| ¬Kob |
| | Combattimento alla Cieca
Il sole splendeva ormai alto nel cielo, arrivato quasi completamente sopra il tetto del mondo, ad osservare i suoi figli e le sue figlie durante una nuova giornata. Risplendeva ogni giorno, in egual modo, su tutto il territorio del mondo, illuminando di quella luce abbagliante le foglie sulle fronde degli alberi, le superfici cristalline delle acque cerulee ed i visi delle persone provenienti da ogni dove, baciate da quei caldi raggi così lontani. Quella era una mattinata particolarmente buona per godersi il panorama del mondo. Poi c’era il vento, calmo e delicato, che ti accarezza la pelle come una piuma, ti leviga il volto e nel mentre ti scompiglia i capelli, che sembrano non voler restare a posto nemmeno un poco. Non sembrava nemmeno possibile che appena poche ora prima lo stesso vento fosse impetuoso, travolgente, tanto da scompigliare le foglie sugli alberi, costringendole a staccarsi dai rami e a volar via, nell’etere oscurato da grosse nubi cariche di tempesta. Rispetto a quella mattina, quando ancora le luci dell’alba ancora non si erano fatte vedere, il tempo era cambiato quasi radicalmente, mostrando una giornata degna di essere vissuta. Sotto al sole di quella bellissima giornata, tra un sospiro di vento ed un altro, Ryo si era decisamente limitato nella sua offensiva. Non si era nemmeno impegnato, o aveva riflettuto su ciò che stava facendo. Quasi fosse stato il movimento più naturale del mondo, era partito come una scheggia, come se non si fosse mai fermato, come se non fosse reduce da alcun infortunio. Si era dimenticato completamente del dolore, aveva fatto tabula rasa nel suo cervello, aveva lasciato da parte il resto del mondo, e con il movimento più fluido e leggiadro che si potesse mai vedere aveva fatto la sua prima mossa. Niente di troppo complesso, aveva semplicemente calcolato le distanze del suo avversario, osservato i suoi movimenti, riflessi, aveva fatto in modo di avere un quadro generale del suo avversario e della situazione complessiva, ideando a poco a poco la sua strategia. Quel giovane che aveva davanti, non se l’era cavata poi male, si era mosso bene su quel campo da gioco veloce e preciso, evitando i lanci delle armi del Kiriano, e rispondendo con la stessa moneta sul giovane Ryo. Era stato furbo, si era limitato ai movimenti più semplici, basilari, ma niente era sfuggito all’occhio attento del Mikawa, che in un attimo era riuscito ad inquadrare il suo avversario. Era abituato a valutare la situazione più veloce nel minor tempo possibile, e date le sue stesse statistiche mai era stato un problema. Quel Konohano che gli stava davanti aveva degli ottimi riflessi, era riuscito ad accorgersi del flash e a prendere le giuste precauzioni, ed allo stesso tempo aveva contrattaccato, tutto in pochi attimi. Era stato veloce, aveva organizzato un’ offensiva semplice in pochi attimi, ma non lo era stato abbastanza. Gli Occhi di Ryo non si erano fermati un attimo, e come se la situazione fosse stata fermata si erano accorti di ogni movimento, ogni respiro, ogni battito, di ogni sussulto. Per quanto si potesse nascondere dietro quello sguardo di ghiaccio, il Kiriano era riuscito comunque a leggerlo, a capirlo.
Proprio come aveva fatto precedente il Mikawa, anche il ragazzo della foglia aveva una buona manualità e destrezza, ed una volta schivate le armi da lancio aveva risolutamente contrattaccato utilizzando lo stesso metodo. Un flash, veloce, furbo, gli era bastato lanciare a terra una semplice pallina ed aveva ottenuto un’altrettanto efficace azione diversiva. Non era stato frettoloso, aveva evitato di utilizzare delle armi per un attacco semplice e frontale, in maniera da preservare le risorse per quando lo scontro si sarebbe fatto più interessante, ed intanto aveva avanzato i preparativi per la sua offensiva. Ryo si era limitato a chiudere gli occhi, cercando di ripararsi dalla luce il più possibile, e stando attento con gli altri sensi a ciò che gli accadeva nel territorio circostante fece qualche balzo indietro, in maniera da distaccarsi dal suo avversario. In quei pochi attimi, immagini e sensazioni si susseguirono in una spirale di idee e piani all’interno della testa del giovane della Nebbia, elaborando i dati che aveva appena ricavato, e tentando di prevedere l’esito del combattimento. Anche se era riuscito a valutare il livello di quel Francix, però, non era ancora detta l’ultima parole, anzi, l’incontro era appena iniziato. Il padrone del Chikotsumyaku aprì gli occhi appena un secondo dopo, ormai sicuro che l’effetto del Flash avversario fosse finito, ed a circa un paio di metri di distanza dal suo avversario si preparò a difendersi dalla sua offensiva. Durante quel brevissimo lasso di tempo in cui il giovane era stato privo del senso della vista, il Konohano aveva approfittato della situazione per utilizzare una qualche tecnica di moltiplicazione, materializzando nelle sue vicinanze tre copie, identiche all’originale, e quindi potenzialmente problematiche. Non sapeva ancora se quella era una semplice tecnica illusoria, oppure se quelle che aveva davanti erano copie corporee, pronte ad attaccare e abbastanza pericolose da ferire. Anche se quel ragazzo che si trovava davanti non sembrava troppo in alto nei ranghi della scala gerarchica Ninja, non poteva ancora immaginare il piccolo Ryo contro chi si stava scontrando, e quali tecniche o abilità potesse possedere un ragazzo di Konoha. Oltretutto aveva già fatto le sue esperienze con il villaggio della foglia, ed aveva imparato a non stupirsi più di coloro che ne fanno parte. Fece un ultimo balzo indietro, arrivando a quota tre, e piegandosi leggermente sulle ginocchia prese la spinta necessaria per issarsi in aria, in maniera da difendersi adeguatamente da quelle copie, e proprio mentre si esibiva in una capriola leggiadra e veloce approfittò della situazione per sferrare, all’interno del movimento rotatorio, due calci diretti alle due copie più prossime, troppo vicine ormai per schivare un attacco del genere, per poi atterrare a piedi uniti, distanziandosi sempre più, e a poco a poco, da quegli avversari molteplici. Non si era accorto mentre si destreggiava in aria, che uno dei Konohani a lui difronte aveva mantenuto leggermente le distanze, rendendosi più lontano rispetto alle altre copie, ed occupando un brevissimo lasso di tempo aveva posizionato le mani a formare un sigillo, attivando così, inaspettatamente una tecnica acquatica che il giovane Mikawa aveva ben nota. Solo all’ultimo secondo si rese conto di ciò che stava accadendo, o per meglio dire, era accaduto, e mentre si trovava circondato da un cilindro d’acqua, sbucata dal terreno, approfittò della copertura della visuale del suo avversario per organizzare, sempre nel minor tempo possibile, il suo attacco. In un attimo prese da una delle sacche porta oggetti alla vita un piccolo oggetto tondo, una sfera poco più piccola del palmo di una mano, e mentre con la mano destra raggiunse uno dei fuuma shuriken piegati e riposti dietro la propria zona lombare della schiena iniziò a controbattere sul nuovo avversario. Alzando leggermente il gomito sinistro e dandosi una spinta verso l’esterno, avrebbe perforato quell’acqua fredda, e prima che potesse uscire completamente da quel cilindro avrebbe lanciato a terra quel fumogeno appena agguantato, lasciando diffondere in pochi attimi una densa coltre nube di fumo viola, per mascherare i suoi movimenti. Aveva dunque preso le distanze dal suo avversario, anche se i metri che li dividevano erano ancora pochi, e concentrandosi particolarmente sulla Copia che aveva appena evocato quella tecnica, occupando tutti i sensi che possedeva per localizzarla nuovamente, avrebbe aperto di scatto la sua arma, nascondendo velocemente una carta-bomba sotto alle lame, ed eseguendo un movimento rotatorio per imprimere maggiore forza e velocità al colpo avrebbe lasciato andare l’arma, diretta al busto avversario, all’altezza dell’anca sinistra.
Era stato veloce, non si era preoccupato di limitare le sue capacità, sapeva, in fondo, che quel giovane non voleva mostrare tutte le sue carte, ed il modo migliore per costringerlo a farlo, pensava il giovane Mikawa, era di sicuro quello di metterlo alle strette, per poi sfoggiare un incontro mozzafiato. Ryosuke si era mosso velocemente, molto più del Konohano secondo le valutazioni che aveva fatto precedentemente, ed in un attimo aveva ripreso in mano la situazione, attaccando nuovamente all’interno di quella nube di fumo, ormai espansa al massimo, eppure non aveva finito di giocare le sue carte. Senza aspettare un solo attimo, il Kiriano si tolse la giacca, ormai impregnata completamente d’acqua, lasciandola cadere a pochi passi di distanza, e potenziando ulteriormente i suoi arti inferiori [Controllo del chakra: attivazione], facendoci scorrere una leggera quantità di chakra, si sarebbe messo a correre, concentrandosi sui rumori che avrebbe prodotto il suo avversario, fino ad arrivargli a circa un paio di metri di distanza, più precisamente alle sue spalle. Con un movimento velocissimo e preciso avrebbe dunque rivolto il suo sguardo verso la nuca avversaria, o almeno avrebbe tentato di indovinare dove si trovasse a giudicare dai movimenti e dai suoni che riusciva a sentire, tra cui anche quello della sua giugulare, che a così pochi metri di distanza pareva quasi avere la stessa intensità di un tamburo. Avrebbe dunque ritratto leggermente il polso della mano destra, avvicinandolo al fianco, e aprendo bene la mano, concentrandoci sopra una buona dose di chakra, si preparò velocemente a sferrare l’ultimo attacco di quella serie [Palmo Distruttivo]. Sarebbe stato un colpo preciso e potente, che avrebbe dovuto danneggiare sostanzialmente il braccio destro del ragazzo direttamente alla base, la spalla, come minimo dislocandola se tutto fosse andato secondo i piani del ragazzo. Poi avrebbe indietreggiato, di almeno quattro o forse cinque metri dal ragazzo della foglia, uscendo dalla nube di fumo e prendendo le adeguate distanze per reagire ad un eventuale contrattacco. Dopotutto era veloce, molto veloce, anche per molti dei ninja del rango superiore al suo, e questo lo aveva sempre saputo. Il Chikotsumyaku, la sua particolare abilità innata, gli aveva permesso un potenziamento del corpo fuori dal comune, permettendogli di raggiungere velocità elevatissime e di acquisire una forza notevole, anche se questo accadeva a discapito del suo chakra, da sempre scarso nelle quantità.
“Vediamo di Divertirci…”
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Energia: Rossa Chakra: 185/210 Condizione Mentale: Incuriosito Condizione Fisica: Illeso Consumi: Controllo del chakra: attivazione [Bassissimo]; Palmo Distruttivo [Medio]. Techiche utilizzate: Palmo Distruttivo. Bonus: Velocità +70%; Forza +30%. Malus: Chakra -30%. Equipaggiamento: 1/5 Kunai; 1/2 Fuuma Shuriken, 1/1 Makibishi; 0/1 Carte Bombe; 2/2 Bomba Gelo, 1/1 Bomba Scoppiettante; 3/4 Fumogeni; 3/4 Flash; 1/1 Katana; 2/2 Tonici azzurri; 1/1 Tonico Rosa; 1/1 Accendino; 1/1Guanti con Lamina. CITAZIONE Controllo del Chakra Base Permette al ninja che possiede un sufficiente controllo del chakra di convogliarlo nella muscolautura per ottenere un bonuns in una statistica pari al 10%, per un turno ogni combattimento, al massimo per 15 minuti consecutivi in Quest per Giorno. Costo Attivazione: Bassissimo.
Palmo Distruttivo Tipo: TaiJutsu Villaggio: N/A Un violento colpo dato con il palmo della mano aperto. Per poterlo eseguire efficacemente bisogna avere una forza non indifferente. Date le linee di forza sfruttate in questo attacco anche se il ninja dovesse subire un contrattacco il corpo ne risentirebbe con tutte le probabilità solo degli effetti (ridotti) senza tuttavia intaccare la forza o la buona riuscita di questo. (Livello: 4 / Consumo: Medio) CITAZIONE Ecco il mio post. Scusa il mio immense ritardo ma ho avuto molti problemi di connessione ed in vita privata, e sfortunatamente fino a pochi giorni fa non ho potuto iniziare a scrivere niente. Spero ti sia tutto chiaro nel mio post, nel caso puoi chiedere come sempre, l'unica cosa che vorrei farti notare sono i tempi di azione del mio pg, che utilizzando tutta la velocità di cui dispone +10% derivante dall'abilità "Controllo del Chakra" accorcia di molti i tempi delle descrizioni. Tutta la mia azione offensiva avviene in pochi attimi, e soprattutto la differenza di secondi tra l'attacco con il Fuuma Shuriken ed il Palmo distruttivo è di massimo due secondi. Vedi tu poi come gestirti con il resto delle zioni descritte da me.
Se hai bisogno di chiarimenti o altro non esitare a contattarmi. Edited by ¬Kob - 25/9/2011, 14:14
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