Il Team Nero: Akatsuki

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» Killua «
view post Posted on 5/10/2008, 22:15




CITAZIONE

Narrato
« Parlato »
{ Pensato }

Background



Era un essere abominevole. Un criminale della peggior specie. Non era uno Shinobi vero, ma semplice feccia umana. Il suo unico problema era la voglia di morte che si impossessava del suo cuore. E per questo uccideva le giovani donne, figlie di padri e madri esasperati già dalla crudezza della vita ed ora sconvolti anche da quell’essere. Bisognava apporre rimedio a quella scelleratezza che la natura aveva generato. Chissà quale abominevole mostruosità era genitrice di quell’essere malato e depravato. La Polizia non sapeva spiegarsi come riuscisse a fuggire ai propri agenti, che mettevano sotto sopra il Villaggio alla sua ricerca. Non doveva sfuggire ai controlli, non poteva sfuggire ai controlli. Un errore come quello significava la morte di un’altra povera donna. Bisognava sbrigarsi.
Un Bando partì dall’Amministrazione Centrale. Un semplice foglio di carta fu appeso in giro per la città, in ogni angolo, su ogni muro, in ogni anfratto. La ricerca di quell’individuo era fondamentale. Recava la foto di un uomo sulla quarantina, moro, con gli occhi verdi. Sembrava essere un criminale, e la descrizione che portava a lato lo dimostrava. Quello che colpiva di più era la scritta in rosso acceso incisa alla fine del mandato. Taglia: 1000 Ryo. Una calca di persone si era formata davanti a quegli avvisi. Era raro trovare taglie elevate per criminali comuni, ma questo assassino eludeva i sistemi di normale giurisdizione. Poche erano le informazioni su di lui.


Il piccolo mercenario camminava lento tra le strade del paese. Un mantello nero avvolgeva il suo corpo, il cappuccio nero calato celava il suo volto alle presenze popolari che lo circondavano. Tra di loro era irriconoscibile, quasi un fantasma nero, un ombra degli Inferi giunta sulla terra per puro caso. Il passo cadenzato, quasi militare, lo distingueva subito come assassino. Killua era proprio questo: un assassino mercenario. Aveva tentato più volte di sfuggire a quella descrizione di se stesso, a quella eredità che la sua famiglia aveva lasciato su di lui, ma non v’era stato nulla da fare. Il suo animo nero agiva per lui ed ora era di nuovo ciò da cui era fuggito da casa: un mercenario. Questa volta però era diverso. L’aveva scelto lui. Non solo l’aveva capito, non solo era arrivato alla conclusione che non ci poteva essere destino diverso, ma aveva deciso – con la sua sola volontà – di accettare quell’unica ancora di salvezza che il destino gli gettava. Aveva solo cambiato le carte in tavola: non era un mercenario qualsiasi, ora era un cacciatore di taglie.
La strada principale di Otogakure era affollata. La vita in quel paese era spiccatamente attiva, come in tutti gli altri villaggi Ninja. Eppure una grande folla era riunita di fronte ad un muro. Curioso, Killua decise di scoprire la causa di tale raduno.
Spinse qualche persone davanti a sé, passando per il mezzo. A poco a poco riuscì a raggiungere la prima fila, non senza provocare un leggero scalpore.

« Ehi! Ma che cazzo vuoi? »

« Tu stai attento! »

« Ragazzino, ma va a giocare con le bambole! »

Gli bastò mostrare il suo sguardo freddo per zittire quella folla di papere umane. Bastava un niente a rompere loro il collo, a mozzare la loro flebile testa, a spaccare le loro tenui ossa. Era stato addestrato a compiere molto più di quegli inetti che ora spendevano il loro tempo, scansando la loro fatica quotidiana e riducendo l’economia di quel paese già troppo ricco.
In prima fila, alzò il capo al muro: un manifesto con la scritta “Wanted” era affisso con un chiodo. Il criminale nella foto sembrava non avere personalità definita, tranne che nella sua smania misogino- assassina.

« A quanto pare c’è del lavoro per me »

Diede uno sguardo alla taglia.

« Ed anche ben pagato ».

Si avvicinò ancora di più al manifesto. Voleva strapparlo e riporlo in tasca. In questo modo avrebbe potuto avere una fotografia di quel manigoldo sempre a portata di mano.

SPOILER (click to view)

Ot/ Giocata per la formazione di un duetto, di un team: l'Akatsuki. I Partecipanti sono M. D. Rufy e Killua Zaoldyeck. Questo Topic sarà anche la motivazione di una quest per la promozione del nuovo Team a Squadra Assassina di Otogakure. La giocata non ha limiti di Tempo né di Post. Chiunque voglia aggiungersi deve contattare i due partecipanti e discuterne con loro.

 
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Petrelli Peter
view post Posted on 6/10/2008, 17:50




CITAZIONE
~Narrato
~Parlato
~Pensato



~Un nuovo team !

~Un luminoso e raggiante sole si innalzava nel cielo, illuminando così il piccolo villaggio di Oto, il migliore fra le grandi nazioni ninja. Proprio qui veniva istruito e allevato con orgoglio l'unità d'elite, che avrebbe difeso in futuro tutto ciò in cui aveva sempre creduto. E in questo gruppo di shinobi esperti e validi in ogni tipo di tecnica, anche Monkey D. Rufy, ormai abile genin, sarebbe entrato a farne parte, lavorando costantemente e con passione. Questi pensieri lo circondavano proprio mentre si alzava tutto pimpante dal soffice letto che lo aveva accudito e protetto per tutto la notte. Dunque stirandosi le gambe, buttò giù tutto il lenzuolo; successivamente scese dal letto e si mise in piedi di botto, iniziando a procedere verso la cucina per mangiare qualcosina. Prese due biscotti dal contenitore, ingurgitò del latte con velocità sorprendente, senza nemmeno badare a quello che gli cadeva addosso. Infilò i suoi vestiti mangiando allo stesso tempo i due biscottini e partì verso una meta sconosciuta, lasciandosi alle spalle un casino che prima o poi avrebbe dovuto riordinare.

~Che palle. Non ci sta mai niente da fare qui, uffa!!! Voglio qualcosa di movimentato ed eccitante.

~Qualcosa attirò la sua attenzione: una folla non indifferente di persone stava a guardare un edificio della zona residenziale del villaggio. Così, con curiosità si diresse verso quel mucchio di gente, facendosi largo fra la folla, stando attento a non perdere il suo amato cappello di paglia. Un manifesto era appeso sul muro di quel palazzo, con una faccia di un uomo ricercato, per vari assassini di figli, madri, e donne. Qualcuno di così spregevole non poteva mica esistere sulla faccia della terra, doveva essere assolutamente fermato. Ma alla sua sinistra, una persona richiamò la sua attenzione; con un lungo mantello nero, anche quest'ultimo guardava con interesse il manifesto. Allora sorse una domanda spontanea al genin, prima che il misterioso ragazzo potesse sparire:

~Anche tu sei interessato a catturare questo manigoldo ? Potrei darti una mano !




 
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» Killua «
view post Posted on 9/10/2008, 22:51




Qualcuno dalla folla, si fece avanti, proferendo parole dal tono strano.

"Anche tu sei interessato a catturare questo manigoldo ? Potrei darti una mano !"

Il giovane mercenario si voltò verso quell'essere insulso che aveva osato parlargli. Dal cappuccio apparve metà volto, l'occhio destro, di un verde acqua limpido come l'acqua di un lago alpino, fissò quel giovane ragazzo fregiato da un cappello di paglia apposto sul capo. Strano tipo, con quel cappello. Killua sorrise, perché non credeva possibile che quello lì potesse veramente dargli una mano.

« Guarda che non vado a fare una passeggiata. È mio lavoro uccidere i ricercati. »

Pose un enfasi sinistra sulla parola "uccidere". Un enfasi spettrale, quasi non volesse mormorare quel verbo.

 
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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 6/11/2008, 21:15




» Kids.



Dopo aver lasciato Kirigakure, mi ero soffermato a pensare su quale potesse essere la mia meta. Ormai ero Chunin e nonostante avevo già avuto parecchie esperienze, sapevo di aver immancabilmente mancato le visite negli altri villaggi. Avevo conoscenza dei loro abitanti, ma mi mancavano informazioni sugli insediamenti stessi. Volevo vederli con i miei occhi, ammirarli, conoscerli e toccarli con mano. Esperienze nuove mi aspettavano.

« Otogakure è proprio diversa da come me l'aspettavo. »



Mormorai deluso a me stesso. Era un villaggio per lo più normale, anche se si notavano negli angoli più bui uomini dalla faccia truce e dalla discutibile santità.
Camminavo inosservato, essendo coperto a un mantello grigio. Il cappuccio nascondeva il mio volto, lasciandomi comunque un'ampia visuale.

« Mi farò dopo un giretto per bene. Prima il motivo per cui sono venuto. »



Non ero giunto lì solo per visitare il Villaggio. Alle Mura di Kirigakure, ero stato informato che il villaggio segreto del Paese del Riso viveva un momento di panico. Mukenin. Questo il succo del discorso, tanto per non allungare il brodo. Un Mukenin stava compiendo stragi, evitando di farsi acciuffare. Doveva essere un tipo in gamba. Per questo volli andare a dare un'occhiata. Un'ottima occasione per mettermi alla prova.

All'improvviso notai, una certa folla di fronte a un manifesto e, dopo averla raggiunta, mi feci largo per raggiungere la prima fila. All'improvviso mi capitò di udire queste parole:


« Guarda che non vado a fare una passeggiata. È mio lavoro uccidere i ricercati. »



Mi venne da ridere, perché le parole erano appena state dette da un ragazzino di appena dieci anni verso uno che sembrava molto più grande di lui. Che sfacciato e che montato! Aveva sottolineato la parola "uccidere" con un tono che lo rendeva quasi un mercenario. Mi posi alle sue spalle e con tono di sfida volli stuzzicarlo.

« Perché sai anche uccidere, marmocchio? »



Fermo come un'ombra, li guardavo entrambi. Di sicuro - in quell'istante - non sarei più passato inosservato.

 
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» Killua «
view post Posted on 7/11/2008, 18:08




Un nervo si gonfiò sulla tempia sinistra. Il giovane mercenario si voltò di scatto, arrabbiato da tale sfrontatezza. Lo sguardo gli cadde su un uomo nascosto da un mantello grigio, il volto coperto da un cappuccio dello stesso colore. Era molto alto, più quanto lo Zaoldyeck fosse. Per un attimo ne fu spaventato, perché non riuscì a scorgere gli occhi di quella figura. Non poteva dunque esaminare cosa celasse l'animo di quello strano tipo che lo aveva importunato. Di nuovo il suo occhio freddo e glaciale emerse dal cappuccio nero. Una forza misteriosa nelle pupille, una forza di volontà non indifferente.

« Mi bastano pochi secondi per tagliarti la testa e appenderla vicino al manifesto, straniero. »

Doveva costringerlo a rivelarsi, e spaventarlo era un ottimo modo per fargli commettere un passo falso. Come osava fronteggiare il Demone Nero?

 
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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 7/11/2008, 20:03




Sorrisi da sotto il cappuccio alle sue parole. Erano parole dure per un ragazzino di quell'età. Ed il suo sguardo minaccioso e freddo non sortì alcun effetto. Non si può facilmente minacciare un Kaguya.


« Mi bastano pochi secondi per tagliarti la testa e appenderla vicino al manifesto, straniero. »



Forse si sarebbe accorto della mia possibile espressione ironica e divertita. Era naturale per me trovare quelle parole divertenti. Non era la prima volta che qualcuno me le diceva e quindi nessuna emozione particolare mi attraversò. Probabilmente lo avrebbe spiazzato. Una persona che di fronte a minaccia di morte ride, può essere etichettata solo in due modi: pazza o coraggiosa. Quest'ultima frase risulta un po' contorta. Se si analizza il termine pazzo nell'accezione di "intraprendente", si nota che i due termine della disgiunzione inclusiva sono strettamente collegati nel significato. Chi è intraprendente sa rischiare e quindi è coraggioso.
Ciò che però del ragazzino mi aveva incuriosito, era il suo acume. Aveva subito capito che non ero del Villaggio di Otogakure. Forse dal mio accento, forse dal mio modo di presentarmi, dalla mia freddezza di fronte alle sue parole. Non so dirlo con esattezza. Comunque mi resi conto che il moccioso dagli occhi freddi e dai capelli bianchi aveva un grande spirito di osservazione. Una qualità decisamente importante in un ninja.

« Solitamente non combatto con persone con cui devo abbassarmi per guardarle in faccia, perché non si levano più in alto di una spanna da terra. »



Fui duro, lo ammetto. Era una provocazione forte, ma essere minacciato da un marmocchio non era certo " elegante". Chissà come avrebbe reagito. Di sicuro avrebbe abbandonato quella freddezza che sembrava caratterizzarlo.

 
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» Killua «
view post Posted on 8/11/2008, 16:57




Rimase calmo, anche se doveva ammettere che quel tipo era fuori dal comune. Non si era spaventato, ma anzi aveva continuato a provocare il giovane albino. Mai possibile che fosse più coraggioso di quanto avesse immaginato?

« Attento, perché da questa altezza potrei colpirti dove più ti fa male. »

Sorrise, anzi ghignò. Con un colpo basso l'aveva colpito? Ed un colpo basso ora stava ricevendo quel tipo avvolto dal mantello grigio.
Un'idea malsana si fece vanti nella sua testolina. Forse doveva riporre l'ascia di guerra con quel tipo e farsi dare una mano. Sicuramente appariva più sveglio di quel ragazzino dal capello di paglia, che sembrava essere ammutolito del tutto.

« Hai la faccia dura, straniero. Non hai paura di morire ed è un pregio, o forse un difetto. Per questo voglio che tu mi dia una mano a catturare quel delinquente. »


Indicò il manifesto appeso al muro. La folla cominciava ad allontanarsi, a disperdersi, anche per il duro battibecco tra i due.

« Se lo sbattiamo dentro, dividiamo a metà. »

Alzò la mano destra per siglare il suo accordo. Forse era stata una mossa azzardata.

 
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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 9/11/2008, 21:29




Il ragazzino dai capelli bianchi sembrava essere molto bravo. Era molto più maturo ed abile di quanto ci si potesse aspettare. La sua risposta mi colse impreparato, e per un centesimo di secondo mi dissi che mi stavo cacciando in un grosso guaio, prima di rispondergli per le belle.

« Sempre che tu riesca ad avvicinarti abbastanza per colpirmi, marmocchio. »



Voleva provocarmi? Se mi fossi scatenato di sicuro non sarebbe sopravvissuto. Dopo la mia risposta, il giovane ragazzo sembrò squadrarmi per bene, quasi mi stesse valutando - come se non sapessi che lo stava facendo dall'inizio del battibecco.
Poi - e questa è la cosa che mi lasciò di stucco - mi chiese di fare società.

« Hai la faccia dura, straniero. Non hai paura di morire ed è un pregio, o forse un difetto. Per questo voglio che tu mi dia una mano a catturare quel delinquente. Se lo sbattiamo dentro, dividiamo a metà. »



Lo fissai dall'interno del cappuccio, ponderando la proposta. Poi il mio sguardo cadde sulla taglia del ricercato. Cinquecento ryo non erano poi molti, ma un po' di grana mi avrebbe fatto comodo. Alzai la mano destra per stringere la sua e l'accordo fu così siglato.

Chissà cosa sa fare questo marmocchio, pensai. Proprio così. Chissà dove mi avrebbe portato.



SPOILER (click to view)
OT Killua, continuiamo in Quest, e poi concludiamo qui? Se è così, allora apri tu la missione :soso:
 
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7 replies since 5/10/2008, 22:15   266 views
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