Just...Friends., Ino x Shika

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view post Posted on 8/3/2013, 16:44

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Shikamaru era sempre stato il genio del gruppo. Era sempre stato un mio grande amico, forse l’unico di cui mi fidavo realmente. Shikamaru era sempre quello che mi aiutava,che mi sopportava e che sopportava quella specie di ossessione che avevo nei confronti di Sasuke. Era stato quello a cui erano piaciuti i miei capelli corti e, per me, significava molto. Ma da quando il maestro Asuma, da quando era morto, lui non era più lo stesso. Aveva un qualcosa di diverso. Lo notai quando, una mattina, cominciò a fumare, come il maestro. Quando cominciò a occuparsi di noi, non che non lo facesse prima, ma adesso era diverso. Lo notai quando passavamo sempre meno tempo insieme, meno tempo a parlare,a raccontarci tutto. Lo notai quando diventammo lui Chuunin e io una sua sottoposta e non più Shika e Ino. Ogni volta che ci assegnavano una missione sentivo uno strano freddo tra noi, una sorta di congelamento nel nostro rapporto. Lui si allontanava e io, debolmente, cercavo di raggiungerlo. Volevo raggiungerlo ad ogni costo, volevo stargli accanto, volevo poter camminare accanto a lui come facevo un tempo, come…come prima.

-” Ino…? Sei tra noi?” - La sua voce mi riportò alla realtà, a quella mattina che stavamo passando tutti e tre insieme a pianificare l’ennesima missione, l’ennesima cazzata che dovevamo fare per l’Hokage.

“Uh…eh si, si…tranquillo”- Evitai di guardarlo direttamente negli occhi per paura di perdermi di nuovo. Di perdermi in quegli occhi scuri, così neri da mettermi i brividi. Ci alzammo tutti e sentivo le occhiate di Choji e Shika addosso, cosa che mi infastidì parecchio perchè non avevano motivo di fissarmi in quel modo, senza motivo. Perchè dovevano farlo? Cosa diavolo avrebbero trovato? Di sicuro niente, e sicuramente neanche quello che stavo pensando realmente. All’improvviso sentì Choji salutarci e si voltò verso la traversa di destra che avevamo appena passato. Io mi voltai a salutarlo mentre Shikamaru accennò solamente una mano in alto, alzò solamente il braccio, come faceva Asuma. Abbassai lo sguardo non appena vidi quel gesto e Choji, vedendo come avevo cambiato espressione, comprese cosa mi passava per la testa e come consolazione poggiò solamente una mano sulla mia spalla, come a dire “tranquilla Ino, Shika sa quello che sta facendo”. In realtà non era quello che mi preoccupava, non era il nuovo atteggiamento di Shika a preoccuparmi. Io volevo di nuovo il vecchio Shikamaru, volevo il mio amico, volevo…lo volevo indietro. Continuai a camminare dietro lui. Osservai la sua schiena, osservai la sua figura in tutto e per tutto, studiando ogni singola piega della giacca, ogni capello raccolto nella tipica coda…studiando ogni traccia di pelle nuda e nemmeno io capivo perchè quell’ultimo particolare mi interessasse più di tutti. Assorta ancora nei miei pensieri continuai a camminare senza accorgermi che, invece, lui si era fermato e voltato a guardarmi. Prima che andassi a sbattere contro di lui, mi fermò tenendomi le spalle, cosa che mi costrinse ad alzare il volto. Quegli occhi mi imprigionarono di nuovo, mi presero ancora una volta e mi sentivo bloccata contro un muro, come se lui mi stesse spingendo contro una parete per non permettermi di fuggire. Ma non volevo fuggire, volevo solamente….io volevo…Capii che non potevo, che non riuscivo a formulare alcun pensiero, che non riuscivo ad essere lucida con lui così vicino e, in qualche modo che ancora non mi è chiaro,mi scrollai di dosso quelle braccia così forti da sembrare delle colonne, delle torri su di me.

-” Ino…cosa ti prende oggi? Sei troppo distratta, non ascolti.Cosa hai per la testa? A me puoi dirlo” - Eh no, non potevo proprio dirlo perchè mentre lui mi stava parlando, mentre i suoi occhi si fissavano ai miei, io volevo solamente accarezzargli il volto e poi sparire via.

-” Sto bene, davvero” - Sorrisi al mio solito, come se niente fosse, come se non avessi mai capito realmente che, forse, mi stavo innamorando di lui…che forse lo ero già e non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi per questo.

-” Sei sicura,Ino? A me non sembra….dimmi cosa ti preoccupa” - Non capivo perchè insistesse tanto ma non volevo ferirlo, non volevo farlo allontanare da me…

-” Oh insomma! Lasciami perdere…devo andare, ho da fare al negozio”- Ringraziando il cielo, il negozio di mia madre era lì vicino, mi voltai e cominciai a camminare ma , improvvisamente, come una sorta di fulmine al ciel sereno, sentii la sua mano tenere stretto il mio braccio,con una tale forza quasi da far male. Ma non era il braccio a far male, no. Era qualcosa più dentro e più vicino al cuore…forse era proprio questo.

-” Perchè sei così strana! Sono il tuo amico, sono sempre io, Ino!” - E fu quella frase a far crollare il tutto,a far cadere a pezzi i miei pensieri, i miei sentimenti..il mio tutto, il mio io. Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime che non riuscivo più a trattenere, che non riuscivo a bloccare dentro i miei occhi azzurri. Lui lo notò e vidi come la sua espressione cambiava, vidi che dalla rabbia passò allo stupore per quelle strane lacrime e , infine, in qualcosa che nemmeno io riuscì a decifrare.

-” Lasciami, Shikamaru.” - La mia voce tremava e volevo maledirmi per questo, volevo urlare contro me stessa per essermi mostrata così debole, così normale. Per tutta risposta lui lasciò il mio braccio e io continuai per la mia strada senza correre ma godendo del silenzio che calava piano tra noi, come un muro che solamente io riuscivo a percepire. Shikamaru, invece, rimase a guardarmi incredulo, stupito di quella mia reazione.

-” Ino…non andare”- La sua voce mi bloccò,mi inchiodò a terra. Il mio corpo si rifiutava di andare avanti e, indipendentemente dalla mia volontà, si voltò e mi ritrovai le braccia di Shikamaru che mi tenevano stretta, il suo viso così vicino che riuscivo a distinguere ogni singola ruga espressiva, ogni curva, ogni piccolo elemento che mai e poi mai avevo visto da lontano. La cosa,però, che mi colpì più di tutte, beh, erano le sue labbra. Rosa, delicate,calde. Sentii una strana sensazione nascere in me, quasi a voler assaggiare quelle labbra, quasi a volerle sfiorare e viverci sopra. Sentivo il suo respiro farsi sempre più corto, sempre più, fino a rimanere in apnea. Apnea colmata dallo scambiarci reciproco di respiri e sapori. Sentivo le sue labbra sulle mie, piano. Senza far male, senza strazio, senza senso di vuoto. Ma il contrario, era tutto il contrario. Quel bacio mi riempì i polmoni, mi diede aria. Sentivo le braccia di Shikamaru stringermi sempre più forte, quasi a volermi tenere in piedi, quasi a tenermi tutta intera. E lo faceva. Riusciva a tenermi intera, riusciva a tenermi. Poi, lentamente, così lentamente come quando si fa qualcosa di contro voglia, allontanò il suo viso dal mio perchè io non ne avevo la forza. Io rimasi lì, occhi semi aperti, cuore a mille, respiro corto e tanta tanta voglia di baciarlo di nuovo. Rimasi lì, frastornata, confusa. Confusa e felice. Lui poggiò la sua fronte contro la mia, cosa alquanto difficile a causa dell’altezza, e continuò a guardarmi come a capire cosa stessi pensando ma il vero problema è che non riuscivo a pensare a niente.

-” Per..perchè?”- Riuscì solo a dire questo. Non capivo perchè l’aveva fatto, perchè proprio io quando tutti sapevamo che era innamorato della sunese. Perchè?…

-“io..beh, io…non lo so. Mi sentivo di farlo.”- La sua risposta montò dentro me una rabbia inumana, quasi animale. Avrei voluto ucciderlo all’istante. Mi sentivo di farlo. Sentii il mio volto andare a fuoco per la rabbia, i muscoli tesi, tanto da quasi spezzarsi da soli. Sentii le mie mani stringere forte le maniche della sua maglia, come volessi aggrapparmi a qualcosa per farmi stare tutta intera e nel frattempo, mentre tutte queste emozioni montavano dentro me, le sue braccia, le forti braccia di Shikamaru, non si staccarono dai miei fianchi-schiena

-” Cosa hai detto?!?! E se io mi sentissi di ucciderti, dovrei farlo? Ma che diavolo di risposte dai. Tu le ombre ce l’hai nel cervello!!”- Cercai di staccarmi da quell’abbraccio ma lui strinse la presa e sorrise, come faceva un tempo, come il vero Shikamaru. Poggiai le mani sulle sue spalle e spinsi con tutta la forza che avevo in corpo ma niente, tutto inutile. Quando mi calmai, tenendo comunque il viso imbronciato, lui mi baciò di nuovo e di nuovo e di nuovo.

~Rachy ©
[Fanfiction scritta da me. Si prega di non copiare]
 
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