~.River Flows In You, Allenamento Chakra Adesivo

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hermione-giorgy
view post Posted on 22/10/2010, 18:59






~.Legenda

Narrato
Pensato
Parlato



Il fiume guarda lontano, e già vede la fine del lungo viaggio;
una striscia azzurra chiude la via, la rompe per sempre;
il mare! Il mare!
~.Giuseppe Fanciulli

~.River Flows In You
Il cielo si stava rischiarando e una deliziosa alba rosata spuntava gioiosa e felice di annunciare una splendida giornata, era una mattina di metà maggio all'incirca e la natura era completamente ferma, immobile, addormentata e pronta a risvegliarsi appena i dolci raggi del sole nascente l'avessero sfiorata delicatamente, come farebbe una madre accarezzando il proprio figlio o un'amante dando un bacio di rosa al proprio Sole.
Le fronde degli alberi frusciavano sotto la leggera brezza che era solita spirare in mattinate come quella, l'erba verde, ricoperta di rugiada, danzava sotto le carezze dell'aria, il silenzio del luogo, intriso di misticità, era accompagnato dallo scroscio lento di un fiumiciattolo che attraversava la boscaglia, l'acqua sbatteva contro i massi dislocati nel torrente schizzando dolcemente goccioline nell'erba vicina ed alcuni pesciolini nuotavano seguendo la corrente.
La ragazza sedeva su di un ramo, arrampicarsi fin lassù le era costata molta fatica, un bel po' di graffi lungo le gambe e le braccia, ma quelle erano solo piccolezze, perché alla fine patire un po' per poi poter godere di uno spettacolo come quello non aveva prezzo.
Non aveva paura di cadere, nonostante si fosse arrampicata davvero in alto; mentre da lassù si godeva quella bellissima visione di un'alba nascente che sembrava quasi abbracciare il mondo si sistemò meglio sul ramo poggiando la schiena contro il rugoso tronco dell'albero, aprì la tracolla e ne estrasse i pezzi del flauto traverso che rimontò con eleganze e rapidità. Quella non era una posizione particolarmente favorevole per suonare, non riusciva a prendere bene l'aria dalla pancia poichè il basso ventre era contratto, ma provò ugualmente a suonare, chiuse gli occhi prese più aria che poté e lentamente cominciò a soffiare nello strumento.
L'aria si riempì di colpo di note dolci e leggere che si mescolavano i rumori della natura che si stava svegliando, la melodia fluiva dal flauto e le dita della ragazza si muovevano agili e leggere sui tasti dello strumento. La musica intonava le note di River Flows In You, una canzone che aveva decisamente segnato la sua infanzia, la prima che imparò a suonare col flauto e una delle poche chele donava un vero senso di pax suprema e armonia col mondo circostante.
Non appena ebbe finito staccò dalla bocca lo strumento, aprì gli occhi e inspirò profondamente.

Brava, bella melodia, ti ho vista arrampicarti quassù e direi che la grazia non ti si addice proprio

Niniel per poco non perse l'equilibrio dallo spavento, la figura era apparsa di colpo, così dal nulla. Così la ragazza volgendo lo sguardo all'interlocutore ci rimase parecchio male e lo fissò con aria molto sbigottita.
Il ragazzo sorrise, ma non riuscì a cogliere un minimo di vera gioia da quel movimento, sembrava quasi una smorfia di disprezzo.
Aveva avanti a sé il suo sensei, niente di strano si potrebbe pensare, e invece di strano e bizzarro la situazione ne aveva. Le suddette parole erano state pronunciate niente meno che dal ninja più spietato di Oto, e questo la confondeva parecchio.
Smontò rapidamente il flauto che aveva tenuto in mano e lo ripose accuratamente nella piccola tracolla, si schiarì un po' la voce prima di dire qualcosa anche lei in risposta al maestro.

Salve, Buongiorno.
Ah mi ha vista? Beh dopotutto non si può essere granché aggraziati salendo ad un'altezza del genere su un tronco d'albero


Lanciò un'occhiata decisamente irrispettosa nei confronti del sensei, ben certa che l'avrebbe potuta benissimo trucidare con un solo sguardo.
Il giovane fece una smorfia e replicò in tono asciutto

Bene, ora scendi giù da questo albero, cercando di non ammazzarti magari, che ti insegno due cosette io

Le sue parole avevano tutta l'aria di essere una minaccia bella e buona.
La kunoichi non rispose e si limitò a scendere dall'albero procurandosi altre escoriazioni lungo il corpo, che bruciavano ogni volta che collidevano ancora con il tronco. Alla fine di un'ardua e apparentemente interminabile discesa, Niniel si guardò attorno alla ricerca del Maestro senza però scorgerlo da nessuna parte.

Stolta

La voce quasi roca rimbombò per la foresta, la giovane alzò di colpo la testa, ben certa di aver capito dove fosse la fonte sonora

A parere mio la tua discesa è stata peggio di un pugno nello stomaco, ma ti rendi conto? Sei una kunoichi non uno scoiattolo che deve raccogliere castagne o che ne so un gatto impaurito che si aggrappa con le unghie ad un tronco per scappare da un cane che lo insegue! NO porca miseria, NO!

Le parole erano un misto di ironia, malvagità e severità e la voce era diventata sempre più roca, ma non era quello che propriamente lasciava interdetta la ragazza, era più che altro la posizione da cui stava parlando il giovane.
Era appeso a testa in giù su di un ramo a circa 4 metri dal suolo.
Niniel fissava con aria assai shockata, non le era mai capitato di vedere una cosa del genere.

Non mi dire che non sai nemmeno che tecnica sto usando, signorina

Silenzio.
Il sensei sbuffò seccato e camminando lungo il tronco scese a terra come se stesse camminando sulla più dritta ed agevole delle strade.
Poi, sempre con una smorfia sgradevole dipinta sul viso, parlò ancora, quasi sibilando le parole

Questa tecnica è una delle più elementari, semplici e banali che si possano fare, anche un bambino la conosce e tu fai quella faccia intontita per una cosa così? Ma non hai MAI visto NESSUNO fare una cosa così?

Niniel lo guardava con una faccia strana, se ne stava lì, ferma e zitta, non sapeva che dire, poi l'orgoglio sepolto vinse e con aria secca rispose

No, mai visto, mai in vita mia; è grave? A me non interessa fare la kunoichi, non mi interessa è violenza, non è bellezza, non è arte, per l'arte non serve saper stare a testa in giù appesi ad un ramo

Le parole risuonarono secche, erano sgradevoli quanto la smorfia del ninja.
Il sensei rise in una maniera inquietante e malevola

Come se a me interessasse anche solo minimamente quello che TU vuoi fare, sei una mia studentessa, ho questo noiosissimo incarico e tu farai quello che io ti insegnerò, e se non vuoi startene appollaiata come un pappagallo su un ramo allora farai l'ochetta e camminerai sull'acqua, Chiaro?

Era un tono chiaro, semplice e lineare. Un ordine certo.
Così senza replicare, nettamente stroncata dalla risposta, la kunoichi si avviò con aria più o meno avvilita presso il fiume, guardò nell'acqua in movimento, il suo riflesso appariva distorto, i raggi del sole, che ormai si era alzato, creavano giochi di luce sullo specchio d'acqua, chinò il capo nei confronti del Maestro con fare interrogativo; lui non disse nulla si limitò ad avvicinarsi all'acqua e come se davanti a lui ci fosse la continuazione del prato camminò sulla superficie liquida.
E ora stava lì, al centro del fiume, con una certa aura di onnipotenza, con gli schizzi d'acqua che colpivano la sua figura e l'armatura che gli copriva parte del corpo; poi la sua voce rimbombò, distruggendo anche quel minimo attimo di pace naturale che si era creata

Ora, vieni qui, e per cortesia non starnazzare

L'occhiata sprezzante che Niniel gli rivolse sembrò scivolargli addosso come se nulla fosse, poi parlò in maniera più calma possibile, cercando di trattenere la voglia infinita di affogarlo con brutalità, rendendosi conto che alla fine l'affogata sarebbe comunque stata lei

Come faccio ad arrivare lì?

La formulò piano e lentamente, non voleva che trasparisse tropo la collera e in effetti ci riuscì

Ragazza, hai presente la melodia che stavi eseguendo prima col tuo flauto? River Flows In You, ora concentrati, chiudi gli occhi e guarda dentro di te, ascolta il tuo corpo cerca di avvertire come una sorgente di energia, trovala sprigionala e lascia che ti invada, proprio come un fiume, un torrente in piena, poi quando ci sarai riuscita concentra tutta l'energia nei tuoi piedi e potrai arrivare fin qui.
Non metterci tutto il giorno però.


Facile a dirsi...

Pensò la giovane alquanto turbata, ma non aveva intenzione di farsi insultare ancora perciò si concentrò e chiuse gli occhi, non percepiva assolutamente nulla. Provò a sedersi, incrociò le gambe sull'erba umida chiuse gli occhi e si concentrò sul proprio Io interiore, cercò di ascoltarne la voce, di comprenderla, cominciava a percepire i battiti del cuore ma qualcosa non andava, si stava distraendo, non riusciva a concentrarsi solamente sulla ricerca dell'energia, la sua mente vagava anche ad altro. Aprì gli occhi di scatto e tuffò la faccia nell'acqua e rimase lì in apnea. Lasciò che la sua mente si svuotasse come se i pensieri fossero portati via dalla corrente, poi quando pensò di essere "pronta" fece riemergere il capo e tornò nella medesima posizione di prima.
Provò a concentrarsi ancora, più intensamente e questa volta le parve di avvertire come un leggero fuoco sotto la pelle, come una vena infuocata che le scorreva sotto pelle, una sensazione particolare. Provò a stuzzicare ulteriormente quella fonte che secondo lei risiedeva principalmente nel cuore, ma non ne era certa, la sentiva ma non riusciva a localizzarla bene.
Continuò questo esercizio per oltre un'ora e ad un certo punto ci riuscì, trovò la chiave ed aprì il cassetto e fu invasa dall'energia, non sapeva padroneggiarla ancora ma almeno riusciva ad entrarne in possesso.
Tutto questo concentrarsi però l'aveva sfinita, non era propriamente resistente.
Si stese su un fianco e chiuse gli occhi, riuscì a cogliere solo un "Ma chi me lo ha fatto fare.." provenire dal centro del fiume e poi basta si addormentò pacifica, ignorando palesemente il sensei, dopotutto era colpa sua se era così stanca.
Quando riaprì gli occhi era primo pomeriggio, il sole era alto nel cielo, fiero e gli alberi filtravano la luce, l'aria si era scaldata.
La kunoichi si sedette stiracchiandosi, sistemò i capelli e stropicciò gli occhi, guardò in direzione del fiume e il sensei non c'era più

Se ne sarà andato

Pensò sperando che fosse effettivamente così, ma in realtà sapeva bene che non se ne sarebbe andato finché lei non fosse riuscita a camminare su quel fiume; che si trattasse di senso del dovere lo escludeva, pensò piuttosto al cinismo, come motivo principale della sua insistenza.
Si concentrò di nuovo, ora riusciva a chiamare l'energia quando e come voleva e anche se le dispiaceva ammetterlo era una sensazione davvero magnifica.
Si alzò in piedi e si avvicinò all'argine, chiuse gli occhi ed evocò il chakra dentro di sé, provò a convogliarla nei piedi, e quando pensò di esserci riuscita mosse un passo sulla superficie liquida, per un attimo sembrò che tutto filasse liscio ma poi il piede sprofondò nell'acqua e lei si ritrovò a fare un bagnetto fuori programma

Quà

Riuscì a dire sarcasticamente imitando lo starnazzare di una papera.
Si rialzò e tornò al punto di prima, grondante d'acqua. Chiuse gli occhi e rifece lo stesso processo di prima:
Concentrazione, Evocazione, Convogliamento.
Questa volta si soffermò di più sulla fase di "convogliamento" cercò di trascinare ogni minima particella sulla pianta dei piedi, mosse il passo decisivo e questa volta sembrò che il suo peso fosse sostenuto, ma un pesce guizzò sotto la superficie distogliendo la sua concentrazione e cadde di nuovo nell'acqua gelida. I capelli le si appiccicarono alla faccia così con un gesto della mano li spostò dietro all'orecchio si rialzò pronta a riprovare.
Le escoriazioni che si era procurata prima bruciavano un po' dopo essere venute a contatto con l'acqua ma questo non la demotivò, alla fine non le importava di capire come usare quella tecnica ma le importava dimostrare al suo sensei che non era un pappagallo da trespolo o un'ochetta da stagno, ma una ragazza e che come tale doveva rispettarla.
Provò e riprovò per quello che le sembrò un tempo indeterminato, il sole calava piano e lei era distrutta dai continui insuccessi, cominciava a fare freddo e i vestiti bagnati le davano parecchia noia.
Ad un certo punto apparve dal nulla il giovane, con la sua solita smorfia dipinta in viso

Allora, a che punto sei? Noto che sguazzare nello stagno ti piace; Quà

Il tono maligno e meschino di sfida scivolò addosso alla ragazza che lo ignorò palesemente, si riavvicinò al bordo questa volta non chiuse gli occhi, si concentro e dopo aver fatto confluire il chakra mosse un passo leggero sperando in cuor suo di non affondare ancora, non avrebbe retto l'umiliazione era davvero troppo stanca. Il primo passo andò a segno e continuò, passo dopo passo finché non arrivò al centro esatto del torrente, si girò con sguardo fiero e traboccante di orgoglio verso il suo Maestro, ma era sparito, ancora. Sentiva le forze defluire poco a poco, così più velocemente che poté tornò a riva. Si stiracchiò e incurante del freddo e dei riscontri sulla sua salute andò a stendersi alla base di un albero poco lontano.
In poco meno di un minuto cadde tra le braccia di Orfeo.
Quando riaprì gli occhi era l'alba, erano passate ben ventiquattro ore dall'inizio di quella massacrante "prova", provò a sfruttare quanto aveva appreso il giorno prima e salì in cima al grande albero a godersi nuovamente la nascita di un nuovo giorno.




SPOILER (click to view)
Lo so che fa schifo XD perdono per il ritardo °-° e chiedo scusa se ho ruolato così tanto il pong, ma mi serviva ai fini della storia XD spero di aver centrato un po' il carattere ç_ç



Edited by hermione-giorgy - 22/10/2010, 23:11
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 23/10/2010, 09:42




CITAZIONE
Veniamo alle valutazioni. Manca lo status finale e devi stare molto attenta alle ripetizioni, credo sia l'errore che hai commesso più volte: alla fine te ne ho citati alcuni. Il tuo Pg mi piace, lo hai caratterizzato bene e nei suoi movimenti si riconosce il tuo stile. Ovviamente, senza che te lo dico, devi migliorare, ma durante il corso avrai modo di capire i tuoi limiti e di superarli agevolmente. Per quanto riguarda l'allenamento, avrei preferito che descrivessi maggiormente ogni tentativo che non dire "riprovò per un'ora intera", comunque quelli basilari sono stati trattati, quindi per l'obiettivo in sè, va più che bene. Per adesso è tutto, ci vediamo di là. Ah, occhio che si dice tra le braccia di Morfeo, non di Orfeo.

Chakra Adesivo e Repulsivo: Acquisto.
Energia Gialla: Acquisita.

CITAZIONE
Questa tecnica è una delle più elementari, semplici e banali che si possano fare, anche un bambino la conosce e tu fai quella faccia intontita per una cosa così? Ma non hai MAI visto NESSUNO fare una cosa così?

CITAZIONE
No, mai visto, mai in vita mia; è grave?


 
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