TTutto era andato secondo i piani, il Koga non si era accorto di nulla, era rimasto immobile, a meditare su quali fossero le reali capacità del suo avversario e se realmente c'era qualcuno davanti a lui, qualcuno con cui confrontarsi. Apparentemente sfuggevole era la risposta che aleggiava su quel campo di battaglia, tormentando le incessanti domande del genin di Kiri, sempre più confuso riguardo la reale esistenza del suo vecchio senpai nel bel mezzo di quello spiazzo abbandonato da Dio, dove si stavano consumando gli incessanti deliri di un giovane ninja della Nebbia. Nonostante il copione stilato dal Mikawa stesse prendendo vita, proprio secondo le sue aspettative, la fine del combattimento davanti a cui si trovava si allontanava sempre più, logorando la pace di quel giorno tranquillo, violata solamente dalle innumerevoli ed inutili azioni di un Kiriano, testardo e determinato, deciso a trovare una risposta alle sue insane convinzioni. Con lo scorrere delle lancette sull'orologio la noia aveva preso il sopravvento, e l'eccitazione, il sadismo scaturito da quel nuovo metodo combativo che aveva preso piede nello scontro, si erano spente, lasciando un amaro sapore in bocca. Non era certo quello lo stile di combattimento di Ryo, nonostante dovesse ammettere di essere particolarmente dotato, non era da lui portare avanti un combattimento tanto a lungo, puntando sulle deboli certezze di un ragazzo innocente. Ryo era il tipo che metteva fine ad un incontro in poco tempo, a volte più veloce di un battito di ciglia, più veloce di un Lampo. Non a caso si era meritato il soprannome di Lampo Nero della Nebbia, non solo per la sua velocità fisica, difficilmente ineguagliabile, ma anche per la velocità con cui terminava gli incontri in cui si trovava a combattere, neutralizzando avversari non sempre di poco conto.
"Credo sia il momento di iniziare a giocare sul serio."
Ormai abbandonato a quello stato catatonico, privo di stimoli e segnali di vita, aveva lasciato avvicinare ancora una volta il suo avversario, deciso a provare nuovamente un approccio diretto, ravvicinato questa volta, contro il Mikawa, che ancora non si era permesso un movimento, un errore, tale da mantenere inalterata la sua immacolata immagine appena creata. Per quanto fosse intenzionato a porre fine a quello scontro, Ryosuke era sempre stato un ragazzo con uno spiccato senso della teatralità e in quello scontro non si sarebbe certo smentito. Avrebbe atteso ancora una volta il momento più opportuno per difendersi e contrattaccare, sfruttando la prima apertura disponibile per sfoggiare le proprie capacità, ancora nascoste agli occhi di quel giovane Koga, così irrerquieto da non prendere le determinate precauzioni, e da preferire degli attacchi a lama doppia piuttosto che attacchi più efficaci e precisi. Avvicinandosi di corsa verso il Mikawa aveva lanciato ai piedi del Chuunin una serie di punte, questa volta sprovviste di alcun veleno, che in breve tempo si sparsero nel raggio d'azione di Ryo, limitandogli gli spostamenti. Non era stata una mossa particolarmente furba, le punte sul pavimento avrebbero arrecato qualche danno anche al loro proprietario, sempre più vicino al Mikawa, pronto a portare il combattimento sul piano fisico, avvantaggiando il Chuunin.
Con un movimento fluido e veloce, il Koga aveva spiccato un salto di qualche metro verso il suo avversario, facendo un veloce avvitamento di trecentosessanta gradi su se stesso, avvicinandosi tanto da riuscirgli a tirare un calcio diretto al volto, sfruttando tutta la forza di cui era provvisto, tentando di scagliarlo via di qualche metro. Il Mikawa aspettò l'ultimo momento disponibile per difendersi da quel colpo, come era suo solito fare, mettendo tra il calcio ed il suo volto il proprio braccio sinistro, piegato a novanta gradi tra omero ed ulna e radio, in modo da aver maggior forza nel braccio ed evitare che il calcio avversario potesse scivolare su di esso, andando comunque a segno. La mano era stata aperta completamente, in modo da esporre maggiormente l'osso dell'avambraccio, proprio dove andò a parare l'attacco avversario, mettendo in contatto la propria ulna con il muscolo tibiale anteriore e con la tibia avversaria. Ne avrebbe certamente risentito il suo braccio, era stato un colpo potente, ma non si scompose minimamente davanti al proprio avversario, che comunque avrebbe dovuto accusare anch'esso il contraccolpo, che avrebbe infiammato le fasce muscolari della gamba interessate nel colpo. Di sicuro niente di incisivo o debilitante, ma quantomeno fastidioso per il Koga. Contemporaneamente alla sua difesa, sul suo braccio destro aveva affilato celermente un bisturi di chakra, che sarebbe andato a recidere, con un solo movimento netto, preciso e veloce, il muscolo iliaco ed il legamento inguinale destro, senza però lasciare alcuna traccia della sua lama sulla cute esterna e sui vestiti dell'avversario. Se il colpo fosse andato a segno, per il suo avversario reggersi sulla gamba con cui aveva attaccato sarebbe stato molto difficile e doloroso. Il taglio del Mikawa, pochi centimetri sopra il quadricipite, avrebbe senza dubbio causato molti più danni di un qualsiasi Kunai, che si sarebbe fermato a recidere la cute esterna, probabilmente senza andare a causare alcun danno ai muscoli necessari al sostentamento del corpo, oltretutto l'assenza di alcun segno visibile sul corpo dell'avversario avrebbe contribuito a creare dubbi e confusione nella mente del suo avversario.
"Uno"
Pensò rapidamente il Mikawa dopo aver tentato il suo primo contrattacco. Prima ancora che entrambi i Kiriani si rendessero conto dell'esito dei loro attacco, il Koga, sopraffatto dall'irrequietezza si era sottratto dalla posizione precedente, ed aveva iniziato il suo movimento discendente con la lama della sua spada, portata con una mano sola. Il vento tagliato dalla lama della Katana del Koga aveva preceduto la reale posizione della punta della spada, permettendo al Mikawa di individuarla, con l'ausilio di tutti i suoi sensi potenziati, e sottrarsi ad essa. Fece scorrere la pianta del proprio piede a terra, sottraendo il busto dalla direzione dell'attacco avversario con un movimento passivo di spalle, lasciandosi passare la lama a pochi centimetri dal busto, sempre pochi frangenti prima del contatto, evitando di finire su uno dei Makibishi lanciati precedentemente dal suo avversario. Approfittando della precaria stabilità, risultante dell'attacco andato a vuoto, il Mikawa tentò di agganciarsi con la propria mano sinistra il gomito destro avversario, quello con cui aveva eseguito l'affondo, tenendolo fermo in una morsa ferrea, tale da tenerlo sotto controllo, e nel frattempo tentò un secondo contrattacco. Mantenendo attiva la lama creata pochi attimi prima, sempre con la stessa dinamica, con un movimento da sinistra verso destra, passò sopra il deltoide destro avversario, continuando lungo il muscolo grande pettorale destro e sinistro, all'altezza della parte clavicolare superiore, coinvolgendo il muscolo succlavio, per poi finire il proprio movimento dopo aver attraversato il deltoide sinistro, creando un taglio netto e preciso al di sotto della cute. Proprio come il contrattacco precedente sarebbe stato molto incisivo e veloce come solo il Lampo Nero poteva fare, tale da non permettere un corretto funzionamento degli arti superiori, e causare numerosi danni al tronco del Koga, affaticandogli il respiro.
"Due"
Mantenendo sempre la stessa calma e tranquillità, avrebbe poi portato un calcio destro, dal basso verso l'alto, diretto al costato sinistro del suo avversario, con l'intento di allontanarlo da se prima di cogliere ulteriori occasioni per contrattaccarlo! Sempre mantenendo la presa sul braccio destro del Koga, fino al compimento dell'attacco. Non lo fece fatto per allontanarsi dal combattimento ravvicinato che si era creato tra i due, d'altronde era un professionista in quello, ma lo fece per dare un po' di respiro a quel giovane genin, che difficilmente avrebbe potuto evitare gli attacchi portati dal Mikawa, che aveva accuratamente selezionato i tempi e le aperture del suo nemico, sfruttando i momenti migliori per contrattaccare. Era stata un esecuzione di taijutsu da maestro, degna solo di un ninja di un certo livello.
"Tre"
•••
CITAZIONE
Edit: Passaggio da "Contusione Leggera" a "Contusione Media"