| Narrato * Pensato * ♥ Parlato ♥
Quel pomeriggio stavano accadendo troppe cose tutte insieme,per questo la mia testa era cosparsa di mille pensieri,incapace di distogliere l’attenzione dal più piccolo al più grande:non potevo credere ai miei occhi,eppure possedevo un’abilità innata,un qualcosa di solo ed esclusivamente mio,che conoscevo come un comune hobby ed invece si era rivelato molto ma molto di più.Sentire il mio potere ampliarsi in questo modo non poteva che sortire un buon effetto sulla mia sicurezza ed il mio ottimismo:una volta imparato a gestire l’arte dell’Origami,sarei diventata ancora più forte di quel che ero già,il che implicava un passo avanti alla realizzazione del mio obiettivo!Non vedevo l’ora di iniziare,ed apprendere da Akira,il Genin del villaggio della Foglia che improvvisamente mi era apparso accanto,illustrandomi come fare a sviluppare l’abilità.Inizialmente pensavo scherzasse,specialmente perchè nessuno all’interno del clan era dotato di tecniche del genere,dunque non potevo averla ereditata da altre persone,ad eccezione forse di un qualche lontano parente ormai defunto da tempo;poi,quando vidi che le mie mani si erano trasformate in piccole farfalle cartacee,capii che aveva ragione sin dall’inizio,doveva aver già visto qualcosa di simile da qualche parte.Era misterioso,quasi tenebroso per la sua tonalità di voce fredda e profonda,oltre ai suoi atteggiamenti,però non sembrava affatto cattivo,dato che si era offerto di aiutarmi a migliorare;si era interessato a me ed alle mie cose,nonostante fossimo sconosciuti,provenissimo da posti diversi,e avremmo potuto essere nemici nelle prossime fasi dell’esame.Che cosa lo spingeva a tutto ciò?Dalla sua espressione e dai suoi occhi non riuscivo a leggere nulla,era bravo a non lasciar trasparire i suoi sentimenti utilizzando la maschera della riflessione;sempre più grande era il punto interrogativo ad ogni momento che passava,così come la mia curiosità di scoprire la sua vera identità.Nah,infondo mi dovevo impicciare degli affari miei:chi ero io per voler sapere tutto di tutti?Assolutamente nessuno,in quanto persona comune e momentaneamente insignificante.Solo che..lo trovavo particolarmente interessante,ecco tutto,mi sarebbe dispiaciuto vederlo triste..ed in tal caso,se ci fosse stato un modo per tirarlo su,l’avrei aiutato volentieri.Ricercai i suoi occhi.. * Che tipo strano..non vorrei disturbarlo chiedendogli di allenarmi.. * ..senza successo.Prima era girato da un’altra parte,poi aveva cominciato ad avvicinarsi con passi lenti e leggeri,con il volto coperto dai capelli blu.Il cuore cominciò a palpitare fortemente:paura,ansia,gioia,non me ne riuscivo a rendere conto.Avevo solo la certezza che prima o poi sarebbe arrivato a poca distanza da me,ed a quel punto che cosa sarebbe accaduto?Mi avrebbe attaccato,mi avrebbe parlato,o cosa?Ero immobile,in piedi,col vento che soffiava leggermente scompigliandomi i lunghi capelli in direzione di Akira;come paralizzata,non ce la facevo a smuovere il minimo muscolo,ed ero sicura che il ragazzo se ne sarebbe accorto senza troppi problemi.Dannata me,che riuscivo sempre a fare figuracce davanti a chiunque,per colpa del mio scarso controllo dei sentimenti!Situazioni come questa ne avevo vissute parecchie,ed ogni volta era la stessa storia,che rabbia!Sussultai,dopo aver socchiuso gli occhi ed aver sentito un contatto esterno:la sua mano si era posata delicatamente sulla mia spalla.Bastò questo affinchè tutte le mie funzioni tornassero alla normalità:sapeva farmi stare a mio agio anche con dei piccoli ed insignificanti gesti?No,mi sbagliavo:non era un gesto privo di qualsiasi valore,significava forse garbo e gentilezza,niente che avesse a che fare con qualcosa di male.Istintivamente si formò un lieve sorriso sulle mie labbra,intanto che egli volgeva lo sguardo al cielo ancora illuminato da un tiepido sole,ostacolato però da qualche nuvola rimasta dalla pessima mattinata.Non avevo più paura,non ero più tesa,non ero più felice,bensì ero tranquilla e rilassata come non mai.Qualche secondo di silenzio,poi intonò la sua voce cupa e profonda,talmente misteriosa che nessuno avrebbe potuto evitare di ascoltarla,o almeno questo era il mio pensiero.Raccontò una storia un po’ triste,che nascondeva del grande risentimento.Ecco il perchè del suo comportamento:gli ricordavo quella persona che aveva perso,quell’amica che possedeva la mia stessa abilità innata dell’Origami e che adesso non esisteva più,per cause veramente terribili.Mi veniva quasi da piangere a me,potevo benissimo immaginare quale dolore portasse nel cuore lui.Abbassò la testa,adesso eravamo più vicini che mai:voleva proteggermi,voleva aiutarmi,ed io non potevo che accogliere queste parole,anche se suonavano più come richiesta per liberarsi del rimpianto che portava da tempo. ♥ Ti ringrazio molto.. ♥ Mi superò,dandomi le spalle.La mia frase era corta,e povera di significato,ma non avrei saputo che cosa altro dire in un momento difficile come quello:temevo di ferirlo e peggiorare la situazione,oppure di sembrare troppo menefreghista ed opportunista nel pronunciare una battuta scherzosa.Infondo la gratitudine era il sentimento che al momento aveva preso possesso del mio cuore,dunque,benché le parole fossero poche e sciocche,erano sincere al massimo.Non avrebbe neppure voluto qualcosa in cambio,come potevo non provare affetto verso una persona del genere,nonostante non la conoscessi minimamente,tranne per la confidenza sull’amica defunta.Il tempo sembrava essersi fermato:tutto era inverosimilmente fermo,non tirava un filo d’aria,ed anche noi contribuivamo a tale situazione,rimanendo in silenzio e girati di spalle.Fu nuovamente Akira a parlare,però in maniera lenta e tranquilla,molto diversa dal solito,di conseguenza ne fui molto sollevata:cambiando argomento di discussione si voltava automaticamente pagina,imponendoci di pensare ad un nuovo obiettivo,che per me coincideva con il pieno sviluppo dell’innata,mentre,per il Genin,significava farmi da sensei di una materia che conoscevo a fatica,pertanto sarebbe stato decisamente più difficile completare questo addestramento.Sorrisi:non ero certo qui per mollare di fronte a simili problemi,al contrario avrei lottato fino a prosciugare tutte le mie forze per dargli soddisfazione.Come da lui precisato,prima ero riuscita a trasformare la mia mano in piccoli foglietti per puro caso,forse addirittura mi era stata data una mano dal destino,che voleva a tutti i costi farmi notare il mio latente potere.Tanto per cominciare,dovevo apprendere il perfetto controllo della carta,in modo da crearne una potente arma d’attacco e di difesa.Mi voltai in direzione del “maestro”,incontrando finalmente i suoi occhi dopo tanto tempo:erano chiarissimi,ma allo stesso tempo cupi e profondi,emanavano la solita aura misteriosa,caratteristica principale del suo ego,a quanto avevo compreso.All’inizio ero rimasta terrorizzata dalla capacità penetrativa del suo sguardo all’interno del mio,tuttavia,se prima avrei calato la mia faccia verso il basso,adesso la mantenevo tranquilla e rilassata,poiché non avevo nulla di cui allarmarmi.Mi limitai a prestargli attenzione.. * Si comincia.. * Come primo incarico,mi era stata assegnata la padronanza della scomposizione delle mani in foglietti,per poi imparare ad infondervi chakra e controllarne il moto;infine,come secondo incarico,mi sarebbe spettata la scomposizione delle intere braccia ed il conseguente controllo della carta da me creata.Era stato chiarissimo e precisissimo nella spiegazione,non avrei potuto chiedere di meglio;come aveva detto anche lui,ci avrei messo parecchio tempo ad assimilare il tutto,ma non avevo fretta,in quanto era pieno pomeriggio ed avevo tutta una nottata davanti per dimostrargli le mie capacità.Non appena constatai che il Genin aveva preso posizione appoggiato ad un albero,non esitai a cominciare:era tutta una questione di testa,più riuscivo ad immaginarmi ed a volere il compimento di una certa azione in un determinato modo,più erano le probabilità che essa si realizzasse.Era ovvio che ciò non era sufficiente,perchè erano richieste la concentrazione ed una grande padronanza delle arti ninja,che per fortuna non mi mancavano,sicchè non ci avrei dovuto impiegare troppo almeno a portare a termine la prima fase.Distesi le braccia leggermente in avanti,con i palmi delle mani rivolti verso il cielo.Punto primo:chakra,lo sentii fluire all’interno del mio corpo,pronto anch’esso ad aiutarmi,dunque lo accumulai in piccola parte sulla zona terminale dei miei arti,immaginando di doverlo scindere.Punto due:concentrazione ed intensione;mi sforzai di eseguire la dovuta azione,stringendo i denti e liberando l’energia che avevo raccolto poco prima,eppure il risultato non fu così positivo come quello che mi sarei aspettata:la carta che stava svolazzando sopra di me era troppo poca,inoltre non aveva una forma ben precisa,dannazione!Dovevo riprovare subitissimo.Attesi che la mano si rigenerasse,dopodichè riprovai lo stesso metodo precedente,però impastando più chakra nella zona interessata,sperando di raggiungere uno stadio migliore:prese vita una piccola moltitudine di fogli,decisamente di quantità maggiore,però non era sufficiente,dato che qualcuno era rettangolare,qualcuno triangolare e qualcuno non si poteva associare a nessun elemento materiale.Tsk,così non andava affatto bene,iniziavo a preoccuparmi:pensavo che i primi passi fossero i più semplici ed invece mi ero dovuta ricredere,date le circostanze.Era più facile a dirsi che a farsi,tuttavia..stavolta ce l’avrei fatta! * Forza Sasame non arrenderti! * Flessi leggermente le braccia in avanti,inoltre divaricai le gambe,piegando le ginocchia quel poco che bastava per tenere l’intero corpo in tensione,pronto a reagire a qualsiasi impulso il cervello gli avesse inviato.Chiusi gli occhi per immaginarmi la scena come se fossi nei panni di uno spettatore:feci scorrere il chakra fino alle mani,accumulandovelo in quantità analoga a quella della volta precedente,ovvero né troppa né troppa poca,quindi pensai di produrre un gran numero di pezzetti di carta dalla forma quadrata,tutti uguali spiccicati.Aprii di scatto le palpebre e liberai tutta l’energia:proprio come avevo stabilito,tanti quadratini bianchi fluttuavano sopra la mia testa,lasciandosi cullare dalla leggera brezza che mi avvolgeva.Ripetei il passo appena portato a termine,così da incrementare la quantità di carta intorno a me ed ammirare l’operato:a questo punto potevo dire che la prima fase dell’allenamento poteva dichiararsi conclusa per metà.Come fare a controllare tutto quel che avevo creato?A fare due più due erano capaci tutti:poiché la carta conteneva il mio chakra,essa avrebbe dovuto obbedire automaticamente ai miei comandi.Purtroppo,come mi aspettavo,non era così semplice.Mi voltai verso l’albero che era rimasto alle mie spalle,a circa due metri,e me ne allontanai di altri tre:per testare la padronanza sulla carta,i miei obiettivi erano farla volteggiare intorno a me per un certo periodo di tempo,per poi scagliarla,al mio via,contro il tronco.Lo spettacolo era bellissimo da vedere:decine di quadratini formavano una specie di vortice attorno al mio busto,alle mie gambe,alla mia testa,quasi fosse una barriera mistica;peccato che i singoli pezzetti non si muovevano secondo un preciso moto circolare uniforme:qualcuno andava più veloce degli altri,qualcuno seguiva un’orbita ellittica,qualcuno mi si scontrava pure addosso,provocandomi leggeri taglietti in diverse parti del corpo.Cavoli,era più dura di quanto credessi,e pensare che per ora,questa,era la carta sfruttabile da solo le mie mani.Non osavo neppure sfiorare l’espressione di Akira:la sua aria,ora come ora,invece di darmi fiducia e sicurezza,avrebbe peggiorato la situazione,mandandomi in crisi,cosa che momentaneamente stavo evitando.Piano piano osservavo che il chakra della carta rispondeva sempre più ai miei richiami.. * Forza Sasame,questo non è il momento di arrendersi! * Strinsi i denti ed aumentai il flusso di chakra all’interno del mio corpo,sforzandomi di imporre la mia volontà su quella del vento,per costringere le mie creazioni a seguire i miei ordini senza che venissero influenzate da altri agenti esterni.Avanti,solo un poco di più..Intanto che qualche gocciolina di sudore iniziava a farsi vedere sulla mia fronte,avevo raggiunto il primo obiettivo,sì!Adesso i foglietti percorrevano tutti una precisa traiettoria alla stessa velocità.Sorrisi,esultando dentro me stessa,per poi utilizzare ulteriore energia per lanciarli tutti contro l’essere vivente che avevo di fronte.Era incredibile la potenza di questa abilità..non credevo che semplice carta potesse avere potenza d’attacco tale da tagliare persino un albero.Sospirai e mi asciugai la fronte con la mano destra:ero già progredita,ma avevo fatto tanta fatica,utilizzando almeno un quarto della mia riserva di chakra;tutto il resto sarebbe stato impiegato per la prossima,più complicata,fase.Osservai i miei arti superiori:potevo veramente riuscire a trasformarli per intero?Sì,se me l’aveva detto Akira dovevo crederci!Le distesi interamente di fronte a me,parallelamente al terreno e vi infusi la metà del chakra che mi era rimasto,pensando di scomporle in tanti piccoli frammenti come avevo fatto per le mani.Tsk,il controllo di esso mi sfuggiva,tanto che sentivo la sua instabilità.Non dovevo mollare,tantomeno perdere l’attenzione!Vi accumulai ancora un’altra parte di quel che mi restava,approdando ad una migliore situazione:finalmente potevo avvertire equilibrio e stabilità,dunque ero in grado di stare più tranquilla per gestire meglio l’applicazione dell’Origami.Uno,due e tre:un unico sforzo per la realizzazione di un unico fine.Il chakra ribollì dentro di me come fiamme feroci che,trovata legna da ardere,cominciano a fare il loro corso:le braccia svanirono istantaneamente,diventando identici quadratini di carta.Avevo creato un caos tutt’intorno:molti origami continuavano a fluttuare,altri si adagiavano a terra,altri prendevano direzioni diverse in base alle varie correnti..no!Non dovevo lasciarmi sfuggire tutto proprio ora!Provai a far leva sull’energia di cui mi ero già servita,però non bastava;restava solo una cosa da fare:prosciugare tutte le mie risorse,fino all’ultima goccia.Le ultime forze,le ultime intensioni,le unii nell’unico ed ultimo tentativo che mi era concesso:migliaia di Origami,riuscivo a domarli tutti,dal primo all’ultimo.Per prima cosa,li feci tutti radunare a destra,poi a sinistra ed infine formai un vortice,proprio come prima.Non ci credevo..era meraviglioso!Guardai il Genin,sorridendo,ed eslamai: ♥ Yatta!Ce l’ho fa.. ♥ Non terminai la frase.Crollai,priva di qualsiasi energia,contenta del lavoro che avevo appena svolto.
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