Libia, Gheddafi alla radio: “Vittoria o morte”. Si continua a combattere

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view post Posted on 24/8/2011, 11:23




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Libia, Gheddafi alla radio: “Vittoria
o morte”. Si continua a combattere

Sono ripresi stamani prima dell’alba i bombardamenti aerei della Nato su Tripoli. I ribelli annunciano che oggi marceranno sul quartiere di Abu Salim, sede del carcere dove nel ’96 sarebbero stati uccisi 1.300 oppositori. Ma Gheddafi e i suoi non si arrendono. Il rais è tornato a farsi sentire fra ieri sera e stamani con messaggi audio: ha detto di aver fatto una passeggiata in incognito per Tripoli e ha invitato i libici a “ripulire” la città dagli insorti.

Ieri sera il rais aveva diffuso un audio su una radio locale, ripreso dalle tv, in cui diceva che il ritiro dalla sua residenza-fortezza di Bab al-Aziziya era stata una “mossa tattica” e giurava “morte o vittoria”. Il portavoce del governo Ibrahim Mussa in una telefonata a una tv ha detto che il regime può resistere “mesi o anni” e trasformare il paese in un “vulcano”. Mussa ha anche annunciato che i lealisti hanno arrestato quattro esponenti “di alto livello” del Qatar e un cittadino degli Emirati arabi che avrebbero aiutato i ribelli.

Stamani all’alba, Gheddafi è tornato a farsi sentire con un audio trasmesso dalla tv siriana al-Rai. Il rais ha detto di aver fatto un giro in incognito per Tripoli e ha invitato i libici a raggiungere la capitale per “ripulirla dai ratti”. I lealisti ieri sera hanno lanciato diversi missili Scud da Sirte (città natale del Rais) verso la roccaforte degli insorti Misurata. Missili Grad sarebbero caduti anche sulla capitale e nella notte i lealisti avrebbero attaccato la città di Ajelat, a ovest di Tripoli, con missili e carri armati.

Nella capitale la notte è stata abbastanza tranquilla. Poi, dopo la preghiera delle 5, hanno cominciato a sentirsi forti esplosioni, con alte colonne di fumo, mentre i jet della Nato sorvolavano la città. La zona colpita è probabilmente quella di Abu Salim, obiettivo annunciato dell’avanzata degli insorti, sede del famigerato carcere dove nel ’96 sarebbero stati massacrati in un solo giorno 1.300 oppositori. Nelle vicinanze si trova l’hotel Rixos, dove una trentina di inviati stranieri sono bloccati dalle milizie pro-Gheddafi.

Il presidente del Consiglio nazionale transitorio (Cnt), Mustafa Abdel Jalil, ha detto ieri in tv che i morti nei combattimenti a Tripoli negli ultimi tre giorni sono più di 400 e 2.000 sono i feriti. Mentre secondo il regime i morti sono stati 1300 solo nelle prime ore dell’assalto. In un’intervista a Repubblica, Jalil ha spiegato anche che il Cnt vuole processare Gheddafi in patria e che fra otto mesi si terranno le primi elezioni libere. “Rispetteremo tutti i trattati presi in precedenza”, ha aggiunto.

Un esponente del governo degli insorti, Ahmad Shabani, ha lanciato un appello perfino a Israele perché usi la sua influenza per favorire la caduta del regime. Oggi a Tripoli è atteso l’arrivo del primo rappresentante del Cnt, il responsabile militare.

Fonte: Il fatto Quotidiano.

Ci troviamo di fronte al tramonto di una spietata dittatura. Che ne sarà del Rais?
 
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