Team 5 vs Team 4

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Shadow alkemist
view post Posted on 5/6/2008, 14:19




Qui si svolgerà la seconda prova fra Team 5 vs Team 4
CITAZIONE
Hinato Hyuuga (GiacoTemari)             VS           Ryuzaki Uchiha Hatake(† Violent Suicide †)
Naruto Uchiha(.:[ Naruto ]:.)                                Yuroi Uchiha(Nagato-Pain)

Il primo a dover postare è Giaco,successivamente Naruto;in seguito toccherà all'altro team. E così via.
Extra: Si vince con la resa avversaria,con assegnazione dei giudici,termine del chakra da parte dei membri di un team,morte dei membri del team. Si tende a precisare che la vittoria o la sconfitta sarà del team e non dei singoli e se un membro non posta o viene sconfitto,l'altro dovrà continuare da solo,potendo anche far avanzare alla prossima fase l'intera squadra
 
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GiacoTemari
view post Posted on 8/6/2008, 21:38




CITAZIONE
Narrato
Pensato
«Parlato»

CITAZIONE
Hinato restò fermo nel posto in cui si trovava,senza battere ciglio fino a che non avesse constatato che il pericolo era stato realmente neutralizzato.Tramite il Byakugan riusciva ad intravedere qualcosa di meglio rispetto agli altri,ma ancora non aveva raggiunto un livello tale da poter trapassare qualsiasi cosa,tantomeno nebbie e fumi.La situazione che gli si presentava davanti era quella di una grande esplosione,che oltre ad un grande botto,aveva causato il danneggiamento di alcune parti dell’edificio.Si chiese che cosa potessero pensare dei comuni passanti,nel vedere un bellissimo ed enorme castello,ed allo stesso tempo nel sentire provenirvi dall’interno dei rumori catastrofici come quelli;senz’altro sarebbero fuggiti dalla paura che qualcosa potesse travolgere pure loro,ma non c’era pericolo,poiché,stando a ciò che avevano constatato i ragazzi,non c’era possibilità che qualcuno vedesse alcuna parte del labirinto in cui erano stati condotti i team:ognuno là dentro,era a conoscenza solamente delle proprie peregrinazioni,ma non di ciò cui andava incontro.In quel momento,ogni piano d’appoggio della stanza tremava bruscamente,quasi ci fosse un terremoto,e per qualche istante era diventato tutto scuro,facendo prevalere il senso dell’udito su tutti gli altri che si rivelavano pressoché inutili;facevano eccezione gli Occhi Bianchi,i quali,seppur in minima parte,mettevano a fuoco le immagini in maniera più rapida e decente di qualsiasi altro apparato visivo.Dentro il giovane Genin c’era la sicurezza di aver portato a termine l’ennesima prova di questo esame,ma restava comunque una sensazione indicativa fino a quando non avesse veramente osservato le ceneri dello shinobi avversario,sparse per tutto il pavimento.Il fumo iniziò pian piano a diradarsi fino a cessare completamente,così come il continuo rumore delle crepe che si formavano attorno:un cratere immensamente esteso e profondo si trovava adesso nella stanza,ma non fu tanto esso a sorprendere i presenti,quanto il ninja che,apparentemente incolume,restava in piedi e a braccia conserte.Come era possibile che fosse ancora in uno stato pressoché perfetto nonostante avesse subito numerosi ed ingenti colpi?La mente di Hinato ebbe una piccola crisi e si gettò in parte nello sconforto:tutta l’impresa che avevano messo in pratica non era dunque servita a nulla e c’era da rifare tutto da capo?Anche gli altri dovevano avere avuto la stessa reazione,data l’efficacia prevista dalla strategia.Contemporaneamente i tre si misero in posizione di difesa,l’uno accanto all’altro,pronti a stabilire un nuovo piano,e sfruttarlo per togliersi questo nemico dalle scatole il prima possibile:le loro teste erano un insieme di sentimenti di vario tipo,che andavano dalla rassegnazione fino alla rabbia e alla sete di vendetta;tuttavia al primo posto c’era la volontà di diventare un Chunin,pertanto sentivano di non poter mollare per alcuna ragione.

“Così può bastare.Direi che la prova è stata svolta ottimamente,ma ciò non vuol dire che siate tutti degni di essere promossi di grado.Prego,adesso seguitemi,vi condurrò fuori da qui e vi dirò chi di voi potrà accedere alla fase successiva;non preoccupatevi,sono un Chunin esaminatore,non sono più un vostro avversario da ora in poi,quindi potete,anzi dovete,fidarvi di me.Niente domande per favore,vi verrà detto tutto quanto vogliate sapere a tempo debito.”

Detto questo,come se nulla fosse,il presunto esaminatore prese a marciare con passi sonori e regolari in direzione della porta d’uscita.Non si guardò mai alle spalle,come se in fondo non gli importasse di essere seguito o meno da coloro che fin’ora avevano utilizzato le loro forze.Questi ultimi si diedero prima delle occhiate:chi faceva intendere preoccupazione,chi serietà,chi incertezza,alla fine si giunse alla decisione di andare dietro allo sconosciuto,pur restando sempre e comunque in formazione,donde evitare alcuni attacchi a sorpresa.Così lo Hyuga si pose nuovamente in cima alla fila,con il Byakugan rigorosamente attivo.Varcarono la prima porta che si parò davanti,e subito dopo essa si stagliò un lungo corridoio dritto ma tetro,di dimensioni comuni,come fossero in una semplice abitazione:i muri avevano un colore bianco sgargiante ed uniforme e ad ogni tot di metri vi era appeso un quadro differente,le cui immagini però non furono notate dai ragazzi,che avevano in testa ben altro;il pavimento era pulitissimo e rivestito da un tappeto rosso,mentre il soffitto ospitava luci disposte in maniera omogenea,che si illuminavano al passaggio delle persone.Tutti questi elementi di pura bellezza e senso artistico,facevano presupporre l’effettiva fine della prima fase dell’esame,poiché nessuna stanza precedentemente visitata del castello,se non l’atrio e l’esterno,era così elegante e raffinata.In ogni caso,come era stato detto prima,era in dubbio la promozione dei membri del team,quindi significava che in un modo o nell’altro,per potersi permettere di giudicare chi fosse meglio o peggio,gli esaminatori avevano osservato i Genin di ogni squadra.Era molto strano che nessuno si fosse accorto di nulla,ma ora che ci ripensava,presi com’erano dal portare a termine il loro obiettivo,come potevano ricordarsi ogni volta che ci fosse la possibilità della presenza di qualcuno intorno?Strinse i denti:si era impegnato,aveva rischiato grosso,aveva dato tutto se stesso,ma sarebbe bastato per farlo accedere alle prove successive o sarebbe stato rimandato a casa con un misero giudizio?No,non poteva accadere una cosa del genere:sarebbe stato lo zimbello di tutti,ma specialmente del clan,che si sarebbe realizzato nel vederlo fallire per l’ennesima volta.Strinse anche i pugni,manifestando apertamente questo suo nervosismo che gli faceva venire anche le lacrime agli occhi,tuttavia non volle rompere inutilmente la quiete del luogo,anche perché sapeva che pure Kisuke e Kakashi stavano affrontando la stessa situazione psicologica.Furono cinque minuti terribili,che sembravano non passare mai,per lasciare i tre ninja nel bel mezzo di quella tensione che fin’ora si era fatta poco sentire.Un’altra porta si stagliò loro innanzi,e l’esaminatore la aprì tranquillamente,girandosi per la prima volta di profilo,scrutando in maniera fugace i membri del Team 5,per poi andare avanti e fermarsi al centro di un’area rotonda,totalmente ricoperta di decorazioni auree che riprendevano i motivi architettonici dell’entrata.Si girò,e dopo aver preso fiato,parlò con aria solenne.

“Hinato Hyuuga è pregato di seguirmi.Per quanto riguarda Kisuke Nara e Kakashi Hatake,aspetterete qui che un esaminatore venga a prendervi per condurvi verso l’uscita.E’ stato un piacere.”
«C-Ciao.. »

Girò i tacchi,lanciando un’ultima occhiata a Hinato.Quest’ultimo non seppe che fare,ma alla fine,in maniera impacciata,si apprestò a seguire il Chunin.Aveva pronunciato quella parola balbettando come al solito per la timidezza,ma in questo caso c’era anche dispiacere,perché i compagni di avventura non erano stati soggetti alla sua stessa sorte.Credeva che fossero tutti bravi allo stesso modo,tutti in grado di poter essere promossi,e invece errava;chissà che cosa aveva permesso ai giudici di definire lui come superiore agli altri due.Disattivò l’innata,tanto ormai non sarebbe servita più a nulla,ed abbassò la testa,continuando ad avanzare fissando il pavimento sottostante.Si sentiva triste e sconsolato,non riusciva a provare quella gioia che avrebbe voluto:probabilmente il Nara e l’Uchiha adesso stavano parlando male di lui,ed in parte sarebbe stato giusto,dato che ognuno di loro meritava le tappe successive dell’esame.Però così era andata,e non si poteva fare altro,se non andare avanti,orgogliosi di ciò che si era compiuto.

“Sei stato ammesso alla fase successiva,che si svolgerà l’indomani a mezzogiorno.Si tratterà di un incontro a coppie,quindi dovrai trovarti un compagno:combatterete per un limitato periodo di tempo,e se entro questo non sarà venuto fuori un team vincitore,sarà la giuria a decretarlo.L’uscita è da quella parte.Arrivederci.”

Di punto in bianco Hinato si incassò queste parole,e senza nemmeno avere occasione di fare domande o richiedere accertamenti,l’accompagnatore scomparve in una nuvola di fumo,lasciando il ragazzo davanti all’ennesima soglia.Si guardò intorno:non c’era nessuno.Sbuffò,e per un attimo sollevò gli occhi verso il soffitto,appoggiando la schiena alla superficie lignea che dopo avrebbe dovuto aprire:era stanco ed il solo pensiero di doversi trovare un compagno entro il giorno successivo gli fece perdere le forze restanti,perché non sapeva che ore fossero,chi fosse ancora in gara,chi disponibile,chi avesse terminato la prova e chi no.Con aria sacrificata,si tirò su in piedi e girò la maniglia della porta,vedendo con sorpresa che di fronte ai suoi occhi si stagliava il bellissimo giardino in cui si era seduto prima di cominciare il tutto.Fortunatamente il suo senso di orientamento gli consentì di ritrovare facilmente la strada di casa e,siccome prima ci arrivava prima si riposava,iniziò a percorrerla a corsa svelta.Non badò a chi fosse lì intorno,se non ad un ragazzo dai capelli neri che sembrava Akira,che,proprio per quest’ultima ragione,decise di andare a salutare.

«Ehi c-ciao A-Ak..S-Scusa,t-ti avevo scambiato per un’altra p-persona.. »


Guardandolo più da vicino l’aveva riconosciuto:era Naruto,un amico e compagno di classe di Goten.Talvolta li spiava quando erano insieme ad allenarsi,ovviamente senza cattive intenzioni.Non aveva idea di che persona potesse essere e di come lo avrebbe potuto trattare,ma,adesso o mai più,doveva farsi avanti e chiedergli se voleva essere il suo compagno per l’incontro.

«Ehm..Io sono l’unico che sono passato del mio team..e quindi sono rimasto senza c-compagno per la prossima fase..non è che s-sei d-disponibile? »


_________________

La mattina era arrivata in un batter d’occhio,tanto che Hinato non era riuscito a trovare tranquillamente riposo:molte erano le preoccupazioni che lo assillavano,a partire dal compagno che avrebbe avuto al suo fianco,per finire agli avversari che avrebbe dovuto sconfiggere.Ciò contribuiva a creare un’atmosfera di incredibile timore ed insicurezza,dalla quale non sarebbe potuto uscire facilmente come sperava.A peggiorare la situazione era il clima:nuvole bianche e grigie si ammassavano sempre di più,riducendo la luce a semplici spiragli,e facendo presupporre acqua in arrivo;sembrava proprio che manifestasse lo stato d’animo del ragazzo.Questo,immobile ed appoggiato alle porte del villaggio di Konoha,osservava il cielo che si velava progressivamente e rifletteva:c’erano molte persone che volevano essere come le nuvole,ovvero lasciare che fossero gli altri a fare le cose per loro;tuttavia non era affatto d’accordo,dato che lui si trovava in questa situazione,in condizioni di sottomissione,senza poter decidere nulla da sé;era sicuro che le nuvole sarebbero state della sua stessa opinione,che avrebbero voluto ribellarsi al vento,così da evitare di essere allontanate e portate via da dove desiderassero restare.Ognuno era il fautore del proprio destino,questo era uno dei messaggi che lo Hyuga voleva diffondere tramite la sua arte ninja.La brezza mattutina investì delicatamente il suo viso,arruffandogli il caschetto viola e riportandolo alla realtà.Si guardò intorno,e come si aspettava non c’era nessuno a causa dell’ora,benché il sole fosse cominciato a sorgere,diffondendo nell’aria i suoi caldi raggi che però trovavano poco posto in uno sfondo tappezzato come quello.Mancavano circa sei ore all’inizio dell’incontro ad eliminazione diretta,e per arrivare all’arena doveva correre velocemente,il che da una parte era positivo,perché sarebbe servito da riscaldamento,ma proprio perché la distanza da percorrere era alquanto elevata,sarebbe dovuto partire il prima possibile.Sbuffò:ormai le sei erano passate da dieci minuti e il Genin iniziò a pensare che Naruto non venisse più.Abbassò la testa:avrebbe dovuto combattere da solo contro altri due parigrado?Era impensabile potercela fare,tuttavia ci avrebbe provato lo stesso,per dimostrare la meritabile promozione.Si voltò un’ultima volta,apprestandosi a scattare in avanti,quando vide una figura in lontananza che si precipitava verso di lui:l’atteso alleato stava giungendo al punto di ritrovo..meglio tardi che mai.Tirò un sospiro di sollievo e si sforzò si scacciare l’immensa preoccupazione che lo dominava,per sorridere e pronunciare due paroline.

«C-Ciao..G-Grazie ancora per aver accettato la proposta.A-Andiamo ora..dovremo correre!»

Come al solito,Hinato non sapeva che dire in queste circostanze,anche perché,a dire la verità,non aveva senso dell’umorismo,tantomeno la capacità di socializzare facilmente con gli estranei,indi per cui propendeva per un noioso silenzio,che solitamente tra due alleati non dovrebbe esserci.Sperava che almeno sul campo di combattimento ci fosse una piccola intesa,che anche quel banale silenzio si traducesse in un indice di complicità e capacità di intendimento sufficiente per vincere senza subire troppi danni.Avevano preso la via più breve,quella del giorno precedente,attraverso le foreste,totalmente ombrosa e quasi fredda a causa della poca luce solare.Balzare con precisione sui rami gli ricordava l’addestramento eseguito il giorno in cui aveva sviluppato l’innata,ed in parte era anche grazie ad esso se adesso poteva contare su un perfetto(per il suo livello)controllo sul sistema circolatorio del chakra.Il tragitto era lungo e seguirono per molto tempo lo stesso itinerario,fino a che non ne giunsero al limitare,dove il paesaggio e la natura cambiavano,trasformandosi in distese erbose pianeggianti nelle quali vivevano una miriade di fiori colorati e profumati,e di conseguenza,altrettanti insetti che si cibavano dei nettari o delle foglie di questi ultimi.Infine percorsero una strada sullo sterrato che conduceva direttamente all’arena:un’edificio circolare senza il soffitto,al cui interno erano presenti diverse caratteristiche territoriali,quali terra,erba e acqua.Lo Hyuga aveva i brividi e tremava,poiché per la prima volta si trovava ad affrontare qualcuno contro cui non poteva assolutamente perdere;per fortuna,a rassicurarlo un po’,c’era l’Uchiha,che caratterialmente era tutto l’opposto,avendo infatti la misteriosa capacità di rallegrare gli animi altrui.Due shinobi all’entrata li condussero verso l’interno,tramite un lungo corridoio,i cui metri di estensione sembravano aumentare sempre di più,senza che lo spazio di fronte ai loro occhi lasciasse intravedere nulla.I passi rintoccavano sonoramente,creando un eco che si dissolveva dopo pochi secondi,alimentando lo stato di irrequietezza di Hinato,che continuamente stringeva i denti per evitare di tremare come uno stupido di fronte agli altri.Dopo l’abbaglio iniziale,i due Genin riuscirono a mettere a fuoco le immagini dell’area che li circondava,dunque cominciarono ad esaminare il territorio,per poi fermarsi al centro,ad attendere gli sfidanti.

«Vediamo di vincere,mi raccomando..Byakugan!»


CITAZIONE
Chakra: 200-10=190.
Stato Fisico: Illeso.
Stato Mentale: Preoccupato.
Armi Possedute:
» Kunai [x 5]
» Shuriken [x 5]
» Makibishi [x 10]
» Flash [x 2]
» Fukibari [x 10]
» Lancia Fukibari [x 1]
» Fumogeni [x 5]
» BombaCarta [x 5]
» Kit Medico [x 1]
» Tonico Azzurro [x 1]
» Tonico Rosa [x 1]
Armi Utilizzate:
//
Tecniche Utilizzate:
» Byakugan Livello 1 [10]
image
Al ninja che attiva questa innata compaiono dei segni sui lati del viso, vene scure per l’afflusso di chakra, che rendono i normali occhi bianchi dei possessori della bloodline ancora più inquietanti. Il fatto stesso derivato dal grande afflusso di energia attiva una serie di particolari vantaggi, che sono elencati di seguito.
-Vista a 200 gradi (contro i normali 100°).
-Vista telescopica frontale a 500 metri.
-Visione del sistema circolatorio del chakra, ma non delle porte e dei punti di fuga (quindi si riconoscono come false le moltiplicazioni che non possono fare tecniche).
-Possibilità di vedere attraverso oggetti poco spessi (fino ad 1 metro).
-In corpo a corpo la precisione è mediamente aumentata, al livello di un “principiante” tra i possessori di questa innata, perciò anche a questo livello si può aspirare a colpire punti di difficile raggiungimento con una buona percentuale di successo (circa il 70%, ovviamente possono sempre essere schivati).
-A distanza il discorso è simile , e il ninja che si avvale di questo potere ha una precisione abbastanza superiore alla media: i suoi attacchi a distanza (che comunque possono sempre essere schivati) troveranno il bersaglio scelto il 50% delle volte anche se questo è difficile da colpire.
-Per ogni Tecnica Avanzata effetuata con successo, si risparmia il 15% del consumo della Tecnica eseguita.
Consumo di Chakra per Turno: Bassissimo

 
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.:[ Naruto ]:.
view post Posted on 10/6/2008, 17:13




CITAZIONE
Narrato
Parlato
Parlato altri
~ Pensato



Tutto era finalmente giunto a termine. La combo dei tre genin era riuscita alla perfezione. Il loro avversario, un chuunin di Konoha, era stato sorpresa dalla prontezza degli esaminati, che lo avevano colpito, con tutta la loro potenza. Il suo corpo giaceva ormai a terra immobile e sembrava morto. Il castello era tutto scomposto e presentava qualche rottura dalla parte dei muri dove il chuunin era andato a sbattere. Questo pero' non aveva fatto neanche un' espressione di dolore, ne' aveva mai parlato. Ma all'improvviso, con una nuvoletta, questo scomparve, e compari' il vero chuunin, illeso, che non sembrava voler usare una controffensiva contro i tre genin. Naruto e i suoi compagni erano pronti ad ogni suo eventuale attacco, anche se non avevano ideato una strategia per la difesa. Ma tutto era silenzioso, quasi terrificante, fino a quando di botto, tutte le torce si spensero, lasciando al suo posto un inesorabile buio. Infatti era impossibile riuscire ad intravedere qualsiasi cosa. Neanche lo Sharingan avrebbe potuto aiutarlo, in quelle circostanze. Infatti l'unico punto debole dell'innata era quello. Ma Naruto cerco' ugualmente di trovare una soluzione, nel caso in cui il chuunin avesse solamente fatto finta di non voler attaccare i giovani.

Che succede, porco cane ? Ragazzi, non vi muovete e concentratevi!!! Non abbiamo ancora concluso il nostro compito. Dobbiamo farcela!!!

Ma Naruto era troppo agitato e il cuore gli batteva forte. Non sapeva dove voltarsi, cosi' rimase fermo e immobile. Ma un rumore sonoro lo scosse e lo allarmo' ancora di piu': era il chuunin che parlava con una voce parecchio bassa e forte, questo tossiva spesso, e di conseguenza i suoi discorsi erano molto interrotti.

State tranquilli ragazzi, non ho intenzione di farvi del male. Questa prova consisteva solamente nel vedere il vostro grado di abilita' contro un avversario piu' abile di voi, sia nelle caratteristiche, come nelle tecniche. Bene, questa e' la fine della prima prova dell'esame per le selezioni dei chuunin. Siete pregarmi di seguirmi, Rayga Hyuga, Lee Ragnarock, Naruto Uchiha. E' giunta l'ora di tornare a casa. Forse alcuni resteranno tristi, ma non dovrete preoccuparvi, ci saranno altre occasioni, e forse saranno proprio quelle che vi permetteranno di diventare ancora piu' forti di ora.

~ Sara' tutto finito ? Chissa' chi di noi sara' passato. Abbiamo tutti dato il massimo ed e' giusto che passiamo alle fasi successive. Ma non mi pare proprio che il discorso di questo chuunin sia servito ad incoraggiarci, anzi... qualcosa mi dice che non sono riuscito a passare la prova. Ma voglio vedere fino all'ultimo.

L'eccitazione di Naruto di aver passato la prima prova era contrastata dal timore di non essere riuscito a passare alle fasi successive. Mentre tutte queste emozioni si intrecciavano, una porta di apri, permettendo al Team 7, di abbandonare il labirinto nel quale avevano svolto la prima prova, guidati dal chuunin. Questo durante il tragitto prese una sigaretta, l'accese e se la infilo' in bocca, buttando un sacco di fumo ad ogni respiro. Naruto per poco non tossiva, dato che gli stava dietro ed era costretto a respirare tutto.

~ Se non fosse per il fatto che e' chuunin, gli direi io di smettere... maledizione, che sfiga che ho.

Per fortuna mano a mano che uscivano dal percorso intricato dei corridoi del castello gotico, la luminosita' aumentava sempre di piu' per cosi' dire. Infatti sembrava che erano passate solamente poche ore dall'inizio degli esami, quando in realta', le ore trascorse erano molte di piu'.

Mi scusi, quando usciamo da questo percorso?

Perche' devi tornare a casa dalla mamma ? Stai calmo che abbiamo quasi finito.

Grazie tante...

Doveva starsene veramente tranquillo, altrimenti lo avrebbe picchiato da un momento all'altro. La stanchezza si faceva sentire, a tal punto che si ricordo' di disabilitare l'innata, bloccando il flusso del chakra agli occhi. Naruto si volto' e chiese ai suoi compagni come fosse andata secondo loro la prova. Loro erano molto preoccupati, ma non sembravano proprio contenti di aver passato la prova.

Dai ragazzi, sono sicuro che siamo riusciti tutti a superare la prova. Abbiamo lavorato come una vera squadra e sono sicuro che gli esaminatori se ne sono accorti, non temete. Credete in voi stessi e superete qualsiasi cosa.

Lui era preoccupato almeno quanto loro, ma cercava di tirarsi su di morale. Non sopportava vedere qualcuno triste e incapace di vivere serenamente. Finalmente un' altra porta si apri' e i genin uscirono da quei corridoi, ritornando al salone centrale dove si erano ritrovati per iniziare la loro prova. A questo punto il chuunin disse:

Solamente per Naruto Uchiha il cammino continua: infatti gli esaminatori hanno scorto in lui qualcosa che voi due non avete. Io non so di preciso perche' questo ragazzo e' stato selezionato, a differenza vostra. Io sono stato solo incaricato di congedarvi e di dare a colui che ha passato la prima prova le nuove istruzioni. Adesso andate, e buona fortuna, ninja di Konoha.

Naruto era rimasto li' imbambolato. Non si aspettava proprio che fosse stato lui l'unico a essere stato capace di passare alla seconda prova. Aveva una voglia di urlare veramente molto forte e infatti questa lo vinse e diede sfogo a tutte le sue emozioni momentanee.

SIIIIIIII!!!! CI SONO RIUSCITO!!! SONO STATO IN GRADO DI PASSARE ALLA SECONDA PROVA!!! CHE BELLO !!!

L'urlo eccheggio' per tutta la sala principale del castello. I ninja presenti si tapparono le orecchie per non essere storditi dalla felicita' di Naruto, che stava quasi per compiere salti di gioia.

E pensare che dicono che gli Uchiha hanno tutti un carattere tranquillo e serio. Questo qui e' l'eccezzione che conferma la regola. Adesso datti una calmata, per favore.

Si mi scusi. Sono troppo eccitato, e non riesco a trattenermi!!! Mi dica quali sono le prossime istruzioni.

Bene, dovrai presentarti per domani mattina a mezzogiorno, non un minuto dopo, qui, per la seconda prova. Dovrai trovarti un'altro compagno che sia riuscito a superare la prima prova. In caso contrario, verrai squalificato. Inoltre in questa seconda prova il gioco di squadra servira' piu' che mai. Infatti se un solo membro della squadra perde, perdera' l'intera squadra. O passate tutti e due, o non passa nessuno. Adesso vai a casa a riposarti, sembra proprio che tu ne abbia bisogno. E ricordati ti trovare un compagno, se tieni alla tua promozione.

Non si preoccupi, sono fortissimo io, non si vede? E per trovare un compagno non sara' molto difficile, sara' lui a venire da me. E sara' tanto forte che sbaraglieremo tutti gli altri che sono riusciti a passare per pura fortuna.

Pure sbruffoncello il ragazzo... pero' devo ammettere che emana un' energia mostruosa. Questo qui fara' strada, parecchia strada...

Cosi' facendo, si diede dei pugni nel petto. E con un sorriso sfavillante usci' tutto allegro dal castello, per dirigersi di corsa verso casa. Scese le scale, e proprio mentre stava per partire verso Konoha, qualcuno si rivolse a lui con voce balbettante.

Ehi c-ciao A-Ak..S-Scusa,t-ti avevo scambiato per un’altra p-persona..

Naruto si volto, e lo guardo’ con aria incuriosita. Era uno Hyuga, e aveva tutta l’aria di essere anche lui un genin che aveva passato gli inferni degli esami. Aveva piu’ o meno la sua eta’, ed era visibilmente preoccupato, chissa’ poi per cosa. Quindi gli rispose con il suo solito modo di parlare spenseriano e diretto.

Ciao. Mi sembra di conoscerti… fammi pensare….ah si, tu sei Hinato Hyuga, ho sentito parlare di te da Goten Hyuga, un mio vecchio amico. Come sai adesso ha lasciato il villaggio e non lo vedo da un bel po’ di tempo. Dimmi pure.

Ehm..Io sono l’unico che sono passato del mio team..e quindi sono rimasto senza c-compagno per la prossima fase..non è che s-sei d-disponibile?

Il suo solito colpo di fortuna. Un ragazzo si era proposto di essere suo compagno di squadra per la fase successiva. Lui lo guardo’ e con aria molto felice gli disse:

Anche io sono l’unico rimasto del mio team. Mi farebbe molto piacere se io e te fossimo compagni di squadra, anzi ti devo pure ringraziare. Se non fosse stato per te, chissa’ dove sarei andato per cercare qualcuno. Be’, a questo punto ci vediamo domani verso le sei, che dici ? E visto che ci siamo, e vado pure di fretta, ti va di farti una bella corsetta verso il villaggio ?

Il paesaggio pomeridiano era veramente molto bello e coinvolgente. L'aria fresca, e gli uccellini che tornavano nei loro nidi, tutto sembrava ancora piu' bello e meraviglioso. A Naruto non venivano piu' in mente quei desideri di vendetta, o rabbia, che lo avevano dominato per quasi tutta la prima prova. Ora restavano solo lui, la sua forza, e il suo futuro compagno di squadra. Mentre correva tutto allegro verso il villaggio ripensava a tutte le emozioni trascorse poche ore prima, e che adesso poteva solamente ricordare, e chissa’, magari anche raccontarle a qualche persona per farsi dare complimenti. L’unica cosa che desiderava era essere riconosciuto dagli altri come un ninja rispettabile e potente, degno di ammirazione quanto tanti altri gia’ lo erano. Naruto non se ne accorse nemmeno, ma dopo pochissimo tempo gia’ poteva intravedere le porte di Konoha. Ma in realta’ era gia’ sera, e lui aveva fame. Dunque con un cenno saluto’ Hinato, che ricambio’, e fece una piccola deviazione per andare a mangiare un po’ di ramen. Come al solito il posto sembrava pieno, ma era rimasto un solo posto. Come un fulmine si slancio’, e si ritrovo’ pronto per ordinare qualcosa. Prese due maxi porzioni di ramen e le ripuli’ in dieci minuti. Il proprietario del negozio, Ichirochu, gli chiese come mai non fosse andato a pranzo da lui, e quindi ebbe la possibilita’ di spiegare la prova che aveva affrontato e superato la mattina. Tutti quelli che stavano dentro si congratularono con lui, e questo lo fece sentire molto incoraggiato e sicuro di se’. Ma un signore gli fece un discorso che lo mise in guardia.

E’ vero che hai superato la prova, pero’ ricorda che come hai ben visto, anche altri l’hanno superata. Quindi non pensare di essere il migliore. Domani dovrai affrontare due ninja, tuoi parigrado, con tecniche e abilita’ diverse. Quindi non dormire sugli allori e pensa a qualche strategia sfruttando anche le abilita’ del tuo compagno di squadra. Analizza tutto in fondo e riuscirai a vincere qualsiasi cosa. Non voglio scoraggiarti, e per questo ti offro un’altra porzione di ramen.

Naruto accetto’ ben volentieri e sembrava quasi essersi dimenticato del discorso di quell’uomo cosi’ saggio e cauto. Appena fini’, si alzo’ e diede a tutti la buona notte. Tornato a casa dopo una bella camminata, passata ad osservare la vista del villaggio di sera, e l’enorme palazzo dell’Hokage, ben visibile anche se circondato dal buio, chiuse la porta e si fiondo’ sul letto. Fu allora che lascio’ spazio a pensieri e sogni, che lo trasportarono per tutta la notte. Nuove strategia, nuove formazioni da combattimento, c’era troppo da formulare e troppo da ragionare. Lui non era un tipo riflessivo, a parte nelle situazioni dove e’ costretto a pensare prima di agire. Dormi’ profondamente, fino a quando non apri’ gli occhi piano piano, dirigendo lo sguardo verso una sveglia che appoggiata sul comodino di camera sua. Faceva le sei meno cinque.

~ Le sei meno cinque ? Ma e’ tardissimo!!! Merda, devo sbrigarmi!!! Chissa’ come sara’ arrabbiato Hinato. Allora… dove si trovano i vestiti ? Ah eccoli qui.

Naruto fu un razzo. Si sbrigo’ in soli cinque minuti, dato che fortunatamente, tutto il suo equipaggiamento, compreso di vestiario, era gettato su una poltroncina. Prese le armi, la fidata katana, il copri fronte e li sistemo’ ognuno al proprio posto. Dunque apri’ di scatto la porta, facendola sbattere contro il muro e parti’ correndo, con il dubbio di averla lasciata anche aperta. Tutto questo per andare incontro al suo compagno, che forse era gia’ partito senza di lui, convinto che questo non si fosse presentanto, forse perche’ convinto della sua debolezza.

~ Spero che ancora sia li’ ad aspettarmi. Devo sbrigarmi, devo sbrigarmi!!!

In realta’ Naruto credeva ciecamente nel suo nuovo compagno, anche se per lui poteva essere un perfetto estraneo. Lui aveva la strana capacita’ di dare fiducia in tutte le persone che incontrava o che comunque si dimostravano buone nei suoi confronti. Una breve occhiata verso l’alto, e noto’ che il paesaggio era stranamente peggiorato. Delle fitte nuvole grigie si addensavano piano piano, tralasciando fra di loro qualche spiraglio di luce, che gli ricordava un po’ il paradiso. Sbrigatosi a raggiungere il suo compagno lo vide, che lo attendeva ansiosamente alle porte di Konoha. L’unica cosa che gli potette dire non appena si avvicino’ fu:

Scusami per il ritardo. Non mi era suonata la sveglia. Eheh.

Con il suo solito sorriso voleva cavarsela. Ma si aspettava una reazione negativa dallo Hyuga, che invece gli rispose con voce timida.

C-Ciao..G-Grazie ancora per aver accettato la proposta.A-Andiamo ora..dovremo correre!

Si!!! Andiamo allora!!! Dritti verso la vittoria!!!

Cosi’ Naruto e Hinato presero il percorso utilizzato il giorno precedente: delle foreste. Naruto non parlo’ col giovane anche perche’ lo vedeva nervoso e emozionato proprio come lo era lui. Preferi’ rimanere in silenzio e riflettere sullo scontro che di li’ a poco avrebbero compiuto come team. Attraversarono anche delle distese erbose, quando finalmente giunsero su un terreno che li avrebbe portati di fronte all’arena dove avrebbero affrontare l’altra coppia di genin. Ancora non sapeva se questi fossero stati del suo villaggio o fossero di un altro paese, ma sinceramente non ci bado’ molto fino a quando non entro’ dentro. Furono due gli shinobi che li condussero al loro interno, e li congedarono semplicemente con un piccolissimo cenno. Allora lui e Hinato entrarono a passi lenti e cauti all’interno dell’arena, per analizzare il territorio. Un’enorme distesa di erba e terra, con un fiume che lo attraversava. L’elemento che piu’ preoccupava Naruto era senz’altro il fiume, infatti disse piano piano al compagno:

Spero sinceramente che i nostri avversari non siano di Kiri, sarebbe alquanto scocciante non trovi ?

Dunque si fermarono al centro dell’arena, proprio vicino al fiume. Fu allora che senti’ le fatidiche parole di Hinato, per la prima volta pronunciate con aria piu’ decisa:

Vediamo di vincere,mi raccomando..Byakugan!

Naruto poggio’ una mano sulla spalla del suo compagno, e con una pacca gli disse:

Non ti preoccupare, non sono venuto per farmi battere da due genin qualunque!!! L’importante e’ lavorare insieme, e dopo non dovremo preoccuparci di nulla. Pronto allora ? Sharingan!!!

Il combattimento sarebbe iniziato non appena i due avversari si sarebbero messi in posizione. In quel momento gia’ lui si sentiva piu’ vicino che mai allo Hyuga. Lo sharingan e il byagukan: una coppia innarestabile avrebbe giocato la propria partita proprio fra pochi minuti.



CITAZIONE
Stato Fisico: Illeso
Stato Mentale: Eccitato e sicuro di se’
Armi:
†Kunai x 3
†Shuriken x 4
†Katan x 1
†Uchiha Shuriken x 1
†Fili di acciaio x 4
†Carta Bomba x 1
†Tonici azzurri x 2

Tecniche Utilizzate:

~ Sharingan Lv "I"
SPOILER (click to view)
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Le capacità di questo doujutsu sono ancora a livello di un "principiante". La presenza di questo particolare attiva una serie di particolari vantaggi, che sono elencati di seguito.
- In corpo a corpo (fase difensiva) un portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari. A questo livello può avvantaggiarsi di questo potere una sola volta per turno. Grazie ad esso è però in grado di schivare in extremis anche gli attacchi più rapidi. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il portatore di sharingan guardi il nemico).
- Sempre in corpo a corpo (stavolta in fase offensiva) il portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari. A questo livello può avvantaggiarsi di questo potere una sola volta per turno, e solo se non l'ha già utilizzato in fase difensiva. Grazie ad esso è però in grado di indovinare il movimento di schivata nemico, rendendo insicure anche le difese più solide. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il portatore di sharingan guardi il nemico).
- Nel combattimento a distanza (fase offensiva) in ninja è in grado di attaccare con grandissima precisione anche i bersagli in movimento, cogliendo il punto esatto di un corpo circa sette volte su dieci. La precisione aumenta del 25%. Il ninja, se durante il turno non l'ha ancora fatto, può utilizzare la sua unica possibilità di preveggenza per anticipare il movimento di schivata nemico, rendendo uno dei suoi lanci davvero difficile da evitare. (perchè questo potere funzioni, è necessario che il portatore di sharingan guardi il nemico).
- Contro ogni tipo di illusione e contro tutte le tecniche che agiscono sulla percezione visiva, il ninja può vedervi "attraverso" se il loro consumo è pari a Basso o inferiore. Riconosce inoltre le copie che non sono in grado di effettuare le tecniche distinguendole da altri corpi.
Consumo di Chakra per Turno: Bassissimo
-Può usare la sua preveggenza, in fase offensiva o difensiva, una sola volta in ogni round; risulta inutile contro energie superiori
Consumo Di Chakra Per Turno: Bassissimo

 
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Nagato-Pain
view post Posted on 13/6/2008, 21:06





...Prima Fase: Rivelazione / Il nuovo compagno / Una nuova prova...




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Parlato altri


La prova appena terminata, creava ancora delle tensioni all'interno del copro del ragazzo che, ora, si riposava seduto in terra. L'oscurità della stanza che li circondava lo consolava e lo rilassava tantissimo, avrebbe voluto restare li per molto tempo, per riprendersi dalle fatiche appena compiute. Pensieri inutili aggrovigliavano le sue meningi e lo facevano rimanere cosciente. D'un tratto una porta in pietra alle sue spalle, si aprì ed un piccolo raggio di luce si fece spazio fra le tenebre. La sagoma di un uomo si delineava alla vista dei tre ragazzi; questo, avvicinandosi al chunin che prima aveva fatto da cavia per la loro prova, sussurrò qualcosa e, dopo, fece cenno al team di seguirlo. Un corridoio dritto, ma molto lungo, li portava sempre più vicini alla fonte della luce che prima li aveva illuminati...

Dove ci starà portando questo?...non sarà mica un'altra prova?...io sono sfinito, dichiarerei immediatamente la mia resa. Esami si, ma vorrei avere almeno la possibilità di uscire con le mie gambe da questo luogo così tetro e oscuro...

Voltandosi verso i suoi due compagni di team, che lo seguivano qualche passo più dietro, sorrise con fare incoraggiante e subito di rivoltò in avanti. Molte teorie sulla meta che stavano per raggiungere, gli affollavano la mente, ma egli cercò di rimanere lucido ed attento a ciò che gli accadeva intorno.
La luce si faceva sempre più grande finche non sfociarono in una sala ovale dove questa li abbaglio. I loro occhi, ormai abituati al buio, ci misero alcuni secondi prima di riadattarsi a tutta quella luce. Coprendosi gli occhi con una mano, come si usa fare appena svegli, Yuroi si voltò verso il chunin che se ne stava li a guardarli e disse...


Ehi!...allora? cosa dobbiamo fare?...

L'uomo, guardandolo con aria interrogativa e stringendo fra i denti qualcosa di lungo e sottile, esordì...

La prima sessione dell'esame, è terminata!...sono dispiaciuto di annunciarvi che solo uno di voi tre potrà passare alla prossima prova...

Detto questo, si avvicinò all'Uchiha e gli porse una lettera sigillata con il simbolo della foglia...

Yuroi Uchiha, queste sono le istruzioni per la prossima sessione. Per gli altri mi dispiace, potrete riprovare solo alla prossima sessione di esami. Arrivederci...

Dando le spalle ai tre, se ne andò lasciandoli un pò perplessi. Il genin teneva ancora stretta fra le dita quella lettera, quando si girò di nuovo verso i compagni. Il loro volto non trasmetteva tanta gioia, avevano uno sguardo triste e sconsolato, tipico delle grandi delusioni che la vita a volte ci offre.
Il volto di Yuroi, pur essendo felice il ragazzo, non emanava felicità a 180°, anch'egli era triste per la sorte toccata ai suoi due, ormai, amici. Così, facendo scivolare la lettera nella tasca dei suoi pantaloni, li guardò in volto ancora una volta e disse....


Ragazzi mi dispiace, non immaginavo di essere l'unico scelto per proseguire...anzi...voi siete dei bravi ninja...non lo credevo proprio che andasse a finire così...bhe ora vado non voglio tardare...ci vediamo...

Detto questo, si allontanò dagli altri due e si diresse verso l'uscita del castello. Camminando, distrattamente, aprì la lettera e ne lesse il contenuto: la prossima prova si sarebbe svolta in un'area di allenamento, non molto lontano da villaggio, avrebbe dovuto trovarsi un compagno perchè sarebbero stati scontri in 2 Vs 2, se non l'avrebbe fatto gliene sarebbe stato assegnato uno estratto a sorte...

Ed adesso a chi chiedo?...io non conosco molti ninja Genin come me...anzi...direi che non ne conosco neanche uno apparte Gaara e Tiziano...sarà un bel problema trovarne uno...

Stava ancora nel castello, cercando l'uscita, quando si ritrovò nell'atrio principale di questo, dove nel mattino di quel giorno era arrivato con la sua squadra, pieno di speranze e di energie. Ora si ritrovava da solo e dolorante ad ogni muscolo del corpo. Era stata di sicuro una giornata molto piena; guardandosi attorno vedeva solo altri ninja, chi triste chi felice. Purtroppo la storia era stata uguale un pò per tutte le squadre che avevano preso parte allo scontro, pochi erano passati. Fra i pochi Genin felici che riusciva a vedere l'Uchiha, molti erano già accoppiati, favoriti evidentemente da vecchie amicizie persistenti fra loro. Solo uno stava li da solo e con lo sguardo di chi non era stato bocciato; il ragazzo si fece coraggio dunque e gli si avvicinò...

Ehi ciao, io sono Yuroi Uchiha, piacere di conoscerti....senti un pò hai visto che ci si deve trovare un compagno per la prossima prova? io non ne ho uno...ti va di fare da team?...

Accompagnò queste sue parole, con un sorriso visibilmente nervoso e imbarazzato. Non aveva mai visto quel ragazzo nei dintorni dell'accademia e non sapeva neanche se questo aveva superato la prima sessione o meno. Restò li, quindi, con una mano tesa ad aspettare la risposta dell'altro. Quando questa arrivò, ed era positiva, si sciolse un pò e si rasserenò parecchio, anche in volto; scaricò la tensione con un movimento veloce delle mani e continuò il discorso...

Bene mi fa piacere, allora ci vediamo domattina verso le 7 davanti all'accademia, così avremo modo di andare al luogo d'incontro con gli altri senza fretta...lo conosco, si trova a non più di 4 ore dal villaggio...ora però vado a casa a riposarmi un pò, io sono distrutto, non so te...bhe allora ciao...

Congedatosi dal suo nuovo compagno di team, incominciò ad andare verso il grande portone che delimitava l'entrata dell'antico castello, arrivato li, si rigirò verso il ragazzo appena conosciuto e disse...

Mi raccomando, puntuale eh....

Dopodichè, spicco un grande balzo e scompari dai suoi occhi. Il percorso di ritorno a casa, sarebbe stato più dolce dell'andata, il sapore dell'essere riuscito a superare una prova difficile gli faceva toccare il cielo con un dito e quindi stanotte, forse, sarebbe riuscito a dormire bene come non capitava, ormai, già da 4 anni...

Non vedo l'ora di dare la bella notizia a mia madre ed a mio fratello...

Felicissimo, arrivò a casa in breve tempo. L'uscio dell'abitazione l'apri correndo e subito si diresse in cucina dove, di solito, la madre stava a lavare, cucinare e svolgere le solite mansioni casalinghe...

Mamma! mamma! ce l'ho fatta! ho superato la prima prova dell'esame! domani però si deve continuare, mi aspettando altri scontri, non è per niente sicura la promozione...cmq ora sono felicissimo...

La madre, un pò spiazzata da queste sue dichiarazioni, reagì molto animatamente, abbracciandolo e baciandolo sulla fronte...

Bravo figlio mio! tua padre sarebbe fiero di te...

Già papà, chissà cosa mi avrebbe detto lui...avrei davvero voluto dargli simili soddisfazioni ma purtroppo il destino a scelto diversamente...

Rattristato leggermente da questi suoi ultimi pensieri, si sedette sul divano presente nel salotto di casa e cominciò a riflettere sul giorno che stava per arrivare.
La madre, guardandolo ora più attentamente, si accorse delle molteplici ferite che il ragazzo riportava sulle braccia, sulle gambe e sui fianchi e preoccupandosi per lui, subito corse a prendere il kit per il pronto intervento che avevano nel ripostiglio di casa. Curandogli e fasciandogli le ferite, il suo volto era tetro e scuro, come se già sapesse che quelle cose non sarebbero state le uniche che il ragazzo avrebbe dovuto sopportare. Moltissime sono le sofferenze di un ninja, maggiore è il grado e maggiori queste saranno. Anche il Genin sapeva ciò, ma ormai aveva deciso, quella sarebbe stata la sua vita.
Una volta mangiato il cibo, preparatogli dalla madre, andò in camera sua per preparare l'equipaggiamento per il giorno successivo...


Katana...kunai...shuriken...sacca...bene c'è tutto...ah dimenticavo la cosa più importante...il coprifronte...

Tenendo in mano quel piccolo pezzo di metallo attaccato ad una fascetta color blu, un piccolo brivido gli risalì la schiena fino a fargli scuotere i capelli. Quello era il simbolo per cui molti ninja sacrificavano la loro vita ogni giorno, rappresentava la Foglia, il villaggio natale di alcuni fra i più grandi ninja mai esistiti, ninja considerati già leggenda da quelle parti...e chissà che il giovane ragazzo non sia destinato a farne parte.
La notte portò riposo ed energie....


|Il giorno del combattimento|



Il mattino arrivò dolce e sereno nei cieli di Konoha. Il solito raggio di luce che sbucava dai buchi negli infissi della camera del ragazzo, lo svegliò con un bagliore improvviso. Erano già le 6 e 30 e doveva sbrigarsi se non voleva arrivare in ritardo all'appuntamento con l'amico. Di corsa si alzò si diresse al bagno per lavarsi, l'acqua fredda lo finì di svegliare completamente e gli donò lucidità. A quel punto tornò in camera e si vestì con la propria tuta da combattimento, prese l'equipaggiamento ed infine si legò il coprifronte dietro la nuca, stringendolo fortemente.
Scese le poche scale che lo portarono al piano di sotto e, entrando in cucina, fece un cenno di buon giorno alla madre che era già indaffarata a lavare panni. Fece colazione con un pò di zuppa di latte e, alzandosi dal proprio posto a tavola, saluto la madre....


Ciao mamma, io vado, ci vediamo stasera spero...

La donna, guardandolo preoccupata, posò una maglietta nella vasca lavapanni e disse...

Stai attento...ricorda è sempre meglio riprovare l'anno prossimo invece di rischiare la vita...ricordatelo in caso di difficoltà...

Con un cenno della mano si congedò da questa e usci a passo svelto di casa. Il sole era già sbucato da dietro i monti ed illuminava le strade semideserte del villaggio. Passeggiando con le mani in tasca, cercava di rilassarsi il più possibile, di li a poche ore avrebbe affrontato uno degli incontri più importanti della sua vita ed arrivare teso come una corda di violino, gli sarebbe potuto essere fatale. La strada per l'accademia, gli riportò in testa vari ricordi del periodo accademico. Solo qualche mese fa sognava quel coprifronte che ora, invece, aveva saldamente legato in testa...

Ehhh bei ricordi...bei tempi quelli...sotto alcuni aspetti mi piacerebbe ritornare a viverli...

Ormai era arrivato davanti all'enorme edificio d'istruzione e, guardando l'orologio affisso poco sopra il portone di questo, vide che erano le 7 meno 10. Dopo pochissimi minuti, arrivò il suo compagno e una volta fatti i saluti di rito, si diressero alla zona stabilita per lo scontro fra le due squadre di Genin. Ci misero ben 4 ore e mezzo di cammino fra le foreste e le praterie caratteristiche del paese del fuoco, ma alla fine arrivarono. La zona era sorvegliata da qualche chunin della foglia ed uno di questi si avvicinò ai due per scortarli fino all'entrata dell'arena. Voltandosi verso l'altro disse, sorridendo...

Bhe gli ultimi momenti di calma eh...

L'entrata del campo di combattimento era rappresentata da un cancello di media grandezza, unica breccia nella lunga recinzione che circondava quel pezzo di terra. Due ragazzi già li attendevano al centro del campo caratterizzato da un fiumiciattolo e da qualche albero sparso intorno. Erano anche loro Genin della foglia, lo si notava dai coprifronte. Li aveva già visti da qualche parte, bhè forse nel villaggio, d'altronde erano quasi coetanei; uno gli sembrava di averlo già visto anche dalle parti dei quartieri Uchiha, evidentemente anche lui faceva parte del clan...

Ah ci stanno già aspettando...puntuali eh...

Una volta che i due team sostavano faccia a faccia, Yuroi squadrò bene quello avversario...

Allora vediamo un pò....dannazione...uno come sospettavo è un'Uchiha e a quanto pare ha già sbloccato lo Sharingan...l'altro invece...ah di bene in meglio...l'altro è uno Hyuga ed ha sbloccato anch'essi l'innata caratteristica del suo clan...sarà una bella gatta da pelare...

Girandosi verso il compagno disse ironicamente...

Che fortuna che abbiamo...abbiamo contro solo le due innate più temute nel paese del fuoco...ehehe...

Avvicinandosi ora di più al ragazzo che aveva di fianco, gli mise una mano sulla spalla e continuò sussurrando...

Ce la possiamo fare, le loro innate non potranno nulla se facciamo gioco di squadra, ok?...

Quindi si allontanò di nuovo e si mise in posizione per l'inizio dello scontro...

Vediamo un pò cosa sanno fare questi, oltre ad attivare la loro innata...



...Dati Ninja...


Energia: Verde
Chakra: 200 / 200
Stato mentale: Teso, speranzoso ed emozionato
Stato fisico: illeso
Equipaggiamento rimanente:
- 1 x Katana
- 10 x Shuriken
- 10 x Kunai
- 1 x Uchiha Shuriken
- 1 x Aikuchi
- 4 x Tonico Azzurro
- 1 x Makibishi
Equipaggiamento usato: //
Tecniche usate: //

 
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† Violent Suicide †
view post Posted on 16/6/2008, 22:55




CITAZIONE

† Narrato †

† Parlato †

† Pensato †

† Esterno †


† Depression Is Great †



Soffocante.
Ryuzaki come sempre non aveva pensato a tutto. Il suo piano in linea puramente teorica sembrava alquanto funzionale, se tutto fosse andato per il verso giusto avrebbero colpito e forse ucciso il loro nemico, mentre, se tutto fosse andato per il verso sbagliato, sarebbero riusciti quantomeno a impedire un'offensiva da parte sua, grazie all'impenatrabile barriera di fuoco da loro creata. Insomma, non avrebbero di certo buttato via chakra, un qualche effetto lo avrebbe sortito il loro attacco, esito sempre e comunque positivo. Ma c'era una pecca, una dimenticanza che ora i tre stavano pagando caro. Tutte quelle tecniche Katon da loro usate, in uno spazio così ristretto avevano fatto alzare esponenzialmente la temperatura del posto, facendoli quasi morire arrostiti. Ryuzaki era completamente zuppo di sudore, grosse goccie di esso imperlavano la sua fronte; alcune delle quali finivano nei suoi occhi e lo facevano lacrimare leggermente, provocandogli una fastdiosissima sensazione di bruciore. Il tutto durò circa dieci secondi, subito dopo il fuoco si diradò e tutti e tre i Genin guardarono oltre cercando di intravedere il misterioso figuro che solo pochi attimi prima avevano attaccato. Si reggeva con i piedi contro il soffitto, a testa in giù fissando con sguardo severo i tre ninja. Kazuyoshi non capiva come diavolo aveva fatto a spostarsi tanto rapidamente, per di più senza farsi nemmeno vedere. Ora, l'ipotesi che fosse molto più forte di loro, divenne una certezza. Il capo gruppo stava per proferire parola quando il Chunin si lasciò cadere al suolo con una capriola e sorrise benevolmente verso i tre, la sua espressione cambiò repentinamente. Si scrollò di dosso la polvere con dei rapidi colpi di mano e attese ancora qualche secondo prima di parlare. La sua voce era roca, dura e pareva annoiata da quella situazione.

† Salve a voi Team Otto di Konoha. Il mio nome è Iruka Momochi e sono un Chunin, detto in confidenza 'sto per divenire un Jounin; io ero l'ultima prova per voi, siete stati bravi, non siete riusciti a colpirmi e questo era prevedibile, siete solo Genin, ma devo riconoscervi un merito, mi avete impedito di contrattaccare, mi avete bloccato. Non era cosa semplice, in più siete stati pronti, avete elaborato un'efficente strategia in pochi attimi...ma scusate un attimo... †



Non aveva finito di parlare, il suo discorso era stato interrotto da un suono elettrico, da una voce appena udibile, una voce non umana, innaturale. Sì, infatti l'auricolare che aveva nell'orecchio Iruka stava gracchiando, segno inconfondibile che qualcuno lo stava cercando. I tre non potevano sapere cosa gli stessero comunicando, speravano solo che fosse qualcosa di positivo. L'espressione del suo viso rimase inalterata fino alla fine della comunicazione, ergo, i Genin non riuscirono a farsi un'idea di ciò che si erano detto. Senza indugiare oltre, il Momochi continuò con il suo monologo.

† Ho due belle notizie, una brutta e una neutra. Non vi chiederò quale volete sentire per prima, non posso permettermi di perdere tempo. Sappiate solo che mi dispiace di dovervele dare. Partiamo dalla cattiva, Kyuby Uchiha non è stato ammesso alla fase successiva del torneo, ci dispiace ma non ti abbiamo reputato idoneo. Misato Nara, tu passi per un pelo, congratulazioni. E infine, Ryuzaki, abbiamo notato la tua prontezza di spirito fin dall'accademia, ecco perchè sei stato a capo di questo gruppo. Hai dimostrato ancora una volta di saperci fare, sei stato ammesso alla fase successiva. Ma non è finita. La prossima fase inizierà domani mattina e sarà un combattimento a coppie, due contro due. Abbiamo valutato tutti i team e, Misato e Ryuzaki, voi non potete stare assieme. Preferiamo dividervi e farmi collaborare con altri. Il perchè non vi è dato saperlo. Ora io vi accompagnerò all'uscita del castello e da lì potrete fare ritorno alle vostre case. A voi due che siete passati vi sarà data una cartina con indicato il posto nel quale si terrà il combattimento, domani. Ora, appena uscite, cercatevi un compagno. Ce ne sarà per forza qualcuno libero. Andiamo, seguitemi all'esterno ora. †



† Mèrda, mi dispiace per Kyuby, dovevamo passare tutti, gli avevo promesso che saremmo passati tutti...non ce l'ho fatta a mantenere la mia promessa. Non sono riuscito in ciò che mi ero prospettato di fare, lui contava su di me. Ora però è inutile deprimersi, almeno Misato ce l'ha fatta e questo mi rende felice. Poi adesso, mi tocca trovarmi un compagno per il match di domani, chissà chi sarà. In più, spero proprio di non capitare contro la Nara, sarebbe troppo difficile riuscire a colpirla. Chi vivrà vedrà... †



Il gruppetto composto dal Chunin e dai tre Genin iniziò così una lunga passeggiata per il castello, si vedeva che era molto antico, probabilmente era stato edificato qualche secolo addietro; era pieno di opere d'arte, varie statue di ninja valorosi che si erano tutti distinti per qualche motivo, corazze in esposizione, arazzi raffiguranti scene di guerra, scene di caccia e cose simili. L'illuminazione era comunque scarsa e si basava solo su delle vecchie e maleodoranti lampade ad olio. Mentre scendevano una delle numerose scalinate che li avrebbero condotti all'uscita, a Ryuzaki parve di vedere un altro gruppetto di Genin, ma non ne potè avere la certezza, dato che subito svoltarono imboccando un altro corridoio ancora più buio del primo. Nella sua testa passavano diversi penseri, si chideva in continuazione quanti ne fossero realmente passati. Dovevano comunque essere pari dato che ci sarebbero stati i due contro due. Del suo team erano passati in due, mica male.
Ryuzaki non era mai stato claustrofobico, ma non ce la faceva più a restare in quel luogo così cupo e poco ventilato. Mai si era trovato a desiderare così fortemente di trovarsi all'aria aperta, sotto la splendente luce del sole. Fortunatamente, dopo una mezz'ora buona di cammino, tutti quanti sbucarono dal portone principale, proprio dov'erano entrati, ritroavandosi nello spiazzale dinnanzi al castello. Vi erano diversi ragazzi, molti dei quali Ryuzaki aveva visto prima di entrare. Avrebbe dato qualsiasi cosa per poter sapere quali fossero passati e quali no. Stava ancora pensando a chi chiedere aiuto per il combattimento, quando vide un tizio avvicinarglisi; disse di essere un Uchiha e questo non piacque particolarmente a Ryuzaki. Nonostante fosse in parte anche lui di quel clan, odiava gli Uchiha. Si credevano sempre i migliori, anche se da poco doveva ricredersi. Kyuby era un Uchiha e di certo non era sbruffone. Ad essere sinceri, nemmeno questo Yuroi parve spavaldo e tracottante, indi per cui, l'Hatake gli strinse la mano e accettò con piacere la sua proposta. In più, egli sapeva dove dovevano dirigersi, meglio ancora. Si diedero appuntamento per il giorno dopo alle sette di mattina, in modo tale da andare insieme a combattere. Ovviamente, a Ryuzaki andò benissimo quella soluzione; subito dopo, i due si salutarono ricordandosi reciprocamanete dell'appuntamento del giorno seguente. Egli però, non poter fare a meno di notare che Yuroi pareva più piccolo di lui di qualche anno e, ad essere sinceri, questo lo preoccupava leggermente. Sperava che nonostante la sua tenera età si dimostrasse valido in battaglia.
Il momento più doloro era giunto, il trio di Genin doveva lasciars, ogniuno avrebbe fatto ritorno alle proprie case. Ryuzaki per la prima volta da quando erano sbucati dal castello si concesse di sorridere, strinse la mano a Kyuby e abbracciò giocosamente Misato. Ora che la osservava meglio, con i vestiti strappati, doveva ammettere che era ancora più eccitante di prima. I suoi capelli biondi riflettevano la luce del sole, la suaa candida pelle scoperta, il suo viso stanco ma allo stesso tempo soddisfatto...erano una visione celestiale. Se non fosse stato per la sua timidezza, ci avrebbe anche provato, forse.

† Kyuby mi dispiace davvero per quello che è accaduto, comunque, non demordere e non smettere mai di allenarti. Misato, ti auguro buona fortuna nel prossimo match e...qualche volta dovremo uscire insieme. Comunque, ragazzi, oggi è nata la nostra amicizia, vediamo di farla durare il più possibile. Io adesso, vado, vi saluto! †


______________________________________________



† From The Inside †



Paranoia.
La serata non era di certo stata delle migliori. Già, a differenza di quanto si sarebbe potuto aspettare per un tizio che era appena passato alla seconda fase degli esami Chunin. Stranamente, Ryuzaki non era rimasto molto felice di quella sua promozione, la gioia che aveva provato al momento, quando l'aveva saputo, si era lentamente spenta con il tornare a casa, durante il tragitto. Gli ci erano volute ben tre ore per fare ritorno a casa sua dal castello, tre ore di solitudine nelle quali poter riflettere sugli esami Chunin, sull'imminente combattimento e, più in generale, sulla sua vita. Le sue crisi erano tornate a galla ancora una volta. Aveva una fottuta paura di perdere, sapeva che nei combattimenti per la promozione a Chunin, non era raro che qualcuno ci rimettesse la vita. Più volte erano capitate cose del genere e ciò lo impauriva tremendamente. Questo forse poteva lasciare perplessi poichè era noto che lo stesso Ryuzaki, qualche mese prima aveva tentato il suicidio. Aveva provato ad impiccarsi, proprio la sera prima del suo esame per divenire Genin. Qualcosa però era andato diversamente dai suoi piani, infatti (s)fortunatamente suo padre, lo aveva salvato in tempo. Lui poteva ammettere il suicidio, ma non voleva, aveva il terrore di essere ucciso da qualcun'altro. Nessuno poteva arogarsi quel diritto. In più, le sue paure erano fomentate dal fatto che, ne lui, ne Yuroi avevano sbloccato lo Sharingan. Chissà, magari i loro avversari avevano chissà quali terribili innate con le quali li avrebbero di sicuro fatti a pezzi. Si sottovalutava sempre, era nel suo carattere di mèrda farlo, era così e non riusciva a porre rimedio a ciò.
A causa di tuttò ciò, quando era rientrato a casa, verso le nove di sera, il suo umore era a pezzi, la sua malinconia quasi palpabile e nei suoi occhi, rossi dal pianto, si leggeva solo disperazione. Rientrato a casa aveva salutato a bassa voce il padre e si era diretto, cercando di sottrarsi alla vista del vecchio, in camera sua, voleva stare solo e riflettere su qualcosa. Il vecchio Sakumo però, non era il tipo da farsi mettere da parte così facilmente, per fortuna. Era salito in camera e aveva fatto parlare il figlio; Ryuzaki gli aveva raccontato tutto, delle sue paure e tutto il resto, si era sfogato proprio come faceva sempre da bambino. In cuor suo, il giovane Uchiha sapeva di potersi fidare ciecamente del padre, gli aveva sempre dato buoni consigli e lo aveva sempre fatto stare meglio, in un modo o nell'altro. Gli aveva raccontanto del suo passato, un passato assai poco facile, delle sue delusioni e delle sue aspettative future. Il succo di tutto era che non doveva mai arrendersi, doveva sempre credere in se stesso e magari, augurarsi di avere fortuna.
Grazie a quelle parole, Ryuzaki riuscì ad addormentarsi sereno, molto più tranquillo di com'era tornato a casa.

Il risveglio per Ryuzaki Uchiha Hatake fu dei migliori, su questo non vi erano dubbi.
Il padre infatti era stato gentilissimo, gli aveva preparato del caffè nero e forte, proprio come piaceva a lui e glielo aveva portato a letto, su un vassoio, insieme ad alcune brioche; inutile dire che il giovane Genin aveva trangugiato entusiasta il suo pasto, ringranziando Sakumo per quel gesto che di certo, lo aveva messo di buon umore. Se era vero che il buongiorno si vedeva dal mattino, quello sarebbe stato un ottimo giorno. Per le sei e mezza era pronto, il suo solito vestito aveva indosso, le armi tutte sistemate in punti strategici, due kunai per esempio erano nascosti sotto le maniche della maglietta, a maniche lunghe, che portava, pronti ad essere usati nel momento del bisogno. Pensava di aver preso tutto, quando si ricordò della sua arma segreta, l'Aracno. Finalmente avrebbe potuto mettere in azione il suo personale veleno. Spalmò un po di quella sostanza finissima, invisibile all'occhio, ma che emanava un lievissimo odore di limone su tutte le sue armi da mischia, quali makibishi, kunai e altro. In più, tenne in tasca due bocciette di riserva, era meglio non rischiare. In più aveva con sè del curry, l'antidoto, nel caso ne avesse avuto bisogno. Sperava però di non doverlo usare. I veleni non erano vietati a patto che non fossero mortali e quelo di certo non lo era, danneggiava sì l'avversario, ma non vi era alcun pericolo di morte. Ryuzaki non era un assassino ed era sicuro che non lo sarebbe mai diventato. Il solo pensiero di togliere la vita ad un'essere vivente lo faceva rabbrividire. Poi non valeva di certo morire per una promozione. Se gli fosse andata male, avrebbe riprovato più in avanti.
Prima di uscire di casa, Sakumo prese in disparte il ragazzo e gli parlò per qualche minuto, non permise il figlio di interrompere il suo monologo, era spedito, sapeva cosa doveva dire e lo avrebbe fatto tutto d'un fiato.

† Ah Ryuzaki, figlio mio, com'è difficile la tua età. L'adolescenza non è affatto un periodo facile e su questo penso siamo d'accordo. E' un periodo di cambiamento che coinvolge completamente il soggetto in questione. Questo capita a tutti, stupidi e arguti, belli e brutti. E' il periodo che segna il passaggio dall'essere bambini al divenire uomini veri. Spesso non è facile da sopportare questo lasso di tempo. Si litiga con i genitori, si hanno problemi con le ragazze, ci sembra che il mondo ci odii, ci si fanno paranoie inutili, come ad esempio le tue e si sta costantemente in bilico tra realtà e sogni. Io alla tua età, nonostante tutto, ero molto più aperto di te, più spaccone e avevo un notevole successo con le donne. Ma tu sei diverso, sei più sensibile di me, e questo ti fà onore. Sei una persona con sentimenti, non sei come la maggior parte che vive questo momento passivamente, tu ti interroghi, ti poni domande, ragioni, tenti di comprendere il mondo. Solo gli idioti vivono senza riflettere. Tu fra poco andrai lì e combatterai al meglio delle tue forze e ricorda, se mai ti dovessi trovare in difficoltà, arrenditi. Devi sempre tenere a mente, che non diventa Chunin solo chi vince, ma chi dimostra di avere le carte in regola. Spesso capire di non poter fare qualcosa è segno di grande maturità. Ora vai e fatti onore!†



Parole che toccarono il cuore del Genin, parole sincere da una persona che ammirava davvero.
Subito dopo uscì di casa e si fiondò per le vie, quasi deserte di Konoha. Mancavano venti minuti alle sette, era inn perfetto orario contando che da casa sua, all'accademia, posto nel quale avevano fissato l'appuntamento, ci volevano esattamente venti minuti, salvo imprevisti. Per fortuna, nessuna disgrazia rallentò la corsa di Ryuzaki, il quale arrivò puntuale all'appuntamento. Notò però, con un certo piacere, che il suo compagno era già arrivato, almeno era puntuale. Non persero troppo tempo dato che, a detta di Yuroi ci volevano ben quattro ore di viaggio. Durante il cammino i ragazzi parlottarono un poco, fecero maggiore conoscenza e cercarono di rassicurarsi a vicenda, facendo scendere la tensione della quale, erano entrambi vittime.
Arrivarono in tempo dopo tutto. Quando fecero il loro ingresso nell'arena il publico esplose in un sonoro boato, si vedeva che li stava aspettando da molto. Il campo di combattimento era enorme e un fiume lo attraversava completamente. Sarebbe stato utile, forse. I due avversari li aspettavano al centro dell'arena, così senza indugio, Ryuzaki e Yuroi li raggiunsero fermandosi ad otto metri di distanza, avevano il fiume sulla sinistra e i nemici di fronte. Subito un particolare assai poco gradevole balzò all'occhio del ninja dai capelli argentei. Uno aveva gli occhi bianchi, classici del Byakugan, mentre l'altro rossi e neri, con un tomoe all'interno. Sharingan. Quindi tre, dei quattro ninja che si sarebbero affrontati erano Uchiha. Forse era vero che gli shinobi di quel clan erano i migliori di tutto il villaggio della Foglia. L'agitazione stava prendendo il sopravvento nel corpo dell'Hatake, ma egli, con uno sforzo supremo si ingiunse la calma, che, fortunatamente arrivò. Era sereno, avrebbe combattuto e se fosse andata male, avrebbero riprovato l'anno seguente. Si mise in posizione di combattimento, sempre restando ad otto metri da loro, con il fiume sulla sinistra e Yuroi sulla destra. Le coppie si fronteggiavano, nessuna però, ancora prendeva l'iniziativa. Ryuzaki ne approfittò per parlare sottovoce con il compagno, assicurandosi di essere udito esclusivamente da lui.

† Yuroi possiamo farcela, sarò sincero. Il Byakugan e lo Sharingan hanno diversi punti deboli che dovremo sfruttare al meglio. Aiutiamoci a vicenda e tutto andrà bene. Se uno di noi dovesse trovarsi in pericolo di vita, l'altro dovrà dichiare immeditamente la resa della squadra. Se ci arrendiamo, sicuramente qualche Jounin o altro ci salverà dalla morte. Non possono permettere di far morire dei Genin davanti a tutta questa folla. Non siamo delle bestie, non siamo gladiatori. Siamo solo ragazzi...e adesso, che gli dei ci assistano. †

 
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GiacoTemari
view post Posted on 19/6/2008, 18:52




CITAZIONE
Narrato
Pensato
«Parlato»

CITAZIONE
Hinato aveva imparato a nascondere,alla vista degli altri,parte della sua preoccupazione,ma in questo caso si vedeva che era piuttosto teso:l’attesa degli avversari era alquanto snervante,soprattutto perché non conosceva chi si sarebbe ritrovato contro,sia come persone,sia per abilità a livello di ninja,e quindi era difficile poter stabilire sin dal principio come organizzarsi già dalla prima strategia.L’insegna fuori dall’arena li identificava come appartenenti al clan Uchiha,benché i loro nomi non fossero noti neppure al compagno di squadra.Forse nascondevano qualche sorpresa e si erano iscritti appositamente in quel modo per disorientare i nemici,o forse erano semplicemente membri della casata,chissà:lo avrebbero scoperto presto.Byakugan e Sharingan erano già molto potenti singolarmente,se uniti e giocati nella maniera più opportuna,avrebbero potuto sprigionare un effetto devastante,che nessuna coppia di parigrado avrebbe potuto battere o,quantomeno,respingere con facilità.L’esito della lotta sarebbe dipeso anche dalle innate,dalle tecniche e dalle abilità degli altri,ma era ovvio che,pur possedendo le più grandi conoscenze del mondo dei ninja,se non si sapeva applicarle nella dovuta maniera,si faceva una brutta fine.Lo Hyuga si morse il labbro:sarebbe potuta finire in qualsiasi maniera,e nonostante puntasse alla vittoria,ipotizzando il caso di sconfitta,avrebbe desiderato un combattimento estremamente prolungato ed arduo,sudato fino all’ultimo.Sarebbe però bastato quest’ultimo per fargli raggiungere l’obiettivo della promozione?Sì,doveva bastare,qualsiasi risultato fosse venuto fuori,altrimenti non sarebbe potuto tornare a Konoha:nel peggiore dei casi avrebbe deviato per i campi e le foreste,e sarebbe diventato un Mukenin,titolo non tanto dovuto al tradimento e desiderio di vendetta verso il villaggio natale,ma alla vergogna e all’incapacità di ottenere qualche soddisfazione.Chiuse gli occhi e strinse i pugni:doveva farsi forza e pensare positivo,proprio come c’era riuscito nella fase precedente,quando ancora faceva parte del Team 5 assieme ai due non ammessi,Kisuke Nara e Kakashi Hatake.Ogni tanto questi entravano ancora nei suoi pensieri,e sempre di più non si capacitava dell’accaduto,dato che,a parer suo,i due erano molto più forti e sicuri di sé,più degni di diventare Chunin;allo stesso tempo,proprio per quest’ultimo motivo,si chiedeva,senza però trovare alcuna risposta sensata,che cosa avesse spinto gli esaminatori a selezionare trai tre,colui che era più timido ed insicuro.Spostò gli occhi verso Naruto:lui era tranquillo,felice,pronto a combattere e,nonostante anch’egli fosse stato l’unico promosso del suo team,non sembra per nulla scosso o dispiaciuto dell’andamento degli eventi,bensì pensava ad andare avanti verso il traguardo,senza mai voltarsi indietro.Un po’ lo invidiava,invidiava tutte le persone come lui,che non si facevano ogni volta tutti quei problemi in testa,che avevano maggiore forza e coraggio di affrontare la realtà.Sospirò,alzando lo sguardo verso il cielo:così come si rassicurava sempre,un giorno anche lui sarebbe diventato come loro,ed allora sarebbe stato apprezzato da tutti,persino dalla sua famiglia,la quale si rifiutava di accettarlo in quanto lo considerava indegno del clan di cui faceva parte.Da un lato era stato fortunato ad essere nato nella Casata Principale,poiché se fosse appartenuto a quella Cadetta sarebbe stato trattato ancora peggio dai parenti più stretti e dai superiori;tuttavia la posizione attuale lo metteva in cattiva luce di fronte a chiunque aspirasse all’eredità di capoclan,per questo,all’interno degli Hyuga,non aveva nessun amico,se non Goten.Aveva lavorato tanto,si era impegnato più di chiunque altro per arrivare fin lì,attraversando specialmente problemi personali e familiari che nessun altro possedeva,e proprio per questo non poteva fermarsi:nel bene o nel male,si sarebbe creato da solo il proprio destino,da solo avrebbe percorso la propria strada,nè rendendo conto a nessuno né cedendo di fronte alle difficoltà,senza prima aver almeno provato a lottare utilizzando tutte le sue armi migliori.Per chi lo conosceva a prima vista,era una preda facile da catturare e poi sbranare,ma proprio nel compiere queste azioni,la preda sarebbe diventata il predatore,rivelando con sorpresa tutta la sua maestria e padronanza del chakra e delle arti ninja,oltre ad uno spiccato intelletto ed un’acuta intuizione.

«Naruto..senti..noi non sappiamo che abilità e tecniche posseggono i nostri avversari,però basandoci sulle nostre,direi che la soluzione migliore sia,sì,di attaccare in coppia tramite delle ben precise strategie,tuttavia,al momento di colpire,ognuno avrà il suo bersaglio:avevo pensato che a te sarebbe spettato quello maggiore a livello fisico,mentre a me quello minore,per il semplice fatto che,solitamente,i più grandi sono dotati di più forza e resistenza,ma i più piccoli sono più agili e veloci.In caso poi si rivelassero identici per quanto riguarda quei parametri,ci alterneremo,ok?»


Finalmente,dopo un’attesa che era sembrata infinita,gli sfidanti fecero il loro ingresso,posizionandosi ad otto metri di distanza.L’uno,di fronte a Hinato,era più alto e meglio piazzato fisicamente ed aveva corti capelli grigi;l’altro,di fronte a Naruto,aveva capelli castani a baschetto,ma era più magro e basso.Di mezzo si notava anche una certa differenza di età,ma non sarebbe stata di certo quella a determinare la vittoria o la sconfitta del team.La tensione cominciava a salire e,entro poco tempo,il giudice avrebbe dato il via all’incontro che avrebbe decretato l’accesso alla fase finale,per solo due persone delle quattro lì presenti.Lo Hyuga,per allentare i continui scatti di paura che lo assalivano,iniziò a ragionare,portando lo sguardo prima verso i ciuffi d’erba sottostanti,e poi sul fiume alla sua destra:per cominciare,la cosa migliore sarebbe stata testare le potenzialità degli altri,così da individuarne i vari punti deboli,e giocare su di essi per batterli;però ci voleva troppo tempo per una cosa del genere,ed in questo incontro i minuti erano contati,quindi si doveva subito agire contando sui propri punti di forza:per il giovane dagli Occhi Bianchi era costituito dalla velocità,mentre per l’altro,probabilmente,dalla capacità di prevedere qualche azione nemica.Per prima cosa dovevano trovare un diversivo per impegnare i due Uchiha,dopodichè facendo ricorso alle migliori tecniche che conoscevano,avrebbero cercato di colpirli tramite delle combo.Nella mente del ragazzo si stava già delineando perfettamente una strategia,che,a parer suo,sarebbe stata difficilmente contrastabile anche ipotizzando qualsiasi difesa da parte degli avversari;non restava che comporla in maniera definitiva e poi comunicarla al compagno.Non gli piaceva combattere così come capitava,giocando solo sull’istinto e l’impulsività:senza il cervello e senza un ottimo piano da seguire,a parer suo,era impensabile poter sperare in un esito positivo.Ripassò nella mente tutte le tecniche apprese da entrambi,così come le proprietà delle abilità e dell’innata,poi cercò subito di metterle insieme per forgiare qualcosa che potesse rispondere alle sue esigenze:tanto per iniziare,come aveva già detto prima,a Naruto sarebbe spettato Ryuzaki,mentre ad Hinato,Yuroi,per cui non c’era altra soluzione se non lanciare un diversivo nella posizione in cui si trovavano,per poi attaccare seguendo uno schema ad X,così da confonderli ed illuderli anche in minima parte.Pensato così sembrava un gioco da ragazzi,tuttavia,nel bel mezzo dei fatti,tutto ciò,sarebbe stato molto più complicato.Deglutì:dopotutto dovevano correre il rischio di avvicinarsi,altrimenti la palla sarebbe passata all’avversario,che senz’altro non avrebbe esitato ad afferrare le redini della situazione;la prima mossa non poteva essere né sbagliata né ceduta,perché con essa non solo si iniziava una battaglia,ma si determinava chi lo faceva col piede giusto e chi con quello sbagliato,chi partiva in vantaggio e chi in svantaggio.Non poteva farsi sottomettere subito al primo atto,doveva giocare bene tutte le sue carte,senza però mostrarle troppe:la velocità e la precisione erano praticamente tutto ciò su cui puntava,e di certo una netta superiorità in queste statistiche non sarebbe passata inosservata,quindi doveva occultarla in qualche modo,magari utilizzando tecniche che la alimentassero ancora di più tipo i Taijutsu della Foglia.Adesso era pronto,non restava che mettersi d’accordo con Naruto,anche perché ormai l’ora esatta si avvicinava,e quel ticchettio dell’orologio risuonava più fragorosamente che mai.Sorrise,poi si fece coraggio e si avvicinò all’amico,dando le spalle agli altri due,cosicché non riuscissero a sentire la conversazione.Sussurrò le seguenti parole:

«Ho un piano,vorrei esportelo prima che l’esaminatore dia il via all’incontro.Secondo quel che ti avevo accennato prima,a te spetterà Ryuzaki,mentre a me Yuroi.Come vedi siamo messi in posizioni invertite rispetto ai nostri reali bersagli,ma ciò non farà che avvantaggiarci per illuderli e colpirli meglio:lanceremo,verso chi avremo davanti,mentre avanziamo seguendo una traiettoria dritta,un diversivo composto di due Shuriken a testa,il cui moto dovrà essere quello di due parabole opposte che ostacolino le schivate;subito dopo,scatteremo in diagonale verso il nostro vero bersaglio,colpendolo con uno dei Taijutsu migliori che possediamo,cogliendoli così di sorpresa,di modo che non abbiano tempo per organizzare una solida difesa.Ovviamente,se vuoi,potrai intensificare il tuo attacco con qualche Ninjutsu basato sul Katon,mentre io sarò costretto a limitarmi all’attacco fisico.Secondo i miei calcoli,nulla potrà lasciarli incolumi,neppure un Muro d’Acqua o qualsiasi altro Jutsu,date le abilità che abbiamo.Dunque..diamoci da fare.»


Era la voce di una persona sicura di sè,carica e pronta a tutto pur di ottenere la vittoria.Questo non era l’Hinato che desiderava solo la pace e l’amore,ma era una parte di lui,quella che non si dava mai per vinta e veniva fuori solo nei momenti del bisogno,come questi.In un certo senso,questo repentino cambiamento di personalità faceva anche paura,ma almeno serviva al giovane per infondersi maggiore coraggio.Un ultimo profondo respiro,e la lancetta segnò le dodici:puntualmente venne dato il via alla gara,così,il Team 5 partì all’attacco,pronto a mettere in pratica la strategia decisa poc’anzi.I due corsero parallelamente alla stessa velocità,(lo Hyuga si moderava appositamente per non rivelare il suo punto di forza)per cinque metri,dopodichè,durante l’andatura,estrassero due Shuriken a testa per lanciarli a chi avevano di fronte:la traiettoria di questi ultimi,come citato prima,era semicircolare,dall’esterno verso l’interno,fatta apposta per ostacolare qualsiasi schivata,laterale o posteriore o anteriore che fosse.Comunque sia,le armi rappresentavano solo una distrazione,un’esca per attrarre il topo verso la trappola,benché stavolta sarebbe stato il gatto ad andare a prendere il roditore nella sua tana:entro i tre restanti metri di distanza gli uni dagli altri,gli avversari avrebbero dovuto in qualche modo difendersi,e,proprio in quell’istante,lo Hyuga e l’Uchiha,avrebbero compiuto uno scatto in diagonale,scambiandosi di posto,per danneggiare il loro reale bersaglio.Il giovane dagli Occhi Bianchi impugnò un Kunai nella mano destra,per sicurezza,poi concentrò molto chakra nei piedi e spiccò un salto in direzione di Yuroi(ancora probabilmente intento a difendersi o a schivare),quindi,con una velocità pazzesca,eseguì la tecnica del Tifone della Foglia:girando di 360° in aria,caricò un potente colpo col piede destro,mirante dritto dritto alla bocca dello stomaco altrui.Le probabilità di successo erano alquanto alte,a causa della differenza di statistiche che c’era trai due,ciononostante l’unica pecca che c’era,era rappresentata dall’impossibilità di continuare questa combo,a causa della mancanza di Ninjutsu nella lista delle tecniche apprese;usare un ulteriore Taijutsu non sarebbe servito a molto,perché si sarebbe reso prevedibile per i futuri atti dello scontro,pertanto preferì concentrarsi unicamente su questo colpo che,bene o male,era sia potente che veloce quanto bastava per mettere in difficoltà un parigrado.La paura di fallire c’era,poiché,non conoscendo dettagliatamente i nemici,non poteva sapere quali assi nella manica avessero a disposizione,però,allo stesso tempo,credeva in se stesso e nelle sue capacità,oltre che a quelle di Naruto.Mentre attendeva l’esito di questa sua creazione,iniziò ad immaginarsi quale potesse essere un possibile contrattacco,ed immediatamente concluse che gli altri avrebbero puntato sull’inibizione della vista,elemento assai fondamentale per i due ninja del Team 5,in quanto ne costituiva l’abilità innata.Come fare dunque per prevenirlo?Non c’erano molte soluzioni purtroppo:avrebbero dovuto chiudere gli occhi,ma era un’arma a doppio taglio:avrebbe costituito,sì,la difesa da armi come la Palla di Luce,tuttavia sarebbe stato fatale,poiché gli avversari avrebbero avuto totale via libera.No,doveva esserci un’altra maniera per scampare a questo pericolo,ma quale?L’Uchiha sapeva combattere anche senza tenere gli occhi aperti,però in questo modo perdeva tutte le capacità dello Sharingan,così come Hinato avrebbe perso quelle del Byakugan per quella manciata di secondi di diffusione del flash.Sospirò:avrebbe usufruito solamente del senso dell’udito per capire i movimenti degli avversari,quindi,prima che essi potessero scagliare il colpo,si sarebbe scansato,allontanandosi il più possibile senza poter essere visto,in quanto pure gli utilizzatori dell’arma sarebbero restati,inevitabilmente,vittime della cecità.Era più dura del previsto,avendo analizzato questo punto debole,ma ce la potevano fare ugualmente,anche perché non era detto che esso fosse già stato individuato;inoltre avrebbero potuto pianificare azioni anche più decisive di quella.Era tutto un punto interrogativo,un mistero da svelare e trovarne la relativa soluzione,proprio come in un labirinto:non puoi sapere la risposta se non arrivi alla fine;ma non è un’impresa facile arrivarci,dato che il tragitto è cosparso di molteplici ostacoli da abbattere e superare.In questo caso,il labrinito era al secondo livello(il primo era già stato superato il giorno precedente)e gli ostacoli erano Ryuzaki e Yuroi Uchiha.E l’esito finale?Per quello Hinato avrebbe dovuto aspettare di scoprire quando il suo percorso sarebbe terminato.

CITAZIONE
Chakra: 190-5-20+3=168.
Stato Fisico: Illeso.
Stato Mentale: Speranzoso.
Armi Possedute:
» Kunai [x 4] – In Mano Dx [x 1]
» Shuriken [x 3] – In Volo [x 2]
» Makibishi [x 10]
» Flash [x 2]
» Fukibari [x 10]
» Lancia Fukibari [x 1]
» Fumogeni [x 5]
» BombaCarta [x 5]
» Kit Medico [x 1]
» Tonico Azzurro [x 1]
» Tonico Rosa [x 1]
Tecniche Utilizzate:
» Mantenimento Innata [5]

» Tifone della Foglia - Konoha Gouriki Senpuu [20]
image
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Nessuna
Descrizione: Questa tecnica è la versione potenziata della Raffica della Foglia. Ha un raggio molto elevato (ben 8 metri) che viene raggiunto tramite un'alta concentrazione di chakra e ovviamente un salto adeguato alla distanza che si vuole raggiungere. Servendosene un ninja, che durante l'esecuzione della stessa compirà un giro di 360° sull'asse frontale, tenterà di colpire uno o più bersagli che siano nelle immediate vicinanze del punto in cui la esegue. Nella sua interezza questo taijutsu si compone di un unico calcio girato di spinta. La forza del colpo è leggermente superiore a quella di un calcio normale, ma la velocità è doppia, rendendo una completa difesa davvero difficile. Se colpiti, eventuali avversari verranno scagliati parecchio lontano... da quell'effetto simile ad una raffica di vento che dà il nome alla tecnica.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)

 
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.:[ Naruto ]:.
view post Posted on 22/6/2008, 17:36




CITAZIONE
Narrato
Parlato
Parlato altri
~ Pensato



Era proprio li’ con aria cosi’ tranquilla e sicura, quasi felice del fatto che di li’ a poco avrebbe affrontato non uno, ma ben due genin con chissa’ quali innate e abilita’. Non era per niente triste o preoccupato, anzi non vedeva l’ora di mostrare la propria forza sul campo di battaglia. Gli Uchiha erano veri guerrieri e voleva darne la dimostrazione pure di fronte al suo compagno, membro del clan Hyuga, un clan tanto rispettabile quanto temibile. L’ora dell’inizio del match sembrava non giungere mai. Fra il vocio e lo sparlare della folla, che sembrava fare gia’ dei pronostici per come sarebbe finita la battaglia, non ci si riusciva piu’ a capire niente. Sarebbe stato un duro colpo se avesse fallito quella prova, di fronte a tutte quelle persone. Adesso non si trattava solamente di astuzia o di schivare in pochissimi secondi kunai e shuriken, proprio come era successo nel corso della prima fase. In quella situazione erano tre shinobi contro massimo un nemico. Adesso invece e’ un due vs due. La vita la si rischiava comunque, ma questa volta la posta in gioco era piu’ alta. C’era in gioco l’onore ninja e la promozione a chuunin, un grado con il quale lo shinobi non e’ piu’ un semplice genin, ma e’ un leader che comandera’ a sua volta un gruppo di genin, i quali dipenderanno in tutto e per tutto dalle sue decisioni. Un compito di grande responsabilita’, non c’e’ che dire; eppure lui aveva piu’ e piu’ volte pensato al suo amico Goten Hyuga, che forse aveva intrapreso la vita del mukenin, e chissa’, forse l’avrebbe seguito, nel caso in cui avesse fallito la sua “missione”. L’obiettivo sembrava cosi’ lontano e cosi’ vicino allo stesso tempo. Tutto sarebbe potuto dipendere benissimo anche dalla fortuna, non c’era modo di prevedere come sarebbe andato a finire l’incontro. Sicuramente una cosa molto importante sarebbe stata la capacita’ di prevedere le mosse degli avversari e di conseguenza, preparare un contrattacco, ma dato che per fortuna toccava al team di Naruto e Hinato iniziare l’attacco, questo problema veniva rinviato. Lui era un ragazzo onesto e leale, con ottimi principi e ideali, e credeva molto nell’amicizia, avrebbe dato la vita per essa. Mai si sarebbe lasciato trascinare nell’oscurita’ del male, o del desiderio di vendetta. La conquista del potere seguendo la “via piu’ facile” lo aveva sempre disgustato. Ma l’opzione di diventare un ninja traditore forse lo avrebbe fatto diventare migliore. Ovviamente avrebbe dato le spalle a tutti i suoi ideali, per farsene dei nuovi. Adesso pero’, doveva pensare solamente a battere i suoi avversari, affidandosi alla sua forza e alla mente dello Hyuga, cercando di svuotare la mente da pensieri superflui e inutili. Si erano dati dei compiti senza nemmeno decidere. C’era un intesa tra i due genin perfetta, era quasi come se il loro incontro fosse stato deciso. Ma tanto Naruto non era tipo da ragionamenti, quando c’era da combattere e andare avanti, lui correva e basta. Le decisioni erano prese sempre dagli altri. Ma forse per diventare un buon chuunin, avrebbe dovuto iniziare a pensare e ragionare, prima di agire. Continui sguardi si incrociavano con il giudice di gara, un uomo non troppo alto, con un aria un po’ annoiato. Questo sbuffava quasi sempre e si poteva persino sentire mormorare:

Ma quando diamo inizio a questa lagna ? La prima squadra e’ qua, l’altra quando si decide ad arrivare? Mannaggia a me che mi sono fatto coinvolgere in questa situazione, potevo essere tranquillamente a casa rilassato sul letto e invece guarda te... Pero’ devo dire che l’Hokage ha organizzato le cose in grande. Quanta gente… ci sono un sacco di nobili e signori potenti. Tutti per godersi la lotta di questi ragazzini, che non sanno neanche cosa vuol dire rischiare la vita. Solamente adesso stanno provando un assaggio della vita ninja.

L’aria non era decisamente delle migliori. L’attesa era sempre il momento piu’ brutto, prima di una prova, quando si pensa a tutto cio’ che sarebbe potuto capitare fra pochi minuti. Mentre i suoi avversari dovevano ancora entrare nell’arena, e forse erano anche in ritardo, lui si voltava intorno e guardava Hinato, che era evidentemente sovrappensiero, anche se non appariva confuso. Forse stava gia’ ideando una strategia. Il cielo era rimasto definitivamente nuvoloso e questo lo rattristo’ un po’. Non amava vedere il cielo scuro, invece lo voleva azzurro, con un bel sole luminoso e che permetteva una chiara visione del paesaggio circostante. Ma qiesta volta doveva farne a meno. L’importante era che la visibilita’ fosse accettabile, quel tanto che bastava per utilizzare le abilita’ dello Sharingan. Quel silenzio snervante fu interrotto da Hinato, che aveva improvvisamente cambiato sguardo. Evidentemente aveva finito di creare la strategia. Allora si avvicino’ a Naruto e disse con voce piu’ calma di prima.

Naruto..senti..noi non sappiamo che abilità e tecniche posseggono i nostri avversari,però basandoci sulle nostre,direi che la soluzione migliore sia,sì,di attaccare in coppia tramite delle ben precise strategie,tuttavia,al momento di colpire,ognuno avrà il suo bersaglio:avevo pensato che a te sarebbe spettato quello maggiore a livello fisico,mentre a me quello minore,per il semplice fatto che,solitamente,i più grandi sono dotati di più forza e resistenza,ma i più piccoli sono più agili e veloci.In caso poi si rivelassero identici per quanto riguarda quei parametri,ci alterneremo,ok?»

Si, ora che me ne parli, concordo perfettamente con te. Con le nostre abilita’ il tuo ragionamento e’ perfetto, gia’. Allora siamo d’accordo, io mi prendo quello piu’ forte fisicamente. Pero’ dobbiamo pensare anche a non fargli troppo male. Qui e’ possibile la morte e questa cosa non mi piace per niente. Dai disponiamoci, adesso sembra ora di combattere. Ah si, buona fortuna a tutti e due!!! Che vincano i migliori, cioe’ noi, ahah.

Uno sguardo amichevoli, fra i due ragazzi. Cosi’ diversi per abilita’ e passato, cosi’ uniti per il loro obiettivo comune. Non c’era solamente l’interesse ad avere un partner forte e abile, come poteva essere uno shinobi con un’abilita’ innata. Naruto sentiva un feeling diverso con Hinato: un rapporto particolare, che non aveva mai avuto con nessun’altro. Nemmeno con Goten. Piano piano lo stava dimenticando, e non dava piu’ importanza alla prima amicizia, perche’ forse non e’ quella vera e importante. Ma non doveva divagare troppo con i pensieri. Infatti da lontano, appena oltre l’entrata dell’arena, si intravidero due figure. Alla fine dunque, eccoli arrivare: due ragazzi alti piu’ o meno quanto loro due, si disponevano a una distanza di circa otto metri da loro. I due team erano disposti l’uno rivolto verso l’altro, si guardavano con aria parecchio diffidente. Era ovvio che entrambe le squadre volevano passare alla fase successiva ma solamente una ci sarebbe riuscita. Ognuno dei membri di ciascuna squadra aveva un comportamento diverso: c’era chi esaminava le armi dell’avversario, chi faceva finta di niente e chi cercava di mantenere la propria tensione ed emozione e chi voleva farsi vedere di fronte al pubblico come un duro. Naruto guardo’ entrambi i suoi avversari : erano di Konoha, lo si poteva notare dai copri fronte. Questo rappresentava un “vantaggio” per la sua squadra, sempre se quei due non avessero avuto delle abilita’ innate. Per il resto non conosceva nessuno dei due, ed erano completamente estranei per lui. Esamino’ quello che sarebbe stato il suo avversario. Era alto quasi quanto lui, e portava una benda all’altezza dell’occhio sinistro. Naruto penso’ subito’ che nascondesse qualche arte oculare, oppure una cicatrice, o qualcosa del genere… Aveva i capelli bianchi e uno sguardo molto serio e deciso: il tipo di avversario perfetto per lui, non c’e’ che dire. Invece l’altro ragazzino aveva lo sguardo piu’ triste. Era piu’ bassino del primo avversario e non aveva lo stesso sguardo apparentemente serio. Naruto era molto curioso, e voleva conoscere di piu’ della loro personalita’, voleva sapere da dove venivano e qual’era la loro storia, ma non ne ebbe il tempo. Infatti tutti stavano aspettando solamente l’inizio di quel giudice cosi’ annoiato e stanco, che non avrebbe tardato troppo a dare il via a quel combattimento cosi’ importante per i genin ed emozionante per gli spettatori. Intorno si continuava a sentire un gran brusio, che era molto fastidioso. Le persone che stavano li’ sedute, belle comode e tranquille, gli davano sia una sensazione di gioia, sia una sensazione di rabbia. Infatti loro non erano mica delle bestie, ma questa era un occasione per dimostrare il valore dell’Uchiha. Dunque si doveva accettare la situazione e affrontarla nel miglior modo possibile. Lo sguardo di Naruto passo’ nuovamente sui due genin avversari. Non sapeva nulla di loro, ma fortunatamente il giudice di gara disse:

Sta per iniziare la sfida tra il Team composto da Uchiha Naruto e Hinato Hyuga, contro il Team composto da Uchiha Yuroi e Uchiha Hatake Ryuzaki. State pronti ragazzi.

Hinato allora si rivolse al compagno dando le spalle agli avversari e con voce tranquilla disse:

Ho un piano,vorrei esportelo prima che l’esaminatore dia il via all’incontro.Secondo quel che ti avevo accennato prima,a te spetterà Ryuzaki,mentre a me Yuroi.Come vedi siamo messi in posizioni invertite rispetto ai nostri reali bersagli,ma ciò non farà che avvantaggiarci per illuderli e colpirli meglio:lanceremo,verso chi avremo davanti,mentre avanziamo seguendo una traiettoria dritta,un diversivo composto di due Shuriken a testa,il cui moto dovrà essere quello di due parabole opposte che ostacolino le schivate;subito dopo,scatteremo in diagonale verso il nostro vero bersaglio,colpendolo con uno dei Taijutsu migliori che possediamo,cogliendoli così di sorpresa,di modo che non abbiano tempo per organizzare una solida difesa.Ovviamente,se vuoi,potrai intensificare il tuo attacco con qualche Ninjutsu basato sul Katon,mentre io sarò costretto a limitarmi all’attacco fisico.Secondo i miei calcoli,nulla potrà lasciarli incolumi,neppure un Muro d’Acqua o qualsiasi altro Jutsu,date le abilità che abbiamo.Dunque..diamoci da fare.»

Bene. Facciamogli vedere chi siamo! Di certo non si aspetteranno questo attacco. Sono due membri del clan Uchiha, hai visto ? Ci saranno dei rappresentanti del clan la’ sopra. Vedere la sconfitta di due membri del clan non sara’ piacevole, ma ci sara’ da divertirsi per noi ahah.

Naruto alledeva allo Sharingan. Il fatto di combattere contro due shinobi del suo stesso clan, ma senza la sua stessa innata, era per lui parecchio strano. Mai si sarebbe confrontato con un ninja del suo stesso clan senza innata. Un Uchiha senza sharingan non e’ nulla. Questo pero’ avrebbe forse rappresentato per lui un vantaggio nei confronti dei suoi avversari, i quali si sarebbero potuti spaventare nel combattere contro un portatore dell’innata del loro clan.

Non sono stati degni di avere nei loro geni lo Sharingan ? Peggio per loro, dimostrero’ ai capi dei maggiori clan di Konoha, compresi quelli del clan Uchiha, che io sono un loro degno successore, e che merito di apprendere le abilita’ che questi fantastici occhi comportano.

Un breve sguardo con il suo compagno, seguito da un piccolo cenno, e poi il via del giudice. A mezzogiorno esatto, la folla smise di esultare e calo’ il silenzio. Si senti’ un improvviso scatto, commesso dai due shinobi del Team 5, che si sarebbero diretti verso Ryukazi e Yuroi Uchiha. Avrebbero corso con una velocita' sorprendente. Naruto mentre si sarebbe avvicinato, avrebbe preso due shuriken, e insieme al compagno li avrebbe lanciati, diretti verso Yuroi. Avrebbe dato agli shuriken una traiettoria semi-circolare , come stabilito con il compagno, che avrebbe dovuto impedire agli avversari qualsiasi movimento.

Siete in trappola!!! Non potete sfuggirci!!!

Adesso sarebbe scattato il vero attacco. Dal momento che gli Uchiha sarebbero stati impegnati con le stelle ninja, Naruto e Hinato si sarebbero scambiati di posto, accelerando ancora di piu’ verso l’avversario che sarebbe loro spettato, in questo caso Ryukazi per Naruto. Allora il primo a compiere la propria azione sarebbe stato il portatore del Byakugan, con il tifone della foglia. Non sapeva se fosse riuscito a colpire Yuroi, ma non ci sarebbe stato tempo per pensare. A differenza di pochissimi istanti, anche il portatore dello Sharingan utilizzando la sua abilita’ di preveggenza, e capendo i movimenti del suo avversario, incapace di impedire la sua esecuzione, avrebbe usato il suo taijutsu da una distanza di tre metri, per renderlo inarrestabile.

Prendi questo!!! Aaaaaaaaaaaaah!!!

Un grande urlo sarebbe rimbombato nell’arena. Gli spettatori intenti a guardare quella scena cosi’ veloce quanto atroce, e piena di movimenti. Naruto sarebbe partito col ginocchio diretto verso il busto di Ryukazi. Allora avrebbe sfruttato lo stato fisico e mentale dell’avversario, che anche se fosse riuscito a parare l’attacco, cosa molto improbabile secondo il ragionamento suo e di Hinato, sarebbe rimasto comunque stordito dalla potenza dell’attacco, per utilizzare la tecnica della Palla di Fuoco Suprema. Cinque rapidi segni in successione, ultimati da quello della tigre, per dare vita a una gigantesca palla, che avrebbe incenerito la sua vittima.

Non ti rimane nessuna possibilita'. Il tuo compagno sara’ chissa’ dove, scagliato lontano dalla tecnica del mio compagno, e a te non rimane altro che pregare. Addio!

Naruto sarebbe rimasto li’ , immobile, a guardare la scena. Avrebbe voluto apparire impassibile di fronte agli spettatori, e ai suoi avversari. Uno sguardo fisso, impenetrabile, dominava adesso l’Uchiha, che non avrebbe voluto tralasciare nemmeno un singolo spiraglio di emozione o compassione. Desiderava vedere i suoi nemici spazzati via, anche se avrebbe preferito che questi si sarebbero arresi, per evitare spiacevoli incidenti. Dentro di se’ non sapeva proprio come sarebbe andata a finire. Sperava in un risultato positivo, e non riusciva a immaginare, come sarebbero riusciti i due genin senza innata, a superare il loro gigantesco ostacolo. Hinato e Naruto erano da tutti i punti di vista agilitati, tranne per il fatto che la loro innata avrebbe rappresentato il loro punto debole. Ma di questo non se ne preoccupava, perche’ non potevano impedire l’utilizzo delle loro abilita’, tranne che con dei flash, ma in questo caso, si sarebbero fatti abbagliare anch’essi. Non c’era risposta, a ogni azione si sarebbe dovuto rispondere con un contrattacco, fino a quando un team non avrebbe ceduto e lasciato via libera all’altro. Si ritorna sempre al punto di partenza: un altro ostacolo da superare.





CITAZIONE
Stato Fisico: Illeso
Stato Mentale: Eccitato e sicuro di se’
Chakra: 190-5-15-20= 150
Armi:
†Kunai x 3
†Shuriken x 4 ( 2 Utilizzati)
†Katana x 1
†Uchiha Shuriken x 1
†Fili di acciaio x 4
†Carta Bomba x 1
†Tonici azzurri x 2

Tecniche Utilizzate:

Mantenimento innata = 5

Colpo di Ginocchio - Shoushitsu: Knee Strike
SPOILER (click to view)
Tipo: Taijutsu
Villaggio: N/A
Una tecnica di Taijutsu dove il ninja porta una potente ginocchiata al busto avversario, data la particolare esecuzione può anche essere eseguita partendo da una distanza di circa tre metri raggiungendo il bersaglio con forza e velocità normalmente non raggiungibili dai propri parigrado. Data la potenza e la natura del colpo anche se parato questo colpo porterà a un leggero disorientamento il difensore scagliandolo anche a diversi metri di altezza e distanza.
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso[15])



Palla Di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu No Jutsu
SPOILER (click to view)
image
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio[20])



Edited by .:[ Naruto ]:. - 22/6/2008, 20:30
 
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Nagato-Pain
view post Posted on 25/6/2008, 21:15





...Seconda Fase: Inizia lo scontro del secolo...




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Parlato altri


Un fiumiciattolo, scorreva di fianco ai 4 Genin che di li a poco si sarebbero dovuti sfidare. Team 4 contro team 5, l'esito era incerto anche se ad una prima occhiata sembravano favoriti i membri del team 5. I loro occhi non lasciavano dubbi ad una prima valutazione dell'incontro, per la squadra di Yuroi sarebbe stata davvero una grande sfida. L'attesa era snervante e la tensione si tagliava con il coltello. Mancava poco all'inizio del match ed ora una piccola folata di vento scosse i capelli ordinati dell'Uchiha. I suoi due avversari, parlottavano fra loro, osservandoli...

Cosa si staranno dicendo quei due...si staranno spiegando una strategia mi sa...bhè meglio stare attenti, non voglio sorprese...

Ehi Ryu..quei due stanno tramando qualcosa, attento, appena daranno il via partiranno a tutta birra mi sa...occhio a chi ti viene in contro...

Sussurrò al suo compagno di team. Il giudice si stava per apprestare a dare il via all'incontro. Una foglia si posò in terra proprio davanti a Yuroi, guardandola egli pensò a tutto quello che la foglia rappresentava per lui: una famiglia, amici, paternità. Bhe, si, quella che infondo al ragazzo mancava di più. Il ricordo del padre lo manteneva concentrato sul ragazzo che ora aveva di fronte. Sarebbe stato lui il suo rivale? o l'altro? che aveva quegli occhi bianchi che incutevano in lui un'inquietudine inimmaginabile. Di certo, anche colui che aveva di fronte non ispirava tanta sicurezza, possedeva quell'innata che tanto lo aveva fatto dannare e che ancora non era affiorata nei suoi occhi. Anni di allenamento vano, certo non del tutto, il suo fisico ora era, si piccolo, ma anche molto resistente ed agile. Cosa che gli aveva permesso di sviluppare anche possenti taijutsu...

Cosa staranno pensando? con chi mi dovrò misurare? non so che pesci prendere ora, speriamo che il via arrivi presto...

D'un tratto, le persone che stavano assistendo ai lati dell'arena, si zittirono. Voltandosi, Yuroi, capì che era stato un cenno del Jonin che vi faceva da giudice, a comandare ciò. Questo, guardando ora tutti e quattro i partecipanti alla selezione, parlò...

Sta per iniziare la sfida tra il Team composto da Uchiha Naruto e Hinato Hyuga, contro il Team composto da Uchiha Yuroi e Uchiha Hatake Ryuzaki. State pronti ragazzi.

Ecco sta per cominciare...mamma mia che tensione...devo scaricarmi subito...

Un brivido risalì lungo la schiena del Genin, le mani si mossero involontariamente, scaricando tutto il nervosismo presente nell'anima del ragazzo. Mettendosi in posizione, torse il collo in modo che le vertebre presenti a quell'altezza, scoccarono in un sonoro "crak" ed attese trepidante il via dell'esaminatore. Ancora pochi secondi e poi...

Che l'incontro abbia inizio!...

La voce dell'uomo risuonò dal centro di quell'arena e scosse i Genin. Facendo qualche passo indietro, questo, ora liberava completamente il campo d'azione per eventuali tecniche dei giovani impegnati nello scontro. Subito i due avversari del team 4, cominciarono la loro poderosa avanzata verso i due ninja che avevano di fronte, dopo qualche passo di corsa, entrambi lanciarono due shuriken a testa,con un effetto molto efficace, verso il rispettivo avversario che avevano di fronte...

Bel diversivo, complimenti per il lancio...ma mi sembra un pò poco...non vorrei che ci sottovalutassero...

Non aspettando che le due armi dirette verso di lui arrivassero a qualche centimetro dal suo torace, che il ragazzo subito si abbassò, portandosi in una posizione abbastanza strana. Adesso stava li a quattro zampe (per farvi capire, come sta Kiba quando esegue la moltiplicazione selvatica, solo con la schiena 20 cm più bassa) adesso il punto più altro di Yuroi, risiedeva a 40/50 cm dal suolo...

Bene bene, tutto qui? e poi?...

Appena i due shuriken gli passarono sopra, i due appartenenti al team avversario si scambiarono di bersaglio ed ora procedevano in diagonale. Hinato contro Yuroi e Naruto verso Ryuzaki...

Ah così avevate questo in mente...vecchi volponi...servirà a poco però...

Dopo non più di un passo effettuato in diagonale, Hinato effettuò un grande salto che lo avrebbe portato immediatamente a ridosso dell'Uchiha predesignato come suo avversario momentaneo. Stava per compiere un taijutsu di qualche tipo, un calcio girato precisamente, lo si notava da come si era dato la spinta per spiccare il salto, era leggermente rotazionale...

Bene bene quindi mi vuoi attaccare con un bel taijutsu diretto eh...mossa alquanto avventata, soprattutto perchè ho anticipato la schivata e ho avuto la possibilità di osservarti fino ad adesso...come posso evitarlo?...ma certo, perchè schivarlo, meglio contrastarlo. Ho un taijutsu che fa proprio al caso mio...devo stare attento ad usarlo mentre sta compiendo il giro per la tecnica, altrimenti con il suo Byakugan potrebbe notare l'aumento del chakra nei miei vasi circolatori...

Così, dalla sua posizione ancora accucciata, osservava lo Hyuga in volo e, non appena questo si trovava esattamente di spalle a lui, eseguì il suo taijutsu controffensivo...

Carica!

Lo pensò solo, evitando di urlarlo come al solito, sempre per evitare di far capire all'avversario che tecnica sarebbe stata. Il campo visivo del Byakugan era si di 200° ma adesso che era di spalle, non poteva minimamente capire cosa, la persona dietro di lui, stava facendo ed una volta arrivato nel suo campo visivo avrebbe avuto pochissimo tempo per evitarlo, data la sua distanza da Yuroi e senza contare il fatto che quest'ultimo era balzato in avanti per eseguire la sua tecnica di contrattacco. Nell'ordine di un quarto/mezzo, secondo, per la precisione...

Dico io...di solito una persona con lo sharingan si dovrebbe occupare dell'avversario più piccolo. Essendo capace di prevedere, è più facile che lui, a differenza del suo compagno, possa evitare qualche colpo in più da parte del nemico più agile. Mentre l'avversario più lento e grande sarebbe dovuto toccare, in questo caso, ad Hinato, perchè era più improbabile che questo uscisse dal campo visivo donato dal Byakugan...ma come ragionano questi?...so che non ci conoscono e quindi avrebbero potuto pensare in diecimila modi diversi, ma io credo che la prima impressione è quella che conta...

Se il colpo fosse andato a segno, cosa molto probabile visto la situazione, avrebbe provocato non pochi problemi ad Hinato. Dopo l'aggancio, la corsa di Yuroi sarebbe continuata per qualche metro, nonostante il colpo lo si subisca al primo impatto, e dopo l'avrebbe lasciato cadere di peso in terra. Se fosse stato colpito, l'avversario avrebbe riportato come minimo una lussazione dell'anca, visto che il colpo era diretto al femore destro e nel peggiore dei casi, la rottura di quest'ultimo o la grave lesione dei legamenti del ginocchio. Comunque in ognuno dei casi, lo Hyuga non sarebbe riuscito ad alzarsi da terra con le proprie gambe...

Mi dispiace ma purtroppo siamo arrivati ad un punto di: o io o tu...non ci posso fare nulla, adesso si combatte per vincere e non per divertirsi...i tempi dell'accademia e degli allenamenti nella foresta, sono terminati...

Così adesso tutto sarebbe stato alla reazione del ragazzo che stava per subire la violenta, quanto inaspettata, controffensiva. Come avrebbe reagito?
Intanto, a poco più di 8 metri da li, si stava consumando l'attacco e la difesa degli altri due Genin impegnati nello scontro.
Se tutto fosse andato come previsto, Yuroi avrebbe estratto la katana presente dietro la sua schiena e l'avrebbe puntata verso la faccia del Genin che avrebbe dovuto giacere, dolorante, in terra di fronte a lui. In questo modo avrebbe aspettato che anche il suo compagno avesse finito con l'altro...


Non so cosa voi pensiate di me e del mio compagno...ma, ve lo posso garantire, noi lotteremo per riuscire nel nostro intento e lo faremo con tutto il cuore!...anche se non siamo stati ancora degni di poter ospitare un potere tale come quello delle vostre innate, noi l'abbiamo compensato con il duro allenamento e quando ciò accadrà le onoreremo come si deve!...

La punta della Katana avrebbe riflesso in parte il grande occhio bianco dello Hyuga, tanto sarebbe stata vicina al suo volto. Di certo nell'animo di Yuroi non c'era la volontà di ferirlo ulteriormente o di provocarne la morte, a quello non sarebbe mai arrivato. Erano pur sempre Genin della Foglia come lui...



...Dati Ninja...


Energia: Verde
Chakra: 180 / 200
Stato mentale: Concentrato sull'avversario
Stato fisico: illeso
Equipaggiamento rimanente:
- 1 x Katana [Estratta]
- 10 x Shuriken
- 10 x Kunai
- 1 x Uchiha Shuriken
- 1 x Aikuchi
- 4 x Tonico Azzurro
- 1 x Makibishi
Equipaggiamento usato: //
Tecniche usate:
Carica (Tokken - Tackle Charge)
SPOILER (click to view)
Tipo: Taijutsu
Villaggio: N/A
Il ninja contrae ogni muscolo del corpo ottenendo una resistenza ai colpi e una potenza di impatto incredibile. In questa posizione tuttavia il ninja non è in grado di fare più che una semplice ma devastante carica portata con una spalla. Data l'enorme energia sprigionata questo colpo è tuttavia quasi impossibile da ostacolare o contrattaccare fisicamente e riesce anche ad abbattere grosse strutture (alberi, case, etc..) o avversari di forza e stazza di molto maggiori.
(Livello: 5 / Consumo: Medio)
[solo da energia verde in su]


 
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† Violent Suicide †
view post Posted on 28/6/2008, 22:05




CITAZIONE

† Narrato †

† Parlato †

† Pensato †

† Esterno †


† Hell Can Wait †



Violenza.
Era ironico pensare al fatto che il Genin della casata Uchiha, di padre Hatake, odiasse la violenza gratuita e inutile. Esattamente la stessa violenza che ci sarebbe stata in quel combattimento che sarebbe iniziato a breve. Si era sempre chiesto, sì, sin da quando era piccolino, come mai durante le selezione dei Chunin, facessero scontrare i ninja tra loro. Ninja dello stesso villaggio, della stessa età e, in quel particolare caso, anche della stessa casata. Era risaputo che il ninja dai capelli argentei era un pacifista, in più la sua indole mite gli impedivano di capire quel concetto. Non c'era motivo per farli combattere tra di loro. Avrebbero potuto testare i Genin con delle prove fisiche di altro tipo o, al massimo, farli combattere contro ninja nemici, di altri villaggi. Ma il sistema evidentemente era marcio dentro. Com'era possibile che nessuno si preoccupasse di ciò? Di certo quei combattimenti non faborivano possibili simpatie, anzi, non facevano altro che alimentare la rabbia, il disprezzo e l'intolleranza tra gli avversari. Avversari che un giorno si sarebbero trovati a combattere fianco a fianco contro i veri nemici. E in quel momento, come avrebbero fatto a fidarsi dell'uomo che soli pochi anni prima li aveva battuti e umiliati davanti a tutti? Semplice, era impossibile. Ed era in quei momenti che Ryuzaki si chiedeva se la strada del ninja faceva davvero per lui. Si era posto questo quesito sempre più spesso negli ultimi tempi e aveva sempre trovato, almeno, tre buoni motivi per non mollare, continuando ad andare avanti nonostante tutto e tutti contro. Il primo motivo era forse il più logico. Paura di deludere suoi padre. Come avrebbe reagito Sakumo sapendo che il suo unico figlio, il figlio che aveva istruito sin da piccolo alle arti ninja, buttava tutto alle ortiche, in cerca di una nuova professione? No, non poteva fargli questo. Il secondo motivo era quello più incentrato sulla società. In quella realtà, solo i ninja erano davvero rispettati da tutti, e per Ryuzaki il rispetto era la prima cosa. L'ultima motivazione era da un punto di vista quella più stupida, ma se ci si pensava sopra, si poteva capire che forse era la più sensata. Ryuzaki Uchiha Hatake, se avesse mollato la carriera dello shinobi, non avrebbe avuto la più pallida idea di cosa fare nella sua miserabile vita. Ecco un altro problema della società ninja. Era una società bloccata. Prendete ad esempio il Clan di Ryuzaki, quello Uchiha. Benchè non fosse mai stato riconosciuto come figlio leggittimo di sua madre, sapeva benissimo come funzionavano le cose lì dentro. Tutti i nati maschi dovevano obbligatoriamente prendere la strada dello Shinobi. Ovviamente non era una legge scritta, ma era una muta promessa tra i membri dello stesso clan. Chiunque avesse mollato quella strada sarebbe stato visto da tutti come un fallito, un reietto e man mano, lo avrebbero allontanato dal clan, quasi fosse malato o avesse disonorato in qualche modo la famiglia. La vita di un ninja, sopratutto per uno che doveva mantenere alto l'onore di un clan, sopratutto per uno che doveva essere sempre attento a non deludere le aspettative degli altri, era durissima. Eppoi lui non sarebbe mai riuscito a sopportare lo sguardo deluso di suo padre.

† Alle volte invidio quei ragazzini che non hanno pesi come questi sulle spalle. I figli di artigiani magari, quelli sì che si godono appieno la giovinezza. Sanno già cosa faranno, avranno un lavoro sicuro poichè erediteranno la bottega paterna e manterrano col duro lavoro la propria famiglia. Di certo non è un bel lavoro ma comunque, loro, a differenza mia, hanno delle certezze riguardo al futuro. Se mi dovesse andare male questo esame finirei con l'avere un pugno di mosche, tornando così al punto di partenza. Mi toccherebbe così aspettare la prossima selezione, che non avverrà prima di sei mesi. Se dovessi fallire saranno mesi durissimi per me, finirei per deprimermi ancora di più e sarei cosi' abbattuto da non riuscire a fare altro. Non mi resta altra scelta che farcela, per quanto possa essere duro, se mi impegno davvero al massimo, se sacrifico tutto me stesso, posso farcela. Spero, e sono quasi sicuro che sia così, che anche Yuroi la pensi al mio stesso modo. E' un due contro due, devo tener conto anche delle sue mosse e dei suoi attacchi, dobbiamo collaborare. In più, siamo entrambi senza innata. tecnicamente siamo completamente svantaggiati. Ma è inutile continuare a rimurginare su ciò, prenerò la vita per come viene... †



Ryuzaki e Yuroi erano anche fermi difronte ai loro avversari, squadrandoli attentamente, chiusi in un teso silenzio. Tutti e quattro stavano aspettano che qualcuno stabilisse l'inizio dell'incontro. Hinato e Naruto si erano voltati in modo tale da non poter essere uditi dai due Uchiha; probabilmente, anzi, sicuramente, stavano preparando un valido piano di attacco ai danni dei due. Ryuzaki si limitava a fissarli con sguardo stanco e svogliato, la sua esprssione restava comunque coperta dalla maschera facciale. Una ventata però, colpì l'arena e qualche capello della folta chioma argentata, cadde sul viso del ragazzo. Così, in silenzio si slacciò il coprifronte, raccolse i capelli sistemandoli verso l'alto e si rimise il coprifronte, bloccando così la marea di capelli. Ora Ryuzaki aveva una visuale perfetta, nessun impedimento davanti agli occhi. Mentre continuavano ad aspettare, l'Hatake si perse ancora una volta in una delle sue tante riflessioni senza senso alcuno. Questa volta ad attirare la sua attenzione era stato il publico. Le persone che si erano ritrovate sugli spalti, gente di tutti i villaggi, solo per vedere gli incontri dell'esame, producevano un baccano a dir poco fastidioso. Sembrava quasi di stare al mercato, tutti che gridavano cercando di far prevalere la propriva voce su quella degli altri; sembravano dei pescivendoli che elogiavano a tutti le qualità dei loro pesci appena pescati, tentando di convincere il popolo a comprarli da loro. Mai come allora, Ryuzaki, si era sentito strumentalizzato. La situazione era proprio quella, loro quattro, erano tutti strumenti dell'Hokage, strumenti che avrebbe quel giorno avrebbe usato per allietare il popolo con un combattimento. Quei bastardi non aspettavano altro che i Genin si scannassero tra di loro, bestie di mèrde; come si poteva trarre piacere nell'osservare quei combattimenti, il ragazzo non riusciva proprio a capirlo. Erano come i gladiatori dell'antica Roma, che si martoriavano tra loro nell'arena, come bestie, spesso proprio contro di esse, solo ed esclusivamente per divertire il publico. Quella situazione, per quanto degradante, era per lui inevitabile. Ormai era lì e gli sarebbe toccato combattere per il grado di Chunin. Un titolo non indifferente.

† L'arbitro si sta facendo avanti, questo è il segno che tutto sta per cominciare. Sono pronto, la paura e l'indecisione sembrano aver lasciato momentaneamente posto nel mio cuore. Sono tranquillo e questo è l'importante. Devo mantenere la mia razionalità, ma comunque farmi trasportare dall'istinto. Respira Ryuzaki, respira e concentrati. Probabilmente questa è la battaglia più dura e importante della tua vita, dovrai dare il meglio di te, far vedere che potresti essere un buon Chunin per il villaggio, devi dimostrare che non si pentiranno se verrai promosso. Andiamo! †



L'arbitro, che presumibilmente era o un Jounin o uno Special Jounin, si mise in mezzo ai due schieramenti, pronto a constatare lo stato di ogni partecipante. Solo dopo essersi assicurato che tutti fossero pronto spiegò in breve le regole, che alla fine tutti conoscevano e subito dopo, arrivò il momento tanto atteso. Diede il via al combattimento. Lì la folla esplose in un boato che riecheggiò in tutto l'arena, dando quasi la pella d'oca al povero Ryuzaki che odiava simili manifestazioni di giubilo. Così grezze e grossolane. Ma ora nulla poteva prendere l'attenzione di Ryuzaki, non ora che il duello era finalmente iniziato. Per uno strano caso del destino, pochi atttimi dopo i due ninja iniziarono a correre contro di loro. Hinato contro Ryuzaki e Naruto contro Yuroi. Erano veloci, ma comunque i due ragazzi riuscivano a tenerli d'occhio perfettamente. Quando arrivarono a circa cinque metri da loro, i due presero degli Shuriken e un secondo dopo li lanciarono contro di loro. Due per Yuroi e due per l'Hatake. Le armi avevano preso una traiettoria semi circolare, uno sulla destra e uno sulla sinistra. Il corpo di Ryuzaki si mosse come un macchina, reagì d'istinto. Ovviamente, dato che l'attacco proveniva sia da destra che da sinistra, la soluzione migliore era quella di evitare dal basso. Così, con uno scatto felino, Ryuzaki Uchiha Hatake, si abbassò a quattro zampe evitando così gli shuriken che sfrecciarono sopra di lui. Curiosamente, egli potè notare che anche il suo compagno di squadra, aveva evitato allo stesso modo. Un secondo dopo, era di nuovo in piedi, in tempo per accorgersi che la corsa dei due avversari si era incrociata. Così Hinato puntava su Yuroi e Naruto sul ragazzo della casata Hatake. Era a quattro metri da lui, ma poco dopo, probabilmente trovandosi a soli tre metri, gridò e alzò lievemente la gamba destra mentre era in corsa. Sicuramente avrebbe attaccato con un Taijutsu e la posizione della gamba, leggermente flessa, col ginocchio in fuori, ricordò a Ryuzaki una mossa che aveva visto più volte, anche in accademia. Il famoso "colpo di ginocchio", era un Taijutsu elementare, usato spesso da moltissimi ninja, in più, egli non aveva minimamente cercato di nasconderlo, dato che aveva urlato dichiarando le sue intenzioni minacciose. La mente del giovinotto lavorò in una frazione di secondo, valutando tutte le ipotesi. Un muro d'acqua non l'avrebbe di certo fermato e comunque lo avrebbe lasciato scoperto ai futuri attacchi. Schivare sarebbe stato alquanto difficile data la vicinanza, quindi, non gli restava che reagire al colpo. Tre metri erano sufficenti per dare tempo al ragazzo per compiere ciò che doveva. Non poteva pensare a Yuroi in quell'istante, ma era sicuro che anche lui, a sua volta, ce l'avrebbe fatta a contrattaccare brillantemente. Il colpo di ginocchio aveva una pecca, putroppo. Come la maggior parte dei Taijutsu di Konoha, una volta dato inizio ad esso, era impossibile mutare o bloccare del tutto, la sua esecuzione, lasciando così in bali di possibili attacchi esterni l'utilizzatore. Fortuntamente quella mattina, Ryuzaki si era vestito con una maglia a maniche lunghe, sotto la quale aveva nascosto delle armi avvelenate.

† La zona dove colpirò non è un punto vitale, meglio così. Non ho alcuna intenzione di uccidere dei ragazzi che non mi hanno mai fatto nulla. Non ho intenzione di uccidere solo per una prova. Poi sono sicuro che se dovessi uccidere qualcuno, mi giocherei la promozione. Di certo il villaggio mi odierebbe e diverrei una specie di mostro. No, non bisogna uccidere per così poco. Al massimo si farà un po male, ma nessun danno permanente che gli rovini la carriera ninja, non sono il tipo... †



Quando Naruto si sarebbe trovato a soli due metri da lui, sempre in movimento, Ryuzaki Uchiha Hatake avrebbe estratto due kunai, entrambi avvelenati, veleno incolore e con un leggerissimo odore di limone, odore che data la rapidità delle loro azioni, Naruto non avrebbe dovuto sentire, e li avrebbe stretti forte nelle mani, coperte sempre dalla lunga maglietta nera. Solo quando l'Uchiha con lo Sharingan si sarebbe trovato ad un metro da lui, solo quando il suo ginocchio si sarebbe mosso verso il suo stomaco, egli avrebbe sguainato entrambe le armi e le avrebbe frapposte fra il suo busto e il suo ginocchio. Insomma, se tutto fosse andato come programmato dall'Hatake, la ginocchiata di Naruto si sarebbe abbattuta sulle lame dei due kunai avvelenati. In ogni caso, Ryuzaki aveva l'antidoto a portata di mano e, se il ragazzo si fosse arreso o altro, lo avrebbe subito utilizzato. Probabilmente però, anche se il colpo si fosse vanificato contro le armi, Ryuzaki sarebbe stato spinto di circa quattro metri indietro dalla forza dell'impatto. In quel momento, non avrebbe perso nemmeno un secondo e avrebbe usato una tecnica Katon contro l'Uchiha che stava fronteggiando. Per l'esattezza avrebbe usato la Pioggia di Fuoco - Katon: Housenka no Jutsu. Avrebbe indirizzato le dodici palle di fuoco contro Naruto, ma non tutte unite, bensì le avrebbe divise e avrebbe mirato a lui. Quattro al petto, due agli arti inferiori, due agli arti superiori, due alla testa e alle ultime due avrebbe fatto prendere una traiettoria a semi cerchio, proprio come il suo precedente attacco con gli Shruriken. I due sarebbero stati distanti sempre quattro metri. Le palle di fuoco nel caso avessere colpito l'Uchiha lo avrebbero sì danneggiato, ma di certo non ucciso.
Ryuzaki era teso come una corda di violino, sperava con tutto se stesso che tutto andasse secondo i suoi piani, il match era appena iniziato e si preannunciava ricco di colpi di scena e terribili mosse. I due Uchiha avrebbero tentato di dimostrare a tutti quanti che, per quanto fossero senza abilità innata, potevano essere comunque ottimi combattenti, meritevoli del titolo di Chunin e soprattutto, di non essere continuamente sottovalutati...


CITAZIONE
»Nome: Ryuzaki

»Cognome: Uchiha Hatake

»Stato Mentale: Speranzoso

»Condizioni Fisiche: Ottimali


»Chakra Totale: 200

»Chakra Usato: 25

»Chakra Restante: 175


»Tecniche Utilizzate:
~Pioggia di Fuoco - Katon: Housenka no Jutsu
Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Cane, Bue, Coniglio, Tigre.
Descrizione: Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere parecchie sfere di fuoco (12) dalle dimensioni di due pugni uniti, che arrivano anche a venti metri dall'utilizzatore. Chi è colpito da questi proiettili riporta ustioni medio-leggere su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che la singola sfera non è in grado di danneggiare molto un avversario, e lanciarle tutte in un unico punto potrebbe vanificare completamente il jutsu. Dal grado di chunin però, il ninja è in grado di lanciare all'interno delle sfere fino a sei shuriken, che verranno quindi occultati completamente dalle fiamme: in questo modo il potere offensivo del singolo proiettile è almeno raddoppiato. Inoltre, dal grado jonin in su, l'utilizzatore può eseguire questo jutsu di counter, ad esempio appena dopo un salto atto a schivare una carica nemica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio-Alto)


»Armi Utilizzate: Due Kunai.

 
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GiacoTemari
view post Posted on 6/7/2008, 20:11




CITAZIONE
Narrato
Pensato
«Parlato»

CITAZIONE
La prova stava per cominciare e già nell’arena si iniziava a percepire una sensazione strana,che vedeva insieme un misto di emozioni totalmente differenti l’una dall’altra:paura,rabbia,vendetta,rivalità,voglia di vincere.Il tutto era semplicemente dovuto alla varietà di pensieri dei quattro contendenti,i quali,prontissimi e caricatissimi,non avevano alcuna intenzione di perdere,tuttavia non potevano evitare di nascondere un minimo di incertezza e di timore.Per Hinato e Naruto,di certo non sarebbe stato facile vincere,poiché si ritrovavano contro due parigrado dello stesso villaggio,però possedevano un vantaggio incredibile che sarebbe stato sfruttato sin da subito,ovvero l’abilità innata.Il Byakugan era ormai fieramente attivo ed ansioso di contribuire al successo dello Hyuga;lo stesso valeva per lo Sharingan dell’Uchiha.Entrambi forti o deboli,dipendeva da come li si affrontava,ma non andavano assolutamente sottovalutati,in quanto,sia l’uno che l’altro,conferivano importanti vantaggi che si rivelavano decisivi per qualsiasi battaglia:l’uno rendeva la velocità più scattante,mentre l’altro favoriva i riflessi,per quanto riguardava le statistiche;il primo permetteva di alterare il flusso di chakra nemico,mentre il secondo di prevederne i movimenti in determinate circostanze,per quanto riguardava ulteriori capacità.Nel clan degli occhi Bianchi,i possessori dell’abilità erano numerosissimi,ma il giovane Genin dai capelli viola era sicuro che non tutti lo sapessero utilizzare in maniera saggia,come un’arma vincente,e ciò rappresentava un grandissimo problema:per quanto forte un’innata potesse essere,senza gli altri requisiti necessari per fare il ninja,essa si rivelava una completa inutilità.Per un sacco di tempo,Hinato,aveva rimuginato su se stesso riguardo alle sue possibilità,i suoi pregi,i difetti e tanti altri elementi che finalmente lo avevano portato ad una conclusione:il suo destino lo avrebbe potuto trovare solamente percorrendo la strada su cui,tuttora,stava lasciando impresse le proprie orme.In parte sapeva già ciò che avrebbe voluto veramente per il suo futuro e,proprio per questo,era consapevole del fatto che aveva ancora molto da lavorare con impegno e costanza per raggiungere quell’obiettivo;vincere non era sempre necessario(se non per soddisfazione personale),bastava accumulare esperienza e registrare continuamente progressi,evolvendo contemporaneamente il proprio corpo e la propria anima.Proprio per queste ragioni,adesso,non poteva fermarsi qui:se avesse vinto,avrebbe senz’altro incontrato nuovi avversari,magari appartenenti a villaggi stranieri,e quindi possessori di abilità a lui sconosciute,il che sarebbe stato un allenamento a dir poco perfetto sia per perfezionare le sue tecniche,sia per scacciare la parziale insicurezza che ancora lo tormentava prima e durante i combattimenti.Malgrado ci mettesse tutta la buona volontà,riconosceva a se stesso l’incapacità di acquisire un carattere adatto alla guerra e alle continue uccisioni,difatti il suo interesse era aiutare gli altri,non farli soffrire;riusciva ancora a mantenere il suo ideale di pace e amore,anche se sapeva che fosse impossibile realizzarlo fino in fondo.Lui avrebbe fatto ciò che poteva,avrebbe contribuito a questo grande progetto impiegandoci tutte le sue energie,sarebbe diventato il supporto ideale per ogni missione,battaglia o guerra che fosse,tramite l’utilizzo delle tanto amate arti mediche.Chissà che non sarebbe stato noto in tutto il mondo come il migliore Anbu Medico della storia,quella sì che sarebbe stata la più grande soddisfazione per lui,dato che chiunque lo avrebbe stimato e riconosciuto per il suo talento,pure suo padre ed il suo clan sarebbero stati costretti.Parole,pensieri,sogni,purtroppo non rappresentavano null’altro;solo pure immagini fantastiche,che come pezzi di un puzzle si univano l’uno con l’altro per completare l’opera d’arte;solamente che,nel suo caso,mancava qualche tassello fondamentale per poter andare avanti,e dove poteva trovarlo?Nella strada che aveva scelto di percorrere:passo dopo passo,difficoltà dopo difficoltà,successo dopo successo,pian piano ce l’avrebbe fatta a poter ammirare l’opera dal titolo “Hinato Hyuuga”.Sorrise al solo pensiero del coronamento dei suoi desideri,ma non c’era più tempo da perdere:adesso aveva altro da fare e non poteva permettersi di deconcentrarsi per nessuna ragione.Per sé e per Naruto,avrebbe lottato con tutte le sue forze,sfoggiando ciò di cui Madre Natura lo aveva fornito.Chiuse per un attimo gli occhi,dando un ultimo e profondo respiro,dopodichè fu finalmente pronto a scattare,non appena il giudice glielo avrebbe permesso.Il piano era già stato esposto ed approvato,non restava che metterlo in pratica,tentando di soddisfarlo nella maniera migliore possibile.

«Bene,si comincia.In bocca al lupo Naruto.»


Molto velocemente,i due,percorsero ben cinque metri in direzione longitudinale,lanciando due dei propri Shuriken alla persona che avevano di fronte,quindi compirono i restanti tre metri in diagonale,scambiandosi dunque bersaglio,impiegandoli ognuno in un Taijutsu differente.Hinato aveva intenzione di sfruttare al massimo la sua statistica più sviluppata,sicuramente ineguagliabile da entrambi gli avversari,pertanto non avrebbe potuto fare a meno del Tifone della Foglia:esso non solo era incredibilmente rapido,ma era anche potente a livello di forza e di raggio d’azione.Secondo i suoi calcoli,Yuroi non sarebbe potuto scappare da quella trappola,dato che sarebbe stato impegnato a difendersi dalle armi e,subito dopo,avrebbe dovuto far fronte ad un potente calcio all’altezza della bocca dello stomaco.A poca distanza da sé,sentiva l’esuberanza del compagno che attaccava Ryuzaki,tuttavia non si sarebbe soffermato sulla sua situazione,aveva altro di cui occuparsi:mettere Yuroi al tappeto era la sua missione,l’incarico che lui stesso si era affidato ragionando su una serie di calcoli basati sulla stazza fisica.Se si sarebbero rivelati giusti o meno,sarebbe stato il tempo a deciderlo.L’Uchiha rivale aveva davvero pensato ad una bella difesa per le armi,abbassandosi a quattro zampe,quasi fosse un Inuzuka,e sembrava essere anche stato capace di riconoscere facilmente le intenzioni dello Hyuga.Strano,che era un Uchiha lo sapeva,ma non aveva attivato lo Sharingan,indi per cui,come aveva fatto ad usare la preveggenza?C’era rimasto un po’ perplesso,ma ne nascondeva lo stupore dentro di sé:colui che si ritrovava di fronte doveva avere un cervello niente male e lo avrebbe fatto sudare parecchio,ciò nonostante non poteva e non voleva essere battuto.Stringeva saldamente il Kunai nella sua mano per farsi forza,durante il giro di trecentosessanta gradi su stesso ed il caricamento finale della mossa.Prima di sentire il contatto con la pelle altrui,vide quest’ultimo alzarsi improvvisamente dalla posizione che aveva assunto,buttandosi di peso in avanti verso lo Hyuga:esso era un contrattacco ed una difesa contemporaneamente,ma non sarebbe stato sufficiente a parare i danni dell’attacco fisico del giovane dagli Occhi Bianchi,avvantaggiato leggermente per tempo e statistiche.Sbam!L’impatto fu assai potente e,a sorpresa di tutti,entrambi non ne erano usciti illesi:Hinato aveva riportato un Leggero ematoma nella gamba con cui aveva attaccato battaglia,mentre invece a Yuroi era andata un po’ peggio,perché aveva subito due danni nei dintorni del petto,a causa sia del piede che del ginocchio.Fortunatamente il livido non doleva quasi per nulla,rappresentava una piccola botta momentanea,sopportabile e trascurabile,non c’era bisogno di curarlo con la tecnica delle Mani Curative,sprecando chakra che avrebbe potuto essere impiegato in maniera migliore per una nuova offensiva.Già,si doveva occupare proprio di essa,al momento,approfittando del colpo subito dall’avversario per mantenere la sua posizione di vantaggio.Dunque,si doveva ripartire da capo,evitando di spendere troppo tempo nella preparazione di un piano.Il contrasto li aveva fatti allontanare di ben tre metri l’uno dall’altro,senza causarsi ulteriori ferite,costringendoli a riassumere momentaneamente una posizione di difesa.A quanto pareva,il nemico non si faceva avanti in quella manciata di secondi che era passata,pertanto lo avrebbe fatto lui,benché stavolta non sarebbe stato così clemente come al turno precedente:un’insieme di mosse precise e devastanti sarebbero state messe in atto dalle sue capacità,dimostrando così che non doveva essere sottovalutato solamente perché era una persona,spesso e volentieri,timida ed insicura.Mentre in quel poco tempo che trascorreva riusciva ad elaborare una strategia decente,diede uno sguardo al proprio compagno,rimanendo stupito per la seconda volta:egli era impegnatissimo a fronteggiare Ryuzaki,il quale doveva avergli inflitto due tagli nella gamba con la quale aveva effettuato il Taijutsu.Dannazione,la situazione era più complicata del previsto:nel sistema circolatorio dell’amico,non fluiva solamente chakra,ma anche qualcosa altro che poi identificò come veleno.Sussultò dentro di sé:possibile che fosse veramente stato avvelenato così facilmente?Che cosa gli era successo?E come mai il suo avversario era ancora in ottime condizioni?Cavoli,qui si metteva male:né Hinato né Naruto erano a conoscenza degli effetti della sostanza a cui quest’ultimo scorreva in corpo,indi per cui non potevano regolarsi in alcun modo per tentare di curarlo o di prevenirne le malignità.Forse avrebbe dovuto studiare di più ed approfondire altre ricerche,specializzandosi di più sui veleni,anche perché ad un Anbu Medico era richiesta persino questa abilità. Adesso però non c’era tempo per i rimpianti:iniziava la nuova manche.

«Ok,pronto per il prossimo attacco?»


Chiese sorridendo all’avversario.Non era una provocazione,tantomeno un’espressione di superiorità,ma semplicemente una frase per spezzare un attimo quella tensione che c’era.Subito dopo tornò serio,lanciando uno dei suoi Fumogeni a circa metà della distanza che li separava,dunque intorno al metro e mezzo.All’istante una fitta coltre di colore violaceo iniziò ad addensarsi per un area di circa dieci metri cubici,coinvolgendo anche l’altra coppia di combattenti.Sfortunatamente le capacità del Byakugan,per il livello che il giovane Hyuga possedeva,non arrivavano ad attraversare la nebbia,ma non c’erano problemi,il suo piano gli avrebbe permesso di assicurarsi una buona percentuale delle possibilità di successo;si stava stupendo di quanto stesse diventando ottimista in questo match,e ciò era perché sentiva di desiderare questa vittoria come conferma del proprio valore.Non appena ebbe lanciato quell’arma,occultato dal fumo,e tenendosi bene in mente la posizione nemica,iniziò a compiere i quattro sigilli necessari ad eseguire la tecnica base della Moltiplicazione:tre copie identiche a sé e con la controparte illusoria del Kunai nella mano destra,comparvero dal nulla,pronte ad obbedire agli ordini del proprio padrone.Non persero tempo,infatti tutti e quattro avrebbero cominciato a correre secondo le particolari direttive dello schema che il ninja si era disegnato nella mente:l’area attorno a sé era divenuta un cerchio di raggio 3 metri,il cui centro era rappresentato dalla postazione di Yuroi,che,tuttavia,avrebbe potuto spostarsi dove voleva durante questi secondi,benché non gli sarebbe servito a molto.Hinato,si sarebbe mosso verso destra,e si sarebbe fermato ad un quarto della circonferenza;il primo clone si sarebbe spostato verso sinistra,compiendo l’identica strada dello Hyuga;il secondo clone,creato a tre metri di distanza da tutti gli altri(circa nella futura posizione dell’originale),avrebbe percorso poco più di un quarto della circonferenza da destra,portandosi alla sua metà;infine,il terzo,sarebbe rimasto fermo lì dove era stato creato.All’apparenza,questo Jutsu poteva essere superfluo,ed invece era utilissimo per illudere il nemico,evitandogli di riconoscere i veri movimenti del reale ninja,nonostante fosse già difficile percepirli con un Udito normale.Una volta partito per giungere alla sua meta,il Genin dai capelli viola avrebbe lanciato due Kunai con legata una CartaBomba ciascuno,l’uno nella mano sinistra e l’altro nella destra,entrambi ad una distanza di circa un metro e venticinque dall’ipotetica posizione del nemico,cosicché egli fosse precisamente nel fulcro dell’esplosione;essendosi l’utilizzatore mosso,le trappole sarebbero risultate l’una davanti e l’altra dietro al bersaglio.Questa azione aveva due scopi ben precisi:in primo luogo serviva a far paura e causare danni alla vittima,intimidendola a non muoversi nelle direzioni corrispondenti alle esplosioni(dietro e davanti);in secondo luogo avrebbe permesso alla fitta nebbia del Fumogeno di disperdersi,per essere sostituita dal fumo più leggero causato dalle ultime due armi lanciate:mentre quest’ultimo per un occhio normale non avrebbe cambiato molto la situazione,serviva al Byakugan per poterci vedere attraverso ed individuare dove si trovasse Yuroi.Quindi,appena terminata l’esplosione,l’ideatore della strategia sarebbe partito alla carica con un’Entrata Dinamica,tecnica allo stesso tempo veloce e potente,incontrastabile da semplici parigrado:si componeva di un calcio in volo,con la gamba sinistra,all’altezza del fianco,stando alle ipotetiche posizioni dei due.Se tutto fosse andato come previsto era dovuto al fatto che l’avversario non poteva in alcun modo avere idea della posizione dell’Hinato originale,contando inoltre che egli aveva portato numerosi attacchi a sorpresa in un lasso di tempo sufficientemente breve per lasciare l’avversario disorientato,ed impossibilitato a muoversi più di tanto.Anche le difese possibili erano scarse,ed in qualsiasi caso,stando ai suoi calcoli,non avrebbero distrutto completamente gli effetti dei danni,bensì li avrebbero solo alleviati di poco:tentare di illudere lo Hyuga con delle moltiplicazioni era inutile,grazie alla sua innata,e pure tentare di uscire dal “cerchio” sarebbe stata dura,in quanto di tempo ce n’era poco e,se ci avesse provato in quei pochissimi secondi,ad ogni uscita,o vicino ad ognuna di esse,Yuroi avrebbe trovato una copia che,probabilmente,lo avrebbe spinto ad allontanarsi da essa ed automaticamente ritornare in mezzo a quella figura geometrica.

CITAZIONE
Chakra: 168-5-15-20+3=131..
Stato Fisico:
» Ferita Leggera alla Gamba.
Stato Mentale: Deciso.
Armi Possedute:
» Kunai [x 2] – In Mano Dx [x 1] – A terra con Bomba [x 2]
» Shuriken [x 3]
» Makibishi [x 10]
» Flash [x 2]
» Fukibari [x 10]
» Lancia Fukibari [x 1]
» Fumogeni [x 4] – Nell’aria – [x 1]
» BombaCarta [x 3] – A terra [x 2]
» Kit Medico [x 1]
» Tonico Azzurro [x 1]
» Tonico Rosa [x 1]
Tecniche Utilizzate:
» Mantenimento Innata [5]
» Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu [5x3=15]
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Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo per Copia)
» Entrata Dinamica - Rikidouteki Kisai [20]
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Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Concentrando parecchio chakra sulle gambe, lo shinobi è in grado di velocizzare enormemente tutti i movimenti che compongono un perfetto calcio volante. Difficilissimo da contrastare se non si ha un'idea chiara della posizione di partenza del ninja, questo attacco è in grado di provocare un "knock down" del bersaglio anche se quest'ultimo dovesse essere molto superiore fisicamente. Inoltre grazie alla sua incredibile velocità è un buon modo per iniziare uno scontro in corpo a corpo. Il contrattacco è possibile solo alle energie superiori.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
Edit:
» Ore 00:18 – Tabella Status
» Ore 2:16 - Schema Attacco
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» Ore 12:55 – Svista fattami notare da Nagato



Edited by GiacoTemari - 7/7/2008, 12:55
 
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.:[ Naruto ]:.
view post Posted on 9/7/2008, 19:58




CITAZIONE
Narrato
Parlato
Parlato altri
~ Pensato

CITAZIONE
Calo’ il silenzio, l’arena cesso’ di parlare. Tutti gli spettatori, rimasero in attesa per l’inizio dello scontro. Quattro genin dello stesso villaggio stavano per dar vita a un’incredibile battaglia due contro due. Affrontare ninja dello stesso villaggio era un fatto positivo o negativo ? Naruto continuava a chiederselo incessamente, come se non avesse da pensare a nient’altro. Ormai aveva di fronte due nemici appartenenti al suo stesso villaggio, nonché membri del suo stesso clan. Allora perche’ continuava a farsi delle stupide domande su avvenimenti che non c’entrano niente col presente. Forse perche’ non aveva trovato ancora una vera strategia, quell’unica mossa per spazzare via tutti i suoi problemi. Ma per fortuna ci stava il suo compagno di squadra, Hinato Hyuga, dotato di grande intelligenza e cautela, che lo aiutava parecchio. Era noto che i membri del clan Hyuga fossero molto temibili sotto l’aspetto della strategia, ma nulla poteva reggere al confronto con il clan Uchiha. Eppure Naruto era bloccato, e non riusciva a mostrare fuori quel potenziale che lo aveva sempre contraddistinto, grazie allo Sharingan. Ricordava i tempi felici dell’accademia, quando ancora non possedeva un’abilita’ particolare. Li’ passava solamente chi aveva forza di volonta’ e dava il cuore per la riuscita delle prove. Le dure prove teoriche, ma anche quelle pratiche, lo avevano aiutato moltissimo nello sviluppo della sua personalita’ e nella costruzione del suo nindo: non arrendersi mai e lottare fino all’ultimo. Aveva dato l’anima nell’ultima prova, dove il sensei avrebbe determinato chi sarebbe passato dei due aspiranti genin rimasto, lui e Goten Hyuga, suo ex-amico. Aveva imparato moltissimo da quei singoli momenti. Lui desiderava tantissimo migliorare e perfezionare le sue tecniche, persino quella della sua innata. Possedere il Mangekyou Sharingan era il sogno di ogni Uchiha, ma solo pochissimi, gli “eletti” ci erano riusciti. Avere quegli occhi ti rendeva praticamente invincibile, nemmeno il piu’ forte dei nemici poteva sfiorarti. Il potere della preveggenza non poteva essere paragonato a nessun’altra abilita’ innata. E ne esistevano tantissime nel mondo. Forse solamente la velocita’ offerta dal Byakugan poteva contrastare lo Sharingan, ma dalla distanza quest’ultima l’avrebbe sicuramente sbaragliata. L’innata dagli occhi rossi era pure conosciuta per i suoi potentissimi ninjutsu e genjutsu, capaci di uccidere il nemico in un colpo solo. Ma agli esami chuunin non ci si aspetta di certo un livello tanto elevato, eppure il giovane shinobi del villaggio di Konoha voleva dare spettacolo a tutti i signori feudali presenti sugli spalti, e venuti da terre molto lontane per godersi questo scontro. Lui teneva moltissimo all’opinione che avrebbero potuto avere quelle persone di lui, perche’ dipendeva anche da loro la sua promozione al grado di Chuunin, grado cosi’ difficile da raggiungere. L’apprezzamento di qualche persona potente sarebbe stata molto importante per il suo passaggio di grado. Ma quando tutto cio’ in cui credi fermamente viene annullato cosi’, in un attimo, tutto sembra fermarsi. Ci sei solo tu, e il pensiero continuo del fallimento. Non riesci a fartene una ragione, ritieni quella situazione impossibile. Una strategia apparentemente ottima, e ben meditata, sembra svanire tutto d’un fiato. Nei secondi precedenti a quell’avvenimento Uchiha Naruto e Hyuga Hinato avevano cercato qualsiasi punto debole dei loro due avversari, e avevano esaminato il loro equipaggiamento, ideando una strategia eccellente e a dir poco incredibile, o almeno cosi’ poteva sembrare a loro. Ma fu un errore buttarsi a capofitto all’attacco: il primo ad accorgersene fu proprio lui, il portatore dello Sharingan, che si distingueva per la sua agilita’ e prontezza nei movimenti. Lui e il suo compagno avrebbero percorso parte della loro distanza che li separava dagli avversari correndo, per circa cinque metri, dopodiche’ avrebbero lanciato gli shuriken per impedire agli avversari una qualsiasi schivata, e infine si sarebbero letteralmente lanciati per colpire con un taijutsu l’avversario prescelto. Hinato sembro’ riuscire nel suo intento, tantoche’ colpi’ il suo avversario, un Uchiha senza innata, con il nome di Yuroi. Invece Naruto non fu altrettanto fortunato. Il suo avversario, che portava anche il cognome degli Hatake, oltre a quello del clan precedentemente nominato, aveva prontamente estratto due kunai, bagnati con del veleno trasparente, e li aveva usati come scudo contro l’attacco di Naruto, una ginocchiata dalla grandissima potenza. Quest’ultimo non pote’ fare a meno che scontrarsi con le armi metalliche, nonostante possedesse la preveggenza offertagli dallo Sharingan: questo fu il primo attacco in cui la sua innata si dimostro’ essere totalmente inutile. Infatti l’innata del giovane shinobi di Konoha non gli permetteva di prevedere tutti gli esatti movimenti dell’avversario, e di conseguenza non fu capace di schivare l’attacco nemico in tempo. L’unica cosa che il genin pote’ fare e’ quella di cercare di rallentare al massimo l’attacco, in maniera tale da diminuire la forza dell’impatto con le lame, ma fu tutto inutile : i kunai riuscirono a ferirlo lo stesso intorno al ginocchio, con un colpo di striscio. L’unica consolazione dell’aspirante chuunin fu quella che l’effetto secondario della ginocchiata si manifesto’ ugualmente: infatti il ragazzo che subi’ l’offensiva di Naruto venne scagliato via, di qualche metro, venendo in questo modo allontanato dal ragazzo. Senza perdere un solo attimo, nonche’ alla ferita, inizio’ a comporre i sigilli per la sua prossima mossa, creando cosi’ una gigantesca palla di fuoco, che ando’ a scontrarsi con le piccole sfere di fuoco create dall’avversario nello stesso momento. Le due tecniche fecero una grande luce, sostituendo cosi’ il sole che illumino’ per qualche secondo quella giornata nuvolosa, che minacciava ancora di piovere, ma veniva come soffocata, da qualche strano fenomeno. I due ninja si guardavano continuamente, con sguardi minacciosi e irritanti. L’aria era pesantissima, il tempo sembrava come bloccato. Quel tempo che sembrava infinito riprese a camminare di botto, quando qualcosa stuzzico’ il corpo dell’Uchiha. Un’improvvisa preoccupazione sorse nel giovane aspirante chuunin. Naruto si guardo’ la gamba destra, con la quale aveva appena eseguito la ginocchiata. L’attacco precedente lo aveva ferito, e questo era inaccettabile. Fortunatamente per lui non venne danneggiato assolutamente il ginocchio, altrimenti la possibilita’ di accedere alla fase finale si sarebbe allontanata parecchio. Ma i kunai riuscirono comunque a penetrare nell’arto del giovane con gli occhi rossi, facendogli uscire un po’ del prezioso liquido rosso. Ma lui non sapeva riconoscere un veleno, non era mica un ninja medico come lo era Hinato, dunque non si preoccupo’ della ferita, che era normalissima all’esterno, ma non all’interno. Di certo non si sarebbe aspettato che dentro di se’ circolasse del veleno, capace di li’ a poco, di renderlo parzialmente o completamente inutile. Che arma micidiale, il veleno: può essere letale, o distruttivo. Di sicuro non era un arma che caratterizzava i ninja forti e leali. Usare dei prodotti chimici non faceva parte del credo ninja dello shinobi dagli Occhi Rossi. Pero’ doveva comunque affrontare dei tipi che ne facevano uso, rischiando cosi’ la vita. La conoscenza dei veleni, da parte di un genin non e’ cosi’ approfondita ed esperta, dunque gli effetti degli stessi non potevano essere sicuramente mortali. Tuttavia potevano rendere il ninja colpito incapace di combattere dopo pochi secondi e per un periodo di tempo abbastanza lungo. Usare i veleni e’ dunque da codardi o da scaltri ? Be’, ogni shinobi sceglie una risposta diversa, in base alla propria idea di essere “forte” e al proprio stile di combattimento. Di nuovo il tempo ricomincio’ a scorrere, secondo per secondo. Come se ti svegliassi improvvisamente dopo aver fatto un sogno bellissimo. Naruto ritorno’ a guardare il suo avversario negli occhi, ma cominciava a poco a poco ad avvertire qualcosa che stava succedendo dentro di se’, qualcosa che non era possibile impedire. Una strana eccitazione, lo attraversava per tutto il corpo.

-Che cosa mi succede ? Perche’ non riesco a stare fermo… E’ come se fossi percosso da continua tensione, ma come e’ potuto succedere…Vuoi vedere che quel ragazzo e’ un utilizzatore di veleni ? La cosa si fa preoccupante… pero’ io non sono mai stato cosi’ carico!!! E’ come una carica di energia impressionante. Mi sento troppo forte, il piu’ forte del mondo!!!

La mente di Naruto iniziava a vagare nella pazzia piu' totale, proprio per la cocaina. Due personalita’ che si combattevano, l’Uchiha che si divideva in sicurezza e forza assoluta contro la preoccupazione di cercare un senjutsu completo, per impedire qualsiasi contrattacco avversario. Ma la carica di cocaina che era stata immessa nell’organismo del giovane figlio di Konoha a causa del veleno lo rendeva visibilmente nervoso, e incapace di mantenere la calma, e proprio per questo avrebbe potuto percorrere anche cento chilometri senza fermarsi mai, ma alla fine si sarebbe ritrovato in un limbo fra la vita e la morte. Non sapeva che bene presto quella sensazione si sarebbe trasformata nella sua piu’ grande sofferenza. Ma la cocaina consisteva in un’arma a doppio taglio. Infatti Naruto sarebbe stato iperattivo in quei minuti, nei quali la cocaina l’avrebbe reso mentalmente piu’ forte ma anche iper-nervoso. La folla sussultava per il senjutsu commesso dall’Uchiha. Si sentivano lamentele e anche fischi da alcuni lati.

-Adesso vi faccio vedere io, gradassi. Pensate di essere chissa’ chi, adesso vi faccio vedere io il potere degli Uchiha!!! Voi state li’, con le vostre donne, i vostri amici, e i vostri soldi, ma non potrete mai capire il sudore che buttiamo noi shinobi per la salvaguardia del nostro villaggio, e mai lo capirete. State zitti e osservate il mio potere, colui che rappresentera’ il clan!!!

Uno sguardo malvagio e pieno di rabbia fu diretto verso la folla, che sembro’ non accorgesene. Poi uno sguardo velocissimo ando’ verso l’Hokage, che stava su una tribuna piu’ in alto, proprio di fronte a lui. Stava a guardava lo scontro impassibile, senza battere ciglio. Il suo sguardo fu rassicurante per il ragazzo, che si mise in posizione di combattimento. La situazione era la seguente: Naruto distava quattro metri da Ryukazi, due da Hinato che ne distava tre con Yuroi. La distanza non era moltissima, e gli attacchi sarebbero stati velocissimi, per impedire ogni possibile contrattacco. Appena si compi’ il primo passo l’arena si zitti’. Il primo a muoversi sarebbe stato lo Hyuga, che con rapidita’ avrebbe lanciato un fumogeno diretto verso la zona dove si trovava Yuroi, piu’ o meno a distanza di un metro e mezzo, era evidente che voleva nascondergli qualcosa. Naruto ne approfitto’ immediamente, usando la Kage Bushin No Jutsu. Era come se dentro di se' avesse trovato una strategia degna di un Uchiha. Tutto appariva chiaro, e sicuro.

Grazie, Hinato. Per fortuna ci sei sempre tu che mi dai una mano, facciamogliela pagare a questi bastardelli!!! Io piu’ di tutti!!! Dobbiamo cercare di metterli K.O. adesso, senza ucciderli!!! Yatta’!!!! Per Konoha e per la nostra promozione!!!

Il comportamento troppo positivo del giovane Naruto l'avrebbe notato chiunque adesso. Fortunatamente per tutti non sarebbe durato a lungo. Create cinque copie identiche a lui in tutto e per tutto, mentre il fumo avrebbe raggiunto la sua massima estensione, avrebbe preso l’ultima carta bomba, e l’avrebbe lanciata ai piedi di Ryukazi, avendo memorizzato la sua posizione. Dunque al momento dell’esplosione, che sarebbe coincisa con quelle delle bombe di Hinato, pochi istanti dopo, avrebbe iniziato a disporsi con le sue copie. Il raggio della bomba era di due metri e mezzo per due metri e mezzo, dunque lui si sarebbe disposto lungo un raggio di tre metri circa dalla bomba. Due cloni sarebbero rimasti al centro, due sarebbero andate a destra, e lui e un’altra copia a sinistra. Tutte le copie si sarebbero disposte a una distanza di un metro e mezzo circa una dall’altra. Infine, la copia rimasta al centro sarebbe corsa verso Ryukazi, esplodendo, e Naruto utilizzando la sua preveggenza, avrebbe concluso il suo senjutsu con la tecnica di fuoco. Un incredibile e fortissima mossa, che non sarebbe stata contrastata facilmente. Il piano di Naruto era abbastanza semplice: non aspettarsi che il nemico sia distratto da una semplice bomba, che avrebbe potuto ferirlo comunque, ma circondarlo e colpirlo utilizzando le proprie abilita’, in modo tale da essere sicuri di averlo condannato al rogo.

CITAZIONE
Stato Fisico: Ferita Leggera alla gamba destra, altezza del ginocchio
Stato Mentale: Determinato, ma eccessivamente eccitato per il veleno
Chakra: 150-5-20-25= 100
Armi:
†Kunai x 3
†Shuriken x 4 ( 2 Utilizzati)
†Katana x 1
†Uchiha Shuriken x 1
†Fili di acciaio x 4
†Carta Bomba x 1 (Utilizzata)
†Tonici azzurri x 2

Schema Azione:

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Tecniche Utilizzate:

Mantenimento innata = 5


Tecnica Della Moltiplicazione Del Corpo - Bunshin No Jutsu
SPOILER (click to view)
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Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
Questa tecnica permette di creare dei cloni di se, composti unicamente di chakra. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 10 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce un qualsiasi contatto. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 6 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 3 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco. Possiedono però la controparte illusoria di qualsiasi arma base in possesso del loro creatore. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati svaniscono.
[massimo copie: Studenti 3, Genin 5, Chunin 7, Jonin 12, Sp Jonin 15]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo[5] per Copia)



Palla Di Fuoco Suprema - Katon:Goukakyuu No Jutsu
SPOILER (click to view)
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Villaggio: Foglia
Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Cinghiale, Cavallo, Tigre
Questa arte magica è la base per quasi tutte le tecniche di fuoco del villaggio della foglia. Impastando una discreta quantità di chakra nella bocca, è possibile emettere un getto di fiamme che arriva anche a sei metri dall'utilizzatore, e raggiunge una larghezza non inferiore ai tre. Chi è colpito da questo jutsu riporta ustioni medio-gravi su tutte le parti interessate. All'inizio il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare e che il ninja deve rimanere fermo mentre la esegue, ma dal grado di chunin in poi questa carenza viene a cadere, compensata dall'esperienza dello shinobi.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo: Medio[20])

 
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Nagato-Pain
view post Posted on 14/7/2008, 22:58





...Terza Fase: Una nuova mossa...




CITAZIONE
Narrato
Pensato
Parlato
Parlato padre di Yuroi
Parlato madre di Yuroi


L'incontro più importante della sua vita era li li per cominciare ed il cuore di Yuroi era rivolto solo ad una cosa, la sua famiglia. Teneva soprattutto a poter onorare il nome che portava ed a riuscire a mettere, quanto meno in difficoltà, l'avversario facendo si che nessuno avrebbe potuto dire che non si era impegnato e che non si era dato con tutta la sua grinta e volontà. Ancora pochi istanti e, l'esaminatore alla loro destra, diede il via. Come si era aspettato, i suoi due avversari cominciarono subito alla grande. La loro fù una lunga corsa per portare a compimento una strategia sapientemente creata dalle loro menti. Al giovane Genin Uchiha, tocco il confronto con il rappresentante del clan Hyuga, Hinato. Questo avvicinatosi velocemente, portò un potente calcio girato diretto allo stomaco del ragazzo, suo avversario. Di risposta, Yuroi, contrastò questo attacco nemico con una tecnica altrettanto potente che però non ebbe pieno effetto. Richiedeva una rincorsa più lunga la Carica portata dal ragazzo e questo permise al Jutsu avversario di prevalere nello scontro, anche se di poco. Tutte le azioni appena compiute, sbilanciarono i due che ora si ritrovavano a circa 3 metri di distanza uno dall'altro...

Diamine è forte e veloce questo tizio, senza contare i suoi occhi inoltre. Sarà davvero un osso duro. Ma come li avranno scelti gli incontri questi esaminatori...due genin con innata contro due genin sprovvisti di questa abilità impareggiabile...non capisco davvero. Loro dovrebbero sapere il potenziale di partenza dei vari partecipanti...

Il suo sguardo si scontrò contro quello dell'esaminatore che, da bordo arena, li stava osservando. Era uno sguardo cattivo e di rimprovero quello del ragazzo. Adesso era furibondo.
Rivoltandosi verso il nemico, notò che questo si stava già per apprestare a fare un'altra mossa. Avrebbe dovuto anticiparlo questa volta, si, ma con cosa?. Le carte che l'Uchiha aveva a disposizione, ora, erano abbastanza scadenti e ciò lo inquietava molto. L'avversario era veloce e iper attento ai suoi movimenti. Sarebbe servita almeno una velocità pari alla sua per cercar di portare qualche bel colpo...


E va bene, mi vedo costretto a farlo. Non è ancora completa, infatti per ora posso solo sfruttare l'aumento di velocità che comporta l'utilizzo di questa mia nuova abilità...spero che basti a disorientarlo quanto meno.
Se penso a tutto il tempo strascorso ad allenarmi per provare a sbloccare quel maledetto Sharingan...mi sale una rabbia pazzesca. Adesso la mia buona riuscita in questo incontro è basata per lo più su una nuova abilità sviluppata da solo, con l'aiuto di qualche vecchio manoscritto del nonno...

Flash-Back


CITAZIONE
Un piccolo ragazzo si aggira fra grandi scaffali colmi di libri e pergamene, dall'aria molto antica. Il suo volto rivela la tenera età del piccolo Yuroi Uchiha. Cosa sta facendo in quel luogo? cosa cerca? perchè è li? a queste domande, probabilmente, non saprebbe rispondere neanche lui. Sa solo che si è ritrovato in quel luogo mentre curiosava nelle stanze vecchie e disabitate della casa dei suoi deceduti nonni. La biblioteca segreta del padre di suo padre. Anni di ricerche, viaggi, documenti segreti del clan, tutti raccolti. Il ragazzino, essendo tale, non capisce cosa siano tutti quei fogli e raccoglitori e osserva tutto con attenzione e curiosità...
D'un tratto dalla porta che confinava quella stanza dal resto della casa, comparve una figura alta ed autoritaria che, alla vista del bambino, si alterò a dir poco. Era suo padre, uno dei massimi esponenti del clan a quei tempi...

- Yuroi Cosa fai qui! chi ti ha dato il permesso di venire?!!
- Padre...mi scusi...
- QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON VENIRE QUI!!! LO VUOI CAPIRE O NO!!
- Ma padre...io...
- Non voglio sentire ragioni!! se continui così mi metterai in difficoltà con tutti i membri anziani del clan lo capisci?!?!?
- Mi scusi padre...non lo farò più...
- Lo spero vivamente per il tuo bene...loro sono stati chiari, non apprenderai mai l'arte oculare dello Sharingan!!...
- M-ma...perchè???
- Sei destinato a ben altre cose, lo capirai quando sarai grande ora non puoi nulla!....adesso basta parlare, vai subito a casa, immediatamente!...

In lacrime si alzò e scappò via da li, via da tutti quei segreti che egli non era ancora in grado di capire. Cosa si nascondeva di così pericoloso in quell'antica biblioteca?
Arrivò a casa piangendo e, la madre, subito si preoccupò di ciò, cerco di farsi dire il perchè ma, il ragazzo, schivò il suo discorso e se ne andò subito in camera sua. Da li sentì il padre tornare in casa qualche minuto dopo...


Cosa succede perchè il mio bambino piangeva in quel modo?...
...è stato di nuovo li!...
Non l'ha ancora capito...
A quanto pare no!...

Una discussione parecchio tesa e preoccupata fra i due genitori.
Tornando a se, il ragazzo, aprì la sua giacchetta d'allenamento e subito si notò che qualcosa era andata diversamente. Una pergamena dall'aria parecchio maltrattata si era salvata ed aveva trovato rifugio fra le braccia del ragazzo in fuga dal padre fuori dalla stanza "proibita". Cosa rivelava?

Di li fino a poco tempo fa, con l'aiuto di un sensei, interpretò ciò che, in quel foglio, era descritta come un'abilità speciale quasi come un'innata. Il duro allenamento portò i suoi frutti ed ora era almeno in grado di sfruttarla in parte. Sarebbe servita? aspettando si saprà...

Devo provarci almeno. Se poi non va come previsto, non potrò rimproverarmi di non averla usata. Bene proviamo...

Per ora non poteva utilizzare questa sua abilità per sfruttare tecniche avanzate ma poteva solo limitarsi ad usufruire dell'aumento di velocità che comportava l'attivazione di essa. Dunque si concentrò, mise le mani nel seal della pecora e attivò il meccanismo vitale dell'abilità...almeno lo credette, dopo pochissimi istanti si accorse che nulla era cambiato...

Dannazione non va, non si attiva, maledizione dovò vedermela da solo proprio in questo incontro...di bene in meglio...

Colui che aveva di fronte, ora, lo guardava attentamente e si apprestò a dire un qualcosa che sapeva tanto di sfida...

CITAZIONE
Ok,pronto per il prossimo attacco?

Quando vuoi...

Rispose, con tutta la calma che aveva, l'Uchiha. Non aveva minimamente voglia di alterarsi in quel momento e quindi preferì restare calmo e concentrato su ogni minimo movimento del nemico. Le sue previsioni si avverarono di nuovo, con uno scatto repentino, Hinato, estrasse uno fumogeno dalla sua sacca e lo lanciò a metà della distanza che li divideva. Una nube di fumo si sarebbe alzata intorno ai due e chissà cosa sarebbe successo al suo interno...

Non devo farmi prendere dal fumo, sarei molto svantaggiato da ciò e mi creerebbe non poche noie credo. Meglio starne fuori...

Alla vista di quella pallina (o cilindro) nero, subito i sensi di Yuroi avvertirono un fremito di pericolo. D'istinto il ragazzo saltò all'indietro per eseguire una capriola in verticale ed allontanarsi dall'area d'interessamento della bomba fumogena. Le capriole si susseguirono fino a portare a 8 i metri di distanza fra l'esplosione della bomba e se stesso. Atterrando ora con le gambe ed un braccio in terra, notò che il nemico aveva creato più cloni, 2 quelli che vedeva, per l'esattezza, con la quale avrebbe circondato il ragazzo nella nuvola, ma saltò tutto. Uno di questi, evidentemente quello vero, cacciò dalla sacca due kunai con due bombe carta attaccate e li lanciò in direzione dell'avversario...

Non ho il tempo di contrastarle con una tecnica...

In una frazione di secondo, prese due shuriken dalla sacca sulla coscia e li lanciò in direzione dei Kunai, deviandoli a metà del loro percorso fra il ragazzo ed il suo avversario. Nonostante era distante più o meno 4 metri dall'esplosione, questa, provocò un'onda d'urto non indifferente, facendo scivolare di qualche centimetro indietro i piedi del ragazzo che aveva incrociato le braccia davanti al volto per sopportare l'evento (I cloni sarebbero esplosi). Una lingua di fuoco raggiunse il suo avanbraccio però e gli provocò una lieve ustione su di esso...

Dannazione sono potenti quei giocattoli eh...

L'esplosione aveva provocato come una specie di linea di fuoco fra se e Hinato che, piano piano, sarebbe andata svanendo sempre più. Decise di approfittare dell'occasione, visto che l'onda provocata dall'esplosione aveva interrotto la sessione di attacco avversaria. In meno di un secondo apri le braccia togliendole dalla posizione difensiva da poco adoperata e quasi scomparse, la velocità di movimento era fuori dal normale, addirittura di molto superiore a quella garantita dall'utilizzo dell'abilità speciale, se avesse funzionato. Ciò era dovuto alla messa in opera del suo Taijutsu preferito, l'Alzata della foglia. Questo Jutsu permetteva di quasi scomparire e di riapparire accovacciato sotto l'avversario per poi sferrargli un calcio potente sotto il mento (in questo caso), dal basso verso l'alto. Considerando l'abnorme velocità che il taijutsu imprimeva all'utilizzatore, questo risultava pressapoco invisibile nel movimento anche ad un ragazzo che possedeva un tale potere come il Byakugan che, si permetteva un aumento di velocità, ma non un incremento dei riflessi del possessore. Schivare quel colpo sarebbe stato davvero un mestiere arduo per il giovane Hinato, inoltre fra loro c'era una specie di piccola barriera di fuoco che disturbava la, seppur perfetta, vista del nemico.
Subito dopo avrebbe usato una seconda tecnica assai particolare, l'Ombra Imprigionante. Usando questa tecnica, Yuroi, apparendo alle spalle del ragazzo in volo, con una minima emissione di chakra, gli avrebbe provocato una paralisi la quale impediva i movimenti del nemico, seppur escludendo le sue braccia. Per ovviare a questo problema, l'Uchiha avrebbe usato le sue mani per bloccare gli arti dell'avversario e facendo roteare questo verso il basso lo avrebbe fatto schiantare al suolo di faccia e senza nessuna protezione. Ad aggravare il tutto ci sarebbe stato il ginocchio del Genin che esguiva la tecnica, dietro la shiena (da sotto la nuca fino a tre quarti della spina dorsale) della vittima di tutto ciò, il quale provocherebbe un ulteriore danno allo Hyuga. E non finiva qui, subito dopo l'impatto, Yuroi prendendo un kunai dalla sacca, gliel'avrebbe piantato nel fianco all'altezza dell'ultima costola in una posizione il più arretrata possibile, approfittando dell'impossibilita dell'avversario di reagire a tutto ciò dato lo stordimento.
Adesso stava al nemico cercare di far si che ciò non accadesse, come se la sarebbe cavata?...




...Dati Ninja...


Energia: Verde
Chakra: 155 / 200
Stato mentale: Concentrato sull'avversario
Stato fisico:
- Ferita leggera alla spalla destra (piccolo intorpidimento del muscolo, ampiamente trascurabile)
- Ferita leggera al fianco destro (piccolo ematoma)
- Ferita lieve all’avanbraccio sinistro (Piccola ustione che provoca solo un po’ di prurito)
Equipaggiamento rimanente:
- 1 x Katana
- 8 x Shuriken
- 9 x Kunai
- 1 x Uchiha Shuriken
- 1 x Aikuchi
- 4 x Tonico Azzurro
- 1 x Makibishi
Equipaggiamento usato:
- 2 x Shuriken
- 1 x Kunai
Tecniche usate:
Carica (Tokken - Tackle Charge)
SPOILER (click to view)
Tipo: Taijutsu
Villaggio: N/A
Il ninja contrae ogni muscolo del corpo ottenendo una resistenza ai colpi e una potenza di impatto incredibile. In questa posizione tuttavia il ninja non è in grado di fare più che una semplice ma devastante carica portata con una spalla. Data l'enorme energia sprigionata questo colpo è tuttavia quasi impossibile da ostacolare o contrattaccare fisicamente e riesce anche ad abbattere grosse strutture (alberi, case, etc..) o avversari di forza e stazza di molto maggiori.
(Livello: 5 / Consumo: Medio)
[solo da energia verde in su]

Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
SPOILER (click to view)
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve).
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)

Ombra Imprigionante - Kage Konoha Buyou
SPOILER (click to view)
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Questo taijutsu è quanto di più particolare si possa trovare tra le tecniche della foglia. Si tratta di una vera e propria immobilizzazione, che avviene tramite un particolare utilizzo della propria ombra. Innanzitutto, perchè questa tecnica faccia effetto, è necessario trovarsi alle spalle del proprio avverarsario. Un'altra cosa importante e che il "contatto" (ovvero l'ombra avversaria proiettata sul corpo dello shinobi) avvenga in volo, perchè, una volta toccata terra, la tecnica si scioglierà. Soddisfatti questi requisiti la semplice emissione di chakra immobilizzerà il nostro avversario lasciando libere di muoversi solo le braccia (è per questo consigliato di bloccarle in qualche modo, magari proprio con le nostre). A questo punto, per tre turni (o finchè non si tocca terra) il ninja che ha eseguito la tecnica controllerà di fatto la "caduta avversaria". Molto utile in combinazione con il "Loto" oppure con il "Concatenamento del Leone". Applicabile, ma poco utile, anche su un avversario che cade a pancia in sotto.
Tipo: Taijutsu
Villaggio: Foglia
(Livello: 5 / Consumo: Basso)




Edited by Nagato-Pain - 19/7/2008, 21:55
 
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† Violent Suicide †
view post Posted on 17/7/2008, 17:51




CITAZIONE

† Narrato †

† Parlato †

† Pensato †

† Esterno †


† Never Forgive, Never Forget †



Tensione.
Ryuzaki era abituato a combattere, sin da piccolo non si era mai fatto mettere i piedi in testa da nessuno, non gli importava se il suo avversario fosse più o meno forte di lui, il suo orgoglio era tale da impedirgli di farsi umiliare standosi zitto. Quante volte era tornato a casa col naso rotto, col corpo pieno di ematomi? Molte e ogni volta per un motivo diverso. Ovviamente si trattava solo di baruffe tra ragazzi, sempre violente e senza esclusioni di colpi comunque; risse che scoppiavano spesso per futili motivi. Insomma, il ragazzo non era nuovo ai combattimenti che comportavano un serio rischio di farsi male davvero. Ma è bene specificare che esistono diversi tipi di combattimenti, che si differenziano tra loro per modalità di lotta, motivi scatenanti la lotta, psiche dei combattenti e, infine, la cosa che si ottiene, vincendo. Ryuzaki era un tipo assai avvezzo alle risse da strada, poco tecniche e grossolane. Finiva spesso in risse, perlopiù delle volte per aiutare qualche compagno che, per un motivo o per un altro, era finito nei guai. Era una persona di cuore, che avrebbe preferito aiutare un amico e prendercele con lui, piuttosto che lasciarlo da solo e fuggire ignorandolo. Ma quell giorno, ad esempio, il combattimento che Ryuzaki stava conducendo era di natura ben diversa alle solite risse. Era un combattimento ufficiale. I ninja che si affrontavano non lo facevano per difendere l'onore infangato in una bettola, o le avance troppo spinte di uno alla donna dell'altro, ne tanto meno per problemi di danaro. Semplicemente avevano deciso di farli combattere per testare le loro capacità e vedere chi di loro era meritevole del titolo di Chunin. Già altre volte il ragazzo aveva tenuto combattimenti ufficiali, ma tutti erano stati nel periodo accademico, quindi, di scarsa importanza. Quella era la sua prima vera volta nella quale fronteggiava qualcuno che non gli aveva mai fatto nulla di male. Era ironica la cosa sotto un certo punto di vista. Di solito la gente combatteva per la propria vita, e, secondo Ryuzaki, quello era l'unico motivo per il quale valesse realmente la pena, combattere; di certo non per una stupida promozione. A questo punto vi chiederete perchè lui combatesse nonostante ciò vada contro i suoi principi, giusto? Beh, la risposta è semplice, lui combatte per qualcosa che vale molto più dei suoi principi, almeno per adesso, lui combatte per diventare un grande ninja ed essere finalmente accettato dai membri del clan Uchiha, potendo così stare assieme alla madre.
Per uno strano scherzo del destino, gli era toccato di fronteggiare proprio un membro del clan materno. Eggià, perchè i due membri del team cinque erano Hinato Hyuga, un ragazzo che ispirava simpatia a Ryuzaki e, Naruto Uchiha. Egli, a differenza del compagno, sembrava non promettere nulla di buono. Era alto più della media, fronte spaziosa e classico sguardo da cazzone Uchiha, classico sguardo di chi si crede superiore a tutto e tutti. L'altro sembrava più umile invece, quello dai capelli viola. L'Hatake si ritrovò a chiedersi come mai, personalità così differenti e apparentemente contrastanti, potessero collaborare in combattimento. In più, si sapeva dell'eterna contesa tra il clan Uchiha e quello Hyuga; molto strana davvero quella cosa. Ma alla fin fine a Ryuzaki non dispiacque di affrontare un membro del suo stesso clan, per di più, con tanto di abilità oculare, lo Sharingan, sviluppato e funzionante. Ah, come sarebbe stato facile per Ryuzaki sconfingerli entrambi senza troppi problemi se solo avesse avuto dalla sua parte un'abilità del genere. Pensò anche che non fosse affatto giusta quella cosa, perchè due senza abilità innata come lui e Yuori, dovevano trovarsi a fronteggiare altri due shinobi entrambi muniti di una particolare abilità innata. I due Uchiha senza Sharingan avrebbero potuto vincere solo ed esclusivamente se avrebbero dato il massimo, solo se avrebbero dimostrato che l'impegno, i duri allenamenti ed una ferrea forza di volontà, potevano superare qualsiasi abilità regalata dalla nascita, proprio come quelle che i due loro avversari possedevano.

† Nella vita nessuno mi ha mai regalato nulla, sono abituato a combattere per ciò che voglio e sarà sempre così per me, anche questa dannatissima volta. In un modo o nell'altro, devo diventare un Chunin di Konoha! †



Fortunatamente il duello prese subito una piega abbastanza positiva per entrambi i nostri eroi.
Già perchè i loro avversari erano stati evidentemente troppo sicuri di loro stessi, troppo spavaldi e li avevano sottovalutati pagandone le dure conseguenze. Appena l'incontro era iniziato, Hinato e Naruto avevano preso in mano la situazione e, avevano aperto le danze con un attacco combinato basato su un lancio incrociato di Shuriken. Troppo poco per impensierire i due Uchiha, i quali evitarono ciò con estrema facilità, semplicemente abbasandosi, acquattandosi quindi sul terreno. Erano troppo lontani per provare a prenderli alla sprovvista. Ma quel loro primo attacco si dimostrò pochi attimi dopo solo un diversivo per il vero attacco. Il ninja alto e quello dai capelli viola corsero contro Yuroi e Ryuzaki, il primo attaccando con una ginocchiata il nostro prode guerriero e l'altro, con una specie di calcio, il suo alleato. Ryuzaki però aveva un piano di difesa, così aspetto restando immobile e fingendosi troppo sorpreso per replicare al colpo che stava per subire. Invece, aveva solo preso due kunai avvelenati che teneva nascosti dentro le maniche del suo maglione a maniche lunghe. Erano ottime armi in più, erano cosparse di un terribile veleno fatto da generazioni dai membri del clan Hatake. Aveva estratto le armi solo un attimo prima che il ginocchio di Naruto impattasse contro il suo stomaco, in modo tale da farlo scontrare contro l'acuminata punta dei kunai. Il piano funzionò e la gamba del giovane si ferì contro le armi metalliche. Ovviamente, il veleno che era stato cosparso sulle punte subito iniziò a fare effetto nel sangue del giovane. Il suo effetto era praticamente immediato. Ovviamente, l'Uchiha non poteva sapere di cosa fossero cosparsi i kunai, quindi avrebbe ignorato completamente il veleno. Ryuzaki fu comunque scagliato a qualche metro di distanza dal suo avversario, ancora con i kunai in mano, lievemente sporchi di sangue. Repentinamente li infilò dentro un porta kunai del pantalone, ormai erano stati visti, era inutile nasconderli ancora. Ma aveva altre armi in serbo, nascoste e pronte a scattare quando ve ne sarebbe stato il bisogno. Naruto però, volle subito contrattaccare con una tecnica Katon. Ryuzaki sorrise debolmente, prima di far scontrare un'altra sua tecnica di fuoco contro l'enorme palla fatta dal suo avversario. Le due masse di fuoco impattarono e si annullarono praticamente a vicenda. Gli spettatori erano ammutoliti alla vista di quelle considerevoli quantità di fuoco, in più, la temperatura che circcondava i due, si era notevolmente alzata in quegli attimi. A qualche metro di distanza, più o meno otto o nove, Yuroi sembrava rispondere con efficenza ai colpi dello Hyuga. Subito dopo quei primi attacchi, Naruto e Ryuzaki rimasero per qualche attimo, restando sempre a quattro metri circa da lui, a fissarsi, uno sguardo stanco ma carico di tensione. L'incontro era appena iniziato e già premetteva scintille da entrambe le parti. Emozionante. Ma quando gli occhi dell'Hatake incontrarono i rossi occhi Sharingosi dell'Uchiha, i ricordi tornarno alla mente, ricordi passati, ricordi dolorsi...


I Was Only A Child...
Giovinezza.
Il ragazzo in quel tempo non era ancora tale, per l'estezza possiamo parlare di un bambino di circa nove anni e mezzo, non di più. Ryuzaki era ancora piccolo e non aveva capito quasi nulla del mondo, la vita per lui era ancora tutta rosa e fiori, nessun evidente problema minacciava la sua stabilità affettiva e psichica, tutto gli pareva andare per il verso giusto. Certo, gli mancava la madre che era costretto a vederlo raramente data la sua natura nobiliare. Già, la situazione familiare del piccolo era sempre stata precaria. Cosa c'era da dire? Era figlio di Sakumo Hatake e Nywa Uchiha; i due avevano condiviso un amore sporco, osteggiato in tutti i modi dalla famiglia della ragazza, ma erano comunque riusciti a far nascere un bambino, Ryuzaki, che fu però affidato al padre. Il clan Uchiha ovviamente, non aveva mai accettato quel pargolo di sangue misto, così costrinse la donna a liberarsene. Ma al tempo era ancora troppo giovane per capire come andavano davvero le cose. I grandi saggi dicono che spesso esperienze traumatiche o sofferenze prolungate fanno crescere e maturare l'individuo; per quanto potesse apparire dura e ingiusta quell'affermazione, Ryuzaki qualche tempo dopo avrebbe compreso quanto essa fosse veritiera. Sakumo aveva sempre raccomandato al figlio di non avvicinarsi troppo al quartiere Uchiha, usando come scusa il fatto che lì vi fossero pericolosi criminali che lo avrebbero rapito e ucciso sicuramente. Era bastato a trattenere la sua curiosità, almeno per i primi dieci anni di vita del ragazzino. Ogni volta in cui chiedeva al genitore il motivo per il quale vedeva così raramente la madre, l'uomo trovava scuse e cambiava discorso, in modo tale che Ryuzaki non avesse mai la forza necessaria a controbattere; ignorava il motivo, ma accettava quella situazione senza tentare di ribellarsi o cercando di indagare, era troppo confuso per fare queste cose. Spesso gli capitava di svegliarsi di soprassalto durante la notte con un pensiero fisso nella mente, sua madre. L'avrebbe voluta vicino, ma qualcosa non permetteva a lei di stare con lui. Crescere senza di lei era difficile per il piccolo, tanto, forse troppo. Aveva imparato a nascondere quella sua mancanza al padre, in modo tale da evitare situazioni spiacevoli e dolori da parte dell'uomo che, anche se tentava di mascherarlo, pativa come lui la mancanza della donna del clan Uchiha.

† Mammina dove sei, ho bisogno di te...io e papà abbiamo bisogno dite, perchè non puoi stare con noi? Perchè siamo costretti a vederti così di rado? Per favore mamma, torna da noi! Forse sei lontana perchè sono un cattivo bambino, ma ti prometto che posso diventare buono, scusami se ti do tante preoccupazioni, scusami per tutto, ma torna da noi, per favore mamma... †



Spesso Ryuzaki piangeva nel letto, nel cuore della notte, quando era sicuro che il padre dormisse e non potesse sentirlo in alcun modo. Calde lacrime macchiavano il suo piccolo viso coperto dai suoi strani capelli, di quel colore argenteo così particolare, la faccia premuta contro il cuscino per non far sentire i singhiozzi, la voce rotta dal pianto e il piccolo corpicino scosso da fremiti di paura, dolore e insofferenza. Non riusciva proprio a comprendere. Vedeva tutti i suoi amichetti dell'accademia, andarsene ogni giorno con la propria madre, mano nella mano, tutti felici, pronti a raccontare entusiasti ciò che gli era da poco stato insegnato. Ma per lui no, per lui non vi erano quelle cose. Sakumo era spesso impegnato in missione o in lavori al palazzo dell'amministrazione del villaggio della Foglia. Lui non aveva una madre che lo aspettasse all'uscita dell'accademia, lui tornava da solo a casa, col capo chino e gli occhi lucidi, trattenendo dentro sè stesso una quantità di domande che sembravano poterlo far scoppiare da un momento all'altro.
In media vedeva Nywa una volta al mese, principalmente nel fine settimana, per qualche ora, tre o quattro per la maggior parte delle volte. Erano ore felici e serene, che i tre trascorrevano al meglio, andando a fare pic nic, o magari qualche escursione in montagna o, più semplicemente, standosene tranquillamente a casa. L'importante per loro era stare insieme, dove non era di alcuna importanza. Ma appena la donna se ne andava, nel petto del ragazzino si riaccendeva quella sgradevole sensazione che aveva inevitabilmente collegato alla mancanza della madre. Aveva solo dieci anni e la sua serenità era già finita o meglio, non era mai realmente iniziata.

Ma una mattina d'Agosto, aveva segnato un cambiamento nella vita di Ryuzaki Uchiha Hatake.
Si era diretto come faceva tutti gli altri giorni, insieme ad altri sette amichetti, a giocare al parco centrale di Konoha. Erano in otto e quindi occupavano sempre il campetto erboso al limitare del parco, per giocare con la palla che qualche suo amico portava ogni volta. Era divertente e, per quanto giocassero senza regole, tanto così per fare, a lui non dispiaceva. Ma quella dannata mattina, quando arrivarono, trovarono il luogo già occupato da altri dieci ragazzini di qualche anno più grandi di loro. Sconsolati pensarono già di andarsene a casa, quando uno di loro ebbe un'idea; l'idea che avrebbe portato Ryuzaki alla scoperta della dura realtà. Uno di loro però, un tizio di undici anni membro del Clan Aburame, disse loro che vi era un parchetto da poco realizzato, vicino al quartiere Uchiha. Subito Ryuzaki ripensò agli avvertimenti del padre, ma fu comunque preso repentinamento dall'euforia collettiva; così, il gruppetto di giovinetti si diresse in quel posto tutto felice. Speravano di trovarlo vuoto, gli Uchiha infatti si credevano troppo superiori per perdere tempo in un luogo come quello, era sprecato un parco in quel posto. Gli otto ragazzini camminarono a lungo per le vie del villaggio, spesso qualche persona, riconoscendo uno di loro, li salutava con un largo sorriso, evidentemente mettevano allegria. Quando però arrivarono nel quartiere Uchiha, l'atmosfera era diversa. La gente li guardava male, nessuno li aveva mai visti in quel luogo e, gli Uchiha, essendo un clan veramente molto chiuso, non accettava facilmente gli estranei. Ma in ogni caso nessuno aveva il coraggio di alzare le mani contro dei semplici bambini, così procedettero fisicamente indisturbati fino al parco giochi che tanto desideravano. Era pressochè uguale a quello che solitamente frequentavano, con la sola differenza che era vuoto, tutto per loro. Giocarono beatamente per due ore e mezza buone, ma qualcosa, o meglio, qualcuno, arrivò a turbare la loro stabilità. Era un nutrito gruppo di ragazzi Uchiha, probabilmente tutti sui dodici o tredici anni, più grandi di loro comunque. Sembravano voler attaccare briga e, come prima cosa, quello di loro che sembrava il capo, prese un sasso e lo lanciò in pancia al ragazzo del clan Aburame, che cadde a terra urlando dal dolore. Gli altri sei ragazzini fuggirono spaventati abbandonando il loro amico al suo destino. Ryuzaki no però, non poteva lasciarlo lì alla mercè di quei bastardi. Aiutò ad alzarsi il suo amico tenendolo stretto a sè e poi gridò contro il gruppo di assalitori.

† Brutti bastardi! Fottuti Uchiha, perchè lo avete fatto eh?! Non avevate nessun diritto di colpirlo in quel modo! Bastava dircelo, ce ne saremo andati senza troppi problemi! Non abbiamo nulla a che fare con gli Uchiha e non volevamo problemi, ma voi siete solo degli stronzi montati. Ma prima o poi qualcuno ve la farà pagare... †



Il gruppo di bastardi però, non sembrò affatto turbato, anzi, risero tutti di gusto, prendendosi gioco dell'Hatake che sembrava disorientato e preoccupato per la sua vita e quella del suo amichetto. Quello che sembrava il capo, proruppe in un grido gutturale e assunse un espressione di scherno e divertimento. Si avvicinò di qualche metro ai due "invasori" e quando si trovò a solo tre metri da Ryuzaki parlò con una voce alquanto fastidiosa e carica d'infamia.

† Ah, ma io ti conosco. Ho sentito più volte parlare di te, del piccolo Ryuzaki Hatake, il reietto del clan Uchiha. Qui tutti ti conosciamo quasi, sei il bastardo figlio di Nywa vero? Proprio un peccato che un donna del genere l'abbia data ad un poveraccio come tuo padre. Essì, perchè tua madre è una del clan Uchiha, tu sei per metà di questo clan, ma ci fai troppo schifo, non sarai mai ai nostri livelli. Perchè tu sei solo un... †



Non riuscì a terminare ciò che stava dicendo, poichè una portentosa testata di Ryuzaki gli ruppe il naso facendolo crollare a terra in una pozza di sangue. Il giovane piangeva, non voleva credere a quella realtà, che però gli pareva tremendamente realistica. Non ebbe tempo di pensare ad altro dato che tutti gli amici dell'Uchiha colpito gli saltarono addosso e lo pesterano per bene. Colpirono più e più volte sia lui che il suo amico. I due fecero ritorno a casa solo in tarda serata, coperti di sangue e doloranti da ogni punto. L'Aburame però, fu realmente grato all'Hatake per averlo aiutato in quella brutta situazione. Il ragazzo era però troppo preoccupato per ascoltarlo, appena sarebbe rientrato in casa, avrebbe dovuto affrontare il padre, chiedendo se quelle cose gli avevano detto erano vere o meno. Quando ciò accadde, al padre non rimase alcuna alternativa che raccontare al piccolo la dura realtà. Ryuzaki fuggì in camera e pianse tutta la notte, non gli importava del dolore delle ferite, era troppo impaurito e sconcertato dalla dura realtà.
E fu proprio così che, Ryuzaki Uchiha Hatake, a soli dieci anni comprese la triste verità, il motivo per cui vedeva così raramente sua madre, il vero motivo per cui suo padre lo aveva sempre tenuto lontano da quel posto. Tutti i pezzi del puzzle combaciavano ora...


Itachi.
Itachi Uchiha, chi diavolo era quell'uomo? C'era chi diceva senza troppi problemi che fosse il membro più potente di tutto il clan Uchiha. Ryuzaki ovviamente non stentava a credere a quelle parole e, in parte, le condivideva anche. Itachi era stato il suo sensei durante l'esame accademico e non si era risparmiato nemmeno con loro, dei semplici studenti. I ricordi erano ancora vividi nella mente dell'Hatake che ricordava come fosse accaduto solo ieri; aveva usato il Mangekyou Sharingan contro un loro compagno. Già, erano in otto all'inizio del corso e alla fine, solo Ryuzaki ed una certa Sakura erano riusciti ad essere promosso dall'enigmatico sensei. Uno di loro però, non si era dimostrato all'altezza delle sue aspettative, irritando molto l'uomo, che per ripagarlo aveva usato ben due volte lo Tsukyomy contro di lui, facendolo svenire e quasi finire in coma. Ryuzaki si era chiesto per parecchio tempo se il ragazzo avesse denunciato il sensei, e chissà come avrebbe reagito l'Hokage davanti ad una situazione tanto delicata. Ma non era accaduto nulla per il semplice fatto che, da un giorno all'altro, Itachi Uchiha era scomparso nel nulla, la sua abitazione era stata divorata dalle fiamme e lui svanito. Morto non era dato che nessun corpo era stato trovato tra i resti bruciacchiati della vecchia casa. Era da notare che in quello stesso periodo era scomparsa anche Sakura Haruno, la sua compagna, colei che insieme a lui era passata. C'era chi ipotizzava in una loro fuga da amanti, chi pensava che lei l'avesse visto fuggire e lui l'avesse uccisa per evitare che parlasse. Ma erano tutte ipotesi, al momento, nessuno sapeva cosa fosse accaduto realmente quella notte. Ryuzaki Uchiha Hatake era stato il migliore del suo corso e la prova, era che Itachi non aveva ritenuto fondamentale il farlo combattere, a differenza di tutti gli altri. Lui, che almeno in base alla sue supposizioni, era l'allievo prediletto di Itachi Uchiha, non poteva di certo perdere in quell'esame, dimostrandosi non degno di quel titolo! Sapeva che prima o poi lo avrebbe rivisto e voleva essere molto più forte di com'era, per quell'occasione. Doveva vincere, non solo per se stesso ma anche per Itachi, per suo padre, per sua madre, per i suoi amici e per i suoi due nuovi compagni d'avventura, Misato e Kyuby. Già, chissà come se la stava cavando la bella Nara, chissà quale ninja avrebbe mai trovato il coraggio di ferire una tale bellezza; lui di certo non ce l'avrebbe mai fatta. E Kyuby invece? Quel ragazzo così allegro che però non era stato reputato in grado di proseguire, il ragazzo che nonostante quella brutta notizia non aveva perso quel suo strambo sorriso; quello che credeva in lui, quello che gli aveva augurato buona fortuna. Avrebbe vinto anche per loro.

A scuotere Ryuzaki dai suoi pensieri furono le parole di Naruto Uchiha, parole vivaci e cariche di rabbia. Si vedeva che i primi effetti della cocaina stavano facendo effetto su di lui, rendendolo più spericolato e incosciente del solito. Ben presto però i veri effetti del veleno si sarebbero manifestati e non sarebbero stati affatto piacevoli per il ragazzetto. Sarebbe anche potuto svenire o restare completamente bloccato in balia del dolore, chi lo sapeva. L'Hatake avrebbe sfruttato al massimo quei momenti, grazie al veleno poteva sopprimere, almeno in parte, l'enorme vantaggio che lo Sharingan donava al suo avversario. Ma proprio mentre rifletteva su queste cose, il paesaggio circostante mutò di colpo. Già perchè Hinato Hyuga aveva lanciato un fumogeno per intrappolare il suo compagno, Yuroi. Fortunatamente con tutto il trambusto precedente, Naruto e Ryuzaki non erano compresi nella nuvola di fumo. Ryuzaki distava sempre quattro metri da Naruto, il quale ne distava altri quattro dalla nube grigiastra.
Poi accadde una cosa molto strana; dapprima vi era un solo Naruto e nell'attimo dopo, erano in sei. O meglio, questa cosa poteva sembrare strana per una persona inesperta, poco avvzza alle arti ninja. Ovviamente Ryuzaki conosceva benissimo quella tecnica; era uno dei primi Jutsu che venivano insegnati agli studenti in accademia, quasi tutti erano capaci di usare la Bushin No Jutsu. Quella specifica tecnica permetteva di creare delle copie identiche di colui che la eseguiva, solo che esse non avevano alcuna consistenza fisica, erano semplici illusioni, tuttavia abbastanza difficili da risconoscere per una persona normale. Ryuzaki però non ebbe tempo per pensare a come riconoscere il vero Naruto che egli si rivelò a lui subito, prendendo lentamente una cartabomba dalla tasca posteriore del vestito e lanciarla contro di lui, con l'intento di farla detonare ai suoi piedi. Lì, l'Hatake si vide spacciato, ma subito si ricordò di una tecnica abbastanza efficace in situazioni del genere, la stessa che gli aveva salvato il culo durante la prima fase dell'esame. Così compose i Seals necessari alla tecnica e usò per l'appunto il Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki. In quel modo, in un battibaleno, si formò davanti a lui un solido muro d'acqua; il prezioso liquido era schierato tutto su un lato, quello davanti a Naruto, in modo tale da non perdere potenza. L'esplosione avvenne comunque. Mentre aveva composto i sigilli, Ryuzaki si era messo in posizione di difesa, portando la gamba sinistra avanti a quella destra, sbagliò. Per quanto il muro bloccò l'esplosione, non riuscì nemmeno lui a capire come, si bruciò lievemente la gamba sinistra. Non era comunque niente di grave.
Appena il muro scomparve, il ragazzo constatò scocciato che Naruto non aveva ancora finito, anzi, sembrava voler continuare imperterrito col suo attacco. Vide i sei Naruto mettersi in formazione e iniziare a correre verso di lui. Erano tutti praticamente uguali, ma Ryuzaki si ricordò di aver ferito il vero; tutti e sei avevano la stessa ferita all'altezza del ginocchio, ma solo uno perdeva copiosamente sangue sul terreno, gli altri cinque no. Eccolo, era lui!
L'Hatake non poteva permettergli di attaccare di nuovo, doveva anticipare la sua mossa. Così, appena Naruto gli fu a circa tre metri e quaranta centimetri, Ryuzaki avrebbe estratto di scatto un Flash dalla manica della maglia, evitando in questo modo di farsi vedere immediatamente dal nemico e, avrebbe chiuso un attimo gli occhi, lo avrebbe gettato al suolo, a circa un metro da Naruto, dal vero. Lo avrebbe accecato molto probabilmente. Il veleno avrebbe avuto il suo massimo effetto da un momento all'altro, doveva approfittarne al massimo. Appena la luce fosse scomparsa, Ryuzaki avrebbe scagliato gli stessi due kunai di prima, contro la pancia e la gola di Naruto. Gli sarebbe stato difficile evitarli, dato il veleno e il possibile accecamento. Ma il suo attacco non sarebbe finito così. Subito, avrebbe usato un Taijutsu molto utile in situazioni così coincitate. L'Alzata della Foglia. Sarebbe letterlamente scomparso dalla vista di Naruto, per colpirlo un attimo dopo con un calcio ascensionale diretto alla sua faccia, in questo modo sarebbe stato scagliato in alto di qualche metro. Appena il suo calcio avrebbe impattato contro la testa del ragazzo, Ryuzaki avrebbe concluso la sua strategia; avrebbe ruotato il braccio destro e con esso avrebbe appiccicato una cartabomba alla pancia di Naruto. L'avrebbe fatta detonare due secondi dopo, proprio quando egli si sarebbe trovato in aria, inerme e disorientato dal colpo. Oltre a tutto ciò, vi erano da contare gli effetti che il veleno avrebbe avuto sul metabolismo dell'Uchiha.

† Io non perderò! Non posso morire proprio ora! †




CITAZIONE
»Nome: Ryuzaki

»Cognome: Uchiha Hatake

»Stato Mentale: Incazzato e Nervoso

»Condizioni Fisiche: Scottatura lieve sulla gamba sinistra.


»Chakra Totale: 175

»Chakra Usato: 30 + 15 = 45

»Chakra Restante: 130


»Tecniche Utilizzate:

~Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
Villaggio: Konoha
Posizioni Magiche: Serpente con indice destro fuori.
Descrizione: Tramite questa tecnica il ninja crea davanti a se un resistente muro d'acqua, che gli permette di preteggersi da attacchi di fuoco e dalle armi da lancio. A seconda delle necessità il muro può assumere una forma cilindrica e proteggere il ninja a 360°, in quel caso però la sua robustezza risulterà indebolita. Il consumo varia da Medio in presenza di una consistente quantità d'acqua (almeno 20 litri concentrati entro 3 metri dall'utilizzatore) ad Alto in assenza della suddetta condizione.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile)

~Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Servendosi di questa tecnica il ninja, usando tutta la velocità di cui dispone, sparisce letteralmente, ricomparendogli sotto. Nell'istante successivo sferra un calcio ascendente che cercherà come bersagli il corpo o la testa avversaria. Se il colpo raggiunge il nemico, egli verrà scagliato in aria, raggiungendo un'altezza di almeno quattro o cinque metri. In questo caso l'avversario dovrà affrontare un leggero stordimento, mentre il danno subito non sarà poi così ingente (pari in realtà ad una ferita lieve).
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)

»Armi Utilizzate: Due Kunai.

 
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GiacoTemari
view post Posted on 23/7/2008, 22:35




CITAZIONE
Narrato
Pensato
«Parlato»

CITAZIONE
Hinato era abbastanza sicuro di sé quando combatteva,ma dentro di lui rimanevano sempre quell’insicurezza e quella paura che potesse accadere qualcosa di diverso da ciò che aveva pianificato.D’altra parte non si poteva realizzare ogni volta ciò che si voleva,tuttavia il fato gli sembrava continuamente avverso,infatti erano poche le vere soddisfazioni personali raccolte,benché fossero di grandissima entità ed importanza per lui:innanzitutto era diventato un Genin della Foglia,dopodichè aveva battuto il fratello maggiore,tanto amato dall’intero clan,che invece lo vide perdere miseramente,al di là di ogni aspettativa;infine aveva intrapreso con successo la carriera di medico,apprendendone le basi.Al di là di queste piccole-grandi esperienze,tutto sommato,non era mai andato lontano,rimanendo nella sua quotidiana vita di sottomissione ai voleri della famiglia,nonostante all’interno della sua mente maturasse sempre di più un’idea di ribellione da attuare prima o poi:non era possibile che fosse sempre suo padre a scegliere per lui ed avere tra le sue mani la vita del giovane Hyuuga;ognuno era fautore del proprio destino,e come tale,poteva gestirsi i suoi affari come meglio preferiva.Per la maggior parte delle persone,effettivamente,era così,ma non per lui:continuamente spiato e controllato,costretto a dover fare e subire cose che non desiderava affatto.Di consueto abbassava la testa e chiudeva gli occhi,per trattenere le lacrime e dimostrare il suo vigore,che però talvolta veniva meno,tradendolo con l’avvento della timidezza e l’incapacità di reazione.Era una vita pessima la sua,per questo aveva deciso di diventare un ninja:doveva cambiarla,doveva guadagnarsi la possibilità di vivere come un qualsiasi altro essere umano,senza marionettisti che alle spalle lo muovessero a loro piacimento.C’era chi sosteneva che doveva ritenersi fortunato,perché in ogni caso aveva una famiglia;tuttavia,se questo comportava il ridursi in quelle condizioni,era molto meglio non averla ed essere orfani,nonostante fosse ben conscio dell’importanza che di norma ricoprono figure importanti come un padre e una madre.Ancora conservava sul suo corpo,indelebili,alcuni segni dei dolori e delle sofferenze che aveva patito in passato,tra cicatrici,graffi ed ematomi che ancora non erano completamente scomparsi;tutte le volte che soffermava lo sguardo su uno di essi,un ricordo gli balenava alla mente,e le lacrime riprendevano a sgorgare proprio come era accaduto il giorno legato a tale memoria.Non poteva farci nulla,era debole interiormente e nulla avrebbe potuto modificarlo,se non la continua sottoposizione a situazioni difficili da affrontare,proprio come questa battaglia:il suo tortuoso percorso vitale era pieno di ostacoli del genere ed erano proprio questi a farlo crescere pian piano sotto ogni punto di vista,sia esteriore che interiore.Per chi lo avesse conosciuto ai tempi accademici,adesso avrebbe potuto benissimo constatare che Hinato era cambiato moltissimo,migliorando il proprio fisico e riuscendo a controllare maggiormente i suoi problemi;per chi lo vedeva la prima volta,al contrario,appariva come un ragazzo qualsiasi,di carattere eccessivamente chiuso e pacato per essere uno Shinobi di prima qualità,pertanto facilmente battibile in combattimento.In tal modo lo aveva considerato la prima persona con cui fu costretto a sfidarsi:Esdarino Uchiha.Non si sarebbe mai scordato quei momenti,allo stesso tempo bellissimi e terrificanti,in quanto,da una parte aveva tirato fuori il lato competitivo di se stesso,dall’altra però aveva causato ingenti danni ad un suo compagno di scuola,credendo addirittura di averlo potuto uccidere.Quel pomeriggio aveva pianto tantissimo,poiché non era nelle sue intenzioni ferire gli amici,data la sua indole pacifica,ma non sapeva da dove fossero saltate fuori tanta grinta e determinazione da permettergli di vincere quel piccolo incontro in quella maniera.Da quella volta aveva solamente capito che quando voleva,poteva opporsi al fato ed alle sue avversità,trasformandole in circostanze favorevoli;poteva riuscire ad ottenere ciò che voleva,se lo desiderava con tutto se stesso e se per raggiungerlo impiegava tutta la sua buona volontà.Anche nell’attuale situazione si sarebbe basato su queste conclusioni,tratte tempo addietro,per farcela a passare alla fase successiva dell’esame ed aumentare le possibilità di essere promosso al grado Chunin.Le sue azioni erano motivatissime,si chiese pertanto se anche quelle degli altri fossero allo stesso livello:per quanto riguardava Naruto,lo conosceva a sufficienza per definirlo un tipo che non stava troppo a riflettere su se stesso,ma che agiva senza mai arrendersi,persino nelle situazioni più critiche;inoltre era simpatico e molto socievole,insomma,proprio il suo opposto.Degli altri due non sapeva pressoché nulla,ma dall’aria che avevano,si leggeva sul loro volto una grande voglia di farcela proporzionale a quella del Team 5.Restava solo da decidere chi dei quattro sarebbe prevalso sugli altri,meritandosi il successo.

«Ok,pronto per il prossimo attacco?»


Aveva domandato il giovane Hinato in maniera decisa,senza alcuna intenzione provocatoria o intimidatoria,ricevendo una risposta altrettanto decisa.Era evidente che l’avversario che si ritrovava di fronte non era un ninja come tanti,tra l’altro aveva passato la Prima Fase,altrimenti tutte queste sue capacità non avrebbero avuto alcuna valida giustificazione.Ora che ci ripensava non lo aveva mai visto per Konoha,né aveva mai sentito parlarne da nessuno,così come del suo compagno Ryuzaki,tuttavia dovevano essere sufficientemente spiccati tra la massa se avevano avuto il coraggio di iscriversi a questo complicatissimo esame,che in pochi sarebbero stati in grado di superare.Tornando all’azione,lo Hyuuga aveva già chiaro nella propria mente ciò che avrebbe messo in atto in questo istante,per tentare di mettere al tappeto l’Uchiha nemico,così da poter affrontare subito dopo un handicap match in favore del Team 5,che avrebbe infatti visto quest’ultimo contro il solo Ryuzaki,il quale,senza alcun supporto,non avrebbe avuto scampo.Benchè le speranze fossero le ultime a morire,il pretesto delle avversità si faceva sempre più vivo nella mente del ragazzo dai capelli viola,il quale,arrivato a questo punto,riusciva ad intuire facilmente quando qualcosa non stava per andare come calcolato.Sorrise,abbassando la testa e chiudendo gli occhi per un istante:il fegato per lasciar attaccare l’avversario non ce l’aveva,preferiva aprire lui le danze,in quanto poteva riuscire a gestire meglio la situazione.Ci volevano tutto l’impegno e la buona volontà per riuscire,e stavolta non poteva farsi sconfiggere dalla paura e da tutto il resto delle negatività da cui era tormentato,era un evento troppo importante per non essere portato a termine con una vittoria.Sospirò e si aggiustò per qualche secondo il Coprifronte,che fieramente indossava attorno al collo:era in parte rovinato,a causa di qualche ammaccatura e qualche graffio,ma manteneva sempre il suo splendore e la sua lucentezza,specialmente quando ci si riflettevano sopra i raggi del sole,quasi totalmente assente per la presenza delle nuvole,addensatesi ancora maggiormente sopra le teste dei quattro shinobi e dell’intera folla che li osservava dall’alto,commentando,scommettendo,o semplicemente facendo il tifo.Fin ora non ci aveva mai badato a questo dettaglio,che invece risultava importante ai fini dei singoli villaggi,per l’assegnazione delle missioni da parte dei Daymio.In questo caso il problema non sarebbe persistito,in quanto i contendenti erano tutti provenienti dal solito posto,ma non per questo la competizione sarebbe mancata,ed i quattro ne stavano dando prova già dal primo istante in cui il Giudice aveva dichiarato l’inizio del match.Hinato avrebbe tanto voluto guardarsi intorno,per vedere se suo padre e suo fratello erano trai presenti,ad assisterlo,ma dedusse da solo che non si sarebbero affatto smossi dalla Residenza per fare tifare la pecora nera dell’intero clan,anzi,si sarebbero maggiormente vergognati di far osservare alla gente quel loro consanguineo,troppo inferiore ed incapace agli altri.Strinse i pugni:basta,non voleva essere definito in tale maniera,non voleva essere disprezzato ed allontanato da tutti,non voleva essere decantato e sottovalutato,voleva solo essere trattato come il ninja che era.Un ultimo sorriso e lanciò il Fumogeno a metà della distanza che lo separava dall’avversario,corrispondente a circa un metro e mezzo,creando una fitta coltre di fumo che si diffuse istantaneamente nella zona circostante.Il raggio d’azione dell’arma era alquanto basso,dunque non poteva perdere altro tempo,indi per cui eseguì immediatamente i seals per la tecnica della Moltiplicazione,dando vita a tre copie identiche a se stesso,in determinate posizioni e pronte a svolgere determinati movimenti.Nel mentre ognuno eseguiva il proprio dovere,l’originale estrasse dalla sacca due Kunai con una BombaCarta ciascuno,e fece per lanciarli all’interno della nube,dalla quale lui ed altre due copie erano rimaste fuori.Lì per lì non si era accorto del fatto che colui che doveva ipoteticamente essere rimasto nella sua posizione,si era invece,furbescamente,allontanato,rivelando così allo scoperto quali fossero le intenzioni dello Hyuuga,tanto che riuscì a fermarne i piani con un contrattacco:aveva lanciato altrettante armi per contrastare quelle esplosive,prima che queste ultime potessero raggiungere la loro destinazione prestabilita;il Genin non riuscì a vedere arrivare contro quei due Kunai,che avevano già percorso una piccola parte della distanza che adesso separava i due ragazzi,ma capì già di non poter fare nulla per riassestare la sua strategia.Sussultò non appena sentì l'esplosione,che lo ferì Lievemente con qualche piccola bruciatura sul lato sinistro del corpo,ma nulla di grave,poteva benissimo andare avanti.La nube di fumo viola venne sostituita da una molto più leggera che,per il Byakugan,era facilmente attraversabile:quel contrattacco con le armi,si era rivelato come arma a doppio taglio per il povero Yuroi,che pertanto era stato scovato.

«Tsk!»


La sua sensazione si era nuovamente avverata,portando un ostacolo enorme innanzi a sé,che però sarebbe crollato presto,così come tutti gli altri,passati e futuri.Riconosceva la bravura di Yuroi,ma non poteva assolutamente permettere di fargli fare eccessivamente bella figura;era lui che doveva spiccare tra i quattro,ma se continuava così ciò non sarebbe accaduto:sinora i suoi piani erano sempre stati elusi in qualche maniera,pur avendo contrattaccato subito dopo,riacquisendo dunque un po’ di vantaggio per sopraffare gli avversari.Era ovvio che l’offensiva nemica non era ancora terminata,sicchè stette pronto a difendersi,anche perché,pur volendo,tempisticamente,tentare già una contromossa sarebbe stato un suicidio,sia perché l’altro Konohano aveva già,probabilmente,qualcosa in mente,inoltre erano distanti abbastanza l'uno dall'altro:Yuroi si era allontanato dalla precedente locazione di circa otto metri.Le uniche risorse che avrebbe potuto utilizzare erano:i tre cloni,ancora completamente illesi,ma ormai inutili,dato che era stato scovato quale fosse l’originale;ed i suoi Taijutsu,inutilizzabili senza alcun diversivo da una distanza così ampia,poiché sarebbero stati facilmente prevedibili e di conseguenza avrebbe dato una grande opportunità all’altro Team.Strinse i denti:per la prima volta avrebbe dovuto attendere,restando in posizione di difesa,senza potersi permettere di errare ulteriormente,perché il tempo era agli sgoccioli,e l’incontro andava chiuso il più in fretta possibile.Calma.L’agitazione e la tensione riprendevano a farsi leggermente vivide all’interno dei suoi pensieri,ed era necessario scacciarle via se voleva continuare a combattere bene come stava facendo.Fece un respiro profondo.In meno di un secondo da essa,quest’ultimo aveva abbassato la guardia,prendendo una leggera rincorsa e poi scomparendo dalla sua vista.Lo Hyuuga sorrise dentro di sé:questa era una tecnica che aveva visto numerose volte,tra l’altro l’ultima era stata proprio nella prova precedente,quando Kakashi aveva alzato in aria l’esaminatore,prevedendone i movimenti grazie allo Sharingan:Alzata della Foglia.La caratteristica migliore di questo jutsu era senz’altro l’irraggiungibile velocità,tuttavia,seppur non sembrasse,aveva anche un punto debole se si usava contro persone che ne conoscevano l’esecuzione:i punti da colpire erano sempre i soliti,pertanto la difesa era semplice,specialmente se si disponeva di tecniche utilizzabili all’ultimo istante.Proprio quando se lo vide comparire sotto venne rilasciato istantaneamente il Velo di Chakra che aveva “preparato” non appena aveva visto scomparire l’avversario,emettendolo nella zona del petto,così da non far arrivare il calcio al mento,difatti lo fece scivolare verso il muscolo pettorale destro,sul quale l’impatto causò un Lieve ematoma,non ottenendo però l’effetto sperato:il danno,di per sé deboluccio,era stato ulteriormente ridotto dal Velo,per di più,per non essere scagliato in aria neppure di qualche centimetro,il Genin in difesa,grazie alla sua padronanza dell’energia corporea e spirituale,aveva fatto uso del Chakra a Ventosa per rimanere coi piedi per terra.Le sorprese per l’Uchiha,però,non erano finite qui:il vigore e la resistenza della tecnica del clan Hyuuga,avrebbero senz’altro provocato uno sbilanciamento all’attaccante,per cui,al momento era nelle mani di Hinato,che approfittando della situazione,eseguì il velocissimo Taijutsu della Raffica della Foglia.Poichè Yuroi aveva tentato il colpo con la gamba sinistra,il ragazzo dagli Occhi Bianchi,aveva stabilito di eseguire un giro di trecentosessanta gradi in senso orario con la gamba destra,in modo da scagliare un calcio nei testicoli nemici.Questo,colpito violentemente,sarebbe probabilmente rimasto a terra dolorante,proprio perchè colpito in un punto sensibile per il sesso maschile,indi per cui,se ne doveva ulteriormente approfittare per porre fine al match.Tuttavia qualcosa andò oltre ogni sua previsione:un Flash era stato attivato da qualcuno degli altri due combattenti.Il Byakugan non riuscì a vederlo,preso com'era dalla sua offensiva,quindi era in pericolo più che mai,adesso che era stato accecato.Decise di non fermarsi:tentennando e basandosi sulla precedente visione,avrebbe estratto una CartaBomba e l'avrebbe appiccicata sulla parte pettorale del corpo nemico.Subito dopo aver eseguito querlla manovra,si sarebbe allontanato da lui di tre metri,richiamando a sé i cloni che erano ancora intatti e facendoli mettere assieme a lui in cerchio attorno all’ipotetica posizione sdraiata di Yuroi,in modo da confondere i suoi movimenti,non appena la luce abbagliante fosse scattata.Naruto aveva bisogno d’aiuto,non c’era tempo da perdere,così Hinato,anche mentre la luce era in azione,avrebbe gridato:

«Ryuzaki,ti conviene rinunciare a tutte le tue intenzioni,se non vuoi che faccia saltare per aria il tuo compagno!»


CITAZIONE
Chakra: 153-20+3-10+1,5-5=122,5.
Stato Fisico:
» Ferita Leggera alla Gamba.
» Ferita Lieve al Pettorale Destro
» Ferita Lieve al Braccio Sinistro
Stato Mentale: Deciso.
Armi Possedute:
» Kunai [x 3]
» Shuriken [x 3]
» Makibishi [x 10]
» Flash [x 2]
» Fukibari [x 10]
» Lancia Fukibari [x 1]
» Fumogeni [x 4]
» BombaCarta [x 3] – Su Yuroi (?) [x 1]
» Kit Medico [x 1]
» Tonico Azzurro [x 1]
» Tonico Rosa [x 1]
Tecniche Utilizzate:
» Mantenimento Innata [5]
» Velo di chakra
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E’ possibile utilizzare questa tecnica anche come via di mezzo fra la Rotazione Suprema e il Velo di Chakra. Tale tecnica è portata al fine di bloccare un attacco diretto, in quanto il chakra emesso in un unico momento viene reso tangibile e resistente, un pò come succede con la rotazione Suprema. Il suo scopo è però quello di deviare il colpo di un attacco fisico all’ultimo momento facendolo andare a vuoto utilizzando il Chakra espulso nella parte mirata così da far scorrere l'arma o l'arto su di esso. Semplicemente, un attimo prima di subire l’impatto sul proprio corpo da parte di un arma o a mani nude, il ninja espelle una discreta quantità di chakra dai punti di fuga dei pressi della zona che sta per ricevere l’impatto rallentando lievemente il colpo avversario. Contemporaneamente si sposta leggermente sul fianco in modo che la lama o il colpo scivoli sul velo di chakra emesso andando a vuoto. Si tratta di una difesa minima che risulta utile però negli scontri diretti o per schivare all’ultimo momento un attacco con armi a distanza quando normalmente si verrebbe colpiti.
(Livello: 3 / Consumo di Chakra: Medio)
» Raffica della foglia - Konoha Reppuu
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Posizioni Magiche: Nessuna
Villaggio: Foglia
Descrizione: Servendosi di questa tecnica il ninja, che durante l'esecuzione della stessa compirà un giro di 360° sull'asse frontale, tenta di portare a terra un'avversario in corpo a corpo. Nella sua interezza questo taijutsu si compone in un abbassamento del baricentro, una spazzata che mira ad entrambe le gambe avversarie, e una conseguente spinta verso l'esterno. Se colpito nel punto prescelto, l'avversario non solo finirà a terra, ma verrà anche scagliato lontano... da quell'effetto simile ad una raffica di vento che dà il nome alla tecnica.
Tipo: Taijutsu
(Livello: 5 / Consumo: Basso)
Edit:
- Correzioni errori di distrazione(sin ora/trai)
- Correzione e modifica azioni.



Edited by GiacoTemari - 4/8/2008, 21:18
 
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.:[ Naruto ]:.
view post Posted on 6/8/2008, 16:04




CITAZIONE
Narrato
Parlato
Pensato

CITAZIONE
Il valore dell’amicizia prima o poi viene pesato sulla bilancia. L’amicizia e’ una cosa di cui nessuno puo’ fare a meno: nemmeno i tipi piu’ solitari, che amano stare da soli e contare sulle proprie forze, per sopravvivere dovranno avere degli alleati. Se questi ti tradiscono pero’, sei fregato, e non hai speranze di vincere. L’Uchiha sapeva che adesso il suo amico, Hinato Hyuga, avrebbe dovuto dargli una mano, o per lui sarebbe stato molto difficile poter continuare la sfida, o persino continuare a vivere. Quando stai per morire tutta la vita ti passa davanti agli occhi. Tutto cio’ che hai fatto, e allora ti accorgi veramente se la tua e’ stata una vita priva o ricca di significato e se la tua morte puo’ rendere triste qualcuno. Bisogna sempre lasciare qualcosa a qualcuno, qualcosa che permetta di essere ricordato per sempre. Altrimenti, non vale neanche la pena di morire. Per questo cerchi di impegnarti al massimo, cercando di calcolare ogni minima reazione. Prima o poi arriva quel momento della tua vita, che esso sia un esame teorico, una particolare giornata lavorativa o una battaglia in cui preghi e speri che tutto andra’ a finire bene. Non importa quanti sforzi tu abbia fatto, se il destino deve metterci lo zampino, glielo mette senza farsi degli scrupoli. Ma si sa che la fortuna aiuta gli audaci. Adesso Naruto aveva bisogno piu’ che mai di fare ricorso alla sua abilita’ di ninja e alla sua fortuna, che fino a quel momento non l’aveva mai abbandonato un singolo istante. La dea bendata era sempre stata con lui, in ogni momento della sua vita, specialmente in quelli piu’ difficili. Sembrava che questa fosse innamorata di lui. Erano inseparabili e di certo il possessore dello Sharingan non si poteva dichiarare sfortunato. Due Uchiha contro un altro Uchiha e un Hyuga. Cosa sarebbe potuto scaturire dall’incontro di questi quattro individui ? Be’, sicuramente qualcosa dalle proporzioni gigantesche. Si sarebbero scontrate tecniche di ogni tipo: taijutsu, ninjutsu, genjutsu, abilita’ particolari, come le innate dei membri del clan Hyuga e Uchiha. Si scontravano anche due abilita’ opposte: le abilita’ mediche, appartenenti a Hinato, e quelle dei veleni, appartenenti a Ryukazi. Gli effetti del veleno che Naruto aveva assunto da pochi, ma importantissimi secondi avrebbero peggiorato le sue condizioni fisiche e mentali di li’ a poco, e di conseguenza la possibilita’ di essere promosso a chuunin. Adesso sarebbe stato sicuramente il bersaglio preferito, quello piu’ debole. Ma avrebbe dovuto resistere, voleva essere lui il tiratore, e non un bersaglio. Oramai non si trattava piu’ di diventare chuunin o altro, qui si rischiava la vita e lo aveva capito bene solo allora. Con i suoi senjutsu, composte da tutte quelle tecniche apparentemente mortali... lui non avrebbe mai voluto mettere a repentaglio la vita di altri Genin del glorioso villaggio di Konoha, non lo avrebbe mai fatto; sarebbe andato pesante solamente con quelli degli altri villaggi, ma mai con ninja del suo stesso villaggio. Si sarebbero persino potuti difendere a vicenda da attacchi nemici, un giorno. Pero’ ,probabilmente, stava affrontando genin che non la pensavano come lui, disposti a tutto pur di raggiungere i loro obiettivi. Lui, dotato di grande forza d’animo, non sarebbe mai caduto di fronte al nemico arrendendosi, ma non avrebbe potuto fare a meno di mettersi sulla difensiva e resistere, cercare di resistere agli attacchi da parte del team avversario. La grandissima abilita’ degli Uchiha: la schivata in extremis, i contrattacchi, i lanci ben mirati, le abilita’ illusorie. Solo poche di queste abilita’ appartenevano al giovane, altre invece le avrebbe dovute sviluppare in seguito, molto probabilmente con la sua promozione. Il solo pensiero lo faceva vagare nella fantasia piu’ folle, dove si ritrovava un ninja anbu, come i suoi genitori, un Anbu Inseguitori, con abilita’ e capacita’ eccezionali, che non aveva nessun’altro ninja del suo villaggio. Era a capo di una missione e viaggiava passando attraverso tantissimi posti, piu’ o meno conosciuti dal mondo ninja. Conosceva un’infinita’ di tecniche, e sapeva utilizzare elementi come il vento, l’acqua o il fulmine. Piu’ o meno quasi tutte le notti le passava cosi’: a sognare e a darsi speranza. La ricerca continua del potere, quella fiamma che ardeva continuamente e che non poteva essere spenta semplicemente con le parole, apparteneva a tutti i ninja di Konoha, e in particolar modo a Naruto.Proprio per questo secondo lui, tutti loro erano riuniti in un’unica famiglia, quella del Paese del Fuoco. L’anima di guerrieri era in tutti loro, anche nelle persone piu’ deboli, che pero’ al momento cruciale, avrebbero tirato fuori. Quella era la vera forza del paese: stare uniti e tenersi fermamente aggrappati a qualcosa. Se non credi in niente, come puoi sperare di raggiungere i tuoi obiettivi ? Uno che non ha sogni e ambizioni, non ha fiducia in coloro che ti stanno accanto, come amici e parenti, quelle persone con cui ridi, con cui scherzi, mangi, magari lotti anche, come puo’ sperare di vincere. E’ quando si difendono persone o cose a te care, che dimostri veramente quello che vali. E cosa c’e’ di piu’ caro della vita ? Naruto aveva appreso a fondo cosa significava perdere persone care, e di certo non voleva ripetere l’esperienza, rischiando di perdere il suo amico. Hinato se la stava cavando abbastanza egregiamente contro l’avversario, sembravano essere in perfetta parita’; a turno l’uno attaccava l’altro, difendendosi l’uno dall’altro con senjutsu ben congegnati. Invece per il giovane che sperava di diventare chuunin, niente ando’ come sperava. Infatti, a causa di un senjutsu che sarebbe stato micidiale, se andato a porto, Naruto si ritrovo’ con una ferita sulla gamba, all’altezza del ginocchio, e avvelenato. Gia’, questa era la prima volta che il genin del villaggio della Foglia si ritrovava con un veleno potentissimo addosso. E finora aveva affrontato degli effetti quasi “positivi”, che avrebbero potuto anche avantaggiarlo. Infatti il veleno che gli era stato iniettato da Ryukazi Uchiha Hatake, composto da chissa’ quali strani materiali, aveva in se’ della caffeina, dato che lo aveva reso stranamente eccitato e incapace di riflettere bene. Eppure lui era fatto cosi’ di carattere, non era adatto a pensare molto. Lui era un’ottima punta d’attacco, e non stava a pensare o a formare il gioco, valutando ogni singola possibilita’ di vittoria. Ebbene, si puo’ quasi dire che la caffeina non gli abbia fatto qualsivoglia effetto mentale, ma invece fu come caricato da questo elemento, che fu capace di renderlo forte per pochi secondi, quelli necessari a condurlo alla ghigliottina. Cio’ che avrebbe provato di li’ a poco, lo avrebbe segnato per un bel pezzo. L’arena, come dall’inizio del combattimento si alternava a momenti di giubilo, e a momenti di tetro silenzio, e attesa. Volevano spettacolo, e spettacolo stavano avendo. Un incontro di quelli mai visti, nell’ultimo secolo. Un incontro epico, per quattro genin. Sembrava essere passato chissa’ quanto tempo, ma in realta’ i secondi trascorsi si potevano contare sulle dita. Il campo era caldissimo, e sembrava essere tornato in vita, da quando lui, il suo compagno, e i suoi avversari avevano dato inizio al combattimento. La giornata diventava sempre piu’ cupa, sembrava accompagnare Naruto al suo destino. Durante l’ultimo atto Naruto aveva cercato di prendere di sopresa l’avversario usando la tecnica della moltiplicazione del corpo, la Bushin No Jutsu. Successivamente avrebbe cercato di sfruttare il fumo prodotto dal fumogeno di Hinato per nascondere il lancio della sua carta bomba. Ma sfortunatamente il fumo non copri’ il lancio della carta-bomba, che venne parata facilmente dal genin del clan Hatake, che si brucio’ lievemente una gamba. Ma comunque la sua offensiva non era conclusa. Infatti si diresse verso di lui, con le cinque copie, per scatenare la sua furia e utilizzare la Katon: Goukakyuu No Jutsu. Gia’, era davvero un bel piano, ma sfortunatamente per lui, non riusci’ a far vedere al mondo quella gigantesca palla di fuoco. Il suo avversario pero’ non se stette con le mani in mano. Infatti avvicinandosi verso di lui, sfilo’ un flash dalla manica della maglietta e lo lancio’ verso Naruto, abbagliandolo.

Ma come fa a far uscire tutte le armi dalla manica ? E’ un prestigiatore per caso ? Oppure e’ un mago, oltre che uno shinobi. Certo che e’ forte pero’…

Naruto era ironico pure in quei tragici secondi, che per lui sarebbero potuti essere gli ultimi da ninja del villaggio della foglia. Infatti non si scoraggio’: prese un bel respiro e utilizzo’ l’abilita’ che possedeva: quella di combattere alla cieca. Fortunamente per lui, il veleno non l’aveva ancora ridotto a uno straccio, e pote’ avvertire due kunai in avvicinamento.

Ok, forza!!! Ce la posso fare. Non dovrebbe essere complicato per uno shinobi resistente e testardo quanto me.

Utilizzando i guanti con la lamina di ferro che aveva a disposizione, Naruto blocco’ i due kunai in avvicinamento: uno diretto alla gola e l’altro diretto allo stomaco. Ma una cosa disturbo’ immediatamente Naruto. Un acutissimo dolore di stomaco lo colpi’, ma non era il kunai, bensi’ il veleno che era entrato nel suo peggior stadio. Aveva colpito il metabolismo del ninja, rendendolo cosi’ invalido.

Merda… devo cercare di spostarmi da qualche parte… ma dove ? Qualunque tecnica usi, sara’ sicuramente capace di prendermi. Ma non posso mollare, non posso!!! Bleah, che cazzo e’ questo sapore ?

Naruto stava per vomitare. La sensazione era orribile, se non disgustosa. Vomitare a causa di un veleno di fronte a tantissime persone. Certo non era una cosa di cui andare fieri, anche se la colpa del rigetto non era colpa sua. Aveva paura ed era terrorizzato. Non sapeva cosa gli sarebbe capitato in quel momento, ma doveva comunque provare a fuggire. Cosi’ inizio a barcollare, brancolando nel buio, allontanandosi. Non poteva finire cosi’, non poteva assolutamente. Ma proprio dopo pochi passi, l’Uchiha inizio’ a vomitare. Una sensazione disgustosa, e un senso di amaro percuoteva la gola, che non poteva provare ristoro per la presenza del mal di stomaco, che continuava a tenere la mano occupata. Cercava di tenersi lo stomaco per alleviare il dolore, ma tutto era inutile, il veleno era troppo forte per lui. Non aveva la tecnica degli Aburame, possessori e utilizzatori di insetti, che erano capaci di esaminare e contrastare la maggior parte dei veleni. Si sentiva uno schifo: provava con tutte le sue forze a camminare, ma niente. Riusciva a muoversi lentamente, troppo lentamente. In meno di un secondo, il nemico salto’ su di lui: con L’alzata della foglia, Ryukazi colpi’ Naruto nel mento, tramite un calcio ascensionale. Il ragazzo dagli occhi rossi era completamente stordito, non poteva fare nulla. Ma riusci’ a percepire una mano che gli si appoggiava sul fianco, e un rumore di carta. Un brivido trasali’: stava per morire ? Cosa avrebbe potuto fare per impedirlo ?

Niente… Sono stordito, avvelenato, e incapace di muovermi per il dolore… E’ finita veramente ? Be’, potro’ andare dai miei veri genitori…

La fine per il giovane Naruto. Era piu’ vicina che mai, e si avvicinava a ogni millisecondo che passava. Il cuore batteva lentamente, lentamente, sembra piu’ lentamente. Tutto andava a rallentatore. Era difficile da credere per lui, eppure sembrava essere quello il suo destino… perire agli esami chuunin, la sua prima volta per giunta. Non gli restava molto tempo ormai. La vita appena trascorsa: la stava rivedendo nella mente. Da quando era bambino, fino ad ora. Cresciuto per diventare cosa ? Solamente un genin ? No non era accettabile, e avrebbe cercato di fare tutto quello che era in suo potere per farcela. L’unica cosa che poteva fare era sperare… Sperare in qualche aiuto dal cielo, o magari un aiuto dalla terra. Chissa’ se Hinato avrebbe potuto fare qualcosa per salvargli il culo. Ma era impossibile. Lo Hyuga si sarebbe dovuto fare non in quattro, almeno in venti, per riuscire a salvarlo. E poi come avrebbe fatto a risolvere quella drammatica situazione, non lo sapeva. Mille dubbi lo assalivano. E se Hinato avesse preferito salvarsi piuttosto che cercare di salvare Naruto ?

«Ryuzaki,ti conviene rinunciare a tutte le tue intenzioni,se non vuoi che faccia saltare per aria il tuo compagno!»

Hinato!!! Amico mio, che stai facendo? Saresti capace persino di uccidere per salvarmi ? Non credo lo scopriro’ mai… [COLOR]

[COLOR=00A7FB]Be’, il game over si avvicinava. Fine dei giochi, adesso tutto si faceva buio, sempre piu’ buio. Il dolore lo accecava, e stava per ricadere a terra dall’ultimo attacco dell’avversario. Dopo non sapeva cosa sarebbe successo, ma sperava in qualcosa di buono, anche se in cuor suo ormai sentiva di esser gia’ morto.


Addio, mondo crudele… Spero che nascera’ un uomo che uccidera’ tutti voi, e si vendichera’ delle cattive azioni. Un vero killer, che creera’ un mondo di giustizia e bonta’, e nel quale vivranno solo delle persone oneste e leali.

CITAZIONE
Stato Fisico: Due Ferite Leggere alla gamba destra [Altezza del ginocchio, con emoraggia]
Stato Mentale: Insicuro e confuso.
Chakra: 120

Armi:
†Kunai x 3
†Shuriken x 4 ( 2 Utilizzati)
†Katana x 1
†Uchiha Shuriken x 1
†Fili di acciaio x 4
†Carta Bomba x 1 (Utilizzata)
†Tonici azzurri x 2

 
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