CITAZIONE
Narrato
"pensato"
-parlato-
POST DI COMBATTIMENTO N° 1- Sanji Mugiwara Mentre parlava, Sanji esaminò meglio il suo avversario, ma le uniche caratteristiche che riscì a carpire furono l' altezza grosso modo simile alla sua, la capigliatura stranamente candida e il fatto che non fosse completamente da solo: proprio da lui, infatti, si sentiva abbastanza chiaramente, nel grande silenzio, un rumore sommesso simile ad un ringhio, intervallato, talvolta, da qualche guaito; era probabile, da quei versi, che la bestia, probabilmente attaccata in qualche modo alla schiena del suo padrone (non sapeva come, in quanto non era in grado di vederla), fosse un cane, o qualche essere simile.
Dopo aver pronunciato quelle parole, Sanji attese la risposta dell'uomo di fronte a lui. Era tranquillo, ma stava comunque attento: non conosceva nulla di quel ninja (aveva intuito il fatto che si trattasse di un ninja dal fatto che si trovasse in quel posto), che avrebbe potuto benissimo, per quanto ne sapeva, attaccarlo improvvisamente. Tuttavia, il ragazzo (che era un ragazzo lo capì dalla voce) rispose in tono eccitato ma non aggressivo:
-Bene Bene. Uno scolaro a quanto pare. Be piacere il mio nome è Natsu, esponente del clan Inuzuka. Vorrei prima sapere per quale motivo sei qui, e se non ti dispiace, vorrei anche allenarmi un po’ con te. Una cosa che potrebbe giovare ad entrambi, non pensi?-
Nella testa di Sanji si affollarono una marea di pensieri.
“Calmati e organizza la tua mente!”, pensò fra sé se sé l' aspirante ninja, “Dal modo in cui ha detto che a quanto pare sono uno scolaro, direi che è di rango superiore, e dunque sarà un ninja professionista, come ci si aspetta da qualcuno che si avventura qui. Ha detto di essere un esponente del clan Inuzuka, dunque è un abitante di Konoha; per di più, ho la conferma che quel rumore che sento già da prima sono i versi di un cane, di dimensioni abbastanza ridotte, a giudicare dal fatto che non posso vederlo ma che è estremamente vicino al suo padrone, probabilmente attaccato alla sua schiena, magari raggomitolato in una sacca o qualcosa di simile. Non ha intenzione di attaccarmi per uccidermi, come si evince dalla proposta di allenarsi insieme che mi ha fatto. Direi dunque che, visto che sono venuto qui per fare esperienza, posso soddisfare il suo desiderio, ma stando sempre molto cauto. Morire qui sarebbe sconveniente.”.
Sanji, dopo aver analizzato la situazione, si sentiva un po' più tranquillo.
-Accetterò la tua richiesta, Natsu. In effetti, sono venuto qui per allenarmi, e trovare un avversario con molta più esperienza di me, un ninja già promosso all'accademia, se non erro, e per di più che impiega un compagno animale, un cane, per combattere, è stata veramente una fortuna. Non credere che io sia stupido a rivelarti ciò che ho scoperto di te: credo soltanto che, oltre al fatto che tu già avrai sospettato del fatto che io abbia già intuito queste cose, mi sarà più utile combattere in condizioni sfavorevoli, scoprendo momento per momento nuovi elementi solo durante il corso della battaglia, e non prima. Ci alleneremo insieme, dunque, niente da ridire. Ti porrei solo una richiesta: visto che sei più forte di me quasi di sicuro, non uccidermi, se puoi; prima di andare all'altro mondo, infatti, mi piacerebbe godermi un po' la vita terrena, visto che dopo probabilmente non c' è nulla. Detto questo, possiamo cominciare. Non attenderò che tu faccia la prima mossa. Iniziamo!-
Il giovane era eccitato: quello era il suo primo vero combattimento! Ma improvvisamente gli venne un dubbio: era sicuro di voler dare inizio alle danze per primo, con quella poca esperienza che possedeva? Probabilmente la sua tattica, qualunque fosse quella che avrebbe escogitato, sarebbe stata facilmente anticipata da un ninja già promosso all'accademia, in quanto abbastanza banale e da principiante. Fatto questo ragionamento rapidissimo, il giovane cambiò idea: era meglio lasciare l'attacco al giovane avversarrio e porsi solo in condizioni un po' migliori per lottare sfruttando meglio le sue poche capacità al momento opportuno. Non si contraddisse ad alta voce (dunque non dichiarò di voler concedere la prima mossa), però, ma solo nel pensiero: la sua affermazione precedente (“Non attenderò che tu faccia la prima mossa.”) gli sarebbe stata utile. Il ragionamento intero era durato in realtà molto poco, su per giù tre secondi, il tempo in cui, l'avversario avrebbe pensato, Sanji avrebbe potuto escogitare una prima tattica. Rapidamente, Sanji prese un Kunai, come per lanciarlo, e proprio nel momento in cui avrebbe dovuto scagliare il dardo, fermò improvvisamente il movimento e saltò verso un ramo alto circa tre metri, posto alla sua sinistra, sfruttando una sporgenza di un tronco dietro di lui posta a un metro e mezzo come appoggio per affrontare il salto, abbastanza, forse troppo, alto per un balzo unico. Confidava nel fatto che il suo avversario sarebbe caduto nel tranello, perché un attacco frontale con un kunai era abbastanza tipico, presumeva, come inizio di combattimento per uno studente, e anche perchè l'Inuzuka si sarebbe probabilmente ricordato della precedente dichiarazione di attacco di Sanji (“Non attenderò che tu faccia la prima mossa.”). Salito sul ramo, sempre osservando il nemico, si posizionò, rivolto verso di lui, che si trovava a circa sei metri di distanza (il salto non aveva allungato di molto le distanze in realtà), ovviamente più in basso, in posizione di difesa, impugnando il kunai che aveva impiegato per la finta. Così attese la mossa dell'avversario, immobile e teso come una corda di violino, pronto a proteggersi, schivare o contrattaccare.
CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chackra: 50/50
Condizione mentale: Contento, esaltato, concentrato sull'imminenete offensiva dell'avversario
Condizione fisica: Buona (nessuna ferita o dolore)
Equipaggiamento svelato: 1 kunai
COMUNICAZIONI:
-Ho scritto che sentivo i guaiti sommessi del cane forse un "bastardamente"...però tu non hai mai detto che il cane ha smesso di guaire, mi dispiace XD
-Il fatto che il cambiamento di idea sia avvenuto in tre secondi circa, spero concorderai con me, è possibile in quanto nello scritto è descritto minuziosamente, ma nella realtà virtuale del gioco è improvviso e repentino (cosa che ho precisato nel testo con l'uso iterato di parole simili a improvvisamente o rapidamente).
-Il salto, in quanto alla fine attua un movimento solo in vericale e a sinistra, non indietro, non cambia di molto le distanze fra i due, come precisato sul testo. Spero che tu sia d'accordo con me anche su questo.
BUon post, posta quando vuoi. Ciao!