Ren Tsumiji Vs Kengah Riddle, Corso KR-10: Test Finale

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Shiryu Uchiha
view post Posted on 16/4/2009, 14:03




R e g o l e ~ C o m b a t t i m e n t o

Esame Genin



Il campo di battaglia è un'arena circolare, di diametro pari a 150 metri. Il suolo è in parte terroso ed in parte erboso, con un piccolo ruscello a percorrerlo obliquamente. Alcuni alberi si ergono in modo disordinato lungo tutta l'area, mentre un folto e piccolo boschetto è presente nella zona a Sud-Est.

L'incontro si svolgerà alle ore 12:00. Il clima sarà nuvoloso con qualche spiraglio di luce.

La morte non è possibile.

L'incontro terminerà nel caso in cui uno di voi sarà impossibilitato a continuare il Match, avrà azzerato la riserva di Chakra, per resa pubblica o per mia Volontà.

Anche chi perde o si arrende può allo stesso modo acquisire il grado Genin.

L'incontro si comporrà di:

Indefiniti Post di Combattimento
1 Post di Conclusione

Il post iniziale dovrà essere di almeno sessanta righe, con i parametri Word che già conoscete e dovà contenere la descrizione del primo attacco e/o difesa. Come arrivate all'arena e di ciò che è successo il giorno prima nella parte finale, quando il sensei vi ha spiegato la prova, non mi interessa. Narrate, pensate e rielaborate il tutto, come più vi aggrada. Quello che mi preme è il combattimento. Quando arriverete, il Chuunin vi disporrà al centro dell'arena e vi distanzierà di dieci metri e solo dopo darà il via alle ostilità. Il primo a postare sarà Ren Tsumiji. Il tempo a sua disposizione scadrà alle 23:59 di Domenica 19 Aprile.

Quando avrete postato entrambi, attendete un mio post con i giudizi/valutazioni.

Si deve postare entro 3 Giorni Solari (per intenderci fino alle 23:59 del terzo). Si dispongono di 1 proroga per Utente pari a 2 giorni Bonus. Se si supera il tempo senza avvisarmi, via Mp, si verrà automaticamente bocciati. Proroghe Extra saranno concesse solamente in rare occasioni e dovranno essere ben motivate.


In Bocca al Lupo



Sistema di Combattimento NSR

Linee Guida


Un post di combattimento, in genere, non dura più di 7, 8 secondi. Chiarito questo, passiamo a vedere come funziona la fase di difesa e di attacco: per la prima si deve descrivere, in maniera accurata e realistica come si parano/schivano/subiscono gli attacchi dell'avversario. Si usa naturalmente il tempo della certezza, quindi l'indicativo; invece per l'attacco è fondamentale non risultare autoconclusivi. Non è possibile costruire diverse offensive a seconda delle reazioni dell'avversario. Quindi non si può dire: "se l'avversario si spostasse a destra lancerei un kunai, altrimenti eseguire la "Bunshin no Jutsu". Il motivo è semplice: se ad esempio lo sfidante scegliesse un movimento diverso da quello previsto? Andrebbe tutto all'aria, quindi diciamo che si tratta di una tecnica gdierristica che sul nostro forum è vietata. Io, personalmente, preferisco che l'attacco sia costruito in maniera ipotetica e deve constare di un'unica azione offensiva, composta anche da più colpi/lanci/tecniche. L'ipotetica è da me richiesta perchè se l'avversario volesse e fosse in grado di contrattaccare (su NSR è possibile, con realismo e tempistica permettendo, interrompere azioni avversarie e quindi anche difendersi, attaccando) non nascerebbero paradossi di narrazione. Es. se eseguissi un'Alzata della Foglia e subito dopo la Lion Rendan (con struttura ipotetica) ecco che se il mio sfidante evitasse l'alzata e decidesse di contrattaccare, il mio pg non eseguirebbe a vuoto la seconda tecnica, rimanendo in volo a colpire le fate. Il costo in chakra dei jutsu utilizzati, anche se impediti, viene comunque pagato; mentre le armi effettivamente non lanciate vengono reintrodotte nel proprio equipaggiamento. Per questo, personalmente, preferisco usare la struttura: "avrei eseguito l'alzata della foglia, tentando di apparire sotto il mio avversario, per poi scagliarlo in aria. Se tutto fosse andato come previsto sarei balzato dietro di lui, in volo ecc.". Usare l'indicativo in alcune azioni di attacco, anche se non vietato dal regolamento, potrebbe significare che l'offensiva descritta verrebbe eseguita lo stesso, indipendentemente dalla reazione avversaria. Quindi attenzione sempre ad usare un modo verbale coerente con le proprie strategie. ll contrattacco, lo ricordo, è però eseguibile solo se vuoti narrativi e tempistica lo permettono. In più alla fine di un attacco diretto, non si può dire che ci si allontana, perchè così facendo si limiterebbe la possibilità di eseguire, appunto, un contrattacco al nostro avversario. Comunque se metteste l'offensiva in ipotetica, al limite potrebbe essere, per fare un esempio: "avrei tentato, inoltre, con due balzi, di spostarmi all'indietro di tot metri". Poi starebbe all'avversario decidere se contrattaccare subito o aspettare, per grazia Divina, che ci si allontani.
 
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Shiryu
view post Posted on 19/4/2009, 09:50




Why?


Kirigakure no Sato
Zona Addestramento
Yesterday


Non pensavo sarebbe mai potuto accadere qualcosa di tanto strabiliante e tanto imprevedibile: Nagato era stato bocciato in quanto non conosceva assolutamente nulla di teoria, ma come avrebbe potuto non sapere nulla se nelle prove precedenti era stato il migliore? Tale cosa fu talmente fuori da ogni logica che decisi di lasciar perdere anche se mi dava alquanto fastidio che quel fottutissimo provocatore, prima si era preso gioco di me e poi non era riuscito a passare l'esame Genin permettendomi poi di gonfiarlo di botte nell'ultima prova che ci venne spiegata dal sensei: combattimento 1 vs 1. Come ultima prova era ottima, avrei dato sfoggio delle mie qualità principali quali adattamento all'avversario e capacità di mettere alle strette il mio opponente con strategie rapide e incisive.


°Kegah? Avrei preferito non incontrare lei...°



Uno sguardo intenso verso la rossa, non timoroso, non superbo, semplicemente uno sguardo a cercar le di lei fiammanti iridi, quasi per capire, per leggere ciò che lei poteva star pensando di quell'abbinamento. Chissà...sia se lei mi avesse guardato o meno me ne sarei andato dopo pochi secondi salutando tutti con un gesto della mano destra che poi sarebbe stata portata all'interno della tasca dei pantaloni come la mancina che l'aveva preceduta, continuando con il mio incedere lontano dal luogo, verso la città, verso la mia nuova "casa".
Cosa sarebbe accaduto il giorno dopo proprio non avrei potuto saperlo, eppure già qualcosa di strano eccheggiava nella mia testa, preoccupazione per il mio avversario? Convinzione di star per divenire Genin? Felicità per essermi allontanato da quello schifo di Oto? Probabile, eppure lontano da quel posto mi sentivo più libero, più vivo, sentivo di essere in grado di vivere a mio piacimento e non come una fottutissima marionetta guidata da qualche incapace che lo fa per puro diletto personale.
Quella notte dormii poco, quella strana sensazione mi attanagliava le viscere ed il cuore.

"Perchè?...."

Sussurrai semplicemente nel buio della mia camera, andando poi a spegnersi tutto il resto, venendo abbracciato dal dolce Morfeo, e mi sarei probabilmente svegliato domani, in un altro giorno, con la forza delle mie convinzioni nuovamente integra, senza dubbi, senza incertezze avrei marciato verso il mio obiettivo e solo allora avrei deciso del mio futuro.


Kirigakure no Sato
Today


Fui svegliato da qualche timido raggio di sole che penetrava all'interno della mia piccola stanza degli alloggi per gli studenti stranieri. Appena aprii gli occhi, a differenza della serata precedente, non avevo più l'ignota preoccupazione addosso e mi sentii libero di muovermi per casa a mettere a punto gli ultimi preparativi prima di andare all'accademia senza alcun intralcio. Mi fui lavato, ebbi fatto colazione e mi fui cambiato prima di posare la mia mano sulla fredda maniglia dell'ormai luminoso appartamento, abbassandola e riversandomi all'esterno, pronto per l'ennesima giornata di allenamenti, ma questa sarebbe stata differente, e non semplicemente per il fatto che sarebbe stata l'ultima prova del mio addestramento, del tutto ignaro di tutto avanzavo tranquillo alla volta della zona d'addestramento, dove avrei finalmente deciso il mio destino.
Una volta lì erano le ore 11:30 ed ebbi tranquillamente il tempo di studiare l'arena che sembrava presentare caratteristiche differenti, che avrebbero potuto soddisfare ogni tipo di ninja. Il lieve vento che spirava sul luogo poteva ben agire su ogni caratteristica dell'arena: accarezzava dolcemente i ciuffetti d'erba, alzava timidamente la polverina del terreno sterrato, creava minuscole increspature nel laghetto e smuoveva delicatamente le chiome degli alberelli dislocati qui e li, senza però rifiutarsi di avere lo stesso atteggiamento con il boschetto dislocato nella zona sud - est dell'arena.
Attesi solo infiniti minuti nell'attesa che gli altri potessero arrivare, seduto sulla distesa erbosa riflettevo su quanto potesse essere bello vivere per conto proprio, vivere senza pretese altrui, vivere in pari con gli altri all'interno di un paese differente da quello in cui sono nato, in cui sembra totalmente assente la corruzione, sembra che tutti vivano per il preciso scopo di migliorare ed essere dunque orgogliosi di se stessi e dei propri conoscenti, amici e parenti. Non riuscii a terminare il mio pensiero che arrivarono finalmente entrambi :Kegah e il sensei.
Mi alzai e a seguendo il chuunin, mi sarei disposto a 10 metri dalla mia rivale:la ragazza dallo sguardo infuocato. Essì, fu proprio quello che mi colpì ancora una volta quella mattina, causandomi le medesime sensazioni della precedente giornata, più intense e più difficili da controllare.
Era dunque quello il motivo per il quale mi stavo sentendo male? Stavo male perchè non avevo voglia di combattere contro di lei? Paura? impossibile, non avevo mai avuto paura di nessuno, e di certo non sarebbe stata la prima volta. Tensione? E per cosa scusa? E' una studentessa, non dovrei aver problemi a combattere al suo livello e probabilmente avrei anche vinto? Allora cosa?
Neanche stavolta ebbi la possibilità di giungere ad una risposta concreta alle mie domande, poi il sensei ci intimò di cominciare a combattere ed ancora dalla mia bocca uscirono le stesse parole della notte precedente

"Perchè..."
Partii immediatamente nella mia corsa verso la rossa, prendendo lìiniziativa dello scontro, nel tentativo di scacciare via i pensieri, cercando di allettare il mio corpo con la foga della battaglia, cercando di far salire l'adrenalina e far rinascere quello spirito omicina che ogni combattimento riaffiorava nel mio corpo: la voglia di sangue. No, questa volta sarebbe però stato diverso, per la prima volta mi resi conto di non desiderare uno scontro, per la prima volta non sentii il desiderio di poter palpare la paura del mio avversario, per la prima volta non sentii il bisogno di sporcarmi le mani col sangue di colui che aveva osato ergersi dinnanzi a me, con la presunzione di essere al mio livello, no...niente di tutto questo stavolta nacque in me.

°Maledizione...°

Per la prima volta sul mio volto apparve una nota di indecisione, ciò che era sempre stato il mio punto forse, la parte più inespressiva e più fredda del mio corpo, la parte che sapeva solamente esprimere voglia di uccidere: gli occhi. Il mio sguardo era quasi vuoto, perso mentre andava a puntare il corpo della donna, ormai pronto a partire all'assalto, ormai pronto ad offende, a ferire. O almeno sarebbe dovuto essere così se non fosse che mentre correvo ero ancora afflitto da questi problemi, avendo dunque fallito nel tentativo di scacciarli. Non mi accorsi neanche di star sbagliando tutto, non mi resi conto di star andando contro di lei senza una strategia, senza una finta, semplicemente le andavo incontro in un attacco frontale mal organizzato, in un attacco che mi avrebbe portato a fallire l'attacco e se fosse continuato a lungo, avrei fallito l'attacco e anche la promozione, se avessi continuato così mi sarei visto sfuggire il coprifronte dalle mani, e sarei stato costretto a ritornare ad Oto in quella buia topaia costretto a fare ciò che volevano i miei genitori, costretto ai lavori forzati per aver fallito ciò per cui mi avevano addestrato per lungo tempo. Non ci sarei tornato lì, mi sarei scusato con Kegah nel momento in cui le avessi fatto troppo male, ma non potevo assolutamente sbagliare questa volta, lei doveva essere una cosa apparte, lei e la mia carriera ninja non avrebbero dovuto impattare, ma essendo così, avrei dovuto prima pensare a diventare Genin.
Estrassi due kunai andando a mirare attentamente durante la mia corsa, uno sarebbe dovuto essere rilasciato in direzione della spalla destra ed uno alla spalla sinistra della ragazza. Velocemente li feci guizzare in tale direzione, uno alla volta a distanza di pochi attimi uno dall'altro. La brillantezza sembrava essere tornata e la ragione pure, anche se quel senso di fastidio non accennava a desistere

°Fottiti maledetta preoccupazione, se svanisci prometto che dopo l'esame sistemo la situazione, ma ora non mi tradire, non tradirmi nel momento più importante, nel momento in cui potrò cambiare il mio destino, non ora°

Ormai ero troppo vicino a lei per elaborare qualsiasi sorta di strategia, sarei dovuto quindi partire con un rischioso attacco fontale, un attacco che era stato reso lievemente più complesso dal lancio dei due kunai in direzione delle spalle dell'avversario ma che comunque rimaneva pur sempre una sciagurata offensiva, l'errore era ormai stato fatto e non ci sarebbe stato altro modo per rimediare, perlomeno avrei dovuto tentare di limitare i danni.
Una volta di fronte a lei le avrei sussurrato nel mentre arrestavo la mia corsa e mi piegavo lievemente sulle gambe nel tentativo di guadagnare maggiore velocità ed equilibrio abbassando il mio baricentro.

" Non vorrei combattere con te...avrei voluto fare nero Nagato..."

Perchè gli avevo parlato? Non si sà, fattostà che le mie parole giunsero all'orecchio della ragazza tranquille e non provocanti, non un offesa verso di lei dunque, ma una pura informazione. Portai il piede destro avanti all'altro, spostai la spalla destra all'indietro per caricare un pugno che sarebbe dovuto essere indirizzato al volto della ragazza.Rapido venne sganciato il colpo con un simultaneo movimento di busto, spalla e braccio, andando a caricare il pugno di una violenza inaudita ma che andò scemando pian piano, divenendo un attacco ridicolo. Mi chiedete il perchè? Lo avrei voluto sapere anche io, ma lasciamo perdere, fatto sta che il colpo sarebbe dovuto essere lo stesso indirizzato al volto della ragazza che probabilmente non avrebbe avuto difficoltà a pararlo, ma si sarebbe resa conto che qualcosa non va in me oppure avrebbe semplicemente pensato che ero un rammollito?

QUOTE
Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 100/100
Condizione Mentale: Tormentato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 3/3:[Lancio Kunai x2][Destro]
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 2/2
Kunai 0/2
Flash 1/1

 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 22/4/2009, 11:56




CITAZIONE
Proroga concessa per Kengah che questa settimana è di guardia. Gli concedo, in via straordinaria, vista la sua generale puntualità, tre giorni a partire da oggi. Quindi scadenza rinviata alle 23:59 di Sabato 25 Aprile.

 
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Vitani
view post Posted on 25/4/2009, 18:03





Narrato
pensato
parlato
Parlato da altri



Nuove pagine.


Ed infine rullano i tamburi di questa nuova esilarante sfida.
Due bocciati si aggiunsero alla lista, inaspettatamente bocciati.
E poi? la conculsione? Potrebbe mai definirsi tale? Perchè ciò che ne consegue non è che altre pagine bianche in attesa di una nuova stesura. Attesa.
Il futuro sbatteva rombando la porta del presente così avidamente, senza lasciare tregua, senza dare effettiva consapevolezza ad ogni nuovo shinobi in erba che valicava quella striscia di terreno.

Kengah era li, ascoltava la penultima sentenza del suo sensei, abbracciando amorevolmente le sue ambizioni.
Sorridendo silenziosamente -Un ultima vittoria, solo un ultima- osservava con apparente indifferenza il proprio maestro ed il suo sfidante, Ren, sospettava che in fine avrebbe dovuto sfidarsi con uno di loro; era anche questo uno dei motivi per cui non ha stretto da subito un legame.
Gli affetti in questo caso fanno male.
Portava i suoi capelli rossi pendenti sulla spalla sinistra e con sguardo languido pensava ad ogni fase di questa piccola ma grande sfida che l'accademia gli aveva proposto.
Fin dall inizio era convinta di poter superare ogni ostacolo, le salite erano solo un traguardo, sapeva che prima o poi avrebbe trovato la discesa.
Troppo semplice. Non era ancora giunto il momento, e lei sapeva, sapeva di dover ambire a quella vendetta da troppo tempo riposta nell animo.
Ren. Mi dispiace dover lottare con te, avrei preferito farlo con qualcuno con cui avrei anche goduto a procurargli danni... Qualcuno come il nosro sensei. Ma questo non mi bloccherà. Lotterò come meglio posso. Attento a te, non sottovalutarmi per il mio sesso.
Si rivolse al suo sfidante esplicitando parole quanto più sincere possibile. Aveva di fronte il suo maestro, ma oramai non gli interessava più, non avere rimpianti, era questo quello che contava.
Ed era vero, nonostante tutto lei avrebbe voluto lottare contro quell uomo dagli occhi di ghiaccio. Solo con lui.
-Forse un giorno ci ritroveremo a dover lottare insieme-
Inarcò il sopraciglio sinistro voltandosi di scatto verso l'uscita di quel campo consumato da innumerevoli sfide. -Quanti sogni... Quanti shinobi si saranno mai scontrati in questo campo? Ed ora tocca al mio sogno. Quello di una vita, quello a cui non intendo rinunciarci.
Mai.-

Una lacrima scavò il viso della giovane, lacrime di gioia?
Lacrime fine e se stesse, impossibili da notare. Esse si posarono sulle labra di lei, sorrideva intimamente.
Corse negli ultimi metri di campo, gli era sempre piaciuto farlo. Si sentiva libera.
Come ultimo sfogo antecedente alla battaglia che sentenziava un percorso intero.
Si voltò impulsivamente rimandando ancora una volta lo sguardo a quelle due sagome, ora lontane ma così vicine a lei nel destino.
il sole ormai aveva l'asciato posto ai colori rossicci tipici del tramonto, la calma ora era tangibile, si poteva sentire, quasi palpare.
Oltrepassò la soglia del campo fiera e decisa. -Domani il sole sarà alto per me, preparati Ren, sensei, domani dimostrerò molte cose.-

Inizio burrascoso.


L'alba posava candidamente i suoi tenui raggi sulle inferiate della porta della giovane shinobi dai capelli rossi.
-Che palle questo sole, già è mattina-
Si poggiò un cuscino sulla testa cercando di far filtrare meno luce possibile.
la stanza era in subbuglio, vari fogli accartocciati e schemi di attacco ne cospargevano tutto il diametro.
La notte prima aveva compilato diversi schemi d'attacco senza però trovarne uno abbastanza convincente e finendo, inevitabilmente, per uscire da quella camera ed andare in una birreria di Kiri per "berci un po su".
La notte passa forse anche troppo velocemente per chi sa come sfruttare il proprio tempo; ma sfortunatamente per Kengah non era stato così, o menglio non in parte.
La notte di certo era passata velocemente, su questo non c'era motivo di replica. Il punto di domanda risedeva nel: quanto potrebbe mai giovare una notte in bianco passata in birreria?
Questi e mille dubbi non assillavano la menta della ragazza, mentre il sole, inesorabilmente, si innalzava in cielo.
Seccamente Kengah, dopo il primo quarto d'ora di dormiveglia, spalancò le palpebre restia per poi mettersi supina sul letto. -mi devo muovere, è tardi! Spero che la sbornia di ieri mi sia passata completamente. Ma ho seri dubbi.- Fece passare altro tempo prima di docciarsi velocemente indossando, di seguito, una nuova divisa ninja, nera aderente; essa gli copriva interamente il corpo, eccetto per la parte inferiore, la quale terminava sopra le ginocchia, come pantaloncini corti.
In vita calzava un cinturone con giberne nelle quali erano posizionate, accuratamente, armi varie.
i capelli li portava sciolti e sinuosi come sempre.
Si guardò allo specchio osservando con forse troppa parsimonia se ci fossero sul proprio volto i segni della notte insonne. -Apparentemente è tutto apposto. Sobh. Non sono riuscita neanche ad elaborare una strategia. Che disastro.- Sbuffò incrociando le braccia al petto mostrando una forte rassegnazione, per poi aprire la porta del suo appartamento e valicare la soglia.

L'ora dei fatti.


Giunse al campo di addestramento con sensibile anticipo, era una zona di campo circolare a tratti erbosa in cui scorreva un breve ruscello.
Avanzò incerta nell'area a lei nuova, osservando con attenzione ogni caratteristica.
Nel mezzo vi trovò solo il sensei. Il quale la osservò impassibile come sempre.
A pochi metri dall unmo la giovane donna rallentò. Una nuova consapevolezza vagava nella mente della ragazza. Non si era mai trovata da sola con lui.
Variegate ed inusuali sensazioni si contorcevano nello stomaco della giovane. Imbarazzo? Paura? No, altro. Quell altro difficile da accettare. Impossibile da definire.
Il tempo sembrò interminabile, guardò buffamente intorno, senza incontrare per troppi secondi lo sguardo di quell uomo. Aspettava con ansia il suo rivale, e questa volta non per rigore di battaglia, ma per cancellare quella sorta di intimità che subentra quando ci si trova con chi non ci si vorrebbe mai trovare da soli.

Akihiro Hinaji rimase li, austero, con il suo solito sguardo freddo ed impenetrabile.
La situazione era diventata opprimente, l'ansia pesava sull animo della giovane come un macigno.
-Sensei. le devo parlare.- Sfiorò il suo sguardo intensamente cercando una conferma che tardava ad arrivare.
Dopo alcuni secondi di silenzio la giovane, imbarazzata, fece per continuare a parlare, quando vide Ren avvicinarsi con passo vivace.
Rassegnata, kengah si morse delicatamente le labbra, frustrata da quelle parole che forse non sarebbe mai riuscita a dire. Mai più.

Il rivale si posizionò a 10m dalla ragazza, partendo quasi immediatamente in un attacco frontale.
la prontezza dell'azione era inaspettata, la ragazza avrebbe sperato in qualche parola di più, per una maggiore preparazione psicologica allo scontro.


-Quanta fretta.. bhè se ha voglia di giocare subito ti accontento-
Kengah, di conseguenza alla rincorsa del rivale, balzò all'indietro di due metri per guadagnare ancora più terreno possibile.
Osservò penetrante la situazione cercando di prevenire ogni movimento del ragazzo. Decretò un apparente attacco diretto, sempre se non avesse cambiato la sua traiettoria negli ultimi metri.
Notò i due kunai lanciati dal nemico e tempestivamente compilò il sigillo dell ariete per respingerli entrambi. Il gayser doveva avere sia uno scopo difensivo che diversivo, indirizzato sul lato sinistro. In questo modo il getto d'acqua avrebbe di sicuro deviato il kunai indirizzato alla spalla sinistra e quello destro sarebbe stato o schivato dalla ninja in erba o deviato dal gaycer.
Ren avrebbe avuto maggiori difficoltà nel puntare la giovane dai capelli rossi avendo come schermata frontale l'attacco della ragazza.
Ella allora slittò in laterare, verso sinistra, tentando con parsimonia di schivare anche il kunai destro nel caso in cui fosse sfuggito alla tecnica composta precedentemente.
-Ma che cavolo fa? Sembra che stia pensando a tutt'altro!-
Una volta posizionata lateralmente a Ren di un metro e mezzo, vide indirizzarsi un pugno, nella posizione in cui stava fin troppo facile shivare un attacco frontale, anche solo abbassandosi.
Inaspettatamente notò il colpo scemire pian piano. Di conseguenza avrebbe afferrato le nocche del pugno con la mano destra bloccandogli inevitabilmente l'arto, per poi colpirlo decisa con una ginocchiata perfettamente mirata, all' attaccatura delle costole.
L'attacco corporale avrebbe dovuto far cadere il giovane ninja dopo non pochi metri, vista la notevole violenza del colpo assestato.
Una volta a terra, supino sulla schiena e debita distanza gli avrebbe detto queste parole:
-Ren ma che cosa ti succede? Avanti lotta! Anche a me dispiace scontrarmi con chi non mi ha fatto nulla. Sopratutto con te. Ma pensa una cosa, è solo una tappa! poi saremo genin. Ti prego, lotta con tutte le tue forze! Se non lo farai significa che non mi rispetti! Quindi fallo! Lotta con onore-



CITAZIONE
Tecnica del Geyser Respingente
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: Ariete; (molto veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di dare vita ad una piccola colonna d'acqua, da un punto a terra a meno di cinque metri dall'esecutore.
Dopo l'esecuzione dei seals, si sbatte con forza un piede a terra, così da smuovere la quantità d'acqua presente nel sottosuolo, comprimendola.
La tecnica è preannunciata da una piccola pozzanghera, dalla quale sghorgherà un getto acquatico che avrà un doppio ruolo.
L'utilizzo del getto è doppio: è possibile tentare di respingere il bersaglio, con la pressione creata dalla colonna. Nel caso in cui la colonna colpisse l'avversario esso verrebbe sbalzato nella direzione opposta al getto per un totale di metri dettati dal grado, e risulterà inoltre leggermente stordito fino al termine del turno, per l'impatto;
Oppure è presente un uso difensivo, è possibile utilizzare il getto d'acqua per bloccare un attacco con armi, che non abbiano potenza superiore a quella d'un kunai.
Ciònonostante la tecnica non ha proprietà offensive, e non è in grado di infliggere alcun danno. La tecnica è di rapida esecuzione, ottima se usata in combinazione con armi a distanza.
[Distanza max. d'allontanamento: Reclute 2 Metri, Studenti 4 Metri, Genin 6 Metri]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 - Consumo: Basso)

CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 100/100
Condizione Mentale: Delusa
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-95/100
Recuperi:-
Slot 3/3:
Techiche 0/1:-Geyser Respingente
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 4/4
Kunai 2/2
Flash 1/1



Edited by Vitani - 26/4/2009, 17:48
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 27/4/2009, 16:55




CITAZIONE
Siete promossi al Grado Genin, potete già modificare la scheda ed aggiungere o sostituire totalmente le vostre tecniche, fino a raggiungere un massimo di nove jutsu avanzati. Se prevedete di inserire qualche derivata di innata, una volta sviluppata, lasciate uno o più posti liberi tra le avanzate. Infine, potete aggiungere anche due abilità. Per ottenere l'energia Verde, basta scrivere un allenamento settimanale di almeno 210 righe, quindi sommariamente trenta righe/giorno ed aver sostenuto almeno un combattimento degno di nota. Se avete dubbi sapete dove trovarmi. Mi aspetto un bel post di conclusione, dopo il quale vi darò Exp e Ryo.

Nell'ultimo post, Shiryu dovrà difendersi e solo dopo il sensei vi fermerà, nominandovi Genin del Kirigakure.

 
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Shiryu
view post Posted on 30/4/2009, 09:12




Surrender

Il mio attacco era stato un fero schifo!!! Mai combinati tanti casini con una sola mossa senza trarre nemmeno un minimo vantaggio dalla mia offensiva. I kunai erano stati respinti abilmente dalla rossa con l'ausilio di un egregia tecnica d'acqua, più precisamente una colonna, che si era erta a sua protezione impedendo dunque che le armi impattassero sul suo corpo conficcandosi in esso. Anche il pugno, ovviamente, fu ridicolo, venendo evitato come se fosse una semplice carezza. Quando la ragazza bloccò il mio pugno guardandomi con un aria arrabbiata, furiosa, ma perchè? Non riuscii a capirlo, almeno non ne ero ancora al corrente. Rapidi i movimenti della giovane che, dopo avermi immobilizzato l'arto era partita all' offensiva stringendo ancora il mio pugno e partendo con una ginocchiata diretta verso il mio stomaco. Attacco fin troppo semplice da schivare se non fosse che il mio corpo quel giorno sembrava totalmente impedito a eseguire i miei voleri: le mie gambe rimasero inchiodate al suolo, assolutamente disinteressate al muoversi per schivare l'attacco della ragazza. Il ginocchio della rossa andò ad affondare dunque nel mio stomaco. Volai qualche metro strusciando al suolo. Rimasi lì, immobile al suolo, tossendo sangue data la potenza del colpo in una parte delicata del corpo.Non avevo intenzione di combattere eppure potevo giocarmi la promozione semplicemente per una cavolata di questo genere, ma da quando era che mi facevo problemi a picchiare un mio avversario? Anche se era interessante, anche se era una bella ragazza... Bah, non si sa mai come gira la vita e quel giorno decisi veramente che non ci sarebbe stato altro modo, che non avrei potuto alzare un dito contro di lei. Mi alzai dunque con i vestiti sporchi di terra e la bocca ancora sporca di sangue, quest'ultimo venne leccato via tramite la lingua che lapida era passata attorno alle labbra per pulire il volto da quel metallico liquido.

"Perchè non combatto? Sono in grado tranquillamente di picchiare a sangue una persona per il puro gusto di farlo, non sono un santo...e di questo ne sono consapevole. Il motivo per cui non combatto trovalo tu, io non ci sono ancora riuscito quindi ci rinuncio."

Qualche secondo di pausa per pulire le vesti che avevo indosso per poi chiudere l'incontro con due parole, posando le giallognole iridi su quelle della ragazza.

"Mi arrendo"

Mossi qualche passo prima di sentire la voce del sensei che interveniva, probabilmente per decretare la mia bocciatura e la promozione di Kegah. Ne ero felice, si, quella ragazza era finalmente giunta alla sua meta ed adesso poteva inseguire il suo sogno ed io, che di sogni non ne avevo mai avuto, avrei seguito il seguente corso, cercando di non farmi scrupoli a picchiare chiunque, addirittura il sensei se ce ne fosse stato bisogno.

°Congratulazioni...Kegah...°

*L'incontro termina qui per resa di Ren...dichiaro ENTRAMBI Genin, complimenti a tutti e due, siete giunti al termine del vostro addestramento.*

Ma cosa? Ero stato promosso anche io a seguito di un combattimento che era durato pochi secondi e nel quale mi ero appena arreso? Non me lo sarei mai aspettato. Fermai il mio incedere al limite dell'arena, voltandomi ora in direzione dei due a cui davo le spalle, il volto era chino e non era possibile notatre i miei occhi data l'inclinazione di questo. Un lieve sorriso impercettibile sul mio volto, invisibile da quella così immensa distanza.

"Complimenti ragazza, ci rivedremo da ninja la prossima volta"

Voce inespressiva prima di voltarsi e cominciare a correre via, libero come il vento, in direzione degli alloggi degli studenti di Kiri, cosa avrei fatto? Beh, sarei andato ovviamente ad allenarmi, avevo solamente raggiunto il primo passo verso una splendente carriera ninja che mi avrebbe visto protagonista.

[Scusate entrambi per il post di merda ma purtroppo non ho ispirazione per quest'ultimo post, quindi lo faccio così e pace, so che mi costerà abbastanza in termini di ryo ed exp, ma pazienza...capita a tutti di non riuscire a fare un post]

 
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Vitani
view post Posted on 2/5/2009, 22:00




parlato
narrato
pensato
parlato da altri



#Un nuovo inizio#


Il sole traspirava ingenuamente tra quelle nubi che caratterizzavano la tranquilla cittadina della nebbia.
Tra di esse tante, troppe genti compievano ogni giorno, ogni secondo che passava il proprio destino.
C'è chi dice che ognuno di noi vive essendo padrone del proprio destino. Parole...
Decretare una simile verità è poca cosa. Troppo alta per inculcarne una qualsiasi certezza. Eppure si rimane attoniti. Cercando una possibile risposta.
Ed intanto il tempo scorre. Così come scorrono quella catena di eventi che compongono la nostra vita.
Facendo rimanere quel punto di domanda in stallo. Attendendo una qualsiasi verità.

Attonita.
Kengah fissò il suo rivale arrendersi miseramente tra le macerie di quel campo consumato da innumerevoli battaglie.
Quanti scontri, quanti destini. L’animo della ragazza imperversava, avrebbe voluto veder consumare il suo di destino.
Avidamente desiderò di odiarlo, per ciò che non era in grado di fare, per il male che non le avrebbe fatto.
Stranamente desiderò di essere colpita. Strinse con rabbia i pugni guardando senza realmente vedere davanti a se.
Quanto le sarebbe costato reagire? A che ambiva? Altre donne al suo posto avrebbero gioito, approfittando della situazione. Questo era uno dei vantaggi del gentil sesso, o almeno così la gente amava definire. Vantaggio o marchio? Per la giovane dai capelli rossi questa era una maledizione che portava avanti fin da piccola.
Forse avrebbe potuto salvare quella persona. Non sarebbe morta al posto suo.
Pensieri.
Tenui scorrevano nell animo della giovane mentre imperversava la furia del suo orgoglio.

-Non ci posso credere. Una resa?! No. Non può fare questo.-


Le parole del sensei, mentre decretava la sua falsa vittoria e la disfatta di Ren, sembravano scheggiarle le tempie. Ed ogni sibilo pareva un ago in quei interminabili secondi, momenti.
Si voltò verso il maestro senza riuscire a guardare il proprio sfidante mentre si rialzava a diversi metri da lei.

-Sono fiera di esser stata vostra allieva. Come spesso capita tra allievo ed insegnante voi vi dimenticherete di me, ma io vi porterò sempre dentro come tappa fondamentale della mia storia.-


Non era facile allontanare lo sguardo da Ren, In quel momento la rabbia bruciava costante e preferì forzare il suo corpo, il suo animo verso altri pensieri.

-Ed anche se non accetto il vostro modo di comportarvi vi stimo. Forse avete ragione. Non so come ci si possa sentire a perdere persone care davanti ai propri occhi. Forse non conosco il vostro dolore.
Ma…-


Abbassò lo sguardo mordendosi candidamente le labbra. Era nervosa. Non sopportava far trasparire il suo spirito, non sopportava mostrarsi pienamente per ciò che era. A volte essere limpidi fa male.
Lei lo sapeva. Lo aveva provato su pelle.
Ma a volte capita che si riesce comunque a non cambiare. Si rimane ciò che si è, e quei dolori, quei peggiori che fanno scendere l’umanità alla stregua della stessa terra invece di far sprofondare nei meandri di essa l’animo, lo innalzano.
Creandone la differenza.

-So che non è chiudendosi che si riesce ad essere felici completamente. Realizzazione. Tutti noi ambiamo a questo. Bhè fidatevi ci sono tante vie per raggiungerla. A volte c’è così tanta bellezza nel mondo… Ed io mi chiedo perché si voglia guardare sempre e solo al male. Al dolore.
Affrontarlo è una parola. Lo so. Ma potrebbe essere un inizio.-


Sorrise socchiudendo entrambi gli occhi, credeva in ciò che aveva detto al suo maestro e quasi la rabbia sembrò scivolargli fuori.
Allungò la mano come per stringergliela.

-Forse un giorno ci ritroveremo a lottare insieme, quel giorni in cui sarò abbastanza forte vi verrò a cercare e vi sfiderò.-


-Per farvi capire che non si diventa abbastanza forti solo creando una catena d’odio.-


I suoi occhi si specchiavano in quelli cristallini di Akihiro Hinaji. La giovane si emozionò nel sostenere per l’ultima volta quello sguardo. Come ogni pagina finale. Storia o percorso. Desiderò ricominciarlo, ancora una volta senza però cambiare personaggi ed eventi. Semplicemente riviverlo.
Ascoltò con attenzione le ultime parole del suo maestro in merito allo scontro e alle valutazioni finali;per poi indietreggiare lentamente, senza spostare lo sguardo da quell’uomo. Fino a voltarsi inevitabilmente verso l’uscita dell’arena; avanzò per pochi passi di fianco al rivale, attonito, anche lui a breve se ne sarebbe andato. Probabilmente di ritorno al suo paese natio.
Non capii cosa gli chiedeva di fare il suo animo. Probabilmente niente o tanto.
Chissà forse un giorno avrebbe incontrato nuovamente quell’uomo, chissà.
E forse quel giorno non sarebbe stato neanche troppo lontano.
Comunque avanzò senza ricercare il suo sguardo, oltrepassando quella soglia pronta a ricercarne di nuove.
Pronta a plasmare il suo destino.
Strane ed insensate a volte appaiono quelle mille vie che il fato ci mette d’innanzi; nella maggior parte dei casi rimaniamo li, confusi. Indecisi. In certi altri invece indirettamente sappiamo già dove andare che via percorrere.
Potrebbe sembrare cosa da niente, la gente solitamente non ci pensa.
Ma quel giorno una brezza sembrò accarezzare l’animo della nostra giovane sfiorandole pensieri e ricordi.
Ora sapeva perché si trovava li. Sentì il taglio sull avambraccio bruciargli intensamente.
Un desiderio di vendetta l'avrebbe aspettata. Più che mai avrebbe voluto andargli incontro.


CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Gialla
Chakra: 100/100
Condizione Mentale: Insodisfatta ma motivata ale prospettive future
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-100/100
Recuperi:-
Slot 3/3:
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 4/4
Kunai 2/2
Flash 1/1



Edited by Vitani - 4/5/2009, 23:43
 
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» • G i a c o ~
view post Posted on 5/5/2009, 13:51




V a l u t a z i o n e F i n a l e

Post Conclusivo


SPOILER (click to view)

Ren Tsumiji: sinceramente,ti reputo un buon ruolatore. L'unica cosa che posso consigliarti è di non tirare via i Post conclusivi,perchè scrivi veramente bene,salvo qualche piccola svista qua e là. Peccato che ti sei arreso subito,perchè mi sarebbe piaciuto vedere il combattimento; ma vabbè,capisco le ragioni del tuo PG. La quantità di Exp e Ryo che ti assegnerò è indicativa,in quanto non ti ho seguito come Sensei,ma ho letto solo pochi dei tuoi Post in Accademia; Shiryu,quando ritorna,potrà modificare la mia scelta se vorrà.
EXP. 70 ; RYO. 400

Kengah Riddle: anche tu,sei una buona ruolatrice: è molto carino il tuo stile,si legge veramente con piacere (a parte qualche svista)! Come per Ren,anche nel tuo caso l'Exp e Ryo che ti assegnerò,potranno essere cambiati a piacimento di Shiryu,quando tornerà.
EXP. 70 ; RYO. 400


>Il vostro corso è ufficialmente terminato: adesso potete ricominciare a giocare da Genin. Mi auguro che continuiate e diventiate ancora migliori di adesso. Buon proseguimento ad entrambi!


 
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7 replies since 16/4/2009, 14:03   155 views
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