Corso K-20

« Older   Newer »
  Share  
¬Kob
view post Posted on 24/5/2010, 17:18




Benvenuti al corso sperimentale K-20

Chapter One

Sono Kob e durante questo periodo sarò il vostro sensei OFF Gdr nel corso K-20, aperto ufficialmente sotto la guida del Pg Kiro Yakushi. Questo corso non è uno "regolare" come forse avrete capito, bensì si tratta di un combattimento, 1 Vs 1, fra i partecipanti, senza un sensei che On gdr (ossia con un Pg e dei post attivi) vi diriga. Il sensei Off Gdr (ossia chi vi dirige con post di spoiler, vi dà consigli ecc.) sarò ovviamente io.


Chapter Two

Chi non l’ha fatto deve obbligatoriamente leggere il Regolamento generale del Gdr.
Spiego l'essenza del gioco di ruolo per i novizi: in un post voi descrivete le azioni che il vostro personaggio compie e tramite l'utilizzo delle parole saprete descriverne pensieri, parole e gesta.
Caratteristica fondamentale è una buona scrittura in lingua italiana. Non transigo su errori quali scarsa attenzione alla punteggiatura, forma scabra ed "orrori" grammaticali. Anche perché non faccio l'insegnante di Italiano e non mi va di correggere questo genere di cose; a questo proposito utilizzate Word, vi darà una mano ad evitare le "sviste". E' assolutamente vietato l'uso di emoticon, se volete descrivere un'espressione fatelo con le parole, il veicolo per eccellenza delle vostre idee. Allo stesso modo evitate tassativamente abbreviazioni da SMS. Fondamentale sarebbe anche che, alla fine del corso, voi siate in grado di possedere una profonda immedesimazione nel vostro pg in modo da plasmare una personalità lineare e coerente.


Chapter Three

- Lo stile narrativo può essere in prima persona o in terza, al passato o al presente, a vostra discrezione, l'importante è che non cambiate forma dopo averne scelta una; la norma prevede l'inserimento, in ogni post, di una legenda in quote o in spoiler che indichi la suddivisione del vostro Narrato-Pensato-Parlato. Sono concessi ovviamente l’uso dei colori, del grassetto, corsivo ecc.
Vi riporto un esempio:

Narrato

- Parlato -

/ Pensato /

La descrizione delle tecniche che userete dovranno essere inserite in QUOTE od in SPOILER; mentre i consumi di chakra dovranno essere sottratti dalla propria riserva. Si ipotizza un recupero di chakra di un Basso (10) per ogni ora di inattività, ma sarò comunque io ad indicarvelo. Alla fine di ogni post, a partire dal primo, dovrete inserire una Tabella/Status che riporti le informazioni generali del vostro Pg. Vi cito un esempio:


~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Pronto
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 2/2
Kunai 3/3
Flash 1/1
Tatami 1/1
Sacche Porta Oggetti/Porta Shuriken 3/3
Custodia Porta Armi 1/1

†Edit:-

Non siate autoconclusivi: ognuno può far muovere, pensare e parlare solamente il proprio Pg.
Non fate gli invincibili/supereroi perché siete solamente studenti.
Quando terminate un capitolo del vostro post, usate dei puntini di sospensione tra parentesi quadre per separarlo dal nuovo. Esso potrà coincidere con la fine di un giorno, oppure con un cambio di luogo ecc.

[...]

Le citazioni del parlato di altri utenti non servono ad aumentare le righe del post e vi "consiglio" di non inserirle, rielaboratele durante la narrazione oppure tramite il pensato o il parlato del vostro Pg.



Chapter Four

Il post deve essere lungo secondo un numero minimo di righe che vi dirò io, volta per volta, e dovrà contenere non solo parte narrativa, ma anche riflessiva e descrittiva. Prestate bene attenzione a leggere i post precedenti ai vostri per evitare che vi contraddiciate a vicenda. Per uniformare il metro di giudizio, visto che non tutti utilizziamo la stessa risoluzione video, useremo il classico foglio di Word in cui verranno considerate le righe complete ( da bordo a bordo ), con Font "Times New Roman", dimensione 12 e carattere normale ( per intendersì nè corsivo e nè grassetto ). Ricordate, però, che più scriverete e più avrete Ryo ed Exp alla fine del corso.
Si deve postare entro 5 Giorni Solari (per intenderci fino alle 23:59 del quinto). Si dispongono di 2 proroghe per Utente pari a 2 giorni Bonus cadauna. Se si supera il tempo senza avvisarmi, via Mp, si verrà automaticamente bocciati. Proroghe Extra saranno concesse solamente in rare occasioni e dovranno essere ben motivate.
E’ assolutamente vietato l’insulto agli utenti o l’utilizzo di parolacce in maniera inappropriata.
E’ assolutamente vietato editare i vostri post senza chiedermi prima il permesso via Mp, e dopo aver fatto ciò sarete obbligati a lasciare una motivazione.
E’ assolutamente vietato lasciare singolarmente Spoiler/commenti/critiche/consigli ecc. nel topic: per chiedere info e chiarimenti, ricevere un aiuto o semplicemente per mettervi d'accordo utilizzate gli Mp oppure Msn.

Chapter Five

Ad ogni turno che completerete esprimerò dei giudizi, in base ai quali potrò regolarmi per dare Ryo ed Exp alla fine del corso.

Chakra Training
Se lo riterrete necessario, nel mentre che attendete un avversario, potrete scrivere un allenamento di minimo 80 righe, con i parametri word che già conoscete, per imparare l'utilizzo del chakra adesivo. Lo potrete ambientare dove volete: in accademia, nella foresta e in qualsiasi luogo vogliate, a patto che utilizziate il PNG Kiba Inuzuka come sensei. Dovrete aprire, però, un nuovo Topic in Kiri Training. La modalità di allenamento è anch'essa libera, arrampicarvi sugli alberi, camminare sull'acqua, insomma tutto a vostra scelta. Tenete conto sempre che siete Energia Bianca, cioè studenti alle prime armi. Ogni tentativo di impastare chakra consuma un bassissimo {5}. State sicuri che prima di tre/quattro tentativi non ci riuscirete. Descrivete minuziosamente come arrivate alla soluzione dell'esercizio, imparando dai vostri stessi errori. Siate precisi e descrittivi nel richiamare il chakra ecc. . Perchè fare tutto questo? Vi elenco alcuni vantaggi:

- Potrete usare il chakra adesivo nel combattimento valevole per la promozione a Genin.
- Ryo ed Exp per l'allenamento si andranno ad aggiungere al giudizio finale.
- L'eccellenza potrebbe essere premiata con l'ottenimento dell'energia Gialla.


Esame Genin

• Il campo di allenamento è un'arena circolare, di diametro pari a 150 metri. Il suolo è in parte terroso ed in parte erboso, con un piccolo ruscello a percorrerlo obliquamente. Alcuni alberi si ergono in modo disordinato lungo tutta l'area, mentre un folto e piccolo boschetto innevato è presente nella zona a Sud-Est.
• L'incontro si svolgerà alle ore 12:00. Il clima sarà nuvoloso con qualche spiraglio di luce.
• La morte e le ferite permanenti non sono ammesse.
• L'incontro terminerà nel caso in cui uno di voi sarà impossibilitato a continuare il Match, avrà azzerato la riserva di Chakra, per resa pubblica o per mia Volontà.
• Anche chi perde o si arrende può allo stesso modo acquisire l'energia Gialla e/o il grado Genin.
• L'incontro si comporrà di:
• 1 Post di Presentazione
• Indefiniti Post di allenamento
• 1 Post di Conclusione
• Il post di presentazione dovrà essere di almeno sessanta righe, con i parametri Word che già conoscete e dovà contenere la descrizione di come riceverete la comunicazione del corso e l'arrivo in arena. Il sensei non sarà ancora presente e su di lui non saprete nulla: aspetto fisico, nome e qualità.
• Quando avrete postato entrambi, attendete un mio post con i giudizi/valutazioni ed uno con le prossime indicazioni.
Solo per questo post potrete postare entro domenica alle 00.00


Partecipanti: ;J e s t † | Zoro_Roronoha | ~ Shin 96 ~



Edited by ¬Kob - 24/5/2010, 23:28
 
Top
view post Posted on 26/5/2010, 16:20

Anbu

Group:
Admin Grafici
Posts:
6,853

Status:





Preludio
Premettendo che il mio pìggì non è un tipo molto loquace , premettendo che su questo post ci ho lavorato poco(1-2 ore al massimo) penso che non sia così merdoso come sembra . Poi se vi piace davvero fatemi un fischio. Comunque ho voluto postare quasi subito poichè voglio avere il privilegio di comandare l' ordine dei post :mki:, ma anche perchè avevo il post già pronto da un pezzo :brav: . Penso come detto prima che non faccia tanto schifo, cioè l' ho riletto e riletto, se poi c'è qualche errore non me ne sono accorto, vabbè, detto questo PraFi PamPini, vi saluto e...

...Enjoy :addict:



SPOILER (click to view)

Narrato
*Pensato*
Parlato







L' Arena
Notte fonda. Nell'aria c'è quell'acre odore che si avverte prima di uno scontro, di una tempesta. Solo qualche ora e tutto sarebbe iniziato...

Flashback:


Soltanto 3 giorni fa Kimimaro, giovane di 14 anni, si trovava in un campo d'allenamento vicino casa sua a fare pratica di combattimento. Il campo si trovava a 60mt di distanza dalla sua dimora, una tipica casa del luogo, quindi se qualcuno lo avesse cercato, lui sarebbe potuto andare a controllare. Infatti, mentre cercava di centrare i bersagli con kunai e shuriken, avvertì il suono del campanello della sua porta, era arrivata la posta! Era sicuramente la convocazione per la partecipazione all'accademia, che lui aveva richiesto... Si affrettò ad entrare in casa, prendere la busta e leggerla:
CITAZIONE
Gentile Sig. Kimimaro Kaguya, lei è stato iscritto al corso accademico di Kiri, che si terrà nel campo d' allenamento dello stesso paese. La preghiamo quindi di trovarsi lì fra tre giorni alle ore 12:00.

Non appena ebbe finito di leggerla, il kiriano si affrettò a tornare ad allenarsi. Iniziò con alcuni giro di campo, seguiti da alcune serie di sollevamento pesi, il tutto completato da diverse serie di esercizi addominali e giri di campo finali, per prepararsi all'entrata in accademia, che sarebbe arrivata di lì a poco.
Venne la sera e Kimimaro si precipitò a casa per una doccia rilassante e un buon pasto a base di ramen caldo.
Passata la notte. Il giovane di Kiri si risvegliò quasi ad ora di pranzo, l'allenamento del giorno prima lo aveva stancato a morte, non si era mai sottoposto a degli esercizi così intensi, ma non appena si alzò fece una specie di colazione-pranzo e dopo essersi lavato e vestito andò al campo d'allenamento per una nuova sessione di prove. Come al solito iniziò con dei giri attorno al campo, per poi fermarsi vicino ad alcuni tronchi a tirare qualche combo di calci e pugni. Dopo una 50ina di combo si dovette fermare, poiché le gambe e le braccia gli facevano sentire un dolore pazzesco per il grosso sforzo. Decise quindi di migliorare la precisione nei lanci di armi. La sua mira migliorava di tiro in tiro. Ad un certo punto il giovane ragazzo si stancò e cominciò con esercizi addominali, mentre cercava un modo per dare sollievo alle sue gambe. Finiti gli esercizi, e con un dolore lancinante agli arti, tornò a casa per riposare un po', senza neanche mangiare, visto che quando arrivò a casa crollò sul letto.
La mattina dopo Kimimaro si svegliò molto più indolenzito della sera prima, quindi decise che era meglio non rischiare di saltare l' accademia per alcuni allenamenti che non sarebbero serviti a niente:

"Stamattina non ho ne la forza ne la voglia di allenarmi. YHAWN!"

Quel pomeriggio si riprese un po' e quindi pensò che la cosa migliore da fare prima dell'accademia era di girare per Kiri in cerca di un buon posto dove osservare il paesaggio, anche se lì da osservare c'era poco o niente, tranne la nebbia, che poteva essere rilassante... Tornato a casa si lavò e si mise subito a letto.

...Fine Flashback.



Quella mattina Kimimaro decise di dormire un po' di più, visto che l' incontro si sarebbe tenuto solo verso mezzogiorno. Erano le 11:00 quando iniziò ad alzarsi dal letto, subito di corsa si lavò, si vestì e fece colazione. Mentre si avviava al campo d' allenamento si accorse che era leggermente in ritardo, quindi cercò di affrettarsi...
Giunto nella sua “aula” cercò di scorgere il Sensei, che forse si era nascosto, ma non lo vide...

“Ma tu vedi questo, prima ci fa venire qui, dicendo di essere puntuali, e poi lui è il primo che non c'è... Comunque non so chi c'è in questo corso con me, ma penso di essere il primo arrivato qui.”

Il sole che ogni tanto squarciava quelle nuvole così dense, dava un po' di sollievo a quel ragazzo... Visto che di sole non ve n'era mai stata “l'ombra”.
Il campo sembrava ampio, e quel ruscello che lo attraversava sembrava più una pozzanghera che si era formata la sera prima con la pioggia. C'erano anche alcuni alberi che a dir la verità non davano una convinzione certa al Kiriano, visto che lui preferisce un'arena sgombra da oggetti che possano difendere il nemico.

“Vabbè se proprio devo aspettare gli altri, meglio se li aspetto riposato.”

Quindi si mise su una parte del campo che possedeva un manto erboso e si distese nell'attesa.


SPOILER (click to view)
~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Un po' incazzato.
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:
Nessuna.

Code Preso da Kyubi.




Edited by ;J e s t † - 26/5/2010, 17:39
 
Top
Zoro_Roronoha
view post Posted on 26/5/2010, 17:24




CITAZIONE

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Altrui


...Capitolo Uno...
...L'Inizio...
E
ra una mattinata splendida a Kiri e nell’aria si respirava l’odore della primavera in arrivo. Erano solo le sette, ma il sole si era già alzato ed illuminava la mia stanza come se volesse dirmi di svegliarmi.
Dopo tutta la neve di ieri un po’ di caldo ci sta proprio bene.
Andai dritto in bagno, mi lavai il viso e tornai in camera per vestirmi. Mi misi un paio di pantaloni lunghi neri, una magliettina smanicata nera ed una felpa bianca con il cappuccio. Corsi giù in cucina a fare colazione e vidi i miei genitori che stavano parlando nel salotto; non ci feci molto caso, gli diedi il buongiorno e mi precipitai in cucina. La tavola era già pronta per la colazione e la cosa mi stupii parecchio perché solitamente mi dovevo preparare sempre tutto io.
Qua c’è qualcosa di strano. I miei sembravano più felici del solito prima, dopo mangiato gli andrò a parlare.
Così cominciai a mangiare. Feci colazione con un succo di frutta all’arancia, due biscotti e una mela poi corsi immediatamente in salotto per scoprire cosa stava succedendo. Entrai in salotto.
Zoro vieni a sederti qua, abbiamo una cosa da dirti. Mi disse mio padre.
Guardai subito mia madre che mi fece un cenno con la testa di avvicinarmi.
Questa mattina è arrivata una lettera dall’accademia ninja di Kiri, eccola.
Cari signori Roronoa,
vi comunichiamo che domani mattina alle ore 12:00 vostro figlio, Zoro Roronoa, dovrà recarsi in accademia, nel campo d'addestramento per iniziare il nuovo corso k-20.
Raccomandiamo puntualità e massima serietà.
Cordiali saluti

Rimasi immobile e stupito per qualche secondo poi scoppiai in un urlo di gioia che fece ridere i miei genitori: era da molto tempo che non li vedevo cosi felici e la loro gioia risuonava in me.
Ci aspettiamo grandi cose da te, figlio mio. Disse mio padre.
Mi raccomando, non deluderci. Ribattee mia madre.
Non vi deluderò, potete starne certi.
Andai all’entrata, indossai un paio di scarpe e corsi fuori.
Torno per pranzo.
Non fare tardi mi raccomando.
Chiusi la porta e mi dirigei verso casa di Sanji Onitzuka, un mio grande amico, per raccontargli della lettere. Arrivato d’innanzi alla sua porta bussai e mi apri sua madre.
Salve signora, Sanji è in casa?
Certo Zoro, è in camera sua, vai pure.
Attraversai il corridoio ed entrai nella sua stanza: aveva appena finito di vestirsi.
Ei Zoro, che ci fai qua?
Non indovinerai mai cos’è successo questa mattina.
Racconta.
Mi è arrivata una lettera dall’accademia, domani mattina inizio.
Grande!!! Beato te, io devo aspettare ancora un anno.
Non vedo l’ora, sono troppo impaziente. Che ne diresti di andare a pescare al lago per festeggiare?
Certo, prendo le canne e andiamo.
Sanji uscì per primo dalla stanza, andò in cucina, prese una mela, se la mise in tasca e corse a prendere le canne. Uscimmo entrambi di corsa e ci dirigemmo verso il lago situato a nord-est del villaggio, appena fuori. Era un posto poco frequentato ma ci andavo spesso quando ero preoccupato o solo per starmene fra me e me. Passammo circa tre ore a pescare, il sole si era alzato ed era quasi sopra le nostre teste.
È quasi mezzogiorno devo tornare a casa.
Si anche io, è stato bello e buona fortuna per domani.
Grazie Sanji, ci si vede.
Ci separammo e corsi verso casa. Arrivato, aprii la porta.
Eccoti, dai che il pranzo è già in tavola.
Disse mia madre e mi diressi verso la tavola. Aveva preparato i miei piatti preferiti: ramen e tofu. Mangiai di gusto, quasi fino a scoppiare.
Era tutto delizioso, complimenti.
Mia madre arrossii. Poi corsi in camera per riposarmi, mi stesi sul letto e mi addormentai in un istante.

[…]


Erano circa le cinque quando mi svegliai, mi sedetti sul letto e pensai al da farsi. Optai per dirigermi verso l’armeria di mio padre. Era a soli cinque minuti di strada da casa nostra e mentre percorrevo la via pensavo al giorno seguente.
Uffa, perché devo aspettare fino a domani, è troppo lunga da aspettare.
Sembravo un bambino di sei anni troppo capriccioso e troppo cresciuto, ma d'altronde come biasimarmi, era da tanto che aspettavo quel giorno e finalmente era arrivato. In un batter d’occhio ero di fronte all’armeria: mio padre produceva armi da taglio come katane, tanto e wakizashi. Mi piaceva andare a guardalo lavorare e così mi avvicinai a lui.
Oh Zoro, sai ti stavo pensando, volevo proporti un allenamento con me, ti và?
Certo padre, perché no.
Ci dirigemmo verso l’uscita posteriore e mio padre prese due bokken (spade giapponesi completamente in legno, usate per allenarsi) e me ne lanciò una.
Mi raccomando vacci piano con il tuo vecchio.
Non avrò pietà. Dissi ridendo.
Mi scagliai verso di lui e gli sferrai un fendente con tutta la forza che avevo. Ovviamente lo parò come se niente fosse.
Niente male, prova ancora. Disse con fare scherzoso.
Indietreggiai e gli sferrai un affondo verso il torace. Invece di pararla, questa volta si spostò con il busto lateralmente e mi colpì in testa. Cominciò a ridere. Io invece sbuffai.
Dai non prendertela, è normale, non sei ancora in grado di maneggiare con abilità una spada. Ci vogliono anni e anni di apprendimento. Comunque cerca di usare più la testa e meno i muscoli, ti servirà per la prossima volta. Ora andiamo a casa.
Erano quasi le otto ed eravamo in ritardo per la cena.
Questa volta la mamma si arrabbia e in più sta iniziando a piovere.
Dissi ridendo a mio padre. Appena arrivati sull’entrata mia madre ci si precipitò dinnanzi.
Vi sembra questa l’ora di arrivare? Ora a tavola subito.
Eh si, è proprio arrabbiata. Disse mio padre.
Cenammo abbondantemente ed a fine pasto io e mio padre andammo in veranda a giocare a shogi. Era veramente bravo, non ero mai riuscito a batterlo una volta e come volevasi dimostrare nemmeno quella sera.
Sei pronto per domani?
Un po’ ansioso ed anche eccitato.
Ora via. Domani ti aspetta una giornata movimentata.
Si. Buonanotte padre.
Mi dirigei verso camera mia, mi spogliai e mi feci cadere sul letto. Ero troppo emozionato all’idea di iniziare l’accademia e quindi ci misi un po’ a prendere sonno.

[…]


La mattina seguente mi venne a svegliare mia madre. Erano circa le nove e mezza e mia madre era già di fianco al mio letto a sbraitare.
Non vorrai fare tardi proprio il tuo primo giorno vero?
Balzai giù dal letto come una molla, corsi in bagno, mi lavai e tornai in camera per vestirmi. Indossai un paio di pantaloni grigio scuro con un tribale rosso lungo tutta la gamba destra, una magliettina a maniche corte ed una felpa, entrambe nere. Andai in cucina per fare colazione. Sembravo un tornado: avevo cosi tanta voglia di iniziare che dalla fretta feci cadere il bicchiere con l’acqua che stavo sorseggiando.
Ma perché proprio oggi.
Sbruffai e pulii il disastro che avevo combinato. Appena finito salutai i miei genitori, indossai un paio di scarpe a tennis e uscii di casa.
Non ti sei dimenticato niente?
Urlò mia madre.
Ma dove hai la testa Zoro. Rilassati se continui cosi non concluderai niente a scuola.
Avevo dimenticato il mio equipaggiamento. Tornai nella mia dimora e rapidamente feci le due rampe di scale che dividevano me dal mio armamentario. Riempii lo zaino con gli shuriken e i kunai, corsi nuovamente giù ed uscii.
Succederà qualcos’altro ora?
Pensai ridendo. Appena uscito di casa notai che il tempo non era dei migliori: si stava rannuvolando e c’era decisamente più freddo rispetto al giorno prima.
Anche questa ci voleva. Non sarà di certo il tempo a rovinarmi la giornata.
Arrivai circa dieci minuti prima dell’orario stabilito. Per qualche secondo rimasi immobile, stupito all’idea di iniziare. Fin da quando avevo dieci anni desideravo entrare in quella scuola e finalmente il momento era arrivato. Varcai l’entrata dell’accademia ed iniziai a guardarmi in torno.
Sei del nuovo corso k-20 giusto?
Mi chiese un uomo alle mie spalle. Sobbalzai da quanto ero agitato.
Si. Saprebbe mica indicarmi dove si terrà il corso?
Certo. Prosegui dritto fino in fondo. Uscirai in un arena. Li ci dovrebbe essere ad attenderti il tuo maestro.
Grazie mille. Buona giornata.
Seguii le sue indicazioni ed arrivai nel punto prestabilito. Rimasi sbalordito e infiniti pensieri mi volavano il testa.
Rimani concentrato Zoro.
Iniziai a studiare l’arena. Era di forma circolare, grande circa 100-150 metri, composto in parte da erba e in parte da terra. Nella zona sud-est dell’arena era situato un piccolo bosco ancora innevato, un ruscello percorreva l’area in diagonale e qualche albero sparso completava lo scenario. Ero troppo agitato e non riuscivo a stare fermo.
Chissà come saranno i miei compagni di classe. Ed anche il mio maestro. Uffa, qua non c’e nessuno ancora.
Spazientito, mi sedetti contro il muretto in attesa, ma nel frattempo mi accorsi di un ragazzo disteso sull'erba che fino a quel momento avevo ignorato.
Chissà. magari è un mio compagno di corso.


SPOILER (click to view)

¤Status¤

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Agitato ed Emozionato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-


 
Top
view post Posted on 28/5/2010, 14:20
Avatar

» S l e e p y «

Group:
GDR Member
Posts:
12,907

Status:


Narrato
« Parlato »
« Parlato Altri »
Pensato

P o s t

Anche se mi andava davvero poco, dovevo levarmi di mezzo quel peso. Non riuscivo a svolgere anche la minima azione senza ripensare a quel giorno, era un oblio di buio. Come fare, se non trovando il nostro amico e ucciderlo senza scrupoli, trucidarlo e riempirlo di Kunai? Anche un Santo lo vorrebbe fare, non è nelle possibilità umane essere in grado di evitare una cosa simile... Odio in qualcuno pur sempre lo susciti. Addirittura peggio se colui per cui mediti odio fu una persona malvagia che ti ha fatto del male nella vita. E se per togliermi questo odio dal cuore dovevo diventare Shinobi, sarebbe avvenuto. Andai contro il volere di mia sorella ma la situazione era diventata insostenibile per me. Necessitavo scoprire chi era quel maledetto che aveva assassinato due persone a noi care. Naturalmente era impossibile trovarlo senza alcuna base come Shinobi. Non servivano solo muscoli per trovare una persona. Chi se ne frega se dovevo sorpassare il volere di mia sorella, a cui tenevo più della mia giacca. Era un momento complesso da capire, riuscivo ad affidarmi solamente al Credo religioso e a me stesso, non sapevo come districarmi in quel complesso mondo chiamato vita. Bene, il momento della discussione definitiva non tardò ad arrivare. Per fortuna, non fu una discussione molto articolata, con grida da vecchia ottantenne.

« Ma tu non capisci, lo troverò e lo ucciderò e finirà lì! »

« Oh no Shinichi! Non voglio perdere anche un fratello, troppo dolore! »

« Non morirò, stai calma. Infondo, cosa c'è di male? »

« Diverrai un assassino! Perché aspiri tanto a divenire un ninja, andrai in contro alla morte! »

« Come tu sai, la morte già l' ho veduta due volte. Tranquilla Sakome... »

Uscii. Lei imprecò dalla finestra verso di me, fino a smettere non appena girai l' angolo. Ero fin troppo determinato per lasciar perdere. Mi sarei avventurato in questo sciagurato mondo fino alla morte. Era irrilevante in quel momento, per me, ciò che lei avrebbe detto. La camminata non arrecava disturbo al mio corpo e alle persone che traversavano la via principale di Kirigakure affollata come se fosse mezzogiorno di un dì in cui vi era il mercato. Mi fermai un momento e diedi uno sguardo al cielo, come se fossi in cerca di importanti risposte su quesiti altrettanto complessi e importanti. In realtà, l' unico quesito che mi ponevo in quel momento era davvero complesso, probabilmente solo qualche persona avrebbe capito. Perché volevo diventare Shinobi? Già. Mi sembrava tutto così facile da capire, eppure qualche grosso dubbio lo avevo ancora. Vi sembrava riuscissi a capire il perché di tutto ciò, eppure mi ero fatto sopraffare dal cuore e dalle emozioni. Era una domanda davvero complessa da capire, quel momento mi sembrava strano. Mi sentivo diverso... Un' altra persona. Non ero in grado di definire quel momento. Cominciai a pensare alle parole di Sakome. Avevano un evidente fondo di verità, ma erano ingenue. Sono cose che non puoi trascurare, tuo padre e un tuo grande amico sono morti, laggiù vicino a te e non potevi far nulla. E' pazzesco! Non riuscivo a capacitarmi come era avvenuto... Che mi sarebbe capitato ancora? Mia sorella, poi io? Tutto per colpa di quel pazzo. Lo volevo morto. Ripresi il cammino e mi diressi verso l' accademia. Le persone che mi passavano affianco, con usi e costumi differenti, mi davano tutti l' impressione di essere nemici. Qualcuno che non voleva vedermi, volevano sottrarmi la vita, era orribile. Continuavo a camminare con passo veloce sul terreno battuto e in ghiaia del villaggio. Mi guardavo attorno. Nulla sembrava come al solito, mi parevano tutti assassini. Girai l' angolo e colpii qualcosa. Caddi a terra sopra una persona. Inizialmente mi scusai, ma poi ebbi il timore di essere ucciso... Era come un grande oblio attorno a me. Aiutai quella persona e ritornai sui miei passi, allontanandomi con velocità dalla persona. Il subconscio mi diceva di stare lontano a chiunque, mi tramandava una sensazione di paura intima incredibile. Arrivai in poco tempo all'Accademia di Kirigakure no Sato. Era un edificio dalla forma cilindrica. Alla base vi era un enorme Campo di Addestramento, addebito appunto all'allenamento dei neo iscritti all'Accademia. Lo guardai bene. Colore blu molto scuro, proprio quello che piace ai kiriani. Mah... L' edificio è piuttosto insolito, soprattutto per quanto riguarda l' architettura, ormai la maggior parte degli edifici accademici come Shinobi è un parallelepipedo. Invece, Kiri è fedele alla tradizione dell'Accademia a forma cilindrica. Tutto sommato, mantiene uno stupendo effetto antico. Mi avvicinai. Riuscivo a vedere gli Studenti che si allenavano sul Chakra, sul lancio di armi e anche con esercizi fisici. Qui ci tengono proprio a creare assassini, mi venne da pensare immediatamente. Varcai la soglia del portone in legno e entrai in una stanza completamente in legno massello. Un numero ineguagliabile nemmeno dalla via più trafficata del villaggio correva, saltava, camminava, in tutti i modi possibili, si dirigeva verso un luogo. Mi avvicinai ad un bancone. Al di là del legno vi erano due persone. Uno dai capelli biondi che risplendevano anche all'ombra, pupille azzurre come il mare. Fisico muscoloso, si capiva che era un ninja esperto. Indossava la classica giubba da Jounin, ne avevo una vaga idea, pantaloni dal colore verde, più o meno simile a quello del giubbetto. Si intravedeva una maglietta nera. Un sorriso invidiabile. Mi accolse con gentilezza e mi chiese perché ero laggiù. Aveva una voce fievole, si sentiva poco, però grazie al rimbombo della stanza si udiva anche il suo vocio. Risposi a tono, dicendo di voler diventare Shinobi. Dopo un breve passo scritto, fui ufficialmente iscritto all'Accademia. Ecco, compiuto il primo passo, stavo per entrare in un mondo da cui sarei uscito solo morendo. O lasciando perdere, ma questa opzione non è plausibile per me.

[…]



Finalmente giunse il giorno dell' Esame accademico per divenire un Genin e incominciare la rivalsa per l' assassinio di quel maledetto sterminatore. Mi avvalsi della facoltà di utilizzare per la sesta volta, in maniera anche abbastanza strana, della Stanza Allenamento. Trattasi di una stanza in cui il defunto fidanzato di mia sorella costruì molti attrezzi ginnici, anche strani e assurdi. Tra quelli più divertenti, vi era uno strano aggeggio con due nastri in grado di bloccare i polsi, poco sopra dei massi in grado di sorreggere un gran peso su cui si sarebbero “appese” le mani e sotto solo una panca. Mi spiegò, ai tempi in cui lui era tra noi e mi allenava qualche raro giorno, che serviva a allenare le braccia, i suoi termini però erano molto vaghi, inserendo i polsi in quei nastri e sollevandosi con le mani, imprimendo una forza nei muscoli superiori per potersi sollevare dalla panca. Mi faceva sorridere, ogni volta che la vedevo. Però, quel giorno non mi andava di usare quella stanza. Volevo andare a pregare assieme al Sacerdote al Torii, per chiedere la grazia di Amateratsu. Già, intendevo degnarmi del rispetto alla Dea principale di questa nostra cultura. Mi sarebbe stata utile la sua grazia, per un Esame complesso come questo. Dopo essere uscito di casa, bussai alla porta accanto a quella della nostra abitazione. Dall'immobile uscì il Sacerdote, il signor Kamatsu, pronto per la consueta Preghiera della mattinata. Lo seguii, per tutto il suo peregrinare in direzione del Torii.

[…]



La preghiera si concluse giusto in tempo. Fui costretto a scappare e a non ringraziare il signor Kamatsu per l'aiuto spirituale in vista dell'importante Esame. Non potevo fermarmi a fare nulla, ero di fretta. Il ritardo può creare enormi problemi, in qualsiasi occasione. Però riuscii a recuperare il mio equipaggiamento lasciato vicino ad uno dei pilastri della porta d'ingresso del Torii. Si trattava di un comunissimo Torii, dai numerosi pilastri che mirano a sorreggere il peso immane di altrettanti pilastri, in genere due per arcata, che vanno a formare una specie di tetto. L' ingresso in legno è molto comune tra i Torii di tutto il mondo. E' piccolo, conta solamente di poche statue raffiguranti Amateratsu, Susano-wo e qualche altro Kami piuttosto importante. Tuttavia, può risultare abbastanza utile, specialmente per casi estremi come il mio. Beh, non resta altro che dirigersi in fretta verso l'Accademia kiriana. Per fortuna, non mi sembrava fosse come quella volta, la prima volta in cui mi diressi verso l'Accademia. Mi pareva di vedere molti assassini... Questo però non è il caso. Quest'oggi mi sento in grado di eseguire l' Esame. In pochi minuti, passando per vie secondarie, alcune nemmeno visibili a chi non ha una affinata conoscenza di Kiri. Fui costretto, dato che non conoscevo in alcun modo l'Accademia. Una persona, un ragazzo più o meno della mia stessa età, mi diresse verso un Campo Addestramento non lontano. Si trattava di un Corso Accademico, qualcosa come K-20. Non restava altro che provare. Mi avventurai, senza timori reverenziali, verso il Campo Addestramento. La strada mi pareva infinita, anche se si trattava di soli 100 metri. Appena entrai, si aprì davanti ai miei occhi un terreno erboso. Mi guardai attorno per vedere completamente il Campo. Possedeva un lungo diametro, una parte era in erba e possedeva numerosi alberi, mentre l' altra era costellata di rocce. Per fortuna vi era uno specchio d' acqua, visibile a malapena, con cui si potevano creare figure e tecniche acquatiche. Scorsi due figure, due ragazzi. Potevo chiedere loro informazioni, ma non mi andava, potevano essere degli idioti e non volevo aver nulla a che far con loro. Non vi era neppure l' ombra di un Sensei. Meglio attendere allora, in ogni caso, rimasi laggiù.

S t a t u s

»Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Pronto
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

•Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 2/2
Kunai 3/3
Flash 1/1
Tatami 1/1
Sacche Porta Oggetti/Porta Shuriken 3/3
Custodia Porta Armi 1/1

†Edit:-

¤Off Topic: Non so esattamente come sia venuto, però, mi scuso per un eventuale ritardo e spero vada bene, in quanto è il primissimo post che faccio così.


 
Top
¬Kob
view post Posted on 31/5/2010, 13:28




Jest
Il tuo post non è dei peggiori, ma devi ancora migliorare molto. Come scrittura devi migliorare nei periodi lunghi, tentando di renderli più scorrevoli. Inoltre devi fare più attenzione agli errori di distrazione.
Per quanto riguarda il contenuto ti ricordo che non è un post di allenamento, quindi non avresti dovuto descrivere gli allenamenti, e se li avessi voluti descrivere, li avresti dovuti descrivere con maggior attenzione e spendendoci un po più di tempo.
Non modificare mai più il post senza il mio consenso prima, o dovrò bocciarti.

Zoro
Il tuo livello di scrittura deve ancora aumentare, ma sei sulla buona strada. Prova a fare dei periodi più lunghi, senza essere troppo conciso e riduttivo, e non andare a capo ad ogni punto, come hai fatto in questo post. Devi tentare di inserire dei nessi logici con delle frasi che si possano unire tra loro come in un puzzle.
Non ho niente da dire sul contenuto del post, è buono ma può migliorare. Cerca di trovare degli spunti o dei ragionamenti più complessi da esplicitare, in modo da non far sembrare banale il tutto.

Shin
Per il momento sei quello in cui ho riscontrato meno errori. Il tuo stile di scrittura è ottimo, riesci a costruire delle ottime frasi unendole tra loro senza cadere nella banalità e nella pesantezza della lettura.
Ottimo il contenuto del post che caratterizza molto il tuo personaggio, continua così.

Avrete il mio post tra oggi o domani.

 
Top
¬Kob
view post Posted on 2/6/2010, 20:46




Scheda del Sensei:


SPOILER (click to view)



•Se non si è determinati nel fare quello che si vuole, come si pretende di essere adatti a fare tutto il resto?





Nome Utente: ¬Kob
Nome PG: Kiro
Nome Reale: Joshua Yakushi
Età:17
Peso:72
Altezza:184
Ryo: 103
Eesperienza: 00
Segni Particolari: Ha un tatuaggio con la scritta "Kiro" sull' avambraccio sinistro.
Pos. Coprifronte: Nella parte posteriore del collo.
Stile di Combattimento: Ravvicinato
Tipologia di Ninja: Medico-Assassino
Villaggio: Konohagakure no Sato
Grado: Chuunin
Energia: Rossa
Eelmento: Raiton - Suiton
Stato Civile: Celibe
Caratteristiche Psico-Fisiche & Background:

K
iro Yakushi era un ragazzo di non più di diciassette anni. Si poteva facilmente definire un ragazzo tranquillo e controllato, uno di quelli a cui importano solo i fatti propri e che non provano interesse per altro. Era semplice e non spiccava troppo all’interno della società di Konoha, dove ormai da qualche tempo aveva iniziato a vivere seguendo gli schemi, ormai familiari di quel posto, lasciandosi alle spalle quello che era accaduto a lui e alla sua famiglia. o almeno così pareva a tutti quelli che lo conoscevano. Mai una volta si era interessato a quel massacro che aveva visto protagonista il suo clan, mai una volta aveva espresso il desiderio di vendetta riguardo al responsabile dell’accaduto e mai si era impegnato tanto per migliorare. All’accademia i suoi voti non erano dei migliori, non tanto per incapacità od altro, ma più per la svogliatezza che lo attanagliava. Perfino agli esami chuunin si ritrovò a non voler continuare, oltre un certo punto, il test, abbandonandolo. Solo il secondo anno lo passò, per una qualche ragione che anche lui era restio a spiegare, concentrandosi successivamente su un progetto che pensava di poter riuscire a portare avanti tranquillamente.
I
ndi quel giovane ragazzo pareva essere come tanti altri, anche se come tanti altri non era. Non tutti sono sopravvissuti al massacro del proprio clan, all’età di sette anni, cavandosela con solo con un brutto segno che ormai era diventata una ferita di guerra. Di certo quel fanciullo non aveva sconfitto l’aggressore della sua famiglia, e di certo se era sopravvissuto, il merito, non era suo, ma di quel gruppo di ninja che era accorso in suo aiuto e che lo aveva salvato da una morte certa.
R
imase per tutto il periodo della sua infanzia con il capo della squadra medica di Konoha, abituandosi a chiamarlo, se non padre, maestro, ed intraprendendo come lui la carriera di Ninja e successivamente di medico. Certamente, il lavoro che stava facendo lo avrebbe aiutato, gli avrebbe aperto nuove strade e lo avrebbe portato dove più gli sarebbe piaciuto andare, senza contare il fatto che quel giovane, degli scopi li aveva già, e quelle abilità che pian piano stava intraprendendo sarebbero state un pezzo importante del puzzle che avrebbe dovuto completare per arrivare alla verità.
O
rmai, Kiro, era quasi arrivato ad intraprendere quella strada che da tempo aveva iniziato ad ammirare, e si stava dunque preparando a seguirla, a qualunque costo. Sarebbe stato il capitolo centrale della storia di quel giovane ninja medico, di cui nessuno ricorderà il vero nome.







Abilità Ninja.











Arti Mediche
Permette di affinare le proprie capacità di pronto soccorso ad un livello più alto.
[Base+Intermedia]

Conoscenza dei veleni.
Permette di preparare veleni medi, e relativi antidoti.
[Base+Intermedia]

Sensii Sviluppati. [Udito]
Potenzia uno dei cinque sensi del 50%
[Base+Avanzata]

Sensii Sviluppati. [Olfatto]
Potenzia uno dei cinque sensi del 25%
[Base]

Movimenti Silenziosi
Permette di non fare rumore mentre si cammina, e di farne molto poco mentre si combatte.
[Base]

Percezione del Chakra
Lo shinobi che possiede tale abilità è in grado di accorgersi della presenza di un altro ninja tramite la percezione del suo chakra nei paraggi.
• Per poter sfruttare questa abilità bisogna almeno badare attenzione mentale all’ambiente circostante, ma si possono eseguire attacchi non troppo complicati nel mentre.
• Si rintraccerà un nemico che emetta chakra nel raggio di 80 metri rispetto alla propria posizione, conoscendone la posizione precisa.
• Per poter percepire il chakra, basta che il nemico emetta una quantità di chakra pari a basso. [Dunque non si percepiscono piccole accumulazioni come quelle richieste per camminare sui muri o sull’acqua.]

[Base]





Armi & Equipaggiamento.





Kunai [x5]
Altra arma tipica e quasi assente nell'equipaggiamento di un ninja.
Il Kunai ha una forma che ricorda quella di un normale coltello, la doppia lama termina con una punta anch'essa molto tagliente. Il manico è lungo quanto basta per essere completamente impugnato con una mano ed è avvolto da piccole fasciette bianche. L'ultima parte dell'attrezzo è formata da un anello del diametro di due dita unite, quest'ultimo può servire a varie funzioni, lo si può tenere con l'indice o legare per esempio con del filo.
E' usato sia in modo offensivo che difensivo, con la prima si sfruttano la punta e le due lame affilate, con la secondo si possono parare armi di piccole dimensioni.


Flash [x4]
Il "Flash" è usato per la prima volta da Shikamaru per estendere la sua ombra, in quanto a comando con il chakra viene generato un'intenso bagliore, che si estende in un area di 12m x 12m provocato dallo scoppio della sfera, oltre a questo modo, la sfera può essere innescata grazie un unb forse scossone, per sempio lanciandola a terra. Questa è una pallina di piccole dimensioni, 5cm di diametro.
Può essere usata per confondere/stordire l'avversario se questo guardasse direttamente la forte luce, gli causerebbe un annebiamento della vista che dura per un intero turno.


Fumogeni [x4]
I fumogeni sono dei piccoli esplosivi dalla forma sferica e dalle dimensioni piuttosto ridotte(circa 2-3cm di circonferenza). La loro funzione è basta sull'elusione e nel rendere impossibile al nemico la vista. Essi infatti,una volta laciati a terra,rpovocano una minscola esplosione da cui si propaga un denso fumo nero che rende "ciechi" gli shinobi presenti nella zona ove il fumogeno è stato gettato. Solo grazie a particolari abilità o innate si può distinguere mediamente qualcosa oltre la cappa di fumo. Alla massima estensione si può formare un alone di fumo fino a ben 10 metri cubici. Esso non si diraderà,escludendo varie condizioni climatiche,non prima di 60 secondi.

Guanti con lamina
Questi speciali guanti sono dotati di una lamina in acciaio,indi per cui molto resistente,sulla parte superiore. Questi guanti,oltre ad essere comodi,poichè lasciano libere le dita,fermandosi solo alla metà di uno di essi,possono deflettere e parare colpi da parte di armi di medie e grandi dimensioni. Solo con armi davvero enormi è possibile danneggiarne la lamina o distruggerla.

Makibishi x2
I Makibishi hanno la forma di chiodi che recano ben quattro punte. Uno di essi non supera i 2cm di altezza e i 2.5cm di larghezza. Vengono venduti in blocchi da dieci makibishi contenuti in dei sacchettini. Essi vengono lanciati a terra per far sì che le piante dei piedi del nemico vengano ferite,rallentandone così i movimenti o bloccandoli del tutto. Essi quindi vengono sfruttati in missioni,in fughe,combattimenti e quant'altro. Dato le ridotte misure possono essere facilmente ignorati,non visti o anche camuffati con l'ambiente circostante.

Filo di Nylon [20 metri]
Un rotolo al quale vi è avvolta una decina di metri di filo. Di colore trasparente, è molto difficile da notare, ed è oltretutto incredibilmente versatile. Usato anche nella tecnica del Triplice Mulino Sharingan, il quale serve per imprigionare l’avversario e per condurre il Drago di Fuoco.

Filo d'acciaio

Questo filo di acciaio della lunghezza di 20m è particolarmente resistente e versatile, può sopportare benissimo il peso di una persona che eventualmente si sosterrà con esso.
Il filo può essere tenuto necessariamete arrotolato, per via della sua lunghezza, in qualsivoglia tasca del proprio equipaggiamento.
Questo può essere usato come conduttore dell'elemento del fuoco, infatti nella tecnica del "Triplice Attacco del Mulino Sharingan" generalmente su di esso, i componenti del clan Uchiha fanno passare il "Drago di Fuoco" per poi andarsi a schiantare contro il bersaglio.


Tatami Pieghevole [x1]
Concesso se si possiede la tecnica del Tatami.






Techiche Base



Tecnica della Trasformazione – Henge no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 1
Descrizione: Il ninja che pratica questa tecnica è capace di cambiare il proprio aspetto. Se la sua scelta ricade su qualcosa di diverso da un altro essere umano, per esempio un oggetto o un animale, questo deve essere compreso entro questi parametri: da 1/3 del proprio peso e volume (minimo) a +33% del proprio peso e volume (massimo). Il consumo Bassissimo va sottratto dalla propria riserva all'inizio di ogni turno di chi ha effettuato la tecnica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo)

Tecnica del Tatami – Tatami Gaeshi
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Nessuna
Descrizione: Questa tecnica di taijutsu permette al ninja di difendersi dalle armi da lancio. Il suo funzionamento è molto semplice in quanto si tratta di frapporre una "barriera" fra se stessi e l'avversario. E' applicabile solo in presenza dei pannelli rimuovibili (tatami) presenti nelle tipiche abitazioni orientali. Chi possiede questa tecnica ha automaticamente e gratuitamente nel suo equipaggiamento un "Tatami Pieghevole".
Nota: ogni tatami può essere utilizzato una sola volta, è comunque possibile portarne uno con se oppure
materializzarli con una "tecnica del richiamo" apposita
Tipo: Taijutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo)

Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente
Descrizione: Tecnica che permette un movimento accellerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un animale (animale che non dev'essere un essere richiamato o un compagno ninja, insomma, un animale che non sia in grado di controllare il chakra), con il quale si deve creare un tramite attraverso un sottilissimo filo di chakra invisibile (anche allo Sharingan e al Byakugan), oppure il classico ciocco di legno. Essendo un movimento accellerato e non un teletrasporto, non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita per le proprie dimensioni corporee. Inoltre le correnti di chakra disturbano il processo di "sostituzione", quindi non è possibile apparire a distanza inferiore ai 3 metri da un essere vivente. Inoltre la distanza massima percorribile è pari a 20 metri. Può essere utilizzata solo una volta negli scontri di arena e una volta al giorno in missioni o quest.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5, Consumo di Chakra: Basso)




Techiche Avanzate



Studente.



Rilascio - GenJutsu Kai
Tipo: Ninjutsu
Villaggio: N/A
Questa tecnica serve per deflettere una GenJutsu, a meno che non sia molto potente o in relazione ad una abilità innata. Concentrando il chakra e gridando "Rilascio!" si riesce a deflettere l'onda di chakra della Genjutsu. Si può usare anche su un'altra persona.
(Livello: 5 / Consumo: Basso)

Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve).
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)

Ombra Imprigionante - Kage Konoha Buyou
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questo taijutsu è quanto di più particolare si possa trovare tra le tecniche della foglia. Si tratta di una vera e propria immobilizzazione, che avviene tramite un particolare utilizzo della propria ombra. Innanzitutto, perchè questa tecnica faccia effetto, è necessario trovarsi alle spalle del proprio avverarsario. Un'altra cosa importante e che il "contatto" (ovvero l'ombra avversaria proiettata sul corpo dello shinobi) avvenga in volo, perchè, una volta toccata terra, la tecnica si scioglierà. Soddisfatti questi requisiti la semplice emissione di chakra immobilizzerà il nostro avversario lasciando libere di muoversi solo le braccia (è per questo consigliato di bloccarle in qualche modo, magari proprio con le nostre). A questo punto, per tre turni (o finchè non si tocca terra) il ninja che ha eseguito la tecnica controllerà di fatto la "caduta avversaria". Molto utile in combinazione con il "Loto" oppure con il "Concatenamento del Leone". Applicabile, ma poco utile, anche su un avversario che cade a pancia in sotto.
Tipo: Taijutsu
Villaggio: Foglia
(Livello: 5 / Consumo: Basso)

Attacco Concatenato del Leone - Shishi Rendan
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Si tratta di una veloce combinazione di attacchi dalla potenza devastante. Può essere eseguita sia contro un nemico in aria, che su uno a terra: nel primo caso si evita il primo calcio, ma tutti gli altri colpi verranno comunque sferrati... nel secondo caso c'è un calcio in più, ma se questo va a vuoto, l'intera combinazione è da considerarsi evitata. Dopo aver sferrato un calcio dal basso al mento dell'avversario per scagliarlo in aria, si salta dietro di lui mentre è in volo e gli si sferra un pugno con la mano sinistra torcendo il busto in modo da far roteare l'avversario in aria. Poi si sferra con la gamba sinistra allo stomaco dell'avversario un calcio, abbastanza falice da parare, e quindi facendo leva su quella stessa gamba si gira intorno all'avversario, facendo finta di tirare un calcio destro, quando in realtà lo si attacca con la mano sinistra per farlo precipitare verso il suolo.A quel punto, prima che l'avversario tocchi terra, gli si sferra un pugno allo stomaco. Infine si gira di 360° su se stessi attaccando l'avversario al volto o allo sterno con un calcio a martello (un attimo prima che tocchi terra in modo da farlo rimbalzare violentemente).
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio)

Genin.



Shuriken d'Ombra - Kage Shuriken no Jutsu
Tipo: Taijutsu
Villaggio: N/A
Posizioni Magiche: Nessuna
Tecnica utilissima per ingannare l'avversario, il ninja usa due Fuuma Shuriken (un grande shuriken con le lame ricurve molto veloce). Il ninja sembra lanciare un solo shuriken, ma in realtà un'altro shuriken è nascosto nell'ombra del primo, cosicché, anche se il primo dovesse essere bloccato o evitato, il secondo avrebbe altissime probabilità di andare a segno comunque (evitabile solo se la differenza tra i combattenti sia in esperienza che in caratteristiche è molto grande)
(Livello: 5 / Consumo: Medio)
[servono Due Fuuma Shuriken per eseguirla

Muro d'Acqua
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Serpente con indice destro fuori.
Descrizione: Tramite questa tecnica il ninja crea davanti a se un resistente muro d'acqua, che gli permette di preteggersi da attacchi di fuoco e dalle armi da lancio. A seconda delle necessità il muro può assumere una forma cilindrica e proteggere il ninja a 360°, in quel caso però la sua robustezza risulterà indebolita. Il consumo varia da Medio in presenza di una consistente quantità d'acqua (almeno 20 litri concentrati entro 3 metri dall'utilizzatore) ad Alto in assenza della suddetta condizione.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile)

Tecnica delle Mani Curative (Chiyute no Jutsu - Healing Hands Technique)
Tipo: Ninjutsu Medica
Villaggio: N/A
Convogliando il Chakra nella mano si crea un'aura di energia capace di curare le ferite. Il consumo di Chakra dipende dalla gravità della ferita e l'abilità del ninja medico, ma se il danno è elevato, come un organo interno disintegrato, la Tecnica non ha alcuna utilità.
(Livello Genin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio-Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Alto - 4 turni per guarirsi ]
(Livello Chunin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Medio - 1 turno per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio-Alto - 2 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Elevato - 4 Turni per guarirsi ]
(Livello Jonin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Medio-Basso - 1 turno per guarirsi / Ferita Media: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita grave: Consumo Medio-Alto - 3 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Alto - 4 Turni per guarirsi ]
(Livello Sp Jonin / Consumo: Variabile)
[ Ferita Leggera: Consumo Basso - guarigione istantaneo / Ferita Media: Consumo Medio-Basso - 1 turno per guarirsi / Ferita grave: Consumo Medio - 2 turni per guarirsi / Ferita Critica: Consumo Medio-Alto - 3 Turni per guarirsi ]

Chunin.



Tecnica del Teletrasporto
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 1 (lenta)
Descrizione: Tramite l'attivazione di questa tecnica il ninja può viaggiare velocemente attraverso lo spazio. La partenza deve avvenire in contatto con una base solida, mentre l'arrivo in una porzione di spazio libera che si trovi entro 50 metri dalla prima e che ne condivida la solidità. Dopo aver viaggiato nello spazio si prova un leggero disorientamento, che impedisce al ninja di attaccare o eseguire altre tecniche per quel turno. Il viaggio dura circa 1 secondo. A terra, alla partenza o all'arrivo, possono essere lasciati dei frammenti elementali a scelta.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 3 / Consumo di Chakra: Alto)

Tecnica Superiore della Moltiplicazione degli Shuriken
tipo:Ninjutsu
Villaggio: N/A
Posizioni magiche: Pecora,Topo,Gallo,Cinghiale,Tigre
Descrizione: Questo è un ninjustu che permette,tramite l’uso del chakra dell’utilizzatore,di moltiplicare alcuni oggetti. L’oggetto scelto,che potrà essere unicamente qualcosa che può essere lanciato(kunai e simili),verrà moltiplicato in ogni suo aspetto,assumendo così forma e consistenza. Ne deriva quindi che tutte le caratteristiche dell’arma rimarranno invariate. Questa tecnica può rivelarsi utile in svariate situazioni grazie alla moltitudine di combinazioni che possono effettuarsi tramite essa. Un oggetto può essere moltiplicato sia quando è ancora nelle mani del possessore,sia a distanza,sia quando è in moto. In quest’ultimi due casi però non si potrà mai moltiplicare qualcosa che è lontana di 10m rispetto all’utilizzatore della tecnica. Le categorie di oggetti moltiplicabili sono due: armi da lancio comuni,oggetti di piccola taglia(flash,bombe ecc.) da poter gettare in aria. Man mano che si avanzerà di grado si avrà maggiore disponibilità di oggetti moltiplicabili per tipo.
I livello (Chunin): Max armi da lancio moltiplicabili pari a 5; Max oggetti di piccola taglia pari a 3
II livello (Jonin): Max armi da lancio moltiplicabili pari a 12;Max oggetti di piccola taglia pari a 8
III livello (sp. Jonin): Max armi da lancio moltiplicabili pari a 19;Max oggetti di piccola taglia pari a 11
IV livello (Kage/Sennin): Max armi da lancio moltiplicabili pari a 26;Max oggetti di piccola taglia pari a 14
Dal grado jonin sarà invece concessa la possibilità di moltiplicare le armi riproducendone anche l’eventuale veleno posto al di sopra di esso,comportando però un malus di Basso da aggiungere al costo da pagare.
Il costo in chakra per effettuare questa tecnica è assai variabile,basato sulla quantità di oggetti,relativo anche al tipo a cui esso appartiene,moltiplicati.
(Livello: 3;Consumo variabile:
Medio: max 5 armi da lancio;Medio-alto: max 12 armi da lancio;Alto: max 19 armi da lancio;Elevato: max 26 armi da lancio.
Medio-basso: max 3 oggetti di piccola taglia;Medio: max 8 oggetti di piccola taglia;Medio-alto: max 11 oggetti di piccola taglia:Alto: max 14 oggetti di piccola taglia)
N.b. Qualora venissero moltiplicati assieme armi ed oggetti(es. kunai con flash) i relativi costi dei due tipi andranno sommati fra loro(costo per max armi lanciate + costo per max oggetti lanciati). Si ricorda inoltre di spendere un Basso in più rispetto al costo da pagare,qualora si moltiplicasse un arma/oggetto dotata di veleno

Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo
Tipo: Ninjutsu
Villaggio: N/A
Posizioni Magiche: Una
Questa tecnica permette di creare dei cloni simili in tutto e per tutto al ninja che li ha creati. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 6 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza scompaiono creando una piccola nuvoletta di fumo. Un clone che non fa nulla di particolare dura 12 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 6 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, le loro caratteristiche di velocità e forza sono equivalenti a quelle del creatore. Inoltre possono fare tecniche, utilizzando il proprio chakra. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi, muovere gli arti e saltare. Se toccati la loro consistenza è fisica.
Costo, resistenza e chakra posseduto dalle copie seguono questo schema:
[Chunin: consumo Medio per copia, distrutte con qualsiasi danno, chakra posseduto Basso / Jonin: consumo Medio-Alto per copia, distrutte con una ferita leggera, chakra posseduto Medio-Basso / Sp Jonin: consumo Elevato per copia, distrutte con una ferita media, chakra posseduto Medio-Alto]
Solitamente le copie possiedono solamente il 20% delle armi base dell’originale, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
(Livello: 3 / Consumo: Variabile)

Soffio del Drago Marino
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Bue, Scimmia, Coniglio, Topo, Cinghiale, Gallo, Bue, Cavallo, Gallo, Topo, Tigre, Cane, Tigre, Serpente, Bue, Ariete, Serpente, Cinghiale, Ariete, Topo, Nono Segno, Scimmia, Gallo, Drago, Gallo, Bue, Cavallo, Ariete, Tigre, Serpente, Topo, Scimmia, Hare, Cinghiale, Drago, Ariete, Topo, Bue, Scimmia, Gallo, Nono Segno, Topo, Ariete, Gallo.
Descrizione: Tramite questa complessa tecnica d'acqua il ninja è in grado di dare forma ad una porzione di liquido in modo che assuma le sembianze di un drago. Innanzitutto il suddetto drago si posizionerà alle spalle di chi ha eseguito il jutsu; successivamente lo shinobi potrà indirizzarlo contro un nemico che si trovi entro trentasei metri da lui. Il drago, veloce e potente, cercherà di abbattersi contro il proprio bersaglio seguendo la più breve traiettoria possibile. Le dimensioni del getto dalle fattezze di drago solitamente non superano una lunghezza di ventiquattro metri e una circonferenza di tre. L'impatto con il drago corrisponde a quello di una cartabomba livello 2. Il ninja che crea il drago può cambiare il bersaglio solo prima di aver perso il contatto con lo stesso (come, per esempio, se una volta creato il getto il primo nemico non fosse più visibile). Inoltre, per servirsi di questa tecnica, c'è normalmente bisogno di una grossa massa d'acqua (circa 90 litri) che deve trovarsi entro sei metri dal ninja: altrimenti il costo aumenta notevolmente. Il drago costa Medio-Alto normalmente ed Alto in assenza di acqua.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 3 / Consumo di Chakra: Variabile)

Acqua di Cattura
Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Ariete
L'utilizzatore espelle dalla bocca una sostanza simile all'acqua, che andrà a corpire una superficie di approssimativamente 20 metri quadri. Questo liquido pittosto denso ha delle proprietà particolari, che la rendono quasi adesiva. Infatti, chi la calpesta, rimane invischiato e non ha posssibilità di muovere i piedi. L'utilizzatore non può effettuare altre tecniche mentre tiene attiva questa. Per potersi liberare da tale prigionia sarà necessario irrorare di una quantità di chakra pari ad alto gli arti inferiori.
(Livello 6 / Consumo attivazione: MedioAlto - Consumo mantenimento: Basso)

Bisturi di Chakra (Chakra Enjintou - Chakra Scalpel)
Tipo: Ninjutsu Medica
Villaggio: N/A
Tecnica usata principalmente per la chirurgia, in battaglia si rivela un'efficace arma di offesa. Concentrando il Chakra nelle mani si riescono a creare delle lame capaci di penetrare nei tessuti interni senza danneggiare gli esterni. In combattimento è difficile comunque creare delle lame così sottili da risultare fatali. L'efficacia della tecnica aumenta col grado del Ninja, che riesce a creare le lame più sottili.
(Livello: 3 / Consumo: Medio-Alto per l'Attivazione, Medio per mantenere attivo la tecnica ogni turno)

Saikan Chuushutsu no Jutsu - Fine Affliction Extraction
Tipo: Ninjutsu Medica
Villaggio: N/A
Saikan Chuushutsu no Jutsu è una particolare tecnica che richiede contemporaneamente la conoscenza delle abilità Mediche e dei Veleni,in quanto consente al ninja di rimuovere il veleno all’interno del corpo del paziente,attraverso un’operazione delicata e anche dolorosa:il ninja infonderà il proprio Chakra Curativo nell’acqua,per poi formare una sfera liquida che occupi entrambi i palmi delle mani;subito dopo,egli la inserirà all’interno del corpo del paziente,per poi separare il veleno dalle cellule,assorbirlo all’interno della sfera ed infine estrarlo.L’operazione può essere ripetuta fino a quando non si riesce ad estrarre tutto il veleno,il che diventa sempre più difficile man mano che il suo effetto diventa più potente,oppure il materiale estratto può essere immediatamente usato per creare un antidoto.
(Livello: 3 / Consumo: Alto)



















•Il progresso della civiltà si misura dalla vittoria del superfluo sul necessario.
~Alberto Savinio



~Narrato
»Parlato
•Pensato



≈ Arena Kiriana



~Era una giornata uggiosa quel dì, sulle lande della città di Konoha. Le nuvole nere, cariche di tempesta, sostavano sul villaggio brulicante di cittadini, oscurando il giovane territorio. Anche l’umidità, nell’aria, era aumentata e si faceva sentire come mai, portando una strana sensazione di infelicità nei territori del fuoco, aspettando la pioggia liberatrice.
All’interno di un palazzotto di periferia, non troppo distante dal centro nevralgico del villaggio, un giovane ragazzo di diciassette anni giaceva ancora steso su un soffice materasso di piume, riposandosi ancora un poco prima di riprendere le attività quotidiane. Questo aveva una fluida chioma castana, che presentava alcune sfumature particolari che insieme ad altre caratteristiche lo rendevano un bel ragazzo, un paio d’occhi cerulei dalle sensibili palpebre abbassate racchiudevano tutto l’essere di quel giovane, che con un naso regolare e privo di imperfezioni e dei lineamenti così perfetti, da sembrare quasi femminei per la delicatezza riusciva ad entrare nei cuori delle ragazze che desiderava. Il giovane baciato da tale bellezza, era un chuunin di Konoha, non particolarmente conosciuto, ma pieno di doti strabilianti e di rispetto ed ammirazione da parte dei pochi che, per una qualche coincidenza, avevano avuto modo di lavorare con lui. Kiro Yakushi, infatti, era un ninja pieno di talento, che si era distinto dal gruppo mostrando le sue abilità di stratega e di ninja medico. Era uno dei più giovani ed abili ninja del villaggio della foglia in quanto a medicina, ed aveva ormai raggiunto il record di minor vittime perse durante i suoi turni in ospedale, che parevano sempre portar sollievo a molti, che potevano permettersi di rallentare un attimo. In cambio di tutte queste doti, però, lo Yakushi non aveva una vita sociale rispettabile, tanto che passava tutto il suo tempo da solo, e le poche volte che stava con qualcun’ altro era per una qualche missione o incontro da svolgere, o per uno degli allenamenti che svolgeva con l’uomo che aveva imparato a chiamare padre. Quell’uomo era il capo di una delle squadre mediche Ambu della foglia, che circa undici anni prima aveva salvato la vita al piccolo, unico sopravvissuto del suo clan, martoriato senza pietà da un pericoloso mukenin di Kiri, mukenin che nessuno era più riuscito a trovare. Nonostante il suo passato misterioso e cruento, però, Kiro non pareva essere interessato ad una qualche vendetta o interesse riguardo l’accaduto. Così il giovane trascorreva le sue giornate tranquillamente, svolgendo i suoi turni ospedalieri oppure inoltrandosi in una qualche missione richiestagli dal consiglio del villaggio, senza apparir mai turbato o stanco della sua vita.

~Le palpebre dell’ultimo sopravvissuto del clan Yakushi si aprirono pian piano, destando il giovane da uno stato di sonno che si poteva facilmente definir rilassante. Si alzò pian piano da quella posizione sdraiata, ponendosi prima con la schiena ritta, e poi alzandosi completamente, per iniziare quella routine che lo accompagnava ogni giorno della sua esistenza. Dopo essersi lavato velocemente sotto un getto di acqua calda della doccia, il ragazzo si vestì di tutta fretta, avendo notato l’orario sul quadrante dell’orologio attaccato alla parete di quell’appartamentino di periferia, indossando il solito completo, composto da pantaloni e giacca di uno strano stile particolare, ideato da uno di quegli stilisti poco famosi e di poco successo, una semplice maglietta nera sotto questa giacchetta e l’armamentario che di solito portava con se, contente le solite armi di difesa ed i diversivi e strumenti del mestiere. Poi uscì di casa, imboccò un paio di stradine laterali, e dopo essersi fermato a fare colazione con una brioche riprese il tragitto verso la magione dell’Hokage, dove arrivò non dopo le 9.30 della mattina, in anticipo rispetto all’orario prefissato per l’incontro con il Kage, il giorno prima. Il diciassettenne attese pazientemente l’orario del suo incontro, entrò nell’edificio maestoso ed appariscente e si diresse verso gli uffici personali dell’Hokage, apparentemente non notando le magnificenti sale ed i lunghi e graziosi corridoi in cui camminava. A passo spedito arrivò davanti alle due porte che sancivano l’inizio dello studio del “boss”, due porte rosse e di legno massiccio che sicuramente erano state scelte per l’abbinamento dei colori dell’intero palazzo, dove predominavano, appunto, i colori come il rosso e l’arancione. Si chiuse la porta dietro le spalle e quasi fosse una cosa naturale si inchinò davanti al comandante di tutta la regione del fuoco, ove aveva imparato a vivere da qualche tempo. Era ancora un ragazzo, sulla trentina, con una folta capigliatura argentea che si dirigeva verso l’alto e lo faceva sembrare di statura maggiore. Portava una stretta maschera di colore scuro fino agli zigomi, che gli copriva dal naso in giù, nascondendo parte del vero volto di questo comandante, che pareva essere particolarmente restio a mostrare la sua faccia. Esso era seduto su una comoda poltrona di gualdrappe preziose, che ricordavano una strana battaglia svoltasi nei tempi antichi, alla creazione di Konoha, e con i gomiti poggiati sulla lunga e stretta scrivania di mogano attendeva il giovane medico.
«Ah... Eccoti ! Stavo giusto pensando al nostro colloquio.» disse con una flebile voce, che sembrava quella di un uomo appena svegliato «Allora, di cos’è che volevi parlarmi?»
Il giovane Kiro si fece avanti a tentoni, osservando il territorio abituale di un grande ninja e facendosi un idea più o meno sbagliata del suo habitat naturale. Era una stanza circolare, piena di cianfrusaglie e cartacce buttate dove più c’era spazio, che rendevano la stanza disordinata come nessun altra. Sembrava proprio che quel mestiere non facesse per lui.
«Salve signor Hokage,» disse superando il timore che aveva per quell’uomo, che mai prima d’ora aveva visto. «Ho richiesto questo colloquio perché volevo chiederle una concessione particolare. Recentemente ho sviluppato un certo interesse per la cultura del paese della nebbia, principalmente per il villaggio di Kiri, che ho notato essere il centro di un intensa attività ricreativa, di cui ho un certo interesse. La mia richiesta potrà sembrare avventata ma, desidererei essere inviato a Kiri per una qualche mansione che mi permetta di osservare da vicino queste usanze “particolari”»
Il giovane era stato più conciso e distaccato che poteva, ed aveva abbassato il capo subito dopo aver lanciato la proposta al suo superiore, per evitare di sentire ulteriormente il peso di quello sguardo incisivo che risiedeva nell’occhio destro dell’Hokage, l’unico in vista.
Ci fu un attimo di silenzio, passò giusto il tempo per sollevare dei dubbi e delle domande al giovane leader del villaggio, che ritenne opportuno informarsi ulteriormente riguardo questo incarico.
«Mmm...» emise toccandosi il mento con la mano sinistra, «Tu lo capisci vero, che questa tua richiesta non può accettata, sarebbe azzardato permettere ad un ninja come te di dirigersi a Kiri per una spiegazione così poco valente. Ho qui il tuo fascicolo, Yakushi, e devo dire che non risulti essere inaffidabile, ma tutto sommato mi fido poco di questa tua apparizione. Mi vuoi spiegare qual’è il vero motivo per cui vuoi dirigerti fino a Kiri? Non è che stai tentando di tradirci o stai facendo il doppio gioco? ».
Rivolse al giovane diciassettenne uno sguardo divertito piuttosto che indispettito, attendendo una qualche risposta plausibile dal giovane, che preso da un qualche sconforto decise di rivelare apertamente quelle che sarebbero potute essere le sue motivazioni. Gli scappò perfino un sorrisetto prima di parlare, che gli face abbassar ancor di più lo sguardo, e gli fece stringere una mano con l’altra, sembrando quasi intimidito da quella domanda.
«Bhè... Vede, recentemente ho intrapreso una attività medica nell’ospedale di Konoha, dilettandomi nelle arti di base di questa disciplina, ma ho anche sviluppato un particolare interesse per i composti organici, ed ho tentato anch’io di crearne alcuni dediti alla scienza medica. Ne ho sviluppato uno molto efficace che potrebbe benissimo essere utilizzato in diversi ambiti, tra cui quello combattivo, ma ho trovato impossibile recuperare tutti i materiali per sintetizzarlo. Ritengo che per creare tale soluzione io debba recarmi nel paese di Kiri, dove alcuni mercanti esclusivi vendono determinate bacche preziose. Ho provato a convincerli di spedirmi tale merce grazie ad un postino ninja, ma pare che questi non si fidino di nessuno. Per questo mi sono offerto di svolgere alcuni compiti nei pressi di quel villaggio, per poter recuperare da me gli ingredienti necessari.»
«E così tu mi stai chiedendo di mandarti in quel paese, per recuperare dei materiali per le tue ricerche, non è così?»
«E’ esatto signore.»
«E non hai pensato di richiedere all’ufficio dei materiali chimici tali composti?»
«Si signore, ma pare che essi non siano autorizzati a tenere questa speciale bacca.»
«Mmm... Mi posso fidare?»
Lo disse con uno sguardo freddo, penetrante, che parve scombussolare un attimo quel giovane che non si aspettava tale domanda. Sostanzialmente era lui che doveva scegliere di andare o meno. Doveva rispondere velocemente e senza indugiare troppo sulle sue potenzialità.
«Si, signore... Si può fidare.». In un attimo Kiro si sentì nuovamente addosso quello sguardo penetrante, che gli attraversava la colonna vertebrale con un brivido freddo, e lo faceva tremare.
«Al momento il villaggio di Kiri pare essere sprovvisto di buoni insegnanti disposti ad occuparsi di un corso per la promozione di tre giovane studenti, e sul tuo fascicolo c’è scritto che hai già avuto modo di eseguirne uno qui a Konoha, ti senti in grado di portare a termine questo compito?»
«Starò molto attento signore.» Rispose prontamente.
«Allora consegna questi documenti all’uscita del villaggio e al Mizukage, che sono sicuro non sarà troppo felice di vederti. Non fare errori Yakushi, mi raccomando.» Quel giovane scandì dettagliatamente quelle ultime parole, impregnandole di incisività, poi congedò quel diciassettenne, che come era entrato uscì, felice d’aver raggiunto il suo primo scopo: raggiungere Kiri. Per quanto fosse abile con le parole, Kiro, non era però sicuro di essersi guadagnato la piena fiducia dell’Hokage, presentando quelle labili scuse che erano palesemente fasulle, ma che avevano contribuito allo scopo del ragazzo.
Così era fatta.

~Era passata circa una settimana da quella nuvolosa giornata a Konoha, una settimana da quando il permesso di andare a Kiri da parte dell’Hokage era stato accettato. Il giovane Chuunin di Konoha aveva avuto il tempo necessario per prepararsi adeguatamente riguardo al viaggio, aveva organizzato le soste, gli alloggi ed aveva perfino pensato agli allenamenti che avrebbe fatto svolgere a quei giovane del paese della nebbia, poi era partito. Era arrivato da circa due giorni in quella fredda cittadina innevata, dove aveva avuto modo di incontrare una giovane e bella ambasciatrice del villaggio che le aveva mostrato il suo alloggio, l’accademia dove avrebbe svolto il suo compito e altri piccoli luoghi dove avrebbe potuto trascorrere del tempo in solitudine o in compagnia, lasciando trasparire l’intenzione di vedersi ancora al di fuori dell’orario lavorativo. Forse per una qualche fatalità, o solo per un compito affidatogli, pareva che quella ragazza fosse attratta dal giovane Kiro, che nonostante le fattezze di quel ninja, fattezze alquanto stupefacenti, decise di declinare l’offerta, almeno per il momento, e di concentrarsi sul lavoro che avrebbe dovuto svolgere in quel periodo di trasferta.
Oramai il tempo di iniziare quel corso a Kiri era arrivato, forse troppo in fretta per i tempi del Chuunin, che riuscì ad arrivare in ritardo persino quel giorno. Si svegliò tardi, forse a causa della nottata passata quasi unicamente davanti allo studio dei territori di quel paese, e vestendosi senza fretta aveva raggiunto quel campo d’allenamento in cui avrebbe svolto il suo corso. Era arrivato presso l’accademia ninja verso le dodici e quindici di quel dì, trovando tutti gli allievi presenti e, facilmente si può dire, irritati da quel ritardo che era costato loro tempo prezioso, per quanto il tempo di uno studente possa esserlo. Trascinava dietro sé una serie di libri e volumi che sperava di riuscire ad esaminare quella mattinata.
«Salve ragazzi.» esclamò entrando nell’arena, sfoggiando uno sgradevole sorriso a trentadue denti davanti a quelle piccole e facili prede. «Quest’oggi sarò io ad iniziare questo corso per la promozione a genin. Posso assicurarvi che non durerà molto, sarà intenso e che dovrete faticare, ma in compenso, chi riuscirà a soddisfarmi, potrà aspirare al titolo di genin. Inoltre vi informo già da subito che nessuno di voi si farà male durante questo corso, e provvederò personalmente, se mi verrà concesso, di curarvi da eventuali ferite che subirete durante questo periodo che passeremo insieme. Certo, sempre se vi fidiate di un ninja di Konoha. Ho sentito dire che il vostro paese non è particolarmente avvezzo a stringere rapporti con la foglia, ma questa è una faccenda che non ci riguarda.»
«Adesso, però, veniamo a noi. In questa prima... “seduta” voglio che voi vi presentiate adeguatamente, vorrei sapere il vostro nome, le vostre aspirazioni e che tipo di ninja volete diventare, così da iniziare sin da subito un allenamento adeguato. Smancerie sulle vostre famiglie non le voglio, a meno che non siano strettamente necessarie al resto delle informazioni che vi ho chiesto. Fatto ciò inizierete a combattere seguendo particolari regole. Non potrete utilizzare né armi, né ninjutsu e genjutsu, ma solo il vostro corpo. Voglio vedere come vi muovete e cosa riuscite a fare in situazioni in cui non potete contare sull’aiuto di determinate qualità. »
Kiro, successivamente, si sedette a margine dell’arena, con la schiena appoggiata al tronco di un albero carico di batuffoli di neve soffice, ascoltò ciò che avevano da dire i suoi nuovi allievi e poi, dopo averli fatti cominciare, aprì senza ritegno i suoi libri e le sue carte, non preoccupandosi di ciò che stava accadendo a pochi metri da se, e restando comunque all’erta, qualora succedesse qualche fatto increscioso, iniziò a studiare le carte di cui aveva particolarmente interesse.



S t a t u s

Generalità ~
Nome: Yakushi Kiro
Villaggio: Konohagakure
Grado: Chuunin
Energia: Rossa

Chakra: 300/300
Condizione Mentale:Attento
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: //
Armi svelate://



OT: Scusate il ritardo.





Per il prossimo post avete fino a giovedì prossimo alle 00.00 ed il post dovrà essere di 60-80 righe con i parametri descritti nel primo post. Per quanto riguarda le regole del combattimento rileggete il post precedente e organizzatevi voi stessi per i turni di postaggio.
Vi chiedo inoltre di non tediarmi nel caso in cui non riuscissi a postare subito dopo i vostri post, ho una vita privata anch'io.

 
Top
view post Posted on 3/6/2010, 16:21

Anbu

Group:
Admin Grafici
Posts:
6,853

Status:




image
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre."



Narrato
Parlato
*Pensato*
Parlato Sensei



[size=1] Talk.


image
Il cielo era cupo, simile a una grande cappa grigia e pesante. Minacciava pioggia, molta di più di quella che cadde quella notte, anche se sembra che il sole voleva uscire fuori.
Gli alberi che facevano da contorno all'arena erano imbiancati, la sola cosa che si vedeva intorno a noi era acqua e neve, un brutto posto dove vivere, ma a Kimi piaceva così, un paesaggio uggioso che però in questo momento poteva cambiare, magari.


Salve ragazzi.

Con l' aria di chi crede di essere un Dio e con un sorriso da bambino, fece capolino il sensei. Ora che era giunto fino a qui doveva solo dirci cosa potevamo fare. Kimimaro non fece neanche caso a chi fosse, egli pronunciò qualche altra cosa, ma il kiriano rimase lì steso a vicino al fiume udendo solo le due parole iniziali, ma senza fare accenno al suo alzarsi o salutarlo. I suoi occhi ancora chiusi dicevano tutto del suo stato. Intanto quei raggi di sole che uscivano dalle nuvole andavano a riflettersi sulla sua chioma grigio-bianca, un caldo tepore avvolse il ragazzo che in quel momento aprì gli occhi e vide la figura del sensei, era un individuo alto e slanciato, oltre ad avere una muscolatura non indifferente. Dopotutto non doveva essere molto più grande d i lui, anche se sicuramente nessuno avrebbe mai scommesso un Ryo su Kimimaro in un ipotetico scontro tra i due: il sensei sembrava in qualche modo più sicuro, più ninja, o forse erano quei capelli scuri a dargli un'aria carismatica e la sua stazza lo faceva sembrare un ninja adulto, che doveva essere solo in linea teorica molto più di un "semplice" genin. Kimi invece, pur avendo quattoridici anni, era di statura media, aveva un fisico non troppo asciutto, con la capigliatura che gli copriva quasi tutta la faccia e con un abbigliamento che sembrava essere uscito dall'armadio di un qualche kage morto da secoli. Tutte cose che magari lo rendevano un tipo misterioso, freddo, ma non esattamente il perfetto stereotipo del ninja. Magari un coprifronte di Kiri avrebbe migliorato l'impressione generale che lui dava agli altri
Dopo poco il nostro maestro si accinse a pronunciare un' altra frase:


Adesso, però, veniamo a noi. In questa prima... “seduta” voglio che voi vi presentiate adeguatamente.

*Una presentazione? Ma io non ho voglia di parlare, ma visto che il caso lo richiede, sono costretto a farlo.*

Tornò in se, la realtà che lo circondava, quella vita cosi crudele,che gli aveva reso ogni speranza di non demoralizzarsi un motivo in più per smettere il suo lungo cammino che aveva ancora davanti a se. Con sguardo vago, impassibile,scrutava con dubbio e sorpresa quali fossero i motivi che avevano vincolato gli altri studenti ad ambire al titolo di genin. La vita da shinobi, un sogno lontano per molti dei ragazzi come loro, un sogno che con ardore e difficoltà dovevano rincorrere. La vita per lui fu cosi, per quanto fosse stata macabra per egli la viveva con spensieratezza e leggerezza. Rincorrere i propri sogni, pensiero di tutti, faceva parte della vita stessa e non c'era nulla di male a fare ciò. L'unico problema era non cadere vittima di queste illusioni apparentemente cosi facili da raggiungere. Ma non era tempo di rammentare quali fossero le intenzioni degli altri ragazzi,lui doveva pensare solo a se stesso,non poteva permettersi di essere magnanimo con gente altrui, perché ciò poteva permettere ad altri di approfittare a colpire alle spalle l'ingenuità del kiriano.
Raramente lo si vedeva esternare i suoi sentimenti, che, donavano al suo corpo, un' aspetto meno statuario e più umano. In quei rari casi la passione prendeva vita in lui, portandolo ad agire in modi che di norma non userebbe mai. Ma non poteva abbattersi al primo ostacolo, la questione ironica poi, era che il ragazzo conservava disprezzo verso altrui, ma ora questa cosa sembrava essersi riflessa su di lui. Rimase fermo,senza la capacità di pensare, lasciandosi trasportare dai propri istinti nascosti. Gli occhi si socchiusero un attimo. Silenzio, assenza di rumori circondava l'arena, il tempo sembrava essersi fermato. Riaprì poi d'istante le palpebre degli occhi con leggiadra, balenò un sorriso flebile sulle sue labbra pallide e con tono pacato iniziò a parlare..Visto che nessuno di proponeva nell'affrontare il sensei tramite l'uso delle parole..


Salve a tutti mi chiamo Kimimaro e provengo dal clan dei Kaguya, il motivo per cui sono qui è personale quindi non penso che a voi interessi ed io non ho la voglia di esporlo a persone a cui non darei la minima fiducia. Sono venuto qui solamente ed unicamente per divenire ninja, questo vi basta come motivo e metterò tutto l'impegno che ho a disposizione per ottenerlo.

Calò il silenzio, il sensei come sempre leggeva i suoi libri, ma Kimimaro aggiunse una cosa, forse proprio indirizzata a lui, che come maestro non si stava dando da fare.

Ah! ultima cosa, rassegnarmi davanti ad un ostacolo non fa parte del mio credo ninja.

Esclamò con grande calma, un leggero spostamento fu effettuato dal kiriano per mettersi seduto vicino ad un albero ed attendere con grande noia e un interesse nascosto le presentazioni dei rimanenti candidati. La testa si accasciò poggiandosi sulla mano sinistra del ragazzo. Una sensazione fredda,gelida, provò passando con leggerezza il dito sulla sua pelle. I raggi del sole filtravano tramite le nuvole, il riflettere della luce tenue sullo specchio dell'acqua creava insoliti giochi di luce, che con grande chiarore abbagliavano gli occhi dei presenti, un sorriso sereno s'inarcò sulla sua faccia. Quel giorno anche se sarebbe stato difficle da affrontare, lui lo avrebbe affrontato con leggerezza e noncuranza.


SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Noncurante dei presenti.
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:
Nessuna.

Code Preso da Kob


OT:
Come sempre voglio postare per primo ( :look: ), sempre per avere il controllo sui post... Sapendo(per esperienza) che il sensei ci avrebbe fatto presentare, ho iniziato a fare questo post un paio di giorni fa( :mki: ), ma so che non è molto lungo, ma è il massimo che ho saputo fare, anche perché sto festeggiando ancora perché oggi è stato il mio ultimo giorno di scuola!! Vabbè se il contenuto e la presentazione(Immagini e Tabella) vi piacciono, fatemelo sapere, che Kob ha tutti i codici che volete xDDDD



 
Top
view post Posted on 5/6/2010, 10:22
Avatar

» S l e e p y «

Group:
GDR Member
Posts:
12,907

Status:


Narrato
« Parlato »
« Parlato Altri »
Pensato

P o s t .

Ebbene sì, l'arrivo all'arena non fu uno dei migliori, esattamente come sospettavo. Essa era completamente vuota, nessuno in giro, a parte due sconosciuti con cui non volevo avere a che fare. Però... Se si trattava del corso K-20, erano i miei compagni di sfortune, tormenti e altre maledette stupidaggini poco identificative. Chissà come mai il sentimento, in quel caso, è riuscito a prevalere sulla mente, sulla ragione. Per avere un migliore rapporto, anche se sarebbe stato pessimo in ogni caso, potevo avvicinarmi a loro e scoprire qualcosa di più del semplice aspetto fisico, che alla fine conta fin troppo poco nella vita. Probabilmente conta solamente nel caso voglia far parte di quella ristretta parte di Shinobi chiamati TaiJutsu type per il semplice fatto che usano il fisico e lo scontro come loro arma prediletta. Di come mi sarei imposto io, non mi importava, però nei geni del Clan Kaguya vi era il codice prevalente, almeno così credo, TaiJutsu. Esattamente, anche se quel mondo mi infastidiva un po', per il fatto che devi sfruttare il corpo fino a farlo diventare un'arma di assassinio e distruzione, nonché strumento per ammaliare una donna, non vi erano altri scopi. Il Chakra e l'arte magica prevalgono in questo mondo di fottuti assassini e bifolchi, perché è più semplice sotto alcuni aspetti del TaiJutsu ed è anche più efficace. Colpire un nemico dalla distanza è meglio, hai meno probabilità di beccarti pugni in faccia e scappare dalla mammina con naso sanguinante. Meglio riflettere su ciò che accade però. Scrutai, per la quinta volta in quella giornata, il cielo. Improvvisamente cominciò a spirare una fredda e pungente aria. Nuvoloni coprirono quel pallido sole apparso in quella giornata. In breve, il cielo diventò uggioso e minaccioso. Era probabile la pioggia e non volevo bagnarmi. La veste, o almeno il gigantesco collo, cominciarono a svolazzare, come in preda ad una foga quasi divina.

Che schifo... Sarà una gran brutta giornata.

Pensai. In effetti, la ragione vi era. Quando piove le mie giornate sono sempre uno schifo, tra morti e altro degno di una nota in nero. Beh, non restava altro che resistere anche alle intemperie meteorologiche e statistiche e proseguire quella giornata, sperando di evitare morte, sangue e violenza fisica. Quel giorno era cominciato male sul serio, per essere un esame. Il Sensei sembrava scomparso, mi ritrovavo come compagni di corso due stolti e la giornata era pessima. Davvero l'ideale... Poteva benissimo evitare di farci sostenere questo Corso Accademico proprio oggi. Detesto questo schifo di vita... E detesto ancora di più il perché della decisione che mi ha portato all'iscrizione a questa Accademia che poteva benissimo esplodere il giorno prima. Per colpa di quell'assassino. Il mio fato lo ha segnato lui, per sempre. Si credeva migliore di noi, di una stirpe gloriosa spazzata via perché qualche idiota ci aveva messo contro Mizukage e villaggio. Qualcuno considerava la nostra innate una malattia genetica, altri la apprezzavano, altri la detestavano al punto da distruggerla, come se fosse così semplice. Ormai i segreti di trasmissione di una Kekkei Genkai si conoscono a memoria e anche strozzando questo processo, l'Abilità Genetica non avrà mai fine. Quel tipo sperava di fermare questo processo assassinando gli ultimi membri affermati, secondo una certa etica, dei Kaguya. Ma oltre a me ce ne saranno molti, molti e ancora molti come noi. La manipolazione ossea... Non si potrà estinguere con una tale semplicità. Una sorta di rumore mi fece ritornare al Campo Addestramento. I passi di qualcuno, che si dirigevano verso di me, ma più in generale verso gli Studenti. Non mi voltai, non sembravano passi aggressivi... Anzi, mi diressi a mia volta verso gli altri due. Le mie gambe mi muovevano in maniera quasi autonoma, senza che io gli avessi impartito un comando. Continuavo ad avvicinarmi come un avventuriero si avvicina alla sua scoperta della vita. Appena fui sufficientemente vicino per vedere entrambe, mi girai. Vidi il Sensei sfoggiare uno sgradevole sorriso a trentadue denti. Classico della persona spavalda e molto sgradevole agli occhi di chiunque, specialmente a me che, per come si era presentato, già lo catalogavo come un idiota. Prima che cominciasse a dire le sue stupidaggini, lo squadrai fisicamente. Era l'unica cosa possibile nelle mie capacità, vedere. Persona sufficientemente alta, dal fisico non troppo possente ma comunque allenato. La muscolatura pareva pronunciata su tutto il corpo, doveva essere un Ninja abile nel combattimento ravvicinato. Capelli sul castano chiaro. Indossava una maglia era e quella che sembrava una camicia bianca. Al collo si notava un nastro di colore blu e non riuscivo ad identificarmi cosa fosse. Cominciò a parlare.

« Salve ragazzi. »

Disse, mentre entrava. Non dissi nulla. Aspettai solo altre sue parole. Era tutto fin troppo prevedibile.

« Quest’oggi sarò io ad iniziare questo corso per la promozione a Genin. Posso assicurarvi che non durerà molto, sarà intenso e che dovrete faticare, ma in compenso, chi riuscirà a soddisfarmi, potrà aspirare al titolo di Genin. Inoltre vi informo già da subito che nessuno di voi si farà male durante questo corso, e provvederò personalmente, se mi verrà concesso, di curarvi da eventuali ferite che subirete durante questo periodo che passeremo insieme. Certo, sempre se vi fidiate di un Ninja di Konoha. Ho sentito dire che il vostro paese non è particolarmente avvezzo a stringere rapporti con la foglia, ma questa è una faccenda che non ci riguarda.
Adesso, però, veniamo a noi. In questa prima... “seduta” voglio che voi vi presentiate adeguatamente, vorrei sapere il vostro nome, le vostre aspirazioni e che tipo di Ninja volete diventare, così da iniziare sin da subito un allenamento adeguato. Smancerie sulle vostre famiglie non le voglio, a meno che non siano strettamente necessarie al resto delle informazioni che vi ho chiesto. Fatto ciò inizierete a combattere seguendo particolari regole. Non potrete utilizzare né armi, né NinJutsu e GenJutsu, ma solo il vostro corpo. Voglio vedere come vi muovete e cosa riuscite a fare in situazioni in cui non potete contare sull’aiuto di determinate qualità. sull’aiuto di determinate qualità. »


Foglia? Konoha? E chi cavolo sono questi idioti? Da come ne parla, sembrano degli essere superiori da come ne parla. E, chi parla delle proprie genti come se fossero degli essere superiori, o è talmente attaccato alla propria patria da fare del pubblico nazionalismo, o ne è spaventato. Questo tipo sembra spavaldo, quindi ritengo la prima ipotesi più “azzeccata” rispetto alle altre. Già cominciava a non piacermi. Però, a primo avviso, pareva serio nel proprio lavoro, da come ha parlato nella prima parte di questo corso per divenire Genin. Però... elle sue parole, un bel fondo di verità vi era, specialmente nella prima parte. Si dovrà certamente faticare, per arrivare ad un traguardo ambito come il Genin. Ben pochi Studenti riescono a passare l'Esame e ad essere pronti per la vera vita da Ninja. Quello che mi importa a me è andare a casa in fretta, non voglio che questa orrenda giornata diventi anche peggio di ciò che è. Distolsi lo sguardo dal vuoto e cominciai ad inquadrare gli altri due Studenti. Uno era un ragazzo sicuramente più giovane di me, si notava bene dai lineamenti meno squadrati rispetto ai miei. In effetti, io ormai ero adulto, ben diciannove anni... Capelli verdi. Che gusto estetico, proprio da disprezzare in ogni modo! Fisicamente sembrava simile più ad uno degli Spadaccini della Nebbia che ad un quindicenne. Fisico tonico, muscoli però non molto evidenti. Non mi dava l'idea del tipo stupido. Probabilmente mi sbagliato. Spostai lo sguardo sull'altro Studente. Alto quasi quanto il Sensei, dai lineamenti fisici giovani. Sembrava anche più giovane dell'altro tipo. Così giovane e così alto? Strano... Fisicamente era mingherlino, non sembrava proprio un appartenente ad un Clan. Anzi, mi dava la sensazione di essere un ragazzo che si muoveva fin troppo poco. Non riuscivo a vedere nulla del suo corpo, in quanto protetto da un lungo kimono azzurro. Capelli argentei, che al riflesso del sole parevano quasi violacei. Cavolo, scontrarmi con questi due sconosciuti? Poveri, li riempirò di botte! Forse non si era reso conto del fisico di tutti i partecipanti. Rimasi con lo sguardo sul ragazzino, perché era pronto a prendere parola.

« Salve a tutti mi chiamo Kimimaro e provengo dal clan dei Kaguya, il motivo per cui sono qui è personale quindi non penso che a voi interessi ed io non ho la voglia di esporlo a persone a cui non darei la minima fiducia. Sono venuto qui solamente ed unicamente per divenire ninja, questo vi basta come motivo e metterò tutto l'impegno che ho a disposizione per ottenerlo. »

Che cosa? Un Kaguya? Lui? No, non è concepibile che un ragazzino come quello, idiota al quadrato, facesse parte del glorioso Clan Kaguya. Un insulto... Quasi mi sentivo ferito nell'orgoglio di essere in un clan facente parte della storia kiriana come nessun altro. No, non riesco a crederci... Non voglio crederci. Stavo per prendere la parola, quasi come volessi schernirlo, ma fui anticipato proprio dal ragazzino. Come si permette! Chi gli ha insegnato codesta maleducazione... Insolente.

« Ah! ultima cosa, rassegnarmi davanti ad un ostacolo non fa parte del mio credo ninja. »

Questa pareva più una frecciata diretta al Sensei, che nel frattempo si dilettava nella lettura di un libro. Aveva ragione, sempre meglio che ascoltare questo idiota. Presi, finalmente la parola.

« S
ono Shinichi Kaguya. Mi trovo qui per motivi personali che non mi ritengo costretto a esplicarvi in modo chiaro. Mi trovo qui solo perché voglio diventare Ninja e a voi non deve minimamente sfiorare l'idea di chiedermi perché... Non potrei dirvi la mia reazione. »

D
issi, in tono molto minaccioso. Di questi due mi importava ben poco. Diventare Ninja. E voi due non siete un ostacolo al mio obiettivo. Mi avvicinai ad un albero con passo leggero. Mi appoggiai al tronco di questo e, con un movimento manuale, sganciai gli armamenti disponibili e li adagiai lì. Poi, aspettai direttive dal Sensei.
S t a t u s


Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Pronto
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

•Armi ed Equipaggiamento

Utilizzabile: Niente

†Edit:-

¤Off Topic: Allora, prima ho fatto un grosso casino. Ho scritto armi completamente sbagliate, perché avevo copiato il codice nella presentazione e quindi ho sbagliato XD. Adesso il P.G., sentendo le parole del Sensei, si toglie l'equipaggiamento e lo mette in un posto sicuro. Premettendo che il Chakra Adesivo intendo sbloccarlo con l'Allenamento Verde, avrete quindi un bel vantaggio su di me, però lo scontro fisico è dove mi impongo meglio... Ah, nessun problema per eventuali ritardi di chiunque per me ^^.
 
Top
Zoro_Roronoha
view post Posted on 8/6/2010, 22:15




CITAZIONE

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Altrui


Capitolo Due
Il Sensei
E
rano passati circa quindici minuti da quando entrai nell’arena e nel frattempo era entrato un nuovo ragazzo, forse un altro mio compagno di corso. Lo studiai per qualche istante. Sembrava più grande di me, di almeno due o tre anni, occhi neri come la pece, lunghi capelli blu scuri, una veste alquanto strana ed un espressine a dir poco maligna. Tornai in me stesso e notai che il tempo stava peggiorando a poco a poco. Il cielo si era rannuvolato, lasciando solo qualche apertura per pochissimi raggi di sole. Per i primi minuti passati ad aspettare, la mia testa si era riempita di pensieri relativi a future lotte, missioni e qualunque altra cosa, al di fuori della mia normale routine, che potesse fare un shinobi. Per i restanti, sempre seduto vicino al muro del campo, aspettavo con ansia l’arrivo del sensei, che tardava a presentarsi.

Ma come mai ci mette così tanto. Sarebbe dovuto arrivare un quarto d’ora fa.


Sbruffai dalla stanchezza mentale che a poco a poco cominciava ad assalirmi. Misi la testa tra le ginocchia e chiusi gli occhi.

Salve ragazzi.


Una voce mi fece sobbalzare. All’entrata dell’arena si era materializzato una figura quasi divina. Una chioma fluente e castana incorniciava in viso quasi femminile: occhi azzurri ed un sorriso stampato in volto rifinivano il tutto. Supposi che fosse il nostro maestro quindi mi levai di scatto in piedi, con le orecchie ben aperte per ascoltare tutto ciò che aveva da dirci. Nuovamente la frenesia e l’impazienza mi assalirono ma cercai di stare concentrato. Il sensei cominciò a spiegare. Espose che non sarebbe stato facile quel corso, aggiunse che avremmo faticato, ma alla fine, chi si sarebbe distinto avrebbe ricevuto il titolo di genin. Successivamente disse di provenire da Konoha e che era in grado di curare e che si sarebbe occupato personalmente di noi. La cosa mi incuriosiva assai, visto che del mondo dei ninja non sapevo molto, e questo aspetto dei ninja medici mi aveva colpito. Inoltre, voleva una presentazione da ciascuno di noi per poi procedere con un allenamento adeguato. Ed infine ci indicò le regole del combattimento: niente armi, ninjutsu o genjutsu. Finito di parlare, il sensei si sedette a terra, sotto un albero e si mise a leggere fogli e cartacce. Iniziai ad alterarmi.

Cosa? Niente armi? Questo non fa per me. Non coincide con ciò che voglio diventare, e per giunta non c’ha nemmeno detto il suo nome! Che razza di individuo è questo, e per di più viene da Konoha. E poi, non mi sembra un comportamento da vero sensei. Siamo sicuri che sia un vero maestro? Già il fatto che viene da un altro Paese e non dal nostro è strano.


Mentre pensavo tra me e me del perché ci avessero affidato ad un individuo così strano, il ragazzo, che precedentemente era seduto vicino al ruscello, cominciò a parlare, in modo alquanto arrogante. Disse di chiamarsi Kimimaro Kaguya e che non ci doveva interessare il motivo per cui egli fossi lì, ed inoltre che non ci avrebbe mai dato la sua fiducia. Poi dopo qualche istante di silenzio, con un tono più deciso rispetto a pochi secondi prima, aggiunse che non si sarebbe mai fermato davanti a nessun ostacolo. Finito di parlare andò a sedersi vicino ad un albero nelle vicinanze, accasciando il capo. Lo squadrai per qualche istante: doveva avere circa la mia età, forse un po’ più alto di me, indossava una lunga veste azzurra ed aveva dei capelli lunghi, quasi grigi.

Ma chi si crede di essere questo! Arriva, fa lo spaccone e non ci dice nemmeno perché è qua!


Scossi la testa a destra e a sinistra in segno di disapprovazione, e nel frattempo vidi l’altro ragazzo un po’ stupito delle parole di Kimimaro ma non ci feci molto caso. Dopo pochi secondi fu proprio il ragazzo sorpreso a parlare. Si chiamava Shinichi Kaguya ed anche questo, con tono molto intimidatorio disse che non erano affari nostri del perché fosse qui, ed aggiunse che non avremmo neanche dovuto chiederglielo. Sembrava quasi una minaccia. Poi voltò le spalle e, come il ragazzo precedente, si mise sotto un albero.

Cosa? Un altro Kaguya? Ma chi si credono di essere questi? I padroni del mondo? Beh però di una cosa sono certo. Con due elementi del genere ci sarà da divertirsi.


E sogghignai di nascosto in modo maligno. A questo punto toccava a me. Mi misi serio e mi voltai verso il sensei. Schiarii la voce e cominciai.

Mi chiamo Zoro Roronoa, e sono qua per diventare un grande ninja e maestro di spada. Il mio sogno è quello di diventare il più grande ninja spadaccino di tutti i tempi.


Intanto il sensei continuava a leggere le sue scartoffie, così mi tolsi lo zaino con il mio armamentario e lo poggiai a terra, vicino alla gamba destra. Guardai verso i due ragazzi del clan, che a quanto pare sembrava non si conoscessero per niente.

Se questi pensano di rovinarmi l’accademia hanno sbagliato persona. Raggiungerò il mio sogno a qualunque costo. Qualunque!


Mi sentivo in un covo di matti: due ragazzini troppo viziati e arroganti ed un maestro che non ci ascolta minimamente mentre parliamo. Scossi nuovamente la testa e demoralizzo mi rigirai verso quello pseudo maestro che ci avevano assegnato.

Comunque sensei non c’ha detto il suo nome.


Dissi in tono calmo. Poi, un po’ demoralizzato per l’andamento iniziale, rimasi in piedi, a qualche metro di distanza da lui, attendendo una risposta.


SPOILER (click to view)

¤Status¤

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Leggermente demoralizzato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-



OffTopic: Scusate se ci ho messo tanto a postare ma purtroppo il lavoro è asfissiante ed ho poco tempo per me. Comunque non preoccupatevi, ci sono sempre. XD
 
Top
¬Kob
view post Posted on 9/6/2010, 00:56




Jest
Il tuo post è migliore del precedente, ma devi stare molto, ma molto attento agli errori di distrazione e/o di battitura. Controlla maggiormente il tempo dei verbi e cerca di rendere più flessibile la lettura del testo, che deve risultare facile e scorrevole. Il carattere del tuo pg si nota poco, anche se è chiaro come vuoi fare muovere il tuo Kaguya. Nei prossimi post cerca di trovare il modo di esprimere le sue opinioni ed i suoi sentimenti in maniera appropriata.

Shin
Il tuo post è buono. Anche tu, come Jest, devi stare molto attento alla scorrevolezza del testo, che ti fa calare qualche punto. Mi congratulo molto con te per il carattere, molto evidente del pg, che riesci ad esprimere senza problemi.

Zoro
Senza dubbio sei quello che è migliorato maggiormente in questi due post. Il tuo post non risulta più una serie di frasi circoncise poste una dietro l'altra ma costruisce a poco a poco una storia leggibile. Devi stare molto attento ai Verbi, che a volte li coniughi nel tempo sbagliato, e puoi migliorare nella scorrevolezza, anche se in un post del genere è già buona e non mi sono grossi intoppi. Ottimo il fatto che tu abbia notato che il mio pg non ha fornito il suo nome. Il carattere del tuo pg è abbastanza evidente, ma puoi comunque esprimerlo maggiormente.
P.s. Non ti preoccupare dei ritardi se posti entro il tempo limiti, che per inciso era giovedì ed hai rispettato.

Spero di riuscire a consegnarvi il post entro Giovedì.



Edited by ¬Kob - 9/6/2010, 13:04
 
Top
¬Kob
view post Posted on 13/6/2010, 23:00




Scusate ragazzi, impegni troppo importanti per essere rimandati non mi hanno permesso di fare il post. Vorrei comunque che voi continuaste seguendo le indicazioni del post precedente, ovvero iniziando a combattere solo con i taijutsu. Per questa volta avrete a disposizione 2 slot azione e tecnica, anche se non potrete utilizzare ninjutsu e genjutsu. Per quanti riguarda la faccenda del mio nome, zoro, voglio che tu noti solo una cosa, se è di tuo gradimento. Vorrei che il tuo pg si accorga dello sguardo fulmineo che rivolge il sensei verso di te, senza proferir parola. Uno sguardo di nemmeno un secondo ma comunque inquietante.

Avete fino a lunedì 21 alle 00.00

 
Top
view post Posted on 18/6/2010, 08:56

Anbu

Group:
Admin Grafici
Posts:
6,853

Status:





La vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo? Totò.



Narrato
Parlato
*Pensato*



[size=1] Fight.


Le altre due presentazioni passarono all'attenzione del Kaguya come l' acqua di una doccia passa sul corpo di una persona. Non gli importava niente di cosa pensavano quei due ragazzi e neanche di quali impressioni avesse il Sensei su di lui. Dopo aver udito le parole del Sensei rivolse una frase ai due ragazzi con fare minaccioso di chi non aspettava altro che un incontro.

Che dite, vi alzate?

Invitò cortesemente i due aspiranti genin ad accompagnarlo nel suo moto… Con un movimento fluido e celere, Kimi fece perno sulle gambe per alzarsi scostando la schiena dall'albero e raccolse con la mano destra il piccolo zainetto porta oggetti che aveva precedentemente adagiato a far compagnia ad un paio di arbusti che erano vicino l'albero, poi staccò il sedere che aveva aderito perfettamente alla seduta e riguadagnò la posizione eretta. Camminando velocemente si andò a guadagnare il centro dell'arena, e rivolgendo ai compagni uno sguardo veloce e vagamente interrogativo. Il sensei guardava l' incontro dal suo posto alla base dell'albero e procedeva nel suo leggere quelle cartacce. Di tanto in tanto alzava il capo per garantirsi che i tre studenti si stessero affrontando senza rischi. Kimimaro si trovava dinnanzi al membro del suo stesso clan, e forse sarebbe stato quello lo scontro più emozionante, Kaguya vs Kaguya, un clan maestro dei taijutsu e dei combattimenti corpo a corpo.
Immobile è il corpo. Apparentemente paralizzato al centro del campo, in attesa della parte avversa. Impercettibilmente freme e vibra assieme al sangue che nelle vene ribolle aumentando di grado. I muscoli pompano come tanti pistoni, si preparano alla battaglia, riscaldano le truppe di fibre e legamenti, induriscono gli scudi e le armature, imbottiscono di ferro le prime fila. Che macchina sensazionale e senza eguali è il corpo umano, così debole e facilmente feribile ed al tempo stesso duro e coraggioso ed eternamente perfezionabile.
Fuuuu. Esce il respiro dalle fessure della bocca serrata e dalle narici aperte al vento, è invisibile, inattaccabile, impossibile da sconfiggere ma mai letale, solo caldo e vitale. Si libera prima lento, poi sempre più veloce in accordo con i battiti del cuore. Tu tum tum tu. Palpita nel petto l’organo della vita e quasi si stacca dai cardini mentre accelera a tal punto da far invidia alla migliore della macchine da corsa. Vuole sfondare il torace, mostrarsi al mondo fiero, ma sa qual è il suo posto, e rallenta. Vuole solo adeguarsi all’evento imminente e dimostrare che anche lui è all’erta e sente. L’adrenalina scorre come linfa e sommerge le cellule, le irrora d’eccitazione, ma non è la sola, anche la preoccupazione fa la sua parte, riempie lo stomaco e fa contorcere le budella, e solo per orgoglio le gambe non tremano. Tanto varia è la gamma di sensazioni in mano all’uomo dinanzi alle tante situazioni della vita, e molteplici e diverse sono le reazioni dell’essere terreno a ciò che gli si para dinanzi. Nessuno reagisce allo stesso modo, risponde agli stimoli nella stessa maniera. E Kimimaro si stava relazionando con lo scontro imminente come fosse l’evento più importante della sua vita, ed in fin dei conti, sino ad ora, aveva vissuto solo per questo. Senza preavviso la mano del vento fece pressione sulla schiena del giovanissimo Kaguya, costringendo la pianta del piede a percorrere qualche millimetro di terreno, e la capigliatura grigia si scosse sulla sommità del capo, seguendo la direzione indicata da Eolo. Con la visuale piena di sottili fili di crine, il bianco delle iridi si riempì celermente delle fattezze degli individui che condividevano il suo stesso destino. Pochi istanti di movimenti e parole lontani ed estranei a Kimi, ed il suoi avversari gli si pararono dinnanzi, distanti una manciata di metri. Eccoli, uno di fronte all’altro, i tre studenti aspiranti al titolo di ninja, protagonisti dell’esame del giorno...
Gamba sinistra leggermente più avanzata rispetto alla destra, ginocchia flesse, talloni leggermente sollevati, punte dei piedi spremute a terra ad accumulare tutta l’energia di spinta dal terreno e pronte a conferirla a polpacci e cosce, busto lievemente incurvato in avanti e capo fisso dinanzi, le braccia stese lungo i fianchi a peso morto si sollevano lentamente come le ali del volatile maestoso, pronto ad intraprendere il volo e a fendere l’aria con la sua dinamicità. Nove, forse dieci metri separano i due contendenti, solo un ostacolo si frappone tra loro, Zoro, e... Via, Kimimaro parte all’attacco. Le punte dei piedi si separano dal terreno, sollevando una lieve quantità di polvere, e la corsa comincia. Respirando in maniera regolare e dosando il fiato, l’aspirante ninja marcia velocemente dotato di moto rettilineo e variabile, la forza motrice delle gambe aumenta, così come la resistenza impressa dall’aria sulla corsa. Un metro, due metri, tre metri, ed il moto muta improvvisamente, non segue più la linea retta e prioritaria che lo avrebbe condotto diritto all’avversario, ma assume una caratteristica di incostanza. Prima verso destra, poi verso sinistra, Kimi inizia a procedere zigzagando a velocità sempre sostenuta, cercando di essere il più rapido possibile. Quattro metri, cinque metri, sei metri, il giovane Kaguya continuava a zigzagare, senza mutare la precisa successione dei suoi spostamenti, sempre prima a destra e poi verso sinistra, costantemente. Sette metri ed era sempre più vicino, eretto nella sua postazione.

*Starà sicuramente analizzando i miei movimenti...*

Ponderò Kimi in quei brevi secondi d’azione.

*...probabilmente si aspetterà che lo attacchi da sinistra una volta arrivato al nono metro*

O almeno questo avrebbe dovuto pensare, a detta del Kaguya, il fruitore e lettore dei suoi movimenti, era un azzardo. Shinichi sembrava sveglio abbastanza da presagire la strategia che Kimi voleva mettere in atto. Ciò nonostante non poteva fare altrimenti, e non voleva rischiare che il proprio contendente avesse il tempo sufficiente per riuscire a difendersi. Fu così che giunto al fatidico metro, compiendo l' ennesima zigzagata verso sinistra, Kimimaro fece finta di perpetrare la solita sequenza di tragitto, simulando con il corpo la volontà di intraprendere l’ultima virata verso destra, sperava in questa modo di far credere all’avversario che avrebbe continuato a zigzagare, ma all’ultimo istante, invece di muoversi diagonalmente, virò con celerità, tuffandosi frontalmente al suo avversario, ed in un unico movimento fluido, ruotò su se stesso sino a che la schiena non si trovò faccia a faccia col terreno. Poggiando entrambe le mani a terra per sostenersi, e contemporaneamente flettendo i gomiti il più possibile verso il suolo per acquisire la carica e lo slancio di cui aveva bisogno, spinse il bacino in alto, seguito dalle gambe, pronto a scagliare un calcio nello stomaco al suo nemico che se fosse stato colpito, lo avrebbe fatto volare per alcuni metri, quasi da farlo finire in acqua.
Subito dopo Kimimaro sarebbe partito verso Zoro, con un pugno diretto al volto, ma sarebbe stato un colpo falso. Finse di perdere l'equilibrio e si preparò per fare il suo vero attacco. Era piegato in avanti, sostenendo il suo peso con le mani. Appena fu a distanza di una sua gamba circa, mosse il piede destro descrivendo una curva sul terreno, cercando di attaccare il ragazzo.
Kimi si concentrò e si preparò ad un eventuale contrattacco. Ma allo stesso tempo cercò di pensare a cosa avesse dovuto fare se Zoro non avesse fatto molto per difendersi.

*Non devo scherzare con questi due, devo comunque prepararmi in difesa.*

Dopo aver pensato al da farsi, si sarebbe andato a posizionare su di un albero, sperando che gli altri ragazzi non avessero già imparato l' utilizzo del chakra adesivo. Se tutto fosse andato a segno, avrebbe osservato il continuo del combattimento tra i due da una posizione vantaggiosa per lui.


SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Noncurante dei presenti.
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/2:-
Techiche 2/2:Attacco fisico a Shinichi e attacco fisico a Zoro.
Bonus:-
Malus:-

Armi mostrate:
Nessuna.

Code Preso da Kob


OT:
Ecco il mio post, ho postato con un giorno di ritardo da quello che avevo detto, perché ieri me ne sono andato al parco acquatico e sono tornato tardi, poi ho le spalle che mi bruciano, quindi pensate un po' voi come sto xD. Credo che sia un buon post, ma penso di essere stato autoconculusivo nel far alzare i pg avversari... Non saprei, vedi tu kob come valutare. :smile:
La lunghezza penso di averla rispettata, quindi non è quello il mio problema...


 
Top
Zoro_Roronoha
view post Posted on 22/6/2010, 21:52




CITAZIONE

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Altrui


...Capitolo Tre...
...Incontro...
C
omunque sensei non c’ha detto il suo nome.
Queste furono le ultime parole rivolte al maestro prima di essere “aggredito” da un suo sguardo: durato solo qualche istante, come un fulmine che attraversa il cielo tempestoso, e quasi agghiacciante. Per un attimo un brivido freddo e intenso mi scorse lungo tutta la schiena: rimasi immobile e impaurito davanti ai suoi occhi; non sapevo come comportarmi. Ero pietrificato e incapace di compiere qualsiasi azione. Era la prima volta che la paura mi assaliva in un modo così spaventoso ed anche la prima volta che vidi uno sguardo così potente. Il panico svanì dopo qualche secondo: solo pochi istanti, ma veramente intensi e carichi di significato.

Chi sarà quest’uomo. Con un solo sguardo mi ha terrorizzato. Non promette niente di buono. Chissà perché è venuto proprio qua a Kiri. Una missione forse, oppure è venuto a spiarci ed è per questo che non vuole dirci il suo nome. Non mi fido per niente e il fatto che mi formicolino le mani è un brutto segno.


In pochi istanti feci un mare di ipotesi azzardate, quasi fossi un investigatore. Non distolsi lo sguardo da lui nemmeno per un secondo: stavo cercando di analizzarlo ma la mia totale inesperienza, aggiunta alla mia età non fruttavano nulla di buono. Una folata di vento improvviso mi fece rabbrividire e nel silenzio più inquietante una voce fece capolinea nelle nostre orecchie.

Che dite, vi alzate?


Era la voce di Kimimaro, forse pronto per la seconda parte delle direttive del sensei: il combattimento. Si staccò dall’albero, sotto il quale si era precedentemente seduto, raccolse il suo zaino e si avviò con passo spedito verso il centro del campo d’allenamento. Un sospiro uscì dalle labbra del ragazzo, forse pronto per un attacco. Rimase immobile per qualche istante, molto probabilmente per prepararsi psicologicamente, e subito dopo si posizionò: avanzò leggermente con la gamba sinistra ed il corpo rivolto in avanti. Dinnanzi aveva il suo compagno, se così si può dire, di clan: forse era proprio lui il suo primo bersaglio.

Ora inizia il vero spettacolo. Farò vedere a tutti di che pasta sono fatto. Ma non devo sottovalutarli, altrimenti finirò di sicuro male. Forse sarebbe meglio non procedere con troppa impulsività ma attendere una qualche loro mossa.


Mentre pensavo sul da farsi un espressione seria e attenta mi si scolpì in faccia. L’eccitazione aumentò in modo a dir poco impressionante nel mio corpo e fremevo dalla voglia di dare una lezione a quei due gradassi. Ma prima che potessi fare una qualunque mossa, Kimimaro, partì alla carica verso Shinichi, avanzando in modo serpeggiante, come se non avesse precedentemente studiato la mossa. In pochi secondi era faccia a faccia con il suo primo rivale. Non seguii molto l’attacco e pensai che forse stessero regolando un qualche conto in sospeso del clan. Iniziai a pensare sulla strategia da adottare se i due si fossero messi d’accordo per farmi fuori velocemente così da poter combattere liberamente senza nessuno tra i piedi.

Non mi farò battere per nessun motivo. Devo raggiungere il mio sogno e non devo deludere i miei genitori.


Iniziai a concentrarmi. L’adrenalina saliva alle stelle ma ero molto sicuro di me, forse troppo. Forse credevo di essere un eroe o qualcosa del genere. Ad un tratto ricordai le parole di mio padre: mi disse di usare più la testa e meno i muscoli, parole che in quel momento mi furono di grande aiuto. Tornai nella condizione mentale del solito Zoro: deciso a vincere ma soprattutto a dimostrare di non essere a meno rispetto ai Kaguya. Volevo a tutti i costi il titolo di genin: me lo sarei sudato, avrei combattuto e sostenuto infiniti e dolorosi allenamenti, ma ero determinato più che mai e niente e nessuno poteva fermarmi. Distolsi la mente dai miei pensieri e la riportai sul combattimento tra i due ragazzi. Non vidi molto perché appena misi lo sguardo sui due, Kimimaro si lanciò in una corsa pazza verso di me. Sembrava un toro prono per l’incornata finale alla sua preda. Avanzava con la mano chiusa, pronta per un gancio dritto al volto. Mi preparai: diedi un calcio allo zaino in modo da allontanarlo, così che non mi sarebbe stato d’intralcio, spostai la gamba destra leggermente indietro e incrociai le braccia di fronte alla faccia per parare il pugno, ma all’ultimo istante Kimimaro perse l’equilibrio, forse di sue spontanea volontà, e piegato in avanti sferrò in calcio circonflesso con la gamba destra. Mi piegai a terra e portai il braccio sinistro oltre la gamba, coprendo il volto, in modo da parare e attutire il colpo. Poi l’avversario si ritirò sopra un albero, forse per preparare una nuova strategia.

Pensa di essere l’unico a saper salire sugli alberi? Eh eh, vedrà quello spaccone.


Iniziai a correre verso l’avversario, concentrai il chakra nella pianta dei piedi e cominciai a risalire il tronco. Quando arrivai a circa un metro da Kimimaro feci un balzo verso di lui e caricai la mano destra per sferrargli un montante dritto al volto. Se il colpo fosse andato a segno, il rivale sarebbe caduto rovinosamente a terra.


SPOILER (click to view)

¤Status¤

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Euforico ma concentrato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 1/2 Montante a Kimimaro 2/2 -
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-



OffTopic: Lo so che non è un gran che ma il lavoro mi sommerge e purtroppo più di così non sono riuscito a fare. se sono stato autoconclusivo per la parte di Kimimaro che va sull'albero scusate ma come ho già ripetuto è la mia prima ruolata. grazie di nuovo per la proroga.
 
Top
¬Kob
view post Posted on 24/6/2010, 19:20




Jest
Il tuo post è certamente scritto bene, ma hai fatto errori che proprio non dovevi commettere, anche perche eri conscio del fatto che fossero tali. Non ripetere più queste cose oppure ti dovrò bocciare. Ricordati sempre di rileggere alla fine il post più e più volte per evitare errori di distrazione o altro.

Zoro
Il tuo post è molto, ma molto buono, e non hai commesso alcun errore considerabile. Continuà così e come ho detto a Jest ricorda di ricontrollare più volte il post.

Shin
Per questa volta passi, anche se subirai una diminuzione di ryo ed exp e subirai tutti gli attacchi descritti dai tuoi compagni. Cerca di postare al prossimo turno, altrimenti verrai bocciato.

Continuate un altro turno in questa maniera, senza utilizzare, come prima, né ninjutsu né genjutsu e fatemi vedere un po' il carattere dei vostri Pg, che a volte è carente. Ovviamente Il primo turno spetterà o a Shin, se si decidesse di partecipare, o a Jest, siccome l'ultimo attacco descritto è stato effettuato dal Pg di Zoro.

 
Top
view post Posted on 29/6/2010, 16:24

Anbu

Group:
Admin Grafici
Posts:
6,853

Status:


CITAZIONE (;J e s t † @ 18/6/2010, 09:56)



image
Chi non osa nulla, non speri in nulla.
Johann Christoph Friedrich von Schiller



Narrato
Parlato
*Pensato*



[size=1] Fight. Chapter 2


Il sole era quasi giunto al centro del cielo, ma le nuvole lo oscuravano, un forte vento stava per arrivare, i ragazzi sarebbero stati presi in pieno da quel freddo gelido. Si iniziava a sentire qualche schizzo di pioggia, o forse era solo l'impressione di Kimimaro. Fatto sta' che il tempo sarebbe cambiato prima o poi, erano nuvole troppo scure, avrebbe piovuto o con quel freddo, anche nevicato. Le giornate cominciavano ad essere pesanti, Kimimato non aveva avuto più un giorno di relax da quando ricevette quella cartolina. Ora doveva combattere, era per quello che si era allenato nei tre giorni precedenti all'accademia. I suoi avversari erano un certo Shin, un so-tutto-io utile come una spazzola per pelati, e Zoro, uno studente determinato a diventare ninja. Quello che pesava a Kimi era il fatto di non poter usare tecniche o armi, come se il Sensei li avesse limitati per un combattimento senza ferite. Un sensei che non si degnava neanche di dire il suo nome, infatti guardò Zoro in maniera strana non appena glielo chiese. Che tipo quello lì, non si vergognerà mica del suo nome? Non sarà mica un nome da femminuccia? Ma in quel momento Kimimaro tornò alla realta e la cosa che lo sbalordiva era che il suo avversario: Shin, non avesse fatto niente per difendersi, ed ora era lì, a terra e il Kiriano lo guardava sorpreso. E si definiva un Kaguya? Ma che inutile “ninja” che era nato da quel clan. Che delusione! Quel colpo lo aveva come tirato su di morale, era una cosa bellissima colpire un insolente come quello lì. La cosa gli piacque da matti, voleva colpirlo di nuovo, ma i rumori non glielo permettevano, sentiva dei passi, avvicinarsi a lui, era Zoro!
I suoi attacchi andarono a segno, Kimimaro ora era al sicuro sull'albero, ma non appena si ritirò, il Roronoha gli si fiondò contro salendo verticalmente contro di lui. La sorpresa per Kimimaro fu molta, non pensava che anche loro potessero usare il chakra adesivo. Mentre pensava questo, l' avversario correva sempre più velocemente con l'intento di attaccarlo. Arrivato a una distanza di un metro, Zoro saltò e stava per colpire Kimimaro, che si spostò giusto in tempo per essere colpito solo di striscio, era un attacco piuttosto facile da evitare, ma in linea verticale, un salto non sia la cosa che sarebbe passata per prima nella testa, visto che avrebbe potuto cadere all'indietro cadendo col culo a terra.
La controffensiva doveva essere attuata, naturalmente Kimi non aveva programmato quell'attacco da parte di Zoro, ma ora doveva pensare a qualcosa velocemente. Subito fece un giro attorno all'albero, per poi trovarsi alle spalle del suo avversario e colpirlo con un calcio alla sua caviglia destra. Se avesse subito questo attacco, avrebbe perso l'equilibrio per finire col cadere dall'albero. Cosa che Kimimaro sperava. Ormai Shin era stato messo fuori considerazione dal Kiriano, che si era concentrato sull'altro ragazzo, che almeno rispondeva ai colpi. Uno come lui non poteva divenire ninja.

*E si vantava anche, che squallido*

Forse per supremazia, forse per cattiveria, ma Kimimaro si sarebbe fiondato su Shin con un salto dall'albero, cercando di colpirlo con un calcio nello stomaco, mentre era ancora a terra. Dopotutto Kimimaro pesava sui 60 Kg, ma non appena si trovò in aria, andò a poggiarsi a terra, e mentre Shin era ancora frastornato, congiunse le mani caricando il chakra, ed eseguì cinque posizioni magiche che forse il sensei avrebbe riconosciuto. Non appena si trovò a quattro metri da Shin, scagliò la sua tecnica.


*Questa te la meriti brutto bastardo spaccone!! Soffio Artico!*

Se tutto fosse andato secondo i suoi piani, un raggio di vento ghiacciato sarebbe partito contro il corpo del presunto possessore del cognome Kaguya, occupando una larghezza di tre metri ed una lunghezza di sei. Se l'attacco a Shin fosse andato di nuovo a segno, senza alcuna risposta da parte dell'altro Kaguya, Kimimaro avrebbe chiesto al sensei di sospendere questo combattimento, anche se aveva paura che il Sensei potesse arrabbiarsi con lui per aver usato una tecnica in un combattimento il cui uso è espressamente vietato. Ma poi rifletté che non doveva allarmarsi, chiunque nella sua posizione avrebbe fatto lo stesso, anzi, secondo lui lo avrebbero ucciso e non risparmiato come aveva fatto lui. Oramai la pioggia stava iniziando cadere, Kimimaro era ormai zuppo fradicio, i suoi vestiti appesantiti dalla tanta acqua, ma anche sotto questa pioggia non esitò a chiedere al sensei ciò che gli voleva dire anche prima:

"Sensei, pensate se eravamo in missione, avremmo dovuto salvare le chiappe a questo inetto, e perché poi? Non penso meriti tutta questa attenzione da parte nostra."

Prese fiato, doveva dire altro, forse inerente alla sua tecnica usata contro l'altro Kaguya;

"Ah si, ho usato una tecnica contro quello, mi pareva la cosa più ovvia da fare. Non penso che voi possiate decidere quando usare il mio chakra. Sono sicuro che vado incontro a provvedimenti, ma non ne ho paura."

Guardando il sensei con uno sguardo truce, Kimimaro aspettava una sua risposta, mentre pensava che Zoro si stesse facendo la stessa domanda. Kimimaro era in preda ad una specie di furia omicida, voleva ormai distruggere i suoi avversari a tutti i costi, aveva gli occhi iniettati di sangue, non ragionava più, ma improvvisamente si placò e cerco di stare calmo per non creare scompiglio in quella piccola classe di studenti.
Ormai l' arena era silenziosa nel quale si percepiva il rumore solo delle foglie che cadono per colpa del vento e della pioggia: il crepitio delle foglie sotto i piedi Kimimaro era l' unico rumore intenso che sentiva . Il terreno era umido, scivoloso e impregnato di pioggia. Gli alberi sembravano spettri inquietanti con quei rami quasi nudi e spogli, tranne che per la neve, che si ergevano verso il cielo quasi a implorare perdono per la loro insolente nudità. Non c’era più il sole, era pallido, l'aria fresca, le giornate sempre più corte, grige e un po' tristi. Kimimaro stava notando tutto questo, quando poi cercò di andarsi a poggiare su di un albero per stare calmo.


SPOILER (click to view)
Status:

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 30/50
Condizione Mentale: Incazzato nel bel mezzo dell'azione, calmo dopo.
Condizione Fisica: Livido sulla faccia.
Consumi:-
Recuperi:-
Slot Tecniche 1/2: Soffio artico:
Posizioni Magiche: 5 ( medio )
Villaggio: Kiri
Descrizione: Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di vento ghiacciato che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza all'estremità pari a tre metri. Chi viene colpito da questo jutsu riporta ustioni da congelamento leggere su tutte le parti colpite; inoltre se il ninja venisse anche solo in parte investito da tale jutsu sugli arti, risentirà di un peggioramento della velocità del 15 % per 2 turni. A causa del leggero congelamento dei muscoli. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
Azione: 1/2: attacco fisico a Zoro.
Bonus:-
Malus:-
Edit: Modifica immagini/stili post autorizzato da Kob.

Armi mostrate:
Nessuna.

Code Preso da Kob


OT:
Come avrete notato, ho usato una tecnica in questo post :guru: , se ci fate caso, il mio pg si sente limitato dalle condizioni usato in questo incontro, così man mano che combatte sente sempre più il desiderio di usarne una. Comunque, il post non mi sembra un granché





Edited by ;J e s t † - 4/7/2010, 16:54
 
Top
38 replies since 24/5/2010, 17:18   925 views
  Share