Corso K-20

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Zoro_Roronoha
view post Posted on 22/6/2010, 21:52 by: Zoro_Roronoha




CITAZIONE

Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Altrui


...Capitolo Tre...
...Incontro...
C
omunque sensei non c’ha detto il suo nome.
Queste furono le ultime parole rivolte al maestro prima di essere “aggredito” da un suo sguardo: durato solo qualche istante, come un fulmine che attraversa il cielo tempestoso, e quasi agghiacciante. Per un attimo un brivido freddo e intenso mi scorse lungo tutta la schiena: rimasi immobile e impaurito davanti ai suoi occhi; non sapevo come comportarmi. Ero pietrificato e incapace di compiere qualsiasi azione. Era la prima volta che la paura mi assaliva in un modo così spaventoso ed anche la prima volta che vidi uno sguardo così potente. Il panico svanì dopo qualche secondo: solo pochi istanti, ma veramente intensi e carichi di significato.

Chi sarà quest’uomo. Con un solo sguardo mi ha terrorizzato. Non promette niente di buono. Chissà perché è venuto proprio qua a Kiri. Una missione forse, oppure è venuto a spiarci ed è per questo che non vuole dirci il suo nome. Non mi fido per niente e il fatto che mi formicolino le mani è un brutto segno.


In pochi istanti feci un mare di ipotesi azzardate, quasi fossi un investigatore. Non distolsi lo sguardo da lui nemmeno per un secondo: stavo cercando di analizzarlo ma la mia totale inesperienza, aggiunta alla mia età non fruttavano nulla di buono. Una folata di vento improvviso mi fece rabbrividire e nel silenzio più inquietante una voce fece capolinea nelle nostre orecchie.

Che dite, vi alzate?


Era la voce di Kimimaro, forse pronto per la seconda parte delle direttive del sensei: il combattimento. Si staccò dall’albero, sotto il quale si era precedentemente seduto, raccolse il suo zaino e si avviò con passo spedito verso il centro del campo d’allenamento. Un sospiro uscì dalle labbra del ragazzo, forse pronto per un attacco. Rimase immobile per qualche istante, molto probabilmente per prepararsi psicologicamente, e subito dopo si posizionò: avanzò leggermente con la gamba sinistra ed il corpo rivolto in avanti. Dinnanzi aveva il suo compagno, se così si può dire, di clan: forse era proprio lui il suo primo bersaglio.

Ora inizia il vero spettacolo. Farò vedere a tutti di che pasta sono fatto. Ma non devo sottovalutarli, altrimenti finirò di sicuro male. Forse sarebbe meglio non procedere con troppa impulsività ma attendere una qualche loro mossa.


Mentre pensavo sul da farsi un espressione seria e attenta mi si scolpì in faccia. L’eccitazione aumentò in modo a dir poco impressionante nel mio corpo e fremevo dalla voglia di dare una lezione a quei due gradassi. Ma prima che potessi fare una qualunque mossa, Kimimaro, partì alla carica verso Shinichi, avanzando in modo serpeggiante, come se non avesse precedentemente studiato la mossa. In pochi secondi era faccia a faccia con il suo primo rivale. Non seguii molto l’attacco e pensai che forse stessero regolando un qualche conto in sospeso del clan. Iniziai a pensare sulla strategia da adottare se i due si fossero messi d’accordo per farmi fuori velocemente così da poter combattere liberamente senza nessuno tra i piedi.

Non mi farò battere per nessun motivo. Devo raggiungere il mio sogno e non devo deludere i miei genitori.


Iniziai a concentrarmi. L’adrenalina saliva alle stelle ma ero molto sicuro di me, forse troppo. Forse credevo di essere un eroe o qualcosa del genere. Ad un tratto ricordai le parole di mio padre: mi disse di usare più la testa e meno i muscoli, parole che in quel momento mi furono di grande aiuto. Tornai nella condizione mentale del solito Zoro: deciso a vincere ma soprattutto a dimostrare di non essere a meno rispetto ai Kaguya. Volevo a tutti i costi il titolo di genin: me lo sarei sudato, avrei combattuto e sostenuto infiniti e dolorosi allenamenti, ma ero determinato più che mai e niente e nessuno poteva fermarmi. Distolsi la mente dai miei pensieri e la riportai sul combattimento tra i due ragazzi. Non vidi molto perché appena misi lo sguardo sui due, Kimimaro si lanciò in una corsa pazza verso di me. Sembrava un toro prono per l’incornata finale alla sua preda. Avanzava con la mano chiusa, pronta per un gancio dritto al volto. Mi preparai: diedi un calcio allo zaino in modo da allontanarlo, così che non mi sarebbe stato d’intralcio, spostai la gamba destra leggermente indietro e incrociai le braccia di fronte alla faccia per parare il pugno, ma all’ultimo istante Kimimaro perse l’equilibrio, forse di sue spontanea volontà, e piegato in avanti sferrò in calcio circonflesso con la gamba destra. Mi piegai a terra e portai il braccio sinistro oltre la gamba, coprendo il volto, in modo da parare e attutire il colpo. Poi l’avversario si ritirò sopra un albero, forse per preparare una nuova strategia.

Pensa di essere l’unico a saper salire sugli alberi? Eh eh, vedrà quello spaccone.


Iniziai a correre verso l’avversario, concentrai il chakra nella pianta dei piedi e cominciai a risalire il tronco. Quando arrivai a circa un metro da Kimimaro feci un balzo verso di lui e caricai la mano destra per sferrargli un montante dritto al volto. Se il colpo fosse andato a segno, il rivale sarebbe caduto rovinosamente a terra.


SPOILER (click to view)

¤Status¤

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Euforico ma concentrato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 1/2 Montante a Kimimaro 2/2 -
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-



OffTopic: Lo so che non è un gran che ma il lavoro mi sommerge e purtroppo più di così non sono riuscito a fare. se sono stato autoconclusivo per la parte di Kimimaro che va sull'albero scusate ma come ho già ripetuto è la mia prima ruolata. grazie di nuovo per la proroga.
 
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38 replies since 24/5/2010, 17:18   925 views
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