Corso misto Kr-14

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RayDragon
view post Posted on 9/12/2011, 12:19 by: RayDragon




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I quattro componenti di quel corso si erano finalmente riuniti, probabilmente per istruire i due giovani shinobi, sulle varie tecniche offensive e diffensive necessarie per sopravvivere nel vastissimo mondo, quale era quello dei ninja.
Vi fu ancora qualche secondo di silenzio tra i componenti del gruppo appena formatosi, nel quale sembrò, allo Hyuga, che quel corso misto non fosse stato allestito solamente per istruire due giovani shinobi data la presenza di un membro Ambu e di un probabile Chuunin del villaggio di Kiri come Sensei per quest allenamento.
Per fortuna quest' inquietante silenzio venne interrotto dall' istruttore di Konoha, il quale disse:

Confido nella buona riuscita di questo corso, ma per farlo dobbiamo impegnarci tutti al massimo delle nostre potenzialità.


Questa frase face rassicurare Kinoris in un primo momento, poi lasciandolo un po' perplesso sul significato della frase date le circostanze in cui venne pronunciata, poteva assumere mille significati, come nemmeno uno:

Mhhh... Probabilmente costui è molto severo e vuole testare appieno le nostre capacità.


Kinoris osservò le reazioni del suo compagno di corso e del suo Sensei, il quale annuì dopo l' alquanto misterioso discorso; dopo qualche istante, anche l' istruttore Kiriano prese parola:

Concordo pienamente, ci aspettiamo il massimo da voi due, se siete stati scelti per questo corso sperimentale ci sarà un motivo, almeno spero… Dal canto mio vi assicuro, così come ha appena fatto il mio Collega, la massima disponibilità.


Anche dopo il breve, ma incisivo discorso di quest ultimo, l' atmosfera sembrò tranquilizzarsi, anche se alla parola "Sperimentale", Kinoris, pensò di dar maggiore credito alla precedente ipotesi, ovvero che il corso appena formatosi, non fosse stato istituito per l' esclusivo insegnamento delle arti ninja ai due studenti ma che al di sotto di esso vi fosse un qualcosa più grande di loro quattro.
Nonostante ciò, venne chiesto ai due di dare una breve presentazione di loro e del loro armamento; Kinoris decise di prendere la parola per primo e cominciò:

Salve a tutti, sono Kinoris Hyuga, ed è da parecchio tempo che aspettavo quest' occasione per potermi finalmente misurare con delle vere tecniche ninja, allenarmi con dei maestri abili e capaci, in grado di aiutarmi a risvegliare la mia abilità oculare.
Voglio allenarmi al 100% per diventare sempre più forte, in modo da poter vendicare la mia famiglia che fù uccisa interamente in una missione contro dei ninja traditori; in questo momento ho a disposizione tre kunai, tre shuriken e una bomba flash.


Detto ciò, nella presentazione dello shinobi, sembrò di non aver nè trascurato dettagli importanti, nè di averne aggiunti di vani. Alla presentazione del giovane Hyuga succedette quella di Heidar.
Finite le presentazioni, l' Anbu di Konoha si rivolse agli studenti, riferendo che doveva consultarsi con il suo collega per stabilire le modalità dell' allenamento da proporre e che nel frattempo non era escluso che i due potevano conoscersi e conoscere qualche particolare aggiuntivo dell' altro, essendo a conoscenza della possibilità di una futura colaborazione. Detto ciò i due sensei si allontanarono lentamente, per poi rinchiudersi dentro al casolare in un posto ove non potevano essere visti nè uditi.
Kinoris si stava pian piano assuefando a quella tensione che aleggiava nell' aria, e con suo sollievo sentì il battito cardiaco che da instabile e veloce quale era fino a poco fa, cominciava a decellerare e assumere un ritmo più costante; a questo punto lo Hyuga si voltò al Kiriano, osservando i lunghi capelli color oro che risaltavano in maniera evidente ai vestiti scuri che portava; lo sguardo di costui sembrava totalmente immerso nell' oscurità, il quale però non sembrava incutere timore allo studente di Konoha.
Dopo questa piccola osservazione, lo shinobi cominciò a parlare:

Ciao, come ho detto mi chiamo Kinoris Hyuga ...Gli porse la mano in attesa che venisse stretta... Per caso possiedi qualche particolare preddisposizione alla lotta al corpo a corpo, arti magiche o illusorie? Io mi sono esercitato molto, prima di entrare in accademia, sul corpo a corpo e un po' sul combattimento a distanza.
La mia storia è stata un po' difficite ma te, invece, hai famiglia, o qualcuno a cui tieni?
Per caso possiedi un' abilità innata? Io ho fatto domanda in accademia proprio perchè i sensei mi aiutino.


Dopo queste domande, lo shinobi sarebbe stato lieto di rispondere a quelle che gli sarebbero state poste dal suo coetaneo e magari di continuare un ipotetico discorso.
Nei punti morti del dialogo con Heidar, Kinoris, si guardava attorno assaporando a pieno quel momento, inspirando profondamente un aria tiepida contenente un leggero odore salmastro, con l' organismo che fremeva dalla voglia di fare e sfinirsi per ottenere finalmente dei risultati che fossero all' altezza delle aspettative dello studente.
Dopo un po' di minuti, lo Hyuga intravvide due ombre che si affacciavano alle finestre del casolare in cui erano entrati i due sensei e, senza pensarci due volte, mosse rapidamente una mano al suo borsellino portaoggetti, situato all' altezza della vita, rivolto verso la schiena sul lato destro, afferrando con decisione un kunai, il quale non venne però estratto perchè lo studente Konohano riconobbe dopo qualche frazione di secondo la maschera del suo sensei e la fascia di Kiri; Kinoris si rese conto che erano i due sensei che stavano confarbulando qualosa, quindi allentò la presa sul pugnale, tirando fuori lentamente la mano dal borsellino.
Ad un certo punto si notò un leggerissimo fumo biancastro uscire da 3 finestre, fumo che solitamente accompagna una moltiplicazione del corpo, mentre da altre 3 finestre si intravvide una massa d' acqua che prendeva forme umane; erano senz' altro state create 6 moltiplicazioni del corpo.
Dopo l' attivazione di queste possibili tecniche, saltarono fuori da una finestre i due sensei, i quali atterrarono leggiadramente nel terreno senza provocare, paradossalmente, alcun rumore; appena toccata terra, l' Ambu prese parola:

Come vi avevamo preannunciato, il vostro primo allenamento si baserà sull’accuratezza nel lancio delle vostre armi di base. Per un buon lancio è necessario focalizzare bene il bersaglio, comprenderne l’eventuale traiettoria, nel qual caso esso sia mobile, e dare la giusta flessione e rotazione all’avambraccio e al polso. Chiaramente la tecnica si differenzia di volta in volta in base al numero di shuriken, kunai o spiedi che vorrete lanciare la direzione che vorrete imprimere. Starà a voi capire come ottimizzare la vostra tecnica.


Il discorso fu chiaro e privo di alcun dubbio per Kinoris, al quale annuì senza esitazione, sentendosi sicuro di sè visto che nei suoi precedenti allenamenti si era dimostrato di avere una certa dimestichezza con le armi da lancio; al momento non venne in mente alcuna domanda allo studente di Konoha, dopodichè volle chiedere dove fossero i bersagli da colpire per sviluppare le loro affinità con le armi a distanza.
Sul volto di Keita apparve un leggero ghigno, al quale seguì un movimento rapidissimo del braccio che passando da dietro il suo borsello portaoggetti, dal quale sembrò non estrarre alcunchè, si ritrovò con il braccio disteso verso l' alto; Kinoris, dopo qualche secondo da quel gesto , vide cadere a terra un piattello con conficcatovi perfettamente al centro un kunai, lanciato sicuramente dal sensei di Kiri in quel movimento surreale.

Questi sono i vostri bersagli. Come potete notare sono molto veloci, ma lo capirete meglio a vostre spese. Il vostro compito è colpirli. E’ necessaria una giusta potenza e velocità: all’inizio non sarà facile, ma contiamo su di voi. Potrete scegliere di volta in volta quale arma utilizzare, anche più di una contemporaneamente se la situazione lo richiede. Una volta finito il primo carico, raccoglierete dal terreno le vostre munizioni e ricomincerete da capo.


Il piattello appena centrato era stato lanciato ad una velocità notevole, dato che Kinoris non l' aveva nemmeno visto che era attento alla figura del Mikawa, quindi lo Hyuga intuì che la riuscita dell' allenamento dipendeva soprattutto dalla concentrazione a dai riflessi pronti; dopo questa semplice osservazione, il Konohano annuì al sensei per confermargli che era pronto a partire con l' esercizio.
I due ragazzi vennero allontanati a circa 15m dal casolare, ove venivano sparati i loro bersagli, i quali avrebbero avuto una cadenza di circa 40 secondi l' uno dall' altro fintanto che questi non venissero perforati completamente ed al centro, come dimostrato dal sensei kiriano. I due studenti si posizionarono agli estremi del casolare, Kinoris avrebbe preso il lato sinistro, di conseguenza Heidar si sarebbe diretto sul lato destro.
I due vennero accompagnati dai reciproci tutori, ovvero l' istruttore di Kiri con Kinoris e l' Ambu con Heidar.
Prima che i dischetti cominciassero a librarsi nell' aria, il Konohano prese nella mano destra un kunai e nella sinistra uno shuriken, così da testare quale arma fosse la migliore nell' esercizio; una volta pronto, kinoris fece cenno che era pronto ed aspettò che anche il suo coetaneo si appostasse.
Ad un certo punto, senza avvertire alcun rumore, partì un dischetto dalla finestra di sinistra e Kinoris, ben attento a fissare la traiettoria e la provenienza dell' oggetto, tirò lo shuriken quando il piattello era a circa un quarto della distanza che separava Kinoris dal casolare; il colpo era tutto sommato abbastanza preciso ed avrebbe di sicuro beccato l' oggetto, solo che la potenza eccessiva dell' arma precedette di parecchio la traiettoria del dischetto, il quale oltrepassò la testa di Kinori spaccandosi a terra parecchi metri più in là.
Il konohano provò a colpire il secondo dischetto con il kunai, il quale sortì un effetto migliore dello shuriken visto che passò a qualche centimetro di distanza dalla sua traiettoria, a discapito di quella precisione che, anche abbasssando la potenza di tiro dell' arma, avrebbe comunque mancato il dischetto; visto il leggero miglioramento, Kinoris decise di continuare ad usare i kunai, nonostante gliene rimanessero solamente due.
I due tiri successivi beccarono il bersaglio sul bordo, facendolo roteare per l' aria per poi frantumarsi nel punto un cui si erano frantumati gli altri; questi ultimi due tiri non erano comunque sufficienti a soddisfare le condizioni imposte, ovvero di perforare al centro il piattello.
Per il tiro successivo Kinoris recuperò i kunai e lo shuriken da terra, perdendo però un turno di lanci poichè 40 secondi non gli erano sufficienti per recuperare l' equipaggiamento, riposizionarsi e tentare il tiro; la quinta volta fù la buona, Kinoris tirò il kunai più forte delle volte precedenti, abbassandone nel contempo la traiettoria, il risultato fù quello sperato dall studente, cioè un piattello perforato al centro dal kunai di Kinoris.
Nel frattempo che il konohano chiese a Keita alcuni commenti sui suoi lanci e possibili annotazioni, anche Heidar aveva già finito la prima parte dell' allenamento, dopo la quale i due avrebbero avuto la possibilità di recuperare le armi utilizzate e riposarsi per una decina di minuti; l' ambu comunicò che nelle pause concesse tra un esercizio e l' altro avrebbero potuto cibarsi di quello che si erano portati appresso; Kinoris si sedette a terra ed a riflettere sull' esercizio appena compiuto in modo da concentrarsi sul modo più corretto per centrare il piattelli, tuttavia sembrava quasi che parte del suo cervello non volesse riflettere, quindi lo shinobi prese quei minuti di pausa per ciò che erano stati forniti, ovvero per riposarsi.
L' esercizio sucessivo riguardava sempre il colpire un dischetto, il quale però aveva una traiettoria curva; in sostanza Kinoris avrebbe dovuto colpire il dischetto che partiva dalla finestra di Heidar ed arrivava giusto sopra la sua testa, un esercizio che in sostanza sembrava semplice, ma che nella pratica si rivelò tutt' altro che facile nell' esecuzione.
Lo Hyuga avrebbe dovuto tener conto dell' esercizio precedente, ovvero di non lanciare il kunai nè troppo prima, nè troppo dopo un certo punto della traiettoria del dischetto, il che significava che bisognava prevedere la sua traiettoria, ed in più avrebbe dovuto tener conto dell' effetto curvo compiuto dal dischetto.
I lanci furono quasi come i precedenti, ovvero vi furono parecchi sbagli, ma tutti mirati ad aggiustare il tiro dell' arma per beccare il piattello al suo centro: i primi 3 tiri andarono totalmente a vuoto in quanto lanciati prematuramente, altri 3 tiri servirono a Kinoris per regolarsi con il movimento del braccio, infatti riuscì con il sesto colpo a beccare su un lato il dischetto, fattore che gli indicava che ormai l' esercizio era quasi terminato per lui. Vi furono poi altri 2 tiri che sancirono la fine di quella parte dell' allenamento, visto che il settimo tiro mancò di pochissimo il centro del piattello, che però non venne perforato come da richiesta dei sensei, mentre l' ottavo centrò perfettamente il bersaglio.
Al termine di entrambi a questa seconda esercitazione, vennero concessi altri 10 minuti di pausa, nei quali Kinoris sentì un leggero languorino e decise di mangiarsi un pacchetto di cracker considerato che se ne portava spesso uno appresso nel caso gli potesse servire; lo studente pensò che in quel momento una tazzina del suo caffè ancora bello fumante sarebbe stata la fine del mondo, in quanto gli reintegrava le forze e, per quanto strano potesse apparire, lo faceva rilassare.
Venne annunciato che l' esercizio sucessivo sarebbe stato affrontato singolarmente, ovvero mentre uno eseguiva l' esercizio, l' altro sarebbe stato fermo e poi si sarebbero dati il cambio.
Quest' allenamento consisteva nello stare al centro, rispetto al casolare, e beccare i due piattelli che provenivano dalle finestre esterne, i quali avrebbero avuto una convergenza verso il centro, questo voleva dire che con 1 kunai bisognava centrare 2 piattelli.
Kinoris si alzò per primo e si preparò per cominciare l' esercitazione che in fondo gli sembrava assomigliasse alla precedente, tuttavia nella pratica fù tutt' altro che facile: allo shinobi servirono 7 tiri per aggiustare la mira, altri 8 tiri si avvicinarono sempre di più verso il centro; alcune volte perforarono pure il centro di un piattello, purtroppo però il kunai non era stato lanciato con forza sufficiente per perforare anche il secondo. Altri 5 tiri ebbero il precedente risultato, quindi stava a significare che Kinoris aveva capito quando e come lanciare il kunai in quella occasone, si trattava soltanto di immettere più forza, forza che venne espressa al ventesimo tiro, il quale perforò completamente ed in profondità entrambi i piattelli.
A questo punto venne dato il cambio e lo Hyuga si buttò a terra affaticato dall' esercizio appena compiuto, con il cuore che stava pompando velocemente in seguito allo sforzo fisico e con un lieve dolore al muscolo, non essendo abituato a compiere il gesto di lanciare il kunai così spesso e protratto per così tanto tempo, tuttavia Kinoris era soddisfatto e contento dei progressi che stava compiendo in quella giornata, sapendo che questa non era ancora terminata, lo shinobi era eccitato all' idea dei miglioramenti che poteva ancora compiere durante il viaggio d' allenamento intrapreso con il suo sensei e i loro compagni kiriani.
Nel mentre che la testa di Kinoris veniva pervasa da questi pensieri, Keita richiamò alla realtà il Konohano, il quale aveva perso la cognizione del tempo, riferendogli che anche il suo compagno aveva finito l' esercizio e che dopo la pausa ci sarebbe stato l' ultimo step dell' allenamento con le armi a distanza.
I 10 minuti di pausa non sembrarono nemmeno concessi a Kinoris data velocità con cui passarono, dopodichè ai due studenti vennero illustrate le metodiche dell' ultimo esercizio, il quale era ad un livello di difficoltà estremamente elevato: tutti e sei congegni si sarebbero attivati, lanciando i 6 piatti contemporaneamente e con traiettorie differenti. Quello centrale sarebbe andato avanti in linea retta, a destra 2 dischetti sarebbero andati convergendo verso il centro, gli altri due avrebbero preso traiettorie opposte; l’ultimo a sinistra avrebbe preso uno strano effetto a zig zag.
Kinoris restò un po' sbigottito alla complessità dell' esercizio, nonostante tutto venne comunicato che i due potevano collaborare per distruggere completamente i dischetti allo stesso momento, o per lo più con una discrepanza di qualche decimo di secondo.
Lo studente di Konoha andò subito da quello di Kiri a parlargli per capire come si sarebbero organizzati:

Heidar, ho visto che quest'esercizio è parecchio complicato, e penso che affrontarlo senza organizzarci sia una perdita di tempo, quindi penso che sia meglio che io colpisca quelli a sinistra che divergono e quello che va a zig-zag, mentre te ti occupi di quello che va in linea retta e quelli che convergono; per il tempismo con cui colpire i bersagli ci regoleremo al momento, per te va bene?


L' affermazione aveva senso, visto che i bersagli che si era assegnato Kinoris erano abbastanza vicini alla sua zona e gli era possibile beccarli tutti e tre, mentre nella zona di Heidar si sarebbero trovati i bersagli designati dallo Hyuga; lo shinobi avrebbe aspettato conferma dal suo compagno, altrimenti avrebbe ascoltato ogni obiezione e l' avrebbe adattata al piano originale.
Vista la dimestichezza appena acquisita da Kinoris, pensò che, se necessario, avrebbe cercato di utilizzare anche gli shuriken: dato che erano parecchi bersagli da colpire, lo Hyuga decise di prendere un Kunai sulla mano destra, uno sulla sinistra e il terzo lo avrebbe tenuto appeso al mignolo della mano destra pronto a lanciarlo rapidamente dopo aver lanciato quello che stava impugnando.
Tuttavia il come impugnare le armi era una parte marginale rispetto all' esercizio; ai primi 2 tiri Kinoris si abituò alla posizione delle mani da tenere, visto che non aveva mai provato a lanciare 3 kunai in una sola volta ed in questi due tiri, il kunai appeso al mignolo cadde a terra per un errato movimento della mano.
Dopo essersi abituato alla posizione da assumere con le mani, passarono parecchi lanci, circa una ventina, prima che i kunai venissero lanciati proprio dove voleva lo shinobi; seguirono una trentina di lanci che servirono ad avvicinare la traiettoria dei kunai ai dischetti fino a perforarli come negli esercizi precedenti: ora veniva la parte difficile. Lo Hyuga aveva imparato come lanciare le armi in quella situazione, ora bisognava coordinarsi per ditruggere gli oggetti: il Konohano provò con il classico "3...2...1...Via!", anche se i risultati ottenuti non migliorarono di molto. Poco alla volta i due sembrava si studiassero quasi per capire in che momento avrebbero lanciato le armi; premesso ciò dopo numerevoli tentativi da parte di entrambi, questi si sincronizzarono, riuscendo a completare l' allenamento a loro sottopostogli.
Dopo circa un ora passata unicamente nell' ultimo esercizio, Kinoris si stese a terra stremato ma contento dei progressi ottenuti.
Mi scuso per il ritardo ma ho avuto un po' da fare ultimamente; ho provveduto a lasciare dei spazi temporali ipotetici per Dave tipo quando perdo la concezione del tempo e faccio muovere Keita per destarmi, spero non sia un errore aver mosso il sensei per questo motivo :)


Edited by RayDragon - 4/1/2012, 20:09
 
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