condizioni climatiche,non prima di 60 secondi.
[Limitazioni grado: Genin]


Sapeva benissimo dalla spiegazione del suo maestro che l'avversario era in grado di combattere al buio, ma voleva fargli credere di non avere in mente altri attacchi più elaborati. Memorizzò la posizione del clone, era nei pressi della parete rocciosa vicino i resti dello spuntone elementale che aveva creato pochi secondi prima. Il fumo aveva già avvolto tutto. Compose un unico sigillo e si spostò ad una velocità fuori dal normale sulla parete, camminava su di essa grazie all'ausilio del chakra sotto i suoi piedi. Non appena la tecnica del passo veloce terminò compose i sigilli, per la precisione cinque: Serpente, Scimmia, Cane, Cinghiale, Gallo. Era la tecnica del soffio del vento, insieme ad essa scagliò quattro kunai che spediti, partirono insieme al getto di vento. L'avversario, come previsto si abbassò, grazie al suo udito per evitare la tecnica. Ma l'obiettivo non era lui, infatti poco prima di giungere alla copia deviò di 90° verso l'alto andando a colpire varie sporgenze di roccia poste sopra la testa dello sfidante. L'impatto causò una piccola frana. L'avversario sorpreso tentò di difendersi come meglio poteva.

Muro di Vento

CITAZIONE

Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Sabbia
Posizioni magiche: 2
Descrizione: Tecnica difensiva tipica del villaggio sunese, consiste nel creare innanzi all'esecutore un muro di vento alto e largo poco più dello stesso. Dopo aver composto i seal, viene concentrato nei palmi un quantitativo abbastanza ingente di chackra, il quale consente con piccole rotazioni di plasmare istantaneamente un muro, invisibile ad occhio nudo. Il muro protegge solo da attacchi derivanti dal lato frontale [Il muro è capace di deviare solo armi di piccola taglia, come Shuriken o Kunai]. Dal grado Genin aggiungendo un consumo pari a Basso, il muro viene plasmato intorno al ninja, la forma sferica.
(Livello: 4 / Consumo: Medio)


Compose il più velocemente che poteva due sigilli ricoprendosi in una sfera di vento, che evitò l'impatto con le rocce sgretolate, ma lo fecero scomparire in una nuvoletta di fumo visto che aveva compeltamente esaurito il proprio chakra a disposizione. Mahil capì subito cosa fosse successo e saltò giù per raggiungere il suo allievo. Minashi era a terra, privo di forze e di chakra, con le ultime energie rimaste guardò il sensei.

Ti sei comportato bene, hai utilizzatocon successo tutte le tecniche ed abilità su cui ti sei esercitato in questi giorni. E' vero che il mio clone non ha combattuto al pieno delle sue potenzialità, ma non mi interessava che tu lo sconfiggessi, ma bensì che mi dimostrassi il tuo valore e l'hai fatto. Quindi posso annunciarti che sei ufficialmente un genin di Suna, hai superato a pieni voti l'addestramento integrativo. Ora sei davvero pronto per effettuare le missioni. Tieni pure questo ed indossalo con fierezza.

Raccolse da terra la fascia metallica con impresso il simbolo del Villaggio della Sabbia. Quel gesto significava riconoscere Minashi come un vero ninja. Nonostante avesse superato con successo l'accademia l'alto consiglio del villaggio aveva ritenuto necessario sottoporre la nuova generazione di genin ad una prova ulteriore, in modo tale da creare una classe ninja più preparate rispetto la media.

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Il ragazzo raccolse le ultime forze e si alzò in piedi, prese quel trofeo in mano e lo legò nuovamente dietro la testa, come se fosse la prima volta. In quel momento si sentiva davvero uno shinobi, aveva dimostrato quello che davvero valeva. Nella sua mente ripercorse tutta la settimana che lo aveva visto protagonista di allenamenti duri e senza sosta, ma ne era valsa la pena, ora era davvero più forte. Entrambi soddisfatti del lavoro svolto ripresero il lungo viaggio che li avrebbero riportati a Suna.




Edited by Lugymi Nikagara - 7/7/2008, 14:05
 
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Lugymi Nikagara
view post Posted on 7/7/2008, 13:06




SPOILER (click to view)
Ho terminato, chiedo gentilmente allo staff la valutazione. Grazie
 
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GiacoTemari
view post Posted on 11/7/2008, 00:40




CITAZIONE
Finalmente ho finito di leggerlo..e ti dirò che mi è piaciuto molto:scrivi bene senza dubbio e sai sfruttare benissimo questa capacità per descrivere ogni passo del tuo Pg.Non ci sono particolari critiche che io debba farti,anzi,non credo ce ne siano proprio in questo caso,a meno che non voglia per forza mettermi a sottolineare le sviste e qualche ripetizione,che passano però molto inosservate.Continua così che vai molto bene.

Exp: 80. Ryo: 400.

P.S. Per proteste e robe varie,contattami via Mp.Chiudo.

 
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6 replies since 28/3/2008, 23:44   247 views
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