Giso |
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II POST di Combattimento
L'azione era andata a buon fine, tutti i colpi erano stati portati con sufficiente precisione verso gli obbiettivi specifici. Un calcio al fianco, un pugno in faccia e infine un colpo alla bocca dello stomaco, micidiale. Com'era evidente, il ragazzino di Konoha non era riuscito nemmeno a vedere l'attacco e si era veduto piombare addosso l'avversario in un lampo. Non era niente di speciale questo ragazzino, nulla in confronto con gli altri Genin di Konoha che il Senjuu aveva conosciuto, eppure non andava preso troppo sottogamba; il combattimento doveva essere qualcosa di rilassato, ma niente di esageratamente impegnativo. Non serviva il suo cento per cento contro quella mezza calzetta. Ora si doveva pur sempre scoprire a quanto sarebbe ammontato il suo livello di impegno in quella sfida; di sicuro se ne sarebbe andato senza un graffio, altrimenti sarebbero stati guai seri per l'avversario. Diciamo che questo sarebbe stato un buon banco di prova per il suo stile di combattimento che aveva bisogno di parecchie rifiniture e di nuove idee; specie in quello ravvicinato Taijutsu o no che fosse. Il ragazzo parlò, e Fujio lo guardò perplesso per un attimo per poi sorridere interiormente; ovvio che anche il ragazzino, nonostante la sua giovane età, riconosceva la sua superiorità fisica. Che era netta. Il Senjuu stava per ribattere, infatti le ultime parole dell'avversario erano state un po' troppo spavalde, quando proprio il giovane di Konoha partì all'attacco. Pochi istanti passarono tra la fine del discorso del Genin e l'inizio del suo attacco, eppure l'espressione che quel ragazzino aveva sul volto era decisa; quasi caparbia nella sua determinata fissazione nel riuscir a ferir quello che secondo lui era un avversario formidabile. Uno strano sentimento passò nel Senjuu. Non era timore dell'avversario, perché con tutta la modestia e con tutta la prudenza di questo mondo credo che tutti e due si erano accorti di chi era il più forte dei due; ma una specie di rispetto e curiosità di vedere quale sarebbe stata la mossa che il giovane avrebbe fatto. Come se i secondi fossero infiniti e l'attesa intanto snervante. E ci fu anche un altro pensiero, che venne e se ne andò nella mente del Genin di Kiri; rapido nell'arrivare e ancor più celere nell'andarsene per far posto alla vuota concentrazione del combattimento. Buffo come le apparenze determinino l'esito di un incontro e più specificatamente di un combattimento. Basti pensare che solo il fatto che Fujio indossasse il coprifronte di Kiri ha costretto il ragazzo di Konoha a combattere contro di lui, andando contro ogni teoria di sensatezza e prudenza. Oppure di come Fujio aveva preso sottogamba l'avversario giudicandolo dalla sua stazza e dalla sua età; non che alla fine avesse errato nei suoi calcoli, ma si trattava sempre di un imprudenza. Ma il fatto che più di ogni altro immedesima, incarna, questo pensiero, questo valutare superficialmente tutto e tutti è forse l'atteggiamento assunto dal Konohano dopo il primo iniziale scambio, a dir la verità univoco, di colpi. Benché il ragazzino non avesse assunto un atteggiamento remissivo, si notava come guardasse con timore e rispetto quel ninja di Kiri così veloce ed abile. Un momento e tutti i suoi pensieri furono annebbiati dal fumo; infatti il ragazzo aveva lanciato un fumogeno per terra tentandolo di utilizzare come diversivo per portare un qualsivoglia attacco ai danni del Senjuu. Questi intanto non se n'era rimasto con le mani in mano ad attendere l'arrivo dell'avversario, ma aveva subito estratto un kunai impugnandolo nella mano sinistra e arretrando appena fuori dalla portata del fumogeno. Era a due metri dalla coltre di nero fumo che aveva appena raggiunto la massima estensione e aspettava; ci sarebbe voluto un po' perché si diradasse. Fu un attimo. Appena Fujio vide che c'era un'irregolarità nel fumo, come se una figura ne uscisse, quasi invisibile per la velocità, il ragazzo apparve sotto al suo avversario sferrando un calcio ascensionale diretto al mento del Senjuu. Questi fece appena in tempo ad evitarlo tirando indietro la testa che venne letteralmente sfiorata dalla pianta del piede del ragazzo; tuttavia era il tempo del contrattacco. Il Konohano era in netto svantaggio ora e Fujio non attese un solo istante per approfittarne: avrebbe afferrato con la mano destra la caviglia destra che era proprio dinanzi alla sua faccia, reduce dell'attacco fallito. Dopodiché avrebbe tentato di pugnalare la stessa gamba all'altezza della coscia, andando a lacerare il quadricipite, mentre quasi contemporaneamente avrebbe tentato, utilizzando la sua maggiore forza, di lanciare lontano l'avversario facendo perno anche sul kunai che dopo il lancio sarebbe rimasto nella mano del Senjuu. L'azione sarebbe stata fulminea e il Konohano avrebbe fatto appena in tempo a rendersi conto di aver fallito l'attacco che si sarebbe ritrovato in volo verso il laghetto lì vicino. Perché era quella la direzione in cui lo avrebbe lanciato il Kiriano.
Ti rendi conto ora della differenza tra di noi? Arrenditi.
Spaccone; eppure voleva vedere se quel ragazzo era davvero sufficientemente abile da meritarsi un posto nelle sue carte ninja.
CITAZIONE Commento FinePost:Non credo ci sia nulla di autoconclusivo o cos'altro. Quanto al fatto di aver evitato la tua tecnica credo di esser rimasto nella 'realtà' visto che, nonostante la rapidità del Jutsu, io ho sempre due energie più di te. E la cosa pesa. Per qualsiasi cosa hai il mio msn. Infine, scusami per il ritardo ma ho avuto e ho ancora molte cose da fare e il tempo per il GDR sta diminuendo drasticamente. CITAZIONE Condizioni Fisiche: Illeso Condizioni Mentali: Curioso di vedere la reazione del suo avversario. Jutsu Usati: // Chakra: 300/300 Armi ed Equipaggiamento: # Kunai x5 # Makibishi [pacchetto da 10] x2 # Flash # Carta Bomba # Tessen # Wakizashi # Filo di Nylon [10 m] # Tonico Azzurro x3 # Tonico Arancio x2 # Bomba Gelo x3 # Veleno - Shinyuu # Antidoto - Shinyuu
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