Allenamento chacra adesivo

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Ï'm šö LüKy
view post Posted on 2/9/2010, 13:42






~Narrato
»Parlato
•Pensato



≈ Konoha


~Ero arrivato a Konoha da appena un giorno. Avevo viaggiato la bellezza di 72 ore in compagnia di due shinobi del mio villaggio chunin per l‘ esattezza ( tipi un po’ strani , poco eloquenti e molto rigidi, sia caratterialmente che nel modo di fare) .Eh si, non ero ancora in grado di poter attraversare autonomamente quelle terre tanto selvagge ed aspre, dimora di fuori legge, o peggio ancora mukenin: Ninja che avevano disertato il proprio villaggio. Non c’erano state pause se non quelle strettamente necessarie. Avevano imposto una tabella di marcia rigorosa , oserei dire disumana: Il tragitto di circa 150 km era stato diviso in tre tappe, ognuna di esse doveva essere percorsa in un lasso di tempo non maggiore di 18 ore e le 6 restanti sarebbero state impiegate per dormire. Per l’ intera durata del viaggio non avevo fatto altro che immagazzinare dati come la strada da fare, la posizione di punti di riferimento nel qual caso mi fossi perso , la locazione di punti di rifugio. Ero fermamente convinto che tutte queste informazioni un giorno mi sarebbero tornate utili, quindi osservavo in silenzio. Tra l’ altro uno che come me non aveva mai avuto la possibilità di viaggiare, si trovava di colpo ad ammirare alcuni dei paesaggi più belli , alcuni degli animali più strani ed alcune tra le piante più bizzarre e colorate; Una mi rimase impressa in particolar modo: All’ apparenza sembrava un fiore alquanto comune: la corolla era di un blu elettrico, con petali ricurvi verso il basso, il che risaltava gli stami che si innalzavano liberi, ma come ho già scritto questa era una pianta molto particolare. Difatti l’ evidenziare gli stami, ovvero gli organi maschili del fiore dove si produceva il polline faceva si che gli insetti facessero a gara per andare a nutrirsi del nettare presente nel fiore e quando posavano le loro zampe sullo stame era finita … il fiore secerneva uno speciale liquido appiccicoso che incollava alla pianta il malcapitato il quale anche se si fosse dimenato ed avesse lottato con tutte le sue forze non sarebbe riuscito a fuggire. Allora i petali si chiudevano a formare un bocciolo e ingerivano l’ insetto. La bellezza della natura si manifestava in tutta la sua brutalità, ma nonostante ciò osservare con quale arguzia e quale ingegno la pianta si era adattata per sopravvivere era un’ esperienza non paragonabile a nulla che avevo già visto . Probabilmente, anzi sono certo che questo viaggiò mi sarebbe rimasto impresso indelebile nella mia memoria fino al giorno in cui avrei smesso di respirare ed il mio cuore avrebbe cessato di battere. Ma ora, ora che sono qui, a Konoha devo dimostrare quanto valgo e ripagare coloro che hanno creduto in me! Molti mi ritengono una giovane promessa , ma al mio stato attuale non sono altro che un qualsiasi contadino che ha imparato i fondamentali per l’ utilizzo e l’ applicazione del chacra. Dunque sarebbe ora di elevare questa conoscenza ad un livello superiore, ma come? Con un allenamento mirato al suo controllo, più facile a dirsi che a farsi. A livello teorico sapevo che il chacra non era altro che un misto tra l’ energia presente in ogni cellula del corpo e quella derivata dall’ esercizio e dall’ esperienza, sapevo che veniva diffuso in tutto il corpo tramite uno speciale sistema circolatorio ed ero a conoscenza che nel corpo erano presenti particolari punti di pressione denominati tsubo, sebbene non fossi a conoscenza della loro locazione. Ma a livello pratico non riuscivo a sfruttare le potenzialità di questa energia, pressoché infinite.

[...]

»Ah Non dormivo così bene dalla mia partenza, possibile che quelli li non abbiano risentito minimamente del viaggio? Bhè almeno quelle enormi e vistose occhiaie sono sparite e la fatica, dopo questa pennichella è scivolata via!

~Quando ad un tratto deglutii. La sola prospettiva di dover di nuovo affrontare quel viaggio, così deleterio per il corpo mi seccò molto. Erano circa le otto. Avrei dormito molto di più, se non fosse stato per il sole che senza nessuno preavviso invase l’ appartamento dove attualmente risiedevo. La luce era talmente intensa che ad un tratto mi parve addirittura mi ferisse. Non ero di certo abituato al sole che nel mio paese ci degnava della sua presenza pochi giorni l’ anno, di conseguenza la mia pelle era candida come la neve più pura. Spalancai la finestra per dirigermi sul balcone. Al mio arrivo avevo avuto la fortuna di assistere ad una festa paesana, le strade erano piene di gente e di prodotti di ogni tipo. La musica inondava le strade e le luci davano quell ’ atmosfera magica al tutto. Ma adesso le strade erano quasi irriconoscibili: Le persone che erano in giro si potevano contare su una mano.

•Cavolo, probabilmente la gente avendo fatto baldoria tutta la notte adesso ha bisogno di riposarsi. Comunque. E da molto che ci penso. Fra due giorni dovrò affrontare uno scontro, probabilmente molto impegnativo, ed adesso non penso di essere capace di tener testa a qualcuno. Ora mai essendo già sveglio posso approfittarne per provare ad allenarmi.

~Si avevo deciso. Oggi avrei passato la giornata ad allenare anima e corpo e raggiungere così lo status psico-fisico perfetto. Dopo essermi accuratamente preparato, chiusi a chiave l’ appartamento e feci tappa in accademia dove il maestro di Konoha mi stava aspettando. Ero molto curioso di dare un volto a quel suo nome : Kerwin hyuga. Molte erano state le parole del mio sensei riguardo al modus operanti del Konohiano. Quando aprii la porta dell’ aula k 20 mi trova di fronte ad una figura alta e snella intenta nel compilare delle carte. Neanche si voltò per vedere colui che era entrato nella stanza. Più volte tentai un approccio diretto prima salutandolo e poi ponendogli domande. Tentai di dimostrarmi interessato a come si sentisse quel giorno, ma fu tutto inutile, rimase composto. Sembrava un automa, la schiena perfettamente a 90° non cessava minimamente di porre il proprio timbro su quelle schede. Quando tutti i fogli furono finalmente finiti mi guardò direttamente negli occhi. Sostenere il suo sguardo era pesante , il che mi costrinse molteplici volte a guardare altrove. Finalmente mi rivolse la parola dandomi indicazioni sul lavoro che avrei dovuto compiere. Avevo 2 ore di tempo per imparare a camminare sull’ acqua o ad arrampicarmi su superfici verticali. Al termine delle quali se non fossi stato in grado di dargli prova delle mie capacità avrei ricevuto un giudizio negativo. Aveva detto che non gli importava dove mi sarei allenato, quindi decisi di uscire dal villaggio e recarmi in un luogo isolato dove potermi concentrare.Arrivato alla porta d’ ingresso salutai cordialmente le guardie che ricambiarono e firmai, come di consuetudine, il registro delle uscite. Camminai circa un quarto d' ora con passo molto lento. Intorno a me anche la natura si destava dal profondo sonno : I primi scoiattoli correvano sui rami degli alberi, spaventati dalla mia presenza, le volpi mi osservavano curiose. Gli uccelli svolazzavano di qua e di la con fare allegro cinguettando adorabili melodie. Quando finalmente raggiunsi una radura perfetta per il mio allenamento. Nel mezzo vi era un lago dove la fauna del posto si dirigeva per dissetarsi, sulle sponde erano presenti molteplici querce ed a giudicare dalla loro mole dovevano essere lì da molto tempo. E proprio sotto una di queste depositai gli oggetti che al momento non mi sarebbero serviti. Estrassi un kunai dal mio zainetto. Mi sarebbe servito per registrare i miei miglioramenti. Non persi tempo. Presi la rincorsa e cercai di arrivare sulla chioma , ma dopo il primo passo caddi immediatamente. Non fu difficile capire che peccavo di concentrazione. Quindi decisi di eseguire un esercizio di yoga che spesso praticavo quando ero arrabbiato, e devo dire che era realmente utile per la concentrazione .Comunque mi buttai al suolo, e qui incrociai le gambe. Unii le braccia quasi in preghiera. Chiusi gli occhi e caddi in uno stato di sonno apparente. Sgombrai la mente da qualsiasi pensiero. Le mie orecchie non sentivano più nulla, il mio olfatto non coglieva più nessuna fragranza. Esistevo solo io. Quando mi rialzai se qualcuno mi avesse visto avrebbe notato qualcosa di differente: Avrebbe notato quella scintilla negli occhi scaturita dalla sicurezza e dalla profonda concentrazione. Accumulai il chacra da ogni muscolo, da ogni tessuto, da ogni cellula del mio corpo sulle piante dei piedi. Ero sicuro che questo mi avrebbe dato maggiore aderenza e mi avrebbe permesso di salire più in alto. E così fu: Riuscii a fare tre passi ed arrampicarmi per la bellezza di 1 metro e mezzo. Ma al quarto passo , appena appoggiai il piede sinistro sulla corteccia caddi. La mia goffa caduta produsse un rumore abbastanza forte, e dei lividi sul mio sedere.

»Ma si ho capito. Questa volta avevo concentrato troppo chacra sul piede destro e troppo poco su quello sinistro. Devo bilanciare il quantitativo, ne troppo ne troppo poco, in più su entrambi i piedi devo concentrare esattamente lo stesso quantitativo di chacra!

~Mi allontanai di circa tre passi dalla pianta sospirai mi sfregai la guancia ( cosa che facevo molto spesso quando ero nervoso) e corsi verso la corteccia. Raggiunsi la bellezza di dieci metri riuscendo anche a scendere senza difficoltà. O quasi. Tutto quel consumo di chacra mi aveva affaticato molto, tanto da avere il fiatone. Era passata circa un' ora e mezza da quando il sensei mi aveva affidato il compito. Sarei tornato da vero vincitore. Avevo appreso questa speciale tecnica da solo, senza nessun aiuto esterno o senza nessuna indicazione. Ero fiero di me... Quando arrivai in accademia mostrai i risultati ottenuti dal mio duro lavoro al sensei, che fece finta di nulla estrasse il registro e scrisse la mia valutazione. Avevo speso molte energie, e nonostante non fosse ancora ora di pranzo mi affrettai a raggiungere il chiosco di ramen dove avevo sentito facessero la miglior pietanza di konoha...






S t a t u s

Generalità ~
Nome: Leo Reitei
Villaggio: kiri
Grado: Studente
Energia: Bianca

Chakra:
Condizione Mentale:
Condizione Fisica:
Consumi:
Armi svelate:



Code By Kob




 
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Dirge
view post Posted on 2/9/2010, 16:56




Giovane, ho notato con molto piacere la presenza di questo Topic, bene. Come già ti ho detto l'abilità nello scrivere ci sta, hai davvero una buona forma! Anche se ho trovato qualche errore di distrazione che, come già ti ho detto mi pare, risolveresti dando un ulteriore letta. :smile: Un errore frequente, nulla di grave, è la scrittura della parola "chacra". Non si scrive in questo modo, bensì così:"Chakra". Ancora insisto nel dire che dovresti concentrarti nel dare "vita" al tuo Pg incominciando a caratterizzarlo: In questo post la personalità non l'hai descritta minimamente, a differenza del tuo primo testo nel corso (anche se l'avevi descritta poco pure là). Impegnati sotto questo punto di vista, alla fine dell'accademia voglio vedere un netto cambiamento riguardo questo aspetto. So che ne sei assolutamente in grado.

L'allenamento in sè è andato abbastanza bene, hai fatto sbagliare più volte il tuo Pg come ti avevo detto, facendolo ragionare per trovare una soluzione agli errori che faceva. Bravo. Però al tempo stesso devo informarti di fare più attenzione alle indicazione che ti do, ti avevo detto che avresti dovuto fare l'allenamento in presenza del Sensei, ovvero con lui che ti seguiva da vicino, ma così non è stato. Hai semplicemente frainteso, però poni più attenzione. Ora non ti faccio moddare, tranquillo, però impara da ogni errore che fai! ;)

Il tuo Pg ha imparato ad utilizzare il Chakra (si scrive così xD) adesivo. Potrai incominciare ad avvalerti di questa utile abilità già nel corso. Inoltre per merito ti convalido l'energia Gialla, complimenti. Puoi aggiungerla in scheda e richiedere il passaggio ufficiale in "Schedario".
Continua ad impegnarti, sai che conto su di te!
 
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1 replies since 2/9/2010, 13:42   64 views
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