Allenamento Chakra

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Giso
view post Posted on 14/11/2009, 17:38




SPOILER (click to view)

Narrato
«Parlato»
Parlato Akihiro



Se ne stava seduto nella sua camera l'aspirante ninja della nebbia. Chiuso nella sua stanza. Barricato nella sua mente. Da poco era venuto a conoscenza di essere un diretto discendente dello Shodaime Hokage, Hashirama Senjuu. Colui che riusciva a controllare il Mokuton, l'Arte del Legno. E logicamente anche colui che fondò Konoha. Konoha, il solo nome riempiva d'odio il ragazzo. Quel covo di luridi porci. A Kiri si trovava bene, gli abitanti del villaggio erano riservati e francamente poco loquaci. Ciò all'inizio lo aveva aiutato, non parlare del suo dolore, marcirci dentro. Era una soluzione ovvia quanto autolesionista quanto però facile. Sarebbe stato oggettivamente molto più duro per l'allora già debole mente del bambino confidarsi con un perfetto sconosciuto. Aprire il cuore ad uno che probabilmente neanche lo comprendeva. Impossibile. Quindi si tenè tutto per sè; il dolore, le sofferenze. Solo dopo capì che quella strada portava inevitabilmente a due conclusioni, entrambe da evitare il più possibile. La prima, che a parer del giovane era quella peggiore, era diventare freddo, cinico. Essere una macchina che apparentemente non prova nulla ma che in realtà soffre molto più degli altri. La seconda conclusione è quella nella quale è sfortunatamente, o fortunatamente dipende dai punti di vista, caduto il giovane. In pratica il dolore fa diventare il giovane molto triste. Una tristezza quasi perpetua che lo attanaglia di giorno e di notte e non gli lascia scampo nei momenti di profonda solitudine. Anche questa conclusione porta all'alienamento dagli altri. Fortunatamente il ragazzo trovò una soluzione a questo suo dolore, una soluzione che gli permettesse di riuscire parzialmente di venirne fuori. Ridere. Il riso fu la soluzione più banale quanto quella più efficacie per combattere il dolore. Ma il dolore tornava sempre a galla, come qualcosa che si vuole eliminare ma è impossibile farlo. E in fondo deve essere così. Non si può in alcun modo cancellare il passato; soprattutto perchè senza il passato non c'è futuro, e senza il futuro non c'è vita. E' per questo che il giovane iniziò ad apprendere i fondamenti della musica, ispirandosi ad un grande profeta che attraverso le sue canzoni riusciva a trasmettere un grande messaggio. Lo aveva preso a modello e spesso cantava le canzoni. Con questo stratagemma riusciva ad uscire dal suo dolore e a confinarlo nella parte più remota del suo essere.
Si alzò in piedi e si diresse verso la parete. Lì era appesa la sua chitarra. Un normalissimo strumento musicale comprato a Kiri. Suonò qualche nota per testare le corde e sgranchirsi la mano sinistra. Poi partì.

«Jah would never give the power to a baldhead
Run come crucify the Dread...»


La mano destra correva veloce pizzicando con discreta maestria le corde arpeggiando gli accordi. La mano destra cambiava posizione di tanto in tanto andando a formare gli accordi che componevano la canzone.

«... Time alone - oh, time will tell:
Think you're in heaven, but ya living in hell... »


Tutto sommato tecnicamente la canzone non era difficile tecnicamente e il ritmo era abbastanza lento. Ma proprio nella sua semplicità questa canzone aveva affascinato il ragazzo più di altre.

«... Think you're in heaven, but ya living in hell
Think you're in heaven, but ya living in hell... »


Nel suonare il tempo passava rapido, come rapito dal ritmo, o forse era il giovane ad essere rapito. Domande difficili da interpretare e ancora più difficile era rispondere. Lo sguardo vagò senza una meta nella stanza semi buia per poi fermarsi quasi inconsciamente sull'orologio appeso al muro, segnava le otto e quindi minuti. La mente del giovane spazzò via l'inebriante ed incalzante ritmo della canzone ritornando lucida. Subito lo sguardo, ora attento, tornò sull'orologio, segnava ora le otto e sedici. SI rilassò notevolmente. Aveva appuntamento alle nove meno un quarto con un Chuunin di Kiri che aveva gentilmente accettato di fargli da sensei per un piccolo allenamento pre-accademico. Niente di speciale, gli avrebbe insegnato ad impastare il chakra sotto ai piedi per poter camminare sull'acqua e su pareti verticali o addirittura a camminare a testa in giù. L'idea lo allettava non poco. Fortunatamente aveva letto l'ora prima che fosse troppo tardi riuscendo così ad evitare un possibile ritardo. Sicuramente non sarebbe stata allettante l'idea di incappare nella possibile furia del sensei. Ci aveva parlato solo una volta con quell'uomo, Akihiro Hinaji, e gli era sembrata una persona molto fredda e distaccata. Nulla di strano, molto abitanti di Kiri sono poco luquaci, ma su questo Chuunin circolavano strane voci. Alcuni dicevano che era un pazzo, altri che era un ottimo ninja. Francamente non sapeva a chi credere, ma l'unica cosa certa era che doveva andarci molto cauto con quell'uomo.
Non tergiversò oltre, raccolse rapidamente il suo esiguo equipaggiamento e uscì di casa vestito con una camicia bianca e dei pantaloni neri. S'incamminò con passo lento al luogo stabilito dal sensei per l'allenamento, un piccolo laghetto circondato da qualche sporadico albero. Il luogo era abbastanza defilato rispetto al resto del villaggio, anche troppo a parer del ragazzo che mentre camminava si accorgeva che il paesaggio si faceva sempre più naturale e sempre meno menomato dall'uomo. Raggiunse il luogo prestabilito in qualche minuto prima dell'appuntamento e si mise ad aspettare silenziosamente, sedendosi per terra. L'erba fredda lo fece rabbrividire quando venne in contatto con le mani tant'è che gli fece scappare una debole espressione di sorpresa. Si guardò attorno, quel luogo aveva qualcosa di mistico, o forse era la nebbia a dargli quell'aria. Già, quella nebbia che circondava tutto a Kiri. Gli era piaciuta la prima volta che l'aveva vista, dava un alone mistico al villaggio che aveva un non so che di speciale per il giovane. Perso nei suoi pensieri quasi non si accorse dell'arrivo del Chuunin che lo salutò con un freddo cenno del capo. Il giovane s'inchinò in risposta.

Noto con piacere che sei in orario. Bene cominciamo. Da me riceverai solo le nozioni base, sta a te poi metterle in pratica e riuscire nell'allenamento

Parlò con tono chiaro e freddo. Evidentemente quel tipo doveva essere un calcolatore, uno di quei ninja freddi e cinici, perfetti per le missioni più sanguinolente. Il ragazzo ascoltò con attenzione ogni singola parole del Chuunin. Questi continuò.

Allora non è per niente difficile. Devi semplicemente concentrare il chakra sotto i piedi e mantenere il flusso costante. In questo modo riucirai a camminare su superfici altrimenti impraticabili

Dopo il silenzioso assenso del giovane il Chuunin si fece da parte facendogli intuire che d'ora in avanti non avrebbe dispensato consigli. Poco male, si sarebbe arrangiato; l'esperienza è il migliore dei maestri. Congiunse le due mani nella posizione della tigre e concentrò il chakra sotto ai piedi [Bassissimo]. Iniziò a correre verso un albero con la corteccia particolarmente liscia cercando di mantenre costante il flusso di chakra costante. Non gli ci volle molto per capire che il tentativo era fallito ancora prima di cominciare: fece appena tre passi prima di cadere per terra con un sonoro tonfo. Imprecò massaggiandosi l'osso sacro. Concentrare il chakra sotto ai piedi non era in sé per sé difficoltoso, il problema sopraggiungeva quando bisognava muoversi e mantenere il flusso di chakra costante. Si rialzò in piedi tutt'altro che demoralizzato: ci avrebbe riprovato. Ancora una volta concentrò il chakra nelle piante dei piedi [Bassissimo] e corse rapido verso l'albero. Il risultato fu lo stesso di prima, anzi peggiore. Questa volta riuscì a fare solo due passi ma non perché il flusso di chakra si fosse interrotto, bensì perché si era rotta la corteccia dell'albero. Strano. Il ragazzo aveva scelto proprio quell'albero proprio perché aveva una corteccia liscia per evitare quindi incidenti simili. Molto strano il fatto che si sia rotta così all'improvviso. Il giovane prese il pezzo di corteccia e lo esaminò un attimo e alla fine convenne, anche se l'esame del pezzo di corteccia non aveva dato risultato alcuno, che il problema doveva essere stato la quantità di chakra concentrata. In effetti, proprio per mantenere costante il flusso aveva concentrato più chakra nei piedi. Riuscendo quindi a venire a capo del mistero, il giovane imbaldanzito si accinse a tentare ancora. Concentrò ancora una volta il chakra nei piedi [Bassissimo] e cominciò a scalare l'albero. Fece, il primo passo, poi il secondo, poi il terzo, il quarto, il quinto. Inebriato dal parziale successo allentò la concentrazione e cadde da una considerevole altezza. L'urto con il suolo coprì il sibilo impaziente del Chuunin che osservava la scena da posizione defilata. Contento del tentativo seppur ammaccato si rimise in piedi stavolta pronto ad affrontare ogni evenienza impastò il chakra nei piedi [Bassissimo] con espressione determinata in volto. Rapido e deciso corse verso l'albero brucando la distanza a grandi falcate. Una volta sulla corteccia corse rapido verso la cima e la riuscita dell'impresa. Non poche volte rischiò di cadere ma riuscì sempre all'ultimo a rimanere in piedi fino a raggiungere la cima dell'albero. Una volta arrivato trasse un sospiro di sollievo e gli parve di intravedere il sensei trarne un altro. Strabuzzò gli occhi convinto di aver visto male, quindi scese in fretta dall'albero e si diresse dall'uomo che aveva atteso in piedi l'esecuzione dell'esercizio.

Bravo. Ora fai lo stesso tranne che sulla superficie del lago

La poco entusiasmata risposta del Chuunin smorzò il morale del ragazzo che si diresse però rapido sulla riva del laghetto. Ne scrutò il fondo, era alto mezzo metro circa nella parte dinanzi all'aspirante Genin mentre invece non si riusciva a vedere il fondo della parte centrale e presumibilmente più bassa. Poco male, quella parte di lago non gli sarebbe stata di alcun aiuto. Trasse un profondo respiro ed impastò il chakra nei piedi come prima [Bassissimo] e allungò il piede destro sulla liscia superficie dell'acqua. Appena posò il piede notò con piacere che questo non affondava, benché non tutto il peso del corpo gravava su quel piede. Infatti, non appena sollevò il piede sinistro il destro affondò e il giovane ebbe la spiacevole sensazione dell'acqua che s'infila ovunque. Entrambe le gambe erano immerse dalla coscia in giù. Faticosamente uscì dall'acqua cercando di ignorare la sensazione di gelo che stava rapidamente diffondendo dalle gambe al resto del corpo. Non era affatto semplice come se l'era immaginato, ed era molto più difficile camminare sull'acqua che camminare sugli alberi. L'acqua infatti, essendo una sostanza liquida, aveva molta meno stabilità rispetto alla corteccia di un albero e quindi camminarci sopra era un impresa molto più ardua. Non si demoralizzò però e impastò nuovamente il chakra [Bassissimo]. Come prima pose il piede destro sulla superficie del lago e dopo sollevò il sinistro. Con suo sommo stupore era riuscito a non affondare e a restare in piedi sopra il ciglio dell'acqua mosse qualche incerto passo sopra all'acqua cadendo però ancora una volta e ancora una volta inzuppandosi le gambe. Con grande fatica uscì ancora una volta dall'acqua e si accasciò sulla riva a carponi stanco per il continuo utilizzo di chakra. Si rialzò con il fiatone deciso a porre fine a quell'estenuante allenamento. Concentrò ancora una volta il chakra nelle piante dei piedi [Bassissimo] e avanzò verso il lago. Riuscì a farcela. Un passo dopo l'altro riuscì ad addentrarsi per qualche metro sul lago per poi tornare indietro stremato ed essere raggiunto dal Chuunin.

Bravo. Col tempo diventerà una cosa naturale tranquillo. Non hai più bisogno di me

Disse e si dileguò in attimo. Il tono come al solito freddo tradiva una nota d'impazienza. Avrebbe dovuto prenderne nota, ma ora era troppo stanco. Si accasciò sull'erba fresca.



CITAZIONE
OT: per chiunque corregga è stato un piacere scrivere in questo forum dopo tanto tempo. Credo comunque di aver scritto le 80 righe di word richieste.

 
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† K y u b i »
view post Posted on 15/11/2009, 16:58




Va bene va bene! :sicomeno:

Per l'Exp e i Ryo vedrò di darteli più avanti ùùù
 
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† K y u b i »
view post Posted on 21/11/2009, 10:32




Allora…allora. Giso, ho letto il post, forse ci ho messo più tempo del necessario ma ho avuto da fare e sfiga vuole che il sottoscritto non abbia ancora finito ùùù Ci conosciamo da un po’, i post che facevi una volta sembrano essere rimasti quelli di un tempo, mi fa piacere. L’unica cosa che ho visto, ed è buona sebbene mi pare strana, e che hai scritto abbastanza, sicuramente sopra il tuo solito standard visto tempo addietro. Mi domando se sia solo perché questo è il primo post xD Oltre questo fattore X, il post mi sembra Ok, ammetto che sei il solito palloso nella scrittura xD Ma bon, ci piaci così ciòvane. °-° Continua a produrre post corposi come questo, magari mettendoci più impegno nelle descrizioni di azioni e paesaggi ed anche nel mostrare il pensiero del tuo personaggio. Altro su quello che hai scritto non mi viene da dirti… Non mi garba solo questa tua decisione, hai mollato Shin solo.. Maledetto ùùù xD L’allenamento del chakra è convalidato appieno, buona fortuna per l’esame Genin contro il Sanguinario. Volevo darti di più, speravo infatti in un post lungo quanto un papiro xD Però come allenamento singolo comunque sei stato appena sopra i parametri richiesti.

Exp: 68
Ryo: 270

Addio, vado a vedere altre cose! :sicomeno:


 
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2 replies since 14/11/2009, 17:38   323 views
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