Investigazione nella Contea, Corso Kr-8

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.:Namikaze Minato:.
view post Posted on 7/11/2008, 23:26 by: .:Namikaze Minato:.




» Ombra nella Notte,
» Giorno I, ore 24.


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Sentivo urla confuse, gente che si scontrava in superficie. Quell'attacco - dovevo proprio ammetterlo - era stato rapido ed inaspettato. In cuor mio speravo che gli studenti stessero bene. Dopotutto erano con Bosu, e quel vecchio furbacchione avrebbe fatto di tutto per mantenerli in vita. Inoltre essi potevano rappresentare anche una buona merce di scambio per eventuali trattative con il governo. Mi diedi dello stupido per come mi ero fatto prendere alla sprovvista, anche perché avrei dovuto immaginare che la banda avesse degli infiltrati che gli passassero informazioni. Probabilmente all'interno del villaggio colpito, Tanzou, vi era qualche talpa.
Mentre a testa in giù, con i piedi e le mani aderenti alla parete di terra, nell'angolo più buio, riflettevo, sentii una voce dire:

« Stupido di un Kiriano. Nessuno può sognare di prendere Gogumi, maestro della terra! »

Un vero buffone patentato, pensai subito. Non poteva vedermi, probabilmente pensava che fossi morto nel burrone da lui creato. Per questo - dall'angolo buio in cui mi trovavo - riuscii a vederlo in volto. E compresi. Lo avevo già visto non molto tempo fa. Sorrisi malizioso. Ora sapevo chi era. Le cose cominciavano a quadrare.
Improvvisamente sentii delle urla. Una nuova voce che non avevo udito prima, ma che sembrava molto giovane. Una lieve nota preoccupata increspò il mio viso ed i miei occhi per un attimo rilasciarono emozioni contrastanti. Dovevo uscire al più presto da quel buco, ma non prima che quella gentaglia si fosse allontanata. Il piano era semplice. Una banda di ladri, un nascondiglio segreto, ragazzi in pericolo ed un solo Kaguya.

[...]


L'accampamento era nascosto dietro due colline, che si stagliavano basse alla fine della foresta. Era composto da un recinto quadrangolare di 100m x 100m. Tre erano le sentinelle di guardia, poiché il quarto lato era praticamente attaccato alla base della collina e non v'era bisogno di protezione. Qualsiasi attentatore sarebbe stato subito avvistato con facilità. Il problema più grande per la banda di malfattori - e loro lo sapevano bene - poteva provenire solo dalla foresta, dove gli alberi enormi coprivano la visuale. L'ombra era netta e così oscura da mettere paura anche ai demoni più crudeli.
Quando mi affacciai dal folto della cima di un albero, notai che la notte di luna piena mi sfavoriva. Sarei stato facilmente avvistato al primo avvicinarmi. E colpire a distanza la sentinella appostata sulla torretta di legno, avrebbe significato soltanto svegliare l'intero accampamento. Come potevo salvare i miei studenti ed il mio aiutante?Una civetta si udì lontana. Il tempo scorreva e le torce lungo le porte dell'accampamento palizzato si stavano lentamente consumando. Se si fossero spente, le bestie selvatiche avrebbero cominciato a scorrazzare per l'intera area.
Un'idea malsana prese lentamente forma nella mia mente. Forse c'era un modo per far fuori le sentinelle. Unii le mani nel sigillo della Pecora, richiamando allo stesso tempo il chakra. L'addome si contrasse infatti ed un'affluenza di energia proruppe dal mio Tatien confluendo nel sistema circolatorio e dirigendosi verso gli tsubo di tutto il corpo, ma in particolare verso quelli presenti sulle mani, che unite nella posizione speciale, evocarono la tecnica di cui avevo bisogno. Con un leggero [pof!], divenni un gufo. Svolazzai lentamente verso la torre più vicina, dove la sentinella - leggermente stanca - svolgeva il suo turno di guardia. Mi appollaiai proprio sul lato destro del parapetto della torre ed attesi che l'uomo si accorgesse di me. Quest'ultimo infatti dapprima spaventato, si mise a ridere per la sua paura e rimase a guardarmi, mentre tubavo tranquillo. La morte arriva da chi meno te l'aspetti, pensai. Voltai la testa verso le altre due sentinelle. Erano di spalle verso le loro rispettive visuali e questo era proprio il momento di agire.
Veloce mi ritrasformai assumendo però le sembianze della persona che avevo di fronte. L'uomo sgranò gli occhi, strofinandoseli per vedere se avesse delle allucinazioni. Doveva essere sconvolgente trovarsi se stessi davanti agli occhi, soprattutto se quel sé era poco prima stato un gufo. Fu un attimo. Il mio kunai si abbatté sulla sua gola. Lo afferrai prima che cadesse a terra con un tonfo, e lo sistemai in modo che non fosse visibile. Recuperai il kunai e mi misi in posizione di guardia. Ora io ero la sentinella.
Il collega alla mia sinistra si voltò, facendomi cenno se tutto era tranquillo. La mia testa fece di sì, per poi tornare ad osservare la foresta. Velocemente davo degli sguardi all'accampamento, studiando la sua planimetria. Dovevo trovare al più presto la casupola dove tenevano i prigionieri. Prima però, avrei dovuto mettere a tacere le altre due guardie. Misi la mano nella sacca porta- shuriken. Ne presi due. Sentivo il metallo freddo tra le dita, ne palpavo la forma acuminata a stella. Il primo movimento fu rapidissimo e puntò alla collo della sentinella alla mia sinistra. Voltandomi veloce dall'altra parte, lanciai anche il secondo, nello stesso punto. Non si udì alcun rumore, tranne quello dei corpi che si accasciarono lentamente sul piano della torretta. Gli shuriken erano penetrati nella gola, evitando che ne fuoriuscissero rumori ed uccidendoli sul colpo.
Mantenendo lo stesso aspetto, scesi dalla torretta e più silenziosamente possibile iniziai a girare per l'accampamento alla ricerca di Bosu.
Notai che una capanna aveva delle sbarre alle finestre. L'unica.
Lì dentro, pensai. Mi accostai alla finestra dando un veloce sguardo all'interno. Erano lì, tutti e quattro. Come tutti e quattro? Chi diavolo era l'altro ragazzino? Da dove era spuntato fuori? Il mio cervello collegò subito. Quelle urla che avevo sentito, mentre ero nella voragine. Ecco di chi erano.

Un rumore alla mia sinistra mi fece trasalire. Un luce si stava avvicinando all'angolo. Feci appello al mio chakra, e dopo averlo concentrato nelle piante dei piedi, mi arrampicai veloce lungo la parete, salendo sul tettuccio della capanna e stendendomi su di esso in modo da essere invisibile. La guardia delle celle passò, non notando la mia presenza e concluse il giro perimetrale dell'abitazione andandosi nuovamente a sedere sulla seggiola davanti alla porta. Strisciai fino all'altra parte della casupola, estraendo il filo d'acciaio. La guardia se lo ritrovò alla gola. Tirai con forza verso l'alto e tenni teso il filo, finché l'uomo non smise di agitarsi. Uccidere a sangue freddo stava diventando un abitudine ormai. Ma in quell'occasione non potevo fare diversamente, anche perché più riuscivo a farne fuori senza essere scoperto, meno ne avrei dovuti affrontare in seguito.
Rovistai nelle tasche della guardia, sottraendo qualche arma e soprattutto il mazzo di chiavi. Iniziai a provarne alcune, finché dopo svariati tentativi, aprii la serratura.
La porta non cigolò - era stata oliata di recente - ed entrai. Trovai i quattro ragazzi seduti a terra, le mani ed i piedi legati da funi abbastanza spesse. Il kuani saettò verso le funi di Bosu, poi mi dedicai ai ragazzi. Tutti e tre mi avrebbero guardato stupiti, chiedendosi chi fossi veramente. Solo Bosu mi avrebbe riconosciuto subito.

« Avanti, veloci. Dobbiamo andarcene di qui al più presto. »

Li condussi fuori dall'accampamento, lontani dai loro rapitori. Al sicuro, almeno per il momento.


» Allenamento.
» Giorno II, ore 10.


Avevo tenuto il turno di guardia per tutto il tempo in cui i ragazzi avevano riposato. Quando si svegliarono, decisi di fare loro un bel discorsetto.

« Come avete visto. Qui non si scherza. Si rischia la pelle ogni momento. Chi di voi vuol tornare a casa e rinunciare può farlo ora. Dopo non ce ne saranno occasioni. »

I primi due ragazzi giunti al corso, alzarono le spalle. Diedi loro veloci indicazioni su come tornare a casa, poi mi dedicai al nuovo venuto, il ragazzo che sembrava dimostrare più coraggio di tutti.

« Bene. Prima cosa, complimenti per averci raggiunto e benvenuto al Kr-8. »

Lo guardai negli occhi.

« Come hai visto, i nostri avversari non sono tipi da sottovalutare. Quindi devo allenarti velocemente per riuscire a metterti su un livello di combattimento abbastanza vicino al loro. Per questo, ti spiegherò i segreti del chakra. »

Mi avvicinai ad un albero, lungo una quindicina di metri, le cui foglie ci riparavano dal sole.

« Il chakra è un particolare tipo di energia che può essere percepita dentro noi stessi e quindi usata grazie a particolari tecniche di allenamento e meditazione. Esso è la fusione tra energia fisica, detta Stamina, ed energia psichica, detta Spirito. Le due energie si uniscono in un punto preciso del corpo, il Tatien, che si trova due dita sotto l'ombelico, e da lì si distribuiscono nel corpo come un'unica energia, attraverso un sistema circolatorio speciale, detto Sistema Circolatorio del Chakra, che attraversa tutto il corpo. Questo sistema conta 361 punti particolari, detto tsubo, da dove fuoriesce il chakra all'esterno, ed "otto porte", dette Cancelli Celesti, che regolano il flusso del chakra nel corpo. Alcune tecniche di controllo del chakra e di richiamo del chakra le avrai già affrontate da piccolo, mentre imparavi le tecniche più basilari dell'arte ninja. Ora invece imparerai a dosare il chakra, a controllarlo bene e, ma soprattutto ad indirizzarlo dove ti interessa. »

Mi arrampicai sul tronco dell'albero usando i soli piedi, e dopo aver raggiunto un'altezza di cinque metri, tornai indietro.

« È possibile creare un tipo di chakra particolare, detto chakra adesivo, che ti permette di arrampicarti su superfici verticali o particolarmente lisce. Tuttavia non è facile come a prima vista. Per prima cosa devi richiamare il chakra dal corpo e concentrarlo sotto le piante dei piedi, dosando bene la quantità di chakra e tenendo un flusso costante. Se concentrerai troppo poco chakra, i tuoi piedi non aderiranno e cadrai. Se invece concentrerai molto chakra, molto chakra, forse spezzerai la corteccia, cadendo lo stesso. »

Lo guardai.

« Hai un giorno di tempo per imparare a usare il chakra adesivo. Datti da fare. Per stasera ti voglio sulla cima di quell'albero. »

Gli sorrisi e mi avviai verso Bosu. A quest'ultimo detti pochi sbrigativi ordini: procurare del cibo e fare la guardia. Io avrei sonnecchiato un po'. La notte precedente era stata molto attiva. A quanto pare, prima di potermi vendicare su quella specie di ninja scava buchi, avrei dovuto addestrare il mio unico studente. Se avesse imparato a padroneggiare il chakra con questo esercizio, e con quello che gli avrei proposto l'indomani, il suo livello sarebbe nettamente aumentato, poiché quel tipo di controllo era difficile anche per ninja di grado più elevato. Sapersi controllare è un'azione sempre molto difficile.

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Legenda:

Narrato
« Parlato »
« Parlato Gogumi »
« Parlato Bosu »

Il Pensato è accorpato al testo.

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OFF Gdr



Bene. .Jack e Mike3000 hanno ufficialmente abbandonato il corso, quindi sono bocciati.
Per quanto riguarda te, Sephirot, complimenti davvero. Un post abbastanza buono, anche se potevi approfondire qualche descrizione e qualche stato d'animo. Il tuo stile è regolare e lineare, ben costruito sintatticamente. Voto: 6 e 1/2

Per quanto riguarda il prossimo post, credo che tu abbia capito cosa devi fare. Prima cosa, devi descrivere le ore di prigionia. I tuoi sentimenti mentre eri legato, ciò che provavi alla vista dei tuoi compagni, lo stato in cui trovavi appena risvegliato. Poi descriverai la liberazione, soprattutto il fatto che la persone che ti stava liberando era un rapitore che avevi già visto. Poi descrivi la notte di sonno ed infine, la parte più importante: l'allenamento. Mi sembra inutile dirti che il tuo Pg non riuscirà subito ad usare il chakra adesivo. Se hai visto le puntate iniziali di Naruto, sai perfettamente che i due ninjia geni impiegarono un giorno o anche di più. Quindi più tentativi farai, più saranno descritti bene, più il tuo voto lieviterà. Mi raccomando: ricordati che la tua riserva di chakra non è infinita. Quindi più avanzerai nel tempo, più ti sentirai stanco.Ora mi metto a studiare la Rivoluzione Industriale per poi ritirarmi a letto, poiché sono esausto. Il minimo di righe da rispettare è 70. Datti da fare, caVo!Se riesci a fare bene il post, ti becchi l'energia gialla :addict:

Buon lavoro e buon post :riot:
Hai una settimana per rispondere al post. Se ti mancasse tempo e vuoi una proroga, basta chiederla. So che la scuola impegna tutti, come anche me del resto. :soso:

 
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