Paura., Incontro "Privato"

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view post Posted on 9/9/2010, 12:44

Anbu

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Faticosa. Una notte faticosa per il giovane Kiriano, che non riuscì a dormire per colpa dei suoi incubi ricorrenti; uno di questi mostrava delle figure maligne che ordinavano a Kimimaro di andare da loro. Si era svegliato di soprassalto e cercava di non pensare a quello che era appena successo. Erano quasi le 7 di mattina quando poi decise di alzarsi, si incamminò verso il bagno con un senso di inquietudine che lo seguiva. Quell'incubo stava distruggendo interiormente il ragazzo. Si lavò e vestì velocemente, voleva uscire da quella casa, infatti non appena finì di prendere le sue armi, varcò la soglia della porta e si diresse verso le mura del villaggio, che poi attraversò per poter andare in un luogo poco conosciuto, quasi vicino al villaggio del Suono, C'erano delle splendide montagne con un cielo limpido e senza nuvole, un paesaggio mai visto da Kimimaro. Scelse di intraprendere una “scalata” su una di quelle montagne. Ci mise circa una mezz'oretta; quando infine arrivò su di essa, decise di appoggiarsi, seduto, ad un albero. Si sentiva in pace con sé, forse era il villaggio di Kiri che non lo faceva sentire sicuro, infatti aveva sempre pensato di abbandonarlo... Mentre era lì, poteva sentire qualsiasi rumore, anche perché c'era una quiete, quiete che venne interrotta solamente da dei passi che si avvicinavano a lui. Mise la mano destra su una delle sue spade, pronto a sfoderarla per uccidere chiunque si sarebbe avvicinato con fare sospetto...

*Forza, fatti avanti...*
SPOILER (click to view)
Allora, questo post avrà un partecipante speciale, ma io non so chi sia xD
Comunque se tutto va come deve andare e se quello che mi ha detto Feffe per Mp si può fare, allora a me di Kimimaro non fregherà più un cazzo :smile:
Enjoy.

 
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† K y u b i »
view post Posted on 9/9/2010, 13:42





..:: ۞ Death ۞ ::..



Serata morbosamente limpida. La luna risplendeva alta nel cielo. Un gufo dagli occhi giallo paglierino balzò fuori dal suo nido posto all’interno di un pino. La sua figura fiera restava sospesa per aria mentre questi volteggiava attorno alla pianta gufando versi dal tono basso e rocco. In quell’istante una figura emerse dalle tenebre. Alta un metro e ottanta circa. In testa portava un cappello cilindrico di un colore molto simile agli occhi del rapace, che ancora stava volando attorno ai rami secchi dell’albero. La figura continuò a camminare senza badare a quella stranezza animale posta qualche metro sopra di lui. L’erba era alta, la tunica nera con le nuvole rosse volteggiava sopra quelle spighe spostandosi con il favore del vento. Il terreno era molle e fangoso. Probabilmente aveva piovuto poco tempo addietro. La prima volta in tutta la sua vita che il ragazzo poteva toccare un terreno non guastato dalla sua tecnica personale. Oramai si sapeva di chi si stava parlando. Sotto quel copricapo piuttosto strano si poteva intravedere il viso di Kisuke Nara. Ex chunin, ex soldato del villaggio del Konohagakure No Sato. Il traditore del fuoco era riuscito a fuggire da quel posto immondo pieno di nullità. In quella serata assieme al compagno di squadra Mitsurugi Uchiha aveva intrapreso una strada piena di pericoli e tutta in salita. Era ancora debole, doveva ricercare quella parola piena di misticità se voleva dormire sonni tranquilli. Quello che aveva guadagnato in quegli attimi non era sufficiente, non gli bastava. Ne voleva di più. Per questo motivo aveva abbandonato il suo socio nel covo segreto della loro organizzazione. Probabilmente quando sarebbe tornato la non l’avrebbe trovato ma sapeva dove ritrovarlo. Su questo non c’era dubbio. Egli non poteva scomparire proprio adesso, mentre la loro prima attività criminosa stava per iniziare. Kiri doveva iniziare a tremare. Questo spiega il perché lo si poteva vedere camminare furtivo ma allo stesso tranquillo per le vaste zone desertiche di Kirigakure No Sato. Con la scusa di fare un sopraluogo attorno al villaggio nascosto dell’Acqua decise di ricercare qualcosa che gli potesse dare più forza o almeno che ne potesse aumentare la fama. Tirò fuori dalla veste un involucro sottile e lungo circa otto centimetri. Una sigaretta rollata con quel poco di tabacco che si era portato dietro. Ci mise un po’ per accendersela visto che non trovava l’accendino. Il fumo che salì alto nel cielo successivamente fu la prova che aveva trovato un modo per appiccare il fuoco alla punta di quella droga legalizzata. Per puro caso si trovò nuovamente nel luogo in cui aveva combattuto contro Reed. Circondato a flashback poté vedere quella sfida in tempo reale. Ne era passato di tempo dall’ultima volta. Per caso trovò per terra anche un kunai rotto. La lama era completamente arrugginita e il manico tutto piegato e eroso dal tempo. Poteva essere un pezzo storico di quella interminabile sfida, oppure un semplice oggetto perso per strada da un ninja inesperto, sta di fatto che quello non poteva essere più utilizzato. Lasciandolo cadere a terra il ragazzo dalla coda corvina riprese a camminare. Davanti a se poteva vedere le grandi montagne di Otogakure no Sato, probabilmente lì c’era il potere che stava cercando. Aveva come una sensazione di magnetismo che lo attraversava dentro. Doveva andare a vedere cosa aveva in serbo per lui il paese del suono. Dopotutto aveva tutto il tempo che voleva per fare il sopraluogo. Al suo compagno non aveva dato disposizioni su quanto ci avrebbe messo per tornare, sapeva che il ragazzo meticoloso com’era ci avrebbe messo il tempo che riteneva appropriato per finire ogni singolo test attorno al villaggio. Intanto si sarebbe rilassato nei meandri dei suoi pensieri di conquista, il tutto con un tenebroso paesaggio sullo sfondo. Un programma niente male. Non poteva essere scalfito nemmeno da quel foglio color seppia che trovò dietro ad una stazione di servizio poco distante da lui. C’erano poche parole scritte sopra ma erano ben esplicite. Nell’esattezza si poteva dire che era un avviso di taglia. In primo piano il ragazzo vide il suo volto raffigurato con parecchie cifre sotto. Quindi questo era il prezzo che il mondo gli dava. Ancora troppo poco. Kisuke lasciando cadere il foglio per terra venne attirato da un secondo. Questo però raffigurava il suo compare. Mitsurugi Uchiha era ricercato con un taglia di circa nove mila ryo. Per quanto riguardava il manipolatore d’ombre si poteva dire che la sua testa valeva quasi diecimila e cinquecento ryo. Insomma, si poteva dire che il fortunato vincitore di quella presunta cattura avrebbe portato a casa poco più di ventimila ryo. Una somma che poteva fare gola a chiunque. Il Nara sospettava che i migliori cacciatori di taglie si fossero già messi in moto alla ricerca di una qualsiasi traccia che gli avrebbe condotti dritti dritti verso le due nuvole rosse. Per niente preoccupato da quei volantini il mukenin continuò a camminare verso la base di quella montagna. Non successe niente per quasi mezzora. Allo scoccare dei ventotto minuti vide un ragazzino salire il sentiero prima di lui. L’assassino si fermò indispettito da quella presenza. Ad occhio e croce era più giovane di lui, dal viso ancora acerbo forse era un genin di Kiri che si andava a fare una passeggiata notturna per le foreste dell’Acqua. Parecchio pericoloso invero. Per distruggere la noia di quegli attimi e magari per far crescere la sua fama oltre che la taglia, avrebbe ucciso quel moccioso inesperto. Era rilassato, le mani si serrarono attorno alle else delle due katane. Poste dietro la schiena dell’esperto shinobi. Appena vide che il ragazzo si appostò vicino all’albero notò che forse non era manco un genin. Uno studente?.. Avrebbe ucciso uno studente? Perché No.. La vita e la morte.. Due facce della stessa medaglia. Davanti al creatore tutti si presentano uguali in ogni forma di vita. Si schiarì la gola e il ragazzo, preso da una paura e da una tensione fuori dal normale gli chiese di farsi avanti. Il Mukenin non se lo fece dire due volte. Spuntò da dietro una roccia. Le mani erano ancora stretta attorno alle lame. Grazie ad una maestria fuori dal comune ed ad una velocità che non aveva eguali si lanciò contro di lui. Il lasso temporale di reazione fu brevissimo, probabilmente non si accorse nemmeno che stava per essere trafitto da due lame. Sta di fatto, che il ragazzo poteva vedere davanti a se due lame conficcate all’altezza del cuore arrivare leste come fulmi.

† Addio Ninja senza nome. La tua anima mi aspetterà all’inferno.



SPOILER (click to view)
Secondo le direttivedi Jest il suo pg muore qui. Appena verrà convalidata la morte posterò ancora una volta per motivi di Bg. Grazie ^^
 
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† F e F F e †
view post Posted on 10/9/2010, 10:34




Morte Confermata. Chiudo.
 
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2 replies since 9/9/2010, 12:44   69 views
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