The true meaning of love, only for killy

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Ryu`
view post Posted on 20/11/2008, 18:12




oddio l'ho cancellato o cazzo O.O

Edited by Ryu` - 22/11/2008, 21:26
 
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~Val
view post Posted on 20/11/2008, 21:47




CITAZIONE

Narrato


Era sera sul tardi e come sempre Peinin faceva ritorno a casa sfinito dalla giornata.La stanchezza e la fame erano tali che più volte durante il tragitto verso casa il ninja pensò di svenire.Come ogni sera da due anni a quella parte il giovane dovette trafficare con la serratura della porta prima di poter entrare in casa e dire la frase che ormai ripeteva ogni volta che aveva a che fare con la sua terribile porta <<domani la sistemo>>.Consumata la sua misera cena il jashinista decise di andare a fare una passeggiata vicino alla cascata per digerire e per rilassarsi.Afferrata la torcia indossò il giaccone e uscì di fuori.La sera portava con se una aria fredda che rinfrescò e risvegliò i nervi dello studente ormai stanco morto.Dovette camminare per un bel pò prima di raggiungere la cascata dove avrebbe potuto rilassarsi nella più completa solitudine.L'acqua zampillava furi dal letto del ruscello ed andava ad infrangersi sulla faccia arrossata per il freddo di Nagato il quale da questa situazione traeva moltom sollievo.Il buon umore del ragazzo cessò quando si rese conto di essere in compagni il che significava niente relax.Così il ragazzo decise di andarsene ma dopo pochi passi notò che qualcosa o qualcuno lo stava seguendo continuò a camminare pensando che fosse solo una casualità che quella persona stesse percorrendo la sua stessa strada,ma dopo i primi cento poi duecento metri si rese conto che non era una casualità,accellerò in modo da non avere contatti con lo scocciatore.Pensando di averlo seminato e che il suo inseguitore lo stesse ancora cercando fece ritorno alla cascata.Si sarebbe sdraiato sulla nuda e fredda roccia e avrebbe osservato le stelle cullato dal rumore del ruscello che scorreva inesorabbile nel suo percorso .Ma anche questa volta il giovane si dovette ricredere.Un'altra persona o magari la stessa era li sulla roccia dove doveva essere lui.Niente serata rovinata,innervositò dalla presenza dell'altra persona fece rotta verso casa.Ma anche questa volta fu seguito dal ragazzo che questa volta sembrava determinato a non lasciarsi sfuggire la sua preda.Dopo parecchi metri Peinin si fermò pronto a ricevere il suo inseguitore.



SPOILER (click to view)
Post grammaticalmente scorretto con uso della punteggiatura scoretto;infondo è un post dopo un periodo di inattività che mi pare infinito.
 
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»Killy.
view post Posted on 20/11/2008, 22:08




CITAZIONE
Narrato
*Pensato..
"Parlato."

Rinizio.

"Nuova vita!"
Esclamò Killy appena gli diedero le chiavi della sua nuova casa, nel suo nuovo paese.
*Bel posto,speriamo di poter riniziare tutto da capo e essere finalmente felice.

Varcò la soglia di casa,era accogliente e bella, ma non aveva voglia di visitarla tutta anche perchè l'aveva già fatto prima, e non aveva voglia di disfare i bagagli.
Appoggiò tutto all'entrata.
Prese il suo solito bracciale con le chiavi di sua madre ed uscì.
Era sul tardo pomeriggio il sole stava per tramontare.
Killy camminò in preda a pensieri.
*Bha, non capisco proprio..
Perchè? Perchè mia madre non si è più fatta sentire? e questo vuoto dentro me?
Uff ma chi ci capisce...


Killy camminò,c'era un venticello leggero,le foglie degli alberi erano trasportate da esso e scuotendosi facevano una dolce armonia.
[...]
Killy era assorta nei suoi pensieri sul perchè non provasse più emozioni, sul perchè avesse quelle chiavi e sulla sua insana voglia.
Quando ad un certo punto il suo udito fù stuzzicato un dolce rumore di una cascata.
Killy strabuzzò gli occhi e si accorse di essere entrata in una radura e che era notte.

*Wow,quanto avrò camminato?

Killy raggiunse lo sbocco della radura e vide la cascata..
Era bellissima.
Onde che scendeva da un precipizzio con velocità, per poi proseguire sul letto del ruscello.

Killy mentre si avvicinò notò due ragazzi uno che iseguiva l'altro.
Killy strabuzzò gli occhi..

*Mah, la gente è strana

Così, per notare la loro reazionè urlò:

" Ehi! Voi!"
E salutò con la mano.
*Killy ma Che cavolo fai!! Manco sai chi siano!






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Per me si riallaccia il discorso di Val.
 
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¬ E s c a p e
view post Posted on 21/11/2008, 15:30




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Narrato

« Pensato »

« Parlato »


¬The true meaning of love ~ Capitolo I

Tranquillità.
L'allenamento tempra lo spirito, la mente e il corpo, proprio come un fabbro lavora il metallo, così Ryuzaki attraverso la meditazione e l'esercizio fisico migliorava se stesso. O almeno così lui dovrebbe fare, perchè, se devo essere sincero, quel giorno se ne stava disteso all'ombra di una grande e maestosa quercia. Non è esatto dire che "Dormiva", piuttosto "Sonnecchiava". Era una giornata serena, scarse erano le nuvole che adornavano il limpido cielo, il sole brillava con orgoglio e il vento sibilava facendo danzare le fronde dell'albero. Quiete e pace, quel giorno non c'era alcuna commissione da sbrigare, nessun affare importante da sistemare, nessuna particolare richiesta dai piani alti da eseguire. Finalmente poteva rilassarsi e non pensare a nulla. Poteva chiudere gli occhi e sprofondare nel mare dell'inesistenza, ove nulla è nulla, ove il niente rimane niente. Vi chiederete se tutto ciò abbia un senso? Ebbene... No, non lo possiede. Ma vi è per caso una qualche regola scritta che vieti questo? Per il ragazzo quello era un momento sacro, una ricorrenza in cui poteva svuotare la mente - fare una cernita - da tutti i pensieri futili e grossolani che spesso lo danneggiavano, un'occasione per ricordare chi era e cosa volesse dalla vita, un appuntamento con il suo Io. Così, passarono le ore, quasi nemmeno se ne accorse, fino a quando scese la notte, portandosi via le preoccupazioni del giorno. Non si era mosso di un millimetro, aveva dedicato quella giornata al completo riposo, all'ozio più sfrenato, come da tanto, troppo tempo, non capitava. Amava particolarmente quel non fare nulla, ma da qualche anno a quella parte, capitava sempre meno che egli trovasse occasione per farlo, sempre più assorto nei suoi impegni e dai doveri che derivavano dal suo nuovo grado, quello di Chunin per l'esattezza. Si era addormentato e il tempo era passato, tuttavia non accennò a muoversi. Rimaneva riverso sull'erba ad ascoltare i piacevoli suoni della natura, la melodia che la terra stessa generava. Tuttavia c'era qualcosa che non andava, l'orecchio musicale di Ryuzaki percepiva uno strumento che stonava con il resto dell'orchestra, ma quale? Si alzò in piedi e socchiuse gli occhi, una leggera brezza gli accarezzò con grazia i capelli, sembrava proprio una carezza, delicata e sensuale, come un amore proibito. Per un minuto forse anche più, l'Hatake si crogiolò in quella sensazione, si lasciò annegare in quel mare di tranquillità, quando all'improvviso una folata di vento violenta, come pugno ben assestato, lo colpì. Si riprese e fissò il cielo. Era notte e le nuvole oscuravano il tutto, rendendo l'atmosfera quanto più inquietante. Infine delle voci, dei rumori in lontananza attirarono la sua attenzione. Freddo, impassibile e con parte del volto coperto, come un cane da caccia che segue le traccie della propria preda, tese meglio le orrecchie, prestando maggiormente attenzione a ciò che poteva udire, fino a quando sentì chiaramente una voce, femminile, candida, intrigante. Abbandonò la sua posizione fino ad arrivare in una radura, proprio davanti alla quale vi era il letto di un fiume, sul quale due figure non bene identificate si inseguivano, come due teneri amanti in una notte di luna piena, ma non era ciò che gli interessava, bensì la donna che a poca distanza si era rivolta a loro. Non riusciva a vederne i tratti del viso, giacchè gli dava le spalle, ma ciò che poteva osservare da quella posizione gli piaceva, gli piaceva non poco. Non badò molto al fatto che lo avrebbero potuto facilmente identificare come Chunin, dal copricapo che gli copriva anche un occhio e dal giubbetto verde classico di quelli del suo stesso grado, infondo si trovavano a poche centinaia di metri dal villaggio, non pensava che avrebbe rischiato troppo, al massimo si sarebbe dato alla fuga, anche se non credeva che capitasse una cosa del genere. Lentamente arrivò alle spalle della ragazza, restandole comunque a circa tre metri, non voleva spaventarla troppo, benchè avesse sfruttato al meglio l'effetto sorpresa per giungere inaspettato.

« Buonasera, ho interrotto qualcosa? »


La sua voce era calda, autoritaria, benchè si potesse percepire un filo di ironia nelle sue parole.

 
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Ryu`
view post Posted on 21/11/2008, 15:36




SPOILER (click to view)
comunque la prossima volta leggete bene il titolo e il sottotitolo!
 
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¬ E s c a p e
view post Posted on 21/11/2008, 15:47




CITAZIONE

L'ho letto benissimo, semplicemente nel "Naruto World" non vi sono regole, dato che è puro gdr. Tu nella vita reale non puoi decidere chi incontri e chi no. Se lo volevi davvero privato, aprivi tipo a casa del tuo personaggio, non così. :patpat:

Ps: ho chiesto a lei di poter venire, una ruolata me la deve.


 
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Ryu`
view post Posted on 21/11/2008, 15:56




SPOILER (click to view)
ho capito ma gente che scrive sotto che è per quella persona non dico che vi vieto di postare , ma per morale no dovreste postare(e comunque non c'è l'ho ne con davide ne con valerio sia ben chiaro non voglio futili discussioni)
 
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Ryu`
view post Posted on 22/11/2008, 21:24




Meet
CITAZIONE
Narrato
"Parlato"
*Pensato*


Dopo quella corsa a perdifiato vide la luce fermarsi ,esaminò il ciò e si avvicinò con cautela.. sempre avvicinandosi di più , scorgendo il viso di una persona "CHI SEI?" urlò sadame quando d'un tratto si udì un urlo femminile (lontano)


CITAZIONE

" Ehi! Voi!"


Sadame guardò sulla cascata da dove provenì quell'urlo ma si vedeva solo una mano che salutava *CHI SARA'?* "ehi tu!" urlò sadame , subito riguardando il volto dell'"avversario" , sadame non voleva sfide anche perchè per lui quel luogo era sacro , era il suo luogo , il suo incontro con la natura , e se la natura gli proponeva nuova gente per lui era meglio accettarla ..... Subito dopo vide qualcuno avvicinarsi alla ragazza ,e senza pensarci su due volte,senza guardare il copri fronte,il suo villaggio , verificare se fossè un nemico o no tese la mano al ragazzo di fronte a lui e lo guardò nell'occhi come per dirgli che non lo avrebbe attaccato ... " Sono Sadame e tu?" , ebbene in quella stretta di mano tornarono molti ricord, per analizzarli si dovrebbe analizzare la psicologia di sadame che in quel momento era molto confusa , perchè per la prima volta lì in quel luogo in quell'incontro non pensò alle conseguenze dei suoi gesti!

 
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~Val
view post Posted on 23/11/2008, 11:47




Friend




CITAZIONE
Narrato
Parlato

Amicizia.Cosa fosse era una di quelle domande a cui Peinin cercava ancora una risposta.L'amicizia lo incuriosiva e allo stessp tempo gli incuteva una strana senzazione come se avesse paura.Nella vita del ninja non ci furono mai legami ne con i suoi familiari ne con altre persone i cosidetti "amici.Quella del giovane fu una vita incentrata sulla religione dell'Onnipotente Jashin.Una religione sanguinaria barbara e cruenta così appariva agli occhi della gente,ma lui come la sua famiglia aveva sempre professato questa religione così da accaparrarsi l'odio il disprezzo e la paura della gente.Con il passare del tempo il giovane Jashinista imparò a vedere il genere umano solo come possibili sacrifici al suo amato Dio."Combattere,Credere,Obbedire".Ecco cosa gli fu insegnato fin da piccolo ecco quali erano le fondamenta i principi su cui si fondava la sua religione e lui fin da piccolo gli aveva obbedito alla lettera.Gli venne insegnato che la pietà è un sentimento inutile perchè stai sicuro che il tuo avversario non ne proverà per te tutti questi insegnamenti avevano il fine di creare il guerriero perfetto colui che avrebbe diffuso il culto dell'Onnipotente in giro per il mondo.I continui allenamenti la brutta il crattere freddo e sanguinario erano questi i motivi che non gli permisero di avere amici ma ora...
Quella che quandò usci di casa gli apparve come una normale serata in cui potersi rilassare si trasformò in un putiferio.Lui aveva cessato l'incessante acchiapparella con il suo inseguitore che ormai lo stava raggiungendo,ma in quello stesso istante era giunta un'altra figura vicino dalla cascata che aveva rivolto un saluto nella sua o nella direzione del suo inseguitore.Dalla voce era sicuramente una donna,l'inseguitore ormai aveva raggiunto Nagato il quale era li freddo impassibile con la mantella che gli svolazzava nell'aria.Il ragazzo rivolse prima un senno verso la ragazza per poi rivolgersi verso il giovane ninja che nel frattempo aveva cominciato a pregare il suo Dio promettendorgli un sacrificio,ma si paralizzò quando il ragazzo allungò la mano verso di lui e si presentò,si chiamava Sadame...La mano era ancora distesa quel gesto facile facilissimo sembrava ora impossibile,non credeva che fosse più facile uccidere che stringere una mano o un'amicizia.Lentamente come fosse un lavoro delicato e di massima importanza tese il braccio,avvenne il contatto e la bocca di Peinin parlò da sola.

<< Ehi,io sono Peinin,per quale cazzo di motivo mi stavi inseguendo? >>


<p align="right">Non c'era cattiveria nel suo tono era abbituato a parlare così ed inoltre era curioso ed euforico per aver stretto un "amicizia".

 
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»Killy.
view post Posted on 24/11/2008, 16:36




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CITAZIONE
Narrato
«Parlato»
*Pensato



Incontro.

Killy Guardò le due figure allontanarsi,
Si accorso a mala pena di lei, solo per avere udito una voce femminile.
Da quella distanza,comunque, non avrebbe potuto vedere se si fossero girati o meno.

*Magari era uno scontro...Bha..
Comunque Killy forse è meglio che ti siedi..

Killy era assorta dai pensieri.
La leggere brezza che c'era faceva sì che i capelli di Killy sfolazzassero leggermente indietro.
All'improvviso Killy sentì una voce dietro di sè, era calda, non dava l'impressione di essere malvagia.
Ma Killy ebbe un piccolo sossulto
perchè non si aspettava di udire qualcuno.



« Buonasera, ho interrotto qualcosa? »




Killy si voltò girando prima un pò la testa per poi voltarsi completamente.
Era un ragazzo le stava a due o tre
metri di distanza.
Era uno del suo villaggio, per quel che aveva letto,
i Chunin del vilaggio della foglia portavo quel giubbetto verde,
Poi si capiva del copricapo.
Era molto alto, sarà stato alto cinque o dieci centimentri in più di Killy.
Essendo sera non si distingueva bene il colore dei suoi capelli,
e ordunque, sembravano più scuri del dovuto,
almeno sembrava che li avesse sul chiaro.
Una parte del coprifronte gli copriva un occhio.

*Chi sarà?.

Killy lo fissò, poi disse.

«Salve...»


disse facendo una pausa e sorridendo gentilmente.

«No, non ha interotto nulla, almeno la cosa riguarda me.»



Lo osservò bene, si avvicinò a lui lentamente.
Guardandolo per studiarlo.
Osservandolo da vicino sembrava un bel ragazzo,all'esterno,
ma bisognava conoscere il suo lato interiore per poter poi giudicare.


 
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¬ E s c a p e
view post Posted on 25/11/2008, 16:32




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Narrato

« Pensato »

« Parlato »


¬The true meaning of love ~ Capitolo II

Fastidio.
Tutto quel casino lo stava infastidendo non poco.
Ryuzaki era di natura un tipo tranquillo, un tipo che definire taciturno ed introverso sarebbe stato poco, addirittura riduttivo e sminuente verso il suo carattere. Apprezzava la tranquillità più di ogni altra cosa, odiava i tipi casinari o che comunque, facevano più rumore, si agitavano e in generale infastidivano gli altri, di quanto non fosse strettamente necessario. Non sopportava i tipi boriosi e pieni di sè, i montati e tutta la merda che segue a catena queste categorie. Eppure lui quella sera era rimasto fuori per restare in pace, a godersi la luna e le stelle, così da poterne apprezzare la loro luminosità circondato da un timido silenzio che, avrebbe potuto essere interrotto solo dalla melodica voce di una qualche ragazza che avesse deciso di passare la serata, e la notte se possibile, in sua compagnia. Già, le donne, ecco il pensiero fisso del ragazzo per metà Uchiha. Benchè non avesse avuto troppe esperienze in vita sua per potersi definire "uno che riscuoteva un certo successso", non era mai stato a corto di ragazze, riuscendo, bene o male, ad averne sempre qualcuna ad allietare le sue giornate. Tuttavia era da un bel po di tempo, circa da quando erano iniziati gli esami Chunin se non andava errato, che non toccava più una donna. Male, malissimo. La voglia di contatto con un corpo femminile iniziava a farsi sentire di nuovo, doveva rimediare a quel lunghissimo periodo di pausa. Putroppo la situazione non era delle migliori: di certo non sarebbe rimasto oltre ad assistere alle scaramuccie di due ragazzini che ora sembravano voler diventare amici. Bene, mentre loro si davano la mano e tutto, lui avrebbe provato ad andarsene con la ragazza, sempre che fosse riuscito a convincerla a seguirlo. La squadrò meglio, ascoltando la sua risposta, notando con piacere che non doveva essere nè schifata e nemmeno spaventata da lui, dato come gli si stava avvicinando. Ora che era più vicina e illuminata dalla tenue luce della luna, poteva vederne meglio i contorni del viso, i lunghi capelli biondi ricadergli lungo le spalle ed un espressione incuriosita sul volto.

« Speriamo vada bene, è interessante la tizia. »



Le lanciò un sorriso provocante, come a volerla sfidare e allo stesso tempo catturare la sua attenzione, così da provare a guadagnarsi il suo interesse. Le si avvicinò ancora di più, prendendole le mani tra le sue, in un gesto sicuro e protettivo, forse leggermente troppo avventato, ma allo stesso tempo rilassato, fissandola poi negli occhi, nel suo unico occhio scoperto dal copricapo. Quando le parlò, sussurrò così da evitare di farsi sentire dagli altri due poco distanti, assicurandosi che solo lei potesse udirlo.

« C'è troppa gente, non credi? Che ne diresti di venire a fare un giretto con me?
Sono un bravo ragazzo, prometto. »


 
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10 replies since 20/11/2008, 18:12   310 views
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