| »Chuunin The Training
†«A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto.» Oscar Wilde
»Il giovane Sosuke, assorto nella natura che lo circondava, restava immobile, seduto sull’umido terriccio smosso, a gambe incrociate. Accanto a lui solo la natura si muoveva, lasciando labili tracce sul suo sentiero. Solo qualcosa, in lontananza si muoveva goffa, non curante di ciò che lo circondava. “Uno scocciatore” pensò Sosuke restando perfettamente immobile. “Uno studente, oppure un genin novizio, spero non chiedano niente, non sono disposto a nulla oggi, ho il campo tutto per me, e non rinuncerò facilmente ad esso.” Non si mosse ancora, anche sentendo quel rumore metallico che doveva provenire dalla recinzione del campo d’addestramento. Poi ci fu nuovamente silenzio, solo per un attimo, poi un ragazzo, quello goffo di prima, con un timbro di voce dolce, di quelle persone viziate che hanno tutto parlò. Per la prima volta Sosuke aprì gli occhi. Quel giovane che restava stabile alle spalle dell’Uchiha, gli aveva appena proposto un combattimento. “A che pro combattere contro un ragazzo così maldestro? Non mi aiuterebbe mai ad allenarmi per gli esami di selezione dei chuunin. Potrei solo fare un po’ di pratica di combattimento, pensare ad alcune strategie, almeno per ora, stiamo al gioco.” L’Uchiha si alzò, si mise l’equipaggiamento sulla cintura in vita e senza mostrare ancora il proprio volto, iniziò a parlare con il ragazzo. «Allora avvicinati, che giochiamo un po’». Finalmente si voltò, poi l’occhio attendo dell’Uchiha squadrò da cima a fondo l’aspetto del ninja avversario. Era un ragazzotto di 14 anni, sui 160 centimetri e con i capelli d’un arancione acceso che lo rendevano maledettamente buffo, ma la cosa su cui cadeva maggiormente l’occhio dell’Uchiha era il copri fronte che non portava il solito simbolo Konohano. Su quella placca metallica legata sulla fronte vi era incisa una grossa e strana “i”, che indicava la sua appartenenza al villaggio della sabbia. Quella prerogativa aveva cambiato molte cose. Con quel combattimento Sosuke avrebbe scoperto informazioni importanti, se solo gliene avesse lasciato il tempo, informazioni sulle tecniche e sulle abilità di quei ninja di paesi stranieri, che gli avrebbero fatto comodo per l’imminente selezione dei chuunin. Aveva avuto il piacere di combattere contro ninja originari del villaggio del suono: Oto, ed ora aveva la possibilità di conoscere ulteriormente le tecniche dei paesi stranieri. Da quel momento, Sosuke non osservò più nulla del ninja prostratosi al suo cospetto, non tenendo molto conto del suo vestiario. Voltò poi la testa da un lato, e poi dall’altro, sgranchendosi il collo ed osservando il territorio circostante che tempo prima era stato il campo di allenamento per l’Uchiha, dove ebbe la possibilità di incrementare alcune caratteristiche del proprio essere che gli permisero di sbloccare quell’occhio cremisi che da tanti era temuta e da altri era bramata. Sosuke ebbe un piccolo flashback, si ricordò della volta in cui si era allenato in quella landa erbosa insieme a quel jonin che si era offerto volontario di aiutare il giovane in seguito ad un accorso stabilito tra i due. Gli avvenimenti successivi a quell’allenamenti erano passati duramente, con missioni e allenamenti che ormai il giovane non teneva più il conto, fino a quel giorno, dove poteva finalmente divertirsi con qualcuno che lo avrebbe sorpreso, o almeno così pensava. «Sei pronto a divertirti?» esclamò rivolgendo un grosso sorriso all’avversario sunese, poi si passò una mano tra i capelli, che gli ricaddero dolcemente sulla faccia. Estrasse quindi da una tasca della cintura un kunai ed uno shuriken, che lanciò rispettivamente in direzione della spalla destra e della parte sinistra del ventre dell’avversario, poi scattò in avanti, accorciando rapidamente la distanza rimasta tra i due e sferrando un poderoso calcio dal basso verso l’alto diretto sotto al mento avversario che, se fosse andato a segno, lo avrebbe scagliato in aria di qualche metro, successivamente si arrestò, impastò velocemente il chakra nella laringe, componendo simultaneamente i sigilli necessari ad evocare l’arte del fuoco, per poi scagliare quell’attacco verso l’avversario. Poi si allontanò dalla posizione di un paio di metri all’indietro, restando in posizione di combattimento, con un kunai stretto nella mano destra, posta a pochi centimetri dal pettorale, a distanza dalla mano sinistra che era stretta a pugno con il braccio disteso. Le gambe erano leggermente piegate, a distanza tra loro di circa mezzo metro. Gli addominali erano contratti, ed ogni singolo muscolo del corpo dell’Uchiha fremeva dalla voglia di vedere come se la sarebbe cavata quel sunese e come avrebbe contrattaccato. “Questo è solo un assaggio dei quello che posso fargli, spero che sappia almeno le regole del gioco, qui si rischia la vita per giocare. Non sembra troppo sveglio dalle apparenze, chiedere un combattimento, contro un Uchiha, soprattutto sapendo il livello della sua forza e nel suo stesso campo di battaglia. Apprezzerei molto se avesse un asso della manica da mostrarmi, con cui darmi del filo da torcere, inoltre sono curioso di sapere come mai ha deciso di sfidarmi, se non morirà prima della fine dello scontro glielo chiederò.” Pensò Sosuke, sfornando un altro sorriso maligno, che si dilaniò da orecchio ad orecchio sul volto dell’Uchiha, il cui sangue in subbuglio desiderava straziare quel debole corpo umano che si era prestato con arroganza e superiorità al suo cospetto.
†«In battaglia tutto ciò che è necessario per farti combattere è un po' di sangue caldo e il sapere che perdere è più pericoloso che vincere.» George Bernard Shaw
| Chakra: 165/200 Condizione Mentale: Eccitato Condizione Fisica: Illeso Consumi: [15] Alzata della Foglia ; [20] Sfera di fuoco suprema. Techiche utilizzate: Alzata della Foglia ; Sfera di fuoco suprama. Bonus: // Malus: // Equipaggiamento: 9/10 Kunai;9/10 Shuriken; 3/3 Carte Bombe; 2/2 Flash; Katana; 40m di Filo d'acciaio; 3 Tonici azzurri.
Alzata della Foglia Villaggio: Foglia Descrizione: Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve). Tipo: Taijutsu (Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)
Palla di Fuoco Suprema Villaggio: Foglia Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi. Tipo: Ninjutsu (Livello: 4 / Consumo: Medio) |
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