Corso KR-10, Sensei: Akihiro Hinaji/Corso Sperimentale/Portato a Termine

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Shiryu Uchiha
view post Posted on 20/3/2009, 14:40




R e g o l a m e n t o ~ L e g g e r e A t t e n t a m e n t e

Benvenuti al corso KR-10


[ Iscrizioni chiuse: attendete l'apertura del nuovo corso. ]



Sono Shiryu Uchiha e durante questo periodo sarò il vostro sensei nel corso KR-10, aperto ufficialmente sotto la guida del mio PNG Akihiro Hinaji. Bene, adesso andiamo a vedere cosa ci si aspetta da uno studente.
Innanzitutto vi spiego l'essenza del gioco di ruolo per i novizi: in un post voi descrivete le azioni che il vostro personaggio compie e tramite l'utilizzo delle parole saprete descriverne pensieri, parole e gesta.
Caratteristica fondamentale è una buona scrittura in lingua italiana. Non transigo su errori quali scarsa attenzione alla punteggiatura, forma scabra ed "orrori" grammaticali. Anche perché non faccio l'insegnante di Italiano e non mi va di correggere questo genere di cose; a questo proposito utilizzate Word, vi darà una mano ad evitare le "sviste". E' assolutamente vietato l'uso di emoticon, se volete descrivere un'espressione fatelo con le parole, il veicolo per eccellenza delle vostre idee. Allo stesso modo evitate tassativamente abbreviazioni da SMS. Fondamentale sarebbe anche che, alla fine del corso, voi siate in grado di possedere una profonda immedesimazione nel vostro pg in modo da plasmare una personalità lineare e coerente.


Regole Principali:



- Chi non l’ha fatto deve obbligatoriamente leggere il Regolamento generale del Gdr.

- Lo stile narrativo può essere in prima persona o in terza, al passato o al presente, a vostra discrezione, l'importante è che non cambiate forma dopo averne scelta una; la norma prevede l'inserimento, in ogni post, di una legenda in quote o in spoiler che indichi la suddivisione del vostro Narrato-Pensato-Parlato. Sono concessi ovviamente l’uso dei colori, del grassetto, corsivo ecc.
Vi riporto un esempio:

CITAZIONE

Narrato

- Parlato -

/ Pensato /


- Il post deve essere lungo secondo un numero minimo di righe che vi dirò io, volta per volta, e dovrà contenere non solo parte narrativa, ma anche riflessiva e descrittiva. Prestate bene attenzione a leggere i post precedenti ai vostri per evitare che vi contraddiciate a vicenda. Per uniformare il metro di giudizio, visto che non tutti utilizziamo la stessa risoluzione video, useremo il classico foglio di Word in cui verranno considerate le righe complete ( da bordo a bordo ), con Font "Times New Roman", dimensione 12 e carattere normale ( per intendersì nè corsivo e nè grassetto ). Ricordate, però, che più scriverete e più avrete Ryo ed Exp alla fine del corso.

- Non ci sono turni, tenete solo presente che non dovrete scrivere più di un post dopo il mio.

- Si deve postare entro 5 Giorni Solari (per intenderci fino alle 23:59 del quinto), salvo diversa indicazione. Si dispongono di 2 proroghe per Utente pari a 2 giorni Bonus cadauna. Se si supera il tempo senza avvisarmi, via Mp, si verrà automaticamente bocciati. Proroghe Extra saranno concesse solamente in rare occasioni e dovranno essere ben motivate.

- E’ assolutamente vietato l’insulto agli utenti o l’utilizzo di parolacce in maniera inappropriata.

- E’ assolutamente vietato editare i vostri post senza chiedermi prima il permesso via Mp, e dopo aver fatto ciò sarete obbligati a lasciare una motivazione.

- E’ assolutamente vietato lasciare singolarmente Spoiler/commenti/critiche/consigli ecc. nel topic: per chiedere info e chiarimenti, ricevere un aiuto o semplicemente per mettervi d'accordo utilizzate gli Mp oppure Msn.


- L’energia Gialla si riceve solo ed esclusivamente quando lo dico io, se vi riterrò degni di averla. Non si acquisisce appena si entra in accademia.

- La descrizione delle tecniche che userete dovranno essere inserite in QUOTE od in SPOILER; mentre i consumi di chakra dovranno essere sottratti dalla propria riserva. Si ipotizza un recupero di chakra di un Basso (10) per ogni ora di inattività, ma sarò comunque io ad indicarvelo. Alla fine di ogni post, a partire dal primo, dovrete inserire una Tabella/Status che riporti le informazioni generali del vostro Pg. Vi cito un esempio:

CITAZIONE
~Status

Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Pronto
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/1:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 2/2
Kunai 3/3
Flash 1/1
Tatami 1/1
Sacche Porta Oggetti/Porta Shuriken 3/3
Custodia Porta Armi 1/1


†Edit:-

- Non siate autoconclusivi: ognuno può far muovere, pensare e parlare solamente il proprio Pg.

- Non fate gli invincibili/supereroi perché siete solamente studenti.

- Quando terminate un capitolo del vostro post, usate dei puntini di sospensione tra parentesi quadre per separarlo dal nuovo. Esso potrà coincidere con la fine di un giorno, oppure con un cambio di luogo ecc.

[...]

- Le citazioni del parlato di altri utenti non servono ad aumentare le righe del post e vi "consiglio" di non inserirle, rielaboratele durante la narrazione oppure tramite il pensato o il parlato del vostro Pg.


Regole Personali:



- Il mio giudizio sarà abbastanza severo e benchè a volte le mie parole possano sembrare dure, non sono tali perché ce l’ho con voi, ma perché cerco di essere sincero per farvi migliorare.

- Ad ogni turno farò un mio indice di gradimento personale che lo potrete vedere a seguito dei vari giudizi, in base al quale potrò regolarmi per dare Ryo ed Exp alla fine del corso. Quindi cercate di postare bene per essere sempre ai vertici perché risultare troppe volte ultimi potrebbe segnare la vostra bocciatura. I colori con cui scriverò i nomi dei personaggi rappresenteranno lo stato del giudizio [ Nome ( verso la promozione ), Nome ( circa sufficiente ), Nome ( verso la bocciatura ) ].
Alla fine di ogni vostra valutazione, vi riporterò alcuni errori ( in rosso ) oppure vi scriverò la forma giusta che avreste dovuto utilizzare ( in giallo ).

- Non contattatemi per sollecitare l'avanzamento del corso, dopo ogni giudizio sarò io a dire, approssimativamente, entro quando posterò.

- Posso bocciare benissimo in qualunque momento; soprattutto se non vengono rispettate le regole o se non si è raggiunto un livello tale da poter ricoprire la carica di Genin. Quindi impegnatevi e cercate di rispettare tutte le consegne.

- Il primo a postare sarò io, il che succederà a breve. Seguite minuziosamente ciò che vi dirò nella tabella degli incarichi.

- A causa della scarsa presenza di studenti, il corso partirà a mia discrezione, quando avremo raggiunto un numero di studenti accettabile, in tempo altrettanto normale. Se invece l'attesa di altri compagni sarà prolungata, procederò a far proseguire il corso anche con uno o due studenti. Le iscrizioni sono aperte, potete postare direttamente, non appena lo avrete fatto aggiungerò il vostro nome alla lista degli esaminandi. Come ho già detto cercate di scrivere bene e senza commettere troppi errori, descrivendo non solo le azioni, ma anche gli stati d’animo e l'ambiente circostante.



Sensei:

Akihiro Hinaji[@]

Esaminandi Kiri:

Kengah Riddle [@] (T e s t i n g)

Yamato Hiamashime [@] (B o c c i a t o)

Takeshi Fujiwara [@] (T e s t i n g)

Kobo Armada [@] (B o c c i a t o)
-
-

Esaminandi Oto:

Ren Tsumiji [@] (T e s t i n g)

Ronin khayne [@] (T e s t i n g)

Nagato Moriguchi [@] (B o c c i a t o)
-
-



Edited by Shiryu Uchiha - 15/4/2009, 23:14
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 20/3/2009, 15:03





Narrato
* Parlato *
/ Pensato /
# Parlato Altri #





~Accademy Life~



Kirigakure: ~Campo di Allenamento 13
~Ore 8:30



Era la strada giusta. Il Chuunin più sanguinario del Paese dell'Acqua era appena tornato da una missione di Livello B, molto pericolosa. Aveva ucciso due shinobi del villaggio di Kusa e finalmente, dopo tanto, la sua sete di sangue era stata placata. Assolvendo il compito di istruttore in accademia si era conquistato i favori dell'amministrazione. Non era considerato nè un demonio e nè un ninja da isolare. Aveva represso i suoi istinti e non aveva più ucciso all'interno del villaggio. Tanto era bastato per riprendere la sua carriera di shinobi. Un nuovo incarico da sensei gli era stato affidato da poco e proprio in quel momento stava attendendo i suoi alunni nel campo di addestramento numero tredici. Era una struttura circolare, in terra battuta, con un fiume che la percorreva obliquamente e con alcuni alberi sparsi in modo disordinato.

/ Di nuovo. Che palle. Devo avere ancora a che fare con delle stupide reclute. Per di più anche provenienti da Oto. Sicuramente, come l'altra volta, ne rimarrà al massimo uno. Sempre se lo riterrò degno di continuare. /

Aveva inviato una comunicazione tre giorni prima, in cui segnalava l'inizio del corso ad ogni studente che si era iscritto in accademia. Li avrebbe attesi in piedi, vicino il fiumiciattolo, con le braccia conserte. Uno alla volta si sarebbero presentati dicendogli il nome e l'equipaggiamento posseduto. Come al solito, nelle fase iniziale, non avrebbe dato la minima confidenza; tanto ne avrebbe eliminato più della metà con le prime prove pratiche.

* Non rimanete lì come cretini. Se avete deciso di farmi perdere tempo vi ucciderò tutti. *

S t a t u s ~ A k i h i r o
Grado: Chuunin
Energia: Rossa
Chakra: 200/200
Condizione Mentale: Scocciato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/3:-
Techiche 0/2:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 6/6
Kunai 5/5
Flash 3/3
Fumogeni 2/2
Bombe Carta 2/2
Accendino 4/4
Katana 1/1
Giara d'acqua (25 litri) 1/1
Tatami 1/1
Coprifronte di Kiri 1/1
Sacche Porta Oggetti/Porta Shuriken 3/3
Custodia Porta Armi 1/1


†Edit:-



I n c a r i c h i

~Leggere attentamente

SPOILER (click to view)
Come già annunciato precedentemente, potete postare. Le indicazioni sono semplici: esigo un minimo di 60 righe con i parametri, Word, che già conoscete. Voglio una descrizione dettagliata di sensazioni e stati d'animo et quando vi viene consegnata la comunicazione et quando viaggiate et una volta giunti sul luogo prestabilito. Presentatevi al mio Pg esaudendo le richieste del mio post, con poche parole, non siate troppo prolissi. Descrivete minuziosamente azioni, ambiente circostante e tutto ciò che è intorno al vostro PG. Siate realistici e non dimenticatevi di aggiungere la legenda iniziale e lo status finale. Vi consiglio di impegnarvi fin da subito per ottenere l'energia Gialla entro i primi post, visto che dopo poco inizierà la vera e propria esercitazione con pericolo di vita per il vostro Pg. Per gli studenti provenienti da Oto: dovete tenere conto che si impiegano tre giorni per raggiungere Kiri. Ripeto che il corso inizierà non appena avremo raggiunto un numero di studenti accettabile, in tempo altrettanto normale. Se invece l'attesa di altri compagni sarà prolungata, procederò a far proseguire il corso anche con uno o due studenti.
Mi raccomando, per qualsiasi cosa non esitate a contattarmi via Mp/Msn.





Edited by Shiryu Uchiha - 20/3/2009, 18:46
 
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Shiryu
view post Posted on 21/3/2009, 15:13




CITAZIONE

Legenda:
[+]Titolo / Parlato Altri
[+] Pensato
[+]Parlato
[+]Narrato


Post di Presentazione
Chance...



Tre giorni prima
Ore 9:10
Casa Tsumiji, Oto




- Ehi Ren... Sveglia! -

Una voce mi fece tornare immediatamente dal mondo dei sogni, un grugnito, neanche cinque ore dopo che mi ero coricato, per via degli allenamenti, ero già costretto a rialzarmi, probabilmente ancora per esercitarmi. Sognavo di essere finalmente fuggito da quella gabbia di pazzi ed aver trovato qualcuno che, pian piano, mi avesse fatto dimenticare i dolori e mi avesse donato un pò di amore, certo era un sogno sdolcinato, ma era meglio della realtà. Aprii lentamente gli occhi con l'illusione che il sogno precedentemente fatto non fosse finito, ma eccomi tornato alla realtà all'interno della buia topaia che i miei parenti osavano chiamare "stanza", portai prima le mani al volto, strofinandomi il viso, poi con uno sforzo addominare alzai il busto e posai i piedi sul freddo pavimento ligneo, guardando poi il pavimento e portanto la mano destra al capo, per grattarlo e mantenendo la sinistra sul volto:

"Fottiti..."

Sibilai riferito a mia madre, colei che aveva usato quel tono tanto forzato quanto falso. Mi alzai dopo essere passato dal bagno e, entrato nella cucina la guardai attentamente, sembrava più allegra del solito. Non ci feci molto caso e mi misi al tavolo, guardando ciò che era in tavola pensando a cosa avrei potuto mangiare. Distrattamente portai alla bocca la prima cosa che mi capitò tra le mani ripensando ancora al sogno fatto e sospirando, senza speranza che si potesse mai avverare tale cosa.

- Sai Ren... -

"Che cazzo vuoi vecchia?"

Sbottai prima che potesse finire, odiavo quando mi prendeva per il culo in quel modo, quando poi mi trattava senza alcun riguardo, anzi, favorendo coloro che intendevano infliggermi pene e sofferenze

- Ok...come vuoi...vengo direttamente al punto: devi partire per Kiri, l'accademia ninja ti ha accettato -

Kiri? Perchè un altro villaggio? Oto non aveva un accademia ninja? Immediatamente non capii ciò che voleva dirmi, anzi ero evidentemente scocciato dalla notizia e non nascosi il mio malumore.

"Perchè devo arrivare fino a lì per ricevere un istruzione che mi avete dato in parte voi?"

- Sai che succede se rifiuti o non passi l'accademia vero?...-

Fece un sorrisetto maligno con un tono grave e cupo, molto minaccioso. Ecco la sua vera natura, qualcosa contro cui non potevo andare. Rimasi qualche secondo a mangiare silenziosamente fino a giungere alla conclusione che forse sarebbe stato un bene per tutti se avessi fatto i miei studi lontano dal mio villaggio natale, lontano da qualcosa che non si poteva neanche avvicinare a quella cosa chiamata famiglia. Finita la colazione la guardai ancora, aveva recuperato la sua compstezza e ora sorrideva ancora, tranquilla, oramai consapevole che di fronte alle sue parole non avrei potuto rifiutare.

"E va bene...parto oggi..."

- E bravo il mio angioletto...a kiri imparerai ad essere un ninja migliore...qui ci sono solo vermi che leccano il culo al kage e lo sai... -

Non dissi più nulla prima di scomparire alla vista dell'ormai matura donna, andando a cambiarmi e a preparare tutto l'occorrente per un lungo viaggio, un viaggio che mi avrebbe tenuto lontano da casa per molto tempo e che magari avrebbe giovato sulla mia fredda psiche...forse...


[...]



Ore 7:30
Pressi di Kiri



Erano oramai tre giorni che viaggiavo, nella mano destra stringevo la lettera che mi era stata inviata dall'accademia di kiri, con tutti i dati riguardanti l'addestramento e la sistemazione per gli studenti di Oto che erano giunti sin lì per sostenere l'accademia ninja.A causa dell'orario della prima lezione accademica avevo dovuto recuperare del tempo di notte, viaggiando anche quando il sole era tramontato oramai da un pezzo ma, grazie al tempo recuperato nelle prime due notti, ero riuscito ad accamparmi e a dormire nella terza.
Oramai ero giunto dinnanzi alle porte del villaggio di Kiri in una tranquilla giornata di sole. La temperatura era intorno a 17°, grazie alla vicinanzi del villaggio al mare, ma l'umidità elevatissima di quel luogo faceva sembrare che la temperatura fosse molto maggiore.
Entrai dunque nel villaggio della nebbia dopo aver spiegato ai due anbu dinnanzi alle porte del villaggio il motivo della mia richiesta d'ingresso ottenendo così il pass per accedere alla cittadina.
Ora ero in piedi, stupito, dinnanzi ad un villaggio che anche non avendo risorse economiche come quelle di konoha e suna, riusciva a mantenere gli standard di vita ad un ottimo livello, rendendo la popolazione felice nonostante l'alto livello di povertà. Questo villaggio sicuramente non era più ricco del mio, eppure c'era qualcosa di diverso, non si vedevano ragazzini con il volto cupo e pieno di ferite a causa della feroce lotta per la sopravvivenza, non vi erano negozi privi di merce, non vi era quell'aria tenebrosa di qualcuno che sa di non poter migliorare la propria condizione sociale.


°Semplicemente non conoscono le sofferenze della guerra°

Mi convinsi dunque che anche Oto, se non fosse stata martoriata dalle guerre civili sarebbe come questo, ma purtroppo in fondo ero consapevole che il problema risiedeva nelle cariche alte del villaggio, da secoli tramandate tra kage marci e corrotti, ma io cercavo una scusa, una scusa per negare a me stesso che il problerma ad Oto era evidente e non si facesse nulla per debellarlo. Forse se non mi ero ribellato alla mia famiglia era apposta perchè i loro ideali, seppur portati avanti imprimendomi sofferenza, erano giusti e li condividevo anche io.
Fintanto che queste idee affollavano la mia mente ero giunto dinnanzi all'accademia ninja, ove avrei preso parte al mio primo addestramento.


[...]



Ore 8:10
Accademia di Kiri



Giunto all'interno dell'accademia mi feci immediatamente indicare la locazione del mio alloggio e del campo di addestramento numero 13, quello dove avrei svolto il mio primo addestramento nella strada verso la carriera ninja. Raccolte le informazioni mossi in fretta e furia verso gli alloggi per gli studenti senza alloggio e per quelli stranieri. Non ci avrei mai creduto se non l'avessi visto dinnanzi ai miei occhi: una singola stanza di un alloggio accademico era milioni di volte meglio della mia intera casa.
Un lieve sorriso ironico prima di far di no con la testa mentre le mie mani si aprirono, permettendo alle stremate braccia di porre fine alle sofferenze alle quali erano state poste portando le valige con all'interno i miei beni, per lo più attrezzi per il potenziamenti muscolari, libri di studio e pochi indumenti.


° Mi sto rammollendo...tutti questi beni materiali mi daranno alla testa...spero solo che il sensei non sia troppo docile, altrimenti qui va a finire che torno a casa come una femminuccia ed i miei mi ammazzano...°

Tornare a casa da perdente probabilmente sarebbe significato per me la morte nel peggiore dei casi, e nel migliore l'umiliazione di essere abbandonato dalla mia famiglia dinnanzi a tutto il villaggio, venendo dichiarato indegno dalla mia famiglia che già ricopriva un ruolo non molto elevato all'interno della società del suono.
Mi affrettai dunque prima di giungere a destinazione: una struttura dalla forma tondeggiante che ricopriva un diametro di circa 150 metri. Non sembrava essere molto curata come zona d'addestramento infatti, nonostante la presenza di un fiumiciattolo che attraversava il luogo diagonalmente, non vi era alcun ciuffo d'erba, che faceva molto pensare alla scarsa manutenzione di essa. Nei pressi del lago sostava un uomo dall'aria molto sicura e scocciata, sembrava essere proprio il sensei che avrebbe tenuto il proprio corso.
Mossi ancora qualche passo in sua direzione guardandomi intorno, sembravo essere il primo arrivato.


"Buongiorno sensei... sono Ren Tsumiji e vengo da Oto. Come equipaggiamento ho portato 2 kunai, 2 shuriken ed una bomba flash"

Immediatamente dissi ciò che era richiesto all'interno della pergamena giunta a casa mia tre giorni prima. Scrutai il ninja della nebbia mentre attendevo una sua risposta o qualcos'altro: aveva dei capelli color oro e un paio di occhi di un colore azzurro intenso, non aveva un aria molto pericolosa, piuttosto sembrava un ragazzo annoiato della vita che conduceva, ma la tranquillità e la fermezza che diffondeva intorno a se prometteva bene.
Una volta che fummo tutti lì proferì parole dure e gelide...emozionanti, tant'e' che non riuscii proprio a stare zitto e replicai divertito


" Se proprio non hai intenzione di badare ad una banda di incapaci come questi puoi darmi il coprifronte del suono e ti permetto di far sparire quel faccino davanti ai miei occhi senza problemi."

Sorrisetto maligno prima di ritornare a guardarlo, attendendo una sua reazione.



CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Divertito
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:-
Recuperi:-
Slot 0/2:-
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 2/2
Kunai 2/2
Flash 1/1

†Edit:-

 
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xyz10
view post Posted on 21/3/2009, 16:17




SPOILER (click to view)
Narrato
Pensato
Parlato
CITAZIONE
Parlato altri


The Game Starts

Kirigakure, Casa - Ore 10.00

Era, quella, una mattina che si preannunciava essere esattamente come le altre. Ma forse non per tutti. Il nostro Takeshi si era appena svegliato. Anche se era un lunedì, lui in realtà era libero di svegliarsi a qualunque ora volesse, poiché aveva deciso di abbandonare l’anno scolastico “normale”, per introdursi nel mondo degli shinobi. Questo non sarebbe mai successo se quel disgraziato giorno di quattro anni prima non fosse mai avvenuto. Ovviamente stiamo parlando del giorno in cui il padre di Takeshi, facente parte della Squadra ANBU Inseguitrice, ma non per questo famoso a Kirigakure, partì per quella missione al Villaggio della Pioggia. Fu un disastro completo: lo shinobi scomparve misteriosamente dopo aver tentato di salvare i suoi compagni di team. Ma non fu mai trovato il suo corpo. C’è chi dice che egli è morto; c’è chi afferma il contrario. Ma ormai, passati ben quattro anni, nessuno, tranne suo figlio, era ancora convinto che lui fosse ancora in vita. Proprio per questo Takeshi aveva deciso di diventare un ninja: il suo obiettivo era di ritrovare, un giorno, il padre scomparso. Nulla poteva importagli di più. Come stavamo dicendo, il ragazzo si era appena svegliato e si preparava per fare colazione. Appena entrò in cucina, salutò la madre.
CITAZIONE
Buongiorno, tesoro. Penso proprio che ci sia una sorpresa per te..

Il ragazzo sentì un balzo allo stomaco e d’improvviso i battiti accelerarono "Papà.. E’ tornato papà..". Ma, purtroppo, non fu così.
CITAZIONE
Vai a controllare la posta.. Ho visto qualcosa che potrebbe interessarti..

. E così fece. Trovò due buste: una indirizzata alla madre; sull’altra vi era impresso il simbolo del villaggio della nebbia. Provò, per la seconda volta in pochissimo tempo, una cosa strana: era come curioso, ma allo stesso tempo impaurito. Si fece coraggio e aprì la busta, scoprendo che era proprio indirizzata a lui.
CITAZIONE
Giovane di Kirigakure, siamo lieti di informarla che è stato ammesso all’Accademia Ninja del villaggio. La preghiamo di recarsi fra tre giorni, esattamente, alle 8 e 30 al campo di addestramento numero tredici. Il suo sensei sarà Akihiro Hinaji. Saluti, Il Mizukage.

. Era strafelice. Andò di fretta in cucina a comunicare tutto alla madre che, come lui, era contentissima. Al nome del sensei, ebbe però uno scatto: i suoi occhi assunsero, per un attimo, un espressione di paura.
CITAZIONE
Lo.. Lo conosco quello.. Si dice in giro che sia pericoloso.. Si dice anche che abbia ucciso due compagni di squadra.. Ti prego, stai attento..

"Tranquilla, ma’.. Sto per diventare uno shinobi. Devo essere a contatto con situazioni e persone del genere. Comunque, starò attento.. " Detto questo, uscì per una passeggiata.
[...]


A New Beginning

Kirigakure, Casa - Ore 7.45


Sbadigliò. Non era più abituato a svegliarsi così presto. "Merda...*yawn*, ma che ore sono?" Guardò la sveglia. "Manca un quarto alle otto.. Sarà meglio che mi alzi.. Non posso arrivare in ritardo il primo giorno!" Detto fatto. Neanche quindici minuti dopo era in piedi, pronto per andare. Salutò la madre e la sorella, che non era ancora andata a scuola. Come tre giorni prima, la mamma gli disse di stare attento. Aggiunse anche, forse per tranquillizzarlo, un “se non torni con il coprifronte, ti assicuro che rimarrai senza cena per un bel po’, caro..”. Sorrisero tutti e tre. "Chissà se fa sul serio.. " Poi uscì, in direzione dei campi di addestramento. "Mmm.. I campi sono da questa parte. Dovrei metterci circa venti minuti." Benissimo. Era in perfetto orario, e gli piaceva arrivare puntuale nei giorni importanti..

[...]

Kirigakure, Via principale - Ore 8,00

Al villaggio, soprattutto a quell’ora, regnava ancora la nebbia. Ormai si era abituato ad essa e, tutto sommato, gli piaceva. Sperava solo che sparisse prima dell’inizio del corso. Anche se ne dubitava fortemente...
Kiri, a quell’ora, non era molto animata. Anzi, vi erano pochissime persone per le strade: qualche signore anziano che passeggiava tranquillamente, qualche bambino che andava a scuola e qualche ninja che, a giudicare dal giubbotto, doveva essere chuunin o jonin.
"Spero di prenderlo anch’io quel giubbotto, un giorno.. "Ma in fondo, e questo lo sapeva bene, tutto sarebbe cominciato quel giorno. Il suo unico desiderio era, in realtà, uno solo: voleva essere all’altezza degli altri. Il villaggio della nebbia era pieno di combattenti fortissimi, che venivano da clan altrettanto potenti: i Kaguya, con l’abilità di controllare le ossa; gli Hoshigaki, con il controllo dell’acqua; e poi, ovviamente, vi erano sette shinobi fortissimi: i cosiddetti “Sette Spadaccini di Kiri”. Takeshi, invece, non discendeva da nessun clan e non aveva quindi, nessuna abilità innata. Si sarebbe dovuto basare solo sulle proprie forze, esattamente come faceva, anzi fa - si disse -, suo padre. Ma se lui era riuscito addirittura ad entrare nella squadra ANBU in quel modo, perché non avrebbe dovuto farcela suo figlio? Questo era quello che si ripeteva in continuazione, per convincersi. Assorto, come sempre, nei suoi pensieri, aveva camminato fino alla meta. "Eccomi.. Dunque, campo numero tredici.." Si guardò intorno e vide una rete che delimitava un campo, di forma circolare. Sulla rete vi era un cartello con scritto “Campo di addestramento numero 13”. La porta era aperta e così Takeshi si fece coraggio ed entrò. Scoprì che il campo dove avrebbe dovuto svolgersi il corso era circolare ed era in terra battuta. Un fiumiciattolo, largo qualche metro, lo attraversava in obliquo ed interamente e continuava, oltre la recinzione, negli altri campi. Vi erano anche degli alberi, sparsi qua e la. Appoggiato ad uno di questi alberi, in piedi, si trovava colui che avrebbe dovuto essere il suo sensei: Akihiro Hinaji. Egli era, evidentemente, in attesa dei suoi allievi: infatti stava in piedi, appoggiato ad un albero a poca distanza dal fiumicello, a braccia conserte. Per un attimo, ma che per Takeshi avrebbe potuto essere una vita, il ragazzo squadrò il suo maestro: sembrava molto scocciato e sicuramente avrebbe voluto essere altrove. Inoltre, indossava la solita giacca verde e sotto una maglia blu scuro, tendente al nero. Da questo particolare, il quindicenne intuì il grado del suo sensei: era un chuunin. Ma la cosa che lo colpì di più fu quando lo guardò negli occhi: aveva occhi freddi come il ghiaccio. D’un tratto, gli tornarono in mente le parole di sua madre:
CITAZIONE
Si dice che abbia ucciso due compagni di squadra.. Ti prego, stai attento.. Dicono che sia pericoloso..

"Ma proprio questo qua dovevo beccarmi! Ha l’aria di uno che ti farebbe fuori, così, per divertimento.. " Un brivido gli salì lungo la schiena. Non voleva morire così. "Fidati" si disse, per farsi coraggio "scommetto che fa il duro solo per metterci paura.. In realtà scommetto che è una brava persona.." Intanto, era arrivato a circa cinque o sei metri dal suo maestro. A fianco a lui c’era un altro ragazzo, che si presntò subito.
CITAZIONE
Buongiorno sensei... sono Ren Tsumiji e vengo da Oto. Come equipaggiamento ho portato 2 kunai, 2 shuriken ed una bomba flash


"Un ninja di Oto, eh.. Eh così questo non è un corso solo per noi di Kiri.."Poi Ren disse qualcos’altro, qualcosa che avrebbe di sicuro irritato il sensei
CITAZIONE
Se proprio non hai intenzione di badare ad una banda di incapaci come questi puoi darmi il coprifronte del suono e ti permetto di far sparire quel faccino davanti ai miei occhi senza problemi.

"Che sfacciato.. Ma chi si crede di essere?"Doveva dire qualcosa anche lui, non poteva stare lì impalato.. "B-Buongiorno, sensei. Io sono Takeshi. Takeshi Fujiwara. E questo è il mio equipaggiamento ninja." Detto questo, tirò fuori dalla tasca posteriore tre shuriken, e dalla tasca sulla gamba sinistra due kunai, un sacchetto di makibishi e il panno che usava per la tecnica dell’occultamento. Attese la risposta del suo maestro. Sia che essa venisse, sia che non fosse venuta, dopo qualche secondo, si sarebbe seduto per terra ad aspettare l’arrivo dei suoi compagni di corso.

SPOILER (click to view)
Status
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Fisica: Illeso
Condizione Mentale: Teso per l’inizio del corso
Consumi: //
Recuperi: //

Armi ed Equipaggiamento
Shuriken x3
Kunai x2
Makibishi x1
Tasche Porta Shuriken (tasca posteriore sinistra) x1
Custodia Porta Armi (sulla gamba sinistra) x1

 
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Vitani
view post Posted on 22/3/2009, 05:15




CITAZIONE

Narrato
Parlato
Parlato da altri
Pensato



Silenzio.
Strane e variegate sensazioni attraversano sempre, assiduamente, lo spirito di ogni persona.
Tutti vivono ma pochi ne riescono ad essere consapevoli.
Consapevolezza.
Ciò che distingue gli uomini dalle bestie. Il poter scindere.
La scelta.



Kengah Riddle


Nebbia fitta ricopriva l'intera ampiezza della vallata; era una sera come tante. O meglio, sembrava una sera come tante.
Le nuvole eccheggiavano tenebrose sul manto celeste, il terreno fangoso faceva intendere che questa situazione climatica era stabile ormai da tempo.
Non sapeva perchè si trovava li, non ci sarebbe neanche dovuta essere...
Pura curiosità.
La gente mormorava tante storie su quel pezzo di terra dimenticato da Dio. Fato?
Può essere. Lei tendeva a non crederci, la sua morale le portava a credere di essere medesima padrona del suo destino.
Osservò dall'alto di una collina lo spettacolo sconcertante di diversi shinobi combattersi senza freni, senza morale, senza anima.
Sangue limpido sembrava brillare alla luce pallida della luna che rifletteva il suo mistico bagliore attraverso nubi.
Era quello il luogo. Pagliacci vestiti da ninja osservavano questo sterminio divertiti; "selezione naturale" così gli piaceva definirlo. O meglio così era comodo definirlo. Le conseguenze erano semplici, gli shinobi che sopravvivevano sarebbero stati "acquistati" da mercenari influenti di diversi villaggi a beneficio dell esercito bellico.
Squallido.
La giovane donna continuò a guardare impotente, si morse il labbro inferiore con forza cercando di placare rancore e rabbia. Erano uomini, uomini...
più volte avanzò come per uscire da quel riparo, ad ogni grido una fitta.
Perchè chi sta in alto critica, giudica...pretende di sentenziare sulle persone senza mettersi mai in gioco, mai!
Posò le mani sul pantano facendo forza per tirarsi su, salì sulla collina odiandosi per quel che ancora doveva fare.
Dovreste esserci voi in quel campo a combattere! Voi! Ed invece guardate dall'alto come se fossero tutti degli insetti...mercenari ascoltatemi bene... La verità e che non potreste mai fare quello che fanno queste persone! se solo si ribbellass...
Sibili muti.
Venne colpita violentemente alla testa, la ragazza perse i sensi risvegliandosi poco dopo in un letto di ospedale del suo villaggio. Kiri.
Fu trovata sulle sponde di un fiume nei pressi del villaggio. Stesso quella mattina gli arrivò una lettera di convocazione: "Siamo lieti di informarla che è stato ammesso all’Accademia Ninja del villaggio. La preghiamo di recarsi fra tre giorni, esattamente, alle 8 e 30 al campo di addestramento numero tredici. Il suo sensei sarà Akihiro Hinaji. Saluti, Il Mizukage."
La giovane si fece cadere sul candido materasso.
Guardò il soffitto bianco ascoltando il suono ritmatico delle apparecchiature d'ospedale.
Ora più che mai era motivata a portare avanti quel corso.


Dudley


Una lieve brezza fresca dava sollievo all'afa soffocante di kiri, la nebbia, che spesso circondava la cittadella caratterizandola, quel giorno era eterea, permettendo ai raggi del sole di illuminare il paesaggio pienamente.
Due occhi verdi osservavano, dalle inferiate di una stanza, gli abitanti del villaggio indaffarati per le faccende di prima mattina.
Ormai si definiva routine, il tempo aveva reso persino scontato anticipare le azioni di ogni persona del quartiere...
Energicamente la finestrà si spalancò producendo un urto prorompente. Lo spostamento d'aria fece danzare il rosso acceso dei capelli di kengah. La giovane saltò abilmente dirigendosi verso la piazza adiacente al suo appartamento dove, l'improvvisa illuminazione, fece passare lenti secondi prima di ritornare a vedere nitidamente.
Bene è ora! l'orologio della torre segna le 7.30 tra un po potrò iniziare a sperare di indossare il coprifronte di kiri!! cazzo un ninja!! finalmente allenamenti seri...." Un sorriso malizioso caratterizò il viso della ragazza mentre indicava un vecchio orologio che ormai era, insieme alla torretta che lo reggeva, il simbolo più antico di quel viale.
A questo punto mancava ancora un ora al fatilico inizio; Kengah decise di andare in un osteria a ordinare qualcosa da bere, per ingannare il tempo.
I segni dello scontro nel quale aveva perso conoscenza si facevano sempre meno visibili; si osservò distrattamente un taglio quasi rimarginato sul braccio sinistro.
Ormai sono passati 3 giorni...
ehi kengah...
Dudley...ma che bello...guarda oggi non speravo altro che vedere te, a prima mattina... Seccata osservò l'uomo avvicinarsi al suo tavolo. Manifestando il suo stato d'animo aggrottando un sopracciglio.
Puoi evitare almeno la mattina del tuo primo giorno di accademia di essere così acida?
Oh scusami Dudley! Sai, sono impegnata, ho cose da fare oggi a differenza tua..
Cose urgenti? Urgenti come guardarti la tua "ferita di guerra"?.
Bastardo. Kengah posò i pugni sul tavolo cercando di trattenere qualsiasi reazione violenta, non voleva creare casini, non in luogo publico.
Che poi...il corso non doveva iniziare alle 8.30? No perchè già sono le 8:25, parlando di cose urgenti...e vedo che tu sei ancora seduta su questo tav..
Cosa?! le 8:25! Ma...ma l'orologio segnava 7:20!
La giovane sobbalzò attirando l'attenzione a se degli altri clienti alla locanda.
bhè semplice è da un anno che quell orologio porta male...Kengah...a quanto sembra non camb..
Sbottò spingendo violentemente il tavolo verso l'esterno, facendo urtare l'angolo destro nelle parti basse del giovane. Dudley si piegò incrociando le braccia al torace emettendo sibili incomprensibili.
Grazie della notizia Dudley...vedi? Qualche volta servi anche tu... e per quelle...bhè non penso che ti possano servire...anche se non ho mai pensato che le avessi!
Sorridendo beffarda, si tirò dietro alle spalle una ciocca rossa correndo verso il campo di allenamento 13.

Akihiro Hinaji


Ansimava sempre con più forza mentre correva verso l'accademia.
Arrivata all'entrata si piegò poggiando le mani sulle gionocchia cercando di stabilizzare la respirazione.
E così alla fine ci siamo... Osservò a lungo il piazzale circolare chiamato "campo di allenamento 13" nel bel mezzo scorreva un piccolo corso d'acqua. La giovane si avvicinò specchiandosi nelle sue limpide acque, riflettendosi a sua volta nella luce dei suoi occhi verdi. Questo potrebbe sfavorire i novizzi venuti da Oto... I ninja di kiri vanno forti con l'acqua.. kengah si guardò circospetta intorno, il piazzale era decisamente vasto; all' estremità notò tre sagome. Di cui una di esse, doveva essere il sensei...
"Akihiro Hinaji" il genere di persona che non vorresti mai avere come compagno, ne parlano così i cittadini.
La giovane continuò a guardare fisso verso quel punto avvicinandosi a passo moderato, stringeva tra le dita una ciocca rossiccia, giocandoci con indifferenza. Poeteva sembrare segno di spavalderia, ma al contrario iniziò a subentrare una forte ansia e lo stomaco dava i primi segni di subbuglio.
Spostò lo sguardo limpido verso la ferita sul braccio ed un brivido intenso le accarezò la colonna vertebrale.
Ora la distanza era minima, lo fissò dritto negli occhi glaciali. Azzurri come le profondità dei mari. I secondi passavano lenti e sofferti, era uno sguardo difficile da contrastare, sguardo di chi ha ucciso tante volte e non ha timore di rifarlo.
Per Kengah divenne subito familiare. Conosceva quella sete di sangue.
Di fronte a lui c'erano due ragazzi, l'aria era tesa, probabilmente prima che venisse era successo qualcosa.
Forse ho interrotto qualcosa, comunque non ci metterò molto, mi presento; il mio nome è kengah Riddle. Sono qui come allieva e spero mi insegnerete tutto ciò che c'è da sapere sulle arti ninja... inutile che parli di altre storie..bazzecole. Non vi interessano.
Queste sono le mie armi...
Estrasse dalla tasca 2 kunai 3 shuriken e una bomba flash, allineandolo tutto con cura e precisone.
Lo sguardo della giovane si posò poche volte sugli oggetti da far esaminare, fissando intensamente gli occhi di Akihiro Hinaji.


CITAZIONE
Status
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Fisica: Illeso
Condizione Mentale: tesa
Consumi: //
Recuperi: //

Armi ed Equipaggiamento
Shuriken x4
Kunai x2
flash x1

 
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<Grozoth>
view post Posted on 23/3/2009, 11:51




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
*Pensato*
Altre voci



Tipica giornata di Kiri: cielo grigiastro, sovrastato dalle grandi nuvoli nere cariche di pioggia, le quali non facevano filtrare neanche uno spiraglio del cielo azzurro e terso che ben poche volte era visibile in quel villaggio;il temporale era prossimo molto probabilmente.
Gli occhi del giovane Yamoto erano fissi su quelle nuvole, mentre esse erano intente a intrecciarsi e farsi più cupe e nere con danze lente , ma al tempo stesso inesorabili. Il vento al tempo stesso si intensificava, facendosi più forte e mentre passava, muovendo i capelli scarlatti del ragazzo e il suo soprabito dalle sfumature argentee e nerastre, lasciava dietro di sé una folata d’aria che strideva e urlava, quasi volendo avvertire che di lì a poco, il temporale avrebbe avuto inizio, scatenandosi con tutta la forza possibile.
Yamoto rimase impassibile, con lo sguardo scarlatto fisso sui nuvoloni, incurante della gente che lo osservava con ribrezzo e stranezza, come quando si guarda qualcuno che ha commesso chissà quali crimini e atrocità. Non poteva sopportare tanto a lungo quella stupida gente, non ne poteva più di quelli sguardi, ne era saturo, anzi nauseato a tal punto che si sentiva mancare l’aria.
Senza degnarle di uno sguardo, di un’espressione, di un cenno, o di qualsiasi cosa, abbassò lo sguardo e la testa, indossò il cappuccio argenteo del soprabito e si incamminò verso la meta di oggi.
Oggi, già…oggi era il grande giorno, il giorno tanto atteso e che finalmente era arrivato, segnando l’inizio di una nuova era per il giovane Yamoto Hiamashime….


[…]



3 giorni prima
Abitazione di Yamoto, Villaggio di Kiri, zona Est


Sveglio tutta la notte, il ragazzo era rimasto sul davanzale della finestra della sua stanza, a fumare sigarette. Come spesso capita, era molto nervoso quel giorno e quando si sentiva così, oltre a voler ammazzare qualcuno per puro sfogo, aveva voglia di fumare. Pioveva a dirotto, il cielo era totalmente nero, non si vedeva praticamente nulla, né una stella, né una nuvola, né si capiva tutta quella pioggia da dove potesse arrivare.
Era silenzioso, non pensava, si sentiva solamente nervoso, una morsa gli stringeva il cuore, il ricordo del suo triste passato viveva nella sua mente e niente riusciva a fargli dimenticare questa vicenda oscura della vita. Si voltò verso la stanza, osservandola, riaffiorando ancora una volta in quei odiosi ricordi che non facevano altro che aumentare la rabbia e il nervosismo.
La stanza era di medie dimensioni, a forma quasi quadrata, aveva una porta scorrevole tipica di quei paesi, una scrivania di legno, probabilmente ciliegio, illuminata da una flebile luce di una lampada, e un letto situato a sinistra rispetto all’entrata, mentre di fronte ad essa vi era una finestra di media grandezza, con un discreto davanzale su cui Yamoto amava fumare e osservare quel sudicio villaggio.
La mattina non tardò ad arrivare, l’alba, l’aurora e il crepuscolo sembravano essere completamente inesistenti, il sole si poteva ammirare tranquillamente da altri paesi sicuramente e contemplarlo, ma ciò a Kiri, paese della Nebbia, non era né pensabile e né possibile. Una luce forte come quella del sole, cercava tutto il giorno di irrompere nelle nere nuvole che quasi perennemente sovrastavano il cielo grigiastro di Kiri e che difficilmente aveva conosciuto altri colori.
Mentre era ancora sul davanzale, con la maglia a “V” a maniche corte color argento e i pantaloni neri molto semplici, con solo due tasche laterali; notò la gente che iniziava a popolare il villaggio, i negozi che aprivano baracca, i bambini che giocavano per le strade tranquilli e i delinquenti che iniziavano a preparare scippi o rapine o addirittura a intimidire poveri bambini innocenti.
Con il posacenere traboccante di cenere e cicche di sigarette consumate durante la notte, sentì bussare di sotto alla porta della sua abitazione. Si sporse in modo pericoloso dalla finestra e notò che era una sorta di postino, mai visto prima, sulla trentina con un cappello blu con inciso il simbolo di Kiri, capelli neri che traboccavano dal berretto e un viso coperto interamente dalla barba marroncina, e occhi altrettanto nocciola. Con un balzo scese dalla finestra e si rivolse all’uomo:


Che vuoi? Chi sei? Cerchi rogne?

L’espressione quasi omicida di Kutaro intimidì non poco quell’uomo, che tremando e balbettando estrasse da una borsa che portava a tracolla, una lettera…

Questa….questa…ehm..è …è…

Per me si addio.


Con quest’atteggiamento molto menefreghista e irritante, afferrò la lettera dalle mani dell’uomo e rientrò dalla porta d’ingresso e risalendo le scale ritornò in camera. Sulla lettera vi era il simbolo del villaggio di Kiri, doveva essere qualche notizia importante forse…Estrasse il contenuto strappando la busta e iniziò a leggere:

Caro Yamoto Hiamashime
A partire da 3 giorni a questa parte si terrà il corso KR-10 dell’Accademia ninja del villaggio di Kiri. Il corso si terrà esattamente al Campo d’allenamento N° 13. Raccomandata la massima puntualità.



L’Accademia ninja del villaggio di Kiri? Forse la svolta che ho sempre sperato è arrivata…

[…]



3 giorni dopo

Sarà ora di mettersi in marcia adesso, potrei essere in ritardo e se il sensei è uno scocciatore, non vorrei ascoltarmi la stupida predica.


Si mise in marcia camminando per le strade del villaggio come un’ombra, un fantasma, con passi lenti, ma decisi. Prese le strade dei quartieri più pericolosi e neri del villaggio di Kiri, senza paura, anche perché per un certo periodo la vita in quel villaggio l’aveva conosciuta in strade e quartieri senza speranza.
Notava come e case qui erano totalmente abbandonate e distrutte, nessuno osava passare da lì, nessuno osava quasi riconoscere l’esistenza di quei luoghi. Nel centro del villaggio, le case apparivano tutte uguali, con la stessa medesima struttura, colorate, confortevoli, agiate, belle…ma nei borghi più poveri, non esistevano colori, speranze, vita, non esisteva nulla.
Con la rabbia e la solita morsa che attanaglia il cuore, arrivò nei pressi di un complesso edilizio molto più maestoso delle case che popolavano il terreno del villaggio di Kiri: era l’Accademia ninja. Essa presentava una struttura probabilmente rettangolare, almeno da quanto si vedeva all’esterno, presentava evidenti contrasti cromatici del bianco e dell’azzurro, i colori di Kiri, e all’ingresso vi era un enorme portone che presentava al centro uno stemma rotondeggiante con inciso all’interno il simbolo di Kiri, dalle sfumature dorate.


*E così è questa l’Accademia…non l’avevo mai vista…ok entriamo..*

Bussò al portone e subito dopo esso si spalancò permettendo a Yamoto di entrare nella struttura, la quale ora si presentava molto differente rispetto a prima: invece di una struttura chiusa, come un semplice edificio, ora davanti agli occhi di Yamoto si estendeva un enorme campo e solo più avanti vi era un’altra struttura con aule e uffici.
Sulla destra vi era una cabina con un giovane ragazzo, il quale aveva il coprifonte della nebbia sul braccio e chiese anche molto scortesemente dove fosse il campo d’allenamento numero 13.
Seguendo le indicazioni di quel ragazzo, Yamoto arrivò e trovò il sensei molto probabilmente, in piedi vicino ad un fiumiciattolo che scorreva obliquamente al campo, per il resto non c’è molto da dire.
Il sensei si presentò in modo molto brusco e irritante, chiedendo subito chi fosse e di quale equipaggiamento fosse dotato. Con la stessa aria menefreghista e con lo sguardo impassibile, che non mutò espressione dopo che il sensei finì di parlare, Yamoto si presentò in maniera molto fredda e distante:


Sono Yamoto Hiamashime di Kiri. Il mio equipaggiamento è costituito da 2 Kunai, 3 Shuriken, 2 Flash.

Successivamente senza staccare lo sguardo dal sensei rimase in attesa di una sua risposta, anche molto fredda come la sua, non avrebbe fatto differenza alcuna.


CITAZIONE
Status
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Fisica: Eccellenti
Condizione Mentale: Incurante di tutto
Consumi: //
Recuperi: //

Armi ed Equipaggiamento
Shuriken x3
Kunai x2
flash x2

 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 23/3/2009, 13:14




V a l u t a z i o n i ~ I n d i c e d i G r a d i m e n t o

Post di Presentazione

SPOILER (click to view)

Ren Tsumiji: Non male come inizio. Già conoscevo il tuo stile avendo seguito con attenzione lo scontro. Va bene per quanto riguarda la lunghezza ed è ottima la caratterizzazione del Pg. Ti segnalo solo alcune sviste che commetti spesso. Rileggi per evitare le ripetizioni odiose. C'è solo da migliorare per passare da post buoni ad eccellenti.
CITAZIONE
...i miei parenti osavano chiamare "stanza". Portai prima le mani..
... caso e mi misi al tavolo, guardando ciò che era in tavola pensando...
...recuperare del tempo di notte, viaggiando anche quando il sole era tramontato oramai da un pezzo ma, grazie al tempo recuperato nelle prime...
...alloggi per gli studenti senza alloggio e per quelli stranieri. Non ci avrei mai creduto se non l'avessi visto dinnanzi ai miei occhi: una singola stanza di un alloggio accademico...

Kengah Riddle: Rispetto l'altra volta sei migliorata notevolmente. Meno sviste e più sostanza. Hai fatto un unico errore che a livello Gdr è molto grave: l'altro corso non puoi eliminarlo dalla mente del tuo personaggio. Hai tolto un'esperienza on Gdr dal Bg di Kengah. Ciò non va bene. Il tuo sensei dovresti già conoscerlo visto che l'hai incontrato nel KR-9, anche se per poco. Ultima cosa, i puntini di sospensione, ne abusi troppo.
CITAZIONE
...un letto di ospedale del suo villaggio. Kiri.
Fu trovata sulle sponde di un fiume nei pressi del villaggio. Stesso quella mattina gli arrivò una lettera di convocazione: "Siamo lieti di informarla che è stato ammesso all’Accademia Ninja del villaggio.
...Questo potrebbe sfavorire i novizzi venuti da Oto... I ninja di kiri vanno forti con l'acqua...

Takeshi Fujiwara: Hai scritto un discreto post. Attento anche tu ai troppi puntini di sospensione. Per il resto ti annoto il fatto che citi i sette spadaccini della Nebbia: all'interno del Gdr non esistono. Attenzione a non basarti troppo sul manga, qui siamo in un mondo parallelo a Naruto. Attento anche alla formattazione del testo, non se se sia una scelta tua, ma passare da un carattera all'altro non aiuta molto il lettore.
CITAZIONE
... Ma la cosa che lo colpì di più fu quando lo guardò negli occhi: aveva occhi freddi ...
...scommetto che fa il duro solo per metterci paura.. In realtà scommetto che è una brava persona...

Yamato Hiamashime: Molto bene anche te. Mi è capitata un'ottima classe, devo ammetterlo. Hai commesso un solo grave errore: "Il sensei si presentò in modo molto brusco e irritante, chiedendo subito chi fosse e di quale equipaggiamento fosse dotato". Non puoi far dire cose al mio Pg. Nel mio post non ho detto che il Chuunin si sarebbe presentato, attenzione la prossima volta.
CITAZIONE
...sovrastato dalle grandi nuvoli nere cariche...
...Senza degnarle di uno sguardo, di un’espressione, di un cenno, o di qualsiasi cosa, abbassò lo sguardo e la testa, indossò...


NB Prossimo Post del Sensei: Entro le 23:59 di Mercoledì 25 Marzo.

>Per chi volesse ancora partecipare, mi contatti in privato e non posti direttamente, grazie.




Edited by Shiryu Uchiha - 31/3/2009, 02:05
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 23/3/2009, 21:21





Narrato
* Parlato *
/ Pensato /
# Parlato Altri #





~The First Test~



Kirigakure: ~Accademia
~Campo di Allenamento 13



Kiri stava letteralmente rinascendo. I corsi accademici iniziavano uno dietro l'altro, senza sosta. Nel campo numero treidici, il Chuunin più sanguinario della Nebbia aveva per le mani quattro nuove reclute, di cui una addirittura proveniente da Oto. Proprio quest'ultimo si era presentato in modo borioso. Non male per uno straniero. Il sensei ne aveva visti tanti. All'inizio si davano molte arie per poi essere sonoramente bocciati alle prime prove. Come di consueto fece poco caso a nomi e frasi dette. Solo dopo aver dimostrato il loro valore avrebbe scambiato qualche parola di rito con i suoi studenti. Ascoltò comunque le presentazioni senza dar troppo peso a ciò che veniva detto. Tre ragazzi ed una ragazza avrebbero presto affrontato la prima prova pratica.

* Siete inutili reclute. L'ultimo anello della catenza ninja. Avrei voglia di massacrarvi tutti, ma devo limitarvi a bocciare chiunque dimostri di essere un fallito. Tu straniero di Oto, nell'ultimo corso ne ho rimandati a casa due su due. Comincio a credere che siete scarsi. Comunque, vi ho regalato anche troppe parole. Fatemi vedere come combattete contro le mie copie. Una ciascuno. Potete utilizzare solo attacchi fisici senza l'ausilio del chakra. Subito dopo tenterete di colpire quei manichini in legno posti a dieci metri con un lancio d'armi. Avanti, sbrigatevi. *

Eseguì i tre sigilli previsti per la Mizu Bunshin no Justu*, facendo ergere dall'acqua quattro cloni perfettamente identici ad egli. Essi si sarebbero posizionati a due metri da ogni recluta in posizione difensiva. Subito dopo, oltre il fiume, posizionati in modo disordinato, vi erano quattro obiettivi lignei che avrebbero dovuto colpire lanciando le proprie armi. Akihiro si appoggiò nuovamente al tronco, con le braccia sempre conserte, attendendo la prova dei suoi ragazzi.

/ Decimerò anche questo corso. /


J u s t u ~ U t i l i z z a t i
Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: 3 (veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona, almeno dieci litri entro dieci metri. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
[Massimo copie: Chuunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)


S t a t u s ~ A k i h i r o
Grado: Chuunin
Energia: Rossa
Chakra: 240/300
Condizione Mentale: Scocciato
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:
[60] Mizu Bunshin no Justu ~ 4 Cloni
Recuperi:-
Slot 0/3:-
Techiche 0/2:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 6/6
Kunai 5/5
Flash 3/3
Fumogeni 2/2
Bombe Carta 2/2
Accendino 4/4
Katana 1/1
Giara d'acqua (25 litri) 1/1
Tatami 1/1
Coprifronte di Kiri 1/1
Sacche Porta Oggetti/Porta Shuriken 3/3
Custodia Porta Armi 1/1


†Edit:-



I n c a r i c h i

~Leggere attentamente

SPOILER (click to view)
Pretendo sempre le solite sessanta righe con i parametri word che già conoscete. Non potrete essere autoconclusivi nè con le copie e nè con il lancio di armi. Descrivete con attenzione ogni movimento. Siate maniacali, valuterò proprio questo. Sarò io a decretare, nel post successivo, l'esito dei colpi. Comunque sia, dopo l'attacco alle copie, eseguirete sempre e comunque la seconda parte dell'esercizio. Ricordate che siete energie bianche. Quindi potrete effettuare solo due attacchi fisici ed un lancio di massimo tre armi alla volta. Non tralasciate nemmeno emozioni e stati d'animo. Voglio elaborati completi.
Mi raccomando, per qualsiasi cosa non esitate a contattarmi via Mp/Msn.
Il vostro tempo a disposizione scadrà alle 23:59 di Domenica 29 Marzo.


 
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Shiryu
view post Posted on 24/3/2009, 13:39




Chat...Chat...Chat...

Avevo appena terminato di provocare lo svogliato sensei che ecco presentarsi al nostro cospetto altre due figure,probabilmente due altri studenti che avevano intenzione di seguire il corso accademico. Il primo era un ragazzo al quale rivolsi un "innocente" sorriso, per poi notare il suo lieve disagio, forse dovuto dalle mie provocazioni, o forse semplicemente dal sensei che poteva incutere timore ai più timidi tramite la sua autorità. Questo era un ragazzo dai lunghi capelli castani raccolti in una coda che impedivano alla sua chioma di muoversi libera ai piacevoli stimoli del venticello che spirava quel giorno e che mi accarezzava dolcemente i lineamenti del viso; i suoi occhi erano celati dietro un paio di occhiali da vista, era difficile osservarli in quanto un riflesso di luce rendeva luminose le lenti, non permettendo dunque di vedervi attraverso. Subito dopo la sua presentazione, il giovane collega si sedette al suolo, aspettando dunque l'arrivo di altri compagni. La seconda giunse correndo come una furia ed ansimando per la stanchezza, con respiro irregolare quasi si scusò, credendo di aver interrotto qualcosa...beh...effettivamente aveva interrotto il mio divertente giochino con l'altezzoso sensei, ma questo non era un problema, avrei ripreso a breve e il mio svago non sarebbe assolutamente mancato. Terminò dunque pronunciando il suo nome, affermando che ciò era già sufficiente e che non sarebbe stato necessario conoscere altro di lei.

° Kegah eh?...Non male, non male... la terrò d'occhio°

La ragazza si presentava in maniera piùttosto particolare: i suoi occhi di color verde smeraldo entravano in vivace contrasto con i suoi capelli di tonalità rosso acceso, era di certo una ragazza carina. Ancora uno sguardo tra l'interessato ed il sorpreso data la quasi totale assenza di ragazze come lei ad Oto, la mia attenzione venne però interrotta dalla prima emissione vocale giuntaci dalla bocca del ninja della nebbia. Dure e intimidatorie le sue parole, divertenti per le mie orecchie, uccidermi? L'ebrezza di essere in pericolo dinnanzi ad un uomo simile non poteva che stimolare le mie più perverse fantasie ricche di follia. Uno sguardo ancor più interessato alla risposta alla mia provocazione e poi un irrefrenabile desiderio di ribattere, non riuscii a controllarlo

"Due su due dici? A Oto sono quasi tutti degli incapaci...perchè credi che sia venuto in questo paese per sostenere i miei studi? Non voglio essere un ninja mediocre e corrotto come tutti quelli del mio paese di merda...non paragonarmi alla feccia"

Sorrisetto provocatorio prima di ascoltare le sue ultime indicazioni sulla prima prova: avremmo dovuto colpire delle copie che avrebbe creato,utilizzando solamente il corpo a corpo, senza possibilità di eseguire tecniche ninja o utilizzare il chakra in supporto, e successivamente avremmo dovuto estrarre un kunai dalla tasca apposita ed avremmo dovuto indirizzarlo alla volta di un manichino posto poco dietro la copia del sensei.La prova era dunque per testare le abilità fisiche dei suoi allievi, cercando di capire dove saremmo dovuti migliorare, o più semplicemente per capire chi era degno di continuare a sostenere l'addestramento con lui per poter così mettere in atto la punizione che gli era consentita verso chi non ubbidiva ad i suoi ordini o per chi non era in grado di continuare a seguire i suoi insegnamenti: la bocciatura.
Immediatamente dopo le sue parole il jounin compose rapidamente i sigilli necessari per il funzionamento della moltiplicazione ed evocò il proprio chackra attingendo acqua dalla vicina fonte. Le copie si formarono una ad una, identiche al sensei ed erano ora immobili a pochi metri da noi, in attesa dell'inizio della prova e in attesa di un nostro movimento, di una nostra iniziativa. Sorrisi ancora, potevo sentire facilmente il fremito ed i sussulti del mio cuore, potevo sentire il sangue ribollire nelle vene, l'adrenalina salire a mille, potevo sentire i brividi lungo la schiena dovuti allo sguardo minaccioso del severo giudice di questa prova.Non c'era clima migliore, ero pronto a partire all'assalto della copia...ma come? Come avrei attaccato il clone? Anche se era semplicemente un imitazione del reale sensei era pur sempre quella di un jounin, non sarebbe stato facile mettere a segno un colpo e farla dileguare, forse era proprio questo il tranello che voleva porci, forse voleva farci credere che sarebbero rimaste lì immobili e avrebbero lasciato colpirsi, forse non era così, c'era solo un modo per scoprirlo


°Non mi farò fregare da questo qui...starò attento ai suoi movimenti, porebbero essere pericolosi...°


"Ehi voi due...state attenti alle copie, potrebbero muoversi, in fondo non ci ha detto che sarebbero rimaste lì a farsi colpire come se nulla fosse, state in guardia, non distraetevi finchè non siete sicuri di averle colpite...un errore vi costerà il corso accademico, questo tizio è arrogante ma non penso si faccia scrupoli a mandarci a casa senza il coprifronte ed io questo non posso permetterlo assolutamente"

Perchè gli davo consigli? Ero strano, e anche molto, forse mi piacevano questi due tizi, mi stavano simpatici e non volevo permettere che venissero buttati fuori alla prima prova, oppure semplicemente li ritenevo troppo incapaci per riuscire a superare la prima prova con le loro forze ed avendo l'impressione di poterli sopraffare e farne di miei burattini da sfruttare in seguito. Non potevo ancora saperlo, e non era assolutamente il momento di mettermi a pensare certe cose,dovevo partire all'attacco e dimostrare che le altre nullità di Oto erano la vergogna di un paese ridicolo e che io non facevo parte di quella marmaglia senza altro scopo se non la ricchezza.
Il vento si alzò mentre io rimanevo in piedi, immobile a guardare l'obiettivo, i miei vestiti erano mossi così come le ciocche dei miei capelli. Un sorriso, poi sussurrai


"3...2...1...via!"

Le mie gambe si mossero quasi autonomamente, coinvolgendomi in una corsa verso l'obiettivo: la copia. I miei occhi d'orati divennero piccolissimi, come quelli di un falco che ha puntato la propria preda e che non desidera farsela sfuggire per nulla al mondo. La distanza tra noi si accorciava sempre di più ed il mio sorriso si allargava gradualmente mentre scrutavo ogni punto del corpo del sosia con immensa attenzione, alla ricerca del punto da "azzannare" senza pietà, in cerca di un apertura che avrebbe permesso al mio colpo di penetrare nell' imitazione del sensei senza dargli possibilità di fuga. Tutto sarebbe stato semplice se non vi fosse stato quello sguardo minaccioso puntato su di me, la tensione salì alle stelle, l'incertezza però venne stroncata sul nascere, certo, la possibilità di non passare l'accademia era sempre in agguato, ma non sarebbe stata di certo quella debolezza a prendere il sopravvento facendomi sbagliare

°Al diavolo tutto...pensa come se vi fosse un bel bocconcino dotato di vene e arterie, pronto per essere pestato e in grado di donarti il calore del suo sangue che si sparge sulla tua pelle...pensa a questo e vedrai che non fallirai nel tuo intento°

Ormai c'ero, mi trovavo faccia a faccia con la copia del sensei, i miei movimenti divennero armoniosi e tranquilli, divertiti, mentre il mio sguardo, convincendosi di essere di fronte ad una succulenta preda, prendeva un aria quasi famelica, folle. Le pupille divennero piccolissime e le iridi persero intensità, prendendo un colore più sbiadito, più freddo e spaventoso. La mia corsa venne rallentata nei pressi del mio avversario, all'improvviso la mia gamba sinistra venne piantata al suolo a novanta gradi mentre la gamba destra era stesa ma rilassata e la punta del mio piede sfiorava appena il suolo in terriccio, che al rallentare del giovane alzò una piccola nuvoletta di polvere emettendo il tipico suono della brecciolina che veniva in contatto con qualcosa.La gamba sinistra che faceva da perno, grazie ad un coordinato movimento che comprendeva la torsione del bacino, l'accompagnamento con la spalla e la rotazione del piede, avrebbe dovuto eseguire uno spostamento di novanta gradi in senso antiorario ponendo così il piede sinistro in direzione del fiumiciattolo, la gamba destra che avrebbe dovuto assecondare il movimento del corpo con il piede che si sarebbe lasciato trasportare sfiorando il suolo, ora sarebbe stata piantata nella terra, lievemente piegata e la spalla, posta di fronte al volto della copia, avrebbe caricato il colpo che di lì a poco avrei fatto sfrecciare in direzione della gola del mio opponente.Questa sarebbe stata portata verso il corpo, in modo da causare un effetto catapulta, preparando il gomito affinchè, una volta fatto partire il rapido colpo in direzione della parte del corpo prefissata, tutta l'esecuzione sarebbe stata velocizzata, senza perder il controllo del gomito stesso, andando a colpire la parte designata.Tutta la composizione sarebbe durata all'incirca un secondo e mezzo. Il braccio destro, alla partenza del colpo, sarebbe scivolato sulla tasca porta shuriken e kunai, andando ad estrarre un unità di quest'ultimo inserendo il solo dito indice della mano sinistra all'interno dell'apposito foro per facilitare la presa dell'arma. Ripreso il controllo del corpo avrei reso più salda la presa sull'arma facendola roteare di un intero giro, spostando dunque la presa dal solo indice nel foro, all'intera mano sul manico. Avrei poi chiuso l'occhio destro prendendo la mira su di uno dei bersagli designati dal sensei.
Sentivo che tutto sarebbe andato bene, dunque regolai il respiro, creando con esso un ritmo che mi avrebbe dato una maggiore possibilità di colpire il bersaglio.
Ancora un attimo di preparazione prima di caricare la spalla sinistra che poi avrebbe rilasciato l'arma che, abbandonando dolcemente la mano del proprietario, e poi prendendo successivamente velocità, avrebbe sfiorato le dita di questo, creandogli una dolce contatto,e dandogli quasi la sensazione di essere padrone del colpo che sarebbe dovuto essere ora indirizzato verso il bersaglio.



CITAZIONE
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Divertito
Condizione Fisica: Illeso
Consumi:
Recuperi:-
Slot 2/2:[Corpo a corpo][Lancio arma]
Techiche 0/1:-
Bonus:-
Malus:-

~Armi ed Equipaggiamento

Shuriken 3/3
Kunai 1/2
Flash 1/1


 
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xyz10
view post Posted on 24/3/2009, 16:48




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Pensato
CITAZIONE
Parlato Altri

The meeting
Kirigakure, Accademia, Campo di Addestramento 13 - Ore 8,40
In quel momento, Takeshi stava seduto per terra ed era ancora in attesa dei suoi compagni di corso. La terra su cui era appoggiato era dura, ma ciò non gli impediva di rimanere lì ad oziare, cosa che, peraltro, gli piaceva molto. Il ragazzo di Oto, Ren, lo fissò per qualche secondo, rivolgendogli un sorriso: questa cosa gli parve molto strana, dato che aveva appena finito di insultare il sensei. D’un tratto, arrivò una ragazza, che presumibilmente doveva essere un'altra aspirante genin. Camminava lentamente, stringendo una ciocca dei suoi capelli rossi. Takeshi rimase un attimo a guardarla: era sicuramente più grande di lui ed aveva, come già detto, i capelli più rossi che egli avesse mai visto. I suoi occhi, invece, erano di color smeraldo e non lasciavano trasparire nessuna emozione. La ragazza, giunta a pochi metri da loro e dal sensei, che era ancora appoggiato a quell’albero, si presentò.
CITAZIONE
Forse ho interrotto qualcosa, comunque non ci metterò molto, mi presento; il mio nome è kengah Riddle. Sono qui come allieva e spero mi insegnerete tutto ciò che c'è da sapere sulle arti ninja... inutile che parli di altre storie..bazzecole. Non vi interessano. Queste sono le mie armi...

Di sicuro, fu una presentazione di grande effetto, anche se il sensei non sembrava averla recepita: infatti, era ancora assorto nei suoi pensieri. Neanche un minuto dopo, Takeshi, che era girato verso l’entrata del campo, vide arrivare un’altra persona: questa volta era un ragazzo che, pressappoco doveva avere la sua stessa età. Aveva anche lui, come del resto gli altri due suoi futuri compagni di corso, un’aria menefreghista ed incurante di tutto quello che gli succedeva intorno. Infatti, non degnò di uno sguardo né Takeshi, né i suoi due colleghi, ma si rivolse direttamente al sensei, presentandosi.
CITAZIONE
Sono Yamoto Hiamashime di Kiri. Il mio equipaggiamento è costituito da 2 Kunai, 3 Shuriken, 2 Flash.

Una presentazione breve, ma che adempiva a quello che veniva richiesto nella lettera, che sicuramente aveva ricevuto anch’egli. Finito di parlare, Yamoto si mise in silenzio ad aspettare che il sensei proferisse parola: questo avvenne dopo neanche cinque secondi. .
CITAZIONE
Siete inutili reclute. L'ultimo anello della catena ninja. Avrei voglia di massacrarvi tutti, ma devo limitarvi a bocciare chiunque dimostri di essere un fallito. Tu straniero di Oto, nell'ultimo corso ne ho rimandati a casa due su due. Comincio a credere che siete scarsi. Comunque, vi ho regalato anche troppe parole. Fatemi vedere come combattete contro le mie copie. Una ciascuno. Potete utilizzare solo attacchi fisici senza l'ausilio del chakra. Subito dopo tenterete di colpire quei manichini in legno posti a dieci metri con un lancio d'armi. Avanti, sbrigatevi.

Detto questo, eseguì velocemente i tre sigilli richiesti per evocare le quattro copie che aveva appena accennato: esse erano perfettamente identiche all’originale. Stessi occhi, stesso sguardo omicida. Siccome quella era la Mizu Bunshin no Jutsu, le copie si formarono utilizzando l’acqua del fiumicello che scorreva lì a pochi metri dal sensei. Era chiaro, dunque, il motivo per cui si era posizionato proprio lì, vicino al torrente. Il ragazzo si alzò da terra, pronto per cominciare la sua scalata verso la promozione a genin del villaggio della nebbia.

[...]


The first test
Kirigakure, Accademia, Campo di Addestramento 13 - Ore 8,50
Le copie acquatiche, intanto, avevano già finito di formarsi e si erano poste sulla stessa linea immaginaria e perpendicolarmente a noi altri, perfettamente a due metri di distanza. Inoltre, avevano assunto una posizione difensiva: la gamba destra di ogni copia era piegata a novanta gradi, mentre la sinistra era distesa in avanti. Le braccia erano piegate, una più vicina al volto, l’altra più lontana, in modo da essere pronti per qualsiasi eventuale colpo. Ok, questa è la prima prova. Devo concentrarmi e soprattutto pensare a come posso attaccare la copia.. Il sensei aveva esplicitamente detto di non usare il chakra, quindi ninjutsu e genjutsu erano esclusi dalla possibile strategia d’attacco. Rimaneva, quindi, solo il taijustu, in cui però Takeshi non eccelleva. Merda, taijutsu. E io non conosco neanche un’arte marziale.. Come posso fare per colpirlo? Intanto, mentre rifletteva, Ren, il ragazzo di Oto, aveva già finito di pensare alla sua strategia e disse qualcosa ai suoi compagni di corso.
CITAZIONE
Ehi voi due...state attenti alle copie, potrebbero muoversi, in fondo non ci ha detto che sarebbero rimaste lì a farsi colpire come se nulla fosse, state in guardia, non distraetevi finchè non siete sicuri di averle colpite...un errore vi costerà il corso accademico, questo tizio è arrogante ma non penso si faccia scrupoli a mandarci a casa senza il coprifronte ed io questo non posso permetterlo assolutamente

Aveva assolutamente ragione. Nulla vietava alle copie di muoversi, e ciò poteva significare solamente una cosa: non sarebbero rimaste lì, a guardare. Una cosa, però, gli parve strana: perché Ren aveva detto questo? Voleva dare un consiglio ai suoi compagni o pensava che non l’avrebbero capito senza di lui? In ogni caso, lo ringraziò ugualmente, anche se dubitava che lo sentisse. Infatti si stava già preparando per l’attacco: cominciò a correre, dritto verso la copia che aveva di fronte.
Non posso stare qui a guardarlo! Devo agire anch’io! Smise di pensare a qualsiasi cosa, liberando la sua mente e focalizzandola solo sull’obiettivo, che stava ancora fermo a due metri da lui. Improvvisamente, si sentì rilassato. Il suo corpo era così concentrato che non riusciva a percepire altro: suoni, rumori, odori, perfino l’ambiente circostante parve scomparire di fronte alla sua concentrazione, quasi volesse dire “Pensa solo al tuo avversario. C’è soltanto lui. Non esiste nient’altro intorno a te.” Se non fosse stato così immerso in quello stato di trance psico-fisica, avrebbe potuto sentire i battiti del suo cuore accelerare, l’adrenalina salire, per colpa della tensione che quel test gli stava provocando. E quella era solo la prima, di prova.
D’un tratto, il piano d’attacco che non aveva ancora formulato, si creò, all’istante, nella sua mente. Non aveva bisogno di impararlo, sapeva già cosa fare. E sapeva che l’avrebbe colpito.
Le sue gambe si mossero da sole, correndo verso l’obiettivo, che si trovava a due metri. Dopo neanche una frazione di secondo si fermarono, nella stessa posizione in cui erano quelle del suo maestro. Il corpo di Takeshi compì una leggera rotazione verso destra, in modo che egli potesse, con il braccio sinistro andare avanti e, allo stesso tempo, indietreggiare, verso l’esterno, con il destro. Quando capì di aver accumulato abbastanza forza per l’attacco, compì la rotazione inversa e con un movimento simultaneo di spalla e gomito destro, cercò di sferrare il colpo che, ovviamente, sarebbe stato parato dall’esperienza e dall’abilità del maestro. Ma quello rientrava già nella strategia offensiva del ragazzo. Infatti, una volta che il sensei avesse parato il colpo, presumibilmente con il braccio o con la mano sinistra, Takeshi avrebbe usato la sua forza, anche se poca, ma comunque sufficiente a muovere una copia d’acqua, per spingere verso l’esterno l’arto che aveva bloccato il suo attacco, sbilanciando Akihiro e lasciandolo scoperto nel lato sinistro del corpo, dove avrebbe sferrato il suo secondo pugno. Se esso fosse andato a segno, avrebbe distrutto la copia evocata qualche minuto prima dal chuunin, lasciando al suo posto solamente acqua. A nulla serviva pensare cosa avrebbe fatto se il sensei avesse parato anche questo colpo, in quanto l’aspirante genin non avrebbe più sferrato altri pugni. Infatti, si sarebbe dedicato in entrambi i casi alla seconda parte della prova: il lancio delle armi. Avrebbe dovuto colpire un manichino in legno, posto ad una decina di metri da lui, con il solo ausilio di shuriken e kunai. Si era preparato anche per questa eventualità, durante gli allenamenti con sua madre, svoltisi qualche settimana prima dell’inizio del corso. Takeshi aveva dimostrato di avere una buona mira, anche se, ovviamente, non tutti i colpi andavano a segno. Per questo si era allenato continuamente. Non sapeva spiegare il perché, ma era sicuro che questa volta, quella che contava veramente, avrebbe miseramente fallito il colpo e avrebbe mancato il bersaglio. Per ovviare a questo suo timore, forse dato dal nervosismo, o forse dal fatto che era tornato in sé, abbandonando la maggior parte della concentrazione che lo aveva aiutato a formulare la strategia precedente, prese dalla tasca posteriore sinistra due shuriken, e dalla tasca posizionata un po’ più in basso, sulla coscia, un kunai e li lanciò, verso il bersaglio che stava, come crocifisso, su un palo fatto anch’esso di legno. Avrebbe cercato di mirare con i due shuriken, lanciati simultaneamente con la mano destra, i lati sinistro e destro del corpo; con il kunai, che sarebbe stato lanciato con l’altra mano, avrebbe mirato direttamente al centro del corpo del manichino.

[...]

Nessuno avrebbe potuto dire con certezza quanto tempo fosse effettivamente passato dal lancio delle tre armi. Forse un minuto, forse qualche secondo, chi poteva saperlo.. Takeshi si rilassò, sia fisicamente che mentalmente, e si guardò intorno, alla ricerca dei compagni: era curioso di sapere come si erano comportati.
Una cosa è certa, si disse, sono stati sicuramente migliori di me..
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Status
Grado:
Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: Nervoso
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: //
Recuperi://


Armi ed Equipaggiamento
Shuriken x3 (di cui due in volo)
Kunai x2 (di cui uno in volo)
Makibishi x1
Panno Conduttore di Chakra x1
Tasca Porta Shuriken x1 (tasca posteriore sinistra)
Custodia Porta Armi x1 (tasca sulla coscia sinistra)


Note: "Non aveva bisogno di impararlo, sapeva già cosa fare. E sapeva che l’avrebbe colpito." Questa frase non è detta a scopo autoconclusivo, ma è un'incitamento che il mio pg si dà.

 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 26/3/2009, 16:01




CITAZIONE

Per i nuovi iscritti, vi indico le modalitò di postaggio. Voglio innanzitutto almeno 80 righe, con i parametri word che sono indicati nel regolamento. Dovrete fare due post in uno. Esso dovrà comprendere la comunicazione della partecipaziona al corso (chi è di oto dovrà anche tenere conto che si impiegano circa tre giorni per raggiungere il villaggio della Nebbia);
l'arrivo al campo mentre il sensei sta spiegando l'esercizio (vi presenterete e come ha fatto per le atre reclute vi creerà una copia acquatica ciascuno);
infine, eseguirete lo stesso esercizio. La scadenza è sempre per le 23:59 di Domenica 29 Marzo.




Edited by Shiryu Uchiha - 31/3/2009, 10:36
 
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Vitani
view post Posted on 28/3/2009, 02:53




CITAZIONE
narrato
parlato
parlato da altri
pensato


Confronto.


Parole mute eccheggiavano in un nuovo silenzio. Disarmante.
Le presentazioni finirono fittizie e inproducenti e nessuno replicò più dell'aspettato. Epistole da manuale ridotte in un cumulo di parole campate in aria.
I fatti, solo le azioni che ne danno vece rendono le parole degne di note.
La mente della giovane donna dai capelli rossi spiazzava tra le moltecipli porte delle sue convinzioni, il suo sguardo persistente non lasciava tregua al particolare.
Osservò con minunziosa cura e distacco ogni azione dei propri compagni di corso cercando di trarne qualche giudizio.
Sono tutti così motivati... è strano dover pensare che quasi sicuramente qualcuno di noi non riuscirà a superare il corso. So che faranno di tutto per vincere quel maledetto coprifronte. Anche a costo di ammazzarci a vicenda.
Kengah si accarezò il mento pensosa, sobbalzando quando Akihiro Hinaji rivolse nuovamente la parola: Siete inutili reclute. L'ultimo anello della catenza ninja. Avrei voglia di massacrarvi tutti, ma devo limitarvi a bocciare chiunque dimostri di essere un fallito. Tu straniero di Oto, nell'ultimo corso ne ho rimandati a casa due su due. Comincio a credere che siete scarsi. Comunque, vi ho regalato anche troppe parole. Fatemi vedere come combattete contro le mie copie. Una ciascuno. Potete utilizzare solo attacchi fisici senza l'ausilio del chakra. Subito dopo tenterete di colpire quei manichini in legno posti a dieci metri con un lancio d'armi. Avanti, sbrigatevi. Non è cambiato di una virgola, sensei... Sorrise maliziosamente osservando con attenzione il suo maestro mentre componeva il Jutsu. Ogni movimento fu indice di una grande destrezza e abiltà, il carisma era notevole; inarcò un sopraciglio allontanando leggermente lo sguardo. Copie eh? Bene possono attaccare, muoversi esattamente come Hinaji sensei, con la differenza che se attaccate si annullano ed hanno capacità ridotte rispetto all'originale. Mi serve una strategia, abilità ridotte... certo ma si parla pur sempre di quell uomo...Arricciò il naso ed emise respiri intensi per reprimere l'ansia cratasi nel vedere quattro cloni perfettemante uguali al suo maestro. Quegli occhi glaciali, si riusciva a percepire il gelo che emanavano ed un brivido, intenso, percorse il collo delle giovane; ora che poteva vedere, ora che doveva affrontare iniziò a subentrare il timore. Paura dell incertezza, di non poter affrontare.
Non poteva permettersi di perdere il corso. Le promesse vengono mantenute; è ciò che distingue le persone, che differenzia crendo la particolarità.
Ed ora testa bassa, occhi socchiusi in una situazione di stallo che sembrava perdurare per ore. Erano li, aveva quelle copie davanti a se, statiche e inespressive.
Incrociò le braccia intorno a se guardando i colleghi con indifferenza e quasi aspettatamente uno di essi parlò: Ehi voi due...state attenti alle copie, potrebbero muoversi, in fondo non ci ha detto che sarebbero rimaste lì a farsi colpire come se nulla fosse, state in guardia, non distraetevi finchè non siete sicuri di averle colpite...un errore vi costerà il corso accademico, questo tizio è arrogante ma non penso si faccia scrupoli a mandarci a casa senza il coprifronte ed io questo non posso permetterlo assolutamente
Grazie del consiglio ma questa è una competizione... non si parla di lavoro di squadra!
Che interesse ha a prlare così? Vuole fare lo spavaldo davanti al sensei?! Che dicano ciò che meglio credono... tanto alla fine saranno i fatti a parlare. Senza farsene accorgere tirò fuori dalla tasca un filo trasparente con all interno delle sottili venature di metallo per garantirne una maggiore resistenza. Ne legò il vertice all impugnatura di un kunai per poi infilarlo nuovamente nella tasca.
Bene, è ora!

Scontro


Due degli aspiranti genin in prova iniziarono a muoversi, come scheggie corsero verso le copie.
kengah rimase attonita fissando il volto del suo avversario. Poi come svegliata da una sorta di iponsi scattò verso il sosia.
La velocità era una prerogativa essenziale nelle competizioni tra ninja, lei lo sapeva bene. Fino alla stregua si era allenata per raggiungere un livello di destrezza accettabile per ogni situzione; ed ora, ora che si trovava li, pochi secondi, istanti focali; avrebbe dato voce ad ogni suo sforzo. Era il momento della verità.
Il tempo sembrava rallentare vertiginosamente mentre la giovane si avvicinava con falcate sempre più lunghe verso l'avversario.
Poteva sentire l'adrenalina scorrere nelle proprie vene, l'attrito con l'aria graffiargli il viso. Ma nulla le faceva perdere di vista il proprio obbiettivo.
Giunse a pochi centimetri dalla sagoma sterzando inaspettatamente verso il lato sinistro, era una strategia che usava spesso e le si era dimostrata più volte efficace. Mai attaccare direttamente! Ma far credere al nemico un attacco facciale per poi cambiare direzione a poca distanza era disarmante. Iniziò a creare dei cerchi continui intorno all obbiettivo tentando di confonderlo adoperando una forte velocità unita al movimento circolare.
Ho solo due attacchi fisici, vediamo di non sprecarne neanche uno.
Lanciò il Kunai legato al filo trasparente verso l'avversario tenendo il vertice opposto arrotolato saldamente al polso, il lancio venne effettuato con parsimonia e accurata mira senza però l'intenzione effettiva di voler colpire la copia. Ma con l'obbiettivo farlo muovere verso la direzione desiderata. Di certo non si sarebbe aspettata che il clone del suo sensei si sarebbe fatto incastrare così facilmente.
Predicendo quindi la direzione in cui si sarebbe mosso il clone, Kengah poggiò le mani a tarra, dandosi una spinta proprompente, per poter colpire con un doppio calcio la schena della copia.
Successivamente ricadde sul terreno a gattoni. Millesimi di secondo, la giovane saltò, con determinazione, nuovamente verso il clone; a pochi millimetri estese il braccio ponendo la mano a paletta cercando di colpire il busto dell avversario.

I respiri erano affannati e il sudore iniziò a grondargli dalla fronte era passato poco, davvero poco tempo ma a lei gli sembrò un eternità. Aveva sforzato il suo corpo all efficienza come mai.
Dare il meglio di noi stessi, metterci continuamente alla prova dovrebbe essere una prerogativa essenziale per un ninja.
Recuperò il Kunai dalla tasca, sciogliendo il filo mentre si avvicinava alla sagoma. L'ultima fase, ora tutto si riduceva nel mirare e colpire.
Impugnò saldamente l'arma tra le dita della mano destra. Il bresaglio si rifletteva limpido nel riflesso degli iridi verdi di Kengah, la brezza leggera della mattinata aveva lasciato posto ad un vento prorompente. La ragazza se ne accorse solo in quel momento.
cazzo, questo vento potrebbe rovinare la traiettoria del mio kunai, devo analizzare la situazione.
Si leccò l'indice sinistro alzandolo per captare la direzione del vento, spirava verso sud-est, ovviamente in queste condizioni non poteva effettuare un tiro centrato ma spotare la traiettoria in una direzione opposta al vento.
aumentò l'intensità di repirazione, nel momento del lancio sarebbe stata in apnea per non permettere al movimento della gabbia toracica di fargli modificare, anche di poco, il tiro.
Socchiuse leggermente le palpebre per poi riaprirle decisa e lanciare con impeto il kunai.
Avrebbe aspettato la sentenza del suo maestro con sofferente attesa, ma per quanto le riguardava, non aveva rimpianti.




CITAZIONE
Status
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale: impaziente ma serena
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: //
Recuperi://

Armi ed Equipaggiamento
Shuriken x4
Kunai x2 (di cui uno lanciato in sagoma ed usato per colpire la copia)
flash x1

 
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~Jonin~
view post Posted on 28/3/2009, 21:16




[SPOILER]Leggenda:
Narrato
Parlato
Pensato


Erano le 6:00 e Kobo stava ancora dormendo nella sua stanza buia.
Ad un tratto il suono di un campanellino giunse alle sue orecchie facendolo rinvenire da quel sonno profondo che in tutte le notti piombava.
Quel suono non era mai giunto dalle parti della sua abitazione di periferia.
Alzatosi, perplesso, andò verso la porta
Cosa sarà mai quel suono che ho sentito poco fa?
Sulla soglia scorse una lettera che era stacca accuratamente appoggiata sotto l'uscio.
Subitò capì cosa significasse quello strano richiamo, era il suono di una bici, quella del postino; non l'aveva mai sentito perchè i suoi genitori morti in combattimetno erano gli unici parenti che aveva e anche le uniche persone con cui aveva confidenza.
Aprì la lettera con un kunai che teneva sempre vicino a se, poichè era il kunai che suo padre gli aveva dato in dono prima della partenza della missione in cui ha perso la vita.
La lettera riportava queste parole:
Caro Kobo Armada
A partire da 3 giorni a questa parte si terrà il corso KR-10 dell’Accademia ninja del villaggio di Kiri. Il corso si terrà esattamente al Campo d’allenamento N° 13. Raccomandata la massima puntualità.
Queste parole l'avevano eccitato e voleva raccontare il lieto evento a qualcuno...ma a chi?
Ma non era questo l'unico pensiero.
Tra se e se penso:
Devi riuscire a prendere quel coprifronte e mantenere la promessa fatta ai miei gentori!
Sono disposto a tutto pur di prenderlo anche a ridurre in fin di vita i miei compagni di corso.

Con questo spirito Kobo preparò il suo zaino e dopo averlo fatto si mise a sedere sul suo letto,ancora in disordine e dopo aver chiuso gli occhi sembrò piombato in un sonno profondo, ma non era così, in realtà stava cercando di raggiungere la forza mentale giusta per affrontare gli allenamenti che lo aspettavano.
Dopo aver terminato di riordinare la sua camera, Kobo, uscì verso il bosco dove ogni giorno andava per allenarsi e migliorare le sue abilità; Prese 5 kunai dal suo zaino e li legò ad un filo resistente che sua madre gli aveva regalto.
Lanciò un kunai verso un ciocco di legno e lo mancò, ma era sua intenzione ed il filo scorreva tra le sue mani allora lanciò l'altro kunai e tendendo la corda in due kunai stavano sfrecciando uno alla destra e l'altro alla sinistra del ciocco che, appena avvenuto il contatto si divise in due.
Così va bene ora devo inparare a velocizzare i movimenti così che l'avversario non si accorga dell'altro kunai.
Finito il suo allenamento giornaliero andò verso il paese per comprare delle vivande che avrebbe cucinato con cura per il pranzo..
Passeggiando per la periferia video la vita che circondava i ragazzi della sua età, erano tutti spensierati e felici con le loro famiglie che li riempivano di affetto.
Ad un tratto un bambino che stava giocando con una palla scagliò quest'ultima, involontariamente verso Kobo che la afferrò;il bambino gli si avvicinò e vedendolo solo kobo gli chiese:
Cosa fai qui in periferia tutto solo?
Ed il bambino con le lacrime agli occhi gli rispose:
I miei genitori sono scomparsi un mese fà in una missione..
Allora Kobo pensò
Il destino è ingiusto, questo bambino è rimasto solo proprio come me e tutti quanti lo emarginano poichè credono che un fanciullo, cresciuto senza l'educazione dei genitori, sia un bambino che manca di rispetto e con un animo ribele;la verità è che quelli che vivono da soli, imparano a capire cosa si prova quando si ha paura e imparano a controllare le proprie emozioni.
Dopo alcuni attimi di silenzio il giovane chiese al bambino:
Vuoi venire con me al villaggio?
sai, anche io ho perso i miei genitori e credo che un'amico mi faccia comodo.

Allora il bambino disse:
Ok..il mio nome è Kondor
ok Kondor da oggi tu sarai il mio migliore amico.
Kobo prese uno strano ciondolo e lo regalò a Kondor

Il bambino lo prese e disse:
Perchè lo dai a me e perchè in questo ciondolo la foto è tagliata a metà
Nell'altra metà di questa foto c'era mio padre..io lo consideravo il mio migliore amico ma lui un giorno mi disse
Tu non sei degno di portare il mio cognome! Tu non sei un Armada
Allora io strappai l'altra parte della foto e la riposi in questo ciondolo
il bambino ingenuio rispose:
Io ti ho chiesto anche perchè lo regali a me?
Kobo rispose sorridendo:
Potrai completare la mia foto con una tua.
OKDisse Kondor.
Tornati dal villaggio i due si salutarono e Kobo tornò nella sua calda dimora.
Andato a letto senza cena, ripensò allo strano incontro e giunse ad una conclusione che diventò da li a poco, il suo motto.
La vita non è altro che uno strano gioco del destino!
Dopo alcuni minuti ,sovrappensiero,si addormentò e pensò che fra 2 giorni la sua avventura nel mondo ninja sarebbe iniziata e che finalmente aveva un amico con cui dividere le sue gioie i suoi dolori.
[...]
Il giorno dopo kobo si svegliò all'alba pronto per partire per la sua nuova avventura.
Dopo aver preparato lo zaino molto accuratamente, si rannicchiò come al solitò sul letto e si mise nella sua monotona posizione per cercare di raggiungere la giusta serenità mentale.
Da quando Kobo si era seduto sul letto erano passati 15 minuti circa.
Ad un tratto aprì gli occhi e rilasciò un forte respiro e disse:
Ora si che sono pronto!
Uscì di casa e chiuse la porta alle sue spalle.
Il vento e la nebbia ricoprivano il villaggio ma Kobo era ormai abituato a quel clima umido e tetro.
Prima di incamminarsi verso il luogo dell'allenamento,passò a salutare il suo caro amico Kondor.
[..]
La strada non fu molto lunga e quando Kobo arrivò al luogo dell'allenamento i suoi compagni avevano già incominciato il loro scontro contro le copie acquatiche.
Non perse un attimo di tempo per presentarsi al sensei:
Buongiorno sensei mi chiamo Kobo Armada e sono qui per diventare un ninja.Io voglio difendere il mio villaggio a tutti i costi come fecero i miei genitori che hanno perso la vita per salvaguardare l'esistenza del paese!
In verità il discorso che si era preparato era ben altro, ma quelle parole gli venivano dal cuoro e la sua bocca le emise contro la sua volontà.
Ma il risultato ottenuto gli sembrò ottimo.
Il sensei incominciò a comporre i sigilli per la Mizu Bunshin no Jutsu,ossia le copie acquatiche che dopo pochi istanti si generarono con l'aqua del torrente che scorreva alla destra del maestro.
Le copie erano una affianco all'altra ed erano pronte a contrastare qualsiasi tipo di attacco.
Il sensei non vuole che usiamo il chackra quindi mi tocca utilizzare il taijutsu che non conosco molto bene ma se voglio superare la prova dovrò dare del mio meglio.
Kobo corse velocemente verso la prima copia e notò un'albero proprio affianco ad essa; lanciò uno dei due kunai attaccati al filo di rame che la madre gli aveva regalato, il filo si aggrovigliò al tronco alla sinistra della copia e stava puntando al suo fianco, la copia doveva schivarlo per forsa allora il giovane Kobo corse verso l'albero alla destra della copia ed una volta arrampicatosi sull'albero si diede uno slancio sui piedi e puntò alla destra della copia che era costretta ad evitare i colpi.
Quest'ultima si lanciò in avanti.
Mossa che avevo previsto!
Allora kobo che aveva legato il filo di rame ad un suo dito lo mosse e il kunai disegnò un cerchio intorno alla copia ed il filo la bloccò allora kobo slanciato verso di essa la colpì con un calcio all'altezza del busto e la prima copia si smolecolarizzò davanti ai suoi occhi.
Bene, la prima è fuori uso, ora mi devo concentrare alla seconda.
Kobo era fermo e ad un tratto chiuse gli occhi per pensare.ù
Stava analizzando le varie possibilità che aveva meditato per distruggiere l'ultimo ostacolo.
Riaprì gli occhi ed il suo sguado era concentratissimo era giunto ad una conclusione.
L'altra copia si trova nella stessa posizione della prima ma non posso utilizzare la stessa tecnica di prima quindi se io lancio un kunai verso un tronco ed esso lo avvolge io posso prendere una spinta fortissima verso il mio obbiettivo ed esso dovrà per forza evitarmi, quindi se io lancio uno schuriken nella direzione opposta non potrà mai schivarlo ed in ogni caso ci sarò io dietro pronto a dargli un eventuale calcio per metterlo fuori combattimento
Il ragazzo seguì il suo pensiero e la copia, come aveva previsto fu costretta a spostarsi e lo schuriken stava per colpirla, quando saltò e la schivò; allora kobo era spacciato, se la copia l'avrebbe colpito non avrebbe superato il test.
La copia si gettò verso di lui che stava per cadere, ma poi si ricordò del kunai che aveva legato, allora con il polpastrello si tirò verso l'alberò e schivò l'attacco della copia che si andò a schiantare a terra e kobo,slanciandosi verso di essa la colpì e la distrusse.
Ecco fatto sensei le sue copie sono fuori combattimento
Ora il ragazzo si concentrò per la seconda parte della prova che non era poi così difficile per lui che ogni giorno si allenava a lanciare gli schuriken contro i ciocchi di legnio che si trovavano di fronte alla sua dimora.
Kobo chiuse gli occhi, prese uno shuriken e lo tenne in mano per alcuni secondi che sembravano anni in quel momento ad un certo punto, il giovane,riaprì gli occhi e scagliò lo schuriken contro il bersaglio e con una giravolta su se stesso lanciò il secondo; i due kunai colpirono al centro il bersaglio con forza.

Status
Grado: Studente
Energia: Bianca
Chakra: 50/50
Condizione Mentale:Concentratissimo
Condizione Fisica: Illeso
Consumi: //
Recuperi://

Armi ed Equipaggiamento
Shuriken x 2
Kunai x 5 (di cui 2 lanciati)
Tasca Porta Shuriken x1 (tasca posteriore sinistra)
Custodia Porta Armi x1 (tasca sulla coscia sinistra)



Edited by ~Jonin~ - 29/3/2009, 17:47
 
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Shiryu Uchiha
view post Posted on 28/3/2009, 21:39




CITAZIONE
Il "Modificato da ~Jonin~ - 29/3/2009, 17:47" è stato autorizzato da me, per poter ampliare il post con l'inserimento delle parti mancanti.

Ricordo che, una volta postato, per poter modificare, è necessario che mi contattiate per comunicarmi la motivazione.

Il tempo utile scadrà questa sera alle 23:59. Ho concesso una proroga di un giorno ad un nuovo iscritto.



Edited by Shiryu Uchiha - 30/3/2009, 16:00
 
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nakamura.666
view post Posted on 30/3/2009, 19:55




SPOILER (click to view)
narrato
pensato
parlato
altri



Era una mattina come tutte le altre alla casa della famiglia Khayne,sveglia presto per tutti alle sei per recarsi presso l'attività di famiglia in possesso da anni,purtroppo però per questa famiglia da tempo gli affari non andavano molto bene,questo dovuto alla scarsità di denaro che girava tra la cittadina del villaggio rendendo cosi difficile la vendita di spezie e verdura. Questo problema commerciale non colpiva solo loro ma anche altre attività li nei dintorni,ovviamente tutto questo ricadeva sulla famiglia e sul modo di vivere,non potevano permettersi una casa grande infatti vivevano in una piccola casa giusta per 3 persone,certo aveva qualche bucherello qua e la ma a Ronin poco interessava,l'importante per lui era stare con la sua famiglia a cui era molto legato.
Il giovane ragazzo però era differente dal padre,aveva aspirazioni differenti,lui non voleva continuare la tradizione familiare del “bancone di verdura” ma voleva intraprendere la via dello shinobi;infatti giorni fa il giovane aspirante genin si era recato presso l'accademia del suo villaggio natale Oto per far domanda di ammissione,li dopo aver preso in considerazione la richiesta gli dissero di attendere una risposta che sarebbe arrivata per l'appunto per lettera dove avrebbe potuto trovare una risposta negativa alla partecipazione delle lezioni oppure una positiva con su scritto tutte le informazioni inerenti al corso che avrebbe dovuto seguire, come il nome del corso,l'ora,il giorno e il posto in cui si sarebbe dovuto presentare.


Sono passati molti giorni da quando ho consegnato la mia domanda di ammissione ma di lettere non se ne vede neanche l'ombra...

Si domandava questo mente era ancora sdraiato sotto le coperte dl suo letto,la sua angoscia e il nervosismo creatosi dalla lunga attesa di una risposta comprometteva sulle emozioni sempre forti e gentili del ragazzo,con il suo sguardo tetro e scuro rivolto verso il vecchio soffitto e perso totalmente nei suoi pensieri da shinobi,con le mani incrociate dietro la testa era li che passava la mattinata;la madre molte volte si era recata quella mattina nella sua stanza per buttarlo giù dal letto per portarlo a lavoro,ma Ronin rispose sempre con un affermazione negativa, piena di disperazione e dolore.
Cosi rimase a casa avvolto nelle braccia del letto, come se fosse rinchiuso in uno scrigno di cristallo,un riparo per tutti che si conosce alla nascita e si lascia solo quando si muore,un posto dove si possono condividere piaceri e dolori,divertimenti e noia,profondi sentimenti di piacere oppure delusioni...esso era il nascondiglio di chiunque essere umano.
Passarono qualche ora dalla sveglia,la casa era totalmente vuota,il silenzio era l'unica cosa che la riempiva,un silenzio angosciante e pesante come i sentimenti che riempivano l'animo del ragazzo ma un rumore anzi un suono provenire dalla porta distrusse quello strazio che riecheggiava nella dimora khayne,suonarono alla porta,Ronin era tentato a rimanere li nel suo letto quando finalmente la mente cancello tutte quelle emozioni cosi brutte e sbarrando gli occhi penso


che sia il postino???....

Si recò velocemente presso la porta di casa vecchia e cigolante,afferrando il pomello della porta con forza e foga l'apri,l'emozione cominciò ad invadere il piccolo e giovane corpo del ragazzo vedendo che davanti a lui non c'era più nessuno e girando la testa verso destra e poi verso sinistra vide una persona una stupida e singola persona in bicicletta che se ne andava preso un' altra abitazione li non distante,ma ora quell'uomo in bici era la persona più importante del mondo perché sicuramente avrebbe lasciato la forse realizzazione di un sogno..l'accademia ninja..
A piedi nudi e con ancora il pigiama non si vergogno a lasciare l'uscio di casa per recarsi verso la buca della posta situata a pochi metri da lui,con un passo lento e deciso gli si avvicinava sempre più,lo sguardo fisso sul porta lettere di colore rosso sangue dove dentro di lui si sarebbe forse trovata una piccola e semplice busta da lettere che portava uno sciocco foglio di carta uguale a tutti gli altri,ma in questo caso è il subscritto che rende grande la sua importanza e il suo valore.
Apri la buca della posta e vide al suo interno un sola busta,con la sua mano destra tremolante dall'emozione si avvicino piano piano alla lettera e afferrandola la prese e andò a leggere subito a chi era indirizzata


...Ronin Khayne....

Finalmente quella fatidica lettera fece ingresso nella vita di Ronin ancora non si sapeva il suo contenuto, se possedeva il potere di dare felicita oppure tristezza,ma sapeva che tra pochissimi minuti il tutto si sarebbe scoperto. Subito si reco dentro casa sbattendo la porta di casa e correndo di nuovo verso la sua stanza si tuffò sopra il suo vecchio ma morbido letto,atterrando cosi di pancia,allungo le gambe incrociandole e alzando di qualche centimetro la testa portò le sue braccia davanti al suo viso con in mano quella stupida lettera.
Passò la lettera nella mano sinistra,mentre con la destra prese un piccolo coltellino che aveva sul suo comodino affianco al suo letto e cominciò ad aprire la busta facendo un taglio orizzontale per tutto il lato lungo del piccolo rettangolo di carta,cosi facendo si apri,ora la busta era situata nella mano sinistra ,mentre con l'altra mano posò sopra il suo soffice cuscino la piccolissima arma appena usata per quell'incisione fatta con molta cura e attenzione,appena poggiato l'oggetto Ronin fece un movimento molto veloce che si rigirò trovandosi con la schiena poggiata sul materasso e le gambe sempre incrociate,il suo arto inferiore appena liberatosi dell'arnese usato si avvicino verso il taglio appena fatto prendendo cosi il suo contenuto,era un foglio di carta piegato in due,lanciò la busta a terra visto che ora quella busta non aveva più significato,ormai il suo dovere era svolto, la difesa del contenuto era riuscita verso chiunque avrebbe voluto leggere quella lettera.
Spiegò il foglio piegato e cominciò a leggere il suo contenuto a bassa voce,una lacrima di contentezza attraversò tutta la guancia destra fino a recarsi sotto la mandibola,la lettera portava una notizia bellissima,era stato accettato all'accademia ninja,finalmente il suo sogno stava per realizzarsi,l'unica problema era che il corso sarebbe iniziato tra tre giorni e non a Oto ma a kiri,il villaggio della nebbia.
Questi due villaggi distavano l'uno dall'altro circa tre giorni di viaggio quindi la sua avventura sarebbe già iniziata sia dall'inizio con questo suo lungo viaggio,contento della notizia portò la lettera con tute e due le mani al suo petto,il suo sguardo si rivolse nuovamente sul soffitto oramai imparato a memoria per come si presentava, era rovinato e vecchio con qualche crepa qua e la,stava per riperdersi nei suoi sogni quando subito ripensò alla lettera,doveva partire e subito anche sennò non avrebbe mai fatto in tempo per l'inizio della lezione e come diceva lettera”saranno eliminati dal corso tutti coloro che non si presenteranno all'ora e il giorno prestabilito”.Quindi eseguendo e terminando velocemente le sue solite azioni di routine come lavarsi e mangiare passò alla vestizione, si recò presso il suo grande e possente armadio dove aprendo le due ante contemporaneamente cominciò a cercare qualcosa di consono per la sua prossima avventura,cominciando a gettare qua e la i vari vestiti,come una ragazza che si deve preparare per un appuntamento amorosa importantissimo,in poche parole si era quasi trasformato in una mezza checca schizzata,alla fine riusci a trovare quello che cercava,era una maglia nera attillata a mezze maniche,un paio di pantaloni larghi che arrivavano fino allo stinco del medesimo colore della maglia,infine sopra la sua adorata maglietta indossò una giacca di un vecchio kimono,esso era abbastanza largo,lasciava una parte del petto nudo cosi da mostrare il nero scuro dell'abbigliamento sotto indossato,ma la vera bellezza di questa giacca era un disegno situate alle spalle,era un grande dragone di vari colori sfumati tra di loro,come il rosso arancione verde e nero,questa bestia era disegnata in modo che sembrasse che spiccasse il volo,la testa arrivava fino alla spalla destra mentre la coda era situata all'incirca sulla parte inferiore dell'abito un po spostata verso sinistra,mentre il resto del soprabito era di colore bianco. Ora era pronto per intraprendere il viaggio ,ma mancava ancora qualche ultimo punto per terminare la preparazione,infatti prese uno zaino riempendolo con qualche vestito e pietanza per il viaggio e lo mise sulle sue spalle, mancavano solo due cose da fare:avvertire i suoi genitori della notizia e prendere le sue armi ninja regalate da suo padre poco tempo fa. Per il primo punto pensò che non avrebbe avuto molto tempo per recarsi a lavoro per dare la notizia quindi decise semplicemente di lasciare un biglietto sul tavolo in cucina con scritto la bellissima notizia e lasciando scritto che si sarebbe fatto vivo lui tra qualche giorno,mentre per il secondo punto si avvicino al suo letto sommerso da vari vestiti si sedette a terra li vicino e mettendo il braccio destro sotto al letto prese una scatola,il suo contenuto??semplice armi ninja,3 kunai,3 shuriken,1 bomba flash,le prese e le mise ognuno al suo posto,i shuriken nell'apposito porta shuriken legato sulla gamba destra,i kunai con la bomba flash nel loro piccolo zainetto situato dietro la schiena legato alla vita;come ultima cosa prese di nuova la busta lanciata in precedenza e rimise al suo interno la lettera,sicuramente essa avrebbe fatto anche da lascia passare quando sarebbe arrivato dinanzi alle porte del villaggio kiri,per l'ultima volta prima di posarla dentro una tasca sullo zaino sulle spalle la riguardò e sorridendoci sopra disse..


Ora è veramente tutto pronto..il viaggio può iniziare.

[...]

I tre giorni di viaggio passarono lisci come l'olio,per sua fortuna non incontrò nessun malintenzionato e non ebbe quasi nessun tipo di problema lungo il viaggio,solo la stanchezza era molto alta,ogni giorno dava sempre il massimo non si fermava per nessun motivo,non voleva rischiare di arrivare tardi,si permetteva solo qualche pausa quando le sue gambe veramente non riuscivano più a muoversi. Oramai riusciva a sentire che il villaggio era sempre più vicino,il cambiamento di clima e lo scenario che incombeva davanti al suo sguardo erano totalmente differenti da quello che era abituato a vedere a Oto,il sole splendeva alto nel cielo e grazie alle vicinanze del mare l'umidità rendeva la temperatura ancora più pesante,anche un' altro fattore cominciava ad incombere a Ronin,una piccola e soffice nebbiolina cominciava ad incombere davanti a lui..kiri era vicina...
Dopo qualche minuto la nebbia si faceva sempre più fitta,la vista cominciò ad essere sempre più pesante,non si vedeva più a qualche metro di distanza,quando una grande sagoma incombeva dinanzi a lui,smise di correre e cominciò a camminare,la sagoma prendeva sempre più una forma fino a quando non riusci a capire che si trattava del cancello principale di kiri,appena arrivò li davanti due anbu gli si avvicinarono e con una voce minacciosa e arrogante gli chiesero il motivo per cui si voleva inoltrare nel villaggio,Ronin si trovava sperduto e anche un po impaurito non era mai uscito dal suo villaggio e neanche era mai andato cosi lontano di casa quindi preso dal nervoso e sperduto negli sguardi agghiaccianti dei due shinobi non rispose ma prese la sua lettera e mostrandogliela lo fecero passare.
Superato quel grandissimo portone cominciò a guardarsi intorno, voleva vedere questo fatidico villaggio famosa per le sue straordinarie abilita con l'utilizzo dell'acqua,la nebbia ancora era presente nell'intero villaggio ma non era più fitta come al di fuori del villaggio,forse quella nebbia era come una difesa per il villaggio,come se il mare baciava le loro coste volesse difendere il suo villaggio,anche la natura aveva un suo villaggio.
Guardandosi intorno riusci a vedere molte cose che portavano a delle piccole informazioni sulla cittadina del villaggio,i vari porti forse costituivano la loro principale risorsa economica del paese, ma una cosa cominciò a dare fastidio al giovane,la gente,tutti coloro che incontrava per la strada lo guardavano strano come se fosse un portatore maligno,si era uno straniero ma quelli sguardi cosi minacciosi e freddi come il ghiaccio gli fecero capire che non era il ben venuto.
Senza perdere altro tempo cominciò la ricerca dell'accademia,attraversando cosi il grande viale che divideva in due parti il villaggio,durante il suo lungo cammino notò varii banconi commerciale che esponeva le varie spezie e ortaggi locali con qualche taverna che divideva il tutto.
La grossa disponibilita di Kiri si poteva vedere anche dalla grande organizzazione che aveva infatti per i vari studenti che venivano da altri villaggi l'accademia metteva a disposizione delle stanze che avrebbero usato gli studenti per dormire la notte.
Dopo qualche minuto di camminata e di ricerca la buona posizione dei dettagli stradali resero più facile la localizzazione dell'accademia,appena inoltratosi dentro si recò presso la segreteria che gli assegnò una stanza e gli spiegò dove si sarebbe dovuto recare per raggiungere il suo corso denominato KR-10,raggiunta la stanza mise la chiave nella serratura e si inoltrò al suo interno,la stanza era adornata con lo stretto indispensabile;un letto, un piccolo armadio e un bagno,con una finestra che si rivolgeva sul piazzale dell'accademia;lasciando li il suo zaino cominciò a seguire le indicazioni data dalla segretaria per recarsi presso il suo campo addestrativo n.13.
Mentre si avvicinava verso il luogo indicato ripensò cosa era scritto sulla lettera,li si ricordò che quando si sarebbe presentato al suo sensei avrebbe dovuto dire che armamento possedeva al seguito.
Arrivò davanti ad un cartello con sopra scritto “campo addestrativo n.13”,il tutto era contornato da un ricinto in ferro,inoltrandosi al suo interno cominciò a scrutare tutto il suo contenuto,era un vasta zona di terra battuta con degli alberi sparsi in varie zone ed un lungo fiumiciattolo che lo attraversava,appunto proprio vicino a questo ruscello notò varie persone che piano piano le loro sagome prendevano sempre più forma e colore,erano 5 persone il quale 4 di queste erano rivolte tutte verso un'unica persona


quello deve essere il sensei...che sia arrivato tardi??

Fissandolo attentamente mentre si avvicinava notò che aveva molte differenze in confronto alle quattro che aveva dinanzi,era l'unico che possedeva un coprifronte legato sul braccio, i suoi occhi di colore azzurro come l'acqua che attraversava il lungo letto del fiume posizionato alle sue spalle risaltavano tra la sua capigliatura bionda oro,una cosa però colpi molto Ronin,si trattava del suo sguardo,uno sguardo scocciato e minaccioso,come se stare li per lui era una punizione invece che un premio.
Non ebbe molto tempo per osservare il resto dei partecipanti al coso perché ormai era li a circa tre metri sulla sinistra del sensei,il cuore gli arrivò in gola dall'emozione e la timidezza stava per invadere il corpo del giovane,lo sguardo del sensei era agghiacciante,con quello sguardo ti faceva capire quanto potevi essere inferiore a tutto e tutti e sopratutto a lui,ma ora non poteva fermarsi e restare li davanti a lui senza dire nulla avrebbe fatto la figura del debole,quindi abbassando il capo come per un inchino.... rialzò cercò di attirare la sua attenzione presentandosi


buon giorno sensei,spero di non essere arrivato tardi alla sua lezione..

rialzò lentamente il capo fissando attentamente con i suoi occhi scuri e profondi lo sguardo maligno del maestro

mi chiamo Ronin Khayne e vengo da Oto...il mio equipaggiamento è composta da 3 kunia,3 shuriken ed una bomba flash..

Cosi presentandosi senza attendere risposte ho qualcos'altro si voltò e mentre si recava verso il gruppo di studenti poco distante disse facendo un piccolo gesto con la testa verso l'alto

ciao a tutti

Tra di loro non notò facce familiare e neanche gli interessava,ma solo un viso lo colpi,era quello di una ragazza,carina, con dei lunghi capelli rossi e due occhi color verde smeraldo...era da perdersi in quella bellezza di occhi.
Ora l'emozione era quasi sparita,quei pochissimi di attenzione ricevuta dagli sguardi di tutti coloro che si trovavano in quella piccola zona resero forza a Ronin..mente era li in mezzo a tutti portò tutte e due le mani sopra la fronte e spostandole contemporaneamente verso il centro della testa rimise i capelli al loro posto,e mentre riportava le braccia lungo i fianchi il sensei cominciò a descrivere la prima prova,consisteva in un mini scontro con delle copie acquatiche appena create dal chuunin,non era permesso utilizzare armi e utilizzare chakra per nessun motivo,quindi le tecniche erano proibite,
in seguito dovevamo recarci a pochi metri da li e attaccare dei fantocci appesi all'alberi tramite l'utilizzo delle armi da lancio in possesso
Le copie si misero una per ognuna davanti a tutti gli studenti,esse erano uguali al loro creatore,stessi capelli, occhi e vestiti..perfettamente uguali,ecco però che l'emozione si riaffacciò in quella circostanza,era la prima volta che attaccava qualcuno e anche se era una copia si trattava sempre di uno scontro


devo stare calmo,pensa a come buttare giù la copia...puoi farcela...vai Ronin...

Cosi cercando di calmarsi e dare fiducia da solo una voce fece capo nella testa di Ronin

Ehi voi due...state attenti alle copie, potrebbero muoversi, in fondo non ci ha detto che sarebbero rimaste lì a farsi colpire come se nulla fosse, state in guardia, non distraetevi finché non siete sicuri di averle colpite...un errore vi costerà il corso accademico, questo tizio è arrogante ma non penso si faccia scrupoli a mandarci a casa senza il coprifronte ed io questo non posso permetterlo assolutamente

Consigli??Spavalderia??Gioco di squadra??..purtroppo il sensei non parlò di tutto ciò. Forse voleva solo aiutarci in qualcosa che neanche lui poteva essere cosi pratico visto che si trova nella nostra stessa circostanza...a scuola...

Non volle neanche voltare il capo verso quella voce,era pronto,dritto nella sua posizione,con le gambe un po divaricate e un po piegate come pronte per uno scatto,la gamba destra si trovava dietro la sinistra un po spostata verso destra,le braccia messe in posizione di guardia,fissava fisso il suo avversario quando parti velocemente verso il suo avversario acquatico,aveva escogitato in piccolo e semplice piano di attacco,consisteva che quando si sarebbe trovato a poco di un metro da il suo avversario si sarebbe abbassato velocemente poggiando le due mani a terra cosi da sorreggere il peso del corpo mentre eseguiva un girata con la gamba destra cercando di colpire il suo avversario sulle caviglie,ma visto che il suo avversario era molto più veloce e forte forse avrebbe cercato di schivarlo facendo un piccolo salto,li Ronin continuava il suo piano perché il suo vero e proprio attacco iniziava ora,completato il veloce giro di 360 ° con l'arto inferiore destro successivamente si sarebbe rialzato in piedi e facendo una girata su se stessi verso sinistra cercò di colpirlo con un'altro calcio,cercando di colpirlo con la pianta tesa e allungata del piede destro,il tutto si svolgeva con la sua massima velocità e forza cosi da colpirlo mentre era in aria dove sarebbe stato più difficile usare la sua velocità nelle gambe e i movimenti sarebbero stati quasi limitate se non con utilizzo di tecniche.
Non poteva sapere se i due colpi erano andati a segno perché subito dopo si voltò verso il punto designato dal sensei per fare la prova dei lanci dei kunai. Anche altri dei studenti erano li e non sapeva se per loro era andata bene ho male ma come detto prima la cosa non gli faceva ne caldo ne freddo,lui pensava a se stesso,lui doveva diventare genin per forza, e lo avrebbe fatto da solo senza aiuto di nessuno,era il suo sogno...
Arrivato sul posto mise la mano destra dentro il suo zainetto apposito legato dietro la schiena e tirò fuori 1 kunai,intanto con la mano sinistra riandò a sistemare i suoi capelli in disordine dovuto vari movimenti veloci eseguiti in precedenza,guardò attentamente quel fantoccio legato a quel ramo di un albero,con la chioma grossa e vasta,piena di piccole foglioline verdi,non si riuscivano a vedere, erano cosi fitte e piccole che messe tutte insieme formavano una grosso cerchio verde situato sul' albero. La sagoma si muoveva appena di qualche centimetro dovuto al leggero vento che tirava,giocherellando un po' con il kunai pensava a come comportarsi a quella prova cosi semplice da dire ma come dice il proverbio tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare,cosi dovette capire prima di tutto da quale parte tirava il vento cosi decise di cambiare tattica e tirò fuori un ennesimo kunai ma questa volt con la mano sinistra,ora aveva tutte e due le mani occupate da kunai,si mise in posizione chiudendo per un attimo entrambi gli occhi e quando li apri di scatto scagliò il primo kunai che aveva nella sua mano destra,era puntato verso lo sterno,quella era la parte più grossa del manichini quindi se il vento avrebbe cambiato la direzione del kunai forse sarebbe andato a segno;ma non fu cosi,infatti sfiorò il lato destro del petto del manichino,forse la scarsa mira del ragazzo e anche quel vento mandarono fuori sagoma il kunai,vedendo questo però Ronin non si disperò,certamente nessuno è nato imparato e se uno andava in accademia era prima di tutto per imparare,cosi sposto il suo secondo kunai dalla mano sinistra a quella destra,se avrebbe lanciato il kunai nella stessa posizione di prima sicuramente avrebbe sbagliato quindi decise di spostare la mira di circa 5 cm verso destra e lo scagliò con tutta la forza cosi da prendere più velocità ed avere una deviazione minore,infatti questa volta il kunai si conficcò nel busto del fantoccio agitandolo un po' per la forza lanciata,un sorriso si andò a stampare sul viso del giovane,era riuscito a svolgere l'ultima delle richieste fatte dal sensei e quest'ultima portò il morale del ragazzo quasi all'apice...


Ora mancava solo il fatidico giudizio del sensei che era poggiato presso un albero nelle vicinanza e con il suo sguardo attento guardava tutti i suoi allievi intenti nel svolgere tutti i compiti richiesti

speriamo bene.......

CITAZIONE
grado:studente
energia:bianca
stato fisico:perfetto,illeso
stato mentale:contento,sicuro di se
chakra:50
consumi:0
recuperi:0
armi ed equip:
1/3 kunai (2 appena lanciati)
3/3 shuriken
1/1 flash
note://

CITAZIONE
ho modificato semplicemente lo spoiler iniziale ove portava un errore

 
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40 replies since 20/3/2009, 14:40   1017 views
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