Apprendimento innata:Tecnica dei Marionettisti,, Sensei: Deidara

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~Daniele
view post Posted on 23/10/2008, 22:14




.:TECNICA DEI MARIONETTISTI:.


CITAZIONE

Villaggio: Sabbia
Clan: //

Attivazione della Marionetta: Grazie ad un consumo di chakra l'utilizzatore crea dei fili di chakra, che si estendono dalle sue dita fino alla marionetta (Consumo Basso). I fili sono invisibili ad occhio nudo e danneggiabili solo da attacchi che possano distruggere un costrutto di chakra. In ogni caso mantenendo attiva la tecnica di clan ogni round è possibile sganciare o riagganciare i fili di chakra ad una marionetta a piacimento, senza impiegare altre azioni. [Conta come Tecnica Base Bonus]

Abilità Comune a tutti i livelli: Capacità di progettare, costruire ed utilizzare le marionette, superando notevolmente le limitazioni normali al numero di armi date dal grado. Generare, agganciare e sganciare fili di chakra a piacimento. Possibilità di manovrare le marionette in modo di muoverle con naturalezza. [Manovrare le marionette in questo modo conta come Tecnica Base]

Caratteristica Dei Portatori: Chakra Aumentato del 30%; Forza Diminuita.


CITAZIONE

.:Livello 1 (Minimo Genin . Energia Verde):.
Si ha la capacità di manovrare le marionette al livello di un "principiante"; usare l'attivazione della Marionetta per cambiarne la posizione conta come una tecnica base. Se invece la si muove per difendersi o compiere azioni particolari conta come tecnica avanzata, ma la precisione è diminuita di molto. Bisogna usare entrambe le mani per manovrare la Marionetta. Si può attivare un meccanismo speciale o attaccare in corpo a corpo con la marionetta solo col Kugutsu no Jutsu.
- Si può portare in combattimento una sola Marionetta alla volta. Se ne possono possedere di più, ma non sono utilizzabili nei duelli.
- Si possono progettare solo Marionette di Attacco
- Si possono installare sulle Marionette solo armi fino al livello Studente, ed una singola arma di livello Genin
- La Marionetta ha le stessa Energia del Marionettista, ma con Forza e Resistenza diminuite di molto. Il Marionettista può, una volta, assegnare un vantaggio alla Marionetta o diminuire uno svantaggio di un grado, ma non può assegnarne alla velocità nè può aumentarne la resistenza oltre il punteggio base della sua energia.
- La massima lunghezza dei fili di Chakra è 15 metri
Consumo di Chakra per turno: Bassissimo x turno

Tecniche derivanti dal Livello 1:

Tecnica del Marionettista (Kugutsu no Jutsu)
Tipo: Ninjutsu
Tecnica che permette di controllare una marionetta tramite dei fili di chakra che partono dalle dita del ninja che la utilizza. Tramite questi fili si possono staccare ed attaccare anche a distanza parti del suo corpo e continuare ad utilizzarle in combattimento senza tempi morti.
Consumo: Basso

Travestimento del Marionettista
Tipo: Ninjutsu
Il marionettista ricopre la sua marionetta con della sabbia intrisa del suo chakra, in questo modo prende le sembianze della persona desiderata.
Consumo: Medio




Potenzialità Latenti



Era una giornata fresca, quella. Insolita per il villaggio della Sabbia. Certo, anche se ci si avvicinava ai mesi invernali, l'influsso del deserto rendeva calde e afose tutte le giornate dell'anno.

Il ragazzo si alzò presto, scostandosi il leggero lenzuolo che copriva il suo corpo. Poi, lentamente, con gli occhi semichiusi, si diresse in bagno, lavandosi in volto con acqua gelida.
Il contatto lo destò quasi completamente, e in una mezzora si preparò per uscire.
Il villaggio si presentava semi-deserto: per lo più, in giro, si potevano vedere shinobi, alcuni appena rincasati dopo difficoltose missioni, altri in procinto di partire e altri ancora che si godevano la rara brezza fresca di quella giornata.
Il ragazzo controllò l'orologio. Le lezioni stavano per cominciare, quindi Gami-sensei doveva trovarsi in Accademia, o almeno cosi sperava: per esperienza personale aveva appreso che gli studenti lo irritavano, e che stare in Accademia era una sorta di tortura per il chuunin.
Comunque il ragazzo, ritenendosi fortunato, si avviò di gran fretta in Accademia.

Gli ci vollero 10 minuti per arrivare all'edificio.
Dall'esterno, pareva deserto: non si sentiva nessun rumore, nessun segno di vita. Anche nei dintorni, non c'era nessuno.
Il ragazzo entrò, dirigendosi verso l'aula insegnanti. Nel corridoio incontrò il vecchio custode, al quale stava molto simpatico, al contrario del suo sensei, che lo sopportava a stento. Dopo un saluto allegro, il ninja gli chiese se ci fosse Gami-sensei, e lui rispose che era nell'aula professori.
Stupito e colpito dalla dedizione dell'uomo, il Genin ringraziò, e si avviò allegramente al locale, ove vi era solo il suo vecchio maestro.

Buondì, Gami-sensei, non la aspettavo in Accademia cosi presto. che si stia addolcendo?? Comunque ho bisogno del suo aiuto: come lei saprà, sono stato via una settimana per temprare il mio fisico e il mio spirito, rendendolo più forte che mai, ma non mi basta. Ho persino inventato un ottima tecnica, tutta mia, ma so che ho ancora molto da apprendere. E lei, lei può risvegliare il mio potere latente, sopito nel mio corpo. Ho un controllo assoluto del chakra, grazie anche alla discendenza della mia famiglia, tutti marionettisti d'élite. La prego, mi aiuti a risvegliare questa mia forza.. mi renda un marionettista!

Il discorso del Genin, dacché era partito calmo, il cui tono mostrava timore e rispetto verso il suo superiore, era terminato quasi con un comando, con un ordine. Il sensei lo squadrò qualche minuto, rimanendo impassibile, come sempre. A molte persone avrebbe dato fastidio, ma oramai il Senju vi era abituato, anzi era addirittura contento di quell'espressione: significa che stava valutando la proposta. Poi parlò:

Moccioso, io ho da fare. il Kazekage mi ha assegnato altri stupidi studenti, persino peggiori di te, e ce ne vuole, credimi. Non posso spendere il mio tempo a giocare a fare il ninja con te. Comunque, vai dal Jounin Deidara, si trova al palazzo del Zazekage, in questo momento. Lui saprà aiutarti. Ora sparisci, Hiroshi

L'uomo terminò di parlare, poi sul suo volto comparse un lieve sorriso, quasi impercettibile, ed uscì dalla stanza. Era fiero del suo allievo, questo rendeva orgoglioso il Sunese, orgoglioso di aver riscattato la fiducia del suo maestro. Mormorando fra sé un "grazie", si diresse, correndo, verso il palazzo del Kage, alla ricerca del famoso Jounin, affinché lo potesse seguire negli allenamenti.
L'arrivo al palazzo fu breve, 5 minuti appena, ma la ricerca del Jounin fu assai più ardua.
Sembrava essere sparito nel nulla, nessuno sapeva dove era, se fosse stato nel palazzo, insomma, un fantasma. Comunque si era fatto dire come era fatto l'uomo: aveva capelli lunghi e biondi, e poi aveva due bocche sui palmi delle mani, sua particolarità inconfondibile.

Il ragazzo cercò in tutte le stanze, tranne nell'ufficio del Zazekage, naturalmente. Passò, anche, negli uffici, nelle sale di decriptazione, negli ambulatori, e nelle sale dove si tenevano le riunioni con tutti i Chuunin e superiori. Niente.
Esasperato e deluso, il ragazzo s'incamminò verso l'uscita, passando, però prima dagli uffici, con l'intenzione di chiedere ad un addetto di riferire un messaggio al Jounin da parte sua.
Arrivato nei pressi del locale, il ragazzo notò un uomo seduto su una sedia, che mangiava qualcosa. Era biondo, e dopo un'attenta analisi, il ragazzo notò, anche con sorpresa e disgusto, le bocche sulle sue mani.
Deve essere quel tale, Deidara. Non so molto di lui, ma se è come Gami-sensei, avrò un'altra gatta da pelare. Meglio mostrarsi rispettosi, ma fortemente determinati

Cosi si avvicinò, prendendo la parola,
Salve, Deidara San, buon giorno. Il mio nome è Hiroshi Senju, e mi manda qui Gami no Sabaku. Mi ha indicato lei come ninja che potrebbe risvegliare la mia forza latente. Ho uno spiccato controllo del chakra, e una mediocre abilità con le marionette, pronta ad essere sviluppata. Credo che lei possa aiutarmi, tutti la stimano un grande Ninja. Sono sicuro che lei riuscirà a rendermi uno shinobi migliori. Mi addestri, per favore, sono disposto a superare ogni prova per ricevere i suoi insegnamenti!

Con questa dichiarazione forte e decisa, il Genin del Sunagakure terminò la sua richiesta, convinto del fatto che egli la avrebbe accettata. Perchè rifiutare, se non lo conosce nemmeno?
Hiroshi sentiva che la fortuna stesse girando a suo favore. Il suo arduo cammino si stava, mano a mano, accorciando: con determinazione e con giusti insegnamenti sarebbe cresciuto, fisicamente e spiritualmente, accorciando le distanze con gli altri ninja della Sabbia





Edited by ~Daniele - 24/10/2008, 14:32
 
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» Kyubi ~
view post Posted on 1/11/2008, 18:31




CITAZIONE

† Parlato
~ Narrato
• Pensato


.:My Philosophy:.



£ Sunagakure no Sato


~Era una notte fredda quella che era ormai scesa sul paese del Vento. Un ombra scura avvolta da una mantella nera stava saltando da un ramo ad un ramo nella foresta al confine con la terra del Fuoco. Il rumore creatosi fece girare la testa di un gufo, i suoi occhi brillavano nell’oscurità del bosco mentre la figura indefinita continuava a correre imperterrito. Come un lampo essa uscì dalla radura calpestando i primi granelli del deserto, il chiarore della luna per un flebile attimo illuminò la faccia di quella persona. Aveva gli occhi di un color azzurro intenso e i suoi capelli biondi scendevano soffici lungo il viso del giovane. Finalmente dopo una missione estenuante il jonin Deidara di Sunagakure no Sato era giunto nel suo paese natio. Era mancato da parecchio tempo, dopo parecchie insidie ora poteva sentire il calore della sabbia, il vento fra i capelli e poteva rivedere vecchi amici e conoscenti. Con un gesto lineare del braccio destro si tolse il cappuccio dal capo, ora si poteva vedere perfettamente tutta la testa del ninja poi, meccanicamente la fece voltare sia a destra che a sinistra scrutando tutto il territorio circostante. Lo shinobi fece un lento e misurato sospiro, le ferite sparse per tutto il corpo del ragazzo si fecero sentire provocando una smorfia sul viso dell’adolescente. Non poteva restare lì a cincischiarsi, un forte scatto e il jonin si trasformò come prima nell’ombra scura presente nella foresta. Doveva sbrigarsi, la strada per raggiungere il villaggio era ancora molta. Fu solo al levar del sole che Deidara raggiunse le porte rocciose del proprio paese. All’unanimità tutte le guardie di ronda quella mattina si levarono in un forte saluto. Un ghigno si formò sulla faccia del possessore dell’innata più artistica del mondo, cordialmente fece un gesto di assenso con il braccio sinistro alzato. Era stanco, aveva fame più di ogni altra cosa voleva farsi un bagno alle terme per rilassarsi, ma no, questo non era possibile. Aveva appena vacato la soglia che di fronte a se si ritrovò una coppia di ninja, dall’aspetto sembravano dei chunin, svogliato come non mai ascoltò per metà il discorso che uno dei due fece poi, finito di parlare l’altro che era rimasto in silenzio passò un foglio allo shinobi, da come era ricamata si poteva intendere che era ufficiale. I due subordinati si congedarono in una nuvoletta di fumo bianco con il solito saluto che si fanno ai superiori. Sbuffando come al suo solito srotolò il foglio e iniziò a leggere, era del Kazekage in persona, le probabilità che si intromettesse erano alte, ma perché rompergli sempre nei momenti meno opportuni, era proprio una palla al piede. Rassegnato al volere del suo superiore iniziò a dirigersi verso il palazzo centrale, dove il consiglio e le alte sfere del villaggio parlavano di politica interna ed estera, praticamente passava più tempo in quel buco infernale che a casa propria. Ormai il sole era alto da un po’ di tempo, il sobborgo più vicino all’esterno dava già i primi segni di vita. Scuotendo la chioma di un color giallo pannocchia che poteva rivaleggiare con i chiaror del sole saltò sul primo casolare che aveva lì vicino. Sul comignolo dell’abitazione in tutta la sua fierezza e compostezza riprese a balzare di qua e di la. Era così veloce che sembrava volasse, la gente giù in strada iniziò a indicarlo, la maggior parte di loro era composto da dei bambini, gli anziani e quelli più grandi si limitarono a parlare annuendo con la testa. In pochi minuti raggiunge la scalinata principale dell’edificio. Proprio come prima le guardie all’ingresso fecero il saluto, solo che questa volta il jonin della sabbia non ci prestò molta attenzione, di filato percorse uno dopo l’altro tutti i quaranta gradini che lo speravano dalla porta centrale. Con leggero slancio oltrepassò l’entrata, l’atrio era immenso e sul soffitto erano stati dipinti vari momenti che rappresentavano il passato del glorioso villaggio della Sabbia, le scalinate iniziavano alla fine di esso e formavano un mezzo arco. Molte persone andavano e venivano, la maggior parte di essi erano consiglieri, la loro tunica verde smeraldo e il loro turbante in testa non ci si poteva sbagliare. L’aria era stantia e dava il tutto una sensazione di vecchio e decrepito, ora il giovane shinobi percorreva un immenso corridoio, alla fine di esso si trovò di fronte ad una porta con una grossa targhetta con scritto “Ufficio dell’Kazekage”. Bussò alla porta sbattendo le nocche della mano sinistra, poi, meccanicamente con la destra prese il pomello, girandolo entrò nella stanza dove il capo villaggio aveva preso la carica tanto tempo prima. La chiacchierata fu abbastanza tranquilla, si parlò del più e del meno e di possibili missioni future, insomma la solita rutine. Insomma, parlando di tutto questo si arrivò all’ora di pranzo e ancora il ninja non aveva mangiato niente, staccato il discorso poteva andare a mangiare. Finalmente dopo tutto quel tempo passato senza potersi cibare di tutti i suoi piatti preferiti era libero di farlo. Così, 15 minuti dopo si ritrovò seduto a gustare il primo piatto della giornata. Niente e nessuno poteva e doveva disturbarlo oggi, meccanicamente presele bacchette e iniziò a trangugiare il pasto caldo che aveva sotto il naso. Poi all’improvviso una vocina quasi femminile risuonò nella sua testa, magari fosse stata una sua immaginazione ma sfortunatamente non era così. Girandosi si trovò di fronte a se un ragazzo… Questa si che era una notizia allora era un maschietto, la voce l’aveva ingannato. Facendo una faccia inespressiva ascoltò in silenzio fino alla fine, il ragazzo completò il suo discorso senza aggiungere altro. Ora toccava allo shinobi replicare:

†Allora pivello, se non te ne sei accorto sto mangiando e non volevo essere disturbato. Tu vuoi il mio aiuto ma se non hai usato una briciola di rispetto nel tuo discorso, guarda non so cosa sia più odioso: ascoltare un perfetto sconosciuto con la voce femminile chiedermi aiuto o ascoltare quel vecchio decrepito del Kage sul villaggio e non… Ma so cosa scegliere tra questi due, puoi iniziare a ballare per la felicità visto che hai vinto te. Sfortunatamente non ho un premio per la tua conquista, come mi dispiace Jennifer. Eh si questo sarà il tuo soprannome fino alla fine del corso ora scattare, voglio che tu raggiunga il campo dietro l’accademia con un po’ di fortuna dovresti sapere dove si trova se no dovrei picchiare quel tipo che ti ha promosso a tale livello. Ora potrò non piacerti ma questa è la mia filosofia. Basta perdere tempo, vai io ti aspetterò lì, ripeteremo qualcosa di basilare come il controllo del chakra e magari a fine giornata riuscirai ad apprendere qualcosa se non hai una testa quadra...


~F
inì il discorso, non aggiunse altro, alzò solo un dito nello specifico quello indice e sparì in una nuvoletta di fumo. Lo lasciò solo come una statua in quella sala. Era davvero una testa vuota come sembrava? Solo il tempo l’avrebbe detto. Tanto che il giovane arrivava il ninja della sabbia rimase in attesa sotto il sole, seduto su un palo di legno intento ad osservare i giovani pivelli allenarsi. Fu solo quando il novizio arrivò che riprese a parlare:

†Eccoti finalmente! Se ricordo bene ti avevo detto di fare presto, ci sei o no? Ora voglio che mi mostri a che livello sei arrivato, scala quella parete e occhio a non cadere perché io non ci sarò sotto per prenderti. Devi controllare il chakra al 100% se vuoi imparare a usare le marionette da combattimento. A occhio e croce io non te ne darei nemmeno mezza, ma spetta a lei giovane fanciulla dimostrarmi il contrario, ora va non abbiamo tutto il giorno. Prima finiamo e prima posso andare a casa

~Con un gesto meccanico del capo, indicò la parete dell'edificio accademico più vicina a loro. Era una parete praticamente verticale, raggiungeva i 15m di altezza e non presentava nessuna sporgenza dove tenersi in caso di caduta.


Parte OT

Eccomi dopo una settimana credo hai il post. Non proprio uno splendore di post ma quanto basta per iniziare! Gli errori che ho visto sono medio/gravi. Mancanza di punti e virgole e qualche ripetizione, come ultima cosa non hai messo in quote il "Parlato, pensato" ecc... Hai tempo una settimana per rispondere.





 
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~Daniele
view post Posted on 5/11/2008, 16:29




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Altri PG
Tecniche e Innata

..Bastardo..



Un turbine di riflessioni, emozioni e sensazioni vorticavano impetuosamente nella mente e nell’animo di Hiroshi. Ma fra tutte, la rabbia svettava alta e imponente fra tutte le altre emozioni, soggiogandole alla propria causa, in quanto meno potenti e secondarie in quel preciso momento.
Il ragazzo ne aveva passate tante nella sua vita: anche se era ancora un ragazzo, un ninja appena diplomato e formato, già aveva combattuto e aveva viaggiato da solo per il Paese, allenandosi per migliorare le proprie abilità.
Aveva conosciuto molte persone nella sua vita, imparando a gestirne il carattere, apprendendo quindi da che “verso” prendere le persone, per non farsele nemiche.
Vi era riuscito anche con il suo brusco sensei, Gami no Sabaku: duro, superficiale, bastardo, egocentrico.. la lista di aggettivi negativi che qualificano non positivamente il suo modo di relazionarsi con le persone è infinito, però, alla fine del corso Accademico, dopo innumerevoli tentativi, era riuscito a fare breccia nell’animo del maestro, rendendolo orgoglioso dell’unico Genin da lui promosso.
E adesso, dopo aver passato tutta la giornata alla ricerca di un ninja qualificato che lo potesse aiutare nel risvegliare le sue potenzialità latenti; dopo aver vagato per tutto il villaggio, per poi ritrovarsi al palazzo del Kazekage, si trovava dinanzi ad un certo Jounin, discretamente famoso nel villaggio e nel paese, che l’avrebbe potuto aiutare. Il suo nome era Deidara.
Era un Jounin del Sunagakure. Biondo, con un lungo ciuffo che gli cadeva sulla fronte, coprendogli un occhio; anche il coprifronte del villaggio che portava sulla fronte, era coperto dalla ciocca dorata.
Ma la cosa che lo contraddistingueva maggiormente erano le strane, e alquanto bizzarre, bocche poste sui palmi delle sue mani. Da quanto ne sapeva, solo i discendenti del clan manipolatore dell’argilla le possedeva. Erano una specialità unica del Sunagakure.
In questo momento il Genin stava tentando di convincere il Jounin, che stava mangiando voracemente il suo pasto, di divenire il suo sensei, cosi da aiutarlo nei suoi allenamenti: anche se allenarsi da soli portava buoni risultati, avere un compagno di allenamenti, soprattutto se questi è più forte ed esperto, rende il profitto esponenzialmente maggiore.
La domanda era stata fatta. Ora il Genin attendeva e sperava in una risposta favorevole.
L’uomo si voltò, irritato, rimproverando e sbraitando contro il ragazzino
Allora pivello, se non te ne sei accorto sto mangiando e non volevo essere disturbato. Tu vuoi il mio aiuto ma se non hai usato una briciola di rispetto nel tuo discorso, guarda non so cosa sia più odioso: ascoltare un perfetto sconosciuto con la voce femminile chiedermi aiuto o ascoltare quel vecchio decrepito del Kage sul villaggio e non… Ma so cosa scegliere tra questi due, puoi iniziare a ballare per la felicità visto che hai vinto te. Sfortunatamente non ho un premio per la tua conquista, come mi dispiace Jennifer. Eh si questo sarà il tuo soprannome fino alla fine del corso ora scattare, voglio che tu raggiunga il campo dietro l’accademia con un po’ di fortuna dovresti sapere dove si trova se no dovrei picchiare quel tipo che ti ha promosso a tale livello. Ora potrò non piacerti ma questa è la mia filosofia. Basta perdere tempo, vai io ti aspetterò lì, ripeteremo qualcosa di basilare come il controllo del chakra e magari a fine giornata riuscirai ad apprendere qualcosa se non hai una testa quadra...
Poi alzò l’indice, e sparì in una nuvola grigia di fumo.
Le mani del Sunese si strinsero, con forza e voga. Le unghie, anche se corte, premevano dolorosamente contro l’epidermide della mano, quasi tagliandola.
Una vena, grossa, apparve sul collo, pulsante, chiaro segno di ira e nervosismo.
Anche se era sparito, Hiroshi gli urlò contro, anche se questi non poteva certamente sentirlo:
Ma chi ti credi di essere eh?? Con quale diritto mi dai della femmina?! La voce da donna ce l’hai te, effeminato
Il ragazzo era irato, era fuori di sé: in tutta la sua vita, anche se breve, non era mai esploso in questo modo. Non gli importava se l’uomo era più potente di lui, non gli importava che era un suo superiore. Gli avrebbe detto tutto quello che pensava, anche se questo, probabilmente, avrebbe significato ricevere un bel po’ di botte.
Cosi corse, velocissimo, verso il campo di addestramento. La rabbia gli conferiva energie, gli pareva che lo rendesse più potente e veloce. In un paio di minuti si presentò al campo, trovando l’uomo appollaiato su un palo di legno, interessato a guardare gli allenamenti degli studenti. Poi si rivolse a lui.
Eccoti finalmente! Se ricordo bene ti avevo detto di fare presto, ci sei o no? Ora voglio che mi mostri a che livello sei arrivato, scala quella parete e occhio a non cadere perché io non ci sarò sotto per prenderti. Devi controllare il chakra al 100% se vuoi imparare a usare le marionette da combattimento. A occhio e croce io non te ne darei nemmeno mezza, ma spetta a lei giovane fanciulla dimostrarmi il contrario, ora va non abbiamo tutto il giorno. Prima finiamo e prima posso andare a casa
Con un gesto del capo gli indicò la parete dove si sarebbe dovuto arrampicare, o meglio, camminare con l’ausilio del chakra.
Il ragazzo si avvicinò al palo, poi lo colpì, con tutta la potenza che aveva in corpo. Le nocche della sua mano incisero il legno, imprimendone la forma sul palo, che, intanto, stava vibrando pericolosamente a causa dell’urto.
Lei, lei non si permetta di darmi della femmina, che con quei capelli lunghi la credevo una kunoichi. Chi si crede di essere lei?? Sarà più potente di me, ma è solo un inetto. Mi rispetti, e io la rispetterò. So che ci prenderò molte botte per queste parole, ma questo è quello che dovevo dire, e subirò le conseguenze. Io sono un UOMO
Terminò di parlare, con una determinazione estranea a lui, coniata e plasmata sul momento dal ragazzo.
Si voltò, senza rispetto e senza dare attenzioni all’uomo. Puntò il muro, e poi posizionò le mani nel segno della capra

image


Un’ aura azzurrina comparì attorno ai piedi del ninja, alzando un po’ di polvere, per poi scomparire immediatamente. Poi mise un piede sulla parete verticale: il piede si attaccò al muro, come se stesse camminando normalmente per terra. Passo dopo passò macinò i metri, fino ad arrivare in cima: oramai la sua maestria in questo esercizio, e nel controllo del chakra era elevatissima, e anche se irato, e quindi non totalmente concentrato, riusciva a rimanere attaccato alla parete, tramite il chakra adesivo. Superato il traguardo, si voltò, fece qualche passo, e poi si lascio cadere, per atterrare dolcemente a terra.
Con sguardo arrogante e compiaciuto, fissò il sensei, aspettando che parlasse, e gli dicesse che altro fare.

CITAZIONE
Slot Azione: 1°: // 2°: //
Slot Tecnica: 1°:// 2°://
Consumi: 05 {Chakra Adesivo}
Chakra: 195/200 Energia Verde

Stato Fisico: Illeso
Stato Psicologico: Concentrato e Oroglioso
Equipaggiamento:

# 4 Kunai (Avvelenati)
# 3 Shuriken(Avvelenati)
# 1 x Blowgun
# Fukibari x 20 unità (Avvelenati)
# Cartabomba x 2
# Katana x 1 (Avvelenata)
# Filo d'Acciaio 20m
# Fumogeni x 2
# Flash x2
# Wazikashi x1 (Avvelenata)
#Tonico Rosa x1
#Tonico Arancio x2
#Tonico Azzurro x1



Tecniche Utilizzate:Nessuna

CITAZIONE
Note: Editati alcuni termini, in quanto un po' troppo... espressivi xD.. li ho messi per dare una forte caratterizzazione della rabbia del mio PG, ma li ho cambiati. Chiedo venia, e mi controllerò. Scusate ancora



Edited by ~Daniele - 5/11/2008, 21:59
 
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» Kyubi ~
view post Posted on 30/11/2008, 09:53




CITAZIONE

† Parlato
~ Narrato
• Pensato


.:test:.



£ Campo di addestramento N.7




~ C
aldo, mattina presto? Questo il jonin non lo sapeva, era solito perdere la cognizione del tempo quando si annoiava. Il vento a Sunagakure non si era levato nemmeno di una virgola e, al campo di addestramento del villaggio quel ragazzo dai capelli lunghi e biondi stava tartassando un nuovo arrivato. Questi si chiamava Hiroshi qualcosa alias Jennifer un soprannome scherzosamente normale per Deidara, questo era il suo solito modo di fare con gli inferiori o con i pivelli appena arrivati. Dall’altra parte, il suo nuovo studente non l’aveva presa bene, anzi era “nero” per la collera, a quanto pare era un affiliato del club delle teste calde dove bastano poche parole per fargli salire il sangue alla testa, si, la prima impressione che aveva avuto il sunese era giusta, il genin a quanto pare era proprio una palla al piede, ma era compito suo plasmarlo al meglio, ecco perché era lì. Cuocenti come una fiamma di proporzioni esorbitanti i raggi solari picchiavano incessantemente sul agro di esercitazione dove i due si erano fermati per il primo test della giornata. Il primo compito che aveva dato era abbastanza semplice, e superarlo non fu un problema per quel ragazzo, a quanto pareva possedeva un minimo di cervello e abilità in quel piccolo corpicino. Tornando un passo indietro, l’esercizio che aveva chiesto era quello del controllo del chakra, una banalità che veniva chiesta agli studenti il primo giorno di accademia. Questo esercizio serviva a far capire allo shinobi quale era il livello attuale del suo ragazzo e, a quanto pare era ottimo, non stilisticamente perfetto ma aveva dato prova di saper svolgere quel compito con estrema facilità e con costanza che solo un genin promettente poteva avere, un discreto poteva essere assegnato sulla tabella mentale del jonin. Invece tutte quelle parole che il ninja aveva detto non era che sabbia al vento, inutili quanto una singola goccia d’acqua nel deserto del paese del vento. Solo il risultato finale era importante, niente di più, le emozioni, i comportamenti al di fuori di esso non erano altro che un modo arrogante di farsi vedere più forti di quelli che si è veramente. Con un occhio chiuso, precisamente quello sinistro, e con quell’altro aperto Deidara era rimasto silenzioso ed aveva osservato tutta la scena senza far trapelare un singolo commento o parola dirsi voglia. L’aura azzurrognola che aveva circondato il fanciullo era scomparsa completamente e passo dopo passo quest’ultimo aveva raggiunto il punto d’arrivo, proprio dove il muro si fermava in elevazione il sunese dai capelli splendenti guardò in alto, poteva andare. Tornato a terra gli occhi di Hiroshi si scontrarono con quello destro del suo sensei, questi si staccò dal muro e si avvicinò con passo pacato e, nel farlo elaborò un primo giudizio da dire al suo allievo. Mille sillabe, tante parole, formarono un lungo ed esauriente discorso nella mente del manipolatore d’argilla che, appena fu davanti al suo compaesano glielo sparò fuori tutto d’un colpo.


† B
enino giovane, ti ho osservato, non intensamente come si fa con i veri ninja ma il tutto è stato abbastanza istruttivo. Ho capito che sei almeno a livello di uno studente, questo non so se deve farmi tanto piacere, dovrò parlare con quello che ti ha dato quella fascia, perché a questo punto del mio addestramento non la meriteresti nemmeno un po’. Comunque non mi interessa quello che mi hai da dire, voglio che tu rimanga in silenzio per tutta la durata del test, parlare è inutile. Ora passando alla prova successiva, pure questa si baserà sul controllo del chakra ma, diversamente rispetto a quello che hai appena fatto, sebbene l’hai controllata bene, l’energia non l’ho vista fluire con costanza, nonostante tutto voglio che la concentri sulle mani e che tu la faccia fuoriuscire da essere. Naturalmente ti metterò un obiettivo davanti, eccola qui; vedi questa foglia? Ora la posizionerò a terra a circa [1m] di distanza e tu, mediante quello che ti ho appena detto dovrai farla tua servendoti solo delle dita, non serve che ti muovi, ti puoi mettere anche seduto se più ti aggrada. Se hai una tecnica che ti permette di farlo tanto meglio ma voglio che ci provi più e più volte, perché non serve solo prenderla, ma controllarla. Facciamo così, se c’è la fai subito porterai la distanza successiva al doppio di quella precedente. Bene ora inizia, io resterò intento ad osservare i tuoi progressi.

~ In tutto quel tempo non aveva preso nemmeno un attimino di fiato, a lui non servivano queste simili puerilità e, appena posò a terra la foglia che aveva preso da una sua tasca posteriore, si allontanò dal luogo dove il genin avrebbe utilizzato tutta la sua astuzia e abilità per poter fluire con precisione la sua energia spirituale fino a raggiungere la foglia. Questa prova non era basata solo sul controllo ma anche sulla durata e, l’aumento della distanza serviva far capire ciò al genin di Sunagakure. L’abilità di controllare le marionette non doveva basarsi solo sulla controllo, pure la continuità di quest’ultimo era molto importante. Sperando che il pivello avesse capito il nesso di tutto questo, Deidara si allontanò con calma e tornò ad appoggiarsi sul solito parlo, serio e con quegli occhi azzurri resto ad osservare la scena che stava per nascere davanti ai suoi occhi, la seconda prova stava per iniziare.



Parte OT

Ecco, ho trovato un momento libero e ti ho fatto il post che tanto bramavi x°D Quello che chiedo è semplice per qualsiasi chiarimento contatta msn o mp, nessuna durata di tempo, posta quando vuoi. °-°





 
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~Daniele
view post Posted on 16/3/2009, 22:19




~Chakra Manipulation
SPOILER (click to view)
Narrato
Pensato
Parlato
Altri PG



Chapter III: A Testa Bassa..

Caldo.
Torride temperature imperversavano sulla pacifica cittadina del Sunagakure.
Una cappa la copriva, una spessa coperta di lana opprimeva il villaggio, che si crogiolava al sole, come se volesse abbronzarsi, assumere un colore più oro, più scuro ed esotico.
Era mattina.
Il sole, da poco sorto, si era prepotentemente imposto nell’arco celeste, celando le stelle, rendendosi protagonista del firmamento, unica attrazione del cielo dell’intero pianeta, che dipende da questa insostituibile fonte di energia.
Una giornata perfetta per un po’ di riposo. Eppure, il giovane Hiroshi Senju, Genin della Sabbia, si era sottoposto ad un altro addestramento, non contento dei risultati fin’ora riscossi.
Perché ambire al meglio è sempre stato un “difetto” del suo carattere, accentuato ancor di più dalle dottrine degli shinobi.
E, sposato al suo modo di vivere e pensare, proprio il ninja in erba si era mosso, e, dopo una non piacevole ricerca, era stato affidato ad un ninja potente, ma dal carattere capriccioso, infantile, almeno con i sottoposti, o comunque con i più deboli.
E così, avanzando rapidamente attraverso i ricordi che quei due uomini avevano incominciato ad intessere insieme, divenendo maestro-allievo, essi si ritrovarono nel campo di addestramento numero 7, uno, come docente, l’altro, come spesso ancora gli sarebbe captitato, da studente.
Ad Hiroshi già era stata sottoposta una prova, superata egregiamente da questi, anche perché la stessa gli era stata già proposta al tempo dell’Accademia, quando tentava di acquistare quel coprifronte, di cui tanto si vantava, perciò emulare una tecnica assimilata nel passato, era semplicistico, almeno per il suo metro di valutazione.
Egli aveva scalato il muro in questione con sveltezza e sicurezza, denotando l’alta concentrazione di cui disponeva, nonostante l’arrabbiatura verso il suo sensei.
Difatti, questo continuava a dargli appellativi femminili, e il ragazzo non riusciva a sopportarlo: era sempre stato un tipo paziente, ma in questa occasione era esploso subito, come una potente Carta-Bomba.
La scenata fatta da questi, però, non sortì effetti, anzi, tutt’altro: il sensei lo ritenne ancora più inetto, e perciò lo canzonava ancor di più, sottolineando ciò che più lo disturbava.
Comunque, dopo queste scaramucce futili, l’uomo dai capelli biondi preannunciò l’oggetto della seconda prova, che avrebbe dovuto superare per apprendere la sottile arte dell’uso e dello studio delle marionette.
Benino giovane, ti ho osservato, non intensamente come si fa con i veri ninja ma il tutto è stato abbastanza istruttivo. Ho capito che sei almeno a livello di uno studente, questo non so se deve farmi tanto piacere, dovrò parlare con quello che ti ha dato quella fascia, perché a questo punto del mio addestramento non la meriteresti nemmeno un po’. Comunque non mi interessa quello che mi hai da dire, voglio che tu rimanga in silenzio per tutta la durata del test, parlare è inutile. Ora passando alla prova successiva, pure questa si baserà sul controllo del chakra ma, diversamente rispetto a quello che hai appena fatto, sebbene l’hai controllata bene, l’energia non l’ho vista fluire con costanza, nonostante tutto voglio che la concentri sulle mani e che tu la faccia fuoriuscire da essere. Naturalmente ti metterò un obiettivo davanti, eccola qui; vedi questa foglia? Ora la posizionerò a terra a circa [1m] di distanza e tu, mediante quello che ti ho appena detto dovrai farla tua servendoti solo delle dita, non serve che ti muovi, ti puoi mettere anche seduto se più ti aggrada. Se hai una tecnica che ti permette di farlo tanto meglio ma voglio che ci provi più e più volte, perché non serve solo prenderla, ma controllarla. Facciamo così, se c’è la fai subito porterai la distanza successiva al doppio di quella precedente. Bene ora inizia, io resterò intento ad osservare i tuoi progressi.
Ciò aveva sentenziato il suo maestro, lasciandolo ai suoi pensieri, ai suoi dubbi, ma soprattutto, ai suoi doveri.
Un altro ostacolo gli si poneva di fronte, un muro da scalare. E questo sembrava essere infinitamente alto e liscio, impossibile da oltrepassare.
Caspita, tutto ciò sembra rasentare l’impossibile ed il reale. Eppure i marionettisti riescono a spostare le proprie armi meccanizzate senza che si verifichi contatto diretto.
Però non ho mai capito come essi ci riescano: naturalmente, attraverso il chakra, non ci sono dubbi. Probabilmente concentrando la giusta quantità di chakra nelle mani, io potrei riuscire ad attirare e ghermire la foglia, e soggiogarla, facendola muovere secondo la mia volontà..

Fili di pensieri danzavano nella mente del giovane, che cercava l’equazione risolvente della prova. Le sue ipotesi si intrecciavano alle sue deduzioni, formando intrecci mistici ed eleganti.
Ma la soluzione non poteva che essere quella.
E ciò fece.
Si sedette, posizionando una foglia trovata sul campo di allenamento ad un metro di distanza.
Chiuse gli occhi e tese la mano destra, con il palmo inclinato verso questa, ed incanalò il chakra: questo scorreva veloce, impetuoso, ricevendo affluenti e gettandosi in correnti più potenti, fino ad irrorare i 5 polpastrelli della mano destra.
Un’aura azzurrina, flebile, si dipinse alle estremità delle dita, cercando di raggiungere la foglia.
Ma nulla sembrava succedere: egli era rimasto al suo posto, allo stesso modo la foglia era adagiata sul suolo, conscia del fatto che si sarebbe raggrinzita con il passare dei minuti, e che quello ere il suo ultimo atto di vita.
Il Senju rimase deluso della prova, ma non demorse: concentrava sempre più chakra, ma, per quanto ne accumulasse, la foglia non sembrava volersi muovere.
Il risultato migliore fu un lieve fremito della sua pellicina, nel momento in cui il Sunese concentrò il massimo di energia a lui possibile.
L’esercizio, nella sua semplicità, almeno teorica, l’aveva sfiancato: l’ energie perse erano molte, i risultato nulla.
Così non ci siamo: non importa quanto chakra accumulo, il risultato è sempre insufficiente. E sono arrivato al limite, comincio a sentire dei bruciori sulla pelle, in prossimità circa degli tsubo. Ma se non è la potenza del chakra a fare la differenza, allora cosa…[…]
Ancora una volta, il ninja si chiuse in sé stesso, cancellando dalla coscienza il resto, e focalizzandosi sulle soluzioni del problema.
Poi essa arrivò, sgargiante nella sua ingegnosità, ma umile nella sua semplicità. Balenò nella mente del giovane con disinvoltura, noncurante del ritardo riportato.
La manipolazione del chakra si divide in 2 punti: manipolazione della Natura e della Forma del chakra. Per quanto riguarda la Natura, il ninja, dopo lunghissimi allenamenti, acquisiva la facoltà di trasformarlo nell’elemento al quale il ninja è affine; per la Forma, il ninja, dopo molta pratica, poteva plasmarne la forma, riuscendo a renderlo, per esempio sferico, farlo roteare su sé stesso, allungarlo, trasformandolo in un filo.
La manipolazione della Forma! Certo, ciò risolve tutto, ciò può farmi superare la prova. Ma perché non ci ho pensato prima, la soluzione è tanto banale quanto efficace.
Certo, dovrò impegnarmi duramente, per riuscire ad eseguire questa manipolazione, anche se rudimentale.

Egli ritentò, con una nuova tecnica, una nuova strategia d’azione: concentrò il chakra nella mano destra. Dopo aver percepito una sufficiente somma di energia limitrofa alle dita, cercò di plasmare quel bagliore azzurrino informe in 5 filamenti, indirizzati verso quella foglia.
Con non poche difficoltà il ninja riuscì nella sua impresa: il controllo su queste funi virtuali non era semplice, e solo dopo un paio di tentativi che il ninja riuscì ad avere un controlla discreto su queste. Il passo successivo fu quello di indirizzare questa energia sulla faglia, facendo aderire gli estremi alla foglia. Ciò fu più semplice, difatti, tramite pochi e semplici movimenti delle falangi, fece aderire le estremità alla foglia.
Una volta sicuro della presa, alzò le dita, imprimendo un movimento dal basso verso l’alto, cosicché la foglia potesse librarsi in aria. E ciò accadde.
La foglia levitò nell’aria, incerta sul movimento da eseguire.
Era una sensazione strana, quella, in quanto il ninja disponeva di un altro essere, poteva controllarne i movimenti. Certo, era ben lontano dal controllo totale da un organismo vivente, ma tutto ciò gli dava una strana ed insensata sensazione di potere.
Avendo eseguito l’esercizio, decise, come suggerito dal suo maestro, di raddoppiare la distanza, così da incrementare le difficoltà. Tramite i suoi prolungamenti energetici, posizionò la foglia a circa 2 m da lui, e, una volta raggiunta terra, recise il flusso, cancellando dalla vista quelle striscioline blu.
Attese un minuto circa, poi rimpastò il chakra alla stessa maniera, ripetendo la prova ancora una volta. Questa volta, fece eseguire diverse evoluzioni alla foglia, con entrambe le mani, così da avere da entrambi gli arti, un controllo perfetto della tecnica.
Soddisfatto dei risultati, si rialzò, sbattendo vigorosamente le mani sui suoi calzoni, scuotendo via la sabbia.
Poi si rivolse all’uomo dai capelli biondi, che gli si riversavano sul suo viso in una ciocca dorata.
Sensei, ho superato la prova, e come ha potuto constatare, riesco anche a manovrare la foglia, per mezzo di fili di chakra, anche alla distanza che mi ha suggerito lei.
Adesso cosa devo fare?

Un tono neutro.
Indifferente. Perché questo era quello che provava per l’uomo. Cercava di seppellire la sua rabbia con la sua determinazione, e con la sua voglia di imparare e di diventare sempre più forte.
E la fonte di questa potenza era proprio lui, e, nonostante le incomprensioni caratteriali fra i due, avrebbe continuato, stringendo i denti e perseguendo i suoi ideali .




CITAZIONE
Slot Azione: 1°: // 2°: //
Slot Tecnica: 1°: 1° //; 2° //
Chakra: 180/200 _(Mi sono tolto un -15 di chakra, per i tentativi della tecnica. Così è realistico l'allenamento)
Energia Verde

Stato Fisico: Ottime
Stato Psicologico: Concentrato
Equipaggiamento:

# 3 Kunai (Avvelenati)
# 3 Shuriken(Avvelenati)
# 1 x Blowgun
# Fukibari x 20 unità (Avvelenati)
# Cartabomba x 1
# Katana x 1 (Avvelenata)
# Filo d'Acciaio 20m
# Fumogeni x 1
# Flash x2
# Wazikashi x1 (Avvelenata)
#Tonico Rosa x1
#Tonico Arancio x2
#Tonico Azzurro x1



Tecniche Utilizzate:

Edit:--> Aggiunta codice mancante




Scusami l'enorme tempo per postare... ma sono incasinatissimo. Ergo, sentiti libero di postare quando vuoi^^


Edited by ~Daniele - 22/4/2009, 22:03
 
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~Daniele
view post Posted on 22/4/2009, 20:05




CITAZIONE
Chiedo l'autorizzazione per editare il mio post, per sistemare l'HTML,
Grazie^^

 
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» Kyubi ~
view post Posted on 22/4/2009, 20:18




Concesso!

Inoltre convalido momentaneamente l'innata! A breve metterò un post Off Gdr con il prossimo test. Ora come ora non riesco a postare con costanza come tempo fa. ùù
 
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» Kyubi ~
view post Posted on 4/11/2009, 14:05




Allura, inizio con chiedere scusa, minchia è passato un sacco di tempo dall'ultimo post siamo rimasti in dietro da un pezzo cazzarola ò_ò Comunque, ho letto il tuo ultimo scritto è non ho trovato errori degni di nota, stai solo attento a quando lo rileggi °^° L'ultima cosa è più un consiglio, per i post futuri, non quotare i discorsi degli altri, alla fine non è bellovedere le tue parole mentre leggi il post di un altro. ù.ù

Istruzioni Off Gdr.
Dopo aver visto il risultato del suo studente, il sensei si sposta dalla zona d’addestramento dicendo al giovane Senju di restare lì ed aspettare, non aggiunge ne commenti ne altro. Poco tempo dopo esser sparito dalla circolazione egli torna con qualcosa in mano, da lontano sembra un miscuglio di legni e stoffa, solo vista in prima persona ci si può accorgere che è una marionetta da combattimento, a quel punto, il sensei vi chiederà di realizzare la stessa azione fatto pocanzi con la foglia. Dopo aver controllato la marionetta, vi indicherà una serie di pali incastrati nel terreno a cui tu dovrai mirare facendo uscire dal pupazzo i kunai che lui stesso aveva piazzato precedentemente, sono giusto un paio niente di più. Ovviamente non si aspetta che voi c’è la facciate al primo colpo, quindi si piazza lì vicino e vi anticipa che una volta controllata la marionetta, sebbene con un risultato mediocre, l’allenamento sarà finito. Spetterà a lui [cioè te Dani xD] poi allenarsi per perfezionare: Velocità, distanza, attacchi, difese etc.. assieme alla marionetta.



Bene questi sono gli ordini in Off. Come detto voglio vederti fallire un po’ di volte xD Il post deve essere almeno il doppio di quello precedente che hai fatto. Nessuna data specifica per la consegna [So che ci sono gli Esami °^°], appena finirai di postare passerò e concluderemo questo lungo allenamento. Per qualsiasi cosa che non hai capito basta che mi avvisi tramite Mp o su Msn. Un ultima cosa, visto che non ho usato frasi a mo di spiegazione, questa volta, sarai te a giostrarti su quello che ti dice il sensei e in che modo te lo dice, l’unica cosa che ti chiedo e di essere sempre realista, conoscendo chi hai di fronte non me lo farai mica diventare un Nabbo sabbioso eh? ò_ò. xD Non ho altro da dirti se non: Buon Post Ciòvane.
 
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7 replies since 23/10/2008, 22:14   238 views
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