Il Risveglio di Seito, Uchiha's Progression

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Shiryu Uchiha
view post Posted on 19/9/2010, 13:30




CITAZIONE

Visto che il Pg Seito Uchiha non ha dovuto frequentare l'accademia, ereditando grado ed energia dal mio ex personaggio, ho svolto questo allenamento per narrare l'acquisizione dell'energia Gialla che avviene nel primo post, del Grado Genin circa a metà dell'opera e della Verde alla conclusione del tutto. Le dinamiche rispettano gli Slot Azione e Tecnica di uno Shinobi, tenendo conto di un lasso di azione, per singolo Turno, di circa dieci secondi. I consumi di Chakra sono stati sempre inseriti nella tabella di Status e all'interno di una giornata si è ipotizzato un recupero di circa un Basso ( 10 ) ogni ora di inattività e un recupero totale durante ogni notte di riposo. Le armi acquisite durante l'allenamento, non saranno né utilizzate al di fuori di esso e né inserite, per alcun motivo, in scheda. Dove è presente N/D, non è stato possibile inserire un valore per via del riferimento a diversi periodi temporali.
In conclusione è stato un modo per riprendere a ruolare, non lasciare vuoti di Bg e per guadagnare un po' di Exp e Ryo.

S c h e d a
SPOILER (click to view)



†I tuoi occhi saranno la mia nuova luce


C a r a t t e r i s t i c h e



Nome: Seito Uchiha
Età: 15 anni
Villaggio: Konohagakure no Sato
Segno Zodiacale: Bilancia
Data di Nascita: 12 Ottobre
Peso: 65 kg
Gruppo Sanguigno: A
Fattore RH: Negativo
Altezza: 170 cm
Capelli: Neri
Occhi: Neri
Mano predominante: Destra
Punti Di Forza: Riflessi, Strategia
Punto Debole: Ingenuità
Ama: Lettura
Odia: Mezzosangue
Obiettivo: Rifondare il Clan Uchiha
Grado Ninja: Genin
Energia:Verde
Elemento Favorito: Katon
Chakra: 200
Ryo: 315 [@]
Exp:0



B a c k g r o u n d


Gli Uchiha di sangue puro, la cui genetica non si era mai corrotta mescolandosi con DNA di altri clan, stavano diventando sempre più una rarità nel mondo ninja. Ci fu un periodo storico nel quale furono sterminati e solo alcuni, i quali si erano preventivamente allontanati da Konoha, riuscirono a rimanere in vita, potendo, così, dare continuità alla storica casata. Molti scelsero di non mantenere la rigidità imposta dal clan, oramai senza legge, crando una stirpe di mezzosangue. Nonostante, in seguito, si fosse riformato e con esso il rigido regolamento che vincolava le unioni solo tra i membri dello stesso clan, la genetica era oramai compromessa. Per questo motivo alcuni membri storici si riunirono in un'organizzazione denominata "Occhio di Luna", la quale aveva il compito di rifondare il clan e custodirne gli antichi segreti. Seito e la sua famiglia, sterminata in parte durante una guerra con i mezzosangue, appartenevano ad essa fin dalla sua creazione. Gli Uchiha massonici si erano oramai anche infiltrati nell'intera gerarchia di Konoha, dall'accademia al consiglio, potendo così favorire una fuga costante di informazioni verso "Occhio di Luna".

I n d u m e n t i


Indossava un giromanica nero, elasticizzato, sopra al quale portava un corpetto bianco anch'esso smanicato. Sulle spalle aveva ricamato in rilievo il ventaglio Uchiha, simbolo di uno dei clan più importanti di Konoha, mentre sulle braccia altrimenti nude, due lunghi manicotti di colore nero, attorcigliate ai quali vi erano delle metalliche catene, che, come sinuosi serpenti, avviluppavano le braccia dell'Uchiha; scendendo, una fascia elastica di colore nero-grigio gli cingeva la vita e dei pantaloni scuri, che terminavano con delle ulteriori fasce dello stesso colore, avvolgevano le gambe del ragazzo. Del suo equipaggiamento lasciava intravedere solamente la Katana che teneva legata in diagonale dietro le spalle.

P s i c o l o g i a


Seito celava nel suo DNA un solo obiettivo: riportare agli antichi fasti il clan Uchiha ed il suo mezzo era l'organizzazione "Occhio di Luna", per la quale i genitori ed il fratello avevano dato la vita. Il carattere del giovane ragazzo rispecchiava una personalità forte, decisa, ma dai tratti ancora ingenua. La sua volontà di raggiungere il pieno potere per ripulire il clan dai traditori e dai mezzosangue gli donava una determinazione fuori dal comune. Allo stesso tempo le contraddizione dell'essere umano, ambiguo e bramoso di realizzare i propri interessi, lo aiutarono a scoprire i veri piani dell'allora clan Uchiha. Il sottile filo che intercorreva tra l'odio e la giustizia lo portarono a diventare uno shinobi spietato e solitario.

__G d r


Il ragazzo, oramai quindicenne, aveva raggiunto una maturità tale da affrontare il percorso previsto per ogni aspirante shinobi. Kira Uchiha, Jonin di Konohagakure e membro di "Occhio di Luna" era stato scelto come sensei del giovane. Seito si era sempre allenato nel clan, sotto le direttive dei severi istruttori dell'organizzazione ed ora era pronto ad ottenere la carica di Genin del villaggio. Nel mentre aveva già compiuto la prima missione per la sua organizzazione, il suo team aveva fatto fuori Shiryu Uchiha, prelevando un antico manoscritto ed i suoi giovani occhi contenenti uno Sharingan purissimo.

Link__


~Training~
Il Risveglio di Seito [@] ~ In Corso


A r m i__


~Katana [ x1 ]~
Queste armi vengono definite anche come comuni spade giapponesi.
All'inizio le katane erano usate dagli antichi samurai, ultimamente però anche i ninja hanno incominciato ad usufruire delle loro caratteristiche. La lama è fatta in ferro spesso pochi centrimeti ma nello stesso tempo molto affilato, questa può avere una lunghezza che oscilla dagli 80 ai 90cm e non è esattamente dritta ma a mano a mano che si arriva fino alla punta si piega leggermente.
L'arma è contenuta in un fodero che può essere tenuto, o dietro la schina attaccato con un laccio, o a uno dei due fianchi, per esempio sorretto da una cintura.
Non ha un peso elevato, anzi, grazie alla sua leggerezza, gli affondi portati con essa risultano anche un po veloci, ma la resistenza non è delle migliori.

~Kunai [ x5 ]~
Altra arma tipica e quasi mai assente nell'equipaggiamento di un ninja.
Il Kunai ha una forma che ricorda quella di un normale coltello, la doppia lama termina con una punta anch'essa molto tagliente. Il manico è lungo quanto basta per essere completamente impugnato con una mano ed è avvolto da piccole fasciette bianche. L'ultima parte dell'attrezzo è formata da un anello del diametro di due dita unite, quest'ultimo può servire a varie funzioni, lo si può tenere con l'indice o legare per esempio con del filo.
E' usato sia in modo offensivo che difensivo, con la prima si sfruttano la punta e le due lame affilate, con la secondo si possono parare armi di piccole dimensioni.


~Flash [ x2 ]~
Il "Flash" è usato per la prima volta da Shikamaru per estendere la sua ombra, in quanto a comando con il chakra viene generato un'intenso bagliore, che si estende in un area di 12m x 12m provocato dallo scoppio della sfera, oltre a questo modo, la sfera può essere innescata grazie un unb forse scossone, per sempio lanciandola a terra. Questa è una pallina di piccole dimensioni, 5cm di diametro.
Può essere usata per confondere/stordire l'avversario se questo guardasse direttamente la forte luce, gli causerebbe un annebiamento della vista che dura per un intero turno.


~Filo d'Acciaio [ x1 ]~
Questo filo di acciaio della lunghezza di 20m è particolarmente resistente e versatile, può sopportare benissimo il peso di una persona che eventualmente si sosterrà con esso.
Il filo può essere tenuto necessariamete arrotolato, per via della sua lunghezza, in qualsivoglia tasca del proprio equipaggiamento.
Questo può essere usato come conduttore dell'elemento del fuoco, infatti nella tecnica del "Triplice Attacco del Mulino Sharingan" generalmente su di esso, i componenti del clan Uchiha fanno passare il "Drago di Fuoco" per poi andarsi a schiantare contro il bersaglio.


~Sacche Porta Oggetti/Shuriken [ x3 ]~
Tre Sacche che vengono posizionate dietro la schiena all'altezza della cinta, in modo da raggiungerle senza farsi vedere dal proprio avversario. Possono fungere da porta armi o porta oggetti.

~Custodia Porta Armi [ x1 ]~
Custodia da posizionarsi sulla coscia, raggiungibile semplicemente estendendo il braccio, può contenere un buon numero di armi da lancio o di altri oggetti.

~Coprifronte della Foglia [ x1 ]~
E' la conferma di appartenere alla classe ninja del proprio villaggio, lo consegna il sensei dopo che si è superto con successo l'Esame per diventare Genin. I Mukenin rigano il simbolo del Villaggio Tradito.


A b i l i t à__


¬Visione delle correnti di Chakra - Base [Genin]
Questa abilità permette al possessore dello sharingan di poter analizzare le correnti di chakra che si manifestano al di fuori del corpo di ogni ninja e così visualizzare lo spettro, ossia l'immagine, della prossima mossa dell'avversario, questa capacità funziona con attacchi fisici, lanci di armi e ninjutsu (si riuscirà a prevedere solamente la traiettoria di questi, ma ciò non garantirà la possibilità di evitarli se troppo veloci o improvvisi rispetto alle proprie capacità fisiche).
Senza questa abilità il possessore dello sharingan non potrà utilizzare la preveggenza in alcun caso e modo.
[Abilità riservata ed obbligatoria per i possessori dello Sharingan.]

¬Conoscenza dei Veleni - Base [Genin]
Permette di preparare veleni leggeri, e relativi antidoti.

¬Maestria in un’arma - Base [Genin] (Katana )
Lo shinobi che possiede questa abilità è in grado di utilizzare un’arma con particolare destrezza, essendo capace di prodursi in attacchi particolarmente complicati o coreografici.
L’arma, che deve essere unica, nella quale lo shinobi si specializzerà deve essere dichiarata e inserita in scheda con annesso riferimento alla specializzazione nel suo utilizzo.
Per agilità nell’utilizzo di un’arma si intende la rapidità nello sfoderarla, e nel brandirla, ovvero destreggiarsi con essa.
Per forza di un arma aumentata si intende l’incremento del potenziale offensivo di suddetta arma: taglierà più a fondo, opporrà maggiore resistenza agli urti, vincerà più facilmente i confronti lama a lama.
Per precisione di un arma si intende la capacità di colpire un bersaglio nel punto esatto nel quale si mira con maggiore o minore possibilità di successo. Più la precisione è alta, meglio si potrà mirare, spesso anche centrando particolari punti di un corpo.
Per gittata di un’arma si intende la massima distanza dall’utilizzatore alla quale essa può arrivare.
Le armi nelle quali è possibile specializzarsi sono le seguenti e comportano i seguenti vantaggi:
- Arma da corpo a corpo [Katana, Wakizahi, ecc.]: Aumento del 15% dell’agilità d’uso e del 10% della forza dell’arma.
- Armi a distanza [Kunai, Shuriken]: Aumento della precisione con quell’arma del 15% e aumento della gittata massima del 10%.


T e c n i c h e__B a s e


†Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
¬Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[Massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)

†Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 1
¬Il ninja che pratica questa tecnica è capace di cambiare il proprio aspetto. Se la sua scelta ricade su qualcosa di diverso da un altro essere umano, per esempio un oggetto o un animale, questo deve essere compreso entro questi parametri: da 1/3 del proprio peso e volume (minimo) a +33% del proprio peso e volume (massimo). Il consumo Bassissimo va sottratto dalla propria riserva all'inizio di ogni turno di chi ha effettuato la tecnica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo)


T e c n i c h e__A v a n z a t e


†Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no Jutsu
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
¬Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)

†Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Serpente con indice destro fuori.
¬Tramite questa tecnica il ninja crea davanti a se un resistente muro d'acqua, che gli permette di preteggersi da attacchi di fuoco e dalle armi da lancio. A seconda delle necessità il muro può assumere una forma cilindrica e proteggere il ninja a 360°, in quel caso però la sua robustezza risulterà indebolita. Il consumo varia da Medio in presenza di una consistente quantità d'acqua (almeno 20 litri concentrati entro 3 metri dall'utilizzatore) ad Alto in assenza della suddetta condizione.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile)

†Pioggia di Fuoco - Katon: Housenka no Jutsu
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Cane, Bue, Coniglio, Tigre.
¬Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere parecchie sfere di fuoco (12) dalle dimensioni di due pugni uniti, che arrivano anche a venti metri dall'utilizzatore. Chi è colpito da questi proiettili riporta ustioni medio-leggere su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che la singola sfera non è in grado di danneggiare molto un avversario, e lanciarle tutte in un unico punto potrebbe vanificare completamente il jutsu. Dal grado di chunin però, il ninja è in grado di lanciare all'interno delle sfere fino a sei shuriken, che verranno quindi occultati completamente dalle fiamme: in questo modo il potere offensivo del singolo proiettile è almeno raddoppiato. Inoltre, dal grado jonin in su, l'utilizzatore può eseguire questo jutsu di counter, ad esempio appena dopo un salto atto a schivare una carica nemica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio-Alto)
[Solo se si ha in scheda la Palla di Fuoco Suprema]

†Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Nessuna
¬Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve).
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)

†Raffica della foglia - Konoha Reppuu
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Nessuna
¬Servendosi di questa tecnica il ninja, che durante l'esecuzione della stessa compirà un giro di 360° sull'asse frontale, tenta di portare a terra un'avversario in corpo a corpo. Nella sua interezza questo taijutsu si compone in un abbassamento del baricentro, una spazzata che mira ad entrambe le gambe avversarie, e una conseguente spinta verso l'esterno. Se colpito nel punto prescelto, l'avversario non solo finirà a terra, ma verrà anche scagliato lontano... da quell'effetto simile ad una raffica di vento che dà il nome alla tecnica.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Basso)

†Tifone della Foglia - Konoha Gouriki Senpuu
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Nessuna
¬Questa tecnica è la versione potenziata della Raffica della Foglia. Ha un raggio molto elevato (ben 8 metri) che viene raggiunto tramite un'alta concentrazione di chakra e ovviamente un salto adeguato alla distanza che si vuole raggiungere. Servendosene un ninja, che durante l'esecuzione della stessa compirà un giro di 360° sull'asse frontale, tenterà di colpire uno o più bersagli che siano nelle immediate vicinanze del punto in cui la esegue. Nella sua interezza questo taijutsu si compone di un unico calcio girato di spinta. La forza del colpo è leggermente superiore a quella di un calcio normale, ma la velocità è doppia, rendendo una completa difesa davvero difficile. Se colpiti, eventuali avversari verranno scagliati parecchio lontano... da quell'effetto simile ad una raffica di vento che dà il nome alla tecnica.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
[Solo se si ha in scheda la Raffica della Foglia]

†Rilascio - GenJutsu Kai
Villaggio: N/A
¬Questa tecnica serve per deflettere una GenJutsu, a meno che non sia molto potente o in relazione ad una abilità innata. Concentrando il chakra e gridando "Rilascio!" si riesce a deflettere l'onda di chakra della Genjutsu. Si può usare anche su un'altra persona.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Basso)



® Copyright By Shiryu Uchiha
vietata la copia anche parziale





Edited by Shiryu Uchiha - 3/10/2010, 21:04
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 19/9/2010, 16:48






~Narrato
«Parlato»



≈Quartiere Uchiha - Campo di Addestramento Numero 3 - うちは一族



~L
a storia insegna che il destino di un ninja è scritto fin dalla sua nascita, deciso dall'appartenenza ad una casata, da una linea genetica o semplicemente dai capricci di una Divinità. Seito non era quel tipo di essere vivente. Voleva modellare le regole della propria vita con carta e penna, impugnata dalla sua ferma mano. Nonostante i suoi quindici anni aveva già vissuto i traumi che molti uomini provavano lungo l'intero corso dell'esistenza; infatti perse, in giovane età, genitori e fratello i quali furono uccisi durante uno scontro con degli Uchiha impuri. Proprio loro che venivano considerati dal villaggio della Foglia, Konohagakure no Sato, l'elite tra gli shinobi, una stirpe di Uchiha dalla genetica immacolata, rinnegati però dall'allora clan di mezzosangue, furono stranamente abbandonati al loro destino. Il ragazzo aveva oramai raggiunto una maturità tale da affrontare il percorso previsto per ogni aspirante shinobi. Kira Uchiha, Jonin di Konohagakure e membro di "Occhio di Luna" era stato scelto come sensei del giovane. Seito si era sempre allenato nel clan, sotto le direttive dei severi istruttori dell'organizzazione ed ora era pronto ad ottenere la carica di Genin del villaggio. Nel mentre aveva già compiuto la sua prima missione per l'organizzazione, il team aveva fatto fuori Shiryu Uchiha, prelevando un antico manoscritto ed i suoi giovani occhi, contenenti uno Sharingan purissimo. Pochi giorni dopo raggiunse il luogo indicatogli in una comunicazione dal clan: il campo di addestramento Uchiha numero tre, una struttura sita all'interno di un piccolo bosco, fedele riproduzione dell'ambiente circostante il villaggio di Konoha. Il ragazzo era stato "svezzato" da poco alla crudele vita dell'organizzazione e sembrava essere ancora frastornato. Era conscio delle conseguenze che avrebbero potuto derivare da determinate azioni, ma lui sentiva di essere nel giusto, seppur non comprendendo ancora appieno alcune scelte del clan. Kira lo stava attendendo e dopo essersi guardato ripetutamente intorno, il Jonin si accasciò con flemma sulla parete ruvida di un tronco, quasi stendendosi al suolo, tanto era stato l’annoiarsi che aveva caratterizzato quei minuti di attesa. L'espressione interrogativa di Seito venne acquietata da una spiegazione decisa e concisa di ciò che lo avrebbe interessato. «E' inutile presentarmi e perdere tempo: Sai già chi sono. Il mio compito è quello di renderti più forte. Io ozierò qui. Nel frattempo, dovrai provarmi di saper utilizzare il chakra adesivo, la base della manipolazione che approfondiremo più avanti. Non mi va di spendere troppo tempo a spiegarti di cosa si tratta, poiché dovresti già saperlo: mi limito a darti delle direttive generali. In primo luogo dovrai essere abile nel dosare la giusta quantità di chakra da accumulare nei piedi. Non troppa e nemmeno poca. Ultimata questa fase, che di certo ti porterà via del tempo, sarà la volta della parte più difficile di questa prova: dovrai mantenere costante la quantità di chakra che hai prima trovato. Non sarà facile, non lo è stato per nessuno, tranne che per i geni. Ma se fossi un genio non saresti qui ad ascoltare il mio discorso e saresti già a testa in giù su di un ramo d’albero.» Kira prese fiato, era austero come al solito e parecchio disinteressato alle sorti di quei tentativi nei quali Seito si sarebbe cimentato. Seguitò con tono stanco, quasi seccato di dover proseguire quel discorso inutile. «Non ti darò alcuna dimostrazione pratica, e perché non mi va, e perché nella tua carriera ninja sarai più volte costretto ad affrontare da solo l’apprendimento di nuove tecniche e dovrai essere autonomo nell’imparare. Dovrai acquistare indipendenza ed imparare dai tuoi stessi errori se vorrai notare qualche seppur scarso margine di miglioramento. Devi essere in grado di rimanere attaccato con la suola dei piedi alla corteccia dell’albero in maniera parallela al suolo. Hai due ore, non di più.» Seito conosceva di fama il suo sensei, più volte si erano incontrati nelle riunioni di "Occhio di Luna" e più volte aveva ascoltato le gesta di quel ragazzo dalle doti fuori dal comune. Il giovane aspirante Genin alzò il capo facendo ricadere all'indietro i capelli corvini e lanciò un kunai, appena impugnato da una sacca nascosta dalla sua manica, conficcandolo nella corteccia di un arbusto sulla sua sinistra. Distante due metri dal tronco, congiunse il palmo delle mani. Fece combaciare la sinistra e la destra in maniera perfetta. Era il suo modo di richiamare il chakra. Si concentrò, cercando di farlo defluire attorno il suo corpo. Secondo il suo ragionamento sarebbe bastato per l'esercizio. Era convinto che quello strato avrebbe svolto il compito di "colla". La corsa fu improvvisa, come se qualcuno lo avesse appena spinto. Era stato presuntuoso e peccò di superbia. Cominciò a correre sul tronco, poggiando un piede dopo l'altro e arrivò a circa due metri e mezzo di altezza. Nei suoi pensieri scattò il lampo del successo, ma evidentemente l'inerzia della rincorsa stava camuffando l'esito del suo tentativo. Quando l'energia fisica terminò, il chakra non fu abbastanza per tenerlo legato a quella superficie lignea. Cominciò a scivolare, nonostante si fosse aggrappato prontamente con le mani. Nella discesa riuscì ad aggrapparsi al kunai precedentemente lanciato che gli impedì di ruzzolare sul terreno. Si spinse all'indietro, con una capriola, recuperando l'arma conficcata e tenendola salda nella sua mano. L'avrebbe utilizzata per segnare i suoi tentativi. Respirava lentamente, non guardò cosa stesse facendo il Jonin, non gli interessava. L'aver compreso la difficoltà di quella prova gli bastò per caricarsi di adrenalina. Pensò di aver utilizzato poco chakra e che forse sarebbe stato meglio concentrarlo solo negli arti inferiori. Afferrò l'arma metallica con la bocca, stringendola tra i denti. Si rese conto che il tentativo precedente era completamente andato a vuoto. Non aveva accumulato l'energia nella maniera giusta. Sentiva il peso di quell'errore soffocarlo, ma non si arrese. Era fuori strada, quando eseguiva i jutsu utilizzava il chakra, quindi in qualche modo l'avrebbe dovuto plasmare per quell'esercizio. Ma la forma non era la classica, l'utilizzo che di esso ne doveva fare non era classico; in quel momento comprese quanto fosse difficile. Assunse la stessa posizione precedente e lo richiamò nuovamente a sè. Teneva gli occhi chiusi ed era completamente assorto. Sentì convogliare nel suo sistema circolatorio l'energia fisica e mentale che pian piano, mescolandosi, si tramutavano, appunto, in chakra. Dal suo corpo fuoriuscì un'aurea azzurra violenta, con delle creste simili al ribollire dei raggi solari. In precedenza era stato troppo superficiale nel richiamarlo. Comprese che il modo in cui ribolliva era fondamentale. In quel modo, però, non andava ancora bene. Stava solo sprecando le sue forze. Si concentrò tentando di far defluire la sua essenza nella parte bassa del corpo. Credeva che accumulandola lì, lo avrebbe aiutato a raggiungere il suo obiettivo. Utilizzò la forza interiore come braccio. Seguiva con gli occhi della mente il movimento energetico, spingendolo con fatica. Il profilo azzurro si spostò verso il basso, avvolgendo, con più intensità, gambe e piedi. Il busto, invece, si era liberato di quella sorta di luce. Sentiva la difficoltà nel governare quell'impulso, ma resistette e si fiondò nuovamente a percorrere l'arbusto. Andava meno veloce cercando di far aderire i piedi alla perfezione, ma si sentiva scivolare. Non andava bene, era ancora troppo povero di intensità. Digrignò i denti e con impeto convogliò più chakra. Era a circa tre metri di altezza, ma una bolla energetica si formò sotto i piedi che lo respinse, con foga, dall'albero. Fece in tempo a segnare con la mano sinistra una tacca sul legno. In aria eseguì una veloce capriola atterrando a parecchi metri di distanza dal punto iniziale, avendo percorso una traiettoria diagonale. «No, no, no. Non va bene così. Devo costringere il flusso energetico attorno ai piedi. E' lo stesso meccanismo dell'arte Katon. Bisogna impastare il chakra nella bocca, inspirando per poi espellere la sfera incandescente. Qui, invece, devo impastarlo nei piedi.» Di nuovo, con rabbia, ripetè il preparativo di richiamo. Era freddo nell'animo e caldo nel corpo. I suoi movimenti erano più decisi dei precedenti. Come una cascata impastò il chakra facendolo esplodere attorno ai suoi piedi. Gorgogliava freneticamente sui calzari, come un piccolo vortice azzurro. Sentiva la fatica di quel controllo, ma era l'unico modo per ottenere un risultato positivo. Il kunai era serrato da una morsa invalicabile nella sua mano sinistra. I capelli ondulavano come se potessero esprimere la forza interiore dell'Uchiha. Teneva basso il baricentro del flusso, spingendo il chakra sotto i suoi piedi. Quel controllo era compicatissimo. Era partito facendolo fuoriuscire leggermente dal corpo, poi ne aveva aumentato l'intensità, concentrandolo negli arti inferiori, in quel momento, invece, lo stava dirigendo, comprimendolo all'estremo, verso la zona più periferica del corpo. Non appena si sentì pronto serrò per l'ennesima volta i denti, iniziando la sua traversata contro gravità. I passi erano, allo stesso tempo, sempre più decisi e pacati nel tocco. L'equilibrio non era ancora il massimo e l'avanzata era precaria nel suo equilibrio. I piedi aderivano e permettevano al giovane Seito di avanzare parallelamente al terreno, ma a circa quattro metri ebbe un brivido: il piede destro era troppo povero di chakra, mentre nel sinistro era troppo. Il risultato fu prevedibile, perse il controllo e l'altezza dalla quale stava cadendo era notevole. Tracciò la seconda tacca e cadde. Con il kunai frenò la discesa conficcandolo nel legno ed utilizzando il relativo attrito. A circa due metri lasciò l'arma e compì una traslazione rimanendo a testa in giù. Appoggiò le mani sul terreno, con il palmo delle stesse aperto, facendo leva e permettendogli, così, di ricadere in piedi. Era illeso e stava dimostrando di migliorare tentativo dopo tentativo. Le sue qualità di shinobi emergevano venendo a galla, come corpi leggeri in acqua. «Ci siamo quasi, devo solo modellare meglio il chakra sui piedi, altrimenti perdo l'equilibrio. Devo dargli una forma con la mente, in modo da visualizzarlo con la vista interna.» Era stanco, ma consapevole della sua forza. Sentiva i miglioramenti ed era fiero di se stesso. Esternamente appariva affaticato, ma la compostezza dei suoi movimenti gli donavano sempre un atteggiamento regale. Decise che con quel tentativo sarebbe arrivato fin sopra il ramo che aveva sfiorato poco prima di cadere. Chiuse gli occhi abbandonandosi a quella sensazione di successo che stava per realizzare. Confermò la sua decisione rinfoderando l'arma, non avrebbe inciso tacche quella volta. L'aura azzurra gli avvolse i piedi freneticamente, come al solito. Si concentrò ulteriormente visualizzando una sorta di profilo lineare. Lo vedeva nella sua mente, come se fosse stato proprio davanti ai suoi occhi. L'aura si adattò alle calzature come se le rivestisse dolcemente. Il sudore precipitava come gemme luccicanti dalla fronte di Seito, ma era pronto per dimostrare a Kira il suo genio. Adagio, come un animale nei pressi della preda, si spostava verso il tronco. Appoggiò il piede destro e sentì la pianta aderire completamente sulla superficie. Stava andando come aveva previsto. Aveva manipolato la forma del suo chakra, rendendolo perfettamente adesivo. Il suo corpo avanzava parallememente al terreno. Il peso della gravità ricadeva sul corpo, ma riusciva a bilanciarlo seppur con difficoltà. Lo sforzo era enorme ed aveva consumato quasi la metà del chakra a disposizione. Un consumo così elevato, in così poco tempo, avrebbe stroncato chiunque. Lui era lì, annebbiato, ma presente. Raggiunse dopo altri due passi la vetta, la meta che si era prefissato. Recuperò l'equilibrio mettendosi in piedi sul ramo. Sospirò pensando all'enorme impresa che aveva compiuto, ma le cose belle, nella vita, hanno sempre un momento in cui vengono messe in discussione. Perse l'equilibrio, cadendo in avanti. La sua mano tentò di afferrare il corpo legnoso, ma non vi riuscì. Inconsciamente non aveva bloccato il flusso di chakra che ancora era presente come un'ancora di salvezza sotto i suoi piedi. Il corpo ruotò di centottanta gradi. Era una reazione fuori da ogni legge fisica; infatti i piedi si sarebbero dovuti staccare durante la caduta. Rotearono, invece, come se fossero legati da un vincolo magico. Dosò il chakra uniformemente, senza sbalzi. In una situazione come quella era la prova della sua grandiosità. Un controllo eccelso in quell'occasione. Rimase a testa in giù, dal ramo. Incollato alla perfezione. Tramutò una disfatta in un successo. Come se avesse voluto coronare quell'allenamento con un'azione spettacolare degna di un Uchiha. La perfezione, però, era lontana. E lo sforzo di quel gesto azzerò le sue forze residue. Si staccò dal ramo e per atterrare la caduta effettuò due capriole sul tronco, in verticale. Quel movimento, unito al chakra che fuoriusciva ora da mani e piedi, diminuì la velocità della discesa facendolo atterrare in piedi. Miracoloso. Aveva capito in modo preciso la dinamica di quella proprietà. Poteva usare una qualsiasi parte del corpo e renderla adesiva. Si ritrovò accovacciato alla base dell'albero. Aveva impiegato un'ora per riuscire in quella prova e decise che era arrivato il momento di riposarsi. Un ghigno comparve sul suo volto nonostante la fatica. Il Jonin non volle mai intervenire. Aveva fiducia in quel giovane ed il successo premiò la sua pazienza. «Sapere come si padroneggia una tecnica è solo il primo passo. La vera genialità di uno shinobi emerge quando egli sa utilizzare le sue conoscenze in modo che possano tornargli utili nelle situazione più complesse. Devi essere padrone della tua abilità, non devi solo conoscerla.» Kira pensò davvero che quel ragazzo fosse destinato a grandi cose: notò in lui un grande talento che forse alla sua età neanche lui possedeva. Il giovane Uchiha si voltò accennando, con il volto, un sì quasi impercettibile. «Riposati, domani affronterai una prova più complessa.»




Status
Nome: Seito Uchiha
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 30/50
Condizione Mentale: Determinato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:
[20] - Chakra Adesivo {x4 }
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-
Recuperi:-

Armi
Katana: 1/1
Kunai: 5/5
Flash: 2/2
Filo d'acciaio 30m: 1/1
Sacche Porta Oggetti/Shuriken: 3/3
Custodia Porta Armi: 1/1


Post-it
Dopo aver imparato ad utilizzare il chakra adesivo il personaggio Seito Uchiha acquisisce l'Energia Gialla. In questo primo post non ho voluto caratterizzare troppo la sua personalità. Ho intenzione di dettagliarla con il passare delle ruolate e non partire con un personaggio già completamente delineato, precludendomi in futuro di poterlo saviluppare in diverso modo.



Edited by Shiryu Uchiha - 25/9/2010, 18:42
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 20/9/2010, 21:56






~Narrato
«Parlato»



≈Konohagakure no Sato - Residenza Uchiha



~U
n paradiso: nudo tra le lenzuola, in una divina posa, esercitava il suo diritto nei confronti del Dio Morfeo. Il suo respiro candido e ritmico esplicava senza alcun dubbio la tranquillità di un sereno sonno. Era caduto in quello stato esattamente sette ore prima, dopo aver concluso una dura giornata all'insegna di un intenso allenamento. Era migliorato, molto migliorato, ma negarlo sarebbe stato inutile: lui era Seito Uchiha, membro del clan del ventaglio e senza lo sharingan era destinato a perire nell'oblio dei ninja incompleti. Non avrebbe mai fatto parte della storia di quel tempo. Si sentiva bloccato, cominciava a temere che il suo tratto genetico non fosse così perfetto. Giorno dopo giorno aumentava il ritmo con cui degradava il suo fisico, sottoponendosi a ritmi infernali. Capiva poco a poco che forse non era quella la maniera esatta per raggiungere il suo obiettivo. Forse con l'ausilio dell'esperienza di Kira avrebbe potuto conorare il suo sogno. Il cuscino si era inchinato ore prima, al regale capo del giovane. Il lenzuolo copriva a malapena la parte bassa del ventre; il volto, sereno, era rivolto verso la finestra, mentre le mani, con il palmo delle stesse rivolto verso l'alto, sembravano attendere una benedizione divina. Un raggio di sole, leggiadro, ma intenso superò il filtro della tenda e prima ancora della finestra, andandosi a fermare sulla guancia destra dell'Uchiha. Le palpebre si dischiusero come due boccioli in primavera. Le pupille scure osservarono la stanza pigramente, rendendosi conto del fastidio proveniente dall'esterno. Si portò in posizione eretta con il busto, lasciando le gambe ancora distese sul letto. Con un movimento delicato portò la mano sinistra sul suo viso, passandola anche tra i capelli corvini. Poggiò, uno dopo l'altro, i piedi a terra facendo cadere il lenzuolo. Quando si alzò era completamente nudo. Una figura marmorea, dai tratti perfetti. Non solo, i raggi del sole che avevano preso oramai il sopravvento, lo illuminavano rendendolo simile ad un Dio. Distese le braccia in alto, per allungare i muscoli intorpiditi. Uscì dalla residenza venti minuti dopo, indossava un giromanica nero, elasticizzato, sopra al quale portava un corpetto bianco anch'esso smanicato. Sulle spalle aveva ricamato in rilievo il ventaglio Uchiha, mentre sulle braccia altrimenti nude, due lunghi manicotti di colore nero, attorcigliate ai quali vi erano delle metalliche catene, che, come sinuosi serpenti, avviluppavano le sue braccia; scendendo, una fascia elastica di colore nero-grigio gli cingeva la vita e dei pantaloni scuri, che terminavano con delle ulteriori fasce dello stesso colore, avvolgevano le gambe del ragazzo. «Sei in ritardo.» Le parole fluirono acute dalle labbra di Kira, il quale era appoggiato di schiena al muro dell'abitazione. Seito sorrise, con leggero disappunto. «E tu nel posto sbagliato.» Il Jonin sbuffò divertito. «Oggi ti metterò alla prova in un luogo diverso.» Il sensei balzò in avanti e fece cenno al ragazzo di seguirlo. Il giovane aspirante shinobi non aveva avuto ancora modo di mostrare il suo carattere e sinceramente non gli dispiaceva il comportamento di Kira: era a suo agio durante l'addestramento, con rare conversazioni e molto esercizio. Pochi istanti dopo si trovarono nei pressi di un lago di piccole dimensioni. «Ieri hai imparato ad utilizzare il chakra per rendere adesive parti del tuo corpo. Il meccanismo è lo stesso, accumula energia sotto la pianta dei piedi, creando uno strato di chakra tra essi e l'acqua. Il giusto equilibrio renderà solida ogni zona liquida che calpesterai.» Seito annuì e giunse i palmi delle mani, facendoli combaciare alla pefezione. Richiamava il chakra nel suo solito modo. Non era più un problema per lui impastarlo in una determinata zona del corpo. I piedi si colorarono di una leggera aurea azzurrina. Aveva spinto la sua energia nella zona inferiore del corpo, suddividendola, equamente tra la parte destra e la sinistra. Poggiò il piede sull'acqua, forzando per poter così portare l'altro nella stessa posizione, ma fallì, sprofondando di qualche centimetro. Alzò gli occhi al cielo, avendo compreso la difficoltà dell'esercizio. Le molecole d'acqua, composte da idrogeno ed ossigeno, erano davvero difficili da controllare. Rievocò l'aurea in modo veloce e conciso, ma con maggiore intensità. Il piede si colorò intensamente ed aderì alla superficie senza evidenti problemi. Fece leva su di esso, per appogiare il sinistro che, però, affondò inesorabilmente. Strinse i pugni, non immaginava che fosse così difficile. Bisognava mantenere un quantità precisa di chakra, nè più nè meno. A differenza dell'esercizio sul chakra adesivo e del camminare su superfici solide contro gravità, era molto più complesso; infatti, bisognava dosare continuamente l'energia sulla piante di ogni piede, pena, l'immersione immediata. Per la terza volta richiamò a sè una considerevole quantità di chakra, l'impastò nei piedi e deciso, più che mai, affrontò la prova. Poggiò entrambi i piedi con estrema sicurezza. Era perfettamente in equilibrio sopra la superficie del lago. Sospirò soddisfatto, avrebbe dovuto solo mantenere la stessa quantità di energia e avrebbe camminato per ore, senza problemi. Non fu così. Riuscì a compiere un solo altro passo, visto che quello successivo risultò precario di stabilità. Reagì immediatamente aumentando il flusso di chakra, innervosito dalla situazione. Un piccola colonna d'acqua si formò dalla superficie, quasi a volerlo accerchiare. Era evidente, aveva utilizzato troppa energia. Si ritrovò immerso fino alle ginocchia. Fu sorpreso anche di lui di esser riuscito a sollevare quella quantità d'acqua semplicemente immettendo più chakra. Tornò a riva, digrignando i denti. «Devo concentrarmi di più. La miglior cosa sarebbe quella di visualizzare mentalmente una sorta di cuscinetto di chakra, molto delineato, in modo tale da poterlo controllare con la mente e soprattutto con meno difficoltà.» Sentiva fluire l'energia impastata all'interno del suo corpo verso gli arti motori. Quella volta i piedi furono dotati di una forma geometrica sempre di color azzurro. In poche parole lo aveva accumulato tutto sotto la pianta dei piedi e non tutt'intorno, come era solito fare, per il chakra adesivo. Dotato di quella specie di cuscinetto iniziò la sua camminata acquatica. Un piede dopo l'altro sentiva la stabilità di una superificie solida sotto i suoi piedi. Avanzava spedito, passo dopo passo, verso Kira. In effetti quel tipo di abilità ampliava i suoi orizzonti di combattente. «Niente male, anche se già ieri avevo intuito il tuo potenziale.» Disse il sensei, estraendo un foglio da una tasca del giubbotto. «Tra un paio di giorni affronterai il tuo esame Genin. Qui ci sono tutti i dettagli con ora e luogo dello stesso. Noi ci rivedremo in seguito per l'ultima fase dell'allenamento.» Il ragazzo chinò il volto sorpreso. «Chi sarà il mio esaminatore?» Kira sorrise beffardo, aspettandosi quella domanda. «L'Hokage manderà qualcuno di fiducia. Noi Uchiha non siamo ben visti ultimamente.» Seito annuì consapevole di quella verità.




Status
Nome: Seito Uchiha
Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 80/100
Condizione Mentale: Fiducioso
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:
[20] - Chakra Repulsivo {x4 }
Slot 0/2:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-
Recuperi:-

Armi
Katana: 1/1
Kunai: 5/5
Flash: 2/2
Filo d'acciaio 30m: 1/1
Sacche Porta Oggetti/Shuriken: 3/3
Custodia Porta Armi: 1/1

Post-it
Seito con questo allenamento migliora il suol controllo del chakra. Non guadagna nessun tipo di bonus particolare, ma aumenta il suo potenziale in vista del grado Genin e dell' Energia Verde.


Edited by Shiryu Uchiha - 25/9/2010, 18:40
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 21/9/2010, 11:20






~Narrato
«Parlato»



≈Villaggio della Foglia - Porte di Konoha



~L
’Uchiha era già vestito e stava chiudendosi la porta dietro di sé. Indossava i suoi consueti abiti, la giacca anbu bianca con il simbolo del ventaglio degli Uchiha ricamato alle spalle, un dolcevita smanicato di colore nero, in posizione sottostante al giubbotto, dei lunghi manicotti neri attorno ai quali si snodavano delle catene argentate ed infine dei pantaloni neri come i calzari. Un sussulto, un tuono accompagnò lo sbattere della porta, che adesso abbracciava la casa amorevolmente. Seito fece qualche passo, tra le strade di Konoha, soffermandosi poi a rileggere l’orario e il luogo dell’incontro: alle mura del villaggio, un classico per questo genere di esercitazioni. Il cielo accennava a scurirsi quel tanto da provocare una sperata pioggia. In effetti il sole e gli usuali schiamazzi che facevano da cornice a Konoha incutevano fastidio nel giovane animo dell'Uchiha. Il villaggio era quasi deserto, poca gente gironzolava per i vicoli e persino le strade principali non erano intasate di folla come al solito. Il maltempo scoraggiava la gente, questo era risaputo. Le attività però erano tutte aperte, ma anch’esse soffrivano della medesima malattia che affliggeva il paese, ovvero erano desolate. Alcuni passanti che di tanto in tanto lo incrociavano abbassavano vistosamente lo sguardo, il rapporto tra essi e gli Uchiha non era dei migliori. Il nome di Seito cominciava a circolare tra la gente. Le voci che una nuova promessa del clan stava per diventare uno shinobi non faceva piacere. Gli ultimi che ricevettero questo appellativo crearono diversi problemi all'amministrazione del villaggio: due furono uccisi, un altro aveva fatto perdere le proprie tracce e l'ultimo aveva tradito Konoha. I Chuunin di guardia alle porte principali della "Foglia" osservarono attentamente la direzione del ragazzo, il quale consegnò subito il permesso, firmato dall'Hokage in persona e consegnatogli da Kira un paio di giorni prima, che gli avrebbe permesso di lasciare momentaneamente il villaggio. Al di fuori di esso lo stava attendendo uno shinobi mascherato avvolto completamente da un mantello grigio scuro: era un senza dubbio un Anbu. Seito si avvicinò lentamente, i suoi capelli ondulavano ad ogni minina folata di vento e la sua pelle bianca, candida e dai lineamente puerili celava una determinazione fuori dal comune. «Seito Uchiha, da questo momento ha inizio il tuo esame per ottenere la carica di Genin. Esso consisterà nel catturare, per conto del villaggio, alcuni briganti che stanno infastidendo le piccole realtà intorno a Konoha. Sono stati individuati nella zona Nord a circa un'ora da qui. Io valuterò ogni tua minima mossa ed interverrò solo in caso di pericolo evidente di morte. Buona fortuna.» Il percorso attraverso la foresta della Terra del Fuoco che immetteva a Konoha fu relativamente tranquillo, di tanto in tanto qualche più tenace ed irruenta folata di vento scuoteva le chiome degli alberi e spazzava il paesaggio desolato, completamento atono e privo di elementi cromatici come uccellini o fiori. Un rumore confuso destò lo spirito di Seito. I suoi sensi magnetici percepirono, tra due arbusti, dei movimenti. Due, tre, quattro, cinque figure si muovevano in lontananza. Avevano l'aria di essere briganti o qualcosa del genere. Certamente le loro intenzioni non erano delle migliori. Viaggiando attraverso il Paese del Fuoco poteva capitare di imbattersi in bande di delinquenti che girovagavano in cerca di malcapitati da depredare, ma in quel caso sarebbero state semplici vittime. Osservò i limiti del luogo dello scontro. Quegli uomini avanzavano con passo sostenuto, bisognava agire immediatamentei. Saltò all'indietro senza scomporsi, come se il pericolo imminente non lo impensierisse affatto. Riatterrò sulla corteccia dell'albero dal quale era giunto. Aderì con la pianta dei piedi, utilizzando il chakra adesivo. Era diventato automatico. Un gesto semplice come il saper respirare. Aveva potenziato il suo controllo del chakra con l'allenamento del giorno precedente. Teneva salda la presa, procedendo verso la cima dell'arbusto. Da quel punto aveva la situazione sotto controllo e nel frattempo vide che i cinque barbari brandivano ogni sorta di arma, grezze, affilate e dalle più svariate forme. Li guidava solo un istinto animalesco che li portava ad uccidere per rubare ogni sorta di oggetti. Procedevano senza criterio ed alla rinfusa, non avevano rilevanti abilità in combattimento, però non si facevano problemi a togliere la vita alle loro vittime. Seito aveva già elaborato una strategia per farli fuori in un attimo. Era incredibile come riuscisse a pensare ottimi senjutsu nonostante fosse preda del tempo. «Sono dei banditi privi di qualsiasi forma di intelletto.» Li avrebbe gabbati con un'illusione. La classica, la basilare. Il primo jutsu insegnato in ogni accademia. Seito lo aveva imparato all'età di sette anni, durante un addestramento con gli istruttori del clan. Ricordava perfettamente quel giorno. Diede prova di esser in grado di impastare il chakra, creando un clone perfettamente identico a sè. La stessa tecnica l'aveva utilizzata molte altre volte. Faceva parte, quasi sempre, dei suoi senjutsu. Anche in quell'occasione ne avrebbe usufruito con successo: con velocità invidiabile compose quattro sigilli. L'ultimo, il cane, precedette di un soffio il piccolo sbuffo di fumo che accompagnava normalmente la comparsa dei bunshin. Uno dietro l'altro, quasi a formare una fila, si disposero sul terreno. Con la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo aveva creato cinque copie, perfettamente identiche ad egli. Tutte brandivano una katana, sempre illusoria, che li dotava di un'aria ancor più pericolosa. Li aveva fatti apparire sul terreno e distavano da egli circa tre metri. Diede l'ordine ad ognuna di esse di uscire una alla volta seguendo una precisa formazione. Lo scopo era quello di creare confusione. I banditi si sarebbero dovuti distrarre nel vedere quella massa di cloni. Correvano con moderata velocità uno dietro l'altro e metro dopo metro incrociavano la loro corsa. A circa quattro metri dall'obiettivo si allargarono a cerchio. Nel mentre che i briganti organizzavano una controffensiva, Seito scagliò un kunai con una sfera flash attaccata. Era legata all'arma metallica per motivi di gittata; infatti senza di essa non avrebbe potuto raggiungere distanze elevate. Si conficcò tra i cloni ed i nemici. Aveva già attivato la sfera qualche secondo prima, usufruendo del chakra. Il bagliore fu intenso. La forza accecante trapassò anche il fogliame che nascondeva il ragazzo, il quale aveva chiuso preventivamente gli occhi. Scattò immediatamente. Correva veloce sulla destra rispetto il gruppo di nemici. Aveva lanciato un secondo kunai al quale aveva legato il filo d'acciaio, facendolo avvolgere attorno ad un tronco posizionato sulla sinistra del gruppo, mentre ne teneva saldo in mano un altro alla quale era legata la seconda estremità del filo. Essi stavano ancora cercando di capire cosa fosse stato quel lampo che li aveva resi ciechi. Il filo tenuto teso avanzava solenne. Le copie, una volta toccate, svanirono inesorabilmente. Non era importante. La strategia poneva il suo fulcro nella fase successiva. Una volta superati i briganti, cambiò la traiettoria della sua corsa. Procedeva orizzontalamente, mentre il filo accerchiava e stringeva, sempre di più, i banditi in una morsa fatale. Persero subito l'equilibrio e dopo un altro giro intorno a loro furono in trappola. I due kunai, dotati di inerzia, s'intrecciarono creando un sigillo implacabile. Seito velocemente saltò all'indietro, portandosi a tre metri di distanza. Impastò il chakra nella bocca nel mentre che componeva cinque sigilli: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre. Inspirò con violenza, inarcando all'indietro la schiena. Combinò aria e chakra tramutando il tutto in una grande sfera infuocata. Quanta maestosità esprimeva eseguendo la Goukakyuu no Jutsu. La palla di fuoco avanzò rapidamente strisciando sul terreno. L'impatto fu tremendo. I nemici si accorsero che stavano per essere invasi dal fuoco. La vista era quasi recuperata; infatti l'accecamento era durato poco, il tempo dell'azione eseguita dal giovane. Ciò non fece altro che aumentare la loro sofferenza. Impotenti, mentre tentavano di divincolarsi, subirono il jutsu. Un odore acre di carne bruciata invase l'area. I primi che subirono l'impatto riportarono delle ustioni profonde, mentre gli altri si ferirono, gravemente, alcune parti del corpo. Non c'era tempo per verificare il loro stato. L'Uchiha, anche se indebolito dall'elevato consumo di chakra, afferrò la katana per controllare se tutti fossero fuori combattimento. Fece due sospiri prima di alzare lo sguardo ed accorgersi che l'Anbu si era materializzato proprio davanti a lui. «Ho abbastanza elementi per promuoverti. Ora sei un Genin del villaggio. I briganti puoi lasciarli a me.» Gli lanciò un coprifronte nero, con il simbolo di Konoha inciso sulla placca. Seito lo afferrò al volo e dopo aver riposto la spada lo legò al collo, in una morbida stretta e con la placca metallica rivolta frontalmente. «Adesso inizia il vero divertimento.»




Status
Nome: Seito Uchiha
Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 45/100
Condizione Mentale: Soddisfatto
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:
[5] - Chakra Adesivo
[5] - Attivazione Flash
[25] - Moltiplicazione del Corpo {x5 }
[20] - Palla di Fuoco Suprema
Slot 0/2: N/D
Techiche 0/1: N/D
Bonus:-
Malus:-
Recuperi:-

Armi
Katana: 1/1
Kunai: 5/5
Flash: 1/2
Filo d'acciaio 30m: 1/1
Sacche Porta Oggetti/Shuriken: 3/3
Custodia Porta Armi: 1/1

Tecniche Utilizzate
†Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
¬Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[Massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)

†Palla di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu no Jutsu
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
¬Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)



Post-it
L'Uchiha finalmente raggiunge il grado di Genin. La strategia che ha utilizzato credo sia chiara e semplice. E' stato un modo per dimostrare che Seito possiede le basi per essere promosso. Il Flash utilizzato nel combattimento lo scalerò in scheda, vista l'importanza e la realtà di questo allenamento.


Edited by Shiryu Uchiha - 25/9/2010, 22:18
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 23/9/2010, 14:26






~Narrato
«Parlato»



≈Konoha - Accademia Uchiha



~Una frustazione senza pari, uno scontro intellettuale tra menti poco meritevoli a confronto con quella dell'Uchiha. Un ninja dalla personalità controversa, apprezzato per la sua abilità nelle arti marziali e per il suo innato talento in qualsivoglia cosa nella quale si fosse cimentato, ma purtroppo, il giovane Uchiha, aveva già visto rimpinguarsi la lista dei suoi nemici, assicurandosi in tal modo altrettanti odi attratti da quella personalità forte e misteriosa. L’aria costantemente apatica, la pressoché totale assenza di espressioni facciali che ne lasciassero trasparire le emozioni, insinuavano, ad ognuno che incrociasse il suo sguardo ghiacciato, il sospetto che egli fosse a malapena vivo, che provasse disinteresse verso ogni cosa immerso com'era nel suo mondo di oscuri pensieri, così dannatamente superiori agli avvenimenti che lo circondavano. Seito fu convocato dall'alta gerarchia di Konoha in un incontro dedicato alla conoscenza del nuovo Genin. «Il promettente Uchiha.» Così fu definito fai funzionari presenti in quel momento nell'ufficio del consigliere più anziano della Foglia. Il ragazzino non si scompose e si limitò ad annuire impercettibilmente. Sapeva che quell'incontro avesse delle finalità differenti.«Quello sguardo, i suoi indumenti... è proprio uguale a quell'assassino.» La somiglianza con un altro dissidente Uchiha era strabigliante, ma non per questo Seito avrebbe ragionato come lui. «Ragazzo spero agirai con intelligenza. Non ti conviene metterti contro l'amministrazione del villaggio.» Il gioco politico si stava delineando pian piano come un'alba sul mare. Il clan stava diventando sempre più forte ed influente grazie all'alleanza con i mezzosangue, l'organizzazione Uchiha "Occhio di Luna" voleva invece sterminare la razza impura, così da allearsi informalmente con l'amministrazione che non vedeva di buon occhio un clan troppo potente.«Non seccatemi più.» Furono le uniche parole che uscirono dalle puerili labbra di quel giovane dagli occhi scuri e misteriosi. L'incontro terminò in quel frangente: Seito diede le spalle ai presenti ed uscì dalla stanza, lasciando i suoi interlocutori di sasso. Ripensava proprio a quella situazione mentre faceva il suo ingresso nell'accademia del clan: il luogo dove aveva imparato le basi sull'essere ninja. Alcuni dei presenti fissarono il suo coprifronte legato al collo appena conquistato, mostrando segni di rispetto e di stima, mentre altri ancora abbassarono subito lo sguardo. Non fu difficile capire quali fossero i mezzosangue.«Kira Sama ti sta aspettando all'ultimo piano.» Disse un'istruttrice prima di entrare in classe, rivolgendogli un caldo sorriso. Seito rispose con un cenno e raggiunse per la prima volta la vetta di quell'edificio. Quando aprì la porta un caldo raggio di sole gli fece distogliere lo sguardo. Era una bellissima terrazza, a detta sua insignificante, ma nella realtà davvero ben congegnata. Al centro di essa vi era una piscina circolare, tutt'intorno dei bersagli in legno e un'alta rete l'avvolgeva in un metallico abbraccio. «Non v'era il minimo dubbio che tu potessi fallire l'esame o non sorprendere l'anbu presente.» Disse Kira, avvicinandosi al ragazzo. «Non sei che all'inizio ed oggi ti eserciterai all'uso della katana che, a quanto so, sai maneggiare con bravura.» Fece cenno a Seito di spostarsi più a sinistra, a circa dieci metri da lui. «Agilità di estrazione: devia gli shuriken che ti scaglierò contro e dopo ogni lancio rinfodera l'arma.» Il Genin si mise subito in posizione senza perdere ulteriore tempo anche perchè il senpai aveva già scagliato le prime due stelle ninja: con due movimenti in diagonale le colpì entrambe. La sua katana impattò alla perfezione, producendo uno suono stridulo. Continuò con altri lanci, sempre due shuriken alla volta, accorciando man mano la distanza che li separava. «Stai perdendo lucidità.» Seito accusò presto la fatica di quel tipo di esercizio. Quel movimento e lo sfoderare ogni volta l'arma stava mettendo a dura prova la sua precisione. Il suono causato dall'impatto si stava facendo sempre più frequente, quando oramai erano giunti a meno di sei metri di distanza. Kira si fermò dopo averlo ferito per ben tre volte su entrambe le spalle e sul fianco sinistro. Seito, a quel punto, puntò la katana a terra sostenendosi su di essa. «Deviare una raffica di armi mi mancava nella lista di cose da fare.» Kira balzò lateralmente, superando la cupola contenente l'ingresso alla terrazza. Fece segno di attendere qualche istante. L'espressione contrariata di Seito accompagnò la sua uscita di scena. «Forza d'uso: decapita celermente con un colpo secco i manichini che trovarai in questo percorso. Inizia quando vuoi.» Urlò il senpai dall'altra parte. «Celermente?» Sbuffò a metà tra lo scioccato ed il divertito. Tese l'arma alla sua destra formando un angolo di 45° con la gamba e scattò nella stessa direzione presa in precedenza dal Jonin. Il percorso era colmo di obiettivi, posti in maniera disordinata, ma che compessivamente formavano una specie di corridoio. Non si soffermò a chiedere delucidazioni, ma cominciò subito a giustiziare gli esseri inanimati. I fendenti secchi e divini fecero ruzzolare le prime teste impagliate a terra. Si esibiva in traslazioni e rotazioni del busto inimmaginabili per un semplice Genin. Gemme di sudore colavano frenetiche dalla fronte dell'Uchiha quando si accorse che l'attrito nel recidere stava diventando sempre maggiore.«Gli ultimi hanno al loro interno una fibra in chakra che li rende più resistenti.» Kira proferì l'affermazione con la schiena adagiata ad uno dei diversi manichini decapitati. Lo sforzo si stava facendo sentire e la foga nei colpi aumentava con il procedere di Seito. Giunto all'ultimo si voltò, ruotando il corpo di 180° e facendo letteralmente schizzare via la sua testa. Scostò i capelli dal viso e ripose l'elsa nella custodia. «L'amministrazione ha voluto incontrarmi.» Disse il Genin con voce sprezzante. «La situazione non è delle migliori.» Kira camminò verso la piscina, rotonda di forma e profonda un paio di metri. «Ogni cosa a suo tempo Seito.» Il senpai afferrò due kunai ed iniziò ad attraversarla diagonalmente. «Destrezza nell'uso: affrontami ragazzo.» L'Uchiha recuperò immediatamente le energie e si fiondò contro il sensei. Era diventato automatico impastare il chakra repulsivo e così, dopo un attimo di esitazione, estrasse per l'ennesima volta la katana. I primi due fendenti andarono a vuoto, Kira li evitò spostandosi di poco lateralmente una volta a sinistra e l'altra a destra. Si difese meglio di come aveva attaccato. Il Jonin lo incalzò, aiutandosi anche con un paio di colpi di taijutsu. Con la katana bloccò il primo kunai e con la mano il polso del sensei. Ovviamente non stava combattendo al massimo delle sue possibilità. I colpi successivi andarono quasi tutti a segno: Seito provò a colpire i punti in cui sembrava fosse scoperto il suo avversario, ma Kira era un lampo a fermare la lama.«Sei molto più abile di quelli del tuo livello, ma è ancora troppo poco per me.» Gli occhi tramutarono inesorabilmente in un rosso fuoco a contorno dei quali comparvero tre tomoe scure. La difesa diventò quasi impossibile, riusciva ad anticiapare qualsiasi movimento di schivata. Altri due tagli si aggiunsero ai precedenti, il primo dei quali sul collo e l'altro sulla coscia sinistra. Quando bloccò con entrambi i kunai la lama, il giovane Genin lasciò l'elsa e provò a colpire con un calcio ruotato il volto di Kira, ma egli era già fuori dall'acqua. «Quando ci rivedremo, sarà il momento in cui diventerai un Uchiha vero.» Raccolse la katana che stava già sprofondando nell'acqua e ruotandola in aria la ripose dietro la schiena.«Per allora sarò pronto.» La vista dello Sharingan lo aveva eccitato: quanto potere si celava dietro quel doujutsu.



Status
Nome: Seito Uchiha
Grado: Genin
Energia: Gialla
Chakra: 95/100
Condizione Mentale: Entusiasta
Condizione Fisica: Provato, con quattro ferite leggere
su entrambe le spalle, sul collo, sul fianco e coscia sinistra.
Consumi:
[5] - Chakra Repulsivo
Slot 0/2: N/D
Techiche 0/1: N/D
Bonus:
¬15% Agilità uso Katana / 10% Forza Katana
Malus:-
Recuperi:-

Armi
Katana: 1/1
Kunai: 5/5
Flash: 1/2
Filo d'acciaio 30m: 1/1
Coprifronte della Foglia: 1/1
Sacche Porta Oggetti/Shuriken: 3/3
Custodia Porta Armi: 1/1


Kekke Genkai / Abilità Generiche
Maestria in un’arma - Base [Genin] (Katana )
Lo shinobi che possiede questa abilità è in grado di utilizzare un’arma con particolare destrezza, essendo capace di prodursi in attacchi particolarmente complicati o coreografici.
L’arma, che deve essere unica, nella quale lo shinobi si specializzerà deve essere dichiarata e inserita in scheda con annesso riferimento alla specializzazione nel suo utilizzo.
Per agilità nell’utilizzo di un’arma si intende la rapidità nello sfoderarla, e nel brandirla, ovvero destreggiarsi con essa.
Per forza di un arma aumentata si intende l’incremento del potenziale offensivo di suddetta arma: taglierà più a fondo, opporrà maggiore resistenza agli urti, vincerà più facilmente i confronti lama a lama.
Per precisione di un arma si intende la capacità di colpire un bersaglio nel punto esatto nel quale si mira con maggiore o minore possibilità di successo. Più la precisione è alta, meglio si potrà mirare, spesso anche centrando particolari punti di un corpo.
Per gittata di un’arma si intende la massima distanza dall’utilizzatore alla quale essa può arrivare.
Le armi nelle quali è possibile specializzarsi sono le seguenti e comportano i seguenti vantaggi:
- Arma da corpo a corpo [Katana, Wakizahi, ecc.]: Aumento del 15% dell’agilità d’uso e del 10% della forza dell’arma.
- Armi a distanza [Kunai, Shuriken]: Aumento della precisione con quell’arma del 15% e aumento della gittata massima del 10%.


Post-it
Con questo ultimo allenamento Seito Uchiha conquista definitivamente l'Energia Verde. Ho cercato, post dopo post, di estrapolare pezzi di personalità da questo personaggio così difficile da gestire. Ovviamente è solo l'inizio e mi piace pensare che ho svelato ancora poco dal suo animo.


Edited by Shiryu Uchiha - 15/10/2010, 14:13
 
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¬Kob
view post Posted on 25/9/2010, 19:08




Allora...
Ho letto il tuo allenamento, ed ammetto che oltre ad essere molto lungo è anche ben strutturato. nello scrivere sei molto abile e si comprende facilmente tutto ciò che vuoi dire. La composizione delle frasi è fluida e non presenta quasi mai errori.
On gdr ti sei comportato veramente bene, hai descritto alla perfezione tutto e non ti sei soffermato poco sugli argomenti che intendevi trattare. Calcolando che questo è un allenamento non obbligatorio, oltretutto, è facile capire che ti interessa molto gettare le fondamenta del tuo pg.
Off gdr ho solo alcune considerazioni da fare. Di errori veri e propri ne ne ho trovati, solo devo dirti di stare attento a rileggere bene il testo dopo averlo scritto, che a volte ho trovato alcune parole errate, probabilmente a causa di un errore di battitura o di distrazione. Te ne faccio notare solo una in particolare, la più grave di tutti se si può dir così, che hai ripetuto due volte:
Acciecamento -> Accecamento.

450 Ryo e 100 Exp.

 
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5 replies since 19/9/2010, 13:30   220 views
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