Corso K-18

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¬Kob
view post Posted on 7/2/2010, 20:28




Benvenuti al corso accademico K-18

Sono Kob e durante questo periodo sarò il vostro sensei nel corso K-18, aperto ufficialmente sotto la guida del PNG Torune Aburame. Questo corso prenderà come partecipanti gli utenti: tom93f.mk , .Nagato. e .:JàçK"tHe_RiPp€r:. al fine di valutare se sono degni della carica di Genin all’interno del gdr di Naruto. Durante questo corso vi aiuterò a migliorare le vostre capacità e a darvi consigli al fine di farvi ricoprire la carica di Shinobi nel gioco in cui vi state cimentando.

Innanzitutto vi invito a scrivere correttamente in italiano, evitando di utilizzare abbreviazioni che, pur facilitando la scrittura, non appartengono alla nostra lingua. Vi pregherei inoltre di utilizzare programmi di scrittura come Word (per gli utenti che usano Windows) e Pages (per gli utenti che usano Mac Os ) che vi aiuteranno ad eliminare errori di distrazione e grammaticali (in parte), sperando che le vostre capacità di scrittura migliorino con l’andare avanti del corso. Per poter partecipare a questo evento di scritturw collettivo (gdr) vi chiedo prima di leggere attentamente il [URLhttp://narutoshippuuden.revolution.forumcommunity.net/?f=1162802]Regolamento[/URL] generale da cui apprenderete le nozioni generali di questo gdr, e con cui eviterete di fare errori esagerati.

Prima di ogni post vi invito a scrivere una leggenda ove indicherete i vari metodi di narrazione, parlato e pensato del vostro o del personaggio altrui, sempre evitando di essere autoconclusivi, in modo da rispettare il regolamento e far capire a chi legge ciò che legge. Vi informo del fatto che il pensato altrui non andrà ad influire sulla lunghezza del vostro post. Come all’inizio di ogni post, anche alla fine dovrete inserire qualcosa, che noi ruolatori chiamiamo tabella status, che comprende le informazioni sul vostro personaggio. Qui di seguito ne fornisco un esempio:


CITAZIONE

~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Pronto
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento


Shuriken 2/2
Kunai 3/3
Flash 1/1
Tatami 1/1
Sacche Porta Oggetti/Porta Shuriken 3/3
Custodia Porta Armi 1/1


Ora che vi ho esposto le principali informazioni che vi servono passo alla parte vera e propria del corso. Ogni post che farete dovrà seguire le linee guida che io vi fornirò, dovrà avere una lunghezza decente che permetta di esprimere le informazioni necessarie e dovrà essere postato entro i limiti di tempo che vi stabilirò io. Nel caso in cui non riusciate a seguire queste regole il giudizio finale sarà negato e comprometterà la vostra promozione. Nel caso in cui qualcuno di voi avesse problemi a postare basterà che mi avvertiate ed io vedrò di venirvi incontro nel migliore dei casi.

Nel primo post che farete dovrete descrivere alcuni avvenimenti più o meno importanti per il vostro personaggio, ovvero l’arrivo della lettera in cui vi viene detto di essere invitati al corso, la descrizione dello stato emotivo del vostro personaggio (pg), le azioni che questo compierà e l’arrivo all’accademia dove poi verrete scortati da un inserviente nel campo di allenamento numero 7 dove realmente si terrà il corso. Naturalmente potrete aggiungere informazioni a vostro discapito e dovrete tentare di caratterizzare il vostro personaggio nel modo più adatto alla sua descrizione. Per il giovane di Kiri invece, oltre a seguire le linee guida sopracitate dovrà descrivere approssimativamente il viaggio che compierà, o comunque il fatto che seguirà il corso a Konoha, nonostante non ne sappia il motivo. Il mio personaggio, ovvero il vostro sensei non lo incontrerete ancora. Qui di seguito inoltre vi fornisco un’immagine approssimativa del campo di allenamento:

Dalla linea d'entrata fino alla riva ci sono all'incirca 25 metri, la stessa distanza è ricoperta da una parte della foresta all'altra.



Edited by ¬Kob - 8/2/2010, 20:00
 
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.Nagato.
view post Posted on 8/2/2010, 14:37




CITAZIONE

Narrato
Pensato
Parlato


Era una mattina calda e soleggiata come le altre a konoha, il sole era appena sorto ed era pronto a dar luce a tutto il villaggio con i suoi raggi spendenti e caldi…Il villaggio era meraviglioso quella mattina, le fronde degli alberi erano lucenti e la natura si riscopriva in tutta la sua bellezza.La casa di Nagato si trova in periferia, alle porte della foresta della morte e quel giorno da quel punto si poteva vedere ed udire tutto ciò che madre natura ha creato,gli stagni zampillavano di acqua pulita e lucente, i piccoli insetti facevano sentire i propri canti e l’uomo poteva solamente assistere a quel meraviglioso spettacolo.
Erano le 7:15 e il ragazzo sentì un rumorino al di fuori della casa, così si alzò di scatto e corse verso l’uscio,aprì la porta e si diresse verso la cassetta della posta; aprì lo sportellino e vide una lettera, la prese, chiuse lo sportellino e rientrò in casa.
Chi sarà mai?! non ho mai ricevuto una lettera in vita mia..credo sia da parte della nonna..
Ripercorse lo stretto corridoio che lo aveva portato alla porta ed entrò nella piccola cucina, molto ben arredata e colorata, dove il ragazzo consumava la sua colazione, il pranzo e la cena.
Prese una delle alte sedie disposte ai lati del tavolo quadrangolare e la spostò leggermente all’indietro in modo da sedersi comodamente; si sedette, appoggiò i gomiti sul tavolo in legno di noce e scartando la lettera ne estrasse il foglio al suo interno; così prese a leggerlo:
Caro sig. Nagato Uchiha,
Siamo lieti di informarla che la sua domanda di ammissione all'accademia ninja di Konohagakure è stata accettata ed il suo corso si terrà questa mattina alle 9:20, al campo di allenamento n°7
Distinti Saluti..

Quella lettera significava che Nagato era stato accettato all’accademia del villaggio e che poteva iniziare la sua carriera da ninja.
Era molto emozionato e scalpitante ma ciò nonostante, siccome è un tipo molto riservato e preferisce non far trasparire le sue emozioni cercò di rilassarsi e concentrarsi.
Wow! Diventerò un ninja di Konoha..se fossero qui, i miei genitori sarebbero molto fieri di me, ed è per questo che da ora in poi dovrò dare del mio meglio per superare tutte le difficoltà che incontrerò nel mio percorso duro e significativo..il mio sogno di diventare un Ambu comincia a realizzarsi a partire da questo momento e dovrò tener i denti stretti per cercare di portarlo a compimento..
Dopo aver re-inserito la lettera nella busta, si alzò dalla sedia, la riportò al suo posto alla destra del tavolo e cominciò a preparasi.

9:00


Quando ebbe finito di preparare il suo “bagaglio”, Nagato, uscì di casa chiudendosi la vecchia e scricchiolante porta di ingresso alle sue spalle.
Campo di allenamento n°7 … mmm.. non ho idea di dove si trovi, chiederò spiegazioni a qualche shinobi di passaggio..vediamo, dove posso trovarne uno?!...ah si, sicuramente all’ufficio dell’Hokage ci sarà qualche jonin a sorvegliare, andrò lì a chiedere delle informazioni..
Il palazzo dell’Hokage non si trovava molto distante dalla casa del giovane, bastava percorrere una lunga e larga strada dove di solito aveva luogo il mercato; la via è accompagnata da una schiera di alberi molto alti e rigogliosi sia alla destra che alla sinistra e in quel periodo autunnale le foglie glialle illuminate dal sole erano meravigliose.
Dopo circa una dozzina di minuti lo studente arrivò al cospetto del palazzo dell’Hokage e come aveva efficacemente dedotto vi erano due jonin a far da guardia; si avvicino ad uno dei due che apparentemente era il più saggio,siccome i suoi capelli erano brizzolati e dava indicazioni al suo compagno, e salutandolo gli chiese dove si trovava il campo di allenamento ove si teneva il suo primo allenamento.
Salve, sono uno studente accademico e siccome non sono molto pratico della zona, potrebbe indicarmi la via per raggiungere il campo di allenamento n°7?
Il suo interlocutore, si girò, lo guardò negli occhi e prontamente rispose..
Ah così tu saresti un nuovo ninja eh?! Benissimo, sono felice di darti un aiuto…vedi il campo di allenamento n°7 non si trova molto lontano da qui..devi semplicemente continuare lungo questa via e dopo circa 20 m troverai un cartello con scritto: campo di allenamento (7) giri a destra e sei arrivato a destinazione..Buona Fortuna!
Il giovane, felice della risposta esauriente del jonin, ringraziò e riprese per la sua via.
In quei momenti la sua mente stava rimuginando molte cose di cui neanche lui si ricorda l’argomento…evidentemente pur essendo un ragazzo serio e preciso la sua emozione era tale da confonderlo..
Dopo aver percorso 15 m si trovò davanti al cartello di cui aveva parlato il ninja brizzolato e stringendo gli occhi lesse cosa riportava..
Campo di allenamento (7)…Evvai, sono finalmente arrivato..
Guardò il vecchio orologio del padre che portava al polso per sapere che ore erano…ovviamente non voleva arrivare in ritardo al suo primo allenamento..
Perfetto sono le 9 e 10, in perfetto orario…
Rimise la mano nelle larghe tasche dei suoi comodi pantaloni ed entrò nel campo che era composto da una schiera di alberi alti e legnosi che ospitavano tra le fronti dei piccoli uccellini di cui era facile percepirne il soave verso..
Si diresse verso uno degli alberi più alti e spostando le foglie secche cadute dai folti rami del maestoso fusto da terra si sedette per aspettare il sensei..
Guardandosi intorno cercò di analizzare il paesaggio che lo circondava; il campo di allenamento si trovava in mezzo a due parti di fitta foresta e difronte all'entrata vi era un fiumicciattolo che con il suo scorrere interrompeva il silenzio della situazione..

CITAZIONE
~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Concentrato,Rilassato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 3/3
Kunai 4/4



Edited by .Nagato. - 9/2/2010, 17:54
 
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.:JàçK"tHe_RiPp€r:.
view post Posted on 8/2/2010, 22:33




CITAZIONE
CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato

1° post-Corso K-18

4/02/2010


[color=purple] 1° Giorno:[/color]
Quel giorno la sveglia di Jack suonò come tutte le mattine all'alba,alle 4 e 30 a.m. .
Mmmmmmhhhh...è già ora di svegliarsi? Che sonno,però devo alzarmi per allenarmi. Non voglio rammollirmi...il corpo è il tempio della mente diceva mio nonno. Poverino! Che fine che ha fatto.
Bè non stiamo qui a fare le maches agli scimpanzè! Devo alzarmi...è già anche troppo tardi.

Jack si alzò dal letto ed aveva ancora molto sonno,con gli occhi ancora chiusi e barcollando,non vedendo niente, si diresse a spanne verso l'interruttore della luce della sua piccola stanza abbastanza disordinata con una bella scrivania, con disegni sparsi sopra e molte matite e carboncini,una grande finestra ed un armadio dove teneva tutti i suoi vestiti e cianfrusaglie.
Accese la luce e piano piano aprì gli occhi per abituarsi un pò alla luce,fece un grande sbadiglio,si strofinò gli occhi e con calma andò alla grande finestra. Aprì gli scuri della finestra e guardò stupito, come tutte le mattine, l'incontenibile bellezza dell'alba.
Il sole era appena appena sorto all'orizzonte e faceva capolino dalla vallata.
Jack si sedette sul davanzale della finestra a guardare quel magnifico spettacolo che la natura gli regalava, lo accoglieva e gli dava il buon giorno ogni volta.
Wow...che spettacolo unico! Mi stupisco ogni volta di quanto la natura possa essere così spettacolare.
E tanto spettacolare quanto crudele...che strano mondo,me lo chiedo tutti i giorni.

Bè basta stare qui a cazzeggiare! E' tardi devo fare colazione.
Jack strinse le mani sul davanzale,prese un piccolo slancio con i piedi e fece un salto all'indietro atterrando seduto sul letto.
Tadaaaaannnnn!
Jack si mise le pantofole e andò verso il bagno,apri la porta di legno di colore verde del bagno,entro e aprì il rubinetto.
Mise le mani a forma di scodella per prendere dell'acqua freadda da buttarsi sul viso per svegliarsi un pò fuori.
Freddaaaaaaa!! Cazzarola! Brrrrrrr!
Jack prese l'asciugamano dal porta asciugamani vicino al lavandino e si aciugò per bene il volto e poi lo ripose al suo posto buttandolo per aria come capitava.
Si diresse verso le scale di legno e scese al piano inferiore per andare in cucina,arrivato in cucina aprì la credenza e prese del latte e un paio di pezzi di pane da un sacchetto un pò vecchiotto..si sedette al piccolo tavolo e consumo la sua colazione con gusto.
Ripose,finito di mangiare,tutte le cose al proprio posto e senti un rumorino provenire dalla porta di ingresso.

5:13 am


Chi è?
Esclamò ad alta voce dalla cucina...
Uhm...strano.
Jack andò alla porta di ingresso e la aprì,si guerdò attorno e non vide anima viva,solo il fruscio del vento fresco che c'era quella mattina.
A Jack cadde poi l'cchio per terra attirato da qualcosa...
Ma è una lettera! Per me?? Ma chi sarà che mi scrive? Jack prese in mano la lettera misteriosa e tornò in cucina chiudendo la porta alle sue spalle.
Arrivato in cucina si sedette sul divano e guardò accuratamente l'inaspettata lettera e si accorse che c'era un timbro del villaggio di Konoha.
Da Konoha??? Come mai da Konoha? Che sarà mai?? Leggiamo...
Jack aprì di fretta e con la mano tremante la lettera per poi buttare la busta a terra per tenere solo il foglio che conteneva.
Lesse la lettera che diceva:
Caro sig. Jack,
Siamo lieti di informarla che la sua domanda di ammissione all'accademia ninja è stata accettata ed il suo corso si terrà il 7/12/2010 alle 9:20, al campo di allenamento n°7 di Konoha.
Il suo esame si terrà a Konoha per una decisione dei 2 Kage di Kiri e Konoha. Buon viaggio e distinti Saluti.


Jack di scatto fu in piedi e sontaneamente gli venne da gridare...
SSSSIIIIIIIIII !! Evviva evviva evviva! La mia richiesta è stata accettata....sono felicissimo!!

Jack saltava come una pallina per la stanza.

Caspita fino a Konoha! E' un bel viaggio. Devo prepararmi e partire al più presto così potrò assere la in tempo. Svaporo!!

Jack mise la lettera sopra il divano e corse al piano di sopra a prepararsi,apri l'armadio e prese le calze e le mise ai piedi,prese i pantaloni ammucchiati sulla sedia e prima infilò una gamba e poi l'altra,fece un saltello per sistemarseli e imbottonò la cintura.
Poi diede un'occhiata per la stanza per trovare le scarpe ma non le vedeva e si mise a cercarle per la stanza.
Guardò nell'armadio ma non c'erano,guardò in corridoio....niente.
Dove cacchio si sono cacciate,maledette scarpe!
Dopo qualche minuto rovistando in giro le trovò sotto il letto XD prese e se le mise ai piedi per poi allacciarsele per bene.
Prese poi la sua sacca e la apri,controllò se c'era tutto e se la legò bene alla vita.
Scese al piano di sotto,prese un pò di pezzi di pane da poter mangiare e la mise in borsa...vide la lettera sul divano e mise nella sacca pure quella.
Andò in salotto e prese dall'attaccapanni la sua giacca un pò sgualcita e se la mise addosso.
Pfiuh...!!
Jack si recò all'uscita di casa,controllò unultima volta se aveva tutto,chiuse la porta e si avviò verso Konoha.
Ci siamo! Si perte....che emozione,Wow Wow Wow!!

Jack si mise di buon passo fino alle porte del villaggio di Kiri, non c'era anima viva per la città. Arrivò alle porte di Kiri e trovò 2 guardie.

Guardia 1: Ehi ragazzo dove credi di andare?

Jack senza tanti giri di parole estrasse la lettera della sacca e la porse alla guardia numero 1.
La guardia lesse attentamente la lettera e la ridiede a Jack

Guardia 1: Capisco. Vai pure futuro genin, fai buon viaggio e ritorna tutto intero che poi mi racconti tutto.

Jack sorrise e rimettè nella sacca la lettera.

Arrivederci e grazie,buon lavoro.

Guardia 2: Fai attenzione ragazzo. La strada è molto lunga e può essere molto pericolosa.

Grazie mille...starò attento!
Jack ripartì.

Jack era abbastanza lontano da Kiri. Però mancava ancora molta strada...
Se vado di questo passo entro meno di 3 giorni e sarò arrivato.
Jack si mise di corsa a ritmo costante.
Il vento cominciava a farsi più vivace e le nuvole lasciavano spazio al sole di illuminare le vaste pianure al di fuori di Kiri.

7:50 pm.

Jack face abbastanza strada e ormai giunto l'imbrunire decise di accamparsi vicino a delle rocce e degli alberi. Mise le sue cose vicino ad un grande masso non molto lontano da lui,prese un panino dalla sacca e lo addentò voracemente e morso dopo morso lo finì leccandosi deliziato i baffi che ancora non aveva. Fatto ciò si sdraiò mettendo la sacca sotto alla nuca e la giacca sopra di lui improvvisando una coperta e si mise a dormire dolcemente sfiorato dal venticello fresco che si era calmato.

2° Giorno 5/02/2010:

5:20 am.

Il sole si alzò splendante come non mai quella mattina anche se il vento freddo rovinava quel bel tempo così soleggiato.
Jack sisvegliò un pò controvoglia quella mattina perchè era stanco e voleva dormire ancora ma il pensiero che mancava ancora molta strada per Konoha lo svegliò. Jack non aveva dormito molto bene quella notte,non aveva mai dormito fuori casa e in un posto così scomodo ma purtroppo quello era e doveva farci l'bitudine.
Si alzò e sbadigliò molto rumorosamente per poi strofinarsi gli occhi e guardandosi un pò attorno e ascoltando il canto della natura sentì lievemente in lontananza lo scorrere di acqua.
Un ruscello forse? Prima di fare colazione e ripartire proviamo ad andare a cercare dell'acqua per lavarsi un pò!
Jack raccolse le sue cose e si diresse verso il lieve rumore e dopo una decina di minuti il rumore sempre più vicino diede conferma alla teoria di Jack, si mise di corsa seguendo quel rumore ormai chiaro e distinto tra gli altri e in poco tempo fù sulla sponda di un fiume abbastanza grande.
Pose le sue cose a terra e si lavò per bene la faccia con quell'acqua molto fretta che lo svegliò subito.
Brrrrrr!! Madonna che fradda! Mi si congela la faccia!
E per colpa di questa acqua fredda adesso mi scappa la plin plin! E ciò pure fame!

Jack si asciugò con la giacca il volto e si mise dietro ad un albero li vicino e fece i suoi bisogni impellenti. Dopo aver finito si scrullò il suo fallo di notevole dimensione,lo rimise al suo posto e si lavò le mani nel fiume per poi accingersi a consumare la sua colazione a base di frutta portata da casa.
Finita la colazione Jack si ricompose prendendo tutte le sue cose e guardando sulla cartina e a spanne identificando la sua posizione ripartì in direzione di Konoha.

Jack era a buona strada per Konoha e camminando di buon passo spedito si mise a fantasticare con la mente...
Quanto sarebbero felici i miei genitori e il nonno se mi vedessero adesso che stò per cominciare l'accademia ninjia ma di sicuro mi stanno guardando molto orgogliosi e soddisfatti.
jack sorrideva.

8:00 am.

Dopo quasi un'ora cominciò a infittirsi la foresta...
La foresta comincia sempre più ad infittirsi...non dovrebbe mancare moltissimo.

8:50 am.

Jack non vedeva altro che alberi attorno a sè,era completamente immerso nella foresta...
Che casino sta foresta...! muoversi qui dentro per una giornata stufa ma devo andare avanti se no non arrivò puntuale al corso.
Jack continuò ad andare avanti...
Dai speriamo non manchi molto! Mai paura,testa alta e tega dura!

Jack accellerò il passo e dopo poche ore si fermò e si sedette sul ramo di un'albero per riposarsi un pò.
Chissà quanto manca,e da un bel pezzo che sono in marcia,il sole sta per tramontare e non dovrebbe mancare molto perchè faccia buio! Per questa sera dormo qui e dom all'alba riparto di nuovo però molto più spedito!
Jack si accampò e dopo la solita routine(mangiare e coricarsi in un posto abbastanza comodo) si addormento profondamente fino all'alba del giorno dopo.

3° Giorno 6/02/2010:

5:30 am.

Jack fù svegliato dalla intensa luce solare che filtrava tra le fronde degli alberi che formavano quella vasta foresta. Si alzò e si diede una bella grattata alla testa,si stopicciò gli occhi e mangiò un bel paninone preso dalla sua sacca molto sporca.
dopo aver fatto tutti i suoi comodi si sgranchì un pò le ossa,fece degli asercizi di riscaldamento e una volta bello pronto partì correndo a buon ritmo...
Dai su non dovrebbe mancare tantissimo! Non vedo l'ora di arrivare! Chissà come sarà questo villaggio!? da quello che ho sentito dire è molto bello e molto soleggiato. Wow che emozione!!

Ore e ore dopo jack abbastanza affaticato si fermò a fare una pausa...
Pfiù!! Che fatica,meglo riposarsi e mangiare qualcora!
Dalla mappa non dovrebbe mancare tanto...qualche ora penso...!!

Jack si riposò un'oretta dedicandola ad un pò di riposo sonnecchiando coccolato dal fresco venticello.
Passò in fretta quell'ora per Jack e fù già ora di rimettersi in marcia...

8:45 Pm.

Jack vide le grandi porte del villaggio in lontananza e Jack si mise a correre a più non posso fino ad arrivare davanti alle porte...
Siiiii....Konoha!! Finalmente sono arrivato!! Evvivaaaa...!!Jack vide 4 guardie ed andò vicino ad una e la salutò..
Salve signore! Pant pant... Sono un giovane studente venuto per sostenere il corso per genin di Konoha.
Jack estrasse la lettera e la diede alla guardia...la guardia la prese e la lesse e visto il timbro la ridiede a Jack che la ripose a posto.
Guardia di konoha: Non c'è alcun dubbio è stata mandata da Konoha,vieni entra prego! ti spiego la strada così domani mattina vai al campo d'allenamento.

La guardia spiegò dettagliatamente dove si trovava il campo d'allenamento n° 7 a Jack.
Jack salutò cortesemente le guardie ringrazziandole, affannosamente per il viaggio, varie volte.
Grazie,grazie. Grazie mille signori!

Jack andò verso il campo dall'enamento e grazie alla spiegazione molto accurata della guardia fù li in poco tempo.
Finalmente...Questo villaggio e grandissimo, è bellissimo!! Wow...sono felicissimo!! Non vedo l'ora che arrivi domani!! Yuppiiii..!!
Jack si sedette sul manto erboso del campo di addestramento... molti pensieri tempestavano la mente di Jack.
Chissà quanto saranno forti i miei compagni di corso, se i miei genitori mi potessero vedere!! Wow...non ci posso ancora credere!! Non vedo l'ora arrivi domani!
Jack si addormentò per la molta stanchezza dopo aver mangiato quel poco che gli rimaneva.


La mattina seguente 7/02/2010



Jack si svegliò e saltò subito in piedi per andare a visitare quel bellissimo villaggio...
E' un nuovo giorno...gli uccellini cantano e io non stò più nella pelle all'idea che tra non molto comincia il mio primo corso per diventare ninjia a tutti gli effatti!
Jack si preparò e andò fuori dal campo di allenamento,si addentrò per le vie del paese e attanagliato dalla fame cercò un posto dove poter mettere qualcosa sotto i denti.
Vide un chioschetto da dove proveniva un delizioso profumino invitante e ci entrò,vide il padrone e lo saluto chiedendogli un pò di ramen.
Salve capo! Un pò di ramen per favore,ho una fame da lupi..!
Padrone del locale: Certo ragazzo! Subito...vedrai che dopo aver mangiato il mio ramen sarai così in forze da poter spaccare il mondo!
Jack stette a parlare e a mangiare per un bel pò di tempo,poi guardando l'orologio del locale si accorse ce era ora di andare
Io devo andare signore,alla prossima! Grazie mille!
Jack lasciò i soldi sul bancone e tornò al campo di addestramonto ad aspettare che cominciasse...

9:00
Jack era seduto tranquillamente con la pancia piena su un ramo di un'albero all'ombra e aspettava gli altri partecipanti...
Yuppi...non vedo l'ora di cominciare!! Siiiii....!!



CITAZIONE
~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Gasato e molto ansioso
Condizione Fisica: illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

accendino1/1
Spiedi4/4
Flash 1/1
Cerbottana1/1
Sacche Porta Oggetti/Porta Shuriken 3/3
Custodia Porta Armi 1/1




Edited by .:JàçK"tHe_RiPp€r:. - 16/2/2010, 15:03
 
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tom93f.mk
view post Posted on 9/2/2010, 20:09




CITAZIONE
Narrato
"Pensato"
-Parlato-

CORSO K-18, POST N°1 – Sanji Mugiwara



Sanji si svegliò presto, di nuovo. Quasi disperato, cominciò a pensare: “Idiota! Puoi ancora dormire, dormi!”. Non ci poteva fare nulla, era nel suo orologio biologico: si svegliava sempre troppo presto, quando avrebbe potuto dormire di più. In compenso, quando invece doveva svegliarsi presto, si sentiva ovviamente stanco morto e faceva fatica ad alzarsi. Sanji provò ad addormentarsi di nuovo, ma tutto fu vano. Dopo dieci minuti, si rassegnò e si alzò da letto. Mise il naso fuori dalla sua camera, e si recò nella cucina, dove ad attenderlo c'era la sua famiglia, già in piedi (eccezion fatta per sua sorella, ancora fra le braccia di Morfeo al piano di sopra). -Ciao mamma, ciao papà-, disse, con aria assonnata. -Ciao Sanji. Qui è già pronta la tua colazione. Noi ora andiamo al lavoro. Qui c'è anche una lettera per te da parte dell'accademia ninja. Mi sa che per te è ora di darti da fare. Ciao, ci vediamo quando torni, tesoro-. A parlare era stata sua madre. Suo padre annuì sorridendo. Sanji sorrise e disse: -Bene. Ci vediamo dopo, allora. Ciao ciao!-. Si avvicinò e li abbracciò, per poi sedersi al tavolo e afferrare la lettera. La aprì e la lesse. Fondamentalmente, gli si comunicava che si sarebbe dovuto presentare alle 8.40 all'accademia ninja dove un addetto lo avrebbe portato sul luogo dell'allenamento (il campo pratica 7) per le 9.15 circa, dove avrebbe cominciato il corso K-18 per diventare genin. Di certo non era stupito. Aveva richiesto la partecipazione ad un corso accademico da più giorni, ormai, e sapeva che prima o poi il momento della convocazione sarebbe arrivato. Nonostante questa previsione, si sentì comunque felice, e anche curioso ed eccitato. Erano ormai un po' di giorni che non faceva pratica: non ci aveva messo poco a riprendersi del tutto da suo combattimento contro Natsu Inuzuka. “Beh”, pensò, “Ho fatto bene ad alzarmi presto, questa mattina. Così avrò tutto il tempo di prepararmi.”.

Mangiò la sua colazione abbastanza velocemente, e si diresse verso il bagno. Dopo essersi lavato ed aver dato una riordinata ai capelli, andò a preparare l'equipaggiamento. Si vestì con abiti adatti all'occasione e preparò anche la borsa porta-armi, e le sacche per gli shuriken e per oggetti vari. Passò dalla camera di sua sorella, più piccola di lui di circa due anni, che ancora giaceva nel letto addormentata. Le diede un bacio e sussurrò: -Ciao caccola!-. Sorrise. “Caccola” era il soprannome che le aveva attribuito. Anche se non rappresentava esattamente qualcosa di carino, per lui era un nomignolo affettuoso. Sanji era molto legato a sua sorella, a cui voleva forse anche più bene che ai suoi genitori.

Uscendo di casa, Sanji chiuse la porta e, voltatosi verso la via su cui la sua casa si affacciava, tirò un gran respiro a pieni polmoni e cominciò a camminare con un rapido andamento verso l'accademia, distante grosso modo due chilometri da casa sua. Faceva abbastanza caldo, anche se erano solo le 8.15 di mattina. Pensò: “Beh, certo non è il clima ideale per allenarsi, ma poco importa.”. Mentre stava camminando fra le vie e i negozi della città che piano piano cominciava le sue attività, sentì la voce di un ragazzo: -Ehi! Paglietta! Dove stai andando tutto armato come sei?-. Lo riconobbe all'istante, sia per la voce ormai conosciuta sia per quel nome con cui era stato chiamato. Era un suo compagno di giochi conosciuto per caso molto tempo fa, e si chiamava Sancio. Lo chiamava “Paglietta” per via del suo cognome, Mugiwara, che significava “Cappello di Paglia”. Sanji sorrise e, salutando con la mano, disse: -Ciao, Sancio! Sto andando all'accademia ninja, oggi inizia il mio corso. Scusami se non mi trattengo, ma sono in ritardo.-. Sancio sorrise a sua volta e disse: -Fantastico! Bene, allora non ti faccio perdere tempo. Ciao Paglietta ci si vede!-. Il ragazzo si allontanò in una via laterale. Sanji lo guardò allontanarsi, dopo averlo salutato, e poi si rimise a camminare. Intanto pensava: “Chissà quante strane persone ci sono all'accademia! Saranno anche forti! E chissà il maestro! Beh, è ovvio che gli studenti non saranno più potenti del genin che ho sfidato l'altro giorno. Stupendo! Non vedo l'ora di cominciare!”. Il suo sguardo venne catturato dalla visione di una ragazza molto carina che passava di là. “Urca! Che ragazza cari.... No! Non ci devi pensare! Ora devi andare all'accademia!”, pensò, imponendosi di tornare al centro della strada che stava già per abbandonare per andare a presentarsi a quella bellezza. Ridacchiando fra sé, pensò: “Ihih! Chissà se ci saranno anche delle kunoichi! Ohohoh! Beh, di certo con quelle cercherò di evitare di combattere. Non vorrei colpire una donna per nulla la mondo!”.

Tra un incontro e l'altro, Sanji arrivò all'accademia grosso modo alle 8.35. Guardandosi intorno, finalmente vide un uomo, nel cortile, che teneva un cartello su cui erano scritte le parole: “Corso K-18”. “Ottimo!”, pensò, dirigendosi da quella parte. Avvicinandosi all'uomo, gli sorrise e disse: -Salve! Sono un apprendista che deve sostenere il corso K-18! E' qui che devo essere, o sbaglio?-. L'uomo lo guardò e disse cordialmente: -Ciao, ragazzo. Esatto, è proprio qui che devi stare. Ora aspettiamo l'altro ragazzo che dovrebbe presentarsi qui, e poi andiamo al campo pratica 7. Sarete in tre a sostenere il corso, ma il ragazzo di Kiri che vi prenderà parte con voi non verrà accompagnato da me.-. Sanji ringraziò e andò a sedersi poco distante, in attesa dell'arrivo del suo compagno di corso. Tuttavia, nessuno si presentò, e attorno alle 8.50 l'accompagnatore disse: -Ehi, ragazzo! Andiamo! Nel mondo dei ninja non c'è posto per i ritardatari!-. I due si diressero verso il campo pratica 7, camminando e conversando. Sanji scoprì che anche quell'uomo era un ninja, per la precisione un genin di vecchia data. Egli gli raccontò molte sue vecchie esperienze, che appassionarono Sanji e lo convinsero ancora di più a entrare a far parte in quel fantastico mondo Shinobi.

Camminarono a lungo, e alle 9.15 circa arrivarono alle porte del campo pratica 7. Sanji vide che vi erano già due persone, e disse al suo accompagnatore: -E' chiaro che il mio compagno di corso ci ha preceduti qui!.-. L'uomo disse: -Eh già. Oh beh, meglio così. Ora devo andare, ho un'urgente commissione che mi attende. Ciao ragazzo, e buona fortuna!-. Detto ciò, non lasciò neanche il tempo a Sanji per salutarlo o ringraziarlo, ma si dileguò subito. “Che tipo!”, pensò Sanji allegramente, entrando nel campo pratica.

Sanji si sedette a circa dieci metri dai ragazzi che lo avrebbero affiancato nel corso, facendo loro un amichevole cenno di saluto, ma cominciando a osservarli per bene. Si rendeva conto che la sua esperienza reale nel mondo dei ninja stava per avere inizio, e di certo non voleva sfigurare! Era molto eccitato e contento di ciò che stava per avvenire. Guardò il cielo. Non rimaneva che aspettare il sensei. Tornò a guardare i giovani vicino a lui, sorridendo. Le informazioni le avrebbe recuperate dopo, per ora non c'era possibilità di trarne molte, aspetto a parte: robusto e di carnagione chiara, capelli castani, occhi neri, sguardo audace l'uno, l'altro muscoloso ma più esile del primo, alto, con capelli castani (come l'altro) e occhi verdi. Da queste informazioni non si poteva ricavare granché, a parte l'ipotizzare che il tizio con gli occhi neri potesse essere membro del famigerato clan Uchiha, cosa comunque solo possibile e tutt'altro che probabile. In realtà, non era neanche tanto sicuro nell'identificare il ragazzo di Konoha e quello straniero, anche se per lo stile dei vestiti e per la sua ipotesi riguardante il clan di uno dei due, aveva pensato che quello con gli occhi chiari potesse essere lo studente di Konoha, l'altro quello di Kiri. Rinunciando a ricavare altre informazioni dai due, cosa impossibile da fare a meno di non parlare con loro e dunque esporsi a sua volta al rischio di dare troppi indizi su di sé, passò all'analisi del territorio. Il campo pratica 7 era formato da una superficie di circa 25m x 25, di forma quasi quadrata, circondata da un lato dalla porta e dalla recinzione in metallo, dal lato opposto dall'acqua e dalle due parti restanti da alberi abbastanza folti. Sanji si rilassò e pensò: “Bene, ora è veramente tutto. Ho carpito tutte le informazioni che potevo, e adesso non mi resta che aspettare. Darò il massimo, non mi farò sconfiggere! E in ogni caso io ho il vantaggio di aver già lottato contro un genin! Ahah! Beh, non posso escludere che anche loro abbiano vissuto questa esperienza, ma per ora sono abbastanza contento di me stesso. Bene, sono pronto!”. Il ragazzo si sentiva abbastanza sicuro e soprattutto molto felice e molto curioso. Facendo l'ennesimo sorriso a trentadue denti verso i suoi compagni, cominciò a immaginare gli allenamenti che erano in procinto di fare insieme in quel luogo. Ormai l'inizio della sua carriera si avvicinava.


CITAZIONE
STATUS

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Felice, curioso
Condizione Fisica: Perfetta
Consumi: /
Recuperi: /
Slot impiegati: 0/1
Techiche impiegate: 0/1
Bonus: /
Malus: /

ARMI ED EQUIPAGGIAMENTO

Shuriken 2/2
Kunai 3/3
Flash 2/2
Sacca porta shuriken 1/1
Custodia porta armi 1/1

EQUIPAGGIAMENTO SVELATO

Sacca porta shuriken 1/1
Custodia porta armi 1/1



Edited by tom93f.mk - 9/2/2010, 21:06
 
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¬Kob
view post Posted on 9/2/2010, 20:38




Nagato
Hai uno stile di scrittura fluido e leggibile e spero che man mano che continuerai il corso potrai elaborarlo al meglio per poter aumentare le tue doti. Attento agli errori grammaticali e di distrazione che ti hanno abbassato il post, e cerca nel prossimo episodio di questo corso di aumentare le descrizioni e di scrivere meglio gli stati d’animo e gli stati fisici del tuo pg. La prossima volta segui attentamente le indicazioni che ti fornisco io.

Jack
Jack, nel tuo testo ho riscontrato parecchi errori grammaticali, di distrazione e di battitura, per questo ti consiglio di utilizzare un programma come word che ti può aiutare a correggere queste sviste. Hai fatto un post abbastanza lungo, il che mi fa pensare che ci hai lavorato molto, ma sfortunatamente hai inserito sbagliato in alcune parti. Innanzitutto ti chiedo di rileggerti i regolamenti, che ti possono aiutare bel capire cosa hai sbagliato ed eviteranno di farti cadere in queste trappole ulteriormente. I tuoi errori maggiori sono quello della descrizione del viaggio, ovver del fatto che percorri una simile distanza in appena poche ore, quando nei regolamenti è specificato che ci vogliono almeno due giorni, quindi avresti dovuto ricever la lettera giorni prima dell’inizio del corso ed incamminarti con calma. Oltre agli errori grammaticali ho visto che hai inserito alcune faccine nel post, che avevo esplicitamente detto di non inserire. Nel prossimo post cerca di esplicitare di meno i pensieri del tuo pg, evitando piccoli pensieri inutili, e cerca di aumentare le descrizioni delle emozioni, le descrizioni fisiche e dei luoghi e paesaggi, anche tu devi stare attento e seguire le mie indicazioni.

Tom
Il tuo stile di scrittura è piacevole e scorrevole. Puoi fare molto meglio e sono sicuro che man mano che andremo avanti mi farai vedere come migliorerai. Attento agli errori di distrazione e cerca di comporre in maniera più completa ed armoniosa i tuoi post.

Al più presto avrete il mio post e le mie indicazioni per continuare. Se avete dubbi su ciò che ho scritto sopra vi prego di contattarmi in via privata. Da questo momento in poi non potrete più modificare i vostri post, e nel caso in cui vorreste correggere una vista o qualcos'altro dovrete chiedere prima a me il permesso.

 
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ilnuovosasuke
view post Posted on 11/2/2010, 21:45




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Parlato Altrui

Era mattina ma era sveglio, si avviò verso la porta d’ingresso e vide una lettera.
Chissà chi me l’ha inviata, sono antipatico a tutti, sarà uno scherzo di qualcuno.
L’aprì e la lesse: era una lettera per diventare Genin
Caro lettore stiamo reclutando dei Genin,se ti interessa la proposta noi ti accoglieremmo senza problemi ma devi essere puntuale all’accademia per le 10.30 arrivati li verrete scortati al campo di allenamento numero 7 dove vi attenderà una prova per la promozione a Genin.
Finita la lettura, Andedo, non ci credette e fu pieno di gioia e incominciò a saltare per la casa facendo un tale fracasso che i vicini pensavano che ci era stato un terremoto; Pensava tra se:
Il mio sogno si sta avverando potrò diventare un ninja e salvare gli amici che mi farò nel mio percorso e avrò anche dei rivali con cui confrontarmi, Evvai, Evvai..
Preparò la borsa inserendo la lettera e 2 kunai e 5 shuriken..Erano le 10.00, ad Andedo piaceva arrivare in anticipo così avrebbe capito com’era il posto. Si incamminò verso l’accademia e intanto incontrò un suo compagno che gli disse:
mi è arrivata la lettere per diventare Genin, speriamo che la prova non sia difficile, anche se sono prepararo
A me non è arrivata. Se vuoi ti accompagno
Ok va bene, mi dispiace che non sei stato preso.

Arrivati all’accademia chiesero informazioni sul luogo di dov’era situato il Campo 7 .Andedo non capì ma il suo compagno gli fece strada. Arrivati al campo consegnarono la lettera a un Jonin che gli disse:
A ci sei anche tu pivello, non me la sarei mai aspettato!!!
Ma pivello sarai te.

Continuò ed entrò nel Campo 7 col suo amico e vide il paesaggio che gli piaceva e aspettò le 10.30 sdraiato sul’erba.



CITAZIONE
~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Impressionato e felice
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Tecniche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Lettera per diventare Genin 1/1
Shuriken 5/5
Kunai 2/2
Custodia Porta Armi 1/1



Edited by ilnuovosasuke - 12/2/2010, 15:05
 
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.Nagato.
view post Posted on 12/2/2010, 07:48




Anche se non sono il sensei ti do due consigli:
1) il post deve essere almeno di 60 righe, quindi fai più riflessioni, descrizioni di stato d'animo, paesaggio ecc..
2) Non puoi far ruolare un altro pg: dove scrivi: Anche a te è arrivata la lettera?; devi solo usare il tuo pg o se vuoi un persionaggio inventato che non sia di un altro ruolatore..
 
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ilnuovosasuke
view post Posted on 12/2/2010, 15:05




non ce la faccio in 60 righe....sono una frana in queste cose...
 
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.Nagato.
view post Posted on 12/2/2010, 16:21




ok allora nn fa nnt...deciderà il sensei
 
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¬Kob
view post Posted on 12/2/2010, 18:28






The First Time
Amo gli adolescenti perché tutto quello che fanno lo fanno per la prima volta.- Jim Morrison



❝Appartamento di Torune; Ore ❼.30
L’alba era giunta ormai da pochi minuti, ed il tepore dei giovani raggi solari inondavano già le lande popolate del villaggio della foglia, destando giovani e vecchi dai propri letti e costringendoli ad iniziare le proprie attività.Tra quei giovani e quei vecchi vi era anche Torune Aburame, un ragazzo sui sedici anni, appartenente al ceto medio ed occupato dalla carriera ninja. In quella calda mattinata, insolita per il periodo dell’anno, questo giovane chuunin si alzò di malavoglia, desiderando ancora le coperte ed il lento crogiolarsi nelle lenzuola bianche della sua abitazione, si mise in posizione eretta e riacquistato l’equilibrio iniziò la routine di tutti i giorni. Si diresse quindi verso il bagno, dove sotto un getto d’acqua fresca si svegliò completamente, si asciugò in un soffice asciugamano bianco, troppo piccolo per poterlo indossare, e con i capelli ispidi ancora bagnati si diresse verso il letto, dove dopo aver completato l’azione di pulitura si appoggiò per favorire il processo del vestirsi. Infilò quindi i lunghi calzoni neri che gli arrivavano fino alle caviglie, la semplice maglia del color della pece e sopra di essa una giacca allacciata davanti con un colletto abbastanza alto da arrivare al livello della mascella del ninja, allacciò i sandali ai suoi piedi e senza permettere al tempo di sopraffarlo balzò in piedi, agguantando la maschera posta sul comodino alla sinistra del letto ed indossandola facilmente sul volto, coprendo dagli zigomi alla fronte del giovane, si diresse verso una cassettiera posta all’ingresso dell’appartamento in cui soleva dormire. All’interno di questo strano bauletto di medie dimensioni l’Aburame teneva quelli che si potrebbero definire i “ferri del mestiere”, che ogni mattina, prima di uscire di casa, indossava accuratamente, facendo si che non si dimenticasse nulla di importante a casa. Indossò quindi alla cintura posta alla vita le sacche porta oggetti, dentro le quali conteneva oggetti come Kunai ed oggetti utili per i diversivi, nella zona lombare della schiena allacciò la giara contenente una piccola quantità di insetti di diverso tipo, nello zainetto che pose al di sopra delle scapole invece inserì i due fuuma shuriken che adoperava di quando in quando e sulle cosce, all’altezza delle punte delle dita, teneva una custodia ove restavano preparati alcuni Kunai già pronti con annesse carta-bombe o flash. Così, finiti i preparativi per la giornata, infilò in una delle tasche della giacca una media quantità di denaro guadagnata nei giorni precedenti ed uscì dal suo modesto appartamento chiudendo dietro se la docile porta di legno color verde.

❝Strade di Konoha; Ore ❽.15
Erano circa le otto di mattina quando Torune si sedette sul soffice sgabello di uno dei chioschi che contornavano le strade principali del villaggio della foglia. Era una piccola baracca di color verde scuro, con una tettoia rossastra che riparava gli acquirenti dal sole durante il pasto ed il proprietario pareva cordiale e simpatico con quel viso avvizzito da sessantenne, che mostrava già le prime rughe. In questa casupola posta ai margini delle strade, il giovane chuunin ordinò un piatto tipico di quel Konohagakure, che soleva mangiare nelle giornate piene d’impegni e di lavoro, in cui sapeva avrebbe sprecato energie, e con tale pietanza sperava di rimediare anticipatamente a sforzi date le calorie che comprendeva. Mangiò cautamente, sfoderando un lieve sorriso al mendicante , che ricambiò pacatamente, e si protrasse su quello sgabellino più del dovuto, tanto che appena notò l’orologio, sorpreso per il tempo perso, sgattaiolò in piedi e, lasciando le dovute monete sul bancone del vecchio, sparì in una nuvoletta di fumo, muovendosi direttamente verso l’accademia ninja, ove lo attendevano per assegnargli il suo primo compito da sensei rispetto a dei giovani apprendisti genin.

❝Accademia Ninja; Ore ❾.15
Arrivò all’accademia appena una cinquina di minuti dopo esser partito da quel chiosco, facendo un entrata ad effetto apparendo sull’orlo di una delle finestre del secondo piano dell’edificio, dove oramai aveva imparato a rivolgersi per richiedere i dettagli dei suoi compiti, e dove oramai lo conoscevano per la simpatia e l’allegrezza che esprimeva durante quei brevi ed incisivi minuti in cui questionava. Quella mattina, come già gli era stato annunciato, aveva il compito di fare da esaminatore a dei giovani ninja, aspiranti genin, che aveva richiesto fossero accompagnati al campo di addestramento dove sperava riuscisse a ricreare gli ambienti adatti per superare le prove che aveva intenzione di fare. Aveva scelto quel luogo per avere la possibilità di utilizzare diversi elementi naturali, come l’acqua, e contava sull’aiuto degli alberi per testare il controllo del chakra dei fanciulli. Inoltre in quel campo d’addestramento, Torune aveva passato diversi momenti della sua vita, che vivevano ancora in lui e che avevano fatto si che quel luogo venisse scelto tra molti altri, momenti importanti in cui alberavano le emozioni che non sempre riusciva ad esprimere. Così, pochi attimi dopo che il chuunin comparve sulla soglia della finestra di quell’ufficio, la giovane donna che quella mattina si occupava di spartire i compiti, risolvere dubbi e cedere informazioni, si avvicinò a lui, sfoggiando quel falso sorriso di cui aveva bisogno la gente per fidarsi di qualcuno, consegnando all’Aburame una cartelletta color beige su cui vi erano le informazioni necessarie per iniziare quel corso preparati un minimo, salutò pacatamente il giovane e ritornò a sedere dietro una scrivania da cui solitamente lavorava. Questa ragazza, non più grande di una ventenne, aveva una chioma a caschetto color castano, un paio d’occhi brillanti di color ceruleo ed un nasino a punta che addolciva la gente. Eppure le guance rosse e lisce della ragazza ed il suo sorrisetto nascondevano realmente la natura dell'Eva, che pochi avevano la sfortuna ed il piacere di apprendere. Torune non era uno di questi, egli infatti aveva sempre intravisto nella ragazza un ipocrisia dolce e profonda, ma mai era riuscito ad addentrarsi nel subconscio della fanciulla per scavare a fondo nella faccenda e conoscere la vera indole di tale femmina. Il chuunin fece un cenno ed un sorriso alla segretaria che ricambiò cordialmente, e poi si avviò verso il campo di allenamento, soffermandosi a circa metà strada, sedendosi sul tetto di un edificio ed esaminando il fascicolo che gli era appena stato dato. Tra le informazioni inutili, quelle basilari e scontate, quali il fatto che i giovani avevano già delle basi di apprendimento e che il corso fosse seguito, per qualche arcana ed inusuale ragione, da studenti di diversi paesi ninja, vi erano anche le piccole informazioni di cui un sensei vorrebbe essere informato. Nel suo gruppo infatti vi erano alcuni soggetti che, per un motivo o per l’altro, potevano essere considerati interessanti, come un giovane Uchiha ed un ragazzo che già aveva avuto modo di confrontarsi con un genin, riuscendo quasi ad eguagliarlo, anche se subendo maggiori danni di quelli che aveva inflitto. Per un momento, l’Aburame si stupì. Non tanto per l’Uchiha o per la presenza di questo ragazzo che pareva essere dotato di capacità non trascurabili, ma più per come le informazioni e i dati sui giovani venivano raccolti e scoperti, catalogando il tutto in registri e banche dati che mai fino a quel momento aveva visto, pareva infatti che quella società che albergava nella regione del fuoco tenesse particolarmente al controllo e allo sviluppo delle tante trame che componevano il villaggio di Konoha, quasi assoggettando le comparse ed i protagonisti, spingendoli ad eseguire le azioni stabilite nel copione. Continuò a leggere, non preoccupandosi del ritardo che man mano accumulava, giustificandosi dicendo frasi del genere “anche loro saranno in ritardo”, stabilendo e documentando pian piano quello che aveva intenzione di fare in quel test accademico, recuperando infine i copri-fronte allegati alla cartella, ed infilandoli nello zainetto posto sulle spalle. Finì la lettura con calma, e dopo aver firmato fogli e fogliacci all’interno del plico di informazioni raccolte dal villaggio, eseguì delle posizioni magiche, facendo scomparire così il file, e facendolo comparire nuovamente dalle parti dell’ufficio dove poco prima era stato, immaginando la faccia di quella docile ragazza che sedeva dietro al bancone. Riprese il cammino subito dopo, e questa volta non si fermò più fino a quando non fu arrivato a destinazione, rallentando l’andatura della corsa solo una cinquina di metri prima della grata che separava il luogo da addestramento dal paesaggio naturale di Konoha.

❝Campo di Allenamento; Ore ❾.30
I ragazzi che Torune aspettava erano già arrivati, ed attendevano, probabilmente impazienti, l’arrivo di quel sensei sfacciato ed apparentemente inorganizzato, che arrivò imitando il sorriso ipocrita che aveva imparato dalla ragazza nella segreteria degli uffici accademici, pensando fosse il modo migliore per farsi perdonare da quegli studenti che aveva fatto annoiare. Li osservò minuziosamente, anche se velocemente, prima di proferir verbo, facendosi un’idea a grandi linee su chi fosse chi, decidendo di apparire simpatico, cordiale e facilone, in modo da avere un rapporto più semplice con i suoi scolari, mantenendo un espressione felice sul suo volto, quasi da persona soddisfatta. Salutò tutti con un cenno della mano ed un veloce “Hey”, che sperava aiutasse nel suo intento, per poi iniziare a parlare con loro senza perder troppo tempo.

«Ragazzi, io sono Torune Aburame, il vostro sensei per oggi e per il tempo necessario a decidere se bocciarvi o promuovervi. Eviterò di farvi perdere altro tempo in chiacchiere, quindi direi di iniziare subito la prima parte del corso. Vi prego di ascoltare con attenzione tutto ciò che vi dirò, tentando di assorbire il più possibile. Adesso andremo ad eseguire un esercizio che vi permetterà di scalare superfici verticali senza l’utilizzo delle mani, e vi farà camminare sulla superficie dell’acqua con l’ausilio del chakra. Per far questo dovrete richiamare a voi il chakra e convogliarlo nelle piante dei piedi senza eccedere nella quantità. Dovrete trovare la quantità adatta voi stessi, perché a seconda della presa che vorrete fare vi servirà uno sforzo maggiore. Fate attenzione a non utilizzare ne poco chakra ne troppo, altrimenti potrete subire delle brutte sorprese, e dovrete stare particolarmente attenti a non rilasciare il chakra durante l’esercizio, altrimenti perderete il controllo e cadrete. Vi consiglio di iniziare subito sulle cortecce degli alberi, quindi sparpagliatevi ed iniziate a fare il lavoro. Un consiglio, iniziate correndo, così avrete maggiori possibilità di presa e troverete più facile completare l’esercizio. Non smettete fino a quando non avrete un controllo perfetto.»

Disse ciò con un tono impregnato di allegria ed allo stesso tempo di sfida. Era curioso di sapere cosa avrebbero fatto quei quattro ragazzi, come si sarebbero comportati e in quanto tempo avrebbero avuto un controllo ottimale. Nonostante l’orario non fu quello stabilito, essendo già passati diversi minuti, Torune si stupì del numero di ragazzi che aveva davanti, ricordando qualcosa su un altro partecipante che al momento non era presente. Finito di spiegare l’esercizio ai giovani, il chuunin si sedette sull’erba, attendendo di essere richiamato da qualche alunno che aveva già avuto modo di eseguire l’esercizio, che a suo tempo completò in meno di una decina di minuti.


CITAZIONE

ilnuovosasuke
Cara New entry, capisco che possa essere stancante e poco divertente a volte scrivere determinate cose in maniera approfondita, ma in questo gdr, che hai deciso di frequentare, senza descrizioni approfondite non si va da nessuna parte. Per questo motivo ho richiesto una lunghezza minima di sessanta righe, per far si che voi vi abituiate a scrivere dettagliatamente. Perciò ti pregherei di impegnarti di più durante il corso, facendo descrizioni più approfondite e scrivendo la lunghezza minima da me richiesta, inoltre, avendo tu a disposizione 4 giorni di tempo, penso abbia il tempo sufficiente per poter scrivere qualcosa di più lungo. Come ti è stato detto dal caro Nagato, inoltre, non puoi utilizzare personaggi altrui, ma solo personaggi non giocanti (png). Inoltre non hai seguito le indicazioni iniziali date da me, ne quelle dei tuoi compagni, come l'orario. Spero che tu capisca che se non migliorerai in questi aspetti mi toccherà bocciarti.

Indicazioni
Per il prossimo post avete 4 giorni di tempo, ovvero fino a martedì sera, e dovrete descrivere lo spazio di tempo dall'arrivo del sensei, notando anche il ritardo se volete, fino allo svolgimento dell'esercizio che non riuscirete ancora ad eseguire. In questo post dovrete descrivere solo i tentativi ed i fallimenti relativi, i pensieri ed il resto, ma non l'esito. Per quanto riguarda la lunghezza penso sia minimo il requisito delle 60 righe. P.s. Essendo voi ancora studenti, e non avendo avuto nessuno scontro con un Aburame evitate di fare considerazioni riguardo al mio clan, alle mie abilità e tutto il resto, che vi dico potrete fare solo con un po di esperienza, ovvero solo dopo aver lottato con essi, così come con me non li dovete fare con gli altri pg.


 
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.Nagato.
view post Posted on 13/2/2010, 15:27




CITAZIONE
Narrato
Parlato
«Pensato»
"Altri"



Erano passati circa una dozzina di minuti da quando il giovane Nagato era arrivato al campo di allenamento dove si sarebbe tenuto il suo primo corso di addestramento per diventare un ninja di Konoha e il clima era leggermente cambiato, il sole faceva capolino dietro un gruppo di nuvole che lo coprivano quasi completamente ed un leggero venticello rendeva l’atmosfera fresca-umida.
I suoi compagni di corso erano arrivati pochi istanti dopo di lui e stavano attendendo l’arrivo del sensei tutti insieme; avevano più o meno tutti la stessa età poiché erano tutti alti allo stesso modo, uno di loro era molto stanco, evidentemente aveva percorso un tragitto molto lungo per arrivare.
Dopo alcuni attimi di silenzio, che a Nagato sembrarono infiniti, il ragazzo vide una sagoma in lontananza avvicinarsi verso di loro.

«Sarà indubbiamente il sensei, si sta dirigendo verso di noi..e pensare che io sono voluto arrivare in anticipo mentre il maestro si presenta con dieci minuti di ritardo..che noia..»

La sagoma, man mano che avanzava si faceva sempre più chiara e dopo pochi istanti fu davanti ai 4 studenti.
Salutò con un cenno della mano accompagnato da un: Hey! E si presentò introducendo il contenuto della prima prova che i ragazzi avrebbero dovuto affrontare.

"Ragazzi, io sono Torune Aburame, il vostro sensei per oggi e per il tempo necessario a decidere se bocciarvi o promuovervi. Eviterò di farvi perdere altro tempo in chiacchiere, quindi direi di iniziare subito la prima parte del corso. Vi prego di ascoltare con attenzione tutto ciò che vi dirò, tentando di assorbire il più possibile. Adesso andremo ad eseguire un esercizio che vi permetterà di scalare superfici verticali senza l’utilizzo delle mani, e vi farà camminare sulla superficie dell’acqua con l’ausilio del chakra. Per far questo dovrete richiamare a voi il chakra e convogliarlo nelle piante dei piedi senza eccedere nella quantità. Dovrete trovare la quantità adatta voi stessi, perché a seconda della presa che vorrete fare vi servirà uno sforzo maggiore. Fate attenzione a non utilizzare ne poco chakra ne troppo, altrimenti potrete subire delle brutte sorprese, e dovrete stare particolarmente attenti a non rilasciare il chakra durante l’esercizio, altrimenti perderete il controllo e cadrete. Vi consiglio di iniziare subito sulle cortecce degli alberi, quindi sparpagliatevi ed iniziate a fare il lavoro. Un consiglio, iniziate correndo, così avrete maggiori possibilità di presa e troverete più facile completare l’esercizio. Non smettete fino a quando non avrete un controllo perfetto."

«Wow! Benissimo, mi piace il modo con cui è partito: niente prediche e noiose chiacchiere e si parte subito con la prima prova..speriamo continui con questo metodo»

Nagato si guardò attorno e scelse l’albero sul quale avrebbe svolto la sua prima prova.
Guardando gli altri compagni si accorse che erano molto emozionati ed emotivamente coinvolti nella situazione in cui si trovavano, mentre come al solito il giovane Uchiha preferiva non lasciar trasparire i propri stati d’animo, o per lo meno cercava di non farlo..

«Bene,ho un idea, prima di gettarmi precipitosamente sull’albero per cercare di concludere subito la prova cercherò di concentrarmi al meglio, cercando anche di capire il segreto per portarla a termine;secondo quanto detto dal sensei, bisogna far convergere il chakra sulle piante dei piedi, cercando di distribuirlo equamente in modo da non usarne ne poco, ne troppo. Potrebbe sembrare facile ma la faccenda è complicata per uno studente..Dunque, ci proverò..»

Dopo un sospiro Nagato chiuse gli occhi per concentrarsi, la concentrazione era massima, solo il richiamo della natura, l’albero ed i suoi piedi aveva in mente il ragazzo.

Sono pronto, posso cominciare


Così il giovane studente aprì di scattò gli occhi e si diresse a gran velocità versò l’albero che si trovava a 2-3 metri da lui e appena fu abbastanza vicino da raggiungerlo con un passo deciso staccò da terra il suo piede destro e lo appoggiò velocemente sull’albero, dopo di che staccò anche il sinistro, ma non appena entrambi furono sull’albero persero immediatamente il contatto ed il ragazzo stava per cadere all’indietro, ma con un colpo di reni si mantenne in piedi..

«Poco, ne ho messo troppo poco, non mi sono concentrato abbastanza, dannazione, lo sapevo che sarebbe finita in questo modo, la prova non è così facile ma con qualche tentativo ci riuscirò sicuramente, ci devo riuscire.»

Nel frattempo le nuvole che prima coprivano il sole erano scomparse e i raggi lucenti illuminavano tutta Konoha; anche il venticello era sparito ed infatti il clima era diventato più caldo e secco. Ormai gli abitanti del villaggio erano abituati a questi rapidi cambiamenti di climatici che erano molto frequenti da quelle parti.
Lo studente si rimise di fronte all’albero e chiuse nuovamente gli occhi per concentrarsi.

«Dunque, ora cercherò di aumentare la dose di chakra in tutti e due i piedi cercando di equilibrarlo al meglio.»

Riaprì gli occhi e corse velocemente verso l’albero e con un leggero saltello appoggiò il primo piede, quello sinistro che aderì alla superficie legnosa, così mise il secondo, quello destro ed anche esso aderì ma appena cercò di fare un ennesimo passo entrambi i piedi persero il contatto facendo cadere il ragazzo al suolo.

«Cosa ho sbagliato questa volta?! Eppure i primi due passi sono andati benissimo,strano..forse ho perso la concentrazione e non sono più riuscito a controllare il chakra..riproviamo..»


Si rialzò e con la manò si pulì la sua stretta tuta blu che si era sporcata cadendo.
Dopo essersi rimesso in sesto, si posizionò nella posizione di partenza e cercò di concentrarsi un ennesima volta, ancora meglio.

«Dannazione, mi devo concentrare di più se voglio riuscirci..»

Richiamò il chakra sulla piante dei suoi due piedi e quando si sentì pronto fece uno scatto verso l’alto albero e quando arrivò a 50 cm da esso si slanciò con il piede destro appoggiando quello sinistro sul tronco e dopo il primo, appoggiò anche il secondo, ed ancora il primo ma dopo 5 passi perse il contatto e cadde nuovamente..

Ci stavo per riuscire, esercitandomi ancora un po’ ci posso riuscire…la quantità di chakra è perfetta, devo solo riuscire a mantenerla costante



CITAZIONE
~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Concentrato,Rilassato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 3/3
Kunai 4/4



Edited by .Nagato. - 16/2/2010, 10:04
 
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.:JàçK"tHe_RiPp€r:.
view post Posted on 13/2/2010, 19:40




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Parlato altrui

2° Post Corso K-18

Jack era seduto pacatamente sotto le fronde rigogliose di un grande albero all'interno del campo di addestramento numero 7 ad una decina di metri dai giovani ragazzi che lo avrebbero spalleggiato durante lo svolgimento dell'intero corso K-18.
Il vento era frizzantino e lo coccolava durante l'attesa del suo maestro sensei, che aspettava con impazienza,assalito sempre più dall'ansia e dall'euforia di quell'evento tanto importante e signifaicativo per lui.
Jack guardava con sguardo cinico i suoi futuri compagni per trarre delle ipotesi anche se non poteva identificarne il clan di appartenenza ,dato che non aveva ancora nessuna esperienza e non aveva avuto modo di sfidare nessuno.
Guardò il nuovo arrivato, non sembrava un tipo molto socievole,indossava una maschera nera che gli copriva quasi tutto il volto all'infuori degli occhi,alto e magro,a Jack non ispirava moltissima fiducia,ma siccome non aveva ancora avuto modo di interagire e dialogare con lui non poteva giudicare solo per le apparenze.
Il tempo sembrava non passare più e Jack era sempre più impaziente,ma ad un certo punto arrivò un altro ragazzo,più grande di lui sicuramente.
Il tizio misterioso si avvicinò al groppo di ragazzi e con un sorriso li salutò facendo un cenno della mano e con un "Hey!".
Chi è questo? Che sia il nostro maestro?
E' molto giovane,avrà un pò più di anni di me. Può essere anche un altro ragazzo che è venuto per unirsi al corso...no no! Basta guardarlo!
E' equipaggiato fino ai denti con armi che non possono essere utilizzate da studenti e poi indossa il coprifronte,si! Di sicuro sarà il nostro sensei!

A Jack scappò un colpo di tosse che ruppe il silenzio angosciante che si era creato. Il misterioso stava per parlare, Jack aprì bene le orecchie.
«Ragazzi, io sono Torune Aburame, il vostro sensei per oggi e per il tempo necessario a decidere se bocciarvi o promuovervi. Eviterò di farvi perdere altro tempo in chiacchiere, quindi direi di iniziare subito la prima parte del corso. Vi prego di ascoltare con attenzione tutto ciò che vi dirò, tentando di assorbire il più possibile. Adesso andremo ad eseguire un esercizio che vi permetterà di scalare superfici verticali senza l’utilizzo delle mani, e vi farà camminare sulla superficie dell’acqua con l’ausilio del chakra. Per far questo dovrete richiamare a voi il chakra e convogliarlo nelle piante dei piedi senza eccedere nella quantità. Dovrete trovare la quantità adatta voi stessi, perché a seconda della presa che vorrete fare vi servirà uno sforzo maggiore. Fate attenzione a non utilizzare ne poco chakra ne troppo, altrimenti potrete subire delle brutte sorprese, e dovrete stare particolarmente attenti a non rilasciare il chakra durante l’esercizio, altrimenti perderete il controllo e cadrete. Vi consiglio di iniziare subito sulle cortecce degli alberi, quindi sparpagliatevi ed iniziate a fare il lavoro. Un consiglio, iniziate correndo, così avrete maggiori possibilità di presa e troverete più facile completare l’esercizio. Non smettete fino a quando non avrete un controllo perfetto.»
A quelle parole Jack gli si illuminarono gli occhi dalla felicità,il suo primo e vero allenamento da studente.
Era contentissimo e la felicità lo dominava completamente come se fosse stato posseduto da una qualche energia strana.
Jack saltò giù dal ramo su cui era seduto e si diede subito da fare,si ripetè tra se e se il procedimento spiegatogli dal sensei e poi una volta memorizzato lo mise in pratica.
Jack scelse un albero abbastanza alto e ci si mise a 8 metri di distanza,congiunse le mani per richiamare il chakra ai propri piedi,il sensei era li seduto a osservare quello che stavano combinando i propri allievi.
Che emozione,finalmente è cominciato il corso per diventere genin!
Ho lo stomaco sottosopra e un nodo in gola, non devo fare brutte figure! Devo concentrarmi sul mio obbiettivo! Non posso fallire!

Jack dopo aver accumulato chakra ai suoi piedi nella quantità da lui ritenuta sufficiente chiuse gli occhi e dopo un pò li riaprì,fece uno scatto in avanti e corse a tutta velocità contro l'albero,l'albero era sempre più vicino e sempre più grande,quando fù ad una distanza di poco meno di un metro Jack spiccò in salto e con i piedi toccò il tronco e fece pochi passi prima che scivolasse e cadesse a terra come una mela marcia.
Aia! Che figura di m**** ! Non ho messo abbastanza chakra e sono caduto come un mona! Bè è la prima volta,si può sempre riprovare.
Jack si rialzò velocemente e si spolverò via tutta la terra dalla giacca per poi togliersela e adagiarla sotto lo stesso albero che aveva tentato di scalare.
Si allontanò nuovamente dall'albero e ripetè la stessa operazione di prima,ma questa volta convogliò più chakra della volta precedente.
Adesso più chakra, non devo fare un'altra figura da pirla!
Dai Jack,dai! Vuoi diventare o no un ninjia potentissimo? Impegnati!

Jack convogliò più chakra del tentativo precedente e quando si sentì pronto partì a tutta velocità verso l'albero e facendo un urlo liberatorio e per sfogarsi e darsi la carica spiccò un piccolo salto e una volta attaccato con tutti e due i piedi al tronco dell'albero Jack diresse lo sguardo verso il suo maestro seduto ad osservare,dun tratto Jack perse il contatto e batte la faccia contro il tronco dell'albero per poi cadere di schiena al suolo.
Jack restò a terra con le mani al volto per qualche minuto prima di rialzarsi nuovamente.
Porcaccia!! Ho fallito di nuovo e quel che è peggio è che ho fatto una figura ancora più pessima di prima! C***o!!
Riproviamo!

Jack provò e riprovò svariate volte ma non riusciva a fare più di qualche metro prima di scivolare e cadere.
Era ormai stanco ma la determinazione e l'orgoglio lo spingeva ad andare evanti, non poteva arrendersi al primo ostacolo.
Jack andò dal suo sensei dopo circa una ventina di minuti di prova e gli chiese cordialmente se poteva dargli qualche dritta.
Sc...Scusi signor sensei! Ehm...se non la disturbo potrebbe darmi qualche consiglio su quest'esercizio? La prego!
Jack fece un grande sorriso al sensei e attese impazziente e un pò preoccupato la risposta del maestro.


CITAZIONE
~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Determinato
Condizione Fisica: lievemente ferito
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Spiedi 4/4
Flash 1/1
Accendino 1/1
Cerbottana 1/1



Edited by .:JàçK"tHe_RiPp€r:. - 16/2/2010, 15:00
 
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tom93f.mk
view post Posted on 14/2/2010, 14:37




CITAZIONE
Narrato
"Pensato"
-Parlato-

CORSO K-18, POST N°2 – Sanji Mugiwara


Erano le 9.20 circa al villaggio di Konoha, e tre ragazzi aspettavano l'arrivo di una persona, che ormai era in ritardo di cinque minuti. Si trattava di tre apprendisti ninja, che, seduti sul prato del campo di allenamento numero 7, attendendo il loro maestro, ancora sconosciuto, che si sarebbe dovuto presentare lì a momenti. Uno di questi ragazzi era Sanji Mugiwara, che se ne stava seduto a circa dieci metri dagli altri due, osservando ora i compagni, ora l'ambiente, ora il cielo. “Il sensei comincia ad essere in ritardo. Eheh! I ninja non dovrebbero essere precisi e impeccabili? Cominciamo bene! Ahah! Chissà quanto sarà forte!”, pensava. Il tempo continuò imperterrito a passare, e il sole ad compiere il suo giro, spostandosi sempre più in alto nel cielo e aumentando a poco a poco il calore. Dalle 9.15, ora in cui Sanji era arrivato lì, alle 9.25 Sanji aveva avuto modo di constatare il caldo non trascurabile che si innalzava da quella mattina, come normale (il ragazzo, inoltre, soffriva particolarmente il caldo, e ciò di certo non lo aiutava). Si alzò, cercando di muoversi il più normalmente possibile per non dare nell'occhio in nessun modo, e si spostò all'ombra di un albero dalle ampie frasche, alla ricerca di un poco di riparo dai raggi del sole. Si tolse anche la felpa, che si legò attorno alle spalle come era solito fare. Cominciò a pensare a come sarebbero stati gli esercizi da affrontare, e soprattutto a chiedersi quanto gli altri studenti fossero potenti: lui si era confrontato con un genin tenendogli testa, ma loro erano in grado di fare altrettanto? Magari erano anche più forti di lui, l'unico modo per saperlo era aspettare. Ciò di cui era certo era che avrebbe dato il massimo in ogni momento.

Tra un pensiero e l'altro, si fecero le 9.30. “Uffa! Comincio proprio ad annoiarmi! Ma quando arriva questo tizio? Voglio cominciare! E scommetto che anche gli altri non stanno più nella pelle.”, pensò il ragazzo, lanciando un rapido sguardo verso gli altri studenti. Dopo pochi secondi, rigirò gli occhi, e, guardando verso la porta che si trovava a circa otto metri da lui, vide una figura umana entrare nella struttura, con un sorriso forzato stampato in faccia. Non sembrava essere tanto più anziano di lui, anche se ciò non poteva essere detto con sicurezza: sul volto portava una maschera che lo ricopriva in parte. Alto grosso modo 1m 80 cm, sembrava ben irrobustito e atletico. Vestito tutto di nero, il ninja portava un discreto numero di borse addosso, tra cui una bisaccia particolarmente grande. “Chissà cosa ci sarà là dentro!”, pensava Sanji. Intanto, il ninja si era avvicinato ai ragazzi. Sanji si alzò in piedi, e lo raggiunse, con un sorriso a trentadue denti in faccia, pronto a presentarsi. Tuttavia, ciò non fu necessario. Il maestro, mantenendo sulle labbra il sorriso forzato e la finta espressione incoraggiante, disse: -Ragazzi, io sono Torune Aburame, il vostro sensei per oggi e per il tempo necessario a decidere se bocciarvi o promuovervi. Eviterò di farvi perdere altro tempo in chiacchiere, quindi direi di iniziare subito la prima parte del corso. Vi prego di ascoltare con attenzione tutto ciò che vi dirò, tentando di assorbire il più possibile. Adesso andremo ad eseguire un esercizio che vi permetterà di scalare superfici verticali senza l’utilizzo delle mani, e vi farà camminare sulla superficie dell’acqua con l’ausilio del chakra. Per far questo dovrete richiamare a voi il chakra e convogliarlo nelle piante dei piedi senza eccedere nella quantità. Dovrete trovare la quantità adatta voi stessi, perché a seconda della presa che vorrete fare vi servirà uno sforzo maggiore. Fate attenzione a non utilizzare ne poco chakra ne troppo, altrimenti potrete subire delle brutte sorprese, e dovrete stare particolarmente attenti a non rilasciare il chakra durante l’esercizio, altrimenti perderete il controllo e cadrete. Vi consiglio di iniziare subito sulle cortecce degli alberi, quindi sparpagliatevi ed iniziate a fare il lavoro. Un consiglio, iniziate correndo, così avrete maggiori possibilità di presa e troverete più facile completare l’esercizio. Non smettete fino a quando non avrete un controllo perfetto.-.

“E così”,pensò Sanji, “niente presentazioni. Ciò può voler dire solo due cose: o non ha nessuna intenzione di sapere nulla di noi, cosa che ritengo improbabile visto che almeno dei nomi associati ai volti avrà bisogno, oppure ha già raccolto informazioni sul nostro conto, informazioni che magari gli sono pure state procurate dal villaggio. Beh, ciò renderà la faccenda indubbiamente più rapida. Ora, concentriamoci sull'esercizio. Certo, nello scontro con Natsu mi sarebbe stato comodo saper impiegare il chackra in questo modo: schivare gli attacchi diretti sarebbe stato molto più facile. Al lavoro!”. Notando che anche gli altri studenti si mettevano all'opera, Sanji cercò un albero adatto allo scopo: abbastanza robusto e con la superficie del tronco su cui avrebbe camminato piana ma con molti rami ai lati in modo da avere un appiglio in caso di caduta. Trovata la pianta ideale, il giovane si mise subito al lavoro. Si posizionò a circa tre metri dall'albero. “Bene. Non devo apportare poco chackra e devo mantenerlo. Direi che non è certo un esercizio banale. L'unica cosa da fare è tentare.”, pensò il giovane. Rilassandosi, richiamò il chackra, e lo fece convergere nelle piante dei piedi: era pronto. Spiccò una corsa estremamente rapida, pronto per saltare e in seguito appoggiare il piede destro sul tronco emanando chackra per farlo aderire all'albero. Stava per arrivare alla pianta, mancava un metro. “Ora!”, pensò. Aumentando la quantità di chackra emanato dai piedi, saltò. Pensava di farcela, ma le cose non andarono come previsto: il salto non fu alto un metro come doveva essere, ma Sanji, senza aspettarselo, spiccò un salto elevatissimo, raggiungendo almeno i due metri e mezzo, e andò a sbattere la faccia contro il tronco; gemendo di dolore, ricadde di schiena sul morbido manto erboso. Si rialzò e, passato il dolore, si mise a ridere: -Ahah! Fantastico!-, disse. Certo, non era il risultato sperato, ma la possibilità di impiegare il chackra in quel modo lo esaltava. “In ogni caso,”, pensò, “ci ho messo troppo chackra.”. Si predispose per un nuovo tentativo e, quando fu pronto, spiccò la corsa. Saltò controllando che il chackra emesso non fosse esagerato, e solo quando fu in aria cominciò a farne fuoriuscire. In ogni caso, era sempre troppo: dopo neanche un passo, Sanji venne sbalzato indietro e fu costretto a fare una capriola per atterrare in piedi, senza danni.

“Accidenti, non è per niente facile. Il problema è individuare la giusta quantità di chackra, cosa che non sono ancora riuscito a fare. Ne emetto sempre troppo. Cosa posso fare?”. Il giovane guardò la felpa che aveva annodata attorno alle spalle, poi osservò l'albero di fronte a lui, e gli venne un'idea. “Perfetto! Così avrò tutto il tempo di calibrare il chackra!”, pensò esultante. Sciolse il nodo delle maniche e ne prese una nella mano sinistra, lasciando penzolante il resto dell'indumento. “Certo, la felpa si rovinerà, ma questo è un prezzo modico da pagare per imparare.”. Cominciò a correre e, arrivato a un metro dall'albero, emise una gran quantità di chackra dalle piante dei piedi per imitare il movimento di prima, possibilmente arrivando anche più in alto. Saltò, e riuscì a raggiungere i tre metri d'altezza. A due metri e mezzo vi erano due rami robusti, uno attaccato sul lato sinistro del tronco, uno sul lato destro, diametralmente opposti. Con un repentino movimento della mano sinistra, sfruttando la felpa quasi come una corda, fece girare l'indumento attorno all'albero e lo riprese per la manica destra con la mano corrispettiva, mantenendo la presa su tutte e due le maniche. La felpa era avvolta al tronco e sostenuta dai rami che si trovavano sotto di essa. Se lui avesse emesso troppo chackra, tenendo salda la presa sarebbe riuscito a non essere sbalzato via, se ne avesse fatto fuoriuscire poco, sempre attaccato alla felpa sarebbe rimasto appeso all'albero grazie ai rami che avrebbero fatto da gancio. Era la situazione ideale: sarebbe riuscito a rimanere ancorato all'albero sia con l'emissione di troppo chackra sia di troppo poco. Appoggiò i piedi al tronco, e si sentì sbalzare via (come aveva previsto), ma la felpa lo trattenne. Trovato un equilibrio, Sanji cominciò gradualmente a diminuire l'emissione. Ad un certo punto, non sentì più il bisogno di tenere la felpa per rimanere attaccato all'albero: aveva raggiunto la quantità giusta. Tuttavia, la sensazione durò poco: il chackra emesso divenne quasi subito troppo poco, e il giovane si sentì cadere. Come secondo i piani, la felpa e i rami fermarono la caduta, e lui, facendo forza sui muscoli di tutto il corpo, si ritirò su e si issò di nuovo con i piedi aderenti al tronco, ricominciando a emettere chackra. Continuò a variare le emissioni, talvolta sentendosi respingere via, talvolta cadendo come prima. Dopo un poco, aveva compreso bene quale fosse la quantità di chackra giusta, ma non riusciva a mantenerla. “Questa posizione comincia a farsi ostica, meglio scendere e cercare di rendere omogenea l'emissione di chackra comodamente seduti per terra.”, pensò. Lasciò la presa con la mano destra e, sentendosi respingere dall'albero, tenendo la felpa con la sinistra, fece un'altra capriola (come aveva fatto prima) e atterrò in piedi.

Guardando la felpa e rilegandosela poi attorno alle spalle, pensò: “E' ancora indossabile, per fortuna. Bene, ora devo concentrarmi e imparare a emettere la stessa quantità di chackra costantemente.”. Si sedette per terra , e cominciò. Ci mise circa quaranta secondi a imparare a mantenere costante l'afflusso di chackra: non era difficile farlo da fermi e da seduti, ma il giovane era pronto a scommettere che farlo correndo sarebbe stato un altro bel paio di maniche. “Beh, posso solo provare”, pensò. Si preparò, posizionandosi, come al solito, a tre metri dalla pianta. Partì, e dopo essere arrivato ad un metro dall'albero saltò, cominciando a emettere la quantità di chackra adatta. Funzionò. Il piede aderì, e Sanji rimase attaccato all'albero. Felice, cominciò a urlare: -Ce l'ho fat...-, ma non finì la frase. Infatti, il chackra era improvvisamente venuto meno dopo due passi, e Sanji cadde di nuovo. Rialzatosi, rise di felicità: non era riuscito a eseguire del tutto l'esercizio, ma i suoi progressi erano stati notevoli. “Bene,”, pensò, “è ora di completare l'esercizio!”.


CITAZIONE
STATUS

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Contento
Condizione Fisica: Perfetta
Consumi: /
Recuperi: /
Slot impiegati: 0/1
Techiche impiegate: 0/1
Bonus: /
Malus: /

ARMI ED EQUIPAGGIAMENTO

Shuriken 2/2
Kunai 3/3
Flash 2/2
Sacca porta shuriken 1/1
Custodia porta armi 1/1

EQUIPAGGIAMENTO SVELATO

Sacca porta shuriken 1/1
Custodia porta armi 1/1

 
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¬Kob
view post Posted on 17/2/2010, 20:10




Ragazzi...
ho notato un netto miglioramento nei vostri post. Ho notato che lo stile di scrittura è aumentato di livello e anche se ci sono piccoli errori di distrazione/ grammaticali state andando mediamente bene. Tom, su di te non ho nulla da dire, scrivi bene e non hai commesso errori, inoltre mi è piaciuta la tua idea della maglia. Jack e Nagato, voi avete fatto alcuni errori che non dovevate commettere. Innanzitutto avete modificato i vostri post, quando vi avevo chiesto esplicitamente di non farlo, inoltre non avete seguito le mie indicazioni riguardo la lunghezza. Io vi ho indicato 60 righe, ma intendo 60 righe complete, non quelle che vanno a capo dopo una parola o due. Vi ricordo che il parlato non influisce nelle righe, e da ora in poi, per evitare altre incomprensioni sulla lunghezza dovrete seguire le mie indicazioni di post in post, tenendo conto del sistema di word con carattere 12 normale giustificando il foglio. Nagato, tu inoltre hai fatto un macello con la scheda, facendoti il furbo, quindi fino a quando non sarai apposto non potrai continuare il post. Non devi chiedermi il permesso di postare, ma devi essere sicuro che la tua scheda vada bene e che non ci siano errori.

Ora torniamo a noi. Nei prossimi giorni avrete il mio post, anche se sarà corto e di pessima qualità siccome ho avuto un incidente e mi sono rotto la mano destra.

 
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¬Kob
view post Posted on 20/2/2010, 19:15






Impatience

❝Campo di Allenamento; Ore ❾.55
Tutto sommato la giornata non era niente male. Nonostante il periodo dell’anno, il clima era già arrivato ad essere quello di un giorno estivo, il sole splendeva alto nel cielo, il vento non si disturbava troppo a presentarsi imperterrito ai cittadini di quel villaggio e la temperatura andava dai venticinque ai ventisette gradi centigradi, stranamente alta dopo tanto tempo di freddo. Pareva che un corso accademico fosse stato fissato in una bella giornata e che Torune fosse stato scelto come protagonista di tale corso per insegnare a dei giovani studenti cosa vuol dire essere ninja. Non aveva mai eseguito un tale corso prima di quel giorno ed era un po terrorizzato per la riuscita di quel compito, ma nonostante ciò si comportava con strana disinvoltura davanti ai suoi allieva, che già si erano messi sotto a lavorare, seguendo gli ordini dell’Aburame, che aveva approfittato di quella situazione per stendersi sull’erba ancora umida di rugiada e riposarsi, osservando la natura che lo circondava. Il giovane ninja aveva sempre rispettato la natura e gli animali che popolavano quel mondo, l’unica cosa con cui si trovava in disappunto era l’uomo, protagonista di atrocità e sventure che non esisterebbero naturalmente sulla terra, l’essere che aveva ridotto il resto delle creature viventi a sottoposti e a marchingegni utilizzati per la guerra e il dominio. Sfortunatamente, però, anche quel giovane Aburame utilizzava la natura e gli insetti per i suoi scopi personali, ed anche se lo faceva per scopi che definiva “superiori” o “per il bene di tutti” non cambiava molto dagli altri. Così il ninja si dispose sull’erba, con le mani incrociate dietro la testa e le gambe piegate, ascoltando il canto degli uccelli, il fruscio delle fronde mosse dagli alberi e i rumorosi tentativi di quei giovani ninja che speravano di riuscire facilmente nel loro intento.

“La vita non sempre è facile, questi giovani devono imparare a pensare che per ogni cosa c’è un prezzo, e che il prezzo da pagare per diventare ninja è molto alto. Bisogna essere pronti a fare ciò che non si vuole fare, agire per il bene di qualcosa che ritieni sbagliato e rinunciare ai propri legami e sentimenti. Non tutti riescono a farlo, anche i più talentuosi. Inoltre non bisogna avere fretta di essere forti in poco tempo, la fretta non serve a niente se non ad eseguire male ciò che avresti eseguito bene spendendoci appena pochi attimi di più, se uno vuole migliorare deve sapere che bisogna andare piano, eseguire bene tutti i gradini di una scalinata ed impegnarsi al massimo e poi bisogna credere in se stessi ed evitare di sottovalutare e sopravvalutare gli avversari e le prove che si trovano sul cammino. Però tutto questo lo devono scoprire da soli, devono provare le sensazioni sulla pelle e devono avere paura. Io gli indicherò soltanto la via per poter imparare tutto ciò al meglio.”

Passarono i secondi, e dopo i secondi passarono i minuti, e il chuunin restava fermo, immobile ad osservare i tentativi dei ragazzi che provavano e successivamente fallivano e che pian piano trovavano i modi per continuare il lavoro. Torune si sorprese particolarmente di un ragazzo, uno di quelli di Konoha, che aveva ideato un metodo per assicurarsi una presa salda all’albero, in modo da evitare brutte figure e tentativi falliti, e trovare più facilmente la quantità adatta per rimanere attaccato all’albero. Aveva utilizzato la propria felpa per aggrapparsi ad uno dei rami più bassi dell’albero, così da evitare di cadere e rimanere in equilibrio durante il controllo del chakra.

“Quel ragazzo ci sa fare...”

Non passò molto tempo prima che qualcuno chiese aiuto direttamente al chuunin su come fare l’esercizio, la prova era difficile e non era semplice adeguarsi alle richieste del chuunin, così, il giovane Torune decise di muoversi da quel manto erboso, destarsi ed aiutare i principianti.

«Ah ragazzo, il trucco in questo esercizio è semplice: non c’è alcun trucco. Dovete solamente trovare la quantità adatta di chakra e riuscire a mantenerla abbastanza da poter camminare su superfici verticali. L’unico copnsiglio che vi posso dare è quello di trovare prima la calma interiore e poi concentrarsi abbastanza a lungo da mantenere costante la quantità di chakra necessaria. Mi sorprende che me lo abbia chiesto tu, Kiriano, ho sempre pensato che voi ninja della nebbia foste tosti e riservati, mentre tu appari totalmente differente da loro. Spero di esservi stato utile ragazzi, adesso continuate pure l’esercizio, e non disturbatemi più.»

Detto ciò tornò a sedersi nuovamente, attendendo la fine del loro esercizio.


CITAZIONE

Indicazioni


Ragazzi, innanzitutto mi scuso con voi per il pessimo post, poi vi chiedo di seguire tutte le indicazioni che vi ho dato fino ad ora e di completare l'esercizio. Per questo post vi chiedo 50 righe ben descritte, naturalmente il mio parlato non conta.


 
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31 replies since 7/2/2010, 20:28   525 views
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