Irene a New York, pericolo scampato Sei milioni di persone senza corrente Sospiro di sollievo nella

« Older   Newer »
  Share  
N3ss1
view post Posted on 29/8/2011, 09:14




CITAZIONE
Irene a New York, pericolo scampato
Sei milioni di persone senza corrente

Sospiro di sollievo nella Grande Mela che aveva atteso l'arrivo dell'uragano declassato a tempesta tropicale fra eccezionali misure di sicurezza. Ancora allarme per i forti venti e pericolo inondazioni. Salgono a 18 i morti per il passaggio del ciclone che ha colpito la costa orientale degli Usa. Obama: "Ok la gestione dell'emergenza"

NEW YORK - Strade deserte, negozi sprangati, finestre coperte da pannelli di legno: una New York spettrale, 1 col cielo gonfio di nuvole e pioggia, ha accolto l'arrivo di Irene, nel frattempo declassato da uragano di categoria 1 a tempesta tropicale, che ha sferzato la Grande mela con raffiche di vento di 65 miglia orarie, pari a 104 chilometri. Ma la catastrofe paventata da autorità cittadine 2, media e dallo stesso presidente Obama, non è arrivata, anche se è ancora presto per fare una stima dei danni che il ciclone, che ha devastato la East Coast degli Stati Uniti, lascerà dietro di sé. E la gente disobbedisce agli ordini del primo cittadino Michael Bloomberg tornando per strada, con un sospiro di sollievo.

Le vittime negli Stati Uniti per il passaggio dell'uragano sono salite a 18. Quattro nuovi morti sono stati segnalati in Pennsylvania, tra cui due campeggiatori colpiti da alberi caduti.

Prima di arrivare a lambire New York, Irene ha flagellato le coste del Maryland, dove 743.000 persone sono rimaste senza elettricità e dove si è spento da solo un reattore nucleare. E in New Jersey Irene è passata due volte: il governatore Chris Christie ha dichiarato che la devastazione causata dall'uragano-tempesta tropicale sarà stimata in decine di miliardi di dollari.

L'attesa a New York è stata trepidante e vagamente surreale. "Da questo momento la situazione peggiorerà. Il tempo per evacuare è finito", ha detto poco dopo le 22:00 locali (le 04:00 italiane) in una drammatica diretta televisiva il sindaco Bloomberg, che ha invitato quanti non si fossero allontanati dalla città - da cui sono state evacuate 370.000 persone dalle zone più a rischio, fra cui Downtown e Lower East Side a Manhattan - ad "andare a casa" e a restare lì fino a quando non sarà passato il peggio. Quindi almeno fino a "domenica sera", cioè fino a domattina in Italia.

"L'estremità dell'uragano è già su di noi", ha detto Bloomberg mentre cominciava a cadere fitta la pioggia sulla città, preavvertendo di probabili blackout e invitando i newyorkesi a munirsi di torce e candele. La metropolitana di New York è chiusa dalle 12 di ieri - per la prima volta nella storia della città - e le stazioni protette da sacchi di sabbia; gli aerei sono rimasti a terra su quasi tutta la East Coast, i trasporti sono fermi anche a Philadelphia e Boston. Ma la situazione non ha impedito qualche atto spavaldo, come l'uscita sul porto di New York di due uomini in kayak, che sono stati soccorsi: un "atto imprudente", l'ha definito Bloomberg. E a qualche surfista di farsi fotografare in spiaggia, con la tavola in mano.

Nelle prime ore del mattino la potenza delle raffiche e l'intensità della pioggia su New York sono aumentate e circa 8.300 persone sono rimaste senza elettricità a Staten Island e in altri quartieri, ma a Manhattan la situazione è rimasta abbastanza normale. Momenti di paura si sono avuti all'esondazione del fiume Hudson e dell'East River, con gli occhi puntati su Battery Park per gli allagamenti, che non hanno risparmiato Brooklyn e Queens. Ma le stesse autorità cittadine spiegano di "avere temuto molto di peggio".

In città non piove più ma rimane il pericolo di forti venti e non è esclusa la possibilità che si verifichino tornadi isolati nelle prossime ore, avverte in National Hurricane Center. A Washington gli aerei hanno ripreso a volare, mentre restano chiusi gli scali di New York.

Oltre sei milioni di persone sono rimaste senza corrente nella costa orientale degli Usa per colpa di Irene, almeno 50mila a New York. Particolarmente colpiti Carolina del Nord, Maryland, Virginia e Delaware. Nel Maryland almeno 743.000 persone sono senza energia elettrica, secondo la protezione civile dello stato, mentre la compagnia Pepco comunica che nella capitale Washington Dc sono senza corrente in 30.000.

E nel Maryland un reattore nucleare a Calvert Cliffs, sulla Chesapeake Bay, si è spento da solo automaticamente in conseguenza dei forti venti. "L'impianto è al sicuro; non c'é alcuna conseguenza su dipendenti (della centrale) o sui residenti. Non c'é alcuna minaccia", ha assicurato il portavoce della compagnia che la gestisce, mentre è stata spenta per precauzione la centrale nucleare di Oyster Creek, in New Jersey.

Obama ha parlato nel pomeriggio statunitense per elogiare la macchina dell'emergenza, gestita da quella Fema (la Protezione civile gestita dal governo federale) messa sotto accusa dalla destra. "È stato uno splendido esempio di buon governo". Poi il presidente ha fatto sapere che "l'emergenza non è finita, e Irene resta ancora pericolosa". Infine torna a esortare all'unità nazionale: "Se tutti lavoriamo uniti, l'America può battere la crisi economica come i disastri naturali".

 
Top
0 replies since 29/8/2011, 09:14   11 views
  Share