Notizie dal mondo dell'atletica

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Drak94
view post Posted on 27/7/2011, 21:45




Mondiali di Atletica - Dramma Howe, rotto tendine d'Achille


L'incidente è avvenuto durante un allenamento, stagione finita. L'atleta azzurro verrà operato domani e poi saranno resi noti i tempi di recupero. Ma la paura che Andrew possa dire basta è tanta...


Una brutta notizia per l'atletica italiana. Questo pomeriggio, a Rieti, nel corso di una seduta di allenamento, l'azzurro Andrew Howe (Aeronautica) ha riportato un serio infortunio: la rottura subtotale del tendine d'Achille sinistro. La diagnosi è giunta al termine degli accertamenti effettuati successivamente a Roma, alla presenza dei Carlo Tranquilli (Responsabile dell'Istituto di Scienza dello Sport del Coni) e di Giuseppe Fischetto (Responsabile sanitario Fidal).
"E' imprescindibile ed urgente un intervento chirurgico - le parole di Fischetto - che verrà eseguito domani stesso a Perugia, alla Clinica Ortopedica, da Giuliano Cerulli". "Per una stima dei tempi di recupero - ha aggiunto - dovremo attendere l'intervento di domani. Concorderemo successivamente con Cerulli il percorso di riabilitazione".
Nel corso del 2011, Howe si è dedicato con maggiore costanza allo sprint (agli Assoluti di Torino, la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pista per quest'anno, dopo l'inatteso secondo posto nel lungo con 7,68), collezionando anche il successo nei 200 metri al Compeed Golden Gala dello Stadio Olimpico. Il 20.31 centrato in quella occasione, il 26 maggio, resta il suo picco stagionale, che lo colloca al diciassettesimo posto (terzo europeo) nelle liste mondiali dell'anno. In stagione, anche il personale sui 400 metri, 45.70, realizzato l'8 maggio, nella prova d'esordio, a Pavia (Memorial Della Valle). Venerdi' scorso, l'ultima gara: un 20.47 nei 200 metri realizzato sotto la pioggia di Pergine Valsugana.

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Drak94
view post Posted on 29/7/2011, 13:18




Super Grand Prix di Stoccolma - Bolt e Isinbayeva per salire di tono


Grandi stelle in scena a Stoccolma, dove il giamaicano correrà soltanto i 200. Il pensiero di tutti è però ormai ai Mondiali in programma fra un mese in Corea del Sud


La Diamond League fa tappa a Stoccolma. Venerdì sera Usain Bolt sarà il grande protagonista. Ma questa volta non correrà i 100 metri, lì dove ha vinto con un brivido a Montecarlo. In Svezia il giamaicano andrà in scena soltanto nei 200. L’obiettivo è sempre quello di vincere, anche perché per lui sarebbe una prima volta a Stoccolma.
"Ho lavorato molto su alcuni aspetti del mio modo di correre – ha detto Bolt - e penso di aver migliorato piuttosto in fretta, quindi sono ottimista. Devo lavorare ancora sulla mia partenza, ma credo di essere cresciuto tantissimo dal punto di vista tecnico”. Nel mirino ci sono però già i Mondiali, in programma fra un mese esatto in Corea del Sud. Bolt sembra carico a puntino: "Non vedo l’ora di andare al Mondiale a difendere i titoli che ho vinto e l’obiettivo è ovviamente quello di confermarmi. Voglio diventare una leggenda di questo sport. Ma se voglio farcela devo superarmi ancora una volta”.
Attenzione anche a Caster Semenya. La medaglia d’oro a Berlino 2009 deve lavorare ancora molto per ritrovare la forma migliore: “Mi sto concentrando sui Mondiali, che sono fondamentali in preparazione all’Olimpiade del prossimo anno. Adesso ho il bisogno assoluto di lavorare su alcuni aspetti tecnici. Penso soprattutto alla gestione della velocità più alta. Il mio allenatore mi ha chiesto uno sforzo ulteriore per guardare avanti e non pensare soltanto al passato. Nel 2009 ho trionfato, ma non avrò vita facile i Corea del Sud”.
Da non dimenticare Yelena Isinbayeva. La russa è tornata a gareggiare dopo undici mesi di pausa ma è apparsa molto fuori forma nelle ultime uscite. Ora è chiamata a riscattarsi: “Il mio principale obiettivo in questa stagione è recuperare il mio titolo mondiale e dimostrare che sono ancora la migliore, che niente è cambiato. A Heusden stavo bene ma il clima non mi ha aiutato, su quello che è successo a Lignano non so spiegarmi, le gambe erano pesanti, non erano veloce, poi è arrivata la pioggia ma non voglio cercare scuse, semplicemente non stavo bene. L'infortunio al polso? Ho preso una brutta botta e non volevo correre rischi visto che c'è il Mondiale il mese prossimo, ma ora sto bene e non ci sarà alcun problema".

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Drak94
view post Posted on 29/7/2011, 14:34




Mondiali di Atletica - Operazione riuscita per Andrew Howe


La sfortuna di Andrew Howe non ha confini. Tanti gli infortuni in carriera ed ora, appena prima del Mondiale, ecco la rottura del tendine d’Achille. L’operazione per fortuna è andata meglio del previsto. Tempo di recupero, almeno 6 mesi


E' stato operato all'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia il campione di atletica Andrew Howe, con un intervento durato circa un'ora. Lo ha riferito ai giornalisti Giuliano Cerulli, medico che lo ha operato.
"L'intervento è andato meglio del previsto - ha detto Cerulli - in quanto la lesione non era degenerata". Ieri Howe, in allenamento a Rieti, aveva riportato la rottura subtotale del tendine d'Achille sinistro. "Le condizioni dell'atleta – ha aggiunto Cerulli - sono buone". Il reatino è parso comunque sereno dopo l'intervento forse confortato anche dalla presenza della madre.
Riguardo ai tempi di ripresa Cerulli si è detto "ottimista, anche se - ha detto – sono prevedibili almeno sei mesi". Sfortunatissimo uno degli atleti di punta della nostra atletica che dopo aver perso l'appuntamento con i Mondiali, in programma a Daegu, in Corea dal 27 agosto-4 settembre, ora dovrà pensare a recuperare perché c'è un traguardo ormai prossimo, le Olimpiadi di Londra 2012.

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Drak94
view post Posted on 30/7/2011, 13:08




Mondiali di Atletica - Uguagliati ne convoca 32 per Daegu


I Mondiali sono in programma dal 27 agosto al 4 settembre e il nostro ct ha scelto 16 uomini e 16 donne a rappresentare l'Italia. Alcuni, però, dovranno superare un ultimo test per ottenere la qualificazione ufficiale


Il direttore tecnico delle squadre Nazionali, Francesco Uguagliati, ha reso noto l'elenco dei convocati ai Campionati del mondo, in programma a Daegu (Corea del Sud) dal 27 agosto al 4 settembre. Sono stati chiamati a vestire la maglia azzurra 32 atleti (16 uomini e 16 donne), in un gruppo che comprende anche due staffette (la 4x100 maschile e la 4x400 femminile).
Tra i selezionati, il campione olimpico dei 50km di marcia di Pechino, Alex Schwazer (al via dei 20km), l'oro europeo indoor dell'alto, Antonietta Di Martino, l'oro europeo indoor del triplo, Simona La Mantia, l'argento europeo del martello, Nicola Vizzoni, il bronzo europeo dei 10000 metri, Daniele Meucci (iscritto ai 5000 metri, stasera correrà i 10000 a Birmingham per cercare il minimo mondiale anche su questa distanza), il bronzo olimpico dei 20km di marcia, Elisa Rigaudo, l'argento europeo indoor del triplo, Fabrizio Donato, e i componenti la staffetta 4x100 argento europeo lo scorso anno a Barcellona.
Al triplista Fabrizio Schembri, reduce da un lieve infortunio, Uguagliati ha richiesto una prova di efficienza (una gara o un test di allenamento) per confermare la convocazione. A margine, è stata annunciata anche la composizione di un terzetto di altri atleti, definiti "in attesa di verifica", ovvero richiesti del conseguimento del minimo o di ulteriori progressi prestativi: Giuseppe Gibilisco (alla ricerca del minimo mondiale), Elisa Cusma (in possesso del minimo B), e Silvia Weissteiner (in caccia del tempo limite d'ammissione). Questa la lista dei convocati.

Uomini - 5000 (10000) Daniele Meucci. Maratona: Ruggero Pertile.

Alto: Silvano Chesani. Triplo: Fabrizio Donato e Fabrizio Schembri (richiesta prova di efficienza per la definitiva convocazione).

Martello: Nicola Vizzoni. Marcia 20km: Giorgio Rubino e Alex Schwazer. Marcia

50km: Marco De Luca e Jean-Jacques Nkouloukidi.

4x100: Michael Tumi, Fabio Cerutti, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio, Matteo Galvan e Jacques Riparelli.

Donne - 400, 4x400: Marta Milani. 100hs: Marzia Caravelli. 400hs,

4x400: Manuela Gentili. Alto: Antonietta Di Martino e Raffaella Lamera. Asta: Anna Giordano Bruno. Triplo: Simona La Mantia. Marcia

Km 20: Elisa Rigaudo. Peso: Chiara Rosa. Martello: Silvia Salis. Giavellotto: Zahra Bani. Eptathlon: Francesca Doveri.

4x400: Chiara Bazzoni, Elena Bonfanti, Libania Grenot e Maria Enrica Spacca. Atleti in attesa di verifica. Asta: Giuseppe Gibilisco. 800: Elisa Cusma. 5000: Silvia Weissteiner.

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Drak94
view post Posted on 19/8/2011, 20:41




Mondiali di Atletica - Il sogno è realtà: Pistorius ai Mondiali


Il sudafricano potrà finalmente gareggiare insieme ai normodotati ai prossimi Mondiali di atletica in programma a Daegu, in Corea del Sud. Pistorius è stato infatti convocato dal team sudafricano insieme a Caster Semenya


Il sogno diventa realtà. Oscar Pistorius, il velocista sudafricano bi-amputato, è stato convocato dal Sudafrica per i Mondiali di Daegu (27 agosto-4 settembre). Il 24enne campione di Pretoria si confronterà finalmente con i normodotati nei 400 metri e nella staffetta 4x100.
"Era tanto che sognavo di partecipare a un grande evento, questo è un momento di cui essere orgogliosi - ha detto Pistorius - I Mondiali rappresentano l'appuntamento più prestigioso al quale abbia mai partecipato, correrò con i migliori atleti del pianeta. Quando scenderò in pista a Daegu sarà un gran giorno, spero che il mio Paese possa essere fiero di me".
Assieme a Pistorius, vincitore alle Paralimpiadi di Pechino 2008 di quattro medaglie d'oro, il Sudafrica ha convocato anche Caster Semenya, che dunque difenderà il titolo negli 800 metri conquistati due anni fa e mantenuto dopo una lunga scia di polemiche sulle sua mascolinità.

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Italpress




Mondiali di Atletica - Niente Mondiale per Elisa Cusma


Elisa Cusma non sarà a Daegu per i prossimi campionati del mondo di atletica in programma dal 27 agosto in Corea. Ad annunciarlo il direttore tecnico delle squadre nazionali Francesco Uguagliati


Elisa Cusma non sarà nella squadra azzurra che prenderà parte, dal 27 agosto prossimo, ai Campionati del Mondo di Daegu (Corea). La decisione è stata comunicata nella serata di ieri dal DT delle squadre nazionali, Francesco Uguagliati. Che spiega così il verdetto negativo nei confronti della mezzofondista dell'Esercito (quest'anno capace del minimo B iridato negli 800 metri, 2:01.04).
"La Cusma è un'atleta importante del nostro movimento - parole di Uguagliati - che ha fatto bene in maglia azzurra in molte occasioni ed è reduce da una delicata fase di recupero successiva a problemi fisici. Proprio per questo, alla scadenza del 24 luglio, ho scelto di estendere per lei (e per altri due atleti dalla storia simile, Gibilisco e Weissteiner) il periodo utile per dimostrare una idonea condizione, con l'augurio che potesse riuscirci. Ora, a conti fatti, ed in assenza di segnali positivi, non mi sembra giusto esporla alle difficoltà di un Mondiale. Per una del suo valore, finalista due anni fa a Berlino, gli obiettivi devono essere superiori alla semplice partecipazione".
Gli obiettivi da raggiungere bisogna fissarli prima cercando di dosare le forze e la condizione fisica per ottenere il massimo: "C'è in ballo anche l'Olimpiade di Londra - continua il direttore tecnico - credo sia molto meglio che resti in Italia a preparare la parte conclusiva di stagione, magari per centrare, in settembre, il minimo A per i Giochi. Con le norme che abbiamo fissato di concerto con il Coni, le basterebbe cosi' il minimo B, l'anno prossimo, per far parte della nazionale olimpica".

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Italpress





Atletica: Giamaica, Mullings Non Andra' Ai Mondiali Di Daegu


La Giamaica non schierera' Steve Mullings ai Mondiali di atletica leggera al via a Daegu, in Corea del Sud, il 27 agosto. Lo sprinter 29enne e' al centro di una controversa vicenda di doping. Secondo la stampa giamaicana, Mullings e' risultato positivo ad una sostanza coprente durante i Trials disputati a giugno. Secondo Ludlow Watts, tesoriere della federatletica nazionale, l'esclusione di Mullings e' ''legata ad una vicenda non chiarita''. Mullings e' stato gia' squalificato per 2 anni nel 2004: se venisse accertata una nuova violazione, il velocista potrebbe essere radiato. A Daegu, avrebbe potuto recitare un ruolo di primo piano sia nei 100 che nei 200 metri. E, ovviamente, avrebbe potuto puntare all'oro con la 4x100 guidata da Usain Bolt, primatista mondiale di 100 e 200 metri.

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ADN Kronos




Mondiali di Atletica - Le candidate alle medaglie d'oro


Yelena Isinbayeva in gara per riprendersi il trono mondiale, mentre le punte di diamante di Stati Uniti e Giamaica si contenderanno tutte le gare di velocità.


Le avevamo lasciate a Berlino 2009, un mondiale che rimarrà alla storia per per la triste vicenda legata all'atleta sudafricana Caster Semenya. Ora si riparte, con la polemica alle spalle, per un nuovo mondiale. Siamo quasi dall'altra parte del mondo, visto che le gare si svolgeranno in Corea del Sud, a Daegu, e le premesse fanno pensare che questa volta a rimanere nella mente degli spettatori saranno i risultati delle atlete in gara.
Una protagonista certa di questo Mondiale sarà, come al solito, la russa Yelena Isinbayeva, regina del salto con l'asta, che nel 2005 fu la prima donna a superare il muro dei 5 metri. Nel suo palmares può vantare già due titoli mondiali, oltre ad altrettanti ori olimpici e a diversi titoli continentali. In Corea scenderà in gara soprattutto contro la polacca Anna Rogowska, che a Berlino le aveva portato via il titolo mondiale.
Se l'asta dovrebbe risolversi con un testa a testa fra due atlete, molto meno ovvio è il risultato delle gare di velocità. Qui la battaglia sarà, come sempre, fra Giamaica e Stati Uniti. L'isola dei Caraibi avrà la sua punta di diamante in Veronica Campbell, campionessa olimpica e vice campionessa del mondo in carica nei 200 metri piani. La Campbell se la dovrà vedere con la connazionale Kerron Steward, meno titolata della prima, ma ugualmente temibile. Più centometrista che duecentista, la Steward sa che dovrà tirare fuori una performance di alto livello per poter stare alla pari con i continui miglioramenti del livello medio nella sua specialità.
La nazionale a stelle e strisce punterà, invece, su Carmelita Jeter, la seconda donna più veloce della storia dell'atletica grazie al tempo di 10.64 corso sui 100 metri nel 2009. Attualmente è prima nel ranking mondiale dei 100 piani e seconda in quello dei 200. Unico neo in carriera è la mancanza di titoli olimpici e mondiali, una motivazione in più per fare bene in Corea, ma forse anche il dubbio che le grandi manifestazioni limitino un po' le performance dell'americana. Allyson Felix, l'altra statunitense ai blocchi di partenza della velocità, non è la seconda donna più veloce della storia, ma senza dubbio è una vincente. Scenderà in pista per difendere il titolo conquistato nel 2009.
A metà strada tra USA e Giamaica c'è la favorita per i 400 piani, l'americana di origine giamaicana Senya Richards. Quattro volte oro ai campionati mondiali, la Richards è l'atleta ad aver corso più volte i 400 metri in meno di 50'. La statunitense si dice molto ottimista per questo mondiale, anche se non manca la consapevolezza dell'alta qualità delle concorrenti, con la botswana Amantle Montsho in testa.
Nel salto in alto la pretendente al titolo più agguerrita dovrebbe essere la croata Blanka Vlasic, che negli ultimi anni è risultata difficilmente battibile nelle grandi manifestazioni internazionali.
Barbara Spotakova, dalla Repubblica Ceca, sarà pronta per andarsi a giocare la medaglia d'oro nel giavellotto. L'atleta ceca si è allenata al meglio per la manifestazione, anche se la sua preparazione parrebbe essere incentrata in modo particolare sulle Olimpiadi del prossimo anno. Da tenere d'occhio, per questo mondiale, anche la russa Maria Abakumova e la tedesca Christina Obergfoell, che potrebbero approfittare di un errore della Spotakova per aggiudicarsi il titolo.

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Francesca Galluzzo / Eurosport
 
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Drak94
view post Posted on 19/8/2011, 21:13




Mondiali di Atletica - La Vlasic si rompe, in forse il Mondiale


Un infortunio muscolare potrebbe costringere la Vlasic allo stop. L'assenza della due volte campionessa del mondo di salto in alto proietterebbe la Di Martino fra le possibili vincitrici della gara


A poco più di una settimana dall’inizio dei Campionati Mondiali di atletica a Deagu, in Corea del Sud, arriva la notizia del possibile forfait di una delle favorite alla vittoria nel salto in alto femminile, la croata Blanka Vlasic. Stando alle ultime notizie, l’atleta, medaglia d’oro sia ai Mondiali di Berlino nel 2009 sia a Osaka nel 2007, avrebbe contratto un infortunio muscolare che metterebbe in forse la sua partecipazione alla rassegna iridata. Per ora non c’è alcuna decisione certa, visto che la Vlasic e il suo staff si sono presi tempo per decidere il da farsi e non faranno alcuna scelta definitiva fino a domani, ma anche nel caso in cui la croata prendesse parte alla gara, non è difficile pensare che la sua condizione fisica sarebbe ben lontana dall’essere quella ottimale.
Il Mondiale rischia, dunque, di dover fare a mano di una delle sue potenziali protagoniste, d’altro canto l’assenza della super favorita Vlasic darebbe spazio ad una gara molto più equilibrata e agguerrita, da cui avrebbe buone possibilità di emergere la nostra Antonietta Di Martino.
La saltatrice italiana, che per buona parte della stagione estiva è rimasta lontana dalle competizioni a causa di un infortunio all’alluce del piede sinistro, è tornata in gara il 6 agosto a Malaga in occasione dei campionati spagnoli open, dove è riuscita a saltare la misura di 2 metri. Una prova che già faceva ben sperare in ottica Mondiale e che ora la proietta tra le possibili vincitrici di una medaglia d’oro insieme alla russa Anna Chicherova, che ha al suo attivo due argenti nelle ultime due edizioni dei Mondiali e che in questa stagione può vantare la miglior prestazione dell’anno (2,07 m).

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Mondiali di Atletica - Semenya pronta per il bis iridato


La Semenya si prepara a scendere in pista per difendere il titolo sugli 800 piani, ma la concorrenza sarà più che agguerrita.


Caster Semenya è pronta per tornare in pista a difendere il titolo mondiale negli 800 metri piani conquistato, tra mille polemiche, ai Campionati di Berlino 2009. La Semenya, di cui si era detto che non avrebbe preso parte alla rassegna iridata di Deagu, in Corea del Sud, farà invece regolarmente parte della rappresentativa sudafricana. A parlare a nome dell’atleta è stato il suo allenatore Micheal Seme, il quale ha voluto specificare che “Caster è felice di poter rappresentare il Sud Africa in Corea del Sud”.
Le voci su un possibile forfait dell’ultimo minuto da parte della Semenya erano nate in seguito ad un lieve infortunio riscontrato dall’atleta sudafricana ai Campionati universitari nel mese di luglio, ma sono state prontamente smentite dallo staff dell’ottocentista. La Semenya ora è a Pretoria ad allenarsi con il resto della nazionale in vista della partenza per la Corea.
Al suo secondo mondiale outdoor, la sudafricana potrà finalmente concentrarsi soltanto sulla sua gara, visto che appare ormai certo che non esisterà un nuovo caso mediatico, simile a quello del mondiale tedesco. La polemica legata alla presunta mascolinità dell’atleta è infatti arrivata ad una netta conclusione nel 2010, quando la Iaaf ha sentenziato che la Semenya può regolarmente gareggiare fra le donne.
A Deagu l’atleta, nata a Polokwane, sarà senza dubbio una delle protagoniste degli 800, anche se, a giudicare dai risultati dell’ultima stagione, la concorrenza sarà davvero molto agguerrita. La Semenya, che quest’anno non è andata oltre al ventesimo tempo stagionale, se la dovrà vedere, tra le altre, con le temibilissime russe, con la bielorussa Svetlana Usovich e con la giamaicana Kenia Sinclair.

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Atletica: Schwazer Ai Mondiali Senza Pressione, Londra Vero Obiettivo


Per Alex Schwazer inizia stasera, con il decollo dall'aeroporto di Roma, l'avventura dei Mondiali di Daegu, in programma dal 27 agosto al 4 settembre. L'olimpionico della 50 km di marcia disputera' solo la 20 km (il 28 agosto). Per il carabiniere di Calice non c'e' pressione, perche' Daegu e' solo una tappa di passaggio verso i Giochi Olimpici di Londra 2012. Schwazer, vincitore di due medaglie di bronzo ai Mondiali nella 50 km (Helsinki 2005 e Osaka 2007), e' vicecampione europeo nella 20 km ma nella gara iridata di quest'anno non e' nella lista dei potenziali favoriti, che comprende fra gli altri i russi Borchin (campione olimpico e del mondo) ed Emeljanov (campione europeo) oltre ai cinesi Wang Hao, Zhou Yafei e Wang Zhen. "E' tutto a posto ed io sono contento. Perche' mi sono allenato bene e non sento pressioni attorno a me", spiega Schwazer. "In questi due mesi e mezzo di preparazione specifica per la 20 km di Daegu ho fatto tutto quello che si poteva e doveva fare. Nello sport di alto livello, specie se e' di fatica come la marcia, non ci si inventa niente. Di questo ne sono consapevole", aggiunge l'altoatesino. "Questo 2011 era iniziato dopo una lunga pausa per me, poi e' arrivato lo stop per l'infortunio al ginocchio da cui penso di essermi rimesso in piedi meglio del previsto. Voglio fare questa esperienza mondiale perche' al di la' del risultato finale, sono convinto che potra' darmi una bella carica di motivazioni per il mio vero grande obiettivo: la 50km di Londra".

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ADN Kronos





Mondiali di Atletica - Gli italiani pronti per Deagu


La Di Martino si sente motivata dalla presenza in gara della campionessa mondiale in carica Blanka Vlasic, Schwarzer gareggerà a Deagu con la testa già alle Olimpiadi di Londra


La partenza per la Corea del Sud è sempre più vicina e gli atleti italiani mettono a punto le ultime fasi della preparazione.
In questi giorni la saltatrice Antonietta Di Martino è tornata a casa, a cava de' Tirreni, dopo la settimana passata nella Scuola Nazionale di Atletica Leggera di Formia. Si sta preparando per la partenza, che avverrà martedì 23 e, soprattutto, per le qualificazioni della sua gara il primo di settembre. la saltatrice azzurra si è detta motivata, ma non spaventata, dalla presenza in gara della super favorita Blanka Vlasic, la campionessa del mondo in carica la cui partecipazione era stata in forse fino a ieri a causa di un infortunio riscontrato durante l'allenamento di mercoledì. La Di Martino è consapevole che la Vlasic non sarà l'unica avversaria da temere, visto che in gara ci saranno anche la russa Chicherova, che scenderà in gara forte della miglior prestazione dell'anno, e la svedese Emma Green, argento agli europei di Barcellona dello scorso anno proprio alle spalle dell'imbattibile Vlasic. L'azzurra sa anche di dover tenere a mente che il Mondiale è una gara molto particolare, che prescinde in qualche modo dalle semplici prestazioni annuali, in cui tutte vogliono fare bene e non bisogna dare nulla per scontato.
Tra gli uomini, invece, è pronto a scendere in pista, o nel suo caso meglio dire scendere in strada, il marciatore altoatesino Alex Schwarzer, campione olimpico in carica nella 50 km, che prenderà parte alla rassegna iridata di Deagu con la testa già a Londra. L'atleta azzurro, che gareggerà il 28 agosto nella 20 km, si sta preparando a bissare il successo di Pechino e considera l'appuntamento mondiale una tappa fondamentale per arrivare a Londra nella migliore condizione possibile. La 20 km non è la sua gara preferita e la concorrenza sembra particolarmente agguerrita. L'avversario più temibile, oltre ai soliti cinesi, dovrebbe essere il russo Valeri Borchin, ma gli atleti da non sottovalutare sono tantissimi.
Considerando che nel ranking mondiale si trova soltanto al 104° posto, per riuscire a salire sul podio Schwarzer dovrà sfoderare la sua miglior prestazione di stagione, sperando che sia abbastanza.

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Drak94
view post Posted on 21/8/2011, 14:28




Mondiali di Atletica - Vizzoni all'ottavo Mondiale, la medaglia non è impossibile


Vizzoni è pronto per il suo ottavo Mondiale. La preparazione è andata nel migliore dei modi, la concorrenza è forte, ma non imbattibile. L'atletica italiana, però, è in crisi e i soli 33 qualificati per Deagu ne sono la prova.


Conto alla rovescia per i Mondiali di atletica a Deagu, in Corea del Sud. A meno di una settima dall’inizio della rassegna iridata a prendere la parola fra gli azzurri è Nicola Vizzoni, specialista nel lancio del martello, salito alla ribalta della cronaca sportiva nel 2000 con la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Sydney, che a Deagu sarà al suo ottavo Mondiale.
L’atleta toscano ha dichiarato di sentirsi pronto per la gara, ma di essere consapevole dell’altissimo livello della concorrenza. Vizzoni ha tenuto, infatti, a ricordare che l’atletica è l’unico sport veramente globale, dove non esiste il predominio assoluto di una certa parte del mondo, “anche se, poi, lo sappiamo, ci sono paesi, o continenti, che dominano più in una specialità piuttosto che in un'altra".
Il lancio del martello è una specialità tradizionalmente legata all’Eurospa dell’Est e non è un caso se nove dei migliori dieci atleti maschi di tutti i tempi provengano proprio dall’ex blocco sovietico. A Sydney, dove il nostro Vizzoni conquistò il secondo gradino del podio, la medaglia d’oro andò ad un polacco, mentre terzo si classificava un atleta della Bielorussia, vera potenza di questo sport. A Pechino, nel 2008, sul podio salitono uno slovacco e due bielorussi.
Nonostante gli atleti che si troverà saranno sicuramente preparati e agguerriti, Vizzoni si sente pronto a competere per una medaglia "Favoriti non ce ne sono, io so di essermi preparato bene, sempre tra Pietrasanta e Livorno. Solo in una settimana, ad agosto, ho avuto problemi con una bronchite, ben curata dal medico Stefano Spagnolo, ma sostanzialmente direi che tutto è andato come da programmi. Con Ceccarini abbiamo impostato la stagione proprio per ottenere due picchi di forma: a fine maggio, dove infatti è venuto l'80,29 di Firenze; ed in occasione del Mondiale, dove mi auguro di ritrovare quelle sensazioni".
Vizzoni si è poi soffermato a parlare della situazione generale dell’atletica nel nostro paese, alla luce del fatto che l’Italia arriverà a questi Mondiali con la squadra meno numerosa di sempre. “Questa situazione è anche il frutto delle difficoltà che attraversa il nostro Paese, dove manca, sempre più, una vera cultura sportiva.“

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Drak94
view post Posted on 22/8/2011, 09:40




Mondiali di Atletica - Bolt "Due anni per diventare leggenda"


Lo sprinter giamaicano vuole vincere ai Mondiali di Daegu e alle prossime Olimpiadi, come ha sottolineato in un'intervista esclusiva a Eurosport: "Per me questi due anni sono molto molto importanti. Determineranno se diventerò una leggenda oppure no"


A una settimana dai Mondiali Usain Bolt ha le idee chiarissime: il giamaicano non vede l'ora di scendere in pista per poter replicare i risultati ottenuti a Berlino due anni fa; nella scorsa edizione dei Mondiali, l'uomo più veloce del mondo riuscì nell'impresa di vincere l'oro nei 100m, nei 200m e nella 4x100m, fissando anche due record che sono già entrati nella storia. Eurosport ha incontrato il campione dell'atletica nel suo hotel: il suo obiettivo, dalle parole rilasciate in questa intervista è molto chiaro. Ripetersi, e se possibile, fare meglio, anche se sa che sarà complicato.

"Sono sempre sottoposto a duri carichi di lavoro, senza scherzi - dice il recordman di 100 e 200 metri -. Ci si deve concentrare al massimo perché questi sono i Mondiali: e l'anno successivo ci saranno le Olimpiadi. Per me questi due anni sono molto molto importanti. Determineranno se diventerò una leggenda oppure no. Anche se la gente mi dice "sei già una leggenda nel tuo sport". Non lo so, io lavoro tanto e duramente e ci tengo molto a difendere i miei due titoli. Quindi devo essere pronto per questo. Sto lavorando perché tutto sia puntino per l'appuntamento più importante".

Essendo una leggenda, pensi di più ai tempi o ai titoli?
"Ai titoli... In pochi hanno vinto e poi sono riusciti a difendere i propri titoli olimpici. Alcuni lo hanno fatto ai Mondiali, ma per me poterlo fare alle Olimpiadi è d'importanza vitale. Questo sarà ciò che determinerà se io sarò o meno una leggenda e se andrò direttamente a finire nei libri di testo. Io lavoro per questo, penso sia doveroso cercare di difendere i propri risultati sia ai Mondiali che alle Olimpiadi. La gente potrebbe dire "Usain è stato il primo a riuscire nella difesa del titolo sia nei campionati del mondo che nell'appuntamento olimpico". E' questo che ti rende una leggenda: essere "primo" in tutto".
Michael Johnson ha detto qualcosa nei suoi confronti; "E' molto, molto giovane, è ancora acerbo, ha sicuramente tanto margine di miglioramento, è divertente sentire gente che dice che è il migliore di sempre". Tu come la vedi? Ti senti acerbo, crudo, di media cottura, o ben cotto?
"Direi "media cottura"... Il mio allenatore dice che raggiungerò il mio picco a 26 anni, quindi ho ancora un anno e mezzo per crescere, e ancora qualcosa da poter correggere. Il mio stile non è perfetto, soprattutto per quanto riguarda la partenza, su cui posso ancora lavorare. Direi che per ora sono di "media cottura", ma sto anche lavorando per le Olimpiadi. Pensì che allora sarà certamente "ben cotto".
Nelle ultime uscite in Golden League, soprattutto a Roma e a Stoccolma, Usain Bolt ha vinto, ma senza convincere a pieno. Secondo il campione giamaicano però non c'è di che preoccuparsi troppo...

"Chi conosce questo mestiere sa che le occasioni che contano sono i campionati importanti: quando vai al Mondiale e lo vinci, allora sei il campione. Quindi non importa se perdi o se non fai benissimo nelle occasioni che contano di meno. Per me si tratta di un allenamento per migliorare le varie fasi: partenza, accelerazione, transizione. Tutto per arrivare al top alla finale dei 100m".
Forse quello di Daegu non sarà l'Usain Bolt più veloce di sempre, ma il giamaicano rimane comunque il favorito numero uno per la velocità.

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Eurosport
 
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Drak94
view post Posted on 22/8/2011, 19:03




Mondiali di Atletica - La Mantia e Donato, un pensiero alle medaglie


I due azzurri si propongono di fare bene ai Mondiali di Daegu: Simona ha lavorato molto sul suo punto debole, mentre Fabrizio, fuori Thamgo, farà la sua gara sul campione uscente Idowu.


"Penso di avere nella gambe e nella testa la cartuccia giusta ed ho tanta voglia di dimostrarlo a Daegu". Campionessa europea indoor del triplo e argento continentale 2010 a Barcellona, Simona La Mantia e' a Daegu assieme al resto della squadra azzurra. La saltatrice delle Fiamme Gialle sa di non avere i favori del pronostico ("scendo in pedana con la diciannovesima misura al mondo quest'anno e ci sono atlete che hanno già saltato lontanissimo") ma non dispera. "A maggio a Palermo ho saltato 14,43, poi nella gare successive sono rimasta sempre più o meno intorno a questo livello - spiega - Significa che ho trovato una certa costanza. E' una buon punto di partenza, ma non penso che questo faccia di me la favorita. Ma in certe manifestazioni e' come se si azzerasse tutto. Ci sono tanti fattori. E poi il triplo è la specialità delle sorprese per eccellenza. Basta azzeccare quella particolarissima combinazione di movimenti e può venire fuori davvero il salto della vita.
Quello che vale qualcosa di molto importante". La La Mantia confessa anche di aver lavorato molto sul suo punto debole, lo step. "Nel secondo balzo la mia azione si spezzava un po' perdendo di efficacia - confessa - In questi mesi con il mio tecnico Michele Basile abbiamo lavorato molto su questo aspetto. Sto bene e sono concentrata su me stessa anche per controllare meglio la tensione, le emozioni e quella voglia di 'spaccare tutto' che in gara possono facilmente portarti a fare degli errori. Il mio primato personale e' un 14,69 di sei anni fa. Forse e' arrivato il momento di riscriverlo".
A Daegu scenderà in pedana anche il vicecampione europeo indoor Fabrizio Donato. "Con il mio tecnico Roberto Pericoli quest'anno abbiamo scelto di provare a ripercorrere il modello di allenamento che, in inverno, mi ha prima portato all'oro europeo indoor di Torino 2009 e poi all'argento con il 17,73 del record italiano al coperto di Parigi - racconta Donato - Ovvero una lunga fase di carico in vista dell'appuntamento più importante con, tra maggio e giugno, un periodo di gare culminato con il 17,17 degli Assoluti di Torino, la mia terza miglior misura di sempre all'aperto. Abbiamo, inoltre, curato con attenzione la decontrazione nella rincorsa. Non si tratta di un dettaglio da poco. Correre decontratto significa, infatti, correre più forte e aggredire meglio lo stacco".
Fuori gioco Tamgho, possono aprirsi scenari importanti per il podio. "Sarà comunque una bella lotta - aggiunge - Senza dubbio il favorito resta il campione uscente Idowu, in assoluto l'atleta più costante dell'anno. A che misura ci si gioca una medaglia? Direi che con 17,50 ci si può andare molto vicini".
In gara con Donato ci sarà anche Fabrizio Schembri ma il settore salti guidato dal responsabile nazionale Angelo Zamperin e capitanato dalla campionessa europea indoor Antonietta Di Martino, potra' contare su altre tre individualita'. Restando all'alto saranno in pedana i due tricolore assoluti 2011, Raffaella Lamera (Esercito) e Silvano Chesani (Fiamme Oro). Nell'asta ci sara' la primatista italiana (4,60 nel 2009) Anna Giordano Bruno che, dopo un 2010 in parte compromesso da fastidi ai tendini, quest'anno e' tornata, il 10 luglio a Vicenza, a 4,50.

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view post Posted on 25/8/2011, 13:07




Mondiali di Atletica - Gli azzurri in coro "Possiamo far bene"


L'appuntamenti è di quelli da non perdere: i mondiali di atletica di Daegu, gustoso antipasto di quello che ci aspertta a Londra 2012. La carovana azzurra è pronta, ha lavorato bene e ora spera di raccogliere i frutti di tanta fatica


Road to London - Cova "Oro olimpico? Polvere da sparo"
A due giorni dal via dei Mondiali, c'è un cauto ottimismo nell'ambiente azzurro dell'atletica. I nostri sono pronti per la competizione coreana. Primo fra tutti il toscano Nicola Vizzoni, che di Mondiali se ne intende. "Il mio obiettivo è entrare in finale (lunedì 29 agosto ore 19.15, qualificazione sabato 27 agosto ore 20.30, ndr) per poi potermi giocare le mie carte. Ho lavorato bene e sono sereno, in fondo è il mio ottavo campionato del mondo. Nel martello non ci sono favoriti, diversi atleti hanno lanciato attorno agli 80 metri, in questi giorni ho visto lanciare molto bene l'ungherese Krisztißn Pars ma bisogna vedere come saranno le condizioni della pedana. Non rimpiango niente, certo sono passati dieci anni tra una medaglia e l'altra (argento ai Giochi olimpici di Sydney 2000 e agli europei di Barcellona 2010, ndr) ma nel frattempo ho vinto Universiadi, Giochi del Mediterraneo e Coppa Europa".
Gli fa eco Daniele Meucci, che affronterà "con molta tranquillità" la finale diretta dei 10.000 metri in programma domenica. "In gara ci sono atleti con oltre un minuto in meno rispetto al mio personale e quindi spero che il ritmo non sia proibitivo fin dall'inizio. Quest'anno il mio primato è stato ottenuto durante il periodo preparatorio, ho integrato ancora il mio lavoro e quindi ci sono le condizioni per fare bene. Non ho guardato la start list per non aggiungere tensione a quella che già c'è prima di un mondiale. Il clima è strano, molto umido, respiri bene quando cammini ma quando corri tutto si complica, sudi tantissimo e perdi liquidi. Bekele? Se è in gara è perché e' in condizione, a Montecarlo ha corso bene e poi lui può contare su una volata eccezionale".
Anche la pesista Chiara Rosa, al quarto Mondiale, si dice convinta di poter fare bene:"Sto molto bene ed ho lavorato tantissimo, come del resto tutti quanti. Ho già fatto una finale ad Osaka '97 e non nascondo che l'ambizione è di essere ancora lì, per giocarmela il più possibile. Vedo favorite la neozelandese Adams e la bielorussa Ostapchuk, per stare al vertice occorre migliorare il mio record italiano".
Si dice tranquillo e senza particolari pressioni anche Alex Schwazer, che sarà impegnato nella 20 km di marcia:"Questo mondiale è un po' più tranquillo, senza particolari pressioni. Sto abbastanza bene ma non devo fare niente di super. Dopo tanti anni nei quali ho sempre tirato, finalmente quest'inverno sono riuscito a prendermi una bella pausa. Vada come vada sono comunque contento perché questo lavoro sulla velocità mi servirà per Londra 2012. Quattro anni fa sono arrivato nono ad Osaka, domenica mi piacerebbe non prendere troppi minuti dal primo perché il mio orgoglio è sempre alto. Spero di tornare a casa contento di aver fatto questa esperienza".
Infine Giorgio Rubino: "Innanzitutto voglio ringraziare la Federazione per l'assistenza che mi ha fornito in questi ultimi due anni ed anche il mio tecnico Sandro Damilano. A febbraio ho incontrato Alex a Pavia, lui con le stampelle ed io che pesavo 76 kg. Non ero sicuro di riuscire a venir fuori da un periodo buio dovuto a diversi infortuni. Pian piano pero' ho recuperato la condizione ed insieme ai miei compagni di allenamento cinesi ho fatto il massimo che si possa fare in sei mesi. Domenica vediamo cosa uscirà fuori dopo il 12esimo km".

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view post Posted on 26/8/2011, 10:30




Atletica - Powell non sarà ai mondiali di Daegu


Asafa Powell non prenderà parte alla gara dei 100 metri nei Mondiali di atletica a Daegu: lo sprinter giamaicano accusa un infortunio all'inguine e non potrà così sfidare il connazionale e amico Usain Bolt


Il fascino discreto dell’eterno secondo. Alzi la mano chi non abbia sperato almeno una volta che Tergat battesse Gebresilassie in una finale importante. Ora pensate la stessa cosa per Asafa Powell (nella foto Ap/LaPresse), l’uomo che più di ogni altro nella storia ha corso i 100 metri sotto i 10 secondi. Talento cristallino, capacità di rimanere ai vertici da almeno sette stagioni consecutive ma, ahi lui, un solo piccolo difetto: l’incapacità di mantenere la concentrazione e la forza mentale nelle gare che contano.
Bisogna dire che sulla sua strada ha incontrato sempre dei tipetti niente male, sia aiutati non solo dalla natura, come Gatlin, che talenti mostruosi come Tyson Gay e l’ormai mitico Usain Bolt. Proprio quest’ultimo, con le sue mirabolanti imprese ed il suo carattere istrionico ha messo ancora più in ombra quello che fino a tre stagioni or sono era il numero uno giamaicano della velocità. I due sono amici e c’è da dire che gli allegri siparietti di Bolt hanno contagiato l’ombroso Powell e, forse, lo hanno scaricato da un po’ di responsabilità, tant’è vero che agli ultimi mondiali di Berlino ha fatto una delle sue migliori gare in una finale prestigiosa.
Ma questo sembrava l’anno buono per tornare grande ai mondiali: Gay fuori e Bolt non più fulmine inarrivabile, distratto probabilmente dai mille impegni fuori dalle piste. Infatti Powell stampa il miglior tempo dell’anno con 9.78 e, zitto zitto, comincia ad insinuare il dubbio che sì, questa volta ce la può fare a mettere il naso davanti a tutti. Ed invece ecco la notizia che non ti aspetti: fuori anche lui per infortunio all’inguine. Proverà a recuperare per correre almeno la staffetta 4 x100.
A questo punto Bolt ha la strada spianata anche se non è al 100% della condizione: un predestinato, in tutti i sensi.

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Simone Tini / Eurosport
 
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view post Posted on 4/9/2011, 18:56




Mondiali di Atletica - Arese "Non bisogna deprimersi"


Il presidente della Fidal traccia un bilancio dei mondiali di atletica di Daegu, banco di prova in vista di Londra 2012. L'italia torna a casa con una medaglia, il bronzo conquistato dalla Di Martino nel salto in alto. Certo, il risultato non è dei più incoraggianti, ma c'è margine di miglioramento


"Vorrei cominciare dalla staffetta. Me l'avessero detto alla vigilia, che sarebbe arrivata quinta ai Mondiali, avrei firmato. Vista la gara, però, mi dispiace: bisogna essere onesti, questa era un'occasione che non so se potrà ricapitarci". A tracciare un bilancio della spedizione azzurra ai Mondiali sudcoreani è il presidente della Fidal Franco Arese. "Certamente non c'è materia per esaltarsi, ma io non voglio nemmeno deprimermi - spiega il numero uno federale -. L'unica medaglia oggettivamente alla nostra portata era quella di Antonietta Di Martino, e, a giochi fatti, è arrivata, cancellando lo zero di Berlino. Poi, certo, abbiamo piazzato pochi atleti in finale, ma sono anche arrivati alcuni noni, o decimi posti, che non sono lontani da quella soglia. Gli atleti hanno sostanzialmente fatto la loro parte".
Arese assegna le sue preferenze: "Non mi piace fare classifiche, ma certamente mi sono piaciuti Pertile, entrambe le staffette, e la Rigaudo, che è stata la sorpresa più bella. Meucci, poi, rappresenta anche un segno di speranza per il mezzofondo: ha grandi margini di miglioramento, e credo che qui abbia capito che cosa significa fare l'atletica ad altissimo livello". Una strada che il presidente disegna con una metafora: "E' ora che l'atletica italiana metta il saio e cominci a girare per il mondo. Dobbiamo tornare a confrontarci, a fare scelte radicali, a cominciare da quelle di allenamento, e a fare quei sacrifici indispensabili per crescere. Confrontarsi con le metodiche degli stranieri, collezionare esperienze internazionali, rimettersi in discussione".
L'Olimpiade di Londra è dietro l'angolo. "Dobbiamo fare alcune cose ben precise. Curare gli atleti che abbiamo, e che rappresentano il nostro vertice, nel migliore dei modi. Recuperare tutti quelli in grado di fare cose significative e che attualmente, per ragioni diverse, sono fuori causa, da Gibilisco alla Cusma, per citarne due. Poi, crescere più velocemente i giovani, accorciando il loro percorso di maturazione, che è troppo lungo. Li voglio vedere presto in nazionale assoluta. E poi, sì, fare quel che fa la Germania: curare il proprio giardino, ovvero le specialità nelle quali da sempre storicamente eccelle, razionalizzando l'impiego delle risorse".
I nomi dei big sono noti. "Per Londra contiamo sulla Di Martino, sulla Rigaudo, ma anche su Schwazer. Mi auguro che abbia visto che tipo di gara è stata la 50km. E spero che Howe abbia visto anche il lungo. Io non so quanto ci vorrà perché torni, ma gli auguro di poterlo fare, le sue misure di qualche stagione fa sono ancora vincenti in questa specialità".
Domanda diretta: c'è disagio nel commentare questo Mondiale? "Per me non è il peggiore di sempre, chi lo dice? La mia opinione è che non sia peggiore di Berlino, o di Helsinki. Però, se penso a come è complicato il nostro mondo dell'atletica italiana, allora sì che provo un po' di disagio, che mi demoralizzo. Nessuno se la prenda, ma quando un atleta giovane fa un minimo risultato, tutti pensano che sia destinato a vincere l'Olimpiade... Io voglio cambiare molte cose nel prossimo anno, come ho annunciato nella riunione del consiglio federale di luglio. Cambiamenti radicali nella impostazione della nostra attività, nei nostri regolamenti, nelle modalità di svolgimento degli Assoluti. E affidarmi ad una agenzia di marketing, a degli specialisti in questo campo. E poi mi aspetto una sempre maggiore collaborazione con le società militari: sono una risorsa per il nostro sistema, ma dobbiamo collaborare per allenare meglio, e di più, gli atleti". Niente rivoluzioni, però: "Farle a questo punto del quadriennio sarebbe dannoso per il movimento, e certo non porterebbe dei frutti".

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Drak94
view post Posted on 4/9/2011, 19:12




Il Caso - Frenata voluta o benzina finita?


Nella finale degli 800, il rettilineo di Caster Semenya desta sospetti e si ipotizza che abbia rallentato apposta per far passare la russa Mariya Savinova, evitando così ulteriori polemiche sul suo ermafroditismo


I Mondiali di atletica di Daegu, in Corea del Sud, hanno chiuso i battenti, ma qualche dubbio resta su quanto visto, soprattutto in ottica Londra 2012. Un tema su tutti, quello del fallimento di Usain Bolt nei 100 metri, è già stato trattato, mentre resta l'interrogativo sulla pessima prestazione della delegazione italiana, che si regge tutta sulle spalle di Antonietta Di Martino, l'unica capace di portare a casa una medaglia e con avversarie decisamente imbattibili per lei, "puffetta" della pedana del salto in alto che se la deve vedere regolarmente con delle autentiche valchirie (lei è solo 1,69 metri, mentre Blanka Vlasic è 1,93 metri e Anna Chicherova 1,78 m).
Ciò che però ha destato più sospetti nell'ultima giornata della kermesse iridata è stato l'atteggiamento di Caster Semenya. La sudafricana, dopo essersi laureata campionessa mondiale negli 800 ai Mondiali di Berlino 2009, era stata al centro di numerose polemiche sulla sua sessualità: accusata anche dalla nostra Elisa Cusma (che poi si scusò) di essere in realtà un uomo, la Semenya aveva patito lunghi mesi di analisi e controanalisi per stabilire quanti cromosomi X esistano nel suo DNA. Alla fine, nonostante fosse stato conclamato l'ermafroditismo, le fu concesso di gareggiare con le donne, benché comunque nell'ambiente si insistesse sulla struttura fisica mascolina, i tratti somatici poco femminili e la voce vagamente baritonale.
Ed eccola di nuovo, dopo due anni, a Daegu. Lei è quella da battere e così sembra anche nella gara coreana: dopo un primo giro guardingo, la sudafricana aumenta il ritmo e dalle retrovie riesce a portarsi avanti. In uscita dall'ultima curva, però, ecco un primo rallentamento, che consente alla russa Mariya Savinova di risalire e tornarle alle spalle. A circa 30 metri dal traguardo, infine, sembra proprio che Caster freni: gli ultimi passi sembrano quasi una corsa defaticante e non l'ultimo sforzo per conquistare un oro mondiale.
Subito i nostri commentatori TV, Maurizio Trezzi e Alberto Cova, hanno espresso la loro perplessità su questo strano finale di gara e già la stampa di settore ha ipotizzato che la Semenya abbia volutamente frenato per far passare l'avversaria ed evitare quindi di alimentare ulteriori polemiche sul suo essere o meno una donna.
Noi non ci sbilanciamo in giudizi, ma chiediamo a voi di esprimervi in base alle immagini del video sottostante:

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Ilaria Bottura / Eurosport
 
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Drak94
view post Posted on 13/9/2011, 19:25




Atletica - Usain Bolt si riprende i 100


Usain Bolt si aggiudica la gara dei 100 metri al meeting di Zagabria con il tempo di 9.85 (miglior prestazione della manifestazione). Dayron Robles convince nei 110 ostacoli chiudendo al primo posto in 13 netti. La Chicherova prevale nella lotta con la padrona di casa Vlasic nel salto in alto


UOMINI - Il 61esimo meeting di Zagabria, valido per l'Iaaf World Challenge, ha offerto gare di ottimo livello. Ovviamente l'attenzione era tutta per l'uomo più veloce del mondo, Usain Bolt. Il giamaicano, squalificato a Daegu nei 100 metri, aveva voglia di stupire e di riprendersi la vittoria nella sua gara. L'olimpionico giamaicano, di ritorno nella sua specialità dopo la squalifica per falsa partenza ai Mondiali di Daegu, si è imposto con il crono di 9"85 (nuovo record del meeting) nonostante un'uscita dai blocchi non perfetta. Alle sue spalle, lo sprinter di Saint Kitts Kim Collins (10"01) e quello di Trinidad e Tobago Richard Thompson (10"03). Grande risultato poi per Dayron Robles che fa segnare il miglior tempo dell'anno sui 110 ostacoli con 13" netti. Era molta la voglia per il cubano di rifarsi dopo la squalifica subita ai Mondiali di Daegu per un contatto con il cinese Liu Xiang. Vittorie, inoltre, dei keniani Hillary Kipsang Yego nei 3000 siepi (8'12"81) e NixonKiplimo Chepseba nei 1500 (3'30"94), del russo Aleksandr Menkov nel salto in lungo (8,18 metri). Bella affermazione inoltre di LaShawn Merritt sui 400 metri: l'olimpionico americano, in 45"22, ha battuto il connazionale Greg Nixon (45"73) e l'atleta di Trinidad e Tobago Renny Quow (45"95).

DONNE - In campo femminile gli occhi erano puntati sul salto in lungo con l'idolo di casa Blanka Vlasic opposta alla rivale Anna Chicherova. Sarà la russa a spuntarla grazie ad un percorso senza errori fino ai 2.00 metri. La croata invece aveva sbagliato il primo salto proprio a 2 metri senza poi riuscire a superare la misura dei 2.04 che le avrebbe permesso di vincere. Carmelina Jeter non tradisce le attese e si aggiudica la gara dei 100 metri femminili con il tempo di 11"00. La campionessa americana, oro nei 100 e nella 4x100 ai Mondiali di Daegu (e argento nei 200), ha preceduto la giamaicana Schillonie Calvert (11"13) e la bulgara Ivet Lalova (11"33). Nei 400, successo della giamaicana Novlene Williams-Mills (50"31), mentre nei 100 ostacoli vince l'australiana e iridata in carica Sally Pearson (12"68).

L'AZZURRO - Nicola Vizzoni si è piazzato al sesto posto nella gara del lancio del martello. Il veterano azzurro non è andato oltre i 76,43 metri in una prova vinta dal tagiko Dilshod Nazarov (80,30) sullo sloveno Primoz Kozmus (80,28) e l'ungherese Krisztian Pars (79,86). Vizzoni era l'unico italiano in gara nella riunione croata. Da segnalare poi la grande prestazione di Dayron Robles. Il 24enne olimpionico cubano, squalificato ai Mondiali di Daegu dopo la vittoria per un contatto irregolare ai danni del cinese Liu Xiang, si è aggiudicato la gara dei 110 ostacoli con il crono di 13"00, realizzando la miglior prestazione mondiale stagionale. Seconda e terza piazza per gli americani Jason Richardson (13"04, primato personale) e David Oliver (13"20). Nel lancio del disco maschile invece, successo dell'ungherese Zoltan Kovago (64,91) sull'australiano Benn Harradine (63,83) e l'estone Mart Israel (63,16).

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Drak94
view post Posted on 17/9/2011, 09:28




Atletica - Bolt vince anche in Belgio, ma Blake...


Usain Bolt si ripete anche a Bruxelles dopo il successo a Zagabria: il giamaicano vince i 100 metri in 9"76, ma Yohan Blake sfiora il suo record del mondo nei 200 per soli 7 centesimi


Dopo il successo al meeting Zagabria, Usain Bolt si riconferma anche al Memorial Van Damme di Bruxelles, ultimo appuntamento della Diamond League 2011: il giamaicano si impone nei 100 metri segnando il nuovo primato stagionale (e anche della manifestazione) in 9"76, 9 centesimi meglio di quanto fatto in Croazia. Alle sue spalle si piazzano i connazionali Nesta Carter, che taglia il traguardo in 9"89, e Lerone Clarke, terzo con 10"05.
Ma alle spalle di Bolt continua a crescere l'ombra di Yohan Blake: il campione mondiale nei 100 metri fa sua la gara dei 200 metri in Belgio segnando un fantastico 19"26, a soli 7 centesimi dal primato del mondo di Usain, a cui strappa, però, il record del meeting fissato nel 2009 con 19"57.
I 100 metri femminili vanno invece alla statunitense Carmelita Jeter che, con il crono di 10"78, precede la giamaicana Veronica Campbell-Brown (10"85) e l'atleta di Trinidad e Tobago, Kelly-Ann Baptiste, terza in 10"90.
Quinta l'azzurra Simona La Mantia (14,27 metri) nel salto in lungo femminile vinto dall'ucraina Olha Saladukha (14,67); successo della cinese Yanfeng Li (66,27) nel disco donne. Anna Chicherova vince la gara di salto in alto superando l'asticella posta a 2 metri e 5 centimetri, nuovo record del meeting. Al secondo posto la connazionale Yelena Slesarenko con 1.96; mentre terza si piazza la svedese Ebba Jungmark con 1.93, stessa misura ottenuta dalla croata Blanka Vlasic e dalla nostra Antonietta Di Martino, classificatesi rispettivamente quinta e sesta.

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