| .:Silas Silwyn:. |
| | Narrato Parlato Madre di Silas Padre di Silas Ora 7:30 Del Mattino Un raggio di sole penetrò dalla finestra, aperta, andandosi a posare sul giovane volto del ragazzo che dormiva beato, con in dosso solo un paio di pantaloncini. L'albra era passata da un pezzo, ma solo in quel momento il raggio, aveva raggiunto il viso dell'addormentato. Il ragazzo alzò una mano per coprirsi da quel fastidioso raggio; ogni volta malediceva se stesso di non aver messo delle tende dinanzi alla finestra dell'angusta camera. Ormai sveglio per cause ''naturali'', si mise seduto sul letto e lanciò una rapida occhiata alla finestra spudoratamente aperta, altra cosa di cui si malediceva, non la chiudeva mai anche perchè la notte aveva bisogno di un pò d'aria, visto la temperatura che vigeva in quel villaggio. Sbadigliò rumorosamente e si strofinò gl'occhi in modo da riusciere a mettere a fuoco ciò che vedeva. L'angusta stanza apparve alla sua vista; erano quindici anni, ossia da quand'era nato, che passava le notti lì. La stanza era piena di oggetti e robe varie; ma soprattutt vi era una prevalenza di ''materiale'' per i ninja lì. Cose ancora intoccambili per lui, ovviamente, visto che doveva ancora frequentare l'accademia. L'accademia.. il giorno dopo avrebbe iniziato, finalmente. Scacciò via quei pensieri dalla testa con uno scuotimento del capo, e si alzò dal letto, dirigendosi nel bagno. Qui si lavò per poi uscire e ritornare in stanza. Indossò le solite vesti nere, consisteni in una maglietta a maniche corte, leggermente aderente, ed un paio di pantaloni che arrivavano fin sotto le ginocchia(ovviamente coperte da delle fasce bianche, come le braccia del resto); infine indossò le solite scarpe scure e poi si diresse al piano inferiori, precisamente in cucina, pronto per la colazione. << Ah, ben svegliato, Silas. Alla buon ora, direi >>Disse sua madre quando lui fece il suo ingresso in sala. Sua madre, una donna di quasi quarant'anni, che tutto sommato, si mantenva abbastanza bene. Era un medico del villaggio della Sabbia da molto tempo orama, proprio come suo padre, che era seduto sul tavolo intento a guarda la propria signore preparare una modesta colazione.<< 'Giorno anche a te, Mamma>>Fece Silas con tono scherzoso, mentre prendeva posto vicino al padre ed aspettava che sua madre preparasse la colazione.<< 'Giorno pà.>>Salutò con un mezzo sorisso, l'uomo, prima di concentrarsi sulla colazione che la madre aveva portato in tavolo proprio in quel momento. Consumò la colazione in breve tempo, scambiando si e no, due sole parole con i propri genitori, prima di uscire di casa. Si sarebbe allenato un pò quel giorno, giusto per tenersi in forma.Aveva deciso di percorrere un minimo di 5 km quella mattina; il che voleva dire che avrebbe fatto per dieci volte il giro dell’intero isolato. Ma prima di iniziare a correre, svolse i vari e utilissimi esercizi di allungamento e tiramento dei muscoli. Quando i muscoli si furono riscaldati, cioè dopo non molto tempo, grazie anche al torrido clima che regnava nel villaggio, iniziò la corsa. Effettuò dei giri alterni;il primo giro con andatura abbastanza elevata; al secondo giro, intraprese un andatura, alquanto lenta e controllata, ma pur sempre stancante.Fu così per altri giri, alternando le due andature. Al decimo, ed ultimo giro, optò per un’andatura ancor più elevata, finendolo così, in breve tempo. Quando finì, cadde a terra esausto, dandò così libero sfogo al fiato che, ora, era l’unico rumore che si poteva udire in quel punto del villaggio. Il giorno stava per giungere al termine, ma mancava qualcosa ancora da fare. Infatti, proprio dinanzi alla porta di casa, si cimentò in una trentina di addominali, che terminò, a fatica ovviamente, in cinque minuti. Ora doveva entrare in casa, lavarsi e consumare un bel po’ di porzioni di ramen. E fu proprio ciò che fece, entrò in casa, si lavò, mangiò quattro porzioni di ramen ed andò a dormire.Ore 6:50 Del mattino Quella mattina, non aspettò che il solito raggio lo raggiungesse, svegliandolo di conseguenza. Quella mattina, si svegliò molto prima del solito; oggi era il grande giorni, quello in cui avrebbe iniziato la sua carriera di ninja. Quella mattina si sarebbe recato in accademia ed avrebbe conosciuto il suo Maestro. Si diresse velocemente in bagno, ove si lavò per poi guardarsi allo specchio. I capelli, leggermente lunghi e neri, erano a dir poco in disordine, poco importava, non sarebbe andato a fare una parata quella mattina. Si diresse nuovamente in stanza ove indossò le vesti del giorno prima, le solite, per poi scendere al piano inferiore. Rivolse un saluto ai genitori con un cenno del capo, era visibilmente teso e nervoso, Silas e i suoi genitori lo capirono, fu anche per questo che cercarono di parlare più il possibile. Rispodeva con dei monosillabi, lui, però quando gli rivolgevano domande. Poi. finalmente, arrivò l'ora di andar via; si alzò e si avvicinò alla porta, aprendola. << Buona Fortuna, Silas>>Fece il padre, prima che egli andasse via. Silas si voltò e rivolse lui un sorriso poco convincente prima di uscire di casa e chiudersi la porta alle spalle. Arrivò in accademia in perfetto orario, aveva percosso il tragitto ponendosi mille domande alle quali, non aveva trovato ancora risposta. Ora era lì, dinanzi alla sua classe, bastava aprirla per rispondere ad una delle domande che si era posto:- Come sarà il mio Maestro?- Aprì la porta e fece il suo ingresso in classe trovando il suo insegnante già lì ad attenderlo<< Buongiorno Maestro>>Disse, con voce incerta, guardando l'uomo dinanzi a se, in attesa, poi, che proferisse parola...Edited by .:Silas Silwyn:. - 13/12/2007, 12:19
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