La Clausura del Santo/Demone, Qualcuno vuole liberare un mostro?

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SakurinaChan
view post Posted on 20/4/2009, 23:02 by: SakurinaChan





Narrato
* Pensato *
♥ Parlato ♥



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Sasame era impietrita all’entrata della cella,incapace di muovere anche solo un passo in avanti,tanta era la paura e la tensione: non conosceva il prigioniero,ma vedendo che cosa aveva combinato in tutti questi anni all’interno della stanza,non doveva certo essere un tipo raccomandabile. A lasciarla di stucco non era tanto il fatto che il ragazzo superasse i due metri d’altezza,quanto le sue condizioni fisiche: la testa perdeva sangue,segno di un colpo subito molto di recente,ed il suo corpo visibilmente trasandato era a mala pena ricoperto di stracci. L’aveva trovato rannicchiato al muro,con la testa tra le gambe,in una pozza di sangue e la sua vista non era più abituata ad una luce abbagliante,infatti per guardarla aveva bisogno di sforzare fortemente gli occhi. Non sapendo come comportarsi,la Chuunin si era presentata,dopodichè era rimasta in attesa di risposta,sperando in qualcosa di poco spiacevole. Ricevette tosse,sangue e…pelle?! Poi si era pulito la faccia dal sangue,con una manica,ed infine con molta fatica si era alzato,presentandosi come Juugo. Lo stomaco cominciava a rivoltarsi dentro di lei,a causa di quell’orribile spettacolo: egli era rosso dappertutto,ed emetteva una voce rauca e profonda. Anche se da un lato provava un po’ di ribrezzo,non riusciva a nascondere una certa pietà verso quella persona che,chissà per quanto tempo era rimasta rinchiusa là dentro,ad urlare e tentare invano di spaccare le pareti. Tuttavia,quando le aveva teso la mano insanguinata,non aveva potuto fare a meno di abbassare lo sguardo,incapace ci ricambiare il gesto. Bene: adesso che conoscevano l’uno il nome dell’altra,qual’era la prossima mossa? Innanzitutto dovevano uscire da lì,e poi doveva fare in modo di sistemare un po’ lo stato di quel poveretto,in quanto,a giro per il villaggio in quella maniera,non poteva certo andarci se non voleva ficcarsi subito in qualche pasticcio. Eh,purtroppo sì: benché il suo incarico fosse terminato,sentiva il bisogno di aiutare Juugo; almeno fino a quando non si fosse fatto una bella doccia,e non avesse trovato dei vestiti puliti da indossare. Se non errava,un bagno doveva pur esserci all’interno di quel carcere,ma restava il piccolo grande problema del vestiario: dove poteva trovare indumenti della sua taglia? Era difficile che un carcere ne avesse a disposizione,se non le classiche tuniche assegnate ai detenuti,le quali,in questo caso,erano proprio da escludere.

♥ Intanto,direi che se usciamo da qua è meglio…Ti serve aiuto…per camminare…o ce la fai? ♥

Senz’altro non possedeva la forza necessaria a portarlo in groppa,ma se fosse stato necessario,avrebbe tentato di cingerlo con un braccio da dietro la schiena,così da sostenere parte del peso del suo corpo,anche se la differenza di altezza era molto ampia; avrebbe persino corso il rischio di macchiare di sangue la cannottiera,che essendo bianca avrebbe lasciato chiazze dal colore intenso. Avrebbe proceduto a passo lento,per agevolare una parziale ripresa fisica del ragazzo,attraversando i diversi intricati vicoli che costituivano i sotterranei; fortunatamente aveva una buona memoria visiva,oltre ad un ottimo senso dell’orientamento,per cui non c’era rischio di perdersi. Durante il tragitto preferì non proferire parola: innanzitutto si sentiva a disagio e non sapeva cosa dire,e poi preferiva mantenere la concentrazione sul chakra di Juugo per prevederne eventuali attacchi a sorpresa. Non sembrava un cattivo ragazzo,anzi,seppur limitatamente,si era dimostrato quasi gentile; ma non era il caso di fidarsi,non al momento,almeno: magari stava solo aspettando un momento propizio per assalirla e fuggire. Il solo pensiero,venne accompagnato da un brivido,che fece finta di non sentire,nascondendo la piccola punta di timore che si era insediata nella sua mente. Stava facendo davvero la cosa giusta? O ci avrebbe rimesso miseramente? A dire la verità,non sapeva nemmeno se l’ex detenuto fosse un ninja oppure no; un modo per testarlo ci sarebbe stato,ma preferì tenerselo per sé: a livello di forza,Sasame non aveva la minima possibilità di competere con qualcuno che riusciva ad ammaccare i muri di una cella di isolamento. Inoltre,sarebbe stato poco saggio affrontare qualcuno che aveva a mala pena incontrato nei sogni,un suicidio insomma. Accanto a tutte queste riflessioni,non si era certo scordata delle urla che aveva udito: quelle restavano ancora un mistero,sul quale avrebbe indagato volentieri. No,non voleva essere una ficcanaso; altre cose adesso avevano la priorità su tutto. Immersa nei suoi pensieri come era,non si era accorta di essere riemersa nella sala principale dell’edificio; momentaneamente non c’era nessuno,se non un religioso silenzio. Ricercò lo sguardo di Juugo: conosceva questo posto,oppure era la prima volta che lo visitava? Chissà quale era la sua vera storia…

♥ Senti…Juugo…prima di andare via,non è che conosci,qua dentro,un posto in cui puoi sciacquarti e dove puoi trovare degli indumenti da metterti addosso,una volta lavato? ♥


 
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3 replies since 14/4/2009, 15:46   309 views
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