Ren Tsumiji Vs Kengah Riddle, Corso KR-10: Test Finale

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Vitani
view post Posted on 25/4/2009, 18:03 by: Vitani





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Nuove pagine.


Ed infine rullano i tamburi di questa nuova esilarante sfida.
Due bocciati si aggiunsero alla lista, inaspettatamente bocciati.
E poi? la conculsione? Potrebbe mai definirsi tale? Perchè ciò che ne consegue non è che altre pagine bianche in attesa di una nuova stesura. Attesa.
Il futuro sbatteva rombando la porta del presente così avidamente, senza lasciare tregua, senza dare effettiva consapevolezza ad ogni nuovo shinobi in erba che valicava quella striscia di terreno.

Kengah era li, ascoltava la penultima sentenza del suo sensei, abbracciando amorevolmente le sue ambizioni.
Sorridendo silenziosamente -Un ultima vittoria, solo un ultima- osservava con apparente indifferenza il proprio maestro ed il suo sfidante, Ren, sospettava che in fine avrebbe dovuto sfidarsi con uno di loro; era anche questo uno dei motivi per cui non ha stretto da subito un legame.
Gli affetti in questo caso fanno male.
Portava i suoi capelli rossi pendenti sulla spalla sinistra e con sguardo languido pensava ad ogni fase di questa piccola ma grande sfida che l'accademia gli aveva proposto.
Fin dall inizio era convinta di poter superare ogni ostacolo, le salite erano solo un traguardo, sapeva che prima o poi avrebbe trovato la discesa.
Troppo semplice. Non era ancora giunto il momento, e lei sapeva, sapeva di dover ambire a quella vendetta da troppo tempo riposta nell animo.
Ren. Mi dispiace dover lottare con te, avrei preferito farlo con qualcuno con cui avrei anche goduto a procurargli danni... Qualcuno come il nosro sensei. Ma questo non mi bloccherà. Lotterò come meglio posso. Attento a te, non sottovalutarmi per il mio sesso.
Si rivolse al suo sfidante esplicitando parole quanto più sincere possibile. Aveva di fronte il suo maestro, ma oramai non gli interessava più, non avere rimpianti, era questo quello che contava.
Ed era vero, nonostante tutto lei avrebbe voluto lottare contro quell uomo dagli occhi di ghiaccio. Solo con lui.
-Forse un giorno ci ritroveremo a dover lottare insieme-
Inarcò il sopraciglio sinistro voltandosi di scatto verso l'uscita di quel campo consumato da innumerevoli sfide. -Quanti sogni... Quanti shinobi si saranno mai scontrati in questo campo? Ed ora tocca al mio sogno. Quello di una vita, quello a cui non intendo rinunciarci.
Mai.-

Una lacrima scavò il viso della giovane, lacrime di gioia?
Lacrime fine e se stesse, impossibili da notare. Esse si posarono sulle labra di lei, sorrideva intimamente.
Corse negli ultimi metri di campo, gli era sempre piaciuto farlo. Si sentiva libera.
Come ultimo sfogo antecedente alla battaglia che sentenziava un percorso intero.
Si voltò impulsivamente rimandando ancora una volta lo sguardo a quelle due sagome, ora lontane ma così vicine a lei nel destino.
il sole ormai aveva l'asciato posto ai colori rossicci tipici del tramonto, la calma ora era tangibile, si poteva sentire, quasi palpare.
Oltrepassò la soglia del campo fiera e decisa. -Domani il sole sarà alto per me, preparati Ren, sensei, domani dimostrerò molte cose.-

Inizio burrascoso.


L'alba posava candidamente i suoi tenui raggi sulle inferiate della porta della giovane shinobi dai capelli rossi.
-Che palle questo sole, già è mattina-
Si poggiò un cuscino sulla testa cercando di far filtrare meno luce possibile.
la stanza era in subbuglio, vari fogli accartocciati e schemi di attacco ne cospargevano tutto il diametro.
La notte prima aveva compilato diversi schemi d'attacco senza però trovarne uno abbastanza convincente e finendo, inevitabilmente, per uscire da quella camera ed andare in una birreria di Kiri per "berci un po su".
La notte passa forse anche troppo velocemente per chi sa come sfruttare il proprio tempo; ma sfortunatamente per Kengah non era stato così, o menglio non in parte.
La notte di certo era passata velocemente, su questo non c'era motivo di replica. Il punto di domanda risedeva nel: quanto potrebbe mai giovare una notte in bianco passata in birreria?
Questi e mille dubbi non assillavano la menta della ragazza, mentre il sole, inesorabilmente, si innalzava in cielo.
Seccamente Kengah, dopo il primo quarto d'ora di dormiveglia, spalancò le palpebre restia per poi mettersi supina sul letto. -mi devo muovere, è tardi! Spero che la sbornia di ieri mi sia passata completamente. Ma ho seri dubbi.- Fece passare altro tempo prima di docciarsi velocemente indossando, di seguito, una nuova divisa ninja, nera aderente; essa gli copriva interamente il corpo, eccetto per la parte inferiore, la quale terminava sopra le ginocchia, come pantaloncini corti.
In vita calzava un cinturone con giberne nelle quali erano posizionate, accuratamente, armi varie.
i capelli li portava sciolti e sinuosi come sempre.
Si guardò allo specchio osservando con forse troppa parsimonia se ci fossero sul proprio volto i segni della notte insonne. -Apparentemente è tutto apposto. Sobh. Non sono riuscita neanche ad elaborare una strategia. Che disastro.- Sbuffò incrociando le braccia al petto mostrando una forte rassegnazione, per poi aprire la porta del suo appartamento e valicare la soglia.

L'ora dei fatti.


Giunse al campo di addestramento con sensibile anticipo, era una zona di campo circolare a tratti erbosa in cui scorreva un breve ruscello.
Avanzò incerta nell'area a lei nuova, osservando con attenzione ogni caratteristica.
Nel mezzo vi trovò solo il sensei. Il quale la osservò impassibile come sempre.
A pochi metri dall unmo la giovane donna rallentò. Una nuova consapevolezza vagava nella mente della ragazza. Non si era mai trovata da sola con lui.
Variegate ed inusuali sensazioni si contorcevano nello stomaco della giovane. Imbarazzo? Paura? No, altro. Quell altro difficile da accettare. Impossibile da definire.
Il tempo sembrò interminabile, guardò buffamente intorno, senza incontrare per troppi secondi lo sguardo di quell uomo. Aspettava con ansia il suo rivale, e questa volta non per rigore di battaglia, ma per cancellare quella sorta di intimità che subentra quando ci si trova con chi non ci si vorrebbe mai trovare da soli.

Akihiro Hinaji rimase li, austero, con il suo solito sguardo freddo ed impenetrabile.
La situazione era diventata opprimente, l'ansia pesava sull animo della giovane come un macigno.
-Sensei. le devo parlare.- Sfiorò il suo sguardo intensamente cercando una conferma che tardava ad arrivare.
Dopo alcuni secondi di silenzio la giovane, imbarazzata, fece per continuare a parlare, quando vide Ren avvicinarsi con passo vivace.
Rassegnata, kengah si morse delicatamente le labbra, frustrata da quelle parole che forse non sarebbe mai riuscita a dire. Mai più.

Il rivale si posizionò a 10m dalla ragazza, partendo quasi immediatamente in un attacco frontale.
la prontezza dell'azione era inaspettata, la ragazza avrebbe sperato in qualche parola di più, per una maggiore preparazione psicologica allo scontro.


-Quanta fretta.. bhè se ha voglia di giocare subito ti accontento-
Kengah, di conseguenza alla rincorsa del rivale, balzò all'indietro di due metri per guadagnare ancora più terreno possibile.
Osservò penetrante la situazione cercando di prevenire ogni movimento del ragazzo. Decretò un apparente attacco diretto, sempre se non avesse cambiato la sua traiettoria negli ultimi metri.
Notò i due kunai lanciati dal nemico e tempestivamente compilò il sigillo dell ariete per respingerli entrambi. Il gayser doveva avere sia uno scopo difensivo che diversivo, indirizzato sul lato sinistro. In questo modo il getto d'acqua avrebbe di sicuro deviato il kunai indirizzato alla spalla sinistra e quello destro sarebbe stato o schivato dalla ninja in erba o deviato dal gaycer.
Ren avrebbe avuto maggiori difficoltà nel puntare la giovane dai capelli rossi avendo come schermata frontale l'attacco della ragazza.
Ella allora slittò in laterare, verso sinistra, tentando con parsimonia di schivare anche il kunai destro nel caso in cui fosse sfuggito alla tecnica composta precedentemente.
-Ma che cavolo fa? Sembra che stia pensando a tutt'altro!-
Una volta posizionata lateralmente a Ren di un metro e mezzo, vide indirizzarsi un pugno, nella posizione in cui stava fin troppo facile shivare un attacco frontale, anche solo abbassandosi.
Inaspettatamente notò il colpo scemire pian piano. Di conseguenza avrebbe afferrato le nocche del pugno con la mano destra bloccandogli inevitabilmente l'arto, per poi colpirlo decisa con una ginocchiata perfettamente mirata, all' attaccatura delle costole.
L'attacco corporale avrebbe dovuto far cadere il giovane ninja dopo non pochi metri, vista la notevole violenza del colpo assestato.
Una volta a terra, supino sulla schiena e debita distanza gli avrebbe detto queste parole:
-Ren ma che cosa ti succede? Avanti lotta! Anche a me dispiace scontrarmi con chi non mi ha fatto nulla. Sopratutto con te. Ma pensa una cosa, è solo una tappa! poi saremo genin. Ti prego, lotta con tutte le tue forze! Se non lo farai significa che non mi rispetti! Quindi fallo! Lotta con onore-



CITAZIONE
Tecnica del Geyser Respingente
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: Ariete; (molto veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di dare vita ad una piccola colonna d'acqua, da un punto a terra a meno di cinque metri dall'esecutore.
Dopo l'esecuzione dei seals, si sbatte con forza un piede a terra, così da smuovere la quantità d'acqua presente nel sottosuolo, comprimendola.
La tecnica è preannunciata da una piccola pozzanghera, dalla quale sghorgherà un getto acquatico che avrà un doppio ruolo.
L'utilizzo del getto è doppio: è possibile tentare di respingere il bersaglio, con la pressione creata dalla colonna. Nel caso in cui la colonna colpisse l'avversario esso verrebbe sbalzato nella direzione opposta al getto per un totale di metri dettati dal grado, e risulterà inoltre leggermente stordito fino al termine del turno, per l'impatto;
Oppure è presente un uso difensivo, è possibile utilizzare il getto d'acqua per bloccare un attacco con armi, che non abbiano potenza superiore a quella d'un kunai.
Ciònonostante la tecnica non ha proprietà offensive, e non è in grado di infliggere alcun danno. La tecnica è di rapida esecuzione, ottima se usata in combinazione con armi a distanza.
[Distanza max. d'allontanamento: Reclute 2 Metri, Studenti 4 Metri, Genin 6 Metri]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 - Consumo: Basso)

CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 100/100
Condizione Mentale: Delusa
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-95/100
Recuperi:-
Slot 3/3:
Techiche 0/1:-Geyser Respingente
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 4/4
Kunai 2/2
Flash 1/1



Edited by Vitani - 26/4/2009, 17:48
 
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