Corso K-20

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Vik.
view post Posted on 29/6/2010, 16:24 by: Vik.

Anbu

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CITAZIONE (;J e s t † @ 18/6/2010, 09:56)



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Chi non osa nulla, non speri in nulla.
Johann Christoph Friedrich von Schiller



Narrato
Parlato
*Pensato*



[size=1] Fight. Chapter 2


Il sole era quasi giunto al centro del cielo, ma le nuvole lo oscuravano, un forte vento stava per arrivare, i ragazzi sarebbero stati presi in pieno da quel freddo gelido. Si iniziava a sentire qualche schizzo di pioggia, o forse era solo l'impressione di Kimimaro. Fatto sta' che il tempo sarebbe cambiato prima o poi, erano nuvole troppo scure, avrebbe piovuto o con quel freddo, anche nevicato. Le giornate cominciavano ad essere pesanti, Kimimato non aveva avuto più un giorno di relax da quando ricevette quella cartolina. Ora doveva combattere, era per quello che si era allenato nei tre giorni precedenti all'accademia. I suoi avversari erano un certo Shin, un so-tutto-io utile come una spazzola per pelati, e Zoro, uno studente determinato a diventare ninja. Quello che pesava a Kimi era il fatto di non poter usare tecniche o armi, come se il Sensei li avesse limitati per un combattimento senza ferite. Un sensei che non si degnava neanche di dire il suo nome, infatti guardò Zoro in maniera strana non appena glielo chiese. Che tipo quello lì, non si vergognerà mica del suo nome? Non sarà mica un nome da femminuccia? Ma in quel momento Kimimaro tornò alla realta e la cosa che lo sbalordiva era che il suo avversario: Shin, non avesse fatto niente per difendersi, ed ora era lì, a terra e il Kiriano lo guardava sorpreso. E si definiva un Kaguya? Ma che inutile “ninja” che era nato da quel clan. Che delusione! Quel colpo lo aveva come tirato su di morale, era una cosa bellissima colpire un insolente come quello lì. La cosa gli piacque da matti, voleva colpirlo di nuovo, ma i rumori non glielo permettevano, sentiva dei passi, avvicinarsi a lui, era Zoro!
I suoi attacchi andarono a segno, Kimimaro ora era al sicuro sull'albero, ma non appena si ritirò, il Roronoha gli si fiondò contro salendo verticalmente contro di lui. La sorpresa per Kimimaro fu molta, non pensava che anche loro potessero usare il chakra adesivo. Mentre pensava questo, l' avversario correva sempre più velocemente con l'intento di attaccarlo. Arrivato a una distanza di un metro, Zoro saltò e stava per colpire Kimimaro, che si spostò giusto in tempo per essere colpito solo di striscio, era un attacco piuttosto facile da evitare, ma in linea verticale, un salto non sia la cosa che sarebbe passata per prima nella testa, visto che avrebbe potuto cadere all'indietro cadendo col culo a terra.
La controffensiva doveva essere attuata, naturalmente Kimi non aveva programmato quell'attacco da parte di Zoro, ma ora doveva pensare a qualcosa velocemente. Subito fece un giro attorno all'albero, per poi trovarsi alle spalle del suo avversario e colpirlo con un calcio alla sua caviglia destra. Se avesse subito questo attacco, avrebbe perso l'equilibrio per finire col cadere dall'albero. Cosa che Kimimaro sperava. Ormai Shin era stato messo fuori considerazione dal Kiriano, che si era concentrato sull'altro ragazzo, che almeno rispondeva ai colpi. Uno come lui non poteva divenire ninja.

*E si vantava anche, che squallido*

Forse per supremazia, forse per cattiveria, ma Kimimaro si sarebbe fiondato su Shin con un salto dall'albero, cercando di colpirlo con un calcio nello stomaco, mentre era ancora a terra. Dopotutto Kimimaro pesava sui 60 Kg, ma non appena si trovò in aria, andò a poggiarsi a terra, e mentre Shin era ancora frastornato, congiunse le mani caricando il chakra, ed eseguì cinque posizioni magiche che forse il sensei avrebbe riconosciuto. Non appena si trovò a quattro metri da Shin, scagliò la sua tecnica.


*Questa te la meriti brutto bastardo spaccone!! Soffio Artico!*

Se tutto fosse andato secondo i suoi piani, un raggio di vento ghiacciato sarebbe partito contro il corpo del presunto possessore del cognome Kaguya, occupando una larghezza di tre metri ed una lunghezza di sei. Se l'attacco a Shin fosse andato di nuovo a segno, senza alcuna risposta da parte dell'altro Kaguya, Kimimaro avrebbe chiesto al sensei di sospendere questo combattimento, anche se aveva paura che il Sensei potesse arrabbiarsi con lui per aver usato una tecnica in un combattimento il cui uso è espressamente vietato. Ma poi rifletté che non doveva allarmarsi, chiunque nella sua posizione avrebbe fatto lo stesso, anzi, secondo lui lo avrebbero ucciso e non risparmiato come aveva fatto lui. Oramai la pioggia stava iniziando cadere, Kimimaro era ormai zuppo fradicio, i suoi vestiti appesantiti dalla tanta acqua, ma anche sotto questa pioggia non esitò a chiedere al sensei ciò che gli voleva dire anche prima:

"Sensei, pensate se eravamo in missione, avremmo dovuto salvare le chiappe a questo inetto, e perché poi? Non penso meriti tutta questa attenzione da parte nostra."

Prese fiato, doveva dire altro, forse inerente alla sua tecnica usata contro l'altro Kaguya;

"Ah si, ho usato una tecnica contro quello, mi pareva la cosa più ovvia da fare. Non penso che voi possiate decidere quando usare il mio chakra. Sono sicuro che vado incontro a provvedimenti, ma non ne ho paura."

Guardando il sensei con uno sguardo truce, Kimimaro aspettava una sua risposta, mentre pensava che Zoro si stesse facendo la stessa domanda. Kimimaro era in preda ad una specie di furia omicida, voleva ormai distruggere i suoi avversari a tutti i costi, aveva gli occhi iniettati di sangue, non ragionava più, ma improvvisamente si placò e cerco di stare calmo per non creare scompiglio in quella piccola classe di studenti.
Ormai l' arena era silenziosa nel quale si percepiva il rumore solo delle foglie che cadono per colpa del vento e della pioggia: il crepitio delle foglie sotto i piedi Kimimaro era l' unico rumore intenso che sentiva . Il terreno era umido, scivoloso e impregnato di pioggia. Gli alberi sembravano spettri inquietanti con quei rami quasi nudi e spogli, tranne che per la neve, che si ergevano verso il cielo quasi a implorare perdono per la loro insolente nudità. Non c’era più il sole, era pallido, l'aria fresca, le giornate sempre più corte, grige e un po' tristi. Kimimaro stava notando tutto questo, quando poi cercò di andarsi a poggiare su di un albero per stare calmo.


SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 30/50
Condizione Mentale: Incazzato nel bel mezzo dell'azione, calmo dopo.
Condizione Fisica: Livido sulla faccia.
Consumi:-
Recuperi:-
Slot Tecniche 1/2: Soffio artico:
Posizioni Magiche: 5 ( medio )
Villaggio: Kiri
Descrizione: Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di vento ghiacciato che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza all'estremità pari a tre metri. Chi viene colpito da questo jutsu riporta ustioni da congelamento leggere su tutte le parti colpite; inoltre se il ninja venisse anche solo in parte investito da tale jutsu sugli arti, risentirà di un peggioramento della velocità del 15 % per 2 turni. A causa del leggero congelamento dei muscoli. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
Azione: 1/2: attacco fisico a Zoro.
Bonus:-
Malus:-
Edit: Modifica immagini/stili post autorizzato da Kob.

Armi mostrate:
Nessuna.

Code Preso da Kob


OT:
Come avrete notato, ho usato una tecnica in questo post :guru: , se ci fate caso, il mio pg si sente limitato dalle condizioni usato in questo incontro, così man mano che combatte sente sempre più il desiderio di usarne una. Comunque, il post non mi sembra un granché





Edited by ;J e s t † - 4/7/2010, 16:54
 
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38 replies since 24/5/2010, 17:18   925 views
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