| Serie A - Seedorf "Vogliamo un altro Scudetto"
Dopo aver portato a casa un scudetto, Clarence Seedorf vuole il bis e guardando all’Europa l’olandese si dice ottimista in chiave Champions League
SECONDO OBIETTIVO? LA CHAMPIONS - Il Milan non deve porsi alcun limite nella sua voglia di vincere. Lo scudetto conquistato lo scorso anno deve accrescere la consapevolezza nei propri mezzi e far prendere coscienza che, pur in presenza di un Barcellona che sembra imbattibile, in realtà la squadra rossonera può conquistare la Champions League.
UN MILAN INVINCIBILE? - Per Clarence Seedorf, uno dei senatori della squadra, sarebbe la quinta a livello personale. "Il Milan - ha detto l'olandese in conferenza stampa - deve pensare di poter vincere la Champions, così come deve pensare di potersi ripetere in campionato, così come deve cercare di vincere tutte le competizioni per le quali lotta in questa stagione”.
QUEL BARCELLONA TROPPO FORTE...- “Capisco che il fattore Barcellona confonde un po' le acque - continua Seedorf - parliamo sempre di calcio e nessuna squadra è imbattibile. Ognuno ha il proprio modo, il Barça al momento offre il miglior calcio al mondo con giocatori fantastici, ma non deve essere il nostro obiettivo quello di essere come loro. Il nostro obiettivo è la Champions da vincere con le nostre caratteristiche, con le nostre qualità. Dopo aver vinto il campionato l'anno scorso, dobbiamo avere ancora più convinzione dei nostri mezzi, sapendo cosa serve per vincere con questo gruppo.
L'IMPORTANTE E' RIMANERE CON I PIEDI PER TERRA - “Senatori? Con l'impegno dimostrato abbiamo fatto capire al resto della rosa che bisogna continuare a lavorare come prima e forse fare qualcosa di più. C'è grande autostima ma anche il dover rimanere realistici sui nostri mezzi. Non siamo il Barcellona a livello individuale, ma questo non vuol dire che non possiamo vincere la Champions", ha aggiunto il giocatore.
IL RUOLO LO DECIDE IL MISTER! - A Seedorf guai a parlare di ruolo in cui si vede meglio o di spazio da doversi ritagliare in questa squadra. “È la decima stagione al Milan e fate sempre la stessa domanda - dice rivolto ai giornalisti - chiedete all'allenatore dove mi vede. La mia preferenza la sapete e non la ripeto più, ma sapete anche che sono sempre a disposizione della squadra e dell'allenatore, come sempre in carriera".
LA CONCORRENZA NON FA PAURA - Seedorf non teme concorrenza, è sempre più convinto dei propri mezzi. "Per me non ci sono mister X o altro. Spero che Milan porti a casa tanti calciatori buoni anche nel mio ruolo, perchè più siamo forti più abbiamo possibilità di vincere. È fondamentale avere opzioni e scelte per una grande squadra come il Milan; aumenta la comeptizione tra di noi ma anche la nostra competitività" ha detto il centrocampista orange, che ha parlato dei gol che puo' segnare in una stagione a seconda del ruolo che interpreta.
GLI OBIETTIVI? NON SOLO I GOL - "Il minimo sarebbero 10 gol a stagione quelli che vorrei fare, spesso ci sono riuscito. Certo, la posizione in campo condiziona molto ("da mezz'ala ne faccio 6-7"), ma ci sono obiettivi un po' diversi, non legati al gol. Ad esempio, per gli assist dell'anno scorso sono contento, ho fatto tanti assist vincenti, voglio essere determinante per il gioco del Milan, questo è importante per me e per quello che ci si aspetta da me. Vincere come squadra è sempre meglio degli obiettivi personali, lo scudetto è un punto di partenza di questa squadra per questa stagione a livello di convinzione dei propri mezzi" si dice sicuro Seedorf, che ha confermato di aver visto un Ibrahimovic molto motivato.
SU IBRA E CASSANO... - "Zlatan l'ho visto molto bene, motivato, riposato. Cassano? Fa più fatica, ha un altro fisico, ha bisogno di lavorare tanto, ma anche lui presto si metterà a posto. Sono due giocatori diversi a livello fisico, ma nonostante questo ho visto Cassano in amichevole con tanta voglia di divertirsi e di fare che lo hanno portato a fare assist e gol".
UN COMMENTO ALLE PAROLE DI PRANDELLI - Le parole di Prandelli che ha invitato i calciatori a farsi spazio nei club se vogliono sperare di essere convocati per gli Europei dei prossimo anno, riferite anche a Cassano, per Seedorf suonano molto come stimolo. "Penso che non sia vero che non ci sono titolari in una squadra. Si sa quali sono i titolari e quali no. Ibra è in ballo? Non credo proprio. Nel caso di Cassano valuterei quanti sono i titolari, quanto spazio pensa di potersi ritagliare e quanto pensa di poter fare bene e mettersi in evidenza con quello spazio. Se pensa di non avere sufficiente spazio per soddisfare le esigenze del CT, allora ci penserei, ma io lo vedo qui tranquillo, penso abbia intenzione di lottare per ritagliarsi più spazio possibile quest'anno al Milan".
CHI TEMERE NELLA PROSSIMA STAGIONE? - E sulle rivali, Seedorf inseriscce Juve, Milan e Napoli, tutto sommato le solite. "La Juve la vedo molto motivata e con un ambiente pieno di entusiasmo, l'Inter ha preso un grandissimo allenatore che ha dimostrato con meno mezzi di poter competere a grandi livelli in Italia, adesso ha i mezzi e quindi farà certamente bene. Poi c'è il Napoli, che avrà più autostima e che quest'anno è anche più competitiva".
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