Investigazione nella Contea, Corso Kr-8

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Sephiroth
view post Posted on 12/11/2008, 22:32 by: Sephiroth





SPOILER (click to view)
Narrato
-Parlato-
-URLATO-
Pensato incluso nel testo
Tecniche
-Parlato altrui-


Tutto ciò che nella vita non avresti mai pensato ti sarebbe successo

Era tutto così strano. Mi ero svegliato in un luogo che non conoscevo, parzialmente buio insieme a altre 3 persone imbavagliate e legate come me. Mi sentivo stordito e non ricordavo nulla. Passarono cinque minuti prima che prendessi coscienza di quello che fosse successo. Ricordai l'attacco di alcuni ninja qualche km fuori dal villaggio. Ricordai il bavaglio che mi misero e lo stordimento che sentii prima di addormentarmi. Il resto mi era oscuro. Pensai di essere stato rapito e imprigionato ma il motivo mi era oscuro e in quel momento non era la prima cosa a cui volevo pensare. Mi guardai intorno. Di fronte a me c'era una porta e poi vidi anche delle finestre con delle inferriate. Sembrava impossibile scappare. Inoltre sicuramente ci sarebbero state delle guardie fuori l'abitazione. Osservai anche le altre tre persone presenti. I due ragazzi, approssimativamente della mia età, erano leggermente feriti sulle braccia e sul volto, anche se uno dei due aveva anche una gamba medicata. Forse non era intenzione dei rapitori farci morire. Dovevamo servire a qualcosa. Invece l'uomo gigante che notai anche durante il combattimento era pesantemente ferito e legato con molte più corde. Dovevano aver sperimentato la sua forza o avevano semplicemente paura della sua mole. Passarono delle ore e si svegliarono anche gli altri due ragazzi. Mi guardarono per molto tempo incuriositi. Non avevano idea di chi fossi molto probabilmente. Non facevano altro che gemere per il dolore, mentre il gigante che mi stava di fianco si svegliò solo dopo. Ma non emise un suono. Si limitò a guardarsi intorno pensoso e a cercare di forzare le corde che lo legavano. Probabilmente cercava un modo per scappare. Non riuscì a spezzare le corde.
Passò un po' di tempo, uno dei ragazzi si era riaddormentato. Si sentivano dei rumori provenire da sopra il tetto della casa. Pensai fosse stata qualche guardia e infatti poco dopo la porta si aprì e entrò una guardia. Ma questa ci liberò e ci portò via di corsa. Non avevo idea di chi fosse, ma guardia o no fino a quando ci avesse trattato in quel modo mi sarebbe andata più a genio delle altre. Eppure quando mi tolse il bavaglio dalla mia bocca uscirono istintivamente delle parole.

-E tu chi sei?!-

Questa guardia ci portò lontano e nel tragitto fu avvolta da una nuvoletta di fumo che indicava la fine di una tecnica illusoria. Si mostro uno Shinobi del villaggio di Kiri. Non sapevo ancora chi fosse ma già gli ero infinitamente riconoscente. Ci fece fermare in una radura e ci ordinò di dormire dicendo che i convenevoli li avremmo rimandati al giorno dopo.
Il cielo era limpido, nemmeno una nuvola, solo le stelle. Lo shinobi di Kiri era a fare la guardia e io dovevo solo dormire.
Sarà per la situazione passata o per il mal di testa, ma quella è stata la migliore dormita di tutta la mia vita anche se fatta in un luogo scomodissimo, ma mi faceva apprezzare il valore della tranquillità, che capii un ninja può apprezzare per poco tempo nella sua vita tra una missione e l'altra.

[...]

Al mattino aprii gli occhi e lessi negli occhi del nostro guardiano la stanchezza pura. Gli altri erano già in piedi, ma non penso da molto. Dopo che tutti fummo ricomposti e pronti per parlare il ninja che ci ha salvato iniziò.


-Come avete visto. Qui non si scherza. Si rischia la pelle ogni momento. Chi di voi vuol tornare a casa e rinunciare può farlo ora. Dopo non ce ne saranno occasioni.-


Mi fece ironicamente piacere il fatto che non si degnò neanche di presentarsi a me, che ancora non avevo capito chi fosse. Ma a questo punto i miei sospetti si colmarono. Era il mio maestro. Il suo invito intanto fu gradevolmente accettato da i due giovani che erano con me che, spaventati dagli ultimi trascorsi, preferirono andare a frequentare regolarmente l'accademia piuttosto che rischiare ancora la pelle.
Dopo che i due ragazzi furono fuggiti, perchè fuggirono letteralmente ad una velocità mai vista, il maestro si degnò di darmi il benvenuto, come se fosse stata la cosa più naturale del mondo dopo che mi avevano: massacrato, drogato, rapito, legato, lasciato a marcire per ore in un'abitazione sperduta e poi liberato amabilmente. C'era anche da dire che io nel mio carattere ero pura indifferenza ma non mi sentivo così pazzo a voler diventare ninja affrontando una vera missione e sperimentando sul campo se ero portato. Mentre pensavo il maestro continuava il suo sermone.

-Come hai visto, i nostri avversari non sono tipi da sottovalutare. Quindi devo allenarti velocemente per riuscire a metterti su un livello di combattimento abbastanza vicino al loro. Per questo, ti spiegherò i segreti del chakra.-

Iniziò a ripetermi tutta la teoria studiata e strastudiata sui libri prima di salire su un albero camminandoci come se stesse passeggiando sul terreno. A quel punto mi guardò attirando la mia attenzione.

-È possibile creare un tipo di chakra particolare, detto chakra adesivo, che ti permette di arrampicarti su superfici verticali o particolarmente lisce. Tuttavia non è facile come a prima vista. Per prima cosa devi richiamare il chakra dal corpo e concentrarlo sotto le piante dei piedi, dosando bene la quantità di chakra e tenendo un flusso costante. Se concentrerai troppo poco chakra, i tuoi piedi non aderiranno e cadrai. Se invece concentrerai molto chakra, molto chakra, forse spezzerai la corteccia, cadendo lo stesso. Hai un giorno di tempo per imparare a usare il chakra adesivo. Datti da fare. Per stasera ti voglio sulla cima di quell'albero.-

Detto questo si andò a coricare sotto un albero per dormire come non era riuscito a fare per più di un giorno.

L'allenamento

Ascoltate le parole del maestro feci una prima prova giusto per vedere come ero messo a controllo del chackra. Iniziai a concentrarmi. Sentivo il chackra fluirmi dentro attraverso l'apparato circolatorio di quest'ultimo. Ero pronto. Cercai di concentrarlo nei piedi. Lo sentivo, il suo calore sotto le piante dei piedi, sentivo ogni deformazione del terreno. Aderenza perfetta. Ebbi un lampo di genio, pensai di correre sull'albero per arrivare subito in cima e chiudere quell'allenamento. Iniziai a correre fino ad arrivare alla base dell'albero, feci due passi sulla corteccia e poi caddi a terra orizzontalmente. Pensai che sarebbe stato comico visto dall'esterno, e infatti l'energumeno che faceva la guardia e che sarebbe dovuto andare a prendere il cibo si fece una strozzata risata tra se e se. A quel punto pensai che era meglio procedere per gradi. Prima cosa appoggiai un piede sulla corteccia e iniziai a concentrare il chackra sulla pianta di questo. Sentivo che scivolava finquando non trovai l'equilibrio perfetto che me lo faceva sentire aderente. Mi bastò perdere un attimo la concentrazione per aumentare il flusso di chackra e rompere la corteccia trovandomi il piede incassato 3 cm nell'albero. Capii la difficoltà dell'esercizio. Il problema non era concentrare la giusta quantità di chackra quanto tenerla costante, per evitare sprechi o fallimenti. Una teoria su cui si poteva basare l'uso delle tecniche. L'unico modo per imparare allora era allenarmi a tenere costante il flusso di chackra. Posizionai un piede su tronco e concentrai il chackra fino a sentire l'aderenza. Non feci altro per un ora se non tenerlo costante. Dopo la prima ora iniziai a distrarmi, per vedere se ero in grado di tenere costante il flusso anche durante un combattimento, altrimenti sarebbe servita a ben poco questa tecnica. Iniziai e scivolare. Ma subito ripresi l'equilibrio del flusso. Iniziai a pensare ad altro finquando mi accorsi che anche diminuendo di poco la concentrazione riuscivo a tenere costante il flusso. Ora dovevo provare con due piedi, cosa molto più difficile. Allora provai prima a mettere solo il piede sinistro per cercare le differenze con il destro usato prima. Non sembravano molte, riuscivo tranquillamente a farlo aderire alla corteccia. La mia superbia mi fece pensare di aver trovato l'equilibrio assoluto e mi bastò alzare dal terreno il piede destro per cadere di nuovo a terra. La conclusione mi parve ovvia. Muovendosi si perde molta più concentrazione di quanto si possa credere. Dopo altre 2 ore di allenamento, riuscii a segnare con il kunai un percorso si due metri in verticale, ma ne mancavano ancora parecchi. Però sentivo la stanchezza che mi attanagliava. Il chackra era quasi finito nel mio corpo e mi riuscivo a stento a muovere. Si era fatta ora di mangiare qualcosa, il che mi rese enormemente felice e mi diede la possibilità di riprendere le forze. Dopo mangiato decisi che era ora di provare a che livello di concentrazione ero arrivato correndo di nuovo sulla corteccia. Presi in mano il kunai e, concentrato il chackra nei piedi iniziai a correre verso l'albero. Riuscii a fare ben 15 passi prima di staccarmi dalla corteccia e saltare via. Ero riuscito a segnare i 7 metri. Riprovai e riprovai con questo ritmo guadagnando centimetro su centimetro e metro su metro a ogni tentativo. Fino a che arrivai in cima all'albero verso sera. Ero stanco, ma l'allenamento non sarebbe stato utile se non fossi riuscito a salire sullo stesso albero anche senza correre ma camminando. Ormai riuscivo a tenere costante il livello di chackra nei piedi muovendomi e parlando. Provai a salire camminando sull'albero. Alla concentrazione si addizionava la paura di un eventuale fallimento. Era la prova del 9 e il maestro, che intanto si era alzato, mi guardava curioso. Mi si un piede, poi l'altro, e poi di nuovo il primo, e alternandoli arrivai lentamente in cima. Finalmente lì, sottosopra attaccato ad un ramo, esultai saltando. Il maestro applaudiva. Non capii se però applaudiva ridendo perchè ero arrivato in cima o perchè saltando sottosopra ero caduto da 20 metri di altezza sul suo amico gigante.



Correzioni del Sensei.

SPOILER (click to view)
Credo, in primo luogo, di dovermi congratulare. Il post non è affatto male: hai una buona padronanza della lingua e della grammatica italiana, cosa che rende il tuo post abbondantemente sufficiente nella valutazione.
Tuttavia è mio dovere correggere tutti gli errori che ti impediscono di prendere un voto nettamente superiore a quello che ti meriti per questo post. Vedi, è importante avere un voto alto, perché sarà in base alla media dei voti che darò il punteggio in Ryo ed Exp, necessari alla crescita del tuo personaggio. Ora vediamo di correggere le tue pecche: hai un grande potenziale, solo che devi imparare ad inserirti nel contesto del gioco e nelle sue regole.

CITAZIONE

Il resto mi era oscuro. Pensai di essere stato rapito e imprigionato ma il motivo mi era oscuro e in quel momento non era la prima cosa a cui volevo pensare


Iniziamo da questi due periodi. Le parole in grassetto sono ripetute due volte a breve distanza l'una dall'altra. Ciò storpia la scorrevolezza del periodo. Ricorda: non ripeterti a meno che non sia necessario. Saper usare un vocabolario vasto e ricco aumenta le tue credenziali.

CITAZIONE

I due ragazzi, approssimativamente della mia età, erano leggermente feriti sulle braccia e sul volto, anche se uno dei due aveva anche una gamba medicata. Forse non era intenzione dei rapitori farci morire


Per le parole in grassetto è come sopra. Un'altra ripetizione. Inoltre il verbo "ferire" è seguito dalla preposizione " a " quando si indica che cosa è stato ferito. La frase avrebbe avuto maggiore scorrevolezza se fosse stata scritta così: " I due ragazzi, approssimativamente della mia età, erano leggermente feriti alle braccia ed al volto, ed uno di loro anche ad una gamba, opportunamente fasciata. Forse non era intenzione dei rapitori ucciderci".

CITAZIONE

Invece l'uomo gigante che notai anche durante il combattimento era pesantemente ferito e legato con molte più corde.


"Che avevo notato" è la forma verbale esatta.

CITAZIONE

Pensai fosse stata qualche guardia e infatti poco dopo la porta si aprì e entrò una guardia. Ma questa ci liberò e ci portò via di corsa. Non avevo idea di chi fosse, ma guardia o no fino a quando ci avesse trattato in quel modo mi sarebbe andata più a genio delle altre. Eppure quando mi tolse il bavaglio dalla mia bocca uscirono istintivamente delle parole.


Dove sono le virgole ed i punti e virgola? °° Usi la punteggiatura in modo pessimo, vedi di migliorare. Allora voglio farti notare che quando la congiunzione "e"
è seguita da una parola iniziante per vocale, si aggiunge la "d". Non ripetere le stesse parole (guardia in questo caso), ma usa pronomi o sinonimi. "Mi tolse il bavaglio dalla mia bocca" è brutto perché il pronome "mi" indica già che il bavaglio sta sulla tua bocca. ( Dove cavolo può stare un bavaglio? xD)
Usa periodi più lunghi per mezzo di virgole e non stoppare le frasi così come in questo periodo. Sarebbe stato meglio scrivere così:
"Pensai fosse stata qualche guardia ed infatti, poco dopo, la porta si aprì e ne entrò una che ci liberò, portandoci via di corsa. Non avevo idea di chi fosse, ma guardia o meno, fino a quando ci avesse trattato in quel modo, mi sarebbe andata più a genio delle altre. Quando mi tolse il bavaglio, non potei però evitare queste parole."

CITAZIONE

Si mostro uno Shinobi del villaggio di Kiri


La frase corretta è " Si mostrò come uno Shinobi del Villaggio di Kiri."

CITAZIONE

Sarà per la situazione passata o per il mal di testa, ma quella è stata la migliore dormita di tutta la mia vita anche se fatta in un luogo scomodissimo, ma mi faceva apprezzare il valore della tranquillità, che capii un ninja può apprezzare per poco tempo nella sua vita tra una missione e l'altra.


Se nella narrazione usi il passato, devi continuare ad usarlo. Ti riscrivo la frase nella forma corretta: " Sarà per la situazione passata o per il mal di testa, ma quella fu la migliore dormita di tutta la mia vita, anche se fatta in un luogo scomodissimo, che comunque mi face apprezzare il valore della tranquillità, che un ninja può provare per poco tempo, tra una missione e l'altra, nella sua vita. "

CITAZIONE

Al mattino aprii gli occhi e lessi negli occhi del nostro guardiano la stanchezza pura


Ripetizione di lemmi uguali, come sopra. Cerca di non riperterti o la frase diventa cacofonica.

CITAZIONE

Dopo che i due ragazzi furono fuggiti, perché fuggirono letteralmente ad una velocità mai vista, il maestro si degnò di darmi il benvenuto, come se fosse stata la cosa più naturale del mondo dopo che mi avevano: massacrato, drogato, rapito, legato, lasciato a marcire per ore in un'abitazione sperduta e poi liberato amabilmente. C'era anche da dire che io nel mio carattere ero pura indifferenza ma non mi sentivo così pazzo a voler diventare ninja affrontando una vera missione e sperimentando sul campo se ero portato. Mentre pensavo, il maestro continuava il suo sermone.


Ah, queste virgole!Chissà dove sono sparite! :patkill: . I due punti in quella situazione non c'entrano proprio. E nell'altra frase in grassetto forse volevi dire che " che per il mio carattere risultavo indifferente, ma non così pazzo da voler diventare ninja affrontando una missione...".

La cosa più importante che voglio farti notare è questo punto:

CITAZIONE

Il maestro applaudiva. Non capii se però applaudiva ridendo perchè ero arrivato in cima o perchè saltando sottosopra ero caduto da 20 metri di altezza sul suo amico gigante.


Tu non puoi assolutamente muovere il mio Personaggio senza il mio permesso. Questo tipo di azioni, nel Gdr, sono etichettate sotto il nome di "Autoconclusive". Ti spiego cosa è l'autoconclusività.
L'azione autoconclusiva è una azione che si conclude senza la possibilità di terzi di intervenire o dell'altro player di intervenire, quindi l’azione descritta avviene. Questo tipo di metodo è concesso esclusivamente per la difesa, infatti è il player a decidere, in modo autoconclusivo, se l’azione avversaria avvenga oppure no.
Se utilizzata in fase offensiva è da considerarsi grave errore, infatti gli attacchi devono essere ipotetici, cioè occorre lasciare la possibilità all’avversario nel decretare il loro esito.
Si tenta sempre di portare a segno il colpo non lo si da mai. Sarà l’avversario a schivarlo oppure a subirlo, rimanendo attinente al realismo della situazione.
Per il resto l'allenamento non presenta grandi errori, esclusa la punteggiatura. Mi raccomando di rivedere quest'ultimo aspetto, perché è la punteggiatura a determinare il modo in cui il tuo post viene letto, e dunque interpretato. Non sai quante volte mi sono dovuto sorbire le lamentele del boss sul mio uso della punteggiatura, finché non ho imparato ad usarla correttamente xD
Beh il voto lo avrai alla fine del mio post tra stasera e domani. Leggiti bene le correzioni più di due volte e soprattutto prima di postare un qualche cosa, rileggilo più volte per vedere se ci sono errori e se la lettura è scorrevole. Usa il microsoft word( o un altro creatore di testo) per correggere gli errori di distrazione. E poi scrivi sempre con la fantasia che ti anima!



Edited by .:Namikaze Minato:. - 15/11/2008, 17:38
 
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