Shintaro Vs Rayga Hyuuga

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The return

Erano passate diverse settimane dall'ultimo combattimento che avevo sostenuto al di fuori del villaggio,contro un ninja che si era dimostrato molto più forte di me. Dopo quell'episodio per vari giorni sono rimasto a riflettere sui miei errori,cercando di capire in che cosa avevo sbagliato. Vennero subito a galla,dato che Kisuke,il mio avversario,aveva escogitato delle strategie migliori delle mie,sotto quasi tutti i punti di vista. Mentre io ero stato ingenuo,avevo creato delle semplici strategie,che contro uno shinobi come lui erano risultate futili e insignificanti. In poche parole era stato un completo insuccesso da parte mia,ma nella carriera di un ninja queste esperienze possono aiutare a crescere e migliorarsi sempre di più,fino a raggiungere un grado tale da diventare molto temibile dagli altri. Questo era diventato il mio nuovo obbiettivo da adesso in poi,da accostare a quelli che già mi ero predisposto precedentemente. Però ora è il momento di passare al perché a breve avrei iniziato un nuovo incontro,contro un mio compaesano,che nono conoscevo minimamente. C'era solo una cosa che conoscevo di quest'ultimo,il cognome,infatti risultava chiamarsi Shintaro Nara. Un clan che avevo conosciuto molto bene,visto che il mio ultimo nemico era stato proprio uno shinobi appartenente a quella dinastia dei controllori dell'ombra.

Il tutto risale solamente al giorno prima,mentre tornando a casa lungo una delle vie principali del villaggio,caddi per colpa di un ragazzo che da dietro inciampo o si distrasse. Così mi ritrovai a terra,con tutto il kimono sporco di terra,oltre a tutto quello che già aveva passato durante la giornata. Quando mi rialzai mi girai e lo vidi davanti ai miei imperturbabili occhi bianchi. Era leggermente più alto di me,forse dato dal fatto che i suoi capelli erano voluminosi e gli davano qualche centimetro in più. Ma in quel momento non era quello che mi interessava,ero stato buttato a terra da qualcuno e questo non mi andava proprio a genio,anche perché,noi del clan Hyuuga siamo i ninja più rispettati del villaggio,insieme all'altro clan,quello degli Uchiha,anche se in fondo eravamo sempre noi i migliori. Però non era questo il punto,questo moccioso si era preso la briga di farmi cadere,aveva commesso un grosso errore nel fare questo e sicuramente l'avrebbe pagata cara. Mantenni la calma mentre mi accingevo a parlare a quello sconosciuto,anche se dentro ero furibondo. Dopo uno scambio di opinioni,lo sfidai ad uno scontro uno contro uno,nel giardino della residenza dove abitavo,che era abbastanza spaziosa per contenere il combattimento. Lui accettò,così le nostre strade si divisero,anche se il giorno dopo si sarebbero rincontrate. Mentre tornavo a casa,ripensai a quello che mi era appena successo,oltre che ad aver programmato un incontro,avevo anche saputo che quel ragazzo apparteneva alla dinastia dei Nara,così da potermi vendicare dell'affronto subito da Kisuke. Camminavo speditamente per le stradine di Konoha,avevo fretta di arrivare a casa,poiché volevo prepararmi nei minimi dettagli,ogni singola arma doveva essere perfetta e micidiale. Così con una leggera brezza serale raggiunsi finalmente la mia camera al quarto piano dell'edificio. Entrai e sedendomi sul letto presi tutto l'armamento di cui disponevo,era davvero ampio,ne avevo per tutti i tipi,limitatamente al mio grado. Iniziai dagli shuriken e dai kunai,affilandoli per bene,fino ad arrivare alle carte bombe,che dovevano solamente essere messe a nuovo,così da essere pronte per esplodere. Per ultima cosa,ripulii tutte le armi che ne avevano bisogno,così da avere tutto in perfetto ordine. Alzandomi presi dall'armadio il vestito adatto al combattimento dell'indomani,un kimono bianco,con pantaloni dello stesso colore,lo appoggiai sul letto e vicino gli misi la bisacca porta armi e il porta kunai. Avevo dieci Kunai a disposizione,così li misi tutti nel loro posto,visto che ci stavano perfettamente,mentre gli shuriken,anch'essi dello stesso numero,furono messi nell'altro porta armi. Nelle tasche del kimono decisi di mettere i vari tonici che avevo a disposizione,dividendo quelli azzurri da quelli blu,misi anche quello arancione,poichè non si sapeva mai se servisse. A parte misi il fuma shuriken,che avevo dovuto recuperare dopo l'incontro e il chakram,quelli li avrei tenuti nello zaino a spalle. Per quanto riguardava le carte bombe,i fumogeni,i flash e tutto il resto,decisi di metterlo nello zaino,in uno spazio apposito,pronti per essere presi ed utilizzati velocemente. Fatto ciò lasciai tutto li com'era, andando in cucina per mangiare qualcosa prima di andare a dormire. Dopo aver cenato mi accomodai sul divano e mi addormentai in previsione dello scontro del giorno seguente. L'appuntamento era per le nove al giardino qui sotto. La notte passò velocemente ed il mio sonno non fui disturbato da nessun rumore,così da arrivare alla mattina pienamente in forma e riposato. Ero pronto e carico ad incominciare. Era ancora presto,l'alba era appena sorta e quindi avevo ancora molto tempo,così mi lavai,facendomi una doccia e mangiai qualcosa,prima di mettermi addosso il vestiario che mi ero preparato la sera prima. Posizionai anche il fuuma shuriken e il Chackram nello zaino,lo misi a spalle e per finire legai il coprifronte in testa. Lasciai la stanza chiudendomi la porta al passaggio. Con passo lento ma sicuro raggiunsi il giardino,dove mettendomi al centro di esso,mi misi seduto con le gambe incrociate,per concentrarmi al massimo prima del combattimento. Mancavano ancora una ventina di minuti all'appuntamento.

La concentrazione prima di tutto,è sempre essenziale avere la mente rivolta verso lo scontro o si può rischiare di prendere una distrazione.

Mentre mi concentravo,i ninja del mio stesso clan,passavano tutt'intorno,ignari di quello che sarebbe successo da li a poco,parlando del più e del meno. L'unica cosa che vedevano al momento era uno shinobi che secondo loro si stava allenando in solitudine,come ero certo fare spesso per migliorarmi.

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The begin

Era quasi giunta l'ora dell'inizio del combattimento,precisamente alle nove. Dal portone d'ingresso della residenza,si poteva già vedere la sagoma del mio sfidante,un ninja appartenente alla dinastia dei manipolatori di ombre. Non avevo altre informazioni su quest'ultimo,ma non mi importavano più di tanto. Sicuramente avrei fatto la differenza con le mie abilità nell'arte ninja. Non gliel'avrei fatta passare assolutamente liscia dopo quello che aveva osato fare il giorno prima. Così quando si fermò a venti metri dalla mia posizione e si presentò,facendo un leggero inchino,solamente a quel punto aprii i miei occhi bianchi,dove uno sguardo poteva perdersi nell'infinito di quel colore. Avevo localizzato il mio obbiettivo. Il suo nome già lo sapevo,così non ascoltai le sue parole,ma decisi ugualmente di dirgli qualcosa,anche solamente per provocarlo. Doveva pagarla cara per l'affronto che mi aveva arrecato. Così mi alzai ergendomi nella mia intera statura,anche se abbastanza normale. Con occhi minacciosi ed espressione molto severa gli dissi pochissime parole.

Il piacere è tutto tuo. Iniziamo.

Vidi che subito dopo che aveva proferito parola si era messo in posizione da combattimento,questo voleva dire che anche lui era pronto per incominciare. Così assunsi lo stile appartenente al mio clan,che era conosciuto in tutto il mondo dei ninja. Così senza rilasciare la mia innata allungai il braccio sinistro in avanti,distendendolo completamente,con il palmo della mano rivolto verso il mio avversario,mentre l'altro braccio era più arretrato e anche questo con il palmo della mano rivolto verso l'avversario. Mentre le gambe erano leggermente piegate e la sinistra più avanzata rispetto che alla destra. Ora potevo dire chiaramente che ero pronto e concentrato per iniziare. L'unico obbiettivo che mi ero prefissato quella mattina era di sconfiggere quel patetico ninja. L'ambientazione dove stavamo per iniziare a combattere la conoscevo molto bene,e questo era sicuramente un mio vantaggio. Infatti nella parte sud-est del giardino c'era un piccolo laghetto,che conteneva all'incirca sessanta litri d'acqua,mentre il terreno era quasi completamente sabbioso,lasciando qualche rischio nei movimenti,mentre in certi punti vi erano delle rocce,vicino al piccolo laghetto,tutto in stile giapponese. Tutt'intorno al giardino c'erano le pareti della residenza,che potevano dare supporto per allontanarsi da un attacco. La lontananza da Shintaro era abbastanza elevata,infatti erano venti metri. Per un ninja dalle mie caratteristiche,era sempre meglio stare vicini,per tentare un corpo a corpo,dove eccellevo data la mia natura e grazie anche alla mia innata. Così iniziai a correre in modo sostenuto,non linearmente per non dare punti di riferimento per colpirmi,ma variando di volta in volta direzione,avvicinandomi sempre di più. Estrassi un kunai dalla sacca legata alla gamba destra,impugnandolo in mano e continuai la corsa,arrivato a una decina di metri,sempre continuando il movimento decisi di utilizzare l'arma che avevo estratto e così la lanciai linearmente,con l'obbiettivo di colpire le gambe del Nara. Non era proprio un piano super congeniale,ma solamente un approccio,per vedere come avrebbe reagito e soprattutto per vedere le sue qualità combattive. Però il mio attacco non era ancora finito. Infatti appena la mia mano lasciò la presa del metallo,scoprii la manica del kimono e scagliai contro lo shinobi,cinque fukibari,con l'obbiettivo di colpirlo al petto. Sapevo molto bene che avrebbe cercato di deviare il mio primo colpo o di spostarsi,così indirizzai il mio secondo attacco frontalmente,cercando di colpirlo. Quei piccoli aghi che avevo lanciato erano poco visibili,e anche se potevano da soli far pochi danni,con un leggero aiuto ne avrebbero fatti molto di più. Infatti tutte e cinque le piccolissime armi erano portatrici di un veleno di mia produzione,ma il mio avversario questo non lo poteva sapere. Finito il mio attacco mi sarei fermato,lasciando una distanza di circa otto metri. Questa mia semplice facile strategia era stata messa in atto solamente per osservare e studiare il mio avversario. Mentre sicuramente il dopo sarebbe stato molto più divertente,soprattutto per tutti gli assi nella manica che avevo,dal Byakugan,fino alla tecnica personale,che poche volte avevo utilizzato,proprio per tenerla nella massima segretezza. Ero molto sicuro delle mie capacità e niente e nessuno sarebbe riuscito a farmi cambiare idea. Nel mentre che aspettavo una sua reazione alla mia offensiva,il mio cervello stava già lavorando per trovare nuove strategie da utilizzare successivamente per permettermi di sopraffare il mio avversario e di conseguenza vincere questo scontro. Il dopo non l'avevo ancora progettato,ma sarebbe sicuramente stato qualcosa di bello. I primi raggi del sole stavano varcando la parte più alta della residenza illuminando sempre di più il giardino che fino a qualche minuto prima era stato nell'ombra.

Non avrò pietà ti distruggerò,anche senza ucciderti.

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The defease

Come avevo ben pensato il mio avversario non si era fatto cogliere impreparato dal mio semplice,quanto facilissimo attacco. Non ero stato colpito dalla sua difesa,infatti al primo attacco del kunai utilizzò un'arma che non avevo mai utilizzato da quando ero un ninja,una specie di falce che utilizzavano i contadini per mietere nei campi,sembrava quasi ridicolo,infatti sul mio volto comparve un espressione un po' divertita da quell'arnese utilizzato per difendersi. Mentre il meglio arrivò subito dopo,quando per evitare i miei fukibari si buttò a terra,con tutte le difese possibili utilizzò la più divertente che poteva trovare. Ma non ero qui per divertirmi,anzi avevo un combattimento in corso è non avevo la minima intenzione di perdere contro un ninja di così scarse qualità. Avevo notato che non era un granché come ninja al momento,mi sarei potuto sbagliare,ma la pensavo così e toccava solamente a lui farmi cambiare idea. La nostra distanza era di otto metri,non mi sentivo al sicuro,poiché non ero un dio,però avevo quella consapevolezza che niente mi avrebbe potuto ferire,soprattutto quel Nara che mi stava di fronte. A quel punto iniziò finalmente la sua offensiva,volevo vedere cos'era in grado di fare,soprattutto volevo constatare se mi avrebbe messo in difficoltà. Lo guardai attentamente,ogni suo minimo movimento era sotto il mio vigile sguardo,non lasciavo niente al caso. Osservai con molta attenzione Shintaro piantare la falce a terra e portare un braccio dietro,forse per prendere un arma o qualcos'altro. Quando la mano tornò visibile non vidi nessuna arma metallica in mano,quindi le probabilità si ridussero,ora poteva solamente più essere un tonico,un flash,un fumogeno o un marchingegno molto piccolo che stava all'interno della mano. Quando vidi che lo lanciò in mia direzione,le gambe reagirono prima del mio cervello, dovevo allontanarmi,questo era un dato di fatto,sapevo bene che non sarebbe finita così. Quando quella minuscola sfera di pochissimi centimetri si avvicinò quel tanto che basta per esplodere,con la spinta delle gambe mi spostai con un balzo lateralmente,allungando la distanza che c'era tra noi due. Non potevo rischiare niente così dopo essermi allontanato di quattro metri dalla mia precedente postazione,rimasi in ascolto,con l'esplosione del fumogeno anche il mio avversario non avrebbe potuto vedere,tranne se non avesse posseduto delle abilità speciali,ma questo era tutto da constatare. Non riuscivo ancora a vedere niente,però potevo sentire tutto quello che accadeva intorno a me. Il mio avversario avrebbe sicuramente cercato di colpirmi con qualcosa da lontano,poiché il fumo che si era creato non poteva permettergli di vedere. Così per evitare ogni possibile danno provocato da qualcosa feci un salto in alto per oltrepassare la cortina di fumo che si era creata. Vidi molto chiaramente che una palla di fuoco stava avanzando velocemente nella direzione in cui un istante fa c'ero io. Sicuramente il mio avversario mi avrebbe notato,ma questo faceva parte del mio piano,volevo farmi vedere,per fargli capire che ero troppo superiore a lui in tutto,e soprattutto che ero uscito illeso dalla sua offensiva. Non esitai neanche un secondo quando atterrai a terra fuori dalla nube,composi velocemente i seals del ratto,cane,ratto,tigre. In un attimo i miei occhi bianchi cambiarono radicalmente,delle vene visibili a occhio nudo comparvero intorno agli occhi,così da renderli ancora più inquietanti di quanto non lo erano già prima. Da adesso in poi si faceva sul serio,volevo finirlo subito questo incontro,così da tornare ai miei allenamenti e hobby. Decisi che avrei subito usato la mia arma segreta,l'unica tecnica che ancora tenevo nascosta al mondo. La nostra distanza per il momento era superiore di poco ai dieci metri,ma in poco tempo si sarebbe ridotta drasticamente. Così feci nuovamente come prima,correndo nuovamente contro il mio avversario,muovendomi in modo disordinato,ma con un unico obbiettivo,arrivare a circa sei metri da lui. Mentre percorrevo quel breve tratto di sabbia,composi nuovamente i sigilli per il jutsu che avevo scelto di utilizzare. Serpente,scimmia,cane, a questo punto i miei occhi divennero ancora più bianchi,quasi accecanti, il mio sguardo era già rivolto verso il suo,con la presunzione che anche lui mi stesse guardando,poiché avrebbe dovuto seguire i miei movimenti. Nell'attimo in cui i due sguardi si sarebbero incontrati,la mia tecnica avrebbe avuto effetto,facendolo cadere nella mia trappola,bloccandolo,così da essere vulnerabile ai miei attacchi. Se tutto fosse andato secondo i piani avrei preso due kunai per mano e li avrei lanciati in direzioni molti precise,uno alla spalla destra,uno alla spalla sinistra,uno alla coscia destra e uno a quella sinistra,così da procurargli dei gravi danni fisici in posti molto importanti. Non volevo ucciderlo,non era una mia prerogativa. Però grazie al byakugan ora ero molto più veloce di prima e soprattutto più preciso nei lanci. La mia sicurezza si basava tutto sulle mie enormi qualità nel combattimento. Credevo di essergli superiore in tutto,soprattutto nel combattere sia dalla distanza sia nel corpo a corpo. In quei pochi attimi mi sentivo imbattibile,quasi una divinità scesa per punire un ragazzo che mi aveva oltraggiato in maniera irrevocabile. Ero pronto a tutto pur di vincere lo scontro.Non parlavo per non perdere la concentrazione verso il mio nemico,poiché una minima distrazione e tutto poteva cambiare.

Vediamo come te la cavi,se riuscirai a uscire da questa trappola.

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The offensive

L'offensiva aveva funzionato. Le quattro armi lanciate erano riuscite a colpire i vari bersagli precedentemente stabiliti. Tutto sembrava andare nella direzione giusta,tranne per un piccolo particolare,il Nara si era liberato prima del previsto dalla mia illusione,però non aveva potuto evitare di essere avvelenato. Un punto molto importante nella mia strategia,che pian piano si stava formando,attacco dopo attacco. La prima offensiva che avevo escogitato era puramente di prova,mentre la seconda aveva reso i suoi effetti,debilitando il mio avversario. Però quest'ultimo non sembrò affatto indebolito,anzi era uguale a prima,non si notava alcun cambiamento. Con occhio molto vigile,notai che il mio avversario stava cercando qualcosa nella sacca dietro la schiena. Data la vista molto particolare dei miei occhi,capì appena afferrò l'oggetto di cosa si trattava,un flash,aveva intuito il mio punto debole,dato che con l'innata attiva non potevo chiudere gli occhi. Allora,ancor prima che la sua mano lasciò la sacca,ero già pronto con le mani a difendermi,solamente con una però,poiché con l'altra presi due fumogeni insieme. Vedendo che il mio avversario stava per iniziare la sua offensiva, lanciai a tre metri da me entrambi le sfere,nello stesso istante che lui lanciò il suo flash. Appena toccarono terra le due armi rilasciarono una cortina di fumo molto densa,che aiutandosi reciprocamente la resero ancora più fitta. Era stata una mossa azzardata,poiché non potevo vederci attraverso per sapere cosa faceva il mio avversario,però neanche lui attraverso questo fumo poteva ipotizzare cosa facessi. Per questo l'avevo classificata come mossa azzardata e rischiosa,ma un ninja deve saper rischiare per vincere,nulla si ottiene senza superare qualche difficoltà. Soprattutto sapevo che il Nara non avrebbe certamente finito la sua azione lì,sarebbe stata troppo banale. Quindi decisi di attivare un jutsu che parecchie volte mi aveva salvato la vita,anche solamente per un soffio. Così iniziai a far circolare il chakra all'interno del mio corpo,pronto a espellerlo dai punti di fuga in caso di necessità. Nel mentre mi spostai lateralmente verso destra di un metro e mezzo, utilizzando la mia velocità,che era superiore a quella del mio avversario. Come era successo in precedenza rimanere nello stesso punto durante l'azione di un fumogeno non portava bene,dato che il punto in cui si era poteva risultare più facile da colpire per un altro ninja. Non potevo rischiare, anzi avevo rischiato già troppo con i due fumogeni,però almeno mi ero difeso dal flash. Mentre osservavo quella nube di fumo davanti ai miei occhi potei scorgere una figura informe che si muoveva,non riuscivo a distinguerla bene,però sapevo che poteva essere qualsiasi cosa. Così decisi di stare all'erta,fino a quando non vidi Shintaro uscire dal fumo e dirigersi nella mia direzione,era molto veloce. Voleva tentare un corpo a corpo,così quando mi fu quasi vicino capii qual'era il suo bersaglio,il mio busto,così velocemente creai un velo di chakra proprio in quella zona. Quando il suo ginocchio stava per toccare il mio corpo,feci un movimento di fianco,per far si che scivolasse via il colpo sul velo che avevo appena creato. Subito dopo vidi che indietreggiò con in mano ancora un kunai,al quale vidi che stava per legargli una cartabomba,grazie ai miei occhi potei vederlo proprio mentre lo stava preparando,così da prendere un kunai nel porta-kunai attaccato alla coscia destra,dovevo stare attento,sicuramente me lo avrebbe lanciato. Infatti fu quello che successe,la sua traiettoria era in direzione del mio volto,così lanciai anch'io la mia arma,così da deviare la sua abbastanza da non crearmi pericolo. I miei occhi bianchi non avevano mai perso di vista il loro obbiettivo,cioè il Nara,infatti notai che stava per eseguire una palla di fuoco,riconoscendola dai seals che stava componendo e soprattutto dalla concentrazione di chakra all'interno della bocca. Flettei le gambe,in modo da esser pronto a balzare via allo scoccare del jutsu,sicuramente la mia velocità mi avrebbe aiutato in questo. Infatti quando la tecnica fu completata con un salto,mi spostai lateralmente verso destra,alzando un po' di sabbia al mio passaggio e arrivando a quattro metri di distanza,rotolando su quella polvere fine per poi rimettermi in posizione eretta. Le ultime parole di Shintaro furono


Ti basta?

Credeva che utilizzando un flash mi avrebbe accecato,ma già altre volte mi era stata usata quell'arma contro per debilitarmi la vista. Così con il passare del tempo trovai una soluzione al problema. Mi sentivo ancora superiore anche perché ero molto più veloce di lui. Un solo dubbio mi venne in mente.

Come mai non ha utilizzato la sua ombra,dovrebbe appartenere a quel clan,o forse non è ancora riuscito a impararla,questo potrebbe essere un enorme vantaggio per me. In più adesso il mio veleno dovrebbe far effetto sulle parti colpite,cioè le gambe e le braccia,così da bloccarlo quasi del tutto.

Dovevo sfruttare il mio vantaggio per portare a compimento una bella strategia,così da metterlo alle corde. E sapevo esattamente a quale jutsu ricorrere per vincere lo scontro.

Mi dispiace per te ma non mi basta.

Così,visto che la distanza non era eccessiva,solamente sei metri decisi di passare prima a un lancio di armi e poi al corpo a corpo. Misi entrambi le mani dietro la schiena con una presi il chakram,un disco metallico molto pericoloso se colpiva il suo bersaglio,mentre con l'altra presi due carte bomba. La mano con i due foglietti rimase dietro,mentre l'altra usci allo scoperto,mostrando l'arma, che avrei subito lanciato con una traiettoria a parabola da destra verso il centro. Poi presi due kunai e gli attaccai entrambi i foglietti che avevo precedentemente preso e lanciai anch'essi,uno alla sua destra e uno alla sua sinistra,facendoli esplodere dietro di lui a tre metri così da dargli una spinta nella mia direzione grazie allo scoppio. Nell'istante dell'esplosione sarei avanzato velocemente di corsa,con movimento misto,sia lineare che a zig-zag,concentrando in entrambi le braccia il chakra,così da formare due lame di energia. Quando fui in prossimità del Nara scelsi tre punti da colpire, il muscolo del braccio sinistro,il muscolo del braccio destro e anche la spalla destra. Il movimento fu veloce ed armonioso portato con molta velocità di esecuzione,quella che avevo a disposizione grazie al byakugan e la precisione di un chirurgo. Sicuramente l'effetto del curaro avrebbe fatto al mio caso,bloccandogli quasi totalmente i muscoli,così da impedirgli la fuga.