CITAZIONE (Shadow alkemist @ 27/4/2012, 03:24)
Jack su una cosa ti sbagli, a mio modo di vedere l'argomento,ossia sull'assenza di morale nelle azioni di Kiritsugu: è molto più presente la morale nelle sue azioni piuttosto che in quelle di un assassino-servo-che non sa quello che vuole dalla vita- come Kirei, o la ricerca del potere personale ad ogni costo di Archibald (non a caso ha sparato al prete, non partecipante alla guerra, per impedire a tutti gli altri di ottenere maggiore potere). Le loro motivazioni, quando presenti, sono talmente vacue che vengono perseguite con la sola logica utilitaristica dei guadagni relativi (avete presente la storia della caccia al cervo?), mentre per Kiritsugu si potrebbe dire che persegue il guadagno assoluto (ossia quello equidistribuito per tutti, in questo caso la pace nel mondo). Punto 1
Tra l'altro la sua non è un'utopia, è un sogno e un progetto che in molti nella vita reale condividono e lottano, ognuno a proprio modo, per realizzarlo, sfatando il falso mito dell'utopia.Punto 2
Kiritsugu a me piace perchè è l'unico che si preoccupa, a parte Kariya, di realizzare il benessere altrui anche a costo di mostrarsi l'essere più immondo della Terra di fronte alla donna che ama (non trascurate questo aspetto psicologico, probabilmente è molto importante per capire il personaggio). A me piace perchè è un personaggio cinico e fortemente razionale, condizione necessaria ad un utopista per cercare di confrontarsi con un qualcosa di norma più grande di un uomo solo. Punto 3
La morale nelle sue azioni è più sottile e più alta allo stesso tempo.
Inevitabilmente nella vita per raggiungere degli obbiettivi si deve sacrificare qualcosa: è un pragmatismo esasperato il suo, ma non ritengo debba essere avversato o bollato come "ignobile" o come "malvagio" di per sè. I metodi per perseguire degli obbiettivi propriamente politici, perchè tale è il fine di Kiritsugu, sono vari ed ognuno di essi comporta un sostrato di progetti razionali e di spinte emozionali dovute a vari fattori (storici e non); mi sembra pretenzioso giudicare a priori i metodi più politicamente scorretti (ma la domanda vera: chi stabilisce cos'è la morale e dov'è l'etica? Se lo stabilisce chi ha più possibilità di far passare il suo pensiero, ossia una classe dominante, non dovremmo neanche badarci più di tanto). Punto 4
Personalmente credo nell'etica della giustizia sociale in quanto un sentire ed un agire a favore degli altri uomini in una maniera solidaristica, con la possibilità data a tutti di aver accesso al benessere (o meglio, a vari tipi di benessere). Certo, limitarsi a dire che il fine giustifica i mezzi è sbagliato, ma è anche errato ritenere aprioristicamente, o su un concetto di morale comune,un particolare metodo sbagliato in partenza.
Con questo non voglio dire che io la mattina scendo col fucile, lego le persone con delle false promesse o dei contratti magici e le faccio uccidere da altri XD Meglio precisare ù_ù
Fatto sta che è un anime e non bisogna perdere di vista il fatto che vengono sempre rappresentati dei particolari stereotipi d'uomo, Kiritsugu semplicemente ne incarna alcuni. Con più lucidità potrebbe risultate simpatico anche ai suoi detrattori.
Ah a proposito della cavalleria: mi trovo perfettamente d'accordo col discorso di Kiritsugu sulla gioia della battaglia. Non ci si può glorificare per aver ucciso un tot di uomini o un particolare uomo; come non lo possono fare pubblicamente i soldati oggi, così era assurdo prima. Il mondo è andato molto avanti, in maniera sempre più perversa,rispetto all'epoca medievale (o anche precedente) dei cavalieri a cui appartengono Darmuid e Arturia, ma con la lucidità di un uomo contemporaneo più di una leggera simpatia, solo in superficie nostalgica, non si può più dare troppo peso alla ricerca ossessiva dell'onore dei due personaggi.
Essendo una discussione complessa, ed essendo io stanco, risponderò per punti.
punto 1: Non ho mai detto che altri personaggi si dimostrano migliori di Kiritsugu. Ma analizziamo in profondità i fatti; la battaglia per il graal è una battaglia per esprimere un desiderio (o almeno si suppone) ed ognuno ovviamente ricerca il proprio scopo in tale desiderio. Originariamente la battaglia NON prevedeva il massacrare il Master, ma anzi l'evocazione di un servant (ovvero un'eroe già morto) era il mezzo verso il quale si svolgeva il torneo senza coinvolgere le persone fisiche. In seguito si arriva all'assassinio del master per evitare legami con altri servant, o per sconfiggere servant più potenti.
Andiamo ad analizzare ora i fatti concreti; nessuno per ora è mai riuscito ad utilizzare il graal, e per dirla tutta, non si sà nemmeno che poteri abbia (tant'è che in stay night si rivela per quel che è).
Ora, una persona che insegue un sogno, un utopia (perchè non ditemi ora che un tale con una coppa in mano tipo miss universo che dice "vorrei la pace nel mondo" e abracadabra accade vi sembra serio) ammazza a sangue freddo tre persone, una costringendola ad uccidersi, l'altra un paralitico privo di magia e la terza una donna storpia priva di simboli di comando sia una persona che, in qualsiasi universo conosciuto, abbia un minimo di ragione, giustizia o ideale. fatemi ridere.
Sopra ho risposto anche al
punto 2; se voi faceste un pò di mente locale con lo stay night, vi accorgereste che l'autore stesso non si schiera affatto col metodo di agire di Kiritsugu; anzi, mi sembra che la "profezia" di diarmund si realizzi più o meno al 100%.
E se fosse stato proprio questo modo di agire di kiritsugu ad innescare la negatività del graal? Questo credo che renda palese il fatto che con azioni di questo tipo è impossibile creare del bene. Prova e ripova se vuoi, ma la merda viene sempre a galla, fidati. La ricerca di un utopia di cui parli tu, non avverrà mai senza un modo utopico di agire per ottenerla.
La così detta "pace nel mondo" che è utopia, non la ottieni certo con inganni, tantomeno spianando il mondo con le bombe atomiche (o meglio, la ottieni perchè non c'è più anima viva a farsi la guerra, ma non credo rientri nella definizione di pace).
Punto 3: qui mi viene da chiedere se hai amato qualcuno, o come intendi la parola "amore". Pensaci un'attimo; un'uomo che non si accorge minimamente delle condizioni fisiche e/o emotive di una donna, che (tra parentesi) ha una storia con un'altra donna, e che coinvolge la persona stessa di prima persona in una guerra simile, è tutto fuorché innamorato. Io profetizzo ora, che sarà kiritsugu stesso a segnare la morte delle fanciulle col suo atteggiamento scellerato.
il tempo mi darà ragione.
Punto 4: Se non hai un concetto di morale, non ti sei forse mai soffermato sulla parola. Comunque, come ho detto prima, sparare su un paralitico e una donna storpia svenuta, entrambi indifesi, dopo avergli promesso indennità, non ha niente a che vedere col termine "morale". Ti sottolineo inoltre che Kiritsugu non dimostra alcuna pietà o rancore nei confronti del piano. Sceglie la via più vile e facile per arrivare a una meta che è poi un'inganno: il graal. Il sogno che non verrà mai realizzato.
Derek, Shad. Non vi conosco ma vi lancio un'appello; forse voi stimate questi personaggi, forse ne siete affascinati, non sò, non capisco il vostro atteggiamento. Però sò una cosa; questi comportamenti non portano mai a nulla; nella vita reale, non c'è un "graal", non c'è un "desiderio per il bene superiore". E non credo che ci sia nemmeno in Fate. Anzi, credo sia proprio questo il messaggio; la vita non è fatta di obbiettivi e di scorciatoie. Nella vita viene premiato l'impegno, il sudore, l'onestà. Non solo dagli altri, ma sopratutto verso sé stessi.
Io non sò se siete davvero così affini al pensiero di kiritsugu, ma credo che l'essere umano possa essere più nobile di così.
Per quanto riguarda la cavalleria, se un giorno mai incrocerete una spada con qualcuno, capirete cosa vuol dire combattere. Io l'ho fatto, e posso solo dire che certe cose si possono capire solo se si provano.
Per il resto, certo, è solo un anime. Ma vederci dietro una morale distorta credo non sia il fine giusto di quest'ultimo. Credo che un'anime, come un fumetto, come un videogame vogliano esprimere concetti e morali, oltre che raccontare storie, e credo che voi l'abbiate colta nel modo sbagliato. Il tempo mi dirà se ho ragione.
JtR