Allenamento per il chakra adesivo, Francix Uchiha

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FP2Z
view post Posted on 8/9/2010, 13:07




[Chapter 1: Notte insonne..]
Una calda notte quella. Se qualcuno mi avesse potuto vedere durante il sonno avrebbe potuto dire che danzassi: movimenti convulsi agitavano il mio corpo; la mia mente era in preda all'angoscia. Un'attimo e la quiete tipica dell'atmosfera notturna fu spezzata da un urlo. Un sibilio che sembrava che in quell'istante avrebbe potuto rompere le finestre. Poi niente altro. Di scatto alzai il busto del corpo; ero sudato. Grondavo di sudore, un sudore freddo indice dell'incubo che avevo fatto. Era così ormai da un paio di sere. Quella figura ricorrente che infestava la fase rem del sonno era ormai un abituè e non mi permetteva di passare serate tranquille. Diedi uno sguardo alla stanza. Era molto grande ma allo stesso tempo alquanto vuota. La adornavano una scrivania che era posta di fronte al muro, un'armadio e una finestra che dava sul balcone. La sera per me è sempre stato il momento più propizio per riflettere così avendo bisogno di dovermi schiarire un pò le idee andai sul balcone . Lì c'erano delle sedie e mi sedetti su una di esse. Ero scosso. I pensieri cupi, legati a chissà quale passato e ad un'improbabile futuro, si mescolavano a quelli gioviali, tipici della giovinezza che riguardavano giochi campestri con i suoi amici di sempre. Tutto ciò mi procurava un certo disagio. Iniziai a tormentare i capelli attorcigliandoli. Il silenzio sembrava rompermi i timpani.

Dannazione.. Perchè nella vita va tutto storto.. No proprio così non va.. Devo tenermi impegnato e non pensarci.. Per iniziare domani appena albeggierà potrei allenarmi un pò per vedere di affinare un pò le mie abilità.. In fondo ora come ora non sono altro che un semplice civile che si è appena interessato al mondo ninja.. E così sicuramente non mi può andare bene..

Poi si avvicinò al davanzale. Sebbene tutto fosse coperto da delle immense tende color rosa che tanto mi davano fastidio, c'era uno piccolo spazio da cui si poteva cogliere con lo sguardo la città ancora fra le braccia di Morfeo data la tarda ora. Nonostante ciò i lampioni erano accesi, e di tanto in tanto qualche casa dava un segno di vita; una visione di insieme oserei dire magica che trasmetteva una calda sensazione di accoglienza. Sensazione che subito svaniva una volta che si realizzava la mera realtà in cui mi trovavo. La mia casa, fra le altre cose, come molte altre è fuori città e quindi alle persone che le abitano non hanno un vero e proprio senso di appartenenza. Ma ciò in me è sempre stato più radicato di quanto non dessi a vedere. Una volta calmatomi tornai dentro e ripresi a dormire.

[Chapter 2: Power up!]
Dagli infissi era trapelata una "lama" di luce; un unico raggio mi aveva turbato e mi aveva fatto svegliare dal mio leggerissimo sonno. Uno sguardo all'orologio mi fece capire che era già arrivata l'ora di alzarsi. Avevo dimenticato cosa mi avesse turbato la sera prima o quanto meno non ci prestai attenzione per il resto del giorno. Ero stanco; quando mi alzavo ero sempre troppo stanco per fare qualsiasi cosa. Inizia a pensare al da farsi mentre ero sdraiato sul divano del salotto. Nell'attesa i miei capelli subirono un nuovo supplizio a causa delle mie irrefrenabili mani. Poi ricordai che mi ero ripromesso di allenarmi così, galvanizzato, mi preparai per uscire e recarmi in accademia.

Forse era la prima volta che andavo in accademia. Se non ricordo male ci ero già andato qualche anno prima per vedere degli esami fatti da qualche mio parente di cui ora non mi sovviene il nome; Sicuramente però era la prima volta che ci andavo in veste di allievo. Appena arrivato fui sorpreso dalle guardie all'ingresso che mi bloccarono quando cercai di entrare. Erano due ninja forse, almeno lo sembravano dallo sguardo sprezzante che mi lanciarono come per dire "ehi pivello smamma da qua, questo è posto per veri shinobi", anche se non notai nel loro abbigliamento alcun coprifronte. La spiacevole situazione fu rapidamente chiarita: dovevo firmare sia all'entrata che all'uscita per poter accedere o lasciare quell'ambiente. Dunque parlando con una gentile signorina che era messa alla reception e che mi indirizzo verso una sala giunsi in una piccola camera dove c'era un sensei, o almeno lo pensavo tale, totalmente immerso nei suoi pensieri che guardava fuori dalla finestra che dava sul giardino. Entrai e chiusi alquanto fragorosamente la porta alle mie spalle e ciò infastidì quell'uomo che stizzito per aver perso la concentrazione mi salutò. Ricambiai il saluto un pò imbarazzato per la situazione venutasi a creare e mi scusai per la botta. C'era una grande pila di carte sul tavolo ed accanto ad essa un timbro. Evidentemente il presunto sensei avrebbe dovuto compilarle tutte ma ora si era preso un momento di pausa. Accennai a sedermi ma il sensei mi blocco dicendomi che sarebbe stato perfettamente inutile; si presentò e senza indugiare oltre mi chiese se avessi frequentato l'accademia prima d'allora. I miei occhi smarriti parlavano da sè. Così pensò un'attimo e poi decise e mi disse che come mio primo compito avrei dovuto ad imparare a camminare su superfici verticali o sull'acqua; avevo solo qualche oretta per farlo e avrei dovuto terminare prima dell'ora di pranzo. Durante questo arco di tempo, a solo scopo di protezione, il sensei mi accompagnò fuori dal villaggio ove mi sarei allenato, solo per proteggermi da eventuali attacchi di mukenin. Erano appena le 9:00. Io ringraziai, i e me ne andai pensando ad un posto nella radura dove mi sarei potuta allenare in pace senza dover dare nell'occhio o comunque senza essere disturbato dalle persone. Così mi appropinquai all'uscita. Una volta fuori mi diressi appena fuori le porte del villaggio dove vi era un lago. Quando era ancora ragazzo gli ansiani mi avevano detto che esso era infestato dai fantasmi, ma ovviamente era tutto un modo per non fare uscire i troppo giovani dal villaggio. Li avrei potuto lavorare in pace. Fuori dal villaggio tutto sembrava diverso. Benché si fosse ad una manciata di chilometri da Konoha, La natura era incontaminata. Arbusti di ogni taglia e specie si susseguivano formando macchie di color verde una diversa dall'altra. Di tanto in tanto qualche animale sgusciava dal sotto bosco tagliandomi la strada per poi rientrare dall'altra parte del sentiero. Proprio il sentiero che era sterrato nascondeva alcune insidie che se non si presta attenzione si poteva rischiare di prendere una storta. Fiori eburnei ornavano i cespugli sparsi qua e la. Mi abbassai per odorarne uno. Quell'essenza, quella fragranza mi colmava i polmoni, sentivo la mia anima scorrermi dentro, sentivo la freschezza della giovinezza uscire dalla mia carne per contagiare chiunque fosse stato nelle vicinanza; sentivo un senso di completezza e realizzazione in quella natura incontaminata dall'uomo che nel corso della storia tutto aveva fatto eccetto che salvaguardarla.A malincuore non indugiai oltre sapendo che avevo un limite di tempo da rispettare e chissà quanto avrei impiegato per farcela. Dopo appena 20 minuti di marcia arrivai a destinazione carico di energie e con la sicurezza di potercela fare; pensavo con un punta di presuntuoso orgoglio

Tutti i ninja che si rispettino ce l'hanno fatta.. Io non sono certo da meno.. Posso farlo, anzi lo farò e meglio di tutti gli altri!

In fondo ero solo un modo per auto convincermi delle mie abilità. Così iniziai la vera e propria fase del mio allenamento. Sapevo che non c'è l'avrei mai potuta fare al primo tentativo e di conseguenza sarei caduto in acqua così, a ragion veduta, pensai che mi sarebbe stato più conveniente iniziare da una rampicata di un albero: almeno non mi sarei inzuppato! Così posai la mia borsa ove riponevo il mio armamentario pesante ed estrassi un kunai. Il kunai mi sarebbe servito per riuscire a monitorare i miei progressi. Presi la rincorsa ma arrivato a tu per tu con l'albero mi dissi che non mi ero preparato abbastanza bene e tornai indietro. Mi concentrai mettendo il chakra nei piedi e poi corsi verso l'albero. Non appena misi il piede esso ruppe la corteccia e feci un tonfo per terra. Battei col braccio. Un acuto dolore mi avvolse. Dapprima pensai di essermi rotto qualcosa. Poi però tutto tornò alla normalità e conclusi che era solo una contusione. Un pò scoraggiato riprovai però prima di ritentare riflettei un pò sul mio fallimento.

Ho messo troppo chakra nei piedi.. Devo bilanciarlo meglio o finirò di nuovo per terra col braccio dolorante.. Questa volta sono stato fortunato ma la prossima volta si potrebbe pure rompere.. Devo cercare un approccio diverso.. Vediamo che succede se non prendo la rincorsa..

Mi posizionai di fronte all'alberello. Stavo per concentrarmi quando di punto in bianco scoppiai a ridere pensando se la stessa cosa fosse accaduta in acqua. Ripresa la concentrazione, poggiai il primo piede e poi il secondo. All'inizio stentai a tenere l'equilibrio essendo tutto il peso del corpo spostato verso dietro ma pian piano ci feci l'abitudine. Con cautela inizia a salire. Stavo andando abbastanza bene quando mi scivolo il piede destro. Il piede sinistro non poteva reggere tutto il peso e così anche quest'ultimo finì per staccarsi. Prontamente mi attaccai con le mani ad un ramo per non rovinare nuovamente a terra e segnai con il kunai dove ero arrivato. Scesi dall'albero passando per i rami.

Già andava meglio però alla fine non ho messo abbastnza chakra. Dunque non va bene ne metterne troppo poco ne metterne troppo.. C'è la posso fare, questa volta arriverò fino alla cima .. Speriamo con un pò di disvinvoltura in più..

Mi posizionai di nuovo di fronte all'albero - l'accorgimento di mettersi vicino all'albero e non prendere la rincorsa mi aveva aiutato a concentrarmi meglio - e posai i piedi uno dopo l'altro sulla corteccia dell'albero. L'andata fino alla cima mi sembrò un pò ambigua, del resto era la prima volta ma il ritorno risultò quasi normale. Ultimata questa fase dell'allenamento decisi di concentrarmi sull'acqua. Mi chidevo se potesse essere diverso. Mi spogliai rimanendo con i soli box: non avrei voluto tornare a casa zuppo d'acqua. Così misi un piede, poi l'altro.

Non è poi così differente .. ah! ormai ho assimilito questa tecnica.. Evviva !.. Ora posso festeggiare!

Felicissimo per aver appreso questa nuova tecnica inizia a correre su e giù sulla superficie del laghetto "bagnandomi" nella natura. Non era ancora l'ora di pranzo ma mi vestì lo stesso andare a proporre i miei risultati al sensei che era rimasto all'ombra di una quercia poco lontano e che pensai sarebbe stato contento quanto me del risultato ottenuto in così breve tempo. Ciò fatto tornai a casa stanco dove schiaccia un pisolino per recuperare la mia riserva di chakra.

[Statistiche]
Generalità ~
Nome: Francix Uchiha
Villaggio: Konoha
Grado: Studente
Energia: Bianca

Chakra:
Condizione Mentale:
Condizione Fisica:
Consumi:
Armi svelate:

SPOILER (click to view)
Sec'è qualche incongruenza grammaticale scusatemi sebbene lo abbia riletto .. E' il primo post in 1 persona che faccio


Edited by FP2Z - 8/9/2010, 18:30
 
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¬Kob
view post Posted on 12/12/2010, 20:25




Hai uno stile di scrittura sicuramente ottimo. E' equilibrato sia dal punto di vista del personaggio che da un punto di vista esterno. La caratterizzazione si potrebbe migliorare, ma non detiene in alcun modo uno svantaggio per come è messo in questo momento. Non ti scoraggiare e vedi di continuare a scrivere così, che vai più che bene.
Non ho riscontrato molti errori dal punto di vista grammaticale, e non ve ne sono dal punto di vista del Gdr, anche se avresti potuto trovare un altro metodo per descrivere l'allenamento. Non che questo non vada bene, ma pare essere sempre la solita storia.

Exp: 45
Ryo: 210

 
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Shadow alkemist
view post Posted on 20/12/2010, 18:13




Io invece voglio segnalare un grave errore di grammatica che fai costantemente: metti l'apostrofo all'articolo indeterminato "un" anche davanti ai maschili.

Impara: un con l'apostrofo si usa solo ed esclusivamente con i nomi/aggettivi femminili! E' un errore molto grave,ti costerà molti punti.
Avendo già giudicato Kob non cambio la sua valutazione,magari l'aveva già considerato questo fattore,ma tieni presente che un errore così con me ti farà avere molto meno in premi.

per il resto sei bravo,ma è meglio ripartire dagli errori(come critica) che dai complimenti ;)
 
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2 replies since 8/9/2010, 13:07   177 views
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