Corso Sperimentale Kr- 12

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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 6/9/2010, 18:59




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Corso Sperimentale Kr- 12


Tipologia: Addestramento ufficiale accademico
Obiettivo: Corso per promozione a Genin
Sensei: Reed Hyrigame Kaguya
Allievi: Inuzumi Hanabira, Kenji Uhiha, Francix Uchiha, Andrix Uchiha.

Luogo: Montagne Raiomiu
Durata: Variabile.
Limite post: Massimo 6 giorni per post


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Off - Gdr



Benvenuti, giovani Aspiranti Genin!
Questo corso accelerato è volto a migliorare le vostra capacità descrittive, ma soprattutto a testarle per capire chi di voi ha la stoffa per diventare un ninja. Ricordate che ognuno è come un piccolo Rock-lee, solo con il tempo e l’allenamento potrà migliorarsi nel bellissimo gioco che è il Gdr. Ma partiamo proprio da questo: cosa è un Gdr?
Un GDR , acronimo per Gioco di Ruolo, è un tipo di attività che prevede la creazione di un nostro Pg (Personaggio) che deve essere animato, cioè fatto muovere, pensare, parlare, ma soprattutto vivere e che si svolge, nel nostro caso, narrando tutto ciò in un post. Quasi come se fosse la pagina di un libro. Ma per farlo abbiamo bisogno di una discreta padronanza della lingua italiana, e soprattutto di tanta fantasia.
Comincio nel darvi alcune nozioni fondamentali su come un post deve essere svolto. Alcune regole generali. Molti di voi già le sapranno, ma è sempre meglio fare un po’ di ripetizione – come si dice a scuola.

Capitolo 1 : La Legenda di un Post


Prima di scrivere un post è necessario sapere che tutti coloro che leggono hanno bisogno di un sistema per codificare il vostro stile di scrittura. Questo vuol dire che bisogna apporre una legenda, che distingua il vostro stile di grafia. Perché in un post ci sono vari elementi:

• Il Narrato

• Il Parlato

• Il Pensato

• Il Citato


Tutti questi elementi formano il vostro post e li analizzeremo tutti uno ad uno. L’importante è che per prima cosa voi sappiate che potete distinguere ognuno di loro attraverso l’uso di simboli o colori che affermino dove inizia e dove finisce ognuno di loro. Esempio:

*Narrato*
<<parlato >>
§ Pensato §


Questo è un esempio di Legenda, che può essere posta tanto all’inizio quanto alla fine di un post o in Spoiler o in Quote.
Esempio:

SPOILER (click to view)
*Narrato*
<<parlato >>
§ Pensato §



CITAZIONE
*Narrato*
<<parlato >>
§ Pensato §

Ora vi darò una definizione per ognuno di loro, non è essenziale, ma sicuramente utile per farvi capire la distinzione.

1.1 Narrato.


Si definisce Narrato la porzione di post che racchiude descrizioni di persone, cose, animali, ambienti circostanti, la narrazione di una storia o delle azioni di altri personaggi. In forma indiretta può anche contenere le emozioni che il vostro Pg prova, tecnica di narrazione questa che prevede di accorpare Narrato e Pensato. Non può essere Citato, cioè racchiuso nel Code Quote. Si può citare solo il parlato di un altro personaggio, ma mai il suo narrato né il suo pensato.

1.2 Parlato


Si definisce Parlato tutto il testo che esprime i discorsi dei personaggi, sia del proprio che degli altri. È l’unica porzione di testo che può essere citata, in quante è proprio con il Parlato che si interagisce localmente con i Pg degli altri giocatori che giocano con noi.

1.3 Pensato


Il Pensato è la porzione di testo che descrive quelli che sono i pensieri del vostro Pg, le sue impressioni interne, i suoi stati d’animo, le sue riflessioni. È quindi una cosa propria del nostro personaggio, che interagisce con se stesso.

1.4 Citato


La Citazione riguarda ciò che gli altri personaggi dicono durante una ruolata. Esso può essere riportato nel proprio post per delineare quello che è lo sviluppo cronologico delle azioni che si svolgono nelle interazioni tra i personaggi.

Capitolo 2 : Il Tempo e il Modo di Narrazione


Avrete intuito dalle mie parole che le azioni del personaggio, le descrizioni, gli ambienti e anche le emozioni vanno narrate, scritte come se fossero parte di un libro.
La narrazione può essere di due tipi:

• Passata, ovvero attraverso l’uso di tempi passati quali l’imperfetto, il passato remoto, ecc…;

• Presente, ovvero attraverso l’uso di tempi presenti quali il presente semplice, ecc… .

Il modo di narrazione riguarda invece la persona che si intende utilizzare. Ovvero:

• Prima persona, è un tipo di narrazione che mette come soggetto se stessi, quindi si guarda la situazione dal punto di vista del personaggio e solo di esso. È molto utile per concentrarsi sullo sviluppo del proprio Pg, per entrare nel suo carattere al meglio, secondo il mio parere.

• Terza persona, è un tipo di narrazione che dà lo scrittore come una persone che guarda dal di fuori la scena che vuole descrivere. Non solo si descrivono meglio le azioni, ma anche le descrizioni. È molto utile per coloro che sanno scrivere molto e bene, anche perché richiede l’uso di una certa correttezza logica, sintattica e temporale.

2.1 Usi e funzionalità di entrambi i tempi di narrazione.


Che differenza c’è tra l’usare un tempo presente ed uno passato? Beh la risposta è semplice. Un tempo passato narra gli eventi come se fossero avvenuti molto prima di quanto noi li leggiamo. Raccontiamo dunque di storie avvenute già di cui le riportiamo oggettivamente, o se volete – ed è meglio così – con un pizzico di soggettività, dando cioè un tono personale alla narrazione.
L’uso di un tempo presente invece mostra gli eventi nella prospettiva reale, perché narra tutto ciò che avviene al momento. È un tempo di cronaca, live.

Capitolo 3: Il Titolo


Ogni post, come ho detto, è come una pagina, anzi meglio dire come un capitolo di un libro. Ed ogni capitolo ha un proprio nome, un titolo, che riassume in modo sintetico e rapido tutto ciò che nel capitolo sarà narrato. Il titolo è anche un modo per presentarsi e per rendere interessante il proprio post. Se desta curiosità, sarà un punto a vostro vantaggio. Il titolo va posto all’inizio del corpo del post, dopo la legenda. Il suo allineamento può essere a sinistra, centrale o sulla destra, tutto a vostra discrezione. Ricordate che siete ad impostare la grafica di un post. Oltre ad essere importante a livello di contenuti, un post deve anche avere un aspetto grafico buono, cosicché lo si possa leggere chiaramente, ma anche piacevolmente grazie all’uso di una gradazioni di colori ed ad una formattazione del testo adatte.

Capitolo 4: Il Post Attivo/ Passivo

Molte volte è bene tener conto del numero di post che si fanno in un topic di ruolata. Spesso ciò avviene nei combattimenti per fare in modo che non durino un’eternità e che alla fine di questa serie di post, il giudice dia un giudizio in base a ciò che è stato fatto e scritto ( quindi all’uso della lingua, alla fantasia, alla strategia, alla coerenza e rispetto del regolamento, alla realisticità del post), senza bisogno che qualcuno sia l’effettivo vincitore. Ricordate che viene premiato maggiormente chi ha ruolato meglio e non chi ha vinto o perso.
Comunque, per tenere conto dei post fatti si usa scrivere, sotto il titolo, preferibilmente sulla destra, il numero di post attuale sul numero di post totali. Esempio :

Post attivo 1 di 5 oppure Post attivo 1/5

Che significa che si è scritto il primo di cinque post. Non è una cosa fondamentale: nelle semplici ruolate in Dimension ciò non viene fatto, ma potreste trovarvi nella condizione di dover segnare il numero di post ed ora sapete come fare.

Capitolo 5 : Il corpo del post

Questo è un capitolo essenziale: ricordate i consigli che vi do qui, perché vi serviranno.

Come avrete intuito, all’interno del post si mischiano narrato, parlato e pensato per dare vita a scene di vita dei propri personaggi. Nel corpo del post voi dovete usare tutta la vostra fantasia per dare vita alla vostra storia. Pensate di essere il vostro personaggio ed immaginate la situazione nella quale si trova: create un’immagine mentale precisa di questa situazione, quasi fosse una fotografia ed iniziate a descriverla con le vostra parole. Fatela vivere attraverso la scrittura, ma mi raccomando fate attenzione a come scrivete, perché le parole possono essere interpretate in modo diverso dai lettori del vostro post. Quindi fate sempre in modo che i vostri post siano chiari. È un po’ la tecnica che usano gli autori di sceneggiature cinematografiche o teatrali. Loro vedono nella loro mente la scena e poi la scrivono in modo che sia attori – ed in seguito il pubblico attraverso la rappresentazione – possano vederla e capire. Caratterizzate al meglio il vostro personaggio: dategli un’anima…fatelo pensare e parlare con voce propria. Descrivete tutti i suoi stati d’animo, le emozioni, i pensieri. E vedrete che diventerete i migliori player se saprete fare ciò in modo lineare e semplice.

Per adesso, basta con le lezioni Off- Gdr. Rimanderemo l’apprendimento delle nozioni di combattimento ad un altro momento. Nel frattempo vi rimando al Regolamento [Qui. ]. Qui troverete tutto ciò che cercate. E se qualcosa non vi è chiaro, sono a vostra disposizione. Ora vi do le direttive per il primo post.


On- Gdr

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Narrato
Pensato
« Parlato Reed »
« Citato »

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~ Sensei
† Prologo



Un corvo voleva nell’aria, librandosi tra le correnti d’aria ascensionali, sfruttandole a proprio vantaggio per rimanere in volo ed osservare il paesaggio sottostante in cerca di un luogo sicuro dove atterrare e passare così la notte. Era il tramonto da ciò che il grosso quadrante dell’orologio in piazza segnava, ma – a causa della fitta nebbia – sembrava essere notte fonda. I piccoli occhietti neri del corvo si posarono su un giovane dall’aspetto cinereo. Era bianco di carnagione e molto alto, con capelli albini. Aveva un aspetto temerario, anche se al momento sembrava seccato da qualcosa. Camminava lento verso un grande palazzo bianco, al centro del Villaggio. Il corvo si posò lì vicino continuando ad osservare la passeggiata del ragazzo, incuriosito da quell’aura di morte che sentiva emanare da lui.
Dal canto suo Reed Hyrigame Kaguya era intento a recarsi presso la Magione del Mizukage. Il motivo? Un altro incarico probabilmente. Da quando era tornato da Konohagakure e dal suo viaggio con Shiltar, il kage della Nebbia sembrava aver acquistato fiducia nei confronti del ragazzo e lo proponeva spesso per missioni anche azzardate. Quale fosse lo scopo questa volta però, non lo sapeva, anche perché non era riuscito a far spulciare al suo tutore neanche una parola. Che anche lui fosse all’oscuro?


Non penso. Shiltar è il miglior Jonin del Villaggio. Lui sa sempre tutto. Semplicemente non vuole dirmelo quel figlio di buona cagna… mi toccherà ascoltare il Mizukage: due ore di discorsi… bla bla bla… e chi lo sopporta!?!?

Salendo le scale i suoi pensieri diventavano sempre più omicidi. Questa volta non voleva una seccatura… .

Quando varcò la soglia dell’Ufficio del Mizukage, Reed era particolarmente serio. Si pose di fronte alla scrivania e salutò come da manuale, secondo quanto gli era stato insegnato in Accademia. Benché si attenesse alle regole, gli si leggeva sul volto la sua incresciosa voglia di fregarsene. Ma Shiltar gli aveva insegnato che doveva trovare sempre la calma in ogni situazione, perché le persone ti sorprendono sempre: in ogni situazione. E così avvenne. Il Mizukage lo squadrò con aria leggera, per poi lanciargli una busta. L’aprì. Dentro c’erano varie fotografie di un uomo: alto sul metro e settanta, capelli scuri come gli occhi. Portava il coprifornte di Kirigakure.


« Ho una missione per te » disse il Mizukage « portami la testa di quel Genin traditore. La nostra squadra informativa ha notizia che si nasconda nelle paludi verso Konohagakure. »

Reed soppesò bene la cosa. Non era certo uno stupido.

« Due domande, Mizukage. Dov è la mia squadra e soprattutto dov è la fregatura? »



Il Mizukage sorrise. Era un uomo diplomatico, che sapeva trattare con le persone, tranne quando si lasciava andare ai suoi discorsi pomposi che annoiavano tutti.

« Sei un ragazzo intelligente, Reed. » rise « la fregatura sta proprio nella tua squadra. Ti affido un corso sperimentale: due studenti, uno di Kirigakure, l’altro di Konohagakure. Li addestrerai e, dopo, li porterai con te in missione per mostrare loro come un ninja agisce sul campo di battaglia. Mi raccomando, non far correre loro pericoli più del dovuto »

Reed sorrise. Era passato un po’ di tempo dall’ultimo corso.

« Non si preoccupi. Me ne occupo io »



Si girò, intascando la busta. Non un parola. Aveva nella mente un piano ben preciso.

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Al ragazzo di Kirigakure sarebbe stata recapitata una lettera:

CITAZIONE
Giovane shinobi è stata accettata la sua richiesta di partecipazione all’Accademia di Kirigakure. Frequenterà il corso sperimentale Kr – 12 , al seguito del Chunin Reed Hyrigame Kaguya. L’appuntamento è per le ore 7.00 del mattino al ponte Naruto, cancello Sud.



Il giovane studente della Foglia invece sarebbe stato accompagnato da un funzionario dell’Accademia di Konohagakure in visita ufficiale a Kirigakure. I due si sarebbero accorpati ad una carovana di mercanti che portava manufatti del Fuoco al Paese dell’Acqua. Il viaggio sarebbe durato tre giorni. Reed lo sapeva bene, quante volte aveva ormai percorso quella strada?
___________
Allora, ragazzi. Il primo post di presentazione è semplice. Dovete descrivere il modo in cui arrivate al luogo indicato nel post. Mi raccomando, descrivete tutto!Voglio un post di almeno 50 righe, non di meno. Date spazio alla fantasia e tutto vi verrà facile. Avete sei giorni per postare da questo post. In seguito avrete il mio post con le correzioni dei vostri. Ah, dimenticavo. Come avrete letto, ho preparato una sorpresina per voi. Poiché il mestiere del ninja non è facile, dopo il corso accademico che vi impartirò per il vostro diploma, faremo una missione di livello D+ - C ( devo ancora decidere) per far abituare i vostri personaggi a come lavorano i ninja. In questo modo riceverete un po’ di Exp e Ryo per far crescere i vostri Pg e soprattutto avrete una missione già bella e fatta che vi avvantaggerà per l’energia rossa in futuro. E non dite che non vi voglio bene! :guru: Buon lavoro e mi raccomando alla punteggiatura! :tea:


Edited by .:Namikaze Minato:. - 1/10/2010, 12:15
 
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TheLastLevel
view post Posted on 7/9/2010, 18:53




Chapeter One: Reed - Sensei


image
Se le armi creano la discordia la mia lama riappacificherà

CITAZIONE
Narrato
«Pensato»
Parlato†
†Citato†

Si estendeva la notte sui vasti cieli di Kirigakure no Sato, nonostante fossero in pieno tramonto. La città, sembrava essere calata nell'oscurità e nel cielo si sentivano i rintocchi delle campane. Qualche uccello, si stagliava ancora nel cielo in cerca di qualcosa. Su Kiri era sceso un presagio di pericolo. Qualcosa di inaspettato avrebbe colpito. Le luci della piazza, dall'alto, davano l'impressione di essere delle lucciole. Qualche minuto dopo, il Sole diede spazio alla Luna, che veniva accolta, con maree di pioggia. Il giovane Izumi, era fuori a farsi accarezzare dalle gocce che cadevano nel cielo; la pelle ed i capelli bagnati si appesantivano cadendo sul suo volto. Mentre la nebbia, si attanagliava sempre di più, in quel paese dove il Dio Susanoo pareva divertito nel far cadere, quelle misere gocce d'acqua. Nel cielo stranamente si poteva sentire l'odore di tabacco, mentre bruciava. Il ragazzo al solo sentire quell'odore capì subito chi fosse l'individuo che emetteva quel filo di fumo, che toccava le pareti del cielo.
Vecchio non dovresti fumare. Non tirare le cuoia proprio adesso!†
La sagoma tirò fuori dalle labbra la sigaretta per poi emettere nell'aria quella coltre nube scura.
†Che sfacciato.† Rispose †Non dovresti parlare così.... sopratutto a tuo padre!†
Shinichi Hanabira posò di nuovo sulle labbra la sua sigaretta che emetteva un sottile filo quasi invisibile.
Il ragazzo sogghignò a quella risposta. Si lasciò cadere a terra e pronunciò delle parole che l'accentuatosi del cadere ella pioggia non fece sentire niente al padre.
Il ragazzo iniziò a ridere prese un lettera dalla sua veste ed alzò il braccio con l'intento di farlo leggere al padre.


CITAZIONE
Giovane shinobi è stata accettata la sua richiesta di partecipazione all’Accademia di Kirigakure. Frequenterà il corso sperimentale Kr – 12 , al seguito del Chunin Reed Hyrigame Kaguya. L’appuntamento è per le ore 7.00 del mattino al ponte Naruto, cancello Sud.


Il padre con un tono piuttosto autoritario rispose al gesto dell'individuo.

†Idiota, lo sapevo già. Non perdere tempo. Se tua sorella dovesse morire per me lo saresti anche tu.†
Dopo quella frase fredda. Buttò il mozzicone della sua sigaretta a terra, che si spense subito a contatto con l'erba bagnata.
Izumi dopo quelle parole rientrò a casa, poco dopo il padre, con l'intento di farsi una doccia.

«Lottare in fondo è servito. Ce la farò a diventare uno Shinobi e finalmente le mie ambizioni, i miei sogni ed i miei desideri si avvereranno.»
La mattina dopo il ragazzo fu svegliato da qualcuno.
«Chi è l'idiota che mi ha svegliato? Stavo proprio bene»
Aprì le palpebre e la luce della sua stanza irradiò l'iride mentre la pupilla cerca di catturare la luce indispensabile.
Vide l'immagine di suo padre.

†Alzati non vorrai mica fare tardi?† Rispose il vecchio E non azzardarti a dire che è una rottura.†
Che rottura.† Ribadì il ragazzo con uno sguardo provocativo verso il genitore. †Comunque cos'è la roba che tieni in mano?†
Il Kiriano si era accorto che il padre aveva degli accasciato al suolo degli oggetti. Parevano delle Sacche Ninja. Immaginò cosa aveva in mente suo padre è sempre stato un tipo chiaro da leggere per chi lo conosceva bene. In quel momento gli sembrò come un libro da dove poteva leggere ogni sorta di informazione.
Ehi stai pensando a quella cosa?† Chiese il ragazzo.
†Oramai mi leggi pure nel pensiero?† Citò il padre, con un tenue sorriso sorpreso sul volto. †Beh, ti toccherà. Ho già preso qualche dritta con L'armeria di Kiri, quindi riceverai 7 armi gratuite che passeremo a prendere dopo. Maneggiale con cura, non vorrei dovermi costretto a comprarti una bara.†
Il ragazzo rise per quella battuta sarcastica del padre. Lui aveva già scelto le armi che avrebbe voluto prendere e si approfittò della situazione per prepararsi a quella impresa che avrebbe dato una svolta alla sua vita.
†Muoviti non abbiamo molto tempo.†
Il ragazzo lo sapeva e volle salutare la sua sorellina prima di partire.
Aprì lo Shoji della ragazza e con uno sguardo paterno gli diede un bacio sulla fronte.
Ci si vede.†
Dopo questa frase scese col padre per dirigersi all'armeria del villaggio di Kirigakuro no Sato.
Con uno sguardo leggero osservò l'armeria. C'erano delle armi molto interessanti purtroppo se ne potevano scegliere solo 7 di grado studente. La cosa lo innervosiva molto. Avrebbe voluto imparare a maneggiare una Tachi ed una Wakizashi fin da piccolo.

«Perchè mi devono spettare queste armi? Sono sicuro che il mio Sensei abbia accesso ad armi molto più interessanti di queste.»
Reed Hyrigame Kaguya. Un nome interessante. Quel nome era noto a Kiri ed avere un maestro di quel calibro sarebbe stato un onore per qualsiasi studente. Sui cieli di Kiri quel nome risuonava agghiacciante come se fosse una leggenda. Voci dicevano che fosse forte quanto un Jonin e nonostante l'età sia uno dei Ninja più fidati del Mizukage.
Prese le armi ordinate e le mise un una apposito contenitore situato dietro i miei pantaloni.

Beh vecchio il tuo lavoro è finito per oggi.†
†Non cambi mai eh? Io mi chiamo Shinichi.†
Certo certo, torna a casa a mangiare i tuoi Dango, alla strada ci penso io.†
Shinichi rise di quella stupida battuta. Sapeva quanto fosse rilassato suo figlio. Spesso la sua svogliatezza lo metteva in casi di pericolo, ma sapeva che su di lui poteva contare. Infondo era sempre stato dotato, solo che non ne aveva mai dato la prova, perché il ragazzo lo riteneva alquanto noioso.
†Un mercante ti accompagnerà fino al Ponte Naruto. Attento ai briganti non farti fregare niente.†
No problem.† Rispose il ragazzo, annoiato dal padre e dalle suo raccomandazioni.
Gli diede una pacca sulla spalla ed uscì dall'armeria per dirigersi alla locanda, dove un Mercante l'avrebbe accompagnato al ponte.
Il ragazzo, camminò sulla strada di cemento battuto mentre lì, nel territorio stava per piovere. Il mercante lo aspettava presso la locanda in periferia, sarebbe stato facile trovarlo. Mentre la nebbia si faceva sempre più fitta, una insegna luminosa indicava un locanda. Il ragazzo riuscì a vedere la locanda per via della luce mentre la nebbia attanagliava tutto il territorio a lui circostante.
Notò nelle vicinanze anche della grossa merce ed una persona che portava un cappello, mentre si riposava seduto su una panchina. Il ragazzo gli rivolse la parola.

Sei tu il mercante che mi deve portare al Ponte Naruto?† Chiese lo Shinobi
†Ah, tu devi essere Izumi Hanabira. Beh si sono io, tuo padre mi ha dato già una cospicua somma per portarti al ponte, quindi se vuoi sederti sopra la mi carovana fai pure con questi soldi posso permettermi di comprarne una nuova.†
«Che padre idiota, fa il duro mentre in realtà è più docile di un' uccellino.»
Mentre il negoziante trainava la carovana per conto dei suoi cavalli la strada veniva marchiata con le ruote del veicolo. La pioggia cadeva impetuosa e gli alberi venivano continuamente nutriti della loro linfa vitale.
La strada di terra creava fanghiglia che sommergeva le erbacce rendendole di un colorito bruniccio. Quella strada riportava molti tracciati ed alquanti briganti. E la strada pareva piena di ostacoli difficili da superare. Le foglie degli alberi si muovevano e la pioggia rendeva ancor più ardua la percezione di eventuali banditi pronti a saccheggiare i due.

Ehi, fermati un momento.†
†Cosa c'è, per caso hai notato qualcosa?†
Il ragazzo notò qualcosa alquanto sospetto vedendo il terreno.
È alquanto strano. Mi chiedo perché, il suolo qui sembri più asciutto.†
Il ragazzo meditò a lungo fissando il suolo con occhi predatori. Per sicurezza controllò nella zona circostante. Notò un filo coperto dalla boscaglia. Quel filo gli diede il presunto sospetto che fosse una trappola.
«Deve trattarsi di una trappola. Dannati briganti, perché non possono bere in santa pace?»
Ehi, quanto manca al Ponte?†
†Poco, se dovessimo deviare arriveremmo entro la sera o magari domani, e rischieremmo di cadere in pasto ai predoni.†
«Sono fregato. Devo fare qualcosa, ma se taglio il filo rischio di venire sommerso da una pioggia di Kunai o persino rischiare di sprofondare nel sottosuolo.»
Doveva correre un grosso rischio, ma quella era l'unica scelta. Non era in grado di disinnescarla ma potevo evitarla.
Allontanati, non vorrei rischiassi di morire; e ricorda, che nel caso si dovesse complicare la situazione scappa.†
Si preparò, affluì Il Chakra di cui aveva bisogno e tirò il filo.
La trappola si innescò, e cinque Kunai arrivarono a tutta velocità. Il Ninja provò a deviarle. Affluì il Chakra nei capelli, e si preparò ad usare una tecnica che aveva provato ad usare in allenamento. Fece cadere il cappello di paglia e unendo le mani pronunciò a voce alta.

Simulacro di Spine (Marin Jijizo - Underworld Spines).†
I suoi capelli divennero enormi, a creare come delle piccole lance che riuscirono a riflettere i Kunai. Quella tecnica fece smuovere il terreno, mostrando qualche goccia di sangue ormai seccata al terriccio. Così si spiego il motivo della terra umida e certo che non fosse una buca urlò.
Forza Parti.†
Il ragazzo prese il cappello e saltò dentro la carovana, con fretta per poter scappare da degli eventuali briganti.
Con quel poco di energie residue, si sdraiò rivolgendo una parola al mercante, che stava facendo correre i cavalli all'impazzata.

Quanto manca all'arrivo?†
†Circa 1:00 ora. Fra 1:15 ore saranno le 7:00.†
Ok allora non ti dispiace se dormo vero?†
Il mercante lo guardò sorridendo come se volesse fargli intendere la sua gratitudine.
Il ragazzo si riposò giusto quell'ora e si svegliò quando ebbe parzialmente recuperato le forze, per il jutsu esegu
ito.
Siamo arrivati.†
Il ragazzo, guardò il mercante e gli fece un cenno di ringraziamento, mentre esso attraversava il ponte per dirigersi a Konoahgakure.
Finalmente era arrivato, ed al ponte vide un uomo con una divisa da Chunin. Lo riconobbe subito; come avrebbe fatto a confondere quella chioma candida e quel suo volto che tendeva sul roseo pallido.
Quello, era Reed Hyrigame Kaguya.


SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 30/50
Condizione Mentale: Soddisfatto
Condizione Fisica:Illeso e un po' stanco
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche 1/1: Simulacro di Spine (Marin Jijizo - Underworld Spines).
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:
-

OT: E' il mio primo Post in assoluto, quindi scusate per ventuali errori :guru:

image
Non importa chi aizza chi. Dal momento esatto in cui si entra in guerra, entrambe le parti sono spregevoli.


Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
CITAZIONE

Mio caVo, tu sei il primo, quindi non scoraggiarti per ciò che ti dirò...come hai scritto è il tuo primo post e ne hai di strada e di ruolate da fare. Resta comunque il fatto che adesso siete carne da macello. Vi devo addestrare bene per ciò che verrà dopo :guru:
Allora partiamo da un commento generale per poi scendere nei particolari. Ho notato che hai molta fantasia ed hai compreso come descrivere azioni, emozioni ed eventi, ma il risultato è ancora da migliorare. Ci sono alcuni errori di scrittura che ti andrò a chiarire e poi ci sono errori di distrazione. Per prima cosa, e questo è un consiglio che darò a tutti: usate un editor di testo per scrivere i vostri post. Che sia Word, OpenOffice o quanto altro avete, usate l'editor di testo perché è molto utile per correggere errori di distrazione. Inoltre vi permette di lavorare per gradi: se non riuscite a completare un post potete sempre salvare e riprenderlo in seguito. Poi basta fare copia ed incolla, aggiungere le formattazioni html ed il gioco è fatto.
Ora partiamo dall'introduzione. Ho capito che volevi darle un tono più oscuro, ma l'effetto è stato pessimo. Osserva, ad esempio, questo periodo:

"Si estendeva la notte sui vasti cieli di Kirigakure no Sato, nonostante fossero in pieno tramonto. La città, sembrava essere calata nell'oscurità e nel cielo si sentivano i rintocchi delle campane. Qualche uccello, si stagliava ancora nel cielo in cerca di qualcosa. Su Kiri era sceso un presagio di pericolo. Qualcosa di inaspettato avrebbe colpito. Le luci della piazza, dall'alto, davano l'impressione di essere delle lucciole. Qualche minuto dopo, il Sole diede spazio alla Luna, che veniva accolta, con maree di pioggia. Il giovane Izumi, era fuori a farsi accarezzare dalle gocce che cadevano nel cielo; la pelle ed i capelli bagnati si appesantivano cadendo sul suo volto. "



1) Allora la notte non si "estende", ma "cala". Quello che si estende è l'oscurità che l'assenza di luce porta;
2) Quelle dannatissime virgole non servono perché interrompono la frase prima del verbo e ciò non può essere possibile altrimenti non sarebbe una frase. Soggetto e verbo non vanno mai separati. L'unico caso in cui puoi usare virgole è quando ci sono attributi o apposizioni del soggetto, oppure quando devi inserire una locuzione temporale, locativa o avverbiale.
3) La pelle la puoi sentire appesantita, ma non può cadere sul volto. Ricordati di rendere le tue frasi più lineari e chiare, altrimenti crei confusione in chi legge. La frase possibile sarebbe stata : "La pelle era bagnata, così come i capelli, che appesantiti ricadevano sul volto." Questo è il modo corretto di scrivere. Chiaro e semplice, ma comunque elegante e sintatticamente corretto.

Andiamo avanti. Altro periodo in cui non sei stato chiaro.

"Nel cielo stranamente si poteva sentire l'odore di tabacco, mentre bruciava. Il ragazzo al solo sentire quell'odore capì subito chi fosse l'individuo che emetteva quel filo di fumo, che toccava le pareti del cielo."



Allora la frase sottolineata è pesante ed inutile. È una aggiunta che storpia il periodo. Quando descrivi una scena cerca di andare per gradi: prima descrivi ciò che vedi, poi le sensazioni - infine le intuizioni. Ma non cercare di buttare tutti i particolari in un unica frase. Riordina le idee e costruisci il periodo. Non è un errore, ma per scrivere bene devi fare attenzione soprattutto a questo.


Di seguito:

"Si lasciò cadere a terra e pronunciò delle parole che l'accentuatosi del cadere ella pioggia non fece sentire niente al padre.
Il ragazzo iniziò a ridere[Manca virgola] prese un lettera dalla sua veste ed alzò il braccio con l'intento di farlo leggere al padre."



Quella sottolineata che cavolo di frase è? Te l'ho già detto, prima di scrivere rifletti, metti in chiaro il pensiero e poi scrivi. E dopo rileggi per bene. Se non sbaglio vi do tutto il tempo per poter scrivere il post. Ah e magari consulta anche un dizionario: "l'accentuatosi del cadere" non è una terminologia di uso né comune né corretto. Il periodo avrebbe dovuto essere scritto così:
"Si lasciò cadere a terra e pronunciò delle parole che il padre non udì a causa dell'accentuarsi della pioggia" . Così mi sembra più decente e soprattutto più italiano.

Proseguiamo.

"Il Kiriano si era accorto che il padre aveva degli accasciato al suolo degli oggetti. Parevano delle Sacche Ninja. Immaginò cosa aveva in mente suo padre[ Mancano i due punti : ]è sempre stato un tipo chiaro da leggere per chi lo conosceva bene. In quel momento[ Ah!Queste virgole... :patkill: ] gli sembrò come un libro da dove poteva leggere ogni sorta di informazione."



Allora la parola in grassetto è una ripetizione: per questo ti dico di rileggere i tuoi post almeno due volte. Potresti evitare così errori del genere, che non sono gravi, ma che comunque abbassano il punteggio.
Per quanto riguarda ciò che è scritto in corsivo non è esatto. Un tipo non si dice che è chiaro da leggere, ma "facile da prevedere".

Appresso.

"Voci dicevano che fosse forte quanto un Jonin e nonostante l'età sia uno dei Ninja più fidati del Mizukage.
Prese le armi ordinate e le mise un una apposito contenitore situato dietro i miei pantaloni."



Allora, ti scrivo subito la frase corretta : "Voci dicevano che fosse forte quanto un Jonin e che nonostante l'età fosse uno dei Ninjia più fidati del Mizukage".

Non puoi cambiare tempo verbale: devi usare sempre lo stesso tempo per tutto il periodo. La consecutio temporum è importante.
Poi, stai scrivendo in terza persona: usare l'aggettivo possessivo plurale "miei" fa presupporre che tu scriva in prima persona, non in terza. Ah e quando il tuo Piggì dà il bacio alla sorella, visto che è una Lei, si scrive " Le diede" e non "Gli diede".

Poi questa frase non ha senso "Quella strada riportava molti tracciati ed alquanti briganti."

Cerca di ripetere la stessa parola più volte durante un periodo. Lo fai spesso.

"Si preparò, affluì Il Chakra di cui aveva bisogno e tirò il filo.
La trappola si innescò, e cinque Kunai arrivarono a tutta velocità. Il Ninja provò a deviarle. Affluì il Chakra nei capelli, e si preparò ad usare una tecnica che aveva provato ad usare in allenamento. Fece cadere il cappello di paglia e unendo le mani pronunciò a voce alta."



Mi fa piacere che tu abbia usato la fantasia ed abbia creato la situazione della carovana, ma per lo meno rendi la cosa realistica e scrivila per bene. Il Chakra non può affluire da solo - so che non intendevi questo, ma per come l'hai scritto si capisce così. Vedi sei tu che indirizzi il chakra nelle varie parti del corpo. Spiegherò il chakra ed i suoi usi nelle prossime lezioni. A te nel frattempo dico che se vuoi fare una cosa, almeno falla bene. Nell'ultima frase sottolineata, come ti ho già detto, sei stato ripetitivo. Hai usato il verbo usare due volte, troppe a mio parere. Avresti potuto scrivere in due modi, entrambi giusti e tu hai avuto la fortuna di scegliere il terzo, sbagliato.
Potevi scrivere così: " e si preparò ad usare una tecnica che aveva provato in allenamento" oppure così " Ed usò una tecnica che aveva provato ad invocare in allenamento".

Infine, nel mio post non ho mai detto che sarei stato lì ad aspettarvi. È una cosa che avete dedotto voi, non rispettando la consegna così. Ricordatevi che dovete descrivere e muovervi solo in base a ciò che l'altro ha scritto nel suo post. Tutto quello che non c'è, non c'è. Punto e basta.

Allora, tutto sommato sei un buon player ed hai buone potenzialità. Se ti impegni potrai diventare davvero bravo. Mi aspetto molto da te e mi raccomando alla punteggiatura. Il problema non è tanto se ci sia o meno, ma come viene usata. Il tuo voto per il momento è : 6.





Edited by .:Namikaze Minato:. - 10/9/2010, 17:00
 
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~Fr4nšïsko
view post Posted on 9/9/2010, 11:49




[Chapter 1: The Beginning]
La finestra che dava fuori era serrata e non si poteva accedere al balcone, fedele consigliere nelle buie notti d'inverno e non solo. Il cielo si pronunciò con un unico solo rombo talmente forte da farmi sobbalzare, indice che la tempesta era agli albori. Non era l'unico prologo delle avventure che stavano avendo inizio quel giorno. Di tanto in tanto quel'immensa massa grigia faceva sentire la sua presenza con qualche strano rumore che mi sembrava simili al ruggito di un leone. Era stato proprio uno di quei versi a svegliarmi. Dentro si stava bene ma fuori la temperatura era calata considerevolmente. Ciò mi trasmetteva un senso di calore umano, di accoglienza quasi materna per quella casa in cui avevo passato di tutto. Ero seduto su una sedia; con una delle mani mi torturavo i capelli. Nell'altra avevo un pezzo della mia scacchiera con cui giocherellavo mentre pensavo dove avrei potuto posizionarlo. Ricordo come se fosse ieri il mio sguardo, svogliato, apatico. Il grigiore del giorno si abbinava perfettamente al mio umore. Poi all'improvviso tutto cambiò. Quella mattina passò da casa mia il postino. Mi avvicinai alla porta ma non aprì. Guardai dall'occhiolino della porta e lo squadrai da cima a fondo. Egli infilò qualcosa sotto la fessura della porta. Incuriosito mi chinai a cogliere la misteriosa busta. C'era scritto

CITAZIONE
Giovane shinobi è stata accettata la sua richiesta di partecipazione all’Accademia di Kirigakure. Frequenterà il corso sperimentale Kr – 12 , al seguito del Chunin Reed Hyrigame Kaguya. L’appuntamento è per le ore 7.00 del mattino al ponte Naruto, cancello Sud.

Cosa diamine è? uno scherzo forse?! .. siamo in paese di merda: Konoha non riesce nemmeno ad allenare i suoi talentuosi studenti e li deve affidare "alle cure" di altri paesi

Devo ammettere che quella mattina non mi alzai col piede giusto. Nonostante mi mancassero le giornate di pioggia essendo stata l'estate appena passata torrida, esse infondevano sempre una certa malinconia, cosa che non era proprio consona e compatibile al mio carattere, sopratutto se c'era un viaggio da affrontare lungo, tedioso e stancante. Pensai che non c'era tempo da perdere e senza indugiare oltre mi armai e presi il mio zainetto in cui avevo riposto degli oggetti utili che mi sarebbero potuti servire durante il viaggio. Ero pronto a partire, nuovamente galvanizzato e sedotto dalla prospettiva di acquistare più potere, quando un nuovo ospite fece si che aspettassi qualche altro minuto. Aprì alla porta leggermente stizzito; era un funzionario dell'Accademia di Konoha. Sembrava poco interessato alla faccia che gli presentai che sapeva di sfida. Disse

Bene ragazzo.. Sei pronto per partire? il viaggio sarà lungo: impiegheremo un paio di giorni per arrivare.. Ho molti altri affari da sbrigare quindi è fondamentale partire subito..

Non mi permise di controbbatere al suo imperatorio "andiamo" che seguì il discorso. nonostante il mio aspetto orgoglioso ero contento di avere un compagno di viaggio. Quantomeno non sarei rimasto solo a difendermi contro i briganti e i criminali che infestavano le località appena fuori dai vari villaggi. Questo individuo, di cui non conoscevo ancora il nome, camminava spedito. Spesso dovevo accorciare facendo qualche metro di corsa per non restare troppo indietro. Era un uomo dall'aspetto austero. I capelli bruni e gli occhi che sembravano verdi, o almeno così mi sembrarono dai pochi sguardi che gli diedi quando uscivamo di casa, mi facevano intendero molto sul suo passato: chissa quanto dolore abbia dovuto patire. Che quella sia la fine di uno shinobi? Per un'attimo rabbrividì e cercai di distrarre la mente da questo pensiero che mi traumatizzò. Arrivammo alle porte scee del nostro villaggio senza dire neanche una parola. Sembrava non fidarsi di me, si mostrava indifferente. Cercai di attar conversazione ma fui sempre bloccato da risposte perentorie che mi indicavano il fatto che egli non volesse che la conversazioni si protraesse oltre. Ero felice di poter viaggiare, non capitavo molto spesso un'occasione simile ad un civile a causa dei mukenin che razziavano e annientavano chiunque e qualunquecosa non protetto da una sufficiente scorta.

Dopo qualche ora di marcia sotto la pioggia protetti da un misero ombrellino, ci incontrammo con una carovana di mercanti con cui ci unimmo per proseguire il viaggio. per tutto il tempo mirai il paesaggio che non era reso certo più brutto dalla pioggia e che ansi gli conferiva un'atmosfera incantata. Allungai il pugno come a voler prendere un pezzo di quel panorama magico, ma mi sembrò di toccare un pezzo di freddo vetro che divideva la mia realtà dall'incontaminata natura. Al termine della giornata la tempesta che ci aveva seguiti cessò lasciando spazio al cielo terso. Era troppo tardi per vedere l'arcobaleno. Il buio incombeva su di noi. Di tanto in tanto qualche strano agghiacciante latrato saliva dalla selva per lasciare poi spazio al rumore degli zoccoli dei cavalli che trainavano la nostra carovana. Ero stanco, così dopo poco crollai.

Il giorno seguente passò senza particolari problemi attraversa il bosco. Dopo i primi momenti, l'atmosfera era diventata tediosa: non aveva nulla da fare sulla carrozza. Sul calar del giorno l'aria incominciò a diventare più rarefatta. Quelle piccole e graziose piante, adornate di altrettanto bei fiori varipinti lasciavano spazio ad una flora più rada. Di tanto in tanto potei vedere qualche sagoma attraverso la nebbia, si trattava forse di animali? In seguito raggiungemmo kiri, il villggio della nebbia. Il nome non tradiva certo le aspettative. Pensai che alla fin fine forse era meglio allenarsi in quel territorio impervio, allenarsi nello stato conosciuto per l'uso dei ninjutsu e per gli omici silenziosi-almeno da quanto si diceva in giro. Avrebbe fatto si che noi studenti avessimo potuto imparare qualcosa in più rispetto ai nostri coetanei.

Scesi dalla carovana che in breve si disperse nella nebbia. L'ufficiale era rimasto a bordo dell carro per poter tornare a casa. Ora ero solo. Mi senti un pò confuso, spaesato. Estrassi dal mio zainetto il bigliettino che mi era stato recapitato qualche giorno addietro. L'appuntamento era sul ponte Naruto vicino la porta Sud, così dopo aver chiesto informazioni, mi recai al luogo prestabilito. Durante questo breve tragitto riflettei un pò su ciò che avrei dovuto affontare, sui miei compagni, sul mio sensei - tale Reed Hyrigame Kaguya- a me ancora sconosciuto. Mi domandava se avessi fatto abbastanza bene. Poi quasi stupito mi fermai e mi dissi fra me e me

Ma che sto dicendo ? Quasi non mi riconosco più .. certo che farò bene.. Andrò li, sbaraglierò tutti, prenderò il mio bel coprifronte e poi tornerò a Konoha.. Questo paese e così umido .. Se dovesse protrarsi questo allenamento potrei avere problemi con la cervicale

Così, incoraggiato, mi diressi al ponte. Riuscì a vedere 2 ragazzi. Sembravano più o meno della stessa età. Uno, quello con l'abigliamento da chunin, sembrava il ritratto della cadidezza, quasi un fiocco di neve; l'altro, che non portava alcun distintivo, era decisamente più alto di me, ed era bruno. Mi avvicinai a loro con questo biglietto in mano lessi il nome del sensei e mi rivolsi loro dicendo un pò imabrazzato
[Buon giorno a tutti e due.. Sono Francix Uchiha.. piacere di conoscervi!
Poi rivolgendosi al chunin dissi
Lei è Reed-sensei?


[Chapter 1: The Beginning]
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 30/50
Condizione Mentale: Galvanizzato
Condizione Fisica:Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche:-
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:

Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
CITAZIONE
Complimenti, davvero!Il post è fatto bene. Si nota subito che hai già giocato in altri forum. Come ho detto a Last, anche tu compi errori di distrazione: dopo il punto ci vuole la lettera maiuscola, qualche virgola in più per dare tono alla lettura sarebbe servita ed alcuni errori di distrazione potevano essere evitati. Ti consiglio di usare un editor di testo per questo: ti evita un sacco di grattacapi. Ah un'altra cosa. Prova a moddare il post ancora una volta e giuro che ti boccio :guru: Dovete rileggere i post appena li avete finiti di scrivere, così potete trovare tutti gli errori. Rileggete più volte se necessario ( e ti dico che lo è ). Comunque, voto: 7 e 1/2




Edited by .:Namikaze Minato:. - 12/9/2010, 14:27
 
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AP2Z
view post Posted on 9/9/2010, 17:48





SPOILER (click to view)

Narrato
pensato
parlato
parlato altrui




Era una calda giornata di estate, il clima era afoso e nell'aria c'era una brezzolina che rinfrescava l'aria. Mi stavo rilassando leggendo, come ogni giorno, il giornale konoha's News. Dopo una mezzoretta il tempo scurì tutto all'improvviso lasciando nel cielo un colore opaco e le nuvole erano diventate scure, anzi nere. Stavo per entrare in casa perchè il tempo si prospettava brutto quando il postino, arrivanoi in bici lanciò la posta. Le controllai quasi tutte e l'ultima era dall'Accademia. Ero confuso. Non sapevo se aprirla o lasciarla chiusa perchè ero sovrappensiero se mi avessero accettato o no.

Speriamo vivamente che mi abbiano accettato per fare l'esame genin. Non so quello che farei se non mi accetterebbero. Comunque sta il fatto che se non l'apro non saprò mai la risposta.

Mi presi di coraggio e l'aprìi. C'era scritto:

CITAZIONE
Giovane shinobi è stata accettata la sua richiesta di partecipazione all’Accademia di Kirigakure. Frequenterà il corso sperimentale Kr – 12 , al seguito del Chunin Reed Hyrigame Kaguya. L’appuntamento è per le ore 7.00 del mattino al ponte Naruto, cancello Sud.

Si, mi hanno preso. Sarà meglio che stasera mi riposi e che vada a letto prima del solito e la televisione la posso evitare. Mi dovrò alzare alle sei e poi mi verrà a prendere un ufficiale dell' Accademia. Ok, domani darò il massimo di me

Era passata un'ora ed erano circa le otto e decisi di prepararmi una sana e ricca cena. Dal momento che a pranzo avevo magiato un pezzo di pane perchè non mi andava di cucinare, ora ero dell'umore giusto. Decisi di cucinare pasta alla carbonara. Gli ingredienti li avevo messi sul tavolo: guanciale, uova, formaggio e la pasta. In circa mezz'oretta era la, sola soletta che aspettava solo di essere mangiata da me. Mi ero seduto e solo dopo aspettai un momento per osannarla.

Ok mia cara pasta. Ti mangerò veloce così non soffrirai tanto, muhuhuhaha!!

Era tardi: erano le nove e mezza e decisi di andare a letto.

Domani farò vedere al sensei di che pasta sono fattp!!

Senza saperlo mi addormentai felicemente pensando al domani.




Una lame di luce era trapelata della tapparella e mi aveva svegliato verso le 6 e mezza. La prima cosa che mi venne in mente era di guardeare l'orologio. Ero nettamente in ritardo sulla tabella di marcia. Subito presi dei vestiti che avevo stirato e piegato il giorno prima e mi lavai i denti e la faccia.

E' tardissimo... ora che devo fare????Ho dimenticato tutto quanto, sono sempre il solito.

Diede una veloce lettura e feci colazione molto velocemente. Un toast e del latte col nesquik. Avevo finito di fare tutto ciò quando il campanello suonò. Subito tutto emozionato aprì senza nenache vedere dall'occhiolino chi fosse e subito notai che era un ufficiale dell'Accademia dalla targhetta che portava. Era in perfetto orario, alle 8 in punto.

Ok...già so il motivo perchè tu sei venuto e quindi possiamo andare senza indugi.

L'ufficiale annuì con un sorriso e con l'occhiolino e ben presto ci trovavamo che camminavamo insieme all'ufficiale. Il sole spiccava nel cielo, inondando di un limpido color giallo la radura che si estendeva a perdita d'occhio sul colle più alto. Al di sotto delle alture si espandeva un'immensa prateria, brulicante di pecore. L'erba cresceva incolta, ma gli alberi contornavano quella splendida vista come se fosse stato un parco curato. Gli uccellini cinguettavano, svolazzando da una albero all'altro. Alcuni contadini raccoglievano i frutti dai Peri e dai Meli, mentre alcuni bambini si rincorrevano, scherzando e schiamazzando.

Che paesaggio veramente bello! Tutti sono felici. Finalmente incontrerò il sensei e penso che ci siano altri aspiranti genin. Chissà come saranno gli sfidanti??

Ad un certo punto iniziò a piovere e l'ufficiale sapendo che spesso c'erano piogge aprìi un obrello grande che poteva proteggere circa quattro persone. All'improvviso si sentì la voce di qualcuno che gridava che tra cinque minuti la carovana partiva. Il generale mi disse di correre. Arrivammo nella carovana all'ultimo minuto. Il tempo era cambiato ma non si poteva scorgere nulla perchè era già notte e noi ci sentimmo stanchi e andammo a letto.

Il secondo giorno mi svegliai e non avevo nulla da fare nella carovana ma il generale allietava la giornata con conversazioni lunghe con me. Il tempo si prospettava molto brutto ma dopo mezz'oretta circa ritornò bellissimo. Il clima era rigido con un vento gelido. Ormai era notte e andammo a letto come una giornata qualsiasi e noiosa.

Il terzo giorno eravamo quasi arrivati all'alba mancava poco. Il generale mi avvisò che all'arrivo non avrebbe continuato a seguirmi e che sarebbe tornato a casa con la carovana. Alle 6 e mezza circa eravamo arrivati e scesi. Il tempo era abbastanza nebbioso, come sempre a kiri. Estrassi il biglietto e lo rilessi. Poi mi presi di coraggio e andai sul ponto, a 100 metri da dei ragazzi che non riuscivo a scorgere a causa della nebbia. Erano meno dieci al tempo esatto. Riuscì ad essere la al tempo giusto e non tardi come tutte le altre volte. Salutai gli altri
ragazzi e dissi

Salve a tutti, e salve sensei. Piacere di conoscervi. Mi chiamo Andrix Uchiha.

Speriamo che siano gentili???Speriamo!!!







Status



Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: emozionato
Condizione Fisica:Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche:-
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:


Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
Ebbene, qui avremo da lavorare un po', eh, mio caro AP2Z...hai capito come si ruola, ma dobbiamo nettamente migliorare. Come ai tuoi colleghi ripeto: usa un editor di testo. Ti evita errori di distrazione: si fa un bel controllo ortografia e tutto si risolve. Questo però per le sciocchezze. Hai commesso un paio di errorini che ti andrò ad evidenziare e che spero non capiteranno più, altrimenti scordati la promozione. Però ti dico: riesci a descrivere bene le azioni quotidiane del tuo pg, ma devi imparare ad immergerti nel suo carattere, nella sua psiche. Devi farlo vivere di vita propria. Dobbiamo leggere dei sui pensieri, del suo stato mentale...dei suoi gusti. È un concetto serio, perché è l'anima del Gdr by forum. Comunque passiamo alle correzioni.

"Dopo una mezzoretta il tempo scurì tutto all'improvviso lasciando nel cielo un colore opaco e le nuvole erano diventate scure, anzi nere"

Allora il "tutto all'improvviso" non va affatto bene. Stona. Inoltre la frase è di per sé ridondante. Inoltre non si lascia "nel" cielo un colore opaco, ma si lascia "il" cielo di un colore opaco. Inoltre l'ultima proposizione "E le nuvole erano diventate scure, anzi nere" è una proposizione messa per allungare il periodo , con il risultato però di rovinare il tutto. Fare periodi lunghi e complessi è segno di grande padronanza della lingua italiana. Non puoi collegare le frasi sempre con la congiunzione "e". È una cosa che fai spesso, da come ho letto. Guarda come suona bene la frase scritta così: " Dopo una mezz'oretta il tempo scurì all'improvviso, lasciando il cielo di un colore opaco con nuvole scure, per non dire nere."

Appresso.

"Non sapevo se aprirla o lasciarla chiusa perchè ero sovrappensiero se mi avessero accettato o no."

In questo caso non si è "sovrappensiero", ma "spaventati" o "ansiosi". Ricordati che usare sinonimi è utile. Avere un lessico nutrito è un'ottimo strumento per un player che vuole fare strada.

"Mi presi di coraggio e l'aprìi"

Anche qui non è una forma italiana corretta: si dice "Presi coraggio e l'aprii". La voce verbale "presi", prima persona singolare modo indicativo tempo passato, già contiene di per sé il concetto di soggettività che non va rafforzata con il "mi".

"In circa mezz'oretta era la, sola soletta che aspettava solo di essere mangiata da me. Mi ero seduto e solo dopo aspettai un momento per osannarla."

Ehm ti rendi conto che hai detto solo 4 volte? °° Prima di postare, è consigliato rileggere il post per vedere come suona. La fluidità è una cosa importante. Quando scrivete dovete pensare che altre gente dovrà leggere ciò che avete scritto.

"Diede una veloce lettura e feci colazione molto velocemente. Un toast e del latte col nesquik"

Non puoi usare terza e prima persona insieme nella stessa frase. Usi la prima oppure la terza, ma non tutte e due insieme. Come ripeto sempre: RILEGGERE!

"L'ufficiale annuì con un sorriso e con l'occhiolino e ben presto ci trovavamo che camminavamo insieme all'ufficiale"

Non puoi usare troppi legamenti per polisindeto in un periodo!Avrai ripetuto quella "e" una marea di volte. Usa anche le virgole per legare le frasi. Si chiama coordinazione per asindeto quella. Comunque, spiegami io come dovrei intendere la frase " e ben presto ci trovavamo che camminavamo insieme all'ufficiale". Cioè nemmeno Hagrid in Harry Potter è così sgrammaticato. Prima di tutto stai usando il passato e continua ad usarlo: quindi non "ci trovavamo" ma " ci trovammo". Poi la frase "Che camminavamo insieme all'ufficiale" la potevi rendere implicita: sarebbero stato meglio. Guarda il periodo corretto come è semplice e fluido:
"L'ufficiale annuì sorridendo e facendo l'occhiolino; ben presto ci trovammo a camminare insieme."

"Ad un certo punto iniziò a piovere e l'ufficiale sapendo che spesso c'erano piogge aprìi un obrello grande che poteva proteggere circa quattro persone. All'improvviso si sentì la voce di qualcuno che gridava che tra cinque minuti la carovana partiva. Il generale mi disse di correre. Arrivammo nella carovana all'ultimo minuto. Il tempo era cambiato ma non si poteva scorgere nulla perchè era già notte e noi ci sentimmo stanchi e andammo a letto."

Hai cominciato ad arronzare il post qui. Si vede. Il fatto che l'ufficiale sappia che spesso a Kirigakure piove mi sembra superfluo in quanto hai detto che stava piovendo. Ti bastava semplicemente scrivere che egli apriva un grosso ombrello, tale da riparare 4 persone all'incirca. INIZIA A PRENDERE L'ABITUDINE DI LEGGERE ALMENO 5 VOLTE IL TUO POST! E guarda che se non lo fai me ne accorgerò :guru:

"Il secondo giorno mi svegliai e non avevo nulla da fare nella carovana ma il generale allietava la giornata con conversazioni lunghe con me. Il tempo si prospettava molto brutto ma dopo mezz'oretta circa ritornò bellissimo. Il clima era rigido con un vento gelido. Ormai era notte e andammo a letto come una giornata qualsiasi e noiosa.

Il terzo giorno eravamo quasi arrivati all'alba[ manca la punteggiatura!In una frase non ci possono essere DUE VERBI! :nono: ] mancava poco. Il generale mi avvisò che all'arrivo non avrebbe continuato a seguirmi e che sarebbe tornato a casa con la carovana. Alle 6 e mezza circa eravamo arrivati e scesi. Il tempo era abbastanza nebbioso, come sempre a kiri. Estrassi il biglietto e lo rilessi. Poi mi presi di coraggio e andai sul ponto, a 100 metri da dei ragazzi che non riuscivo a scorgere a causa della nebbia. Erano meno dieci al tempo esatto. Riuscì ad essere la al tempo giusto e non tardi come tutte le altre volte. Salutai gli altri
ragazzi e dissi"

Più sei andato verso la fine più ti sei perso. Avresti potuto descrivere di più il viaggio e magari usare la punteggiatura. Le frasi sono attaccate, senza una pausa tra l'una e l'altra. Quando leggi, è tutto un seguito senza riprender fiato. Cerca di imparare come si usa la punteggiatura.
Comunque il mio voto è : 5


Edited by .:Namikaze Minato:. - 14/9/2010, 10:58
 
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Rikimaro
view post Posted on 9/9/2010, 23:24






CAPITOLO PRIMO:LA CONOSCENZA DI UN NUOVO SENSEI

IL CERVO CHE SPOSA IL TRIFOGLIO D'AUTUNNO GENERA UN SOLO CUCCIOLO E QUESTO SUO CUCCIOLO INIZIA UN LUNGO VIAGGIO CON L'ERBA PER GUANCIALE

CITAZIONE
narrato
<parlato>
"pensato"
parlato altri

Gli insetti notturni fendevano il silenzio che regnava nel villaggio con il loro monotono ronzio,e il sole era scomparso da qualche ora dietro i crinali delle montagne,la leggera brezza serale agitava i capelli di Kenji che era a fare una passeggiata per il villaggio,un pò per noia e un pò per osservare la bellezza del posto in cui era nato.

"Incredibile questo villaggio è di una bellezza unica,anche perchè è il primo villaggio che visito oltre il mio,ma se non fossi scappato di casa ora non sarei qua,tanto meglio cosi oltre a diventare il più forte farò quello che quel codardo di mio padre non ha fatto,cioè indagare e scoprire chi ha incastrato la mia famiglia costringendoci a scappare come cani dal villaggio"

Con questi pensieri pieni di rancore il volto di Kenji tutto un tratto assunse un espressione rabbiosa,e negli intensi occhi neri si vedeva tutto il rancore che provava verso il padre che non aveva mai provato a discolparsi,e si era preso la colpa come se fosse stato veramente lui a comettere quel crimine.
Siccome quei cupi pensieri avevano turbato la sua tranquilla passeggiata,il ragazzo decise di tornare a casa visto che non aveva più voglia per quella sera di stare in mezzo alla gente.
Arrivato a casa il giovane trovò sul tavolo una lettera,senza alcuna fretta iniziò a togliersi la maglietta prese la lettera e si sdraiò sul letto e iniziò a leggerne il contenuto.

CITAZIONE
Giovane shinobi è stata accettata la sua richiesta di partecipazione all’Accademia di Kirigakure. Frequenterà il corso sperimentale Kr – 12 , al seguito del Chunin Reed Hyrigame Kaguya. L’appuntamento è per le ore 7.00 del mattino al ponte Naruto, cancello Sud

Appena concluse la lettura del biglietto il cuore del giovane iniziò a battere molto forte con un insolita adrenalina,una strana sensazione pervadeva Kenji e una miriade di pensieri affollavano la testa del ragazzo rendendolo ancora più confuso di quanto gia non fosse.

"Perfetto questo è il mio momento posso dimostrare chi sono a mio padre e al mondo intero...ora è meglio che vada a dormire altrimenti non riuscirò mai a svegliarmi in tempo per iniziare il viaggio di domani che si prospetta lungo e faticoso."

Con quell ultimo pensiero e con la brama di diventare più forte Kenji si addormentò in un sonno profondo.

GIORNO I°: INIZIA IL VIAGGIO

Kenji dormiva profondamente,di quel sonno vicino all'incoscenza.
trascorsa la notte le stelle che vegliavano sul villaggio impallidirono al sopraggiungere dell'alba,il villaggio si riempì di suoni ma lui continuava a giacere,fino a quando bussarono violentemente alla sua porta e molto stranito si destò dal magico sonno che l aveva pervaso ed andò ad aprire.

<ehi ma chi diavolo è che scoccia con tanta energia? Qui cè gente che vuole dormire grazie!!!!!>

E il misterioso "scocciatore" rispose

Sono il contingente di Konohagakure no sato,e sono stato mandato per scortarti al villaggio di Kirigakure no sato per garantire che tu arrivi sano e salvo per seguire i corsi al fine di farti diventare un genin.....ma se la mia presenza è solo una scocciatura,bè posso fare a meno di accompagnarti mio giovane ragazzo.

All udire quelle parole Kenji diventò rosso in volto e con l'imbarazzo che lo dominava corse a indossare subito la maglietta che aveva adagiato ad una sedia prima di andare a dormire la notte scorsa,e poi in tutta fretta andò ad aprire al contingente,a prima vista sarà sembrato burbero a causa della sua finta espressione da duro ma in realtà era un burlone....un burlone molto robusto, era alto 1.80 con due spalle larghe,una muscolatura molto asciutta e la pelle era talmente abbronzata che sembrava quasi dorata,mentre dei lunghi e corvini capelli cadevano fluenti fino alle spalle.

< Prego accomodatevi e perdonate la mia sfacciatagine,spero di non averla contrariata ulteriormente,ma soprattutto spero che non abbiate cambiato idea sul fatto di accompagnarmi....>

No no tranquillo volevo solo farti prendere uno spavento caro ragazzo ahahah!!! e ovviamente ci sei cascato ahahahahah!!!!

Il viso di Kenji iniziò tutto d'un tratto a rilassarsi verificate le buone intenzioni dell uomo.

< Prego vi invito nuovamente ad accomodarvi non per nulla ma devo cercare le ultime cose per affrontare il viaggio,e cosi potrei offrirvi anche una tazza di ottimo thè,sa sono molto bravo.>

Cosi il giovane fece accomodare l uomo ed iniziò a preparare il thè.

< Se non vi dispiace potrei chiedere il vostro nome?>

Ok accontento la tua curiosità,mi chiamo Kotaro e mi occupo degli affari interni del paese ma anche degli affari diplomatici del villaggio,come in questo caso,ma non posso dirti di più sulla mia permanenza a Kiri quindi basta domande e andiamo altrimenti i mercanti che ci devono dare un passaggio ci faranno trainare tutte le carrozze ahahahahaha!!!!

Mentre Kotaro spiegava e scherzava con aria molto serena Kenji si era gia vestito e aveva preso tutto il suo equipaggiamento.

< Bene signor Kotaro sono pronto possiamo andare>

Disse con volto sorridente il ragazzo,cosi si diressero verso il punto di incontro con i mercanti che si trovavano li gia da un pò,infatti come previsto si innervosirono a causa di questo piccolo ritardo sulla tabella di marcia.
Il signor Kotaro però pensò a far calmare i bollenti spiriti con una piccola mancia,cosi dopo il piccolo disguido con i mercanti iniziò la marcia verso Kiri.

Devo solo avvertirti di una cosa..........ehm scusa non so come ti chiami...

Kenji iniziò a ridere sguaiatamente per la piccola gaffe di Kotaro.

< Ahahahahahah il mio nome è Kenji....Kenji Uchiha.>

Aaaaaah un Uchiha.....allora spero per te che riuscirai a diventare lo shinobi più forte di tutti,anche perchè come gia saprai gli Uchiha sono i migliori ninja di tutto il villaggio.

Il giovane sorrise e arrossì a sentire tutti quei complimenti,ma dentro di sè senti anche un vuoto che non sapeva spiegarsi,come se lui non fosse mai appartenuto a quel clan di ninja d'elite,a dire la verità non sentiva nemmeno l'appartenenza al villaggio della foglia,Kenji non sapeva cose l'aveva spinto a fare la scelta di scappare di casa e trasferirsi a Konoha,forse per il potere,forse per vendetta,ma ormai quello che contava era dirigersi verso Kiri solo questo aveva in mente.

"Puah ninja d'elite.....io li vedo solo come degli sporchi traditori che non hanno fatto nulla per difendere mio padre e l'hanno lasciato solo davanti al suo spietato destino......anche se mio padre non ha combattuto per dimostrare il contrario,ma io non farò come lui,io lotterò per qualsiasi cosa,su qualsiasi fronte per non farmi togliere niente di tutto ciò che mi guadagnerò."

Ehi Kenji? ci sei?

< Eh?....Oh si Kotaro scusami ero preso dai miei pensieri e non ascoltavo comunque dimmi.>

Oh no niente ragazzo mio si vede che ancora sarai stanco non preoccuparti e goditi la giornata io devo andare a parlare con il capo dei mercanti.

La giornata passò senza problemi,la giornata era splendida il sole era alto in cielo e i fiori spargevano il loro profumo ovunque,un profumo che aveva inebriato completamente Kenji,e in men che non si dica un pò per il soave profumo un pò per la splendida giornata,e in fondo in fondo un pò anche perchè non aveva voglia di fare niente il ragazzo si addormentò.

Qualche ora dopo

Ehi è ora di cena Kenjiiiiii!!!!!!!!

L'urlo di Kotaro fece saltare Kenji che con il volto impaurito e anche decisamente stranito replicò.

< Potresti svegliarmi con un pò più di delicatezza??????? Sarebbe ben accetta grazie!!!!!!! >

Dai andiamo ragazzo bando alle ciance devi mangiare altrimenti potrebbero farti fuori durante il viaggio,e non basta essere un Uchiha devi nutrirti,andiamo ahahahahah!!

"Ma dove sono capitato,fortuna che non me lo ritrovo come sensei sennò non saprei dove sbattere la testa!"

Il gruppo di mercanti si era accampato all entrata di un bosco che avrebbero attraversato il giorno dopo visto che sicuramente di notte avrebbe presentato non poche insidie.
La luna era alta in cielo e i grilli con i loro versi intonavano una specie di sottofondo,l'erba era bagnata da una leggera umidità e con il riflesso della luna luccicava facendo sembrare tutto illuminato intorno alle carrozze di una strana e mistica luce,quel paesaggio era talmente bello che Kenji rimase quasi senza fiato.
Dopo un abbondante cena il gruppo di viaggiatori andò a dormire per inoltrarsi nel bosco il giorno dopo,anche se la serata era tranquilla Kenji decise di rimanere un pò di guardia per assicurare l'incolumità dei mercanti.

GIORNO II°: LE PRIME DIFFICOLTA'

La mattina dopo Kenji venne svegliato con molta calma da un mercante,il quale avvisò il giovane che Kotaro era andato avanti in perlustrazione nel bosco ad assicurarsi che la strada da percorrere era tranquilla.
Ma il ragazzo si infuriò e dopo essersi fatto dire dal mercante la direzione in cui era andato Kotaro iniziò a correre nella speranza di trovarlo.

"Ma che diavolo combina se avesse portato anche me avrebbe corso meno rischi anche,anche se sono uno studente potrei essergli d'aiuto......ehi sono quasi arrivato lo vedo ma cos.....

Kenji avvistò Kotaro che era accucciato dietro un cespuglio,e decise di raggiungerlo per chiedergli spiegazioni.

< Ehi Kotaro cosa stai face.........>

Il grosso uomo lo prese per la maglia con una mano mentre con l altra gli tappò la bocca e lo tirò a sè sietro il cespuglio.

Ragazzo ora taci non fare rumore e guarda attentamente.

Kenji dapprima non ci aveva fatto caso,solo Kotaro gli aveva fatto accorgere che davanti a loro c'erano delle trappole piazzate.

Prima lezione:un buon ninja deve assicurarsi che il cammino sia sicuro per sè e i suoi compagni,questo si chiama spirito di osservazione...è molto utile in questi casi sai?

L umore del imponente uomo era cambiato,non era più scherzoso e di buon umore,anzi era freddo e determinato il suo sguardo era pieno di sicurezza e con una sola occhiata Kenji capi di essere di troppo.

"Ma che diamine gli succede non è il Kotaro di ieri....è diverso....quasi posseduto....mi sta facendo capire che sono di troppo perchè ancora non ho questa freddezza.....e non so se riuscirò ad ottenerla....."

L'atmosfera nel bosco si era fatta più pesante nemmeno gli animaletti che regnavano nel bosco si erano fatti vedere o sentire come se avessero avuto il presagio che qualcosa di brutto di lì a poco sarebbe successo.

Bene ora guarda e impara.

Kotaro prese un kunai e lo lanciò verso un filo che aveva notato prima che Kenji arrivasse,e si azionò una trappola che fece esplodere delle bombe carta causando un gran botto,pochi secondi dopo tre briganti uscirono allo scoperto.

Vedi Kenji parlavo di questo, lezione numero due: volgi sempre le siutazioni a tuo favore,ora siamo noi che possiamo fare un agguato a loro.

Econ un scatto felino Kotaro uscì fuori dal cespuglio e stese con dei colpi di taijutsu i tre briganti lasciando Kenji immobilizzato dalla troppa adrenalina che aveva in circolo.

"Perchè non riesco a muovere un muscolo in battaglia? sono veramente cosi un rammollito? se continuerò cosi non diventerò mai un ninja abbastanza forte da riscattare l'onore della mia famiglia."

Dopo aver legato i briganti ad un albero Kotaro si rivolse con estrema freddezza a Kenji.

Ti consiglio vivamente di migliorare ragazzo non sopporterei che uno come te infanghi il buon nome di Konoha in un paese straniero....ora torniamo dagli altri...

I due fecero ritorno alle carovane e Kotaro tornò di ottimo umore e disse che la strada era libera,mentre l'umore di Kenji come il suo morale erano sotto terra,lo smacco che aveva subito nella foresta era troppo grande per potersi permettere di guardare negli occhi Kotaro,infatti per tutto il giorno Kenji viaggiò sull ultimo carro.

"Possibile che io sia cosi scarso?"

Solo questa domanda frullava nella testa di Kenji che si era sentito ovviamente un cane dopo la pessima figura che aveva fatto in mattinata.
Era sera e mentre tutti cenavano il ragazzo era ancora sulla carovana e non aveva intenzione di scendere,infatti andò a dormire senza aver cenato,visto anche che nessuno si fosse preoccupato di andarlo a cercare.

GIORNO III°:ARRIVO A DESTINAZIONE

I flebili raggi di luce del sole mattutino filtravano dalle tende della carovana e l'atmosfera si era fatta più umida,mentre il vento si fece più freddo,Kenji si svegliò da solo senza essere disturbato da mercanti o dallo stesso Kotaro che sembrava avesse perso tutto l'interesse nel conoscere più a fondo il giovane Uchiha.
Kenji saltò giu dalla carovana che aveva ripreso il viaggio e si affiancò a Kotaro che nemmeno lo guardò negli occhi.

< Senti Kotaro io......bè volevo chiederti scusa,e ti giuro che diventerò un ottimo shinobi....tutto qua....>

Tutto d'un tratto il cielo si scuri,sembrava che fosse di nuovo notte,invece erano le nuvole del paese della nebbia,il famoso villaggio di Kiri,più la spedizione di mercanti si avvicinava e più l'aria si faceva gelida e più l'umidità di ventava intensa,fino a quando iniziò a piovere.

"Allora a quanto sta l'indicazione del biglietto devo trovarmi al ponte Naruto che sta al cancello sud.....bene devo essere arrivato vedo qualcuno"

E guardando Kotaro il giovane ragazzo disse.

< Spero che il nostro sia solo un'arrivederci.....e...grazie.....>

Vedendo che non lo degnava di un risposta Kenji abbasso la testa,quando ad un tratto senti queste parole.

Prendo sul serio il tuo giuramento di prima....mi raccomando non deludermi....ma soprattutto non deludere il villaggio della foglia...

A sentirsi dire quelle parole il ragazzo alzò nuovamente il capo e con un sorriso smagliante si incamminò verso il ponte.

"Sentire che cè qualcuno che crede in me mi rassicura e mi rende fiero di questa conoscenza"

Arrivato al ponte Kenji altri tre ragazzi insieme al sensei,cosi si presentò a tutti.

< Piacere di conoscervi io sono Kenji Uchiha e sono qui per diventare genin a tutti gli effetti....spero di non deludervi Reed sensei!!!

"Bene sembrano tutti molto interessanti...penso che mi divertirò"


CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Motivato e pronto a tutto
Condizione Fisica:Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche 0/1-:
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:
-





Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
Allora per essere la prima volta hai ruolato bene, ma devi ancora migliorare. Ripeto anche a te: usa un editor di testo tipo Word. Ti aiuta ad evitare errori di distrazione, quali mancanza di lettere maiuscole dopo il punto, lettere scambiate, ecc... . Hai un buon modo di descrivere sia le situazioni, scelte con fantasia, che le emozioni, anche se devi concentrarti di più su questo aspetto ancora da migliorare. Inoltre, molte volte fai periodi troppo lunghi, legati per asindeto ( cioè con le virgole. ) Ti consiglio di staccare con un punto e partire con un nuovo periodo. Non ti dico di fare una soggetto, verbo e complemento oggetto e mettere il punto. Ma non dilungarti: il troppo storpia. Inoltre cerca modi per rendere le tue frasi più fluide. Ah, una sola cosa: quelle maledettissime virgole!Dovete assolutamente imparare ad usarle. Prendete un testo di italiano, o magari trovate un sito che ne parli, e STUDIATE l'uso della punteggiatura. È fondamentale.

Ti faccio un esempio preso a caso.

"Il giovane sorrise e arrossì a sentire tutti quei complimenti, ma dentro di sè senti anche un vuoto che non sapeva spiegarsi, come se lui non fosse mai appartenuto a quel clan di ninja d'elite, a dire la verità non sentiva nemmeno l'appartenenza al villaggio della foglia,[ <-- questa virgola è inutile anche perchè nella frase successiva si parla di altre cose. Mettici un bel punto qui e riparti con la lettera maiuscola ] Kenji non sapeva cose l'aveva spinto a fare la scelta di scappare di casa e trasferirsi a Konoha,[ qui ci volevano i due punti al posto della virgola percHè specifichi quanto detto nella prop. principale ] forse per il potere,forse per vendetta,ma ormai quello che contava era dirigersi verso Kiri [ E qui ci stava un bel punto. Così c'era una pausa nella lettura e l'effetto era più incisivo. ]solo questo aveva in mente."

Questo lo hai fatto in quasi tutti i periodi. Le frasi sono corrette, ma anche il modo in cui sono coordinate è importante. Quindi il tuo voto è: 6 -.




Edited by .:Namikaze Minato:. - 13/9/2010, 02:35
 
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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 13/9/2010, 01:50




SPOILER (click to view)
Le correzioni le avete avute. Ora datemi qualche giorno per scrivere la prossima lezione.
 
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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 16/9/2010, 23:36




~ Nindo e Chakra
Φ Capitolo I




image
Attendeva i ragazzi con un volto inespressivo, senza rivelare minaccia né qualsiasi altra emozione. C’era solo la freddezza ed il vuoto di quegli occhi verdi. Li attese uno ad uno, studiandoli. Cercando di capire chi fossero e cosa volessero fare della loro vita. Reed sapeva di non essere portato per l’insegnamento, ma aveva i suoi modi per farsi capire e spiegare l’arte ninja non era poi così difficile. Egli , comunque, prima che un maestro d’accademia preferiva essere un maestro di vita. Voleva dare ai ragazzi qualcosa di valore che sarebbe servito loro al di là del sapere usare il chakra o le armi. Qualcosa che gli avrebbe permesso di maturare e incominciare a “saper vivere”.
I ragazzi si presentarono uno ad uno. Ognuno salutava in modo diverso, ma Reed non degnò loro di un solo sguardo. Attese che fossero arrivati tutti, prima di iniziare le presentazioni. Non voleva perdersi in chiacchiere: avevano molta strada da fare e tante cose da vedere e fare. Quindi più stringeva i tempi, più difficile sarebbe stato il corso, più impegno avrebbero dovuto dare i ragazzi per superarlo. Quando tutti furono presenti, Reed li squadrò uno ad uno

« Sono Reed Hyrigame Kaguya, Chunin del Kirigakure e vostro maestro in questo corso accademico. » disse in tono leggero, udibile solo se i ragazzi avessero mantenuto il silenzio – e l’avrebbero fatto - « Ascoltatemi bene. Non sono il tipo lezione in aula. Mi piace vivere il mondo. Scoprirlo con i miei occhi, piuttosto che vederlo attraverso le pagine di un libro di testo. Quindi partiremo verso un luogo in cui potrete apprendere le arti ninja. Nel frattempo attraverseremo una zona piuttosto impervia e selvatica, quindi ponete attenzione. Potreste finire male. »

Chiuse gli occhi per un secondo, evocando tutto il suo spirito combattivo, quando li riaprì sembravano gli occhi di un assassino. Con quegli freddi e pericolosi guardò i ragazzi per spaventarli « Ora datemi un buon motivo per cui dovrei addestrarvi. Fatemi capire perché spreco il mio tempo con voi » voleva sapere cosa li spingeva a diventare ninja, quali erano le motivazioni che le avevano condotti fin lì. Se non avevano un buon motivo quando cominciavano, non sarebbero arrivati alla fine: si sarebbero arresi alla prima difficoltà. Ascoltò con attenzione tutte le risposte dei ragazzi, magari intervenendo qualche volta per chiedere qualche chiarimento in più. Poi alla fine del ciclo di chiacchiere, avrebbe detto loro « Tenete a mente ciò che mi avete detto, perché nel momento in cui sarete nella polvere e nel fango, vi aiuterà a rialzarvi. Ora tenete il mio passo. »
Detto questo si levò lo zaino dalle spalle, e ne tolse otto fasce zavorrate. Pesavano circa 5 kg ciascuna. Un peso leggero, ma che avrebbe dato i risultati sperati, soprattutto per quello che si apprestavano a fare.

« Indossate i pesi e cercate di tenere il mio passo. »


Iniziò a correre, tenendo la velocità di un’energia Gialla. I ragazzi non erano abituati a quello sforzo fisico, per questo avrebbero bazzicato, soprattutto con i pesi alle gambe, ma dovevano dare loro stessi in quel corso e più anima ci mettevano più c’erano buone probabilità che sarebbero sopravvissuti. Reed continuò a correre lanciandosi nel bosco. I ragazzi lo avrebbero seguito a distanza meravigliandosi della sua velocità ed agilità. Avrebbero corso per circa quattro ore, prima del tuffo. Proprio così, tuffo. I ragazzi avrebbero visto Reed sparire dietro un cespuglio a tutta velocità. Anche loro avrebbero fatto come il maestro, lanciandosi senza paura. Attraversato il fogliame si sarebbero ritrovati il vuoto sotto. Un burrone. Sarebbero caduti verso il basso, facendo un bel tuffo nell’acqua gelida del fiume che scorreva lì in mezzo. Usciti con la testa fuori, avrebbero visto Reed camminare magicamente sull’acqua. Si stava avvicinando alla parete di roccia. I ragazzi avrebbero strabuzzato gli occhi quando il maestro avrebbe cominciato a salire sulla parete rocciosa scivolosa come se stesse camminando normalmente. Reed si sarebbe fermato a metà altezza ed avrebbe detto loro « Vi aspetto in cima. Non fate troppo tardi e soprattutto non usate le mani ». Poi sarebbe sparito con un salto verso l’alto. I ragazzi avrebbero dovuto nuotare fino alla parete rocciosa, dove c’era un po’ di spiaggetta di terra rocciosa. Lì si sarebbero concentrati sull’uso del chakra adesivo. Bagnati fradici e senza il minimo senso di ciò che stavano facendo, i ragazzi avrebbero dovuto richiamare il chakra ed usarlo per scalare quella parete. Capire il come ed applicarlo in un contesto reale fisico era il loro compito. La parete era scivolosa fino a 5 metri di altezza, per gli altri 2° metri era asciutta ed impervia. Il sole batteva forte ed i ragazzi avrebbero sofferto il caldo e la fatica.
Reed nel frattempo stava raccogliendo la legna e cacciando qualche lepre. Sapeva – o meglio sperava – che i ragazzi sarebbero riusciti a salire per la fine della serata. Avrebbe fatto trovare loro cibo ed un fuoco caldo con cui riscaldarsi. Quando tutti si fossero riuniti davanti al fuoco e si fossero rifocillati, Reed avrebbe chiesto loro: « Allora, ragazzi. Avete capito qual è la natura del chakra? ». Avrebbe ascoltato le loro risposte, cogliendo ragionamenti e conoscenze acquisite. Poi avrebbe dato loro una risposta soddisfacente. Infine li avrebbe mandati tutti a dormire.

________________________________

Off Gdr



Allora ragazzi il post è semplice. Dovete descrivere la motivazione che muove il vostro Pg, dovete convincere il vostro sensei che siete determinati in ciò che fate. Poi i vostri Pg dovranno indossare i pesi che vi rallenteranno in ogni vostro movimento. Mi raccomando, descrivete bene le sensazioni che provate. Quando iniziate a correre, ricordate che voi siete energia bianca e dovrete sforzarvi di raggiungere una energia superiore. Quidni per voi risulterà molto difficile. Non vi riuscirà subito e probabilmente non riuscirete a tenere dietro il sensei se non dopo il terzo post attivo. Quando finirete nel precipizio, descrivete bene la scena. Voglio tutti i particolari. Infine c’è l’esercizio sull’uso del chakra adesivo. Ricordate che qui siete tutti uguali, quindi per me nessuno di voi sa usare il chakra adesivo. Descrivete bene la salita del burrone. Nessuno di voi riuscirà ad usare subito il chakra adesivo. Quindi cadrete e ricadrete più volte in acqua. Solo verso sera – e solo dopo decine di tentativi – i vostri pg riusciranno a salire. Durante questo tempo dovranno ragionare sulla natura del chakra per poterla sfruttare a proprio vantaggio. Quando sarete vicino al fuoco, il sensei vorrà sapere il risultato di questa ricerca sul chakra. Avete sempre una settimana per postare. Buon lavoro e buon post!


Edited by .:Namikaze Minato:. - 17/9/2010, 00:53
 
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~Fr4nšïsko
view post Posted on 17/9/2010, 19:27




SPOILER (click to view)
Domanda: io ho fatto l'allenamento per il chakra adesivo e, anche se nessuno me lo ha convalidato ( :èlui: purtroppo oserei dire ), è sempre è un'esperienza che ha fatto il mio pg; durante l'allenamento ho naturrato che mi avventuravo su un lago camminando sull'acqua e poi sulla corteccia di un tronco.. Devo ignorare tutto ciò o posso sfruttare l'abilità?

Edit del Sensei


SPOILER (click to view)
Allora, so che l'allenamento per il chakra adesivo l'hai fatto, ma comunque non è stato convalidato :nono1: . Ergo, datti da fare a scrivere il post :addict: Prendila come un modo per fare punteggio - sempre se descrivi bene :tea:




Edited by .:Namikaze Minato:. - 18/9/2010, 10:52
 
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Rikimaro
view post Posted on 20/9/2010, 23:03




CAPITOLO SECONDO:UNA NUOVA LEZIONE

DAI UN PESCE AD UN UOMO E LO NUTRIRAI PER UN SOLO GIORNO,INSGNAGLI A PESCARE E LO NUTRIRAI PER TUTTA LA VITA.



CITAZIONE
Narrato
< Parlato>
"Pensato"

Kirigakure no Sato ore 7:00 AM

La pioggia scendeva flebile sul ponte Naruto e il vento soffiava abbastanza forte smuovendo grandi onde sotto di esso.
Tutti i ragazzi che dovevano prendere parte al corso accademico erano presenti: il gruppo era composto da tre Uchiha, uno studente di Kiri, e ovviamente c’era anche il sensei: il chuunin Reed Hyrigame Kaguya .
Il sensei attendeva i ragazzi con un volto inespressivo, quasi come se non gli interessasse la loro presenza a quel corso.

“Non lo vedo molto entusiasta di cominciare questo corso accademico con noi mi sembra quasi che gli saremmo solo di peso…..o almeno è questa l’impressione che mi da.”

Kenji non fece in tempo a finire di formulare questi pensieri che subito il sensei iniziò a parlare.

CITAZIONE
« Sono Reed Hyrigame Kaguya, Chunin del Kirigakure e vostro maestro in questo corso accademico . Ascoltatemi bene. Non sono il tipo lezione in aula. Mi piace vivere il mondo. Scoprirlo con i miei occhi, piuttosto che vederlo attraverso le pagine di un libro di testo. Quindi partiremo verso un luogo in cui potrete apprendere le arti ninja. Nel frattempo attraverseremo una zona piuttosto impervia e selvatica, quindi ponete attenzione. Potreste finire male. »

Le prime parole dette dal giovane chuunin di Kiri misero un po’ di soggezione a Kenji che aveva anche notato il cambiamento di sguardo del loro sensei: non era più inespressivo e freddo come prima, ma sembrava quasi che un demone avesse preso possesso dell’uomo, imprimendogli quello sguardo da sicario che teneva tutt’ora.

“Il suo sguardo mette i brividi come se sentissi il gelido respiro della morte sul mio collo….con questo tipo non si deve scherzare….è molto pericoloso….non tanto per il grado di chuunin quanto per la mania omicida che pervade i suoi occhi….”

Per ( da dove spunta fuori questo per? Non c'entra niente!) quando Reed riapri bocca per fare una domanda ai ragazzi Kenji senti come un brivido gelido corrergli lungo tutta la schiena, per non parlare di quando senti la domanda del sense,i che era anche abbastanza minacciosa.

CITAZIONE
« Ora datemi un buon motivo per cui dovrei addestrarvi. Fatemi capire perché spreco il mio tempo con voi »

Kenji si senti come morire dentro perché si aspettava una domanda del genere, e quasi non voleva rispondere a causa del agitazione che lo pervadeva. Nonostante la pioggia che era ( si dice "fosse aumentata") aumentata di intensità e il vento gelido che aveva iniziato a soffiare più forte, Kenji aveva cominciato a sudare: si sentiva un incapace davanti al sensei ,non tanto per la sua insicurezza di fallire,quanto per la forza che aveva paura di non riuscire a raggiungere.

“Mi sento un completo idiota davanti a Reed sensei …..quasi come ieri nella foresta con Kentaro….ma devo cambiare non posso rimanere certo indietro in confronto agli altri che sicuramente vorranno essere i più bravi….”

Il ragazzo degluti, dei rivoli di acqua mista a sudore scorrevano dolcemente sulle gote del ragazzo ( qui invece di ripetere la parola ragazzo, ti sarebbe bastato far precedere l'aggettivo possessivo " sue" al nome "gote") che prese coraggio e rispose alla domanda del sensei.

< Non siamo qui per farle sprecare tempo Reed sensei al contrario….io personalmente voglio diventare un valente ninja come tutti gli Uchiha…..anzi diventerò talmente potente che la mia forza non avrà limiti….e faccio tutto questo per la mia famiglia…..per il nostro onore andato perduto,per riscattarci da un infamia non commessa....e sono determinato come non mai,a costo di morire combattendo per ciò in cui credo…..questo è il mio nindo….che le piaccia o no…. >

“Spero di essere stato abbastanza convincente e di non essere stato troppo impertinente allo stesso tempo….”

Il sensei rimase in silenzio ascoltando anche gli interventi degli altri ragazzi dopo di che disse

CITAZIONE
« Tenete a mente ciò che mi avete detto, perché nel momento in cui sarete nella polvere e nel fango, vi aiuterà a rialzarvi. Ora tenete il mio passo. »

“Io non cadrò mai nella polvere e nel fango perché le mie ambizioni superano di gran lunga quelle degli altri….”

Mentre Kenji pensava alle sue ambizioni, il chuunin di Kiri si tolse lo zaino, lo poggiò per terra e tirò fuori otto pesi da 5 kg l’uno, [ Qui ci vuole il punto ad esempio, o il periodo diventa troppo lungo e stona]e parlando nuovamente disse

CITAZIONE
« Indossate i pesi e cercate di tenere il mio passo. »

Ci vuole complicare la vita allora…dovevo immaginarlo….ma in fondo questo è il suo lavoro…”

Kenji non fece in tempo ad indossare i pesi che Reed aveva gia iniziato a correre ad una velocità molto elevata per lui anche se fosse rimasto senza pesi, infatti il giovane Uchiha faceva moltissima fatica a stargli dietro.

“Diamine era già troppo veloce senza pesi….figuriamoci inseguirlo con dei pesi addosso….ma non devo arrendermi devo metterci tutto me stesso se voglio compiere la mia vendetta niente e nessuno mi fermerà mai,sono motivatissimo in tutto e per tutto devo dare fino all’ ultima briciola della mia energia....”

Inseguire il chuunin stava diventando di minuto in minuto sempre più difficile a causa della sua grandissima velocità ed agilità, ma il fattore che complicava tutto erano quei dannati pesi, che oltre tutto stavano recando anche molto dolore muscolare a Kenji visto che non era abituato a tutto quello sforzo.

“Dannazione il sensei è velocissimo ed agilissimo….questo perché sono ancora troppo debole…..devo diventare fortissimo devo farmi notare…devo essere il migliore….”

Con questi pensieri che invadevano la sua testa come se fossero una litania Kenji sentiva la fatica e il dolore prendere possesso di tutto il suo corpo, ma non avrebbe mollato per nulla al mondo.

La disperata corsa per raggiungere Reed durava da circa quattro ore, fino a quando il ragazzo non vide il chuunin sparire dietro un cespuglio

“Ma bene ora gioca anche a nascondino puah!!! Mi si ritroverà appiccicato alle sue costole fosse l’ultima cosa che faccio!!!!!”

Con le ultime energie rimaste Kenji decise di buttarsi a capofitto nella radura.

Ma cosa crede? Di mettere alla prova dei neonati? Bèh si sbaglia di grosso!!! Ehi ma cos….diavolo sto andando a finire in un burrone!!!!!!!!! Dannato Reed!!!”

Ebbene si dietro il cespuglio c’era un il vuoto,Kenji stava maledicendo con le forze rimaste il suo sensei che secondo lui l’aveva portato a morte certa.

La paura di morire era talmente tanta che non riuscì nemmeno ad urlare.

“Ti chiedo scusa padre….ho fallito ancora prima di iniziare….”

Delle lacrime stavano solcando il viso di Kenji per poi perdersi nel vuoto, ma il suo silenzioso pianto venne immediatamente interrotto dalla sua entrata in acqua

“Ehi ma questa è acqua…e io sono tutto intero…ma questo allora vuol dire che sono salvo….devo sbrigarmi ad emergere o morirò affogato.”

Il giovane Uchiha stava sprofondando ancora di più nelle gelide acque di quel crepaccio a causa dei pesi, ma grazie al suo attaccamento alla vita e alla sua determinazione riuscì a tornare a galla dopo molte sbracciate.

<coff coff coff….ufff per poco ho temuto il peggio per me..>

Dopo essere tornato a galla vide qualcosa di nuovo per lui, visto che non aveva mai visto niente del genere fino a quel giorno, ma l’aveva solo letto su qualche vecchio libro del padre:[Anche qui ci voleva un punto] ovvero Reed sensei che stava camminando sull’acqua per poi posare piede sulle scivolose pareti del burrone e continuare la sua camminata in verticale

“Ehi ma che diavolo fa……sta camminando sull’acqua….e ora muro????? Sicuramente starà usando il chakra adesivo….”

Il giovane Uchiha continuava ad ammirare Reed che camminava sul muro, fino a quando il sensei si girò verso i ragazzi e disse

CITAZIONE
« Vi aspetto in cima. Non fate troppo tardi e soprattutto non usate le mani »

“Dannazione è difficilissimo….è la prima volta che provo ad usare il chakra adesivo….bèh questa è una delle tante prove che devo affrontare per diventare il più forte…per me …per la mia famiglia….e per mantenere la parola data al signor Kotaro…non mi piace venir meno alle promesse…”

Il giovane Uchiha raggiunse molto affannosamente una spiaggietta che si trovava alla sua sinistra, sembrava come fatta apposta per quella prova.

Avendo ingurgitato anche molta acqua nel tornare a galla appena toccò terra iniziò nuovamente a tossire e ad sputare acqua.

<coff coff coff… devo aver bevuto molta più acqua di quanto pensassi se ancora tossisco….>

Bagnato fradicio Kenji iniziò a riposare un istante visto l’enorme sforzo fatto fino ad ora.

“Non è possibile già sono esausto…pensavo di essere un po’ più resistente….questo è uno degli allenamenti più duri che abbia mai dovuto sopportare….ma non mollerò certo ora a costo di impiegare una vita per scalare questa parete rocciosa…..approposito…ha detto di non usare le mani….quindi immagino che dobbiamo fare come lui…ma come?.....devo riflettere sulla natura del chakra,e pensare ad ogni suo singolo uso….”

Kenji rimuginava su quel arduo compito da portare a termine, mentre si alzava e si metteva a braccia conserte a contemplare quella parete rocciosa: scivolosissima, ma soprattutto ripida….ripida come la vita e il destino che attendevano quel giovane ragazzo.

Dopo qualche minuto Kenji si accorse che il sole picchiava forte dentro quel crepaccio,e visto che era gia alto da qualche ora iniziava a fare molto caldo come se fosse in un forno.

“Uff inizia a fare caldissimo qua dentro…devo sbrigarmi ad uscire…..”

Il ragazzo stava pensando più ad uscire dà li piuttosto che pensare a come usare la sua energia spirituale.

“No non devo distrarmi….allora il chakra è un misto tra l'energia presente in ogni cellula del corpo e l'energia spirituale acquistata con l'esercizio e l'esperienza,e viene incanalato attraverso un particolare sistema circolatorio simile a quello sanguigno, tramite il quale può e può raggiungere ogni singola cellula del corpo,in più si può usare anche nelle operazioni mediche ma soprattutto in combattimento per potenziare calci e pugni,ma anche per ninjutsu, doujutsu,genjutsu ecc. Anche se in casi come questi và sicuramente usato come dei trampoli,come un prolungamento della mia gamba…..mmm….e visto come stava camminando sull’acqua e sulla parete il sensei sicuramente stava concentrando del chakra sotto i piedi…è l’unica spiegazione a quella magica camminata.”

Cosi dopo aver riflettuto a lungo sull’origine del chakra e ai suoi metodi di utilizzo, Kenji fece una prova sull’acqua visto che se avrebbe provato sul muro sicuramente sarebbe caduto rovinosamente.

“Ok è arrivato il momento di mettere in pratica la mia teoria:visto che l’acqua è una massa liquida e non è molto stabile per camminare.....quindi dovrò concentrare molto chakra sotto i piedi…però devo stare attento al dosaggio di questa magica energia:perché se ne concentro poco cadrò in acqua,e se ne concentro troppo penso che si verificherebbe un effetto di repulsione….quindi devo avanzare con cautela.”

Kenji era determinato sapeva che quella era la prima di tante occasioni di riscattare la sua famiglia,cosi chiuse gli occhi si concentrò a fondo,e iniziò ad incrementare chakra sotto i piedi e iniziò ad avanzare verso l’acqua,il primo passo andò bene,ma con il secondo andò a fondo visto che Kenji non aveva calcolato anche i pesi sulla gambe.

Non tirava un filo d’aria in quel burrone dove erano andati a finire,e il caldo aumentava ogni minuto di più,inoltre non aveva nemmeno pranzato per questo l’Uchiha era indebolito,ma non voleva darsi pervinto….non poteva.

Continuò con questo tentativo per ore ed ore ma sempre con il solito risultato,cosi decise di darsi una rinfrescata sciacquandosi il viso nelle gelide acque di quel laghetto.

“Uff non riesco a capire perché non funziona….cosa manca….”

Era pomeriggio inoltrato e il caldo piano piano andava scemando,intanto Kenji continuava a provare e a provare.Fino a quando la determinazione che lo spingeva a non fallire gli diede la spinta giusta per risolvere il suo problema.

"Devo riuscire a camminare sull'acqua e stavolta non devo fallire....saranno passate piu di tre ore da quando ho iniziato a fare le prove sull acqua....e ancora devo iniziare la scalata del muro...."

Kenji chiuse gli occhi come se volesse isolarsi dal mondo intero focalizzando solo il suo traguardo,fece un gran respiro e iniziò a concentrare chakra sotto i piedi:un magico venticello smuoveva i capelli corvini del giovane Uchiha e appena li riaprì sembrava come posseduto da una nuova energia.

A quel punto prese coraggio ed iniziò a camminare:prima un passo,poi due,e ancora un altro.Fino a quando non arrivo fino al centro del laghetto,e lì rimase in piedi a contemplare la sua immagine riflessa nell acqua.

Con aria molto fiera di se stesso e anche con un piccolo ghigno sulla bocca Kenji pensava al bel lavoro che aveva svolto fino ad ora,anche se non era del tutto concluso perchè doveva scalare la parete rocciosa solamente con il chakra adesivo.

"Bene sto a metà dell'opera ora devo solo concludere con la parete rocciosa poi sono a cavallo!!!!"

Con molta calma tornò a riva e si mise seduto con le gambe incrociate per recuperare un pò di energie,visto che lo sforzo per lui era stato disumano a causa dei pesi che a poco a poco stavano indebolendo Kenji vista la sua inadeguatezza ad allenamenti cosi estenuanti.

"Sono quasi esausto meglio recuperare un attimo per poi continuare la scalata"

Sempre più stanco ma ancor più motivato di prima il ragazzo si alzò guardando con sprezzo l'impervia parete che lo aspettava,si concentrò come prima per incrementare chakra sotto i piedi.

"Posso farcela....devo farcela devo rendere orgoglioso tutti quelli che credono in me..."

Con molta convinzione si avvicinò alla parete per poggiare il primo piede ma venne sbalzato all'indietro,lì Kenji capì che aveva concentrato troppo chakra sotto i piedi,fece un secondo tentativo provando a bilanciare il chakra,ma anche quello andò a vuoto visto che al secondo passo che stava facendo scivolò e cadde in malo modo per terra.

"A quanto pare sono a corto di energia e di idee...non capisco perchè ora trovo problemi...eppure sono riuscito a camminare sull'acqua che è un superficie più instabile della roccia...allora perchè continuo a fallire?"

A causa di questi interrogativi Kenji subì quasi un blocco,infatti ogni tentativo di camminare sul muro si rivelò un fallimento,il giovane pensava di più al perchè continuava a sbagliare piuttosto che pensare alla superficie su cui camminva.

Ormai era sera inoltrata,saranno state le otto di sera e i cinguettii degli uccellini lasciavano posto al fastidioso gracidare delle rane ed ai piccoli e noiosi insetti notturni,ma Kenji ancora non era giunto alla soluzione continuava a sbagliare e cadere,infatti in una caduta contro la parete rocciosa dopo aver battuto molto violentemente lo zigomo sinistro iniziò a scendergli un rivolo di sangue sul viso,ma non ebbe nessuna reazione,il suo sguardo era fisso su quella barriera secondo lui insuperabile fatta di roccia,nemmeno il dolore dei colpi e delle cadute riuscì a distogliere l'attenzione dal suo obbiettivo:arrivare in cima.

Il freddo,la stanchezza e il sonno stavano prendendo il sopravvento su Kenji che stramazzò al suolo senza forze.

Durante il suo delirante sonno il giovane ebbe una visione:un occhi rosso cremisi con tre mitsu-tomoe all'interno di essi.

"Sha....sharin...lo sharingan....devo averlo...deve essere mio solo cosi potrò diventare più forte...devo fare della determinazione e della mia ambizione la mia arma più forte....."

Ebbene si Kenji ebbe una visione del famoso sharingan:l'innata che ha reso il clan Uchiha il più temuto e rispettato in tutto il paese del fuoco se non in tutto il mondo,e Kenji lo voleva,lo bramava,come se nessun altro aveva diritto a quegli occhi splendidi che avrebbero potuto conferirgli un potere immenso.

Cosi con un nuovo fuoco che gli bruciava dentro si rialzò determinato,deciso,ma soprattutto senza paura.

" Ok ragioniamo bene anche se è una parete di roccia devo prima vedere se cè qualcosa che la rende scivolosa..."

Infatti appena Kenji toccò la parete si rese conto che era umida,come se dell'acqua filtrasse da piccole spaccature che si erano create con il passar degli anni sulla parete.

"Ecco cos'era....l'acqua rendeva tutto più complicato,ed ecco perchè non riuscivo a prendere stabilità....ma ora le cose cambiano..."

Kenji si fece forza,raccolse le sue ultime energie e concentrò per l'ennesima volta del chakra sotto i piedi:piano piano iniziò a camminare sulla parete rocciosa,ormai aveva capito il meccanismo del chakra adesivo:la concentrazione massima,come bilanciare le energie,come manovrarle...ormai era fatta.

A piccoli passi Kenji avanzava,ma appena arrivò a metà strada scivolò a causa della stanchezza,ma ormai era arrivato e non poteva mollare.

"Ghyaaaaaaa non posso tornare al punto di inizio non posso fallire!!!!

E con un urlo strozzato in gola per non far notare la sua difficoltà Kenji riacquistò la concentrazione,e con un ultimo sforzo riuscì a fermare la sua caduta,e a riprendere la marcia fino in cima:dove trovò il sensei che aveva acceso un fuoco con cui far riscaldare tutti gli studenti e delle lepri ben cotte sulla graticola.

< Bene a quanto pare ce l ho fatta anche io....>

Il giovane non fece in tempo a finire la frase che crollò al suolo dalla stanchezza,ma molto felice di essere riuscito a superare quella prova.

"Bene tutto questo mi avvicina al mio obbiettivo......"

Dopo essersi asciugati,ed aver consumato il pasto seduti intorno al fuoco, il sensei rivolse una domanda ai quattro ragazzi

CITAZIONE
« Allora, ragazzi. Avete capito qual è la natura del chakra? »

< Se posso sensei vorrei essere il primo a rispondere...allora:il chakra è un misto tra l'energia presente in ogni cellula del corpo e l'energia spirituale acquistata con l'esercizio e l'esperienza,e viene incanalato attraverso un particolare sistema circolatorio simile a quello sanguigno, tramite il quale può e può raggiungere ogni singola cellula del corpo,in più si può usare anche nelle operazioni mediche ma soprattutto in combattimento per potenziare calci e pugni,ma anche per ninjutsu, doujutsu,genjutsu ecc,ma può essere anche usato come in questi casi in situazioni di pericolo o di estrema difficoltà per arrampicarsi su impervie pareti rocciose o camminare sull'acqua per muoverci con maggiore velocità visto che dentro l'acqua non possiamo disporre di tutta la nostra agilità....ho concluso spero di aver soddisfatto le vostre richieste Reed sensei.>

Cosi dopo aver ascoltato le risposte degli altri compagni,e anche il giudizio del sensei Kenji si addormentò,pensando ancora a quello strano sogno che aveva fatto sullo sharingan.

"Un giorno sarai mio e farò del mondo tutto ciò che voglio...."

CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Ancor più motivato a raggiungere il suo scopo e pronto a tutto
Condizione Fisica:piccolo taglio sotto lo zigomo sinistro
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche 0/1-:
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:
-


Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
Allora le parole sottolineate in rosso o arancio ti dimostrano alcune mancanze di punteggiatura o modi in cui il periodo poteva essere articolato, scegliendo le pause giuste. Quando usi la punteggiatura devi pensare che la gente che leggerà userà il codice italiano per la punteggiatura. Cioè:
1) la virgola rappresenta una pausa breve e separa due proposizioni che possono essere essere coordinate;
2) il punto e virgola rappresenta una pausa più forte; viene solitamente usato per bloccare un periodo troppo lungo senza fermarlo del tutto;
3) il punto invece mette fine al periodo e rappresenta una pausa forte; serve a separare i periodi e distinguerli gli uni dagli altri. Lo si può usare anche per dare un effetto rapido, quando si descrive una azione veloce e carica di suspance.
4) i due punti servono a puntualizzare una cosa detta nella frase principale, quindi vanno usati solo quando si vuole approfondire il periodo o per mettere in evidenza una cosa.

Queste sono le linee generali. Per il resto il post va bene. Hai descritto tutto, anche se puoi fare di meglio, rendendo il tutto più fluido e scorrevole. Ancora non riesci perfettamente ad entrare nell'ottica del tuo Pg, ma ci hai provato ed il risultato è stato sufficiente. Prendi anche tu l'energia Gialla, che puoi aggiungere in scheda. Devi fare ancora di più. Comunque, il voto è discreto: 7 e 1/2




Edited by .:Namikaze Minato:. - 1/10/2010, 00:23
 
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TheLastLevel
view post Posted on 22/9/2010, 14:55




Chapeter Two: Nindo & Sfida


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Se davvero hai un sogno allora inseguilo e non permettere a nessuno che lo critichi

CITAZIONE
Narrato
«Pensato»
†Parlato†
†Citato†

L'atmosfera sembrava volesse cambiare del tutto. Il freddo, che fino a poco tempo prima sembrava volesse congelare il luogo circostante, si tramutò in un'atmosfera mite. Le nuvole erano attanagliate in una morsa stretta, come a far si che non possano più separarsi; furono folgorate dal sole e divennero sempre più candide mentre i primi volatili danzavano trasportati da vento. Il ragazzo guardò fisso il cielo con l'intento di commentare il suo stato d'animo.

† Una splendida giornata per iniziare, qualcuno lassù mi deve voler bene.†

Proprio così, sarebbe stato quello il vero ''inizio''. Sopra quel ponte di marmo bianco c'erano cinque sagome e quattro di esse erano destinate a divenire più forti. Fra quelli Izumi forse era l'unico che non attingeva a divenirlo. Il potere secondo lui era solo un divario fra la gente. Solo una blasfema misura per definire chi era più rispettato. Il prezzo per ottenere quella forza era alto, ed il dolore forse ancor peggiore. Nonostante tutto, è un dolore che Izumi avrebbe pur patito per adempire alla sua promessa. Una promessa che avrebbe mantenuto a costo di patire le più atroci sofferenze per poi accasciarsi al suolo stremato. Quel giorno avrebbe dovuto dare il massimo e per ottenere quella meta avrebbe dovuto studiare i suoi compagni. Li guardò con fare annoiato uno ad uno.
Per poi descrivere quello che aveva capito a prima vista.


† Uhm devono essere forestieri. Le loro vesti sono differenti da quelle di Kiri e la loro statura deve appartenere ad un qualche clan. Sono tutti e tre abbastanza simili.† Diede qualche altra occhiata e poi meditò sulla loro carnagione e sul simbolo che ognuno di loro portava. Da quello che ho capito sono di Konoah e non avendo alcun animale con se come per gli occhi pallidi e non portando degli occhialini scuri ed alcun simbolo che avrebbe fatto dedurre che fossero dei Nara, Yamanaka o Akimichi, doveva trattarsi del Clan Uchiha: meglio noto come clan del ventaglio.†

Essendo Konoah un villaggio in cui le tecniche si basano prevalentemente sul corpo a corpo, il ragazzo si sentì avvantaggiato dato che Kiri era un villaggio di assassini. Un luogo in cui si tenevano le giuste distanze dal nemico. La conoscenza del territorio avrebbe accentuato le capacità del Kiriano che sapendo muoversi in quel territorio, che per i suoi compagni poteva rivelarsi ostile, avrebbe saputo sfoderare le sue abilità al massimo nel caso ci fosse stato uno scontro.
Il ragazzo poggiò una mano sulla nuca col tentativo di sfregarsi i capelli. Nel momento stesso poggiò gli occhi sul sensei di cui si era chiaramente dimenticato. Il sensei pareva ignorarli e dalla sua sagoma non trasmetteva alcun movimento. Il ragazzo con la mano libera da ogni azione, si fece scrollare di dosso il suo equipaggiamento racchiuso in delle tasche ninja situate dietro la vita, poco sopra la natica. Distolse lo sguardo dal maestro per un' attimo per percepire tramite il sole che ore fossero per poi riporlo sul Kaguya che stavolta guardava fisso tutti e tre gli allievi. Era uno sguardo freddo e tenebroso. Tuttavia Izumi era molto irritato da quello sguardo non che gli incutesse terrore, più perché era usato spesso da suo padre, che stampava in volto ogni volta che discuteva con il ragazzo.
Il Chuunin si accinse a parlare mentre Izumi girò di alcuni gradi il volto sbuffando.


† Sono Reed Hyrigame Kaguya, Chunin del Kirigakure e vostro maestro in questo corso accademico. † Pronunciò utilizzando una tonalità vocale bassa. † Ascoltatemi bene. Non sono il tipo lezione in aula. Mi piace vivere il mondo. Scoprirlo con i miei occhi, piuttosto che vederlo attraverso le pagine di un libro di testo. Quindi partiremo verso un luogo in cui potrete apprendere le arti ninja. Nel frattempo attraverseremo una zona piuttosto impervia e selvatica, quindi ponete attenzione. Potreste finire male. †

Dopo la frase precedente chiuse gli occhi per circa 5 secondi come se stesse meditando per poi riaprirli con una strana luce negli occhi quasi maligna e con tono al dir poco arrogante disse:

† Ora datemi un buon motivo per cui dovrei addestrarvi. Fatemi capire perché spreco il mio tempo con voi †

All'udire di quelle parole il ragazzo strinse i pugni. Solo lui era abituato a parlare in modo arrogante e quasi provocatorio e sentire qualcun 'altro avere il suo stesso carattere lo mandava in bestia. Aveva deciso che si sarebbe riscattato con il suo modo di fare freddo e spavaldo che lui riteneva di classe. Ci mise poco, si mise in testa il suo cappello di paglia e fece come aderire il suo haori speciale. Con una mano nella veste ed una poggiata sull'estremità del cappello fece un passettino avanti. Guardò se qualcuno dei suoi compagni volesse prendere la parola. Solo uno di loro.

« Mi vuole rubare la scena.»

Non lo guardò nemmeno stava mediando su cosa controbattere. Una volta che l' Uchiha ebbe finito scrutò di nuovo gli studenti nel tentativo di vedere chi avrebbe preso la parola. Nessuno di loro però sembrava intenzionato a farlo quindi alzò di qualche millimetro il suo cappello e fisso dritto negli occhi il suo maestro. Era intenzionato a parlare e dopo aver sbattuto le palpebre guardò con una fiamma di sfida il sensei.

†Sono Izumi Hanabira. Sinceramente, non mi piace che la gente sappia i miei affari. Il mio nindo non credo debba interessare a nessuno ma stavolta, farò un' eccezione. Io non ho mai voluto essere qui ma era l'unico modo per mantenere quella promessa.†
Prese il cappello per la punta e lo mise nella mano che fino a poco tempo prima lo aveva sfiorato. Tirando su i capelli che volteggiavano in aria guardò con particolare freddezza Reed. †Se questo è l'unico modo per guarire mia sorella, allora sono pronto a correre il sacrificio.†

Il neo shinobi si ritirò senza aggiungere nient'altro. Sogghignava silenziosamente per non far udire agli altri il suo stato d'animo e non far rompere quella tensione che aveva lasciato nell'aria. Era a dir poco felice. Aveva tenuto un conto mentale contro il sensei. La aveva oramai considerata una sfida ''personale'' contro il Kaguya e non si sarebbe tirato indietro per nessuno motivo al mondo.


« Stavolta ho vinto io. Non gli permetterò di vincere neanche un round.»

La mente del ragazzo era totalmente presa dal fantasticare che non ascoltò nemmeno i suoi compagni. Aveva come perso la cognizione del tempo nel pensare a quel gioco a cui solo lui sapeva di partecipare.
Finalmente il sensei diede un' altro segno di vita Tirò fuori uno zainetto, con l'intento di prelevarne qualche oggetto. La sua mano si muoveva sinuosamente alla ricerca di qualcosa. Ne trasse otto zavorrette pesanti ciascun 5 kg. Guardò di nuovo gli studenti per potergli parlare.


† Indossate i pesi e cercate di tenere il mio passo.†
disse con particolare freddezza.

Il Kiriano rimase sbalordito. Senza fiatare prese i pesi e se li fece aderire bene alle gambe. Inizialmente si sentì tirare dal ginocchio fino alla superficie plantare del piede. Pareva di essere nelle sabbie mobili, più ti sforzavi è più rischiavi di sprofondare. Cercò di farsi forza ed iniziò ad aumentare la propria forza. Fece un grande sforzo ed iniziò a cimentarsi in una corsetta mentre il sensei correva come niente fosse. Tale fatto irritava molto il Kiriano che aumentò ancora il suo passo.


« Dannato Reed è già faticoso starti dietro figuriamoci con i pesi. Giuro che non ti farò vincere.»

Con quello sciocco pensiero che circumnavigava la sua mente, il ragazzo era pronto a dare il meglio. Il meglio non solo per quella sfida pretesto per non arrendersi ma anche per l'incolumità della sua sorellina. Sapeva che suo padre avrebbe sofferto se fosse morta anche lei. Seguendo il ninja in quella folle corsa poteva sentire i suoi muscoli cedere e le sue ossa venire come stritolate. Il suo fiato si faceva sempre più affannoso ormai erano ore che correva ed il ragazzo non era del parere di mollare. Se iniziava con la storia della sfida, nemmeno tutto l'oro del mondo l'avrebbe frenato. Il suo animo ribolliva di felicità. Era la prima volta che affaticarlo lo rendeva grato del dolore subito. Nei suoi occhi e nel suo sorriso si leggeva la passione che trasmetteva. Corse a per di fiato per una paio di ore
Il ragazzo d'un tratto vide sparire il sensei tra la boscaglia.


« Dove diavolo è finito?»

Si domandò confuso fino a quando non senti calpestare il vuoto. Si poteva udire un rumore di acqua anche se minimo. Stava cadendo ed avrebbe fatto una brutta fine.

« Bastardo di un Reed.»

Cadde nel fiume impetuosamente facendo un tuffo che fece scrollare nell'aria una marea d'acqua gelida. Fece emergere la testa dall'acqua e quando riaprì gli occhi vide il suo sensei camminare in quella superficie. Con aria superiore passò sopra la parete di roccia sulla riva e una volta arrivato in cima si lasciò scappare un commento.

† Vi aspetto in cima. Non fate troppo tardi e soprattutto non usate le mani †

Izumi lo guardò dal basso con rabbia mentre il Kaguya se ne andava. Il ragazzo nuotò fino alla riva del fiume. Arrivato si distese a riprendere fiato, e dopo essersi chinato verso l'acqua ne approfittò per reidratarsi e bagnarsi il volto. Una volta finito prese la rincorsa e cercò di salire fra quelle spaccature. Era bagnato ed il ragazzo finì per cadere subito. Senza arrendersi riprovò di nuovo fallendo un'ennesima volta. Si fermò un' attimo a ricordare i movimenti del maestro. Camminava normalmente ma l'acqua vibrava anche quando era fermo. Quel movimento doveva essere il Chakra. Così analizzando bene i movimenti del maestro cercò di utilizzare a sua volta il Chakra. Fece il sigillo della pecora cercando di confluire il Chakra nei piedi. Poggiò un piede sopra la superficie come per studiare i punti in cui sarebbe stato più sgombro il cammino. Fece una corsa cercando di salire. Il Chakra sembrava stabile e la corsa magnifica fino a quando la distrazione o la troppa emozione del ragazzo non giovarono la sua caduta.
Il suo Chakra era ancora immaturo e riuscire in quella impresa si sarebbe rivelato arduo. Fece così tanti tentativi che il suo Chakra sembrava prosciugarsi. Non aveva più la forza di proseguire e la sera stava incombendo. Guardò la luna risplendere e del fumo che vagava nell'aria. Sembrava legno bruciato. Il sensei stava attendendo ed il giovane si diede forza. Riprovò di nuovo la manovra stavolta più determinato di prima e con degli occhi impassibili corse verso la vetta. Schivava gli ostacoli rocciosi in modo da rendere più facile la corsa per poi arrivare. Finalmente ce l'aveva fatta a compiere quell'impresa. Guardò dritto il suo sensei e disse con un'aria felice.


† Ho vinto io.† Si avvicinò al sensei in vicino al fuoco con l'intento di riscaldarsi con gli altri.

† Allora, ragazzi. Avete capito qual è la natura del chakra? †

L'Uchiha stava ancora rubando la scena al Kiriano che si conteneva dall'arrabbiarsi.

† Se posso sensei vorrei essere il primo a rispondere...allora:il chakra è un misto tra l'energia presente in ogni cellula del corpo e l'energia spirituale acquistata con l'esercizio e l'esperienza,e viene incanalato attraverso un particolare sistema circolatorio simile a quello sanguigno, tramite il quale può e può raggiungere ogni singola cellula del corpo,in più si può usare anche nelle operazioni mediche ma soprattutto in combattimento per potenziare calci e pugni,ma anche per ninjutsu, doujutsu,genjutsu ecc,ma può essere anche usato come in questi casi in situazioni di pericolo o di estrema difficoltà per arrampicarsi su impervie pareti rocciose o camminare sull'acqua per muoverci con maggiore velocità visto che dentro l'acqua non possiamo disporre di tutta la nostra agilità....ho concluso spero di aver soddisfatto le vostre richieste Reed sensei†

Prese finalmente la parola Izumi riscattandosi e dando prova di aver capito più di tutti.

† Qual'è la natura del Chakra? Da quello che ho appreso il Chakra è un impasto di energia fisica e mentale, e con questa energia si è in grado di attivare Genjutsu e Ninjutsu. Il Taijutsu richiede invece solo l'energia fisica. Il Chakra ha un suo sistema circolatorio che arriva a tutte le cellule del corpo. Se il Chakra impastato è eccessivo, si rischia di vanificarne lo spreco come mi è capitato nel tentativo di salire la parete rocciosa. Se invece è minimo, l'impasto verrà vanificato di nuovo e si perderà il Chakra utilizzato. Il Chakra per quanto uno ne possieda se non è bravo a controllarlo le tecniche usate saranno più deboli questo è il motivo della nostra fatica nella scalata.†

Si sentiva migliore degli altri. Aveva dato una spiegazione logica e razionale e prova di essere capace. Sfinito e soddisfatto mangiò qualche lepre che il sensei aveva fatto arrostire sopra il fuoco. Aveva dovuto dare il meglio di sé quel giorno, e quella era la sua ricompensa. Prima di andare da dormire, estrasse dalla sua veste una bottiglietta di Sake e due tazzine di porcellana. Si affiancò al maestro e lasciò vicino ad esso una tazzina piena della bevanda.

† Forse sarai minorenne, però accettalo come un segno di gratitudine...†

Si allontanò da lui con la sua tazzina. Una volta bevuto il contenuto si accasciò sul prato a guardare le stelle. Poco dopo il giovane si addormentò come un bambino con un sorriso in volto.

SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 25/50
Condizione Mentale: Soddisfatto
Condizione Fisica: Molto Stanco
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche 0/1:
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:
-

OT: Col pretesto che ci ho messo tutto l'impegno possibile scrivedo con una mano spero sia un post decente

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Non importa chi aizza chi. Dal momento esatto in cui si entra in guerra, entrambe le parti sono spregevoli.


Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
Ottimo. Mi piace. Qualche errore, ma di distrazione. Mi piace come hai articolato il post. Hai descritto bene. Ti sei calato nel personaggio. Nulla dire. Il migliore in questo secondo turno. Ti meriti l'energia Gialla, che puoi aggiungere in scheda. Continua così. Voto: 8 e 1/2





Edited by .:Namikaze Minato:. - 1/10/2010, 00:01
 
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~Fr4nšïsko
view post Posted on 26/9/2010, 15:06




[Chapter 2: Stessa merda, altro giorno.]
Noi aspiranti ninja ci eravamo riuniti. Alla fin fine avevo scoperto il nostro effettivo numero: eravamo solo 4. Un numero certo esiguo rispetto all'intera popolazione dei nostri villaggi. Solo in pochi erano destinati al mondo degli shinobi. Ancora di meno a sopravvivere in questo fottuto mondo. Il freddo e l'umidità si sentiva e mi penetrava fin dentro le ossa. Pensavo che se non mi fossi ammalato quel giorno non mi sarei ammalato più. Eravamo tutti stretti vicino a reed-sensei aspettando una sua direttiva, un ordine o qualcos'altro che ci permettesse di dare inizio a questo corso. Sprizzavo energia, ero galvanizzato. Il fuoco della determinazione mi bruciava dentro . A differenza di quanto si possa pensare, arrivati a tu per tu con il problema -con un problema, con la morte- la paura, l'ansia, l'agitazione sono le ultime cose a cui pensi. Cerchi come tirarti di impiccio, come ad evadere il problema. Soprattutto nel momento in cui ti giochi il tutto per tutto per ottenere un coprifronte che ti consacri. Il silenzio ci avvolgeva, sembrava quasi romperci i timpani. Il sensei ci aveva squadrato uno ad uno con uno sguardo gelido almeno quanto il clima. Tutto sommato, forse, non eravamo poi così tanto diversi. Si presentò e ci chiese quale era il nostro motivo che ci avesse spinto a prendere questa delicata strada. In quel momento mi venne in mente una storiella simile che parlava di una volpe e di un leone. La volpe viene catturata e allora il leone le chiede il motivo per cui non avesse dovuto mangiarla. La volpe rispose che non aveva fame in quanto, in caso contrario, non si sarebbe posto il problema. Decisi di adottare la stessa strategia,quanto meno per non svelare i miei veri intenti. Dissi

Be in realtà non c'è motivazione in particolare. Se siamo qua è perchè lei è gia disposto ad allenarci e di conseguenza la nostra risposta non cambierebbe l'esito del corso. Le mie motivazione trascendono la normalità e le posso assicurare che non mi permetterebbero di fermarmi nemmeno se fossi sul tetto del mondo ..

Il sensei sembrava aver gradito la mia spiegazione perciò non aggiunsi niente. Mi piaceva che si creasse un alone di mistero intorno a me. Dopo questa prima fase Reed estrasse dallo zaino delle zavorre. Prendendole in mano potei constatare che pesavano almeno un paio di chili e li legai alle gambe. Egli ci esortò a seguirlo. Così' iniziammo a corrergli dietro cercando di stare al suo passo, evidentemente troppo veloce per noi. Di principio strabuzzai gli occhi, sorpreso da una tale velocità e da un 'altrettanto grande agilità. Poi vedendo che tutti si erano messi a correre mi infilai alla fine del gruppo: ricordo perfettamente che dopo qualche minuto eravamo già tutti col fiatone. Non era certamente cosa da niente affaticarsi in tal modo per dei poveri e indifesi studenti. Non lo era almeno per me. Eravamo solo degli apprendisti ma non demordevamo mica. Più tempo passavo e più riuscivamo meglio a tenere il passo, abituati a quella andatura. Il paesaggio- incantato, come una perfetta cornice immobile era confatto a tale situazione- sembrava guardarci con lo sguardo benevolo che solo madre natura sa dare. L’umidità faceva si che i lussureggianti sotto boschi invadessero il sentiero congiungendosi talvolta con i rami più bassi di alcuni fra i tanti arbusti dalle fittissime chiome. Il verde in questo ambito non sembrava tale: pareva più cupo, come per volerci indicare le insidie che dietro una macchia si poteva celare.

Erano passate più o meno un paio d'ore - non so quante per l'esattezza non avendo a portata di mano un orologio ed essendo tutto l'ambiente avvolto da un fitto manto di nebbia non potevo regolarmi con il sole- quando il sensei scomparve dentro un cespuglio. Pensai che volesse giocare a nascondino -ossia che si trattasse di una nuova fase dell’esaminazione - . Noi, ovviamente fidandoci cecamente di lui, lo seguimmo ma la sorpresa che si celava al di dietro di tale cespuglio. Di punto in bianco ci trovammo a circa 10 m d’altezza dal suolo, per essere più preciso a 10 m dalla superficie dell’acqua. Il fiato si mozzò di botta, come su una giostra. Non ricordo cosa provai, anzi non ebbi tempo di provare niente perché subito ci trovammo inzuppati fradici. Un urlo accompagnò la nostra patetica discesa. L’acqua era gelida, come se il clima, già freddo non bastasse. Non ricordo cosa provavo mentre cadevo nel baratro ma ricordo perfettamente la sensazione di rabbia che un attimo dopo mi avvolse, sensazione che pian piano mutò in insistente stupore: il chini di Kiri stava camminando sull’acqua. La mia mente, ancora non aperta a tutto ciò che concerneva al mondo ninja, alle particolari tecniche che sembravano proprie di un dio, si inondò di domande: perché? come ?. Come si diceva dalle mie parti : “le chiacchiere stavano a zero”. Era ovvio che il prossimo passaggio sarebbe stato imparare questa nuova tecnica, tutt’altro che facile. Quanto tempo ci avremmo impiegato? Ero alquanto sconvolto per gli ultimi avvenimenti accaduti. Decisi allora di andare verso la riva. Da li avrei potuto calcolare razionalmente la prossima mossa da fare. Il sensei oltre a camminare sull’acqua aveva scalato una parete rocciosa impervia e bagnata.

Dunque.. indubbiamente non è una tecnica che abbia un alto consumo di chakra in quanto non ha bisogno di particolari sigilli. Inoltre l’unica parte in contatto con l’acqua sono i piedi perciò esso è sicuramente concentrato sui quest’ultimi. Vediamo di darci sotto.

Era la prima volta che ci provavo e già intuivo che non sarebbe stata l’ultima. Così raccolsi il chakra nei piedi e ne misi uno sull’acqua. Ero esitante. Pensai che se avessi messo entrambi I piedi sull’acqua avrei potuto avere più coraggio e stabilità. Ma così non fu. In un batter d’occhio mi trovai nuovamente in acqua.

[..]

Era sera. Ormai avevo perso il conto degli innumerevoli tentativi fatti. Avevo perso un sacco di energia e chakra ero stanco. Avevo però capito una cosa importante: il chakra non doveva essere ne troppo, ne troppo poco. Si sprofondava in tutti e due i casi. Comunque ero riuscito a fare qualche passo, riuscendo ad arrivare fino alla parte rocciosa dove però cadevo costantemente. Allora decisi di allenarmi in una situazione analoga-inerpicandomi su per una albero- così da poter curare meglio la seconda parte del percorso. Mi avvicinai al busto. Ero un pò malinconico visti I miei continui fallimenti ma certo non volevo arrendermi; avevo un fine più profondo io. Posai un un piede sulla corteccia ma essa si scompattò. Succedeva questo a mettere troppo chakra su una superficie solida. Ci impiegai poco a capire come tutto funzionava. Ciò appreso riuscì a raggiungere il sensei che ci aspettava insieme a dei cadeveri di lepre che presumibilmente sarebbe dovuta essere la nostra cena.


[Inventario]
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 30/50
Condizione Mentale: Galvanizzato
Condizione Fisica: Felice
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche:-
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:

SPOILER (click to view)
So perfettamente che non è tra i miei migliori testi di repertorio ma il tempo stringe :èlui: .. Scusate l'attese.. Il prossimo testo sarà fatto e meglio e in tempi più corti

Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
Qualche errore di distrazione. Capitano a tutti. Ma ben o male la forma è corretta. È il contenuto che scarseggia rispetto ai tuoi standard. Anche tu ottieni l'energia Gialla, che puoi aggiungere in scheda. Tuttavia il voto calerà per il ritardo nel post ed il mancato avviso. Una penalità che abbasserà di poco la tua media. Il voto è: 6



Edited by .:Namikaze Minato:. - 1/10/2010, 00:27
 
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AP2Z
view post Posted on 27/9/2010, 20:28





SPOILER (click to view)

Narrato
pensato
parlato
parlato altrui




Finalmente ero arrivato. In tutto eravamo 4. Solo noi quattro su tutta la popolazione. Faceva molto caldo ma allo stesso tempo il caldo si faceva sentire: il sudore gocciolava dai miei capelli e dalla mia testa. Prima c’era la nebbia di un colore grigio-verde sfocato, ora il sole spiccava alto nel cielo. Ero molto contento , ma allo stesso tempo il cuore batteva a mille. Dentro al mio corpo c’era un fuoco e del legname che ardeva e bruciava: era il fuoco della determinazione.
Il nostro esaminatore era un chuunin di kiri che veniva chiamato Reed-Sensei. Non era molto entusiasta di cominciare, però era un suo dovere allenare gli studenti. Da quanto si era visto, il sensei era molto rigido e accennava neanche ad un sorriso. Sembrava essere annoiato, quasi che secondo me ci avrebbe lasciato da qui a poco da soli. Non feci in tempo che il sensei disse qualcosa che dovevamo affrontare o dire: una risposta!

Sono Reed Hyrigame Kaguya, Chunin del Kirigakure e vostro maestro in questo corso accademico . Ascoltatemi bene. Non sono il tipo lezione in aula. Mi piace vivere il mondo. Scoprirlo con i miei occhi, piuttosto che vederlo attraverso le pagine di un libro di testo. Quindi partiremo verso un luogo in cui potrete apprendere le arti ninja. Nel frattempo attraverseremo una zona piuttosto impervia e selvatica, quindi ponete attenzione. Potreste finire male.

Forte questo sensei...forse sarà che è il primo...mah!!

Avevo un area molto pensierosa. Con quella domanda il sensei mi aveva messo in soggezione. Potremo finire male. Mi scappò una piccola risata sotto i baffi. Poi il sensei continuò.

Ora datemi un buon motivo per cui dovrei addestrarvi. Fatemi capire perché spreco il mio tempo con voi

Subito mi misi a pensare perché ero molto bravo a scrivere dei commenti su tutto. A scuola avevo preso 10 su un compito. Bastava pensare un po’ e poi essere sicuri, essere determinati e non far vedere al sensei che eri un po’ preoccupato. Misi un po’ troppo di tempo ma alla fine come si vuol dire gliene dissi due.

Personalmente sono qui per diventare a tutti gli effetti un vero Uchiha, affinare le mie capacità e tecniche per aiutare il mondo e sia stando dalla parte del bene sia stando dalla parte del male. Perché in questo mondo non si sa più chi è dalla parte del bene e certe volte il male è dalla parte del bene.

Penso che sia stato molto bravo e poiché il sensei non ha aggiunto niente credo che vada bene.

Tenete a mente ciò che mi avete detto, perché nel momento in cui sarete nella polvere e nel fango, vi aiuterà a rialzarvi. Ora tenete il mio passo.

Dopo un paio di secondi di silenzio, si tolse lo zaino dalle spalle e da li tolse 8 pesi che ciascuno conteneva 5 kili. Appena mi misi i pesi , si mise a correre veloce ed era una velocità elevata. Non potevo andare al suo passo perché ero solo uno studente ma non potevo starmi fermo. Quindi incominciai a correre.

Solo questo mancava: i pesi. Scommetto che questo sensei ci farà mangiare la polvere.

Ero molto stanco, lo sforzo era dovuto a molti fattori come il caldo, la velocità del sensei ma soprattutto i pesi. L’acchiappare il maestro, così si poteva chiamare, durò circa 4 ore nelle quali noi studenti eravamo tutti quasi allo stesso passo. Ad un tratto il sensei deviò la sua rotta e si buttò in un cespuglio.

Ma che fa questo qua!?!?!?Vabbè se lo fa lui vuol dire che lo dobbiamo fare pure noi.!!

Mi buttai nel cespuglio, mah.... c’era il vuoto. Mi sentii il cuore in gola, non riuscivo più a respirare. Il cuore mi batteva a mille. Chiusi gli occhi e in pochi secondi ero sotto il mare. Dovevo salire subito perché con quest’acqua gelida non riuscirei a stare neanche tante ora, perché gli arti mi congelerebbero. Una cosa buona però era che ero ancora vivo! Subito con due bracciate potenti riuscì ad rimanere a galla.






Aiuto !!COF!

Neanche un paio di minuti che vidi Reed sopra l’acqua e non sprofondava, era come se camminare sopra l’acqua era cosa da niente. Dopodiché salì sulla parete rocciosa tutta bagnate come se niente fosse e la proseguì dicendo.

Vi aspetto in cima. Non fate troppo tardi e soprattutto non usate le mani

Sto sognando o è vero??? Che qualcuno mi dia un pizzicotto!!!

Al più presto dovevo andarmene dall’ acqua altrimenti mi avrebbe inghiottita subito. Decisi di andare sulla riva. Là mi riposai per circa un dieci minuti e poi incominciai a pensare sul modo con cui avessi camminato o scalato la montagna e l’acqua.

Allora...pensiamo un poco...il chakra è una sostanza se così si può dire che è presente nel nostro corpo. Viene mandato nella periferia, i piedi, grazie a dei tubicini. Quindi io dovrei concentrarmi un poco e mandare il mio chakra nei piedi così da poter camminare.

Feci un paio di tentativi sulla teoria da me formulata ma non andava appena mettevo tutti e due i piedi cadevo. Ci doveva essere un fattore che non andava.

Allora cosa non va bene. Abbiamo detto prima quelle cose... Ahhhh!!!Ecco cosa non avevo calcolato la quantità. Dovrei metterne la giusta quantità su ognuno dei piedi.!!!

Misi prima un piede sull’acqua e poi un altro e vedevo che non cadevo. Ora che avevo capito il modo con cui camminare sull’acqua, dovrebbe essere molto semplice camminare sulla montagna; anche perché la parete è liscia e non avrei avuto problemi. Misi un piede e misi velocemente l’altro sapendo che sarei riuscito facilmente. Invece no: al primo piede caddi nell’acqua.

Dovrebbe essere la stessa cosa!?!!!!!!

Mi ricomposi sull’acqua ed esaminai la parete. Era vischiosa: era questo il fattore che mancava. Ormai era sera e il cielo era tutto buio. Ormai avevo capito tutto. Con le poche forze che mi rimanevano salì passo dopo passo sopra la parete della montagna ma all’ultimo passo stavo per scivolare ma feci un salto e mi ritrovai a dieci metri dagli altri.

Ok c’è l’ho fatto anche io!!

C’erano tutti i ragazzi e insieme mangiammo una lepre intorno al fuoco. Infine il sensei ci pose una domanda.

Allora, ragazzi. Avete capito qual è la natura del chakra?

Dopo quanto avevo ragionato ero arrivato ad una risposta plausibile.

il chakra è una sostanza che c’è nel nostro corpo, in ogni nostra cellula. Giorno dopo giorno va ad incrementarsi con l’esperienza. Può servire come scopi di protezione ma anche di attacco. Il chakra può raggiungere ogni parte del corpo in diverse quantità. Con questo si possono fare i ninjutsu, genjutsu,ed altre tecniche. Può anche servire per arrampicarsi utilizzando solo i piedi.






Status



Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: soddisfatto
Condizione Fisica:stanco
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:-
Techiche:-
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:


Correzioni del Sensei


SPOILER (click to view)
Ragazzo, tu riesci a immaginare bene le situazioni, ma non riesci a descriverle come si deve, sia nella forma che nel contenuto. La conoscenza e la fluidità della lingua italiana sono minime, così come la conoscenza della punteggiatura. Ad esempio:
"Sembrava essere annoiato, quasi che secondo me ci avrebbe lasciato da qui a poco da soli."
La frase corretta è:
"Sembrava essere annoiato, quasi che - secondo me - ci avrebbe lasciato da qui a poco soli. "
A proposito è l'aria non l'area ad essere pensierosa :addict:
Anche qui c'è errore:
"A scuola avevo preso 10 su un compito. Bastava pensare un po’ e poi essere sicuri, essere determinati e non far vedere al sensei che eri un po’ preoccupato. Misi un po’ troppo di tempo ma alla fine come si vuol dire gliene dissi due. "
Quando invece potevi descrivere così:

" A scuola avevo preso 10 in un compito. Bastava pensare un po', essere sicuri, determinati e non far vedere al sensei di essere preoccupati. Impiegai un po' troppo tempo, ma alla fine - come si suol dire - gliene dissi due "

Come leggi, scritto così è tutto un'altra cosa. È italiano scritto come si deve.

"Non potevo andare al suo passo perché ero solo uno studente ma non potevo starmi fermo."

Si dice " ma non potevo staRE fermo". Si usa il tempo infinito!

Inoltre potevi descrivere di più le sensazioni durante la caduta. Come anche gli alti del resto. Comunque, leggendo il resto del tuo post sono ancora restio a darti la Gialla. Se al prossimo post ti impegni per bene e posti in tempo, la potrai aver. Nel frattempo resti con la bianca. Il tuo voto è: 6-




Edited by .:Namikaze Minato:. - 1/10/2010, 00:44
 
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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 30/9/2010, 23:45




SPOILER (click to view)
Correzioni fatte e voti assegnati. Complimenti a tutti. Avrete il mio prossimo post a breve!
 
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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 2/10/2010, 11:34




~Jumping on the water
Ψ Capitolo Terzo.
Reed aveva atteso i suoi ragazzi con tranquillità. Aveva raccolto la legna, aveva cercato qualcosa da mangiare. Si era riposato ed aveva pensato a tante cose che avevano o stavano per cambiare la sua vita. Quando i ragazzi risalirono, egli era accanto al fuoco, steso con la schiena poggiata ad un enorme masso. I ragazzi poterono asciugarsi ed iniziarono a mangiare. Reed era molto silenzioso. Aspettava e li studiava. Avevano lavorato duro e questo era un bene. Significava che avevano voglia di imparare e di fare. Se avessero mantenuto sempre questa loro qualità sarebbero diventati forti. Più si fa e più si ha voglia di fare. Quando i ragazzi si furono saziati, Reed chiese loro quale fosse la natura del chakra. Il primo a rispondere fu uno degli Uchiha: Kenji.

Se posso sensei vorrei essere il primo a rispondere...allora:il chakra è un misto tra l'energia presente in ogni cellula del corpo e l'energia spirituale acquistata con l'esercizio e l'esperienza,e viene incanalato attraverso un particolare sistema circolatorio simile a quello sanguigno, tramite il quale può e può raggiungere ogni singola cellula del corpo,in più si può usare anche nelle operazioni mediche ma soprattutto in combattimento per potenziare calci e pugni,ma anche per ninjutsu, doujutsu,genjutsu ecc,ma può essere anche usato come in questi casi in situazioni di pericolo o di estrema difficoltà per arrampicarsi su impervie pareti rocciose o camminare sull'acqua per muoverci con maggiore velocità visto che dentro l'acqua non possiamo disporre di tutta la nostra agilità....ho concluso spero di aver soddisfatto le vostre richieste Reed sensei.

Reed non era affatto soddisfatto. Avrebbe dovuto curare di più la sua descrizione. Reed attese che qualcun altro rispondesse. Si fece avanti Inuzumi.

Qual'è la natura del Chakra? Da quello che ho appreso il Chakra è un impasto di energia fisica e mentale, e con questa energia si è in grado di attivare Genjutsu e Ninjutsu. Il Taijutsu richiede invece solo l'energia fisica. Il Chakra ha un suo sistema circolatorio che arriva a tutte le cellule del corpo. Se il Chakra impastato è eccessivo, si rischia di vanificarne lo spreco come mi è capitato nel tentativo di salire la parete rocciosa. Se invece è minimo, l'impasto verrà vanificato di nuovo e si perderà il Chakra utilizzato. Il Chakra per quanto uno ne possieda se non è bravo a controllarlo le tecniche usate saranno più deboli questo è il motivo della nostra fatica nella scalata.

Inuzumi si era attenuto di più all’esperienza vissuta, senza passare dal particolare al generale. Anche Andrix Uchiha cercò di dare – a suo modo – una descrizione del chakra.

il chakra è una sostanza che c’è nel nostro corpo, in ogni nostra cellula. Giorno dopo giorno va ad incrementarsi con l’esperienza. Può servire come scopi di protezione ma anche di attacco. Il chakra può raggiungere ogni parte del corpo in diverse quantità. Con questo si possono fare i ninjutsu, genjutsu,ed altre tecniche. Può anche servire per arrampicarsi utilizzando solo i piedi.

Francix non ci provò affatto. Reed lo tenne d’occhio. Il comportamento non poteva essere tollerato ancora. Doveva impegnarsi, come facevano gli altri. Dopo che tutti ebbero concluso, Reed diede loro una spiegazione più tecnica.
« Il chakra, come hanno detto bene sia Kenji che Inuzumi, è il risultato della combinazione di due energie: quella fisica e quella psichica, o spirituale – chiamatela come volete – che il nostro Io è in grado di sviluppare tramite la meditazione e la concentrazione. Tuttavia questa non è l’unica forma di chakra: esiste anche il chakra medico, che rappresenta un particolare tipo di chakra dalle enormi capacità guaritrici: è infatti in grado di velocizzare la rigenerazione cellulare, guarendo ferite anche molto profonde e difficili da curare attraverso metodi convenzionali. Esiste poi il chakra naturale… ma quello è un discorso ancora troppo complicato per voi. » Reed disse tralasciando questa parte del discorso « Il Chakra viene mescolato nelle sue forme nel Tatien, lo Tsubo Vitale del nostro corpo, che si trova due dita sotto l’ombelico. Come avete detto, il chakra viaggia attraverso un proprio sistema circolatorio. Questo sistema ha la peculiarità di avere dei nodi, o punti, in cui i capillari energetici si incontrano: questi nodi sono chiamati Tsubo. Attraverso gli tsubo il chakra può essere convogliato in ogni parte del corpo o essere emesso all’esterno. Convogliando il chakra all’interno del proprio corpo, si ottengono dei miglioramenti delle proprie prestazioni, nonché vantaggi dettati solo dall’immaginazione e dal controllo sul chakra che un ninja possiede. Concentrando ad esempio il chakra nelle gambe si può ottenere una maggiore velocità, oppure concentrandolo negli occhi si può vedere più lontano. Esistono Clan ninja il cui corredo genetico è molto particolare. Concentrando il chakra in determinate parti del corpo è possibile dare vita a tecniche di straordinaria e complessa natura. È il caso per esempio degli Uchiha e degli Hyuga per quanto riguarda i jutsu oculari, o anche dei Koga di Kirigakure, attenendoci all’esempio dell’occhio. Il chakra può anche essere emesso come abbiamo detto all’esterno del proprio corpo. Questa emissione avviene attraverso gli tsubo. I ninja solitamente fanno fuoriuscire il chakra solo dagli tsubo delle mani, e concentrano il chakra in modi particolari attraverso i Sigilli o Posizioni Magiche. La loro diversa combinazione dà origine a quelli che voi conoscete come jutsu o tecniche. Le tecniche sono di vario tipo: il Ninjutsu sono le tecniche elementari, che piegano la natura al volere dello shinobi e gli permettono di attaccare tramite essa. Il Genjutsu è un tipo di tecnica molto più complessa: permette di manipolare il flusso del chakra avversario, riuscendo così a controllare la sua mente e a provocargli allucinazioni o illusioni. Vedete, il chakra viaggia all’interno del nostro corpo in un'unica direzione, solitamente da sinistra verso destra, cioè in senso antiorario. Per conoscere il proprio verso basta vedere in che direzione crescono i capelli. È un trucchetto semplice, ma efficace. » disse sorridendo, il volto illuminato dalle fiammelle del fuoco « Manipolare il flusso di chakra di una persona non è affatto semplice e richiede una grande padronanza del chakra, ma una volta imparato permette di prendere il controllo della mente avversaria. Per questo i genjutsu sono tecniche – sì estremamente potenti - ma difficili da utilizzare. E sono ancora più difficili da contrastare! Ci sono due modi per annullare un Genjutsu: o ci si procura dolore – in questo modo le forti ricezioni sensoriali annullano il controllo avversario, riportando l’ordine – o si usa una tecnica chiamata Rilascio, che permette di annullare il Genjutsu, a patto che questo non sia troppo potente. Se il Genjutsu è molto potente esiste un altro modo per annullarlo, ma è molto complesso e richiede un addestramento durissimo: bisogna infatti imparare ad invertire il proprio flusso di chakra. In questo modo il controllo avversario si spezza e l’illusione svanisce. Ma quest’ultima è una tecnica molto difficile da imparare. Ci sono poi persone che sono in grado di sfruttare tutti gli tsubo del proprio corpo per far fuoriuscire il chakra: il clan Hyuga di Konohagakure ne è un esempio. Ma l’uso del chakra non si riduce unicamente a questo: tramite il chakra è possibile migliorare i propri sensi, o per combattere senza vista. Infine, c’è l’uso che state apprendendo voi: il controllo sul chakra adesivo. Usarlo richiede grande concentrazione, perché bisogna saperne dosare le giuste quantità. In questo imparate a ridurne gli sprechi ed usarlo con saggezza. Oggi avete affrontato il primo stadio: domani passeremo al secondo. Ora dormite »
I ragazzi andarono a letto. Reed decise di montare la guardia in una postazione rialzata, ma prima di andare bevve il sakè che Inuzumi gli aveva offerto. Poi sparì, lasciando i ragazzi a dormire.


All’indomani Reed lasciò dormire i ragazzi finché il sole non fosse sorto del tutto da dietro l’orizzonte. Poi li richiamò e disse loro di fare colazione con quello che aveva preparato: frittelle e succo di frutta. Li avrebbe rimessi in sesto e dato loro energie sufficienti a sopravvivere alla dura giornata che li attendeva.
Quando furono pronti, Reed in testa, iniziarono la marcia. Viaggiarono ancora un po’ nella foresta, finché non sbucarono nella vallata delle Montegne Ramioiu.
image
Era uno spettacolo straordinario: migliaia di ruscelli che sgorgavano dalle rocce e che formavano laghi, abbastanza profondi.
« Bene, ragazzi. Noi dobbiamo scendere dall’altro lato, seguendo il canyon. Ed immagino che abbiate capito quale sia l’unico modo » disse Reed sorridendo. I ragazzi sarebbero rimasti sbigottiti: avrebber dovuto camminare sull’acqua come il loro sensei il giorno prima per poter passare. Reed nel frattempo che i suoi allievi chiudevano la bocca, aperta per lo stupore, cacciò dallo zaino una lunghissima corda di canapa.
« Ascoltatemi bene. Ora ognuno di voi si legherà la corda in vita. In questo modo le forti correnti non o spazzeranno se entra in acqua. Io andrò per primo ed arriverò fino a quell’isolotto roccioso. Passeremo di isolotto in isolotto fino ad arrivare giù. Mi raccomando: concentratevi bene, o finirete in acqua. Anche se sono sicuro che ci finirete comunque. Applicate ciò che avete imparato ieri. Il primo a seguirmi è Andrix, poi viene Kenji, poi Francix, poi Inuzumi a chiudere la fila. In questo modo dovremo essere equilibrati. Forza andiamo! » e si lanciò sull’acqua, camminandoci sopra con estrema facilità ed arrivando al primo isolotto cinquanta metri più in là. Reed attese che i ragazzi arrivassero tutti uno alla volta, camminando o a nuoto. Non si aspettava che riuscissero tutti al primo colpo. Questo utilizzo era più complesso de precedente, perché mentre la roccia è solida, l’acqua no… e quindi Reed era incuriosito di sapere come i ragazzi avessero reagito a tale legge naturale. Avrebbero fatto un'unica sosta per pranzo su uno degli isolotti, poi sarebbero scesi di nuovo, sperando più velocemente possibile. C’era ancora tanto da fare… .


OFF- GDR
Bene, ragaSsuoli miei!Il post è chiaro. Vi ho dato una spiegazione del chakra più tecnica… spero che vi basti. Poi se avete altre domande, potete chiedere. Comunque in questo post dovrete imparare a camminare sull’acqua. È molto più difficile dell’arampicarsi su una superficie solida quindi dovrete fare più tentativi. Più sarete realistici e corretti, più il vostro punteggio salirà.
Allora pensate la zona come se ci fossero migliaia di fiumi che scorrono verso un unica direzione riempiendo ogni zona rocciosa e lasciando solo qualche isolotto qua è la. Vi zone zone in cui le acque sono calme e altre in cui sono agitate. Quasi come un mare, ma di acqua dolce. E vista la forza delle correnti, l'unico modo per attraversare quel luogo è camminando sull'acqua. Ma poiché i vostri pg sono studenti, faccio andare reed avanti e vi lego tutti ad una corda, in modo che se cascate in acqua non siete trasportati dalle correnti. Vostro compito è di riuscire a padroneggiare il chakra in modo da camminare sull'acqua. Mi raccomando!
Vi dico già da adesso come si svolgerà la selezione per la promozione. Noi faremo sei post. Questo è il terzo, significa che ne mancano altri tre. Ad ogni post darò un voto in decimi. Il massimo quindi ottenbile è 10 x 6 = 60, che rappresenta il punteggio massimo con cui si può essere promossi. Il minimo invece è 6 x 6 = 36. Quindi per diventare Genin dovrete raggiungere un punteggio minimo pari a 36/60. Ergo datevi da fare!Francisco, se ti hanno convalidato l’addestramento per il chakra adesso, sei libero di poter già mostrare il tuo uso del chakra adesivo. Naturalmente, alla finalità del voto ti conviene sempre descrivere bene.
Allora avete una settimana di tempo!Divertitevi!

Edit: con un immagine si capisce meglio!



Edited by .:Namikaze Minato:. - 2/10/2010, 13:50
 
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~Fr4nšïsko
view post Posted on 3/10/2010, 14:23




SPOILER (click to view)
Sebbene abbiano convalidato allenamenti successivi dirge ha detto che me lo vuole convalidare a fine corso : (


Va beh allora posta come gli altri tuoi colleghi. Magari dopo ti ritrovi più exp e ryo :tea:

Edited by .:Namikaze Minato:. - 3/10/2010, 15:29
 
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20 replies since 6/9/2010, 18:59   627 views
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