Corso misto Kr-14

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RayDragon
view post Posted on 3/11/2011, 18:37 by: RayDragon




CITAZIONE
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A Konoha verso le prime luci della mattina, orario nel quale Kinoris era solito svegliarsi, risplendeva un splendido sole mattutino, accompagnato da un fresco venticello, il quale sembrava quasi che invitasse lo shinobi a godere di quel bel panorama e rimandare di qualche minuto la propria colazione.
Il giovane hyuga aprì una finestra della sua camera, facendo entrare quella piacevole brezza che gli dava la carica per affrontare la giornata, anche se di carica lui non ne aveva bisogno, essendo eletrizzato per conto suo alla, ormai prossima, entrata in accademia; la motivazione che lo spinse ad iscriversi era semplice, e cioè la voglia di diventare uno dei più grandi ninja, e magari con un po' di fortuna, trovare gli assassini della sua famiglia e vendicarne la morte.
Dopo qualche minuto, il giovane chiuse la finestra, si vestì ed andò a prepararsi la colazione, la quale poteva essere più o meno consistente, ma non poteva in alcun caso mancare una tazzina di caffè espresso senza zucchero, il quale era considerata una vera e propria pillola di energia, la quale, nel caso il ragazzo avesse avuto ancora sonno, lo avrebbe svegliato all' istante.
Appena finita la colazione, Kinoris spreparò la tavola lasciando tutto ben pulito ed in ordine, essendo consapevole che sarebbe rientrato solamente la sera, visto che quel giorno avrebbe avuto parecchie faccende da sistemare; innanzitutto si sarebbe allenato con altri amici e poi andato un po' a spasso per il villaggio della foglia con loro fino all' ora di pranzo.
Gli allenamenti procedevano come sempre, tuttavia lo shinobi non aveva ancora attivato il Byakugan e questo lo rendeva uno dei pochi casi della casata a non aver ancora attivato l' abilità oculare che il giovane tanto desiderava; questo fu un altro dei motivi che spinse lo Hyuga ad iscriversi in accademia, sperando in sensei capaci ed esperti che lo aiutassero a far emergere in lui la tanto bramata peculiarità oculare.
Appena terminati gli esercizi mattutini, la compagnia andò a lavarsi ed alleviare le fatiche provocate da questi, dirigendosi poi in centro a Konoha per passeggiare tra le vie, le quali cominciavano a riempirsi di persone di ogni tipo; chi osservava qualche bottega, e chi altro, come il giovane shinobi, passeggiava solo per il gusto di farlo. Ad un certo punto una specie di puntino di color bruno attraversò il limpido e soleggiato cielo di quella mattinata; lo sgomento tra gli amici di Kinoris e la gente nelle vie era grande, poichè un oggetto così veloce non attraversava il villaggio della foglia da tempo.
Quell' oggetto fu ricondotto ad un falco messaggiero, il quale volava ad una velocità veramente impressionante, facendo scaturire dalla gente le ipotesi più disparate, arrivando anche ad affermare un imminente attacco al villaggio; tuttavia questa gran sollecitazione scomparve dopo qualche minuto, lasciando la gente probabilmente perplessa sull' accaduto, ma sicura del fatto che se fosse successo qualcosa di grave, l' Hokage avrebbe senz' altro provveduto ad informarli e a rischiare la sua vita per proteggere la popolazione.
Quest' ultimo pensiero parve raggiungere le menti di tutte le persone che videro quel falco, le quali si sentirono più tranquille, ritornando alle mansioni precedenti; anche il ninja assieme al suo gruppo non diedero troppa importanza a quel messaggiero e continuarono la loro paseggiata fino ad un ristorante, il quale era sicuramente una nuova apertura dato che non l' avevano mai notato; in questo luogo venivano servite ogni tipo di pietanze, da semplici Ramen o Sushi, a piatti più complicati come il Tempura, consistente in una gustosa frittura di pesce e verdure, accompagnata da salse alquanto interessanti e gustose.
I ragazzi, dopo aver pranzato abbondantemente, uscirono dal locale di buon umore per aver mangiato del cibo veramente gustoso e preparato con metodo, dopodichè si incamminarono per svolgere qualche lavoretto, passando vicino alla casa di Kinoris, il quale notò che al momento dell' arrivo, stava arrivando un postino per consegnargli una pergamena nella sua cassetta della posta; lo Hyuga decise di approfittare della sua vicinanza alla dua dimora, disse ai suoi compagni di aspettarlo un attimo ed andare a vedere che messaggio doveva essergli recapitato.

Lei per caso è il signor Kinoris Hyuga?


Si, sono proprio io, ha per caso della posta da consegnarmi?


Il postino annuì e porse al giovane shinobi una pergamena debitamente chiusa con tanto di sigillo a garanzia della genuinità di tale comunicazione; il ragazzo un po' meravigliato di questa pergamena sigilliata ringraziò il postino e, mentre costui continuò il giro di consegna delle lettere, strappò il sigillo e aprì la lettera frettolosamente, curioso di sapere cosa c'era scritto:
CITAZIONE

~Accademia Ninja
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di adesione al corso accademico e ti comunichiamo che, dopo attenta osservazione, abbiamo accettato di farti entrare nel corso misto Kr-14.
Sei pregato di presentarti fra due giorni alla porta orientale del villaggio alle 8.00 in punto
Il nome del tuo istruttore non ti può essere rivelato, nonostante ciò, ti potrai rivolgere a lui come "Sensei".


Il giovane lesse più volte la pergamena, quasi incredulo a ciò che vi era scritto; per la forte emozione, lo shinobi sentì balenare il cuore in gola, il quale assunse un battito estremamente veloce, producendo anche una piccolo arrossamento delle guance del ninja.
Il piccolo Hyuga prese il prezioso manoscritto, lo mise accuratamente sul suo borsellino e, tornando velocemente al suo gruppo di amici, raccontò il contenuto della lettera che fece rasserenare i suoi compagni, vedendo finalmente realizzato un forte desiderio di Kinoris.
I due giorni sucessivi passarono con una lentezza impressionante per lo shinobi di Konoha, il quale, nonostante ciò, cercò di mantenere la calma rivisionando il suo equipaggiamento e qualche possibile scenario di battaglia, anche se la sua mente era intenta a focalizzare soltanto una sola cosa: Il portone orientale del villaggio della foglia.
Due giorni dopo l' arrivo della fatidica lettera, il giovane studente si alzò dal letto di buon ora, ben carico ed eletrizzato per la sua prima missione; innanzitutto il giovane ninja decise di vestirsi con una divisa che utilizzava spesso nei suoi combattimenti, nonostante ciò non sembrava avesse alcuna imperfezione o che fosse stata mai usata negli allenamenti. Dopo essersi vestito, Kinoris andò in cucina a prepararsi una sostanziosa colazione, accompagnata dal suo caffè, il quale non serviva nemmeno a svegliarlo poichè lo Hyuga era già lucido per conto suo.
Terminata la colazione lo shinobi spreparò in fretta e furia il tavolo in cui si era cibato, partendo da casa sua alle 7.40, presumendo che per arrivare al portone est gli ci sarebbero voluti circa 10/15 minuti; di buona lena, lo Hyuga, prese, a volte, a saltare tra un tetto e l' altro mentre altre volte correva velocemente tra le strette e tortuose vie di Konoha, cercando di percorre sempre il percorso più rapido possibile.
Alle 7.55 giunse al portone orientale, e nel giro di qualche secondo arrivò un misterioso ninja che sfrecciava a tutta velocità tra i tetti delle case circostanti; nella manciata di pochi secondi, quel ninja che appariva un piccolo puntino in lontananza, era davanti a Kinoris, con aria piuttosto cupa e con addosso una maschera presumibilmente in ceramica con fattezze di un felino

Mmmmmhhh... Una maschera con fattezze animali... Che costui faccia parte della squadra Anbu?... Sicuramente lo è, il suo modo di muoversi veloce, sicuro e scaltro fa pensare che sia un shinobi esperto e potente.


Costui si presentò a Kinoris come il suo sensei, ed è così che a lui si doveva rivolgere; il giovane si presentò a costui, richiedendo possibili dettagli riguardo la missione che era prossima allo svolgimento.
Dopo questi convenievoli l' istruttore consegnò dei documenti ai chuunin di guardia, i quali diedero il consenso ai due di procedere; dopo ciò, l' Oinin si rivolse con aria cupa e fredda al giovane studente

Andremo sulla costa sud-orientale, passando prima per una fitta foresta, inizialmente correremo, successivamente, al mio segnale, dovrai iniziare a saltare da corteccia a corteccia. Fintanto che non saremo arrivati alla costa, considera questi movimenti un allenamento per il tuo fisico e preparati all’idea che prima che cali la notte, dovremo raggiungere l’approdo a sud del Villaggio.


Lo Hyuga annuì all' ordine impartito così bruscamente, dopodichè il sensei partì per primo per mostrare il percorso, probabilmente più veloce e sicuro; al suo seguito vi fù Kinoris che seguì costantemente la forzata marcia del maestro.
Dopo qualche minuto i due entrarono in una fittissima foresta, dentro alla quale i due shinobi sfrecciavano a velocità elevate

Wow... E' veramente grande la foresta che circonda il villaggio della foglia, non mi sarei mai aspettato di vedere deglia alberi così alti.


Ciò che pensò Kinoris era, effettivamente la verità; la foresta di Konoha presentava moltissimi esemplari di piante ed alberi, questi ultimi raggiungevano senza pochi problemi i 20 metri, nonostante questo il posto non appariva agli occhi dello Hyuga come luogo inospitale e freddo, ma al contrario si sentiva a suo agio a correre in mezzo a quei mostruosi esempi di alberi.
Dopo un po' che correvano, il Sensei fece un cenno allo shinobi, indicando che quello era il momento per cominciare a muoversi tra una corteccia e l' altra, probabilmente perchè continuare a correre fino alla costa sarebbe diventato troppo faticoso anche per ninja esperti quali era l' Oinin.
Così i due acquisirono un po' di velocità, rispetto a quella di corsa, restando relativamente vicini e, nonostante la difficoltà di Kinoris, di seguire il sensei; durante il loro percorso l' Oinin dimostrò di non avere particolare voglia di iniziare a chiaccherare con il suo allievo, quindi fu proprio costui a fare qualche domanda giusto per rompere quell' irreale silenzio interrotto soltanto dal canto degli uccelli e dal rumore dei passi del giovane ninja.

Senta sensei, cosa dovremmo fare una volta arrivati alla costa?


Costui rispose con con precisione indicando che dopo avrebbero dovuto prendere una barca e dopo 2 giorni sarebbero arrivati all' isola in cui, dopo un altro po' di strada, sarebbero arrivati ad un casolare, nel quale avrebbero trovato un altro sensei con uno studente di Kiri che si sarebbero uniti al gruppo di Konoha.
La giornata passò relativamente veloce a Kinoris poichè era eccitato per la sua prima missione, anche se non avrebbero potuto fermarsi per mangiare visto che in quel frangente, dopo una richiesta dello Hyuga, l' Oinin rispose con un brusco "No!", una risposta che sembrava fosse irremovibile, quindi il piccolo shinobi decise di lasciar stare e proseguire in silenzio il resto del faticoso percorso che li separava dall' ormai imminente costa.
I due raggiunsero finalmente la costa dopo una faticosa giornata che sfinì Kinoris, ma che sembrò non scalfire nemmeno il suo sensei; da qui trovarono un molo con un uomo di mezza erà che li aspettava per cominciare a traghettarli alla loro destinazione finale: l' isola di Nagi. Appena saliti sull' imbarcazione, l' Oinin disse allo Hyuga che se avesse voluto, sarebbe potuto andare a dormire, visto che sarebbe stato lui in dormi-veglia per prevenire eventuali pericoli; lo shinobi si sentì rasserenato da questa affermazione, visto che così aveva finalmente l' occasione per riposare e magari mettere qualcosina sotto i denti visto che era da una giornata che non mangiava.
I due giorni di navigazione trascorsero senza particolari intoppi o avvenimenti interessanti, nonostante ciò, Kinoris fremeva alla voglia di continuare il percorso per incontrare i due misteriosi Kiriani.
Il terzo giorno di viaggio, finalmente approdarono, salutando quell' uomo che li aveva accompagnati per due giorni in mare, e che al ritorno avrebbe fatto altrettando, ricevendo poi un compenso per l' andata e il ritorno; Kinoris si voltò verso la costa nord-occidentale e, dopo l' ordine dell' Oinin, presero una strada lastricata e la percorrero per qualche ora, finchè, verso le 15.00, trovarono un boschetto, ed era proprio quello l' ultimo ostacolo da superare per arrivare al casolare ove avrebbero trovato i loro compagni.
Questo boschetto era più buio e tetro di quello di Konoha, nonostante questo avesse degli alberi più bassi e poca vegetazione, dettaglio che allo Hyuga non mancò di notare anche se a lui poca differenza gli faceva, l' importante era arrivare alla destinazione finale.
Una volta arrivati al posto designato per l' incontro, lo Hyuga notò un triste casolare probabilmente in disuso e, specificato dallo shinobi, punto d' incontro con l' altro team, il quale arrivò allo stesso momento; dopo questo primo incontro si presentò il sensei Kiriano, evidentemente più loguace del suo omonimo di Konoha.

Keita Mikawa, piacere di conoscerla


L' Oinin allungò la sua mano, e poi rispose freddamente

Non le posso rivelare la mia identità, spero che la cosa non le crei problemi. Mi chiami semplicemente Collega. I ragazzi mi chiameranno Sensei. Piacere.


Dopo questa breve, ma esaustiva presentazione i team erano finalmente a contatto e pronti per iniziare il lavoro affidatogli...

Edited by RayDragon - 4/11/2011, 18:37
 
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