Misato ormai in classe non si preoccupava per niente dei suoi compagni. Se ne stava zitta e sola seduta al banco che aveva scelto, persa nei suoi pensieri. Era una tipa veramente strana, ma molto riflessiva. Spesso si lasciava prendre dai ricordi, che le innondavano la mente com un fium in piena...e per dimenticare tutto, quando si trovava fuori da casa sua assumeva atteggiamnti che nessuno della sua famiglia le avrebbe mai potuto associare. Mentre aspettava che in classe cominciasse la vera e propria lezione si faceva schioccare le dita, e quei 'trak' riempivano la stanza. Ad un certo punto comunque, un nuovo ragazzo entrò in aula. Misato lo guardò di sfuggita e poi tornò a pensare ai fatti suoi. Ma poi cominciò a pensare..
§: Uff...dopo tutto sono in accademia..vita sociale...gentilezza...ducazione. e poi mio padre mi ha crsciuto bene, e non vorrei mai procurargli dispiacere......fingerò come al solito..Misato allora si voltò vrso il nuovo arrivato e lanciandogli un piccolo ma gentile e socievole sorriso gli fece un cenno di saluto con la mano destra. Misato aveva la netta snsazione che forse in quel contesto avrbbe dovuto fare lavoro di gruppo e quindi conoscere mglio i suoi compagni, e fidarsi di loro...
§: Mamma pur di mantnere la promssa farei qusto e altro...anche se mi dovrò sforzare molto, o fingre...:§Comunque una volta che tutti gli studenti furono giunti in aula il sensei cominciò a palrare, e Misato cercò di prestargli attenzione.
CITAZIONE
Salve ragazzi, sono Jeffrey Nara, per gli amici Jeff, e sarò il vostro sensei per tutta la durata del corso. L'accademia non sarà di certo una pacchia, ve lo assicuro, anzi sarà molto più impegnativa di quanto avrete immaginato.
Misato in quel momnto provò una certa simpatia per il suo sensei! Sembrava un tipo tosto, serio....un po le ricordava l'atteggiamento della madre. E poi lui avva prospettato proprio quello che lei si aspettava di ricevere, e dare: impegno.
CITAZIONE
Ora per iniziare ci dobbiamo recare al campo d'addestramento numero 3, perciò andiamo!
Misato fu sorpresa dal fatto di cominciar subito con la pratica...crdeva che prima ci sarbbe stata la noiosa parte dei covenevoli: nome, obietivi, motivazioni....Ma Misato sapeva le sue, e qulle dgli altri potevano anche essere molto piu valide delle sue, ma in lei non suscitavano molto interesse.
Una volta giunta al campo insieme al gruppo di ragazzi..
§: ^^ Sono l'unica ragazza!!! Bene!! ^^ :§....il sensei si avvicinò ad un albero. Su uno dei rami piu alti lanciò cinque kunai. Jeff spiegò cosa avrebbero dovuto fare i ragazzi: camminare sull'albero concentrando in chakra nei piedi e prendere uno dei kunai conficcati nel ramo. Il sensei diede anche una dimostrazione pratica dell'esercizio. Poi dopo che tornò a terra gli studenti cominciarono a farsi avanti per fare l'esercizio. Pian piano tutti i ragazzi fecero l'esercizio e lo completarono. Misato era rimasta a guardare gli esercizi dei compagni. Arrivato il suo turno si fece avanti, avvicinandosi all'albero.
"Bene...comincio..."Prese la rincorsa, e cominciò ad andare verso l'albero. Mentre corrva aveva concentrato una certa quantità di chakra nei piedi. Le sembrava la giusta quantità, infatti dopo aver messo il primo piede sull'albero nn era ancora caduta, ma poi dopo due o tre passi fu scaravntata lontano da questo. Aveva sentito sotto i suoi piedi la corteccia sgretolarsi e rompersi. Provò una sensazione orrenda come se le mancasse la terra sotto i piedi e sprofondasse nel vuoto. Caduta a terra però non si capacitava dell'accaduto...così guardò l'albero....proprio nel punto in cui era arrivata vide un buco nella corteccia.
§: Troppo chakra....sicuramente.. :§Misato sensa perdersi d'animo si rialzò, si tolse un pò di polvere da dosso, e ricominciò l'esercizio dall' inizio. Questa volta correndo verso l'albero concentò meo chakra nel palmo dei piedi. Ma anch questa volta fallì..non si sentì spinta lontano dall'albero, ma i piedi le scivolarono lungo la corteccia, e a questo seguì un altro capitombolo a terra.
"Ahia!!!"I suoi compagni la vedevano cadere, e forse ridevano anche di lei...Ma Misato non se ne proccupava...per lei non era importante il percorso, ma solo l'obiettivo. Sarebbe potuta cadere molte altre volte, però non si sarebbe mai sentita inferiore agli altri...
Misato lanciò all'albero uno sguardo di sfida...
§: Ecco lo faccio di nuovo...guardo gli oggetti sfidandoli..che cretinata...:§
Ma in fondo sembrò che forse quello sguardo avess funzionato! Misato quella terza volta che provava l'esercizio arrivò molto piu inalto delle prime due volte, ma proprio quando era arrivata all' altzza del ramo col kunai, per l'emozione si deconcentò e cadde nuovamente.
§: Questa volta ci riuscirò!!! :§Misato fiera come sempre si rialzò....pese la rincorsa, si concentrò veramnte molto, e ni piedi mise una media quantità di chakra. correndo sull'albero pensava solo a qul kunai conficcato nella corteccia di quel ramo. Senza neanche accorgrsene era arrivata al ramo. Si fermò e prese il kunai. Si volò per scendere. Un sorriso da bambina le illuninava il viso. Con tutta calma cominciò a passggiare sul tronco dell'albero scendendo per tornare a terra. Rimessi i piedi sulla terra ferma poi si avviinò al sensei, gli porse il kunai e disse.
"Visto? che ne dice? ci sono riuscita!!! ^^ !! ora che si fa??"Misato era soddisfatta di se! ed era sicura che dopo averlo detto al padre anche lui sarbbe stato fiero di lei....in fondo ognuno dei due ormai aveva solo l'altro.....
chiedo scusa x gli errori di scrittura, ma questa tastira è un po difettosa....
