Basket - Serie A, 2011/2012

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Drak94
view post Posted on 8/10/2011, 09:52




Serie A Basket - Comincia la caccia al 6° titolo in fila


La Montepaschi Siena apre la nuova stagione scendendo in campo a Teramo nell'anticipo del sabato pomeriggio: la squadra di Pianigiani, che lo scorso weekend ha arricchito la bacheca con la Supercoppa, va in cerca del sesto scudetto consecutivo


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Mentre Claudio Sabatini lavora giorno e notte per convincere Kobe Bryant a fare quantomeno una comparsata nel nostro Paese, il campionato di Serie A, quello vero, comincia sul parquet del PalaScapriano, dove sabato, alle ore 18.00, la Bancatercas Teramo ospita i campioni d'Italia e freschi vincitori della Supercoppa della Montepaschi Siena.
Penultima nella scorsa stagione e salvatasi con il versamento della famigerata wild-card (poi rivelatasi inutile visto il ripescaggio della Reyer Venezia...), Teramo ha rivoluzionato la squadra in estate, riabbracciando due grandi ex come Brandon Brown e Valerio Amoroso, due pilastri della storica Tercas del 2009, quella che, per intenderci, arrivò terza in campionato salvo poi cozzare duramente nei quarti di finale contro l'AJ. In cabina di regia c'è l'ex-avellinese Dee Brown, rientrato in Italia dopo un anno "sabbatico" trascorso fra Cina e Portorico: due stagioni fa fu il miglior assist-man del campionato con 5.1 di media. Sotto canestro spazio all'espertissimo centro israeliano Yaniv Green, ex-Maccabi, mentre il rookie Brad Wanamaker sostituirà a gettone l'infortunato Trey Johnson, già visto a Biella e in fondo alla panchina dei Lakers in uno spezzone della scorsa annata. Un roster senza dubbio rinforzato, che lascia coach Pianigiani con qualche interrogativo aperto, soprattutto dopo la partita di Supercoppa dove, nonostante la vittoria, Siena ha mostrato qualche incertezza che l'anno scorso non aveva.
"Sarà un inizio di campionato complesso per noi e diverso rispetto al solito - spiega il tecnico biancoverde -, con lavori in corso ed una condizione non omogenea tra i vari giocatori. Teramo è una squadra che può metterci in difficoltà, giocando una pallacanestro diversa dalla nostra. Sono molto atipici, con lunghi che possono giocare fuori oppure avvicinarsi a canestro, una squadra che alza i ritmi, che apre il campo in maniera pazzesca e che ha nel tiro da tre punti una discriminante fondamentale".
Che dire di Siena? In estate la Montepaschi si è alleggerita sotto canestro perdendo Milovan Rakovic, ceduto in prestito allo Zalgiris e rimpiazzato con David Andersen, molto più esperto e tecnico ma anche molto meno fisico: l'australiano, acciaccato, sta lavorando a parte e sarà difficile vederlo in campo all'esordio. Perso anche Malik Hairston, passato all'Olimpia Milano (e la serie degli ex-Montepaschi ingaggiati dall'Armani si allunga...), Siena ha provato a colmare il vuoto lasciato sul perimetro e il calo fisico a centro-area puntando sull'ex-Detroit Pistons Dajuan Summers, classe '88 (nella foto Ciamillo-Castoria), giocatore versatile e schierabile sia da 3 che da 4 (in Supercoppa Pianigiani ha sperimentato entrambe le possibilità), ma dotato di un back-ground tattico e mentale un po' distante dagli standard del coach della Nazionale. Vedremo se Pianigiani riuscirà a vincere anche questa scommessa.

Nel dettaglio, gli appuntamenti con la prima giornata di Serie A: Teramo-Siena (sabato ore 18.00), Montegranaro-Avellino, Biella-Pesaro, Sassari-Casale Monferrato, Bologna-Roma, Caserta-Treviso, Cremona-Cantù (domenica ore 18.15), Milano-Varese (domenica ore 20.30).

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Daniele Fantini / Eurosport
 
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view post Posted on 9/10/2011, 09:57




Serie A Basket - Teramo graffia, Siena suda sette camicie


La Montepaschi Siena apre la stagione con una faticosa vittoria esterna al PalaScapriano 75-67: Teramo chiude il terzo quarto in vantaggio, ma i canestri di Aradori spaccano la partita nell'ultimo parziale - FOTO AP/LAPRESSE


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TERAMO, PALASCAPRIANO – Rapido appunto dopo le prime due ore di pallacanestro della stagione: quest’anno non sarà facile per nessuno violare il parquet della Bancatercas. Siena ci riesce all’esordio, coronando una vera e propria impresa grazie a una scarica di canestri di Aradori in avvio di quarto periodo e alle verticalizzazioni spacca-caviglie di McCalebb, ma il punteggio sarebbe potuto tranquillamente essere diamentralmente opposto se Ramagli avesse potuto disporre di una panchina leggermente più lunga (solo 3 punti raccolti da Bruno Cerella) e menti un pochino più lucide nel finale.
La Tercas gioca una grande partita, gettando il cuore sul parquet di un palazzo tutto esaurito, brulicante dell'entusiasmo ritrovato dopo le tribolazioni della scorsa stagione: le indicazioni di Ramagli sono difesa ultra-aggressiva e ritmi altissimi, al limite della frenesia, ma necessari per esaltare gli istinti di Valerio Amoroso (trascinatore con 17 punti e 11 rimbalzi) e di Brad Wanamaker, il rookie chiamato a gettone per sostituire l’infortunato Trey Johnson, che di matricola, però, ha davvero poco o nulla: 16 punti e 7 rimbalzi nella sua prima partita ufficiale da professionista.
Pianigiani estromette Lavrinovic nel turn-over degli stranieri proponendo lo stesso quintetto base dello scorso sabato in Supercoppa, con Summers da ala piccola e Michelori a far coppia con Stonerook in vernice. La cavalleria pesante, però, non regge la velocità della Tercas, sempre pronta ad attaccare il campo aperto e a creare mismatch con i pick’n’roll: Borisov e Wanamaker hanno impatto immediato, e Siena deve ringraziare un Aradori da 7 punti nei primi 5’ per restare in scia. Pianigiani propone presto David Andersen, ed è proprio l’atipicità dell’australiano, unita al classico contributo in uscita dalla panchina di Kaukenas, a scrivere il primo break in avvio di secondo quarto (17-28). Il secondo quintetto della Tercas si arena pescando un solo canestro con Borisov nei primi 5’30” del parziale, ma Ramagli ritrova energia da Amoroso e ancora Wanamaker (entrambi già in doppia cifra all’intervallo), per ricucire parzialmente lo strappo (30-33 al 20’).
La Montepaschi mostra lacune difensive e sbavature offensive inusuali, pesantemente marcate da un vistoso calo di concentrazione all’inizio della ripresa: Teramo piazza un parziale di 10-0 con le triple di Brandon Brown e una schiacciata di Wanamaker (40-33), prima che Siena riesca ad assorbire il colpo con l’esperienza di Kaukenas e le penetrazioni di un McCalebb in versione decisamente più realizzatore che costruttore di gioco. La Tercas, ristretta a una rotazione a 8, comincia a sentire il fiato corto nel quarto periodo, quando si aprono maggiori spazi sul perimetro non perdonati da Pietro Aradori: l’ex-Milano segna 8 punti con due triple consecutive che portano definitivamente l’inerzia su sponda biancoverde (56-63). Amoroso e Brown provano a guidare una frenetica rimonta, ma Moss e Andersen rispondono colpo su colpo con efficacia dalla media distanza: l’ultimo sussulto si ha dopo un fallo antisportivo di Stonerook che permette a Teramo di rientrare fino al -3 (66-69), ma McCalebb congela il risultato in lunetta mentre Dee Brown e Borisov sparano sul ferro le triple della disperazione.

BANCATERCAS TERAMO-MONTEPASCHI SIENA 67-75 (15-16, 30-33; 51-50)

Teramo: D. Brown 4, Wanamaker 16, Borisov 15, Amoroso 17, B. Brown 12; Fultz 0, Cerella 3, Green 0, Polonara 0. N.e.: Lulli, Ricci. All.: Ramagli.

Siena: McCalebb 14, Aradori 15, Summers 3, Stonerook 0, Michelori 0; Kaukenas 14, Moss 7, Andersen 11, Zisis 4, Carraretto 5, Ress 2. N.e.: Lechtaler. All.: Pianigiani.

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Daniele Fantini / Eurosport
 
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view post Posted on 10/10/2011, 15:06




Serie A Basket - Il Gallo c’è, ma Milano è molto di più


Milano esordisce battendo Varese nel derby al Forum di Assago: 89-75 il finale. Danilo Gallinari, tornato in biancorosso, segna 12 punti in 13’ di gioco. Foto: Ciamillo-Castoria


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MEDIOLANUM FORUM, ASSAGO (MI) - Il pubblico è quello delle grandi, grandissime occasioni: il terzo anello non si apriva più dallo scorso ottobre, quando ad Assago fecero tappa i New York Knicks di Mike D’Antoni e… Danilo Gallinari. Il Gallo c’è ancora, con la sua vecchia canotta #8 (ora ridisegnata dopo un altro triennio Armani), a raccogliere il calorosissimo applauso di quel pubblico tornato ad essere suo, anche se soltanto per uno spezzone di stagione. Danilo mette piede in campo dopo 6’ di gioco nel primo quarto: Scariolo, che intende dare alla squadra una propria identità anche senza il ragazzo di Graffignana, lo fa uscire dalla panchina con minutaggio limitato, preferendo partire col quintetto pesante (Mancinelli da tre e i due greci sotto i tabelloni).
Ma Varese ha già pronta l’imboscata: Hurt si presenta con uno schiaccione da paura, e Diawara spara 11 punti consecutivi per un abbagliante 2-13 iniziale. Milano si alleggerisce con Radosevic e Melli e trova più sostanza da un Hairston chiamato presto a sostituire un Nicholas con problemi di falli: una registrata alla difesa, e l’EA7 torna a contatto proprio con l’ex-senese. Gallinari esordisce con la tripla che vale l’aggancio a quota 17 e i tiri liberi del sorpasso: è tutto suo il parziale di 7-0 che permette a Milano di chiudere in vantaggio il primo quarto nonostante l’avvio soporifero (21-18).
Nel secondo periodo Hairston sfrutta la sua fisicità in penetrazione per un primo tentativo di allungo (+5), ma quando Milano sembra prendere l’inerzia giusta, ecco che riprende lo show di Diawara: l’ex-brindisino bombarda con un fenomenale 5/6 dall’arco chiudendo a quota 21 all’intervallo lungo, e l’EA7 ha bisogno delle inusuali iniziative offensive personali di Cook, playmaker tutto cervello, per restare avanti (44-40 con tap-in sulla sirena di Mancinelli).
Il break decisivo arriva all’inizio del terzo quarto: Varese comincia scarica, e Milano pugnala senza pietà con un 14-0 generato dalle ottime letture di Cook: le triple di Nicholas e il lavoro di Bourousis sui pick'n'roll portano l’AJ sul +18 (58-40), mentre Varese, spaesatissima in attacco, raccoglie soltanto un canestro nei primi 5’, frutto di una "deviazione" dello stesso Bourousis su un air-ball di Diawara. Recalcati ruota il quintetto alla ricerca disperata di nuove energie, e le trova nell’ex di turno, Ganeto: sue le due bombe in fila con cui la Cimberio torna sul -11 (62-51), subito annullate, però, da Nicholas, scaldatosi dopo l’inizio a rilento.
Gallinari torna sul finale del terzo periodo e dà l’ultima frustata: schierato da ala forte, riprende a macinare mettendo subito a referto 5 punti consecutivi, poi strappa la standing-ovation del Forum con stoppata e assist no-look in contropiede per Radosevic. Milano scollina oltre i 20 punti di margine, e dà la possibilità a Scariolo di scavare sul fondo della sua panchina sperimentando quintetti nuovi: la tensione cala, Diawara (tenuto a 0 nel terzo periodo) torna a farsi sentire con la bomba del -9 (78-69 al 35’), ma un paio di buone difese milanesi coronate dai canestri di Hairston (schiacciata) e Nicholas chiudono il tutto.

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Milano: Mancinelli 10, Fotsis 10, Cook 11, Nicholas 16, Bourousis 8; Gallinari 12, Rocca 0, Giachetti 1, Melli 2, Filloy 3, Hairston 12, Radosevic 4. All.: Scariolo.

Varese: Hurt 6, Rannikko 3, Diawara 26, Garri 9, Kangur 6; Stipcevic 13, Fajardo 4, Talts 1, Reati 0, Ganeto 7. N.e.: Bertoglio, Zattra. All.: Recalcati.

I RISULTATI DELLE ALTRE PARTITE DELLA 1° GIORNATA (RIPOSA VENEZIA):


BIELLA-PESARO 76-65 (15-13, 30-37; 49-53)

Biella: Coleman 16, Soragna 8, Pullen 22, Miralles 7, Dragicevic 9; Jurak 7, Minessi 0, Chessa 7. N.e.: Laganà, Rossi, Magarity, De Vico. All.: Cancellieri.

Pesaro: Alibegovic 0, Hickman 12, Cusin 18, Hackett 16, Jones 0; Cavaliero 10, Flamini 3, Lydeka 6. N.e.: Cercolani, Tortù. All.: Dalmonte.


SASSARI-CASALE MONFERRATO 78-58 (16-13, 35-25; 60-44)

Sassari: Hosley 13, T. Diener 25, Benson 7, Plisnic 9, D. Diener 8; Metreveli 9, Devecchi 4, Sacchetti 0, Vanuzzo 3, Pinton 0. All.: M. Sacchetti.

Casale: Malaventura 0, Nnamaka 2, Temple 13, Janning 9, Dunigan 6; Berti 3, Pierich 0, Trapani 10, Chiotti 7, Ferrero 8. All.: Crespi.


CASERTA-TREVISO 85-84 (20-18, 40-38; 59-59)

Caserta: Rose 13, Maresca 0, Collins 19, Smith 24, Fletcher 8; Ciorciari 0, Righetti 7, Stipanovic 14. N.e.: Cefarelli, Marzaioli. All.: Sacripanti.

Treviso: Adrien 18, Moore 7, Mekel 0, Becirovic 20, Scalabrine 16; Bulleri 5, De Nicolao 0, Gentile 13, Moldoveanu 5. N.e.: Sandri, Cuccarolo, Wojciechovski. All.: Djordjevic.


BOLOGNA-ROMA 93-91 dts (19-21, 40-37; 57-52, 71-71)

Bologna: McIntyre 12, Koponen 14, Homan 23, Sanikidze 13, Douglas-Roberts 13; Poeta 4, Gigli 7, Martinoni 0, Gailius 7. N.e.: Moraschini, Canelo, Quaglia. All.: Finelli.

Roma: Crosariol 6, Datome 15, Dasic 22, Maestranzi 9, Tucker 20; Tonolli 0, Dedovic 5, Gordic 7, Slokar 7. N.e.: Marchetti, Staffieri. All.: Lardo.


CREMONA-CANTU’ 60-72 (8-22, 29-40; 47-62)

Cremona: Tabu 6, Perkovic 8, Milic 11, Wafer 12, Thomas 5; D. Cinciarini 13, Antonelli 0, D’Ercole 5, Bavcic 0. N.e.: Lottici, Mazic, Belloni. All.: Mahoric.

Cantù: Micov 12, Markoishvili 10, Leunen 15, Marconato 2, A. Cinciarini 12; Lighty 0, Scekic 5, Ortner 0, Mazzarino 14, Basile 2. N.e.: Bolzonella, Diviach. All.: Trinchieri.


MONTEGRANARO-AVELLINO 85-76 (24-26, 45-45; 62-63)

Montegranaro: Di Bella 11, Kirksay 5, McNeal 4, Brunner 18, Ivanov 10; Karl 11, Antonutti 5, Nicevic 2, Zoroski 19. N.e.: Piunti, Perini, Mazzola. All.: Drucker.

Avellino: Green 12, Troutman 18, Gaddefors 0, Soloperto 2, Dean 25; Spinelli 5, Lauwers 3, Golemac 4, Johnson 7. N.e.: Ferrara, Alborea, Norcino. All.: Vitucci.

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Daniele Fantini / Eurosport
 
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view post Posted on 15/10/2011, 12:45




Serie A Basket - Giorno di ritorni: Scariolo e Venezia


Sergio Scariolo torna a Pesaro nel big-match di sabato pomeriggio: il tecnico dell'Olimpia vinse con la Vuelle il suo primo scudetto. Venezia si riaffaccia dopo 17 anni in Serie A con la partita più dura: trasferta a Siena


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PESARO-MILANO, LA CLASSICA SI RIACCENDE - Domenica scorsa l'esordio al Forum con Varese: pronti, via... e bum! Schiacciata di Hurtt, schiacciata di Diawara seguita da una scarica di triple del francese e 2-13 Cimberio. Inizio da incubo. Per quanto la panchina dell'Olimpia sia lunghissima, non potranno sempre essere Hairston e Gallinari (che prosegue nel suo lavoro di recupero da un problema muscolare all'inguine) a sistemare le cose, soprattutto quando si tratterà di giocare in Europa: Scariolo rientra a Pesaro, là dove vinse il suo primo scudetto nel lontanissimo 1990, da avversario, e si augura di avere dai suoi ragazzi un approccio diverso alla partita.
"Tornare a Pesaro rappresenta sempre un'emozione speciale per me - afferma il coach dell'EA7 -. Sarà una partita difficile, giocheremo contro una squadra dal potenziale offensivo enorme e con grande organizzazione di gioco. Dovremo cominciare bene perché, soprattutto in trasferta, se non si mantiene la giusta concentrazione fin dall'inizio, diventa poi difficile raddrizzare le cose".
Sarà la 144esima edizione di una delle sfide che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana: il conto delle vittorie pende ampiamente in favore dell'Olimpia (102-41) ma non in maniera così clamorosa all'Adriatic Arena, dove la Vuelle vanta 31 successi a fronte di 38 ko. Sconfitta all'esordio a Biella, la squadra di Dalmonte dovrà però fare ancora una volta i conti con un roster accorciato per le assenze di White e Traini. Milano, invece, non avrà Jeff Viggiano a disposizione.

VENEZIA "FESTEGGIA" LA PROMOZIONE A SIENA - 3.313 tessere, 500 biglietti già venduti per la partita contro Cantù: il temporaneo trasferimento al PalaVerde non sembra aver influito sull'entusiasmo di una città che torna nella massima serie dopo 17 anni di Purgatorio, ma i tifosi della Reyer dovranno attendere fino al 23 ottobre per poter far sentire il proprio calore alla squadra. Dopo aver riposato alla prima giornata, Venezia debutterà in trasferta al PalaEstra contro Siena, in una sorta di scontro fra prima e ultima della classe.
"In questo momento cerchiamo soltanto di concentrarci per ripartire in una nuova, affascinante avventura - afferma a riguardo coach Mazzon -. Per noi questo debutto rappresenta un altro passo per continuare la crescita che la società e tutti noi stiamo facendo. Paura di Siena? Siamo tranquilli, determinati a dare il massimo, rispettosi dell'avversario, ma sereni e convinti di dover dare tutto quello che abbiamo".


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Sarà esordio casalingo, invece, per la MensSana, che ha aperto la stagione vincendo - a fatica - al PalaScapriano: contro Teramo furono decisivi i canestri di Pietro Aradori, ma Siena dovrebbe poter contare sul recuperato Ksistof Lavrinovic, cui mancano 17 punti per raggiungere quota 2.000 in Serie A. "C'è entusiasmo da parte nostra per l'esordio davanti al nostro pubblico - ha sottolineato coach Pianigiani sul sito ufficiale del club -. Venezia è una piazza storica che torna nella massima serie dopo tanti anni: è una squadra profonda, con tanti punti nelle mani e tanto talento. Ha un coach esperto che sa che in questo momento non siamo al massimo della nostra fluidità offensiva, ma noi non possiamo permetterci di lasciare punti in casa. Dobbiamo fare progressi nella qualità del gioco e nella continuità del rendimento: è la settimana in cui parte l'Eurolega e i margini di errore sono pochissimi".
Roster profondo, afferma Pianigiani, con la conferma dei "tre moschettieri mori" dello scorso anno (Clark, Slay e Young) più gli innesti di Tim Bowers da Caserta e del polaccone Szcewczyk da Avellino. Nel frattempo, però, svaniscono le voci su una trattativa con Marco Mordente, ancora free-agent dopo essere stato scaricato dall'Olimpia: un peccato per la Reyer che avrebbe potuto aggiungere un giocatore di esperienza e sicuro affidamento per ricominciare la scalata alla Serie A.

IL PROGRAMMA DELLA 2A GIORNATA DI SERIE A - Pesaro-Milano (sabato ore 18.00), Siena-Venezia (sabato ore 20.30), Roma-Biella (domenica ore 17.00), Cantù-Sassari, Treviso-Teramo, Varese-Montegranaro, Casale-Cremona (domenica ore 18.15), Avellino-Bologna (domenica ore 20.30). Riposa Caserta.

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Drak94
view post Posted on 16/10/2011, 13:26




Serie A Basket - Milano si ferma già, brutta a Pesaro


L’Olimpia Milano crolla già alla prima trasferta della stagione: la squadra di Scariolo mostra il suo lato peggiore perdendo a Pesaro 69-66. Solo 4 punti realizzati in un terzo quarto imbarazzante


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ADRIATIC ARENA, PESARO – 2/10 al tiro, compreso uno 0/8 dall’arco e 7 palle perse. Spesso i numeri non dicono tutto, ma il referto del terzo quarto dell’Olimpia è un cimitero di guerra: 4 punti realizzati e mai una volta in lunetta. Il parziale è lo specchio grigio e corroso di una squadra cui sono bastati 6 giorni per subire una violenta ridimensionata proprio alla vigilia del debutto in Eurolega con il Maccabi Tel Aviv, e quello che doveva essere l’ingresso nella settimana più importante del campionato, si è trasformato in un vortice risucchia-fiducia. Milano è lenta, spenta, nervosa e sprecona. Cook spende due falli in avvio e perde completamente il senno: priva della sua guida, l’EA7 sprofonda in un baratro inimmaginabile alla vigilia.
Dalmonte, ancora privo di Traini e, soprattutto, di James White, ruota 7-giocatori-7, ma li fa girare alla perfezione. In difesa Pesaro regge l’impatto con la potenza muscolare dei lunghi milanesi, mentre gli esterni lavorano a meraviglia sulle linee di passaggio e in pressione sulla palla, togliendo tutti i punti di riferimento per i pick’n’roll; in attacco, sono Ricky Hickman, MVP uscente della LegaDue, e Daniel Hackett a spaccare a ripetizione la linea dell’Olimpia bombardando il canestro in ogni modo.
Gallinari, in difficoltà per un problema muscolare all’inguine, appassisce presto: giusto il tempo per segnare 5 punti in 4’ nel primo quarto prima di cominciare a trascinarsi per il campo. Scariolo ruota quintetti vari, prova a tratti anche la zona, ma Milano, che si muove a velocità pachidermica in attacco, confeziona soltanto 2 punti nella prima metà del secondo periodo: Hickman allarga la forbice sul +12 (32-20) a suon di triple e all’intervallo avrà già 15 punti a referto, un dato stridente con le 12 palle perse e il 5/18 da due con il quale l’EA7 arranca con fatica epica.
Nel terzo periodo Scariolo rivoluziona tutto proponendo Cook, Hairston, Gallinari, Mancinelli e Radosevic, ma Milano non cambia quell’atteggiamento triste e sconfortato, anzi, peggiora: palle perse a raffica (una quantità industriale su infrazioni di passi, 23 in totale) e triple sparacchiate senza senso sul ferro, il tutto mentre la Scavolini in versione "White-less" mostra tutti i suoi limiti offensivi, realizzando solo 5 punti nei primi 8’. Ma il parziale del quarto sarà un 9-4 con tap-in impiccato di Hairston quasi sulla sirena. Roba da Seconda Divisione.
Pesaro torna a scaldare le mani all’inizio dell’ultimo periodo: Jones spara la tripla del +14, poi Cavaliero replica in faccia a Giachetti: Lydeka fruga nella spazzatura per il massimo vantaggio (59-43, +16 al 34’) prima che Milano, giocando sulla pura frustrazione, costruisca un contro-parziale di 10-1 per riaccendere una minima speranza. L’Olimpia si arrampica fino al -7 (60-53) ma è Cavaliero, che da tradizione ha sempre avuto una "propensione" a risolvere le partite contro Milano, ad azzannare la partita con una bomba dall’angolo sulla sirena dei 24”. Inutili i canestri di Gallinari e Hairston nella manciata di secondi finali, utili soltanto per limare lo svantaggio finale: il -3 è un pessimo indicatore della partita.


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SCAVOLINI PESARO-EA7 MILANO 69-66 (20-17, 40-32; 49-36)

Pesaro: Hickman 20, Hackett 17, Cavaliero 11, Jones 5, Cusin 8; Lydeka 8, Flamini 0, Alibegovic 0. N.e.: Trotù e Cercolani. All.: Dalmonte.

Milano: Cook 8, Nicholas 8, Mancinelli 4, Fotsis 12, Bourousis 6; Hairston 13, Gallinari 8, Giachetti 3, Filloy 0, Radosevic 4, Rocca 0. N.e.: Melli. All.: Scariolo.

IL PROGRAMMA DELLA 2A GIORNATA DI SERIE A - Pesaro-Milano (sabato ore 18.00), Siena-Venezia (sabato ore 20.30), Roma-Biella (domenica ore 17.00), Cantù-Sassari, Treviso-Teramo, Varese-Montegranaro, Casale-Cremona (domenica ore 18.15), Avellino-Bologna (domenica ore 20.30). Riposa Caserta.

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view post Posted on 16/10/2011, 14:01




Serie A Basket - Venezia assaggia a testa alta la dura A


La Reyer Venezia torna in Serie A passando per la prova più dura, ma esce a testa alta dal PalaEstra di Siena nonostante la sconfitta. La Montepaschi vince 86-76 e ne approfitta per allungare già su Milano, battuta a Pesaro. Fonte FOTO: www.menssanabasket.it


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PALAESTRA, SIENA – Trecento tifosi al seguito, cori, striscioni e tanto calore: Venezia torna ad assaggiare la A dopo 17 anni di astinenza, ma l'entusiasmo per la ritrovata massima serie non si ferma soltanto agli spalti. La Reyer debutta a Siena, nella partita virtualmente più difficile della stagione, ma esce dal PalaEstra a testa alta, dimostrando che in Serie A ci può stare eccome. E tanti saluti alla wild-card, come espresso anche dagli stessi sostenitori mensanini con uno striscione esposto all'inizio del secondo quarto ("La Serie A per chi l'ha meritata, wild-card una farsa annunciata").
Mazzon va col terzetto delle meraviglie della LegaDue (Clark, Slay più il veteranissimo Young) sostenuto da Fantoni e dal neo-acquisto Szewczyk, mentre Pianigiani, che recupera Lavrinovic (fuori Moss nel turn-over degli stranieri), lancia David Andersen (nella foto tratta dal sito ufficiale della MensSana) al fianco di Stonerook. McCalebb comincia subito a martellare in penetrazione, ma la Reyer regge con Clark e Fantoni: Bowers esce dalla panchina e si presenta al pubblico orogranata con due bombe consecutive (17-17, ma l'ex-casertano si fermerà lì...), poi ancora Clark più una schiacciatona di Sylvere Bryan (10 punti e 5 rimbalzi - ma anche 5 falli - in 10') permettono a Venezia di tornare in testa (22-23 al 14'). Pianigiani ricorre alla panchina ed estrae i numeri di Kaukenas e Zisis: è tutto loro il controparziale di 21-10 con il quale la MensSana dà la prima spallata alla partita per chiudere sul all'intervallo lungo con un vantaggio in doppia cifra (43-33).
Venezia ricuce fino al -5 nelle battute iniziali del terzo quarto, ma Andersen e Stonerook la ricacciano indietro confezionando un violento 11-0 (54-38 al 25'): la Reyer accusa problemi di falli e di infortuni (fuori Allegretti, colpo alla testa per Fantoni) ma resta aggrappata alla partita con le bombe di Clark e Slay. L'ex-New Jersey riporta la Reyer fino al -9, ma quando Szewczyk saluta per raggiunto limite di falli, la squadra di Mazzon perde di consistenza in difesa e in vernice: Andersen e Kaukenas ne approfittano per congelare il risultato e ricacciare indietro gli ospiti, cui va comunque un plauso per aver onorato fino in fondo la partita.

MONTEPASCHI SIENA-UMANA VENEZIA 86-76 (22-19, 43-33; 67-56)

Siena: McCalebb 13, Andersen 16, Stonerook 5, Aradori 6, Summers 3; Zisis 16, Carraretto 6, Lavrinovic 10, Kaukenas 11, Ress 0. N.e.: Michelori, Lechtaler. All.: Pianigiani.

Venezia: Clark 23, Slay 19, Szewczyk 10, Young 6, Fantoni 5; Allegretti 0, Tomassini 0, Meini 0, Bowers 6, Rosselli 0, Bryan 10. N.e.: Causin. All.: Mazzon.

IL PROGRAMMA DI DOMENICA (2a giornata) - Roma-Biella (ore 17.00), Cantù-Sassari, Treviso-Teramo, Varese-Montegranaro, Casale-Cremona (ore 18.15), Avellino-Bologna (ore 20.30). Riposa Caserta.

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Daniele Fantini / Eurosport
 
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Drak94
view post Posted on 16/10/2011, 19:43




Serie A Basket - Cantù tiene il passo di Siena, Roma ok


La Bennet Cantù supera Sassari e resta appaiata con Siena in testa alla classifica. Prime vittorie per Roma, Varese, Treviso e Cremona


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VIRTUS ROMA-ANGELICO BIELLA 78-70 (19-16, 35-40; 56-56)
Su è giù, con tanti parziali e controparziali: a Biella fanno tutto Aubrey Coleman e Jacob Pullen, 40 punti in coppia, ma la spallata decisiva la danno Gigi Datome e Nihad Dedovic, che innescano la fuga buona con un 14-2 all'inizio del quarto periodo. Dasic (11 punti sui primi 16 messi a referto dalla Virtus) è fondamentale nel primo periodo per rispondere alle iniziative di Coleman, ma poi è Pullen, con 11 punti in 3', a lanciare un break di 16-3 che porta l'Angelico sul +5 al termine del primo tempo (35-40). Roma concede percentuali altissime, ma rientra in partita con le triple: quattro consecutive in avvio di ripresa (due di Maestranzi) per il nuovo +7 (49-42 con Tucker, peraltro poco incisivo) ma i due americani di Biella replicano con un controparziale di 10-0 per la parità all'ultimo miniriposo (56-56). Come detto, la Virtus comincia fortissimo l'ultimo quarto scollinando oltre la doppia cifra di margine, salvo poi sentire il fiato sul collo con Pullen che trascina eroicamente l'Angelico fino al -2 a 30" dalla sirena: i falli sistematici non danno però risultati alla squadra di Cancellieri, con Maestranzi e Datome a sigillare il successo in lunetta.

Roma: Datome 17, Dasic 13, Maestranzi 8, Tucker 8, Slokar 8; Tonolli 3, Crosariol 6, Gordic 1, Dedovic 14. N.e.: Staffieri, Marchetti, Rei. All.: Lardo.

Biella: Coleman 18, Pullen 22, Miralles 5, Dragicevic 2, Tavernari 6; Jurak 7, Soragna 4, Chessa 6. N.e.: Minessi, Lombardi, Laganà, De Vico. All.: Cancellieri.


BENNET CANTU'-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 71-58 (14-14, 30-30; 52-39)

Cantù: Micov 12, Ortner 12, Markoishvili 4, Leunen 14, Cinciarini 2; Lighty 3, Scekic 10, Mazzarino 2, Basile 12. N.e.: Marconato, Bolzonella, Diviach. All.: Trinchieri.

Sassari: Hosley 7, T. Diener 12, Benson 5, Plisnic 2, D. Diener 22; Metreveli 8, Devecchi 0, B. Sacchetti 0, Vanuzzo 2. N.e.: Spissu. All.: R. Sacchetti.


BENETTON TREVISO-BANCATERCAS TERAMO 77-75 (22-14, 44-30; 58-56)

Treviso: Adrien 14, Moore 11, Mekel 2, Gentile 18, Scalabrine 8; Becirovic 13, Bulleri 8, Sandri 0, Cuccarolo 0, Moldoveanu 3. N.e.: De Nicolao, Wojciechovski. All.: Djordjevic.

Teramo: B. Brown 13, Amoroso 7, D. Brown 17, Borisov 11, Wanamaker 9; Ricci 0, Cerella 9, Fultz 2, Green 3, Polonara 4. N.e.: Lulli. All.: Ramagli.


CIMBERIO VARESE-FABI SHOES MONTEGRANARO 101-88 (28-17, 52-41; 79-63)

Varese: Hurtt 19, Rannikko 15, Diawara 7, Garri 7, Kangur 7; Stipcevic 13, Talts 11, Reati 0, Ganeto 8, Fajardo 14. N.e.: Demartini, Bertoglio. All.: Recalcati.

Montegranaro: Di Bella 16, Kirksay 4, McNeal 10, Brunner 12, Ivanov 12; Karl 9, Antonutti 4, Nicevic 3, Zoroski 18. N.e.: Mazzola, Piunti, Perini. All.: Drucker.


NOVIPIU' CASALE-VANOLI CREMONA 73-74 (19-17, 33-40; 52-60)

Casale: Janning 13, Temple 23, Malaventura 13, Chiotti 10, Trapani 2; Dunigan 2, Pierich 9, Nnamaka 0, Ferrero 1. N.e.: Berti, Gentile, Di Prampero. All.: Crespi.

Cremona: Tabu 11, Perkovic 4, Milic 17, Wafer 22, Thomas 9; Cinciarini 7, Antonelli 2, D'Ercole 2, Bavcic 0. N.e.: Lottici, Mazic, Belloni. All.: Mahoric.

SIDIGAS AVELLINO-CANADIAN SOLAR BOLOGNA ore 20.30
RIPOSA: CASERTA

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view post Posted on 22/10/2011, 13:11




Serie A Basket - Avellino, ecco Slay! T-Mac tabù a Milano


La terza giornata di Serie A si apre sabato con l'anticipo fra Avellino e Treviso, con la Sidigas forte di un Ron Slay in più. Il big-match di domenica è Milano-Bologna, con McIntyre mai sconfitto dall'Olimpia, ma occhi puntati anche al PalaVerde, dove Venezia ospita Cantù per la prima in casa


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AVELLINO ACCOGLIE RON-RON - Ronald Slay si è subito messo sotto: nonostante il temporale che ne ha ritardato l’arrivo da Roma, il neo-acquisto della Sidigas ha già svolto il primo allenamento con i compagni ed è pronto ad accogliere il calore del pubblico del PaladelMauro nell’anticipo con la Benetton Treviso che aprirà il terzo turno di Serie A. L’ex-ala di Montegranaro e Varese arriva nell’Irpinia per sostituire il “fuggitivo” Troutman con l’entusiasmo tipico di un giocatore sanguigno e passionale come lui: darà un importantissimo contributo in un reparto azzoppato anche dalla partenza di Szewczyk alla vigilia della prima giornata, sia in termini di punti e rimbalzi sia, checché ne dica, anche di leadership.
“Penso che faremo grandi cose – ha sottolineato Ron-Ron (nella foto Ciamillo-Castoria in maglia Cimberio) durante la presentazione ufficiale -. Ci sono già leader riconosciuti come Green e Dean (suoi amici dal tempo del college, ndr), dunque darò il mio contributo con la mia presenza in post-basso. Mi aspetto di raggiungere i playoff e di vincere tante partite in casa, divertendomi, e provare anche a fare qualche colpo in trasferta. Green mi ha detto che l’atmosfera ad Avellino è simile a quella che si respira al college: tifosi appassionati che ti esaltano”.
Avellino è reduce da una bella vittoria contro Bologna, dove, nonostante le rotazioni ridotte all’osso, ha giocato una partita di intensità spaventosa che ha lasciato sorpresa anche una vecchia volpe come Brian Scalabrine. “Sarà una battaglia - dice l’ala della Benetton presentando la partita -. Avellino ha esterni molto forti, ottimi tiratori difficili da marcare e dovremo essere bravi a non lasciare che si accendano. La nostra partita deve passare per un grande controllo difensivo e dei rimbalzi, e di conseguenza del ritmo-gara”.


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BOLOGNA A MILANO: TABU' McINTYRE - A proposito di Bologna (96 punti subiti al PaladelMauro, serve una bella girata di vite in difesa...), la squadra di Finelli sarà protagonista del big-match domenicale al Forum contro una Milano che, dopo il tonfo a Pesaro, ha poi fatto registrare un violento acuto all’esordio in Eurolega battendo il Maccabi. Occhio a Terrell McIntyre, che nei 21 precedenti contro l’Olimpia non ha mai perso (19 vittorie con Siena e 2 con Reggio Emilia) ma anche a Danilo Gallinari, che, reduce dai 23 punti (e 10 falli subiti) contro Tel-Aviv sembra aver pienamente recuperato dal problema all’inguine che lo ha vistosamente limitato contro la Scavolini. Milano dovrà dimostrare di essere diventata più squadra e di aver migliorato quell’amalgama che ancora stenta ad emergere in questo inizio di stagione.
“La partita contro Bologna sarà un test importante - commenta coach Scariolo -, perché dobbiamo abituarci a recuperare in pochi giorni dopo l’Eurolega. In più la Virtus è una squadra con un allenatore di valore come Finelli e che ha dimostrato di avere un potenziale offensivo importantissimo con alcuni giocatori di grande qualità”.


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CANTU' A VENEZIA (EHM... TREVISO) PER IL DEBUTTO AL PALAVERDE - E, a proposito di Eurolega, dopo l’esordio vincente a Desio contro Nancy, Cantù sarà ospite del vernissage del PalaVerde in versione veneziana nell’altro match domenicale da seguire con attenzione: si prevede il tutto esaurito per il debutto casalingo (a Treviso) della Reyer Venezia, tornata in Serie A dopo 17 anni di astinenza. Certo, il calendario (modificato dopo il ripescaggio della stessa Reyer) non è stato morbidissimo con la squadra di Mazzon, che dopo la trasferta a Siena attende ora i vice-campioni d’Italia.
“Sarà una partita molto complicata – dice coach Trinchieri – perché abbiamo solo tre giorni per prepararci, ma abbiamo voluto fortemente l’Eurolega e ora non possiamo prenderla come scusa. Stiamo inserendo anche Shermadini (8 punti, 6 rimbalzi e 6 falli subiti vs Nancy, ndr), che ci darà una grande mano. La Reyer ha giocatori sul perimetro che ci possono creare grattacapi e una coppia di lunghi con Szewczyk e Fantoni molto agile e mobile”.


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IL PROGRAMMA DELLA TERZA GIORNATA DI SERIE A: Avellino-Treviso (sabato ore 18.00), Milano-Bologna, Varese-Casale Monferrato, Montegranaro-Roma, Venezia-Cantù, Cremona-Sassari, Biella-Teramo (domenica ore 18.15), Siena-Caserta (domenica ore 20.30). Riposa: Pesaro.

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view post Posted on 23/10/2011, 13:17




Serie A Basket - Che Avellino! Slay e Dean gran coppia


Dopo il successo contro Bologna, Avellino batte anche Treviso 83-75 nell'anticipo del sabato: Taquan Dean è top-scorer con 26 punti, mentre il neo-acquisto Ron Slay ne aggiunge 15 dalla panchina


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PALADELMAURO, AVELLINO - Ron Slay avrà soltanto un paio di allenamenti nelle gambe con i suoi nuovi compagni, ma il breve soggiorno in Bulgaria, a Sofia, non sembra averlo appesantito più di tanto. Ron-Ron esce dalla panchina e fa subito quello che gli riesce meglio: mettere punti a referto. Dalla media, lavorando in post-basso, sparando dall'arco: 10 punti nel secondo quarto (15 in totale) per risolvere un grave momento di impasse offensiva della squadra. Non è venuto ad Avellino a portare leadership, ha detto durante la presentazione, ma è ovvio che scherzava. La bella Sidigas vista per la seconda volta consecutiva al PaladelMauro non è però soltanto l'ex-ala di Varese e Montegranaro: ci sono un'altra prestazione di energia pura di Linton Johnson (a tratti spettacolare il suo duello con un altro animale d'area come Jeff Adrien), l'eclettismo di Taquan Dean (26 punti, 6 recuperi e 4 assist), la saggezza di Golemac (4/4 dall'arco) e, ancora una volta, il gran lavoro di Valerio Spinelli per dare il cambio a un Marques Green limitato dai problemi di falli.
Come domenica scorsa con Bologna, Avellino la butta subito sul ritmo alto: 13-8 in avvio con grande impatto di Johnson e Dean, ma Treviso resta lì con due triple di Scalabrine. Esaurita la fiammata iniziale, la Sidigas si arrotola malamente su se stessa in attacco e la Benetton ne approfitta per impattare con Gentile e mettere la testa avanti con Becirovic: sarà Slay, entrato a 3' dalla fine del primo quarto, a interrompere la siccità offensiva per il 18-19 del primo riposo.
La Sidigas si aggrappa a Ron-Ron, e lui non si tira indietro: dà profondità alla manovra con un paio di ricezioni in post-basso ma, allo stesso tempo, apre anche il campo per due triple che rilanciano Avellino sul 35-33: Treviso si affida all'esplosività di Adrien (due schiaccioni di violenza in mezzo all'area) ma è poi Spinelli che tiene avanti la Sidigas all'intervallo con le sue slalomeggiate a tutto campo (42-40).
Djordjevic fa sedere un negativo Mekel e si affida all'esperienza di Bulleri per cominciare il terzo quarto: Treviso prova ad abbassare il ritmo, ma Avellino la sorprende con una scarica di canestri da fuori in avvio di ripresa. Il quarto fallo di Green sembrerebbe restituire una chance alla Benetton, ma Spinelli fa mangiare la polvere al Bullo con le sue penetrazioni: ancora una volta è la mano delicata di Scalabrine (8 punti nel quarto, 18 in totale) che tiene i veneti a contatto prima che Johnson fissi in tap-in il 64-63 al 30'.
Sette palle perse trevigiane nel quarto periodo permettono ad Avellino di rialzare in ritmo, e quando la Sidigas riesce a distendersi in campo aperto, tendenzialmente fa male: Dean sguscia in ogni dove, anche a rimbalzo offensivo, e un alley-oop di Green per un'inchiodata violenta di Johnson timbra il 72-63 al 34'. E' l'allungo buono, sostenuto da una tripla di Golemac e corroborato da un paio di errori banali di Becirovic e Scalabrine. La Sidigas domina nel verniciato di pura reattività ed agonismo (16 rimbalzi nel quarto, 11 dei quali offensivi) e Dean rincara la dose con la bomba dall'angolo per il 78-67 al 36': Treviso è nervosa, in attacco si affida agli individualismi di Adrien e Bulleri senza trovare risultati, e un tecnico fischiato contro lo stesso Adrien a 2' dalla sirena fa definitivamente calare il sipario. Nota per Djordjevic: Twaun Moore, 2 punti in 24', 1/6 al tiro. Ectoplasmatico.

SIDIGAS AVELLINO-BENETTON TREVISO 83-75 (18-19, 42-40; 64-63)

Avellino: Green 2, Gaddefors 0, Golemac 12, Johnson 16, Dean 26; Spinelli 7, Lauwers 5, Slay 15. N.e.: Ferrara, Alborea, Soloperto. All.: Vitucci.

Treviso: Adrien 15, Moore 2, Mekel 10, Gentile 8, Scalabrine 18; Becirovic 6, Bulleri 11, De Nicolao 2, Moldoveanu 3. N.e.: Sandri, Cuccarolo, Wojciechovski. All.: Djordjevic.

IL PROGRAMMA DELLA TERZA GIORNATA DI SERIE A: Milano-Bologna, Varese-Casale Monferrato, Montegranaro-Roma, Venezia-Cantù, Cremona-Sassari, Biella-Teramo (domenica ore 18.15), Siena-Caserta (domenica ore 20.30). Riposa: Pesaro.

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view post Posted on 24/10/2011, 14:56




Serie A Basket - Cantù resta sola, Cook rilancia Milano


La Pepsi Caserta espugna il PalaEstra di Siena e permette così a Cantù di restare sola in vetta a punteggio pieno grazie alla vittoria su Venezia. Milano si riprende dopo il brutto ko a Pesaro battendo Bologna nella classica


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EA7 MILANO-CANADIAN SOLAR BOLOGNA 79-64 (12-10, 37-31; 66-45)
Non tragga in inganno il punteggio finale: la partita è durata sì e no per poco più di un quarto, quel quarto iniziale che l’Armani ha giocato, al solito, sotto tono, denotando un approccio ingiustificatamente soft per una partita “di cartello” come quella contro le V nere. Andata al riposo con 6 punti di vantaggio, l’Olimpia ha letteralmente spaccato la partita nel terzo periodo grazie ad una difesa molto mobile ed attenta (solo 64 punti concessi ad un attacco che viaggiava alla media di oltre 95) e ad un attacco illuminato dalle intuizioni magiche di Omar Cook, che sempre più appare il playmaker che i tifosi di Milano aspettavano da molto, troppo tempo (9 assist per l’ex-regista di Valencia). Il quarto finale è stato solo un lungo e noioso garbage time.
Si cominciano ad intravedere le enormi potenzialità di questo gruppo che Scariolo sta plasmando: spaziature quasi perfette, ottima circolazione di palla, buonissimi giochi a due in pick’n’roll, favoriti dalla mobilità dei lunghi milanesi e dalla indiscutibili doti di timing e di passaggio di Omar Cook. La qualità e la versatilità dei singoli fa poi il resto, garantendo una continua alternanza di soluzioni da fuori e da sotto; ma la sensazione è che i giocatori siano al servizio del gruppo e che nessuno cerchi di uscire dal seminato, prendendosi solo quello che il gioco di insieme produce di volta in volta. Così si resta colpiti ora dall’atletismo di Hairston e dall’intelligenza cestistica di Antonis Fotsis (autentico collante del gruppo), ora dalla mobilità e rapidità difensiva di Radosevic e dalla molteplicità delle soluzioni offensive offerte da un intraprendente e solido Bourousis. Questa squadra sta dando molto spazio a Danilo Gallinari, in buona forma fisica ed in grado di giocare ad alto livello in entrambi i ruoli di ala, così sopperendo al ritardo di forma di un Mancinelli reduce da un attacco influenzale. Quando Danilo, che in questo avvio di stagione gioca l’uno contro uno in penetrazione con frequenza per lui abbastanza inusuale, se ne andrà (probabilmente a malincuore ma se ne andrà…) sarà sicuramente un momento difficile per un gruppo che in quel ruolo non è forse copertissimo ad alto livello come sembrerebbe.
La Virtus, invece, è parsa timida e in soggezione. Ha iniziato con molti errori al tiro (come l’Armani) ed è rimasta attaccata alla partita fin che ha potuto grazie ad una buona difesa 2-3 (contro la quale Milano ha trovato inizialmente difficoltà, pur costruendo buoni tiri, per l’imprecisione momentanea dei suoi esterni), alle prodezze dall’arco di Poeta (spentosi gradatamente) ed alla intraprendenza di un buon Koponen. Combattivi i lunghi ma, soggiogati dalla maggior statura e qualità dei pari ruolo avversari, non hanno potuto incidere. Molto sotto tono la prestazione di uno sbiadito Terrell McIntyre (prima sconfitta in carriera contro l’Olimpia dopo 21 vittorie in fila con le maglie di Reggio Emilia e Siena), in difficoltà contro la mobilità di Cook e in evidente ritardo nella gestione della squadra cui non ha saputo ancora dare la propria impronta.
Milano: Gallinari 8, Fotsis 15, Cook 6, Nicholas 10, Bourousis 12; Giachetti 3, Mancinelli 0, Hairston 13, Rocca 6, Filloy 0, Melli 0, Radosevic 6. All.: Scariolo.
Bologna: McIntyre 8, Koponen 14, Homan 6, Sanikidze 10, Douglas-Roberts 8; Poeta 11, Gigli 0, Martinoni 0, Gailius 7. N.e.: Moraschini, Canelo, Quaglia. All.: Finelli.


MONTEPASCHI SIENA-PEPSI CASERTA 65-69 (18-18, 35-28; 43-48)
Come l'anno scorso, la Montepaschi si ferma quasi subito, alla terza giornata. Nella passata stagione fu un tiro libero di Ron Slay a tempo scaduto ad affossare i campioni d'Italia in trasferta a Varese, questa volta, invece, lo sgambetto arriva in casa, per mano di una Caserta che definire sorprendente è forse limitativo. Dopo la sconfitta contro Varese, Siena infilò poi una striscia di 15 vittorie consecutive uccidendo il campionato (sconfitta poi alla quarta di ritorno... toh! proprio contro Caserta, dunque al suo secondo successo in fila contro la Montepaschi...), lasciando per un paio di giornate la vetta della classifica in solitaria a Milano. Questa volta è Cantù che ne approfitta, mettendo la testa davanti a tutti grazie al successo al PalaVerde contro la neopromossa Venezia.
Le impressioni generali, però, sono differenti: se l'anno scorso la sconfitta di Varese era frutto di un evidente giro a vuoto biancoverde, in questo inizio stagionale la Montepaschi ha già dato più volte segnali di scricchiolamento, o, almeno, di una consistenza tattica e mentale diversa, ed inferiore, rispetto al carro-armato che ha dominato l'Italia vincendo 5 scudetti consecutivi. Vuoi per i problemi di infortuni (pesantissima l'assenza di Lavrinovic), vuoi per il ritardo di condizione e di amalgama dovuto agli impegni dei giocatori nell'Europeo, vuoi per una chimica che ancora deve trovare il posto giusto a David Andersen e, soprattutto, a DeJuan Summers, le difficoltà già patite - e poi rattoppate - contro Teramo e Kazan oggi sono emerse in tutta la loro violenza. Siena è apparsa fragile sotto canestro (44-33 il conto dei rimbalzi pro-Caserta), senza un vero uomo efficace in post-basso, distratta in difesa e priva di un punto di riferimento in attacco che non siano i soliti McCalebb (da cui non si può pensare sempre di cavare il sangue) e Kaukenas in uscita dalla panchina. Dall'altra parte, la Pepsi ha giocato la sua partita, imbrigliando l'attacco senese con una zona 2-3 prolungata, sfruttando la maggior fisicità e produttività sotto i tabelloni e restando sempre concentrata sulla partita, convinta di poter fare il colpaccio anche quando la Montepaschi sembrava poter riuscire a scappare via nel secondo quarto (35-28 con canestro di Kaukenas sulla sirena all'intervallo lungo).
La Pepsi apre la ripresa con un parzialone di 9-0 tenendo i biancoverdi senza punti per i primi 5': Siena si sblocca finalmente con Andersen, ma nonostante Pianigiani provi a dare un volto più misurato alla squadra con gli inserimenti di Zisis e Kaukenas, la Pepsi tiene la testa avanti con la zona e i canestri di Andre Smith (13 punti nel quarto), troppo rapido e atipico per Stonerook. La Montepaschi chiude sotto di 7 lunghezze (43-50) un periodo terrificante da 3/17 al tiro, ma nonostante un lampo di Kaukenas all'inizio dell'ultimo quarto, è la Pepsi che prova a prendere il largo anche con il contributo dei comprimari: Maresca e Righetti (gran partite per entrambi) segnano i canestri del +11, ribadito anche da una tripla spaccagambe di Collins dal palleggio (51-62).
Caserta fiuta l'odore della vittoria ma sembra averne paura, e subisce la violenta reazione nervosa della Montepaschi, fatta tutta di intensità anche (e finalmente) sulle palle vaganti e a rimbalzo offensivo: McCalebb e Kaukenas forgiano un controparziale di 14-3 che sembra poter rimettere in piedi la baracca (65-65), ma Collins ha una gran lettura in pick'n'roll con Stipanovic (monumentale con 15 punti e 15 rimbalzi dalla panchina) per il lay-up che riporta la Pepsi in vantaggio. Siena ha tra le mani il pallone della possibile vittoria, ma Stonerook spara da oltre 7 metri trovando soltanto il secondo ferro. Il rimbalzo è di Caserta, e Righetti sigilla la vittoria dalla lunetta. Pepsi imbattuta, ma con una gara in meno.
Siena: McCalebb 14, Andersen 11, Stonerook 3, Aradori 12, Moss 0; Zisis 0, Carraretto 0, Kaukenas 15, Ress 0, Michelori 4, Summers 6. N.e.: Lechtaler. All.: Pianigiani.
Caserta: Rose 2, Maresca 9, Collins 18, Smith 16, Doornekamp 2; Ciorciari 0, Righetti 7, Stipanovic 15. N.e.: Di Monaco, Cefarelli. All.: Sacripanti.


UMANA VENEZIA-BENNET CANTU' 76-80 (20-25, 40-41; 55-59)
Dopo il debutto in campionato al PalaEstra di Siena, per Venezia è tempo di ritornare a casa, o meglio, "vicino" a casa: l'esordio sul parquet amico ha come palcoscenico il PalaVerde di Treviso, che accoglie l'entusiasmo di 4.300 tifosi giunti a festeggiare il ritorno in A dopo 17 anni di attesa. La Reyer comincia a zona, ma Cantù fa valere la sua maggior fisicità ed esperienza cavalcando il gran periodo di forma di Scekic (già in doppia cifra nel primo quarto): Venezia si aggrappa a Clark, ma quando la Bennet dà un paio di giri di vite in difesa sembra poter prendere presto le redini della partita in mano (21-36 al 15'). Slay e Bowers (20 dalla panchina) vengono in soccorso dello stesso Clark, e Venezia riapre completamente i giochi a ridosso dell'intervallo (40-41) e sorpassa in avvio di ripresa.
Il terzo quarto è equilibratissimo, con Cantù che trova un importante contributo da Shermadini per riportarsi avanti, poi è Micov che prova ad allungare entrando nell'ultimo periodo (60-67): Szewczyk e Bowers ricuciono lo strappo, Young firma un nuovo sorpasso orogranata, ma è l'esperienza di Basile (19 punti) che permette alla Bennet di restare in scia. Leunen segna poi il canestro del +1 biancoblù a 25" dalla fine: Slay si prende la responsabilità del tiro, ma sbaglia, ed è poi ancora lo stesso Leunen ad archiviare in lunetta.

Venezia: Clark 14, Slay 4, Szewczyk 16, Young 14, Fantoni 3; Allegretti 0, Tomassini 0, Meini 0, Bowers 20, Rosselli 0, Bryan 5. N.e.: Causin. All.: Mazzon.

Cantù: Micov 12, Scekic 12, Markoishvili 6, Leunen 8, Cinciarini 4; Lighty 4, Marconato 0, Mazzarino 5, Shermadini 9, Basile 19. N.e.: Bolzonella, Diviach. All.: Trinchieri.


VANOLI BRAGA CREMONA-BANCO SARDEGNA SASSARI 89-92 (23-24, 46-49; 65-69)

Cremona: Tabu 10, Perkovic 19, Milic 20, Wafer 23, Thomas 2; Cinciarini 8, Antonelli 1, D'Ercole 0, Kuzminskas 6. N.e.: Lottici, Mazic, Belloni. All.: Mahoric.

Sassari: Hosley 20, T. Diener 15, Benson 8, Plisnic 7, D. Diener 23; Metreveli 2, Devecchi 8, B. Sacchetti 9. N.e.: Spissu, Pinton. All.: R. Sacchetti.


FABI SHOES MONTEGRANARO-VIRTUS ROMA 67-76 (19-18, 36-34; 47-49)

Montegranaro: Di Bella 10, Kirksay 0, McNeal 10, Brunner 9, Ivanov 6; Karl 12, Antonutti 5, Nicevic 4, Zoroski 11. N.e.: Mazzola, Piunti, Perini. All.: Drucker.

Roma: Datome 26, Dasic 6, Maestranzi 7, Tucker 10, Slokar 4; Crosariol 6, Dedovic 17, Gordic 0, Tonolli 0. N.e.: Marchetti, Staffieri. All.: Lardo.


ANGELICO BIELLA-BANCATERCAS TERAMO 69-67 (20-11, 40-22; 55-45)

Biella: Coleman 12, Soragna 8, Pullen 14, Miralles 14, Dragicevic 9; Jurak 4, Lombardi 3, Chessa 5, Tavernari 0. N.e.: Minessi, Rossi. All.: Cancellieri.

Teramo: B. Brown 18, Amoroso 10, D. Brown 12, Borisov 3, Wanamaker 4; Cerella 10, Fultz 6, Green 4, Polonara 0. N.e.: Ricci, Lulli. All.: Ramagli.


CIMBERIO VARESE-NOVIPIU' CASALE MONFERRATO 72-64 (11-14, 30-33; 50-50)

Varese: Hurtt 5, Rannikko 7, Diawara 11, Garri 5, Fajardo 16; Demartini 0, Stipcevic 7, Talts 6, Reati 0, Kangur 12, Ganeto 3. N.e.: Bertoglio. All.: Recalcati.

Casale: Nnamaka 8, Pierich 8, Temple 18, Janning 9, Dunigan 2; Malaventura 9, Gentile 2, Trapani 4, Chiotti 4. N.e.: Berti. All.: Crespi.

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Serie A Basket - Dopo Milano, Cantù. Pesaro ammazzagrandi


Due settimane dopo aver sgambettato Milano, Pesaro batte anche Cantù espugnando il Pianella 66-71 al termine di una grande rimonta dal -13 del primo quarto. Buona prova della coppia azzurra Hackett (15) e Cavaliero (17)


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NGC ARENA, CANTU' - Quanto manca Gianluca Basile. Il primo posto in solitaria della Bennet dura una sola settimana, infranto dalla seconda impresa consecutiva di una Pesaro ormai affermata ammazzagrandi del campionato: due settimane dopo la vittoria contro Milano (in mezzo c’è stato il turno di riposo), la squadra di Dalmonte sfodera un’altra grande prestazione, tutta di cuore ed energia, nonostante una rotazione ancora una volta stretta a otto giocatori. Nel giorno del ritorno di James White (in evidente ritardo di condizione come testimonia anche una facile schiacciata sbagliata all’inizio del secondo periodo) è la coppia tutta azzurra composta da Daniele Cavaliero (17 punti dalla panchina, intensità e canestri pesanti) e Daniel Hackett (15) a guidare Pesaro alla seconda vittoria consecutiva di prestigio.
Fra poco il report completo della partita!


BENNET CANTU'-SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO 66-71 (23-10, 37-27; 50-47)

Cantù: Lighty 8, Micov 12, Leunen 10, Marconato 2, Cinciarini 6; Scekic 4, Markoishvili 12, Mazzarino 10, Shermadini 7. N.e.: Bolzonella, Diviach, Abass. All.: Trinchieri.

Pesaro: White 4, Hickman 12, Cusin 10, Hackett 15, Jones 8; Cavaliero 17, Flamini 3, Lydeka 2. N.e.: Tortù, Alibegovic, Traini. All.: Dalmonte.

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Serie A Basket - Milano travolgente, Siena vince a fatica


Dopo una settimana di leadership in solitaria, Cantù si vede raggiunta in testa alla classifica da Milano, Siena, Varese, Caserta e Avellino: l'EA7 sbanca Sassari, la MensSana passa per il rotto della cuffia a Biella, mentre Pepsi, Cimberio e Scandone sono alla 3a vittoria in fila. FOTO AP/LaPRESSE


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PALASERRADIMIGNI, SASSARI - Al terzo tentativo, arriva quello buono: dopo il brutto crollo di due settimane fa a Pesaro e il +13 gettato al vento giovedì a Madrid in Eurolega, Milano può festeggiare il primo successo in trasferta della stagione travolgendo i resti di una Sassari azzoppata dalle assenze di Travis Diener (schiena) e Manu Vanuzzo (a roster, ma non schierato) e con un Benson con la testa già proiettata al modo in cui impiegherà il suo tempo libero dopo la sua ultima uscita con la maglia del Banco (arriverà Steven Hunter, ex-Orlando Magic, che ha convinto nel provino sostenuto in settimana). Troppo profonda, troppo esperta, troppo fisica, insomma, troppo forte Milano perché ci sia partita vera: bastano 6' per indirizzare l'incontro sui binari biancorossi e 10 per chiuderlo in maniera quasi definitiva. L'Olimpia aggredisce in difesa e sfrutta la superiorità fisica vicino a canestro con Bourousis e un positivissimo Melli lanciato in quintetto dopo tanta panchina, e vola subito 0-12 con un 4/4 del greco e un paio di schiacciate del l'argento azzurro di Sacripanti. Sassari si sblocca finalmente con Drake Diener, ma l'Olimpia riallunga nel finale del quarto con la classica sferzata di energia di Hairston in uscita dalla panchina: 5 punti in fila, compreso un appoggio a fil di sirena, per il 6-21 della prima pausa, con il Banco fermo invece a un raccapricciante 2/16 al tiro e 8 palle perse.
Sacchetti prova a correre ai ripari con la zona 2-3 per riempire l'area, ma concede spazi enormi sul perimetro: Cook (mano calda, 3/3 al tiro e 5 assist) e Hairston colpiscono da fuori ed è poi una bomba di Gallinari ad allargare la forbice sul +20 (16-36). Anche Milano passa a zona mischiando quintetti vari, ma Hosley e Benson si sbloccano soltanto nella seconda metà del quarto, e per il prodotto dell'università di Oakland sarà anche l'unico canestro di una partita orrenda (panchina per tutta la ripresa). L'Olimpia amministra con un ottimo Hairston (17 punti, 7/8 al tiro e 3 assist), mantiene percentuali elevate dall'arco (5/10 nei primi due quarti) e stravince il duello nel verniciato (39-28 il conto dei rimbalzi): all'intervallo lungo il tabellone dice 25-45.
Scariolo non vuole cali di tensione come quello visto a Madrid, e Bourousis paga con un panchinamento rapidissimo l'approccio un po' sonnolento della squadra alla ripresa: Sassari ripesca un barlume di speranza dopo una tripla di Hosley ma sbaglia poi un paio di conclusioni facili per provare a rimettere un po' di pressione sulle spalle degli avversari. Il tecnico dell'Olimpia sperimenta un quintetto inedito con Mancinelli, Melli e Radosevic, e lo strano trittico risponde a meraviglia confezionando un immediato parziale di 7-0 che chiude definitivamente le ostilità. Melli sprizza energia e voglia di giocare da tutti i pori (12 punti, 6/7 al tiro e 8 rimbalzi) e rincara la dose spedendo Sassari a -25 (32-57), poi è Hairston (un altro che non lesina nulla) ad aprire il quarto periodo in grande stile con 5 punti consecutivi per il 44-70. Hosley prova ad aggiustare parzialmente le cose aprendo anche una fugace sfida con Gallinari, prima che il miglior Mancinelli di questo avvio stagionale recuperi un po' di fiducia timbrando in solitaria un controparziale di 6-0 (56-78). Nel finale si gioca a briglia sciolta, con maglie difensive allargate e squadre "lunghe": c'è anche spazio per il giovanissimo Marco Spissu, playmakerino locale classe '95, e tra un ribaltamento di fronte e l'altro la partita si trascina in purissimo garbage-time fino al 60-88 della sirena. Un dato: Milano chiude con 42 punti della panchina.


BANCO SARDEGNA SASSARI-EA7 MILANO 60-88 (6-21, 25-45; 41-62)

Sassari: Hosley 20, Benson 2, Plisnic 7, D. Diener 15, Pinton 0; Metreveli 6, Spissu 0, Devecchi 0, B. Sacchetti 10. N.e.: Vanuzzo. All.: R. Sacchetti.

Milano: Mancinelli 12, Cook 8, Nicholas 0, Bourousis 14, Melli 12; Giachetti 2, Hairston 17, Gallinari 7, Fotsis 2, Rocca 8, Filloy 1, Radosevic 5. All.: Scariolo.


ANGELICO BIELLA-MONTEPASCHI SIENA 67-70 (17-22, 32-39; 52-52)
Non basta uno stratosferico Aubrey Coleman da 27 punti e un +5 a 3' dalla sirena (59-54): Biella coccola l'illusione di poter sgambettare Siena seguendo le orme tracciate da Caserta nello scorso weekend, ma crolla come un castello di carte proprio sul più bello. La squadra di Cancellieri, in ristrettissima rotazione a 7 uomini in puro stile playoff, tiene botta nel primo tempo con le bombe di Dragicevic e rimonta anche dal -9 (34-43) cui la spedisce l'ex Aradori a metà del terzo quarto: Coleman è un folletto imprendibile per la difesa biancoverde, ma dopo 6' di siccità offensiva totale nel quarto periodo, Siena viene salvata da McCalebb, che apre con 7 punti consecutivi un controparziale di 12-0 coronato da Zisis e da una bomba di Stonerook per la vittoria. B-Mac è ancora una volta MVP con 19 punti, 4 rimbalzi e 3 assist all'interno di una Montepaschi che deve ancora inserire Rakocevic (debutto incolore in Eurolega giovedì sera contro l'Olimpia Lubjana) nelle rotazioni in campionato.

Biella: Coleman 27, Soragna 4, Pullen 12, Miralles 4, Dragicevic 16; Jurak 2, Chessa 2. N.e.: Minessi, Laganà, Stassi, Lombardi, Tavernari. All.: Cancellieri.

Siena: McCalebb 19, Andersen 7, Stonerook 6, Aradori 6, Moss 2; Zisis 10, Carraretto 4, Lavrinovic 2, Kaukenas 10, Ress 0, Michelori 4. N.e.: Lechtaler. All.: Pianigiani.


CANADIAN SOLAR BOLOGNA-VANOLI BRAGA CREMONA 80-78 (19-13, 41-30; 61-46)

Bologna: McIntyre 5, Koponen 18, Homan 18, Sanikidze 11, Douglas-Roberts 15; Poeta 2, Gigli 7, Martinoni 0, Gailius 4. N.e.: Fantinelli, Quaglia, Canelo. All.: Finelli.

Cremona: Tabu 10, Perkovic 9, Milic 13, Wafer 31, Thomas 0; Cinciarini 7, Antonelli 0, D'Ercole 6, Kuzminskas 2. N.e.: Lottici, Mazic, Belloni. All.: Mahoric.


PEPSI CASERTA-NOVIPIU' CASALE MONFERRATO 67-52 (17-16, 39-24; 49-37)

Caserta: Rose 7, Maresca 0, Collins 17, Smith 12, Fletcher 19; Ciorciari 2, Righetti 4, Stipanovic 4, Doornekamp 2. N.e.: Marzaioli, Di Monaco, Cefarelli. All.: Sacripanti.

Casale: Nnamaka 5, Pierich 1, Temple 12, Janning 13, Dunigan 4; Malaventura 7, Gentile 0, Chiotti 10. N.e.: Berti, Strotz. All.: Crespi.


BANCATERCAS TERAMO-SIDIGAS AVELLINO 57-71 (18-18, 33-35; 45-48)

Teramo: B. Brown 10, Amoroso 11, D. Brown 7, Borisov 6, Wanamaker 5; Fultz 2, Green 2, Cerella 7, Polonara 7. N.e.: Ricci, Lulli. All.: Ramaglia.

Avellino: Green 15, Gaddefors 3, Golemac 9, Johnson 13, Dean 0; Spinelli 11, Lauwers 3, Soloperto 2, Slay 15. N.e.: Alborea, Ferrara, Norcino. All.: Vitucci.


UMANA VENEZIA-FABI SHOES MONTEGRANARO 72-62 (25-12, 38-32; 56-48)

Venezia: Clark 9, Slay 11, Szewczyk 22, Young 5, Fantoni 9; Causin 0, Meini 0, Bowers 8, Rosselli 6, Bryan 2. N.e.: Allegretti, Tomassini. All.: Mazzon.

Montegranaro: Antonutti 5, Di Bella 8, McNeal 5, Brunner 12, Ivanov 8; Karl 4, Nicevic 4, Mazzola 2. N.e.: Piunti, Perini. All.: Drucker.


VIRUS ROMA-CIMBERIO VARESE 74-76 (13-9, 33-35; 50-54)

Roma: Datome 10, Dasic 13, Maestranzi 11, Tucker 17, Slokar 11; Tonolli 0, Dedovic 0, Gordic 7, Crosariol 5. N.e.: Marchetti, Pullazi, Staffieri. All.: Lardo.

Varese: Hurtt 7, Rannikko 3, Diawara 16, Garri 11, Kangur 15; Demartini 0, Stipcevic 15, Talts 2, Reati 3, Ganeto 4. N.e.: Bertoglio, Zattra. All.: Recalcati.


LA CLASSIFICA DELLA SERIE A: Milano, Caserta, Cantù, Avellino, Siena, Varese 6 punti; Bologna, Biella, Roma, Sassari, Pesaro 4 punti; Venezia, Cremona, Treviso, Montegranaro 2 punti; Teramo, Casale Monferrato 0 punti.

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view post Posted on 6/11/2011, 10:50




Serie A Basket - Roma spenta e molle, Siena gliene dà 33


Strepitosa prova di forza della Montepaschi Siena nell'anticipo della quinta giornata di Serie A: la squadra di Pianigiani sotterra una pessima Roma 85-52 e torna temporaneamente in testa alla classifica. Buona gara per Igor Rakocevic, in doppia cifra. FONTE FOTO: www.menssanabasket.it


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PALAESTRA, SIENA - Tre anni fa valeva la finale scudetto, ma oggi il primo incrocio stagionale fra Siena e Roma evidenzia una distanza siderale. Reduce dalla bella vittoria in Eurolega contro i turchi del Galatasaray, la Montepaschi sbaraglia senza pietà la zonetta tenera e sfilacciata di Lino Lardo e riassapora il vecchio smalto difensivo costringendo una Roma debole e perimetrale a 24 palle perse e solo 3 (TRE!!!) tiri liberi tentati in 40'. All'ormai classica strepitosa prestazione di Bo McCalebb (18 punti, 4 rimbalzi, 5 assist e 2 recuperi per 27 di valutazione), si uniscono un buon Aradori (15), un Moss precisissimo (12) e un Rakocevic che sta piano piano prendendo confidenza con se stesso e i meccanismi della squadra di Pianigiani. Dall'altra parte Lino Lardo deve fare i conti con una difesa che non morde aprendo grossi varchi nel verniciato e lasciando spazi ai tiratori sul perimetro e a un attacco senza peso vicino a canestro e privo di un vero leader sia in cabina di regia (Maestranzi e Gordic ampiamente negativi) sia nel gruppo stesso, con un pessimo Clay Tucker fermo a 2/7 dal campo e il primo canestro raccolto soltanto alla metà del terzo quarto sul -24.
Palla a due, ed è subito McCalebb: palla strappata dalle mani di Maestranzi e tripla che apre le marcature contro la zona. Aradori e Moss hanno immediato impatto, e un paio di canestri dell'angolo dell'ex-teramano (già in doppia cifra al primo riposo) firmano il primo allungo sul +6 (17-11). Siena azzanna in difesa portando pressione sul perimetro e chiudendo ogni varco in area con rotazioni splendide: la Virtus ammassa una quantità abnorme di palle perse (8 nel primo quarto) e rientra con lentezza: il risultato è un parziale di 11-0 senese che dà una bella sferzata all'inerzia della partita (27-16 alla fine del primo quarto).
Il copione non cambia nel secondo quarto: la prima linea difensiva della Virtus salta sistematicamente aprendo buchi enormi nel verniciato, e Siena ne approfitta con cinismo. Rakocevic festeggia i suoi primi punti in Italia con una bella penetrazione centrale mancina, poi Kaukenas e Carraretto arrivano fino al ferro per allargare la forbice ancor di più. Ma quando Roma prova a riempire maggiormente l'area, ecco che si scatena una scarica di triple: McCalebb va per il +20 (38-18), poi Rakocevic segna 5 punti in fina, infine Carraretto si infuoca dall'angolo. All'intervallo Roma è doppiata sul 48-24, paga 12 palle perse e concede il 69% da due e il 50% da tre.
Nonostante il pesante passivo, la Virtus non dà segnali di risveglio o di orgoglio nella ripresa: Aradori firma il +25 (57-28) mentre i romani perdono 5 palloni nella prima metà del terzo quarto. Pianigiani amministra dando spazio a tutta la panchina (minutaggio praticamente identico per i primi 10) e ottiene altre buone risposte da Rakocevic: il croato spara una bomba a rilascio-lampo dall'angolo, poi innesca un contropiede di McCalebb che apre un altro parzialone di 12-0 per il massimo vantaggio sul +36 (82-46). Datome (improvvisamente appassito dopo un avvio promettente) aggiusta il tabellino personale e ritocca parzialmente lo scarto nel finale, ma per Lardo sarà difficile, se non impossibile, trovare un solo elemento positivo da cui ripartire per lavorare in settimana.


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MONTEPASCHI SIENA-VIRTUS ROMA 85-52 (27-16, 48-24; 67-39)

Siena: McCalebb 18, Andersen 6, Stonerook 0, Aradori 15, Moss 12; Rakocevic 12, Carraretto 9, Lavrinovic 4, Kaukenas 9, Ress 0, Lechtaler 0. N.e.: Michelori. All.: Pianigiani.

Roma: Datome 14, Dasic 6, Mestranzi 6, Tucker 5, Slokar 11; Tonolli 0, Dedovic 2, Gordic 2, Crosariol 6. N.e.: Marchetti, Staffieri. All.: Crosariol.


IL PROGRAMMA DELLA 5a GIORNATA DI SERIE A: Avellino-Sassari, Varese-Caserta, Pesaro-Venezia, Cremona-Biella, Teramo-Bologna, Casale Monferrato-Milano (domenica ore 18.15); Treviso-Cantù (domenica ore 20.30). Riposa: Montegranaro.

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view post Posted on 7/11/2011, 16:43




Serie A Basket - Milano per un pelo, Treviso affonda Cantù


La Bennet Cantù accusa la seconda sconfitta in fila di campionato perdendo al Palaverde contro Treviso 72-55: la squadra di Trinchieri lascia dunque la testa della classifica dove resta un quartetto con Milano, Avellino, Siena, Varese


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PALAVERDE DI VILLORBA, TREVISO - Quanto manca Micov, e quanto pesano gli impegni settimanali in Eurolega. La Bennet comincia a fare i conti prima del previsto con i fitti impegni del doppio calendario, e quella che si presenta sul parquet di Villorba non ha nulla della squadra che Trinchieri ci ha abituato a vedere: brutte scelte in attacco, difesa molle, poca aggressività, tenacia mentale e orgoglio prossimi allo zero. Treviso, di contro, gira ad energia doppia, trascinata dall'entusiasmo di Adrien sotto i tabelloni, dalla sapienza strepitosa di Scalabrine, da un Moore finalmente positivo e dall'ottima regia dell'accoppiata Becirovic-Mekel (20 punti e 12 assist in coppia): stritolata dal turbine biancoverde, Cantù accusa la seconda sconfitta consecutiva in campionato (la terza nelle ultime quattro uscite considerando anche gli impegni europei) e abbandona la testa della classifica tenuta in solitaria per una sola settimana.
La partita svolta nel secondo quarto: Basile lo apre con uno dei suoi più classici tiri ignoranti, ma è soltanto una purissima illusione. Cantù non segna dal campo per 7' affidandosi fin troppo alle conclusioni da fuori (1/7 dall'arco nel parziale) e manifesta grandi limiti sotto canestro, dove soffre la fisicità strabordante di Adrien (18 punti e 9 rimbalzi), la reattività di Moore, utilissimo negli aiuti difensivi, e uno Scalabrine che spazza i tabelloni lavorando di fisico e posizione (15 carambole per l'ex-Celtics). Nonostante qualche errore di troppo, Treviso piazza il primo allungo con le fughe in contropiede di Moore (26-22) e allunga con una bomba di Moldoveanu per il 33-25 all'intervallo. Cantù è 1/11 da tre e 2/15 al tiro nel parziale.
La siccità offensiva canturina perdura anche nel terzo parziale: Treviso lavora bene con Adrien vicino a canestro, poi un alley-oop per Moore fa esplodere il Palaverde (38-25). La Bennet perde Shermadini per problemi di falli (4 in 11 minuti!!!), Trinchieri prova ad affidarsi all'esperienza di Basile e Marconato, ma è invece la classe di Becirovic che dà l'ultima sferzata alla partita: lo sloveno segna 5 punti consecutivi e serve poi un assist per una schiacciata rabbiosa di Adrien (45-27) che fa saltare il banco. Cantù si sblocca dal campo dopo 6'30" con una bomba di Basile (era a 1/15 fino a quel momento) cui ne segue un'altra dello stesso Baso e una di Mazzarino, ma Treviso è in pieno ritmo, con Adrien e Scalabrine a rispondere sistematicamente con i piazzati dalla media distanza, prima che Mekel spari dall'angolo per il 57-42 all'ultima pausa.
Adrien ricomincia a tartassare in avvicinamento in apertura di quarto periodo, poi Gentile e Bulleri penetrano nel centroarea canturino come fosse burro per il +20 (63-43 a 6'20" dalla fine). Cantù torna a muovere il tabellone con Leunen dopo 4', ma ormai è soltanto garbage-time fino alla sirena (massimo vantaggio trevigiano sul +22 con Moldoveanu). La Bennet chiuderà con il 39% da due, 6/24 dall'arco e 13 palle perse a fronte di soli 4 recuperi. Decisamente non da Bennet e non da Trinchieri.


BENETTON TREVISO-BENNET CANTU' 72-55 (20-19, 33-25;
57-42)

Treviso: Moore 10, Mekel 6, Cuccarolo 0, Gentile 2, Scalabrine 6; Adrien 18, Becirovic 12, Bulleri 4, Sandri 2, Moldoveanu 10. N.e.: De Nicolao, Wojciechovski. All.: Djordjevic.

Cantù: Markoishvili 6, Leunen 7, Marconato 0, Mazzarino 8, Cinciarini 9; Lighty 7, Scekic 4, Ortner 0, Shermadini 3, Basile 11. N.e.: Bolzonella, Diviach. All.: Trinchieri.



Priva dell'infortunato Garrett Temple e con Oliver Stevic ancora in Serbia a sbrigare le pratiche del visto, Casale sulla carta è pochissima cosa per Milano. Sulla carta, appunto. La formazione di Scariolo, reduce dalla brutta sconfitta in Eurolega contro l'Efes, approccia malissimo la partita e subisce in avvio da Chiotti e Gentile: il secondo quintetto non riesce a dare la svolta, e quando anche Matt Janning scalda la mano, ecco che la Novipiù piazza un 12-1 nella prima metà del terzo quarto che sembra scavare un solco insormontabile (49-36 al 25'). Milano risponde nel momento più difficile con Cook e Gallinari, rientra fino al -4, ma una bomba di Malaventura sul finire della frazione restituisce energia ai padroni di casa (54-47 all'ultimo riposo). L'EA7 si ripresenta in campo con altra faccia nell'ultimo periodo: Rocca lavora bene nel verniciato ed è Giachetti a innescare un controbreak di 10-3 per la parità a quota 57. Casale si ferma in attacco, Milano si affida a Hairston che la porta sul +4, Pierich va con la tripla, ma ancora Hairston firma il +3 (59-62). La Novipiù utilizza il fallo sistematico, Nicholas lascia una speranza accesa con uno 0/2, ma il tentativo di Malaventura sulla sirena per forzare l'overtime dopo un libero sbagliato di Janning si spegne sul ferro.

NOVIPIU' CASALE MONFERRATO-EA7 MILANO 64-67 (19-19, 37-35; 54-47)

Casale: Malaventura 6, Gentile 10, Nnamaka 2, Chiotti 18, Janning 20; Berti 0, Pierich 8, Dunigan 0. N.e.: Strotz, Ferrero, Giovara, Di Prampero. All.: Crespi.

Milano: Mancinelli 4, Fotsis 2, Cook 13, Nicholas 2, Bourousis 2; Giachetti 13, Hairston 18, Gallinari 7, Rocca 6, Radosevic 0. N.e.: Melli, Viggiano. All.: Scariolo.



SIDIGAS AVELLINO-BANCO SARDEGNA SASSARI 96-79 (25-16, 52-30; 68-56)

Avellino: Green 22, Gaddefors 4, Golemac 8, Johnson 16, Dean 16; Ferrara 0, Spinelli 6, Lauwers 7, Soloporto 2, Slay 15. N.e.: Sapienza, Alborea. All.: Vitucci.

Sassari: Hosley 9, T. Diener 12, Plisnic 11, D. Diener 7, Hunter 8; Metreveli 0, Devecchi 9, Sacchetti 2, Vanuzzo 14, Pinton 7. N.e.: Binetti. All.: Sacchetti.


CIMBERIO VARESE-PEPSI CASERTA 85-82 (27-23, 50-37; 64-63)

Varese: Hurtt 10, Rannikko 8, Diawara 20, Garri 13, Kangur 13; Stipcevic 16, Talts 4, Reati 5, Ganeto 3. N.e.: Demartini, Bertoglio, Zattra. All.: Recalcati.

Caserta: Maresca 10, Righetti 2, Collins 16, Smith 15, Fletcher 27; Ciorciari 0, Stipanovic 4, Doornekamp 8. N.e.: Di Monaco, Cefarelli, Marzaioli. All.: Sacripanti.


SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO-UMANA VENEZIA 58-71 (16-14, 29-36; 49-52)

Pesaro: White 13, Hickman 4, Cusin 4, Hackett 19, Jones 11; Cavaliero 3, Flamini 0, Lydeka 4. N.e.: Traini, Cercolani, Alibegovic, Tortù. All.: Dalmonte.

Venezia: Clark 17, Slay 4, Szewczyk 4, Young 13, Fantoni 8; Allegretti 0, Causin 0, Tomassini 0, Meini 0, Bowers 15, Rosselli 1, Bryan 9. All.: Mazzon.


VANOLI BRAGA CREMONA-ANGELICO BIELLA 58-79 (17-20, 28-42; 43-65)

Cremona: Tabu 13, Perkovic 1, Milic 8, Wafer 9, Thomas 11; Cinciarini 10, Antonelli 0, D'Ercole 2, Kuzminskas 4. N.e.: Lottici, Mazic, Belloni. All.: Mahoric.

Biella: Coleman 22, Soragna 2, Pullen 9, Miralles 20, Dragicevic 17; Jurak 4, Minessi 0, Laganà 0, Chessa 5, Tavernari 0. N.e.: Lombardi, Rossi. All.: Cancellieri.


BANCATERCAS TERAMO-CANADIAN SOLAR BOLOGNA 73-72 (19-18, 46-41; 60-49)

Teramo: B. Brown 8, Amoroso 14, D. Brown 7, Borisov 12, Wanamaker 6; Cerella 0, Fultz 15, Green 0, Polonara 11. N.e.: Ricci, Lulli. All.: Ramagli.

Bologna: McIntyre 11, Koponen 8, Gigli 7, Sanikidze 16, Douglas-Roberts 11; Poeta 12, Martinoni 1, Gailius 6, Quaglia 0. N.e.: Person, Canelo, Guazzaloca. All.: Finelli.


LA CLASSIFICA DOPO LA 5a GIORNATA: Milano, Avellino, Siena, Varese 8 punti; Cantù, Biella, Caserta 6 punti; Venezia, Bologna, Roma, Pesaro, Sassari, Treviso 4 punti; Cremona, Montegranaro, Teramo 2 punti; Casale Monferrato 0 punti.

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Serie A Basket - Via Mahoric: salta la prima panchina


La pesante sconfitta casalinga contro Biella costa la panchina a Tomo Mahoric: Cremona, penultima in classifica, si riaffida ad Attilio Caja, che già la salvò due anni fa


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Solo una vittoria nelle prime cinque gare stagionali contro il fanalino di coda Casale Monferrato: il pesante ko interno di domenica contro Biella (58-79) ha fatto saltare la panchina di Tomo Mahoric, che sarà rimpiazzato da Attilio Caja, "specialista" nel risolvere situazioni complicate. La Vanoli, attesa ora a un calendario durissimo con tre trasferte (Roma, Teramo e Milano) nelle prossime 4 partite più l'impegno casalingo contro la Montepaschi Siena, si affida dunque all'usato sicuro: coach "Artiglio", infatti, aveva già salvato la squadra due anni fa subentrando a stagione in corso a Stefano Cioppi, salvo poi - nonostante un contratto valido per un'altra stagione - venire sostituito proprio dallo stesso Mahoric.
Al tecnico sloveno è mancato il feeling con la nuova squadra, assemblata con risorse economiche minori rispetto a quelle dello scorso anno e incentrata sull'estro di un giocatore (Von Wafer) per cui Mahoric non stravedeva: l'ex-Rockets sarà sì il miglior realizzatore del campionato (19.4 punti di media), ma il contratto con Cremona è segnato dalla clausola NBA-escape che, alla ripresa delle operazioni oltreoceano, lascerebbe la Vanoli priva del suo punto di riferimento offensivo.
“E’ un momento triste per me - ha commentato Mahoric - ma devo rispettare la decisione della società. Sono grato di aver avuto l’occasione di allenare in Italia, la scorsa stagione è stata positiva e soddisfacente, speravo potesse essere così anche questa. Quando ho scelto di restare l’ho fatto perché pensavo che fosse la miglior situazione per me. Sfortunatamente, però, durante l’estate una serie di cose non sono andate per il verso giusto, e l’inizio è stato al di sotto delle aspettative. Ma auguro il meglio alla squadra e ai tifosi, che ringrazio per il loro supporto".

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