La maschera e le Tenebre [Cit.], Allenamento Energia Verde.

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Vik.
view post Posted on 16/9/2010, 12:42 by: Vik.

Anbu

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CITAZIONE
La morte ti lecca le ferite, vero, ma solo perché ti vuole tutto intero nel momento in cui sarà lei a tagliarti la gola. Capitolo II

Dopo una prima giornata di allenamenti più che soddisfacente il sole sorse ad illuminare la seconda giornata della sessione: il programma del giorno era allenamento per aumentare la forza e la resistenza fisica.

“Si può dire che ieri mi sono rilassato e non ho esagerato col lavoro, con l’allenamento nel lancio delle armi, perciò oggi devo recuperare e dare tutto me stesso per migliorare e recuperare il tempo perso. Inoltre questa notte ho dormito diverse ore e mi sono riposato totalmente, quindi devo approfittare della mia freschezza fisica e mentale, e lavorerò per aumentare forza e resistenza.

Perciò senza perdere ulteriore tempo velocemente si tolse la maglia, per evitare di inzupparla di sudore; però si accorse che il clima era molto freddo, infatti il sole era sorto da poco e ancora si sentivano i grilli gracchiare; i caldi raggi solari ancora dovevano iniziare a riscaldare quel luogo dimenticato da Dio. Dopo i primi attimi di brividi che iniziarono a correre lungo la schiena e poi tutto il corpo del ninja, Gennosuke si abituò a quella situazione e finalmente poté iniziare con gli esercizi, coi quali inoltre avrebbe aumentato il battito cardiaco e di conseguenza anche la temperatura corporea, attenuando il freddo pungente. Per prima cosa il giovane eseguì dieci serie da trenta addominali ciascuna, giusto per scaldarsi; al termine dell'esercizio sentiva un bruciore nel suo torace, segno che lo sforzo stava dando i suoi effetti; poi proseguì con cinque serie da venti flessioni l’una, esercizio molto più difficile del precedente poiché le braccia erano sottoposte ad uno sforzo maggiore, alzare l'intero corpo di Basilisk che pesava sui 90Kg, ma alla fine anche questo esercizio fu ultimato; il ninja era ormai caldo, anzi bollente, l’adrenalina viaggiava a mille nel suo corpo, ed era il momento giusto per passare a qualcosa di più pesante e impegnativo; dopo essersi recato nell'interno del campo di allenamento, a cercare una grossa roccia che doveva essere sollevata dalla base. Questa roccia, pesava intorno ai 50-55Kg, ma i continui sforzi erano vani, la roccia non veniva sollevata neanche una volta dallo shinobi.

Il ragazzo perciò fu costretto a modificare i suoi piani: decise quindi di legare lo stesso masso alla sua schiena e tentare una camminata lungo tutto il campo d'allenamento, perciò partì il prima possibile in modo da tornare prima del tramonto, infatti dopo il calar del sole quei luoghi diventavano estremamente pericolosi, colmi di pericoli e animali tutt’altro che familiari e amichevoli; la fatica solo per arrivare a cento metri dal suo accampamento fu indescrivibile, addirittura nei primi minuti il giovane nemmeno riusciva a spostare il masso di un millimetro, ma poi con sforzi estenuanti riuscì a trascinarlo per quelle centinaia di metri che lo condussero davanti ad una collinetta piuttosto ripida, dove una volta arrivato, si accorse delle reali difficoltà che comportava quell’impresa, ai limiti dell’impossibile: ma il Koga decise comunque di tentare.

“Ormai sono arrivato fino a questo punto, ho faticato e non posso tirarmi indietro; d’altra parte però questa è davvero un’impresa a tutti gli effetti, e sono sicuro che non posso farcela, soprattutto se penso che devo tornare alla base entro il calar del sole”

Perciò fu così che iniziò la sua scalata: inizialmente il viaggio fu quasi piacevole, se così si può dire, infatti la il percorso da seguire era poco più di una semplice salita, nemmeno troppo impervia, un pizzico più difficile rispetto alla strada che aveva percorso per arrivare fino a quella zona; ma dopo alcune decine di metri, la via si fece più ripida e dura e la fatica iniziava a farsi sentire, tanto che il ragazzo fu costretto ad aiutarsi persino con le mani per avanzare, aggrappandosi a qualsiasi appiglio gli capitasse a tiro: in questo modo l’allenamento sarebbe servito a potenziare anche e soprattutto la parte superiore del corpo. Alla fine nonostante gli sforzi raggiunse la probabile fine della sua corsa, infatti arrivò dove finiva la salita e iniziava una vera e propria montagna, la vera scalata iniziava in quel punto, con una ripidezza di quasi 90°; date le condizioni fisiche e psicologiche del giovane ogni cosa avrebbe fatto presagire un ritiro, dato che le mani del ragazzo erano lacerate dalle affilate rocce a cui era stato costretto ad attaccarsi; la stanchezza era troppa per poter continuare quella prova così difficile, ma sapeva che per diventare più forte, questo era il primo passo verso il raggiungimento dell'obbiettivo.

Quindi si rimboccò le maniche, e dopo alcuni minuti di pausa riprese da dove aveva lasciato, iniziò ad appendersi a tutte le sporgenze che gli si paravano dinnanzi, il dolore e la fatica dovuti all’enorme peso che aveva sulle spalle, che gli stava praticamente distruggendo la schiena, non gli impedivano di continuare; perciò avanzo finché aveva forze in corpo, ma alla fine accadde ciò che non doveva succedere: un appiglio all’apparenza solido cedette sotto il grande peso e Gennosuke non riuscì più a trovare un attracco, e cadde nel vuoto, l’altezza era considerevole, all’incirca un centinaio di metri, e a causa della presenza del masso la sua discesa era perfino più rapida del dovuto. Ma lo shinobi in quei giorni aveva avuto modo di migliorare perfino il sangue freddo e con calma invidiabile estrasse un kunai e per prima cosa tagliò la corda che lo teneva legato al masso, poi si voltò osservando la roccia schiantarsi al suolo; ora era molto più leggero e canalizzando una enorme quantità di energia nei piedi riuscì ad ancorarsi alla parete rocciosa del monte; la sua abilità nel controllo del chakra gli permise di salvarsi la vita, aveva rischiato di brutto la morte...

Ma non era il momento di pensare a quelle cose, infatti il sole stava calando ed era il momento di tornare all’accampamento; nonostante le numerose ferite il viaggio di ritorno fu più rapido del solito, infatti senza quel peso sulle spalle si sentiva una piuma, correva leggero tra le fronde degli alberi nonostante la debolezza fisica, eseguiva salti come mai prima di allora, e in quelle condizioni non era nemmeno al 100% delle capacità, e non osava pensare cosa avrebbe potuto fare quando sarebbe stato in forma. Una volta giunto all’accampamento curò le sue ferite grazie ad alcune bende portate da casa, poi ripensando a quel che gli era successo poco prima, decise che il giorno successivo si sarebbe concentrato sul controllo del chakra, che anche se prima d’ora non aveva mai considerato un abilità di primaria importanza per un ninja, dopo lo scampato pericolo del pomeriggio appena concluso aveva avuto modo di ricredersi.
SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Genin
Energia: Gialla
Chakra: 100/100
Condizione Mentale: Determinato
Condizione Fisica: Molto stanco e acciaccato
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 0/2:
Techiche 0/1:-
Bonus: Udito perfetto(100%+25%)
Malus: Vista Assente

Armi mostrate:
Katana legata alla vita.


OT// :plis: \\



 
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8 replies since 3/9/2010, 21:11   172 views
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