Investigazione nella Contea, Corso Kr-8

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Sephiroth
view post Posted on 24/11/2008, 22:55 by: Sephiroth





SPOILER (click to view)
Narrato
-Parlato-
-URLATO-
Pensato incluso nel testo
Tecniche
-Parlato altrui-


Il primo combattimento, se così si può chiamare...

Finalmente era mattina. Dopo un lungo riposo dall'estenuante allenamento del giorno prima riuscii ad alzarmi quasi nel pieno delle mie forze. Sentivo che qualcosa non andava. Avevo uno strano dolore all'osso sacro. Inizialmente pensai fosse stata la caduta o il modo oltremodo scomodo che avevo usato per dormire, ossia appoggiato alla corteccia di un albero che non si può dire propriamente morbida come un letto. Il maestro già da una decina di minuti stava controllando una specie di mappa. Immaginavo stesse studiando una strada sicura, o una strategia di attacco. Non sapevo a cosa stesse pensando anche perchè non mi aveva ancora spiegato veramente in cosa consisteva la missione. Tutto ciò che mi era dato sapere era che i nemici erano molto forti, ma questo l'avevo sperimentato sulla mia pelle non troppo tempo prima. Nella mattinata ero riuscito anche a conoscere il nome del nostro accompagnatore che fino a quel momento identificavo come "il grande uomo" o "il gigante" nella mia mente. Si chiamava Bosu e sembrava che il sensei si fidasse tantissimo di lui.
Mentre io e Bosu stavamo finendo di mangiare il maestro parlò.

-Appena siete pronti, partiamo.-

Dopo quasi dieci minuti senza proferire parola il maestro senza degnarci di uno sguardo si alzò, prese una delle bisacce e si accinse a partire. Bosu fece lo stesso ed io non potei fare altro che seguirli prendendo l'ultima bisaccia. Marciavamo a passo sostenuto nella foresta. Camminammo per 2 km. Arrivammo a un ruscello. Il maestro disse che ci sarebbe servita acqua per cucinare una volta accampati e legna per accendere un fuoco. Mandò quindi Bosu in avanscoperta verso il fiume e ordinò a me di prendere della legna secca lì nei dintorni. Lui invece si allontanò verso il punto da dove eravamo partiti. Probabilmente voleva controllare qualcosa, se qualcuno ci seguiva o voleva montare delle trappole per gli eventuali inseguitori. Pensai comunque che fosse improbabile che ci seguisse qualcuno, altrimenti ci avrebbe sicuramente raggiunto durante la giornata di risposo che ci eravamo presi. Posai la bisaccia per terra e come da ordini iniziai a raccogliere la legna secca che trovavo per terra.
Mentre stavo per prendere l'ennesimo di quei legnetti sentii un <crack> dietro di me che mi fece allarmare. Mi girai di scatto e vidi un cinghiale. Sembrava infuriato, ma lì per lì non ne capii il motivo e sinceramente non era il primo dei miei problemi a quel punto. Non mi sfiorò nemmeno l'idea di provare a ragionarci con un bestione simile.

-Ma possibile che ci si mettano anche dei maiali troppo cresciuti?!-

Il cinghiale non si fece attendere. Tra me e lui c'erano una ventina di metri, e con una simile rincorsa l'impatto del mio femore con la sua testa non sarebbe stato dei più piacevoli. L'animale iniziò a correre. Raggiunse una buona velocità. Avevo una sola possibilità, sfruttare la mia agilità rispetto alla sua mole. Ormai era a pochi passi da me. Mettendo in pratica gli insegnamenti da poco impartitimi concentrai il chakra sui piedi e sulla mano destra. Quando fu a una distanza abbastanza piccola da permettermi di appoggiare la mia mano sulla sua testa agii. Misi appunto la mano sulla sua testa e spiccai un salto allargando le gambe e dandomi slancio dalla parte opposta della carica dell'animale. Ero esattamente sopra di lui. Il salto era stato potenziato dal chakra concentrato nei piedi e la mia mano aveva aderito alla parte superiore della testa del cinghiale perfettamente per lo stesso motivo. Mancava solo il colpo di grazia. il chakra nella mano mi permise di spiccare un salto con la sola forza di questa anche se non troppo alto. Il cinghiale era sotto di me. Dovevo infliggergli un colpo veloce e che la facesse finita in fretta. Non mi venne in mente nient'altro che congelarlo. Almeno l'avremmo potuto usare anche come cena dato le magre scorte che ci portavamo dietro. In aria formai i 5 sigilli con le mani il + velocemente possibile. In quel lasso di tempo il cinghiale era passato sotto di me ed io stavo per toccare il suolo con i piedi. La parabola era perfetta. Il chakra era impastato nella bocca. Ero dietro di lui e mi bastò soffiare sperando di procurargli ustioni da freddo e a ucciderlo ma allo stesso tempo conservarlo per bene.

CITAZIONE
Soffio Artico
Posizioni Magiche: 5 ( medio )
Villaggio: Kiri
Descrizione: Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di vento ghiacciato che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza all'estremità pari a tre metri. Chi viene colpito da questo jutsu riporta ustioni da congelamento leggere su tutte le parti colpite; inoltre se il ninja venisse anche solo in parte investito da tale jutsu sugli arti, risentirà di un peggioramento della velocità del 15 % per 2 turni. A causa del leggero congelamento dei muscoli. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)

Il soffio era preciso, il colpo indirizzato, i piedi avevano raggiunto terra, il dolore di schiena della mattina si era fatto risentire durante l'arrivo a terra e vedevo già il cinghiale sulla brace mentre il soffio artico stava per raggiungerlo.

 
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12 replies since 27/9/2008, 16:37   620 views
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