La maschera e le Tenebre [Cit.], Allenamento Energia Verde.

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Vik.
view post Posted on 5/9/2010, 22:31 by: Vik.

Anbu

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CITAZIONE
La morte ti lecca le ferite, vero, ma solo perché ti vuole tutto intero nel momento in cui sarà lei a tagliarti la gola. Capitolo I

Basilisk dopo esser diventato genin si sentiva praticamente realizzato, poiché quello era il suo obbiettivo primario, ma si sa, la sete di potere nell’uomo è forte ed è dalla notte dei tempi uno dei punti deboli più forti nella natura non solo di un ninja, ma di tutto il genere umano.
Perciò il neo promosso genin non era soddisfatto delle sue abilità e, dato che a Kiri in quel periodo regnava un clima di pace e tranquillità, dovuto a una temporanea pace tra i villaggi e le missioni da compiere erano relativamente poche e insignificanti, lo shinobi decise di prendersi una settimana da dedicare esclusivamente a se stesso, per allenarsi e migliorare le sue capacità; infatti in quei pochi giorni che erano passati dalla sua promozione aveva avuto modo di accorgersi che i ninja suoi parigrado erano anni luce più forti, veloci ed abili di lui: di sicuro l’esperienza acquisita da mesi o anni di attività faceva la sua parte come fattore determinante per questa distinzione, ma il Kiriano era un ragazzo impaziente e non poteva aspettare di raggiungere quel livello a forza di recuperare gattini smarriti o tagliare l’erbaccia.
La mattina seguente, dopo essersi svegliato, l’idea che balenava nella sua testa da diversi giorni prese vita e da semplice desiderio divenne realtà: così appena fuori dalle coperte, senza pensarci su due volte per non lasciar possibilità al dubbio di insinuarsi nei suoi pensieri, raccolse in fretta e furia le sue cose, abiti, scorte di cibo, armi, e tutto il necessario per sopravvivere una settimana lontano da ogni forma di civiltà, completamente immerso negli allenamenti; la sua sagoma vagava per la casa in cerca delle sue adorate spade, ma erano come nascoste, non sarebbe di certo partito senza, erano troppo importanti. Potevano tagliare un nemico come il burro, erano magnifiche. Una volta trovate le raccolse e la legò all'altezza della vita, in questo modo sarebbe stata più facile da estrarre. Aveva la sua solita veste blu scura, stretta da una cinta viola, che lo copriva; Uscì di casa lentamente, ora non restava che scegliere il luogo perfetto per la sua esercitazione: serviva un ambiente preparato per gli allenamenti, in cui comunque fosse stato possibile sopravvivere, e allenarsi in completa tranquillità lontano dal mondo di tutti i giorni, in modo da maturare solamente con i propri mezzi, senza aiuto altrui.
La scelta cadde sul campo di allenamento di Kiri, ma non quello appena adiacente all'accademia, ma uno situato nella regione più angusta e dimenticata dalle persone, dove la fitta nebbia terminava e iniziava una regione di cui nemmeno si conosceva il nome; nessuno si era mai chiesto cosa ci fosse oltre e sinceramente a nessuno importava, ma il ninja aveva sentito dire che in quelle zone dimenticate, la mano dell’uomo non era arrivata e vi era un clima e un ambiente straordinario, perfetto per le aspettative di Gennosuke, che perciò partì alla volta di questo luogo.
Il viaggio fu tutt’altro che facile, e durò diverse ore, durante il tragitto udiva i rumori anche più impercettibili che risuonavano nel paesaggio che lo circondava, iniziavano a comparire degli alberi in lontanza, e la nebbia scompariva radicalmente; il vento iniziava a levarsi forte, i capelli del Kiriano gli coprivano gli occhi, la pioggia era ancora forte e Basilisk ci camminava attraverso senza alcuna fretta o paura; nella sua mente si vivevano i ricordi di qualche anno prima, ricordi dell'accademia, dei suoi "amici" di corso; ricordava che altri due erano con lui durante il corso, ma. francamente Gennosuke non ricordava chi fossero. Una volta ritornato alla realtà, si accorse che era vicinissimo alla meta. Percorse altri 200 metri o giù di li, ma alla fine il giovane arrivò al suo obbiettivo: capì subito di essere giunto a destinazione, infatti improvvisamente l'umidità e la pioggia si arrestarono, era quasi come se si trovasse nel villaggio del suono, ma sempre nella regione delle acque, e al suo posto si aprì davanti al ragazzo, un paesaggio spettacolare, di quelli che non si vedono tutti i giorni. Lo shinobi non appena arrivato si sentiva distrutto, il cammino era stato a dir poco sfiancante e in quel momento non desiderava altro che riposarsi. Non aveva percorso chilometri e faticato solo per osservare il paesaggio, non era un pic-nic quello, infatti era lì per allenarsi.

*Sono stanco morto, le gambe mi fanno male e ho un assoluto bisogno di fermarmi per riposare. Sono qui, si per allenarmi, ma sarebbe controproducente iniziare stanchi, durerei solo pochi minuti. Inizierò fin da ora ad allenarmi, al massimo solo per oggi potrei dedicarmi a qualcosa di non eccessivamente duro, magari il lancio di armi, dato che ne ho assolutamente bisogno. Poi da domani si vedrà, non voglio fare progetti, ho deciso di vivere giorno per giorno, senza alcun piano preciso.*

E così dopo questa prima riflessione Basilisk iniziò con gli allenamenti, appena dopo essersi accampato; prese tutte le armi a sua disposizione, ovvero i sette kunai che possedeva e la sua amata Katana; poi si diresse verso uno degli alberi che sicuramente non mancavano in quel luogo, e lì mise il suo bersaglio: iniziò a togliere la corteccia ad un mastodontico albero largo più di cinque metri, poi quando questo primo lavoro fu compiuto iniziò a incidere il vivo legno che rimaneva al di sotto, e creò un bersaglio largo due metri, e diede uno spessore diverso a ogni zona del bersaglio, in base alla vicinanza al centro dello stesso, così da sentire il suono diverso dei Kunai che ci si conficcavano, visto che il povero ragazzo non era dotato della vista, avrebbe solo potuto sentire i rumori delle armi che si sarebbero ficcate nel legno dopo essere stati lanciate
Una volta attuata questa operazione di preparazione il ragazzo iniziò col vero e proprio allenamento: lanciò prima di tutto i kunai, più semplici da rilasciare dalle mani; il primo giro di lancio non ebbe eccellenti risultati, infatti addirittura due non colpirono il bersaglio e si persero nella boscaglia, altri due colpirono la zona più lontana dal centro e solo uno colpì la zona più vicina al centro; ci vollero diverse ore prima che riuscisse a colpire con molta più precisione quel bersaglio fermo, ma meno di quelle che si potrebbe pensare, infatti lo shinobi modificò la sua posizione, che cambiò da frontale a leggermente ruotato in senso orario di una quarantina di gradi: i risultati furono più che soddisfacenti, e il bersaglio fu perciò colpito diverse volte alla zona centrale. Poi passò al perfezionare la sua abilità con la spada. Al contrario di prima, questo allenamento risultò molto più difficile, anche perché maneggiare una katana non era come lanciare un pugnale. Le ore si erano susseguite senza che il ragazzo si accorgesse di ciò, era ormai buio; perciò Basilisk fu costretto a smettere e, voglioso più che mai di ricominciare gli allenamenti, se ne andò a dormire. Pensando per una, forse, ultima volta ai suoi cari, si lasciò andare tra le braccia di Morfeo che forse lo avrebbe protetto dalle schifezze di quel mondo.

SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Genin
Energia: Gialla
Chakra: 100/100
Condizione Mentale: Determinato
Condizione Fisica: Leggermente Stanco
Consumi:-
Recuperi:-
Azione 2/2: Armi Lanciate.
Techiche 0/1:-
Bonus: Udito Perfetto(100%+25%)
Malus: Vista Assente

Armi mostrate:
Katana legata alla vita.
7 Kunai
OT// :plis: \\





Edited by ;J e s t † - 16/9/2010, 13:41
 
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8 replies since 3/9/2010, 21:11   172 views
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