Chuunin's Training

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¬Kob
view post Posted on 18/10/2009, 16:37




Chuunin's Training

CITAZIONE

Nomi: Uchiha Sosuke Vs Senju Yahiko
Gradi: Genin Vs Genin
Eenergie: Verde Vs Gialla
Villaggi: Konoha Vs Suna
Luogo dello scontro: Campo di allenamento n°4 dell'accademia ninja di Konoha
Lo scontro prevederà un post iniziale e poi inizierà subito con lo scontro per una durata di 4 post a testa compreso il finale.
Non sarà possibile morire.


Dalla linea d'entrata fino alla riva ci sono all'incirca 75 metri, la stessa distanza è ricoperta da una parte della foresta all'altra. Sosuke è posizionato all'incirca a 25 metri dall'entrata.




Edited by ¬Kob - 18/10/2009, 21:55
 
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¬Kob
view post Posted on 18/10/2009, 19:53




»Chuunin
The Training


«La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.»
Arthur Schopenauer



»Ecco che come tutte le mattine, come un pendolo che torna sui propri passi, arriva il momento in cui l’enorme sfera incandescente attraversa quella landa, quelle città e quelle case, che risentono degli effetti di esso. I raggi della stella passavano quindi in rassegna, disturbando le persone meno inclini ad alzarsi. Così, abitudinariamente come il sole, il giovane Sosuke aprì le palpebre a forza. Era una buona mattinata per dormire. Le coperte che gli ricadevano delicatamente addosso erano calde e ricoprivano quasi completamente il ragazzino, che desiderava tornare a sognare. Quel tepore che coccolava tanto il genin si sarebbe presto annichilito con l’aria fredda e pungente del mattino, le palpebre ancora pesanti, che non vorresti deludere, ormai si stavano a poco a poco abituando alla luce del giorno ed il desiderio di rimanere a dormire in quel letto presto avrebbe rinunciato al martellare. L’Uchiha rimase ancora pochi secondi raggomitolato nel letto, poi, spinto da una strana forza di volontà, che ancora non era riuscito a dominare completamente, scansò le coperte dal proprio corpo, poggiò delicatamente i piedi a terra e tastando la fredda superficie del pavimento si alzò, riacquistando inconsciamente la posizione eretta degna di un uomo. Il ragazzo passò delicatamente una mano sulla fronte, poi passò i capelli che gli scivolarono tra le mani gli ricaddero sul viso, poi, dopo un attimo di esitazione si diresse nel bagno. Aprì l’acqua calda della doccia, poi usò i servizi e si infilò sotto il potente getto d’acqua, che fuoriusciva da quella manichetta appoggiata al muro. Purificato il suo corpo, il ragazzo tornò nella stanza precedente, dove con un solo asciugamano alla vita estrasse dal mobile chiamato armadio un vestito semplice. Infilò i pantaloni e la maglietta con su inciso il simbolo della sua casata, infilò i sandali ai piedi e prese dal comodino il copri fronte che giaceva accanto ad una vecchia fotografia raffigurante il suo lavoro duro. Così, legato alla fronte il simbolo del villaggio, e alla vita la cintura con tutto il suo armamentario, intraprese la via per il centro del villaggio. Non sapeva ancora bene dove andare, giornate come quelle al ragazzo non capitavano poi tanto spesso, così, sovrappensiero, camminò lungo le vie del villaggio, osservando sovrappensiero gli edifici e la gente, che rincorreva i propri doveri e mentre faceva ciò pensava e se non fosse stato per un giovane per la strada, avrebbe probabilmente continuato per tutta la giornata. Era un ragazzo di appena diciassette, con un’uniforme da chuunin ed una bandana in testa con su inciso il simbolo del villaggio, di statura superava l’Uchiha di molto, e di muscolatura era ben messo, ma sembrava essere stranamente turbato dalla presenza del ragazzino. «Hey Uchiha, non ti si vede più tanto spesso in accademia. Ho saputo che parteciperai agli esami che si terranno a breve, spero proprio di assistere, dicono che sei il favorito. Cosa ne diresti di passare in accademia oggi, magari riesco a farti assegnare un campo d’allenamento tutto per te.» disse con una voce tesa e disturbata. La proposta non era da scartare, da tempo non faceva molto allenamento, veniva sempre richiesto per delle missioni e quasi sempre era costretto ad accettare. Gli allenamenti invece non venivano quasi mai a galla nei programmi del giovane Uchiha che risentiva di questa scarsa preparazione, nonostante fosse al centro dell’attenzione del villaggio. Così, continuando a camminare, pensando al da farsi, arrivò al grande edificio in cui tempo prima era stato chiamato per affrontare l’esame per diventare genin. Decise quindi di farsi un giro, vedere se alla fine quel ragazzo era riuscito a procurargli un campo di allenamento e se magari trovava qualcuno contro cui scontrarsi per amplificare le proprie capacità di combattimento. Non ebbe il tempo di aprire la porta, che subito un assistente dall’ufficio di collocazione dei campi d’addestramento si presentò a lui, consegnandogli le chiavi del campo d’addestramento numero 4 ed elogiandolo particolarmente per la visita. «Grazie di averci onorato con la sua presenza, siamo felici di poterle rendere dell’aiuto affinché possa lei superare brillantemente gli esami come noi ci aspettiamo. Desidera che la accompagni al campo di allenamento?» disse di tutta fretta, quasi strozzandosi tra una parola all’altra. Sorpreso dalla reazione dell’inserviente, l’Uchiha si fece accompagnare al campo di allenamento e quando fu finalmente solo iniziò ad occuparsi delle cose serie. Si sedette a terra, slegò dalla vita l’armamentario, e con la schiena verso l’uscio si concentrò, raccogliendo a se il chakra, ascoltando i suoni della natura e l’immenso silenzio che circondava quelle distese d’erba e d’acqua. Il canto degli uccellini a poco a poco si faceva sempre più lontano, il rumore dell’acqua si allontanava dai pensieri del ragazzo, le fronde degli alberi non producevano più quel fastidioso rumore di foglie e rami secchi che cozzavano tra loro producendo suoni fastidiosi. Il ragazzo ormai ascoltava, ed allo stesso tempo escludeva i suoni della natura dal proprio cervello, cercando di cogliere quello che non sarebbe dovuto essere li, cercando di fare attenzione a tutto ciò che poteva.




«Qualunque cosa succeda, ci sono sconfitte che hanno più dignità di una vittoria..»
Anonimo



Chakra: 200/200
Condizione Mentale: Rilassato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: //
Techiche utilizzate://
Bonus: //
Malus: //
Equipaggiamento: 10/10 Kunai;10/10 Shuriken; 3/3 Carte Bombe; 2/2 Flash; Katana; 40m di Filo d'acciaio; 3 Tonici azzurri.





 
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[°Turk°]
view post Posted on 19/10/2009, 18:19





Uchiha's blood



Paglierini raggi di sole si riflettevano sul freddo pezzo di ferro raffigurante il villaggio natio, legato sull’apparentemente gracile braccio del giovane Yahiko. Aveva viaggiato per ben tre giorni, e finalmente era riuscito a raggiungere il maestoso villaggio della foglia. “Chi accidenti me lo ha fatto fare?.” Pensò fra se e se, negando di attenzione ogni altra cosa lo circondasse, ferma o in movimento che fosse. Dalla cima delle mura il giovane, disteso supino sulla passerella, fissava ininterrottamente le nuvole, con la sigaretta in bocca, sbuffando fuori, di tanto in tanto, un agglomerato di fumo e aria. “Sono riuscito a portare a termine la missione che mi aveva affidato il vecchio Sojiro.” Infatti egli si era recato a Konoha per portare a compimento una missione, ovvero consegnare una pacco personale al signor Reto Hoshigawa, per conto del vecchio mercante del villaggio della sabbia, Sojiro Zembaru. Il giovane ninja, a malincuore, fu costretto ad accettare la missione e dopo poche ore, si ritrovò in cammino verso il villaggio nel paese del fuoco. Aveva dovuto superare ogni genere d'intemperie, dalla pioggia alle tempesta di sabbia, e una volta arrivato, si era addormentato in piedi, di fronte alla guardia del portone principale, che lo aveva destato da quello stato pietoso per chiedergli i documenti e per rispondere ai quesiti del ragazzo riguardo alla locazione del negozio del signor Hoshigawa, per poter portare a compimento la missione. Grazie alla gentile e vigile guardia, il pacco, di cui tuttora ignora il contenuto, era arrivato a destinazione, e per ricompensare il grande sforzo che aveva dovuto compiere il giovane, il gentile signor Hoshigawa si offrì di ospitarlo per tutto il soggiorno a Konoha.
Il fumo si disperdeva nell’aria, mentre ricordi riaffioravano nella mente del giovane. «Stando qui non se ne fa nulla della giornata…meglio farsi un giretto per il villaggio, magari incontro qualcuno, chissà.» annunciò come se stesso di fronte a migliaia di persone.
Nel frattempo cercava le scale per scendere, e quando, dopo vari tentativi, rimase deluso di non averne trovata nemmeno una, decise quindi di prendere la strada più semplice e veloce, così si lanciò alla cieca nel vuoto più assoluto, ove era impossibile notare differenza alcuna tra un lampione e una persona. Quando atterrò, fu fermato nuovamente dalla guardia, e così dovette mostrare nuovamente i documenti e il lascia passare che gli era stato consegnato nella magione del Kazekage.
«Ancora tu…» ridacchiò il giovane controllore.
«Eh si…ora vado a farmi un giretto per il villaggio!» disse cercando espedienti per concludere più velocemente possibile il dialogo con la diffidente guardia del portone.
«Ah…allora vai, ma cerca di non fare qualche casino.» ammonì.
«Certo certo…» e così il giovane Yahiko riuscì ad entrare dentro all’aggrumato informe formato da centinaia e centinaia di persone, che camminavano in ogni dove, tutte indaffarate a svolgere i propri doveri.
A pochi metri dal sunense, due chunin –identificabili per via della loro giacchetta verde con il colletto-, stavano chiacchierando del più e del meno, uno affianco all’altro, come due buoni amici, mentre passeggiavano nella stessa direzione del giovane genin.
«Ho incontrato Sosuke prima…è davvero un bravo ragazzino…ha solo dodici anni ma ha già una grande voglia di diventare un grande ninja…non pensi?» disse quello alto e biondo, dalla corporatura massiccia.
«Già…hai proprio ragione…è sempre stato un bravo combattente. La sua presenza all’interno del villaggio fa veramente molto onore al clan Uchiha…lui e…»
Il giovane ninja non ebbe il tempo di concludere la frase, che Yahiko gli si avventò contro, afferrando il più basso e meno robusto per l’alto colletto della giacca.
«Ho sentito…Uchiha…giusto?» ringhiò a bassa voce il giovane.
«Esatto…cosa vuoi marmocchio?» ribatté il chunin che era stato assalito, con un tono di sfida.
«Voglio vederlo.» prese un po’ di fiato «…subito…dov’è?»
«Al campo di addestramento numero quattro dell’accademia ninja. Non so però se ti convenga irritarlo.» rispose l’uomo alto e muscolo.
Il giovane li ringraziò e si scusò e cominciò una corsa frenetica da un tetto all’altro, rischiando più volte di scivolare a causa della sua fretta.
In pochi minuti raggiunse l’accademia, grazie alle chiare indicazioni che gli aveva fornito il gentile signor Hoshigawa la sera precedente, mentre gli illustrava i luoghi più interessanti del villaggio. Di fronte a lui un semplice, ma al tempo stesso, stupefacente, edificio, circondato da un bello spiazzo di terra battuta nel quale, agli angoli sono posti degli alberi, il cui solo utilizzo è sostenere un’altalena, ma non perse tempo a osservarlo, e si lanciò subito contro il portone, e lo aprì con una maleducazione inconcepibile, tanto che la segretaria rimase a bocca aperta.
«Le…lei…è?» Balbetto la giovane donna, con un filo di paura, sconvolta dalla burbera entrata del genin.
«Il mio nome è Yahiko Senjuu…sono qui perché ho saputo che un genin, più o meno della mia età si sta allenando entro la mura di questa accademia.» disse velocemente il ragazzo.
«si…il giovane Sosuke Uchiha…cosa vuoi da lui?» chiese la donna, mantenendo però un filo di preoccupazione nel tono della voce.
«Voglio parlare con lui.»
Dopo numerose insistenze da parte del Senjuu, la donna non poté fare a meno di acconsentire, e così lo accompagnò fino al portone che, lo avrebbe fatto entrare entro i limiti del campo di addestramento, delineati da una recinzione. La porta si chiuse alle spalle del giovane senza emettere rumore alcuno. Il giovane accennò un piccolo sorriso beffardo, poiché eccitato come non mai, tanto che le gambe gli tremavano.
«Un altro…Uchiha…non vedo l’ora di mettere alla prova. Le sue abilità nel combattimento.»
Di fronte a lui uno spiazzo libero di erba soffice e colorata di un verde incredibilmente acceso. Oltre, una recinzione in ferro, e di lì un ennesimo prato verdeggiante, delineato ai fianchi da due boschetti distinti, e in fondo, da un piccolo laghetto di acqua rigogliosa e fresca.
Senza aspettar attimo alcuno, saltò sopra la recinzione, provocando quel fastidioso e rumoroso tintinnio di ferri che cozzano fra loro.
Il giovane ninja, era lontano circa trenta metri, e voltava le spalle al nuovo arrivato, che era più che intenzionato a sfidarlo.
«Ehi, tu!, ho sentito che sei uno dei più forti ninja in circolazione, almeno della classe genin. Sono qui per mettere alla prova quelle parole. Sei disposto ad accettare la mia sfida?» tuonò il giovane genin della sabbia, consapevole che stava per risvegliare un vero e proprio diavolo, disposto a ricreare l’inferno, solo per lui.





 
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¬Kob
view post Posted on 22/10/2009, 17:01




»Chuunin
The Training


«A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto.»
Oscar Wilde



»Il giovane Sosuke, assorto nella natura che lo circondava, restava immobile, seduto sull’umido terriccio smosso, a gambe incrociate. Accanto a lui solo la natura si muoveva, lasciando labili tracce sul suo sentiero. Solo qualcosa, in lontananza si muoveva goffa, non curante di ciò che lo circondava. “Uno scocciatore” pensò Sosuke restando perfettamente immobile. “Uno studente, oppure un genin novizio, spero non chiedano niente, non sono disposto a nulla oggi, ho il campo tutto per me, e non rinuncerò facilmente ad esso.” Non si mosse ancora, anche sentendo quel rumore metallico che doveva provenire dalla recinzione del campo d’addestramento. Poi ci fu nuovamente silenzio, solo per un attimo, poi un ragazzo, quello goffo di prima, con un timbro di voce dolce, di quelle persone viziate che hanno tutto parlò. Per la prima volta Sosuke aprì gli occhi. Quel giovane che restava stabile alle spalle dell’Uchiha, gli aveva appena proposto un combattimento.
“A che pro combattere contro un ragazzo così maldestro? Non mi aiuterebbe mai ad allenarmi per gli esami di selezione dei chuunin. Potrei solo fare un po’ di pratica di combattimento, pensare ad alcune strategie, almeno per ora, stiamo al gioco.” L’Uchiha si alzò, si mise l’equipaggiamento sulla cintura in vita e senza mostrare ancora il proprio volto, iniziò a parlare con il ragazzo. «Allora avvicinati, che giochiamo un po’». Finalmente si voltò, poi l’occhio attendo dell’Uchiha squadrò da cima a fondo l’aspetto del ninja avversario. Era un ragazzotto di 14 anni, sui 160 centimetri e con i capelli d’un arancione acceso che lo rendevano maledettamente buffo, ma la cosa su cui cadeva maggiormente l’occhio dell’Uchiha era il copri fronte che non portava il solito simbolo Konohano. Su quella placca metallica legata sulla fronte vi era incisa una grossa e strana “i”, che indicava la sua appartenenza al villaggio della sabbia. Quella prerogativa aveva cambiato molte cose. Con quel combattimento Sosuke avrebbe scoperto informazioni importanti, se solo gliene avesse lasciato il tempo, informazioni sulle tecniche e sulle abilità di quei ninja di paesi stranieri, che gli avrebbero fatto comodo per l’imminente selezione dei chuunin. Aveva avuto il piacere di combattere contro ninja originari del villaggio del suono: Oto, ed ora aveva la possibilità di conoscere ulteriormente le tecniche dei paesi stranieri. Da quel momento, Sosuke non osservò più nulla del ninja prostratosi al suo cospetto, non tenendo molto conto del suo vestiario. Voltò poi la testa da un lato, e poi dall’altro, sgranchendosi il collo ed osservando il territorio circostante che tempo prima era stato il campo di allenamento per l’Uchiha, dove ebbe la possibilità di incrementare alcune caratteristiche del proprio essere che gli permisero di sbloccare quell’occhio cremisi che da tanti era temuta e da altri era bramata. Sosuke ebbe un piccolo flashback, si ricordò della volta in cui si era allenato in quella landa erbosa insieme a quel jonin che si era offerto volontario di aiutare il giovane in seguito ad un accorso stabilito tra i due. Gli avvenimenti successivi a quell’allenamenti erano passati duramente, con missioni e allenamenti che ormai il giovane non teneva più il conto, fino a quel giorno, dove poteva finalmente divertirsi con qualcuno che lo avrebbe sorpreso, o almeno così pensava. «Sei pronto a divertirti?» esclamò rivolgendo un grosso sorriso all’avversario sunese, poi si passò una mano tra i capelli, che gli ricaddero dolcemente sulla faccia. Estrasse quindi da una tasca della cintura un kunai ed uno shuriken, che lanciò rispettivamente in direzione della spalla destra e della parte sinistra del ventre dell’avversario, poi scattò in avanti, accorciando rapidamente la distanza rimasta tra i due e sferrando un poderoso calcio dal basso verso l’alto diretto sotto al mento avversario che, se fosse andato a segno, lo avrebbe scagliato in aria di qualche metro, successivamente si arrestò, impastò velocemente il chakra nella laringe, componendo simultaneamente i sigilli necessari ad evocare l’arte del fuoco, per poi scagliare quell’attacco verso l’avversario. Poi si allontanò dalla posizione di un paio di metri all’indietro, restando in posizione di combattimento, con un kunai stretto nella mano destra, posta a pochi centimetri dal pettorale, a distanza dalla mano sinistra che era stretta a pugno con il braccio disteso. Le gambe erano leggermente piegate, a distanza tra loro di circa mezzo metro. Gli addominali erano contratti, ed ogni singolo muscolo del corpo dell’Uchiha fremeva dalla voglia di vedere come se la sarebbe cavata quel sunese e come avrebbe contrattaccato.
“Questo è solo un assaggio dei quello che posso fargli, spero che sappia almeno le regole del gioco, qui si rischia la vita per giocare. Non sembra troppo sveglio dalle apparenze, chiedere un combattimento, contro un Uchiha, soprattutto sapendo il livello della sua forza e nel suo stesso campo di battaglia. Apprezzerei molto se avesse un asso della manica da mostrarmi, con cui darmi del filo da torcere, inoltre sono curioso di sapere come mai ha deciso di sfidarmi, se non morirà prima della fine dello scontro glielo chiederò.” Pensò Sosuke, sfornando un altro sorriso maligno, che si dilaniò da orecchio ad orecchio sul volto dell’Uchiha, il cui sangue in subbuglio desiderava straziare quel debole corpo umano che si era prestato con arroganza e superiorità al suo cospetto.




«In battaglia tutto ciò che è necessario per farti combattere è un po' di sangue caldo e il sapere che perdere è più pericoloso che vincere.»
George Bernard Shaw



Chakra: 165/200
Condizione Mentale: Eccitato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: [15] Alzata della Foglia ; [20] Sfera di fuoco suprema.
Techiche utilizzate: Alzata della Foglia ; Sfera di fuoco suprama.
Bonus: //
Malus: //
Equipaggiamento: 9/10 Kunai;9/10 Shuriken; 3/3 Carte Bombe; 2/2 Flash; Katana; 40m di Filo d'acciaio; 3 Tonici azzurri.
SPOILER (click to view)

Alzata della Foglia
Villaggio: Foglia
Descrizione: Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve).
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)

Palla di Fuoco Suprema
Villaggio: Foglia
Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)





 
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[°Turk°]
view post Posted on 27/10/2009, 19:45







Narrato
«Parlato»
"Pensato"








I
l sole scaldava il prato verdeggiante, mentre piccoli insetti saltellavano sopra il livello dell’acqua, creando eleganti motivi concentrici. Smeraldine foglie cadevano lentamente dalle agitate fronde ombrose degli alberi. Il cielo azzurro, libero dalla presenza di nuvole che ne ostacolassero la bellezza e la luminosità, si rifletteva perfettamente sulla superficie dell’acqua. Una fresca brezza attraversò quello che a momenti sarebbe diventato un campo di battaglia, scompigliando i capelli del giovane ninja, che era in piedi sopra la ringhiera, mostrando così il volto dalla gioviale bellezza. Il giovane, voltato di spalle portava sulla schiena l’inconfondibile stemma della più odiosa casata di Konoha, quello degli Uchiha.
«Allora avvicinati, che giochiamo un po’». Esclamò il Konohano.
Il tono di sfida del giovane ninja voltato di spalle colpì come una lama lo spirito di Yahiko. Le gambe gli cominciarono a tremare, creando nuovamente il così fastidioso rumore delle sbarre che cozzano fra loro. Scese dalla ringhiera, e notò con suo disappunto che le gambe tremavano paurosamente, al contrario del resto del corpo che era fermo, pronto ad una qualsiasi mossa da parte del Konohano, che dopo alcuni secondi si voltò. I due sguardi si incrociarono, ma gli occhi neri dell’Uchiha erano diversi dai suoi.
«Non può essere…è probabilmente più giovane di me e…no…non può possedere di già quegli occhi maledetti.» una piccola goccia di sudore gli scese lungo la gota, segnale che non stava andando come egli aveva programmato nella sua ottusa mente.
Il giovane avversario passò la mano tra i capelli, neri come la pece, poi piegò il capo di lato.
«Sei pronto a divertirti?» esclamò rivolgendo un sorriso malevolo al giovane sunese, che deglutì sonoramente; giusto il tempo per accorgersi dell’azione del suo avversario, che estrasse due armi dalla sua sacca, e che poi scagliò con potenza contro il suo nuovo nemico. “Merda…” gli occhi si fissarono sulle armi, in volo, ma il rapido spostamento del suo avversario gli permise di intravedere una strategia di difesa totale. Erano due ora i suoi avversari, le armi e Uchiha, e nonostante fosse sufficientemente chiaro quale fosse il pericolo più grande, Yahiko non poté fare a meno di pensare a più strategie possibili, nonostante il tempo fosse agli sgoccioli.
“Cazzo...usare ora il soffio del vento sarebbe inutile, poiché anche se curvassi la tecnica lui sarebbe oramai troppo avanti e la schiverebbe ugualmente…devo trovare rapidamente un tecnica efficace!” e mentre il giovane pensava, i kunai si avvicinavano sempre più, e quando gli furono ad appena quattro metri di distanza, egli aprì gli occhi, intenzionato più che mai a vincere quella maledetta battaglia. Unì le mani, e compose molto velocemente quattro seal, pronunciando allo stesso tempo la formula necessaria per eseguire la tecnica.
«Doton – Doryō Kyū» Esclamò ad alta voce, mentre un muro di roccia molto dura si levò sopra di lui, per poi circondarlo da ogni lato, fornendogli così una totale protezione da ogni attacco. L’ultima cosa che riuscì a vedere, oltre alle armi che andavano ad infrangersi con il resistente muro, fu il giovane Uchiha sparire improvvisamente, per venir poi sostituito dal buio opprimente della gabbia.
«Per ora sono salvo, ma purtroppo non posso vedere cosa sta facendo quel pazzo.» esclamò.
La mano era appoggiata su morbidi ciuffi d’ erba, che accarezzava continuamente, nonostante corresse il rischio di sciogliere la tecnica.
Un rumore richiamò la sua attenzione. Era come se qualcosa fosse andato addosso alla barriera, e la tensione cominciò a salire all’interno del giovane, che stava sudando dalla preoccupazione.
“Merda…che cazzo sta facendo ora quel maledetto?” pensò allarmato.
Poi un altro rumore si aggiunse ai pensieri del giovane. Improvvisamente la gabbia si fece estremamente calda, anche se fu per pochi attimi.
Quei lunghi secondi permisero al giovane di riflettere, su quale strategia utilizzare per poter prendere il sopravvento sull’avversario, e dopo aver ponderato tutte le possibili opzioni, un sorriso beffardo gli si stampò in volto.
"È fatta." pensò, prima di sciogliere la tecnica, ed afferrare due kunai e il suo unico flash.
La sua strategia probabilmente sarebbe andata a buon fine, poiché la distanza che divideva i due ninja novizi era di appena cinque metri.
La gabbia di roccia di sciolse rapidamente intorno a lui, e iniziò così la sua offensiva.
Prima scagliò il kunai tra l’indice e il medio destri, all’altezza dell’ombelico, poi scagliò quello tra l’indice e il pollice della medesima mano in direzione del polmone destro, mentre, con la mano sinistra scagliò il flash all’altezza dello stomaco, ad un metro e mezzo da esso, che pochi attimi dopo detonò, emettendo un’abbagliante luce. “È fatta.” Pensò, proteggendosi gli occhi, serrati a dovere, con il braccio destro, mentre il potente bagliore investiva l’area di combattimento.




Status Yahiko










Grado: Genin
Energia: Gialla
Chakra: 100/100 - 20/100 = 80/100
Condizione Mentale: Preoccupato, ed emozionato.
Condizione Fisica: Intatto
Equip:

Slot: -1/2 azione/ 1/1- tecnica
Consumi: [20] Gabbia di roccia
Tecniche usate: Gabbia di Roccia
SPOILER (click to view)
Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: 4
Descrizione: Il ninja che utilizza questa tecnica, dopo aver effettuato le posizioni magiche, poggerà a terra una mano e dovrà rimanere in questa posizione per tutta la durata della tecnica. Cosi facendo, innanzi a se a una distanza massima di 1 metro, alzerà un muro di terra mista a minerali duri, accompagnato dal rumore duro dell'emersione delle roccie, che si chiuderà a sfera (max 3 m di raggio) attorno al ninja avversario o all'utilizzatore stesso. La gabbia è molto resistente sia ai ninjutsu che ai taijutsu, per distruggerla in un unico colpo sarà necessario utilizzare tecniche con un costo pari ad Alto. La gabbia di roccia ha un costo di mantenimento pari a Basso per turno escluso il primo, inoltre dal secondo turno in poi l’utilizzatore di tale tecnica sarà in grado di manipolare ulteriormente la conformazione della gabbia restringendola (max 1/3 a turno) oppure creando al suo interno delle “lance” di roccia con un ulteriore costo di chakra pari a Medio-Basso per lancia. L’utilizzatore può rilasciare in ogni momento la tecnica disgregando così la gabbia.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio, Costo di Mantenimento Basso, ulteriore Medio-Basso per altri effetti)


 
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¬Kob
view post Posted on 5/11/2009, 18:33




»Chuunin
The Training


«A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto.»
Oscar Wilde



»I raggi caldi ed accoglienti del sole irroravano le lande piene di boscaglie e di pianura che circondavano il villaggio di Konoha. Là, nel paese del fuoco, in una pianura circondata da alberi e laghetti, un giovane Uchiha si divertiva ad affrontare quello che pareva essere un giovane genin proveniente dal Sunagakure no sato. Lo aveva già invitato al combattimento, e già,prima di iniziare, i due si erano scambiati sguardi d’intesa, da una parte pieni di terrore, dall’altra pieni di entusiasmo. L’Uchiha non aveva aspettato un solo attimo prima di partire alla carica, aveva attivato la sua innata subito dopo esser partito alla carica, ed aveva analizzato passo dopo passo l'avversario.[Attivazione Innata] Aveva incominciato lo scontro lanciando addosso all’avversario un kunai ed uno shuriken, e scattando di conseguenza aveva cercato di rompere la difesa avversaria con una sfera di fuoco, vanamente. Il Sunese si era infatti barricato dietro ad uno scudo di roccia, che l'Uchiha si era preoccupato a copiare, evocato per salvarsi dalle armi bianche, che lo aveva infatti protetto da ambedue gli attacchi dell’Uchiha, che si distanziò di seguito dalla sfera protettiva dell’avversario attendendo un contrattacco, immaginando, nello stesso momento, a come avrebbe potuto reagire. Se l’era cavata bene con quello scudo di roccia, peccato che ora, in quel momento avrebbe dovuto attaccare lui, mostrando quelle tecniche che tanto avrebbero affascinato l’Uchiha. Però ciò non accadde. Uscito da quella gabbia di minerali che lo difendeva, il sunese non fece altro che scagliare verso l’Uchiha delle armi bianche ed un misero flash.

“Dei semplici kunai? Tu mi sfotti ragazzo”

»In quel momento la delusione crebbe nel petto dell’Uchiha come odio, fermentava velocemente, fino a quando questo non decise di utilizzare quel doujutsu contro l’insulso avversario. Il colore delle iridi già rosso sangue, incuteva quasi terrore all’Uchiha stesso. Con quell'arma tutto era più chiaro, ed i movimenti dell’avversario erano facili da leggere.

“Quest’arma è un portento, mi sento quasi in colpa per utilizzarla contro quest’insulso Sunese, non credo che sarebbe difficile schiacciarlo senza utilizzare lo sharingan, ma ho bisogno di padroneggiarlo al meglio, e per farlo mi occorre utilizzarlo spesso.”

»Così in quei pochi attimi l’Uchiha si affrettò verso il sunese, intercettando i kunai che prese tra le mani, ed eseguendo un fluido e leggiadro movimento li scagliò indietro all’avversario, mirando alla parte sinistra del ventre e alla spalla destra, avanzando continuamente in avanti, in modo da portare il busto oltre il flash, cercando così di evitare l’accecamento che altrimenti lo avrebbe avvolto nella luce, rendendolo innocuo e privo di difese da parte dell’avversario. Così, attese che il flash esaurisse la propria potenza, scaturendo fuori tutta l’energia racchiusa. Nonostante questo movimento, l’Uchiha tentennò un attimo, poco più di un secondo a causa di un parziale accecamento. Poi, ancora in forze, estrasse la katana dal fodero e correndo verso l’avversario cercò di prevedere il suo movimento, per poi portare un colpo dall’alto verso il basso sulla spalla sinistra, per poi estrarre la spada e distanziarsi nuovamente di circa sei metri. Rinfoderò quindi la spada ed attese curioso di sapere se l’avversario avrebbe continuato quel combattimento nonostante la netta ed evidente superiorità dell’Uchiha, che non sembrava voler altro per continuare quel massacro.



«In battaglia tutto ciò che è necessario per farti combattere è un po' di sangue caldo e il sapere che perdere è più pericoloso che vincere.»
George Bernard Shaw



Chakra: 155/200
Condizione Mentale: Deluso
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: [10] Attivazione Innata
Techiche utilizzate: Attivazione Sharingan
Bonus: Riflessi Aumentati; Mira aumentata del 25%.
Malus: //
Equipaggiamento: 9/10 Kunai;9/10 Shuriken; 3/3 Carte Bombe; 2/2 Flash; Katana; 40m di Filo d'acciaio; 3 Tonici azzurri.
SPOILER (click to view)

Sharingan
Ci si concentra sui propri occhi irrorandoli di energia. Il colore degli stessi varierà da quello originario a rosso intenso, e ad affiancare la pupilla appariranno uno o più "tomoe". L'abilità dura fino all'esaurimento del chakra del ninja che esegue la tecnica oppure al rilascio della tecnica stessa. Mantenere attivo questo potere costa una quantità di chakra per ogni turno in cui rimane attiva (escluso il primo).


Ot: Mi è venuto malissimo questo post.
Edit: Ho corretto un errore di grammatica







Edited by ¬Kob - 16/11/2009, 11:43
 
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» • G i a c o ~
view post Posted on 25/11/2009, 12:50




Dunque,mi rivolgo a Kobby: innanzitutto mi sembra un po' difficile che,nonostante la preveggenza,tu possa riuscire ad intercettare e rilanciare le armi...mi sembra più la capacità di un ninja di livello più alto; ma questa è una mia interpretazione. Più che altro c'è una cosa che non si capisce bene o che hai sbagliato: tu affermi di usare la preveggenza per prevedere le armi,ma poi dici anche che "cerchi di prevedere" lo spostamento nemico per colpirlo con la Katana. Ecco: quel "cercare di prevedere" significa che usi la preveggenza? Perchè in questo caso non puoi,visto che l'hai già usata una volta.
 
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¬Kob
view post Posted on 25/11/2009, 13:31




Non mi pare di aver detto di usare la prevegenza nell'intercettare le armi da lancio, io ho solamente detto che il mio pg, sia perche è di energia superiore all'avversario, sia perche ha i riflessi aumentati, recupera le armi da lanci dirette verso di lui e le ri-direzziona verso l'avversario. Il mio slot di prevegenza lo utilizzo quando mi rivolgo vero Yahiko e lo cerco di colpire con la katana. In futuro lo specificherò inserendolo nelle parentesi quadre.

 
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¬Kob
view post Posted on 23/2/2010, 19:42





»Chuunin
The Training


«A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto.»
Oscar Wilde



»Ciò che era stato predetto dall’Uchiha accadde. Quella situazione che si era creata si dissolse in un attimo, illudendo ancora una volta l’Uchiha pieno di speranze e vane illusioni. Quel ragazzo che lo aveva sfidato, pieno di entusiasmo ed euforia, si era dimostrato un altro intoppo. Come molti al villaggio, anche questo sunese lo aveva sottovalutato, credendo di essere in grado di contrastare la forza dell’Uchiha. Era iniziato tutto pochi frangenti prima, e si era concluso in un attimo. L’Uchiha era riuscito a schivare ogni attacco che l’estraneo aveva ideato per il giovane prodigio e prontamente aveva azzardato un attacco diretto, prevedendo il movimento di schivata avversario e affondando la lama della sua katana nella carne tenera e sanguinolenta del ragazzo, facendo fuoriuscire dalla ferita una quantità elevata di quel liquido vermiglio che l’Uchiha già possedeva nei suoi occhi, che fece svenire il ragazzino del villaggio di Suna. L’Uchiha lo osservava, pronto a convivere con gli istinti del suo cuore, ipotizzando il modo migliore per togliere la vita a quell’estraneo, prima di cambiare stupidamente idea. In un attimo balenarono nella testa del ragazzo un sacco di informazioni, ed iniziò a prevedere come si sarebbero potute mettere le cose, iniziò a vedere ciò che sarebbe potuto succedere, decidendo quindi di fermare la propria mano, che già si stava indirizzando sulla gola avversaria con quella lama argentea, spostando lentamente il filo di essa sopra gli occhi avversari, optando per una scelta che definiva personalmente sbagliata.

“Se non fosse estraneo a questo paese lo ucciderei senza problemi, ma non credo avrò problemi a privarlo di uno dei suoi cari occhi. Questo stolto che pensava di confrontarsi con me avrà sfortunatamente un decimo di quello che si merita, ma non posso permettermi di fare errori in una situazione delicata come questa, non posso permettermi di avere gli occhi del villaggio addosso più di quanto non lo siano già e quindi devo rinunciare alla sua uccisione.”

»Così, con un movimento fluido e leggiadro puntò l’occhio sinistro avversario, recidendolo, si piegò sul corpo del giovane ancor a addormentato, trafugandogli gli oggetti che aveva con se e poi si diresse altrove, a cambiarsi gli abiti sporchi del liquido purpureo che aveva fatto addormentare il sunese quasi avesse un effetto soporifero.



«In battaglia tutto ciò che è necessario per farti combattere è un po' di sangue caldo e il sapere che perdere è più pericoloso che vincere.»
George Bernard Shaw



Chakra: 150/200
Condizione Mentale: Deluso
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: [5] Mantenimento Innata
Techiche utilizzate: Attivazione Sharingan
Bonus: Riflessi Aumentati; Mira aumentata del 25%.
Malus: //
Equipaggiamento: 19/19 Kunai;13/13 Shuriken; 2/2 Aikuchi; 3/3 Carte Bombe; 3/3 Flash; Katana; 1/1 Wakizaki; 1/1 Accendino; 40m di Filo d'acciaio; 3 Tonici azzurri.
SPOILER (click to view)

Sharingan
Ci si concentra sui propri occhi irrorandoli di energia. Il colore degli stessi varierà da quello originario a rosso intenso, e ad affiancare la pupilla appariranno uno o più "tomoe". L'abilità dura fino all'esaurimento del chakra del ninja che esegue la tecnica oppure al rilascio della tecnica stessa. Mantenere attivo questo potere costa una quantità di chakra per ogni turno in cui rimane attiva (escluso il primo).


Ot: Mi è venuto malissimo questo post.







 
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[°Turk°]
view post Posted on 24/2/2010, 19:31




Ehi kob non puoi rubare le mie armi. Ne recidermi l'occhio. Si suppone che tutto ciò sia accaduto prima dell'esame chunin e io muoio li. é mitsurugi che mi ruba le armi. Non puoi farlo anche tu. Nono.
 
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¬Kob
view post Posted on 24/2/2010, 19:48




Bhè, tecnicamente questa ruolata è stata fatta prima dell'esame, quindi posso farlo. Inoltre ciò non vuol dire che tu non le possa aver ricomprate in seguito a questo scontro. Oltretutto nei tuoi post successivi a questo non hai menzionato di avere entrambi gli occhi, quindi ciò non vuol dire che tu hai tutti e due gli occhi, quindi siamo apposto. E poi il tuo pg è ormai morto, perche dovresti preoccuparti di queste faccende da niente?

 
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[°Turk°]
view post Posted on 24/2/2010, 19:56




Hai ragione XD è che sono ancora legato al mio vecchio PG :asd:
 
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Dirge
view post Posted on 26/2/2010, 21:47




Kob, non puoi rubargli le armi. In questa maniera distogli la storia.
 
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~ K a i
view post Posted on 9/3/2010, 01:09




Dato che il pg di Bash è oramai sepolto faccio solo il giudizio di Kob:
Lo scontro breve non ti ha permesso di mettere in mostra particolari strategie quindi per quel poco che ho visto non ho molto da dire tranne per la parte del coltello al volo che non mi è piaciuta affatto (è vero che il tuo avversario era una gialla ed hai usato lo sharingan per farlo, ma secondo me è più giusto deviare un'arma con un'altra e poi afferrarla quando ha esaurito la sua corsa e rispedirla al mittente). Per quanto riguarda la parte finale ho trovato inutile rubare l'occhio al personaggio (ed anche controproducente ai fiin delle selezioni dei chuunin - anche perchè nessuno andrebbe a menzionare nello stato fisico: occhi - presenti) mentre invece per le armi non ho assolutamente nulla da dire (dato che è volendo nel diritto del vincitore dato che quel personaggio era già morto in un altro topic ed era inutile star li a fare storie).

Exp: 20
Ryo: 70

Non ti do' di più perchè il combattimento è durato troppo poco per valere di più.
 
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13 replies since 18/10/2009, 16:37   272 views
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