| ~ Naruto ~ |
| | CITAZIONE ~Narrato ~Parlato ~Pensato ~Parlato di Washi ~Parlato di Pillow ~Quarto Giorno - Giovedì
" L'isola del Frutto "
~Svelto alzati. Siamo vicini all’isola, svelto. Arriveremo fra poco probabilmente.
~Siamo arrivati all’isola ? Che bello, aspetta che arrivo subito. Tu nel frattempo vai, ti raggiungo in men che non si dica.
~Con un balzo il giovane scese subito dal lettino e si diresse sulla poppa della nave. Da lontano si poteva scorgere l’isola del frutto. Sembrava molto piccola da lì, ma il ragazzo dal cappello di paglia era sicurissimo che da vicino sarebbe risultata gigante. Secondo la descrizione del padre, il frutto sarebbe stato trovato nel punto più alto della montagna, in una specie di santuario, isolato dal resto della vegetazione. Il capitano li avrebbe lasciati lì vicino, alle spiagge dell’isola, per poi far finta di allontanarsi. Verso la sera sarebbero ritornati, per riportare i due shinobi a casa, nella loro amata terra, Oto. La giornata era piacevolmente calda, anche per la presenza mitigante del mare. I marinai facevano finta di nulla, oppure non sapevano proprio niente dell’accaduto. Tutto sembrava procedere a meraviglia, ma era tutto troppo strano e la cosa non convinceva proprio il cauto chuunin di Oto. Washi, che aveva gia’ preparato in mattinata due zaini, pieni di borracce d’acqua e viveri, ne consegno’ uno al figlio, facendo così che se entrambi si fossero distaccati l’uno dall’altro, almeno sarebbero potuti sopravvivere. Senza più indugiare, i due Itaka saltarono sulla scialuppa e la fecero calare, a distanza di un miglio dall’isola. Allora iniziarono a remare per raggiungere l’isola. Mentre faticavano, Rufy chiese una cosa al padre:
~Ma se utilizzassi le mie tecniche per arrivare più velocemente sull’isola ? Basterebbe un semplice colpo d’aria ben piazzato per farci balzare lì.
~E secondo te io non avrei già usato le mie per arrivarci ? E’ meglio risparmiare il chakra. Uff, come dovrò mai comportarmi con te. Sei testardo e fai per giunta proposte assurde. Adesso continua a remare, che siamo quasi arrivati ormai.
~Va bene, va bene. Risparmiamo le forze allora, come dici tu.
~I due arrivarono in pochissimo tempo sull’isola, nonostante la notevole distanza. Appena sbarcati sull’isola, presero la barca e la trascirano per farla insabbiare bene, dopodichè presero gli zaini e si inoltrarono nell’isola, alla ricerca del “Frutto Miracoloso”. Delle grandi palme dominavano il paesaggio di quella meravigliosa isola. Sembrava completamente isolata dal mondo che la circondava. Era evidente che corsevava al suo interno qualcosa di molto importante… Rufy e Washi, infittendosi sempre di più nella flora dell’isola, potevano avere tempo per pensare al da farsi. Ma niente veniva in mente nè all’uno nè all’altro, dato che nessuno aveva mai visitato fino in fondo quell’isola e dunque non si sapeva la locazione precisa del frutto, tantomeno del tempio che lo custodisce. Dopo un’ora di camminare senza meta, i due trovano un sentiero, che decisero di seguire, ritenendo che li avrebbe condotti al loro obiettivo.
~Stiamo girando senza una minima certezza. Ci basiamo su delle stupide supposizioni, ma si può fare così ? Ma se invece di seguire il sentiero, andiamo sulla punta piu’ alta dell’isola ? Ci dovrà pur essere una montagna da qualche parte, da lì scommetto che si potrà vedere l’intera isola, e sarà molto più semplice trovare quel benedetto tempio.
~Non mi dire che sei già stanco, mi deludi. Sei sovrappensiero e questo vuol dire che tu stai cercando un’altra soluzione, possibilmente piu’ rapida, vero ? Bè, se credi di poter fare prima, ci possiamo dividere, tutto dipende dalla tua scelta. Per fare maggiore esperienza ti consiglierei di procedere da solo. Poi fai quel che vuoi tu, è una missione del resto, e non si deve scherzare.
~Prima mangiamo, poi ci divideremo, per me va bene, già. Ho voglia di un arrosto gigantesco.
~Al posto dell’arrosto gigante, Rufy si dovette accontentare di una doppia porzione di carne, ma non si lamentò, del resto era pur sempre cibo. Cosi’, dopo aver spazzolato via il tutto, rimase seduto a riposarsi un poco, il tempo necessario per riprendersi. Anche Washi fece lo stesso, e dopo aver spento il fuoco, si mise definitivamente d’accordo con il figlio, in modo tale da potersi congedare.
~Allora, adesso che ti sei rimpinzato, hai deciso cosa fare? Abbiamo solamente sei ore per recuperare il frutto, dato che per colpa tua abbiamo perso tempo e sono già le due del pomeriggio.
~Sisi, tranquillo ! Non ha mai fatto male riposarsi. Per me puoi andare, preferisco trovarlo da solo il tesoro. Non ti dispiace vero ?
~No affatto, anzi ... Magari impari a cavartela da solo. Se lo troverai tu il frutto, ti prometto che ti farò mangiare così tanto da farti scoppiare. Alla prossima diramazione ci divideremo.
~Così i due gloriosi shinobi, che si erano messi d'accordo, iniziarono ad avanzare rapidamente per la prima strada che avevano trovato, fino a quando finalmente, trovarono una diramazione. Washi continuò a destra mentre Rufy proseguì a sinistra. Entrambi non sapevano se i due percorsi avessero portato allo stesso obiettivo e se uno fosse stata una trappola. Ma un ostacolo bloccò il giovane ragazzo dal cappello di paglia, durante il suo percorso. Un enorme montagna, che doveva essere superato per poter passare dall’altra parte.
~Bè, il percorso porta dritto fin qui, quindi immagino si debba superare questa montagna. Il problema è: come faccio ad arrampicarmi fino a lì sopra? Ah, c’e’ una sporgenza, con un bel salto dovrei riuscire ad arrivareci.
~Utilizzando la tecnica Raffica di Suono, il ninja, impastando il chakra e concentrandolo nelle mani, scagliò l’attacco verso la superficie, accelerando con grande forza di circa sette metri, riuscendo ad aggrapparsi per un pelo alla sporgenza. Dato che ancora aveva appena iniziato a scalare la montagna, avrebbe dovuto eseguire altre volte quella tecnica. Così, cercando altre sporgenze, utilizzò sempre la Raffica di Suono, con l’unica differenza che, questa volta, per la forte pressione della tecnica sulla sporgenza, questa si spezzava e quindi, nel caso in cui sarebbe caduto, si sarebbe fatto parecchio male. Ma la fortuna era dalla sua in quei pochi minuti, nei quali riuscì, anche se faticando duramente, a superare la massa rocciosa. In questo modo potè continuare, anche se per la stanchezza, camminò invece di correre. Il problema successivo che dovette superare fu un fiume da superare, che era abitato da coccodrilli. Era evidente che quella era la strada giusta, dato che stavano degli ostacoli posti davanti a lui. Adesso pero’ doveva provare a pensare. L’unico modo che attualmente conosceva, per attraversare un corso d’acqua, era quello di concentrare il chakra nei piedi per camminare sull’ acqua. La soluzione era rischiosa però comportava un risparmio di chakra e quindi era favorevole. Altrimenti sarebbe potuto restarne senza nel momento del bisogno. Cosi’ optò per l’unica opzione possibile. Dopo aver estratto un kunai, compose il sigillo della pecora e rimase immobile fino a quando non sentì il chakra pervadergli i piedi. Allora, prendendo un bel respiro, cominciò a correre con l’intenzione di raggiungere la riva opposta. Quando mise il primo piede sull’acqua, sentì il movimento dei coccodrilli farsi sempre maggiore. Con il kunai pronto nella mano destra, aspettò un movimento sospetto delle acque…
~Ma come, non è successo niente ? Si vede che sono troppo forte, e il loro sesto senso gli ha detto di non attaccarmi ahahaha.
~I coccodrilli non avevano attaccato il genin. Per quale bizzarro motivo non l’avevano fatto ? Forse per paura ? O perchè qualcos’altro avrebbe atteso il giovane ? Non restava che scoprirlo insieme a lui. Ormai sicuro del successo della missione, il ragazzo continuò procedendo con aria allegra e sicura di se. Aveva rinfoderato il kunai, tanto era sicuro che nessuno l’avrebbe colpito. Mentre camminava però’, uno strano attrezzo lo incuriosì. Era un pezzetto di legno, rozzamente affilato e reso appuntito. Sembrava l’opera di uomini primitivi o comunque senza mezzi moderni a disposizione.
~Ma q-questo è un teschio!!! Ma allora ci abitava qualcuno qui !!! Che meraviglia !!!
~Come al solito, non si faceva mai prendere dal terrore. Grazie al suo innato coraggio, accompagnato da piena incoscienza, continuò il suo viaggio, ignaro alle peripezie che stava passando il padre. Infatti questo, durante la sua strada, aveva dovuto affrontare dei banditi, che erano interessati al frutto, e successivamente, dopo averli sconfitti con assoluta facilità, fu costretto a superare una trappola, costruita abilmente da qualcuno con punte affilate, simile a quella trovata dal giovane shinobi di Oto. Ma fra poco i due si sarebbero incontrati, per affrontare un nemico fortissimo, che li avrebbe impegnati in una sfida all’ultimo sangue.
~Figliolo, è andato tutto bene ? Alla fine le strade portavano tutte allo stesso punto. Raccontami come è andata.
~Ho superato una montagna con le mie tecniche, e un fiume in piena con dei coccodrilli. Sono a pezzi, ho usato moltissimo chakra, pero’ come vedi. Sono arrivato, eheh.
~Fattosi spiegare dal padre le sue avventure, i due salirono la scalinata che gli si presentò di fronte. Appena in cima, videro un’altare con il mitico frutto sopra. Questo assomigliava ad un enorme ananas, ma era multicolore; sembrava un frutto con tutti i colori dell’arcobaleno. Ma ecco il grande nemico dei due valorosi ninja di Oto. Un enorme uomo, pelato, con pantaloncini e maglietta nera, e senza scarpe, si presento’ di fronte a loro, con due un coltello in ciascuna mano.
~Salve a voi, o stranieri. Il mio nome è Pillow, e sono il capitano della conosciutissima ciurma dei Pirati della Capra Reale. Siamo dei predoni che fino a pochissimo tempo fa depredavamo tutte le navi che passavano in queste acque. Ma purtroppo oggi è successa una cosa bizzarra… LA MIA NAVE E’ STATA BRUCIATA E SPAZZATA VIA, CON TUTTO IL SUO EQUIPAGGIO !!! Voi non sapete niente, per caso ? Noi siamo arrivati su quest'isola a nuoto, altrimenti saremmo morti sicuramente.
~E ciao, Pillola-o-come-ti chiami. I Pirati della Capra Reale dici ? Si, mi ricordo che un pirata oggi, si era presentato con questo nome. L’abbiamo affonda tata io e mio padre quella barca, anche se devo dire che l’attacco finale l’ho dato io, ahaha. Hai dai subordinati deboli, lo sai vero ?
~Bene, anzi direi benissimo. Così so chi devo uccidere per vendicare i miei uomini, persi in mare. Per vostra fortuna, però è rimasto vivo il vice-capitano, oltre a me, e sara’ lui a darvi la lezione che meritate. Arigatoni, vieni qui !
~Immediatamente compari’ dietro il suo capitano. Questo aveva i capelli con dei piccoli riccioli, degli enormi occhiali scuri, e una maglietta rosa e pantaloncini verdi.
~Rufy, io combatterò contro il capitano, tu fai fuori questo tipo. E mi raccomando, sii svelto.
~Va bene. Ehi tu, con gli occhiali da stupido. Fatti sotto!!! Oppure sei anche stupido, oltre che brutto ?
~Quel bizzarro pirata prese subito due spade, poste sulle spalle, e attaccò Rufy con delle combo piuttosto semplici, che riusci’ a parare e schivare con facilità. Quest’ultimo non possedeva tutto il chakra, e quindi non poteva sprecarlo. Doveva centrare subito il nemico e farlo fuori al primo colpo. Cosi’ cerco’ pian piano ad allontanarsi dal suo avversario, ma non ci riusciva, dato che questo continuava ad attaccarlo, senza mai fermarsi. Cosi’, il genin saltò più in alto che potè, e quando fu nel punto piu’ alto, lancio’ tre kunai diretti al cuore, alla gola, e alla testa dell’avversario. Questo venne costretto a parare le armi, affinchè non venissero colpiti punti vitali. Ma questo diede il tempo a Rufy, di impastare il chakra e concentrarlo nel palmo della mano, per creare l’onda d’urto di enorme potente con la quale si era esercitato il giorno prima con il padre, distruggendo le sue armi.
~Turbine Sonico!!! Aaaaaaaaaaaaaah !!!
~Il giovane Rufy venne ferito alla spalla dal pirata, mentre caricava il colpo. Un dolore lancinante colse il giovane, che iniziò a perdere molto sangue. Ma la forza di volontà doveva aiutarlo. Con tutta la forza fisica e mentale che possedeva, cercò di muovere i palmi della mano, carichi di chakra. Tremava tutto, ma con un grande urlo riuscì a alzare di colpo le braccia e direzionarle verso il cuore.
~Muori, bastardoooooooooooooooooo!!! Per te è finitaaaaaaaaaaaaa!
~Pochissimo sangue uscì dal vice-capitano dei pirati, che oramai aveva gli occhi vuoti, privi di vita. Evidentemente i danni interni erano stati letali per lui. Il suo corpo cadde, dopo molti metri di volo, accasciandosi al suolo. Nel frattempo, il padre stava combattendo col capitano. Erano in perfetta parità, ma Washi, sfortunatamente per lui, aveva subito delle ferite sulla schiena, a causa di vari attacchi con la spada. Rufy doveva aiutarlo, ad ogni costo. Così penso’ bene, per una buona volta, di provare a distrarre l’avversario, dando al chuunin la possibilità di ucciderlo. Girò correndo, intorno ai due combattenti, fino a quando non si mise alle spalle di Pillow.
~Beccati questo, piratucolo da strapazzo.
~Ma il capitano riuscì con un calcio ben piazzato, rivolto verso dietro, a mo' di cavallo, a respingere Rufy, colpendolo nello stomaco. Ma diede al padre ugualmente, il tempo necessario per ucciderlo. Infatti, non appena aprì gli occhi, suo padre lo stava guardando, con aria felice e il frutto nelle mani. Erano riusciti nel recupero, e adesso dovevano semplicemente tornare alla spiaggia per farsi recuperare dalla nave da carico, che doveva già essere sulla strada del ritorno.
~Torniamo alla spiaggia, presto. Fra poco la nave tornerà. Dopodiche' ci rimpinzeremo quanto vorrai. Ti sei fatto molto male alla spalla ?
~Rufy scosse la testa, ma non poteva fare a meno di premere forte la mano sulla ferita, che gli stava causando una discreta quantita' di perdita di sangue. Senza indugiare, i due ninja ritornarono immediatamente indietro, seguendo un terzo percorso che avevano preferito non seguire inizialmente, composto dagli alberi dell'isola, i quali erano disposti in linea dal tempio alla spiaggia. Non appena questi tornarono sul posto, ormai distrutti, vennero raggiunti da una scialuppa, sulla quale si trovavano il capitano e un marinaio, i quali li riportarono sulla nave, e li rimisero in sesto.
Edited by ~ Naruto ~ - 17/8/2008, 15:09
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