Corso KR-9, Sensei: Akihiro Hinaji/Corso Portato a Termine

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.-Lost-.
view post Posted on 20/1/2009, 18:52 by: .-Lost-.








~Narrato
«Pensato
Parlato
§Parlato altrui



۞ L. ' inizio







~ Ed ora si trovava lì. D’ innanzi a lui si innalzava una fitta foresta. Se prima Kiri era illuminata da una fioca luce, adesso l’ oscurità regnava sovrana, incontrastata. Quell’ atmosfera era accompagnata da un mistico silenzio, interrotto da qualche picchio che furiosamente batteva contro uno di quegli alberi. Il clima… bhè il tipico di quel paese: La nebbia si innalzava come un’ immacolata coltre che, inviata dagli dei, viene a purificare gli animi ; il freddo pungente provocava la classica pelle d’ oca. Sempre più si addentrava in quel luogo. L’ adrenalina iniziò a scorrere nel sangue , il cuore accelerò il battito sino a formare una sorta di tachicardia. Naturale… si trovava con uno shinobi a lui sconosciuto, per quanto ne sapesse sarebbe potuto morire in qualsiasi momento. Inoltre quegl’ attimi … quegl’ attimi erano atroci. Non una sorta di parola proferiva dalla bocca di quei ninja. Era dunque codardo ? no! Solo che come si suon dire teneva alla pellaccia… Ma perché l’ aveva seguito? E come mai si trovava in un villaggio a cui non apparteneva ? … Vi narrerò le gesta di Light all’ apparenza un normale studente, un mediocre ninja, ma destinato a divenire un grande…

~ Era ora mai notte ad Oto. Il giovane era sdraiato sulla soffice erba ed osservava le stelle. Pensava spesso a cosa ci fosse nell’ infinito spazio detto un’ inverso… Se esistessero altre forma di vvita oltre a quella terrestre. Domanda che ora mai perseguitava il genere umano. Non era certo così arrogante da pensare che esistesse solo il genere umano. Ma non aveva mai avuto una prova di un’ essere alieno. Povero light, così ottuso … così tante le cose da imparare e così poco il tempo a disposizione. Ad interrompere quell’ assordate silenzio fu la presenza di vari grilli che con il loro canto sgraziato distrussero la quiete così tanto bramata dal giovane. Ora mai era tardi… Il giovane si alzò e con passo lento si diresse alla propria abitazione. Non era molto distante, anzi ci arrivò nel giro di cinque minuti. Il giorno seguente, senza che lui lo sapesse sarebbe stato fondamentale…
La finestra fu attraversata dal primo raggio mattutino. Anche la sveglia all’ improvviso suonò… ma invano. La stanza era ormai vuota da un’ ora. Neanche lo shinobi sapeva il perché si fosse svegliato così presto. Non rimaneva che vagabondare… senza meta come un mendicante. Era ancora buio e tutto taceva. Normale, anche in pieno giorno Oto non emetteva il minimo rumore, era un villaggio segreto e tale doveva rimanere. Impiegò il tempo che avrebbe permesso il rianimarsi della città, per riflettere sul perché esistesse. La sua vita, un mistero. Non ricordava nulla del suo passato, i ricordi erano spariti come un castello di sabbia che viene sciolto dal mare. L’ unico segno del suo passato era un simbolo, per la precisione un tatuaggio, l’ effige di un serpente che avvolge una croce. Ma tutto ciò cosa aveva a che fare con lui ? in quale modo poteva essere accumunato a quella creatura? Tra se e se si poneva una miriade di domande, senza mai trovare una risposta


«Chi sono io ?

~E con la veemenza che solo un’ esplosione dona, la luce finalmente prevalse sull’ ombra. Il tepore del sole mattutino segnò l’ inizio di quella giornata. Quella giornata pareva stupenda. Il cielo sgombro da qual si voglia impurità , il sole che presenziava alto nel cielo, rischiarava il cammino. Non v’ era cosa che non sfavillasse . Uno dopo l’ altro i negozi comparvero come funghi. Light allora si fermò ad un supermercato ove comprò un pacco di patatine. Lo aprì e pian piano iniziò con il consumarle. Quando le ebbe finite, buttò il sacchetto per terra.


† C'
è gente che lavora proprio perché noi sporchiamo, chi sono io per togliere il lavoro ai meno fortunati.

~ Sapeva che era un’ azione non corretta sotto il punto di vista etico, e sapeva che la scusa che usava non reggeva, ma no riusciva ad inventare di meglio. Poi si leccò le dite perché se no avrebbe goduto solo metà.

Il fatidico incontro che cambiò la sua vita



~ Ed ecco apparire la prima persona nell’ immenso stradone principale. Molto rapidamente la strada fu pervasa. Ora ovunque Light girasse il capo non poteva che scorgere persone. Ad un tratto incrociò una strana persona, al suo contatto la pelle rabbrividì. Come una sorta di malinconia si abbatté sul giovane. Quando poi trovò il coraggio di potersi girare il sospetto era sparito. Come inghiottito dall’ oscurità. La sua espressione era abbastanza preoccupata, ma dopo tre o quattro secondi , continuò per la sua strada. Cercò rifugio al di fuori delle mura di Oto, non un nascondiglio, ma bensì un luogo isolato per poter rimuginare. La brezza era piacevole, il vento accarezzava la sua pelle bianca, pura, immacolata. Ma quasi per scherzo del divino le ombre si erano rifugiate nel suo cuore. Però era ancora lontano il momento nel quale lo avrebbe capito . L’erba ondeggiava placida al vento intorno al ragazzo che rimaneva fermo immoto. Il suo sguardo rimaneva fisso sul cielo. Ed un cespuglio tremò… Una figura minacciosa vi comparve. Subito light lo riconobbe, era il tizio che gli aveva riempito la testa di quesiti. Era un brutto ceffo, molto alto. Sembrava uno di quei putridi barboni, di cui i paesi sono pieni. Un malfamato, gente a cui stare attenta. Subito il giovane si alzò, ed assunse una posa di difesa, estrasse un kunai


† C
hi sei ? bastardo identificati.

~ Nel pronunziare quella frase si poteva notare l’ incertezza, si sentì il cuore accelerare. La paura produce un determinato ormone detto adrenalina … questo migliora caratteristiche fisiche come velocità , forza etc. Sapendo controllare la paura si riesce a raggiungere un potere maggiore, ma sarebbe stato abbastanza per fronteggiare il tizio che gli si era parato d’ innanzi ? Ovviamente tutte quelle preoccupazioni potevano rivelarsi in fondate se quella persona non fosse un ninja. In tal caso avrebbe preso coraggio e lo avrebbe scacciato. Comunque l’ incertezza era tanta. Se fosse stato superbo nell’ attaccare avrebbe potuto perdere la vita… Valeva la pena rischiare ? No meglio attendere la sua risposta. Portava le bende sul volto, solo un’ occhio era scoperta. Non era dritto come ogni ninja, ma bensì era come trasandato, aveva le gambe piegate, e la schiena curvata. Non proferì parola, si avvicinò al giovane, mentre con una mano frugava nella tasca porta shuriken. Immaginativi che un estraneo si avvicini a voi, che questo abbia l’ aspetto di un delinquente, solo per un momento, anche per un secondo, non avvertireste una fitta al cuore che vi lacera dall’ interno? Si, se avete poco potere. Ed in quel momento Light non era ancora molto forte. Ad un tratto costui si fermò. Trasse dalla tasca una lettera che lasciò cadere per terra. Poi in una folata di vento scomparve. C’ è da dire che quell’ incontro fu breve, ma denso di emozioni. Lo sguardo del giovane shinobi facente parte di oto, si era soffermato sulla porzione di spazio prima occupata dal ninja. Per poi piombarsi sulla lettera. Che doveva fare, aprirla, o forse avrebbe rischiato. Alla fine fu sopraffatto dalla curiosità e non poté fare a meno di aprirla.

CITAZIONE
Il signor Light, residente al villaggio del suono è stato invitato ad una prova per testare le proprie capacità. In comune accordo con il kokaghe, si è pattuito di allenare le riserve di Oto nel paese dell’ acqua . Ti invitiamo dunque, a farti trovare al confine di Kiri ,fra tre giorni esatti , ove verrà scortato sino al luogo dell’ incontro ( da delineare )

Daymio di Kiri

~ Nel leggere quel biglietto fu entusiasta, finalmente aveva modo di dimostrare il suo valore, voleva il potere, bramava di averlo, e lo desiderava avere più di ogni altra cosa al mondo. Non doveva perdere neanche un secondo . Doveva partire, perché il tempo da Oto a Kiri era di esattamente tre giorni, dunque non voleva perdere l’ opportunità di divenire un genin. Questo ammesso che superasse il test. Ma era fiducioso nelle proprie capacità. Mezz’ ora dopo partì. Aveva compiuto i preparativi molto in fretta. Si era portato oltre alle armi qualcosa da mangiare, in caso che durante il tragitto avesse avuto fame. Uscito dunque dalle mura iniziò la sua ascesa verso il potere. Correndo si incamminava verso il paese della nebbia. Saltava come un grillo da un ramo all’ altro. Il più delle volte i rami si spezzavano sotto il peso del giovane. Era dunque in una condizione di precario equilibrio, ma questo non bastava a rallentarlo. L’ enfasi donatagli da quella notizia era troppa, gli tremavano le mani dall’ eccitazione. Era passata solo un’ ora, ed il viaggio era lungo e snervante. Cosa fare, in quel periodo di tempo che sembrava interminabile ? Assolutamente niente … Non gli rimaneva che correre ed attendere l’ arrivo. Un giorno era passato. Più si andava avanti e più si percepiva la temperatura abbassarsi. Anche il paesaggio iniziò con il tramutare: Il cielo si fece di un minaccioso nero, e gli alberi da querce, si tramutarono in aghi forme. All’ improvviso un tuono squarciò il cielo. Un temporale era imminente, ed a giudicare dalle nuvole sarebbe stato molto forte. Conveniva fermarsi prima che si scatenasse il putiferio, ma dove. Ecco la risposta. Come per miracolo, un faro di salvezza, si innalzava una piccola locanda costituita da puro legno massiccio. Vi si rifugio, e pagando una barca di soldi, vi si accampò per la notte. Ad occhio e croce, mancava ancora un giorno e mezzo prima di giungere a Kiri. Durante la notte si scatenò l’ inferno . Pioggia, grandine vento. Il giorno dopo, l’ ambiente ne aveva risentito. Alberi sradicati, ovunque sparse le carcasse di animale. Era un paesaggio macabro.


† C
Cazzo, domani inizio il corso, come farò a giungere presto ?.

~ L' alberghiere sentendo quella esclamazione ( cosa che non fu difficile, dato che light la urlò ai quattro venti ) gli indicò un passaggio , una scorciatoia.

§Allora, Per accedere a Kiri devi passare per il paese del tè, che mette in comunicazione la terra del fuoco a Kiri, per l’ appunto. Essendo il paese del tè una penisola, ti conviene tagliare per il mare. Tu sei un ninja no? Quindi dovresti essere in grado di camminare sull’ acqua.

~ Se prima si stava dirigendo a nord, cambiò rotta dirigendosi ad est. Il sentiero che gli aveva indicato il vecchio si rivelò molto utile, in circa due quattro ore Light poté vedere il mare. Sul quale iniziò a camminare, concentrando sulla pianta del piede costantemente del chacra. Ci mise altre cinque ore per giungere al confine tra il paese del tè, ed il ponte Naruto . Aveva risparmiato molto tempo, ma era pur sempre in ritardo. Vide ad attenderlo, con aria seccata, il ninja che gli aveva recapitato la lettera. Che quando vide arrivare l’ abitante d’ Oto iniziò a dirigersi nel luogo ove si sarebbe svolta la prima prova: La foresta della morte. Bastarono trenta minuti a giungere. Adesso si trovava in compagnia di quel ninja, e l’ adrenalina gli era salita alle stelle. Ma lo seguiva, era fiducioso di trovare il sensei, anche se per quanto ne sapeva poteva essere tutto un’ agguato. Non conoscendo il luogo, tracciò delle tacche sugli alberi ove passava. La prudenza, come si suon dire, non è mai troppa. E finalmente arrivò


† S
ono Light. Piacere di conoscervi.

~ Pronunciò quella frase, con una nota di ironismo, perché effettivamente non era un piacere conoscerli, per lui.


Ecco a lei le mie armi.

Non capiva il perchè di cotanto gesto, ovvero non riusciva a capire il perchè avesse dovuro porgergli le armi. Ma poco male, non sarebbe stato così stupido da ribbellarsi.Inseguito si diresse verso lo shinobi di Oto. Almeno con lui avrebbe voluto costruire un rapporto civile... . Scorse il sensei ( lo si poteva distinguere dal giubbotto da chunin che indossava ). Era un ragazzo, dai capelli biondi ed i lineamenti gentili. Poi scorse i Kiresi, tre per l’ esattezza. La prima, una giovane kunoichi, dai lunghi capelli bruni, occhi verdi smeraldo e un fisico ben delineato. L’ altro un giovane che appariva di bell’ aspetto, anche lui possedeva lunghi capelli , ma biondi tendenti al verdastro. Poi vi era l’ ultimo dei tre. Capelli neri corvino, di media lunghezza. Gli occhi verde smeraldo, da cui traspariva un’ innata malvagità . Li odiava tutti. Li odiava quei fottutissimi bastardi, sudici Kiresi. Odiava l’ idea di essersi dovuto recare a Kiri per compiere i propri studi. Ma poco male, rimaneva un’ altro shinobi. L’ aveva già incontrato ad Oto. Probabilmente come Light si era dovuto recare lì per allenarsi.Sebbene non fosse arrivato in orario, era riuscito a sentire più o meno le spiegazioni del sensei. Avrebbe dovuto attaccare dei manichini, solamente con armi da lancio o colpi fisici. Dunque non poteva utilizzare il chacra. Poco male sarebbe stato sufficiente per poter distruggere esseri immobili. Chi sarebbe stato il primo … Sarebbe stato scelto dal maestro ? o si sarebbe esposto volontariamente ?E fu proprio lui. Il giovane shinobi proveniente dal lontano paese decise di mostrare le proprie capacità prima degli altri. Non perché si riteneva al di sopra degli altri studenti, ma bensì voleva togliersi dalle scatole quell’ enorme peso. Si avvicinò con passo sicuro vicino alla sacca. Estrasse due kunai. In genere era abituato ad adoperare gli shurichen, essendo più veloci , ma siccome gli avversari erano immobili non aveva prestato molta cura alla scelta delle armi. Prese le armi, si diresse nella fessura del muro indicatagli dal sensei. Il luogo ove si sarebbe svolta la prima prova sarebbe stato uno sprazzo circolare di circa sessanta metri quadri.

†3…2…1… Go

Al termine di quella frase, iniziarono a comparire i primi manichini. Il primo si trovava alla propria destra. Si abbassò di scatto per poi sferrare un pugno ascendente verso il mento del manichino. Dopo un po’ circa dieci secondi, era apparsa un’ altra figura, questa volta alla sinistra dell’ aspirante genin. Nel lasso di tempo, prima della comparsa della figura, Light fece in tempo ad estrare il kunai, che adoperò come arma da corpo a corpo. Lacerò la figura, in prossimità del collo. Altri dieci secondi dopo comparve una figura d’ innanzi al giovane. Aveva capito il trucco. Light era molto astuto, durante una lotta, aveva imparato ad esaminare qualsiasi dettaglio. Ciò che aveva capito, era la frequenza di apparizione dei manichini. Ogni dieci secondi circa. Comunque, comparsa la figura, venne storpiata, con una splendida esibizione di un controllo del fisico abbastanza elevato. Un calcio ( in aria ) ben mirato al collo, che con la potenza accumulata dall’ estensione del muscolo, ruppe il legno e staccò il collo dal resto del corpo. Conto altri dieci secondi, al termine dei quali, fu confermata l’ ipotesi del giovane. Quindi essendo ad una distanza non possibile da raggiungere, lanciò il kunai. Questo si andò a conficcare nel legno. Anche questa volta contò i dieci secondi, ma a circa due secondi prima dell’ apparire della nuova , il giovane sfruttò il manichino alla sua sinistra: saltando su di esso, incrementò l’ altezza del balzo. In aria, lanciò lo shurichen nel punto nel quale si creò la figura. Aveva indirizzato l’ arma, all’ addome. L’ aveva fatto per evitare di sbagliare, difatti non avendo una mira eccellente, non volle rischiare si sbagliare e quindi di rovinare una performance abbastanza buona sotto il punto di vista artistico.Uscì, poi dalla fessura.. Sebbene la prova non risultò difficile, aveva svolto le azioni in un tempo molto breve, per questo dovette riposarsi per almeno tre o quattro minuti




CITAZIONE
Chacra 50/50
Phisycal status: Illeso
Psychical status : COncentrato

Equipaggiamento
-3 kunai
-3 shurichen
-1 flash



Edited by .-Lost-. - 21/1/2009, 18:58
 
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