Another Day in Kirigakure [Non rompete xD]

Genin, new life, old style

Ebbene si, ero riuscito finalmente a raggiungere il grado di Genin, il rango ninja più basso, quello a cui venivano affidate le missioni meno importanti, ma per lo meno ero riuscito nel mio intento. Anche quella mattina, come tante altre, mi ero svegliato presto, anche perchè, avendo finito l'accademia, dovevo cominciare a cercare un appartamento dove stare avendo deciso dunque di intraprendere la mia carriera come ninja di kiri, e non come shinobi del paese del suono, ormai da me ripudiato.
Mi vestii rapidamente ed indossai il mio nuovo coprifronte, quello del suono, legandolo al braccio destro, rendendo dunque di dominio pubblico che, anche io, ero entrato a far parte della cerchia degli assassini, nella cerchia dei ninja. Mi riversai dunque per le strade e passai l'intera mattinata alla ricerca di uno stramaledettissimo appartamento, nulla di fatto, per lo meno quel giorno.

°Fame...°

Sfiancato dai mormorii fastidiosi del mio stomaco evidentemente affamato, mi diressi dunque in prossimità di un chiosco del ramen, il medesimo che in quel giorno di pioggia del periodo accademico, era stato partecipe di un immenso casino dovuto ad un "vuoi mangiare qualcosa?" rivolto alla rossa, Kegah Riddle, la ragazza che ritenevo dunque interessante. Inevitabilmente dovetti passare per la stessa piazzetta di quel giorno, fermandomi dunque a guardarla, ignorando totalmente i borbottii dell'insistente stomaco, soffermandomi a ripensare alla scena che si era andata a formare.Scossi il capo e mi accinsi a muovere nuovamente nella direzione precedentemente prefissata.

What's Wrong?

Avevo giusto mosso qualche passo nella direzione precedentemente prefissata che una voce familiare bloccò il mio incedere, chiamandomi per nome.Mi voltai, già a conoscenza di colei che mi aveva salutato, avendo già riconosciuto il suo timbro di voce. Azzeccata la domanda rivoltami dalla rossa compagna, uno sguardo verso di lei, e nel momento in cui le nostre iridi vennero a contatto le mie parole partirono convinte, senza alcun timore o possibilità di rimorso futuro.

"Non ci torno in quello schifo..."

Lievemente distaccata la mia voce al proferire queste parole, non mi piaceva parlare del mio passato e del mio paese ed era più che evidente, forse mi sarei aperto prima o poi con quella ragazza che sostava davanti a me, un giorno...forse un giorno.Tornaniamo a ciò che accadde. Il momento in cui i nostri sguardi vennero a contatto riuscii facilmente a capire che in lei c'era qualcosa che non andava, qualcosa che non mi stava dicendo, ma in fondo la si poteva capire, dopo che mi ero arreso allo scontro per la promozione Genin, Kegah non poteva che avere risentimenti nei miei riguardi, probabilmente si è sentita insultata, ma non era certo colpa mia se non riuscivo a sentire il desiderio di picchiare la sua candida pelle.Ancora una domanda, questa volta i suoi occhi erano più tranquilli, più sereni

"Perchè no..."

Semplicemente, nessun sorriso, non era da me, non sono mai stato propenso alle effusioni e non sono mai stato abile a mostrare i miei sentimenti, non mi era mai servito, anzi, mi era sempre stato utile per fronteggiare ogni situazione con la massima freddezza necessaria...ed a me andava più che bene così. Sentii però il bisogno di chiarire con lei, di sapere il motivo della sua espressione precedentemente mostrata. Dunque mentre muovevamo uno al fianco dell'altra in direzione del chiosco le dissi.

"Senti, cosa c'e' che non va? Se è per il fatto che mi sono ritirato nello scontro per la promozione Genin mi dispiace..."

Dissi solo questo, in attesa di una sua reazione, positiva o negativa non avrei potuto di certo biasimarla.

Sentimenti contrastanti.

-Bene andiamo.-

-Per me era un onore sfidare uno dei più bravi del corso. Di certo no perchè avrei desiderato farti del male.-